Gruppo opzionale:
EduForm Educ Sps I anno - (visualizza)
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22910126 -
Sociologia generale
(obiettivi)
Il corso mira a far acquisire i fondamenti della conoscenza sociologica con particolare riferimento al carattere scientifico della sociologia. A partire da una disamina dello sviluppo storico della disciplina attraverso l’apprendimento del pensiero dei principali autori, si propone un approccio alle maggiori teorie, categorie e correnti sociologiche. Con lo studio di Sociologia generale, lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - conoscenza dei principi teorici della sociologia; - capacità di esprimersi con linguaggio e termini propri della disciplina; - comprensione delle interconnessioni che strutturano la relazione uomo-società nei diversi macro contesti sistemici: sociale, economico, culturale. In termini di conoscenza e capacità di comprensione applicate: - capacità di applicare le conoscenze acquisite in progetti di ricerca sui temi oggetto del corso; - capacità di applicare teorie sociologiche elaborando ipotesi di ricerca e selezionando le tecniche di ricerca più adeguate. In termini di autonomia di giudizio: - capacità di lettura critica di testi manualistici e specialistici riguardanti la disciplina; - capacità di identificazione delle metodologie appropriate di studio e ricerca in relazione ai diversi contesti d’applicazione; - capacità di lettura critica dei risultati di studi, ricerche e progetti. In termini di abilità comunicative: - acquisizione della terminologia specifica della disciplina; - capacità di esprimere chiaramente, anche ad un pubblico non specializzato, le problematiche ambientali nel contesto socioeconomico globale. In termini di capacità di apprendimento: - comprensione dell’importanza dell’osservazione sul campo e dell’esperienza diretta dei processi in studio.
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GAMMAITONI MILENA
( programma)
La sociologia unisce teoria e ricerca empirica, e oggi, più che mai, è utile per saper analizzare e rispondere alle questioni del mutamento e della convivenza sociale: la democrazia, la globalizzazione, l’ecologia, il genere e la sessualità, le migrazioni, le rappresentazioni simboliche, grandi tematiche che portano in sé le trasformazioni delle relazioni sociali, della famiglia, della stratificazione, dell’istruzione, della religione, delle arti, dell’utilizzo dei mass media. Il corso intende dunque affrontare le forme e i mutamenti del vivere in società, secondo diverse teorie e metodi di indagine, con l’obiettivo di rendere le studentesse e gli studenti sempre più autonome/i, critiche/i e consapevoli. Capaci di impostare ricerche empiriche concettualmente orientate.
Sarà prestata una particolare attenzione ai temi più vicini al percorso professionale del Corso di Laurea EduForm e Sde Online, una parte del programma sarà anche dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni nei contesti educativi per l’infanzia. Durante il corso verranno organizzati incontri seminariali. L'esame sarà orale.
Gli studenti sono tenuti a presentare il giorno dell'esame (non per email) un discorso relativo ad un progetto di ricerca pensato e scelto liberamente tra uno dei temi oggetto del corso (per es. come studiare sul campo la presenza di immigrati in un quartiere della propria città/paese) utilizzando teorie sociologiche, elaborando ipotesi personali di ricerca, scegliendo tecniche di ricerca che si ritengono più adatte. Per maggiori chiarimenti gli studenti sono invitati a frequentare le lezioni o contattare la docente per definire un incontro durante il ricevimento studenti.
( testi)
Testi di esame consigliati per 6 crediti: 1) Un manuale a scelta tra: J. Smelser, Manuale di Sociologia, Il Mulino, F. Ferrarotti, Manuale di Sociologia, Laterza, R. Cipriani, Nuovo Manuale di sociologia, Maggioli ed. 2) un testo a scelta tra: E. Goffman, La vita quotidiana come rappresentazione o I rituali dell’interazione, L. Berger, T. Luckmann, La realtà come costruzione sociale, M. Weber,Lo spirito protestante e le origini del capitalismo o La scienza come professione. La politica come professione, , E. Durkheim, Il Suicidio, P. H. Marcuse, L’uomo ad una dimensione, W. Adorno, La personalità autoritaria Bourdieu, Il dominio maschile, Feltrinelli, C.W. Mills, L'immaginazione sociologica, Il Saggiatore, Hannah Arendt, Vita activa o Le origini del totalitarismo, qualsiasi edizione, Franco Ferrarotti, La sociologia alla riscoperta della qualità/oppure/ La sociologia, Agnes Heller, per una teoria dei sentimenti. 3) Milena Gammaitoni, Storie di vita di artiste europee, dal Medioevo alla contemporaneità, Cleup, Padova 4) Un testo a scelta tra: M. Gammaitoni, a cura, Per una sociologia delle arti. Storia e storie di vita, Cleup, 2012 M. Gammaitoni, a cura, Le arti e la politica. Le risposte della sociologia, Cleup, 2015 Milena Gammaitoni, Le Compositrici, Storia e storie di vita, SEdM, in corso di stampa, M. Gammaitoni, L'Orchestra di Piazza Vittorio, storie e storie di vita, in corso di stampa i libri dell'editore Cleup si possono ordinare direttamente a redazione@cleup.it oppure on line su ibs libri,
Per 9 crediti un testo in più a scelta della seguente lista:
Qualsiasi edizione Mary Wollstonecraft, I diritti delle donne, A. De Toqueville, La democrazia in America, Erich Fromm, Fuga dalla libertà, Franco Ferrarotti, La tentazione dell’oblio oppure Vite di Baraccati, Z. Bauman, Amore liquido, A. Giddens, Sull’intimità, R. Sennet, Insieme, Simone Weil, La prima radice, E. Morin, Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione, F. Berardi, Futurabilità, I. Illich, La convivialità, L. Irigaray, Condividere il mondo, V. Zolberg, Sociologia dell’arte, R. Cipriani, La religione diffusa, M. Ambrosini, Migrazioni, Egea, M. Orioles, La seconda generazione dei migranti, M. D’Amato, Telefantasie, per una sociologia dell’immaginario , Agnes Heller, Paradosso Europa, Annalisa Tota, Sociologia dell’arte, M. D’Amato a cura, Immaginario e satanismo, G. Turnaturi, Immaginazione sociologica e immaginazione letteraria, Laura Verdi, Il corpo al centro, 2016, K. Carnà, S. Rossetti, Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia, Ediesse, 2018, F. Antonelli, a cura, Genere, sessualità e teorie sociologiche, Cedam, 2018, A. Romeo, Per una sociologia del corpo, Mondadori, 2018, Ignazia Bartholini, Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio».
Le lezioni inizieranno nel secondo semestre.
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Attività formative di base
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SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (L39/40)
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SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (L39/40)
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Erogato presso
22902476-1 SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (L39/40) in Servizio sociale e Sociologia L-40 (docente da definire)
( programma)
Le teorie classiche e contemporanee; Educazione e capitale sociale Scuola, risorse sociali; processi educativi e comunità; Qualità civile dell’educazione e spazio pubblico; Socializzazione, appartenenza e identità; Crisi dello spazio pubblico ed emarginazione dell’infanzia e degli adolescenti; Educazione e marginalità; Le disuguaglianze sociali e educative;Culture e subculture giovanili e marginalità e seconde generazione di migrati; Ricerca sociale e progettazione educativa.
( testi)
Materiale didattico per gli studenti di Scienze dell’educazione del terzo anno Besozzi, E., Società, cultura, educazione, Carocci, Roma, 2016 pp.17-73; 79-83; 91-103;127-153; 275-406
Giardiello, M., L’adolescenza come generazione nell’epoca dell’individualizzazione: appartenenza e nuove identità, Scienze e Ricerche, 8, 2015, (scaricabile dalla bacheca docenti in documenti)
Leccardi C., Rampazi M., Gambardella M.G, Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli, UTET, 2011, pp. 87-208
Giardiello, M., Sociologia della marginalità. Il contributo di Gino Germani, Carocci, Roma 2012.
Orioles, M., La seconda generazione di migranti. Verso Quale integrazione? Carocci, Roma, 2014
Materiale didattico per gli studenti del primo anno di Servio sociale e sociologia
Besozzi, E., Educazione e Società, Carocci- Bussole, Roma, 2016
Giardiello, M., L’adolescenza come generazione nell’epoca dell’individualizzazione: appartenenza e nuove identità, Scienze e Ricerche, 8, 2015, (scaricabile dalla bacheca docenti in documenti) Leccardi C., Rampazi M., Gambardella M.G, Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli, UTET, 2011, pp. 87-208 Giardiello, M., Sociologia della marginalità. Il contributo di Gino Germani, Carocci, Roma 2012. Orioles, M., La seconda generazione di migranti. Verso Quale integrazione? Carocci, Roma, 2014
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Attività formative di base
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22902476-2 -
SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (L39/40)
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Erogato presso
22902476-2 SOCIOLOGIA DELL'EDUCAZIONE (L39/40) in Servizio sociale e Sociologia L-40 (docente da definire)
( programma)
Le teorie classiche e contemporanee; Educazione e capitale sociale Scuola, risorse sociali; processi educativi e comunità; Qualità civile dell’educazione e spazio pubblico; Socializzazione, appartenenza e identità; Crisi dello spazio pubblico ed emarginazione dell’infanzia e degli adolescenti; Educazione e marginalità; Le disuguaglianze sociali e educative;Culture e subculture giovanili e marginalità e seconde generazione di migrati; Ricerca sociale e progettazione educativa.
( testi)
Materiale didattico per gli studenti di Scienze dell’educazione del terzo anno Besozzi, E., Società, cultura, educazione, Carocci, Roma, 2016 pp.17-73; 79-83; 91-103;127-153; 275-406
Giardiello, M., L’adolescenza come generazione nell’epoca dell’individualizzazione: appartenenza e nuove identità, Scienze e Ricerche, 8, 2015, (scaricabile dalla bacheca docenti in documenti)
Leccardi C., Rampazi M., Gambardella M.G, Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli, UTET, 2011, pp. 87-208
Giardiello, M., Sociologia della marginalità. Il contributo di Gino Germani, Carocci, Roma 2012.
Orioles, M., La seconda generazione di migranti. Verso Quale integrazione? Carocci, Roma, 2014
Materiale didattico per gli studenti del primo anno di Servio sociale e sociologia
Besozzi, E., Educazione e Società, Carocci- Bussole, Roma, 2016
Giardiello, M., L’adolescenza come generazione nell’epoca dell’individualizzazione: appartenenza e nuove identità, Scienze e Ricerche, 8, 2015, (scaricabile dalla bacheca docenti in documenti) Leccardi C., Rampazi M., Gambardella M.G, Sentirsi a casa. I giovani e la riconquista degli spazi-tempi della casa e della metropoli, UTET, 2011, pp. 87-208 Giardiello, M., Sociologia della marginalità. Il contributo di Gino Germani, Carocci, Roma 2012. Orioles, M., La seconda generazione di migranti. Verso Quale integrazione? Carocci, Roma, 2014
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Gruppo opzionale:
EduForm Educ M-PED/01 I anno - (visualizza)
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Filosofia dell'educazione
(obiettivi)
Il principio della continuità educativa costituisce lo sfondo del pensiero educativo contemporaneo. I nuovi orientamenti filosofici educativi impongono una riflessione sull’adeguamento degli strumenti concettuali ed operativi che servono ad affrontare il rapporto tra esperienza e educazione. Con lo studio di Filosofia dell’educazione lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - definire ed identificare il campo epistemologico e metodologico della disciplina; - comprendere Il principio della continuità educativa. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - analizzare il rapporto tra esperienza e educazione; - individuare gli strumenti concettuali ed operativi per affrontare il rapporto tra esperienza e educazione. In termini di autonomia di giudizio: - comprendere il pensiero educativo contemporaneo; - identificare e generalizzare fenomeni e processi educativi. In termini di abilità comunicative: - interagire nella classe e fuori della classe; - collegare le teorie pedagogiche alle problematiche educative contemporanee. In termini di capacità di apprendimento: - comprendere la sfida educativa e proporre soluzioni alla luce dei nuovi orientamenti filosofici educativi; - essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di riferimento.
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GIOSI MARCO
( programma)
Prof. Marco Giosi Corso di Filosofia dell' Educazione 2019-2020 - II semestre, inizio febbraio-marzo 2020
Il Corso di quest'anno verterà sul trinomio dialogo/humanitas/narrazione, all’insegna di una riflessione filosofico-educativa in merito all’abitare la dimensione dell’umano, nell’odierna “età della tecnica”. La preoccupazione per il valore intrinsecamente umanistico dell’educazione, che anima il presente Corso, costituisce una esplicita presa di posizione contro le possibili derive e rischi di una visione dell’uomo sempre più segnata dall'invadenza della tecnica intesa come fine, non come mezzo; dalla riduzione dell’educazione a logiche puramente utilitaristiche e sistemico-funzionaliste; da una spersonalizzazione della relazione educativa, la quale diventa oggetto sempre più, appunto, di un processo di “sterilizzazione pedagogica” che vorrebbe svuotare di sostanza, peso, contenuto, il percorso formativo dei giovani "soggetti in formazione", all'insegna di una illusoria ed effimera esigenza di formalizzazione, di quantificazione degli apprendimenti e dell'insegnamento. L'idea dell'abitare alla quale intendiamo riferirci è quella propria di un soggetto umano il quale, attraverso la dimensione narrativa, la parola e la scrittura, il discorso e la lettura, la letteratura e le arti, sia indotto a promuovere un arricchimento emancipativo di sé e della propria capacità di creare e comprendere significati, valori, vocabolari, testi, simboli. Centrale, nella nostra prospettiva di analisi, il nesso e l’analogia esistenti tra la dimensione del linguaggio e quella della città, della polis intesa come luogo dell’umano. Tuttavia, l’umano e il disumano, da sempre, convivono all’interno della città degli uomini, e il nostro abitare questa città è perennemente esposto all’espropriazione, all’esilio, al dolore, alla vulnerabilità, alla negazione di sé e dell’altrui persona: la lettura dell’Antigone di Sofocle, prevista nel presente Corso, toccherà tale tematica connessa alla dialettica tra riconoscimento e disumanizzazione. L'altro testo di Giosi, ossia "Pedagogia della cura e integrazione sociale", fa riferimento alla crucialità della cura come attitudine costitutiva dell’antropologia della persona umana, assumendo una cruciale rilevanza etico-politica soprattutto in riferimento al tema della vulnerabilita del soggetto/ persona, della sua dipendenza dalle cure altrui, del necessario e dovuto riconoscimento sociale e giuridico nei confronti della sua peculiare condizione. All’interno di uno spazio pubblico, politico, entro una prospettiva di giustizia sociale, di riconoscimento di diritti delle persone aventi differenti gradi di integrita psico-fisica, la questione della cura si lega, in maniera essenziale, alle problematiche attinenti al tema della dipendenza, della vulnerabilita, dell’autonomia, del riconoscimento.
Il principio pedagogico-educativo che si pone alla base del presente corso, è quello del dialogo: Dialogo come fondamento della stessa relazione educativa; tale dialogare appartiene alla natura intima del pensare, del conoscere, dell'apprendere e dell'insegnare. Dalla pratica pedagogica socratica all’esperienza pedagogica di Don Milani, passando per la relazione io-tu descritta da Martin Buber. Dialogo come spazio sociale, politico attraversato da una dialettica tra identità e differenza, tra solitudine e comunità, per usare le parole del filosofo dell’educazione Stanley Cavell. Il testo di Marco Giosi, L’esperienza educativa e i suoi linguaggi: dialogo, narrazione, humanitas, intende offrire chiavi di lettura e di interpretazione di questioni che toccano l'attuale condizione educativa: l'educazione alla cittadinanza; i processi di alfabetizzazione della persona, tra oralità, scrittura, lettura; lo studio dei classici; l’analisi dell’ esperienza estetica sul fronte del "simbolico"; l'analisi dell'impatto dei media e delle nuove tecnologie elettronico-digitali sui processi cognitivi, percettivi, emotivi e immaginativi della persona del bambino/adolescente. La riflessione filosofico-educativa sui saperi dell’educazione e sullo stesso statuto epistemologico della disciplina. Lo studio del testo di Jean Paul Sartre, L’esistenzialismo è un umanismo, costituisce un richiamo ad un “impegno” personale, etico, che concepisce l’uomo come “costruttore” di un umanismo attraverso scelte e pratiche di reciproco riconoscimento interumano, senza “garanzie” di ordine divino o trascendente Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia", in riferimento a quanto indicato nel Decreto 378/2018, allegato B. TESTI M. Giosi, L'esperienza educativa e i suoi linguaggi. Dialogo, narrazione, humanitas, Roma, Anicia, 2019 M. Giosi, Pedagogia della cura e integrazione sociale, Anicia, Roma, 2019. J.P. Sartre, L'esistenzialismo è un umanismo, Milano, Mursia, 2012 Laboratorio da 3 CFU: Sofocle, Antigone, Milano, Mondadori, 2002
( testi)
M. Giosi, L'esperienza educativa e i suoi linguaggi. Dialogo, narrazione, humanitas, Roma, Anicia, 2019 M. Giosi, Pedagogia della cura e integrazione sociale, Anicia, Roma, 2019. J.P. Sartre, L'esistenzialismo è un umanismo, Milano, Mursia, 2012
Laboratorio da 3 CFU: Sofocle, Antigone, Milano, Mondadori, 2002.
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