Insegnamento
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85 - I ANNO 1 insegnamento a scelta M-PED/01 - (visualizza)
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12
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22902206 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
Integrare conoscenze relative alle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale interdisciplinare. Approfondire i temi relativi alle caratteristiche specifiche delle professioni educative, alle relative conoscenze degli ambiti psicodinamico, espressivo e relazionale, alle relative competenze metodologiche, strategiche e tecniche.
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22902206-2 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE
(obiettivi)
Integrare conoscenze relative alle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale interdisciplinare. Approfondire i temi relativi alle caratteristiche specifiche delle professioni educative, alle relative conoscenze degli ambiti psicodinamico, espressivo e relazionale, alle relative competenze metodologiche, strategiche e tecniche.
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SCARAMUZZO GILBERTO
( programma)
Esperienza artistica e Educabilità umana
( testi)
Ducci, Edda, Essere e comunicare, Anicia, Roma, 2002Dewey, John, Arte come esperienza, Aesthetica, Palermo, 2007
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902206-1 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Problemi metodologici, tecnici, etici dell'educazione e della formazione in ambito educativo; valorizzazione delle risorse umane come modello professionale; comunicazione educativa come strategia operativa in contesti e processi culturali, sociali, professionali diversi. Modelli professionali imitabili nei contesti educativi. Strategie organizzative e progettuali basate sul modello della rete. Flessibilità delle prestazioni e competenze nella programmazione organica di contenuti e nella sistematicità d'azione.Contenuti tematici specifici vengono affrontati nel corso di 12 seminari per i quali è previsto un programma differenziato ed individualizzato.
( testi)
Aquilani T., De Cicco R., Innovazione e educazioneMarsano M., Serious game e lifelong learning: apprendere nella società della conoscenzaCianchini G., Oltre le sbarre. Limiti e potenzialità della rieducazione penitenziaria
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902207 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 6 CFU BASE LM 85
(obiettivi)
Integrare conoscenze relative alle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale interdisciplinare. Approfondire i temi relativi alle caratteristiche specifiche delle professioni educative, alle relative conoscenze degli ambiti psicodinamico, espressivo e relazionale, alle relative competenze metodologiche, strategiche e tecniche.
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6
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M-PED/01
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902208 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 6 CFU INTEG. LM 85
(obiettivi)
Integrare conoscenze relative alle voci più interessanti della pedagogia contemporanea con i risultati della ricerca internazionale interdisciplinare. Approfondire i temi relativi alle caratteristiche specifiche delle professioni educative, alle relative conoscenze degli ambiti psicodinamico, espressivo e relazionale, alle relative competenze metodologiche, strategiche e tecniche.
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6
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M-PED/01
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902209 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
Il corso approfondisce teorie e pratiche della formazione nei servizi alla persona, esaminando pratiche rivolte all’empowerment educativo e approfondendo approcci e metodologie dell’intervento formativo e della ricerca empirica.
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22902209-2 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE
(obiettivi)
Il corso approfondisce teorie e pratiche della formazione nei servizi alla persona, esaminando pratiche rivolte all’empowerment educativo e approfondendo approcci e metodologie dell’intervento formativo e della ricerca empirica.
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FIORUCCI MASSIMILIANO
( programma)
CONOSCERE LA DIMENSIONE INTERCULTURALE DELLA SCUOLA ITALIANA E LE PRINCIPALI STRATEGIE DI INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI. INDIVIDUARE I FATTORI FONDAMENTALI CHE DETERMINANO LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI.CONOSCERE I DATI STATISTICI SULL’IMMIGRAZIONE IN ITALIA.CONFRONTARE LE DIVERSE DEFINIZIONI DI “DIFFERENZA CULTURALE”.COMPRENDERE I NESSI TRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE. IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELLA PEDAGOGIA INTERCULTURALE.LA MEDIAZIONE CULTURALE.LA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE.LA GLOBALIZZAZIONE E LE DINAMICHE DEI FLUSSI MIGRATORI.L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA.EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE E DIVERSITÀ SOCIO-CULTURALI.LA DOPPIA ASSENZA DEL MIGRANTE: ILLUSIONI DELL’EMIGRATO E SOFFERENZE DELL’IMMIGRATO.
( testi)
I parte del corso (6 CFU) – Prof. Marco Catarci1. CATARCI M., La pedagogia della liberazione di Paulo Freire. Educazione, intercultura e cambiamento sociale, Franco Angeli, Milano 20162. CATARCI M., FIORUCCI M., TRULLI M., L'ABC della cittadinanza. Indagine sulle Scuole di italiano per stranieri promosse dall’associazionismo a Roma e provincia, Franco Angeli, Milano 2014 (il testo è disponibile gratuitamente al seguente link: http://www.creifos.org/pdf/abc.pdf )3. BENVENUTO G., Stili e metodi della ricerca educativa, Carocci, Roma 2016.II parte del corso (6 CFU) – Prof. Massimiliano Fiorucci4. CATARCI M., Le forme sociali dell’educazione. Servizi, Territori, Società, Franco Angeli, Milano 2013.5. SAYAD A., La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato, Raffaello Cortina, Milano 2001;6. FIORUCCI M. (a cura di), Un’altra città è possibile. Percorsi di integrazione delle famiglie Rom e Sinte a Roma: problemi, limiti e prospettive delle politiche di inclusione sociale, Geordie Onlus, Roma 2010 (il testo è disponibile gratuitamente al seguente link: http://www.creifos.org/pdf/altra_citta_possibile.pdf);
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902209-1 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE
(obiettivi)
Il corso approfondisce teorie e pratiche della formazione nei servizi alla persona, esaminando pratiche rivolte all’empowerment educativo e approfondendo approcci e metodologie dell’intervento formativo e della ricerca empirica.
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CATARCI MARCO
( programma)
CONOSCERE LA DIMENSIONE INTERCULTURALE DELLA SCUOLA ITALIANA E LE PRINCIPALI STRATEGIE DI INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI. INDIVIDUARE I FATTORI FONDAMENTALI CHE DETERMINANO LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI.CONOSCERE I DATI STATISTICI SULL’IMMIGRAZIONE IN ITALIA.CONFRONTARE LE DIVERSE DEFINIZIONI DI “DIFFERENZA CULTURALE”.COMPRENDERE I NESSI TRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE. IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELLA PEDAGOGIA INTERCULTURALE.LA MEDIAZIONE CULTURALE.LA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE.LA GLOBALIZZAZIONE E LE DINAMICHE DEI FLUSSI MIGRATORI.L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA.EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE E DIVERSITÀ SOCIO-CULTURALI.LA DOPPIA ASSENZA DEL MIGRANTE: ILLUSIONI DELL’EMIGRATO E SOFFERENZE DELL’IMMIGRATO.
( testi)
I parte del corso (6 CFU) 1. CATARCI M., Le forme sociali dell’educazione. Servizi, Territori, Società, Franco Angeli, Milano 2013.2. SAYAD A., La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato, Raffaello Cortina, Milano 2001;3. FIORUCCI M. (a cura di), Un’altra città è possibile. Percorsi di integrazione delle famiglie Rom e Sinte a Roma: problemi, limiti e prospettive delle politiche di inclusione sociale, Geordie Onlus, Roma 2010 (il testo è disponibile gratuitamente al seguente link: http://www.creifos.org/pdf/altra_citta_possibile.pdf);II parte del corso (6 CFU) 1. CATARCI M., La pedagogia della liberazione di Paulo Freire. Educazione, intercultura e cambiamento sociale, Franco Angeli, Milano 20162. CATARCI M., FIORUCCI M., TRULLI M., L'ABC della cittadinanza. Indagine sulle Scuole di italiano per stranieri promosse dall’associazionismo a Roma e provincia, Franco Angeli, Milano 2014 (il testo è disponibile gratuitamente al seguente link: http://www.creifos.org/pdf/abc.pdf )3. BENVENUTO G., Stili e metodi della ricerca educativa, Carocci, Roma 2016.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910042 -
TEORIA E METODI DELLA CONSULENZA PEDAGOGICA
(obiettivi)
Obiettivi: Il corso propone un percorso formativo teorico pratico relativamente agli interventi che il pedagogista può svolgere nei servizi socio-educativi.
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ALUFFI PENTINI ANNA
( programma)
Primo semestre Nella prima parte del corso fornirà agli studenti una panoramica dei diversi tipi di consulenza per poi definire ciò che la consulenza pedagogica ha in comune con altri tipi di consulenza, e per individuarne sue specificità. La consulenza sarà oggetto di riflessione sia per quanto riguarda la relazione di aiuto, sia per quanto riguarda la valutazione della qualità dei servizi socioeducativi. Per quanto riguarda la valutazione della qualità nel sociale si farà riferimento alla letteratura sulla Ricerca Azione o Ricerca Intervento ripercorrendo la storia delle sue origini e le sue applicazioni pratiche. Secondo semestre Nella seconda parte del corso si analizzeranno alcuni ambiti particolari della consulenza pedagogica quali: la scuola; la famiglia; la migrazione; la marginalità; l’orientamento. Gli studenti dovranno acquisire competenze di ricerca e di intervento nel sociale e sperimentare il significato della consulenza pedagogica attraverso esercitazioni mirate. Gli studenti frequentanti presenteranno dei lavori di gruppo.
I non frequentanti non dovranno lavorare ad un progetto o lavoro di gruppo. SEMPLICEMENTE PREPARERANNO I TESTI INDICATI
( testi)
Primo semestre 1) Simeone D. (2002) La consulenza Educativa. Dimensione Pedagogica della relazione d’aiuto. Vita e Pensiero 2) AAVV (2015) L’intervento sociale tra gestione del rischio e partecipazione Carocci 3) Buber M. I discorsi sull’educazione Armando 4) Un testo a scelta tra i testi consigliati
Secondo semestre 5) Negri S. (2014) La consulenza educativa, Carocci 6) AAVV (2014) Il colloquio nel servizio sociale; Carocci 7) Un testo a scelta tra i testi consigliati 8) Visionare in modo critico e utilizzando le schede FILM 3 film a scelta tra i seguenti a. Ti amerò Per sempre b. Si può fare c. La pazza gioia d. Miele
Testi consigliati De Gregorio C, Malamore. Esercizi contro il dolore Emmeline Goulden Pankhurst (2015) Suffragette. La mia storia” , Castelvecchi. Sorgato A. (2014) Giù le mani dalle donne, Mondadori . Sara Vanni, (2005) La bella e la bestia. Una storia come tante, "Saggistica", Sidebook, 2015, 288 p. Tomisich (2006) Risorsa Famiglia. Nuove modalità di intervento per l’infanzia a rischio Bastianoni P. e C. Baiamonte (2015) Le famiglie omogenitoriali in Italia. Relazioni familiari e diritti dei figli, a cura di, Edizioni Junior, Bergamo.
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12
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M-PED/01
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85 - I ANNO 1 insegnamento a scelta M-PED/02 - (visualizza)
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12
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22902213 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE 12 CFU
(obiettivi)
Il corso di "Storia sociale dell'educazione" ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di ricondurre la storia dell'educazione dall'astrattezza delle teorie pedagogiche alla realtà dei soggetti coinvolti nei processi educativi. Questa disciplina rappresenta, infatti, una nuova frontiera della ricerca storico-pedagogica che, sulla base di nuove metodologie e nuove fonti, intende ricostruire del passato la concretezza della vita quotidiana dell'infanzia, degli uomini, delle donne, di soggetti destinatari di modelli educativi spesso assai contrastanti.
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22902213-2 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
Il corso di "Storia sociale dell'educazione" ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di ricondurre la storia dell'educazione dall'astrattezza delle teorie pedagogiche alla realtà dei soggetti coinvolti nei processi educativi. Questa disciplina rappresenta, infatti, una nuova frontiera della ricerca storico-pedagogica che, sulla base di nuove metodologie e nuove fonti, intende ricostruire del passato la concretezza della vita quotidiana dell'infanzia, degli uomini, delle donne, di soggetti destinatari di modelli educativi spesso assai contrastanti.
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COVATO CARMELA
( programma)
Il programma del corso di "Storia sociale dell'educazione" prevede una riflessione sul ruolo dell'educazione nella storia con particolare attenzione al tema delle differenze, di genere (uomini e donne) e di ceto sociale. Particolare attenzione sarà dedicata alla storia della famiglia, dei ruoli sociali e dei modelli educativi che si sono via via dispiegati al suo interno. Si cercherà di ricostruire non tanto, o non solo, il dibattito pedagogico ma i vissuti reali dei soggetti coinvolti nei processi educativi sulla base del confronto con fonti documentarie alternative, quali i diari, le biografie, le autobiografie e gli scambi epistolari.
( testi)
C. Covato, Memorie discordanti. Identità e differenze nella storia dell'educazione, Unicopli, Milano 2007;C. Covato, Memorie di cure paterne. Genere, percorsi educativi e storie d'infanzia, Unicopli, Milano 2002;M. Barbagli, Sotto lo stesso tetto. Mutamenti della famiglia in Italia dal XV al XX secolo, Il Mulino, Bologna 2000;
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902213-1 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
Il corso di "Storia sociale dell'educazione" ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di ricondurre la storia dell'educazione dall'astrattezza delle teorie pedagogiche alla realtà dei soggetti coinvolti nei processi educativi. Questa disciplina rappresenta, infatti, una nuova frontiera della ricerca storico-pedagogica che, sulla base di nuove metodologie e nuove fonti, intende ricostruire del passato la concretezza della vita quotidiana dell'infanzia, degli uomini, delle donne, di soggetti destinatari di modelli educativi spesso assai contrastanti.
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902216 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE 12 CFU
(obiettivi)
Il corso si prefigge i seguenti obiettivi didattici: 1) Acquisire le nozioni fondamentali relative al panorama storico-educativo della storia della scuola italiana dall’epoca post unitaria ai giorni nostri 2) Acquisire le nozioni fondamentali relative alla storia dei maestri della scuola italiana dall’epoca postunitaria ai giorni nostri 3) Conoscere un esperimento di scuola attiva condotta negli anni Venti a Portomaggiore (Ferrara) attraverso lo studio del diario di una maestra 4) Comprendere la differenza fra storia delle istituzioni e la c.d. storia totale, paradigma storiografico elaborato dalla c.d. scuola annalistica.
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22902216-2 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE
(obiettivi)
Il corso si prefigge i seguenti obiettivi didattici:1) Acquisire le nozioni fondamentali relative al panorama storico-educativo della storia della scuola italiana dall’epoca post unitaria ai giorni nostri2) Acquisire le nozioni fondamentali relative alla storia dei maestri della scuola italiana dall’epoca postunitaria ai giorni nostri3) Conoscere un esperimento di scuola attiva condotta negli anni Venti a Portomaggiore (Ferrara) attraverso lo studio del diario di una maestra4) Comprendere la differenza fra storia delle istituzioni e la c.d. storia totale, paradigma storiografico elaborato dalla c.d. scuola annalistica.
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BORRUSO FRANCESCA
( programma)
Il corso intende approfondire l’evoluzione storico-giuridico della scuola italiana dal periodo post unitario fino alle ultime riforme, evidenziando la stretta connessione che esiste fra la storia della scuola italiana e la storia generale del nostro Paese. Uno studio particolare è, inoltre, dedicato alla ricostruzione storica della condizione degli insegnanti, dal periodo post unitario fino agli anni Ottanta del Novecento. Più precisamente, saranno oggetto di analisi le questioni relative al reclutamento degli insegnanti, all’evoluzione dei loro diritti e doveri, e alla femminilizzazione dell’insegnamento. Infine, una parte monografica è dedicata alla ricostruzione storico-educativa di un esperimento di scuola attiva condotto negli anni Venti dalla maestra Rina Nigrisoli nel Comune di Portomaggiore (Ferrara).
( testi)
Esame da 12 cfu1) Saverio Santamaita, Storia della scuola, Milano, Bruno Mondadori2) Gianna Marrone (a cura di), Maestre e maestri d’Italia in 150 anni di storia della scuola, Edizioni Conoscenza, Roma 20123) Lorenzo Cantatore (a cura di), Ottocento tra casa e scuola. Luoghi, oggetti, scene della letteratura per l'infanzia, Unicopli, Milano, 20134) Rina Nigrisoli, La mia scuola, cura e introduzione di F. Borruso, Unicopli, Milano, 2011 Esame da 6 cfu integr.Saverio Santamaita, Storia della scuola, Milano, Bruno MondadoriGianna Marrone (a cura di), Maestre e maestri d’Italia in 150 anni di storia della scuola, Edizioni Conoscenza, Roma 2012.
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902216-1 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE
(obiettivi)
Il corso si prefigge i seguenti obiettivi didattici:1) Acquisire le nozioni fondamentali relative al panorama storico-educativo della storia della scuola italiana dall’epoca post unitaria ai giorni nostri2) Acquisire le nozioni fondamentali relative alla storia dei maestri della scuola italiana dall’epoca postunitaria ai giorni nostri3) Conoscere un esperimento di scuola attiva condotta negli anni Venti a Portomaggiore (Ferrara) attraverso lo studio del diario di una maestra4) Comprendere la differenza fra storia delle istituzioni e la c.d. storia totale, paradigma storiografico elaborato dalla c.d. scuola annalistica.
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902219 -
STORIA DELL'EDUCAZIONE DI GENERE 6 CFU
(obiettivi)
Il Corso intende promuovere, alla luce della storiografia pedagogica, una maggiore consapevolezza della propria identità di genere e una riflessione critica sulla relazione tra i generi.
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LEUZZI MARIA CRISTINA
( programma)
Secondo semestre
Titolo del corso: L’oblio riservato alle donne
( testi)
Testi d’esame:
M.C. Leuzzi, Erminia Fuà Fusinato. Una vita in altro modo, Roma, Anicia, 2008.
Autori Vari, Donne della Repubblica, Bologna, Il Mulino, 2016.
M.C.Leuzzi, Ada Gobetti e l'educazione alla democrazia, Roma, Anicia, 2015.
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910041 -
DIGITAL STORYLEARNING. NARRAZIONE E APPRENDIMENTO
(obiettivi)
Il corso intende: • favorire un percorso di ampia democratizzazione (intesa come effettiva fruibilità) dell’offerta formativa, includendo i molti studenti che non possono frequentare le lezioni per motivi lavorativi e personali: l’organizzazione blended del corso (con attività formative in presenza e attività formative online) permette infatti la partecipazione attiva di tutti i partecipanti. In un doppio legame virtuoso, si facilita la condivisione degli argomenti di studio e la preparazione a un uso consapevole ed etico della rete, in forte coerenza con quanto indicato dalla Dichiarazione dei Diritti in Internet approvata dal Parlamento in data 28/07/2015: le istituzioni pubbliche assicurino la creazione, l'uso e la diffusione della conoscenza in rete, intesa come bene accessibile e fruibile da parte di ogni soggetto; • valorizzare la centralità della narrazione nei processi di apprendimento e promuovere competenze intorno al costrutto di pensiero narrativo: la modalità conoscitiva prevalente nella vita sociale è il pensiero narrativo, e le strutture narrative sono gli strumenti principali attraverso i quali gli esseri umani comprendono la realtà e le danno forma, rendendola intelligibile e comunicabile. Raccontare è sempre raccontarsi, e la mente è fatta di storie: la struttura che connette gli elementi del reale percepibile è una rete di storie (Bateson); il racconto è una rappresentazione che connette, crea nessi; • fornire strumenti operativi per rendere digitali le storie narrate: progettare e realizzare Digital storytelling, integrando modelli interattivi dai social network e utilizzando la piattaforma Moodle del Dipartimento e il software Prezi; • favorire l'acquisizione di competenze digitali per la realizzazione di percorsi di apprendimento fruibili nelle organizzazioni del lavoro pubbliche e private (equipe multidisciplinari, gruppi di lavoro) e nell’ambito delle comunità sociali (agenzie che si occupano di accoglienza per minori, case famiglia, educatori, assistenti sociali), per avvicinare chi apprende al mondo professionale post lauream.
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QUAGLIATA ALBERTO
( programma)
La cornice ecologica sollecitata dagli ambienti della formazione blended agita nel corso - che fa riferimento ai paradigmi del costruttivismo socio-culturale e della complessità - individua nella costruzione condivisa del sapere la chiave del successo educativo-formativo di un percorso di apprendimento. Siamo avvolti da una rete narrativa: le storie ci aiutano a comprendere i mondi in cui viviamo e il nostro stesso modo di pensare, a riconoscere l’origine profonda, a volte nascosta, delle nostre azioni, a costruire e condividere passioni e significati: una creazione di senso all’interno di una cornice narrativa. Le storie possono favorire la costruzione sia di un profondo senso di appartenenza a un gruppo, sia di percorsi di apprendimento significativi ed emotivamente coinvolgenti centrati sulla pratica del digital storylearning.
Il corso prevede lo sviluppo di un progetto in un gruppo di lavoro.
( testi)
A. Quagliata, I-learning. Storie e riflessioni sulla relazione educativa (Armando editore)
A. Quagliata (a cura di) Digital Storylearning. Narrazione e apprendimento al tempo della Rete (in corso di stampa)
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85 - I ANNO 1 insegnamento a scelta M-PED/03 - (visualizza)
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22902220 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 12 CFU LM 85
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI - SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA - SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE - COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO - CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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22902220-2 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO- CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI- CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO- DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI- SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA- SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE- COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI- CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO- CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO- RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE- CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO- CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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MARGOTTINI MASSIMO
( programma)
Il corso di Didattica dell’Orientamento in prospettiva europea(12 CFU) comprende un Modulo base (6CFU), un Seminario (3 CFU) e un Laboratorio (3CFU)Programma del modulo base (6CFU)L’ORIENTAMENTO, NELLA DUPLICE ACCEZIONE DI CAPACITÀ, DEL SOGGETTO DI “ORIENTARSI” NELLA COSTRUZIONE DI UN PROPRIO PROGETTO DI VITA E DI AZIONI MIRATE A FAVORIRNE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA NELLE SCELTE, SI CARATTERIZZA COME PROCESSO FORMATIVO CONTINUO.IL CORSO DI DIDATTICA DELL’ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA, PARTENDO DA UNA ANALISI DEI MODELLI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EVOLUZIONE DELLE PRATICHE DI ORIENTAMENTO, APPROFONDISCE LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI "ORIENTAMENTO DIACRONICO FORMATIVO" EVIDENZIANDONE LE CONNESSIONI CON UNA ORGANIZZAZIONE MODULARE E FLESSIBILE DELLA DIDATTICA CON UN PARTICOLARE RIFERIMENTO AL TEMA DELLO SVILUPPO DI COMPETENZE STRATEGICHE. AFFRONTA INFINE, ATTRAVERSO UNA ANALISI COMPARATA, LO STUDIO DELLE ATTIVITÀ E SERVIZI DI ORIENTAMENTO IN ALCUNI PAESI DELLA UNIONE EUROPEA.Titolo del Seminario (3 CFU): La prospettiva temporale per l’orientamentoIl seminario si basa sull'analisi del volume di Zimbardo P. Boyd J., Il paradosso del tempo, Milano, Oscar Mondadori, 2009 (il testo non è facilmente reperibile in libreria pertanto ne saranno forniti estratti durante le lezioni e sulla piattaforma online)Laboratorio: 3 CFUTitolo del Laboratorio: Questionari per la valutazione e autovalutazione delle competenze strategicheIl laboratorio si svolge sulla piattaforma e-learning di facoltà http://formonline.uniroma3.it/ all’interno della quale saranno disponibili materiali didattici e questionari per l’autovalutazione delle competenze strategiche.Si conclude con la consegna di una relazione scritta relativa alle attività svolte.
( testi)
Testi:DOMENICI G., Manuale dell’orientamento e della didattica modulare, Bari, Laterza, 2009VAIRA M. (a cura di), Dalla scuola all’università. Politiche e pratiche di orientamento in sei paesi europei, Milano, LED edizioni, 2007ALESSANDRINI G. (a cura di), Apprendistato, competenze e prospettive di occupabilità, Lecce, Pensa Multimedia, 2014MARGOTTINI M., Informazione e afferenza alle fonti informative, Roma, Monolite Editrice,2002Seminario: 3 CFUZimbardo P. Boyd J., Il paradosso del tempo, Milano, Oscar Mondadori, 2009 (il testo non è facilmente reperibile in libreria pertanto ne saranno forniti estratti durante le lezioni e sulla piattaforma online)Laboratorio: 3 CFUIl laboratorio si svolge sulla piattaforma e-learning di facoltà http://formonline.uniroma3.it/ all’interno della quale saranno disponibili materiali didattici e questionari per l’autovalutazione delle competenze strategiche.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902220-1 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO- CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI- CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO- DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI- SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA- SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE- COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI- CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO- CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO- RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE- CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO- CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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DOMENICI GAETANO
( programma)
Il corso di Didattica dell’Orientamento in prospettiva europea(12 CFU) comprende un Modulo base (6CFU), un Seminario (3 CFU) e un Laboratorio (3CFU)Programma del modulo base (6CFU)L’ORIENTAMENTO, NELLA DUPLICE ACCEZIONE DI CAPACITÀ, DEL SOGGETTO DI “ORIENTARSI” NELLA COSTRUZIONE DI UN PROPRIO PROGETTO DI VITA E DI AZIONI MIRATE A FAVORIRNE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA NELLE SCELTE, SI CARATTERIZZA COME PROCESSO FORMATIVO CONTINUO.IL CORSO DI DIDATTICA DELL’ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA, PARTENDO DA UNA ANALISI DEI MODELLI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EVOLUZIONE DELLE PRATICHE DI ORIENTAMENTO, APPROFONDISCE LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI "ORIENTAMENTO DIACRONICO FORMATIVO" EVIDENZIANDONE LE CONNESSIONI CON UNA ORGANIZZAZIONE MODULARE E FLESSIBILE DELLA DIDATTICA CON UN PARTICOLARE RIFERIMENTO AL TEMA DELLO SVILUPPO DI COMPETENZE STRATEGICHE. AFFRONTA INFINE, ATTRAVERSO UNA ANALISI COMPARATA, LO STUDIO DELLE ATTIVITÀ E SERVIZI DI ORIENTAMENTO IN ALCUNI PAESI DELLA UNIONE EUROPEA.Titolo del Seminario (3 CFU): La prospettiva temporale per l’orientamentoIl seminario si basa sull'analisi del volume di Zimbardo P. Boyd J., Il paradosso del tempo, Milano, Oscar Mondadori, 2009 (il testo non è facilmente reperibile in libreria pertanto ne saranno forniti estratti durante le lezioni e sulla piattaforma online)Laboratorio: 3 CFUTitolo del Laboratorio: Questionari per la valutazione e autovalutazione delle competenze strategicheIl laboratorio si svolge sulla piattaforma e-learning di facoltà http://formonline.uniroma3.it/ all’interno della quale saranno disponibili materiali didattici e questionari per l’autovalutazione delle competenze strategiche.Si conclude con la consegna di una relazione scritta relativa alle attività svolte.The course of Didactic of Guidance in European perspective (12 credits) includes a basic module (6 credits), a seminar (3 credits) and a workshop (3 credits).
( testi)
DI FABIO A., Manuale di psicologia dell'orientamento e career counseling nel XXI secolo, Firenze, Giunti O.S., 2009ALESSANDRINI G. (a cura di), Apprendistato, competenze e prospettive di occupabilità, Lecce, Pensa Multimedia, 2014MARGOTTINI M., Informazione e afferenza alle fonti informative, Roma, Monolite, 2002
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902222 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 6 CFU INTEGR. LM 85
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI - SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA - SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE - COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO - CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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6
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M-PED/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902221 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 6 CFU BASE LM 85
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI - SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA - SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE - COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO - CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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6
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M-PED/03
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902223 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
Gli obiettivi che verranno affrontati nel corso delle lezioni sono i seguenti: - conoscere i fondamenti della didattica inclusiva e le competenze professionali per realizzarla - riconoscere che le diversità delle persone non sono elementi di discriminazione e non giustificano la riduzione dei diritti e delle opportunità - conoscere le potenzialità formative della musicoterapia a scuola per l’integrazione personale e sociale delle diversità, attraverso la messa a fuoco dei nessi strategici tra musica, terapia ed educazione.
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22902223-2 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi formativi Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Saper leggere la realtà per rilevare criticità, domande educative e sociali, punti di forza, interventi efficaci, sperimentazioni innovative. Approfondire le dimensioni della resilienza, della gratuità e dell’empatia quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.
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GRASSELLI BRUNA
( programma)
Scienze PedagogichePedagogia e Didattica Speciale per l’integrazione12 crediti formativiAnno accademico 2016-17II SemestreDocentiProf.ssa Lucia Chiappetta Cajola - Prof.ssa Bruna GrasselliL’Insegnamento è unico e comporta l’acquisizione di 12 CFU in totale. I testi da studiare sono quelli indicati dalle due docenti nelle rispettive bacheche. L’esame è unico e si svolge nello stesso giorno. PARTE DEL PROGRAMMA DI INSEGNAMENTODELLA prof.ssa Bruna GrasselliII semestre– 36 ore 6 crediti formativi Titolo : Pedagogia Speciale nella prospettiva inclusivaIl corso si propone di approfondire le conoscenze sulle questioni essenziali della pedagogia speciale in un intreccio di idee, di linguaggi, di strategie e di esperienze per costruire progetti educativi e di cura dove l’empatia, la resilienza e la gratuità sono elementi fondanti.Particolare rilievo avranno le tematiche dello spettro autistico.A fondamento del corso sono le teorie di E. Berne, di C. Rogers e la rivisitazione di queste da parte di R. Zavalloni e di F. Montuschi.Daranno un contributo significativo il Servizio di Tutorato per studenti con disabilità; i gruppi ‘esperienziali’ di formazione per studenti in collaborazione con il ‘Centro per la clinica e la formazione (CCF); Associazioni di genitori di ragazzi con disabilità; Scuole.Obiettivi formativi Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Saper leggere la realtà per rilevare criticità, domande educative e sociali, punti di forza, interventi efficaci, sperimentazioni innovative. Approfondire le dimensioni della resilienza, della gratuità e dell’empatia quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.Organizzazione del Corso • Lezioni in presenza • Incontri con esperti e testimoni privilegiati, studi di caso, narrazioni, documentari e film. Esami e valutazione • Valutazione formativa: prova di verifica in itinere finalizzata all’autovalutazione e alla riflessione critica sui temi del Corso. • Valutazione finale: colloquio orale. Prenotazione esami Si ricorda alle studentesse e agli studenti di effettuare correttamente la prenotazione on line al fine di poter sostenere l’esame.
( testi)
A) Testi - A. Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero. Una pedagogia dell’inclusione (per tutti, disabili inclusi), Erickson, Trento, 2006.- U. Frith, L’autismo. Spiegazione di un enigma, Laterza, 2010 o O. Bogdashina, Autismo e spiritualità, Fioriti, 2016.- G. Vivanti, E. Salomone, L’apprendimento nell’autismo. Dalle nuove conoscenze scientifiche alle strategie di intervento, Erickson, 2016.Articoli di approfondimento disponibili sul sito della docente.B ) TESTI A SCELTA A scelta uno dei seguenti testi:B. Grasselli, La famiglia con figlio disabile, Armando, Roma, 2010.N. Higashida, Il motivo per cui salto, Sperling&Kupfer, 2016.T. Peeters, h. De Clerq, Autismo, ed. Uovonero, 2012.
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M-PED/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902223-1 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi formativi Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Saper leggere la realtà per rilevare criticità, domande educative e sociali, punti di forza, interventi efficaci, sperimentazioni innovative. Approfondire le dimensioni della resilienza, della gratuità e dell’empatia quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.
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CHIAPPETTA LUCIA
( programma)
Organizzazione del Corso PARTE DEL PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO DELLA PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA. II semestre (dell’anno accademico) – 36 ore - 6 crediti formativiIl Corso intende sviluppare le competenze professionali necessarie per realizzare processi di integrazione di qualità nei vari contesti di vita (famiglia, scuola, tempo libero, lavoro) in una dimensione inclusiva.Attraverso lo sviluppo delle capacità di progettazione didattica di un ambiente inclusivo in cui le diversità siano motore per il miglioramento e il progresso della scuola, il corso propone la musicoterapia quale modalità efficace per l’apprendimento e la partecipazione, nonché per la rimozione degli ostacoli che impediscono l’esercizio della piena cittadinanza. ● Lezioni in presenza (20 ore)Durante le lezioni verranno proposti anche momenti di approfondimento e simulazioni di contesti problematici rispetto allo stato attuale dell’integrazione scolastica e sociale degli allievi con disabilità, sulla cui base promuovere il dialogo e la riflessione critica con e tra gli studenti. Verrà anche proposto il workshop “Musicoterapia per l’inclusione”.Verranno inoltre illustrate le modalità di lavoro relative alle attività formative online con esempi in aula. ■ Attività formative online (16 ore)L’avvio delle attività formative on line sarà comunicato nel corso delle prime lezioni con tutte le informazioni necessarie per accedere alla piattaforma.Le attività formative comprendono esercitazioni, forum e autovalutazione a partire dai materiali resi disponibili sulla piattaforma.PARTE DEL PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO DELLA prof.ssa Bruna Grasselli. II semestre (dell’anno accademico) – 36 ore - 6 crediti formativiIl corso si propone di approfondire le conoscenze sulle questioni essenziali della pedagogia speciale in un intreccio di idee, di linguaggi, di strategie e di esperienze per costruire progetti educativi e di cura dove l’empatia, la resilienza e la gratuità sono elementi fondanti.Particolare rilievo avranno le tematiche dello spettro autistico.A fondamento del corso sono le teorie di E. Berne, di C. Rogers e la rivisitazione di queste da parte di R. Zavalloni e di F. Montuschi.Organizzazione del Corso • Lezioni in presenza • Incontri con esperti e testimoni privilegiati, studi di caso, narrazioni, documentari e film. Daranno un contributo significativo il Servizio di Tutorato per studenti con disabilità; i gruppi ‘esperienziali’ di formazione per studenti in collaborazione con il ‘Centro per la clinica e la formazione (CCF); Associazioni di genitori di ragazzi con disabilità; Scuole.
( testi)
PARTE DEL PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO DELLA PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA. II semestre (dell’anno accademico) – 36 ore - 6 crediti formativiTesti di studio• L. Chiappetta Cajola, Ciraci A.M., Didattica Inclusiva. Quali competenze per gli insegnanti?, Armando, Roma, 2013.• L. Chiappetta Cajola, A. L. Rizzo, Didattica inclusiva e musicoterapia. Proposte operative in ottica ICF-CY ed EBE, FrancoAngeli, Milano. Articoli on line 1. Chiappetta Cajola, L. (2014a). Indagini quantitative negli studi della disabilità e dei DSA: problemi e prospettive in ambito nazionale e internazionale. ECPS Journal, 9, 311–346.2. Chiappetta Cajola, L., & Rizzo, A. (2014). Gioco e disabilità: l’ICF-CY nella progettazione didattica inclusiva nel nido e nella scuola dell’infanzia. Form@Re - Open Journal Per La Formazione In Rete, 14(3), 25-42. doi:10.13128/formare-15271PARTE DEL PROGRAMMA DELLA PROF.SSA BRUNA GRASSELLI. II semestre (dell’anno accademico) – 36 ore - 6 crediti formativiTesti di studio- A. Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero. Una pedagogia dell’inclusione (per tutti, disabili inclusi), Erickson, Trento, 2006.- U. Frith, L’autismo. Spiegazione di un enigma, Laterza, 2010 o O. Bogdashina, Autismo e spiritualità, Fioriti, 2016.- G. Vivanti, E. Salomone, L’apprendimento nell’autismo. Dalle nuove conoscenze scientifiche alle strategie di intervento, Erickson, 2016.Articoli di approfondimento disponibili sul sito della docente.B ) TESTI A SCELTA A scelta uno dei seguenti testi:B. Grasselli, La famiglia con figlio disabile, Armando, Roma, 2010.I. D. Yalom, Il senso della vita, Neri Pozza, 2016.N. Higashida, Il motivo per cui salto, Sperling&Kupfer, 2016.T. Peeters, h. De Clerq, Autismo, ed. Uovonero, 2012.
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902224 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 6 CFU BASE LM 85
(obiettivi)
Obiettivi formativi Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Saper leggere la realtà per rilevare criticità, domande educative e sociali, punti di forza, interventi efficaci, sperimentazioni innovative. Approfondire le dimensioni della resilienza, della gratuità e dell’empatia quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.
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6
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M-PED/03
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902225 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 6 CFU INTEGR. LM 85
(obiettivi)
Obiettivi formativi Conoscere i fondamenti della pedagogia speciale e il suo contributo allo sviluppo di una cultura dell’integrazione scolastica e sociale in un’ottica inclusiva. Saper leggere la realtà per rilevare criticità, domande educative e sociali, punti di forza, interventi efficaci, sperimentazioni innovative. Approfondire le dimensioni della resilienza, della gratuità e dell’empatia quali elementi fondanti le professioni educative e di cura. Cogliere nei testi scientifici, nella letteratura, nella filmografia, nelle narrazioni, nelle ricerche più attuali proposte dalla cattedra, modalità di relazione e di cura.
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M-PED/03
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150
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE LM 85 - I ANNO 1 insegnamento a scelta M-PED/04 - (visualizza)
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12
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22902227 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO 12 CFU LM 85
(obiettivi)
Metaobiettivi: -acquisire il lessico di settore anche in una lingua straniera; - acquisire abilità strumentali nell’uso degli strumenti di rete; - migliorare la capacità di comunicazione scritta.
Obiettivi formativi del corso in presenza.
Interpretare gli oggetti museali da una prospettiva europea (rendere visibile l’Europa, aprendo prospettive multi dimensionali e transdisciplinari sulla storia della cultura dei paesi europei e dell’Europa intesa come insieme); trasformare il museo in uno spazio pubblico di discussione (stimolare dibattiti sull‘integrazione e l‘identità europea; Connettere il patrimonio culturale comune ai problemi del presente); colmare la distanza che separa il museo dalla società contemporanea (sviluppare approcci innovativi e interdisciplinari disegnati per specifiche categorie di pubblico per coinvolgere i visitatori in una maniera più attiva e attrarre i non visitatori). Obiettivi formativi del Laboratorio: Individuare gli elementi che caratterizzano lo sperimentalismo educativo; interpretare la valutazione come problema; analizzare le dinamiche dei mutamenti nella valutazione; classificare le famiglie di variabili in educazione; distinguere le varie tipologie di prove; costruire prove di comprensione della lettura; identificare il carattere di complessità che presiede al museo; descrivere ad interpretare le varie categorie dei testi che il museo mette a disposizione dei visitatori; interpretare il museo come ambiente educativo. favorire lo sviluppo di nuovi approcci museografici tramite scenografia e design; sfruttare il potenziale del Web 2.0 (Facebook, Twitter etc..) per disegnare strategie di comunicazione per il museo del futuro.
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22902227-2 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO
(obiettivi)
Metaobiettivi:-acquisire il lessico di settore anche in una lingua straniera;- acquisire abilità strumentali nell’uso degli strumenti di rete;- migliorare la capacità di comunicazione scritta.Obiettivi formativi del corso in presenza.Interpretare gli oggetti museali da una prospettiva europea (rendere visibile l’Europa, aprendo prospettive multi dimensionali e transdisciplinari sulla storia della cultura dei paesi europei e dell’Europa intesa come insieme); trasformare il museo in uno spazio pubblico di discussione (stimolare dibattiti sull‘integrazione e l‘identità europea; Connettere il patrimonio culturale comune ai problemi del presente); colmare la distanza che separa il museo dalla società contemporanea (sviluppare approcci innovativi e interdisciplinari disegnati per specifiche categorie di pubblico per coinvolgere i visitatori in una maniera più attiva e attrarre i non visitatori). Obiettivi formativi del Laboratorio:Individuare gli elementi che caratterizzano lo sperimentalismo educativo; interpretare la valutazione come problema; analizzare le dinamiche dei mutamenti nella valutazione; classificare le famiglie di variabili in educazione; distinguere le varie tipologie di prove; costruire prove di comprensione della lettura; identificare il carattere di complessità che presiede al museo; descrivere ad interpretare le varie categorie dei testi che il museo mette a disposizione dei visitatori; interpretare il museo come ambiente educativo. favorire lo sviluppo di nuovi approcci museografici tramite scenografia e design; sfruttare il potenziale del Web 2.0 (Facebook, Twitter etc..) per disegnare strategie di comunicazione per il museo del futuro.
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NARDI EMMA
( programma)
ProgrammaTra il 2012 e il 2016 il Centro di Didattica Museale è stato impegnato come partner italiano del progetto EMEE - EuroVision Museums Exhibiting Europe. Il progetto è finanziato dal Programma Cultura dell’Unione Europea e coinvolge otto partners istituzionali provenienti da sette Paesi europei (tre musei, tre atenei e due laboratori di museografia) oltre a una più ampia rete di istituzioni culturali satelliti.L’obiettivo del progetto è di offrire ai musei locali e nazionali una chiave interpretativa degli oggetti museali che trascenda dalla loro collocazione geografica per investire la storia, spesso complessa e a volte implicita, che li lega alla più ampia tradizione culturale europea. In questa prospettiva il museo può offrire ai suoi visitatori uno spunto sui forti legami che uniscono vari paesi europei, la cui storia e i cui scambi sono leggibili in una molteplicità di oggetti musealizzati. Il progetto si propone quindi di raggiungere due scopi specifici: offrire a chi si occupa di mediazione culturale nei musei una nuova chiave di interpretazione di tipo fortemente induttivo, e sottolineare ai visitatori europei la matrice comune delle nostre origini culturali. A partire da questa prospettiva, il progetto si propone anche di aiutare i professionisti museali di oggi e di domani a sviluppare approcci innovativi e interdisciplinari al fine di ridurre il divario che separa il museo dalla società contemporanea, coinvolgendo i visitatori in una maniera più attiva e riuscendo ad attrarre i non visitatori. Per portare a termine queste sfide occorre trasformare il museo in uno spazio pubblico di discussione; sviluppare nuove strategie di gestione scenografica dello spazio museale e sfruttare l’enorme potenziale del Social Web per la comunicazione del museo del futuro.L’attività didattica sarà articolata nel modo seguente:- corso teorico di base in presenza (la frequenza è consigliata, ma non obbligatoria) prenderà le mosse da una mostra organizzata presso le Scuderie del Quirinale e intitolata Il museo universale da Napoleone a Canova. - attività a distanza 1 Metodologia della ricerca scientifica (l’attività del laboratorio è obbligatoria anche per gli studenti lavoratori e/o fuori sede);- attività a distanza 2 Il museo come strumento educativo (l’attività del laboratorio è obbligatoria anche per gli studenti lavoratori e/o fuori sede);- redazione di un lavoro finale.Per consentire agli studenti che vi fossero interessati di acquisire conoscenze di settore anche in inglese, parte del corso si baserà su un testo di studio bilingue (italiano/inglese).Le attività a distanza si articolano in 5 unità didattiche ciascuna. Ogni unità didattica, che comprende i materiali di studio e di esercitazione, si conclude con prove di verifica formativa che gli studenti potranno autosomministrarsi ricevendo un messaggio immediato di correzione degli eventuali errori.Per lo svolgimento del lavoro conclusivo, gli studenti saranno guidati in presenza ed in rete. Attraverso il forum ed il sistema di messaggistica interattiva, potranno comunicare tra pari e con il docente.
( testi)
E. Nardi (a cura di), Musei e pubblico. Un rapporto educativo, Milano, Franco Angeli, 2004.B. Vertecchi, Decisione didattica e valutazione, Firenze, La Nuova Italia, 1993.Calendario delle attivitàLe lezioni del corso teorico in presenza si svolgeranno, in forma intensiva, presso le Scuderie del Quirinale (via Ventiquattro Maggio 16), secondo il calendario seguente: 7, 8, 9 e 10 marzo dalle 10 alle 16. Per partecipare, gli studenti devono prenotarsi entro il 24 febbraio 2017 scrivendo un messaggio all’indirizzo lab.pedagogia.sperimentale@uniroma3.it in cui indicheranno nome, cognome, numero di matricola. Nell’oggetto è necessario scrivere SEAFC corso in presenza.L’accesso in rete che consente lo svolgimento dei laboratori sarà assicurato dal 15 marzo al 14 maggio 2016 all’indirizzo (da Definire).Attenzione: dopo il 14 maggio 2017 non sarà più possibile scaricare i materiali di studio.
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902227-1 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO
(obiettivi)
Metaobiettivi:-acquisire il lessico di settore anche in una lingua straniera;- acquisire abilità strumentali nell’uso degli strumenti di rete;- migliorare la capacità di comunicazione scritta.Obiettivi formativi del corso in presenza.Interpretare gli oggetti museali da una prospettiva europea (rendere visibile l’Europa, aprendo prospettive multi dimensionali e transdisciplinari sulla storia della cultura dei paesi europei e dell’Europa intesa come insieme); trasformare il museo in uno spazio pubblico di discussione (stimolare dibattiti sull‘integrazione e l‘identità europea; Connettere il patrimonio culturale comune ai problemi del presente); colmare la distanza che separa il museo dalla società contemporanea (sviluppare approcci innovativi e interdisciplinari disegnati per specifiche categorie di pubblico per coinvolgere i visitatori in una maniera più attiva e attrarre i non visitatori). Obiettivi formativi del Laboratorio:Individuare gli elementi che caratterizzano lo sperimentalismo educativo; interpretare la valutazione come problema; analizzare le dinamiche dei mutamenti nella valutazione; classificare le famiglie di variabili in educazione; distinguere le varie tipologie di prove; costruire prove di comprensione della lettura; identificare il carattere di complessità che presiede al museo; descrivere ad interpretare le varie categorie dei testi che il museo mette a disposizione dei visitatori; interpretare il museo come ambiente educativo. favorire lo sviluppo di nuovi approcci museografici tramite scenografia e design; sfruttare il potenziale del Web 2.0 (Facebook, Twitter etc..) per disegnare strategie di comunicazione per il museo del futuro.
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902230 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA 12 CFU LM 85
(obiettivi)
Sperimentalismo, innovazione didattica, pedagogia montessoriana
Obiettivi formativi - Discutere il significato che lo sperimentalismo riveste all'interno del processo educativo - Identificare alcuni dei principali approcci didattici derivanti dalla ricerca educativa - Riconoscere gli apporti della ricerca sperimentale alla elaborazione di un modello educativo - Riconoscere gli elementi di innovazione didattica presenti nella pedagogia montessoriana
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22902230-2 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA
(obiettivi)
Sperimentalismo, innovazione didattica, pedagogia montessorianaObiettivi formativi - Discutere il significato che lo sperimentalismo riveste all'interno del processo educativo- Identificare alcuni dei principali approcci didattici derivanti dalla ricerca educativa- Riconoscere gli apporti della ricerca sperimentale alla elaborazione di un modello educativo- Riconoscere gli elementi di innovazione didattica presenti nella pedagogia montessoriana
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TORNAR CLARA
( programma)
Un ciclo di lezioni discuterà le metodologie della ricerca applicate all'osservazione dell'ambiente d'apprendimento e dei contesti educativi.Un Laboratorio on line (facoltativo) consentirà di analizzare e discutere il contributo della pedagogia montessoriana allo sviluppo attuale del divattito educativo. Un seminario on line (facoltativo) proporrà la lettura critica di un testo montessoriano.
( testi)
- Centro di Studi montessoriani (a cura di), Linee di ricerca sulla pedagogia di Maria Montessori, Franco Angeli, Milano, 2005.- C. Tornar, La pedagogia di Maria Montessori tra teoria e azione, FrancoAngeli, Milano (nuova edizione riveduta e ampliata in corso di stampa, disponibile da aprile 2017)- M. Montessori, Dall'infanzia all'adolescenza, con introduzione e note critiche a cura di C. Tornar, Franco Angeli 2009.- M. Montessori, Psicogrammatica, dattiloscritto inedito a cura di C. Tornar e G. Honneger Fresco, Franco Angeli, Milano
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902230-1 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA
(obiettivi)
Sperimentalismo, innovazione didattica, pedagogia montessorianaObiettivi formativi - Discutere il significato che lo sperimentalismo riveste all'interno del processo educativo- Identificare alcuni dei principali approcci didattici derivanti dalla ricerca educativa- Riconoscere gli apporti della ricerca sperimentale alla elaborazione di un modello educativo- Riconoscere gli elementi di innovazione didattica presenti nella pedagogia montessoriana
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
LM-85 A scelta dello studente - (visualizza)
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12
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22902269 -
STORIA DELLE DONNE
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AZARA LILIOSA
( programma)
Il corso si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione. Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi. In particolare, i temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica
( testi)
G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari L. Azara, L'uso politico del corpo femminile, Carocci, Roma
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902314 -
TEORIE E TECNICHE DELL'ORIENTAMENTO FORMATIVO DEGLI ADULTI
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI E COMPETENZE IN USCITA, INTESE COME CONOSCENZE, CAPACITÀ, ABILITÀ - CONOSCERE E ANALIZZARE CRITICAMENTE LE PRINCIPALI TEORIE E MODELLI DI ORIENTAMENTO SVILUPPATE NEL CORSO DEL ‘900 - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE E DESCRIVERE LE PIÙ CONSOLIDATE PRATICHE DI INTERVENTO PER L’ORIENTAMENTO E L’AUTORIENTAMENTO IN ETÀ ADULTA (COLLOQUIO, BILANCIO, SVILUPPO VOCAZIONALE) - CONOSCERE E UTILIZZARE STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - INTERPRETARE IN CONTESTO SIMULATO DI ORIENTAMENTO GLI ESITI DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI QUESTIONARI QSA E QPCC - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - ANALIZZARE GLI INTERVENTI CHE CARATTERIZZANO LE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO - CONOSCERE E DESCRIVERE L’EVOLUZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI CHE OPERANO NELL’ORIENTAMENTO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - ANALIZZARE CRITICAMENTE E VALUTARE ALCUNE SIGNIFICATIVE ESPERIENZE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
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MARGOTTINI MASSIMO
( programma)
Le lezioni frontali riguarderanno la descrizione e l’analisi delle principali teorie e modelli di orientamento, con particolare riguardo ai bisogni formativi in età adulta; la descrizione e l’analisi di alcuni strumenti e metodologie per l’orientamento; l’analisi delle principali strutture territoriali per l’orientamento e delle politiche attive per il lavoro; l’evoluzione dei ruoli e delle figure professionali operanti nell’orientamento; analisi di alcune significative esperienze realizzate in Italia per l’orientamento scolastico e professionale.
( testi)
DI FABIO A., Manuale di psicologia dell'orientamento e career counseling nel XXI secolo, Firenze, Giunti O.S., 2009 ALESSANDRINI G. (a cura di), Apprendistato, competenze e prospettive di occupabilità, Lecce, Pensa Multimedia, 2014 MARGOTTINI M., Informazione e afferenza alle fonti informative, Roma, Monolite, 2002
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M-PED/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902500 -
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Introduzione ai meccanismi cognitivi e ai processi della comunicazione faccia a faccia, mediata e a distanza, verbale e multimodale.
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POGGI ISABELLA
( programma)
Programma del corso Definire il concetto di comunicazione e individuare gli elementi del processo comunicativo, i meccanismi comunicativi dell’influenzamento, della persuasione e dell’inganno, nell’interazione quotidiana e mediatica. Avviare e approfondire la ricerca sulla comprensione e produzione di testi scritti, orali e multimodali, con particolare riferimento ai segnali sociali. Analizzare i meccanismi di comunicazione all’opera nell’ambiente di lavoro, nell’educazione, nello spettacolo, nella politica e in altri tipi di interazione.
( testi)
a. Di Giovanni P.: Psicologia della comunicazione. Zanichelli, Bologna, 2007 (i capitoli da 3 a 7 compresi). b. Poggi I.: Le parole del corpo. Introduzione alla comunicazione multimodale. Carocci, Roma 2006. c. Castelfranchi C. Poggi I.: Bugie, finzioni, sotterfugi, per una scienza dell’inganno, Carocci, Roma, 1998 (i primi 13 capitoli). d. Un testo a scelta nella lista qui sotto).
1. CASELLI C., MARAGNA S. e VOLTERRA V.: Linguaggio e sordità. Il Mulino, Bologna 2007. 2. BAUMGARTNER E., DEVESCOVI A. e D'AMICO S.: Il lessico psicologico dei bambini. Carocci, Roma, 2000. 3. GIGLIOLI P.P., CAVICCHIOLI P. e FELE G.: Rituali di degradazione. Anatomia del processo Cusani. Mulino, Bologna, 1997. 4. DIDEROT D.: Paradosso dell'attore. Editori Riuniti, Roma, 1974. 5. ORLETTI F.: La conversazione diseguale. Carocci, Roma, 2000. 6. ORLETTI F. (a cura di): Scrittura e nuovi media. Carocci, Roma, 2004. 7. FELE G. e PAOLETTI I.: L’interazione in classe. Mulino, Bologna, 2003. 8. PARISI D. (a cura di): Per una educazione linguistica razionale. Mulino, Bologna, 1979. 9. POGGI I. (a cura di): Le parole nella testa. Guida a un'educazione linguistica cognitivista. Mulino, Bologna 1987 (fuori stampa; reperibile presso la Biblioteca di Scienze dell’Educazione). 10. POGGI I.: La grammatica del significato. Un itinerario didattico. Mulino, Bologna, 1989. 11. Poggi I. (a cura di): La mente del cuore. Armando, Roma, 2008. 12. LEVORATO M.C.: Le emozioni della lettura. Mulino, Bologna, 1999. 13. LAKOFF G.: Non pensate all'elefante. Fusi Orari, Milano, 2006. 14. Pierro A. (a cura di): Potere e leadership. Carocci, Roma 2004. 15. Bara B.: Pragmatica cognitiva. Bollati Boringhieri, Torino 1999. 16. Mazzara B. (a cura di): Metodi qualitativi in psicologia sociale. Carocci, Roma 2002. 17. Fiormonte D.: Scrittura e filologia nell'era digitale. Bollati Boringhieri, Torino 2004. 18. Battistelli P. (a cura di): Io penso che tu pensi… Le origini della comprensione della mente. Franco Angeli, Milano1997. 19. Lakoff G. e Johnson M.: Metafora e vita quotidiana. Bompiani, Milano 1998. 20. Nicolai F.: Argomenti di Neurolinguistica. Normalità e patologia nel linguaggio. Edizioni del Cerro, Pisa, 2003. 21. Aglioti S. e Fabbro F.: Neuropsicologia del linguaggio. Il Mulino, Bologna 2006. 22. Laudanna A. e Voghera M. (a cura di).: Il linguaggio. Laterza, Bari 2006. 23. Delfino M., Manca S., Persico D. e Sarti L. (a cura di). Come costruire conoscenza in rete. Edizioni Menabò, Ortona 2005. 24. Arcidiacono F. (a cura di): Conflitti e interazione in famiglia. Carocci, Roma 2007. 25. Cedroni L. e Dell’Era T.: Il linguaggio politico. Carocci, Roma 2006.ù 26. Russo Cardona T. e Volterra V.: Le lingue dei segni. Carocci, Roma 2007. 27. Poggi I. (a cura di): La mente del cuore. Armando, Roma 2008. 28. Pennisi A. e Perconti P. (a cura di): Le scienze cognitive del linguaggio. Il Mulino, Bologna 2006. 29. esposizione, in italiano, di quattro presentazioni (in inglese), a scelta, nell’ambito del Workshop “Foundation of Social Signals. An Outline”, Roma, 3-5 Dicembre 2009. Da vedere sul sito: http://sspnet.eu/virtual-learning-centre/sspnetrome09/ 30. esposizione, in italiano, di quattro presentazioni (in inglese), a scelta, nell’ambito del Workshop “Foundation of Social Signals. An Outline”, Roma, 3-5 Dicembre 2009. Da vedere sul sito: http://sspnet.eu/2010/11/international-workshop-political-speech-%E2%80%93-il-parlato-politico-roma-italy-2/
31. due articoli in inglese scaricati da uno o l’altro dei seguenti siti web: http://host.uniroma3.it/docenti/poggi/ http://www.comunicazione.uniroma3.it/it/page/25/_/___22
Ricevimento studenti Ricevo gli studenti per appuntamento, preso tramite la mia e-mail, isabella.poggi@uniroma3.it
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6
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M-PSI/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902651 -
RIFLESSIVITÀ E PROFESSIONI FORMATIVE. MODELLI E TECNICHE PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO
(obiettivi)
Laboratorio di riflessione sul tirocinio con la lettura di classici obiettivi: sviluppare strategie di lettura, interpretazione e reimpiego dei classici allenarsi alla scrittura scientifica riflettere sulle scelte e strategie di inserimento occupazionale e carriera
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POSTIGLIONE ROCCO MARCELLO
( programma)
Gli studenti dovranno scegliere due o tre classici coerenti col proprio curriculum, le proprie preferenze, i loro studi e il loro percorso professionale. Sarà loro richiesto, tramite ciò che avranno compreso e interpretato, di sviluppare una loro specifica riflessione sul tirocinio e sulla parte finale del loro corso di studio. L'attività sarà sostenuta dal docente tramite: Lezioni su parole chiave e concetti rilevanti della filosofia e della pedagogia Consigli di letteratura per interpretare i classici scelti
( testi)
Due o tre testi classici tratti dalla lista seguente
Platone: Apologia di Socrate
Critone Fedone Repubblica Fedro Leggi
Aristotele Politica Etiche
Agostino d’Ippona: De doctrina Christiana (L'istruzione cristiana) Confessiones (Le confessioni) De magistro
Tommaso d'Aquino De magistro (Il maestro)
Rousseau J. J., L'Emilio, v.e.. Komensky J. A., Didactica magna, v.e.. Heidegger M., Ernst Jünger, Oltre la linea, Milano, Adelphi, 1989. Jünger E., L’operaio, Parma, Guanda, 2004. Jünger E., La mobilitazione totale, Bologna, il Mulino, 1985. Jünger E., Nelle tempeste d’acciaio, Parma, Guanda, 2007. Pestalozzi J. H., Leonardo e Geltrude, v.e.. Froebel F., L’educazione dell’uomo, v.e.. Gentile G., La riforma della scuola in Italia, v.e.. Gentile G., La riforma dell’educazione Montessori M., Il metodo della pedagogia scientifica applicata all'educazione infantile, v.e.. Montessori M., L'autoeducazione nelle scuole elementari, v.e.. Vygotskij L. S., Pensiero e linguaggio, Roma-Bari, Laterza, 1992. Vygotskij L. S., Storia dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori, Firenze, Giunti-Barbera, 2009. Theodor Wiesengrund Adorno, Minima moralia, Torino, Einaudi, 2005. Theodor Wiesengrund Adorno, Scritti sociologici, Torino, Einaudi, 1976. Bruner, J., La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano 2002. Bruner, J., Verso una teoria dell'istruzione, Roma, Armando, 1982 Michel Foucault, Del governo dei viventi. Corso al Collège de France (1979-1980), Milano, Feltrinelli, 2014. Michel Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Milano, Feltrinelli, 2005. Michel Foucault, Nascita della biopolitica. Corso al Collège de France (1978-1979), Milano, Feltrinelli, 2012.
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M-PED/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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