22910124 -
Psicologia generale
(obiettivi)
- Conoscenze in merito al funzionamento psichico al fine di sviluppare competenze di base per il riconoscimento delle variabili psicologiche che co-determinano i fenomeni educativi. - Conoscenze riguardo alla storia, ai modelli teorici e ai metodi di indagine nella ricerca psicologica; agli stati e ai livelli di coscienza; ai processi cognitivi (percezione, apprendimento, memoria, pensiero, creatività); alle dinamiche affettive (emozioni, motivazioni e conflitto psichico). - Conoscenze metodologiche relative alle variabili psicologiche implicate nei processi di apprendimento-insegnamento e nei vari contesti formativi; - Capacità di analisi, progettazione, realizzazione e validazione di strumenti valutativi psicologici utili in ambito educativo; - Conoscenze relative alle caratteristiche cognitive, comportamentali, sociali ed emotive in soggetti in età dello sviluppo e, in particolare, nell’adulto.
Con lo studio della Psicologia Generale lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - definire i fondamenti storici, epistemologici e metodologici della psicologia generale; - conoscere i diversi metodi di ricerca, utilizzati dalla psicologia generale. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - analizzare i processi psicologici nei vari contesti di apprendimento; - identificare e generalizzare fenomeni e processi psicologici. In termini di autonomia di giudizio: - analizzare una situazione problematica da più punti di vista; - ricostruire le cause che hanno determinato una certa situazione problematica, anche attribuendo loro pesi relativi opportunamente differenziati; - trarre delle conclusioni in base a una pluralità di fatti osservati o desunti; - collegare le teorie psicologiche alle situazioni scolastiche e formative; - valutare le condotte individuali e sociali. In termini di abilità comunicative: - conoscere e riconoscere le motivazioni del proprio comportamento e di quello altrui; - dimostrare disponibilità all'ascolto e capacità di interazione sociale; - spiegare, prevenire e mediare conflitti; - adottare un atteggiamento positivo improntato ad apertura mentale. In termini di capacità di apprendimento: - esercitare la disponibilità alla ricerca scientifica; - saper rilevare e misurare le variabili psicologiche.
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Erogato presso
22910124 Psicologia generale in Scienze dell'educazione per Educatori e Formatori L-19 MASTANDREA STEFANO
( programma)
Il corso costituisce un’introduzione agli approcci teorici, metodologici e di ricerca rivolti alla conoscenza dei processi psicologici di base. Il corso intende fornire le competenze necessarie alla comprensione dei processi cognitivi e affettivi.
Programma Storia, modelli teorici e metodi di indagine nella ricerca psicologica. I processi cognitivi: percezione, apprendimento, memoria, pensiero, linguaggio, intelligenza. Le dinamiche affettive: motivazioni ed emozioni. La personalità: l’approccio psicodinamico e le altre principali teorie.
Più in dettaglio, saranno trattati i seguenti argomenti: 1) Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca: saranno presentate le basi storiche della nascita della psicologia come disciplina scientifica e saranno illustrati i principali approcci allo studio della psicologia. Saranno inoltre presentate le metodologie di ricerca proprie della psicologia sperimentale e delle neuroscienze cognitive. 2) Cervello e comportamento: introduzione degli elementi di base per comprendere il funzionamento del nostro cervello e come l’insieme di queste conoscenze ha influenzato lo studio del comportamento in psicologia. 3) Sensazione e percezione: approfondimento dei meccanismi coinvolti nella sensazione uditiva e percettiva, per comprendere come le informazioni dell’ambiente vengono analizzate per organizzare la conoscenza. 4) Attenzione: meccanismi coinvolti nel processo di selezione delle informazioni nell’ambiente per la successiva elaborazione. 5) Condizionamento e apprendimento: analisi dei principali modelli teorici e approfondimento dei meccanismi attraverso i quali ha luogo l’apprendimento. 6) Memoria: sistemi della memoria; immagazzinamento e recupero delle informazioni memorizzate che permettono di ricordare le esperienze e richiamarle alla mente in funzione dei nostri comportamenti. 7) Pensiero e ragionamento: elaborazione dell’informazione ai fini della formazione dei concetti, della presa di decisioni e del problem solving. 8) Linguaggio: funzioni del linguaggio che permettono la comunicazione e la condivisione della conoscenza. 9) Intelligenza: fattori che determinano l’intelligenza, le componenti dell’intelligenza e gli strumenti di misura dell’intelligenza. 10) Motivazione: principali forme di motivazione che guidano il comportamento. 11) Emozioni: modalità con cui i sistemi affettivi guidano il comportamento umano. 12) Personalità: analisi dei principali modelli teorici per la definizione e la descrizione della personalità.
( testi)
1) Coon, D., Mitterer, J.O. (2020, Edizione italiana a cura di Stefano Mastandrea e Sabrina Fagioli). "Psicologia generale". UTET. 2) Mastandrea, S. (2017), Psicologia della percezione, Carocci (studiare solo i capitoli 2, 3, 6 e 7).
ATTENZIONE! Del manuale “Psicologia Generale”, di Coon & Mitterer, sono indicate in dettaglio le parti da studiare:
• CAPITOLO 1, Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca, Studiare TUTTO • CAPITOLO 2, Cervello e comportamento, Studiare SOLO i seguenti paragrafi: TUTTO il paragrafo 2.5, La corteccia cerebrale, con i sottoparagrafi: 2.5.1 Gli emisferi cerebrali 2.5.2 La specializzazione emisferica 2.5.3 I lobi della corteccia cerebrale SOLO il sottoparagrafo 2.6.4 Il sistema limbico • CAPITOLO 3, Sensazione e realtà, studiare SOLO i seguenti paragrafi: 3.2 La vista 3.3 Percezione dei colori 3.4 Adattamento al buio 3.5 L’udito • CAPITOLO 4, Attenzione, studiare TUTTO • CAPITOLO 5, Percezione, studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 5.8 Percezione extrasensoriale e fenomeni paranormali • CAPITOLO 6, Stati di coscienza, NON E’DA STUDIARE • CAPITOLO 7, Condizionamento e apprendimento, Studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 7.7 Rinforzo Parziale: Las Vegas, la gabbia di Skinner per l’uomo? • CAPITOLO, 8, Memoria, studiare TUTTO • CAPITOLO 9, Pensiero e immagini mentali, Studiare TUTTO, TRANNE i paragrafi: 9.2 (compresi i sottoparagrafi) 9.4.4 Ciclo inferenziale 9.6.3 Sillogismi lineari • CAPITOLO 10, Linguaggio e comunicazione, Studiare TUTTO • CAPITOLO 11, Intelligenza, Studiare TUTTO • CAPITOLO 12, Motivazione, Studiare TUTTO, TRANNE il paragrafo: 12.2.2 Meccanismi cerebrali della fame • CAPITOLO 13, Emozione, Studiare TUTTO • CAPITOLO 14, Personalità, Studiare TUTTO
-------------------------------------------------------------------------- Tutti i materiali d’esame presentati a lezione o nel laboratorio saranno messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma “formonline” pertanto nessuna copisteria è autorizzata alla vendita.
Per l’integrazione di CFU il programma d’esame deve essere concordato con il docente.
Comunicazioni con il docente Eventuali comunicazioni possono essere inviate tramite posta elettronica solo attraverso il proprio indirizzo di posta istituzionale (nome.cognome@stud.uniroma3.it). Eventuali comunicazioni inviate da altri indirizzi di posta elettronica non saranno prese in considerazione.
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M-PSI/01
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Attività formative di base
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Gruppo opzionale:
EduForm Educ M-PED/01 I anno - (visualizza)
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22910120 -
Pedagogia professionale
(obiettivi)
L’insegnamento si prefigge di analizzare la figura e le funzioni dell’“Educatore”, una professione che ha origine nell’educazione professionale sociale i cui trattati essenziali si riconoscono in metodologie e principi tipici dell’educazione essenziale così come si è sviluppata nel contesto middle europeo. Con lo studio di Pedagogia professionale lo studente sarà in grado di: In termini di conoscenza e capacità di comprensione: -definire ed identificare il campo epistemologico e metodologico della disciplina; - conoscere le caratteristiche specifiche dei differenti setting educativi per il benessere individuale e di comunità In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - analizzare le migliori pratiche educative con riferimento a metodi pedagogici consolidati a livello nazionale e internazionale; - essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di riferimento per la progettazione di percorsi emancipativi dei soggetti coinvolti nei processi; In termini di autonomia di giudizio: - interpretare le diverse esigenze educative e padroneggiare le metodologie e i linguaggi espressivi più adatti ai diversi contesti; - valutare le innovazioni pedagogiche promuovendo un lavoro collaborativo e integrato con i soggetti e i servizi del territorio. In termini di abilità comunicative: - usare le strategie di interazione umana nei diversi contesti educativi e individuare il proprio stile pedagogico; - interagire nei contesti sociali per progettare azioni educative; In termini di capacità di apprendimento: -saper comprendere il ruolo del sapere pedagogico nel suo sviluppo storico e socio-politico nei contesti educativi formali e non formali. -saper comprendere la relazione educativa nelle sue differenti dimensioni socio-storiche, cognitive e affettive.
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
Lo scopo del Corso è offrire riflessioni sistematiche sul rapporto tra la Pedagogia e l’attività professionale dell’educatore socio-pedagogico (figura regolamentata giuridicamente dalla recente Legge 205/17), negli attuali contesti multiculturali e globalizzati per il benessere individuale e di comunità ed è diviso in tre parti. Nella prima parte si affronteranno le questioni epistemologiche proprie del sapere pedagogico e le sue antinomie (natura/cultura, individuo/società, uguaglianza/differenza, autorità/libertà, teoria/prassi), accentuando la dimensione progettuale e trasformativa. Nella seconda parte, più corposa, si esploreranno i diversi setting educativi per le diverse età della vita (dalla famiglia ai servizi per minori e per l’età senile) e per il disagio psicosociale (come il carcere), con la costruzione di cantieri educativi per individuare strategie, risorse e metodologie per l’agire professionale. Nella terza parte, più laboratoriale, si chiederà di scegliere un setting e di costruire un progetto educativo in base al setting scelto. L’organizzazione prevede lezioni frontali, attività seminariali e laboratoriali con modalità didattiche di tipo partecipativo. Verranno anche organizzati incontri con esperti e rappresentanti di istituzioni e di associazioni educative attive sui territori.
( testi)
Testi consigliati
Prima parte: Un testo a scelta tra: Sergio Tramma (2018), L'educatore imperfetto. Senso e complessità del lavoro educativo. Carrocci, Roma, Terza edizione. Anna Salerni, Giordana Szpunar (2019), Il professionista dell'educazione tra teoria e pratica, Edizioni Junior, Parma.
Seconda parte: 1)Due saggi a scelta dal volume L. Cerrocchi, L. Dozza (a cura di) (2018), Contesti educativi per il sociale. Progettualità, professioni e setting per il benessere individuale e di comunità, FrancoAngeli, Milano. Si possono scegliere i saggi anche nelle edizioni successive. 2) Due saggi a scelta dal volume: E. Zizioli, L. Stillo, G. Franchi (2024), L'altra scuola. L'educazione popolare tra apprendimento e riscatto sociale, Donzelli, Roma. 3) Caso studio di un setting: E. Zizioli (2021), Donne Detenute. Percorsi educativi di liberazione, FrancoAngeli, Milano.
Terza parte: Lettura di un classico a scelta tra i seguenti: A. S. Makarenko (2009), La pedagogia scolastica sovietica, Armando, Roma. J. Dewey, Esperienza e educazione. Qualsiasi edizione purché integrale.
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M-PED/01
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Attività formative di base
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Pedagogia generale
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di far acquisire le competenze scientifico-disciplinari di base finalizzate a individuare i modelli educativo-formativi e le relative modalità di intervento. Far sviluppare nello studente la coscienza e la conoscenza critica intorno ai mutamenti delle teorie pedagogiche, legate ai processi sociali, economici, istituzionali e culturali di un dato momento storico. Far individuare la complementarità dei processi nella società complessa dove l’educazione, le istituzioni scolastiche e quelle formative sono strettamente coinvolte. Con lo studio della Pedagogia generale lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - capacità di comprensione delle problematizzazioni tematiche fondamentali (il tema dell’educazione in contrasto alla crescita delle disuguaglianze, il rapporto autorità-libertà, centralità dell’allievo, caratteristiche denotative del processo di “crescita orientata della persona”, approcci teorici contrapposti nell’interpretazione dell’educabilità del soggetto adulto (ad esempio il personalismo, l’ermeneutica, ecc.), del ruolo della società – nei suoi diversi sistemi e processi di interazione – con le sfere del pedagogico, anche in riferimento agli scenari ed alle prospettive interpretative della tarda modernità (approccio delle capacità e sviluppo umano). In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - gli allievi dovranno mostrare capacità di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione anche in riferimento ad un approccio professionale, evidenziando competenze di soluzione dei problemi, sapendo comunicare argomentazioni, idee ed approcci operativi anche di fronte ad aree di studio specifiche (la famiglia, i sistemi micro e macrosociali, ecc); - gli allievi dovranno applicare le conoscenze acquisite alla lettura di testi, alla descrizione e interpretazione di contesti sociali e multiculturali, all’analisi di progetti ed iniziative che promuovono lo sviluppo dei processi di apprendimento individuali e sociali anche in seno alle comunità, alla scuola ed al mondo del lavoro. In termini di autonomia di giudizio: - gli allievi dovranno saper argomentare in autonomia su questioni chiave della pedagogia generale con riferimento a prospettive interpretative della società contemporanea. In termini di abilità comunicative: - gli allievi saranno in grado di sviluppare forme diversificate (orali e scrittografiche) di comunicazioni anche in situazioni didattiche di gruppo. In termini di capacità di apprendimento: - saranno in grado anche di sviluppare capacità di apprendimento (raccolta delle informazioni e delle fonti accreditate bibliografiche e sitografiche), in vista di ulteriori approfondimenti e di elaborazioni di ricerca autonoma.
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POSTIGLIONE ROCCO MARCELLO
( programma)
Attraverso una introduzione alla lettura del pensiero Platone e alcuni brani scelti delle sue opere gli studenti affronteranno le principali problematiche paidetiche che dall’antichità a oggi impegnano chi educa e chi riflette sull’educazione. I testi platonici affrontavano le varie tematiche che impegnavano la vita intellettuale greca di quei tempi, e che costituiscono la base del discorso filosofico e scientifico successivo, da Aristotele ai giorni nostri. Verranno quindi introdotte le principali questioni e antinomie educative, le principali forme del paidetico, istituzionali e diffuse, intenzionali e non intenzionali, individuandone la genealogia, l’evoluzione e le fenomenologie contemporanee. Attraverso i concetti raccolti in questo modo si esamineranno le forme principali del lavoro educativo professionale, in modo critico e generale. In questo modo si sottoporranno a esame la scansione fondamentale dell’azione educativa (progettazione, intervento, valutazione ecc.), le sue forme relazionali e istituzionali, la caratterizzazione in termini di sistema, policy e normativa, i dispositivi e le tecniche più importanti. Di seguito l'articolazione del corso.
0. Introduzione metodologica. Discuteremo il lessico dell’educazione e della pedagogia e caratterizzeremo il paidetico attraverso alcune polarità fondamentali: intenzionale vs. non intenzionale, istituzionale vs. diffuso. Esamineremo anche le categorie paidetiche (formazione professionale, educazione morale e magistero scientifico)
1. L’opera di Platone (che include larga parte di ciò che sappiamo del suo maestro, Socrate) rappresenta il primo grande esempio di architettura filosofica della storia che assume l’intera esperienza umana e la discute criticamente, individuando le domande fondamentali che gli uomini pongono sulla natura, sé stessi, la loro convivenza, la politica, l’arte, il divino, e quindi l’educazione. Quella straordinaria, altissima architettura giunge fino a noi, continuando a fornirci una parte decisiva dei concetti che impieghiamo per porre quelle domande e tentar di rispondervi. Nell’antica Grecia la vita culturale assunse forme di libera ricerca e insegnamento che permisero al pensiero di tentare strade fino ad allora impensate e nuove. A dispetto delle differenze tra il nostro modo di vivere e quello degli antichi greci, quelle domande e quei tentativi di risposta rappresentano un’eredità insostituibile, che continua ad agire e a insegnare ogni volta che la si rilegga. 1a. L’opera di Platone verrà introdotta nei suoi caratteri storici, assieme alle più rilevanti questioni legate all’educazione nell’età antica, fino al medioevo. Questa introduzione accompagnerà passo passo la lettura dei testi, con l’individuazione delle parole chiave e dei passaggi concettuali principali. Per introdurci agli elementi essenziali della pedagogia, leggeremo i brani seguenti (l’elenco potrà essere in parte modificato): 1b. La problematica della scrittura, del dialogo e del discorso, attraverso la lettura di alcuni brani del Fedro. Attraverso la lettura del Fedro inquadreremo la problematica della conoscenza, della lettura, della scrittura, dei media, individuando, proprio grazie al testo platonico, le caratteristiche dell’oralità, della scrittura e le principali opportunità e problematiche che nascono con la generalizzazione della scrittura attraverso la stampa e con la generalizzazione della multimedialità (che si sottrae all’unità di tempo, spazio e azione) nella comunicazione asincrona resa possibile dai media elettronici e infine da quelli digitali a interattività avanzata (Internet, con l’intelligenza artificiale, i social ecc.). Il Fedro permette anche di isolare le caratteristiche essenziali dell’attività educativa intenzionale: conoscenza dell’interlocutore, progettazione, esecuzione, valutazione. 1c. Il pensiero e la ricerca dialogica di Socrate, attraverso la lettura dell’Apologia, con le idee sulla cura di sé, sul dialogo e la conoscenza umana. Attraverso l’esame di questi testi caratterizzeremo le filosofie del dialogo e della conoscenza, introducendo la questione della cura e della relazione educativa, fornendo alcune prime chiavi concettuali per pensare e inquadrare il ruolo dell’educatore professionale. Distingueremo il dialogo, la maieutica e la cura socratici dalle forme che questi concetti hanno assunto nel dibattito successivo, come per esempio in Kirkegaard o nelle novecentesche filosofie del dialogo, e per far ciò riprenderemo alcuni brani del Fedro. Questa parte si collega al nucleo tematico 3b 1d. Le idee sull’educazione nella città, così come sono esposte, principalmente, nel libro III della Repubblica e nei libri II e VII delle Leggi. Attraverso queste letture individueremo le caratteristiche principali dei sistemi educativi, nella loro articolazione contemporanea, che li lega a movimenti diffusi oppure a politiche pubbliche: le politiche scolastiche, le politiche formative e le politiche sociali, nei loro molteplici e vari intrecci. In tal modo caratterizzeremo le varie forme istituzionali del paidetico, legandole alle categorie paidetiche (formazione professionale, educazione morale e magistero scientifico), alla loro genealogia e alla loro evoluzione storica, e vedendo i problemi specifici e generali che le riguardano. L’aspirazione platonica all’eguaglianza, o almeno alla riduzione delle differenze economiche e di status ci aiuterà a definire le problematiche dell’eguaglianza delle opportunità (e dei cosiddetti approcci capacitativi). Esamineremo queste problematiche alla luce di alcune antinomie pedagogiche. 1e L’educazione del filosofo e la sua funzione, come esposta nel libro VII della Repubblica e richiamata in vari altri dialoghi. A partire dalla suggestiva e meravigliosa figurazione della Caverna, ragioneremo sulle movenze essenziali dell’educazione intenzionale e non intenzionale, e poi sul ruolo di educatori, formatori, insegnanti, dirigenti, collegando la dottrina platonica alle forme di educazione delle élites (a partire dal De doctrina Christiana di Agostino fino all’università medievale, alla Riforma, ai gesuiti e alle accademie moderne, e fino alla nascita dell’università contemporanea, alla specializzazione del discorso e dell’attività scientifica e tecnologica e alla funzione degli intellettuali nelle società contemporanee. L’educazione attiva nasce come educazione delle classi dirigenti, dell’intellettuale, del politico-filosofo. Per questo approfondiremo qui le movenze principali dell’educazione attiva, della centralità dell’allievo e della ricerca come mezzo educativo. Approfondiremo anche alcuni aspetti della dialettica come Platone l’ha codificata e giunge fino a noi. 1f. Il mito. Attraverso la lettura dei principali miti di Platone, capolavori perenni della letteratura di ogni tempo, porremo il problema della narrazione, che è una modalità specifica dell’umano e la modalità cruciale del paidetico. Esaminando, anche attraverso alcuni altri brani platonici, le caratteristiche del mito, dell’epos, del racconto, della fiaba, del romanzo (con riferimento particolare al romanzo di formazione), esploreremo la caratterizzazione scenica e narrativa di ogni situazione educativa e il ruolo che la parola e il linguaggio svolgono nel romanzo e nella vita quotidiana, all’interno di una teoria del linguaggio, del dialogo e dello sguardo estetico (Bachtin, Greimas, Vygotskij, che si collegherà strettamente con tutti i nuclei tematici (la teoria del linguaggio e dell’enunciazione al 3a, quella del dialogo e della pluridiscorsività al 3b, quella della narrazione e dello sguardo estetico al 3c). 2. Le funzioni sociali che svolge l’educatore socio-pedagogico si inquadrano in sistemi e istituzioni che hanno una storia relativamente recente, ma il cui spirito, almeno nell’Occidente, si può senza dubbio alcuno riferire al Cristianesimo. Isola, anche attraverso una caratterizzazione psicologica delle relazioni d’aiuto, dell’empatia, della cura, della relazione educativa, dell’altruismo, dello spirito del “discorso della montagna”, le forme principali della morale cristiana e i modi della sua permanenza nella morale diffusa delle società contemporanee, soprattutto attraverso il cosiddetto “allargamento del circolo dell’empatia” che caratterizza le società globalizzate, contribuendo alla più positiva delle innovazioni della contemporaneità, la progressiva e indubitabile riduzione della violenza. Comprendere questa morale e il suo retroterra sentimentale, come avviene per qualunque fenomeno umano, consiste soprattutto nel guardarli dialogicamente dall’esterno, per criticarli e, dove necessario, contestarli. E comprenderne i limiti - che, nel nostro caso, rappresentano i limiti dell’educazione, in special modo dell’educazione come cura in cui si impegnano gli educatori professionali socio-pedagogici. L’autore che ha realizzato questo compito imponente, nei suoi tempi nel suo linguaggio e nella sua cultura ma con risultati che sono restati per larga parte validi e attuali, è Friedrich Nietzsche, di cui leggeremo la Genealogia della morale. Vedremo quindi sottoposta a una critica spietata e radicale la serie di atteggiamenti, sentimenti, ragionamenti e valori che stanno dietro il cristianesimo e che, molto probabilmente (ma questo sarà un quesito cui risponderemo insieme), sottendono il lavoro dell’educatore socio-pedagogico e l’intero sistema delle politiche e delle pratiche in cui si inserisce. E attraverso questa disamina svolgeremo una riflessione generale sul concetto di valore, che tanta importanza ha assunto nella morale e nell’educazione degli ultimi secoli (e ci riferiremo quindi a correnti fondamentali del dibattito pedagogico come il personalismo, l’utilitarismo, lo strumentassimo di Dewey) e cui rimanda un momento essenziale dell’attività educativa intenzionale. Tutto questo rappresenta una sorta di chiarimento, di messa alla prova, necessaria al futuro educatore per comprendere sé stesso e quanto vive o vivrà, e affrontarlo con maggior forza, consapevolezza e pienezza.
3. Percorsi tematici. Le principali funzioni e aree di intervento dell’educatore socio-pedagogico verranno analizzate attraverso tre nuclei tematici, cui corrisponderanno dei percorsi di lettura e di lavoro che si svolgeranno in piccolo gruppo. I nuclei tematici verranno presentati come approfondimenti e attualizzazione delle letture platoniche, e direttamente collegati ad esse. A ogni nucleo tematico corrisponderà un elenco di testi a scelta, che verranno introdotti da videolezioni (composte da 15 minuti circa di presentazione, e alcune ore di guida alla lettura). I nuclei tematici sono: 3a. Istituzioni, epistemologia, regimi enunciativi e normalizzazione: inquadrerà da un punto di vista teorico e critico le politiche, i sistemi, le normative, i servizi e le pratiche in cui lavora l’educatore professionale e conterrà principalmente testi di Foucault, poi di Goffmann e Canguilhem 3b. Dialogo, cura e relazione educativa: approfondirà le problematiche del dialogo e della relazione educativa così come sono state elaborate e chiarite dalle filosofie del dialogo e della cura del Ventesimo secolo e conterrà testi di Edda Ducci, di Martin Buber e di Carl Rogers 3c. Disabilità, bellezza, narrazione e mondi di vita: approfondirà alcune problematiche della disabilità con radicamento neurologico attraverso i lavori di Oliver Sacks
( testi)
Platone, Tutte le opere, qualsiasi edizione (si suggerisce quella Bompiani). Nietzsche, Genealogia della morale, qualsiasi edizione (si suggerisce quella Adelphi)
un testo a scelta tra: Foucault M., Del governo dei viventi. Corso al Collège de France (1979-1980), Milano, Feltrinelli, 2014. Foucault M., Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Milano, Feltrinelli, 2005. Foucault M., Il potere psichiatrico, Milano, Feltrinelli Foucault M., Gli anormali. Corso al Collège de France (1974-1975), Milano, Feltrinelli, 2000. Goffman E., Asylums, Torino, Einaudi, 2010. Canguilhem G., Il normale e il patologico, Torino, Einaudi, 1998.
Un testo a scelta tra: Sacks O., Risvegli, Milano, Adelphi, 1995. Sacks O., Molly Sweeney. Vedere e non vedere, Milano, Adelphi, 2006. Sacks O., L' uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Milano, Adelphi, 2001. Sacks O., Vedere voci. Un viaggio nel mondo dei sordi, Milano, Adelphi, 1990. Sacks O., Un antropologo su Marte, Milano, Adelphi, 1998.
un testo a scelta tra: Rogers, C. R.; Stevens, B. (1987) Da persona a persona. Il problema di essere umani, Roma, Astrolabio-Ubaldini Ducci E., Approdi dell'umano. Il dialogare minore, Roma, Anicia, 2002. Ducci E., L'uomo umano, Roma, Anicia, 2008. Ducci E., Essere e comunicare, Roma, Anicia, 2003. Buber M., Il principio dialogico, Roma, edizioni Paoline
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