Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
BIBLIOGRAFIA
Christian Uva e Vito Zagarrio (a cura di), Le storia del cinema. Dalle origini al digitale, Roma, Carocci, 2020. Antologia di testi di critica e teoria del cinema (disponibili al link: https://bit.ly/3wL1xyw) FILMOGRAFIA Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. I.Perniola (a cura di), François Truffaut, Venezia, Marsilio, 2024. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) Steamboat Jr. (Io e il ciclone, B. Keaton, 1928) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Totò a colori (Steno, 1952) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Jules e Jim (F. Truffaut, 1961) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Baci rubati (F. Truffaut, 1968) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) La signora della porta accanto (F.Truffaut, 1981) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703401 -
MODELLI GESTIONALI DI TEATRO
(obiettivi)
L’obiettivo primario del corso è di far conoscere agli studenti diverse realtà dello spettacolo dal vivo attraverso l’analisi delle diverse realtà italiane.
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DI GIACOMO CLAUDIA
(testi)
Studenti frequentanti: esame orale sul libro "Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione" di Mimma Gallina ed. 2016 e sulle dispense e modelli di gestione esaminati nel programma del corso.
Studenti non frequentanti: esame orale su due libri di testo "Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione" di Mimma Gallina ed. 2016 IL SISTEMA TEATRALE. STORIA DELL'ORGANIZZAZIONE, DELL'ECONOMIA E DELLE POLITICHE DEL TEATRO IN ITALIA - CAVAGLIERI LIVIA - Editore AUDINO 2021, e inoltre dispense complete. |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702652 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE
(obiettivi)
Introduzione generale. Gli elementi fondamentali. Metodi e tecniche. Il lavoro di campo.
Attualità dell’antropologia: chi sono gli altri; migrazioni; le società tradizionali; le società e le culture nel mondo globalizzato. Un corso di formazione primaria utile a insegnanti, docenti, operatori sociali.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Antropologia della contemporaneità.
(testi)
Ugo Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Mondadori.
Stefano De Matteis, Il dilemma dell'aragosta. La forza della vulnerabilità, Meltemi. Stefano De Matteis, Gli sciamani non ci salveranno, Eleuthera. Andrea Staid, Essere natura, Utet |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si articolerà in tre fasi:
(testi)
- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche - In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig. - Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc. - Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992
- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016 - Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019 I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE: - Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705080 -
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio delle culture teatrali europee ed extraeuropee in una prospettiva storico comparativa. A tale fine saranno esaminate alcune esperienze teatrali riguardate come “esemplari” nella ricerca delle differenti matrici culturali e dei loro punti di comunanza tecnica.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(testi)
Tra Oriente e Occidente. Tradizioni e principi che ritornano a.a 2024 - 2025 Dopo aver tracciato un sintetico profilo dei rapporti tra le culture teatrali d’Oriente e d’Occidente, e in particolare, tra i teatri di figura tra Asia ed Europa, saranno esaminate alcune esperienze specifiche, tra le quali quelle di alcuni grandi riformatori del teatro del Novecento, alcune particolari tradizioni di teatri di marionette e di figura orientali e quelle del teatro dei pupi siciliani. STUDENTI FREQUENTANTI
(per essere considerato frequentante lo studente non può fare più di due assenze) 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Mimmo Cuticchio, "Vivo coi Pupi", Roma, RomaTre-Press, 2023, scaricabile gratuitamente al link: https://romatrepress.uniroma3.it/libro/vivo-coi-pupi/ 4) Nicola Savarese, "Il teatro eurasiano", Roma-Bari, Laterza, 2022 5) Eventuali materiali consigliati dal docente che saranno caricati nella sezione "file" del TEAM - cartella “Materiale del corso”. STUDENTI NON FREQUENTANTI 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Mimmo Cuticchio, "Vivo coi Pupi", Roma, RomaTre-Press, 2023, scaricabile gratuitamente al link: https://romatrepress.uniroma3.it/libro/vivo-coi-pupi/ 4) Nicola Savarese, "Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente", Roma-Bari, Laterza, 2009 5) Materiali a cura del docente (caricati nella sezione file del TEAM - cartella “Dispense NON FREQUENTANTI”) 6) "Don Giovanni all’Opera dei pupi" di M. Cuticchio, https://www.youtube.com/watch?v=MGUZ34-x1Bw Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702967 -
PROCESSO PRODUTTIVO DI UNO SPETTACOLO
(obiettivi)
Il corso intende fornire la strumentazione concettuale e operativa per la progettazione, l’organizzazione e la gestione di produzioni dello spettacolo dal vivo.
Al termine del Corso lo studente dovrà: • conoscere le differenti tipologie delle produzioni di teatro, musica, danza e circo, i conseguenti modelli e pratiche produttive, le norme in uso; • comprendere il dinamismo dei processi di project management dello spettacolo rispetto alle loro forme evolutive; • saper costruire un quadro cognitivo dell’ambiente progettuale (capacità di analisi), individuare modalità d’intervento (capacità strategica, progettuale e di servizio), gestire il progetto (capacità manageriale), misurare risultati e outcomes (capacità di valutazione); • saper comunicare il progetto in tutte le sue fasi e verso tutti gli stakeholder con le strumentazioni del caso; • aver appreso il senso critico verso i fenomeni organizzativi, l’importanza dell’azione sistemica, la rilevanza del problem setting & solving, l’attenzione alla sintesi e rielaborazione, gli elementi della complessità artistica e gestionale.
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ARGANO LUCIANO
(programma)
- Le teorie: la cultura come produzione di ricchezza immateriale (capitale umano, conoscenza, valore sociale), il perimetro progettuale del teatro e dello spettacolo dal vivo (gli ambiti progettuali, la complessità, le professionalità coinvolte, il lavoro in squadra, i linguaggi), il lavoro progettuale (l'innesco, le esigenze di partenza, la traduzione organizzativa del concept artistico, il sistema dei vincoli come opportunità, la fattibilità produttiva, di marketing, economico finanziaria, i mercati e la distribuzione, i finanziamenti pubblico/privati);
(testi)
- Le pratiche: la gestione delle produzioni, gli aspetti allestitivi, tecnici, amministrativi, economici, di comunicazione e promozione, la gestione della tournée, i diversi modelli produttivi teatrali e di spettacolo dal vivo in Italia ed all'estero; - Le esperienze: analisi di casi ed esperienze in grado di narrare aspetti peculiari e critici del percorso produttivo nel teatro e la connessione con pratiche artistiche e di creazione. Per gli studenti frequentanti:
- Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, edizione 2019 (pp. 331). - Francesca D’Ippolito, “Produrre teatro in Italia oggi”, Audino Ed., Roma, 2022 (pp. 128). Per gli studenti non frequentanti: - Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, edizione 2019 (pp. 331). - Francesca D’Ippolito, “Produrre teatro in Italia oggi”, Audino Ed., Roma, 2022 (pp. 128). Aggiungere un libro a scelta tra: Alessandro Pontremoli e Gerarda Ventura, "La danza: organizzare per creare", FrancoAngeli, Milano, 2019, oppure Minetto Andrea, Tarassi Silvia, “I festival diffusi. Un nuovo formato organizzativo per le politiche culturali”, FrancoAngeli, Milano, 2024, oppure Lamberti Elena, “La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela”, Titivillus, Corazzano, 2024 |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
Canale: A - L
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dei diritti umani.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (22 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dei diritti umani. - Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. - Testo monografico di lettura: G. Monina, "Diritti umani e diritti dei popoli. Il Tribunale Russel II e i regimi militari latinomamericani (1971-1976)", Roma, Carocci, 2020, € 26,00
Canale: M - Z
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SCORNAJENGHI ANTONIO
(programma)
Linee principali dell’età contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900.
(testi)
Il modulo intende affrontare, con una lettura di lungo periodo, i processi e le principali questioni della storia contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900. Sarà dedicata attenzione anche ai caratteri dei principali sistemi politici con un focus sul primo Novecento in Italia. Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. libro monografico: E. Gentile, Le origini dell’età contemporanea. L’età giolittiana, Roma-Bari, Laterza, 2003, € 20,00, 300 pp. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702647 -
STORIA DEL MELODRAMMA
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OBIETTIVO L’APPRENDIMENTO DELLE PRINCIPALI FORME D’ESPRESSIONE DEL TEATRO MUSICALE ITALIANO, DALLE ORIGINI AL XX SECOLO.
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AVERSANO LUCA
(programma)
L'OPERA ITALIANA DA MONTEVERDI A PUCCINI.
(testi)
SONO PREVISTE UNA PARTE GENERALE E UNA PARTE MONOGRAFICA. NELLA PARTE GENERALE, DI CARATTERE STORICO, SARÀ RIPERCORSA L’EVOLUZIONE DEL MELODRAMMA DALLE ORIGINI FINO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, NEI SUOI FONDAMENTALI AUTORI, PRINCIPI DRAMMATURGICI E STRUTTURE DRAMMATICO-MUSICALI. LA PARTE MONOGRAFICA RIGUARDERÀ LO STUDIO E L’ANALISI DI TRE OPERE TRATTE DAL REPERTORIO CLASSICO, CHE VERRANNO INDICATE ALL'INIZIO DELLE LEZIONI E SELEZIONATE ANCHE IN BASE AL CARTELLONE DEL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA - GILLES DE VAN, L’OPERA ITALIANA. LA PRODUZIONE, L’ESTETICA, I CAPOLAVORI, CAROCCI, 2012 (PRIMA ED. 2002).
- SELEZIONE DI SAGGI E AUDIOVISIVI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. I SAGGI SONO DISPONIBILI IN PDF SU MOODLE E SUL GRUPPO TEAMS DEL CORSO LE TRE OPERE OGGETTO DI APPROFONDIMENTO (BARBIERE DI SIVIGLIA, TRAVIATA, TOSCA) DEVONO ESSERE VISIONATE SU YOUTUBE O SU DVD. LA LORO EFFETTIVA CONOSCENZA SARA' OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE DI ESAME. SOLO PER I NON FREQUENTANTI: - MATERIALI INTEGRATIVI FORNITI DAL DOCENTE E REPERIBILI SU MOODLE E SUL GRUPPO TEAMS DEL CORSO |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710709 -
STORIA DELLA PERFORMANCE MUSICALE
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulla performance della musica d’arte occidentale, a partire dal XVII secolo sino a oggi. Saranno inoltre oggetto di approfondimento le modalità esecutive (strumenti, tecniche, prassi, organici), i rispettivi contesti (spazi, pubblico, istituzioni), il rapporto della performance con i testi musicali e con i generi del repertorio, i protagonisti della storia dell'esecuzione musicale (virtuosi, cantanti, direttori d'orchestra).
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ARFINI MARIA TERESA
(programma)
Percorso sistematico:
(testi)
• Definizioni e inquadramento generale • La notazione musicale • Gli strumenti musicali odierni e del passato Approfondimento: • Dal clavicembalo al pianoforte: evoluzione tecnologica e tecnico esecutiva; i compositori e gli interpreti Percorso storico: • Tra Rinascimento e Barocco: musica vocale sacra e profana; esordi della musica strumentale • Il Seicento: la nuova musica vocale; luoghi e organici della musica strumentale; sviluppo degli strumenti musicali • Tra Seicento e Settecento: lo sviluppo dell’orchestra, organici e prassi esecutiva; musica da chiesa e musica da camera • Il pieno Settecento: evoluzione degli organici e delle tecniche strumentali; principali centri musicali europei (Parigi, Londra, Vienna) e istituzioni concertistiche; le professioni musicali • L’Ottocento: attività concertistiche; i virtuosi e la nuova concezione di performance; dal compositore-esecutore all’esecutore-interprete; la Salonmusik e la performance dilettantistica • Il Novecento: il repertorio dei “classici” e la vita concertistica; nuova musica e nuove modalità di performance; tecnologie del suono e performance 1. NICHOLAS COOK, Musica. Una breve introduzione, Torino, EDT, 2005. Capitoli 4 e 5.
2. ENRICO FUBINI, Esecuzione e interpretazione: la vita dell’opera musicale attraverso il tempo, «Revista Portuguesa de Filosofia», LXXVIII, 2018, pp. 1527-1534. 3. Musica e società, 1: Dall’Alto Medioevo al 1640, a cura di Paolo Fabbri e Maria Chiara Bertieri, Lucca, LIM, 2019. Capitolo IV, paragrafi 4.3 (Le cappelle musicali) e 4.4 (La musica a corte); capitolo V, 5.2 (La musica strumentale) e 5.5 (Il Concilio di Trento e la musica liturgica cattolica); capitolo VII, 7.5 (Nuove tecniche, tempi nuovi – Monteverdi), 7.6 (La musica liturgica cattolica) e 7.7 (La produzione per tastiera). 4. Musica e società, 2: Dal 1640 al 1830, a cura di Paolo Fabbri, Alessandro Roccatagliati e Paolo Russo, Lucca, LIM, 2019. Capitolo II, 2.3 (La musica in chiesa); capitolo III, 3.7 (Vivaldi e il concerto solistico), 3.8 (Il mercato editoriale e i dilettanti) e 3.9 (Bach e il mondo tedesco). 5. Musica e società, 3: dal 1830 al 2000, a cura di Virgilio Bernardoni e Paolo Fabbri, Lucca, LIM, 2016. Parte 1. Capitolo VI, 6.6 (L’invenzione del disco e la nascita dell’industria fonografica). Parte 2. Capitolo X, intero (Diffusione musicale, media e ascolto); capitolo XII, 12.4 (Opera aperta e aleatorietà); capitolo XIV, intero (Le nuove frontiere del suono). 6. MARCO MANGANI, Ascoltare la scrittura. L’invenzione della notazione musicale [Scoprire la musica, n. I/1], Lucca, LIM, 2023, € 12 7. DONATELLA MELINI, Vedere i suoni. Uno sguardo sugli strumenti musicali [Scoprire la musica, n. II/1], Lucca, LIM, 2024, € 12 8. MARIA TERESA ARFINI – PAOLO RUSSO, Forme in movimento. La musica strumentale tra Sette e Ottocento, [Scoprire la musica, n. IV/3], Lucca, LIM, 2024, € 15 Testi e ulteriori dispense saranno resi disponibili, insieme al relativo elenco, sulla piattaforma Moodle. |
12 | L-ART/07 | 60 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni mediali e alle pratiche sociali che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702632 -
LINEAMENTI DI STORIA DELLA DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE: A) DI RIFLETTERE SULLE DIVERSE TRADIZIONI E ISTITUZIONI NELL'AMBITO DELLA DANZA TEATRALE OCCIDENTALE; B) DI ILLUSTRARE LA COREOGRAFIA DEL NOVECENTO PER COMPRENDERE LA DANZA CONTEMPORANEA NELLA SUA COMPLESSITÀ.
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DI TIZIO RAFFAELLA
(programma)
Il corso osserverà sviluppi e trasformazioni della danza moderna e contemporanea occidentale, a partire dalle ricerche di una nuova espressività che animarono la scena tedesca della prima metà del Novecento fino alle innovative creazioni, dagli anni Settanta, del teatro-danza.
(testi)
1) Eugenia Casini Ropa, "La danza e l'agitprop: i teatri-non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento", Bologna, il Mulino, 1988 – fino a p. 122 (Premessa e capitoli 1. Tre casi e 2. Körperseele: il corpo anima). È disponibile anche una nuova edizione del volume, Cue Press 2015, in cartaceo o e-book.
2) Elena Cervellati, "Storia della danza", Seconda edizione, Milano-Torino, Pearson, 2020. 3) Dispense e video. I non frequentanti aggiungeranno un testo a scelta tra: 4) Susanne Franco, "Martha Graham", Palermo, L'Epos, 2003. Marta Graham, La memoria del sangue. Un'autobiografia, Roma, Audino, 2022. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705079 -
STORIA E PRATICHE DELL'ATTORE
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dell’attore nelle culture teatrali europee dall’età moderna al Novecento. Nella prima parte verranno forniti agli studenti gli strumenti necessari per identificare e analizzare le fonti documentarie dell’arte e la storia degli attori. Nella seconda parte verranno proposti, attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio e alla composizione delle azioni fisiche e vocali.
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SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si focalizzerà su tre fenomeni rilevanti della storia e delle pratiche dell’attore:
(testi)
1 – Le attrici e degli attori della Commedia dell’arte 2 – Stanislavskij e le sue ricerche sulla formazione dell’attore 3 – L’Antropologia teatrale e i principi di organizzazione del comportamento scenico - Ferdinando Taviani, Mirella Schino, Il segreto della Commedia dell’Arte. La memoria delle compagnie italiane del XVI, XVII, XVIII secolo, Firenze, La casa Usher, 2008.
- Konstantin S. Stanislavskij, Il lavoro dell’attore su se stesso, Roma-Bari, Laterza, 1982. - Eugenio Barba, La canoa di carta. Trattato di antropologia teatrale, Bologna, Il Mulino, 2004. I NON FREQUENTANTI DOVRANNO AGGIUNGERE: - Claudio Meldolesi, Pensare l’attore, Roma, Bulzoni, 2010 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Il corso offre una visione del senso del fare teatro e del dialogo tra scrittura e pratiche attraverso alcuni casi salienti che caratterizzano la scena europea in diverse epoche e contesti, con particolare attenzione a episodi di età moderna e contemporanea.
(testi)
Una parte del corso si concentra sul teatro elisabettiano e i suoi intrecci tra pratiche della scena e della drammaturgia. Un altro focus è dedicato alla lettura di un testo teatrale e alle reinterpretazioni che lo portano dall’antichità fino al cuore del Novecento: Antigone di Sofocle sarà letto nella versione originale e in quella di Brecht. Il corso si concentra infine su alcuni libri che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo trasformando il rapporto tra testo e spettacolo e tra teoria e pratica. In tale prospettiva verranno prese in esame le esperienze di Artaud, Grotowski e del Living Theatre. Raimondo Guarino, Il teatro elisabettiano, Carocci, Roma
Antigone. Variazioni sul mito, a cura di Maria Grazia Ciani, Marsilio, Venezia (o in nuova edizione Feltrinelli, Milano) Cristina Valenti, Storia del Living Theatre: conversazione con Judith Malina, Titivillus, Pisa Anotonin Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino Jerzy Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma I non frequentanti aggiungeranno un testo da concordare con la docente
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Il corso si concentra sul passaggio tra Otto e Novecento, seguendo particolarmente il filo del protagonismo delle attrici. In questo periodo le donne di teatro hanno un ruolo impossibile per le altre donne: possono guadagnare, comandare, essere artiste eminenti, essere punti di riferimento.
(testi)
Mirella Schino, Eleonora Duse. Storie e immagini di una rivoluzione teatrale, Carocci
Mirella Schino, L’età dei maestri, Viella Doriana Legge, Un Novecento scomodo. Il teatro di Emma Gramatica, Tatiana Pavlova e Anna Fougez, Bulzoni, 2022 Laura Mariani, Le attrici nel teatro italiano dell'Ottocento, Viella 2024 Mirella Schino, Profilo del teatro italiano, Carocci |
12 | L-ART/05 | 60 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dei rapporti di documentazione e interazione tra le arti visive (in particolare la fotografia) e le arti performative.
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Corpi/Media: Tecniche e visioni.
(testi)
Nel corso si analizzano testi fondamentali (Benjamin, Warburg) e casi-studio (fotografia e danza nel primo novecento) per introdurre allo studio dei rapporti tra composizione di immagini e azioni fisiche. Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoc della sua riproducibilità tecnica, a c. di F. Desideri, Feltrinelli.
Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Editoria e Spettacolo. Aby Warburg, Botticelli, Abscondita. La scena dell'immagine, a c. di S. Geraci, R. Guarino, S. Marenzi, Officina edizioni (scaricabile in pdf) |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710384 -
ESTETICA DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti. In entrambi i casi, la nozione di cultura visuale fornirà un frame di ampio respiro, in cui problemi e fenomeni contemporanei sono letti alla luce di una più antica storia delle immagini. Una particolare attenzione sarà assegnata agli studi sull'esperienza sensibile e affettiva offerta dal cinema e dai media audiovisivi.
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CAROCCI ENRICO
(programma)
Il corso intende fornire un panorama di importanti questioni filmologiche e mediologiche in una prospettiva estetica, teorico-metodologica e culturale. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia problemi più recenti. Il tema del corso riguarda il racconto, e le lezioni si concentreranno su questioni narratologiche, sulla narratività diffusa in prodotti e pratiche mediali contemporanee, e sulle più recenti strategie di storytelling.
(testi)
1) Byung-Chul Han, "La crisi della narrazione. Informazione, politica e vita quotidiana", Einaudi, Torino 2024;
2) Stefano Calabrese, "Manuale di comunicazione narrativa", Pearson, Milano-Torino 2019 (capitoli 1-6, con l’eccezione delle pp. 23-30, 169-197 e 259-263), oppure nuova versione: "La narrazione. Letteratura, storie di vita, visual storytelling", Pearson, Milano-Torino 2024 (capitoli 1-5); 3) un testo a scelta tra i seguenti: Andrea Fontana, "Regimi di verità. Convivere con leggende e fatti alternativi", Codice, Torino 2019; Andrea Fontana, "Brand storiverso. Universi narrativi per marchi che sono persone e persone che diventano brand", Roi, Macerata-Milano 2023. |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
Canale: A - L
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
La prima parte del corso è dedicata ad illustrare le principali teorie delle comunicazioni di massa elaborate in ambito sociologico e dagli studiosi di comunicazione nel corso del XX secolo parallelamente allo svilupparsi della moderna società della comunicazione e all’introduzione e lo sviluppo dei principali mass media: cinema, radio, televisione, rete.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulla diffusione e sulle teorie e paradigmi di analisi dei media digitali, con particolare riguardo ai social network, piattaforme partecipative ed anche alla nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale, al fine di fornire le competenze per una conoscenza delle loro logiche, modalità di funzionamento, effetti sociali, nel campo dei consumi, della produzione culturale, della partecipazione democratica. Bentivegna, S. e Boccia Artieri, G. (2019), Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Bari-Roma, Laterza.
van Dijk, J., Poell T., de Waal M., (2019), Platform Society, Milano Guerini scientifica. Capitoli 1, 2 pp.35--102 Poell, T., Nieborg, D.B., Duffy, B.E. (2022), Piattaforme digitali e produzione culturale, trad. it. Roma, minimum fax. Capitoli 5, 6, 7 PP.221-356 Roncaglia G., (2023), L'architetto e l'oracolo, Bari-Roma, Laterza, pp.69-110
Canale: M - Z
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Stolfi Melissa
(programma)
La prima parte del corso è dedicata ad illustrare le principali teorie delle comunicazioni di massa elaborate in ambito sociologico e dagli studiosi di comunicazione nel corso del XX secolo parallelamente allo svilupparsi della moderna società della comunicazione e all’introduzione e lo sviluppo dei principali mass media: cinema, radio, televisione, rete.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulla diffusione e sulle teorie e paradigmi di analisi dei media digitali, con particolare riguardo ai social network, piattaforme partecipative ed anche alla nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale, al fine di fornire le competenze per una conoscenza delle loro logiche, modalità di funzionamento, effetti sociali, nel campo dei consumi, della produzione culturale, della partecipazione democratica. Bentivegna, S. e Boccia Artieri, G. (2019), Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Bari-Roma, Laterza.
van Dijk, J., Poell T., de Waal M., (2019), Platform Society, Milano Guerini scientifica (solo capitoli 1 e 2, pp.35--102). Poell, T., Nieborg, D.B., Duffy, B.E. (2022), Piattaforme digitali e produzione culturale, Roma, Minimum fax (solo capitoli 5, 6 e 7, pp. 221-356). Roncaglia G., (2023), L'architetto e l'oracolo, Bari-Roma, Laterza (pp.69-110). |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
BIBLIOGRAFIA
Christian Uva e Vito Zagarrio (a cura di), Le storia del cinema. Dalle origini al digitale, Roma, Carocci, 2020. Antologia di testi di critica e teoria del cinema (disponibili al link: https://bit.ly/3wL1xyw) FILMOGRAFIA Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. I.Perniola (a cura di), François Truffaut, Venezia, Marsilio, 2024. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) Steamboat Jr. (Io e il ciclone, B. Keaton, 1928) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Totò a colori (Steno, 1952) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Jules e Jim (F. Truffaut, 1961) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Baci rubati (F. Truffaut, 1968) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) La signora della porta accanto (F.Truffaut, 1981) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
Canale: A - L
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dei diritti umani.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (22 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dei diritti umani. - Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. - Testo monografico di lettura: G. Monina, "Diritti umani e diritti dei popoli. Il Tribunale Russel II e i regimi militari latinomamericani (1971-1976)", Roma, Carocci, 2020, € 26,00
Canale: M - Z
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SCORNAJENGHI ANTONIO
(programma)
Linee principali dell’età contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900.
(testi)
Il modulo intende affrontare, con una lettura di lungo periodo, i processi e le principali questioni della storia contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900. Sarà dedicata attenzione anche ai caratteri dei principali sistemi politici con un focus sul primo Novecento in Italia. Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. libro monografico: E. Gentile, Le origini dell’età contemporanea. L’età giolittiana, Roma-Bari, Laterza, 2003, € 20,00, 300 pp. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709110 -
ANALISI DEL TESTO FILMICO E AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento rientra fra le attività formative caratterizzanti del percorso formativo in Cinema, televisione e nuovi media del Corso di Laurea in DAMS. Laddove il corso di studio si propone di fornire in generale le conoscenze storiche e teoriche per la comprensione critica delle esperienze audiovisive, questo insegnamento, da svolgere preferibilmente nel corso del primo anno, si prefigge di dare gli strumenti di base per l’analisi e l’interpretazione dei testi cinematografici e audiovisivi. In particolare, il corso adotta una prospettiva storica, che tiene conto dei diversi modelli teorici, estetici e culturali necessari per comprendere linguaggi, stili e forme utilizzati in momenti e contesti diversi della storia del cinema (fra cui classico, moderno, post-moderno, post-classico). L’insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti concettuali per comprendere in modo autonomo quali siano i modelli di analisi più efficaci per un determinato film. In ultima analisi, il corso vuole spiegare come avviene la produzione del senso, ovvero come e perché le immagini filmiche significhino.
Canale: A - L
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". Verranno studiate anche le narrazioni complesse e la serialità. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci si servirà di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Il syllabus con il programma definitivo del corso sarà pubblicato in prossimità dell'inizio del corso stesso. Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura della docente. La filmografia sarà indicata all'inizio del corso, e potrebbe includere alcuni dei seguenti testi: Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 La dolce vita, Federico Fellini, 1960 L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 Mulholland Drive, David Lynch, 2001 Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006
Canale: M - Z
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6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702646 -
ISTITUZIONI DI REGIA FILM E TV
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di base della grammatica filmica, attraverso analisi che possono spaziare dal cinema “classico” fino al cinema contemporaneo, per indagarne le componenti estetiche e stilistiche, e anche le loro ricadute politiche e culturali.
Canale: A - L
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MARMO LORENZO
(programma)
Il corso ripercorre le metamorfosi della regia cinematografica nelle diverse fasi della storia del medium, spaziando dal cinema hollywoodiano alla produzione indipendente, dal muto italiano al cinema queer contemporaneo. La regia verrà discussa sia in quanto insieme di pratiche concrete, sia in relazione alla riflessione critico-teorica sviluppatasi in proposito nel corso del tempo. Tramite l’analisi di film e sequenze, si investigherà la regia in connessione con gli sviluppi del linguaggio cinematografico e della tecnologia, e si delineeranno i diversi modelli di relazione con le istanze (spesso pressanti e censorie) della produzione. Ragionando sulla gamma degli atteggiamenti creativi ed esistenziali con cui il/la regista può approcciarsi al set (dal tentativo del controllo assoluto all’apertura all’improvvisazione), si enfatizzerà la complessa dialettica tra la dimensione individuale dell’autorialità e le pratiche di collaborazione collettiva imprescindibili per la realizzazione di un film. Essenziali saranno anche il confronto con altri ambiti artistico-mediali (letteratura, teatro, pittura) e le prospettive di gender.
(testi)
Il syllabus con il programma definitivo del corso sarà pubblicato in prossimità dell'inizio del corso stesso. Filmografia provvisoria: Assunta Spina (G. Serena, F. Bertini 1915); It Happened One Night (Accadde una notte, F. Capra 1934); Rope (Nodo alla gola, A. Hitchcock 1948); Shadows (Ombre, J. Cassavetes 1959); Bianca (N. Moretti 1984); Portrait de la jeune fille en feu (Ritratto della giovane in fiamme, C. Sciamma 2019); The Fabelmans (S. Spielberg 2022). Raccolta di saggi a cura del docente.
Canale: M - Z
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6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni mediali e alle pratiche sociali che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità.
Canale: A - L
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CHIODI STEFANO
(programma)
MODERNITÀ E MODERNISMI, 1880-1940
(testi)
Il corso introduce gli studenti agli sviluppi storici e alle personalità cruciali delle arti visive del modernismo – dal 1880 al 1940 circa –, mettendo a fuoco temi come le relazioni con la tecnica e i nuovi media (fotografia, cinema), il contesto politico e sociale, gli ambienti urbani e naturali, la vita psichica. Queste esperienze artistiche hanno non solo contribuito a trasformare la natura dell’esperienza estetica e al contempo aperto nuove forme di sensibilità ma hanno radicalmente ridefinito la comprensione della realtà individuale e collettiva. L’analisi delle diverse tendenze e poetiche fornirà altresì la metodologia di base per lo studio dei media e linguaggi che caratterizzano l’arte tra metà Ottocento e primo Novecento, fornendo gli strumenti critici indispensabili alla lettura di diverse tipologie di opere. Testi di riferimento
Stephen Kern, Il tempo e lo spazio, Il Mulino 2007: capitoli 4: Il futuro; 5: La velocità; 6: La natura dello spazio, pp. 117-226 (PDF) Philippe Dubois, L'atto fotografico, Urbino 2009, pp. 25-108 (PDF) Ulteriori testi saranno indicati nel corso delle lezioni.
Canale: M - Z
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CONTE LARA
(programma)
Il corso intende analizzare la relazione tra l’arte e l’ambiente, a partire dalla fuoriuscita dell’intervento artistico dalla dimensione del quadro e della scultura nelle avanguardie storiche per arrivare allo scenario operativo del secondo Novecento in cui l’intervento artistico deflagra in installazioni ambientali, spesso realizzate in situ o site-specific, nello spazio espositivo, nella natura o nello spazio pubblico. Benché le artiste abbiano dato un contributo fondamentale a queste pratiche, le mostre storiche che hanno dedicato approfondimenti a questi aspetti della ricerca hanno pressoché ignorato il loro contributo. Questo ha determinato la marginalizzazione di figure che solo negli ultimi anni sono state recuperate dagli studi attraverso affondi monografici o mostre collettive come Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists (in corso al Museo Maxxi, Roma, dal 10 aprile al 20 ottobre 2024). A partire da queste considerazioni, si metteranno a fuoco prospettive teoriche e metodologiche che sostanziano la ricerca storico-artistica attuale nella messa in discussione del canone patriarcale dominante e si proporrà una riflessione sulla riscrittura della storia dell’environment internazionale. Dalla relazione tra l’arte e l’ambiente, il corso si soffermerà inoltre ad analizzare il dispositivo della mostra come spazio installativo e immersivo nelle dinamiche relative alla spettatorialità, alla dimensione multimediale e multisensoriale. Nello specifico saranno analizzati i seguenti argomenti: - Oltre il quadro e la scultura. La relazione arte-ambiente, tra Futurismo, Costruttivismo e Dada; - le mostre e la pratica curatoriale di Marcel Duchamp; - Environment ed Happening; - Dall’Arte Povera alla Land Art; - Una nuova ideologia dello spazio espositivo: mostre e gallerie tra anni Sessanta e Settanta; - Site-specific e time-specific: le installazioni ambientali come spazi immersivi. - Tre momenti espositivi a confronto: Lo spazio dell’immagine (1967), Ambiente / Arte (1976), Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists (2024). 1) D. Riout, L’arte del ventesimo secolo. Protagonisti, temi, correnti, Einaudi, Torino 2002 2) F. Poli. F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea. Dallo spazio dell’opera allo spazio intorno all’opera, Johan & Levi, Milano 2016 3). Dispensa di testi e fonti disponibile a fine del corso (teams del corso). Raccolta online delle immagini proiettate a lezione (disponibile a fine del corso, teams del corso) |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702642 -
CULTURE E FORMATI DELLA TELEVISIONE E DELLA RADIO
(obiettivi)
Il corso serve a spiegare i linguaggi espressivi, i formati e la produzione di radio e tv nella contemporaneità, ormai quasi completamente digitale, caratterizzata da una grande espansione nell’offerta di contenuti audiovisivi su una pluralità di piattaforme distributive.
La contemporaneità è caratterizzata da una grande espansione dell’offerta di audiovisivi gratuiti e a pagamento (TV, Internet, video on demand) su una pluralità di dispositivi anche mobili (schermo televisivo, tablet, outdoor) accanto a forme produttive e distributive dal basso (social networks, YouTube, web radio e Tv).
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PERROTTA MARTA
(programma)
Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata ad affrontare le nozioni-base che consentono di inquadrare da un punto di vista teorico il linguaggio radiofonico e quello televisivo: palinsesto, formato, generi, serialità, audience. La seconda parte si concentra sulla storia recente dei due mezzi, dalla fine degli anni Settanta fino alla situazione contemporanea, focalizzandosi sulle principali evoluzioni dei generi e sulla costruzione dell'offerta nel panorama nazionale.
(testi)
Testi
- G. Grignaffini, I generi televisivi. Nuova Edizione, Roma, Carocci 2021 - M. Perrotta, Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale, Roma, Audino, 2017 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA SINFONIA FANTASTICA DI H. BERLIOZ.
(testi)
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6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710503 -
Estetica
(obiettivi)
Al termine di questo corso lo studente acquisirà:
- una conoscenza di base di questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza di uno o più testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - buona padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico- capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica e sulle teorie delle arti.
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D'ANGELO PAOLO
(programma)
Il paesaggio e il cinema
(testi)
P. D'Angelo Filosofia del Paesaggio, Macerata, Quodlibet
P. D'Angelo Il Paesaggio. Teorie, Storie, Luoghi, Roma-Bari, Laterza S. Bernardi, IL Paesaggio nel Cinema italiano, Venezia, Marsilio |
6 | M-FIL/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709130 -
CINEMA ITALIANO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
Canale: A - L
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PARIGI STEFANIA
(programma)
OBIETTIVI: L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
(testi)
PROGRAMMA: Dall’avvento del sonoro al neorealismo. Il cinema italiano durante il fascismo: immaginari, generi, autori, figure, apparati e film. Origini e sviluppo del neorealismo nel clima politico, morale, culturale e artistico del secondo dopoguerra. I modi di produzione e ricezione. La pluralità delle ideologie, delle poetiche e degli stili. La contaminazione dei generi. L’iconografia neorealista. Le forme del rinnovamento estetico. Il dibattito d'epoca. Le rivisitazioni storiografiche, le riletture critiche e le riflessioni teoriche elaborate dagli anni '60 a oggi. TESTI PER L'ESAME: Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (in particolare le pp. 73-204); David Bruni, Commedia degli anni anni trenta, Il Castoro, Milano 2013; Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014 e 2016; scelta di testi a cura della docente (reperibile, all’inizio del corso, nella piattaforma Moodle).
FILMOGRAFIA: Gli uomini, che mascalzoni… (1932) di M. Camerini; 1860 (1934) di A. Blasetti; Vecchia guardia (1935) di A. Blasetti; Dora Nelson (1939) di M. Soldati; I grandi magazzini (1939) di Mario Camerini; Ossessione (1943) di L.Visconti; Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini; Paisà (1946) di R. Rossellini; Germania anno zero (1948) di R. Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; La terra trema (1948) di L. Visconti; Riso amaro (1949) di G. De Santis; Miracolo a Milano (1950) di V. De Sica; Il cammino della speranza (1950) di P. Germi; Bellissima (1951) di L. Visconti; Due soldi di speranza (1951) di R. Castellani; Lo sceicco bianco (1952) di F. Fellini; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Il grido (1957) di M. Antonioni. I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca "Lino Miccichè", Via Ostiense 139.
Canale: M - Z
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UVA CHRISTIAN
(programma)
Il corso prende in esame il periodo che va dal dopoguerra a oggi soffermandosi sulle principali tappe che hanno scandito la storia del cinema italiano in termini di film, autori e generi, tenendo in particolare considerazione un particolare topos: quello della spiaggia, da sempre centrale nell’immaginario nazionale e naturalmente anche nella nostra tradizione cinematografica. Si prenderanno dunque in esame le peculiarità estetiche, narrative, produttive e culturali di alcune opere cinematografiche nelle quali la “condizione balneare” si è fatta occasione privilegiata per indagare i principali mutamenti storici, sociali e antropologici vissuti dal nostro paese in più di mezzo secolo.
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12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Il corso offre una visione del senso del fare teatro e del dialogo tra scrittura e pratiche attraverso alcuni casi salienti che caratterizzano la scena europea in diverse epoche e contesti, con particolare attenzione a episodi di età moderna e contemporanea.
(testi)
Una parte del corso si concentra sul teatro elisabettiano e i suoi intrecci tra pratiche della scena e della drammaturgia. Un altro focus è dedicato alla lettura di un testo teatrale e alle reinterpretazioni che lo portano dall’antichità fino al cuore del Novecento: Antigone di Sofocle sarà letto nella versione originale e in quella di Brecht. Il corso si concentra infine su alcuni libri che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo trasformando il rapporto tra testo e spettacolo e tra teoria e pratica. In tale prospettiva verranno prese in esame le esperienze di Artaud, Grotowski e del Living Theatre. Raimondo Guarino, Il teatro elisabettiano, Carocci, Roma
Antigone. Variazioni sul mito, a cura di Maria Grazia Ciani, Marsilio, Venezia (o in nuova edizione Feltrinelli, Milano) Cristina Valenti, Storia del Living Theatre: conversazione con Judith Malina, Titivillus, Pisa Anotonin Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino Jerzy Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma I non frequentanti aggiungeranno un testo da concordare con la docente
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Il corso si concentra sul passaggio tra Otto e Novecento, seguendo particolarmente il filo del protagonismo delle attrici. In questo periodo le donne di teatro hanno un ruolo impossibile per le altre donne: possono guadagnare, comandare, essere artiste eminenti, essere punti di riferimento.
(testi)
Mirella Schino, Eleonora Duse. Storie e immagini di una rivoluzione teatrale, Carocci
Mirella Schino, L’età dei maestri, Viella Doriana Legge, Un Novecento scomodo. Il teatro di Emma Gramatica, Tatiana Pavlova e Anna Fougez, Bulzoni, 2022 Laura Mariani, Le attrici nel teatro italiano dell'Ottocento, Viella 2024 Mirella Schino, Profilo del teatro italiano, Carocci |
12 | L-ART/05 | 60 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
Canale: A - L
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dei diritti umani.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (22 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dei diritti umani. - Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. - Testo monografico di lettura: G. Monina, "Diritti umani e diritti dei popoli. Il Tribunale Russel II e i regimi militari latinomamericani (1971-1976)", Roma, Carocci, 2020, € 26,00
Canale: M - Z
-
SCORNAJENGHI ANTONIO
(programma)
Linee principali dell’età contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900.
(testi)
Il modulo intende affrontare, con una lettura di lungo periodo, i processi e le principali questioni della storia contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900. Sarà dedicata attenzione anche ai caratteri dei principali sistemi politici con un focus sul primo Novecento in Italia. Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. libro monografico: E. Gentile, Le origini dell’età contemporanea. L’età giolittiana, Roma-Bari, Laterza, 2003, € 20,00, 300 pp. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità.
Canale: A - L
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CHIODI STEFANO
(programma)
MODERNITÀ E MODERNISMI, 1880-1940
(testi)
Il corso introduce gli studenti agli sviluppi storici e alle personalità cruciali delle arti visive del modernismo – dal 1880 al 1940 circa –, mettendo a fuoco temi come le relazioni con la tecnica e i nuovi media (fotografia, cinema), il contesto politico e sociale, gli ambienti urbani e naturali, la vita psichica. Queste esperienze artistiche hanno non solo contribuito a trasformare la natura dell’esperienza estetica e al contempo aperto nuove forme di sensibilità ma hanno radicalmente ridefinito la comprensione della realtà individuale e collettiva. L’analisi delle diverse tendenze e poetiche fornirà altresì la metodologia di base per lo studio dei media e linguaggi che caratterizzano l’arte tra metà Ottocento e primo Novecento, fornendo gli strumenti critici indispensabili alla lettura di diverse tipologie di opere. Testi di riferimento
Stephen Kern, Il tempo e lo spazio, Il Mulino 2007: capitoli 4: Il futuro; 5: La velocità; 6: La natura dello spazio, pp. 117-226 (PDF) Philippe Dubois, L'atto fotografico, Urbino 2009, pp. 25-108 (PDF) Ulteriori testi saranno indicati nel corso delle lezioni.
Canale: M - Z
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CONTE LARA
(programma)
Il corso intende analizzare la relazione tra l’arte e l’ambiente, a partire dalla fuoriuscita dell’intervento artistico dalla dimensione del quadro e della scultura nelle avanguardie storiche per arrivare allo scenario operativo del secondo Novecento in cui l’intervento artistico deflagra in installazioni ambientali, spesso realizzate in situ o site-specific, nello spazio espositivo, nella natura o nello spazio pubblico. Benché le artiste abbiano dato un contributo fondamentale a queste pratiche, le mostre storiche che hanno dedicato approfondimenti a questi aspetti della ricerca hanno pressoché ignorato il loro contributo. Questo ha determinato la marginalizzazione di figure che solo negli ultimi anni sono state recuperate dagli studi attraverso affondi monografici o mostre collettive come Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists (in corso al Museo Maxxi, Roma, dal 10 aprile al 20 ottobre 2024). A partire da queste considerazioni, si metteranno a fuoco prospettive teoriche e metodologiche che sostanziano la ricerca storico-artistica attuale nella messa in discussione del canone patriarcale dominante e si proporrà una riflessione sulla riscrittura della storia dell’environment internazionale. Dalla relazione tra l’arte e l’ambiente, il corso si soffermerà inoltre ad analizzare il dispositivo della mostra come spazio installativo e immersivo nelle dinamiche relative alla spettatorialità, alla dimensione multimediale e multisensoriale. Nello specifico saranno analizzati i seguenti argomenti: - Oltre il quadro e la scultura. La relazione arte-ambiente, tra Futurismo, Costruttivismo e Dada; - le mostre e la pratica curatoriale di Marcel Duchamp; - Environment ed Happening; - Dall’Arte Povera alla Land Art; - Una nuova ideologia dello spazio espositivo: mostre e gallerie tra anni Sessanta e Settanta; - Site-specific e time-specific: le installazioni ambientali come spazi immersivi. - Tre momenti espositivi a confronto: Lo spazio dell’immagine (1967), Ambiente / Arte (1976), Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists (2024). 1) D. Riout, L’arte del ventesimo secolo. Protagonisti, temi, correnti, Einaudi, Torino 2002 2) F. Poli. F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea. Dallo spazio dell’opera allo spazio intorno all’opera, Johan & Levi, Milano 2016 3). Dispensa di testi e fonti disponibile a fine del corso (teams del corso). Raccolta online delle immagini proiettate a lezione (disponibile a fine del corso, teams del corso) |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
BIBLIOGRAFIA
Christian Uva e Vito Zagarrio (a cura di), Le storia del cinema. Dalle origini al digitale, Roma, Carocci, 2020. Antologia di testi di critica e teoria del cinema (disponibili al link: https://bit.ly/3wL1xyw) FILMOGRAFIA Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. I.Perniola (a cura di), François Truffaut, Venezia, Marsilio, 2024. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) Steamboat Jr. (Io e il ciclone, B. Keaton, 1928) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Totò a colori (Steno, 1952) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Jules e Jim (F. Truffaut, 1961) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Baci rubati (F. Truffaut, 1968) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) La signora della porta accanto (F.Truffaut, 1981) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711202 -
NUOVE FORME E TECNICHE DELLA SCENEGGIATURA SERIALE
(obiettivi)
Il corso intende approfondire la natura specifica dello storytelling seriale contemporaneo, divenuto negli ultimi due decenni un modello di racconto particolarmente diffuso grazie alle sue traiettorie narrative molteplici e sofisticate. Anche attraverso lo studio di alcuni casi significativi, il corso intende analizzare alcuni dei principali generi narrativi affrontati dai racconti seriali, le pratiche del worldbuilding crossmediale, le trasformazioni nella configurazione delle soggettività raccontate da queste forme audiovisive.
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso intende innanzitutto contestualizzare le forme della produzione della serialità contemporanea, nel contesto italiano ed internazionale. Si procederà quindi ad affrontare i modelli di ideazione e scrittura di varie forme di serialità. Si presterà particolare attenzione alla scrittura del pilot, dello sviluppo dei personaggi e delle traiettorie narrative principali. Le lezioni faranno riferimento a esempi di serie, in italiano e in inglese, per studiarne le specificità della scrittura. Parte del corso potrebbe prevedere attività laboratoriali e di pratica di scrittura da svolgere in gruppo.
(testi)
Filippo Losito, "Scrivere una serie. La narrazione seriale", UTET, Milano 2022
Antologia di saggi a cura della docente. Il programma definitivo, completo di bibliografia e filmografia e di tutte le informazioni sul corso, sarà pubblicato in prossimità dell'inizio delle lezioni. |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si articolerà in tre fasi:
(testi)
- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche - In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig. - Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc. - Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992
- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016 - Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019 I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE: - Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20711199 -
LINGUA INGLESE PER LE ARTI
(obiettivi)
Il corso intende fornire le conoscenze di base della lingua inglese (livello B1) per lavorare nel campo delle arti visuali e performative, anche in riferimento al lessico specialistico.
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BALESTRINO ALICE
(programma)
Il corso insegnerà le competenze linguistiche, scritte e orali, ritenute necessarie per acquisire la conoscenza della lingua inglese di livello B1, con particolare attenzione a quelle inerenti all'ambito di studio del corso di laurea. Ci si soffermerà soprattutto sugli aspetti grammaticali, sintattici e lessicali relativi al contesto comunicativo del mondo artistico e che consentano la comprensione dei punti fondamentali presentati in testi delle discipline artistiche e multimediali.
(testi)
Nick Ceramella and Elizabeth Lee, "Cambridge English for the Media. Student's Book," Cambridge University Press.
Raymond Murphy, "English Grammar in Use. Fifth Edition," Cambridge University Press. |
6 | L-LIN/12 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711197 -
ESTETICHE DELL'AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento di Estetiche dell’Audiovisivo rientra nell’ambito delle attività affini o integrative del Corso di Laurea in DAMS. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base di alcune delle principali questioni estetiche legate all’audiovisivo – inteso come sistema complesso di forme dinamiche iconiche e uditive – con particolare riferimento al rapporto fra percezioni sensoriali, emozioni e immaginario.
Il corso indaga le influenze del suono sulla percezione delle immagini, prendendo in esame le forme contemporanee di audiovisione incarnate nella musica da film, nei video musicali, nella video-arte e nella televisione commerciale. Verranno analizzati in particolare i diversi modi attraverso cui la musica da film riesce a creare un’emozione specifica in relazione alla situazione rappresentata sullo schermo, da un lato partecipando ‘empaticamente’ al sentimento espresso sulla scena, dall’altro giustapponendosi per contrasto all’emozione rappresentata delle immagini. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: (1) conoscere e distinguere le principali questioni estetiche legate al sistema audiovisivo in ambito contemporaneo, (2) analizzare e comprendere testi di argomento estetico legati al sistema dell’audiovisivo. (3) esporre con proprietà di linguaggio e capacità argomentativa le diverse posizioni teoriche e critiche trattate nel corso.
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GIOMBINI LISA
(programma)
L’insegnamento di Estetiche dell’Audiovisivo rientra nell’ambito delle attività affini o integrative del Corso di Laurea in DAMS. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base di alcune delle principali questioni estetiche legate all’audiovisivo – inteso come sistema complesso di forme dinamiche iconiche e uditive – con particolare riferimento al rapporto fra percezioni sensoriali, emozioni e immaginario.
(testi)
Il corso indaga le influenze del suono sulla percezione delle immagini, prendendo in esame le forme contemporanee di audiovisione incarnate nella musica da film, nei video musicali, nella video-arte e nella televisione commerciale. Verranno analizzati in particolare i diversi modi attraverso cui la musica da film riesce a creare un’emozione specifica in relazione alla situazione rappresentata sullo schermo, da un lato partecipando ‘empaticamente’ al sentimento espresso sulla scena, dall’altro giustapponendosi per contrasto all’emozione rappresentata delle immagini. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: (1) conoscere e distinguere le principali questioni estetiche legate al sistema audiovisivo in ambito contemporaneo, (2) analizzare e comprendere testi di argomento estetico legati al sistema dell’audiovisivo. (3) esporre con proprietà di linguaggio e capacità argomentativa le diverse posizioni teoriche e critiche trattate nel corso. Bibliografia
- ADORNO Theodor W., EISLER Hanns, La musica per film, Roma: Newton Compton Editori, 1975, capp. 4, 5 (ed. Inglese: Composing for the movies) - CARROLL, Noël, “A Contribution to the Theory of Movie Music.” In Mystifying Movies: Fads and Fallacies in Contemporary Film Theory, 213–25. New York: Columbia University Press, 1988. - CHION, Michel, L’audiovisione. Suono e immagine nel cinema, Lindau 2017, capp. 1,2. (ed. Inglese: Audiovision) - COPLAND, Aaron, “Tip to Moviegoers: Take Off Those Ear-Muffs,” New York Times, Nov. 6 1949. - GORBMAN, Claudia, Unheard Melodies: Narrative Film Music, Bloomington: Indiana University Press, 1987, capp. 1, 2, 3 (inglese). - KALINAK Kathryn, Musica da film. Una breve introduzione, EDT capp. 1,2,3 (ed. Inglese: Film music) - MADO PROVERBIO, Alice, Neuroscienze cognitive della musica, Zanichelli, cap. 13 CONSIGLIATI: - LEVINSON, Jerrold. “Film Music and Narrative Agency.” In Post-Theory: Reconstructing Film Studies, edited by David Bordwell and Noël Carroll, 249–82. M |
6 | M-FIL/04 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
Canale: A - L
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
La prima parte del corso è dedicata ad illustrare le principali teorie delle comunicazioni di massa elaborate in ambito sociologico e dagli studiosi di comunicazione nel corso del XX secolo parallelamente allo svilupparsi della moderna società della comunicazione e all’introduzione e lo sviluppo dei principali mass media: cinema, radio, televisione, rete.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulla diffusione e sulle teorie e paradigmi di analisi dei media digitali, con particolare riguardo ai social network, piattaforme partecipative ed anche alla nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale, al fine di fornire le competenze per una conoscenza delle loro logiche, modalità di funzionamento, effetti sociali, nel campo dei consumi, della produzione culturale, della partecipazione democratica. Bentivegna, S. e Boccia Artieri, G. (2019), Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Bari-Roma, Laterza.
van Dijk, J., Poell T., de Waal M., (2019), Platform Society, Milano Guerini scientifica. Capitoli 1, 2 pp.35--102 Poell, T., Nieborg, D.B., Duffy, B.E. (2022), Piattaforme digitali e produzione culturale, trad. it. Roma, minimum fax. Capitoli 5, 6, 7 PP.221-356 Roncaglia G., (2023), L'architetto e l'oracolo, Bari-Roma, Laterza, pp.69-110
Canale: M - Z
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Stolfi Melissa
(programma)
La prima parte del corso è dedicata ad illustrare le principali teorie delle comunicazioni di massa elaborate in ambito sociologico e dagli studiosi di comunicazione nel corso del XX secolo parallelamente allo svilupparsi della moderna società della comunicazione e all’introduzione e lo sviluppo dei principali mass media: cinema, radio, televisione, rete.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulla diffusione e sulle teorie e paradigmi di analisi dei media digitali, con particolare riguardo ai social network, piattaforme partecipative ed anche alla nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale, al fine di fornire le competenze per una conoscenza delle loro logiche, modalità di funzionamento, effetti sociali, nel campo dei consumi, della produzione culturale, della partecipazione democratica. Bentivegna, S. e Boccia Artieri, G. (2019), Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Bari-Roma, Laterza.
van Dijk, J., Poell T., de Waal M., (2019), Platform Society, Milano Guerini scientifica (solo capitoli 1 e 2, pp.35--102). Poell, T., Nieborg, D.B., Duffy, B.E. (2022), Piattaforme digitali e produzione culturale, Roma, Minimum fax (solo capitoli 5, 6 e 7, pp. 221-356). Roncaglia G., (2023), L'architetto e l'oracolo, Bari-Roma, Laterza (pp.69-110). |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711205 -
FORME E PRATICHE DELLA REGIA TRA CINEMA E MEDIA DIGITALI
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti e alle studentesse strumenti e competenze fondamentali relativi alla grammatica filmica, focalizzando l’attenzione sull'analisi della regia nel cinema e nelle nuove pratiche audiovisive che caratterizzano lo scenario mediale contemporaneo.
-
UGENTI ELIO
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti competenze relative alla regia cinematografica mediante uno studio delle pratiche e un'analisi delle possibilità espressive offerte da diverse strategie di messa in scena, ripercorrendo diverse fasi della storia del cinema per poi focalizzare specificatamente l'attenzione sulle produzioni audiovisive contemporanee che si pongono in più stretto dialogo con i media digitali e con il web.
(testi)
Nella prima parte del corso, ci si propone di fornire agli studenti competenze relative alla grammatica filmica, con specifica attenzione rivolta alle principali tecniche di regia (composizione delle inquadrature, principali movimenti della macchina da presa, regole della continuity visiva, etc.). Sono previste in questa fase numerose analisi di casi di studio volte a identificare e analizzare molteplici soluzioni stilistiche e un approfondimento sull'opera del regista Abbas Kiarostami. Nella seconda parte del corso saranno prese in considerazione numerose pratiche audiovisive che nascono dall'ibridazione tra cinema e media digitali contemporanei. In questa seconda parte saranno analizzate sia alcune pratiche di rimediazione e "diegetizzazione" di dispositivi digitali nel cinema contemporaneo, sia alcuni specifici prodotti audiovisivi pensati appositamente per il web e per una vasta circolazione e fruizione attraverso differenti dispositivi mediali, con un approfondimento dedicato al desktop cinema. Bibliografia (in via di definizione):
- Arcangelo Mazzoleni, "L'ABC del linguaggio cinematografico" (Editore Dino Audino) - Elio Ugenti, "Abbas Kiarostami. Le forme dell'immagine" (Bulzoni Editore) - Dispense a cura del docente disponibili da metà ottobre Filmografia: - Luci della città (Charlie Chaplin, 1931) - Ombre rosse (John Ford, 1939) - Quarto potere (Orson Welles, 1941) - Rapporto confidenziale (Orson Welles, 1955) - Dov'è la casa del mio amico (Abbas Kiarostami, 1987) - E la vita continua (Abbas Kiarostami, 1992) - Il vento ci porterà via (Abbas Kiarostami, 1999) - Five (Abbas Kiarostami, 2003) - Roads of Kiarostami (Abbas Kiarostami, 2005) - Copia conforme (Abbas Kiarostami, 2010) - Qualcuno da amare (Abbas Kiarostami, 2012) - 24 Frames (Abbas Kiarostami, 2017) - Un'ora sola ti vorrei (Alina Marazzi, 2002) - Grizzly Man (Werner Herzog, 2005) - Redacted (Brian De Palma, 2007) - In the Mood for Love (Wong Kar Wai, 2000) - Dancer in the Dark (Lars Von Trier, 2000) - Hunger (Steve McQueen, 2008) - Unfriended (Levan Gabriadze, 2014) - Searching (Aneesh Chaganty, 2018) - Watching The Pain of Others (Chloé Galibert-Laîné, 2018) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni mediali e alle pratiche sociali che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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20710590 -
Musica e immagine
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulle varietà di rapporti tra musica e immagini. Dopo una parte introduttiva sulla presenza della musica nelle arti visive (iconografia musicale), sarà esaminato il più problematico rapporto tra musica e immagini in movimento, con particolare attenzione al cinema.
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GIUGGIOLI MATTEO
(programma)
Il corso si rivolge al rapporto tra musica e immagine offrendo una panoramica su alcuni aspetti fondamentali dell’iconografia musicale e sulle caratteristiche che tale rapporto assume nell’audiovisione, attraverso un rapido sguardo d’insieme, storico e analitico, sul ruolo della musica in ambito cinematografico. Sarà delineato un percorso di indagine che va dall’uno all’altro versante, seguendo la traccia tematica dell’immagine del musicista, così come essa viene riflessa, costruita, messa in scena attraverso le risorse delle arti grafiche e pittoriche, quindi attraverso quelle della narrazione audiovisiva, dal ritratto del musicista dei secoli XVII-XVIII al film biografico musicale.
(testi)
1. Federico Maria Sardelli, Il volto di Vivaldi, Palermo, Sellerio, 2021, pp. 13-176, 242-266
2. Sergio Miceli, Musica per film. Storia, estetica – analisi, tipologie, Milano-Lucca, Ricordi-LIM, 2009, pp. 631-682 e 819-832 3. Gianmario Borio, Funzioni del ‘suono organizzato’ in due testi audiovisivi: “Barry Lyndon” e “Koyaanisqatsi”, «La Valle dell’Eden», 12-13/25-26 (2011), pp. 73-90 4. Alessandro Bratus, Popular music al cinema: la rappresentazione dell’artista rock sul grande schermo, in Worlds of Audio Vision (2010) http://www-5.unipv.it/wav/index.php?option=com_content&view=article&id=69&lang=it I non frequentanti leggeranno inoltre: Kathryn Kalinak, Musica da film. Una breve introduzione, Torino, EDT, 2010 |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20711207 -
MEDIA E CULTURE MUSICALI GIOVANILI
(obiettivi)
Il corso intende fornire una conoscenza generale dei rapporti che legano i diversi media audiovisivi all’articolata scena della musica contemporanea. Parallelamente saranno approfonditi gli aspetti storici, artistici e linguistici delle principali culture musicali oggi diffuse tra i giovani
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VACCA GIOVANNI
(programma)
Fin da quando la figura sociale del “teen-ager” si è configurata nel secondo dopoguerra, le culture giovanili si sono mostrate nella loro autonomia rispetto al mondo degli adulti e in una contrapposizione che solo di recente sembra essersi, almeno in parte, attenuata.
(testi)
Con l’avvento degli studi culturali (“cultural studies”), cominciati in Gran Bretagna negli anni ’60, tali espressioni sono finite al centro dell’attenzione e della discussione di sociologi e studiosi di popular music per essere fortemente connotate in termini di costume e di musica. Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici per analizzare il senso e la natura delle culture giovanili a partire dalla loro genesi negli anni ’50 fino ai nostri giorni, nel loro talvolta conflittuale intreccio con lo sviluppo dei mass media che hanno contribuito a diffonderle e amplificarle. Partendo dalla scena anglosassone, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, verranno quindi discussi i modi in cui le culture giovanili si sono imposte focalizzandosi in particolare sulle musiche a cui facevano riferimento. Particolare attenzione verrà data al contesto italiano, anch’esso profondamente e lungamente segnato dall’imporsi di scene musicali alternative che, a partire dagli anni ’60, hanno trovato nel rock, nella canzone d’autore, e successivamente nel rap, il loro veicolo privilegiato di comunicazione. Chambers Iain, Ritmi urbani, Meltemi, Sesto San Giovanni 2018.
Alemanni Cesare, Rap, Minimum Fax, Roma 2019. |
6 | L-ART/08 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20711208 -
TEORIA E ANALISI DELLA POPULAR MUSIC
(obiettivi)
Il corso mira a offrire conoscenze e competenze di base, di carattere critico-analitico, nel campo della popular music.
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VACCA GIOVANNI
(programma)
Il corso intende fornire gli strumenti teorici e metodologici per un corretto inquadramento del fenomeno della popular music dalla sua genesi, contemporanea alla nascita della società industriale, fino ai nostri giorni. Partendo dalla stessa locuzione “popular music”, ne verrà innanzitutto chiarito il senso in rapporto all’uso italiano del termine “popolare” e delle altre parole che si utilizzano per questo tipo di musiche (“folk”, “tradizionale”, ecc.). Verrà successivamente indagato il contesto nel quale la popular music prende vita (urbanizzazione, sviluppo tecnologico, diffusione dei mass media) per poi seguirne la storia lungo tutto il ‘900 e i primi anni 2000 in rapporto alla tradizione classica, al jazz e alle musiche folkloriche. Dato il carattere multidimensionale dell’oggetto, il corso propone l’utilizzo di una prospettiva pluridisciplinare, facendo necessariamente ricorso non solo a strumenti di natura musicologica ed etnomusicologica ma anche di tipo antropologico e sociologico.
(testi)
Il programma, tramite l’uso di contributi audio e video (nonché di oggetti materiali come mappe, dischi e spartiti), prevede lo studio dei diversi generi che compongono la popular music, tanto in occidente quanto nel resto del mondo, e dei luoghi in cui essi hanno preso vita (teatri, café-chantant, cabaret). Verrà poi discusso il rapporto tra oralità e scrittura, l’avvento dell’editoria musicale, della discografia, dell’uso del microfono, dell’elettrificazione degli strumenti, dell’amplificazione, dell’utilizzo creativo dello studio di registrazione, del rapporto tra musica e rumore e di tutto ciò che ha contribuito a definire la popular music nel mondo moderno e contemporaneo. Grande spazio verrà dato all’irruzione dei generi afroamericani, con le loro peculiari dinamiche (e il loro lessico: swing, groove, riff, ecc.) e all’influenza che essi hanno avuto sul rock (genere, quest’ultimo, che verrà particolarmente analizzato in dettaglio anche nella sua componente spettacolare). Verrà poi diffusamente trattato il folk revival nelle sue declinazioni nazionali e la sua evoluzione nella world music. Ampio spazio sarà poi dato alla storia della canzone italiana e alla “rottura” provocata dal fenomeno dei cantautori. Basciano Fabrizio, Manuale di storia della popular music e del jazz, Volonté & Co. 2024.
(in alternativa, Fabbri Franco, Storia della popular music, Utet, Torino 2016). Mignogna Dino, La musica possibile, Arcana, Roma 2022. |
6 | L-ART/08 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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20702644 -
CINEMATOGRAFIA DOCUMENTARIA
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso prevedono una conoscenza cronologica della storia del cinema documentario in modo tale che lo studente possa muoversi con agio attraverso percorsi autoriali, movimenti, forme estetiche di un genere poco studiato nei corsi propedeutici di storia del cinema. Inoltre, di anno in anno, il corso si focalizzerà su di una determinata tematica, proponendo un momento di approfondimento e di analisi. Ulteriore obiettivo del corso è quello di mettere lo studente in relazione con i professionisti del settore, attraverso l’organizzazione di periodiche proiezioni di documentari seguite da incontri con gli autori.
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
Il corso seguirà un percorso cronologico attraverso la storia del cinema documentario attraverso alcune parole chiave. Il percorso storiografico strutturato in maniera cronologica si articolerà attraverso alcuni snodi tematici riguardanti soprattutto le questioni etiche (rappresentabilità o irrapresentabilità di alcuni aspetti del reale) in rapporto alla realtà di partenza e all’attore sociale, la questione performativa e autoriale del cinema documentario e la questione della recezione spettatoriale. La filmografia scelta segue un percorso esemplificativo sia dal punto di vista storico che tematico. La seconda parte del corso sarà di carattere monografico e sarà dedicata alla rappresentazione della natura selvaggia nel cinema del reale italiano e internaizonale.
(testi)
Il corso prevede inoltre alcuni incontri con professionisti del settore documentario in modo tale da mettere gli studenti direttamente in contatto con le professioni del cinema. Marco Bertozzi-Ivelise Perniola (a cura di). Storia del cinema documentario, Roma, Carocci, 2025 (in corso di pubblicazione).
Dispense a cura della docente. Dispense a cura della docente caricate su Moodle all’inizio del corso. FILMOGRAFIA OBBLIGATORIA: La filmografia è suscettibile di variazioni. Robert Flaherty, Nanook of the North (1922) Joris Ivens, Regen (1929) Luis Bunûel, Las Hurdes (1936) Joris Ivens, Terra di Spagna (1937) Luciano Emmer, Racconto da un affresco (1938) McAllister-Jannings, Listen to Britain (1942) Vittorio De Seta, Lu tempu de li pisci spata (1954) id. Parabola d'oro (1955) id. Un giorno in Barbagia (1958) Cecilia Mangini, Stendalì (1959) id. Essere donne (1965) Gian Franco Mingozzi, La Taranta (1962) id. Li mali mestieri (1963) Pier Paolo Pasolini, Appunti per un'Orestiade Africana (1970) Chris Marker, Sans Soleil (1982) Pietro Marcello, La bocca del lupo (2009) Alina Marazzi, Un'ora sola ti vorrei (2012) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA SINFONIA FANTASTICA DI H. BERLIOZ.
(testi)
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6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20711201 -
TEORIE DEI LINGUAGGI E DELLA COMUNICAZIONE MULTIMODALE
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di esaminare la comunicazione umana da una prospettiva cognitiva, oltre che semiotica. In particolare, analizzando i processi psicologici implicati nel suo funzionamento e nella sua origine ed evoluzione, l’insegnamento pone il focus sulla natura multimodale della comunicazione umana, in cui il corpo nella sua interezza assume un ruolo di primo piano per dar conto di come gli esseri umani interagiscono nei reali contesti comunicativi. Alla luce degli studi attuali interni alle scienze cognitive di seconda generazione e in relazione a esempi di ricerca sperimentale su individui tipici e su popolazioni cliniche, il corso intende inoltre mostrare come la centralità delle nozioni di multimodalità e corporeità abbia implicazioni importanti per riflettere su questioni teoriche più generali che chiamano in causa l’indagine sulla natura umana.
Al termine del corso i partecipanti: - sapranno discutere in modo critico le principali proposte teorico-concettuali relative al tema del linguaggio e della comunicazione umana; - sapranno riconoscere le componenti fondamentali della comunicazione verbale e non verbale e discutere i fondamenti cognitivi ed evoluzionistici del processo comunicativo; - avranno acquisito conoscenze sulle principali metodologie di applicazione della ricerca sperimentale sulla comunicazione multimodale per costruire spiegazioni plausibili della natura e del funzionamento dei diversi formati espressivi in cui la comunicazione prende forma.
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TRAMACERE ANTONELLA
(programma)
Il programma prevede la presentazione dei principi biologici, psicologici e filosofici della comunicazione non verbale in una prospettiva multimodale; si farà riferimento al ruolo dell'evoluzione e dell'apprendimento sociale nella comunicazione emotiva e non verbale; verranno analizzati i concetti di comunicazione intenzionale e non intenzionale, nonché di segnalazione conscia e inconscia, in particolare nell'ambito delle emozioni e delle espressioni facciali; verrà discussa la relazione tra gesto e significato nella sfera sociale e metacognitiva; verrà discusso il ruolo delle credenze (pregresse) nell'interpretazione del gesto emotivo e nell'interazione sociale e non sociale.
(testi)
Ekman, P.. Te lo leggo in faccia: riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste. Amrita, 2013. [Basso, A. traduttore] Tramacere, Antonella. "Face yourself: The social neuroscience of mirror gazing." Frontiers in Psychology 13 (2022): 949211. Tramacere, Antonella, and Pier Francesco Ferrari. "Faces in the mirror, from the neuroscience of mimicry to the emergence of mentalizing." Journal of Anthropological Sciences 94.1-14 (2016). |
6 | M-FIL/05 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20711200 -
SOCIOLOGIA DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio e l’analisi della moda dal punto di vista sociologico. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti analitici e metodologici per comprendere il fenomeno moda in rapporto alla società, alle rappresentazioni del corpo e alle identità, con particolare riguardo alle componenti sociali che intervengono nei processi di significazione associati alla moda. La seconda parte del corso, intersecando la moda con le performance artistiche e le tecnologie digitali, dedicherà un’attenzione specifica alla moda nel discorso pubblico, per mettere a tema la moda come spazio di inclusività sociale.
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LUCHETTI LIA
(programma)
Il corso concerne lo studio dei principali modelli teorici impiegati per l’analisi sociologica del fenomeno moda in relazione alle identità e ai mutamenti sociali. La prima parte del corso intende fornire agli studenti e alle studentesse i principali strumenti per comprendere le dinamiche di produzione e consumo di moda in rapporto alla società (dal cerimoniale alla moda, dalle connotazioni di classe al “consumo vistoso”, dai processi di imitazione e differenziazione sociale alla rivolta dello stile delle sottoculture), con un focus sul sistema della moda e sui processi di significazione associati alla moda. La seconda parte del corso, invece, intende declinare il rapporto tra moda, rappresentazioni del corpo, identità e discorso pubblico ed è dedicata ad indagare le tendenze recenti nella moda e nei “corpi vestiti” (ethical and sustainable fashion, genderless and adaptive fashion), offrendo un’attenzione specifica al rapporto tra moda, arte, performance di genere e tecnologie digitali.
(testi)
a) Barthes, Roland (ediz. it. 2006), Il senso della moda. Forme e significati dell’abbigliamento, Torino, Einaudi.
b) Inoltre, la dispensa costituita dalle seguenti letture: 1) Almila, Anna-Mari (2016) Fashion, Anti-Fashion, Non-Fashion and Symbolic Capital: the Uses of Dress among Muslim Minorities in Finland, in “Fashion Theory”, 20, 1, pp. 81-102. 2) Davis, Fred (2008), Gli stadi del processo della moda, in C. Baldini (a cura di), Sociologia della moda, Roma, Armando, pp. 155-166 3) Luchetti, Lia, Tota, Anna Lisa (2012), Abiti che fanno opinione, in P. Volontè e M. Pedroni (a cura di), Moda e Arte, Milano, Franco Angeli, pp. 87-101. 4) Mazzucotelli Salice S., Mora E., Noia E. (2022), Vestiti a metà. La funzione espressiva della moda durante la pandemia, in R. Bartoletti, R. Paltrinieri, P. Parmiggiani (a cura di), Pratiche di consumo alla prova del Covid-19, Milano, FrancoAngeli, pp. 43- 71. 5) Simmel, Georg (1986), La moda, in G. Ragone (a cura di), Sociologia dei fenomeni di moda, Milano, FrancoAngeli, pp. 83-105. 6) Veblen, Thorstein (1986), L’abbigliamento come espressione della cultura finanziaria, in G. Ragone (a cura di), Sociologia dei fenomeni di moda, Milano, FrancoAngeli, pp. 196-208. |
6 | SPS/07 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20711204 -
FESTIVAL CINEMATOGRAFICI E CULTURE DELL'AUDIOVISIVO
(obiettivi)
Il corso intende indagare il ruolo dei festival cinematografici all’interno delle culture dell’audiovisivo, fornendo le basi per operare nell’ambito dell’organizzazione e gestione di eventi cinematografici e focalizzando l’attenzione nei confronti delle nuove forme di spettatorialità contemporanea.
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RAVESI GIACOMO
(programma)
Il corso vuole analizzare il ruolo dei festival cinematografici all’interno delle culture dell’audiovisivo. La prima parte è di stampo storico-analitica e vuole indagare la definizione teorica della forma festival e ripercorrerne le principali evoluzioni storiche. L’ambito d’indagine privilegiato sarà il caso italiano ma contestualizzato in un frame internazionale. La seconda parte approfondisce gli aspetti legati all’organizzazione e gestione di eventi cinematografici, sviluppando un approccio più dichiaratamente operativo attento alle questioni economiche e di ricaduta territoriale. Una particolare attenzione verrà rivolta al contesto contemporaneo, indagando le trasformazioni occorse ai film festival all’interno della loro rilocazione nella rete e in sinergia con le nuove forme di spettatorialità contemporanea.
(testi)
Lucio Argano, Alessandro Bollo, Paolo Dalla Sega, Organizzare eventi culturali. Ideazione, progettazione e gestione strategica del pubblico, Franco Angeli, Milano, 2018
Maria Francesca Piredda, I festival del cinema in Italia. Forme e pratiche dalle origini al Covid-19, Carocci, Roma, 2022 Per i non frequentanti: Roy Menarini (a cura di), Le nuove forme della cultura cinematografica. Critica e cinefilia nell'epoca del web, Mimesis, Udine-Milano, 2012 FILMOGRAFIA: Chambre 666 (1982) Wim Wenders Nitrato d’argento (1996) Marco Ferreri Chacun son cinéma (A ciascuno il suo cinema, 2012) Gilles Jacob The Square (2017) Ruben Östlund |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||
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