21001990-2 -
PARTE APPLICATIVA
(obiettivi)
Nel secondo semestre, costituisce il fondamento didattico dell'esercizio progettuale il principio di indissolubilità tra programma, intenzione formativa, tettonica, materia e luogo.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
( programma)
Obiettivi Formativi del corso FORNIRE INFORMAZIONI SUI CONTENUTI METODI PROCESSI EPISTEMOLOGICI CONCERNENTI LE INTERAZIONI FRA ARCHITETTURA E MECCANICA DELLE STRUTTURE.
Prerequisiti ATTEGGIAMENTO CRITICO NEI CONFRONTI DELLO STUDIO
Programma del Corso SE È GENERALMENTE RICONOSCIUTO CHE IL PENSIERO TECNICO È PARTE ESSENZIALE DELL’ELABORAZIONE PROGETTUALE IN ARCHITETTURA, TALVOLTA MANCA LA CONSAPEVOLEZZA CHE UN USO EQUILIBRATO DELLE TECNICHE NON PUÒ AVERSI SENZA LA CONOSCENZA DEI PARADIGMI SCIENTIFICI CHE LE GOVERNANO. QUESTA PARTE DEL CORSO SI PROPONE DI ESPLORARE LE INTERAZIONI E I CONTRIBUTI CHE LA SCIENZA E LA TECNICA DEL COSTRUIRE POSSONO FORNIRE ALLA PRATICA PROGETTUALE ATTRAVERSO UN PRIMO APPROCCIO, DI TIPO ESSENZIALMENTE QUALITATIVO, AI CONTENUTI DELLA MATERIA.
Metodi didattici LEZIONI E DISCUSSIONI CON GLI STUDENTI
Modalità di verifica dell'apprendimento DISCUSSIONE SUGLI ARGOMENTI TRATTATI
( testi)
BRANI DI TESTI A STAMPA RIPRODOTTI PER SCANSIONE APPUNTI DEL DOCENTE
Canale: CANALE II
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CORDESCHI STEFANO
( programma)
Obiettivi Formativi del corso OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI AVVIARE GLI STUDENTI AI PROCESSI DI PROGETTAZIONE AFFRONTATI AI PRIMI LIVELLI E IN MODO SEMPLICE SENZA, TUTTAVIA, OPERARE RIDUZIONI SULLA QUANTITÀ DEI PROBLEMI CHE INTERVENGONO NEL PROGETTO DI ARCHITETTURA. L’ESPERIENZA PROGETTUALE DELLA PRIMA ANNUALITÀ È CONCEPITA COME PRIMA TESSERA DI UN COMPLESSO MOSAICO FORMATIVO IL CUI DISEGNO GENERALE SARÀ CHIARAMENTE PERCETTIBILE SOLO PIU’ TARDI, IN ARCHITETTURA, IN VIA DI PRINCIPIO, NON ESISTONO “TEMI” FACILI E “TEMI” DIFFICILI, NÉ SI PUO’ ASSERIRE CHE SIA PIU’ SEMPLICE PROGETTARE UN PICCOLO EDIFICIO PIUTTOSTO CHE UNO DI GRANDI DIMENSIONI. PERTANTO LA “SEMPLICITÀ” CHE CI SEMBRA OPPORTUNO ADOTTARE PER LA PRIMA PROVA PROGETTUALE DELLO STUDENTE IN ARCHITETTURA, SARÀ AFFIDATA ALLA FAMILIARITÀ CHE QUEST’ULTIMO HA CON IL TEMA DI PROGETTO. IN TAL SENSO IL TEMA DELLA RESIDENZA, NELLA SUA FORMA PIU’ ELEMENTARE E PIU’ ARCAICA (LA CASA UNIFAMILIARE ISOLATA) APPARE COME IL PIU’ OPPORTUNO PER ARRIVARE ALLA RISOLUZIONE DI UN ORGANISMO ARCHITETTONICO COMPIUTO.
Programma del Corso OBIETTIVO DEL LABORATORIO È QUELLO DI CONDURRE GLI STUDENTI ALLA CONCEZIONE E REDAZIONE DI UN PROGETTO ARCHITETTONICO COMPLETO. IL TEMA DI PROGETTO SARÀ UN PICCOLO ORGANISMO ARCHITETTONICO ISOLATO ( CASA UNIFAMILIARE) PER IL QUALE VERRANNO FORNITI DALLA DOCENZA I NECESSARI PARAMETRI DIMENSIONALI E DI LOCALIZZAZIONE. SARANNO IMPARTITE NOZIONI DI CARATTERE TECNICO E DI METODO.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO IL LABORATORIO PREVEDE : - ALCUNE ESERCITAZIONI IN AULA CHE SARANNO CONSEGNATE AL DOCENTE E VALUTATE - L’ESAME CONSISTERÀ NELLA ILLUSTRAZIONE CRITICA DEL PROGETTO E IN UN COLLOQUIO SUI TEMI TRATTATI ALL’INTERNO DEL LABORATORIO. LA VALUTAZIONE DELL’ESAME SI BASERÀ SULLA QUALITÀ DEL PROGETTO, SULLA COMPLETEZZA DEGLI ELABORATI E SULLA CONSAPEVOLEZZA CON LA QUALE LO STUDENTE ILLUSTRERÀ LE SCELTE COMPIUTE.
( testi)
I RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E IL MATERIALE DIDATTICO SARANNO FORNITI DURANTE IL LABORATORIO.
Canale: CANALE III
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CARERI FRANCESCO
( programma)
Prerequisiti IL CORSO È DI CARATTERE INTRODUTTIVO, NON SONO RICHIESTI PARTICOLARI PREREQUISITI
Programma del Corso IL LABORATORIO SI COMPONE DI DUE PARTI CONSEQUENZIALI - UNA INTRODUTTIVA (PRIMO SEMESTRE) ED UNA APPLICATIVA (SECONDO SEMESTRE) - IN CUI SI SVOLGONO LEZIONI TEORICHE, ESERCITAZIONI PROGETTUALI, INCONTRI SEMINARIALI PER LA VERIFICA DEI LAVORI SVOLTI DAGLI STUDENTI. LE LEZIONI FORNISCONO UNA CONOSCENZA DI BASE E INTENDONO STIMOLARE LO STUDENTE ALL’APPROFONDIMENTO DEI TEMI CHE PIÙ LO APPASSIONANO PER AIUTARLO A SVILUPPARE UN APPROCCIO PERSONALE ALL’ARCHITETTURA. NELLE LEZIONI SI AFFRONTA L’EVOLVERSI DEGLI ARCHETIPI DELL’ARCHITETTURA E L’ANALISI DI ALCUNE OPERE TRATTE DALLA STORIA DELL’ARTE E DELL’ARCHITETTURA, IN CUI LEGGERE LE RELAZIONI TRA ARTE ARCHITETTURA E PAESAGGIO. CON LE ESERCITAZIONI SI INTENDE STIMOLARE LA CREATIVITÀ DELLO STUDENTE E FORNIRE UNA CONSAPEVOLEZZA CONCETTUALE, FORMALE E MATERICA NEL CONCEPIRE IL PROGETTO. LE ESERCITAZIONI HANNO DIFFERENTI TEMPI DI REALIZZAZIONE, DALL’EX-TEMPORE DI UNA GIORNATA, AL WORKSHOP DI UNA SETTIMANA, AL PROGETTO DI UN PICCOLO MANUFATTO ARCHITETTONICO CHE ATTRAVERSERÀ L’INTERA DURATA DEL CORSO. VENGONO AFFRONTATI DIVERSI TEMI: LA COMPOSIZIONE DI FIGURE E OGGETTI ATTRAVERSO L’USO DELLA GEOMETRIA, DEL COLORE E DELLA MATERIA, LA LORO COMPOSIZIONE SIA IN FORMA BIDIMENSIONALE (DISEGNI E COLLAGE) SIA IN FORMA TRIDIMENSIONALE (SCULTURE, PLASTICI) E IL LORO IL MONTAGGIO SECONDO COMPOSIZIONI CENTRALI E LINEARI; L’INSERIMENTO DI UN OGGETTO ARTIFICIALE IN UN “PAESAGGIO NATURALE ASTRATTO”; INFINE VIENE PROPOSTA UNA ESERCITAZIONE PROGETTUALE CHE PRENDE IN ESAME UN PICCOLO EDIFICIO DI ABITAZIONE UNIFAMILIARE CON GIARDINO, DI CUI SI DOVRANNO IMMAGINARE GLI ABITANTI E LE LORO RICHIESTE PARTICOLARI PER ARRIVARE, ATTRAVERSO IL DIMENSIONAMENTO DEGLI SPAZI, ALLA PROGETTAZIONE DI UN EDIFICO INSERITO IN UN CONTESTO NATURALE E DOTATO DI COERENZA TRA IMPIANTO STRUTTURALE E VOLONTÀ FORMALE.
Metodi didattici È UN LABORATORIO DI TIPO SPERIMENTALE E PREVEDE UN ABILE USO DELLE MANI E DELLA CREATIVITÀ.
Modalità di verifica dell'apprendimento ALLA FINE DEL PRIMO SEMESTRE SI AVRÀ UNA PRIMA VERIFICA DELLE COMPETENZE AQUISITE ATTRAVERSO LA CONSEGNA DEI MATERIALI PRODOTTI. LO STUDENTE AVRÀ UNA IDONEITÀ OPPURE DEI DEBITI DA COLMARE NEL SECONDO SEMESTRE. ALLA FINE DEL SECONDO SEMESTRE SI FARÀ L’ESAME VERO E PROPRIO IMPOSTATO COME VERIFICA DEI LAVORI SVOLTI DURANTE L’INTERO CORSO DI STUDIO. SI DOVRANNO PRESENTARE: UNA CARTELLINA CON TUTTI I MATERIALI DELLE ESERCITAZIONI; UN BOOK DI SCHIZZI CON L’EVOLUZIONE DEL PROGETTO, CINQUE TAVOLE FORMATO A1 (59,4 × 84,1 CM) CONTENTI SCHEMI, PLANIMETRIA, PIANTE, PROSPETTI, SEZIONI IN SCALA 1:100, TESTI, E UNA O PIÙ IMMAGINI TRIDIMENSIONALI DEL PROGETTO; I PLASTICI DI STUDIO E UN PLASTICO DEFINITIVO IN SCALA 1:100.
( testi)
SULLA COMPOSIZIONE DELLE FIGURE E DEGLI OGGETTI NELLA STORIA DELL’ARTE MODERNA: - VASILIJ KANDINSKIJ, PUNTO, LINEA, SUPERFICIE. CONTRIBUTO ALL'ANALISI DEGLI ELEMENTI PITTORICI, (1926), ADELPHI, MILANO 1968, € 14,00 - MARIO DE MICHELI, LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL NOVECENTO, FELTRINELLI, MILANO 1988, € 15,00 - ROSALIND KRAUSS, PASSAGGI. STORIA DELLA SCULTURA DA RODIN ALLA LAND ART, BRUNO MONDADORI, MILANO 1988, € 25,00
SULLA STORIA DEGLI ARCHETIPI ARCHITETTONICI E CENNI DI STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA: - BENNO ALBRECHT, LEONARDO BENEVOLO, LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA, LATERZA, BARI 2002, € 15,00 - SIGFRIED GIEDION, SPAZIO, TEMPO, ARCHITETTURA. LO SVILUPPO DI UNA NUOVA TRADIZIONE, (1941), HOEPLI, MILANO 1954, € 37,00 - PAOLO PORTOGHESI, DOPO L’ARCHITETTURA MODERNA, LATERZA, BARI, 1998, € 18,59 - LUIGI PRESTINENZA PUGLISI, THIS IS TOMORROW, 1999, HTTP://ARCHITETTURA.SUPEREVA.COM/EXTENDED/20000325/
SULLA PROGETTAZIONE, LA RAPPRESENTAZIONE E LA COSTRUZIONE DELL’ ARCHITETTURA: - HEINRICH TESSENOW, OSSERVAZIONI ELEMENTARI SUL COSTRUIRE, (1916), A CURA DI G. GRASSI, FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO 1988, € 19,00 - LUDOVICO QUARONI, PROGETTARE UN EDIFICIO, OTTO LEZIONI DI ARCHITETTURA, (1977) ED. KAPPA, ROMA 2001, € 18,50 - FRANCESCO CELLINI, MANUALETTO. NORME TECNICHE, COSTRUTTIVE E GRAFICHE PER LO SVOLGIMENTO DI UNA ESERCITAZIONE PROGETTUALE SUL TEMA DELLA CASA UNIFAMILIARE, CITTÀSTUDI, MILANO 1998, € 12,50
SONO INOLTRE CONSIGLIATI I SEGUENTI MANUALI DI STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA: - LEONARDO BENEVOLO, STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA, LATERZA, BARI 1960 - BRUNO ZEVI, SPAZI DELL'ARCHITETTURA MODERNA, EINAUDI, TORINO 1973 - KENNETH FRAMPTON, STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA, ZANICHELLI, BOLOGNA 1986
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ICAR/14
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21001995-1 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il disegno in architettura è comparabile alla parola nel linguaggio orale; saper parlare e scrivere, e quindi in architettura disegnare, in forma corretta e comprensibile, conosciuta ai nostri interlocutori è premessa fondamentale per potersi rapportare (collaborare e scambiare) con il mondo esterno superando il limite dell'intuizione personale e del sentimento privato. La conoscenza della base grammaticale e lessicale del disegno dell'architettura (nell’inscindibilità delle sue componenti di pensiero e di segno) consente di sperimentare la disponibilità del linguaggio grafico-architettonico di raccontare non solo la realtà oggettiva e materico/dimensionale dell'architettura stessa (esistente o progettata) ma anche di impostare, verificare, esporre, lungo l'intero iter progettuale e di studio, i pensieri formali, le logiche geometriche e proporzionali, le memorie storico linguistiche, i valori simbolici, il significato sotteso, che sostanziano i modi apparenti di essere degli oggetti architettonici e danno ragione logica e metrico dimensionale delle scelte formali e linguistiche che ognuno di essi (pensieri/oggetti) contiene ed esprime. obiettivi: sviluppare la conoscenza teorico-critica e la capacità pratica di corretta utilizzazione delle tecniche e dei metodi di rappresentazione, del significato e del valore delle convenzioni grafiche necessarie alla trasmissione dell'idea di architettura e al suo disegno per il progetto. Conoscenza critico operativa, quindi, del Disegno quale strumento base (sia attuativo che di stimolazione mentale lungo l'intero processo progettuale) per la definizione e messa in forma compiuta dei propri pensieri architettonici; per esprimere, in modo trasmissibile e comparabile, la propria idea di architettura; per lo studio e la comprensione delle forme e dei modi storici di costruzione della città e degli oggetti che la compongono. Così, a fianco di esercitazioni pratiche per l'approfondimento operativo delle leggi di costruzione geometrica e delle tecniche di rappresentazione, si analizzerà ruolo e collocazione reciproca del Disegno e dell'Architettura, tentando di fare ordine su alcune delle correlazioni esistenti tra il Disegno delle forme architettoniche e i modi storici di evoluzione interna sia del processo progettuale individuale, sia della definizione della forma architettonica stessa, sia delle tecniche di rappresentazione grafica storicamente corrispondenti. Metodi di valutazione: verifica delle esercitazioni e delle elaborazioni specifiche del tema individualmente svolto. Disegni che dovranno evidenziare: padronanza delle tecniche di rappresentazione e conoscenza dei modi formali, geometrici, estetici e culturali che sostanziano la disciplina architettonica; capacità di rappresentazione del tema architettonico proposto, dal disegno a mano libera al disegno digitale, dalle proiezioni ortogonali alla rappresentazione della realtà "volumetrico/dimensionale" e della definizione cromatica dei rapporti chiaroscurali e del colore.
Canale: CANALE I
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BEDONI CRISTIANA
( programma)
IL DISEGNO IN ARCHITETTURA È COMPARABILE ALLA PAROLA NEL LINGUAGGIO ORALE; SAPER PARLARE E SCRIVERE, E QUINDI IN ARCHITETTURA DISEGNARE, IN FORMA CORRETTA E COMPRENSIBILE, CONOSCIUTA AI NOSTRI INTERLOCUTORI È PREMESSA FONDAMENTALE PER POTERSI RAPPORTARE (COLLABORARE E SCAMBIARE) CON IL MONDO ESTERNO SUPERANDO IL LIMITE DELL'INTUIZIONE PERSONALE E DEL SENTIMENTO PRIVATO. LA CONOSCENZA DELLA BASE GRAMMATICALE E LESSICALE DEL DISEGNO DELL'ARCHITETTURA (NELL’INSCINDIBILITÀ DELLE SUE COMPONENTI DI PENSIERO E DI SEGNO) CONSENTE DI SPERIMENTARE LA DISPONIBILITÀ DEL LINGUAGGIO GRAFICO-ARCHITETTONICO DI RACCONTARE NON SOLO LA REALTÀ OGGETTIVA E MATERICO/DIMENSIONALE DELL'ARCHITETTURA STESSA (ESISTENTE O PROGETTATA) MA ANCHE DI IMPOSTARE, VERIFICARE, ESPORRE, LUNGO L'INTERO ITER PROGETTUALE E DI STUDIO, I PENSIERI FORMALI, LE LOGICHE GEOMETRICHE E PROPORZIONALI, LE MEMORIE STORICO LINGUISTICHE, I VALORI SIMBOLICI, IL SIGNIFICATO SOTTESO, CHE SOSTANZIANO I MODI APPARENTI DI ESSERE DEGLI OGGETTI ARCHITETTONICI E DANNO RAGIONE LOGICA E METRICO DIMENSIONALE DELLE SCELTE FORMALI E LINGUISTICHE CHE OGNUNO DI ESSI (PENSIERI/OGGETTI) CONTIENE ED ESPRIME. OBIETTIVI: SVILUPPARE LA CONOSCENZA TEORICO-CRITICA E LA CAPACITÀ PRATICA DI CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE TECNICHE E DEI METODI DI RAPPRESENTAZIONE, DEL SIGNIFICATO E DEL VALORE DELLE CONVENZIONI GRAFICHE NECESSARIE ALLA TRASMISSIONE DELL'IDEA DI ARCHITETTURA E AL SUO DISEGNO PER IL PROGETTO. CONOSCENZA CRITICO OPERATIVA, QUINDI, DEL DISEGNO QUALE STRUMENTO BASE (SIA ATTUATIVO CHE DI STIMOLAZIONE MENTALE LUNGO L'INTERO PROCESSO PROGETTUALE) PER LA DEFINIZIONE E MESSA IN FORMA COMPIUTA DEI PROPRI PENSIERI ARCHITETTONICI; PER ESPRIMERE, IN MODO TRASMISSIBILE E COMPARABILE, LA PROPRIA IDEA DI ARCHITETTURA; PER LO STUDIO E LA COMPRENSIONE DELLE FORME E DEI MODI STORICI DI COSTRUZIONE DELLA CITTÀ E DEGLI OGGETTI CHE LA COMPONGONO. COSÌ, A FIANCO DI ESERCITAZIONI PRATICHE PER L'APPROFONDIMENTO OPERATIVO DELLE LEGGI DI COSTRUZIONE GEOMETRICA E DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE, SI ANALIZZERÀ RUOLO E COLLOCAZIONE RECIPROCA DEL DISEGNO E DELL'ARCHITETTURA, TENTANDO DI FARE ORDINE SU ALCUNE DELLE CORRELAZIONI ESISTENTI TRA IL DISEGNO DELLE FORME ARCHITETTONICHE E I MODI STORICI DI EVOLUZIONE INTERNA SIA DEL PROCESSO PROGETTUALE INDIVIDUALE, SIA DELLA DEFINIZIONE DELLA FORMA ARCHITETTONICA STESSA, SIA DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA STORICAMENTE CORRISPONDENTI.
Metodi didattici ELABORATI GRAFICI SPECIFICI DI PROGETTO E ANALISI URBANA. ESERCITAZIONI PRATICHE PER L'APPROFONDIMENTO OPERATIVO DELLE LEGGI DI COSTRUZIONE GEOMETRICA E DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE.
Modalità di verifica dell'apprendimento VERIFICA DELLE ESERCITAZIONI E DELLE ELABORAZIONI SPECIFICHE DEL TEMA INDIVIDUALMENTE SVOLTO. DISEGNI CHE DOVRANNO EVIDENZIARE: PADRONANZA DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE E CONOSCENZA DEI MODI FORMALI, GEOMETRICI, ESTETICI E CULTURALI CHE SOSTANZIANO LA DISCIPLINA ARCHITETTONICA; CAPACITÀ DI RAPPRESENTAZIONE DEL TEMA ARCHITETTONICO PROPOSTO, DAL DISEGNO A MANO LIBERA AL DISEGNO INFORMATICO, DALLE PROIEZIONI ORTOGONALI ALLA RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTÀ "VOLUMETRICO/DIMENSIONALE" E DELLA DEFINIZIONE CROMATICA DEI RAPPORTI CHIAROSCURALI E DEL COLORE.
( testi)
Testi di riferimento: Cristiana Bedoni, I luoghi del disegno, Città Studi Edizioni, Milano 1996; Nuovo Manuale dell’architetto, CNR, ristampe varie; Durante il Corso verranno fornite Dispense didattiche e bibliografie specifiche documentative degli argomenti
Canale: CANALE II
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CIANCI MARIA GRAZIA
( programma)
IL DISEGNO SI PONE COME RICERCA DI UN'ESTETICA INDIVIDUALE, SOGGETTIVA, PROPRIA ED IN QUALCHE MODO UNICA; È QUINDI UNA CONQUISTA DI UNA PROPRIA AUTONOMIA, DI UNA PROPRIA LIBERTÀ ESPRESSIVA. LE OPERAZIONI GRAFICHE HANNO, INFATTI, LA CARATTERISTICA DI UNIRE INDISSOLUBILMENTE LA TECNICA ESECUTIVA, INTESA COME OPERATIVITÀ MANUALE, E IL PENSIERO ASTRATTO. DA QUESTO CONNUBIO DISCENDE LA CONDIZIONE ESCLUSIVA DEL DISEGNO DI RIGUARDARE TUTTE LE ARTI ED IN QUALCHE MODO ANCHE LA TRASVERSALITÀ DEL SUO INSEGNAMENTO A TUTTE LE FORMAZIONI PROFESSIONALI O LAUREE NELLE DISCIPLINE CREATIVE. DISEGNO DEVE ESSERE INTESO, SECONDO LA SUA PIÙ ANTICA TRADIZIONE ACCADEMICA, COME METALINGUAGGIO PROGETTUALE (CONDIVISO TRA LE ARTI), CIOÈ COME SAPERE CHE RIGUARDA LA DIMENSIONE FIGURATIVA - E DUNQUE COMUNICATIVA (RAPPRESENTATIVA) DELLA COSTRUZIONE ARCHITETTONICA. NEL PROCESSO DIDATTICO L'APPRENDIMENTO DEL DISEGNO CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE DI UNA PRECISA COLTURA FIGURATIVA DELL'ARCHITETTO ED È NECESSARIAMENTE COLLOCATO A CAVALLO TRA LA PROGETTAZIONE E LA STORIA .IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE, DI SPERIMENTARE LE TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE, FINALIZZATE ALLA CONOSCENZA, ALLA LETTURA, AL RILIEVO DIRETTO , ALL'ANALISI, ALL'IDEAZIONE DELL'ARCHITETTURA. NON SI POTRÀ IMPARARE A DISEGNARE PERFETTAMENTE NEL POCO TEMPO A DISPOSIZIONE; L'ESERCIZIO DEL DISEGNO E L'APPRENDIMENTO DI QUESTO È UN APPASSIONANTE E CONTINUO SFORZO CHE SI FA DA SOLI E CHE DOVREBBE ACCOMPAGNARCI PER TUTTA LA VITA; IL CORSO CERCHERÀ PERÒ DI DARE LE BASI PER COMPRENDERE E RAFFORZARE LE PROPRIE MODALITÀ ESPRESSIVE ATTRAVERSO IL DISEGNO: CON L'APPLICAZIONE DELLE VARIE TECNICHE, GRAZIE ALLE INDICAZIONI DIRETTE E PRATICHE DATE DURANTE LE ESERCITAZIONI, PER MEZZO DELLO STUDIO, DELL'OSSERVAZIONE E DEL RI-DISEGNO DI CASI EMBLEMATICI DELL'ARCHITETTURA E DELL'ARTE SIA CLASSICA CHE CONTEMPORANEA. ATTRAVERSO QUESTE ESERCITAZIONI, VERRÀ FAVORITA LA DEFINIZIONE DI UNA PROPRIA ESPRESSIVITÀ GRAFICA, AIUTANDO COSÌ A COMPRENDERE COME SIA INDISPENSABILE IL DISEGNO PER ESPRIMERE LE PROPRIE IDEE E PER IL PROGETTO. SCORRENDO I TESTI DEDICATI AI MAESTRI DELL'ARCHITETTURA, DA PALLADIO AD ALDO ROSSI, DA LEONARDO A LE CORBUSIER, IL NOSTRO INTERESSE È ATTRATTO DALLE IMMAGINI DELLE OPERE MA, SPESSO, ANCORA DI PIÙ DAI DISEGNI, CIOÈ DALLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLE LORO IDEE. ALL'INTERNO DELLE PIANTE, DEI PROSPETTI SONO INDISSOLUBILMENTE RACCHIUSI I CONCETTI COMPOSTIVI, STRUTTURALI, TECNOLOGICI E FORMALI CHE LI HANNO RESI PARADIGMATICI NEL MONDO DELL'ARCHITETTURA. IL DISEGNO IN QUALSIASI FORMA ESEGUITO, DALLO SCHIZZO AL PIÙ ASETTICO RENDERING COMPUTERIZZATO, È UNA DELLE CONOSCENZE STRETTAMENTE INDISPENSABILE ALL'ARCHITETTO PER ATTUARE LA PRECISA STESURA DELLE PROPRIE IDEE. CHE L'ARCHITETTURA SI APPRENDA E SI COMUNICHI DISEGNANDO LE ARCHITETTURE È PRATICA OVVIA, MA NON LO È ALLO STESSO TEMPO LA COSCIENZA DEL DISEGNO COME ESPRESSIONE DELLA MENTE E DELL'ANIMA. LA PRIMA PARTE DEL CORSO APPROFONDIRÀ QUINDI LA CONOSCENZA DEL DISEGNO A MANO LIBERA, UNA PROCEDURA CHE ALLUDE AL PASSATO MA CHE HA ESTIMATORI ILLUSTRI ANCHE NEL CONTEMPORANEO, UN PARTICOLARE SPAZIO SARÀ DEDICATO AL DISEGNO DAL VERO, ALLO SCHIZZO, AL DISEGNO PROSPETTICO E AL RILIEVO A VISTA. NELLA SECONDA PARTE SI SPERIMENTERANNO LE DIVERSE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE CONTEMPORANEA E NON, COME ESERCIZIO COMPLESSO D'INTERPRETAZIONE DELLA REALTÀ, SI PASSERÀ DALLA CHINA ALLA MATITA, DAL CARBONCINO ALL'ACQUERELLO, DALLA SANGUIGNA AI PANTONI, SU SUPPORTI DI VOLTA IN VOLTA DIFFERENTI. OGNI LEZIONE SARÀ PRECEDUTA DA UN’ESERCITAZIONE SVOLTA NELL'AULA O IN ESTERNO ALLA PRESENZA DEL DOCENTE CHE FORNIRÀ CHIARIMENTI PRATICI SULLA SUA ESECUZIONE. SONO PREVISTE VERIFICHE INTERMEDIE ED È RICHIESTA LA PRESENZA ALLE LEZIONI E ALLE ESERCITAZIONI
( testi)
R.ARNHEIM, ARTE E PERCEZIONE VISIVA, MILANO 1965_LICISCO MAGAGNATO-PAOLA MARINI (A CURA DI), ANDREA PALLADIO. I QUATTRO LIBRI DELL’ARCHITETTURA, IL POLIFILO, MILANO 1980._M. DE SIMONE; DISEGNO, RILIEVO, PROGETTO. IL DISEGNO DELLE IDEE, IL PROGETTO DELLE COSE, ROMA 1990_F.MOSCHINI E G.NERI; DAL PROGETTO. SCRITTI TEORICI DI FRANCO PURINI 1966-1991; ROMA 1992-G.ANCESCHI; L’OGGETTO DELLA RAFFIGURAZIONE, MILANO 1992-E. E. VIOLLET LE DUC; STORIA DI UN DISEGNATORE, VENEZIA 1992.-AA.VV.; TEORIE E METODI DEL DISEGNO, CITTÀ-STUDI, MILANO 1994. -AA.VV.; IL DISEGNO COME IDEA, ROMA 1996-G.DE FIORE; STORIA DEL DISEGNO, MILANO 1997-M.DOCCI E D. MAESTRI; SCIENZA DEL DISEGNO, TORINO 2000 AA.VV.; IL DISEGNO DELL' ARCHITETTURA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, ROMA 2002-ANNA SGROSSO, RINASCIMENTO E BAROCCO, IN DE ROSA-SGROSSO-GIORDANO, LA GEOMETRIA NELL’IMMAGINE. STORIA DEI METODI DI RAPPRESENTAZIONE, UTET, TORINO 2002.-M.G. CIANCI; LA RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO. STRUMENTI E PROCEDURE PER L' ANALISI E LA RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO, FIRENZE 2008-I MATERIALI (IMMAGINI, SCHEMI, RIFERIMENTI E APPROFONDIMENTI TEMATICI) USATI DAL DOCENTE A SUPPORTO DELLE COMUNICAZIONI SARANNO MESSI A DISPOSIZIONE PER LEVENTUALE RIPRODUZIONE DURANTE IL CORSO CHE SI SVOLGERÀ NEL PRIMO SEMESTRE E DURANTE IL QUALE SARANNO FORNITE INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE SPECIFICHE. SITO WEB: 100DISEGNI.BLOGSPOT.COM
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico DISCIPLINE A SCELTA - (visualizza)
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21002012 -
MACCHINE PER DISEGNARE: IL DISEGNO STORICO RIVISITATO PARAMETRICAMENTE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE ED ESPLICITARE LE RELAZIONI – SEMPRE ESISTITE - TRA LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E LA RAPPRESENTAZIONE ANALITICA IN UN APPROCCIO CONTEMPORANEO ALLE DISCIPLINE DEL DISEGNO E DELLA MATEMATICA. VERRANNO OFFERTI GLI STRUMENTI PER AMPLIARE LA CONOSCENZA DELLE CURVE PARAMETRICHE, DELLA LORO GENESI, DELLA LORO COSTRUZIONE E DEL LORO TRACCIAMENTO. LE EQUAZIONI ANALITICHE VERRANNO RELAZIONATE ALLE SPECIFICHE COSTRUZIONI GRAFICHE CON RIGA E COMPASSO, ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE E L’UTILIZZO DI “MACCHINE” QUALI ALCUNI ELLISSOGRAFI, PARABOLOGRAFI E IPERBOLOGRAFI. GLI OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI DELL’INSEGNAMENTO SONO: SVILUPPARE NEGLI STUDENTI LA CAPACITÀ DI SAPER VEDERE LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO FIGURATIVO SU UN SUPPORTO BIDIMENSIONALE, NEL MOMENTO STESSO DEL SUO DISEGNARSI; FORNIRE LE BASI SCIENTIFICO CULTURALI PER AFFRONTARE LA MODELLAZIONE DIGITALE; CONSOLIDARE LA CAPACITÀ DI RELAZIONARE FORME E FORMULE. OGNI CURVA DISEGNATA CON UNA MACCHINA, STABILENDO E POI VARIANDO I DATI DI PARTENZA, PONE LO STUDENTE PROTAGONISTA ATTIVO DEL TRACCIAMENTO E DELLA CORRISPONDENTE RAPPRESENTAZIONE ANALITICA
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21002012-1 -
PARTE I
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE ED ESPLICITARE LE RELAZIONI – SEMPRE ESISTITE - TRA LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E LA RAPPRESENTAZIONE ANALITICA IN UN APPROCCIO CONTEMPORANEO ALLE DISCIPLINE DEL DISEGNO E DELLA MATEMATICA. VERRANNO OFFERTI GLI STRUMENTI PER AMPLIARE LA CONOSCENZA DELLE CURVE PARAMETRICHE, DELLA LORO GENESI, DELLA LORO COSTRUZIONE E DEL LORO TRACCIAMENTO. LE EQUAZIONI ANALITICHE VERRANNO RELAZIONATE ALLE SPECIFICHE COSTRUZIONI GRAFICHE CON RIGA E COMPASSO, ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE E L’UTILIZZO DI “MACCHINE” QUALI ALCUNI ELLISSOGRAFI, PARABOLOGRAFI E IPERBOLOGRAFI.GLI OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI DELL’INSEGNAMENTO SONO: SVILUPPARE NEGLI STUDENTI LA CAPACITÀ DI SAPER VEDERE LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO FIGURATIVO SU UN SUPPORTO BIDIMENSIONALE, NEL MOMENTO STESSO DEL SUO DISEGNARSI; FORNIRE LE BASI SCIENTIFICO CULTURALI PER AFFRONTARE LA MODELLAZIONE DIGITALE; CONSOLIDARE LA CAPACITÀ DI RELAZIONARE FORME E FORMULE.OGNI CURVA DISEGNATA CON UNA MACCHINA, STABILENDO E POI VARIANDO I DATI DI PARTENZA, PONE LO STUDENTE PROTAGONISTA ATTIVO DEL TRACCIAMENTO E DELLA CORRISPONDENTE RAPPRESENTAZIONE ANALITICA
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FARRONI LAURA
( programma)
PRESENTAZIONE ATTRAVERSO MODELLI 3D DIGITALI, DELLA GENESI SPAZIALE DELLE CONICHE COME PROIEZIONI DEL CERCHIO O, EQUIVALENTEMENTE, SEZIONI PIANE DEL CONO CIRCOLARE RETTO; DEFINIZIONE DI CIASCUNA CONICA COME LUOGO GEOMETRICO; ANALISI E STUDIO DEI PARAMETRI CARATTERISTICI ATTRAVERSO METODI GRAFICI E ANALITICI; FORMULAZIONE ANALITICA PARAMETRICA E CARTESIANA; COSTRUZIONE E UTILIZZO DI MACCHINE PER DISEGNARE LE CONICHE. PER OGNI CURVA VERRANNO COSTRUITI DIVERSI TIPI DI MACCHINE. ALTRI TIPI DI CURVE: CAUSTICHE, CICLOIDI, SPIRALI: LORO STUDIO E COSTRUZIONE DELLA RELATIVA MACCHINA DA DISEGNO. STUDIO DELL’UTILIZZO DELLE MACCHINE DA DISEGNO PER IL TRACCIAMENTO DELLE CURVE IN CANTIERE NELL’OTTOCENTO IN ITALIA.
( testi)
BARTOLINI BUSSI M.G.C, MASCHIETTO M. (2006). MACCHINE MATEMATICHE : DALLA STORIA ALLA SCUOLA.MIGLIARI R. (1983). FONDAMENTI GEOMETRICI DELLA RAPPRESENTAZIONE PROGETTUALE E TECNICA DELL’ARCHITETTURA. TOMO 2.MIGLIARI R. (2009). GEOMETRIA DESCRITTIVA.RONDELET G.B. (1833). TRATTATO TEORICO PRATICO DELL’ARTE DI EDIFICARE, TOMO II. L’ARCHITETTURA PRATICA. DISEGNI DEGLI EDIFIZI RISPONDENTI AI BISOGNI MODERNI, ANNO II, FASCICOLO VII (1891), 26-27.
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ICAR/17
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002012-2 -
PARTE II
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE ED ESPLICITARE LE RELAZIONI – SEMPRE ESISTITE - TRA LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E LA RAPPRESENTAZIONE ANALITICA IN UN APPROCCIO CONTEMPORANEO ALLE DISCIPLINE DEL DISEGNO E DELLA MATEMATICA. VERRANNO OFFERTI GLI STRUMENTI PER AMPLIARE LA CONOSCENZA DELLE CURVE PARAMETRICHE, DELLA LORO GENESI, DELLA LORO COSTRUZIONE E DEL LORO TRACCIAMENTO. LE EQUAZIONI ANALITICHE VERRANNO RELAZIONATE ALLE SPECIFICHE COSTRUZIONI GRAFICHE CON RIGA E COMPASSO, ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE E L’UTILIZZO DI “MACCHINE” QUALI ALCUNI ELLISSOGRAFI, PARABOLOGRAFI E IPERBOLOGRAFI.GLI OBIETTIVI INTERDISCIPLINARI DELL’INSEGNAMENTO SONO: SVILUPPARE NEGLI STUDENTI LA CAPACITÀ DI SAPER VEDERE LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO FIGURATIVO SU UN SUPPORTO BIDIMENSIONALE, NEL MOMENTO STESSO DEL SUO DISEGNARSI; FORNIRE LE BASI SCIENTIFICO CULTURALI PER AFFRONTARE LA MODELLAZIONE DIGITALE; CONSOLIDARE LA CAPACITÀ DI RELAZIONARE FORME E FORMULE.OGNI CURVA DISEGNATA CON UNA MACCHINA, STABILENDO E POI VARIANDO I DATI DI PARTENZA, PONE LO STUDENTE PROTAGONISTA ATTIVO DEL TRACCIAMENTO E DELLA CORRISPONDENTE RAPPRESENTAZIONE ANALITICA
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MAGRONE PAOLA
( programma)
PRESENTAZIONE ATTRAVERSO MODELLI 3D DIGITALI, DELLA GENESI SPAZIALE DELLE CONICHE COME PROIEZIONI DEL CERCHIO O, EQUIVALENTEMENTE, SEZIONI PIANE DEL CONO CIRCOLARE RETTO; DEFINIZIONE DI CIASCUNA CONICA COME LUOGO GEOMETRICO; ANALISI E STUDIO DEI PARAMETRI CARATTERISTICI ATTRAVERSO METODI GRAFICI E ANALITICI; FORMULAZIONE ANALITICA PARAMETRICA E CARTESIANA; COSTRUZIONE E UTILIZZO DI MACCHINE PER DISEGNARE LE CONICHE. PER OGNI CURVA VERRANNO COSTRUITI DIVERSI TIPI DI MACCHINE. ALTRI TIPI DI CURVE: CAUSTICHE, CICLOIDI, SPIRALI: LORO STUDIO E COSTRUZIONE DELLA RELATIVA MACCHINA DA DISEGNO. STUDIO DELL’UTILIZZO DELLE MACCHINE DA DISEGNO PER IL TRACCIAMENTO DELLE CURVE IN CANTIERE NELL’OTTOCENTO IN ITALIA.
( testi)
BARTOLINI BUSSI M.G.C, MASCHIETTO M. (2006). MACCHINE MATEMATICHE : DALLA STORIA ALLA SCUOLA.MIGLIARI R. (1983). FONDAMENTI GEOMETRICI DELLA RAPPRESENTAZIONE PROGETTUALE E TECNICA DELL’ARCHITETTURA. TOMO 2.MIGLIARI R. (2009). GEOMETRIA DESCRITTIVA.RONDELET G.B. (1833). TRATTATO TEORICO PRATICO DELL’ARTE DI EDIFICARE, TOMO II. L’ARCHITETTURA PRATICA. DISEGNI DEGLI EDIFIZI RISPONDENTI AI BISOGNI MODERNI, ANNO II, FASCICOLO VII (1891), 26-27.
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MAT/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002013 -
CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
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PALLOTTINO ELISABETTA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI INVITARE GLI STUDENTI A RIFLETTERE E A INTERROGARSI SUL CARATTERE RELATIVO E STORICO DI OGNI TEORIA DEL RESTAURO E IN PARTICOLARE DI QUELLA "MODERNA" - FATTA DI CARTE, REGOLAMENTI E PRINCIPI - CHE VIENE CONSIDERATA COME PUNTO DI ARRIVO SCIENTIFICO E CHE PUÒ INVECE ESSERE LETTA COME UN MOMENTO DELLA STORIA DELLE INTERPRETAZIONI DEL PASSATO. E' ARGOMENTO CENTRALE DELLE LEZIONI LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO FINO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. I MOLTI ESEMPI PROVENIENTI DALL'AREA ROMANA SERVIRANNO AD ILLUSTRARE, IN DETTAGLIO, LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI ATTUALIZZAZIONE E DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA. SARÀ INOLTRE PROPOSTO AGLI STUDENTI DI CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE ALLA REALIZZAZIONE DI UN OSSERVATORIO DEL RESTAURO CONTEMPORANEO, MEDIANTE L'OSSERVAZIONE E LA VALUTAZIONE CRITICA DEI LAVORI IN CORSO NEI CANTIERI ROMANI.
( testi)
LA BIBLIOGRAFIA E IL MATERIALE DIDATTICO SARANNO INDICATI DURANTE IL CORSO.
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ICAR/19
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002015 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
È RICHIESTA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEI MOVIMENTI E DELLE TENDENZE ARTISTICHE DAL NEOCLASSICISMO FINO AI NOSTRI GIORNI CHE VERRÀ SOTTOPOSTA AD AMPIA VERIFICA IN SEDE DI ESAME. Un percorso della storia dell'arte di questo secolo attraverso una scelta di immagini che hanno significato o significano oggi un differente approccio stilistico, iconografico o simbolico nei confronti della rappresentazione.
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COEN ESTER
( programma)
Un percorso della storia dell'arte di questo secolo attraverso una scelta di immagini che hanno significato o significano oggi un differente approccio stilistico, iconografico o simbolico nei confronti della rappresentazione.
Giulio Carlo Argan, L'arte moderna 1770-1970; Achille Bonito Oliva, L'artye oltre il Duemila, Sansoni, Firenze 2003; Lea Vergine, L'arte in trincea. Lessico delle tendenze artistiche 1960-1990, Skira, Milano 1996
un testo a scelta: Ludwig Wittgenstein, Osservazioni sui colori, a cura di Aldo Gargani, Einaudi, Torino 1981 Georges Roque, Che cos'è l'arte astratta? Una storia dell'astrazione in pittura (1860-1960), Donzelli, Roma 2004 Rosalind Krauss, Passaggi: storia della scultura da Rodin alla Land Art, Bruno Mondadori, Milano 1998
una lettura a scelta tra i seguenti testi: Paul Signac, De Eugene Delacroix al neoimpressionismo, a cura di Enrico Maria Davoli, introduzione di Renato Barilli, Liguori, Napoli, 1993 Guillaume Apollinaire, I pittori cubisti: meditazioni estetiche, Abscondita, Milano, 2003 Wassili Kandisky, Il problema delle forme, Abscondita, Milano, 2011 Paul Klee, Confessione creatrice a altri scritti, Abscondita, Milano, 2004 Kazimir Malevic, Suprematismo, a cura di Gabriella di Milla, Abscondita, Milano, 2000 Umberto Boccioni, Pittura scultura futuriste, Abscondita, Milano, 2006 Le Corbusier e Amedee Ozenfant, Oltre il cubismo, Marinotti, Milano, 2011 Walter Gropius, La nuova architettura e il Bauhaus, Abscondita, Milano, 2004 Tristan Tzara, Scoperta delle arti cosiddette primitive, Abscondita, Milano, 2007 Sarò il tuo specchio. Interviste ad Andy Warhol, Hopefulmonster, Torino, 2008 Jeff Koons, Retrospettive, Postmediabooks, Milano, 2007 Louise Bourgeois, Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste, Quodlibet, Macerata, 2009 Olafur Eliasson, La memoria del colore e altre ombre informali, Postmediabooks, Milano, 2007
( testi)
una lettura a scelta tra i seguenti testi: Paul Signac, De Eugene Delacroix al neoimpressionismo, a cura di Enrico Maria Davoli, introduzione di Renato Barilli, Liguori, Napoli, 1993 Guillaume Apollinaire, I pittori cubisti: meditazioni estetiche, Abscondita, Milano, 2003 Wassili Kandisky, Il problema delle forme, Abscondita, Milano, 2011 Paul Klee, Confessione creatrice a altri scritti, Abscondita, Milano, 2004 Kazimir Malevic, Suprematismo, a cura di Gabriella di Milla, Abscondita, Milano, 2000 Umberto Boccioni, Pittura scultura futuriste, Abscondita, Milano, 2006 Le Corbusier e Amedee Ozenfant, Oltre il cubismo, Marinotti, Milano, 2011 Walter Gropius, La nuova architettura e il Bauhaus, Abscondita, Milano, 2004 Tristan Tzara, Scoperta delle arti cosiddette primitive, Abscondita, Milano, 2007 Sarò il tuo specchio. Interviste ad Andy Warhol, Hopefulmonster, Torino, 2008 Jeff Koons, Retrospettive, Postmediabooks, Milano, 2007 Louise Bourgeois, Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste, Quodlibet, Macerata, 2009 Olafur Eliasson, La memoria del colore e altre ombre informali, Postmediabooks, Milano, 2007
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L-ART/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002016 -
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
(obiettivi)
IL CORSO MIRA AD OFFRIRE AGLI STUDENTI UNA SOLIDA, BENCHÉ SINTETICA, FORMAZIONE SULLA STORIA DEI MUSEI, DALLE COLLEZIONI RINASCIMENTALI AL MUSEO CONTEMPORANEO, CON COSTANTE ATTENZIONE AL SUO INTERSECARSI CON LA STORIA DELLA CRITICA, DELLA TUTELA E DELLA CONSERVAZIONE. LA SEZIONE PRATICA - LABORATORIO DI MUSEOLOGIA E MUSEOGRAFIA – MIRA A FAR ENTRARE GLI STUDENTI NEL PROCESSO DI PROGETTAZIONE DI UN ALLESTIMENTO ESPOSITIVO, GUIDANDOLI NELL’IDENTIFICAZIONE DELLE COMPONENTI CONOSCITIVE CHE CONCORRONO AL PROCESSO PROGETTUALE E A COINVOLGERLI IN DIALOGO TRA LE ESIGENZE DELLA STORIA DELL’ARTE E DELL’ARCHITETTURA, DELLA CRITICA E DELLA COMUNICAZIONE, PORTANDOLI AD ELABORARE UN LINGUAGGIO CONDIVISO. AL TERMINE DELLE LEZIONI GLI STUDENTI DOVRANNO DIMOSTRARE DI CONOSCERE I PERCORSI TRACCIATI NELLA STORIA DELLA MUSEOLOGIA E DI AVERE ACQUISITO CONSAPEVOLEZZA DELLE RIFLESSIONI RECENTI E ATTUALI IN RELAZIONE ALLE FUNZIONI DEL MUSEO, CON RIFERIMENTO AGLI ASPETTI CRITICI, LEGISLATIVI E FUNZIONALi.
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CECCHINI SILVIA
( programma)
Il corso si divide in due parti di cui la prima (A), impostata su lezioni frontali e sopraluoghi, affronta il tema del museo dal punto di vista storico-critico. Qui si percorre la storia dal collezionismo privato alla declinazione settecentesca del museo come luogo pubblico, alla creazione dei musei ottocenteschi nelle capitali europee, fino ad arrivare ad alcune significative esperienze allestitive della contemporaneità. Le trasformazioni della cultura espositiva e museale verranno analizzate leggendone forme e contenuti come risultante dell’incontro tra storia dell’architettura e dell’arte, della conservazione e della critica. Specifici approfondimenti saranno dedicati alla storia del rapporto tra collezioni private, musei e contesto cittadino e territoriale a Roma tra XV e XIX secolo e alla cultura museale italiana dei primi cinquanta anni del XX secolo. La seconda parte (B) del corso è dedicata al Laboratorio di Museologia e Museografia, il cui fine è l’elaborazione di un’idea progettuale per l’allestimento di una sezione del Museo di Roma – Palazzo Braschi. Questa fase comprenderà incontri laboratoriali e conferenze di storici dell’arte, funzionari del museo, architetti e restauratori, al fine di mettere a disposizione dei frequentanti le conoscenze di storia dell’arte, dell’architettura, delle tecniche artistiche e dei problemi conservativi relativi alle opere da allestire, di cui tener conto nell’elaborare il progetto espositivo. Tema del Laboratorio per l’a.a. 2015-2016: l’allestimento della gipsoteca di Pietro Tenerani al Museo di Roma – Palazzo Braschi.
( testi)
Bibliografia: M.T. Fiorio, Il museo nella storia. Dallo studiolo alla raccolta pubblica, Mondadori, Milano-Torino 2011.
Parte A: durante il corso verrà indicata una bibliografia di riferimento per i temi trattati nelle lezioni frontali e nei sopraluoghi. Parte B) Verrà consegnato un DOSSIER contenente letture critiche e materiali documentari utili alla realizzazione dell’idea progettuale che, assieme alla frequenza alle conferenze, saranno parte integrante del programma d’esame.
Ai non frequentanti verrà indicato un testo integrativo.
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L-ART/04
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002135 -
BIM - TECNICHE PARAMETRICHE DI PROGETTAZIONE
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Erogato presso
21002135 BIM - TECNICHE PARAMETRICHE DI PROGETTAZIONE in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 CONVERSO STEFANO
( programma)
Obiettivi IL CORSO INTRODUCE GLI STUDENTI ALLE NUOVE MODALITÀ DI PROGETTAZIONE LEGATE ALLA DIFFUSIONE DEGLI STRUMENTI DIGITALI DI MODELLAZIONE PARAMETRICA IN DIRETTO COLLEGAMENTO CON QUELLI DI ANALISI E DI PRODUZIONE A CONTROLLO NUMERICO. LO SCOPO È QUELLO DI ESPORRRE GLI STUDENTI ALLA EVOLUZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI LEGATA AI NUOVI STRUMENTI, ATTRAVERSO UNA PANORAMICA DI ESPERIENZE PROGETTUALI, L’INCONTRO CON AZIENDE DEL SETTORE E PROFESSIONISTI IN SEMINARI DEDICATI E LA SPERIMENTAZIONE DIRETTA DI STRUMENTI SOFTWARE. GLI STUDENTI HANNO MODO DI SPERIMENTARE IN PRIMA PERSONA I NUOVI MODI DI PRODUZIONE CHE SI VANNO DELINEANDO NELLA CONVERGENZA TRA COMPETENZE PROGETTUALI E CULTURA DIGITALE SU UN TERRENO OPERATIVO, CHE PASSA DALLA MODELLAZIONE DIGITALE DI ELEMENTI COSTRUTTIVI, AL CONTROLLO RIGOROSO DELLE GEOMETRIE DI PROGETTO E DEI COSTI, FINO ALLA ANALISI ENERGETICA E ALLA PRODUZIONE E CONTROLLO NUMERICO.
Contenuti IL CORSO SI CONCENTRERÀ SULLO SVILUPPO E LA COSTRUZIONE DI SISTEMI DIGITALI DI PROGETTAZIONE MEDIANTE L’INTRODUZIONE DELLE TECNOLOGIE DI MODELLAZIONE PARAMETRICA, CON PARTICOLARE ENFASI SULLA PRODUZIONE DI DATI, ATTUATA CON METODOLOGIA BIM (BUILDING INFORMATION MODELING). MODELLI GEOMETRICI VERRANNO PRODOTTI LUNGO TUTTO L’ARCO DEL CORSO, FACENDO SEMPRE ATTENZIONE ALLA LORO STRUTTURAZIONE IN FUNZIONE DELL’USO CHE DI ESSI VIENE FATTO NELLO SCAMBIO IN GRUPPI MULTIDISCIPLINARI DI LAVORO. GLI STUDENTI POTRANNO SCEGLIERE SU QUALE ASPETTO CONCENTRARE LA LORO ATTENZIONE, DAL CONTROLLO DEI COSTI ALL’ANALISI ENERGETICA, DAL CONTROLLO DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI A QUELLO DELL’ANALISI STRUTTURALE. QUESTO PER PERMETTERE ALLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, ALLA RENDERIZZAZIONE E ALLA PRODUZIONE DI DISEGNI DI AVERE UNO SCAMBIO CONTINUO CON TUTTI I SISTEMI DI ANALISI E VERIFICA DELL’EDIFICIO SENZA ASPETTARE CHE ESSE AVVENGANO A PROGETTO ARCHITETTONICO COMPLETATO. A TALE SCOPO, IL CORSO PERMETTERÀ IL COLLEGAMENTO DEL LAVORO DI ESAME CON QUELLO DI ALTRI CORSI AL FINE DI SVILUPPARE TEMI DI LAVORO COMUNI. IL CORSO SARÀ COLLEGATO ALLA ESPERIENZA IN CORSO DEL SOLAR DECATHLON EUROPE 2012.
( testi)
STEFANO CONVERSO, IL PROGETTO DIGITALE PER LA COSTRUZIONE, MAGGIOLI EDITORE, MILANO 2009 STEFANO CONVERSO, SHOP ARCHITECTS. COLLABORAZIONI COSTRUTTIVE IN DIGITALE, IT REVOLUTION IN ARCHITETTURA, EDILSTAMPA, ROMA, 2008 BRANKO KOLAREVIC, KEVIN KLINGER, MANUFACTURING MATERIAL EFFECTS. RETHINKING DESIGN AND MAKING IN ARCHITECTURE, TAYLOR&FRANCIS, 2008 MAURIZIO GARGANO, FORMA E MATERIA. RATIOCINATIO E FABRICA NELL'ARCHITETTURA DELL'ETÀ MODERNA, OFFICINA EDIZIONI, ROMA, 2007 INGRID PAOLETTI, COSTRUIRE LE FORME COMPLESSE. INNOVAZIONE, INDUSTRIALIZZAZIONE E TRASFERIMENTO PER IL PROGETTO DI ARCHITETTURA, COLLANA TECNOLOGIA E PROGETTO CLUP, MILANO, 2006 AXEL KILIAN E AL., ARCHITECTURAL GEOMETRY, BENTLEY PRESS INSTITUTE, 2008 PATRICK BEAUCÉ, BERNARD CACHE, VERSO UN MODO DI PRODUZIONE NON STANDARD, IN: ARCH'IT EXTENDED PLAY HTTP://ARCHITETTURA.SUPEREVA.COM/EXTENDED/20040214/INDEX.HTM
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ICAR/14
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002133 -
COSTRUZIONI E PROTOTIPI
(obiettivi)
LE FINALITA’ SONO QUELLE DI CREARE UN COLLEGAMENTO TRA ESPERIENZA PROGETTUALE E PRODOTTO FINITO. PARTENDO DA UN PROGETTO GIA’ DEFINITO GLI STUDENTI REALIZZERANNO UN PROTOTIPO ATTRAVERSO LE INFORMAZIONI DI RITORNO RELATIVE ALLE PROBLEMATICHE E LE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE DISPONIBILI. IN ALTRI TERMINI SI VUOLE SVILUPPARE LA SENSIBILITA’ DEGLI STUDENTI IN MERITO ALLE RAGIONI FUNZIONALI E PRODUTTIVE CHE DANNO FORMA AGLI OGGETTI
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4
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ICAR/14
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002134 -
ARTI CIVICHE
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
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Erogato presso
21002134 ARTI CIVICHE in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 CARERI FRANCESCO
( programma)
IL CORSO DI ARTI CIVICHE È ESPLORAZIONE E RIAPPROPRIAZIONE DELLA CITTÀ. INSEGNA L’ARTE DELLA SCOPERTA E DELLA TRASFORMAZIONE E PROPONE IL CAMMINARE COME MODALITÀ DI RICERCA. OPERA NELLA CITTÀ ALLA SCALA 1:1, COME AZIONE FISICA NELL’ AMBIENTE URBANO. L' OBIETTIVO È RIATTIVARE NEGLI STUDENTI DI ARCHITETTURA LE LORO INNATE CAPACITÀ DI TRASFORMAZIONE CREATIVA DELLO SPAZIO IN CUI ABITANO, DI RICORDARGLI CHE HANNO UN CORPO E DELLE MANI CON CUI LO POSSONO MODIFICARE, E DELLE CAPACITÀ RELAZIONALI E CONVIVIALI PER INCONTRARE I CITTADINI. È UN CORSO PERIPATETICO CHE SI COMPIE INTERAMENTE CAMMINANDO. ATTRAVERSA I CONFINI PER RICOSTRUIRE UN FILO UNITARIO AI FRAMMENTI DI CITTÀ SEPARATE IN CUI VIVIAMO. PROCEDE IN MODO STRABICO, VERSO UNA META E VERSO CIÒ CHE LO DISTOGLIE DALLA META. DISPONENDOSI AGLI INCIDENTI DI PERCORSO, ALLA POSSIBILITÀ DI INCIAMPARE E DI SBAGLIARE STRADA DELIBERATAMENTE, ALLA RICERCA E ALL’ASCOLTO DEI FENOMENI IMPREVEDIBILI DELLA REALTÀ URBANA. PROPONE AGLI STUDENTI DI PRENDERE LA CITTÀ DI SORPRESA, IN MODO INDIRETTO, LATERALE, LUDICO, NON FUNZIONALE, DI INCIAMPARE IN TERRITORI INESPLORATI DOVE NASCONO NUOVI INTERROGATIVI. CHIEDE AGLI STUDENTI DI PROVARE A GUARDARE LA REALTÀ “CON LA TESTA SOTTO LE GAMBE”, DI RIBALTARE I PUNTI DI VISTA, DI PRODURRE LUOGHI ATTRAVERSO AZIONI MATERIALI E IMMAGINARI IMMATERIALI, DI TROVARE DELLE MODALITÀ INEDITE CON CUI RACCONTARLI. L’ESAME È UNA VERIFICA DELL’ESPERIENZA COMUNE E DELL’APPRENDIMENTO INDIVIDUALE AVVENUTO DURANTE IL SEMESTRE. SARANNO VALUTATE LA QUANTITÀ DELLE PRESENZE, LA QUALITÀ DELLA PARTECIPAZIONE ALLE CAMMINATE, GLI INTERVENTI E LE AZIONI DI TRASFORMAZIONE TERRITORIALE, LA QUALITÀ DEI MATERIALI DI POSTPRODUZIONE, I POST EFFETTUATI SUL BLOG DEL CORSO, L’ORIGINALITÀ E LA COERENZA DEL LAVORO DI SINTESI ESTETICA PRESENTATO ALL’ ESAME.
Prerequisiti E' RICHIESTA UNA CONOSCENZA DI BASE DI STORIA DELL'ARTE E DELLE PIÙ RECENTI DIREZIONI DELL'ARTE ATTUALE. E' PREVISTA UNA CAMMINATA INAUGURALE DEL CORSO IL WEEK END PRIMA DELL'INIZIO DEL SEMESTRE, TRE GIORNI DI CAMMINO DAL 4 AL 6 MARZO 2015 VALIDA ANCHE COME PREISCRIZIONE.
Metodi Didattici E' UN CORSO INTERAMENTE PERIPATETICO ORGANIZZATO IN CAMMINATE CON L'INTENTO DI PERDERSI COSCIENTEMENTE NELLA CITTÀ, CI SONO ALCUNE REGOLE DA SEGUIRE: NON SI CAMMINA NEI MARCIAPIEDI NÉ NELL'ASFALTO. NON SI PUÒ MAI TORNARE INDIETRO. NON SI CREDE NELLA PROPRIETÀ PRIVATA. CHI PERDE TEMPO GUADAGNA SPAZI.
Verifica dell'apprendimento IL CORSO SI CONCLUDE CON UN ESAME ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI UN OPERA. LE MODALITÀ SARANNO DECISE ALLA FINE IN BASE AL TIPO DI SPAZI ATTRAVERSATI E ALL'ESPERIENZA VISSUTA.
Altre Informazioni IL CORSO SARÀ A NUMERO CHIUSO PER SOLI 25 STUDENTI SELEZIONATI IN BASE AD UNA PAGINA DI MOTIVAZIONI MANDATA AL DOCENTE PER MAIL. NON SEGUIRÀ L'ORARIO UFFICIALE E LE LEZIONI NON SARANNO TUTTE LE SETTIMANE IN QUANTO LE CAMMINATE SI SVOLGERANNO DALLE 9,30 FINO AL TRAMONTO.
( testi)
- FRANCESCO CARERI, WALKSCAPES. EL ANDAR COMO PRÀCTICA ESTÉTICA / WALKING AS AN AESTHETIC PRACTICE, EDITORIAL GUSTAVO GILI, BARCELLONA 2002, TRAD IT. WALKSCAPES. IL CAMMINARE COME PRATICA ESTETICA, EINAUDI, TORIMO 2006.
-ANNA DETHERIDGE, SCULTORI DELLA SPERANZA. L'ARTE NEL CONTESTO DELLA GLOBALIZZAZIONE, EINAUDI 2012
- AA.VV., INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA 1958-69, NAUTILUS/STAMPATRE, TORINO, 1994
- FRANCESCO CARERI, CONSTANT / NEW BABYLON, UNA CITTÀ NOMADE, TESTO & IMMAGINE, TORINO, 2001
- BRUCE CHATWIN, THE SONGLINES (1987), TRAD. IT. LE VIE DEI CANTI, ADELPHI, MILANO, 1988
- FRANCO LA CECLA., PERDERSI, L'UOMO SENZA AMBIENTE, LATERZA, BARI, 1988
- PETER LANG, A CURA DI., SUBURBAN DISCIPLINE, PRINCETON ARCHITECTURAL PRESS, NEW YORK, 1997
- ROSALIND KRAUSS, PASSAGES IN MODERN SCULPTURE, MIT PRESS, 1981, TR. IT. PASSAGGI, BRUNO MONDADORI, MILANO, 1998
Per approfondire sui temi del camminare, il perdersi, l’arte, la natura e la città:
- Omero, Odissea - Jean Jacques Rousseau, le fantasticherie del passeggiatore solitario, Torino, Einaudi 1993 (1770) - Henry David,Thoreau, Walden, (con prefazione di Wu Ming 2), Donzelli 2007 (1851) - Henry David,Thoreau, Camminare, SE, Milano 1999, (1854) - Robert,Walser, La passeggiata, Adelphi, Milano 1978 (1919) - Werner Herzog, Sentieri nel ghiaccio, Guanda, Milano 1980 - Gilles A Tiberghien, Land Art, Carré, Paris 1993 - Robert Smithson, The collected writings, Univeristy of California Press, Los Angeles 1996 - Piero Zanini, Significati del confine, Mondadori, Milano 1997 - Stalker, Attraverso i Territori Attuali, Jean Michel Place, Paris 2000 - David Le Breton, Il mondo a piedi : elogio della marcia, Milano, Feltrinelli, 2001 - Michel Foucault, Spazi altri. I luoghi delle eterotropie, mimesis, Milano 2002 - Rebecca Solnit, Storia del camminare, Bruno Mondadori, Milano 2002 - Gilles Clement, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodilibet, Macerata 2005 - Duccio Demetrio, Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Cortina Raffaello 2005 - Raffaele Milani, Il paesaggio è un'avventura. Invito al piacere di viaggiare e di guardare, Feltrinelli 2005 - Giampaolo Nuvolati, Lo sguardo vagabondo. Il flâneur e la città da Baudelaire ai postmoderni, Il Mulino 2006 - Italo Testa, Pensieri viandanti. L'etica del camminare. Vol. 2, Diabasis 2009 Su Roma:
- Giovanni Berlinguer e Piero Della Seta, Borgate di Roma, Editori Riuniti, Roma 1960, 1976 - Italo Insolera, Roma Moderna, Einaudi, Torino 1962-2001 - Alberto Clementi e Francesco Perego (a cura di), La metropoli spontanea. Il caso di Roma, Dedalo, Bari 1983 - Vezio De Lucia, Se questa è una città, Editori Riuniti, Roma 1989 - Franco Martinelli, Roma Nuova. Borgate Spontanee e insediamenti pubblici, Angeli, Milano 1990 - Walter Tocci, Roma, che ne facciamo, Editori Riuniti, Roma 1993 - Massimo Ilardi e Paolo Desideri (a cura di), Attraversamenti: i nuovi territori dello spazio pubblico, costa e nolan, Genova 1997 - Marco Brazzoduro e Cinzia Conti (a cura di), Le città della capitale. Rapporti sociali e qualità della vita a Roma, Franco Angeli, Milano 2002 - Comune di Roma, Atlante delle periferie, (pubblicazione a cura dell’Ente), Roma 2003. - Giorgio Piccinato, La città eventuale, Quodlibet, Macerata 2004 - Giovanni Caudo, Case di carta: la “nuova” questione abitativa, in l’Unità (in due parti) 24 e 27 dicembre 2005 e http://www.urbanisticatre.uniroma3.it/editoriale/editoriale_caudo_casa.pdf - Piero Salvagli (a cura di), Roma Capitale nel XXI secolo. La città metropolitana policentrica, Palombi, Roma 2005 - Stalker, A Travers les Territoires Actuels / Aattraverso i Territori Attuali, Jean Michel Place, Paris 2000 - Lorenzo Romito, Campagnaromana, alla scoperta dell'Oltrecittà. In Marjetica Potrc, Fragmented worlds. Fondazione Ratti - Actar Barcellona 2006 - AA.VV, Modello Roma. L'ambigua modernità, Odradek, Roma 2007 - Carlo Cellamare, Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi, Eleuthera, Milano 2008 - Marco Cremaschi (a cura di), Tracce di quartieri. Il legame sociale nella città che cambia, Franco Angeli, Milano 2008 - Francesco Careri e Lorenzo Romito, Roma, una città senza case, un popolo senza terra, in Aldo Bonomi (a cura di), La Vita Nuda, Triennale Electa, Milano 2008, pp.105-115 - Walter Tocci, Italo Insolera, Domitilla Moranti, Avanti c'è posto. Storie e progetti del trasporto pubblico a Roma, Donzelli, Roma 2008 - Sonia Masiello, Roma periSferica. La città, le periferie, gli immigrati, la scuola, Franco Angeli, Milano 2009 - Caritas di Roma, Osservatorio Romano sulle Migrazioni. Sesto Rapporto, Idos, Roma 2010 - Antonio Castronovi (a cura di), un futuro per Roma, Ediesse, 2010
film: - Europa '51 (1952) di Roberto Rossellini - Accattone (1961) di Pierpaolo Pasolini - Mamma Roma (1962) di Pierpaolo Pasolini - Residence Roma (2001) di Fabio Caramaschi - Residence Bastoggi (2003) di Maurizio Iannelli e Caludio Canepari - Good Buy Roma (2011) di Gaetano Crivaro e Margherita Pisano - Space Metropoliz (2013) di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis
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ICAR/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21002136 -
PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO: LE RADICI DELL'ANTICO NEL CONTEMPORANEO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI TUTTI GLI STRUMENTI IDONEI ALLA PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO A PARTIRE DALLA SCALA TERRITORIALE FINO AD ARRIVARE A QUELLA ARCHITETTONICA. TUTTO È IMPRONTATO ALLA COSTRUZIONE DI UNA METODOLOGIA PROGETTUALE IN GRADO DI INTRAPRENDERE TENTATIVI DI RICONNESSIONE TERRITORIALE A PARTIRE DALL'INDIVIDUAZIONE DI LUOGHI E STRUTTURE APPARTENENTI ALL'UOMO E AL SUO "SEGNARE" LA TERRA. ALL'INTERNO DI QUESTO PROCESSO VERRÀ ESPLICITATA L'IMPORTANZA DEL RUOLO DEGLI ANTICHI NELLA COMPLESSITÀ DELLA PRODUZIONE DELL'ARTIFICIALE E QUESTA COMPLESSITÀ, DI CUI IL "MITO" COSTITUISCE PARTE FONDAMENTALE, SARÀ PROPOSTA COME MATRICE DELLA PRODUZIONE ARCHITETTONICA CONTEMPORANEA. SARÀ IL METODO STESSO, UNA VOLTA COSTRUITO, A GARANTIRE UNA PROGETTAZIONE IN INTIMA RELAZIONE CON IL PAESAGGIO.
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4
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ICAR/14
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010002 -
STORIA DELLA CITTA' MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO TENDE A FORNIRE UN INQUADRAMENTO DELLA CITTÀ TRA LA FINE DELL’ETÀ MODERNA E L’INIZIO DI QUELLA CONTEMPORANEA CHE PONGA IN LUCE IL MANIFESTARSI, CON CRESCENTE EVIDENZA, DI CARATTERI ETEROGENEI NELLA STORIA DELL’URBANISTICA OCCIDENTALE: DALLE FASI SETTE-OTTOCENTESCHE, OSCILLANTI FRA LE ISTANZE ‘COLTE’ DEL PENSIERO ILLUMINISTA E L’IRROMPERE SULLA SCENA URBANA DELLE ESIGENZE DELLA PRIMA INDUSTRIALIZZAZIONE, FINO ALLA METÀ DEL NOVECENTO IN CUI, CON LA NASCITA E I PRIMI SVILUPPI DELLA DISCIPLINA URBANISTICA PROPRIAMENTE DETTA, SI ASSISTE ANCHE ALLA DEFINITIVA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ FRA CITTÀ MODERNA E CONTEMPORANEA.
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Erogato presso
21010002 STORIA DELLA CITTA' MODERNA E CONTEMPORANEA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE URBANA (DM 270) LM-4 ANGELUCCI FEDERICA
( programma)
IL CORSO TENDE A FORNIRE APPROFONDIMENTI PER LA CONOSCENZA DELLA STORIA DELLA CITTÀ MODERNA E CONTEMPORANEA, ATTRAVERSO ALCUNE ‘SEZIONI’ INDIVIDUATE ALL'INTERNO DEL PERIODO COMPRESO TRA LA META’ DEL XVIII SECOLO E LA META’ DEL XX SECOLO. L’ATTENZIONE DEL CORSO SARA’ RIVOLTA AD ESPLORARE SIA L’ASSETTO URBANO DI PARTICOLARI CITTA’ (CON SPECIALE RIGUARDO AD ALCUNE CAPITALI EUROPEE), CHE A TEMATICHE DI CARATTERE GENERALE. LE VARIE ‘SEZIONI’, ORGANIZZATE IN CICLI SETTIMANALI, AFFRONTERANNO I SEGUENTI ARGOMENTI: CULTURA URBANA E TRASFORMAZIONE DELLA CITTA’ NELL’EUROPA DEI LUMI; LE CITTA’ CAPITALI EUROPEE TRA ANCIEN RÉGIME E RIVOLUZIONE: PARIGI, LONDRA, BERLINO E VIENNA. LE CITTÀ DELL’OTTOCENTO EUROPEO FRA NEOCLASSICISMO, ECLETTISMO E INDUSTRIALIZZAZIONE; REGENT STREET E RUE DE RIVOLI, MODELLI DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO DELLA CITTÀ OTTOCENTESCA; I GRANDI ‘PIANI’ DELLE CITTÀ CAPITALI: LA PARIGI DI HAUSSMANN, VIENNA E IL RING, BARCELLONA ED IL PLAN CERDA’, BERLINO ED AMSTERDAM, LA ROMA DI VIVIANI; LA ‘CITTÀ INDUSTRIALE’. GARDEN CITY E CIUDAD LINEAL. LA RIFLESSIONE CRITICA SULLA CITTÀ TRA OTTOCENTO E NOVECENTO, DA CAMILLO SITTE AI ‘DISURBANISTI’ SOVIETICI E A BROADACRE CITY DI FRANK LLOYD WRIGHT, FINO ALLE NUOVE CITTÀ DI FONDAZIONE DEL REGIME FASCISTA. LE CORBUSIER E LA “METROPOLI MODERNA”. LA NASCITA DELLA DISCIPLINA URBANISTICA NELL’ITALIA DEL NOVECENTO E IL TRAMONTO DEL PROGETTO URBANO, DALLA LEGGE URBANISTICA DEL 1942 ALLA RICOSTRUZIONE POST-BELLICA.
( testi)
LIBRI, SAGGI E OGNI ALTRO MATERIALE DIDATTICO CHE DI VOLTA IN VOLTA SI RITERRÀ NECESSARIO PER SEGUIRE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO. IN PARTICOLARE, PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME E’ CONSIGLIATO IL SEGUENTE TESTO: B. GRAVAGNUOLO, LA PROGETTAZIONE URBANA IN EUROPA, 1750-1960 – STORIA E TEORIE, ROMA-BARI, LATERZA, 1997. PER PARTICOLARI INTEGRAZIONI POSSONO ESSERE UTILIZZATI: P. SICA, STORIA DELL’URBANISTICA – IL SETTECENTO, ROMA-BARI, LATERZA, 1981; ID., STORIA DELL’URBANISTICA – L’OTTOCENTO, ROMA-BARI, LATERZA; ID., STORIA DELL’URBANISTICA – IL NOVECENTO, ROMA-BARI, LATERZA; G. ZUCCONI, LA CITTA’ DELL’OTTOCENTO, ROMA-BARI, LATERZA, 2001; B. SECCHI, LA CITTA’ DEL VENTESIMO SECOLO, ROMA-BARI, LATERZA 2005. G. CURCIO, LA CITTA’ DEL SETTECENTO, ROMA-BARI, LATERZA, 2008. PER LE RICERCHE SU ROMA NEL SETTECENTO È CONSIGLIATO: P. MICALIZZI, ROMA NEL XVIII SECOLO, ROMA, KAPPA, 2003.
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ICAR/18
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21002138 -
STUDI URBANI, SPAZIO E SOCIETÀ
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Erogato presso
21002138 STUDI URBANI, SPAZIO E SOCIETÀ in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE URBANA (DM 270) LM-4 CAUDO GIOVANNI
( programma)
IL PROCESSO DI INDIVIDUALIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ È ASSIMILATO AL PROGRESSIVO PROCESSO DI FRAMMENTAZIONE DELLA CITTÀ, ALLA SUA DIVISIONE IN PARTI. EPPURE, SE SI GUARDA ALLA REALTÀ URBANA, ALLE PRATICHE, NON MANCA LA POSSIBILITÀ DI UNA DIVERSA DESCRIZIONE DELLA REALTÀ URBANA. UNA DESCRIZIONE CHE NON NEGA LA CENTRALITÀ DELL’INDIVIDUO MA NE RESTITUISCE UN SIGNIFICATO DIVERSO DA QUELLO MERAMENTE INDIVIDUALISTICO/COMPETITIVO CHE SI VUOLE PREVALENTE. FORME DI ASSOCIAZIONE E DI COMUNITÀ SEMBRANO TORNARE ALL’INTERNO DEI CONTESTI URBANI, NON SOLO DI QUELLI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO MA NELLE PRINCIPALI METROPOLI. ALLO STESSO TEMPO LO SPAZIO, PRINCIPALMENTE QUELLO DEL QUARTIERE - LO SPAZIO DI PROSSIMITÀ, È TORNATO AD ESSERE TEMA DEL PROGETTO DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. DENSIFICAZIONE E RIGENERAZIONE DI QUARTIERI ESISTENTI FANNO SÌ CHE IL RAPPORTO TRA LUOGO E COMUNITÀ RITORNI AD ESSERE UN NODO ESSENZIALE DEGLI STUDI URBANI. CHE COS’È IL QUARTIERE OGGI NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA? COME SI PROGETTA O SI TRASFORMA UN QUARTIERE? IN CHE RAPPORTO STANNO LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO E QUELLA DELLA COMUNITÀ O IL SUO RADICAMENTO?
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE BASI PER UNA COMPRENSIONE CRITICA DELLE PROBLEMATICHE URBANE E DI POTER CONFRONTARE QUESTE CON IL RUOLO CHE IL PROGETTO PUÒ AVERE NEL PREDISPORRE LE SOLUZIONI. LA STRUTTURA DEL CORSO E GLI ARGOMENTI AFFRONTATI CONSENTONO ALLO STUDENTE DI COLLOCARE LA PROPRIA ESPERIENZA DIDATTICA DIALOGANDO CON I TEMI DELL’ARCHITETTURA E CON QUELLI DEGLI STUDI URBANI STABILENDO LE POSSIBILI CONNESSIONI E RELAZIONI E COSTRUENDOSI COSÌ UNA VISIONE D’INSIEME.
IL CORSO INCORAGGIA UN APPROCCIO ARGOMENTATIVO DELLE PROBLEMATICHE DELLA CONDIZIONE URBANA CONTEMPORANEA ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE PRATICHE, LA TEORIZZAZIONE E LA SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE. AGLI STUDENTI VERRÀ RICHIESTO DI LAVORARE IN DIFFERENTI CONTESTI URBANI. IL CORSO PREVEDE LA RESTITUZIONI DELLE LETTURE DEI TESTI E L’ELABORAZIONI TEORICO-PRATICHE SUL TEMA DEL RAPPORTO TRA SPAZIO E COMUNITÀ NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA ASSUMENDO COME AMBITO DI LAVORO IL TEMA DELL’ABITARE.
( testi)
I TESTI SONO QUELLI CHE SARANNO OGGETTO DELLE LETTURE SVOLTE IN AULA, E SARANNO INDICATE DI VOLTA DI VOLTA
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ICAR/21
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21002144 -
ACUSTICA E ILLUMINOTECNICA
(obiettivi)
IL CORSO INTRODUCE GLI STUDENTI ALLE PROBLEMATICHE DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO, AFFRONTATE MEDIANTE L’APPRENDIMENTO DELLE LEGGI E DELLE TECNICHE DI BASE DELLA DISCIPLINA. ALLE NOZIONI SULLA LUCE COME FENOMENO FISICO E MISURABILE FA SEGUITO UN APPROFONDIMENTO SULLA PERCEZIONE VISIVA E DEL COLORE. LUCE NATURALE ED ARTIFICIALE VENGONO STUDIATE IN APPLICAZIONI INDOOR E OUTDOOR, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’INTERAZIONE TRA LUCE E MATERIALI.
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Erogato presso
21002144 ACUSTICA E ILLUMINOTECNICA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA (DM 270) LM-4 N0 FRASCAROLO MARCO
( programma)
IL CORSO INTRODUCE GLI STUDENTI ALLE PROBLEMATICHE DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO, AFFRONTATE MEDIANTE L’APPRENDIMENTO DELLE LEGGI E DELLE TECNICHE DI BASE DELLA DISCIPLINA. ALLE NOZIONI SULLA LUCE COME FENOMENO FISICO E MISURABILE FA SEGUITO UN APPROFONDIMENTO SULLA PERCEZIONE VISIVA E DEL COLORE. LUCE NATURALE ED ARTIFICIALE VENGONO STUDIATE IN APPLICAZIONI INDOOR E OUTDOOR, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’INTERAZIONE TRA LUCE E MATERIALI.
Contenuti STRUTTURA DIDATTICA
PARTE I - FOTOMETRIA NATURA FISICA DELLA LUCE: DEFINIZIONE DEL FENOMENO LUMINOSO GRANDEZZE FOTOMETRICHE: DEFINIZIONE E METODI DI CALCOLO STRUMENTAZIONE E MISURE FOTOMETRICHE
PARTE II – LUCE E PERCEZIONE VISIVA IL FENOMENO DELLA VISIONE: L’OCCHIO UMANO ED I PROCESSI VISIVI PRESTAZIONE VISIVA E RELATIVA DIPENDENZA DALLE CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE COMFORT VISIVO E RISCHIO DI ABBAGLIAMENTO
PARTE III – LUCE E COLORE I SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DEL COLORE INTERAZIONE DELLA LUCE CON LA MATERIA: SPETTRI DI EMISSIONE E REMISSIONE PROPRIETÀ CROMATICHE DELLE SORGENTI E LORO INFLUENZA SUI FATTORI SOGGETTIVI DELLA VISIONE
PARTE IV – TECNOLOGIA PER L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE SORGENTI LUMINOSE: TECNOLOGIE, PRESTAZIONI E CAMPI D’APPLICAZIONE APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE: TECNOLOGIE, PRESTAZIONI E CAMPI D’APPLICAZIONE SISTEMI E COMPONENTI PER LA REGOLAZIONE E IL CONTROLLO (DOMOTICA)
PARTE V - ILLUMINAZIONE NATURALE SORGENTI DI LUCE NATURALE SISTEMI PER IL CONTROLLO DELLA LUCE NATURALE E PER L’INTEGRAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE METODI DI CALCOLO E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PARTE VI – LUCE E PROGETTO: GENERALITÀ METODI DI CALCOLO, SIMULAZIONE, RAPPRESENTAZIONE E VERIFICA PROGETTAZIONE INTEGRATA CON L’ARCHITETTURA: LE FORME, I MATERIALI NORMATIVA DI RIFERIMENTO
PARTE VII – LUCE E PROGETTO: APPLICAZIONI APPLICAZIONI INDOOR: AMBIENTI RESIDENZIALI, COMMERCIALI, INDUSTRIALI, ESPOSITIVI, SCUOLE, UFFICI APPLICAZIONI OUTDOOR: STRADE, SPAZI PUBBLICI, MONUMENTI, PARCHI ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
PARTE VIII – GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE: REALIZZAZIONE, GESTIONE, MANUTENZIONE IL RISPARMIO ENERGETICO GESTIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE SOSTENIBILITÀ ECONOMICA: VALUTAZIONE COSTI/BENEFICI DELLE SCELTE PROGETTUALI
Metodi Didattici NOTI GLI ASPETTI TEORICI, LO STUDENTE VIENE GUIDATO VERSO LE PROBLEMATICHE DELLA PROGETTAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE TECNOLOGIE DISPONIBILI SUL MERCATO A LIVELLO DI ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE, CONTROLLO DELL’ILLUMINAZIONE NATURALE, INTEGRAZIONE NATURALE/ARTIFICIALE E SISTEMI DI DOMOTICA. L’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE VIENE STUDIATO SEGUENDONE TUTTA LA VITA UTILE, OVVERO IN RELAZIONE ALLE FASI DI PROGETTO, SIMULAZIONE, REALIZZAZIONE, CONDUZIONE, MANUTENZIONE, SMALTIMENTO. UN APPROFONDIMENTO È DEDICATO AGLI ATTUALI SISTEMI DI FINANZIAMENTO CHE RENDONO SOSTENIBILI PROGETTI ANCHE DI GROSSA ENTITÀ. IL CORSO PREVEDE L’ANALISI CRITICA DI PROGETTI DI ILLUMINAZIONE PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI REALIZZATI NEGLI ULTIMI ANNI NEL PANORAMA INTERNAZIONALE, NONCHÉ LO SVILUPPO DI UN PROGETTO INTEGRATO ACUSTICA/ILLUMINOTECNICA DA PARTE DELLO STUDENTE, RELATIVO AD UNO SPAZIO INTERNO.
Verifica dell'apprendimento MODALITA’ D’ESAME L’ESAME PREVEDE L’ELABORAZIONE DI UN PROGETTO CON VERIFICHE PERIODICHE NEL CORSO DELL’ANNO E PRESENTAZIONE FINALE NELL’AMBITO DELLA PROVA ORALE, CHE COSTITUISCE L’ESAME FINALE. PER IL SUPERAMENTO DELL’ESAME È RICHIESTO UN LIVELLO DI COMPRENSIONE ADEGUATO DEI TEMI CONTENUTI NEL CORSO, CHE VERRANNO VERIFICATI NEL CORSO DEL COLLOQUIO. IL PROGETTO PUÒ ESSERE EFFETTUATO INDIVIDUALMENTE O IN GRUPPO, COSTITUITO AL MASSIMO DA DUE PERSONE. L’ESAME FINALE È INDIVIDUALE.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO IL MATERIALE DIDATTICO È COSTITUITO DA DISPENSE E DAL TESTO, DISPONIBILE NELLE BIBLIOTECHE DI FACOLTÀ O ACQUISTABILE CON CONVENZIONE PER STUDENTI: AA.VV. MANUALE DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA – A CURA DI MARCO FRASCAROLO. M.E. ARCHITECTURAL BOOK AND REVIEW 2010
BIBLIOGRAFIA - JORRIT TORNQUIST. COLORE E LUCE. TEORIA E PRATICA. ISTITUTO DEL COLORE – EDIZIONI UNICOPLI. 1999 - R. CARRATÙ, MANUALETTO DI FISICA TECNICA APPLICATA ALL’ARCHITETTURA. 1. ILLUMINOTECNICA, ARACNE EDITRICE, 2003 - AA.VV. (A CURA DI P.PALLADINO) MANUALE DI ILLUMINAZIONE. TECNICHE NUOVE. 2005 - T. AURELI, M. FRASCAROLO, GUIDA RELATIVE ALLA TECNICA DI ILLUMINAZIONE IN FUNZIONE DEL CONTENIMENTO DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO E DEI CONSUMI ENERGETICI, APAT 2005 - M. BONOMO, GUIDA ALLA PROGETTAZIONE DELL’ILLUMINAZIONE STRADALE E URBANA, MANCOSU EDITORE, 2006 - AA.VV. MANUALE DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA – A CURA DI MARCO FRASCAROLO. M.E. ARCHITECTURAL BOOK AND REVIEW. 2010 - P. PALLADINO, P. SPOTTI, ILLUMINARE CON I LED, TECNICHE NUOVE, 2013 - WWW.AIDILUCE.IT
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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