PROGETTAZIONE URBANA - LABORATORIO 4 |
Codice
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21001973 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: PROGETTAZIONE URBANISTICA
(obiettivi)
Obiettivo del corso è mostrare, come percorso possibile e auspicabile di rigenerazione della città, la riprogettazione e il riuso del fiume in ambito urbano e periurbano. L’area di studio su cui verrà approfondito questo tema è, in particolare, la parte del III Municipio di Roma attraversata dal fiume Aniene (Città Giardino, Quartiere Valli e Sacco Pastore).
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Codice
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21001973-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/21
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
DESCRIZIONE DEL TEMA Benché sia situata a solo 30 km di distanza da Roma nel suburbio orientale e possegga due siti UNESCO (Villa Adriana e Villa d'Este), Tivoli è scarsamente percepita nell'immaginario collettivo. Da "must" del Grand Tour, rappresentato e descritto innumerevoli volte nel XVIII e XIX secolo, la città è regredita a 29ma destinazione turistica italiana. Tivoli fu rinomata sin dall’epoca romana per le acque minerali sulfuree, che hanno suscitato le straordinarie scenografie di Villa Adriana (II secolo),Villa d'Este (XVI secolo) e Villa Gregorina (1835), che dell'acqua hanno fatto l'elemento caratterizzante. La lunga condizione di interdipendenza tra Roma e Tivoli è stata scandita da una serie di scambi commerciali lungo il fiume Aniene e la Via Tiburtina: le colline intorno a Tivoli hanno da sempre fornito la Capitale di olio di alta qualità, e le cave hanno supportato le necessità cittadine con il caratteristico "travertino" utilizzato in buona parte dell'edilizia romana. L'energia idraulica fornita dalle cascate dell'Aniene è stata sfruttata dal periodo proto-industriale per il funzionamento di cartiere e ferriere. Dal Novecento in poi, il fiume ha contribuito significativamente al fabbisogno di energia elettrica della Capitale. Oggi, molti impianti sono in abbandono, ergendosi come monumenti di archeologia industriale tra cave, fabbriche ancora in uso, insediamenti illegali, centri commerciali, e alle stesse propaggini dell’edificato storico.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Complessivamente, queste dinamiche danno conto di una condizione di fragilità ambientale, frammentazione negli usi del suolo e una generale perdita di "senso del luogo". Il Laboratorio affronta la progettazione delle aree delle cartiere più problematiche a ridosso della città di Tivoli e dei siti da recuperare lungo il fiume. Le ore di lezione saranno suddivise in comunicazioni teoriche, che si avvarranno anche di contributi esterni, in seminari di approfondimento sui temi della progettazione urbana in vari contesti nazionali e in esercitazioni, finalizzate a focalizzare e a dare adeguato trattamento progettuale alle problematiche generali e specifiche dell’area. Le esercitazioni saranno accompagnate da comunicazioni relative all’orizzonte problematico e le attese dell’amministrazione comunale: stato di fatto, stato di diritto (ricognizione dei documenti di pianificazione alle differenti scale e dei programmi di trasformazione in itinere; l’orizzonte della progettualità istituzionale (ricognizione dei programmi di trasformazione in attesa e dei relativi scenari); l’orizzonte della progettualità diffusa che pone il tema delicato del necessario confronto tra sapere esperto e sapere comune, e della partecipazione. L’insieme di queste comunicazioni mira a porre lo studente nelle condizioni di pervenire in breve tempo alla formulazione di una proposta progettuale: il ragionamento verterà sugli elaborati propedeutici al progetto, su possibili metodi di riferimento, sulle analisi e tecniche che ne informano la redazione. Gli studenti sono guidati nell'approfondimento di scenari di sviluppo sostenibile, incorporando diverse opportunità e fattori di rischio, nella redazione di un master plan in grado di affrontare le questioni nell'insieme e nel delineare alcune proposte a livello locale su ambiti definiti. La strategia spaziale chiama in gioco differenti questioni e scale nel tematizzare l’Aniene come infrastruttura verde: pratiche di agricoltura urbana e Urban Greening, riutilizzo di aree dismesse per funzioni di accoglienza e soluzioni con spazi verdi alla piccola scala in grado di migliorare la qualità urbana e la resilienza complessiva dell’area.
(testi)
Testi base I. Insolera, Roma moderna, Einaudi, Torino, 1962. A.L. Palazzo (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma, 2005. A. Galassi, B. Rizzo, Città Giardino Aniene, Minerva Edizioni, Bologna, 2013. E. Battaglini, Lo sviluppo territoriale. Dal disegno della ricerca alla valutazione dei risultati, FrancoAngeli, Milano, 2014. Testi di approfondimento su Roma C. Caracciolo, Roma capitale, Editori Riuniti, Roma, 1956. F. Castagnoli, C. Cecchelli, G. Giovannoni, M. Zocca, Topografia e urbanistica di Roma, Cappelli, Bologna, 1958. “Urbanistica”: n. 28-29, 1959; n. 40, 1964; n. 46-47, 1966; n. 106, 1996; n. 110, 1998; n. 116, 2002. “Romacentro”, fascicoli da 1 a 8, Palombi, Roma, 1986. C. Aymonino, Progettare Roma capitale, Laterza, Roma-Bari, 1990. G. Cuccia, Urbanistica, edilizia, infrastrutture di Roma capitale 1870-1990, Laterza, Roma-Bari, 1991. L. Benevolo, Roma dal 1870 al 1990, Laterza, Roma-Bari, 1992. M. Marcelloni, Pensare la città contemporanea – Il nuovo piano regolatore di Roma, Laterza, Roma-Bari, 2003. V. Vidotto, Roma contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2006.
“Classici” L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, Roma-Bari, 1967. K. Lynch, L’immagine della città, Marsilio, Venezia, 1967. C. Aymonino, Origini e sviluppo della città moderna, Marsilio, Padova, 1971. F. Choay, L’urbanisme. Utopies et réalités, Seuil 1965. Trad. it. La città. Utopie e realtà, Einaudi, Torino, 1973. G. Piccinato, La costruzione dell’urbanistica 1871-1914, Officina, Roma, 1978. L. Benevolo, La cattura dell’infinito, Laterza, Roma-Bari, 1993. L. Mazza, Trasformazioni del piano, Franco Angeli, Milano, 1994. G. Clément, Manifesto del Terzo paesaggio, a cura di F. De Pieri, Quodlibet, Macerata, 2005. P. Bevilacqua, L'utilità della storia. Il passato e gli altri mondi possibili, Donzelli, Roma, 2007.
Testi generali sul progetto urbano A.L. Palazzo, L. Giecillo (a cura di), Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Macerata, Quodlibet, 2009. P. Colarossi e A.P. Latini (a cura), La progettazione urbana vol. 1-3, ed. Il Sole24Ore, Milano 2007 K. Lynch, L’immagine della città, Marsilio, Padova 2006 (ed. or. 1960) M. Romano, L’estetica della città europea, ed. Einaudi, Torino 1993 AA.VV., Il progetto dell’esistente, in “Rassegna di Architettura e Urbanistica”, Anno XXIV n. 71-72/1990 A. Levy e V. Spigai (a cura), Il piano e l’architettura della città (parte 3 – la riprogettazione della città esistente), ed. CLUA, Venezia 1989 L.S. Cutler e S.S. Cutler, Recycling cities for the people, Van Nostrand Reinhold, NY 1983 R. Krier, Lo spazio della città, ed. Clup, Milano 1982
Testi di riferimento codici morfologici D.G. Parolek, K. Parolek, P.C. Crawford, Form-Based Codes, John Wiley & Son, N.J. P. Colarossi e A.P. Latini (a cura), La città del buon abitare e la progettazione urbana, pag. 41-74, in “Urbanistica” n.140/2009 G. Bianchi, La qualità dello “spazio del quotidiano”: pratiche e strumenti di accompagnamento, in “Urbanistica” n.136/2008 A. Duany e E. Plater-Zyberk, Il lessico del New Urbanism, in “Urbanistica” n.108/1997 AA. VV., Il disegno degli spazi aperti, numero monografico in “Casabella” Anno LVII n. 597-598/1993
Testi sulla “natura”, sulla “natura in città” e sulla multifunzionalità agricola B. Rizzo, Paesaggi e piani. Politiche e strumenti comunali per il paesaggio, Edizioni Kappa, 2005. M. Angrilli, W. Baricchi, F. Boschi (a cura di), Progetto e paesaggio. Guida pratica per l’autorizzazione e la relazione paesaggistica, Maggioli, Sant’Arcangelo di Romagna, 2011. B. Rizzo, Ruralità e turismo. Un’integrazione strategica per il rilancio del paesaggio sanmarinese, Artigrafiche Sanmarinesi, 2011. C. Cicatiello, D. Marino, I farmers’ market. La mano visibile del mercato, FrancoAngeli, Milano, 2012. A. Pascale, Radici e gemme. La società civile delle campagne dall’Unità a oggi, Chiarelettere, 2013.
Testi di riferimento alle esperienze presentate nel corso A.L. Palazzo, I “numeri” della sostenibilità. Riflessioni sulle politiche urbane in Francia, “Urbanistica Informazioni”, n. 241, 2012, pp. 25-26. A.L. Palazzo, Governance multilivello e intercomunalità nell’agglomerazione lionese, in “Urbanistica” n.145/2011 D. Budin, Il progetto urbano a Garland (Lyon), in “Urbanistica” n.145/2011. A. Latini, Princìpi di progettazione urbana, in “Urbanistica” n.140/2010. A.L. Palazzo, Sfide della rigenerazione urbana, “Urbanistica Informazioni”, n. 231, p. 9 ss., marzo-aprile 2010. A.L. Palazzo, Città e territori tra progetto urbano e governance, “Urbanistica Informazioni”, n. 237, p. 9 ss., marzo-aprile 2011. A.L. Palazzo, Regole della forma e forma delle regole: il caso di Boston, in V. Fabietti (a cura di), Forma urbana e valutazione ambientale, Sala, Pescara, pp. 70-91.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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NUCCI LUCIA
(programma)
LA CITTÀ È IL LUOGO DI RICERCA, DI SPERIMENTAZIONE E DI AZIONE DEL LABORATORIO. GLI STUDENTI SONO CHIAMATI A CONFRONTARSI CON LA DESCRIZIONE/INTERPRETAZIONE DELLA CITTÀ, CON I PRINCIPALI TEMI CHE ATTRAVERSANO LA DISCIPLINA DELLA PROGETTAZIONE URBANA E A SPERIMENTARE UNA PROPOSTA DI INTERVENTO. IL CORSO È STRUTTURATO CON LEZIONI, SEMINARI - CHE PREVEDONO CONTRIBUTI DI DOCENTI ESTERNI - ALLE ATTIVITÀ DI LABORATORIO. LE LEZIONI RESTITUIRANNO I CARATTERI SOSTANZIALI DELLA MATRICE TEORICA DELL’URBANISTICA, LA CONCETTUALIZZAZIONE DELLE PROBLEMATICHE URBANE, LE ACQUISIZIONI DI NATURA TECNICA E OPERATIVA. LE ESERCITAZIONI CONSENTIRANNO DI SPERIMENTARE I MODI IN CUI SI PUÒ RESTITUIRE UN CONTESTO URBANO E COME UN OPERARE CRITICO PUÒ CONIUGARE LE ACQUISIZIONI TEORICHE CON LA PRATICA DEL PROGETTO URBANISTICO.
TEMA PROGETTUALE PROGETTO DI UN INTERVENTO DI DENSIFICAZIONE/INTENSIFICAZIONE NELLA CITTÀ DI ROMA. IL LAVORO PREVEDE QUATTRO FASI PRINCIPALI: 1. LE TRACCE. RESTITUZIONE, ATTRAVERSO UN PROCESSO DI ESPLORAZIONE URBANA, DEI CARATTERI PRINCIPALI DELL’AREA E IN PARTICOLARE DELLE AREE INUTILIZZATE; 2. LE CRITICITÀ. TEMATIZZAZIONE DELLE CRITICITÀ E DEI MALFUNZIONAMENTI DELL’AREA ATTRAVERSO UN LAVORO DI ANALISI E DI DIAGNOSI DEI SUOI PROBLEMI; 3. LE STRATEGIE. FORMULAZIONE DI STRATEGIE DI INTERVENTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA CONNESSE CON IL PROCESSO DI DENSIFICAZIONE E NEGLI ULTIMI CINQUANTA ANNI DEL SECOLO SCORSO LE CITTÀ HANNO PIÙ CHE RADDOPPIATO LA LORO DIMENSIONE FISICA E, IN GENERALE, IL CONSUMO DI SUOLO, AI FINI DELL’URBANIZZAZIONE, È CRESCIUTO IN MODO ESPONENZIALE. SI TRATTA DI UN TERRITORIO URBANIZZATO CHE, IN ALCUNI CASI, È DIVENTATO ANCHE METROPOLI MA SENZA PASSARE PER LA CITTÀ. UN TERRITORIO LA CUI STRUTTURA NON È STABILE MA DOVE TUTTO ANCORA NECESSITA DI ESSERE RIPENSATO, MODIFICATO. UNA POPOLAZIONE SEMPRE PIÙ DIVERSA E FRAMMENTATA ATTRAVERSA QUESTO TERRITORIO, LO ABITA, LO USA E LO TRASFORMA. LA CITTÀ È ATTRAVERSATA SEMPRE MENO DAGLI ABITANTI E SEMPRE PIÙ DA INDIVIDUI CHE LA USANO. UNA POPOLAZIONE FLUTTUANTE ATTRAVERSA I LUOGHI DELLA CITTÀ, LI USA, PRETENDE CHE LA CITTÀ FUNZIONI MA NON SE NE CURA: LA CITTÀ COME UN PRODOTTO, NON COME UNA COSTRUZIONE SOCIALE. IN QUESTO SCENARIO GLI STRUMENTI TRADIZIONALI DELL’URBANISTICA RISCHIANO DI RIDURSI AD UNA MERA CONOSCENZA DI TECNICHE SENZA CHE SE NE COMPRENDA, O SENZA CHE SI ABBIA LA CONSAPEVOLEZZA, DEGLI EFFETTI E DELLE IMPLICAZIONI DEL FARE.
IL CORSO AVVICINA GLI STUDENTI AI PRINCIPALI APPROCCI INERENTI I PROBLEMI DELLA CONDIZIONE URBANA CONTEMPORANEA. LEZIONI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO, CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STUDENTI, ESPLORERANNO LE PRINCIPALI EVOLUZIONI TEORICHE DEGLI STUDI URBANI. AGLI STUDENTI SARÀ PROPOSTA LA DUPLICE MATRICE TEORICA DELLA DISCIPLINA URBANISTICA: LE TEORIE DEL PERCHÈ, NEL SENSO DELLE RAGIONI DELL’URBANISTICA, E LE TEORIE DEL COME, NEL SENSO DELLA FORMAZIONE DELLA CITTÀ E DELLA STRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO PRODOTTA DALLE DIFFERENTI ATTIVITÀ ANTROPICHE. IL CORSO SI PREFIGGE QUATTRO OBIETTIVI: 1. DARE AGLI STUDENTI UNA RAPPRESENTAZIONE QUANTO PIÙ ESAUSTIVA POSSIBILE DELLE CONCETTUALIZZAZIONI TEORICHE DEI PROBLEMI URBANI; 2. AIUTARE GLI STUDENTI A SVILUPPARE LE CAPACITÀ CREATIVE E IL SENSO CRITICO NELLA PROSPETTIVA DI UNA PRATICA OPERATIVA CHE RIGUARDI I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DELLA CITTÀ COSTRUITA; 3. METTERE IN GRADO GLI STUDENTI DI LEGGERE UN CONTESTO URBANO ATTRAVERSO L’ESPLORAZIONE URBANA E LA RACCOLTA DI DATI INDIRETTI; 4. METTERE IN GRADO GLI STUDENTI DI FORMULARE UN PROGETTO URBANISTICO CHE CONTENGA PROPOSTE DI INTERVENTO APPROPRIATE PER I PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE URBANA. INOLTRE GLI STUDENTI SARANNO CHIAMATI AD ARGOMENTARE LE PROPOSTE DI INTERVENTO, A SOSTENERLE E DIFENDERLE ATTRAVERSO COMUNICAZIONI PUBBLICHE.
(testi)
I TESTI DI RIFERIMENTI SARANNO FORNITI DAL DOCENTE ALLA FINE DI OGNI LEZIONE
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Canale: CANALE III
Docente
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RIZZO BIANCAMARIA
(programma)
Il tema del corso è volto a mostrare, come percorso possibile e auspicabile di rigenerazione della città, la riprogettazione e il riuso del fiume in ambito urbano e periurbano. L’area di studio su cui verrà approfondito questo tema è, in particolare, la parte del III Municipio di Roma attraversata dal fiume Aniene (Città Giardino, Quartiere Valli e Sacco Pastore). Obiettivo del corso è l’acquisizione di un quadro conoscitivo generale (tavole di inquadramento) che consenta di individuare punti di forza e punti di debolezza del rapporto (esistente o mancante) tra fiume e città, e la conseguente predisposizione di un piano strategico (“masterplan”), che miri a rafforzare ed integrare il ruolo dell’ambito fluviale nel quartiere, dal punto di vista morfologico, funzionale e ambientale. La strategia generale di rigenerazione urbana verrà espressa nel Masterplan attraverso la definizione una serie di obiettivi, per perseguire i quali occorrerà indicare possibili interventi progettuali. Alcuni di tali interventi verranno poi specificati ad una scala di maggior dettaglio, attraverso “approfondimenti progettuali” effettuati su ambiti ritenuti particolarmente significativi. Il corso si articolerà in apporti sia tecnico/metodologici che teorici, finalizzati a fornire agli studenti strumenti operativi utili ad affrontare la prova pratica sull’area di studio e somministrati attraverso lezioni frontali, che si avvarranno, in alcuni casi, anche del contributo di esperti esterni. Contestualmente alle lezioni, verranno svolte in aula tre esercitazioni, il cui esito costituirà elemento di valutazione per la decisione del voto finale in sede di esame. Il lavoro deve essere di gruppo (max 4 persone). E’ obbligatoria la frequenza al corso, attestata dalla firma a fine lezione, e non sarà possibile sostenere l’esame se sarà superato il limite massimo di assenze, pari ad 1/8 del totale dei giorni di lezione.
(testi)
- Bonomo B., Il quartiere delle Valli, Franco Angeli 2007 - De Franciscis G., Rigenerazione urbana. Il recupero delle aree dismesse in Europa, Eidos Edizioni 1997 - Ercolini M., Cultura dell’acqua e progettazione paesistica, Gangemi Editore, 2010 - Fabbri P., Ecologia del paesaggio per la pianificazione, Aracne Edizioni 2005 - Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci Editore 2001 - Galassi A., Rizzo B., Città Giardino Aniene, Minerva Editore 2013 - Guccione B., Parchi e giardini contemporanei, Alinea Edizioni 2001 - Magnaghi A. , Il territorio degli abitanti. Società locali e autosostenibilità, Franco Angeli Editore, 1998. - Magnaghi A., La rappresentazione identitaria del territorio. Atlanti, codici, figure, paradigmi per il progetto locale, Alinea, 2005. - Palazzo A.L., Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, 2005. - Rizzo B. et Alii, Il territorio di San Marino. Indirizzi per un paesaggio in trasformazione, Inu Edizioni, 2006 - Rizzo B., Palazzo A.L., Paesaggio, storia e partecipazione. La Convenzione Europea a San Marino, Officina Edizioni, 2009
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: REGOLAMENTAZIONE EDILIZIA E URBANISTICA
(obiettivi)
Il Laboratorio ha un modulo di due crediti di regolamentazione urbanistica
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Codice
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21001973-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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2
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Settore scientifico disciplinare
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IUS/10
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Ore Aula
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25
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale: CANALE I
Docente
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GALLIA ROBERTO
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Canale: CANALE II
Mutua da
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21001973-2 REGOLAMENTAZIONE EDILIZIA E URBANISTICA in SCIENZE DELL'ARCHITETTURA (DM 270) L-17 CANALE I GALLIA ROBERTO
(programma)
1. ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO IL SISTEMA GERARCHICO DELLE FONTI DEL DIRITTO IL PROCEDIMENTO E IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA CONFERENZA DI SERVIZI EX ART. 14 E SS L. 241/90 L’ACCORDO DI PROGRAMMA EX ART. 34 TUEL 2. L’URBANISTICA E IL GOVERNO DEL TERRITORIO LA LEGGE FONDAMENTALE DEL 1865 E LA LEGGE URBANISTICA 1150/42 L’«URBANISTICA» NELLA COSTITUZIONE DEL ‘48 IL PROCESSO DI REGIONALIZZAZIONE LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO DELLE ENTI LOCALI IL FEDERALISMO AMMINISTRATIVO: LE RIFORME BASSANINI IL «GOVERNO DEL TERRITORIO» NELLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE 3. L’URBANISTICA PER PIANI LA PIANIFICAZIONE “A CASCATA” LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DI DIRETTIVE E DI SETTORE LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE LA PIANIFICAZIONE LOCALE ATTUATIVA 4. IL PIANO REGOLATORE GENERALE E LE SUE VARIANTI GLI ELABORATI DI PIANO LA NATURA GIURIDICA I CONTENUTI IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE LE VARIANTI: TIPOLOGIE E PROCEDIMENTO 5. L’URBANISTICA PER PROGETTI LA PROGRAMMAZIONE COMPLESSA E IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO GLI INTERVENTI DI RECUPERO EX ART.11, L. 179/92 I PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO I PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA LE SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA I CONTRATTI DI QUARTIERE I PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO I PROGRAMMI DI INIZIATIVA COMUNITARIA 6. IL REGIME DEI TITOLI EDILIZI DALLA “LICENZA EDILIZIA” EX L. 1150/42 E ALLA “CONCESSIONE EDILIZIA” EX L. 10/77 LA CONCESSIONE E LE OPERE DA SOTTOPORRE AD AUTORIZZAZIONE EDILIZIA. IL SILENZIO ASSENSO. LE “OPERE INTERNE” EX ART. 26 L. 47/85. LA DISCIPLINA DELLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EX ART. 19 L. 241/90 IL RIORDINO E LA SEMPLIFICAZIONE DELLE LEGGI BASSANINI: IL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA EDILIZIA (D.P.R. 380/01): ARTT. 3, 6, 10, 22 E 23. 7. LE NUOVE SEMPLIFICAZIONI LA MODIFICA DELL’ART. 6 DEL TU EDILIZIA (ART. 5 L. 73/10): LE NUOVE OPERE INTERNE LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ EX ART. 49, COMMA 4-BIS L. 122/10
(testi)
1) V. MAZZARELLI, L’URBANISTICA E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, IN S. CASSESE (A CURA DI), “TRATTATO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO”, GIUFFRÈ, MILANO, 2003 (STRALCIO); 2) A. FIALE, COMPENDIO DI DIRITTO URBANISTICO, EDIZIONI SIMONE, NAPOLI, 2011; 3) CODICE AGGIORNATO DELLA MATERIA, A SCELTA DELLO STUDENTE (CONSULTAZIONE
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Canale: CANALE III
Mutua da
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21001973-2 REGOLAMENTAZIONE EDILIZIA E URBANISTICA in SCIENZE DELL'ARCHITETTURA (DM 270) L-17 CANALE I GALLIA ROBERTO
(programma)
1. ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO IL SISTEMA GERARCHICO DELLE FONTI DEL DIRITTO IL PROCEDIMENTO E IL PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO LA CONFERENZA DI SERVIZI EX ART. 14 E SS L. 241/90 L’ACCORDO DI PROGRAMMA EX ART. 34 TUEL 2. L’URBANISTICA E IL GOVERNO DEL TERRITORIO LA LEGGE FONDAMENTALE DEL 1865 E LA LEGGE URBANISTICA 1150/42 L’«URBANISTICA» NELLA COSTITUZIONE DEL ‘48 IL PROCESSO DI REGIONALIZZAZIONE LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO DELLE ENTI LOCALI IL FEDERALISMO AMMINISTRATIVO: LE RIFORME BASSANINI IL «GOVERNO DEL TERRITORIO» NELLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE 3. L’URBANISTICA PER PIANI LA PIANIFICAZIONE “A CASCATA” LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DI DIRETTIVE E DI SETTORE LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE LA PIANIFICAZIONE LOCALE ATTUATIVA 4. IL PIANO REGOLATORE GENERALE E LE SUE VARIANTI GLI ELABORATI DI PIANO LA NATURA GIURIDICA I CONTENUTI IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE LE VARIANTI: TIPOLOGIE E PROCEDIMENTO 5. L’URBANISTICA PER PROGETTI LA PROGRAMMAZIONE COMPLESSA E IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO I PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO GLI INTERVENTI DI RECUPERO EX ART.11, L. 179/92 I PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO I PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA LE SOCIETÀ DI TRASFORMAZIONE URBANA I CONTRATTI DI QUARTIERE I PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO I PROGRAMMI DI INIZIATIVA COMUNITARIA 6. IL REGIME DEI TITOLI EDILIZI DALLA “LICENZA EDILIZIA” EX L. 1150/42 E ALLA “CONCESSIONE EDILIZIA” EX L. 10/77 LA CONCESSIONE E LE OPERE DA SOTTOPORRE AD AUTORIZZAZIONE EDILIZIA. IL SILENZIO ASSENSO. LE “OPERE INTERNE” EX ART. 26 L. 47/85. LA DISCIPLINA DELLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EX ART. 19 L. 241/90 IL RIORDINO E LA SEMPLIFICAZIONE DELLE LEGGI BASSANINI: IL TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA EDILIZIA (D.P.R. 380/01): ARTT. 3, 6, 10, 22 E 23. 7. LE NUOVE SEMPLIFICAZIONI LA MODIFICA DELL’ART. 6 DEL TU EDILIZIA (ART. 5 L. 73/10): LE NUOVE OPERE INTERNE LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ EX ART. 49, COMMA 4-BIS L. 122/10
(testi)
1) V. MAZZARELLI, L’URBANISTICA E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, IN S. CASSESE (A CURA DI), “TRATTATO DI DIRITTO AMMINISTRATIVO”, GIUFFRÈ, MILANO, 2003 (STRALCIO); 2) A. FIALE, COMPENDIO DI DIRITTO URBANISTICO, EDIZIONI SIMONE, NAPOLI, 2011; 3) CODICE AGGIORNATO DELLA MATERIA, A SCELTA DELLO STUDENTE (CONSULTAZIONE
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2015 al 20/12/2015 |
Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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