Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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PEDAGOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire agli studenti conoscenze teoriche e competenze relative a:
- la cura, l'educazione e la socializzazione dei bambini/e da 0 a 6 anni; - l'analisi delle esigenze educative individuali e di gruppo; - l'analisi della realtà sociale e culturale dei territori; - l'impiego di appropriati metodi di ricerca in campo educativo. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -la conoscenza e la comprensione critica dei fondamenti epistemologici delle discipline pedagogiche, delle principali correnti di pensiero e delle dimensioni storiche e sociali dei modelli educativi e delle politiche dei processi di inclusione sociale. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -cogliere la specificità delle situazioni educative analizzandole da più punti di vista (sociale, culturale, ecc.) in modo da adottare adeguate prassi educative. In termini di autonomia di giudizio -capacità di analizzare criticamente ed elaborare in forma riflessiva le scelte educative. In termini di abilità comunicative -capacità di valorizzare e utilizzare i vari formati di libro e le nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione nelle attività di cura, educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini. In termini di capacità di apprendimento -capacità di osservare i contesti e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano; -capacità di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili.
Canale: A - L
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STILLO LISA
(programma)
Il laboratorio si propone di approfondire i temi centrali della pedagogia generale all’interno del contesto del sistema integrato 0-6 attraverso la riflessione e la discussione condivisa dei documenti ministeriali e linee guida, nonché l’approfondimento delle parole chiave che riguardano l’educazione e la cura nei contesti educativi della prima infanzia. Tale lavoro si avvarrà di momenti di dibattito, di lavoro cooperativo e la produzione di materiale scritto e/o multimediale che dia conto del lavoro di approfondimento per l’acquisizione di una terminologia specifica di riferimento, in grado di orientare le conoscenze future. Il laboratorio sarà uno spazio di sperimentazione, in cui gli studenti e le studentesse potranno costruire momenti di scambio, condivisione, domande e proposte di natura teorica e pratica in riferimento agli stimoli proposti.
(testi)
M. Amadini- A. Bobbio - A.Bondioli - E. Musi, Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Morcelliana, Brescia, 2022 (Le parti del testo da studiare saranno indicate in sede di inaugurazione delle lezioni laboratoriali).
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GIOSI MARCO
(programma)
PROGRAMMA PEDAGOGIA GENERALE EDU NIDO 2024-2025 Il presente Corso di Pedagogia Generale intende mettere a fuoco alcune cruciali problematiche relative alla dimensione pedagogico-educativa nella sua complessa articolazione di temi, questioni e problemi quanto mai attuali. Prima Parte. Introduzione storica alla Pedagogia Generale e alle sue nozioni basilari. Testi di riferimento: • Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2005 1) L'analisi e l'approfondimento delle fondamentali tematiche relative a categorie-chiave quali educazione, formazione, pedagogia, istruzione. 2) Quanto mai cruciale è la questione riguardante l'origine, la natura e il significato delle Scienze dell' Educazione. Queste si sono venute affermando, nel corso del Novecento, all'interno di una crescita progressiva e costante, in particolare negli ultimi decenni, nel momento in cui si è andata evidenziando una conversione definitiva e totale della Pedagogia nelle Scienze dell’Educazione. Nell' attuale condizione odierna, infatti, la pedagogia viene a definirsi, sempre di più, attraverso il riferimento a saperi specifici, multidisciplinari, extra-pedagogici: la psicologia, la sociologia, le neuroscienze, la psicoanalisi, l'antropologia, la linguistica, la storia, la filosofia, etc. L' armonizzazione pedagogica dei saperi o Scienze dell’Educazione deve essere, dunque, attivata mediante una riflessività che ponga in evidenza gli elementi peculiari del pedagogico, ossia quell' educare/formare, che opera come datore di senso. 3)Ed è proprio la Pedagogia Generale, intesa nel suo aspetto di riflessione critica, in quanto riflessione sulle problematiche dell’educare e del formare, che è chiamata a svolgere tale azione di coordinamento: sia promuovendo l’elaborazione unitaria delle diverse discipline facenti parte delle Scienze dell’Educazione, sia ponendone in evidenza le dissonanze rispetto al pedagogico, sia orientandosi nel senso di tradurre e integrare linguaggi, metodi e presupposti differenti sul comune terreno che è, per l'appunto, quello attinente all'azione dell' educare e del formare. Nella sostanza, la Pedagogia Generale deve operare una azione che è di: a)coordinamento tra le diverse discipline settoriali che sono parte delle Scienze dell' Educazione; b)traduzione di lessici e metodi nati in contesti epistemologici differenti (Psicologia, Psicoanalisi, Sociologia, etc.) sul terreno del "pedagogico"; c)riflessione critica sulle problematiche dell'educare, del formare e del curare, affrontandole "in situazione" (storica, sociale, istituzionale), per generi, per ambiti (familiare, scolastico, etc.), per problemi emergenti (marginalità sociale, immigrazione, differenza sessuale, etc. d)analisi delle fondamentali antinomie pedagogiche: forma-processo, mente-corpo, identità-differenza, autorità-libertà, razionalità-emozioni, cultura-professione 4)Entro tale prospettiva, il testo di Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, fornirà agli studenti la necessaria e indispensabile introduzione storica relativa proprio alla nascita e allo sviluppo della Pedagogia nel corso del Novecento, nei suoi differenti orientamenti e indirizzi di pensiero (Idealismo, Marxismo, Personalismo, etc.), ben sapendo che la riflessione filosofica sull'educare nasce ben prima, a partire dalla filosofia socratico-platonica, la prima vera forma di Pedagogia critica in assoluto. Ma il testo di Cambi mette in dialogo il sapere pedagogico con la dimensione storica, sociale, politica, economica dell'intero XX secolo, nonché con la storia e lo sviluppo delle Istituzioni Educative riassunte nel trinomio Famiglia, Scuola, Società (e Stato), oltre a proiettare tale sapere pedagogico verso un costante confronto con le grandi questioni sociali tutt'ora aperte: la questione migratoria, le tematiche di giustizia sociale, le problematiche relative al nesso scuola-lavoro, il formarsi all'interno degli attuali ambienti di apprendimento e crescita (a tecnologia avanzata) propri della odierna società della comunicazione, etc. Seconda Parte. Analisi dei processi di sviluppo, cura, e relazione educativa nei bambini da 0 a 6 anni. Testi di riferimento: • Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022 • Dispense integrative fornire dal docente durante il Corso L'altro punto cruciale del presente Corso è quello che attiene, in maniera specifica, all'analisi dello sviluppo psico-pedagogico del bambino, da 0 a 6 anni, nonché ai relativi modelli e pratiche di cura. 1) Di fondamentale importanza sarà la tematica costituita dal rapporto madre-bambino, come pure del contesto familiare, genitoriale di riferimento che la Psicoanalisi, in particolare, ha posto nel dovuto rilievo attraverso decenni di ricerche e indagini scientifiche di irrinunciabile valore: dai contributi di René Spitz e Margaret Mahler a quelli di Donald Winnicott e John Bowlby (sempre sullo sfondo della tradizione inaugurata da Freud e diversamente declinata da studiose quali Melanie Klein e Anna Freud, etc.), senza ignorare le preziose suggestioni provenienti dalla Psicologia del Sè, con gli studi di Heinz Kohut e Daniel Stern, in particolare. Riguardo a quanto appena scritto, sarà il docente (il Prof. Giosi) ad fornire indicazioni e spiegazioni adeguate: a) Sia all’interno delle lezioni svolte b) Sia attraverso brevi ma significativi dispense in pdf, condivise dal docente sulla piattaforma Formonline, che gli studenti/studentesse potranno facilmente scaricare e visionare. c) Sia, come anticipato prima, dal fondamentale testo di una grande figura di psicoanalista e pedagogista del Novecento, Bruno Bettelheim, "Un genitore quasi perfetto". Questo testo di Bettelheim pone il riconoscimento dell'altrui differenza come valore in sé, da salvaguardare e da riaffermare all'interno della relazione educativa e della stessa riflessione pedagogica. E questo è costantemente posto in evidenza da Bettelheim, lungo l'intero svolgersi del libro, proprio alla luce della tendenza (negativa), presente quasi fisiologicamente nello spazio educativo, a "normalizzare", a "conformare", a "omologare" i comportamenti e i modi d'essere dei bambini, prima, degli adolescenti, poi. E' un testo che ruota attorno al principio del "prendersi cura", partendo dalla centralità riconosciuta all'empatia, come pure alla fragilità e alla vulnerabilità, intesi, questi ultimi, come aspetti non negativi, ma potenzialmente attivi e costruttivi all'interno della relazione educativa. Un particolare rilievo viene inoltre assegnato, da Bettelheim, alla dimensione del gioco come elemento di basilare importanza ai fini delle crescita e dello sviluppo della persona del bambino. Terza parte. Immaginazione, gioco, creatività all’interno dello sviluppo infantile Testi di riferimento: • Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa) 1) Argomento di riferimento ulteriore sarà quello costituito dalla dimensione che lega assieme Gioco- Immaginazione- Creatività, da 0-6 anni fino a successive fasi di crescita e maturazione, così come è stata analizzata e concepita dai più importanti autori/autrici del Novecento e oltre: Montessori, Piaget, Vygotskij, Winnicott, Rodari, Bruner, attraverso lo studio testo di M. Giosi: "Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività. Di fondamentale rilievo il ruolo assegnato da Vygotskij (ma, entro una diversa prospettiva, anche da Winnicott e, certamente, da Rodari), al gioco e alla creatività come fattori primi volti a promuovere pratiche di cura e di educazione maggiormente complesse e aperte sul fronte della cruciale esperienza estetica quale fattore centrale nella crescita del bambino. Sulla base dello studio di questo testo, verranno analizzate le seguenti categorie-chiave relative allo sviluppo del bambino: sviluppo della percezione e dell'attenzione padronanza della memoria e del pensiero relazione tra linguaggio e pensiero interazione tra apprendimento e sviluppo ruolo del gioco e della creatività nella crescita del bambino sviluppo di fantasia/immaginazione Vedere, Toccare, Ascoltare Principio narrativo e costruzione del Sé Franco Cambi, Le pedagogie del Novecento, Laterza, 2005
Marco Giosi, Immaginare l’infanzia. Pedagogia, gioco, creatività, Anicia, Roma, 2024 (In corso di stampa) Bruno Bettelheim, Un genitore quasi perfetto, Feltrinelli, 2022
Canale: M - Z
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BROCCOLI AMELIA
(programma)
Il corso si propone di avviare gli studenti allo studio di temi e problemi della Pedagogia generale, con particolare riguardo alla riflessione pedagogico-educativa emersa nel corso del Novecento. Saranno oggetto di approfondimento alcuni costrutti significativi del discorso pedagogico, a confronto con la lezione socratica: educazione e paideia, etica e agire morale, pratica di cura e cura di sé, comunicazione e relazione dialogica.
(testi)
Una parte del programma verrà dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia. A. Broccoli, Dialogare, Morcelliana, Brescia 2021;
Platone, Apologia di Socrate, Laterza, Roma-Bari 2005 (edizione consigliata); M. Attinà, A. Broccoli. V. Rossini (a cura di), Percorsi inattuali dell'educazione. Suggestioni, idee, proposte, Anicia, Roma 2023. Di questo volume leggere e studiare solo le seguenti parti: - PRESENTAZIONE DI F. MATTEI; - INTRODUZIONE ALLA PRIMA PARTE DI M. ATTINA' E UN CAPITOLO A SCELTA DELLA PRIMA PARTE; - INTRODUZIONE ALLA SECONDA PARTE DI A. BROCCOLI E UN CAPITOLO A SCELTA DELLA SECONDA PARTE, - INTRODUZIONE ALLA TERZA PARTE DI V. ROSSINI E UN CAPITOLO A SCELTA DELLA TERZA PARTE. Per il Laboratorio obbligatorio (3 CFU): M. Amadini, Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6, Scholé, Brescia 2020 Saranno disponibili anche materiali ed esercitazioni obbligatorie su Form on Line IL PROGRAMMA E' VALIDO PER TRE ANNI ACCADEMICI |
9 | M-PED/01 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROCESSI VALUTATIVI
(obiettivi)
Progettare e organizzare attività educative nei servizi per l’infanzia predisponendo interventi adeguati all’utenza e al territorio; utilizzare strategie e metodologie educativo-didattiche orientate alla promozione di competenze, nel rispetto dei tempi e degli stili di sviluppo e apprendimento di ciascuno; monitorare e auto-valutare l’efficacia della propria azione educativa; sviluppare capacità critiche per la valutazione della qualità degli interventi per la prima infanzia; utilizzare strumenti informatici e nuove tecnologie applicati ai contesti educativi.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere teorie e competenze operative di natura metodologico-didattica connesse alla progettazione, organizzazione, realizzazione, documentazione e valutazione degli interventi educativi; -conoscere modelli, strumenti e strategie di osservazione delle bambine/i nei contesti socioculturali ed educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -ideare, progettare e valutare interventi educativi, riconoscendone i presupposti teorici e le logiche di intervento, coerenti con le esigenze dei bambini nei diversi contesti; -saper rilevare dati con una pluralità di strumenti, anche avvalendosi delle tecnologie per la registrazione, elaborazione e trasmissione delle informazioni. In termini di autonomia di giudizio -sviluppare la capacità di documentare, osservare e rilevare informazioni che consentano una valutazione ecologica, dinamica, orientativa; -sviluppare la capacità di monitorare ed auto-valutare l'efficacia della propria azione educativa; -sviluppare la capacità di le potenzialità della ricerca-azione come strategia funzionale all’innalzamento della qualità dei processi e dei risultati educativi/formativi, allo sviluppo professionale degli educatori e degli insegnanti e all’apprendimento organizzativo. In termini di abilità comunicative -acquisire l’utilizzo espressivo della lingua scritta in ambito educativo con particolare riferimento alle attività di progettazione, documentazione e valutazione dei processi educativi e di rendicontazione degli esiti raggiunti. In termini di capacità di apprendimento -essere in grado di osservare i contesti nei quali si opera e di riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano; -essere in grado di accedere alla letteratura scientifica di settore, individuando fonti attendibili; -essere consapevole dell'importanza di apprendere dal confronto con operatori ed esperti di pari profilo professionale e con le altre figure che operano nel settore.
Canale: A - L
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MORETTI GIOVANNI
(programma)
L’insegnamento Organizzazione didattica e processi valutativi è svolto con modalità didattiche interattive e tiene conto del legame strutturale che sussiste tra la progettazione educativa, gli interventi svolti nel corso del tempo e la valutazione delle attività. Il corso, in particolare, approfondisce alcuni temi chiave utili a definire i percorsi educativi 0-6 e a progettare esperienze educative di qualità per questa fascia di età: il curricolo, la relazione educativa (adulto-bambino, tra pari e tra adulti), l’ambiente spazio-temporale, il gioco. Sono illustrati alcuni strumenti per rilevare informazioni, progettare, documentare e narrare l’esperienza educativa: mappe concettuali, griglie di osservazione, questionari, diario di bordo e alcune metodologie educative e didattiche relative alle attività di osservazione ed esplorazione dello spazio, degli oggetti e del vivente, di ascolto, narrazione e lettura, di simbolizzazione della lingua scritta, ludico-espressive; Sono presentati inoltre alcuni indicatori per progettare, monitorare e apprezzare la qualità. Il corso illustra gli elementi fondanti della progettualità per bambini da 0 a 3 anni e, a partire dai concetti di programmazione e progettazione definisce format di macro e microprogettazione. Il contesto nei servizi per la prima infanzia è descritto con riferimento alle fasi in cui si configura l’ambientamento, alle routine, ai tempi, agli spazi (sezioni, angoli, laboratori, atelier, spazi esterni) e alle attività. Sono presi in esame alcuni documenti progettuali (il piano dell’offerta educativa/formativa, la carta dei servizi, la progettazione educativa, l’unità educativa). Nella prospettiva di promuovere e qualificare la continuità educativa nel sistema integrato zerosei e di sviluppare il curricolo verticale si presentano: alcuni dispositivi strategici (peer tutoring, lettura condivisa, compito di realtà); alcune pratiche di qualità e di ricerca partecipativa (Ricerca-Azione e Ricerca-Formazione); le dinamiche del Gruppo di lavoro, le modalità di coordinamento e dell’esercizio della leadership educativa.
(testi)
- Anna Bondioli, Donatella Savio (2018). Educare l’Infanzia. Temi chiave per i servizi 0-6. Roma: Carocci.
- Giovanni Moretti, Bianca Briceag (2023). Qualità e continuità educativa nel sistema integrato zerosei. Organizzazione didattica e processi valutativi. Roma: Anicia. - Michael Tomasello (2010). Altruisti nati. Perché cooperiamo fin da piccoli. Torino: Bollati Boringhieri. Lettura del documento: Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l'infanzia, Ministero dell'Istruzione (2022)
Canale: M - Z
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LA ROCCA CONCETTA
(programma)
Il corso si propone di fornire elementi teorici e pratici per la progettazione, la realizzazione e la valutazione di progetti e interventi didattici e valutativi nei contesti educativi per l’infanzia, attraverso l’utilizzo di adeguate strategie e metodologie educativo-didattiche orientate al pieno sviluppo delle potenzialità, nel rispetto dei tempi e degli stili di crescita e apprendimento di ciascun bambino. Si propone inoltre una riflessione e sull'utilizzo delle tecnologie digitali nella progettazione didattica per il settore 0-6.
(testi)
Il corso prevede inoltre l’attivazione di percorsi per la riflessione e l’autovalutazione delle conoscenze e competenze acquisite durante la frequenza e con l’ausilio di confronto con testimoni autorevoli. Le lezioni in presenza tratteranno degli argomenti relativi ai testi seguenti:
1. Mantovani S., Ferri P., (2008). Digital Kids. Come i bambini usano i computer e come potrebbero usarlo genitori e insegnanti. Milano: Rizzoli ETAS 2. Mantovani S., Siva C., Freschi E. (2016). Didattica e nido d’infanzia. Metodi e pratiche d’intervento educativo. Parma: edizioni junior. 3. Bondioli A., Savio D., Gobbetto B., TRA 0-6. Uno strumento per riflettere sul percorso educativo 0-6. San Paolo d’Argon (BG): Zeroseiup |
6 | M-PED/03 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire le competenze scientifico-disciplinari di base, concernenti lo studio delle principali funzioni (cognitive, affettive e motorie) attraverso cui l’individuo interagisce con l’ambiente. Offre pure le conoscenze di base relative alla storia della psicologia ed ai metodi e alle tecniche della ricerca psicologica. Sono previste attività di laboratorio attraverso cui gli studenti potranno fare esperienza diretta delle tecniche d’indagine applicate a tematiche rilevanti nell’ambito educativo-formativo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere i fondamenti epistemologici della Psicologia Generale; -conoscere i principali modelli teorici e le procedure sperimentali sviluppati per lo studio delle funzioni cognitive e affettive; -conoscere e comprendere i metodi della ricerca della psicologia nella pratica scientifica. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -applicare le conoscenze sul funzionamento della cognizione in condizioni di sviluppo tipiche nei contesti educativi; -utilizzare le conoscenze metodologiche ed etiche acquisite per progettare, condurre e interpretare i risultati di una ricerca in ambito scolastico. In termini di autonomia di giudizio -analizzare criticamente i temi trattati operando confronti tra i diversi approcci in funzione della pratica educativa; -analizzare gli approcci cognitivi secondo la moderna prospettiva della neuropsicologia e delle neuroscienze cognitive. In termini di abilità comunicative -leggere e comprendere un articolo scientifico; -comunicare consapevolmente i risultati di una ricerca ad un pubblico di esperti (colleghi, operatori professionali) e non esperti (famiglie, ecc.). In termini di capacità di apprendimento -utilizzare attivamente le conoscenze metodologiche (documentazione, formulazione di ipotesi, verifica dei risultati, ecc.) per sostenere il problem solving nei contesti educativi; -promuovere l’uso della ricerca scientifica nei contesti educativi.
Canale: A - L
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FAGIOLI SABRINA
(programma)
Obiettivo dell’insegnamento è fornire conoscenze e competenze che consentano allo studente di sapersi orientare criticamente tra i diversi modelli teorici della psicologia generale e nell’ambito degli strumenti utili alla rilevazione delle variabili psicologiche significative in ambito formativo ed educativo. L’insegnamento si propone anche di promuovere lo sviluppo della sensibilità dell’allievo nella lettura delle esigenze psicologiche dell’altro, capacità rilevante nelle relazioni di aiuto.
(testi)
Nella prima parte del corso verranno presentate la storia della psicologia come disciplina scientifica, le principali correnti psicologiche e i metodi di studio e di ricerca della psicologia. Nella seconda parte sarà approfondito lo studio dei processi cognitivi e affettivi secondo la prospettiva della psicologia generale e delle neuroscienze cognitive. Programma esteso: 1) Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca: saranno presentate le basi storiche della nascita della psicologia come disciplina scientifica e saranno illustrati i principali approcci allo studio della psicologia. Saranno inoltre presentate le metodologie di ricerca proprie della psicologia sperimentale e delle neuroscienze cognitive. 2) Cervello e comportamento: Introduzione degli elementi di base per comprendere il funzionamento del nostro cervello e come l’insieme di queste conoscenze ha influenzato lo studio del comportamento in psicologia. 3) Sensazione e percezione: Presentazione dei principali modelli teorici allo studio della sensazione e della percezione; Approfondimento dei meccanismi coinvolti nella sensazione e nella percezione per comprendere come le informazioni dell’ambiente vengono analizzate per organizzare la conoscenza. 4) Attenzione: Presentazione dei principali modelli teorici e dei meccanismi coinvolti nel processo di selezione delle informazioni nell’ambiente per la successiva elaborazione. 5) Condizionamento e apprendimento: analisi dei principali modelli teorici e approfondimento dei meccanismi attraverso i quali ha luogo l’apprendimento. 6) Memoria: analisi dei principali modelli teorici (i sistemi della memoria) e studio dei meccanismi di elaborazione, immagazzinamento e recupero delle informazioni memorizzate che permettono di ricordare le esperienze e richiamarle alla mente in funzione dei nostri comportamenti. 7) Pensiero e ragionamento: analisi dei principali modelli teorici ed approfondimento dei meccanismi che permettono l’elaborazione dell’informazione ai fini della formazione dei concetti, della presa di decisioni e del problem solving. 8) Linguaggio: analisi dei principali modelli teorici e studio delle funzioni del linguaggio che permettono la comunicazione e la condivisione della conoscenza. 9) Intelligenza: analisi dei principali modelli teorici ed esplorazione dei fattori che determinano l’intelligenza, le componenti dell’intelligenza e gli strumenti di misura dell’intelligenza. 10) Motivazione: analisi dei principali modelli teorici e studio delle principali forme di motivazione che guidano il comportamento. 11) Emozioni: analisi dei principali modelli teorici ed approfondimento delle modalità con cui i sistemi affettivi guidano il comportamento umano. 13) Personalità: analisi dei principali modelli teorici per la definizione e la descrizione della personalità. 1) Coon, D., Mitterer, J.O. (2020 -in corso di stampa- Edizione italiana a cura di Stefano Mastandrea e Sabrina Fagioli). Psicologia generale. UTET
2) Di Pietro, Salvato (2021). La competenza socio-affettiva in età prescolare I materiali presentati a lezione saranno messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma “formonline” pertanto nessuna copisteria e/o sito web è autorizzata/o alla vendita o alla diffusione di tali contenuti.
Canale: M - Z
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NARDO DAVIDE
(programma)
Obiettivo dell’insegnamento è fornire conoscenze e competenze che consentano allo studente di sapersi orientare criticamente tra i diversi modelli teorici della psicologia generale e nell’ambito degli strumenti utili alla rilevazione delle variabili psicologiche significative in ambito formativo ed educativo. L’insegnamento si propone anche di promuovere lo sviluppo della sensibilità dell’allievo nella lettura delle esigenze psicologiche dell’altro, capacità rilevante nelle relazioni di aiuto.
(testi)
Nella prima parte del corso verranno presentate la storia della psicologia come disciplina scientifica, le principali correnti psicologiche e i metodi di studio e di ricerca della psicologia. Nella seconda parte sarà approfondito lo studio dei processi cognitivi e affettivi secondo la prospettiva della psicologia generale e delle neuroscienze cognitive. Programma esteso: 1) Introduzione alla psicologia e ai metodi di ricerca. 2) Cervello e comportamento. 3) Sensazioni e realtà. 4) Attenzione. 5) Percezione. 6) Condizionamento e apprendimento. 7) Memoria. 8) Pensiero e immagini mentali. 9) Linguaggio e comunicazione. 10) Intelligenza. 11) Motivazione. 12) Emozioni. 13) Personalità. 1) Coon D., Mitterer J.O., Martini T.S. (2020 - Edizione italiana a cura di Stefano Mastandrea e Sabrina Fagioli). Psicologia generale. Terza Edizione. UTET, Torino.
2) Di Pietro M., Salviato C. (2021). La competenza socio-affettiva in età prescolare. Carocci, Roma. I materiali presentati a lezione o nel Laboratorio saranno messi a disposizione degli studenti sulla piattaforma “formonline”, pertanto nessuna copisteria è autorizzata alla vendita e nessun sito – al di fuori dei canali ufficiali dell’Ateneo – è autorizzato alla loro diffusione. |
9 | M-PSI/01 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Abilità informatiche
(obiettivi)
L'insegnamento si propone di fornire conoscenze e competenze che consentano allo studente di utilizzare il computer come strumento per l'automazione delle più comuni ed elementari attività legate l'elaborazione dell'informazione.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: Conoscenza del computer, delle sue potenzialità, dei sistemi di codifica dell’informazione; Capacità di utilizzare il computer e glistrumenti di calcolo per la gestione dell’informazione e per la comunicazione; La capacià di comprendere le capacità di calcolo che i diversi strumenti di elaborazione dell’informazione (telefonino , laptop, PC ecc.) sono in grado di compiere indipendentemente dall’evoluzione futura del mercato; Sapersi adeguare nel tempo ai mutamenti di mercato e tecnologici.
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MEZZINI MAURO
(programma)
- Concetti di base dell'ICT: Teoria della computazione e algoritmi, Rappresentazione dell'informazione, Hardware, Software, Reti, Tecnologie della comunicazione e
(testi)
dell'informazione. - Uso del computer: Sistema operativo, Gestione dei file, Utilità e gestione delle stampe. - Foglio elettronico: Utilizzo di excel, Celle, Gestione Fogli di lavoro, Formule e funzioni, Formattazione, Grafici e Preparazione della stampa. - Navigazione web e comunicazione: Collaborazione on-line: archiviazione remota e moduli on-line. - Elementi di programmazione python Informatica di Base. Mauro Mezzini, Apogeo Education, Maggioli Editore, seconda edizione 2020
Consultare anche la pagina del corso su Formonline |
3 | INF/01 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Storia contemporanea
(obiettivi)
Il corso intende offrire agli studenti gli strumenti di comprensione del mondo contemporaneo, con particolare attenzione alla storia italiana ed europea. Il corso darà rilievo agli aspetti culturali dell’età contemporanea, approfondendo la storia del razzismo e le questioni legate all’integrazione tra popoli e individui di culture e religioni diverse. In linea con gli obiettivi generali del CdS, il corso approfondirà in termini storici le dinamiche di esclusione e di inclusione sociale in Italia e in Europa.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -comprendere le specificità dell’età contemporanea; -conoscere e saper utilizzare le categorie storiche dell’età contemporanea. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -comprendere le dinamiche socio-economiche e culturali che hanno determinato le vicende storiche dell’età contemporanea; -comprendere l’importanza della storia culturale nella comprensione delle dinamiche storiche. In termini di autonomia di giudizio -saper connettere la storia d’Italia alle più importanti vicende storiche dell’età contemporanea; -saper collegare le vicende storiche ai fenomeni del tempo presente. In termini di abilità comunicative -saper descrivere in maniera sintetica le questioni storiche discusse durante il corso. In termini di capacità di apprendimento -saper utilizzare gli strumenti della comprensione della storia nell’analisi del tempo presente.
Canale: A - L
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IMPAGLIAZZO MARCO
(programma)
Il corso prende in esame i momenti e gli aspetti fondamentali della storia contemporanea del XIX e del XX secolo a partire dai moti rivoluzionari del 1848 alla formazione degli stati nazionali europei per giungere agli anni recenti. Attenzione particolare sarà riservata alla World History, cioè alla storia in una prospettiva globale.
(testi)
Focus specifici saranno dedicati al tema delle minoranze e delle migrazioni internazionali in età contemporanea, soprattutto quelle che hanno coinvolto l’Italia. Descrizione particolareggiata: Cfu 1-2: I caratteri generali dell’età contemporanea. L’Ottocento europeo e la formazione delle moderne culture politiche. Il passaggio dalla società di Antico regime allo Stato di diritto. Il costituzionalismo. Liberalismo, socialismo, nazionalismo. La società di massa. L’apogeo della proiezione europea nel mondo. Colonialismo e imperialismo. Gli ideali democratici. Le relazioni internazionali dal “Concerto” all’arbitrato alla politica di potenza. L’Italia liberale. La seconda Rivoluzione industriale. I prodromi della Prima guerra mondiale. Cfu 3-4: Europa 1914-1945: un continente si autodistrugge. Esiti della Prima guerra mondiale: il trionfo delle nazioni e la scomparsa degli imperi. Il dilagare del contagio autoritario e totalitario. Caratteristiche dei regimi illiberali in Italia e Germania. Il razzismo in Europa: origini e manifestazioni. La crisi del 1929. Verso una nuova guerra europea e mondiale. La seconda guerra mondiale, caratteristiche e svolgimento. La Shoah. Il mondo entra nell’era nucleare. Cfu 5-6: Il nuovo ordine internazionale dopo la Seconda guerra mondiale: bipolarismo, cortina di ferro, “secondo mondo”, guerra fredda. L’Italia repubblicana. Le grandi questioni del mondo contemporaneo: il fenomeno delle migrazioni. Il programma d'esame è uguale per frequentanti e non frequentanti. Si incoraggia fortemente la frequenza delle lezioni essendo di grande aiuto nella comprensione degli argomenti trattati e nella preparazione dell'esame.
Il libro di testo è: L. Caracciolo-A. Roccucci, Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro, Ed. le Monnier Università 2017. Il programma d'esame è costituito dai seguenti capitoli del Manuale: 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17,18, 19, 20, 21, 23. Più un libro a scelta tra i seguenti due: - E. Gentile, Il fascismo in tre capitoli, Laterza, 2009; - F. Bettanin, La Russia, l'Ucraina e la guerra in Europa. Storia e scenari, Donzelli, 2022
Canale: M - Z
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RIGANO GABRIELE
(programma)
Il corso prende in esame i momenti e gli aspetti fondamentali della storia contemporanea del XIX e del XX secolo a partire dai moti rivoluzionari del 1848 alla formazione degli stati nazionali europei per giungere agli anni recenti. Attenzione particolare sarà riservata alla World History, cioè alla storia in una prospettiva globale.
(testi)
Focus specifici saranno dedicati al tema delle minoranze e delle migrazioni internazionali in età contemporanea, soprattutto quelle che hanno coinvolto l’Italia. Descrizione particolareggiata: Cfu 1-2: I caratteri generali dell’età contemporanea. L’Ottocento europeo e la formazione delle moderne culture politiche. Il passaggio dalla società di Antico regime allo Stato di diritto. Il costituzionalismo. Liberalismo, socialismo, nazionalismo. La società di massa. L’apogeo della proiezione europea nel mondo. Colonialismo e imperialismo. Gli ideali democratici. Le relazioni internazionali dal “Concerto” all’arbitrato alla politica di potenza. L’Italia liberale. La seconda Rivoluzione industriale. I prodromi della Prima guerra mondiale. Cfu 3-4: Europa 1914-1945: un continente si autodistrugge. Esiti della Prima guerra mondiale: il trionfo delle nazioni e la scomparsa degli imperi. Il dilagare del contagio autoritario e totalitario. Caratteristiche dei regimi illiberali in Italia e Germania. Il razzismo in Europa: origini e manifestazioni. La crisi del 1929. Verso una nuova guerra europea e mondiale. La seconda guerra mondiale, caratteristiche e svolgimento. La Shoah. Il mondo entra nell’era nucleare. Cfu 5-6: Il nuovo ordine internazionale dopo la Seconda guerra mondiale: bipolarismo, cortina di ferro, “secondo mondo”, guerra fredda. L’Italia repubblicana. Le grandi questioni del mondo contemporaneo: il fenomeno delle migrazioni. MANUALE: Lucio Caracciolo, Adriano Roccucci, Storia contemporanea, Le Monnier-Mondadori, 2017
Tutti gli studenti dovranno portare all'esame i seguenti capitoli del Manuale: 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17,18, 19, 20, 21, 23. Più un libro a scelta tra: - E. Gentile, Il fascismo in tre capitoli, Laterza, 2009; - I. Diamanti - M. Lazar, Popolocrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie, Laterza, 2020 |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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22910174 -
TEORIA E METODI DELL'ATTIVITA' MOTORIA NELL'INFANZIA
(obiettivi)
Il corso intende offrire teorie, tecniche e metodi per l’educazione motoria rivolta in particolare alla fascia di età della prima infanzia. Conoscenze dello sviluppo motorio con riferimento all’età evolutiva.
Si intende far acquisire le conoscenze basilari sulle attività motorie con particolare attenzione allo sviluppo psico-fisico e apprendimento motorio in età evolutiva, sapendo diversificare le proposte educative da applicare alla fascia di età 0-6 per consolidare e potenziare tipologie di intervento educativo mediante il movimento. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). In termini di conoscenza e capacità di comprensione -conoscere e comprendere i principi fondanti le Attività Motorie per l’ideazione di nuovi contesti di apprendimento In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -conoscenze avanzate di studio, che presuppongano una comprensione critica delle Teorie e dei Principi fondanti la Disciplina. In termini di autonomia di giudizio -il discente, in relazione allo Studio e alla Valutazione Critica delle Attività Motorie, svilupperà la capacità di raccogliere ed interpretare i dati per migliorare la propria capacità di giudizio e di proposta. In termini di capacità di apprendimento -gli Studenti devono avere sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono necessarie per gestire Attività Motorie o intraprendere Progetti di studi successivi con un alto grado di autonomia.
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COCO DANIELE
(programma)
"Una parte del programma viene dedicata alla prima infanzia e alle applicazioni ai contesti educativi per l’infanzia".
(testi)
– Il valore pedagogico del corpo e del movimento nelle attività ludico-motorie. – Lo sviluppo motorio: ontogenesi ed evoluzione degli schemi motori di base in età evolutiva. – L’educazione psico-motoria: aspetti e relazioni tra accrescimento corporeo, sviluppo neuro motorio e psichico. – L’acquisizione delle abilità motorie, la descrizione degli schemi posturali e lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali in età evolutiva. – Attività motoria ed autonomia: sviluppo socio-intellettivo, affettivo e morale. – Strategie didattiche, stili di insegnamento ed approcci interdisciplinari. – Le prime forme di gestualità applicata ai micro e mini-sport. – Apprendimento motorio e funzioni esecutive. – Percorsi e progettazione di attività ludico-motorie in età 0-6 anni. – Ruoli e competenze degli educatori nei diversi contesti e servizi educativi. – Osservazione e valutazione delle competenze motorie al nido. – Setting didattico: spazio, tempo, strumenti ed attrezzi. – Educazione motoria ed educazione: ambientale, sensoriale, stradale, alla cittadinanza e interculturale, alla salute ed alimentare. – Sfondo integratore ed attività ludico-motorie simboliche nei contesti prescolastici. – Outdoor Learning Education - Outdoor Adventure Education. Coco D. (2023). Pedagogia della corporeità e sviluppo morale. Roma: Anicia. (Copertina Verde)
Ceciliani A. (2016). Gioco e movimento al nido. Roma: Carocci. Altre pubblicazioni verranno consigliate durante il Corso Solo per approfondimenti Colella D., Ladogana M., Monacis D., (2023). Il gioco nelle attività motorie in età evolutiva. Bari: Progedit. |
6 | M-EDF/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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22910178 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Il corso mira a sviluppare la comprensione degli studenti dei concetti chiave e dei principi di base della progettazione e della metodologia della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione, considerandone le implicazioni etiche e riflettendo sui suoi fondamenti filosofici e sulla sua qualità. Gli studenti saranno introdotti ai principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico, alla costruzione di prove oggettive, alle modalità d’uso delle tecnologie educative e alle principali indagini nazionali e internazionali sull’educazione e cura della prima infanzia.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione: conoscere e comprendere i concetti base della ricerca sperimentale in campo educativo; conoscere i fondamenti teorici e metodologici della valutazione educativa. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: analizzare i principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico; leggere e interpretare i risultati della ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di autonomia di giudizio: distinguere tra i diversi approcci alla ricerca sperimentale in campo educativo; identificare gli aspetti di forza e di debolezza dei diversi metodi utilizzabili nella ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di abilità comunicative: essere in grado di spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti. In termini di capacità di apprendimento: dimostrare di possedere abilità necessarie per intraprendere studi di ricerca sperimentale in campo educativo con un alto grado di autonomia.
Canale: A - L
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NIRCHI STEFANIA
(programma)
Il corso ha l’obiettivo di condurre gli studenti ad acquisire gli strumenti concettuali e le competenze essenziali per comprendere, progettare e valutare interventi di ricerca in ambito educativo. I contenuti del corso saranno calibrati sui nodi fondanti della disciplina e sulla loro ricaduta e applicazione in termini di professionalità dell’educatore. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: distinguere i principali concetti di base della metodologia della ricerca in ambito educativo; conoscere le fasi di attuazione di un processo di ricerca qualitativo e quantitativo; conoscere le principali strategie e tecniche di rilevazione e di intervento in campo educativo, nonché gli strumenti impiegati per la raccolta, la codifica e l’analisi dei dati.
(testi)
Programma dettagliato del corso: le fasi di una ricerca; individuazione del tema della ricerca; definizione delle domande della ricerca; analisi della bibliografia sull’argomento della ricerca; scelta di ipotesi e indicatori; disegno della ricerca; raccolta di dati, analisi e restituzione. 1. LUCISANO P., SALERNI A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, 2022.
2. CARDO, C., VILA, B., VEGA, S. (2016), Giochi e esperimenti al nido. Attività di manipolazione, esplorazione e scoperta Trento: Erickson.
Canale: M - Z
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CASTELLANA GIUSEPPINA
(programma)
Il corso mira a sviluppare la comprensione degli studenti dei concetti chiave e dei principi di base della progettazione e della metodologia della ricerca sperimentale nelle scienze dell'educazione, considerandone le implicazioni etiche e riflettendo sui suoi fondamenti filosofici e sulla sua qualità. Gli studenti saranno introdotti ai principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico, alla costruzione di prove oggettive, alle modalità d’uso delle tecnologie educative e alle principali indagini nazionali e internazionali sull’educazione e cura della prima infanzia.
(testi)
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione: conoscere e comprendere i concetti base della ricerca sperimentale in campo educativo; conoscere i fondamenti teorici e metodologici della valutazione educativa. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: analizzare i principali disegni di ricerca sperimentale in campo pedagogico; leggere e interpretare i risultati della ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di autonomia di giudizio: distinguere tra i diversi approcci alla ricerca sperimentale in campo educativo; identificare gli aspetti di forza e di debolezza dei diversi metodi utilizzabili nella ricerca sperimentale in campo educativo. In termini di abilità comunicative: essere in grado di spiegare i risultati della ricerca a specialisti e non specialisti. In termini di capacità di apprendimento: dimostrare di possedere abilità necessarie per intraprendere studi di ricerca sperimentale in campo educativo con un alto grado di autonomia. 1. LUCISANO P., SALERNI A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, 2022.
2. CARDO, C., VILA, B., VEGA, S. (2016), Giochi e esperimenti al nido. Attività di manipolazione, esplorazione e scoperta Trento: Erickson. |
9 | M-PED/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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22910181 -
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire allo studente sia un insieme di conoscenze concettuali sullo sviluppo umano nei diversi ambiti (cognitivo, sociale, affettivo ed emotivo), sia gli strumenti operativi per applicare tali conoscenze ai contesti educativi, in riferimento in particolare alla fascia 0-6. Inoltre si propone di fornire allo studente un insieme di conoscenze teoriche e applicative sui metodi di ricerca utilizzati in psicologia dello sviluppo.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio di Psicologia dello sviluppo lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: -conoscenza dei principali modelli teorici relativi ai processi di sviluppo; -conoscenze di base sullo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo della fascia 0-6; -conoscenza dei processi psicologici coinvolti nei contesti educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: -capacità di analizzare le situazioni educative in funzione dei quadri teorici e dei processi psicologici coinvolti; -capacità di riconoscere il livello di sviluppo cognitivo, sociale, affettivo ed emotivo della fascia 0-6 anni; -capacità di analizzare i contesti educativi in funzione dei quadri teorici e dei processi psicologici coinvolti. In termini di autonomia di giudizio: -attitudine a trovare connessioni tra le teorie psicologiche e le situazioni educative; -attitudine a interpretare i bisogni individuali in termini psicologici; -attitudine all’autovalutazione dei comportamenti e delle competenze come educatore. In termini di abilità comunicative: -acquisire padronanza del linguaggio scientifico specifico. In termini di capacità di apprendimento: -attitudine alla formazione professionale continua sugli aspetti psicologici implicati nell’attività educativa. -acquisire padronanza del linguaggio scientifico specifico. L'ESAME PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E' PROPEDEUTICO AL SOSTENIMENTO DELL'ESAME LABORATORIO DI OSSERVAZIONE PSICOLOGICA DEL COMPORTAMENTO INFANTILE. |
9 | M-PSI/04 | 54 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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22910726 -
Pedagogia e didattica per l’inclusione
(obiettivi)
• Conoscere i fondamenti della pedagogia e della didattica per promuovere l’inclusione e sviluppare interventi efficaci di prevenzione ai fenomeni di esclusione e di discriminazione
• Comprendere la rilevanza della progettazione e della gestione di ambienti di apprendimento inclusivi per favorire il processo di sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della creatività e della curiosità • Sviluppare competenze educativo-didattiche finalizzate alla valorizzazione delle potenzialità individuali e al benessere personale e sociale in un contesto inclusivo. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione • Conoscere e comprendere il campo epistemologico e metodologico della pedagogia e didattica inclusiva. • Conoscere modalità di intervento educativo centrati sull’impiego dei linguaggi sia verbali sia non verbali. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione • Applicare le conoscenze acquisite per costruire contesti inclusivi per tutti con attenzione agli aspetti affettivo-relazionali e cognitivi • Progettare, valutare e documentare gli interventi educativi in un’ottica di miglioramento continuo dei processi inclusivi • Applicare tecniche coerenti con le situazioni specifiche. In termini di autonomia di giudizio • Sviluppare la consapevolezza relativa alla responsabilità etica e formativa connessa all’esercizio della funzione educativa e dei doveri conseguenti verso i bambini, le famiglie, l’istituzione presso cui si opera e il territorio • Acquisire finalizzate a valutare situazioni e azioni educative sulla base di una appropriata documentazione per l’assunzione di decisioni educativo-didattiche adeguate In termini di abilità comunicative • Sviluppare la consapevolezza di utilizzo espressivo dei linguaggi verbali e non verbali, nelle attività di educazione e socializzazione delle bambine e dei bambini, nei rapporti con le famiglie, con gli altri educatori e con gli operatori del Sistema integrato dei servizi. In termini di capacità di apprendimento • Sviluppare competenze, attitudini ed expertise per rispondere in modo adeguato ai molteplici e differenti bisogni dei bambini, in una prospettiva dinamica della formazione • Essere in grado di osservare i contesti nei quali si opera e saper riflettere criticamente sulle dinamiche che li caratterizzano.
Canale: A - L
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DE ANGELIS BARBARA
(programma)
Il Corso intende sviluppare le competenze professionali necessarie per realizzare processi di integrazione di qualità nel contesto educativo del nido in una dimensione inclusiva. Attraverso lo sviluppo delle capacità di progettazione didattica di un ambiente inclusivo, il corso propone l'espressività, le pratiche narrative, l'outdoor, l’Atelier e la progettualità di comunità quali modalità efficaci per l’apprendimento e la partecipazione di tutte le bambine e tutti i bambini.
(testi)
• De Angelis, B. (2017). L’azione didattica come prevenzione dell’esclusione. Un cantiere aperto sui metodi e sulle pratiche per la scuola di tutti. Milano: FrancoAngeli.
• De Rossi, M., Restiglian, E. (2013). Narrazione e documentazione educativa. Percorsi per la prima infanzia. Tascabili Faber. • Botes, P. (2023). Emozioni e movimento nella didattica della lingua. Prospettive teatrali e drammapedagogiche. FrancoAngeli.
Canale: M - Z
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GUERINI INES
(programma)
L’insegnamento è suddiviso in un Corso Base e in un Laboratorio.
(testi)
Corso base (6CFU): Il Corso intende sviluppare le competenze professionali necessarie affinché si renda inclusivo il contesto del sistema integrato 0-6. Attraverso lo sviluppo delle capacità di progettazione didattica di un ambiente inclusivo, il corso propone il gioco e le pratiche narrative quali modalità efficaci per l’apprendimento e la partecipazione di tutte le bambine e di tutti i bambini. Laboratorio (3 CFU): Il laboratorio intende approfondire i contenuti specifici della pedagogia speciale all’interno del contesto educativo dedicato alla prima infanzia. Durante il Laboratorio studenti e studentesse vivranno momenti di riflessione condivisa e di dibattito (anche grazie alla presenza di studiosi/esperti nei temi della prima infanzia). Studenti e studentesse, inoltre, lavoreranno in gruppo producendo elaborati scritti e/o multimediali che diano conto dell'approfondimento compiuto e che siano in grado di orientarli/le nella loro futura professione. Corso base (6CFU):
BIANQUIN N. e BULGARELLI D. (2022). Nido d'infanzia e progettazione educativa individualizzata. Progettare l''inclusione attraverso il PEI su base ICF. Trento: Erickson; BRAGA P. e MORGANDI T. (2021). Giocare al nido e nella scuola dell’infanzia. Roma: Carocci.CESARO A. (2015). Asilo nido e integrazione del bambino con disabilità. Roma: Carocci; DE ANGELIS B. (2017). L’azione didattica come prevenzione dell’esclusione. Un cantiere aperto sui metodi e sulle pratiche per la scuola di tutti. Milano: FrancoAngeli. Laboratorio (3CFU): BIANQUIN N. (2022). Universal Design for Learning nell'educazione alla prima infanzia. Perfezionarsi all'inclusione con progettazioni proattive, flessibili e multimodali. BaMbini, 28-31. FRISO V. (2022). UDL e deficit visivo. I libri tattili illustrati come mediatori plurisensoriali. BaMbini, 43-47. GUERINI I., MONTANARI M., RUZZANTE G., TRAVAGLINI A. (2022). I cortometraggi animati quali mediatori educativi per l’inclusione: alcune riflessioni critiche. Italian Journal of Special Education for Inclusion, X, 1, 73‐85. |
9 | M-PED/03 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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22910188 -
LABORATORIO DI OSSERVAZIONE PSICOLOGICA DEL COMPORTAMENTO INFANTILE
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze e competenze operative relative all’osservazione come tecnica di rilevazione del comportamento infantile, con particolare riferimento al comportamento comunicativo e linguistico.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - la conoscenza di tecniche e strumenti di osservazione psicologica dei bambini nei contesti educativi. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - saper applicare le tecniche e gli strumenti adatti ad osservare lo sviluppo comunicativo e linguistico. In termini di autonomia di giudizio: - capacità di sceglie le tecniche da utilizzate e valutare l’appropriatezza delle procedure adottate. In termini di abilità comunicative: - padronanza del linguaggio tecnico specifico della metodologia dell’osservazione. In termini di capacità di apprendimento: - attitudine alla formazione professionale continua sugli aspetti psicologici.
Canale: A - F
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ZAVA FEDERICA
(programma)
Il laboratorio intende favorire l’acquisizione di conoscenze pratiche e competenze operative relative all’osservazione come tecnica di rilevazione del comportamento infantile, con particolare riferimento al comportamento comunicativo e linguistico.
(testi)
L’osservazione nella pratica • Definire l’osservazione del comportamento • Osservazione sistematica • Tecniche di registrazione dei dati Applicazione di strumenti di valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico • Presentazione di strumenti relativi allo sviluppo comunicativo e linguistico • Esercitazione di tabulazione e identificazione del profilo di sviluppo Aureli T., Perucchini P., (2014) Osservare e valutare il comportamento del bambino, il Mulino, Bologna. Studiare del capitolo 1 paragrafo 3 (da pag 32 a pag 58) e capitolo 2.
Questo testo dispone di materiale online accessibile alla piattaforma www.pandoracampus.it Acquistando il volume cartaceo si può accedere all'edizione su Pandoracampus per 6 mesi utilizzando il codice presente nella seconda pagina di copertina. È possibile anche acquistare direttamente sulla piattaforma l'accesso solo online all'intero libro o a una selezione di capitoli. Caselli MC., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. (2015). Il primo vocabolario del bambino: Gesti, Parole Frasi, Franco Angeli, Milano. Studiare le seguenti parti: Capitolo 1.; Capitolo 2, solo i paragrafi 4,5,7; Capitolo 4, solo i paragrafi 1, 2; Capitolo 5, solo paragrafi 1 e 2.1.
Canale: O - Z
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BELLO ARIANNA
(programma)
Il laboratorio intende favorire l’acquisizione di conoscenze pratiche e competenze operative relative all’osservazione come tecnica di rilevazione del comportamento infantile, con particolare riferimento al comportamento comunicativo e linguistico.
(testi)
L’osservazione nella pratica • Definire l’osservazione del comportamento • Osservazione sistematica • Tecniche di registrazione dei dati Applicazione di strumenti di valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico • Presentazione di strumenti relativi allo sviluppo comunicativo e linguistico • Esercitazione di tabulazione e identificazione del profilo di sviluppo Aureli T., Perucchini P., (2014) Osservare e valutare il comportamento del bambino, il Mulino, Bologna. Studiare del capitolo 1 paragrafo 3 (da pag 32 a pag 58) e capitolo 2.
Questo testo dispone di materiale online accessibile alla piattaforma www.pandoracampus.it Acquistando il volume cartaceo si può accedere all'edizione su Pandoracampus per 6 mesi utilizzando il codice presente nella seconda pagina di copertina. È possibile anche acquistare direttamente sulla piattaforma l'accesso solo online all'intero libro o a una selezione di capitoli. Caselli MC., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. (2015). Il primo vocabolario del bambino: Gesti, Parole Frasi, Franco Angeli, Milano. Studiare le seguenti parti: Capitolo 1.; Capitolo 2, solo i paragrafi 4,5,7; Capitolo 4, solo i paragrafi 1, 2; Capitolo 5, solo paragrafi 1 e 2.1.
Canale: G - N
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ZAVA FEDERICA
(programma)
Il laboratorio intende favorire l’acquisizione di conoscenze pratiche e competenze operative relative all’osservazione come tecnica di rilevazione del comportamento infantile, con particolare riferimento al comportamento comunicativo e linguistico.
(testi)
L’osservazione nella pratica • Definire l’osservazione del comportamento • Osservazione sistematica • Tecniche di registrazione dei dati Applicazione di strumenti di valutazione dello sviluppo comunicativo e linguistico • Presentazione di strumenti relativi allo sviluppo comunicativo e linguistico • Esercitazione di tabulazione e identificazione del profilo di sviluppo Aureli T., Perucchini P., (2014) Osservare e valutare il comportamento del bambino, il Mulino, Bologna. Studiare del capitolo 1 paragrafo 3 (da pag 32 a pag 58) e capitolo 2.
Questo testo dispone di materiale online accessibile alla piattaforma www.pandoracampus.it Acquistando il volume cartaceo si può accedere all'edizione su Pandoracampus per 6 mesi utilizzando il codice presente nella seconda pagina di copertina. È possibile anche acquistare direttamente sulla piattaforma l'accesso solo online all'intero libro o a una selezione di capitoli. Caselli MC., Bello A., Rinaldi P., Stefanini S., Pasqualetti P. (2015). Il primo vocabolario del bambino: Gesti, Parole Frasi, Franco Angeli, Milano. Studiare le seguenti parti: Capitolo 1.; Capitolo 2, solo i paragrafi 4,5,7; Capitolo 4, solo i paragrafi 1, 2; Capitolo 5, solo paragrafi 1 e 2.1. |
3 | M-PSI/04 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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22910167 -
STATISTICA
(obiettivi)
Il corso promuove l’apprendimento e l’impiego di appropriati metodi di analisi statistica per l’indagine in campo educativo. In tale ambito si sviluppa l'utilizzo di strumenti, anche di tipo informatico, idonei sia alla raccolta di informazioni che alla loro valutazione. Si presentano i concetti base della statistica descrittiva. Vengono trattati i problemi di sintesi (grafica e analitica) dell'informazione statistica riguardante un singolo carattere o coppie di caratteri rilevati in una popolazione, distinguendo gli approcci secondo il livello di misurazione qualitativo o quantitativo.
Il Laboratorio promuove l’apprendimento di strumenti di tipo informatico, idonei sia alla raccolta di informazioni che alla loro valutazione. Ci si propone di fornire agli studenti gli strumenti per l'applicazione dei principali metodi di analisi statistica attraverso il foglio elettronico Excel. Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione - definire ed identificare il campo epistemologico e metodologico della disciplina; - distinguere i vari ambiti teorici con riferimento ad approcci descrittivi univariati e bivariati. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione - analizzare realtà empiriche individuando il tipo di informazione da rilevare; - formalizzare la matrice dei dati ed analizzarla con i metodi statistici opportuni. In termini di autonomia di giudizio - collegare la teoria statistica alle situazioni scolastiche; - valutare quantitativamente le innovazioni pedagogiche. In termini di abilità comunicative - valutare quantitativamente i processi educativi; - rendicontare gli esiti raggiunti. In termini di capacità di apprendimento - esercitare la disponibilità alla ricerca scientifica nei contesti scolastici; - accedere alla letteratura statistica del settore educativo, individuando fonti attendibili.
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MUSELLA FLAMINIA
(programma)
STATISTICA BASE (6 CFU)
(testi)
Concetto di unità statistica e popolazione, carattere e modalità. Il livello di misurazione di un carattere statistico. La distribuzione statistica e le sue rappresentazioni grafiche (in particolare l’istogramma di frequenza). Moda, frequenze cumulate, mediana. La media aritmetica e sue proprietà. Il concetto di variabilità statistica e le sue misure. Il campo di variazione. Lo scostamento quadratico medio e la varianza. Coefficiente di variazione. Rapporti statistici. Distribuzioni statistiche doppie. Il concetto di indipendenza. Covarianza e correlazione. STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Esercitazioni applicative su dati empirici riguardanti distribuzioni semplici e doppie, rappresentazioni grafiche, indici di dimensione, indici di variabilità, variazioni e numeri indice, covarianza e coefficiente di correlazione. STATISTICA BASE (6 CFU)
BOVE G., Slide delle lezioni del Corso base di Statistica, (i file in formato pdf sono disponibili nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). MARELLA D., Esercizi e domande di riepilogo di Statistica. (la dispensa in formato pdf è disponibile nelle bacheche elettroniche dei docenti. Per il download seguire indicazioni fornite nelle bacheche elettroniche dei docenti). CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2001. Capitoli e paragrafi da studiare sul testo di Corbetta, Gasperoni e Pisati Capitolo 1: tutto Capitolo 2: tutto (esclusi: indice di omogeneità, paragrafo 6.) Capitolo 3: tutto (esclusi: paragrafo 4; paragrafo 5.) Capitolo 4: tutto Capitolo 5: tutto (esclusi: paragrafo 2; paragrafo 3; Chi-quadrato e V di Cramér; sottoparagrafo 4.2; sottoparagrafo 4.3 sottoparagrafo 4.4; paragrafo 5) STATISTICA INTEGRAZIONE (3 CFU) Marella D., Dispensa Laboratorio Statistica, dispensa disponibile on line nella bacheca del docente |
9 | SECS-S/01 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E POLITICHE TERRITORIALI
(obiettivi)
Studio delle modalità organizzative e di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, con particolare riguardo all’ambito scolastico e socio-educativo. Analisi dei processi decisionali correlati alla realtà sociale e culturale dei territori. Ricognizione della normativa concernente le agenzie educative. Storia, teoria e prassi degli enti pubblici. Valutazione delle politiche pubbliche a livello locale. Le relazioni istituzionali fra centro e periferia. Quadro giuridico degli interventi volti a promuovere l’inclusione sociale e a prevenire il disagio e i fenomeni di discriminazione sociale.
Risultati di apprendimento attesi in coerenza con i “Descrittori di Dublino” indicati nei quadri della Scheda SUA (QUADRI A.4.b.1 – A4.c). Con lo studio dell’insegnamento lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: In termini di conoscenza e capacità di comprensione -definire ed identificare il campo epistemologico e metodologico della disciplina; -conoscere l’ordinamento degli enti pubblici nel contesto nazionale, europeo, internazionale. In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione -analizzare gli strumenti amministrativi che soddisfano esigenze educative individuali e di gruppo; -contestualizzare ed esaminare consapevolmente i processi legislativi ed organizzativi. In termini di autonomia di giudizio -applicare i dettami teorici alle soluzioni apprestate in concreto dal decisore politico; -valutare le innovazioni normative. In termini di abilità comunicative -usare le strategie di comunicazione nei contesti sociali e professionali; -sviluppare la competenza nella individuazione di percorsi e soluzioni personalizzati rispetto a problemi specifici. In termini di capacità di apprendimento -esercitare la disponibilità alla ricerca empirica nei contesti lavorativi; -guidare lo svolgimento di studi e ricerche scientifiche nella ricerca di soluzioni a problemi concreti, con particolare riferimento alle famiglie, alla scuola e ai vari servizi del sistema integrato di educazione e istruzione.
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FARES GUERINO MASSIMO OSCAR
(programma)
Ordinamento, Diritto, Stato. L’organizzazione dei pubblici poteri. Le fonti del diritto. Diritti di libertà e diritti sociali. Il diritto alla protezione dei dati personali. Il riparto di competenze fra Stato e Regioni. Principi e regole dei procedimenti amministrativi. Analisi puntuale degli istituti disciplinati dalla Legge n. 241/1990. Gli atti della pubblica amministrazione. Il diritto di accesso agli atti amministrativi. Le autonomie territoriali e le regole dell’azione amministrativa. Servizi pubblici e contratti pubblici. La Costituzione economica e l’incidenza del diritto europeo. Educazione finanziaria e tutela del risparmio. Tutela dei diritti e circuito delle garanzie. Il fisco, la finanza pubblica e l’equilibrio di bilancio. Regolazione del mercato e tutela della concorrenza. Attività, funzioni e sanzioni dell’Agcm.
(testi)
Studio delle modalità organizzative e di funzionamento delle amministrazioni pubbliche, con particolare riguardo all’ambito socio-educativo. Analisi dei processi decisionali correlati alla realtà sociale e culturale dei territori. Ricognizione della normativa concernente le agenzie educative. Storia, teoria e prassi degli enti pubblici. Valutazione delle politiche pubbliche a livello locale. Le relazioni istituzionali fra centro e periferia. Quadro giuridico degli interventi volti a promuovere l’inclusione sociale e a prevenire il disagio e i fenomeni di discriminazione sociale. Regole amministrative e sistema delle fonti: l’art. 117 della Costituzione. 1) T. Groppi – A. Simoncini, Introduzione allo studio del diritto pubblico e delle sue fonti, Giappichelli, 2020;
più 2) V. Lopilato, Manuale di diritto amministrativo, I - Parte generale, Terza edizione, Estratto "Procedimento amministrativo, Provvedimento amministrativo, Accordi pubblici", Giappichelli editore, 2021; oppure 2) Dispensa a cura del docente, scaricabile da Formonline, sulle fonti dell'attività amministrativa (Legge n. 241/1990 e i suoi istituti: Le fasi del procedimento amministrativo; Il termine di conclusione del procedimento; La motivazione del provvedimento; Il responsabile del procedimento; Il silenzio della pubblica amministrazione; La partecipazione dei privati al procedimento e i mezzi istruttori; Efficacia e validità degli atti amministrativi; I vizi del provvedimento amministrativo; eccetera) |
6 | IUS/09 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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TIROCINIO
(obiettivi)
L’offerta formativa del Corso di Studio prevede un tirocinio curriculare obbligatorio di 14 cfu (350 ore), suddiviso in 2 CFU (50 ore) di tirocinio interno e 12 CFU (300 ore) di tirocinio esterno.
Il tirocinio interno si può svolgere a partire dal primo anno e comprende attività teorico-pratiche guidate da realizzare all’interno del Dipartimento. Il tirocinio esterno si svolge di norma a partire dal terzo anno ed è caratterizzato da attività pratiche sul campo a scopo orientativo e formativo; è svolto di norma all’esterno dell’Università in particolare presso nidi e strutture dove si svolgono attività educative per la fascia 0-6 anni convenzionate con l’Università stessa. |
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ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale consiste nella preparazione e nella discussione da parte dello studente di un lavoro di tesi di:
- sviluppo, approfondimento e sistematizzazione teorica e metodologica dell'esperienza di tirocinio esterno attraverso la predisposizione di un elaborato che esprima la capacità di riflessione sulle situazioni esperienziali e lavorative effettuate senza trascurare la dimensione teorica; - analisi critica e comparativa di teorie, metodologie, tecniche anche sulla base di indagini empiriche, osservative e sperimentali relative a un tema pertinente con le caratteristiche del Corso di Studio. |
4 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |