Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705079 -
STORIA E PRATICHE DELL'ATTORE
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dell’attore nelle culture teatrali europee dall’età moderna al Novecento. Nella prima parte verranno forniti agli studenti gli strumenti necessari per identificare e analizzare le fonti documentarie dell’arte e la storia degli attori. Nella seconda parte verranno proposti, attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio e alla composizione delle azioni fisiche e vocali.
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GERACI STEFANO
(programma)
Le storie e le pratiche degli attori verranno analizzate e sperimentate attraverso le relazioni viventi con i saperi dei teatri. In particolare il corso affronta i processi creativi dell’attore, la costruzione del personaggio, la composizione delle azioni fisiche e vocali.
(testi)
Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1). V.Mejercol’d, L’attore biomeccanico, a.c. di F. Malcovati, Milano, Ubulibri, 1993 e succ. ed.
Per gli studenti non frequentanti, oltre il programma indicato, uno dei seguenti volumi :J. Copeau, Artigiani di una tradizione vivente: l’attore e la pedagogia teatrale; a cura di Maria Ines Aliverti, La casa Usher, 2009 ; L. Jouvet, Lezioni su Molière, a cura di S.Geraci, Officina Edizioni, 2015; |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
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12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703401 -
MODELLI GESTIONALI DI TEATRO
(obiettivi)
L’obiettivo primario del corso è di far conoscere agli studenti diverse realtà dello spettacolo dal vivo attraverso l’analisi delle diverse realtà italiane.
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DI GIACOMO CLAUDIA
(programma)
Il programma didattico consiste nell’analisi del sistema dello spettacolo dal vivo, con riferimento ai diversi modelli di gestione di teatri e imprese creative italiane ed europee. Viene analizzato il quadro normativo di settore, sia dal punto di vista della legislazione attuale sia delle sue applicazioni. In particolare si approfondiscono le modalità di accesso al finanziamento pubblico, nei confronti di Europa, Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Il programma prevede l’esame di casi specifici di modelli di gestione italiani con la presenza in classe di alcuni operatori (organizzatori, delegati di produzioni, direttori, artisti) che forniscono una testimonianza del loro modello organizzativo, della loro programmazione artistica e della sostenibilità economica di un’impresa culturale. Si prendono in esame inoltre alcuni modelli di riferimento di teatri e festival stranieri.
(testi)
Tra gli argomenti trattati si cita: la mappatura del sistema: quali teatri e quali imprese; la dimensione organizzativa (funzionigramma e organigramma delle imprese culturali), la dimensione giuridica (profit e no profit) la dimensione economica, i finanziamenti europei (Europa Creativa e Erasmus Plus), i finanziamenti statali (analisi decreto 2017 del MiBact). “Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NUOVA Edizione Franco Angeli 2016
Dispense del docente da richiedere alla mail: direzione@pav-it.eu |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702652 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE
(obiettivi)
Introduzione generale. Gli elementi fondamentali. Metodi e tecniche. Il lavoro di campo.
Attualità dell’antropologia: chi sono gli altri; migrazioni; le società tradizionali; le società e le culture nel mondo globalizzato. Un corso di formazione primaria utile a insegnanti, docenti, operatori sociali.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Formare una figura di antropologo che si inserisce nel più ampio quadro di “intellettuale critico” in grado di effettuare analisi e interpretazioni di casi e sistemi culturali capace di elaborare e diffondere, sulla base di avanzate conoscenze scientifico-disciplinari, relazioni critiche in rapporto alle pratiche sociali e ai sistemi contestuali in cui si troverà ad operare. L’obiettivo è quello di allenare lo sguardo per cogliere gli innumerevoli spunti che la realtà quotidiana ci offre a partire dalle esperienze, dalle abitudini, dalle rappresentazioni, fino a tutte le forme di “alterità” e differenza, da quelle più vicine a quelle più lontane nello spazio e nel tempo.
(testi)
Un sapere oggi ancor più necessario non solo per comprendere i cambiamenti che viviamo, ma per offrire gli strumenti utili alla pratica della vita quotidiana e ad ogni forma di lavoro, a partire dagli insegnanti di ogni ordine e grado per allenare le future generazioni alla convivenza tra diversi, alla partecipazione a riconoscere gli altri come una risorsa fondamentale. Le conoscenze e le competenze di natura antropologica e antropologico-culturale risultano quantomai utili all’esercizio della professione docente di ogni ordine e grado in quanto permettono di operare il riconoscimento dell’alunno con la sua storia e la sua identità e le specificità, dei suoi contesti familiari, evitando nello stesso tempo ogni assegnazione rigida di, appartenenza culturale e ogni etichettamento. Ma nello stesso momento l’antropologia culturale e sociale offre le conoscenze relative ai processi migratori, globalizzazione e permette di affrontare la multiculturalità delle classi e per consentire alle studentesse e agli studenti di misurarsi con la differenza culturale, attivando canali di comunicazione e facendo interagire le diversità degli allievi senza riduzionismi, promuovendo integrazione e l'interculturalità. E aiuta alla comprensione dei fenomeni relativi alla dispersione scolastica. I testi per non frequentanti
1. Manuale o parte generale: Ugo Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Milano, Mondadori, 2015. 2. Parte monografica: Marshall Sahlins, Isole di storia, Raffaello Cortina, 2017 Dal seguente libro Carlo Ginzburg, Il filo e le tracce. Vero falso finto, Feltrinelli, Universale economica i candidati dovranno studiare i seguenti capitoli: 5 (pp. 94-111), 11 (pp. 205-224), 14 (pp. 270-280), 15 (pp.281-293), cui dovranno aggiungere ulteriori DUE capitoli a scelta. Si ricorda che è assolutamente vietato fare ricorso a fotocopie. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702647 -
STORIA DEL MELODRAMMA
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OBIETTIVO L’APPRENDIMENTO DELLE PRINCIPALI FORME D’ESPRESSIONE DEL TEATRO MUSICALE ITALIANO, DALLE ORIGINI AL XX SECOLO.
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AVERSANO LUCA
(programma)
L'OPERA ITALIANA DA MONTEVERDI A PUCCINI.
(testi)
SONO PREVISTE UNA PARTE GENERALE E UNA PARTE MONOGRAFICA. NELLA PARTE GENERALE, DI CARATTERE STORICO, SARÀ RIPERCORSA L’EVOLUZIONE DEL MELODRAMMA DALLE ORIGINI FINO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, NEI SUOI FONDAMENTALI AUTORI, PRINCIPI DRAMMATURGICI E STRUTTURE DRAMMATICO-MUSICALI. LA PARTE MONOGRAFICA RIGUARDERÀ LO STUDIO E L’ANALISI DI TRE OPERE TRATTE DAL REPERTORIO CLASSICO: LE NOZZE DI FIGARO DI W.A. MOZART, AIDA DI G. VERDI, TOSCA DI G. PUCCINI. - GILLES DE VAN, L’OPERA ITALIANA. LA PRODUZIONE, L’ESTETICA, I CAPOLAVORI, CAROCCI, 2012 (PRIMA ED. 2002).
- SELEZIONE DI SAGGI E AUDIOVISIVI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. I SAGGI SONO DISPONIBILI IN COPISTERIA (VIA GIULIO ROCCO). GLI AUDIOVISIVI, RIGUARDANTI LE TRE OPERE TRATTATE NEL CORSO, SARANNO DISPONIBILI NELLA BIBLIOTECA DI SPETTACOLO “LINO MICCICHÈ”: LA LORO EFFETTIVA CONOSCENZA SARA' OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE DI ESAME. SOLO PER I NON FREQUENTANTI: - FABRIZIO DELLA SETA, «...NON SENZA PAZZIA». PROSPETTIVE SUL TEATRO MUSICALE, ROMA, CAROCCI, 2008, ESCLUSI I CAPITOLI 4, 6 E 9 |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705080 -
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio delle culture teatrali europee ed extraeuropee in una prospettiva storico comparativa. A tale fine saranno esaminate alcune esperienze teatrali riguardate come “esemplari” nella ricerca delle differenti matrici culturali e dei loro punti di comunanza tecnica.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
Dopo aver tracciato un sintetico profilo dei rapporti tra le culture teatrali d’Oriente e d’Occidente, e in particolare, tra i teatri di figura tra Asia ed Europa, saranno esaminate alcune esperienze specifiche, tra le quali quelle di alcuni grandi riformatori del teatro del Novecento, alcune particolari tradizioni di teatri di marionette e di figura orientali e quelle del teatro dei pupi siciliani.
(testi)
TESTI e FILMOGRAFIA PER L’ESAME:
Studenti frequentanti 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 2) Nicola Savarese, "Il teatro eurasiano", Roma-Bari, Laterza, 2013 3) Dispense a cura del docente (Materiali a cura del docente (da scaricare cartella “Dispense FREQUENTANTI Culture teatrali comparate 2019/2020” dall’area download del sito della docente: http://filosofiacomunicazionespettacolo-uniroma3-it.mirror.uniroma3.it/vventurini/) Testi consigliati*: Eugenio Barba e Nicola Savarese, "I cinque continenti del teatro. Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore", Bari, Edizioni di Pagina, 2017 (*per testo consigliato si intende testo non obbligatorio ma consigliato per quelli che vogliono approfondire lo studio dei teatri tra Oriente e Occidente) Studenti NON frequentanti: 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Nicola Savarese, "Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente", Roma-Bari, Laterza, 2009 4) Dispense a cura del docente (da scaricare cartella “Dispense NON FREQUENTANTI Culture teatrali comparate2019/2020” dall’area download del sito della docente: http://filosofiacomunicazionespettacolo-uniroma3-it.mirror.uniroma3.it/vventurini/) 5) FILM: "Don Giovanni all’Opera dei pupi" di e con Mimmo Cuticchio [Avvertenze: il film è a disposizione degli studenti presso la biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1]. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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RIETTI FRANCESCA ROMANA
(programma)
Qual è il luogo del teatro?
(testi)
Delineando un percorso storico costruito su salti spazio-temporali, novità e rimandi, il corso intende focalizzare l’attenzione sul binomio spazio del teatro-spazio delle rappresentazioni. Punti di vista privilegiati dell’analisi saranno la teatralità diffusa medievale e la tensione allo spettacolo come creazione organica, propria della cultura novecentesca. Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Bari-Roma, Laterza, 1992
Peter Brook, La porta aperta, Torino, Einaudi, 2005 Peter Brook, La qualità del perdono, Roma, Dino Audino Editore, 2015 William Shakespeare, La tempesta, nell'edizione con l'introduzione e la traduzione di Alessandro Serpieri, Venezia, Marsilio, 2006 Dispense a cura della docente disponibili presso il centro copie CLP di via Giulio Rocco, 11 Non frequentanti, aggiungere: Peter Brook, Lo spazio vuoto, Roma, Bulzoni, 1998 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709107 -
LETTERATURA FRANCESE
(obiettivi)
Obiettivo del corso sarà quello di introdurre lo studente al pensiero e alle opere delle Avanguardie storiche, in una prospettiva che le ricolleghi al grande pensiero romantico e anti-borghese. Appare infatti sempre più evidente che una adeguata formazione critica potrà essere raggiunta soltanto disponendo di una prospettiva storico-culturale capace di risalire alla rottura epistemica segnata da Duchamp e compagnia, grazie alla loro riflessione e alle loro opere, specie a partire dal rivoluzionario dispositivo del ready-made.
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MAGRELLI VALERIO
(programma)
Muovendo da un testo Isaiah Berlin sul romanticismo, il corso esamina le profonde radici romantiche delle avanguardie storiche, per concentrarsi in particolare sul movimento dada. Lo studio si soffermerà su problemi di carattere estetico e teorico, soprattutto a partire dal concetto di ready-made in Marcel Duchamp, per concludersi con l’analisi di un capolavoro della letteratura francese quale il romanzo-iconotesto Nadja, di André Breton.
(testi)
I. Berlin, Le radici del romanticismo, Milano, Adelphi, 2001
A. Breton, Nadja, Torino, Einaudi, 2007 V. Magrelli, Profilo del dada, Roma, Laterza 2006 |
6 | L-LIN/03 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: M - Z
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quadraro michaela
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Etica e Politica della Conversazione (in corso di pubblicazione).
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it 1) Paul Watzlavick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 4) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 5) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 6) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 7) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 8) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. Approfondimenti consigliati, ma non obbligatori ai fini dell’esame: 1) Paul Watzlavick et all., 1971, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, cap. 1 “Presupposti teorici”, cap. 2 “Tentativo di fissare alcuni assiomi della comunicazione” e cap. 3 “La comunicazione patologica”, pp. 13-111. 2) Georg Simmel, 1903, Le metropoli e la vita dello spirito, Armando, Roma, pp. 35-57. 3) Anna Lisa Tota (a cura di), 2008, Gender e media. Verso un immaginario sostenibile, Roma, Meltemi. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702967 -
PROCESSO PRODUTTIVO DI UNO SPETTACOLO
(obiettivi)
Il corso intende fornire la strumentazione concettuale e operativa per la progettazione, l’organizzazione e la gestione di produzioni dello spettacolo dal vivo.
Al termine del Corso lo studente dovrà: • conoscere le differenti tipologie delle produzioni di teatro, musica, danza e circo, i conseguenti modelli e pratiche produttive, le norme in uso; • comprendere il dinamismo dei processi di project management dello spettacolo rispetto alle loro forme evolutive; • saper costruire un quadro cognitivo dell’ambiente progettuale (capacità di analisi), individuare modalità d’intervento (capacità strategica, progettuale e di servizio), gestire il progetto (capacità manageriale), misurare risultati e outcomes (capacità di valutazione); • saper comunicare il progetto in tutte le sue fasi e verso tutti gli stakeholder con le strumentazioni del caso; • aver appreso il senso critico verso i fenomeni organizzativi, l’importanza dell’azione sistemica, la rilevanza del problem setting & solving, l’attenzione alla sintesi e rielaborazione, gli elementi della complessità artistica e gestionale.
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ARGANO LUCIANO
(programma)
- Le teorie: la cultura come produzione di ricchezza immateriale (capitale umano, conoscenza, valore sociale), il perimetro progettuale del teatro e dello spettacolo dal vivo (gli ambiti progettuali, la complessità, le professionalità coinvolte, il lavoro in squadra, i linguaggi), il lavoro progettuale (l'innesco, le esigenze di partenza, la traduzione organizzativa del concept artistico, il sistema dei vincoli come opportunità, la fattibilità produttiva, di marketing, economico finanziaria, i mercati e la distribuzione, i finanziamenti pubblico/privati);
(testi)
- Le pratiche: la gestione delle produzioni, gli aspetti allestitivi, tecnici, amministrativi, economici, di comunicazione e promozione, la gestione degli spazi, la gestione della tournée, i diversi modelli produttivi teatrali e di spettacolo dal vivo in Italia ed all'estero; - Le esperienze: l'incontro con alcuni operatori, professionisti e strutture di teatro in grado di narrare aspetti peculiari e critici del percorso produttivo nel teatro e la connessione con pratiche artistiche e di creazione. Per gli studenti frequentanti:
- Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 8a edizione 2019 Per gli studenti non frequentanti: - Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 8a edizione 2019. Un libro a scelta tra: Franco Ferrari, "Intorno al palcoscenico. Storie e cronache dell’organizzatore teatrale", FrancoAngeli, Milano, 2012, oppure Lucio Argano, Paolo Dalla Sega "Nuove organizzazioni culturali. Atlante di navigazione strategica", FrancoAngeli, Milano, 2009 |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti una visione complessiva, attraverso una serie di piani ravvicinati, dei mutamenti del senso e delle condizioni dello spettacolo dal vivo in Europa, dal Medioevo all'età contemporanea. Il riferimento al concetto e alle pratiche della performance culturale intende ampliare all'insieme delle pratiche di rappresentazione (danza, rituale, festa) l'orizzonte di significati e valori del teatro.
(testi)
La prima parte del corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski). Nel secondo periodo, con la lettura e l'analisi dell'Amleto di Shakespeare, si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto dei mutamenti dei valori estetici e delle culture materiali del teatro. Nella parte finale, partecipando a discussioni e incontri con operatori, performer e curatori, gli studenti condividono aspetti e problemi del teatro contemporaneo italiano. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze, sostituibile con J. Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma.
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio, sostituibile con altre edizioni (preferibilmente Feltrinelli o Einaudi., MA LE NOTE AL TESTO VANNO LETTE NELLE PAGINE INSERITE NELLA PIATTAFORMA MOODLE). 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta.
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
2019-20
(testi)
Attrici Il corso si concentra sulla situazione delle attrici in Italia tra Otto e Novecento, con particolare riferimento al caso di Eleonora Duse. Nel teatro di questo periodo, a differenza di quel che accade fuori dal teatro, imprevedibilmente le donne hanno autonomia di movimento, possono dirigere compagnie, possono essere capi di azienda, possono avere successo ed essere punti di riferimento per il teatro mondiale. Il corso esplora questa anomalia teatrale. Per materiali didattici e lezioni scritte e orali vedi anche: https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it/course/view.php?id=101 Mirella Schino, Il teatro di Eleonora Duse, Roma, Bulzoni, 2008
Donatella Orecchia, La prima Duse. Nascita di un’attrice moderna, Roma, Artemide, 2007 Francesca Simoncini, Eleonora Duse capocomica, Firenze, Le Lettere, 2011 (non si trova, l'ho caricato sul sito del dipartimento) Mirella Schino, L’età dei maestri. Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri, Roma, Viella, 2017 Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, Gli studenti leggeranno inoltre almeno uno di questi tre drammi a scelta (più una introduzione o un approfondito profilo biografico sull’autore): 1) Gabriele d’Annunzio, La città morta, oppure 2) Alexandre Dumas, La signora dalle camelie, (il dramma e non il romanzo), oppure 3) Giuseppe Giacosa, Tristi amori. Per materiali didattici e lezioni scritte e orali vedi: https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it/course/view.php?id=101. Trovate sicuramente alcuni dei drammi a scelta on line. Per i libri: quello della Simoncini l'ho messo on line. Per gli altri dovete comprarli non via Amazon o Feltrinelli,c he non fanno più spedizioni, ma cercando nei siti delle diverse case editrici. Ho controllato, dovrebbero spedire tutte. Per il mio libro vi conviene SCRIVERE a Bulzoni (bulzoni@bulzoni.it). Li ho chiamati, mi hanno detto che fanno spedizioni due volte a settimana. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702632 -
LINEAMENTI DI STORIA DELLA DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE: A) DI RIFLETTERE SULLE DIVERSE TRADIZIONI E ISTITUZIONI NELL'AMBITO DELLA DANZA TEATRALE OCCIDENTALE; B) DI ILLUSTRARE LA COREOGRAFIA DEL NOVECENTO PER COMPRENDERE LA DANZA CONTEMPORANEA NELLA SUA COMPLESSITÀ.
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LO IACONO CONCETTA
(programma)
ATTENZIONE! A SEGUITO DELL'EMERGENZA COVID-19 IL PROGRAMMA E LE MODALITà D'ESAME HANNO SUBITO ALCUNE MODIFICHE. SI RACCOMANDA DI PRENDERE VISIONE DEGLI AVVISI PUBBLICATI SU MOODLE - DIPARTIMENTO FILOSOFIACOMUNICAZIONESPETTACOLO. VEDI I FILE: "SESSIONE AUTUNNALE - ELABORATO SCRITTO" E "CITAZIONI E NOTE - ESEMPI".
(testi)
Il titolo e l'argomento del corso rimangono invariati. TITOLO: Europa/Russia. L’arte della danza tra repertorio e nuove coreografie Per verificare l’importanza dell’arte della danza in Russia a confronto con il teatro di danza europeo, il corso verrà scandito in quattro momenti: a) la “Bella Figura” del danzatore nel teatro di danza dal XIX al XXI secolo; b) il repertorio di danza tra filologia e nuove versioni (in particolare Mats Ek); c) le avanguardie artistiche e coreografiche all’inizio del Novecento; d) il russo-americano Balanchine: gli Angeli di Apollo dall’Europa all’America. TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI: Concetta Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). OPPURE: Jennifer Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino, 2015 IN AGGIUNTA PER I NON FREQUENTANTI ANCHE: Flavia Pappacena, il vol. 2 [Il Settecento e l'Ottocento] della Storia della danza e del balletto, Gremese, Roma, 2019 oppure Di Tondo-Pappacena-Pontremoli,volume unico, Storia della danza e del balletto, Gremese, 2019, da pagina 129. Tre video obbligatori, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di Jiri Kylian 2. Giselle, nuova versione coreografica di Leonid Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica: La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky (e/o la versione di Pina Bausch, int. Malou Airaudo) 5. Pétrouchka, cor. Michajl Fokin, int. Rudolf Nureyev (e/o Les Noces, cor. Bronislava Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Leonid Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. George Balanchine, New York City Ballet PROVA ORALE INDIRIZZO E-MAIL DEL DOCENTE: concetta.loiacono@uniroma3.it LEZIONI: II semestre (secondo periodo) ATTENZIONE! A SEGUITO DELL'EMERGENZA COVID-19 IL PROGRAMMA E LE MODALITà D'ESAME HANNO SUBITO ALCUNE MODIFICHE. SI RACCOMANDA DI PRENDERE VISIONE DEGLI AVVISI PUBBLICATI SU MOODLE - DIPARTIMENTO FILOSOFIACOMUNICAZIONESPETTACOLO, VEDI I FILE: "SESSIONE AUTUNNALE - ELABORATO SCRITTO" E "CITAZIONI E NOTE - ESEMPI".
Le lezioni del corso 2019-2020 si sono svolte in modalità telematica. TUTTI I MATERIALI SONO REPERIBILI SULLE PIATTAFORME MOODLE E TEAMS. PER GLI STUDENTI DEGLI ANNI PRECEDENTI - IN ALTERNATIVA AL PROGRAMMA SVOLTO ONLINE - SONO CONSENTITI I PROGRAMMI 2018-2019 E 2019-2020 PRE-COVID-19, TENENDO CONTO TUTTAVIA DELLE NUOVE MODALITà D'ESAME E DELL'ELABORATO SCRITTO PRELIMINARE. 2019-2020 - Programma pre-Covid-19 TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI: Concetta Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). OPPURE: Jennifer Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino, 2015 In aggiunta, per i non frequentanti, un libro obbligatorio, a scelta tra i seguenti: IN AGGIUNTA PER I NON FREQUENTANTI : Flavia Pappacena, il vol. 2 [Il Settecento e l'Ottocento] della Storia della danza e del balletto, Gremese, Roma, 2019 oppure Di Tondo-Pappacena-Pontremoli,volume unico, Storia della danza e del balletto, Gremese, 2019, da pagina 129. TRE VIDEO OBBLIGATORI, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di Jiri Kylian 2. Giselle, nuova versione coreografica di Leonid Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica: La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky (e/o la versione di Pina Bausch, int. Malou Airaudo) 5. Pétrouchka, cor. Michajl Fokin, int. Rudolf Nureyev (e/o Les Noces, cor. Bronislava Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Leonid Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. George Balanchine, New York City Ballet PROVA ORALE INDIRIZZO E-MAIL DEL DOCENTE: concetta.loiacono@uniroma3.it LEZIONI: II semestre (secondo periodo) |
6 | L-ART/05 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702965 -
MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di far incontrare lo studente con autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento. Per taglio e modalità dell’interpretazione che dei testi verrà proposta durante il corso, l’insegnamento intende fornire allo studente gli strumenti basilari per un primo contatto con le opere della letteratura contemporanea.
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Erogato presso
20709685 MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL 900 in Scienze della Comunicazione L-20 N0 CORTELLESSA ANDREA
(programma)
La letteratura italiana “nella” Prima Guerra Mondiale
(testi)
a) Le notti chiare erano tutte un’alba. Antologia dei poeti italiani nella Prima guerra mondiale, a cura di Andrea Cortellessa, nuova edizione, Milano, Bompiani, 2018
b) più un autore a scelta fra: Federico De Roberto, La paura e altri racconti di guerra, a cura di Gabriele Pedullà, Milano, Garzanti, 2015; o Giovanni Comisso, Giorni di guerra, Milano, Longanesi, 2009; o Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Milano, Garzanti, 2001; o Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano, Torino, Einaudi, 2014 c) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, vol. IV: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012 |
6 | L-FIL-LET/11 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710008 -
FORME E METODOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sul linguaggio musicale e sulle sue capacità di trasmettere significati, in rapporto ai contesti sociali e culturali di riferimento
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ARFINI MARIA TERESA
(programma)
1. Inquadramento della materia:
(testi)
• Cosa si può intendere per comunicazione musicale: • aspetti semantici della musica • comunicazione di un clima espressivo • forme e tipi di discorso sulla musica (analitico; critico; letterario) 2. Teoria e pratica della musica “descrittiva”: • Il Madrigale del ‘500 • La teoria degli affetti e la “pittura musicale” barocca • Il dibattito sulla musica a programma nell’Ottocento (Mendelssohn, Berlioz, Liszt) • Shostakovic: contesto politico-sociale ed espressione musicale Parte 1
1. JEAN-JACQUES NATTIEZ, “Musica e significato”, in Enciclopedia della musica, a cura di J.-J. Nattiez, vol. II, Il sapere musicale, Torino, Einaudi, 2002, pp. 206-238 Parte 2 2. PAOLO FABBRI, Introduzione, in Il madrigale tra Cinque e Seicento, Bologna, Il Mulino, 1988, pp. 9-36 3. ALFRED EINSTEIN, Il madrigale italiano del XVI secolo, in Musica e storia tra medioevo e età moderna, a cura di F. Alberto Gallo, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 79-93 4. PAOLO FABBRI, Monteverdi, Torino, EDT, 1985: capitolo II, paragrafi 10, 11 e 12; capitolo III paragrafo 33 5. HANS HEINRICH EGGEBRECHT, Musica in Occidente. Dal Medioevo a oggi, Firenze, La Nuova Italia, 1996: Capitolo Barocco, paragrafi Affetto e figura, Teoria degli affetti, Teoria delle figure 6. LORENZO BIANCONI, Il Seicento, in Storia della musica, a cura della società italiana di Musicologia, Torino, EDT, 1979 (II edizione, 1991): Capitolo IV, paragrafo 23 (Convenzioni formali e drammaturgiche. Il lamento) 7. HANS HEINRICH EGGEBRECHT, Musica in Occidente. Dal Medioevo a oggi, Firenze, La Nuova Italia, 1996: Capitolo “XIX secolo”, paragrafi La dicotomia tra forma e contenuto in musica e il poema sinfonico 8. MARIA TERESA ARFINI, Felix Mendelssohn, Palermo, L’Epos, 2009: Capitolo Musica pittorica, pp. 243-272 9. LAURA COSSO, Hector Berlioz, Palermo, L’Epos, 2008: Capitolo Percorso sinfonico e commistione tra i generi sino al par. V, pp. 101-139 10. MARIA TERESA ARFINI, «Après une lecture du Dante», in «AnDante». Dante e la musica: riflessioni interdisciplinari, a cura di M. T. Arfini e A. Rizzuti, Torino, Università degli studi, 2018, pp. 44-55 11. Musica e società, 3: dal 1830 al 2000, a cura di Virgilio Bernardoni e Paolo Fabbri, Lucca, LIM, 2016: Parte II, Capitolo XIII, paragrafo 13.3 (Dal modernismo al ritorno all’ordine in chiave sovietica) 12. FRANCO PULCINI, Shostakovic, Torino, EDT, 1988: Capitolo IV (Gli anni della guerra) e capitolo X (Le quindici Sinfonie – in particolare sulla Sinfonia VII, VIII e IX) |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dei rapporti di documentazione e interazione tra le arti visive (in particolare la fotografia) e le arti performative.
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Il rapporto tra le arti performative e le arti visive: reciproche influenze tra culture teatrali e codici di raffigurazione. Individuazione dei problemi generali e delle peculiarità delle singole esperienze di documentazione o collaborazione artistica. Dialogo tra tempi diversi: l’esempio della Commedia dell’Arte e delle grandi attrici ottocentesche, la nascita della danza moderna e la sua consegna all’arte visiva a cui accede a inizio Novecento anche la fotografia. Le immagini come destinazione o come sorgente dell’azione. Immagini/documenti e immagini/opere: lo studio dei cataloghi delle mostre.
(testi)
- Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2018.
- I corpi del Butō. Fotografie di danza tra Oriente e Occidente, a cura di Samantha Marenzi, Postcart, Roma 2018 (catalogo mostra). - La scena dell’immagine, a cura di Stefano Geraci, Raimondo Guarino, Samantha Marenzi, Officina Edizioni, Roma 2019. - La camera meravigliosa. Per un atlante della fotografia di danza, a cura di Samantha Marenzi, Simona Silvestri, Francesca Pietrisanti, “La Scena dei saperi”, vol. 2, Editoriale Idea, Roma 2020 (catalogo mostra). PER I NON FREQUENTANTI: I non frequentanti dovranno aggiungere ai tesi in programma il volume Marianna Zannoni, Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento, Pisa, Titivillus 2018. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA NONA SINFONIA DI L. VAN BEETHOVEN, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA SUA RICEZIONE NEL CINEMA DI KUBRICK.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA REPERIBILE IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO);
- HARVEY SACHS, LA NONA SINFONIA, MILANO, GARZANTI, 2011; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
Programma 2019/20
(testi)
Il corso di Sociologia dei Media intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro. Il corso si articola in due parti una teorica-generale ed una monografica specifica. La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli interpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla moderna "network society", alle sue teorie ed al suo impatto. Nella parte conclusiva del corso si analizza l’impatto dello strumento televisivo sulla società e sulla cultura italiana dagli anni 50’ ai giorni nostri. Questa parte intende approfondire la conoscenza della storia della televisione in italia e dei suoi programmi nelle diverse fasi e stagioni del Paese e l’analisi delle principali ricadute sui comportamenti e sull’identità privata e collettiva degli italiani. Nella seconda parte del corso verranno proiettati e analizzati alcuni dei più importanti programmi televisivi della storia della televisione italiana. Programma d’Esame:
– L. Paccagnella, Sociologia della comunicazione, Bologna, Il Mulino Edizione 2012, solo i capitoli 3, 4. – E. Novelli, La democrazia del talk-show. Storia di un genere cha ha cambiato, la televisione, la politica, l’Italia, Roma, Carocci 2016. – A. Miconi, Teoria e pratica del Web, Bologna, Il Mulino 2018, (Nuova Edizione) *Il programma per studenti Erasmus sostituisce il volume “La Democrazia del Talk-Show” con la parte relativa alla storia d’Italia dal 1945 ad oggi di un manuale delle scuole superiori. Si consiglia: Valerio Castronovo, “Un Mondo al plurale, volume 3 dal 1945 ad oggi”, La Nuova Italia, capitoli 24, 29, 35. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte e industria culturale, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di “studio system”. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Citizen Kane. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. La lezione di Bazin e la nouvelle vague (Godard). Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). Il cinema novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Nota: gli/le studenti sono tenuti/e a leggere il programma esteso (link: bit.ly/2lzP7tJ). Bibliografia:
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, Milano, McGraw-Hill, 2010 ed ed. succ. (capp. 1-20) Testi di critica e teoria del cinema (link: bit.ly/2nHLO4j). Filmografia (lungometraggi): Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Jasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now (Francis Ford Coppola, 1979), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009)
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
D. Bordwell, K.Thompson, Storia del cinema e dei film, McGraw-Hill Education, Milano 2018
FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), The Countryman and the Cinematograph (Il contadino e il cinema, R.W.Paul, 1901), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Il carretto fantasma (V. Sjöstrom, 1921) Das Cabinet des Dr.Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Chelovek s kino-apparatom (L'uomo con la macchina da presa, D.Vertov, 1929) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Roma città aperta (R. Rossellini, 1945) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Bellissima (L.Visconti, 1951) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) Les 400 coups (I 400 colpi, F.Truffaut, 1959) A bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Le tentazioni del dottor Antonio (F.Fellini, 1962) La ricotta (P.P.Pasolini, 1963) Persona (I.Bergman, 1966) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702642 -
CULTURE E FORMATI DELLA TELEVISIONE E DELLA RADIO
(obiettivi)
Il corso serve a spiegare i linguaggi espressivi, i formati e la produzione di radio e tv nella contemporaneità, ormai quasi completamente digitale, caratterizzata da una grande espansione nell’offerta di contenuti audiovisivi su una pluralità di piattaforme distributive.
La contemporaneità è caratterizzata da una grande espansione dell’offerta di audiovisivi gratuiti e a pagamento (TV, Internet, video on demand) su una pluralità di dispositivi anche mobili (schermo televisivo, tablet, outdoor) accanto a forme produttive e distributive dal basso (social networks, YouTube, web radio e Tv).
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PERROTTA MARTA
(programma)
Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata ad affrontare le nozioni-base che consentono di inquadrare da un punto di vista teorico il linguaggio radiofonico e quello televisivo: palinsesto, formato, generi, serialità, audience. La seconda parte si concentra sulla storia recente dei due mezzi, dalla fine degli anni Settanta fino alla situazione contemporanea, focalizzandosi sulle principali evoluzioni dei generi e sulla costruzione dell'offerta nel panorama nazionale.
(testi)
Testi
- E. Menduni, Televisione e radio nel XXI secolo, Roma-Bari, Laterza, 2016 - M. Perrotta, Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale, Roma, Audino, 2017 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dell'Italia repubblicana.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (18 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dell'Italia repubblicana. - Manuale di storia contemporanea, uno a scelta:
per gli studenti con scarse basi scolastiche: G. Monina, F. Motta, S. Pavone, E. Taviani, "Processo Storico", vol. 3, "Dal Novecento a oggi", Torino, Loescher Editore, 2017, p. 740, € 32,90 per gli studenti con basi scolastiche più solide: L. Caracciolo, A. Roccucci, "Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro (1848-2016)", Milano, Mondadori education, 2017, pp. 800, € 38,00 Testo monografico, uno a scelta fra: A. Giovagnoli, "La Repubblica degli italiani (1946-2016)", Roma-Bari, Laterza, 2016, € 24,00 G. Crainz, "Storia della Repubblica", Roma, Donzelli, 2016, € 27,00 FILMOGRAFIA: uno a scelta tra - Der Triumph des Willens (Il trionfo della volontà, Germania 1935) di Leni Riefenstahl - Senso (Italia 1954) di Luchino Visconti - Paths of Glory (Orizzonti di gloria, USA 1957) di Stanley Kubrick - Una vita difficile (Italia 1961) di Dino Risi - Uomini contro (Italia 1971) di Francesco Rosi. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709110 -
ANALISI DEL TESTO FILMICO E AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento rientra fra le attività formative caratterizzanti del percorso formativo in Cinema, televisione e nuovi media del Corso di Laurea in DAMS. Laddove il corso di studio si propone di fornire in generale le conoscenze storiche e teoriche per la comprensione critica delle esperienze audiovisive, questo insegnamento, da svolgere preferibilmente nel corso del primo anno, si prefigge di dare gli strumenti di base per l’analisi e l’interpretazione dei testi cinematografici e audiovisivi. In particolare, il corso adotta una prospettiva storica, che tiene conto dei diversi modelli teorici, estetici e culturali necessari per comprendere linguaggi, stili e forme utilizzati in momenti e contesti diversi della storia del cinema (fra cui classico, moderno, post-moderno, post-classico). L’insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti concettuali per comprendere in modo autonomo quali siano i modelli di analisi più efficaci per un determinato film. In ultima analisi, il corso vuole spiegare come avviene la produzione del senso, ovvero come e perché le immagini filmiche significhino.
Canale: A - L
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". A conclusione del corso studieremo le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Il syllabus del corso è online al link https://ilariaadepascalis.wordpress.com/informazioni-generali/ Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura della docente. Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 Sono possibili variazioni e integrazioni, che saranno comunicate con la pubblicazione del programma definitivo alla fine delle lezioni sul sito https://ilariaadepascalis.wordpress.com/
Canale: M - Z
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PRAVADELLI VERONICA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". A conclusione del corso studieremo le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura delle docenti reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11: ● Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in L'analisi del film, Torino, Kaplan, 2005, pp. 100-106. ● Laura Mulvey, “Piacere visivo e cinema narrativo” e “Riflessioni su ‘Piacere visivo e cinema narrativo’ ispirate da ‘Duello al sole’”, in Cinema e piacere visivo (a cura di V. Pravadelli), Bulzoni, Roma 2013, pp. 29-43 e 45-55. ● Veronica Pravadelli, “Introduzione”, in La grande Hollywood. Stili di vita e di regia nel cinema classico americano, Marsilio, Venezia 2007, pp. 9-16. ● Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272 (estratto). ● Gilles Deleuze, Cinema 2. L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989, pp. 11-24. ● Elena Pulcini, “La passione del moderno: l’amore di sé”, in Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 133-180. ● Frederic Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989, pp. 7-51. ● Ilaria A. De Pascalis, Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali, Bulzoni, Roma 2015, pp. 221-242. ● Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. ● Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561. Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’Avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità.
Canale: A - L
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CHIODI STEFANO
(programma)
Il corso ripercorre le relazioni tra l’oggetto artistico e l’ambiente nella seconda metà del Novecento. A partire dalla messa in questione della cornice in pittura e del piedistallo in scultura, si approfondirà il passaggio dall’oggetto all’environment e all’installazione, per arrivare ad analizzare la fuoriuscita dell’intervento artistico dagli spazi preposti dell’arte nella natura e nello spazio pubblico – dalla land art alle diverse pratiche di partecipazione sociale.
(testi)
Francesco Poli (a cura di), Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, Electa, Milano 2003 (i seguenti saggi: F. Poli, Ricerche minimaliste e analitiche, pp. 70-95; F. Poli, Arte e ambiente, pp. 96-121; Maddalena Disch, Process art e arte povera, pp. 121-149).
Per una visione complessiva dell'arte tra XIX e XX secolo, con un vasto apparato di immagini, è molto utile consultare per le parti utili al programma i seguenti volumi: Mary Acton, Guardare l'arte contemporanea, Einaudi 2008 Hal Foster et al., Arte dal 1900, Zanichelli, seconda edizione 2013, per gli anni 1965-1975. Tutte le immagini proiettate durante il corso, così come i filmati, sono reperibili on line tramite una semplice ricerca su Google Images o YouTube o su siti specializzati come ubu.com.
Canale: M - Z
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CONTE LARA
(programma)
Il corso intende ripercorrere le relazioni tra l’oggetto artistico e l’ambiente dalle avanguardie storiche agli anni Settanta del secolo XX.
(testi)
A partire dalla messa in questione della cornice in pittura e del piedistallo in scultura, si approfondirà il passaggio dall’oggetto all’environment, con la conseguente affermazione di una dimensione esperienziale di spazio, per arrivare ad analizzare la fuoriuscita dell’intervento artistico dagli spazi preposti dell’arte nella natura e nello spazio pubblico – dalla Land Arte alle diverse pratiche di partecipazione sociale. Nella loro diversa natura, gli interventi oggetto di approfondimento permetteranno di evidenziare le problematiche connesse alla temporalizzazione e alla processualità di pratiche che trovano nella fotografia e nella documentazione video l’unica possibilità per lasciare testimonianza del loro carattere impermanente e demercificato. 1) Arte moderna. Dal Postimpressionismo all’Informale, Electa, Milano 2007 (i seguenti saggi: C. Zambianchi, Le ricerche postimpressioniste, pp. 10-29; M. Lorandi, Simbolismo, pp. 30-53; F. Poli, Informale ed espressionismo astratto, pp. 262-283)[testo fuori commercio; PDF scaricabile dall’area download, pagina web della docente]
2) D. Riout, L’arte del ventesimo secolo. Protagonisti, temi, correnti, Einaudi, Torino 2002 3) F. Poli. F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea. Dallo spazio dell’opera allo spazio intorno all’opera, Johan & Levi, Milano 2016, pp. 11-101 4) Raccolta di fonti e testi critici che sarà messa a disposizione delle/degli studentesse/i durante il corso (una copia sarà depositata presso la copisteria CLP, via Giulio Rocco, 9) 5) Selezione delle immagini proiettate a lezione e a corredo dei testi in programma (disponibile sul sito della docente a fine del corso). Filmografia e videografia: Land Art, 1969 Produzione e regia: Fernsehgalerie Berlin Gerry Schum Christo, Wrapped Coast, 1969 Produzione: Michael Blackwood Productions Robert Smithson, Spiral Jetty, 1970 Prodotto con Robert Fiore, Nancy Holt e Barbara Jarvis Troublemakers. The Story of Land Art, 2015 Regia: James Crump Produzione: Summitridge Pictures in association with RSJC LLC (con interviste e testimonianze di Vito Acconci, Carl Andre, Germano Celant, Paula Cooper, Walter De Maria, Virginia Dwan, Gianfranco Gorgoni, Michael Heizer, Nancy Holt, Dennis Oppenheim, Charles Ross, Pamela Sharp, Willoghby Sharp, Robert Smithson, Harald Szeemann, Lawrence Wiener). |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710384 -
ESTETICA DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti. In entrambi i casi, la nozione di cultura visuale fornirà un frame di ampio respiro, in cui problemi e fenomeni contemporanei sono letti alla luce di una più antica storia delle immagini. Una particolare attenzione sarà assegnata agli studi sull'esperienza sensibile e affettiva offerta dal cinema e dai media audiovisivi.
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CAROCCI ENRICO
(programma)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti.
(testi)
Il programma del corso sarà articolato in due tappe ideali. Nella prima si prenderanno in considerazione i principali approcci all’estetica del cinema e dei media emersi nel corso del Novecento. Nella seconda parte si affronterà il lavoro di Stanely Kubrick, soprattutto per ciò che riguarda i temi affrontati nella prima parte. 1) Francesco Casetti, L'occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità, Bompiani, Milano 2005
2) Enrico Carocci (a cura di), Stanely Kubrick, Marsilio, Venezia 2019 3) Antologia di saggi a cura del docente (dispensa cartacea disponibile alla copisteria CLP di Via Giulio Rocco, 9) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702646 -
ISTITUZIONI DI REGIA FILM E TV
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di base della grammatica filmica, attraverso analisi che possono spaziare dal cinema “classico” fino al cinema contemporaneo, per indagarne le componenti estetiche e stilistiche, e anche le loro ricadute politiche e culturali.
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UGENTI ELIO
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti competenze relative alla grammatica filmica e di definire il concetto di "regia cinematografica" anche attraverso una prospettiva storica, per analizzare la sua evoluzione a partire dall'analisi di casi di studio che spaziano dal cinema classico al cinema contemporaneo. Il corso si compone, inoltre, di una parte monografica dedicata all'opera del regista Francis Ford Coppola.
(testi)
Nella prima parte del corso saranno approfondite le tecniche, gli stili di regia e le strategie di messa in scena che concorrono alla configurazione di modelli di rappresentazione dominanti nelle diverse epoche della storia del cinema. Nella seconda parte, ci si concentrerà sull'opera di Francis Ford Coppola. I film del regista saranno considerati un fertile terreno d'applicazione per testare le competenze d'analisi stilistica acquisite nella prima parte del corso. BIBLIOGRAFIA:
- Vito Zagarrio, "Francis Ford Coppola. Un sogno lungo il cinema", Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2020 - Dario Tomasi, "Lezioni di regia. Modelli e forme della messinscena cinematografica", UTET, Torino 2004 - Arcangelo Mazzoleni, "L'ABC del linguaggio cinematografico. Strutture, analisi, figure nella narrazione per immagini", Dino Audino Editore, Roma 2010 FILMOGRAFIA: - "Ombre rosse" di J. Ford (1939) - "Il grande sonno", di H. Hawks (1946) - "Rapporto confidenziale" di O. Welles (1955) - "Gli uccelli" di H. Hitchcock (1963) - "Non torno a casa stasera" di F. F. Coppola (1969) - "Il padrino – Parte I" di F. F. Coppola (1972) - "La conversazione" di F. F. Coppola (1974) - "Apocalypse Now" di F. F. Coppola (1979) - "Un sogno lungo un giorno" di F. F. Coppola (1982) - "Rusty il selvaggio" di F. F. Coppola (1983) - "Dracula di Bram Stoker" di F. F. Coppola (1992) - "L’uomo della pioggia – The Rainmaker" di F. F. Coppola (1997) - "Segreti di famiglia" di F. F. Coppola (2009) - "Twixt" di F. F. Coppola (2011) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709130 -
CINEMA ITALIANO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
Canale: A - L
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PARIGI STEFANIA
(programma)
CINEMA ITALIANO. DALL'AVVENTO DEL SONORO AL NEOREALISMO
(testi)
Programma: La prima parte è dedicata al cinema italiano sonoro durante il fascismo, dal 1930 al 1943. Si prendono in esame gli apparati industriali, il quadro legislativo, i generi, gli autori, i film, le figure e le forme dell’immaginario. La seconda parte, più ampia, riguarda il cinema del secondo dopoguerra. Si delinea il processo di origine e sviluppo del neorealismo nel clima politico, morale, culturale e artistico della seconda metà degli anni Quaranta-primi anni Cinquanta. Si analizzano i modi di produzione e ricezione, la pluralità delle ideologie, delle poetiche e degli stili, la contaminazione dei generi, le iconografie neorealiste, le forme del rinnovamento estetico. Si ripercorrono il dibattito d'epoca e le rivisitazioni storiografiche, le riletture critiche e teoriche elaborate dagli anni Sessanta a oggi. TESTI PER L'ESAME: Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (in particolare le pp. 73-204); David Bruni, Commedia degli anni anni trenta, Il Castoro, Milano 2013; Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014 e 2016; scelta di testi a cura della docente (reperibile, all'inizio del corso, presso la copisteria di Via G. Rocco, n. 11). Gli studenti non frequentanti devono leggere anche David Bruni, Roberto Rossellini. Roma città aperta, Lindau, Torino 2006.
FILMOGRAFIA: Gli uomini, che mascalzoni… (1932) di M. Camerini; 1860 (1934) di A. Blasetti; Vecchia guardia (1935) di A. Blasetti; Dora Nelson (1939) di M. Soldati; I grandi magazzini (1939) di Mario Camerini; Ossessione (1943) di L.Visconti; Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini; Paisà (1946) di R. Rossellini; Germania anno zero (1948) di R. Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; La terra trema (1948) di L.Visconti; Riso amaro (1949) di G. De Santis; Miracolo a Milano (1950) di V. De Sica; Il cammino della speranza (1950) di P. Germi; Bellissima (1951) di L. Visconti; Due soldi di speranza (1951) di R. Castellani; Lo sceicco bianco (1952) di F. Fellini; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Il grido (1957) di M. Antonioni. I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca "Lino Miccichè", Via Ostiense 139.
Canale: M - Z
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UVA CHRISTIAN
(programma)
Il corso prende in esame il periodo che va dal dopoguerra a oggi soffermandosi sulle principali tappe che hanno scandito la storia del cinema italiano in termini di film, autori e generi, tenendo in particolare considerazione un particolare topos: quello della spiaggia, da sempre centrale nell’immaginario nazionale e naturalmente anche nella nostra tradizione cinematografica. Si prenderanno dunque in esame le peculiarità estetiche, narrative, produttive e culturali di alcune opere cinematografiche nelle quali la “condizione balneare” si è fatta occasione privilegiata per indagare i principali mutamenti storici, sociali e antropologici vissuti dal nostro paese in più di mezzo secolo.
(testi)
TESTI:
G.P. Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (dal cap. III in poi); E. Giacovelli, C’era una volta la commedia all’italiana, Gremese, Roma 2015; F. Montini, V. Zagarrio, Istantanee sul cinema italiano: film, volti, idee del nuovo millennio, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2012; Scelta di testi a cura del docente (reperibile presso la copisteria di Via G. Rocco, n. 11). FILMOGRAFIA Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; Domenica d’agosto (1950) di L. Emmer; La spiaggia (1954) di A. Lattuada; La dolce vita (1960) di F. Fellini; L’avventura (1960) di M. Antonioni; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; Il sorpasso (1962) di D. Risi; La voglia matta (1962) di L. Salce; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone; L’ombrellone (1965) di D. Risi; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di E. Petri; Ferie d’agosto (1996) di P. Virzì; Gmorra (2008) di M. Garrone. I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione ed identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della conversazione (in corso di pubblicazione).
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it: 1) Paul Watzlavick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 4) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 5) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 6) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 7) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 8) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84.
Canale: M - Z
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quadraro michaela
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Etica e Politica della Conversazione (in corso di pubblicazione).
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it 1) Paul Watzlavick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 4) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 5) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 6) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 7) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 8) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. Approfondimenti consigliati, ma non obbligatori ai fini dell’esame: 1) Paul Watzlavick et all., 1971, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, cap. 1 “Presupposti teorici”, cap. 2 “Tentativo di fissare alcuni assiomi della comunicazione” e cap. 3 “La comunicazione patologica”, pp. 13-111. 2) Georg Simmel, 1903, Le metropoli e la vita dello spirito, Armando, Roma, pp. 35-57. 3) Anna Lisa Tota (a cura di), 2008, Gender e media. Verso un immaginario sostenibile, Roma, Meltemi. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710503 -
Estetica
(obiettivi)
Al termine di questo corso lo studente acquisirà:
- una conoscenza di base di questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza di uno o più testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - buona padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico- capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica e sulle teorie delle arti.
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D'ANGELO PAOLO
(programma)
Il corso consiste in una lettura ravvicinata dal testo della Poetica di Aristotele, con particolare attenzione agli influssi sulle contemporanee teorie del cinema e del teatro. Una piccola parte del corso sarà invece dedicata a uno sguardo complessivo ai problemi attuali dell'estetica.
(testi)
Testi adottati: Aristotele, Poetica, Traduzione e Introduzione di G. Paduano, Roma-Bari, Laterza
P. D'Angelo, Estetica, Roma-Bari, Laterza |
6 | M-FIL/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |