Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico DISCIPLINE A SCELTA DELLO STUDENTE 2024/2025 - (visualizza)
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21010055 -
ROMA E IL RINASCIMENTO
(obiettivi)
Il corso ambisce ad approfondire la conoscenza di un capitolo centrale nella storia della cultura occidentale, che costituisce anche un tassello fondamentale per la formazione di architette e architetti. Attraverso l’analisi della storia di Roma nel Rinascimento, si pone un duplice obiettivo: 1. Affinare la capacità di comprensione critica dell’architettura del passato. 2. Fornire gli strumenti teorici e metodologici per approcciarsi in maniera operativa al patrimonio.
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MATTEI FRANCESCA
( programma)
Il corso appartiene alla categoria degli insegnamenti a scelta ed è per questo concepito come un approfondimento di alcuni temi trattati nei corsi istituzionali di storia dell’architettura. Le lezioni saranno dedicate alla storia dell’architettura a Roma nel Quattro e nel Cinquecento, che sarà contestualizzata nella cornice dell’Europa della prima età moderna. Il tema del corso per l'a.a. 2024-2025 è Studio dell'antico e progetto della rovina nella Roma del Rinascimento. Durante il corso, saranno trattati i principali architetti attivi a Roma nel XV e nel XVI secolo. La loro opera sarà interpretata alla luce del tema del corso.
Argomenti delle lezioni: la basilica di San Pietro in Vaticano come rovina in costruzione; Rovine, antico e spolia nel Rinascimento; Il disegno dell'antico: soggetti, tecniche, visioni; Il progetto dell'antico.
Il corso è aperto a studentesse e studenti di tutti i corsi di laurea triennale e magistrale.
( testi)
Testi di riferimento sull'architettura: - Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano 1998 - Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano 2002 - Il secondo Cinquecento, a cura di C. Conforti, R.J. Tuttle, Milano 2001
Testi di approfondimento sulle rovine: - A. Schnapp, Storia universale delle rovine: dalle origini all'età dei Lumi, Torino 2023 - C. Thoenes, San Pietro come rovina: note su alcune vedute di Maarten van Heemskerck, in Sostegno e Adornamento. Saggi sull’architettura del Rinascimento: disegni, ordini, magnificenza, Milano, Electa 1998, 135–149
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4
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ICAR/18
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010044 -
ROMA-MADRID. CASA E CITTA' - MADRID-ROMA. CASA Y CIUDAD
(obiettivi)
Il Corso ha l’obiettivo di: - consolidare le conoscenze degli studenti sul tema della casa collettiva, con particolare riferimento alle sperimentazioni proposte dalla cultura architettonica a Roma e a Madrid dall’inizio del XX secolo e agli anni più recenti; - rafforzare la consapevolezza degli studenti sul ruolo che l’abitazione collettiva ha avuto e può avere nella formazione di uno spazio urbano di qualità, in grado di suscitare negli abitanti un senso di identificazione e di appartenenza; - promuovere il confronto tra architetture e città come metodo di ricerca utile alla progettazione architettonica. - promuovere gli scambi tra studenti europei e l’internazionalizzazione della didattica.
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FARINA MILENA
( programma)
Il Corso prevede una serie di lezioni centrate sul tema della casa collettiva, con riferimento particolare alle sperimentazioni proposte dalla cultura architettonica a Roma e a Madrid dall’inizio del XX secolo agli anni più recenti. Le lezioni tenderanno a mettere in evidenzia le forme che l’abitare collettivo ha assunto nel corso delle diverse stagioni e nelle ricerche dei protagonisti della scena architettonica che hanno operato nelle due città, con una specifica attenzione al tema della forma urbana e del rapporto tra casa e città. Il caso di Roma assume in questo quadro un valore emblematico, dal momento che la città è stata nel corso del Novecento un campo di sperimentazione particolarmente fertile nel quale l’abitare collettivo ha assunto forme estreme e originali che vanno dall’enfatizzazione della scala domestica e individuale nei primi piani Ina Casa alla scala monumentale dei grandi interventi degli anni Settanta in cui prevale la dimensione collettiva. Ma Roma nel corso del Novecento è stata anche oggetto di pratiche spontanee di “colonizzazione” degli spazi urbani, attraverso le quali il domestico si infiltra tra gli antichi monumenti presenti nel suo vasto territorio. L’ambiguità dei rapporti tra domesticità e persistenza materiale dei monumenti, che la città stessa ha favorito e promosso nel corso della sua storia, può essere a ragione considerata uno dei caratteri specifici dell’abitare romano, conseguenza di pratiche che possono essere analizzate e codificate come fonte di ispirazione per il progetto contemporaneo. La lunga fase di sperimentazione sull’abitazione collettiva a Roma si esaurisce negli anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante la città continui a crescere attraverso la costruzione di nuclei residenziali, non si registrano ricerche progettuali significative (salvo casi sporadici). Al contrario, Madrid è stata interessata negli ultimi decenni da una ricca sperimentazione sul tema della casa collettiva, che ha coinvolto la cultura architettonica locale e internazionale nella progettazione di interi insediamenti. Le pratiche promosse dalla Empresa Municipal de la Vivienda y el Suelo (EMVS) attraverso concorsi aperti e inviti ad architetti internazionali hanno consolidato la città come laboratorio di sperimentazione e riflessione a scala globale sulle nuove forme dell’abitare collettivo. Gli esiti più noti, e anche più controversi, come l’edifio Mirador a Sanchinarro o le realizzazioni guidate dai progetti di Tom Mayne (Morphosis), David Chipperfiled, Wiel Arets o Ricardo Legorreta, si sono presentati come elementi di confronto e di rinnovo per una ricerca nella quale importanti architetti locali come Amann, Cánovas e Maruri, Soto e Maroto, Espegel e Fisac, Burgos e Garrido, Blanca Lleó, Ábalos e Herreros, o Frechilla e Peláez, hanno partecipato con contributi sempre significativi. Il Departamento de Proyectos Arquitectónicos, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM si è inoltre distinto per la sua ricerca su questo tema, in particolare attraverso le attività dei Gruppi di Ricerca GIVCO (Grupo de Investigación en Vivienda Colectiva) con Carmen Espegel come ricercatore principale e con la rilevante partecipazione di professori come Andrés Cánovas e José María de Lapuerta, e NuTAC (Nuevas Técnicas Arquitectura Ciudad), con José María Ezquiaga come ricercatore principale e contributi attraverso i lavori diretti da Sergio Martín Blas. Il parallelo tra ricerca e pratica costruita di questi e altri professori nel campo dell’abitazione collettiva contemporanea permette di identificare Madrid, e il Departamento de Proyectos della ETSAM, come un socio di straordinario interesse nel promuovere la formazione degli studenti nel progetto abitativo.
( testi)
M. Farina (a cura di), Studi sulla casa urbana. Sperimentazioni e temi di progetto, Gangemi, Roma 2009 A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España. 1992- 2015. TC cuadernos, Valencia, 2017 S. Martín Blas et al. (Editores). Holanda en Madrid: social housing and urban regeneration. Mairea libros, Madrid, 2014
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PALMIERI VALERIO
( programma)
Il Corso prevede una serie di lezioni centrate sul tema della casa collettiva, con riferimento particolare alle sperimentazioni proposte dalla cultura architettonica a Roma e a Madrid dall’inizio del XX secolo agli anni più recenti. Le lezioni tenderanno a mettere in evidenzia le forme che l’abitare collettivo ha assunto nel corso delle diverse stagioni e nelle ricerche dei protagonisti della scena architettonica che hanno operato nelle due città, con una specifica attenzione al tema della forma urbana e del rapporto tra casa e città. Il caso di Roma assume in questo quadro un valore emblematico, dal momento che la città è stata nel corso del Novecento un campo di sperimentazione particolarmente fertile nel quale l’abitare collettivo ha assunto forme estreme e originali che vanno dall’enfatizzazione della scala domestica e individuale nei primi piani Ina Casa alla scala monumentale dei grandi interventi degli anni Settanta in cui prevale la dimensione collettiva. Ma Roma nel corso del Novecento è stata anche oggetto di pratiche spontanee di “colonizzazione” degli spazi urbani, attraverso le quali il domestico si infiltra tra gli antichi monumenti presenti nel suo vasto territorio. L’ambiguità dei rapporti tra domesticità e persistenza materiale dei monumenti, che la città stessa ha favorito e promosso nel corso della sua storia, può essere a ragione considerata uno dei caratteri specifici dell’abitare romano, conseguenza di pratiche che possono essere analizzate e codificate come fonte di ispirazione per il progetto contemporaneo. La lunga fase di sperimentazione sull’abitazione collettiva a Roma si esaurisce negli anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante la città continui a crescere attraverso la costruzione di nuclei residenziali, non si registrano ricerche progettuali significative (salvo casi sporadici). Al contrario, Madrid è stata interessata negli ultimi decenni da una ricca sperimentazione sul tema della casa collettiva, che ha coinvolto la cultura architettonica locale e internazionale nella progettazione di interi insediamenti. Le pratiche promosse dalla Empresa Municipal de la Vivienda y el Suelo (EMVS) attraverso concorsi aperti e inviti ad architetti internazionali hanno consolidato la città come laboratorio di sperimentazione e riflessione a scala globale sulle nuove forme dell’abitare collettivo. Gli esiti più noti, e anche più controversi, come l’edificio Mirador a Sanchinarro o le realizzazioni guidate dai progetti di Tom Mayne (Morphosis), David Chipperfiled, Wiel Arets o Ricardo Legorreta, si sono presentati come elementi di confronto e di rinnovo per una ricerca nella quale importanti architetti locali come Amann, Cánovas e Maruri, Soto e Maroto, Espegel e Fisac, Burgos e Garrido, Blanca Lleó, Ábalos e Herreros, o Frechilla e Peláez, hanno partecipato con contributi sempre significativi. Il Departamento de Proyectos Arquitectónicos, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM si è inoltre distinto per la sua ricerca su questo tema, in particolare attraverso le attività dei Gruppi di Ricerca GIVCO (Grupo de Investigación en Vivienda Colectiva) con Carmen Espegel come ricercatore principale e con la rilevante partecipazione di professori come Andrés Cánovas e José María de Lapuerta, e NuTAC (Nuevas Técnicas Arquitectura Ciudad), con José María Ezquiaga come ricercatore principale e contributi attraverso i lavori diretti da Sergio Martín Blas. Il parallelo tra ricerca e pratica costruita di questi e altri professori nel campo dell’abitazione collettiva contemporanea permette di identificare Madrid, e il Departamento de Proyectos della ETSAM, come un socio di straordinario interesse nel promuovere la formazione degli studenti nel progetto abitativo.
( testi)
M. Farina (a cura di), Studi sulla casa urbana. Sperimentazioni e temi di progetto, Gangemi, Roma 2009 A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España. 1992- 2015. TC cuadernos, Valencia, 2017 S. Martín Blas et al. (Editores). Holanda en Madrid: social housing and urban regeneration. Mairea libros, Madrid, 2014
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MARTIN BLAS Sergio
( programma)
Il Corso prevede una serie di lezioni centrate sul tema della casa collettiva, con riferimento particolare alle sperimentazioni proposte dalla cultura architettonica a Roma e a Madrid dall’inizio del XX secolo agli anni più recenti. Le lezioni tenderanno a mettere in evidenzia le forme che l’abitare collettivo ha assunto nel corso delle diverse stagioni e nelle ricerche dei protagonisti della scena architettonica che hanno operato nelle due città, con una specifica attenzione al tema della forma urbana e del rapporto tra casa e città. Il caso di Roma assume in questo quadro un valore emblematico, dal momento che la città è stata nel corso del Novecento un campo di sperimentazione particolarmente fertile nel quale l’abitare collettivo ha assunto forme estreme e originali che vanno dall’enfatizzazione della scala domestica e individuale nei primi piani Ina Casa alla scala monumentale dei grandi interventi degli anni Settanta in cui prevale la dimensione collettiva. Ma Roma nel corso del Novecento è stata anche oggetto di pratiche spontanee di “colonizzazione” degli spazi urbani, attraverso le quali il domestico si infiltra tra gli antichi monumenti presenti nel suo vasto territorio. L’ambiguità dei rapporti tra domesticità e persistenza materiale dei monumenti, che la città stessa ha favorito e promosso nel corso della sua storia, può essere a ragione considerata uno dei caratteri specifici dell’abitare romano, conseguenza di pratiche che possono essere analizzate e codificate come fonte di ispirazione per il progetto contemporaneo. La lunga fase di sperimentazione sull’abitazione collettiva a Roma si esaurisce negli anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante la città continui a crescere attraverso la costruzione di nuclei residenziali, non si registrano ricerche progettuali significative (salvo casi sporadici). Al contrario, Madrid è stata interessata negli ultimi decenni da una ricca sperimentazione sul tema della casa collettiva, che ha coinvolto la cultura architettonica locale e internazionale nella progettazione di interi insediamenti. Le pratiche promosse dalla Empresa Municipal de la Vivienda y el Suelo (EMVS) attraverso concorsi aperti e inviti ad architetti internazionali hanno consolidato la città come laboratorio di sperimentazione e riflessione a scala globale sulle nuove forme dell’abitare collettivo. Gli esiti più noti, e anche più controversi, come l’edifio Mirador a Sanchinarro o le realizzazioni guidate dai progetti di Tom Mayne (Morphosis), David Chipperfiled, Wiel Arets o Ricardo Legorreta, si sono presentati come elementi di confronto e di rinnovo per una ricerca nella quale importanti architetti locali come Amann, Cánovas e Maruri, Soto e Maroto, Espegel e Fisac, Burgos e Garrido, Blanca Lleó, Ábalos e Herreros, o Frechilla e Peláez, hanno partecipato con contributi sempre significativi. Il Departamento de Proyectos Arquitectónicos, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM si è inoltre distinto per la sua ricerca su questo tema, in particolare attraverso le attività dei Gruppi di Ricerca GIVCO (Grupo de Investigación en Vivienda Colectiva) con Carmen Espegel come ricercatore principale e con la rilevante partecipazione di professori come Andrés Cánovas e José María de Lapuerta, e NuTAC (Nuevas Técnicas Arquitectura Ciudad), con José María Ezquiaga come ricercatore principale e contributi attraverso i lavori diretti da Sergio Martín Blas. Il parallelo tra ricerca e pratica costruita di questi e altri professori nel campo dell’abitazione collettiva contemporanea permette di identificare Madrid, e il Departamento de Proyectos della ETSAM, come un socio di straordinario interesse nel promuovere la formazione degli studenti nel progetto abitativo.
( testi)
AA. VV., L’INA-CASA al IV congresso Nazionale di Urbanistica, Società Grafica Romana, Roma 1953 L. Beretta Anguissola (a cura di), I 14 anni del Piano INACASA, Staderini, Roma 1963 R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Roma 1966 L. Quaroni, Immagine di Roma, Laterza, Bari 1969 B. Regni, M. Sennato, Innocenzo Sabbatini: architetture tra tradizione e rinnovamento, Kappa, Roma 1982 A. Clementi, F. Perego (a cura di), La metropoli «spontanea». Il caso di Roma 1925-1981: sviluppo residenziale di una città dentro e fuori dal piano, Dedalo, Roma 1983 AA.VV., Case romane. La periferia e le case popolari, CLEAR, Roma 1984 C. Cocchioni, M. De Grassi, La casa popolare a Roma. Trent’anni di attività dell’I.C.P., Kappa, Roma 1984 AA.VV., L’attuazione dei piani di edilizia residenziale pubblica. Roma 1964-1987, Officina edizioni, Roma 1998 AA.VV. (a cura di), Guida ai quartieri romani INA Casa, Gangemi, Roma 2002 AA.VV., Abitare la periferia. L'esperienza della 167, Camera di Commercio, Roma 2007 M. Farina (a cura di), Studi sulla casa urbana. Sperimentazioni e temi di progetto, Gangemi, Roma 2009 M. Farina (a cura di), Housing conference. Ricerche emergenti sul tema dell'abitare, Gangemi, Roma 2009 M. Farina, L. Villani, Borgate romane. Storia e forma urbana, Libria, Melfi 2017
A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España Siglo XX (1929-1992). TC Cuadernos, Valencia, 2013. A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España. 1992- 2015. TC cuadernos, Valencia, 2017. S. Martín Blas et al. (Editores). Holanda en Madrid: social housing and urban regeneration. Mairea libros, Madrid, 2014. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín. A pie de calle: vivienda social y regeneración urbana. Arcadia Mediática, Madrid, 2018. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín, et al., I+D+VS: futuros de la vivienda social en 7 ciudades, Fundación Arquitectura COAM y Ministerio de Fomento (ISBN: 978-84-96656-74-1), 2011. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín. Arquitecturas VIS: vivienda de interés social en seis ciudades iberoamericanas. Lampreave, Madrid, 2018.
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CANOVAS ALCARAZ ANDRES
( programma)
Il Corso prevede una serie di lezioni centrate sul tema della casa collettiva, con riferimento particolare alle sperimentazioni proposte dalla cultura architettonica a Roma e a Madrid dall’inizio del XX secolo agli anni più recenti. Le lezioni tenderanno a mettere in evidenzia le forme che l’abitare collettivo ha assunto nel corso delle diverse stagioni e nelle ricerche dei protagonisti della scena architettonica che hanno operato nelle due città, con una specifica attenzione al tema della forma urbana e del rapporto tra casa e città. Il caso di Roma assume in questo quadro un valore emblematico, dal momento che la città è stata nel corso del Novecento un campo di sperimentazione particolarmente fertile nel quale l’abitare collettivo ha assunto forme estreme e originali che vanno dall’enfatizzazione della scala domestica e individuale nei primi piani Ina Casa alla scala monumentale dei grandi interventi degli anni Settanta in cui prevale la dimensione collettiva. Ma Roma nel corso del Novecento è stata anche oggetto di pratiche spontanee di “colonizzazione” degli spazi urbani, attraverso le quali il domestico si infiltra tra gli antichi monumenti presenti nel suo vasto territorio. L’ambiguità dei rapporti tra domesticità e persistenza materiale dei monumenti, che la città stessa ha favorito e promosso nel corso della sua storia, può essere a ragione considerata uno dei caratteri specifici dell’abitare romano, conseguenza di pratiche che possono essere analizzate e codificate come fonte di ispirazione per il progetto contemporaneo. La lunga fase di sperimentazione sull’abitazione collettiva a Roma si esaurisce negli anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante la città continui a crescere attraverso la costruzione di nuclei residenziali, non si registrano ricerche progettuali significative (salvo casi sporadici). Al contrario, Madrid è stata interessata negli ultimi decenni da una ricca sperimentazione sul tema della casa collettiva, che ha coinvolto la cultura architettonica locale e internazionale nella progettazione di interi insediamenti. Le pratiche promosse dalla Empresa Municipal de la Vivienda y el Suelo (EMVS) attraverso concorsi aperti e inviti ad architetti internazionali hanno consolidato la città come laboratorio di sperimentazione e riflessione a scala globale sulle nuove forme dell’abitare collettivo. Gli esiti più noti, e anche più controversi, come l’edifio Mirador a Sanchinarro o le realizzazioni guidate dai progetti di Tom Mayne (Morphosis), David Chipperfiled, Wiel Arets o Ricardo Legorreta, si sono presentati come elementi di confronto e di rinnovo per una ricerca nella quale importanti architetti locali come Amann, Cánovas e Maruri, Soto e Maroto, Espegel e Fisac, Burgos e Garrido, Blanca Lleó, Ábalos e Herreros, o Frechilla e Peláez, hanno partecipato con contributi sempre significativi. Il Departamento de Proyectos Arquitectónicos, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid – ETSAM si è inoltre distinto per la sua ricerca su questo tema, in particolare attraverso le attività dei Gruppi di Ricerca GIVCO (Grupo de Investigación en Vivienda Colectiva) con Carmen Espegel come ricercatore principale e con la rilevante partecipazione di professori come Andrés Cánovas e José María de Lapuerta, e NuTAC (Nuevas Técnicas Arquitectura Ciudad), con José María Ezquiaga come ricercatore principale e contributi attraverso i lavori diretti da Sergio Martín Blas. Il parallelo tra ricerca e pratica costruita di questi e altri professori nel campo dell’abitazione collettiva contemporanea permette di identificare Madrid, e il Departamento de Proyectos della ETSAM, come un socio di straordinario interesse nel promuovere la formazione degli studenti nel progetto abitativo.
( testi)
AA. VV., L’INA-CASA al IV congresso Nazionale di Urbanistica, Società Grafica Romana, Roma 1953 L. Beretta Anguissola (a cura di), I 14 anni del Piano INACASA, Staderini, Roma 1963 R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Roma 1966 L. Quaroni, Immagine di Roma, Laterza, Bari 1969 B. Regni, M. Sennato, Innocenzo Sabbatini: architetture tra tradizione e rinnovamento, Kappa, Roma 1982 A. Clementi, F. Perego (a cura di), La metropoli «spontanea». Il caso di Roma 1925-1981: sviluppo residenziale di una città dentro e fuori dal piano, Dedalo, Roma 1983 AA.VV., Case romane. La periferia e le case popolari, CLEAR, Roma 1984 C. Cocchioni, M. De Grassi, La casa popolare a Roma. Trent’anni di attività dell’I.C.P., Kappa, Roma 1984 AA.VV., L’attuazione dei piani di edilizia residenziale pubblica. Roma 1964-1987, Officina edizioni, Roma 1998 AA.VV. (a cura di), Guida ai quartieri romani INA Casa, Gangemi, Roma 2002 AA.VV., Abitare la periferia. L'esperienza della 167, Camera di Commercio, Roma 2007 M. Farina (a cura di), Studi sulla casa urbana. Sperimentazioni e temi di progetto, Gangemi, Roma 2009 M. Farina (a cura di), Housing conference. Ricerche emergenti sul tema dell'abitare, Gangemi, Roma 2009 M. Farina, L. Villani, Borgate romane. Storia e forma urbana, Libria, Melfi 2017
A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España Siglo XX (1929-1992). TC Cuadernos, Valencia, 2013. A. Cánovas, C. Epegel, J. M. De Lapuerta, C. Martínez Arroyo, R. Penjeam, Vivienda Colectiva en España. 1992- 2015. TC cuadernos, Valencia, 2017. S. Martín Blas et al. (Editores). Holanda en Madrid: social housing and urban regeneration. Mairea libros, Madrid, 2014. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín. A pie de calle: vivienda social y regeneración urbana. Arcadia Mediática, Madrid, 2018. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín, et al., I+D+VS: futuros de la vivienda social en 7 ciudades, Fundación Arquitectura COAM y Ministerio de Fomento (ISBN: 978-84-96656-74-1), 2011. S. Martín Blas, I. Rodríguez Martín. Arquitecturas VIS: vivienda de interés social en seis ciudades iberoamericanas. Lampreave, Madrid, 2018.
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6
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ICAR/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010043 -
STORIA E METODI DI ANALISI DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Diretto ad una utenza culturale non necessariamente allineata sulle conoscenze fornite dai corsi istituzionali di Storia dell’architettura, l’insegnamento mira ad accrescere le capacità degli studenti di “leggere” l’architettura e a far acquisire loro maggior consapevolezza del ruolo della Storia nell'ambito del processo progettuale. In particolare, il corso provvede a un’introduzione ai metodi e alle pratiche della ricerca storica e allo sviluppo di strumenti interpretativi individuali attraverso l’esercizio sulle fonti materiali, documentarie e iconografiche di architetture selezionate dal Quattrocento all’Età contemporanea.
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STURM SAVERIO
( programma)
Il corso di Storia e metodi di analisi dell’architettura si pone l’obiettivo di ripercorrere criticamente il percorso compositivo – ideologico, metodico e progettuale – che si trova all’origine dell’opera architettonica ed è diretto principalmente ad un'utenza culturale già consapevole del ruolo della storia dell'architettura. Una serie di lezioni frontali, in un arco storico compreso tra il Quattrocento e il Contemporaneo, affronta in maniera dettagliata il linguaggio, i criteri programmatici e le motivazioni – anche ideologiche – riscontrabili nei principali architetti della cultura occidentale. Parallelamente, il corso intende presentare agli studenti una serie di modelli di interpretazione storiografica ritenuti significativi per competenze scientifiche, obiettivi di ricerca, metodi di indagine e ambito cronologico. Testi, rappresentazioni e manufatti - dai trattati del Quattrocento ai manifesti del Moderno, alle utopie delle Neoavanguardie del secondo dopoguerra – vengono ridiscussi secondo una prospettiva storico critica, aggiornando la letteratura e mettendo in relazione diverse discipline ed espressioni artistiche, con particolare riguardo alla ricerca delle fonti e alla rappresentazione sintetico-analitica dell'architettura, nota anche come disegno “diagrammatico”.
( testi)
SAGGI (minimo 2 a scelta tra i seguenti): - James Ackerman, La villa. Forma e ideologia, Torino - Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, vol 1, Torino 1999. - John Summerson, Il linguaggio classico dell’Architettura, Torino 1970.
- Manfredo Tafuri, Progetto e utopia, Roma-Bari, 1973.
ANTOLOGIA (da selezionare in riferimento al tema prescelto per l'elaborato "Parallel & Contrasts": Ulrich Conrads (a c.d.), Manifesti e programmi per l'architettura del 20. secolo, Firenze 1970 (testi da selezionare in relazione al tema Parallel & Contrasts).
Joan Ockman (ed.), Architecture, culture 1943-1968. a Documentary Anthology, New York 1993 (testi da selezionare in relazione al tema Parallel & Contrasts).
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4
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ICAR/18
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010051 -
LABORATORIO SPERIMENTALE PROGETTAZIONE-RESTAURO
(obiettivi)
Formare gli studenti all'attività progettuale affrontando, in via sperimentale, temi di progettazione e restauro di edifici storici o archeologici, con particolare attenzione alla conservazione delle preesistenze e senza rinunciare al progetto contemporaneo, nella convinzione dell’unicità del metodo di lavoro dei due ambiti disciplinari abitualmente separati negli ordinamenti universitari.
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CELLINI FRANCESCO
( programma)
Il corso intende offrire agli studenti un percorso metodologico per affrontare, con piena consapevolezza, il restauro nonché l'uso contemporaneo di edifici dotati di valore storico-architettonico o archeologico. Ciò sarà fatto attraverso esercitazioni progettuali singole o di gruppo compiute su edifici pluristratificati risalenti a diversi periodi storici (dall’epoca romana, fino a edifici del XX secolo). Nella parte di Progettazione architettonica e urbana, particolare attenzione verrà posta sull’approfondimento della conoscenza della storia dell’architettura moderna e contemporanea in particolare nell’analisi delle soluzioni compositive, costruttive e tecniche, anche innovative, compatibili con la conservazione dei valori e del senso della preesistenza; valori e senso che dovranno essere mantenuti anche nel suo efficace reinserimento nella vita e nelle necessità contemporanee. Infatti, conservazione e trasformazione (o addizione di parti, strutture funzionali, impianti), non sono attività incompatibili se sono guidate da un progetto che sia inteso come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire.
( testi)
C. Ceschi, Teoria e Storia del restauro, Bulzoni, Roma 1970. G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996. M. M. Segarra Lagunes, Restauración. Método y proyectos, Editorial técnica Avicam, Granada 2018. M. M. Segarra Lagunes, Método y práctica de la restauración arquitectónica. Efesto editore, Roma 2018. F. Cellini, Francesco Cellini, Mondadori Electa, Milano 2011. L. Puija (a cura di), Trentaquattro domande a Francesco Cellini, Clean 2019.
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SEGARRA LAGUNES MARIA MARGARITA
( programma)
Il corso intende offrire agli studenti un percorso metodologico per affrontare, con piena consapevolezza, il restauro nonché l'uso contemporaneo di edifici dotati di valore storico-architettonico o archeologico. Ciò sarà fatto attraverso esercitazioni progettuali singole o di gruppo compiute su edifici pluristratificati risalenti a diversi periodi storici (dall’epoca romana, fino a edifici del XX secolo). Nella parte di Progettazione architettonica e urbana, particolare attenzione verrà posta sull’approfondimento della conoscenza della storia dell’architettura moderna e contemporanea in particolare nell’analisi delle soluzioni compositive, costruttive e tecniche, anche innovative, compatibili con la conservazione dei valori e del senso della preesistenza; valori e senso che dovranno essere mantenuti anche nel suo efficace reinserimento nella vita e nelle necessità contemporanee. Infatti, conservazione e trasformazione (o addizione di parti, strutture funzionali, impianti), non sono attività incompatibili se sono guidate da un progetto che sia inteso come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire.
( testi)
C. Ceschi, Teoria e Storia del restauro, Bulzoni, Roma 1970. G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996. M. M. Segarra Lagunes, Restauración. Método y proyectos, Editorial técnica Avicam, Granada 2018. M. M. Segarra Lagunes, Método y práctica de la restauración arquitectónica. Efesto editore, Roma 2018. F. Cellini, Francesco Cellini, Mondadori Electa, Milano 2011. L. Puija (a cura di), Trentaquattro domande a Francesco Cellini, Clean 2019.
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ICAR/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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4
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ICAR/19
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010201 -
EFFETTI DINAMICI DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Fornire allo studente le competenze necessarie per applicare le leggi dinamiche della fisica a modelli architettonico-strutturali, con particolare attenzione alla caratterizzazione del comportamento oscillatorio e alle implicazioni sulla morfologia strutturale. Attraverso l’uso di opportuni software, tali competenze consentiranno lo studio delle prestazioni strutturali in zona sismica, di interazione terreno-struttura e fluido-struttura.
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BRUNI FABIO
( programma)
PROGRAMMA (ITALIANO) Richiami del moto armonico di oscillatore semplice. Moto smorzato, moto forzato, e condizioni di risonanza. Diffusione di onde longitudinali/trasversali in un fluido e in un solido, e in particolare propagazione ondosa nei terreni. Modelli meccanici di oscillatori semplici applicati al comportamento strutturale Studio delle frequenze e dei modi di oscillazione propria nelle strutture (analisi modale) Effetti dinamici di sisma e vento sulle caratteristiche morfologiche degli edifici.
( testi)
- Elementi di dinamica delle strutture, Luca Facchini, Esculapio - Dinamica delle strutture e ingegneria sismica. Principi e applicazioni, Iunio Iervolino, Hoepli - Dinamica delle strutture, Carlo Gavarini, ESA - Appunti di lezione
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SALERNO GINEVRA
( programma)
PROGRAMMA (ITALIANO)
Richiami del moto armonico di oscillatore semplice. Moto smorzato, moto forzato, e condizioni di risonanza. Diffusione di onde longitudinali/trasversali in un fluido e in un solido, e in particolare propagazione ondosa nei terreni. Modelli meccanici di oscillatori semplici applicati al comportamento strutturale Studio delle frequenze e dei modi di oscillazione propria nelle strutture (analisi modale) Effetti dinamici di sisma e vento sulle caratteristiche morfologiche degli edifici.
( testi)
- Elementi di dinamica delle strutture, Luca Facchini, Esculapio - Dinamica delle strutture e ingegneria sismica. Principi e applicazioni, Iunio Iervolino, Hoepli - Dinamica delle strutture, Carlo Gavarini, ESA - Appunti di lezione
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2
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FIS/07
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25
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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2
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ICAR/08
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25
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010203 -
RAPPRESENTAZIONE DIGITALE AVANZATA
(obiettivi)
Il corso proposto intende ampliare il bagaglio delle conoscenze degli studenti su metodi e tecniche della rappresentazione digitale, fornendo nozioni avanzate nei processi di modellazione tridimensionale e visualizzazione, utili per l’analisi, l’ideazione, la gestione e la comunicazione dell’architettura. Sarà costituito da due momenti coordinati dedicati rispettivamente a: modellazione tridimensionale avanzata e algoritmica; visualizzazione e post-produzione. Il corso è rivolto agli studenti della Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura che abbiano già sostenuto l’esame di Geometria Descrittiva e di Disegno dell’Architettura.
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CALISI DANIELE
( programma)
Il programma del corso tiene conto di tre aree tematiche che verranno affrontate sia dal punto di vista teorico che attraverso esercitazioni mirate. 1. Modellazione tridimensionale avanzata La sezione dedicata alla modellazione tridimensionale avanzata approfondirà la modellazione di geometrie NURBS per la gestione di geometrie complesse (superfici a curvatura singola e doppia, superfici rigate e sviluppabili, superfici organiche) nelle loro applicazioni a elementi dell’architettura storica, moderna e contemporanea (sistemi voltati semplici, composti e sghembi; scale elicoidali; coperture e facciate). 2. Renderizzazione avanzata, lighting and texturing e mappatura di modelli tridimensionali. 3. Visualizzazione e post-produzione La sezione dedicata alla visualizzazione e post-produzione approfondirà la fase di creazione e gestione di immagini raster che seguano regole compositive ed estetiche definite e consapevoli. La prima parte della sezione affronterà i temi della texturizzazione dei modelli attraverso materiali e texture qualitativi, la gestione dell’illuminazione nello spazio virtuale attraverso diverse tipologie di fonti di luce per simulare un’illuminazione realistica e l’esportazione di immagini render predisposte per la fase di post-produzione finale. Successivamente, verrà affrontata la fase di gestione delle immagini attraverso software di post-produzione raster puntando su differenti tipologie di post-produzione.
( testi)
Albisinni, P., Chiavoni, E., De Carlo, L. (a cura di). Verso un disegno “integrato”. La tradizione del disegno nell’immagine digitale. Roma: Gangemi Editore, 2010
Calisi, Daniele. Luce ed ombra nella rappresentazione. Rilettura storica e sperimentazioni idiomatiche. Aracne editrice 2015.
De Carlo L., Paris, L. (a cura di). Le linee curve per l'architettura e il design. Milano: Franco Angeli, 2019.
Hall, S. Parallax. Architettura e percezione. Milano: Postmedia Books, 2004
Valenti, G. M. Di segno e modello. Esplorazioni sulla forma libera fra disegno analogico e digitale. Milano: Franco Angeli, 2022
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4
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ICAR/17
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010206 -
URBAN MORPHOLOGY
(obiettivi)
The purpose of the morphological studies proposed by the course is the knowledge of the characters of the built environment and the recognition of its formation and transformation having as ultimate goal the architectural design open to multiple esthetic synthesis. lt aims to teach a method of reading the built form through the understanding of the forming process common to urban fabrics and buildings. The basic notions of urban organism and process will be provided. The term "reading" not indicates the neutral recording of phenomena, but an awareness which requires the active and dynamic contribution of the reader.
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STRAPPA GIUSEPPE
( programma)
The course in Urban Morphology, optional, in English, provides 4 credits and is open to all students, including Erasmus ones. The purpose of the morphological studies proposed by the course is the knowledge of the characters of the built environment and the recognition of its formation and transformation having as ultimate goal the architectural design open to multiple estetic synthesis. It aims to teach a method of reading the physical form of the city through the understanding of the forming process common to urban fabrics and buildings, The term "reading" not indicates the neutral recording of phenomena, but an awareness which requires the active and dynamic contribution of the reader. The basic notions of urban organism and forming process will be provided.
( testi)
Basic text in online format (in English) 1. G. Strappa, L’architettura come processo (translated chapters), Franco Angeli, Milano 2015 The main chapters translated into English (useful to take the exam) can be found on the teacher's website (http://www.giuseppestrappa.it/) and are indicated below: - Notes on base building - http://www.giuseppestrappa.it/?p=8400 - Learned language/everyday language . http://www.giuseppestrappa.it/?p=8340 - The aggregation process and the form of the fabric, http://www.giuseppestrappa.it/?p=8380 - Special nodal building, http://www.giuseppestrappa.it/?p=8159 - Architectural knotting, http://www.giuseppestrappa.it/?p=8414 - Territory as architecture - http://www.giuseppestrappa.it/?p=8355 (text not incuded in the book) Basic text in paper format (in English) 2. G. Caniggia, G.L. Maffei, Interpreting basic building (pages. 53 –164) , Altralinea, Firenze 2017 A good translation in French (on line) is: G. Caniggia, G.L. Maffei, Composition architectural et typologie du bati. 1 lecture du bati de base, traduit par p. larochelle, Université Laval, 2000 -http://www.giuseppestrappa.it/wp-content/uploads/2018/01/G.-Caniggia-Lecture-du-b%C3%A2ti-de-base-traduit-par-P.-Larochelle.pdf
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6
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ICAR/14
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75
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ENG |
21010200 -
CIVIC ARTS
(obiettivi)
The studio propose an experience of a phenomenological analysis of the actual city trough a relational, artistic and transdisciplinary approach. For more info see: http://www.articiviche.net/lac/arti_civiche/arti_civiche.html Professor’s blog: http://articiviche.blogspot.it/
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Erogato presso
21010200 CIVIC ARTS in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 CARERI FRANCESCO
( programma)
The aim of the course is the exploration and re-appropriation of the city through the arts. It will take place entirely in the urban space using walks, performative actions, installations. The Course teaches us to get lost, to recognize the arts of discovery, of the encounter with the Other. It proposes walking as a research method, with the intent to reactivate in the students and in the inhabitants their innate capacity for creative transformation of the space in which they live, to remind them that they have a body and the desires with which they can modify it. In the first days of the course there will be an introductory phase on the relationship between arts and cities, between arts and nomadism, on the practices conducted by Francesco Careri together with Stalker in Rome in the last twenty years. Then the peripatetic phase will begin, through long, aimless walks, with the intention of consciously get lost in the city. At this stage there will be some rules to follow: we don’t walk on sidewalks or asphalt; we can never go back; we don’t believes in private property; but above all: who waste time gain space. We will try to stay behind the built city, along the margins and borders, to reconstruct a unitary thread to the fragments of separate cities in which we live. But we will proceed in a cross-eyed way, towards a goal and towards what diverts it from the goal, disposing itself to road accidents, to the possibility of stumbling and of making a mistake. We will try to take the city by surprise, indirectly, sideways, playful, non-functional, to stumble into unexplored territories where new questions arise. Students will be asked to try to look at reality "with their heads under their legs", to overturn their points of view, to produce places through their actions, to transform their own living spaces with material and immaterial interventions, to find new ways to tell them.
( testi)
molte informazioni sui contenuti e i risultati dei corsi degli ultimi anni si trovano nel blog: http://articiviche.blogspot.com/
testi da adottare - FRANCESCO CARERI, WALKSCAPES. EL ANDAR COMO PRÀCTICA ESTÉTICA / WALKING AS AN AESTHETIC PRACTICE, EDITORIAL GUSTAVO GILI, BARCELLONA 2002, TRAD IT. WALKSCAPES. IL CAMMINARE COME PRATICA ESTETICA, EINAUDI, TORINO 2006. - BRUCE CHATWIN, THE SONGLINES (1987), TRAD. IT. LE VIE DEI CANTI, ADELPHI, MILANO, 1988
Testi consigliati : - FRANCESCO CARERI, LORENZO ROMITO, CAMPUS ROM, ALTRIMEDIA EDIZIONI, MATERA 2017 - ANNA DETHERIDGE, SCULTORI DELLA SPERANZA. L'ARTE NEL CONTESTO DELLA GLOBALIZZAZIONE, EINAUDI 2012 - AA.VV., INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA 1958-69, NAUTILUS/STAMPATRE, TORINO, 1994 - FRANCESCO CARERI, CONSTANT / NEW BABYLON, UNA CITTÀ NOMADE, TESTO & IMMAGINE, TORINO, 2001 - FRANCO LA CECLA., PERDERSI, L'UOMO SENZA AMBIENTE, LATERZA, BARI, 1988 - PETER LANG, A CURA DI., SUBURBAN DISCIPLINE, PRINCETON ARCHITECTURAL PRESS, NEW YORK, 1997 - ROSALIND KRAUSS, PASSAGES IN MODERN SCULPTURE, MIT PRESS, 1981, TR. IT. PASSAGGI, BRUNO MONDADORI, MILANO, 1998
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6
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ICAR/14
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75
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ENG |
21010259 -
LABORATORIO DI OSSERVAZIONI E INTERAZIONI PAESAGGISTICHE
(obiettivi)
Il paesaggio non è mai fermo. Tutto, anche ciò che è apparentemente inerte, è attraversato e modellato da un continuo lavorio che lo trasforma, genera, rigenera, consuma. A qualsiasi scala spaziale e temporale lo si guardi, il paesaggio è una materia vibrante e cambia costantemente, con modalità talvolta debolmente percettibili, altre volte clamorose. Assumere questa consapevolezza è utile per potersi posizionare di fronte alla condizione contemporanea dei territori e degli ambienti. Obiettivo del corso è indagare il paesaggio, nella sua dimensione urbana, come statuto performativo, attraverso ricognizioni nella letteratura paesaggistica e urbanistica (reading) e attraverso esplorazioni e azioni trasformative (osservazioni e interazioni), che sappiano allenare la competenza di sguardo (saper vedere) e di coazione (saper interagire con le dinamiche in corso).
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Erogato presso
21010259 LABORATORIO DI OSSERVAZIONI E INTERAZIONI PAESAGGISTICHE in Architettura - Progettazione urbana LM-4 METTA ANNALISA, RANZATO MARCO
( programma)
Il corso è integrato e multidisciplinare, comprensivo dell’Architettura del Paesaggio e dell’Urbanistica. Si articola in una serie di approfondimenti teorico-critici riferiti alla cultura contemporanea del progetto di paesaggio e urbanistico e in alcune pratiche di interazione che richiedono l’osservazione diretta del paesaggio e l’interazione con esso, verificando nel tempo della durata del corso gli effetti della compresenza umano/non umano, biotico/abiotico nel sito assunto come caso di studio e di azione.
( testi)
• Bee, M. (2020). Spaces of indecision Manifatture Knos Setting a Precedent in Italy. In M. F. De Tullio (Ed.), Commons. Between Dreams and Reality (pp. 102–120). Creative Industry Košice. • Care Collective, (2021). Manifesto della cura. Per una politica dell’interdipendenza. Alegre Edizioni. • Celestini, G. (2018). Agire con il paesaggio. Aracne. • Coccia, E. (2022). Metamorfosi. Siamo un’unica sola vita. Einaudi. • de la Bellacasa, Maria (2017). Matters of Care: Speulative Ethics in More Than Human Words. University of Minnesota Press. • Hirsch, A. (2014). The Landscape Imagination: Collected Essays of James Corner 1990-2010. Princeton Architectural Press. • Metta, A. (2022). Il paesaggio è un mostro. Città selvatiche e nature ibride. Deriveapprodi. • Papadopoulos, D. (2018). Experimental Practice. Technoscience, Alterontologies, and More-Than-Social Movements, Durham, NC, Duke University Press. • Pellizzoni, L. (2016). Ontological Politics in a Disposable World: The New Mastery of Nature. Routledge. • Ranzato, M., Vanin, F. (2021). Veneto 2100. Living with water. Silvana Editore.
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3
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ICAR/15
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37
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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3
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ICAR/21
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38
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010050 -
PROGETTI E CANTIERI PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO
(obiettivi)
Il corso intende offrire agli studenti l’opportunità di sperimentare un’introduzione alle tematiche proprie del cantiere, con specifica declinazione sul cantiere di restauro. Compatibilmente con i tempi e con le modalità della didattica, si affrontano diversi temi applicativi, osservandone, anche sul campo nel corso di sopralluoghi e visite con operatori e tecnici specialistici, le articolazioni; si discutono e si analizzano alcune fra le possibili soluzioni a problematiche proprie della pratica professionale.
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Erogato presso
21010050 PROGETTI E CANTIERI PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO in Architettura - Restauro LM-4 PUGLIANO ANTONIO
( programma)
Il Corso, destinato agli studenti delle Lauree magistrali in Progettazione architettonica, Progettazione urbana, Architettura - Restauro, illustra la metodologia e gli strumenti culturali e tecnici per la progettazione in qualità del restauro dell’architettura antica, medioevale e moderna. Il corso, pertanto, prevede una introduzione sul metodo analitico, sullo scenario normativo di riferimento e si concentra sulle sintesi operative del processo progettuale ed esecutivo del restauro architettonico di genere filologico. La didattica, quindi, svilupperà lo studio comparato dei Caratteri costruttivi dell’edilizia storica e su questa base illustrerà la metodica della Progettazione architettonica del restauro. Il processo progettuale ed esecutivo del restauro architettonico di genere filologico verrà illustrato nel suo sviluppo metodologico, dai preliminari analitici alle sintesi operative che motivano in coerenza le scelte tecniche di intervento e la loro realizzazione cantieristica. Oggetto della progettazione è il Patrimonio di architetture e siti meritevoli di conservazione; detto Patrimonio è considerato, ai fini della valorizzazione, nel rapporto con il Paesaggio che lo ospita. Saranno illustrate, pertanto, ‘forme organizzate di conoscenza’ utili alla documentazione, alla lettura critica e alla divulgazione dei valori e significati storici, estetici, culturali che connotano il nostro ambiente di vita, in vista del loro trasferimento al futuro e della valorizzazione del territorio. Il processo progettuale descritto verrà documentato attraverso la presentazione di esempi appositamente selezionati e, se possibile, attraverso il contributo di Esperti e con sopralluoghi e/o esercitazioni.
Temi generali del Corso: Strumenti e metodi della progettazione ed esecuzione del ‘restauro per la valorizzazione’; discussione di esempi e di realizzazioni; loro eventuale approfondimento attraverso esercitazioni e/o sopralluoghi. Il corso è relazionato al Laboratorio di Restauro Architettonico della Laurea Magistrale in Architettura-Restauro che si svolge nel medesimo semestre; del Laboratorio condivide alcuni contenuti, alcune iniziative e parte del corpo docente; si segnala quindi l’utilità della frequentazione del corso per gli Allievi del Laboratorio di Restauro Architettonico.
Gli argomenti delle Lezioni Introduzione al Corso. Strumenti e metodi del Restauro per la valorizzazione. - Cenni al panorama normativo nell’operatività del restauro e della valorizzazione. - Metodi e strumenti per la progettazione di qualità: il lessico costruttivo dell’architettura tradizionale e la cultura digitale (trattatistica storica e manualistica contemporanea, dalla tradizione vitruviana ai Manuali del Recupero e ai Codici di Pratica antisismica). - Il Restauro e la Valorizzazione. Iniziative conoscitive circa le architetture e i loro contesti di accoglienza e di relazione. Il ruolo della Ricerca Universitaria (il Thesaurus del Mibact-Iccd; l’Atlante Dinamico di Roma3). - Restauro per la valorizzazione in ambito archeologico. - Restauro per la valorizzazione negli ambiti di architetture e siti ‘viventi’. Casistica di esempi di progetto e realizzazioni con unità di metodo - Casa delle Nozze d’Argento in Pompei. - Fontana Maggiore di Perugia. - Palazzo Chigi di Ariccia. - Torre dell’Orologio del convento dei Filippini in Roma - Stabilimento dei bagni zootermici nell’ex Mattatoio di Testaccio. - Gli affreschi della chiesa di San Nicola dei Lorenesi, Roma - La cultura digitale per la conservazione programmata e la valorizzazione del paesaggio storico territoriale e urbano: (Ostia Antica, Roma, Tivoli) Ev. Esercitazioni /sopralluoghi Rilievo e restituzione di componenti materiali e tecnologiche. Elaborazioni da discutere all’esame. Lettura cronologica e sintesi processuale in ambiente testuale e grafico, dello sviluppo storico di un edificio o di una sua componente tecnologica particolarmente significativa scelte e proposte dall’Allievo
( testi)
- F. GIOVANETTI [a cura], Manuale del Recupero del Comune di Roma, II edizione ampliata, DEI, Roma 1997 (in appendice - P. MARCONI, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Laterza, Bari 1999. - L. ZEVI [a cura], Manuale del Restauro Architettonico, Mancosu, Roma 2001. - A. PUGLIANO, Il Riconoscimento, la Documentazione, il Catalogo dei Beni Architettonici. Elementi di un costituendo Thesaurus utile alla Conoscenza, alla Tutela, alla Conservazione dell’Architettura, 2 voll. Prospettive edizioni, Roma 2009. - P. MARCONI, Restauro dei monumenti – Cultura, progetti e cantieri 1967-2010, Gangemi, Roma 2012.
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4
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010285 -
SENTIMENTAL TOPOGRAPHY: PROJECT AND PLACE IN THE OTHER MODERNITY
(obiettivi)
To broaden the students’ frame of reference in the field of design culture, through the in-depth investigation of the experience of important figures and works of 20th century architecture. The study is aimed at the understanding of the generative process of the work, at the identification of operative categories achievable in the present time. This approach presupposes the interpretative analysis and recognition of figures, themes and formal structures that are constant in the configuration of space, useful for orienting the students’ training, to allow them to make conscious and non-occasional choices.
Invite students to conceive study itineraries, which contribute to the construction of a personal reference system that they can draw on, through the comparison of design approaches.
To show the direct relationship between the study of these experiences and their translation within the architectural project. The theoretical and operational problems of the project are tackled
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TORRICELLI CARLOTTA
( programma)
The course proposes a series of study itineraries through heterodox experiences of modernity, in tension between the Baltic and the Mediterranean. Paths transversal to the canons crystallized by internationalism, which outline differentiated design approaches, supported by a common intention. These are investigated not so much - or not only - in terms of their relations with local building traditions and site characteristics, but rather in terms of the compositional procedures that root the design of the new to the specificity of the site, through a hand-to-hand encounter between artefact and nature. The productive force of memory feeds the design thought, grafting the interventions on a terrain treated not as inert ground - as a pattern punctuated by isolated actions - but as a stratified system of signs, traceable and measurable, revealed by the design of the new. Composition is the organization of the formal discourse, and of this the lectures - as well as the operative experiments that the students are required to carry out within the course - privilege the analysis of the criteria and procedures implemented to generate form and the study of the figurative variations that determine the character of architecture. The aim is thus to bring out that inseparable link between analytical excavation and formal research, anchoring the theoretical dimension to the operative one and restoring to the project the role of a moment of synthesis of the relations between figure, form and construction. A poetic synthesis between art and technique, which denies the adoption of standardized procedures and redefines itself from time to time, in a cyclic dimension of time. With these assumptions, the course will bring Scandinavian and from Iberian peninsula architects to the stage, passing from the Mediterranean as an obligatory reference for that search for origins that leads to another modernity, the path of which is still open today, in the topicality of its lesson.
( testi)
Fernando Távora, On space organization (1962), in Estudo Prévio n. 20, Lisbon: CEACT/UAL Center for Studies of Architecture, City and Territory of the Autonomous University of Lisbon, 2022, p.29- 39. Jörn Utzon, Platforms and Plateaus: Ideas of a Danish Architect, Zodiac 10, Milan 1962. Christian Norberg-Schulz, Genius Loci: Towards a Phenomenology of Architecture, Rizzoli, New York, 1979. Dimitris Pikionis, architect 1887-1968: A Sentimental Topography, Architectural Association, London, 1989. Sigurd Lewerentz 1885-1975: The Dilemma of Classicism, Architectural Association, London, 1989. José Ignacio Linazasoro, La memoria del orden. Paradojas del sentido de la arquitectura moderna, Abada Editores, Madrid, 2013. Carlotta Torricelli, Classicismo di frontiera. Sigurd Lewerentz e la Cappella della Resurrezione/Frontier Classicism. Sigurd Lewerentz and the Chapel of the Resurrection, Il Poligrafo, Padova 2014. Luigi Franciosini e Cristina Casadei, a cura di, Architettura e Patrimonio: progettare in un paese antico, Mancosu Editore, Roma 2015. (Edizione Italiana e Inglese). Kenneth Frampton, The Other Modern Movement: Architecture, 1920–1970, Yale University Press, New Haven and London, 2021. Álvaro Siza, Imagining the Evident, Monade, Lisbona, 2021.
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4
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ICAR/14
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ENG |
21010286 -
TRANSITIONAL LANDSCAPES. HERITAGE MAKING AND MINDSCAPE IN TIME OF GLOBAL CHANGE
(obiettivi)
The course explores the intersection among heritage (natural, cultural, built), reuse and urban wellbeing, approaching conceptual and practical examples aimed at supporting the city's transition towards preventive and crisis-preparedness qualities. Drawing on contents and results of the EU funded project CHANGES – Cultural Heritage Active innovation for Next-GEn Sustainable society, the aim is to explore the many effects generated by the activation of material and immaterial legacy, questioning the generative role of heritage matters. The course will also experiment with innovative spatial, socio-ecological and cultural design practices.
The course “Transitional landscapes. Heritage making and mindscapes in time of global change” develops within the field of urban studies. It aims to introduce some of the increasingly common tools, method, approach to urban heritage, conceived as an open, participated, performative, continuously changing artefact. In so doing, the course aims to provide students with: 1) an overview of the most updated conceptions of cultural heritage in Europe; 2) a complex and multilevel analytical capacity, both in terms of theory and practice, of heritage contexts; 3) the basic elements and tools to set heritage policy and/or design strategies.
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FAVA FEDERICA
( programma)
The course “Transitional landscapes. Heritage making and mindscapes in time of global change” is structured in two main parts, intersected by small scale activities that involve the students’ participation throughout the whole duration of the course (oral presentations, short texts or drawings, etc.). Students will work in group of 3-4 people. The first engages in a cross-disciplinary debate intersecting heritage, architecture, social innovation, urban practice and psychology. It will include seminars held by scholars and practitioners from different fields to dive into the multiple – urban, human, non-human – layers composing the legacy of the city, considering their impact on social and mental wellbeing. The second part will present a selection of national and international case studies, with a specific focus on some historical and present-day experiences in Rome and in the Lazio region. To explore the production of new urban common by means of heritage, the course will include site visits in some Living Labs of the city. Particularly, it will consider the Vigne Nuove Lab, activated in the district with the same name, where some of the activities of the CHANGES project (EU funded) will take place, and local experiences such as Museo della Mente (https://www.museodellamente.it/museo-laboratorio-della-mente/) and Mente in rete. The course will conclude with the presentation of students’ research results, discussed in a final seminar collectively designed.
( testi)
Boano, Camillo, and Cristina Bianchetti. 2022. Lifelines: Politics, Ethics, and the Affective Economy of Inhabiting. Berlin: Jovis. Borasi, Giovanna, and Mirko Zardini. 2012. Imperfect Health. The Medicalization of Architecture. Zürich: Lars Müller Publishers. Oevermann, Heike, and Hanna Szemző. 2023. ‘What Is Open Heritage?’ Pp. 158–69 in Open Heritage. Community-driven adaptive reuse in Europe: best practice. Berlin: Birkhäuser. Lefebvre, Henri. 2014. Toward an Architecture of Enjoyment. edited by Ł. Stanek. Minneapolis; London: University of Minnesota Press. Rodney Harrison, Caitlin DeSilvey, Cornelius Holtorf, Sharon Macdonald, Nadia Bartolini, Esther Breithoff, Harald Fredheim, Antony Lyons, Sarah May, Jennie Morgan, and Sefryn Penrose, eds. 2020. Heritage Futures: Comparative Approaches to Natural and Cultural Heritage Practices. London: UCL Press. Russo, Michelangelo, Anna Attademo, Formato, and Francesca Garzilli. 2023. Transitional Landscapes. Macerata: Quodlibet. Smith, Laurajane. 2021. Emotional Heritage: Visitor Engagement at Museums and Heritage Sites. Routledge. Winnicott, D. W. 1971. Playing and Reality. London: Routledge.
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4
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ICAR/21
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ENG |
20709781 -
MODELLI E LINGUAGGI DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA - LM
(obiettivi)
Conoscenza dei principali approcci metodologici relativi alla storia e alla teoria della fotografia; capacità di indagare gli oggetti fotografici nei relativi contesti di produzione e conservazione; capacità di condurre ricerche storico-artistiche su fotografi e su archivi, collezioni, istituzioni e pubblicazioni fotografiche; capacità di condividere problemi e risultati della ricerca nei diversi ambiti di comunicazione scientifica, didattica e informativa.
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Erogato presso
20709781 MODELLI E LINGUAGGI DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA - LM in Storia dell'arte LM-89 FRONGIA ANTONELLO
( programma)
Il corso (primo semestre) si configura come un seminario di lettura, discussione e ricerca. Il tema monografico del corso verrà comunicato all'inizio delle lezioni.
( testi)
Il programma di letture settimanali, composto da saggi in italiano e in inglese, è in fase di elaborazione. I testi, sia per gli studenti frequentanti che per i non frequentanti, verranno resi disponibili presso la Biblioteca di Storia dell’arte “Luigi Grassi” (Piazza della Repubblica 10) e tramite la piattaforma Teams.
Per i frequentanti, la ricerca bibliografica relativa all’elaborato finale sarà responsabilità di ciascuno studente e come tale sarà oggetto di valutazione.
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6
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L-ART/03
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21010202 -
GUSCI E MEMBRANE: RICERCA E OTTIMIZZAZIONE DI FORMA
(obiettivi)
Obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti e le conoscenze necessari alla comprensione delle tecniche di “ricerca e ottimizzazione di forma” delle strutture bidimensionali, con particolare attenzione ai gusci e alle membrane. Infatti è proprio in tali strutture che il comportamento statico maggiormente si palesa attraverso la forma rendendosi leggibile ed entrando, in tal modo, tra le componenti fondamentali del linguaggio architettonico.
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Erogato presso
21010202 GUSCI E MEMBRANE: RICERCA E OTTIMIZZAZIONE DI FORMA in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 VARANO VALERIO, GABRIELE STEFANO
( programma)
Il corso sarà tenuto prevalentemente seguendo un metodo induttivo, verranno comunque trattati cenni sui modelli teorici. In generale, ogni argomento verrà introdotto con il seguente schema: 1) Esercitazione pratica o studio di architetture esemplificative 2) Modelli teorici interpretativi 3) Simulazioni numeriche
Seguendo questo schema si procederà a richiamare i concetti base di alcune importanti tipologie strutturali: a) Fune, arco, curva elastica b) Reti di cavi, sistemi di travi c) Piastre e Gusci
I modelli strutturali saranno presentati attraverso formulazioni sintetiche e la soluzione delle equazioni del modello sarà trovata attraverso software. Gli studenti saranno guidati nelle simulazioni software e apprenderanno gli strumenti necessari per controllare il risultato delle simulazioni. Dopo l'introduzione dei modelli strutturali, verrà fornita una panoramica di alcuni metodi per la progettazione delle superfici strutturali: 1) Ricerca di forma A. Modelli fisici B. modelli computazionali 2) Ottimizzazione A. Topologica B. di Forma Verranno utilizzati alcuni software dedicati a tali metodi. Gli studenti, divisi in gruppi, svilupperanno un semplice progetto scegliendo una o più delle modalità proposte.
( testi)
1) Sigrid Adriaenssens, Philippe Block Shell Structures for Architecture: Form Finding and Optimization 2) Giulio Pizzetti - Zorgno Trisciuoglio A. Maria Principi statici e forme strutturali
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4
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ICAR/08
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50
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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SEMINARIO VILLARD
(obiettivi)
Il corso opzionale dura l’intero anno accademico e prevede la partecipazione al “Seminario itinerante di progettazione Villard”. Al Seminario partecipano 13 Facoltà, italiane ed estere (Alghero, Ascoli Piceno, Napoli, Palermo, Paris Malaquais, Reggio Calabria, Patrasso, Roma, Venezia, Ancona, Milano, Genova, Pescara) l’Ordine degli Architetti PP&C di Trapani ed alcune prestigiose istituzioni culturali. Il Seminario, è rivolto ai soli studenti delle magistrali e, per questioni organizzative, a un massimo di 10 studenti selezionati in base al merito, tramite la presentazione di un portfolio e un colloquio. Il programma prevede la stesura di un progetto sul tema d’anno, in genere proposto da amministrazioni comunali o altre istituzioni o enti e, comunque, legato alle diverse realtà territoriali. Il tema viene presentato all’inizio del seminario e sviluppato nel corso dell’anno, secondo l’orario previsto. Il viaggio costituisce la struttura portante del seminario quale strumento di conoscenza delle città. Durante ogni tappa, in genere quattro e della durata di due/tre giorni, sono organizzati incontri, lezioni, conferenze, visite guidate e mostre, con l’apporto dei docenti delle Facoltà partecipanti. L’itineranza del seminario fa sì che gli studenti entrino in contatto con luoghi fisici e culturali diversi, incrociando esperienze e conoscenze con docenti e studenti provenienti dalle altre sedi. Il seminario ha la sua conclusione in un evento finale: la mostra, con la presentazione e premiazione dei progetti migliori, a cui seguirà la pubblicazione del catalogo con i lavori degli studenti e degli apporti critici raccolti durante il seminario.
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8
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ICAR/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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