Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico REGOLA ASI - (visualizza)
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22902206 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
INDIVIDUARE I MODELLI PEDAGOGICI CHE SOTTENDONO LE TEORIE; PROGETTARE MODELLI DI INTERVENTO EDUCATIVO NEI DIVERSI CONTESTI E SITUAZIONI. ERMENEUSI DELLA CRISI EDUCATIVA CHE SEGNA L’ATTUALITÀ; RIFLESSIONE POIETICA SULL’EDUCABILITÀ DELLA NATURA ESPRESSIVA UMANA.
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22902206-1 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902206-2 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902207 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 6 CFU BASE LM 85
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SPADOLINI BIANCA
( programma)
Esprimere sé/Incontrare l’altro.Due movimenti in contrasto o la misteriosa formula per la felicità umana?
( testi)
Gilberto Scaramuzzo, In-tendere. L’umana sophia di Luigi Pirandello, Anicia, Roma, 2005.Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, qualunque edizione.Fedor Dostoevskji, Delitto e Castigo, qualunque edizione.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902208 -
TEORIE MODERNE DELL'EDUCAZIONE E PEDAGOGIA DELL'ESPRESSIONE 6 CFU INTEG. LM 85
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SCARAMUZZO GILBERTO
( programma)
Esprimere sé/Incontrare l’altro.Due movimenti in contrasto o la misteriosa formula per la felicità umana?
( testi)
Gilberto Scaramuzzo, In-tendere. L’umana sophia di Luigi Pirandello, Anicia, Roma, 2005.Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, qualunque edizione.Fedor Dostoevskji, Delitto e Castigo, qualunque edizione.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902209 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
CONOSCERE LA DIMENSIONE INTERCULTURALE DELLA SCUOLA ITALIANA E LE PRINCIPALI STRATEGIE DI INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI. INDIVIDUARE I FATTORI FONDAMENTALI CHE DETERMINANO LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI. CONOSCERE I DATI STATISTICI SULL’IMMIGRAZIONE IN ITALIA. CONFRONTARE LE DIVERSE DEFINIZIONI DI “DIFFERENZA CULTURALE”. COMPRENDERE I NESSI TRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE.
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22902209-1 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902209-2 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902210 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE 6 CFU BASE LM 85
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SUSI FRANCESCO
( programma)
IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELLA PEDAGOGIA INTERCULTURALE. LA MEDIAZIONE CULTURALE. LA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE. LA GLOBALIZZAZIONE E LE DINAMICHE DEI FLUSSI MIGRATORI. L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA. EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE E DIVERSITÀ SOCIO-CULTURALI. LA DOPPIA ASSENZA DEL MIGRANTE: ILLUSIONI DELL’EMIGRATO E SOFFERENZE DELL’IMMIGRATO.
( testi)
- SUSI F., COME SI È STRETTO IL MONDO. L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN ITALIA E IN EUROPA: TEORIE, ESPERIENZE E STRUMENTI, ARMANDO, ROMA 1999. - SAYAD A., LA DOPPIA ASSENZA. DALLE ILLUSIONI DELL'EMIGRATO ALLE SOFFERENZE DELL'IMMIGRATO, RAFFAELLO CORTINA, MILANO 2001.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902211 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E SOCIALE 6 CFU INTEG LM 85
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FIORUCCI MASSIMILIANO
( programma)
IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELLA PEDAGOGIA INTERCULTURALE. LA MEDIAZIONE CULTURALE. LA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE. LA GLOBALIZZAZIONE E LE DINAMICHE DEI FLUSSI MIGRATORI. L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA. EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE E DIVERSITÀ SOCIO-CULTURALI. LA DOPPIA ASSENZA DEL MIGRANTE: ILLUSIONI DELL’EMIGRATO E SOFFERENZE DELL’IMMIGRATO.
( testi)
- SUSI F., COME SI È STRETTO IL MONDO. L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN ITALIA E IN EUROPA: TEORIE, ESPERIENZE E STRUMENTI, ARMANDO, ROMA 1999. - SAYAD A., LA DOPPIA ASSENZA. DALLE ILLUSIONI DELL'EMIGRATO ALLE SOFFERENZE DELL'IMMIGRATO, RAFFAELLO CORTINA, MILANO 2001.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902212 -
PEDAGOGIA SOCIALE IN PROSPETTIVA EUROPEA 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE UNA PANORAMICA SUI CONCETTI FONDAMENTALI DELLA PEDAGOGIA SOCIALE E DEL LAVORO SOCIALE NELLA TRADIZIONE EUROPEA VALORIZZANDO GLI INTERESSI E LE CONOSCENZE LINGUISTICHE DEGLI STUDENTI. IN PARTICOLARE IL CORSO INTENDE CREARE UN’OPPORTUNITÀ DI CONFRONTO TRA STUDENTI DI DIVERSE PROVENIENZE GEOGRAFICHE
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ALUFFI PENTINI ANNA
( programma)
CONCETTI BASE DELLA PEDAGOGIA SOCIALE. ANALISI TESTI BUBER E VANIER/KRISTEVA
( testi)
TESTI SUI QUALI VERTERÀ L’ESAME 1) PORCARELLI A. LINEAMENTI DI PEDAGOGIA SOCIALE, ARMANDO, ROMA 2) BUBER M. I DISCORSI SULL’EDUCAZIONE ARMANDO (ANCHE IN TEDESCO) 3) DURKHEIM E. PEDAGOGIA E SOCIOLOGIA (IN CASO DI IRREPERIBILITÀ DEL TESTO SCRIVERE ALLA DOCENTE) 4) KRISTEVA J., J. VANIER I LORO SGUARDI BUCANO LE NOSTRE OMBRE, DONZELLI (ANCHE IN FRANCESE) . 5) MATERIALI DISCUSSI A LEZIONE EVENTUALMENTE DISPONIBILI IN COPISTERIA A FINE CORSO
PER GLI STUDENTI ERASMUS POTRANNO ESSERE CONCORDATI TESTI ALTERNATIVI A PORCARELLI QUALI AD ESEMPIO - MOLLENHAUER K EINFUEHRUNG IN SOZIALPAEDAGOGIK KOHLHAMMER - HAMBURGER - F. EINFUEHRUNG IN DIE SOZIALPAEDAGOGIK BELTZ
TESTI DI CONSULTAZIONE CAMBI CERTINI NESTA DIMENSIONI DELLA PEDAGOGIA SOCIALE GRAMIGNA MANUALE DI PEDAGOGIA SOCIALE IAVARONE ML SARACINO V. STRIANO M. (A CURA DI) QUESTIONI DI PEDAGOGIA SOCIALE PATI L. PEDAGOGIA SOCIALE POLLO M MANUALE DI PEDAGOGIA SOCIALE SARACINO V. STRIANO M. (A CURA DI) LA PEDAGOGIA SOCIALE. PROSPETTIVE DI INDAGINE STRIANO M . INTRODUZIONE ALLA PEDAGOGIA SOCIALE LATERZA HTTP://WWW.LAVORO.GOV.IT/LAVORO/ISTITUZIONALE/MINISTERO/ORGANICOLLEGIALI/DOCINFANZIA.HTM
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902213 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE 12 CFU
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22902213-1 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902213-2 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902214 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE 6 CFU BASE
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COVATO CARMELA
( programma)
IL CORSO PRENDE IN ESAME I DIFFERENTI PERCORSI FORMATIVI, DESTINATI NEL CORSO DELLA STORIA AL GENERE MASCHILE E FEMMINILE. I TEMI TRATTATI PRENDONO SPUNTO DA UN’AMPIA LETTERATURA STORIOGRAFICA E PEDAGOGICA. LA PARTE ESPERIENZIALE DEL CORSO PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI SVILUPPATI DAGLI STUDENTI IN GRUPPI DI LAVORO CHE POTRANNO OPERARE IN PRESENZA E ONLINE: L’APPROCCIO NARRATIVO E STRUMENTI QUALI IL DIGITAL STORYTELLING POTRANNO FAVORIRE L’APPROFONDIMENTO DELLE DIVERSE TEMATICHE DISCUSSE NEL MODULO BASE DEL CORSO.
( testi)
TEXTBOOKS: 1) C. COVATO, MEMORIE DISCORDANTI. IDENTITÀ E DIFFERENZE NELLA STORIA DELL’EDUCAZIONE, UNICOPLI, MILANO 2007 2) R. NIGRISOLI, LA MIA SCUOLA, INTRODUCTION AND EDITED BY FRANCESCA BORRUSO, UNICOPLI, MILANO 2011
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902215 -
STORIA SOCIALE DELL'EDUCAZIONE 6 CFU INTEG
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QUAGLIATA ALBERTO
( programma)
IL CORSO PRENDE IN ESAME I DIFFERENTI PERCORSI FORMATIVI, DESTINATI NEL CORSO DELLA STORIA AL GENERE MASCHILE E FEMMINILE. I TEMI TRATTATI PRENDONO SPUNTO DA UN’AMPIA LETTERATURA STORIOGRAFICA E PEDAGOGICA. LA PARTE ESPERIENZIALE DEL CORSO PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI SVILUPPATI DAGLI STUDENTI IN GRUPPI DI LAVORO CHE POTRANNO OPERARE IN PRESENZA E ONLINE: L’APPROCCIO NARRATIVO E STRUMENTI QUALI IL DIGITAL STORYTELLING POTRANNO FAVORIRE L’APPROFONDIMENTO DELLE DIVERSE TEMATICHE DISCUSSE NEL MODULO BASE DEL CORSO.
( testi)
TEXTBOOKS: 1) C. COVATO, MEMORIE DISCORDANTI. IDENTITÀ E DIFFERENZE NELLA STORIA DELL’EDUCAZIONE, UNICOPLI, MILANO 2007 2) R. NIGRISOLI, LA MIA SCUOLA, INTRODUCTION AND EDITED BY FRANCESCA BORRUSO, UNICOPLI, MILANO 2011
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902216 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE 12 CFU
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE AGLI STUDENTI: 1) NOZIONI APPROFONDITE DI STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE DALL'UNITÀ D'ITALIA AI GIORNI NOSTRI; 2) ORIENTAMENTI METODOLOGICI PER L'ARTICOLAZIONE DI UNA RICERCA STORICA IN AMBITO EDUCATIVO-FORMATIVO: RICERCA BIBLIOGRAFICA, RICERCA D'ARCHIVIO, TESTIMONIANZE ORALI, FONTI ICONOGRAFICHE E FILMICHE, FONTI AUTOBIOGRAFICHE E LETTERARIE ECC.; 3) APPROFONDIMENTI STORICO-CRITICI SUL VENTENNIO-FASCISTA; 4) POSSIBILITÀ DI SVOLGERE RICERCHE DI GRUPPO CON L’AUSILIO DI DIVERSE FONTI E CON L'OBIETTIVO DI REALIZZARE UN IPERTESTO (SCRITTURA CONDIVISA), SU UN ARGOMENTO CONCORDATO CON IL DOCENTE.
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22902216-1 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE
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6
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902216-2 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902217 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE 6 CFU BASE
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SUSI FRANCESCO
( programma)
PANORAMA COMPLETO DEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO DALL’UNITÀ AL SECONDO DOPOGUERRA, SOFFERMANDOSI SU MOMENTI, FIGURE E PROBLEMI DI PARTICOLARE RILIEVO (ANALFABETISMO, OBBLIGO SCOLASTICO, ISTRUZIONE TECNICA, FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI, INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA PUBBLICA, SCUOLA E FASCISMO, LA SCUOLA MEDIA UNICA ECC.).
( testi)
G. GENOVESI, STORIA DELLA SCUOLA IN ITALIA DAL SETTECENTO AD OGGI, ROMA-BARI, LATERZA G. CHIOSSO, ALFABETI D’ITALIA. LA LOTTA CONTRO L’IGNORANZA NELL’ITALIA UNITA, SEI, TORINO
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902218 -
STORIA DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE E FORMATIVE 6 CFU INTEGR.
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CANTATORE LORENZO
( programma)
PANORAMA COMPLETO DEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO DALL’UNITÀ AL SECONDO DOPOGUERRA, SOFFERMANDOSI SU MOMENTI, FIGURE E PROBLEMI DI PARTICOLARE RILIEVO (ANALFABETISMO, OBBLIGO SCOLASTICO, ISTRUZIONE TECNICA, FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI, INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA PUBBLICA, SCUOLA E FASCISMO, LA SCUOLA MEDIA UNICA ECC.).
( testi)
G. GENOVESI, STORIA DELLA SCUOLA IN ITALIA DAL SETTECENTO AD OGGI, ROMA-BARI, LATERZA G. CHIOSSO, ALFABETI D’ITALIA. LA LOTTA CONTRO L’IGNORANZA NELL’ITALIA UNITA, SEI, TORINO
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902219 -
STORIA DELL'EDUCAZIONE DI GENERE 6 CFU
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE PROMUOVERE, ALL'INTERNO DELLA STORIOGRAFIA PEDAGOGICA, UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA SIA IN AMBITO TEORICO CHE NELLA PRATICA, DELLA PROPRIA IDENTITÀ DI GENERE E DELLE RELAZIONI TRA I GENERI.
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LEUZZI MARIA CRISTINA
( programma)
LA RELAZIONE DI GENERE. STEREOTIPI E PREGIUDIZI DI GENERE. LA COSTRUZIONE DELLA MASCOLINITÀ.
( testi)
A. DE CESPEDES, QUADERNO PROIBITO. M.C. LEUZZI, ERMINIA FUÀ FUSINATO. UNA VITA IN ALTRO MODO, ROMA, ANICIA, 2008. S. CICCONE, ESSERE MASCHI. TRA POTERE E LIBERTÀ, TORINO, ROSENBERG & SELLIER, 2009.
A SCELTA:
N. BARAKAT, L’INQUILINA, EPOCHE EDITORE, 2009. I. FONSECA, LEGÀMI, MILANO, MONDADORI, 2009. J. GREGSON, MATRIMONIO A BOMBAY, NEWTON COMPTON, 2009. M. MARZANO, SII BELLA E STAI ZITTA, MONDADORI, 2010. J. MITFORD, FIGLIE E RIBELLI, MILANO, RIZZOLI, 2009. A. NAFISI, LEGGERE LOLITA A TEHERAN, MILANO, ADELPHI, 2003. A. RAHIMI, PIETRA DI PAZIENZA, TORINO, EINAUDI, 2009. L. TOLSTOJ, SONATA A KREUTZER. N. WITKOWSKI, TROPPO BELLE PER IL NOBEL, TORINO, BOLLATI BORINGHIERI
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6
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M-PED/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902220 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 12 CFU LM 85
(obiettivi)
- CONOSCERE LE PRINCIPALI TEORIE INTERPRETATIVE DEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE ED ANALIZZARE IL CONTRIBUTO DI UNA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE E MODULARE DELLA DIDATTICA AI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - DESCRIVERE E ANALIZZARE ANALOGIE E DIFFERENZE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI - SAPER COLLEGARE LO SVILUPPO DI COMPETENZE PER LA VOLORIZZAZIONE DI INTERESSI ED ATTITUDINI CON I REQUISITI DI UNA ATTIVA CITTADINANZA EUROPEA - SAPER ARGOMENTARE IN CONTESTI SIMULATI LE RAGIONI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI RITENUTI PIÙ APPROPRIATI PER RILEVARE: DATI VALUTATIVI, INTERESSI, PREFERENZE - COSTRUIRE IN DIFFERENTI CONTESTI DI ORIENTAMENTO STRUMENTI DI RACCOLTA E ANALISI DI DATI VALUTATIVI - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - RICERCARE, ANALIZZARE E VALUTARE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RILIEVO DELLE COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI AUTORIENTAMENTO - CONOSCERE E APPLICARE QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO
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22902220-1 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902220-2 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902221 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 6 CFU BASE LM 85
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DOMENICI GAETANO
( programma)
L’ORIENTAMENTO, NELLA DUPLICE ACCEZIONE DI CAPACITÀ DEL SOGGETTO DI “ORIENTARSI” NELLA COSTRUZIONE DI UN PROPRIO PROGETTO DI VITA E DI AZIONI MIRATE A FAVORIRNE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA NELLE SCELTE, SI CARATTERIZZA COME PROCESSO FORMATIVO CONTINUO.IL CORSO DI DIDATTICA DELL’ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA, PARTENDO DA UNA DEI MODELLI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EVOLUZIONE DELLE PRATICHE DI ORIENTAMENTO, APPROFONDISCE LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI "ORIENTAMENTO DIACRONICO FORMATIVO" EVIDENZIANDONE LE CONNESSIONI CON UNA ORGANIZZAZIONE MODULARE E FLESSIBILE DELLA DIDATTICA CON UN PARTICOLARE RIFERIMENTO AL TEMA DELLO SVILUPPO DI COMPETENZE STRATEGICHE. AFFRONTA INFINE, ATTRAVERSO UNA ANALISI COMPARATA, LO STUDIO DELLE ATTIVITÀ E SERVIZI DI ORIENTAMENTO IN ALCUNI PAESI DELLA UNIONE EUROPEA.TEMATICHE SVILUPPATE NEL CORSO:CENNI SULLA EVOLUZIONE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO: DAL MODELLO PSICO-ATTITUDINALE AL MODELLO FORMATIVOORIENTAMENTO E DISPERSIONE SCOLASTICA: IL PROBLEMA DELLE SCELTELIMITI DEI MODELLI TRADIZIONALI DI ORIENTAMENTOINDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE PER LA FLESSIBILITÀ DEI PROCESSI FORMATIVISTRUTTURA ED ELEMENTI COSTITUTIVI DEL MODELLO DI ORIENTAMENTO DIACRONICO-FORMATIVOCOGNITIVO/AFFETTIVO: APPRENDIMENTO, INTERESSI E ATTITUDINIVALUTAZIONE FORMATIVA, PORTFOLIO DELLE COMPETENZE, DOSSIER PERSONALE DELL’ALLIEVOSTRATEGIE DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE STRATEGICHEORIENTAMENTO AL LAVORO: STRUTTURE E SERVIZI TERRITORIALI PER L’OCCUPAZIONEL’ORIENTAMENTO IN SEI PAESI EUROPEI: FRANCIA, SPAGNA, REGNO UNITO, GERMANIA, OLANDA, SVEZIA
( testi)
MODULO BASE: 6 CFU TESTI:VAIRA M. (A CURA DI), DALLA SCUOLA ALL’UNIVERSITÀ. POLITICHE E PRATICHE DI ORIENTAMENTO IN SEIPAESI EUROPEI, MILANO, LED EDIZIONI, 2007NOTA L., SORESI S. (A CURA DI), SFIDE E NUOVI ORIZZONTI PER L’ORIENTAMENTO, FIRENZE, GIUNTI-OS 2010MARGOTTINI M., INFORMAZIONE E AFFERENZA ALLE FONTI INFORMATIVE, ROMA, MONOLITE EDITRICE,2002UN TESTO A SCELTA TRA:GRANGE T. ( A CURA DI), ORIENTAMENTO E PROCESSI FORMATIVI, PENSA MULTIMEDIA, LECCE, 2007AIELLO A. M., MEGHNAGI S., MASTRACCI C., ORIENTARE DENTRO E FUORI LA SCUOLA,MILANO, LA NUOVA ITALIA 2000Seminario:3 CFUTitolo del Seminario: Autovalutazione e competenze strategiche per l’autorientamentoPellerey M, Dirigere il proprio apprendimento, Brescia, La Scuola, 2006Laboratorio: 3 CFUTitolo del Laboratorio: Questionari per la valutazione e autovalutazione delle competenzestrategicheIl laboratorio si svolge su piattaforma e-learning di facoltà all’interno della quale saranno disponibilimateriali didattici e questionari per l’autovalutazione delle competenze strategiche.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902222 -
DIDATTICA DELL'ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA 6 CFU INTEGR. LM 85
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MARGOTTINI MASSIMO
( programma)
L’ORIENTAMENTO, NELLA DUPLICE ACCEZIONE DI CAPACITÀ DEL SOGGETTO DI “ORIENTARSI” NELLA COSTRUZIONE DI UN PROPRIO PROGETTO DI VITA E DI AZIONI MIRATE A FAVORIRNE LA PIENA CONSAPEVOLEZZA NELLE SCELTE, SI CARATTERIZZA COME PROCESSO FORMATIVO CONTINUO.IL CORSO DI DIDATTICA DELL’ORIENTAMENTO IN PROSPETTIVA EUROPEA, PARTENDO DA UNA DEI MODELLI CHE HANNO CARATTERIZZATO L’EVOLUZIONE DELLE PRATICHE DI ORIENTAMENTO, APPROFONDISCE LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO DI "ORIENTAMENTO DIACRONICO FORMATIVO" EVIDENZIANDONE LE CONNESSIONI CON UNA ORGANIZZAZIONE MODULARE E FLESSIBILE DELLA DIDATTICA CON UN PARTICOLARE RIFERIMENTO AL TEMA DELLO SVILUPPO DI COMPETENZE STRATEGICHE. AFFRONTA INFINE, ATTRAVERSO UNA ANALISI COMPARATA, LO STUDIO DELLE ATTIVITÀ E SERVIZI DI ORIENTAMENTO IN ALCUNI PAESI DELLA UNIONE EUROPEA.TEMATICHE SVILUPPATE NEL CORSO:CENNI SULLA EVOLUZIONE DEI MODELLI DI ORIENTAMENTO: DAL MODELLO PSICO-ATTITUDINALE AL MODELLO FORMATIVOORIENTAMENTO E DISPERSIONE SCOLASTICA: IL PROBLEMA DELLE SCELTELIMITI DEI MODELLI TRADIZIONALI DI ORIENTAMENTOINDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE PER LA FLESSIBILITÀ DEI PROCESSI FORMATIVISTRUTTURA ED ELEMENTI COSTITUTIVI DEL MODELLO DI ORIENTAMENTO DIACRONICO-FORMATIVOCOGNITIVO/AFFETTIVO: APPRENDIMENTO, INTERESSI E ATTITUDINIVALUTAZIONE FORMATIVA, PORTFOLIO DELLE COMPETENZE, DOSSIER PERSONALE DELL’ALLIEVOSTRATEGIE DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE STRATEGICHEORIENTAMENTO AL LAVORO: STRUTTURE E SERVIZI TERRITORIALI PER L’OCCUPAZIONEL’ORIENTAMENTO IN SEI PAESI EUROPEI: FRANCIA, SPAGNA, REGNO UNITO, GERMANIA, OLANDA, SVEZIA
( testi)
MODULO BASE: 6 CFU TESTI:VAIRA M. (A CURA DI), DALLA SCUOLA ALL’UNIVERSITÀ. POLITICHE E PRATICHE DI ORIENTAMENTO IN SEIPAESI EUROPEI, MILANO, LED EDIZIONI, 2007NOTA L., SORESI S. (A CURA DI), SFIDE E NUOVI ORIZZONTI PER L’ORIENTAMENTO, FIRENZE, GIUNTI-OS 2010MARGOTTINI M., INFORMAZIONE E AFFERENZA ALLE FONTI INFORMATIVE, ROMA, MONOLITE EDITRICE,2002UN TESTO A SCELTA TRA:GRANGE T. ( A CURA DI), ORIENTAMENTO E PROCESSI FORMATIVI, PENSA MULTIMEDIA, LECCE, 2007AIELLO A. M., MEGHNAGI S., MASTRACCI C., ORIENTARE DENTRO E FUORI LA SCUOLA,MILANO, LA NUOVA ITALIA 2000Seminario:3 CFUTitolo del Seminario: Autovalutazione e competenze strategiche per l’autorientamentoPellerey M, Dirigere il proprio apprendimento, Brescia, La Scuola, 2006Laboratorio: 3 CFUTitolo del Laboratorio: Questionari per la valutazione e autovalutazione delle competenzestrategicheIl laboratorio si svolge su piattaforma e-learning di facoltà all’interno della quale saranno disponibilimateriali didattici e questionari per l’autovalutazione delle competenze strategiche.
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6
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M-PED/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902223 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 12 CFU LM 85
(obiettivi)
OBIETTIVI (CORSO BASE-PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA) - RICONOSCERE CHE LE DIVERSITÀ DELLE PERSONE NON SONO ELEMENTI DI DISCRIMINAZIONE E NON GIUSTIFICANO LA RIDUZIONE DEI DIRITTI E DELLE OPPORTUNITÀ - DEFINIRE LA DIDATTICA SPECIALE IN RELAZIONE ALLA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA - CONOSCERE E ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVO-DIDATTICHE INCLUSIVE IN GRADO DI SUPERARE GLI OSTACOLI ALL’APPRENDIMENTO E ALLA PARTECIPAZIONE - INDIVIDUARE GLI INDICATORI PER L’INCLUSIONE FINALIZZATI AL MIGLIORAMENTO DELL’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO I LIVELLI ESSENZIALI DI QUALITÀ - DISTINGUERE LE CARATTERISTICHE E LE FUNZIONI FORMATIVE E ORIENTATIVE DEL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE DELL’ALLIEVO CON DISABILITÀ - RIFLETTERE SUL SIGNIFICATO E SULL’IMPIEGO DEL PORTFOLIO NELLA DIDATTICA E COME STRUMENTO DI DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO DI SVILUPPO DELL’ALLIEVO.
OBIETTIVI (CORSO INTEGRAZIONE-PROF.SSA BRUNA GRASSELLI) - CONOSCERE I FONDAMENTI DELLA PEDAGOGIA SPECIALE E IL SUO CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DI UNA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE IN UN’OTTICA INCLUSIVA. - APPROFONDIRE LE DIMENSIONI DELLA GRATUITÀ E DELL’EMPATIA QUALI ELEMENTI FONDANTI LE PROFESSIONI EDUCATIVE E DI CURA. - INDIVIDUARE MODALITÀ DI INTERVENTO EDUCATIVO E DI CURA RISPONDENTI ALLE DIVERSE DISABILITÀ E AI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO. - SVILUPPARE COMPETENZE DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA CHE COINVOLGA TUTTI I SOGGETTI DELL’INTEGRAZIONE IN UN’OTTICA DI RESPONSABILITÀ.
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22902223-1 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902223-2 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902224 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 6 CFU BASE LM 85
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CHIAPPETTA LUCIA
( programma)
DIDATTICA SPECIALE NELLA PROSPETTIVA INCLUSIVA (CORSO BASE-PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA)IL CORSO INTENDE SVILUPPARE LE COMPETENZE DIDATTICHE NECESSARIE PER REALIZZARE UNA BUONA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E/O CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES), ATTRAVERSO LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI PROGETTARE PER LA PROPRIA REALTÀ SCOLASTICA UN AMBIENTE INCLUSIVO IN CUI LE DIVERSITÀ SIANO MOTORE PER IL MIGLIORAMENTO E IL PROGRESSO DELLA SCUOLA. A TAL FINE, VIENE APPROFONDITA LA CONOSCENZA DELL’ALLIEVO IN UN CONTESTO SCOLASTICO ENTRO CUI EGLI POSSA RAFFORZARE L’IDENTITÀ, IL SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO, LA MOTIVAZIONE E L’AUTOSTIMA, E ACQUISIRE GLI APPRENDIMENTI PER ESERCITARE LA PIENA CITTADINANZA. TRA I VARI STRUMENTI A DISPOSIZIONE, IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE DELL’ALLIEVO VIENE PRESENTATO QUALE STRUMENTO CHE, ADEGUATAMENTE IMPIEGATO, PUÒ CONTRIBUIRE A INNALZARE IL GRADO DI ADEGUATEZZA DELLA PROPOSTA DIDATTICO-FORMATIVA ALLE CARATTERISTICHE PECULIARI INDIVIDUALI. CORSO INTEGRAZIONE-PROF.SSA BRUNA GRASSELLIIL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE LE CONOSCENZE SULLE QUESTIONI ESSENZIALI DELLA PEDAGOGIA SPECIALE IN UN INTRECCIO DI IDEE, DI LINGUAGGI, DI STRATEGIE E DI ESPERIENZE PER COSTRUIRE PROGETTI EDUCATIVI E DI CURA DOVE L’EMPATIA E LA GRATUITÀ SONO ELEMENTI FONDANTI.IL CORSO INTENDE INDIVIDUARE, NELLE DIVERSE SITUAZIONI DI DISABILITÀ, LE MODALITÀ PIÙ SIGNIFICATIVE PER COSTRUIRE RELAZIONI DI AIUTO IN UN PROCESSO DI INTEGRAZIONE INCLUSIVA.PARTICOLARE RILIEVO SARÀ DATO:A) ALLE DIFFERENTI TEORIE E METODOLOGIE DI INTERVENTO EDUCATIVO E DI CURA, IN RIFERIMENTO ALLE DIVERSE DISABILITÀ E DISTURBI DI APPRENDIMENTO;B) ALLE COMPETENZE DECISIONALI, DI PROGETTAZIONE E DI PARTECIPAZIONE, COSTRUITE ALL’INTERNO DELLA DIMENSIONE AFFETTIVO- COGNITIVO- RELAZIONALE;C) ALLA COMPETENZA EMPATICA CHE PRELUDE ALLA CONSAPEVOLEZZA, ALLA GRATUITÀ, ALL’AGIRE RESPONSABILE.F) ALLA PROGETTUALITÀ DELLA FAMIGLIA CON FIGLIO DISABILE.
( testi)
MATERIALI DI STUDIO CORSO BASE (PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA)TESTI ●L.CHIAPPETTA CAJOLA, IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE. DEMOCRAZIA UGUAGLIANZA E PROCESSO DI INTEGRAZIONE, ANICIA, ROMA, 2006● T. BOOTH, M.AINSCOW, L’INDEX PER L’INCLUSIONE.PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO E LA PARTECIPAZIONE NELLA SCUOLA, ERICKSON, TRENTO, 2009. (IL TESTO È DISPONIBILE SUL SITO WEB: WWW.CSIE.ORG.UK IN LINGUA ITALIANA) TESTO A SCELTA: LETTURA CRITICA - G.DOMENICI (A CURA DI), NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO. LA PROVA SUL CAMPO, ANICIA, ROMA, 2008- A.M.FAVORINI (A CURA DI), EDUCARE ALLA SPERANZA. ITINERARI PEDAGOGICI E DIDATTICO-SPECIALI, FRANCOANGELI, MILANO, 2009- A. MURA (A CURA DI), PEDAGOGIA SPECIALE OLTRE LA SCUOLA. DIMENSIONI EMERGENTI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, FRANCO ANGELI, MILANO, 2011TESTI CONSIGLIATI CORSO INTEGRAZIONE (PROF.SSA BRUNA GRASSELLI)MONTUSCHI FERDINANDO, DIVENTARE BAMBINI PER ESSERE GRANDI. IL BAMBINO LIBERA E COMPLETA L’ADULTO,CITTADELLA , ASSISI 2011.GRASSELLI (A CURA DI), L’ARTE DELL’INTEGRAZIONE, ARMANDO, ROMA, 2006.UNO DEI SEGUENTI TESTI A SCELTA:L. BOELLA, SENTIRE L’ALTRO, RAFFAELLO CORTINA, MILANO, 2008.M. NUSSBAUM, NON PER PROFITTO. PERCHÉ LE DEMOCRAZIE HANNO BISOGNO DELLA CULTURA UMANISTICA, IL MULINO, BOLOGNA 2010. C GARDOU., DIVERSITÀ, VULNERABILITÀ E HANDICAP. PER UNA NUOVA CULTURA DELLA DIVERSITÀ, ERICKSON,TRENTO, 2006.A. CANEVARO, LE LOGICHE DEL CONFINE E DEL SENTIERO. UNA PEDAGOGIA DELL’INCLUSIONE PER TUTTI (DISABILI INCLUSI), ERICKSON, TRENTO, 2006.HELEN KELLER, LA STORIA DELLA MIA VITA, ED. PAOLINE, ROMA, 1981.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902225 -
PEDAGOGIA E DIDATTICA SPECIALE PER L'INTEGRAZIONE 6 CFU INTEGR. LM 85
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GRASSELLI BRUNA
( programma)
DIDATTICA SPECIALE NELLA PROSPETTIVA INCLUSIVA (CORSO BASE-PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA)IL CORSO INTENDE SVILUPPARE LE COMPETENZE DIDATTICHE NECESSARIE PER REALIZZARE UNA BUONA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E/O CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES), ATTRAVERSO LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI PROGETTARE PER LA PROPRIA REALTÀ SCOLASTICA UN AMBIENTE INCLUSIVO IN CUI LE DIVERSITÀ SIANO MOTORE PER IL MIGLIORAMENTO E IL PROGRESSO DELLA SCUOLA. A TAL FINE, VIENE APPROFONDITA LA CONOSCENZA DELL’ALLIEVO IN UN CONTESTO SCOLASTICO ENTRO CUI EGLI POSSA RAFFORZARE L’IDENTITÀ, IL SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO, LA MOTIVAZIONE E L’AUTOSTIMA, E ACQUISIRE GLI APPRENDIMENTI PER ESERCITARE LA PIENA CITTADINANZA. TRA I VARI STRUMENTI A DISPOSIZIONE, IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE DELL’ALLIEVO VIENE PRESENTATO QUALE STRUMENTO CHE, ADEGUATAMENTE IMPIEGATO, PUÒ CONTRIBUIRE A INNALZARE IL GRADO DI ADEGUATEZZA DELLA PROPOSTA DIDATTICO-FORMATIVA ALLE CARATTERISTICHE PECULIARI INDIVIDUALI. CORSO INTEGRAZIONE-PROF.SSA BRUNA GRASSELLIIL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE LE CONOSCENZE SULLE QUESTIONI ESSENZIALI DELLA PEDAGOGIA SPECIALE IN UN INTRECCIO DI IDEE, DI LINGUAGGI, DI STRATEGIE E DI ESPERIENZE PER COSTRUIRE PROGETTI EDUCATIVI E DI CURA DOVE L’EMPATIA E LA GRATUITÀ SONO ELEMENTI FONDANTI.IL CORSO INTENDE INDIVIDUARE, NELLE DIVERSE SITUAZIONI DI DISABILITÀ, LE MODALITÀ PIÙ SIGNIFICATIVE PER COSTRUIRE RELAZIONI DI AIUTO IN UN PROCESSO DI INTEGRAZIONE INCLUSIVA.PARTICOLARE RILIEVO SARÀ DATO:A) ALLE DIFFERENTI TEORIE E METODOLOGIE DI INTERVENTO EDUCATIVO E DI CURA, IN RIFERIMENTO ALLE DIVERSE DISABILITÀ E DISTURBI DI APPRENDIMENTO;B) ALLE COMPETENZE DECISIONALI, DI PROGETTAZIONE E DI PARTECIPAZIONE, COSTRUITE ALL’INTERNO DELLA DIMENSIONE AFFETTIVO- COGNITIVO- RELAZIONALE;C) ALLA COMPETENZA EMPATICA CHE PRELUDE ALLA CONSAPEVOLEZZA, ALLA GRATUITÀ, ALL’AGIRE RESPONSABILE.F) ALLA PROGETTUALITÀ DELLA FAMIGLIA CON FIGLIO DISABILE.
( testi)
MATERIALI DI STUDIO CORSO BASE (PROF.SSA LUCIA CHIAPPETTA CAJOLA)TESTI ●L.CHIAPPETTA CAJOLA, IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE. DEMOCRAZIA UGUAGLIANZA E PROCESSO DI INTEGRAZIONE, ANICIA, ROMA, 2006● T. BOOTH, M.AINSCOW, L’INDEX PER L’INCLUSIONE.PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO E LA PARTECIPAZIONE NELLA SCUOLA, ERICKSON, TRENTO, 2009. (IL TESTO È DISPONIBILE SUL SITO WEB: WWW.CSIE.ORG.UK IN LINGUA ITALIANA) TESTO A SCELTA: LETTURA CRITICA - G.DOMENICI (A CURA DI), NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO. LA PROVA SUL CAMPO, ANICIA, ROMA, 2008- A.M.FAVORINI (A CURA DI), EDUCARE ALLA SPERANZA. ITINERARI PEDAGOGICI E DIDATTICO-SPECIALI, FRANCOANGELI, MILANO, 2009- A. MURA (A CURA DI), PEDAGOGIA SPECIALE OLTRE LA SCUOLA. DIMENSIONI EMERGENTI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, FRANCO ANGELI, MILANO, 2011TESTI CONSIGLIATI CORSO INTEGRAZIONE (PROF.SSA BRUNA GRASSELLI)MONTUSCHI FERDINANDO, DIVENTARE BAMBINI PER ESSERE GRANDI. IL BAMBINO LIBERA E COMPLETA L’ADULTO,CITTADELLA , ASSISI 2011.GRASSELLI (A CURA DI), L’ARTE DELL’INTEGRAZIONE, ARMANDO, ROMA, 2006.UNO DEI SEGUENTI TESTI A SCELTA:L. BOELLA, SENTIRE L’ALTRO, RAFFAELLO CORTINA, MILANO, 2008.M. NUSSBAUM, NON PER PROFITTO. PERCHÉ LE DEMOCRAZIE HANNO BISOGNO DELLA CULTURA UMANISTICA, IL MULINO, BOLOGNA 2010. C GARDOU., DIVERSITÀ, VULNERABILITÀ E HANDICAP. PER UNA NUOVA CULTURA DELLA DIVERSITÀ, ERICKSON,TRENTO, 2006.A. CANEVARO, LE LOGICHE DEL CONFINE E DEL SENTIERO. UNA PEDAGOGIA DELL’INCLUSIONE PER TUTTI (DISABILI INCLUSI), ERICKSON, TRENTO, 2006.HELEN KELLER, LA STORIA DELLA MIA VITA, ED. PAOLINE, ROMA, 1981.
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M-PED/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902226 -
DIDATTICA E COMUNICAZIONE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
- IL CORSO INTENDE FORNIRE UN QUADRO DELLE TEORIZZAZIONE CONTEMPORANEE ORIENTATE A CHIARIRE LE PROBLEMATICHE LEGATE AI RAPPORTI TRA COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E CULTURA. - SI VUOLE ALTRESÌ FORNIRE UN QUADRO DI RACCORDO TRA I PRESUPPOSTI TEORICI E LA FASE APPLICATIVA DELLA RICERCA DIDATTICA.
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PORCHEDDU ALBA
( programma)
COMUNICAZIONE E ASCOLTO, SONO TERMINI LA CUI STORIA E SIGNIFICATO VANNO ASSUMENDO RILIEVO CRESCENTE NON SOLO NELL’AMBITO FILOSOFICO E PEDAGOGICO MA ANCHE IN QUELLO SCOLASTICO ED EXTRACURRICOLARE. SI TRATTA, ALLORA, DI APRIRSI AL CONFRONTO CON I PROBLEMI DELLA SCUOLA, CON LA COMPLESSITÀ DELLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO L’APPRENDIMENTO-INSEGNAMENTO, E CON I METODI E LE STRATEGIE CHE PROMUOVONO L'ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE. SI TRATTA, ALTRESÌ, DI ANALIZZARE LE CONDIZIONI CHE CONSENTONO AI SOGGETTI IN FORMAZIONE DI ACQUISIRE CAPACITÀ, QUALITÀ E STRUMENTI IDONEI A PARTECIPARE IN MODO RAZIONALE E RESPONSABILE ALLA VITA DEMOCRATICA.
( testi)
•PORCHEDDU A. (A CURA DI), COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E TECNOLOGIE AVANZATE, EDIZIONI LIBRERIA CROCE, ROMA, 2000 •BOFFO V., COMUNICAZIONE A SCUOLA, APOGEO, MILANO, 2007 •TIRITICCO M. (A CURA DI), L’OBBLIGO DI ISTRUZIONE DECENNALE, UNA SVOLTA E UNA SFIDA CON L’EUROPA PER L’EUROPA, TECNODID, NAPOLI, 2007
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902227 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO 12 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE DINAMICAMENTE ED IN MODO SISTEMICO I TRE GRANDI TEMI PROPOSTI NEL TITOLO, PARTENDO DA UN PROBLEMA – QUELLO DELLA DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA DELLA POPOLAZIONE ADULTA - CHE È AL CENTRO DELLA RICERCA EDUCATIVA INTERNAZIONALE. GLI OBIETTIVI CHE IL CORSO DI PROPONE DI RAGGIUNGERE SONO I SEGUENTI: - INDIVIDUARE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LO SPERIMENTALISMO EDUCATIVO; - INTERPRETARE LA VALUTAZIONE COME PROBLEMA; - ANALIZZARE LE DINAMICHE DEI MUTAMENTI NELLA VALUTAZIONE; - CLASSIFICARE LE FAMIGLIE DI VARIABILI IN EDUCAZIONE; - DISTINGUERE LE VARIE TIPOLOGIE DI PROVE; - COSTRUIRE PROVE DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA; - IDENTIFICARE IL CARATTERE DI COMPLESSITÀ CHE CARATTERIZZA IL MUSEO; - INTERPRETARE IL MUSEO COME AMBIENTE EDUCATIVO.
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22902227-1 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902227-2 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902228 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO 6 CFU BASE LM 85
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POCE ANTONELLA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE DINAMICAMENTE ED IN MODO SISTEMICO I TRE GRANDI TEMI PROPOSTI NEL TITOLO, PARTENDO DA UN PROBLEMA – QUELLO DELLA DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA DELLA POPOLAZIONE ADULTA - CHE È AL CENTRO DELLA RICERCA EDUCATIVA INTERNAZIONALE.OBIETTIVI FORMATIVI- INDIVIDUARE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LO SPERIMENTALISMO EDUCATIVO;- INTERPRETARE LA VALUTAZIONE COME PROBLEMA;- ANALIZZARE LE DINAMICHE DEI MUTAMENTI NELLA VALUTAZIONE;- CLASSIFICARE LE FAMIGLIE DI VARIABILI IN EDUCAZIONE;- DISTINGUERE LE VARIE TIPOLOGIE DI PROVE;- COSTRUIRE PROVE DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA;- IDENTIFICARE IL CARATTERE DI COMPLESSITÀ CHE PRESIEDE AL MUSEO;- INTERPRETARE IL MUSEO COME AMBIENTE EDUCATIVO.META - OBIETTIVI:- ACQUISIRE ABILITÀ STRUMENTALI NELL’USO DEGLI STRUMENTI DI RETE;- INDIVIDUARE LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’ISTRUZIONE IN RETE.- ACQUISIRE IL LESSICO DI SETTORE ANCHE IN UNA LINGUA STRANIERA.
( testi)
E. Nardi (a cura di), Musei e pubblico. Un rapporto educativo, Milano, Franco Angeli, 2004.B. Vertecchi, Decisione didattica e valutazione, Firenze, La Nuova Italia, 1993.B. Vertecchi – A. Poce – C. Angelini – F. Agrusti, Orbis dictus. Un ambiente adattivo multilingue per l’istruzione in rete, Milano, Franco Angeli, 2010.
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902229 -
SPERIMENTALISMO, LETTURA, MUSEO 6 CFU INTEGR. LM 85
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POCE ANTONELLA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE DINAMICAMENTE ED IN MODO SISTEMICO I TRE GRANDI TEMI PROPOSTI NEL TITOLO, PARTENDO DA UN PROBLEMA – QUELLO DELLA DIMINUZIONE DELLA CAPACITÀ DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA DELLA POPOLAZIONE ADULTA - CHE È AL CENTRO DELLA RICERCA EDUCATIVA INTERNAZIONALE.OBIETTIVI FORMATIVI- INDIVIDUARE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LO SPERIMENTALISMO EDUCATIVO;- INTERPRETARE LA VALUTAZIONE COME PROBLEMA;- ANALIZZARE LE DINAMICHE DEI MUTAMENTI NELLA VALUTAZIONE;- CLASSIFICARE LE FAMIGLIE DI VARIABILI IN EDUCAZIONE;- DISTINGUERE LE VARIE TIPOLOGIE DI PROVE;- COSTRUIRE PROVE DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA;- IDENTIFICARE IL CARATTERE DI COMPLESSITÀ CHE PRESIEDE AL MUSEO;- INTERPRETARE IL MUSEO COME AMBIENTE EDUCATIVO.META - OBIETTIVI:- ACQUISIRE ABILITÀ STRUMENTALI NELL’USO DEGLI STRUMENTI DI RETE;- INDIVIDUARE LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’ISTRUZIONE IN RETE.- ACQUISIRE IL LESSICO DI SETTORE ANCHE IN UNA LINGUA STRANIERA.
( testi)
E. Nardi (a cura di), Musei e pubblico. Un rapporto educativo, Milano, Franco Angeli, 2004.B. Vertecchi, Decisione didattica e valutazione, Firenze, La Nuova Italia, 1993.B. Vertecchi – A. Poce – C. Angelini – F. Agrusti, Orbis dictus. Un ambiente adattivo multilingue per l’istruzione in rete, Milano, Franco Angeli, 2010.
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902230 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA 12 CFU LM 85
(obiettivi)
PARTENDO DA UNA ANALISI DEGLI SVILUPPI DELLA RICERCA EMPIRICA IN CAMPO DIDATTICO, IL CORSO DISCUTERÀ I PRESUPPOSTI SCIENTIFICI DEL MODELLO DIDATTICO ELABORATO DA MARIA MONTESSORI E NE PRESENTERÀ GLI ELEMENTI DI ATTUALITÀ ALLA LUCE DELLE PIÙ RECENTI ACQUISIZIONI SUL PROCESSO D’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO.
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22902230-1 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902230-2 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902231 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA 6 CFU BASE
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TORNAR CLARA
( programma)
SPERIMENTALISMO- INNOVAZIONE DIDATTICA- PEDAGOGIA MONTESSORIANA SONO I TRE TERMINI-CHIAVE INTORNO A CUI SI ARTICOLA IL CORSO. IN PEDAGOGIA, ESSI CORRISPONDONO A NUCLEI TEMATICI INTERCONNESSI DA UNO STRETTISSIMO LEGAME DI CONTINUITÀ. SCOPO DEL CORSO È RICOSTRUIRE IL FILO CONDUTTORE CHE LI LEGA ARTICOLANDO IN PARTICOLARE LA RIFLESSIONE INTORNO AI SEGUENTI INTERROGATIVI: QUAL È IL CONTRIBUTO FORNITO DALLA RICERCA EDUCATIVA ALLA ELABORAZIONE DEI MODELLI DIDATTICI ATTUALI? QUALI ELEMENTI CARATTERIZZANO TALI MODELLI? IN QUALE MISURA IL MODELLO EDUCATIVO ELABORATO DA MARIA MONTESSORI RISPONDE AD UN APPROCCIO DI TIPO SPERIMENTALE, E QUALI ELEMENTI CONSENTONO DI AFFERMARE LA SUA RISPONDENZA ALLE ATTUALI PROBLEMATICHE EDUCATIVE E AI REQUISITI DI INNOVAZIONE PROPRI DEI MODELLI ELABORATI DALLA RICERCA?
( testi)
- CENTRO DI STUDI MONTESSORIANI (A CURA DI), LINEE DI RICERCA SULLA PEDAGOGIA DI MARIA MONTESSORI, FRANCO ANGELI, MILANO, 2005. - M. MONTESSORI, LA SCOPERTA DEL BAMBINO, GARZANTI, MILANO. - RACCOLTA DI TESTI REPERIBILI NELLA PIATTAFORMA E-LEARNING DEL CORSO.
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902232 -
SPERIMENTALISMO, INNOVAZIONE DIDATTICA E PEDAGOGIA MONTESSORIANA 6 CFU INTEGR. LM 85
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TORNAR CLARA
( programma)
SPERIMENTALISMO- INNOVAZIONE DIDATTICA- PEDAGOGIA MONTESSORIANA SONO I TRE TERMINI-CHIAVE INTORNO A CUI SI ARTICOLA IL CORSO. IN PEDAGOGIA, ESSI CORRISPONDONO A NUCLEI TEMATICI INTERCONNESSI DA UNO STRETTISSIMO LEGAME DI CONTINUITÀ. SCOPO DEL CORSO È RICOSTRUIRE IL FILO CONDUTTORE CHE LI LEGA ARTICOLANDO IN PARTICOLARE LA RIFLESSIONE INTORNO AI SEGUENTI INTERROGATIVI:QUAL È IL CONTRIBUTO FORNITO DALLA RICERCA EDUCATIVA ALLA ELABORAZIONE DEI MODELLI DIDATTICI ATTUALI? QUALI ELEMENTI CARATTERIZZANO TALI MODELLI? IN QUALE MISURA IL MODELLO EDUCATIVO ELABORATO DA MARIA MONTESSORI RISPONDE AD UN APPROCCIO DI TIPO SPERIMENTALE, E QUALI ELEMENTI CONSENTONO DI AFFERMARE LA SUA RISPONDENZA ALLE ATTUALI PROBLEMATICHE EDUCATIVE E AI REQUISITI DI INNOVAZIONE PROPRI DEI MODELLI ELABORATI DALLA RICERCA?
( testi)
-Centro di Studi montessoriani (a cura di), Linee di ricerca sulla pedagogia di Maria Montessori, Franco Angeli, Milano, 2005.-M. Montessori, La scoperta del bambino, Garzanti, Milano.-Raccolta di testi reperibili nella piattaforma e-learning del corso.
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6
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902234 -
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI EDUCATIVI E FORMATIVI 6 CFU
(obiettivi)
CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI CATEGORIE D’ANALISI E TEORIE SOCIOLOGICHE SULL’ARTICOLAZIONE DEI RAPPORTI EDUCAZIONE-SOCIETÀ. CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TRASFORMAZIONI DEI SISTEMI SCOLASTICI E FORMATIVI, NEL NOSTRO PAESE, IN RELAZIONE ALLE TRASFORMAZIONI SOCIO-ECONOMICHE IN ATTO. COMPETENZE NELL’ANALISI E DESCRIZIONE DELLE RELAZIONI FRA TRASFORMAZIONI ECONOMICHE, SOCIALI E CULTURALI (GLOBALIZZAZIONE, COMUNICAZIONE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA, CORSO DI VITA, FAMIGLIA, LAVORO), E MUTAMENTI DEI PROCESSI FORMATIVI. CONOSCENZA E COMPETENZA METODOLOGICA NELL’ANALISI DEI CONTESTI ORGANIZZATIVI E NELLA RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI, CON PARTICOLAR RIFERIMENTO A PUBBLICI DEBOLI. CONOSCENZA DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DELLA LINGUA E DELL’EDUCAZIONE CIVICA DA PARTE DEI MIGRANTI ADULTI NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA SULL’IMMIGRAZIONE.
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CARBONE VINCENZO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA INTORNO AI SEGUENTI NUCLEI TEMATICI: RAPPORTO SCUOLA-SOCIETÀ: MODELLI E TEORIE SOCIALIZZAZIONE, EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE DISUGUAGLIANZE, DIFFERENZE, OPPORTUNITÀ, DESTINI SOCIALI ECONOMIA DELLA CONOSCENZA E CAPITALISMO COGNITIVO. PRECARIETÀ, OCCUPABILITÀ, MERCATO DEL LAVORO TRANSIZIONE/I FORMAZIONE/I-OCCUPAZIONE/I FORMAZIONE, APPRENDIMENTO, CONTESTI ED ATTORI METODI E TECNICHE DI RICERCA E DI ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI FORMAZIONE DEI MIGRANTI.
( testi)
TESTI: - TEXT BOOKS: SCHIZZEROTTO A., BARONE C., SOCIOLOGIA DELL’ISTRUZIONE, IL MULINO, 2006. BENADUSI L., CENSI A., FABRETTI V., EDUCAZIONE E SOCIALIZZAZIONE, FRANCO ANGELI, 2004. RUSSO SPENA M., MIGRANTI “FORMATI”. LA FORMAZIONE NEI PAESI D’ORIGINE COME STRUMENTO DI INCLUSIONE SOCIALE, ED. NUOVA CULTURA, 2011. MOSCATI R., NIGRIS E., TRAMMA S., DENTRO E FUORI LA SCUOLA, BRUNO MONDADORI, 2008 UN TESTO A SCELTA TRA: - ONE OPTIONAL TEXT AMONG: ARMANO E., PRECARIETÀ E INNOVAZIONE NEL POSTFORDISMO. UNA RICERCA QUALITATIVA SUI LAVORATORI DELLA CONOSCENZA A TORINO, ODOYA SRL, 2010. CHICCHI F., ROGGERO G. (A CURA DI), LAVORO E PRODUZIONE DEL VALORE NELL’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA. CRITICITÀ E AMBIVALENZE DELLA NETWORK CULTURE, FRANCO ANGELI, 2009. MEGHNAGI S., IL SAPERE PROFESSIONALE,FELTRINELLI, 2005.
ALTRI TITOLI SARANNO SUGGERITI DURANTE LE LEZIONI - FURTHER SUGGESTED TEXTS WILL BE PROVIDED DURING THE LESSONS
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6
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SPS/08
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36
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ITA |
22902235 -
PSICOLOGIA DELLE ARTI 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO, CHE FA RIFERIMENTO AD UN SETTORE SPECIALE DELLA PSICOLOGIA GENERALE, MIRA AD APPROFONDIRE LE CONOSCENZE SUI PROCESSI DEL PENSIERO CREATIVO, SULLE CONDOTTE E SUI PRODOTTI CHE NE DERIVANO, SULL'ESPERIENZA DELLA FRUIZIONE ESTETICA. SI PROPONE INOLTRE DI SENSIBILIZZARE GLI STUDENTI ALLE DIVERSE FORME DELLA COMUNICAZIONE VISIVA, CON RIFERIMENTO A QUELLA DI TIPO ARTISTICO (PITTURA, SCULTURA, INSTALLAZIONI, TEATRO, CINEMA ECC.), NONCHÉ A FORME MINORI DI ESPRESSIONE COME LA PUBBLICITÀ, LA MODA, IL DISEGNO. IN PROPOSITO, VENGONO ILLUSTRATE LE STRATEGIE CHE CONSENTONO UN’ADEGUATA DECODIFICAZIONE DEI LINGUAGGI VISIVI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE APPLICAZIONI IN AMBITO EDUCATIVO.
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MASTANDREA STEFANO
( programma)
L’APPROCCIO PSICOLOGICO AL MONDO DELLE ARTI: L’ARTISTA, L’OGGETTO D’ARTE E IL FRUITORE. METODI DI STUDIO: L’APPROCCIO PSICODINAMICO-INTERPRETATIVO; L’ESTETICA SPERIMENTALE E LE PREFERENZE; L’OGGETTO D’ARTE DA UN PUNTO DI VISTA PERCETTIVO; LA NEUROESTETICA.
( testi)
1) MASTANDREA S.(2012). IMPARARE AMMIRANDO: UN’INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA DELL’ARTE. DISPENSA DELLE LEZIONI. LA DISPENSA È DISPONIBILE SULLA MIA BACHECA ELETTRONICA: HTTPS://FORMAZIONE.UNIROMA3.IT/DOCENTE/SMASTANDREA/PSICOLOGIA-DELLE-ARTI/ 2) BARTOLI G. (2003). SCRITTI DI PSICOLOGIA DELL’ARTE E DELL’ESPERIENZA ESTETICA. MONOLITE, ROMA. 3) ARNHEIM R. (1974). ARTE E PERCEZIONE VISIVA. FELTRINELLI (CAPP. 1, 2, 3 E 10).
SAREBBE OPPORTUNO AVERE A DISPOSIZIONE, PER LA CONSULTAZIONE DEI VARI ARGOMENTI TRATTATI DURANTE IL CORSO, UN MANUALE DI STORIA DELL'ARTE; VA BENE UN QUALSIASI MANUALE UTILIZZATO NELLE SCUOLE SUPERIORI. AD ESEMPIO: ARGAN G. C. (1970). STORIA DELL’ARTE ITALIANA. SANSONI, FIRENZE. DE VECCHI P., CERCHIARI E. (1991). ARTE NEL TEMPO. BOMPIANI, MILANO. DORFLES G., VETTESE A. (2005). ARTI VISIVE. ATLAS, BERGAMO.
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6
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M-PSI/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902237 -
STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ETA' MODERNA 6 CFU LM 85
(obiettivi)
ENUCLEARE IL CONCETTO DI MODERNO COME VALORE IN QUANTO PRODUTTORE DI NOVITÀ POLITICA, DI ATTIVISMO ECONOMICO, DI LIBERTÀ DEI SINGOLI E DELLA COLLETTIVITÀ;ANALIZZARE CRITICAMENTE PER CASI ESEMPLARI COME, IERI E OGGI, GLI STORICI ABBIANO RISPOSTO ALLA DOMANDA “COS’È LA STORIA” MEDIANTE IL LAVORO DI RICOSTRUZIONE E INTERPRETAZIONE DEL PASSATO.
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ROSSI GIORGIO
( programma)
IL CORSO SI SVILUPPA INTORNO A TRE GRANDI NUCLEI DI INTERESSE, CHE HANNO COME CRITERIO UNIFICANTE SIA L’ORIENTAMENTO “PEDAGOGICO” DEGLI STUDENTI, SIA LA SENSIBILITÀ VERSO TEMATICHE CHE SI SVILUPPANO LUNGO I SECOLI. UNA PARTE INTRODUTTIVA VERTE SUL SIGNIFICATO STORIOGRAFICO DI ETÀ MODERNA E SULLA COMPRENSIONE E DIDATTICA DELLA STORIA, SECONDO QUANTO È STATO CRITICAMENTE ANALIZZATO DA PLACANICA E ROSSI. IL PRIMO NUCLEO CONOSCITIVO AFFRONTA IL TEMA DEL RAPPORTO TRA UMANESIMO E ISTRUZIONE, COL SOFFERMARSI SULLA FIGURA E SUGLI SCRITTI DI LUTERO, SUGLI INTERVENTI DEL CONCILIO DI TRENTO, SULLA “RATIO STUDIORUM”DEI GESUITI, SULLA SCUOLA DEL RINASCIMENTO ITALIANO (GRENDLER, HOUSTON). IL SECONDO NUCLEO TRATTA UN ARGOMENTO MOLTO VICINO ALLA SENSIBILITÀ ODIERNA, CIOÈ I DIRITTI UMANI E LA TUTELA DELLA PERSONA NEL SUSSEGUIRSI DI EVENTI CHE HANNO PROFONDAMENTE SEGNATO LA NOSTRA EPOCA, COME LA RIVOLUZIONE INGLESE, L’ILLUMINISMO, LA RIVOLUZIONE AMERICANA, LA RIVOLUZIONE FRANCESE. IL TERZO ED ULTIMO NUCLEO HA COME OGGETTO IL CONCETTO, SEMPRE ATTUALE, DI PAURA E ANGOSCIA, COSÌ COME SI È SVILUPPATO LUNGO L’ETÀ MODERNA FIN NEL CUORE DEL NOSTRO TEMPO; I DIVERSI DA NOI, I CATACLISMI NATURALI E INDOTTI, LA MALATTIA, LA MORTE, LE FORZE OCCULTE…GLI SCRITTI DI DELUMEAU (LA PAURA IN OCCIDENTE) E DI BAUMAN (LA PAURA LIQUIDA), RISULTANO MOLTO EFFICACI PER LA COMPRENSIONE DI QUESTO PROBLEMA.
( testi)
1) INTRODUZIONE ALLA STORIOGRAFIA 1) AUGUSTO PLACANICA: “L’ETÀ MODERNA” ( PP. 4-14 // 36-43 // 50-51) 2) GIORGIO ROSSI, ARTICOLO: “COMPRENSIONE E DIDATTICA DELLA STORIA”
2) UMANESIMO E ISTRUZIONE (VEDERE IN INTERNET LA VOCE IN GENERALE) MARTIN LUTERO: 1) LUTERO: “AI BORGOMASTRI E AI CONSIGLIERI …” // ”UNA PREDICA SUL DOVERE DI TENERE I FIGLI A SCUOLA” 2) COMMENTO DI MARIA CRISTINA LAURENZI; 3) BRUNO BORDIGNON : LUTERO E L’ÌSTRUZIONE 4) THOMAS KAUFMANN: LUTERO, PP.59-72 //93-102 CONCILIO DI TRENTO: INTERVENTI DISCIPLINARI SULL’ISTRUZIONE SCUOLE GESUITI E SCUOLE DI ALTRI ORDINI RELIGIOSI PAUL F. GRENDLER , “LA SCUOLA NEL RINASCIMENTO ITALIANO” (PP. 388-428, FOTOCOPIE E SLIDES)
3) ETÀ MODERNA E DIRITTI DELL’UOMO (FLORES /FLACCHI): RIVOLUZIONE INGLESE ILLUMINISMO RIVOLUZIONE AMERICANA RIVOLUZIONE FRANCESE
4) CONCETTO DI PAURA IN OCCIDENTE: TESTI DI RIFERIMENTO: JEAN DELUMEAU , LA PAURA IN OCCIDENTE; BAUMAN, LA PAURA LIQUIDA 1) INTRODUZIONE A DELUMEAU, “LO STORICO ALLA RICERCA DELLA PAURA” 2) DELUMEAU: “UNA STORIA DELLA PAURA “(ARTICOLO DI DELUMEAU,) 3) BAUMAN: “LA PAURA LIQUIDA” 4) BAUMAN: SLIDES N. 1 E N.2 SU “LA PAURA LIQUIDA”
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6
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M-STO/02
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902240 -
STORIA DELLE IDEE E DEL PENSIERO FILOSOFICO 6 CFU LM 85
(obiettivi)
CONOSCERE LE LINEE DI SVILUPPO DEL PENSIERO FILOSOFICO E LA GENESI DELLE IDEE CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’ELABORAZIONE DI MODELLI E TEORIE EDUCATIVE RICONOSCERE LA GENESI DELLE PRINCIPALI PROBLEMATICHE FILOSOFICHE, NONCHÉ IL LEGAME CON LE TRADIZIONI CULTURALI, IN VISTA DI UN’INTERPRETAZIONE CRITICA DI MODELLI E PRATICHE EDUCATIVE ESSERE IN GRADO DI ANALIZZARE UN AMBIENTE EDUCATIVO DAL PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO, CULTURALE E FILOSOFICO COMPRENDERE LA DIMENSIONE FILOSOFICA DEI RAPPORTI TRA LE DIFFERENTI TRADIZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLE RELIGIOSE, ALLE CULTURE E AI LINGUAGGI
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PUNZO LUIGI
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE INTERSOGGETTIVA DI RECIPROCITÀ, IN PARTICOLARE QUANDO ASSUME LE FORME DEL DONO E DELLA CURA, OGGI SEMPRE PIÙ NECESSARIE E RIVALUTATE, IN OPPOSIZIONE AL MODELLO INDIVIDUALISTA E AL MODELLO UTILITARISTA TIPICI DELL’ÉTHOS SOCIALE POSTMODERNO.
2. ASIMMETRIA E RECIPROCITÀ NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. DINAMICHE DEL RICONOSCIMENTO E VIRTÙ DELLA DIPENDENZA 3. AGAPE, DONO E PERDONO NELLA STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO 4. FRAGILITÀ E RELAZIONE DI CURA
( testi)
• F. BREZZI - M. T. RUSSO, OLTRE LA SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI. TEORIA E PRATICA DEL DONO, BOLLATI BORINGHIERI, TORINO 2011 • C. TAYLOR, IL DISAGIO DELLA MODERNITÀ, LATERZA, ROMA-BARI 1999 • ALTRI 2 TESTI CHE SARANNO COMUNICATI ALL’INIZIO DEL CORSO
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6
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M-FIL/06
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902241 -
PSICOLOGIA CLINICA DEL TRAUMA PSICOLOGICO 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE SI APPROFONDIRE LA PROBLEMATICA DEL TRAUMA PSICOLOGICO IN UNA SITUAZIONE LIMITE. IL CORSO DI PROPONE DI GETTARE UN PONTE TRA LE DIVERSE ESPERIENZE DEL DOLORE NEL NOVECENTO. IN PARTICOLARE SARÀ AFFRONTATO IL TRAUMA DEI SOPRAVVISSUTI ALLA SHOAH EI PERCORSI DI ELABORAZIONE DEL LUTTO ATTRAVERSO TRE GENERAZIONI. IN QUESTA PROSPETTIVA SARANNO AFFRONTATE ALCUNE ESPERIENZE TRAGICHE DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE: DEPARECIDOS ARGENTINI, STERMINIO IN CAMBOGIA.
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MEGHNAGI DAVID
( programma)
PARTE GENERALE. IL TRAUMA PSICHICO. TRAUMI INDIVIDUALI E TRAUMI COLLETTIVI. LA RIMOZIONE DEL TRAUMA. L’ELABORAZIONE PSICHICA DEL TRAUMA. ESPERIENZE LIMITE DEL TRAUMA. IL LUTTO. LUTTO INDIVIDUALE E LUTTO COLLETTIVO. PERCORSI DI ELABORAZIONE DEL LUTTO. I MECCANISMI DELLA RIMOZIONE. MEMORIA, RICORDO E OBLIO. PARTE SPECIFICA. L’ELABORAZIONE DEL LUTTO DELLA SHOAH NELLA TERZA GENERAZIONE DEI FIGLI DEI SOPRAVVISSUTI.
( testi)
FREUD SIGMUND, LUTTO E MELANCONIA. IN OPERE COMPLETE SIGMUND FREUD, BOLLATI BORINGIERI, TORINO. FREUD SIGMUND, IL DISAGIO DELLA CIVILTÀ, IN OPERE COMPLETE SIGMUND FREUD, BOLLATI BORINGHIERI, TORINO. LEVI PRIMO, I SOMMERSI E I SALVATI. TORINO, EINAUDI, 1986. MEGHNAGI DAVID, RICOMPORRE L'INFRANTO. VENEZIA, MARSILIO, 20015. (Approfondimento critico).
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6
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M-PSI/08
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36
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902242 -
LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
SALVO CASI PARTICOLARI DI STUDENTI NON ABBIANO PRECEDENTEMENTE FREQUENTATO ALTRI CORSI DI LINGUA FRANCESE, PER I QUALI ANDRANNO OVVIAMENTE PREVISTI OBIETTIVI MINIMI INDIVIDUALIZZATI, IL CORSO DI LINGUA FRANCESE E TRADUZIONE LINGUA FRANCESE (MAGISTRALE) PREVEDE UN APPROFONDIMENTO DEGLI OBIETTIVI FONETICI, GRAMMATICALI, LESSICALI, SINTATTICI GIÀ ACQUISITI NEL CORSO DELLA LAUREA TRIENNALE; LA COMPRENSIONE DI TESTI SCRITTI E ORALI IN LINGUA FRANCESE INERENTI LE DISCIPLINE DEL CORSO DI LAUREA, LO STUDIO E LA RIELABORAZIONE DEL TEMA “LA FRANCOFONIA", CON ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI SEMPLICI TESTI SCRITTI E ORALI IN LINGUA FRANCESE DA PARTE DEGLI STUDENTI ;
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GEAT MARINA
( programma)
NELL’AMBITO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE, LA CAPACITÀ DI COMPRENDERE, TRADURRE, RIELABORARE TESTI IN UNA LINGUA STRANIERA EUROPEA È INDISPENSABILE AL FINE DI RAFFORZARE POTENZIALITÀ DI STUDIO E DI RICERCA APERTE AD UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE. A TAL FINE, LA CATTEDRA DI LINGUA E TRADUZIONE- LINGUA FRANCESE SI PROPONE L’OBIETTIVO FORMATIVO DI STIMOLARE LA RICERCA, LA COMPRENSIONE, LA RIFLESSIONE, LA TRADUZIONE, LA RIELABORAZIONE IN LINGUA FRANCESE A PARTIRE DA TESTI INERENTI LE SEGUENTI PROBLEMATICHE: LA FRANCOFONIA E L’EUROPA; IL TEMA DEL MARE NEI LIBRI FRANCESI PER L’INFANZIA, NELL’AMBITO DI UNA RICERCA INTERNAZIONALE CHE DARÀ LUOGO AD UN CONVEGNO CUI GLI STUDENTI DEL CORSO SARANNO INVITATI A PARTECIPARE ATTIVAMENTE.
( testi)
M.GEAT (A CURA DI), LA FRANCOPHONIE ET L’EUROPE, ARTEMIDE EDITORE.
ALTRI MATERIALI DI STUDIO PER I FREQUENTANTI SARANNO REPERITI VIA INTERNET.
E’ INDISPENSABILE UN BUON DIZIONARIO BILINGUE ITALIANO-FRANCESE E/O MONOLINGUE (NON È DUNQUE ACCETTABILE L’UTILIZZAZIONE DI DIZIONARIETTI FORMATO TASCABILE).
PER I NON FREQUENTANTI: PREPARAZIONE DI UNA TESINA (10 PP.CIRCA) SUL TEMA DEL MARE E L’EDUCAZIONE CONCORDATA VIA MAIL CON LA DOCENTE. ANCHE IN QUESTO CASO SI RICHIEDE DI ESSERE IN GRADO DI RIELABORARNE AUTONOMAMENTE GLI ARGOMENTI IN UN FRANCESE SEMPLICE E CHIARO, SCRITTO E ORALE.
E’ INDISPENSABILE UN BUON DIZIONARIO BILINGUE ITALIANO-FRANCESE E/O MONOLINGUE (NON È DUNQUE ACCETTABILE L’UTILIZZAZIONE DI DIZIONARIETTI FORMATO TASCABILE).
MODALITÀ D’ESAME
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6
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L-LIN/03
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36
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902243 -
LINGUA E CULTURA SPAGNOLA 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A CONSOLIDARE LE COMPETENZE GRAMMATICALI ATTRAVERSO LO STUDIO DELLA SINTASSI DEL VERBO, A CONSOLIDARE LE 4 ABILITÀ LINGUISTICHE E AD AMPLIARE IL VOCABOLARIO. ATTRAVERSO LO STUDIO DELLE OPERE DI ANTONIO MACHADO E FEDERICO GARCÍA LORCA, IL CORSO OFFRIRÀ PANORAMICA DEL CONTESTO SOCIOCULTURALE CHE HA PORTATO ALLA GUERRA CIVILE.
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CASTORINA ANTONIO
( programma)
IL CORSO È DIVISO IN UNA PARTE GRAMMATICALE ED UNA PARTE CULTURALE:
LA PARTE GRAMMATICALE È BASATA SULLA SINTASSI DEL VERBO IN SPAGNOLO E L’AMPLIAMENTO DEL LESSICO, IN PARTICOLARE: USO DELL’INDICATIVO; USO DEL CONGIUNTIVO; USO DEL CONDIZIONALE; USO DEL GERUNDIO; USO DEL PARTICIPIO; USO DELL’IMPERATIVO; USO DELL’INFINITO; PRINCIPALI PERIFRASI VERBALI.
LA PARTE CULTURALE SI BASA SULLA VITA E SULL’OPERA DI ANTONIO MACHADO E FEDERICO GARCÍA LORCA ATTRAVERSO LA LETTURA E LA TRADUZIONE DELLE LORO OPERE.
ANTONIO MACHADO RETRATO (CAMPOS DE CASTILLA) II HE ANDADO MUCHOS CAMINOS VII EL LIMONERO LÁNGUIDO SUSPENDE XI YO VOY SOÑANDO CAMINOS XXXIV ME DIJO UN ALBA DE LA PRIMAVERA: XLVI LA NORIA LIX ANOCHE CUANDO DORMÍA LXXVII ES UNA TARDE CENICIENTA Y MUSTIA, LXXXVII RENACIMIENTO
FEDERICO GARCÍA LORCA ROMANCE DE LA LUNA, LUNA PRECIOSA Y EL AIRE. LA MONJA GITANA. LA CASADA INFIEL ROMANCE DE LA PENA NEGRA ROMANCE DE LA GUARDIA CIVIL ESPAÑOLA
( testi)
MANUEL CARRERA DÍAZ, GRAMMATICA SPAGNOLA, LATERZA, 2006.
LAURA TAM, GRANDE DIZIONARIO DI SPAGNOLO, HOEPLI, 2004.
REAL ACADEMIA ESPAÑOLA, DICCIONARIO DE LA LENGUA ESPAÑOLA, XXII ED., DISPONIBILE ON-LINE AL SITO: HTTP://WWW.RAE.ES/
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6
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L-LIN/07
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36
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902251 -
FILOSOFIA DELLA DIFFERENZA 6 CFU LM85-57
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6
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M-FIL/03
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902253 -
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI 12 CFU LM 57
(obiettivi)
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE AREE DI 10 ORE OGNUNO (PER UN TOTALE DI 30 ORE). NELLA PRIMA AREA SI INTRODUCONO LE TEMATICHE PRINCIPALI DELLA DISCIPLINA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DIMENSIONI DEL DIBATTITO CONTEMPORANEO. LE TEMATICHE RIGUARDERANNO I MODELLI ORGANIZZATIVI, LE METODOLOGIE DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E DI RECRUITMENT NEI DIVERSI CONTESTI ORGANIZZATIVI, IL RAPPORTO TRA APPRENDIMENTO E CONOSCENZA CON PARTICOLARE RIGUARDO AL TEMA DELLE CULTURE ORGANIZZATIVE E DEL SENSEMAKING. LA SECONDA AREA FOCALIZZA L’ATTENZIONE SULL’APPROCCIO DELLE COMUNITÀ DI PRATICA, COME STRUMENTO PER LA FORMAZIONE E PER LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA NELLE ORGANIZZAZIONI. IN QUESTA AREA SI FARÀ RIFERIMENTO ANCHE AL TEMA DEL CAPITALE UMANO, INTELLETTUALE, SOCIALE E RELAZIONALE NEI CONTESTI DELLE SOCIETÀ A SVILUPPO AVANZATO. NELLA TERZA AREA È LA FORMAZIONE CONTINUA AD ESSERE PRESA IN ESAME, CONTESTUALIZZATA NELLE SCENARIO NAZIONALE ED IN RIFERIMENTO ALL’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA. È PREVISTO L’INTERVENTO DI TESTIMONI PRIVILEGIATI CHE PORTERANNO LA LORO ESPERIENZA DIRETTA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLO SCENARIO DEI FONDI INTERPROFESSIONALI E DELLE ESPERIENZE DI FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE. LE AREE FORNIRANNO GLI STRUMENTI METODOLOGICI PER INTERPRETARE LA COMPLESSITÀ DELLO SVILUPPO ORGANIZZATIVO E FORMATIVO NEL MONDO DEL LAVORO E IN GENERALE NELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE. IL CORSO PREVEDE L’ALTERNARSI DELLE LEZIONI FRONTALI CON MOMENTI DI PROGETTAZIONE FORMATIVA E STUDI DI CASO. IN OGNI AREA È PREVISTO UN LABORATORIO DI ESERCITAZIONE SULLE TEMATICHE ATTINENTE ALL’AREA STESSA. NEL LABORATORIO SI AVVIERANNO LAVORI DI PROGETTAZIONE COLLABORATIVA CHE SARANNO PARTE INTEGRANTE DELL’ESAME.
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22902253-1 -
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902253-2 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E FORMAZIONE CONTINUA
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6
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SECS-P/10
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36
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902254 -
COMUNICAZIONE DI RETE 12 CFU LM 57
(obiettivi)
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: - DELLE FORME PIÙ RICORRENTI DI COMUNICAZIONE VIA WEB - DEI CODICI E DEGLI USI CHE SOTTOSTANNO ALLA COMUNICAZIONE DI RETE - DELLE IMPLICAZIONI PEDAGOGICHE E DIDATTICHE DELLA COMUNICAZIONE DI RETE - DELLE MODALITÀ DI SCRITTURA PREVALENTI IN AMBIENTE WEB - DEI PIÙ EVIDENTI TRA I RITI E I MITI CHE SI COLLEGANO ALLE SCRITTURE DI RETE - DELL’INTRECCIO TRA FORMALE E INFORMALE CHE CARATTERIZZA LA SCRITTURA DI RETE - DELLE STRETTE RELAZIONI TRA PUBBLICO E PRIVATO PROPRIE DELLA COMUNICAZIONE DI RETE
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE - NEL NAVIGARE DENTRO I PIÙ DIFFUSI SOCIAL NETWORK - NEL FAMILIARIZZARE CON I MECCANISMI DI COMUNICAZIONE/FORMAZIONE TIPICI DEGLI AMBIENTI DI E-LEARNING - NELL’ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DEI MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO DEGLI AMBIENTI DI INTERAZIONE ASINCRONA E SINCRONA (FORUM E CHAT) - NEL MATURARE COSCIENZA DELLA COMPLESSITÀ CONCETTUALE ED OPERATIVA CONNESSA ALL’USO DEGLI SPAZI DELLA SCRITTURA CONDIVISA (WIKI)
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - SUL RAPPORTO TRA FORMALE E INFORMALE NELLA COMUNICAZIONE DI RETE E NEI SUOI POSSIBILI IMPIEGHI A SCOPI DI FORMAZIONE - SUL RAPPORTO FRA NUOVI MEDIA E MEDIA TRADIZIONALI PER QUANTO RIGUARDA LA COMUNICAZIONE - SUL RAPPORTO FRA NUOVI MEDIA E MEDIA TRADIZIONALI PER QUANTO RIGUARDA LA COMUNICAZIONE SCRITTA
ABILITÀ COMUNICATIVE - DI LIVELLO ELEVATO PER QUANTO RIGUARDA L’USO DEGLI AMBIENTI DELL’E-LEARNING - DI LIVELLO ELEVATO PER QUANTO RIGUARDA LE PRATICHE DELLA SCRITTURA VIA WEB
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO - IMPLICATA NELL’ANALISI DI SITUAZIONI COMPLESSE DI COMUNICAZIONE DI RETE PER SCOPI DI FORMAZIONE - NECESSARIA A RISOLVERE SITUAZIONI COMUNICATIVE CRITICHE SUL PIANO DELLA FORMAZIONE - UTILE A INDIVIDUARE LE FORME E I MODI DELLA SCRITTURA DI RETE PIÙ ADEGUATI AI DIVERSI CONTESTI E ALLE DIVERSE SITUAZIONI - ORIENTATA ALLA VALUTAZIONE CONSAPEVOLE E CRITICA DELLA POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZARE I CODICI DELLA SCRITTURA DI RETE
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22902254-1 -
COMUNICAZIONE DI RETE
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902254-2 -
SCRITTURE DI RETE PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902255 -
PEDAGOGIA DELLE RISORSE UMANE E DELLE ORGANIZZAZIONI BASE 6 CFU LM 57
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902256 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E FORMAZIONE CONTINUA 6 CFU LM 57
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6
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SECS-P/10
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36
|
-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902257 -
COMUNICAZIONE DI RETE BASE 6 CFU LM 57
|
6
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M-PED/03
|
36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902259 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 12 CFU LM 57
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI CHE IL CORSO SI PROPONE SONO I SEGUENTI: - ACQUISIRE I PRINCIPI E LE TECNICHE DELLA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO; - INDIVIDUARE I PRECURSORI DELL’ISTRUZIONE A DISTANZA; - SEGUIRE LO SVILUPPO STORICO DELL’ISTRUZIONE A DISTANZA DALLA METÀ DELL’OTTOCENTO AD OGGI; - RICONOSCERE LA SPECIFICITÀ DELL’INTERAZIONE MEDIATA RISPETTO ALL’INTERAZIONE DIRETTA; - STABILIRE LE CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA SULL’ISTRUZIONE A DISTANZA; - COMPORRE IN UNA PROCEDURA IL MESSAGGIO D’ISTRUZIONE, L’ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI DI RITORNO E LE RETROAZIONI; - RIFERIRE ALL’ISTRUZIONE A DISTANZA I PRINCIPALI MODELLI DELLA RICERCA DIDATTICA; - CLASSIFICARE LE FORME DELL’OFFERTA NON UNIFORME D’ISTRUZIONE.
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22902259-1 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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6
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M-PED/04
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902259-2 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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3
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M-PED/04
|
18
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902259-3 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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3
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M-PED/04
|
18
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902262 -
APPRENDIMENTO PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI 12 CFU LM 57
(obiettivi)
IL CORSO DI APPRENDIMENTO PERMANENTE E EDUCAZIONE DEGLI ADULTI HA I SEGUENTI OBIETTIVI: L’ACQUISIZIONE E LO SVILUPPO A LIVELLO AVANZATO DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA DIMENSIONE TEORICO-OPERATIVA DELLA FORMAZIONE DEGLI ADULTI, NEL QUADRO DI RIFERIMENTO RAPPRESENTATO DAL PARADIGMA SCIENTIFICO-OPERATIVO DELL’APPRENDIMENTO PERMANENTE E LO STUDIO DEL TEMA RELATIVO ALLA COMPETENZA DELL’APPRENDERE AD APPRENDERE.
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22902262-1 -
APPRENDIMENTO PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902262-2 -
APPRENDIMENTO PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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3
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M-PED/01
|
18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902262-3 -
APPRENDIMENTO PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
|
3
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M-PED/01
|
18
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902263 -
APPRENDIMENTO PERMANENTE ED EDUCAZIONE DEGLII ADULTI BASE 6 CFU LM 57
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ALBERICI AURELIANA
( programma)
IL CORSO PRESENTA GLI ASPETTI TEORICI E METODOLOGICI RELATIVI ALL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI NELL’OTTICA DELL’APPRENDIMENTO PERMANENTE. LO SVILUPPO E LE IMPLICAZIONI DEL CONCETTO DI APPRENDERE AD APPRENDERE. LA PARTE MONOGRAFICA DEL CORSO È DEDICATA ALLO STUDIO DI ALCUNI MODELLI QUALITATIVI DI RICERCA APPLICATI, NELLO SPECIFICO, ALLA FORMAZIONE DI ADULTI IN AMBITO UNIVERSITARIO.
( testi)
INSTITUTIONAL COURSE ALBERICI A., LA POSSIBILITÀ DI CAMBIARE. APPRENDERE AD APPRENDERE COME RISORSA STRATEGICA PER LA VITA, MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 ALBERICI A., DI RIENZO P. (A CURA DI), I SAPERI DELL'ESPERIENZA, ROMA, ANICIA, 2011
LABORATORY LICHTNER M., ESPERIENZE VISSUTE E COSTRUZIONE DEL SAPERE. LE STORIE DI VITA NELLA RICERCA SOCIALE, MILANO, FRANCO ANGELI, 2008
READING SEMINAR MEZIROW J., APPRENDIMENTO E TRASFORMAZIONE. IL SIGNIFICATO DELL'ESPERIENZA E IL VALORE DELLA RIFLESSIONE NELL'APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI, RAFFAELLO CORTINA EDITORE, 2003
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6
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M-PED/01
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902265 -
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI 6 CFU LM 57
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI E COMPETENZE IN USCITA, INTESE COME CONOSCENZE, CAPACITÀ, ABILITÀ (DESCRITTORI DI DUBLINO)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE RISPETTO AI CONTESTI E ALLE TEORIE RELATIVE ALLA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI, FORMANDO LE COMPETENZE PER ANALIZZARE I COMPORTAMENTI LAVORATIVI E PER INTERPRETARE LA COMPLESSITÀ DEI FATTORI DI ORDINE INDIVIDUALE, STRUTTURALE, CULTURALE, ECONOMICO E SOCIALE CHE INFLUENZANO E CHE DETERMINANO TALI COMPORTAMENTI LAVORATIVI. ________________________________________________________________________________ CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE IN RELAZIONE ALLE CONOSCENZE, LO STUDENTE POSSIEDE: UNA CONOSCENZA DI BASE DELLE TEORIE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI E LA CAPACITA' DI ISCRIVERLE NEL CONTESTO STORICO E CULTURALE IN CUI HANNO AVUTO ORIGINE ED IN CUI SI SVILUPPANO ATTUALMENTE; UNA CONOSCENZA SPECIFICA, IN PARTICOLARE, DI TEORIE E AMBITI APPLICATIVI DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN’OTTICA MULTIDISCIPLINARE E COMPARATIVA, ORIENTATA AL CONFRONTO INTERNAZIONALE. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE IN RELAZIONE ALL'APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE IN CONTESTI LAVORATIVI, LO STUDENTE E' IN GRADO DI SVOLGERE COMPITI OPERATIVI E TECNICI NELLA REALIZZAZIONE E CONDUZIONE DI INTERVENTI PSICOLOGICI NELLE ORGANIZZAZIONI, DI FACILITARE L'INTERAZIONE IN CONTESTI ORGANIZZATIVI, DI SVOLGERE ATTIVITA' DI OSSERVAZIONE DELLE DINAMICHE ORGANIZZATIVE E DI RELAZIONARE SU DI ESSE. AUTONOMIA DI GIUDIZIO IN RELAZIONE ALLA CONSAPEVOLEZZA ED AUTONOMIA DI GIUDIZIO, LO STUDENTE HA LA CONSAPEVOLEZZA DELLA CRITICITA' DEL LAVORO DI ANALISI E DI INTERVENTO NELLE ORGANIZZAZIONI; CONOSCE LE RISORSE ED I LIMITI DEL LIVELLO DI FORMAZIONE RAGGIUNTO ED ANALIZZA CON OBIETTIVITA' E DEONTOLOGIA IL PROPRIO MARGINE DI ATTIVITA'. ABILITÀ COMUNICATIVE IN RELAZIONE ALLE CAPACITA' COMUNICATIVE, LO STUDENTE E' IN GRADO DI PORSI NELLA PROSPETTIVA DI ASCOLTARE E ANALIZZARE I CONTESTI ORGANIZZATIVI; SA COMUNICARE CON UNA CERTA PADRONANZA IL LINGUAGGIO E LA TERMINOLOGIA PSICOLOGICA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI E DI INTERAGIRE CON TERMINI APPROPRIATI. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO LO STUDENTE E’ SOLLECITATO A SVILUPPARE UN APPROCCIO CRITICO-PROBLEMATICO ALLO STUDIO DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI, CHE CONSENTA LORO NON SOLO DI ESTENDERE E CONSOLIDARE LE CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISITE, MA DI CONTINUARE A ESSERE INTERESSATI AD APPRENDERE IN MODO AUTONOMO LUNGO L’ARCO DELLA VITA PROFESSIONALE.
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CAGGIANO VALERIA
( programma)
SARANNO OGGETTO DI STUDIO E RIFLESSIONE LE DIMENSIONI CHE COMPONGONO IL MONDO DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI. IL CORSO AFFRONTA I FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI CON L’OBIETTIVO DI FORNIRE UNA CONOSCENZA DI BASE: DELLE PRINCIPALI TEORIE CHE HANNO CONTRASSEGNATO LO SVILUPPO DELLA DISCIPLINA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI DIVERSI ASPETTI DELLA VITA ORGANIZZATIVA; DEI METODI E DELLE TECNICHE CHE CARATTERIZZANO LA RICERCA NEI CONTESTI ORGANIZZATIVI. ALLE LEZIONI TEORICHE SI ALTERNERANNO PRESENTAZIONI DI CASI, TESTIMONIANZE E VISIONE DI SEQUENZE FILMICHE.
( testi)
ARGENTERO, CORTESE, PICCARDO, PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI, RAFFAELLO CORTINA EDITORE, MILANO, CAP 1-4-5-7-9-11-13-15-18
V. CAGGIANO, QUANTITÀ E QUALITÀ NELL’ORIENTAMENTO, ANICIA, ROMA 2010
V. CAGGIANO, EDUCAZIONE IMPRENDITORIALE, ASPETTI PSICOLOGICI DELL’IMPRENDERE, ANICIA ROMA 2012
CAGGIANO, V., GERIA, E., LA FORMAZIONE PER LE RISORSE UMANE, TRENTO IBS, 2009
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M-PSI/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902266 -
METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI 6 CFU LM 57
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI PRESENTARE ALLO STUDENTE ALCUNI CONCETTI DI BASE RELATIVI ALLA REGRESSIONE SEMPLICE, AL CAMPIONAMENTO E ALL’INFERENZA STATISTICA. VENGONO INTRODOTTE INOLTRE LE PROBLEMATICHE GENERALI DELL’ANALISI STATISTICA MULTIVARIATA, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA.
NEL CORSO GLI STUDENTI SARANNO INTRODOTTI ALL’UTILIZZO DI SOFTWARE STATISTICO PER COMPUTER, ATTRAVERSO CUI COSTRUIRE TABELLE E GRAFICI ED APPLICARE ALCUNE DELLE TECNICHE APPRESE.
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BOVE GIUSEPPE
( programma)
REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE. INTENSITÀ DELL’EFFETTO E POTERE PREDITTIVO DELLA RETTA DI REGRESSIONE. CASI INFLUENTI. VARIABILI INDIPENDENTI QUALITATIVE. LIMITI DELL’ANALISI BIVARIATA E POTENZIALITÀ DELL’ANALISI MULTIVARIATA. CENNI ALLA REGRESSIONE MULTIPLA. CAMPIONAMENTO CASUALE. ERRORE DI CAMPIONAMENTO E INTERVALLO DI CONFIDENZA. DIMENSIONE CAMPIONARIA. CAMPIONAMENTO PROBABILISTICO E NON PROBABILISTICO.
( testi)
CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., STATISTICA PER LA RICERCA SOCIALE, IL MULINO, BOLOGNA, 2001.
CAPITOLI E PARAGRAFI DA STUDIARE SUL TESTO DI CORBETTA, GASPERONI E PISATI CAPITOLO 6: TUTTO (ESCLUSO REGRESSIONE LINEARE PIECE-WISE A PAG. 171) CAPITOLO 7: TUTTO (ESCLUSO DEFINIZIONE E UTILIZZO DEI COEFFICIENTI DXY ED ESCLUSO PARAGRAFO 5.) CAPITOLO 8: TUTTO (ESCLUSO PARAGRAFO 2.3) CAPITOLO 10 TUTTO (NEI PARAGRAFI 3.1 E 3.2 ESCLUSE LE FORMULE CHE NON RIGUARDANO LA STIMA DELLA MEDIA).
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6
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SECS-S/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902267 -
DIRITTO DEL LAVORO E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE 6 CFU LM 57
(obiettivi)
NEGLI ULTIMI ANNI, LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO È STATA OGGETTO DI REITERATI INTERVENTI LEGISLATIVI CHE HANNO PROFONDAMENTE MUTATO IMPORTANTI PROFILI DELLA MATERIA. IN QUESTO QUADRO, IL CORSO SI PROPONE DI SVILUPPARE ED APPROFONDIRE UNA SERIE DI ARGOMENTI DI PARTICOLARE RILEVANZA QUALI: • SICUREZZA DEL LAVORO E TUTELA DELLA SALUTE DEL LAVORATORE; • ORARIO DI LAVORO E PART TIME; • POTERE DISCIPLINARE E LICENZIAMENTO; • EVOLUZIONE DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI.
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BETTINI MARIA NOVELLA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI SVILUPPARE ED APPROFONDIRE UNA SERIE DI ARGOMENTI DI PARTICOLARE RILEVANZA QUALI: IL CONCETTO DI FORMAZIONE “PERMANENTE”; IL LAVORO TEMPORANEO; L’ORARIO DI LAVORO ED IL PART TIME; SICUREZZA DEL LAVORO E TUTELA DELLA SALUTE DEL LAVORATORE; POTERE DISCIPLINARE E LICENZIAMENTO; EVOLUZIONE DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’EFFICACIA DEL CONTRATTO COLLETTIVO; CRISI E TRASFORMAZIONE D’IMPRESA
( testi)
GALANTINO, DIRITTO DEL LAVORO, EDITIO MINOR, GIAPPICHELLI, TORINO, 2010. LETTURA CONSIGLIATA: G. ALESSANDRINI E M. BUCCOLO (A CURA DI), COMUNITÀ DI PRATICA E PEDAGOGIA DEL LAVORO: UN NUOVO CANTIERE PER UN LAVORO A MISURA UMANA, PRIMO QUADERNO DI PEDAGOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI, 2010, ED. PENSA
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IUS/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902268 -
SOCIOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI 6 CFU LM 57
(obiettivi)
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: MODULO ISTITUZIONALE, MODULO DI APPROFONDIMENTO; SEMINARI E CONFRONTO CON I PROTAGONISTI E SI PROPONE DI PERSEGUIRE I SEGUENTI OBIETTIVI: 1. FORNIRE I CONCETTI FONDAMENTALI E IL QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO DELLE DISCIPLINE SOCIOLOGICHE LAVORISTICHE E ORGANIZZATIVE E DI ANALIZZARE LE INTERCONNESSIONI CON LE ALTRE DISCIPLINE CHE HANNO COME OGGETTO DI STUDIO IL LAVORO, LE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE, LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E LE RELAZIONI INDUSTRIALI. 2. FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI ED INTERPRETATIVI NECESSARI PER SVOLGERE UN APPROFONDIMENTO DEL RUOLO SVOLTO DALLA RAZIONALITÀ NELL’AGIRE ORGANIZZATIVO, ATTRAVERSO L’ANALISI DELLE POLITICHE DI MOTIVAZIONE, INCENTIVAZIONE E COOPERAZIONE, NELLA PROSPETTIVA DEL SUPERAMENTO DEL BINOMIO OLISMO-INDIVIDUALISMO. 3. SVILUPPARE UNA CAPACITÀ DI ANALISI CRITICA IN MERITO AI PARADIGMI CONCETTUALI E ALL’EVOLUZIONE DELLA NEGOZIAZIONE E DEI SISTEMI DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI IN ITALIA E A LIVELLO EUROPEO ED INTERNAZIONALE, IN MERITO AI SEGUENTI FENOMENI: LEADERSHIP, COMPETENZE NEGOZIALI E NUOVE POLITICHE GESTIONALI; SVILUPPO DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI IN UNO SCENARIO EUROPEO E INTERNAZIONALE; RELAZIONI INDUSTRIALI E MODELLO PARTECIPATIVO; IL DIALOGO SOCIALE NELLE POLITICHE COMUNITARIE; LO SVILUPPO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI IN ITALIA: DAL QUADRO GIURIDICO E ISTITUZIONALE AGLI ATTORI DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI E ALL’EVOLUZIONE DELLA CONTRATTAZIONE NELLE IMPRESE PRIVATE E NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE RELATIVE ALLE DIMENSIONI STORICHE, TEORICHE E METODOLOGICHE DELLA DISCIPLINE SOCIOLOGICHE LAVORISTICHE E ORGANIZZATIVE E ANALISI DELLE INTERCONNESSIONI CON LE ALTRE DISCIPLINE CHE HANNO COME OGGETTO DI STUDIO IL LAVORO, LE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE, LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E LE RELAZIONI INDUSTRIALI.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE CAPACITÀ DI INDAGARE E RACCOGLIERE DATI E INFORMAZIONI COMPLESSE IN MERITO ALL’EVOLUZIONE DEI SISTEMI DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI IN ITALIA E A LIVELLO EUROPEO ED INTERNAZIONALE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL METODO DELLA CONTRATTAZIONE E A QUELLO DELLA CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: CAPACITÀ DI ANALISI E VALUTAZIONE DELLE PRINCIPALI CRITICITÀ RISCONTRABILI NEI PROCESSI NEGOZIALI TRA LE PARTI SOCIALI E NELLA VALUTAZIONE DELLE COERENZE TRA STRATEGIE, POLITICHE, STRUTTURE ORGANIZZATIVE, RUOLI E COMPETENZE. ABILITÀ COMUNICATIVE: ABILITÀ COMUNICATIVE E RELAZIONALI FUNZIONALI ALL’ESPLICITAZIONE E COMPRENSIONE DELLE INTERAZIONI ESISTENTI TRA LE PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI DI RAPPRESENTANZA DI INTERESSI SOCIALI ED ECONOMICI. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: CAPACITÀ DI ESERCITARE FUNZIONI CRITICHE E METARIFLESSIVE NELL’AMBITO DELLA LETTURA EVOLUTIVA DEI PROCESSI DI SVILUPPO DI VARIE POLITICHE ORGANIZZATIVE CONNESSE CON LA CAPACITÀ DI COMPRENDERE LE CULTURE SOTTOSTANTI E RELATIVE LE LOGICHE DI AZIONE.
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SPS/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902269 -
STORIA DELLE DONNE
(obiettivi)
IL CORSO ARTICOLATO IN LEZIONI FRONTALI E INCONTRI SEMINARIALI, RIPERCORRE IL RUOLO E LA PRESENZA DELLE DONNE NELL’ETÀ CONTEMPORANEA. SI PRENDONO IN ESAME, IN PARTICOLARE, NELL’AMBITO DELL’OTTOCENTO, CIOÈ NEL PRIMO DEI DUE SECOLI DELLA MODERNITÀ, CHE È ANCHE QUELLO FONDATIVO, I PROCESSI E I MOVIMENTI DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE, A PARTIRE DALLA CONQUISTA DEI DIRITTI CIVILI E DALLA DOMANDA DI ACCESSO AI DIRITTI POLITICI. IN QUESTA DIREZIONE, SPECIFICA ATTENZIONE ASSUME IL MOVIMENTO SUFFRAGISTA. UN SECONDO IMPORTANTE TEMA AFFRONTATO NEL CORSO CONCERNE L’IMMAGINE DELLE DONNE SIA COME AUTO RAPPRESENTAZIONE CHE COME PERCEZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI CIVILI E ECCLESIASTICHE. UN ULTERIORE TEMA DI APPROFONDIMENTO CONCERNE LA SESSUALITÀ: NELL’OTTOCENTO NEGLI STUDI SOCIOSANITARI, MA ANCHE IN GRAN PARTE DELLA PRODUZIONE LETTERARIA, CONCERNE PREVALENTEMENTE L’UNIVERSO DELLE DONNE DI PIACERE E DELLE PROSTITUTE. L’ANALISI DELLA PROSTITUZIONE REGOLAMENTATA, ESERCITATA NELLE CASE CHIUSE, PERMETTE DI PENETRARE ANCHE NEI COMPLESSI MECCANISMI, GIURIDICI, SANZIONATORI, MA ANCHE SOCIOSANITARI E CULTURALI CHE INTERCONNETTONO SOCIETÀ CIVILE E STATO.
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AZARA LILIOSA
( programma)
APPROFONDITA CONOSCENZA DEL RUOLO E DELLA PRESENZA DELLE DONNE NELL’ETÀ CONTEMPORANEA. IN PARTICOLARE: - I PROCESSI E I MOVIMENTI DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE, A PARTIRE DALLA CONQUISTA DEI DIRITTI CIVILI E DALLA DOMANDA DI ACCESSO AI DIRITTI POLITICI. - IL MOVIMENTO SUFFRAGISTA. - L’IMMAGINE DELLE DONNE SIA COME AUTO RAPPRESENTAZIONE CHE COME PERCEZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI CIVILI E ECCLESIASTICHE. - LA SESSUALITÀ: NELL’OTTOCENTO L’UNIVERSO DELLE DONNE DI PIACERE E DELLE PROSTITUTE. L’ANALISI DELLA PROSTITUZIONE REGOLAMENTATA, ESERCITATA NELLE CASE CHIUSE, PERMETTE DI PENETRARE ANCHE NEI COMPLESSI MECCANISMI, GIURIDICI, SANZIONATORI, MA ANCHE SOCIOSANITARI E CULTURALI CHE INTERCONNETTONO SOCIETÀ CIVILE E STATO.
( testi)
G. FRAISSE, M. PERROT (A CURA DI), STORIA DELLE DONNE IN OCCIDENTE (DIRETTA DA G. DUBY, M. PERROT), V. 4, L’OTTOCENTO, ECONOMICA LATERZA, ROMA-BARI 2007.
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M-STO/04
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902314 -
TEORIE E TECNICHE DELL'ORIENTAMENTO FORMATIVO DEGLI ADULTI
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI E COMPETENZE IN USCITA, INTESE COME CONOSCENZE, CAPACITÀ, ABILITÀ - CONOSCERE E ANALIZZARE CRITICAMENTE LE PRINCIPALI TEORIE E MODELLI DI ORIENTAMENTO SVILUPPATE NEL CORSO DEL ‘900 - CONOSCERE E ANALIZZARE IL RUOLO DELL’ORIENTAMENTO NEGLI ODIERNI CONTESTI FORMATIVI E PROFESSIONALI - CONOSCERE E DESCRIVERE LE PIÙ CONSOLIDATE PRATICHE DI INTERVENTO PER L’ORIENTAMENTO E L’AUTORIENTAMENTO IN ETÀ ADULTA (COLLOQUIO, BILANCIO, SVILUPPO VOCAZIONALE) - CONOSCERE E UTILIZZARE STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE E L’ANALISI DI COMPETENZE STRATEGICHE NEI PROCESSI DI ORIENTAMENTO - INTERPRETARE IN CONTESTO SIMULATO DI ORIENTAMENTO GLI ESITI DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI QUESTIONARI QSA E QPCC - CONOSCERE E DESCRIVERE IL RUOLO E LE ATTIVITÀ DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E IL LAVORO - ANALIZZARE GLI INTERVENTI CHE CARATTERIZZANO LE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO - CONOSCERE E DESCRIVERE L’EVOLUZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI CHE OPERANO NELL’ORIENTAMENTO - CONOSCERE, ANALIZZARE E VALUTARE IL RUOLO DELLE ICT NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO - ANALIZZARE CRITICAMENTE E VALUTARE ALCUNE SIGNIFICATIVE ESPERIENZE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
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MARGOTTINI MASSIMO
( programma)
LE LEZIONI FRONTALI RIGUARDERANNO LA DESCRIZIONE E L’ANALISI DELLE PRINCIPALI TEORIE E MODELLI DI ORIENTAMENTO, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI BISOGNI FORMATIVI IN ETÀ ADULTA; LA DESCRIZIONE E L’ANALISI DI ALCUNI STRUMENTI E METODOLOGIE PER L’ORIENTAMENTO; L’ANALISI DELLE PRINCIPALI STRUTTURE TERRITORIALI PER L’ORIENTAMENTO E DELLE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO; L’EVOLUZIONE DEI RUOLI E DELLE FIGURE PROFESSIONALI OPERANTI NELL’ORIENTAMENTO; ANALISI DI ALCUNE SIGNIFICATIVE ESPERIENZE REALIZZATE IN ITALIA PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE.
LE ATTIVITÀ LABORATORIALI ON LINE PREVEDONO LA SOMMINISTRAZIONE E L’INTERPRETAZIONE DI QUESTIONARI PER L’AUTOVALUTAZIONE DI COMPETENZE STRATEGICHE. IN PARTICOLARE SARANNO UTILIZZATI IL QSA (QUESTIONARIO PER LE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO, PELLEREY 1996) E IL QPCC (QUESTIONARIO SULLA PERCEZIONE DELLE PROPRIE CONVINZIONI E COMPETENZE, PELLEREY 2001) E IL QPCS (QUESTIONARIO DI PERCEZIONE DELLE PROPRIE COMPETENZE STRATEGICHE, PELLEREY, 2010). SI SVOLGERANNO SULLA PIATTAFORMA E-LEARNING DELLA FACOLTÀ E SI CONCLUDONO CON UNA RELAZIONE FINALE SU UNO DEI TRE QUESTIONARI DA PRESENTARE SULLA PIATTAFORMA STESSA.
( testi)
1. GUICHARD J., HUTEAU M., PSICOLOGIA DELL’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE, MILANO, RAFFAELLO CORTINA EDITORE, 2001 2. VAIRA M. (A CURA DI), DALLA SCUOLA ALL’UNIVERSITÀ. POLITICHE E PRATICHE DI ORIENTAMENTO IN SEI PAESI EUROPEI, MILANO, LED EDIZIONI, 2007 3. MARGOTTINI M., INFORMAZIONE E AFFERENZA ALLE FONTI INFORMATIVE, ROMA, MONOLITE, 2002 MATERIALI DIDATTICI ON LINE A CURA DEL DOCENTE 4. GRANGE T. ( A CURA DI), ORIENTAMENTO NELLA PROGETTUALITÀ EDUCATIVA, PENSA MULTIMEDIA, LECCE, 2007
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M-PED/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902260 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI BASE 6 CFU LM 57
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VERTECCHI BENEDETTO
( programma)
AL PRIMO MODULO CORRISPONDE UN CICLO DI LEZIONI (36 ORE). IN CONSIDERAZIONE DELLE PARTICOLARI CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE SEAFC IL CORSO SI AVVARRÀ DI SOLUZIONI CHE CONSENTONO LA FRUIZIONE SIA A FREQUENTANTI, SIA A NON FREQUENTANTI. I CONTENUTI DELLE LEZIONI SARANNO RESI DISPONIBILI PREVENTIVAMENTE IN RETE, E CONSISTERANNO IN ESPOSIZIONI ESSENZIALI, SERIE DI TAVOLE COMMENTATE, VIDEO ED ALTRI SOLUZIONI COMUNICATIVE. NELL'ORARIO DELLE LEZIONI GLI STUDENTI PRESENTI POTRANNO CHIEDERE DI DISCUTERE E APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI PROPOSTI. AL SECONDO MODULO CORRISPONDERÀ UN'ATTIVITÀ DI LABORATORIO (18 ORE). ANCHE IN QUESTO CASO SARANNO CONSIDERATE LE ESIGENZE DEI NON FREQUENTANTI. LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ SARÀ OBBLIGATORIA. IL TERZO MODULO (SEMINARIO) PREVEDE L'ANALISI E LA DISCUSSIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E DOCUMENTI. SARÀ POSSIBILE PARTECIPARE AD ESSO ANCHE A DISTANZA.
( testi)
B. VERTECCHI, "MANUALE DELLA VALUTAZIONE. ANALISI DEGLI APPRENDIMENTI E DEI CONTESTI", MILANO, ANGELI, 2003 B. VERTECCHI, "DISPENSE SULL'ISTRUZIONE A DISTANZA" (SARANNO RESE DISPONIBILI IN RETE) B. VERTECCHI, A. POCE, C. ANGELINI, F. AGRUSTI, "ORBIS DICTUS. UN AMBIENTE ADATTIVO MULTILINGUE PER L'ISTRUZIONE IN RETE", MILANO, ANGELI, 2010
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902261 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI INTEGRAZIONE 6 CFU LM 57
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22902261-1 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902261-2 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE. MODELLI E PROCEDURE PER L'EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
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3
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M-PED/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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