Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA' A SCELTA - (visualizza)
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20702736 -
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE - SPECIALISTICO
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO AFFRONTA IL TEMA DELLA RIFLESSIONE SUL LINGUAGGIO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STUDI SULLA MENTE E LA COGNIZIONE UMANA. UNO DEI NODI PRIORITARI DI ANALISI È RAPPRESENTATO DALLO STUDIO DEL RAPPORTO TRA PENSIERO E LINGUAGGIO. IN TALE TIPO DI ANALISI, LE TEMATICHE CLASSICHE DELLA RIFLESSIONE SUL LINGUAGGIO (TEORIA DEL SIGNIFICATO, LA COMPETENZA LINGUISTICA, LA CAPACITÀ DI RIFERIMENTO ECC.) VENGONO PRESE IN ESAME UTILIZZANDO I RISULTATI SPERIMENTALI E LE IPOTESI TEORICHE DELLE SCIENZE EMPIRICHE (NEUROSCIENZA, PSICOLOGIA COGNITIVA, ETOLOGIA COGNITIVA ECC.) CHE ALIMENTANO IL DIBATTITO DELLA SCIENZA COGNITIVA CONTEMPORANEA. LO SFONDO TEORICO DI RIFERIMENTO È IL PROGETTO DI "NATURALIZZAZIONE DELLA MENTE" IN UN'OTTICA FORTEMENTE EVOLUZIONISTICA.
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FERRETTI FRANCESCO
( programma)
IL TEMA DI RIFLESSIONE PRINCIPALE DELL'INSEGNAMENTO È IL PROBLEMA DELL'ORIGINE DEL LINGUAGGIO. A PARTIRE DALLO STUDIO DEI RAPPORTI TRA LINGUAGGIO, CERVELLO ED EVOLUZIONE VERRANNO DISCUSSE LE PROPOSTE TEORICHE PIÙ IMPORTANTI E DIBATTUTE SULL'EVOLUZIONE E SULLA NATURA DEL LINGUAGGIO. NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO VERRÀ PRESENTATA L'IPOTESI DI CHI SOSTIENE CHE IL LINGUAGGIO È ESSENZIALMENTE UN ADATTAMENTO BIOLOGICO COMPLESSO MODELLATO DALLA SELEZIONE NATURALE AI FINI DELLA COMUNICAZIONE. NELLA SECONDA PARTE VERRÀ PRESENTATA L'IPOTESI CONTRARIA; L'IDEA DI CHI SOSTIENE, SPOSTANDO L'ACCENTO SUI PROCESSI DI TRASMISSIONE CULTURALE CHE PERMETTONO L'AVVENTO DI CODICI ESPRESSIVI SEMPRE PIÙ COMPLICATI, CHE IL LINGUAGGIO È UN ADATTAMENTO CULTURALE. NELLA TERZA PARTE DEL CORSO VERRÀ PROPOSTA UNA PROSPETTIVA DI SINTESI TRA QUESTE DUE IPOTESI INTERPRETATIVE BASATA SULLA NOZIONE DI COEVOLUZIONE.
( testi)
DEACON T.W., LA SPECIE SIMBOLICA. COEVOLUZIONE DI LINGUAGGIO E CERVELLO, ROMA, FIORITI, 2001. FERRETTI F., PERCHÉ NON SIAMO SPECIALI. MENTE, LINGUAGGIO E NATURA UMANA, ROMA-BARI, LATERZA, 2007. PINKER S., L'ISTINTO DEL LINGUAGGIO, MILANO, MONDADORI, 1994. PINKER S., BLOOM P., LINGUAGGIO NATURALE E SELEZIONE DARWINIANA, ROMA, ARMANDO, 2009.
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M-FIL/05
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702741 -
LINGUA INGLESE - CORSO PROGREDITO
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO SI PROPONE DI CONSOLIDARE LA COMPETENZA LINGUISTICA E COMUNICATIVA IN INGLESE ATTRAVERSO L'ANALISI DI TESTI AUTENTICI TIPICI DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA: PUBBLICITÀ, ARTICOLI GIORNALISTICI, SAGGISTICA ECC. L'INSEGNAMENTO È ORIENTATO ALLO SVILUPPO E AL CONSOLIDAMENTO DELLA COMPETENZA LINGUISTICA E COMUNICATIVA DEGLI STUDENTI, DEDICANDO PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'ATTIVITÀ DI LETTURA E TRADUZIONE SCRITTA NON LETTERARIA DALL'INGLESE IN ITALIANO.
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GRAZZI ENRICO
( programma)
INTENDENDO IL LINGUAGGIO COME SEMIOTICA SOCIALE, IL CORSO INTENDE FORNIRE STRUMENTI ANALITICI PER L'ANALISI DEL DISCORSO NEI MASS MEDIA, AL FINE DI INTERPRETARE TESTI COMPLESSI DI VARIA TIPOLOGIA: DAGLI ARTICOLI DI GIORNALE ALLE TRASMISSIONI RADIO-TELEVISIVE, DAI COPIONI DEI FILM ALLA PUBBLICITÀ.
( testi)
L. LOMBARDO - L. HAARMAN - J. MORLEY - C. TAYLOR, MASSED MEDIAS: LINGUISTIC TOOLS FOR INTERPRETING MEDIA DISCOURSE, LED EDIZIONI UNIVERSITARIE DI LETTERE ECONOMIA DIRITTO, MILANO 1999 € 25.00 ISBN 88-7916-123-7 HTTP://WWW.LEDEDIZIONI.COM/INDEX.HTML
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L-LIN/12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702748 -
PROFILI GIURIDICI DELLA MULTIMEDIALITÀ
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO MIRA ALL'ACQUISIZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE DELLE NOZIONI GIURIDICHE NECESSARIE PER OPERARE NEL SETTORE DELLA MULTIMEDIALITÀ (IN PARTICOLARE INTERNET) NELLA DIMENSIONE SIA ITALIANA CHE TRANS-NAZIONALE E COMPARATA.
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ZENO ZENCOVICH VINCENZO
( programma)
IN PARTICOLARE IL CORSO TRATTERÀ I SEGUENTI ARGOMENTI: 1. LA TELEVISIONE DIGITALE 2. IL NUOVO QUADRO REGOLAMENTARE COMUNITARIO SUI SERVIZI AUDIOVISIVI 3. GLI ORGANISMI DI CONTROLLO SUL SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI 4. LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E SOCIALE 5. LA PUBBLICITÀ ED I CONSUMATORI 6. LA TUTELA DEL DIRITTO D'AUTORE NELLE OPERE E NEI SERVIZI MULTIMEDIALI 7. I DIRITTI SUGLI EVENTI TELEVISIVI (ED IN PARTICOLARE SPORTIVI) 8. LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA 9. LE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE 10. IL COMMERCIO ELETTRONICO 11. I DOCUMENTI INFORMATICI 12. LA MONETA ELETTRONICA ED I PAGAMENTI ON-LINE
( testi)
COME TESTO DI BASE VERRÀ UTILIZZATO IL VOLUME DI S.SICA - V. ZENO-ZENCOVICH, MANUALE DI DIRITTO DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE, PADOVA, CEDAM 2007, EVENTUALMENTE INTEGRATO DA MATERIALI CHE TENGANO CONTO DELLE CONTINUE EVOLUZIONI DEL SETTORE.
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IUS/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702749 -
LINGUISTICA ITALIANA SPECIALISTICO
(obiettivi)
AMPLIARE LA CONOSCENZA DELL'USO DELLA LINGUA ITALIANA CONTEMPORANEA CONSIDERATA SOTTO IL PROFILO DIATOPICO, DIAFASICO, DIAMESICO E DIASTRATICO. - ATTIVARE LE CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE VARIETÀ D'ITALIANO, PARLATO, SCRITTO, TRASMESSO, IN RIFERIMENTO AI DIVERSI CONTESTI E AMBITI D'USO. - SVILUPPARE LE CAPACITÀ COMUNICATIVE IN LINGUA ITALIANA PROPONENDO PERCORSI DI ESPOSIZIONE ORALE PUBBLICA, DI LETTURA E SCRITTURA DI TESTI DI TIPO PROFESSIONALE.
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STEFINLONGO ANTONELLA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLERÀ IN DUE PARTI. NELLA PRIMA PARTE VERRÀ ILLUSTRATO UN BREVE PROFILO STORICO DELLA LINGUA E DEI DIALETTI ITALIANI, A PARTIRE DALLE ORIGINI FINO ALLA SITUAZIONE ATTUALE. NELLA SECONDA PARTE SARÀ DEDICATA PARTICOLARE ATTENZIONE AI CONCETTI DI ITALIANO STANDARD, NEO-STANDARD, SUB-STANDARD; DI VARIABILITÀ LINGUISTICA; DI LINGUA PARLATA, SCRITTA, TRASMESSA; DI TESTO E TIPOLOGIA DI TESTI. LE LEZIONI FRONTALI COMPRENDERANNO UNA SEZIONE DEDICATA ALLE ATTIVITÀ DI COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI TESTI IN AULA. SONO PREVISTI MOMENTI DI VERIFICA SCRITTA.
( testi)
1) SOBRERO, ALBERTO, A. - MIGLIETTA, ANNARITA, INTRODUZIONE ALLA LINGUISTICA ITALIANA, ROMA-BARI, LATERZA, 2009 (4. ED.). 2) STEFINLONGO ANTONELLA, L'ITALIANO CHE CAMBIA, ROMA, ARACNE 2008 (UN CAPITOLO A SCELTA DELLO STUDENTE). 3) MARCATO, CARLA, ONOMASTICA, MILANO, MONDADORI 2009.
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L-FIL-LET/12
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702877 -
FORME E GENERI DELLA TESTUALITÀ DIGITALE
(obiettivi)
- AMPLIARE LA CONOSCENZA DELL'USO DELLA LINGUA ITALIANA CONTEMPORANEA CONSIDERATA SOTTO IL PROFILO DIATOPICO, DIAFASICO, DIAMESICO E DIASTRATICO. - ATTIVARE LE CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE VARIETÀ D'ITALIANO, PARLATO, SCRITTO, TRASMESSO, IN RIFERIMENTO AI DIVERSI CONTESTI E AMBITI D'USO. - SVILUPPARE LE CAPACITÀ COMUNICATIVE IN LINGUA ITALIANA PROPONENDO PERCORSI DI ESPOSIZIONE ORALE PUBBLICA, DI LETTURA E SCRITTURA DI TESTI DI TIPO PROFESSIONALE
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FIORMONTE DOMENICO
( programma)
STRUTTURA DEL CORSO PARTE A. TESTO, SCRITTURA, COMPUTER 1. TEORIE DELL'INFORMAZIONE E MODELLI DI COMUNICAZIONE 2. LA SCRITTURA E SUOI SUPPORTI: 3. L'EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA DAL WORD PROCESSOR A INTERNET 4. OLTRE LA SCRITTURA? IPERTESTO, MULTIMEDIALITÀ, RETI PARTE B. FORME E GENERI DELLA TESTUALITÀ DIGITALE 1. PRIMA CLASSIFICAZIONE DELLE TIPOLOGIE 2. LA COMUNICAZIONE ASINCRONA: POSTA ELETTRONICA, NEWSGROUP, LISTE, BBS, BLOG 3. LA COMUNICAZIONE SINCRONA: CHAT, MUD, MOOS, SMS 4. I GENERI TESTUALI DEL WEB 2.0 5. LE NUOVE FORME DELLA NARRATIVITÀ DIGITALE: DAL ROMANZO INTERATTIVO AL "VIRTUAL CAVE" PARTE C. ESERCITAZIONI 1. RICERCA, SELEZIONE E ANALISI DI FORME TESTUALI SUL WEB 2. WEB USABILITÀ: TECNICHE RETORICHE DEL WEB (ANALISI E VALUTAZIONE DI SITI ISTITUZIONALI, COMMERCIALI E CULTURALI). 3. L'EDIZIONE E LA PUBBLICAZIONE DIGITALE: CODIFICARE UN TESTO IN XML-TEI
( testi)
OLTRE AI MATERIALI FORNITI A LEZIONE O DA SCARICARE DALLA RETE GLI STUDENTI DOVRANNO PORTARE IL VOLUME D. FIORMONTE, SCRITTURA E FILOLOGIA NELL'ERA DIGITALE, TORINO, BOLLATI BORINGHIERI, 2003 E CONCORDARE CON IL DOCENTE UN TESTO A SCELTA FRA I SEGUENTI:
1).G. COSENZA, SEMIOTICA DEI NUOVI MEDIA, ROMA-BARI, LATERZA, 2007. 2) L. CARRADA, IL MESTIERE DI SCRIVERE, MILANO, APOGEO, 2008. 3) J. MCGANN, LA LETTERATURA DOPO IL WORLD WIDE WEB, BOLOGNA, BONONIA UNIVERSITY PRESS, 2003. 4) F. ORLETTI (A CURA DI), SCRITTURA E NUOVI MEDIA, ROMA, CAROCCI, 2004. 5) G. R. CARDONA, I LINGUAGGI DEL SAPERE, ROMA-BARI, LATERZA, 1990. (PARTE SECONDA, CAPITOLI I-III, V-VI; PARTE TERZA, CAPITOLO I; PARTE QUARTA, CAPITOLI I E III.) 6) F. TOMASI, METODOLOGIE INFORMATICHE E DISCIPLINE UMANISTICHE, ROMA, CAROCCI, 2008.
LE LEZIONI DEL CORSO SI SVOLGERANNO IN GRAN PARTE NEL LABORATORIO INFORMATICO DI FACOLTÀ, DOVE VERRANNO ILLUSTRATI E VERIFICATI I VARI PUNTI DEL PROGRAMMA. SONO PREVISTI ESERCITAZIONI PRATICHE E SEMINARI, CONDOTTI ANCHE DA ESPERTI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E DALL'IMPRESA.
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L-LIN/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702879 -
EDITORIA LIBRARIA - SPECIALISTICO
(obiettivi)
IL CORSO FORNIRÀ ALLO STUDENTE UN'AMPIA GAMMA DI CONOSCENZE SULL'EDITORIA LIBRARIA CONTEMPORANEA: TIPOLOGIE, STRUTTURE ORGANIZZATIVE, FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE E LORO COMPETENZE, PROCESSI DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL LIBRO, ARTICOLAZIONE NORMATIVA DEL DIRITTO D'AUTORE. IL CORSO COMPRENDERÀ INOLTRE UNA PANORAMICA STORICA DELL'EDITORIA NELL'ETÀ DEGLI INCUNABOLI E DI QUELLA DELL'ITALIA MODERNA. OBIETTIVI COLLATERALI: ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI CRITICI PER ORIENTARSI ADEGUATAMENTE NELLA STERMINATA MASSA DELLA PRODUZIONE LIBRARIA CORRENTE E PER AVVALERSI AL MEGLIO DELLE OPPORTUNITÀ FORNITE DALLE NUOVE TECNOLOGIE E DALLE RETI INFORMATICHE.
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MISTRETTA ENRICO
( programma)
IL LIBRO:UNA MERCE ATIPICA; L'EDITORIA: UN UNIVERSO MULTIFORME; IL MESTIERE DI EDITORE; COLLANE, FORMATI E STRUTTURA DEL LIBRO; L'EDITORIA DI CULTURA; STRUTTURE ORGANIZZATIVE E ORGANIGRAMMA PROFESSIONALI; IL DIRITTO D'AUTORE; L'ARTE TIPOGRAFICA; COSTI DI PRODUZIONE E PREZZI DI COPERTINA; IL "LANCIO" DI UN LIBRO E LA DISTRIBUZIONE; DA GUTENBERG A LUTERO: L'ETÀ DEGLI INCUNABOLI; L'EVOLUZIONE DELL'ARTE DELLA COMPOSIZIONE E DELLA STAMPA; L'EDITORIA ITALIANA DEL '900; L'AVVENTO DELL'INFORMATICA; VERSO IL FUTURO.
( testi)
1. E. MISTRETTA, L'EDITORIA - UN'INDUSTRIA DELL'ARTIGIANATO, IL MULINO, BOLOGNA 2008; 2. E. EISENSTEIN, LE RIVOLUZIONI DEL LIBRO, IL MULINO, BOLOGNA 2000 (SOLO LE PRIME 120 PAGINE); 3. G. RAGONE, L'EDITORIA IN ITALIA, LIGUORI, NAPOLI 2005 (SOLO LE PRIME 113 PAGINE). N.B. PER L'ACQUISTO DEL MATERIALE DIDATTICO DEL SECONDO E DEL TERZO LIBRO SI DANNO RELATIVE ISTRUZIONI NELLA SEZIONE FILES DENTRO LA BACHECA ON LINE.
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20704041 -
FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
IL MODULO AFFRONTA LE QUESTIONI ATTINENTI ALLA COMUNICAZIONE IN QUANTO SPECIFICA DIMENSIONE ANTROPOLOGICA. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ DEDICATA, NELL’AMBITO DI UN’ANALISI CRITICA DELLE VARIE FORME DI COMUNICAZIONE, ALLA QUESTIONE DELLA DIFFERENZA TRA INFORMARE E COMUNICARE.
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NEPI PAOLO
( programma)
PROF. DE CARO: IL CORSO SI PROPONE DI INQUADRARE LO STUDIO DEI FENOMENI COMUNICATIVI NEL CONTESTO DEL CLASSICO DIBATTITO NATURA/CULTURA. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI TESTI DI DUE DEI MAGGIORI RAPPRESENTANTI DEI PARADIGMI PRINCIPALI, IL CULTURALISMO (E. DE MARTINO) E LAPPROCCIO SCIENTIFICO (D. DENNETT) CHE SI CONFRONTANO CON LO STUDIO DEL MONDO DELLA MAGIA E DI QUELLO DELLA RELIGIONE. PROF. NEPI: IL MODULO, DAL TITOLO LA FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE, AFFRONTA LA DIMENSIONE ANTROPOLOGIA DEL COMUNICARE. TEMA DEL CORSO SARÀ PERTANTO IL COMPLESSO FENOMENO DELLA COMUNICAZIONE, VISTO NEL SUO VERSANTE PRATICO-NORMATIVO, E CONSIDERATO COME MODALITÀ SPECIFICAMENTE UMANA DI ESSERE AL MONDO.
( testi)
E. DE MARTINO, IL MONDO MAGICO, BOLLATI BORINGHIERI, 1997 (CAP. 2); E. DE MARTINO, SUD E MAGIA, FELTRINELLI, MILANO 2001; D. DENNETT, ROMPERE LINCANTESIMO, CORTINA, MILANO, 2007 (PARTE 2). - J. HABERMAS, TEORIA DELLAGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA 1986. - A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, CAROCCI, ROMA 2005. - ALTRO MATERIALE SARÀ EVENTUALMENTE INDICATO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO. ULTERIORI PRECISAZIONI BIBLIOGRAFICHE:
1. HABERMAS, TEORIA DELL AGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA:
VOL. I: PP. 53-70; 155-178; 387-399; 417-420.
VOL. II: PP. 704-714
( PER CHI NON VOLESSE ACQUISTARE I DUE VOLUMI, È POSSIBILE RITIRARE LE DISPENSE IN COPISTERIA)
2. DISPENSA SU HABERMAS E L ETICA DEL DISCORSO (IN COPISTERIA)
N. B.
IL TESTO DI A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, È DA STUDIARE INTEGRALMENTE.
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DE CARO MARIO
( programma)
PROF. DE CARO: IL CORSO SI PROPONE DI INQUADRARE LO STUDIO DEI FENOMENI COMUNICATIVI NEL CONTESTO DEL CLASSICO DIBATTITO NATURA/CULTURA. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI TESTI DI DUE DEI MAGGIORI RAPPRESENTANTI DEI PARADIGMI PRINCIPALI, IL CULTURALISMO (E. DE MARTINO) E LAPPROCCIO SCIENTIFICO (D. DENNETT) CHE SI CONFRONTANO CON LO STUDIO DEL MONDO DELLA MAGIA E DI QUELLO DELLA RELIGIONE. PROF. NEPI: IL MODULO, DAL TITOLO LA FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE, AFFRONTA LA DIMENSIONE ANTROPOLOGIA DEL COMUNICARE. TEMA DEL CORSO SARÀ PERTANTO IL COMPLESSO FENOMENO DELLA COMUNICAZIONE, VISTO NEL SUO VERSANTE PRATICO-NORMATIVO, E CONSIDERATO COME MODALITÀ SPECIFICAMENTE UMANA DI ESSERE AL MONDO.
( testi)
E. DE MARTINO, IL MONDO MAGICO, BOLLATI BORINGHIERI, 1997 (CAP. 2); E. DE MARTINO, SUD E MAGIA, FELTRINELLI, MILANO 2001; D. DENNETT, ROMPERE LINCANTESIMO, CORTINA, MILANO, 2007 (PARTE 2). - J. HABERMAS, TEORIA DELLAGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA 1986. - A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, CAROCCI, ROMA 2005. - ALTRO MATERIALE SARÀ EVENTUALMENTE INDICATO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO. ULTERIORI PRECISAZIONI BIBLIOGRAFICHE:
1. HABERMAS, TEORIA DELL AGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA:
VOL. I: PP. 53-70; 155-178; 387-399; 417-420.
VOL. II: PP. 704-714
( PER CHI NON VOLESSE ACQUISTARE I DUE VOLUMI, È POSSIBILE RITIRARE LE DISPENSE IN COPISTERIA)
2. DISPENSA SU HABERMAS E L ETICA DEL DISCORSO (IN COPISTERIA)
N. B.
IL TESTO DI A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, È DA STUDIARE INTEGRALMENTE.
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20704070 -
GIORNALISMO - SPECIALISTICO
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO INTENDE FORNIRE AGLI STUDENTI LA CONOSCENZA DEI FONDAMENTI TEORICI E DEI METODI DI PRODUZIONE PROPRI DEL GIORNALISMO, NELLE SUE DIVERSE FORME, DA QUELLO TRADIZIONALE DELLA CARTA STAMPATA A QUELLO RADIOFONICO E TELEVISIVO, FINO A QUELLO CONNESSO ALLE NUOVE TECNOLOGIE ELETTRONICHE.
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CASTIGLIA PAOLO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI UN APPROFONDIMENTO SUI METODI E SULLE TECNICHE UTILIZZABILI NEL GIORNALISMO, ILLUSTRANDO COME NASCE E SI ORGANIZZA UN QUOTIDIANO, IL RUOLO DELLE IMMAGINI E LE TECNICHE DI DIFFUSIONE DELLA NOTIZIA, LE FONTI E GLI ARCHIVI (DI IMMAGINI E INFORMAZIONI), IL RAPPORTO DELLA CARTA STAMPATA CON RADIO E TELEVISIONE, IL RUOLO DELLUFFICIO STAMPA. APPROFONDIMENTI SULLA CRONACA, L'INCHIESTA, IL REPORTAGE, SUI RAPPORTI TRA LE AGENZIE, I QUOTIDIANI, I PERIODICI, LA RADIO E LA TELEVISIONE. DIRITTI E DOVERI DEL GIORNALISTA
( testi)
G. COSTA E A. PAOLUZI, GIORNALISMO. TEORIA E PRATICA, LAS ALTRI TESTI SARANNO INDICATI ALLINIZIO DEL CORSO
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20704075 -
MARKETING DELL'EDITORIA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI OFFRIRE UNA CHIARA PANORAMICA SUL CONCETTO E IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MONDO DELL’EDITORIA E DEL GIORNALISMO. L’OBIETTIVO È QUELLO DI FAVORIRE LA COMPRENSIONE DELLE STRATEGIE E DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO DEGLI STRUMENTI DI MARKETING, ANCHE ATTRAVERSO LA PRESENTAZIONE E LA DISCUSSIONE DI CASE PROBLEMS E TESTIMONIANZE AZIENDALI.
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CECCONI VALENTINA
( programma)
1. INTRODUZIONE AL PROCESSO DI MARKETING EDITORIALE
2. LEDITORIA LIBRARIA IN ITALIA 2.1 LA FILIERA DEL LIBRO 2.2 LA STRUTTURA E LE REGOLE DEL SETTORE 2.3 LA CATENA DEL VALORE 2.4 I CRITERI DI SEGMENTAZIONE DEL MERCATO
3. FUNZIONAMENTO E MANAGEMENT DI UNA CASA EDITRICE 3.1 FIGURE PROFESSIONALI: RUOLI E COMPETENZE 3.2 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 3.3 LA COSTRUZIONE DI UN PIANO EDITORIALE
4. LA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO E IL COMPORTAMENTO DI ACQUISTO DEL LETTORE 4.1 PRINCIPALI VARIABILI DI SEGMENTAZIONE 4.2 MACRO E MICRO SEGMENTAZIONE 4.3 IL MERCATO DEI LETTORI POTENZIALI E DI QUELLO DEI LETTORI REALI
5. IL PROCESSO STRATEGICO DI UNIMPRESA EDITORIALE MARKETING ORIENTED 5.1 OBIETTIVI E STRATEGIE AZIENDALI 5.2 OBIETTIVI E STRATEGIE DI MARKETING
6. IL PRODOTTO 6.1 LE POLITICHE DEL PRODOTTO 6.2 LE TIPOLOGIE 6.3 LA COPERTINA, IL TITOLO, IL BRAND
7. LA DISTRIBUZIONE 7.1 LA STRUTTURA E LEVOLUZIONE DEI CANALI DISTRIBUTIVI 7.2 IL MARKETING DELLA LIBRERIA
8. IL PREZZO 8.1 FATTORI DI DETERMINAZIONE 8.2 POLITICHE DI PREZZO
9. LA COMUNICAZIONE 9.1 LA PUBBLICITÀ 9.2 GLI ASPETTI INNOVATIVI DELLADVERTISING EDITORIALE
10. LE SALES PROMOTION
( testi)
P.DUBINI VOLTARE PAGINA, ETAS 2002 (SOLAMENTE ALCUNI CAPITOLI) P.S. CAVALLI IL MARKETING LIBRARIO (SOLAMENTE ALCUNI CAPITOLI) DISPENSE
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SECS-P/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20704076 -
SEMIOTICA DEL TESTO
(obiettivi)
LOBIETTIVO È QUELLO DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER LANALISI E LINTERPRETAZIONE DI DIVERSI ASPETTI DELLA TESTUALITÀ VISTA SIA IN SENSO NARRATIVO-TEMPORALE CHE DESCRITTIVO-SPAZIALE. SARANNO SELEZIONATI CAMPIONI ESEMPLIFICATIVI ANCHE NELLE FORME AUDIOVISIVE (SPOT, TRAILER, VIDEOCLIP, INTERVISTE) CON ESERCITAZIONI E LABORATORI CHE SI PONGONO LOBIETTIVO DI SVILUPPARE LE CAPACITÀ ANALITICHE DEGLI STUDENTI CON CONTRIBUTI DIRETTI.
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ZAGANELLI GIOVANNA
( programma)
IL CORSO INTENDE SOFFERMARSI SUGLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLE TEORIE APPARTENENTI ALLA SEMIOTICA DELLA NARRAZIONE, SERVENDOSI DA UN LATO DEL CONTRIBUTO DELLE TEORIE STRUTTURALISTE (GREIMAS, BARTHES, GENETTE) E DALLALTRO FACENDO RIFERIMENTO AI RECENTI SVILUPPI DELLE TEORIE DEL COGNITIVISMO (HERMAN, ZUNSHINE). SARANNO PRESI IN ESAME CAMPIONI TESTUALI APPARTENENTI SOPRATTUTTO ALLAMBITO GIORNALISTICO, EDITORIALE E PUBBLICITARIO.
( testi)
A.M. LORUSSO, P. VIOLI, SEMIOTICA DEL TESTO GIORNALISTICO, ROMA-BARI, LATERZA, 2004. S. CALABRESE (A CURA DI), NEURONARRATOLOGIA. IL FUTURO DELLANALISI DEL RACCONTO, BOLOGNA, ARCHETIPOLIBRI, 2009. ALTRI MATERIALI SARANNO DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO.
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L-FIL-LET/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20704077 -
ABILITA' DI LINGUA INGLESE
(obiettivi)
CONSEGUIMENTO DEL LIVELLO B1 (AVANZATO) DI CONOSCENZA DELLA LINGUA INGLESE
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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