FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
IL MODULO AFFRONTA LE QUESTIONI ATTINENTI ALLA COMUNICAZIONE IN QUANTO SPECIFICA DIMENSIONE ANTROPOLOGICA. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ DEDICATA, NELL’AMBITO DI UN’ANALISI CRITICA DELLE VARIE FORME DI COMUNICAZIONE, ALLA QUESTIONE DELLA DIFFERENZA TRA INFORMARE E COMUNICARE.
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Codice
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20704041 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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12
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Settore scientifico disciplinare
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M-FIL/03
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Ore Aula
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72
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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NEPI PAOLO
(programma)
PROF. DE CARO: IL CORSO SI PROPONE DI INQUADRARE LO STUDIO DEI FENOMENI COMUNICATIVI NEL CONTESTO DEL CLASSICO DIBATTITO NATURA/CULTURA. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI TESTI DI DUE DEI MAGGIORI RAPPRESENTANTI DEI PARADIGMI PRINCIPALI, IL CULTURALISMO (E. DE MARTINO) E LAPPROCCIO SCIENTIFICO (D. DENNETT) CHE SI CONFRONTANO CON LO STUDIO DEL MONDO DELLA MAGIA E DI QUELLO DELLA RELIGIONE. PROF. NEPI: IL MODULO, DAL TITOLO LA FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE, AFFRONTA LA DIMENSIONE ANTROPOLOGIA DEL COMUNICARE. TEMA DEL CORSO SARÀ PERTANTO IL COMPLESSO FENOMENO DELLA COMUNICAZIONE, VISTO NEL SUO VERSANTE PRATICO-NORMATIVO, E CONSIDERATO COME MODALITÀ SPECIFICAMENTE UMANA DI ESSERE AL MONDO.
(testi)
E. DE MARTINO, IL MONDO MAGICO, BOLLATI BORINGHIERI, 1997 (CAP. 2); E. DE MARTINO, SUD E MAGIA, FELTRINELLI, MILANO 2001; D. DENNETT, ROMPERE LINCANTESIMO, CORTINA, MILANO, 2007 (PARTE 2). - J. HABERMAS, TEORIA DELLAGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA 1986. - A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, CAROCCI, ROMA 2005. - ALTRO MATERIALE SARÀ EVENTUALMENTE INDICATO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO. ULTERIORI PRECISAZIONI BIBLIOGRAFICHE:
1. HABERMAS, TEORIA DELL AGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA:
VOL. I: PP. 53-70; 155-178; 387-399; 417-420.
VOL. II: PP. 704-714
( PER CHI NON VOLESSE ACQUISTARE I DUE VOLUMI, È POSSIBILE RITIRARE LE DISPENSE IN COPISTERIA)
2. DISPENSA SU HABERMAS E L ETICA DEL DISCORSO (IN COPISTERIA)
N. B.
IL TESTO DI A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, È DA STUDIARE INTEGRALMENTE.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Docente
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DE CARO MARIO
(programma)
PROF. DE CARO: IL CORSO SI PROPONE DI INQUADRARE LO STUDIO DEI FENOMENI COMUNICATIVI NEL CONTESTO DEL CLASSICO DIBATTITO NATURA/CULTURA. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI TESTI DI DUE DEI MAGGIORI RAPPRESENTANTI DEI PARADIGMI PRINCIPALI, IL CULTURALISMO (E. DE MARTINO) E LAPPROCCIO SCIENTIFICO (D. DENNETT) CHE SI CONFRONTANO CON LO STUDIO DEL MONDO DELLA MAGIA E DI QUELLO DELLA RELIGIONE. PROF. NEPI: IL MODULO, DAL TITOLO LA FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE, AFFRONTA LA DIMENSIONE ANTROPOLOGIA DEL COMUNICARE. TEMA DEL CORSO SARÀ PERTANTO IL COMPLESSO FENOMENO DELLA COMUNICAZIONE, VISTO NEL SUO VERSANTE PRATICO-NORMATIVO, E CONSIDERATO COME MODALITÀ SPECIFICAMENTE UMANA DI ESSERE AL MONDO.
(testi)
E. DE MARTINO, IL MONDO MAGICO, BOLLATI BORINGHIERI, 1997 (CAP. 2); E. DE MARTINO, SUD E MAGIA, FELTRINELLI, MILANO 2001; D. DENNETT, ROMPERE LINCANTESIMO, CORTINA, MILANO, 2007 (PARTE 2). - J. HABERMAS, TEORIA DELLAGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA 1986. - A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, CAROCCI, ROMA 2005. - ALTRO MATERIALE SARÀ EVENTUALMENTE INDICATO DURANTE LO SVOLGIMENTO DEL CORSO. ULTERIORI PRECISAZIONI BIBLIOGRAFICHE:
1. HABERMAS, TEORIA DELL AGIRE COMUNICATIVO, IL MULINO, BOLOGNA:
VOL. I: PP. 53-70; 155-178; 387-399; 417-420.
VOL. II: PP. 704-714
( PER CHI NON VOLESSE ACQUISTARE I DUE VOLUMI, È POSSIBILE RITIRARE LE DISPENSE IN COPISTERIA)
2. DISPENSA SU HABERMAS E L ETICA DEL DISCORSO (IN COPISTERIA)
N. B.
IL TESTO DI A. FABRIS, ETICA DELLA COMUNICAZIONE, È DA STUDIARE INTEGRALMENTE.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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