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20710391 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
(obiettivi)
Modulo 1. Conoscere i fondamenti teorici dell’interpretazione musicale e del suo insegnamento, in prospettiva sia storica, sia stilistica. Si analizzeranno inoltre i rapporti tra esecuzione (vocale e strumentale) ed elementi extra-musicali, nelle interrelazioni con la altre arti (letteratura, cinema, teatro, arte) e nella prospettiva di una didattica interdisciplinare, con specifico riferimento al ruolo del docente.
Modulo 2. Il corso mira a fornire le conoscenze fondamentali sulla storia della didattica musicale tra il XVI e il XX secolo, con particolare riferimento alla didattica degli strumenti e del canto. Saranno inoltre approfonditi i moderni approcci all'insegnamento dell'esecuzione e dell'interpretazione musicali, secondo i diversi gradi di apprendimento.
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20710391-1 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE 1
(obiettivi)
Conoscere i fondamenti teorici dell’interpretazione musicale e del suo insegnamento, in prospettiva sia storica, sia stilistica. Si analizzeranno inoltre i rapporti tra esecuzione (vocale e strumentale) ed elementi extra-musicali, nelle interrelazioni con la altre arti (letteratura, cinema, teatro, arte) e nella prospettiva di una didattica interdisciplinare, con specifico riferimento al ruolo del docente.
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AVERSANO LUCA
( programma)
Il corso ha per oggetto la teoria e l'analisi dell'interpretazione musicale sia sul piano più specificamente musicologico (prassi esecutive vocali e strumentali dal Barocco al XX secolo), sia su quello della storia culturale. In particolare, sarà esaminata la figura di Maria Callas, anche nei rapporti con il contesto sociale e con le altre arti (letteratura, teatro, cinema, arte, media e comunicazione).
( testi)
- Selezione di saggi indicati dal docente all’inizio delle lezioni (disponibile in copisteria o in pdf); - volume "Mille e una Callas. Voci e studi", a cura di Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, II ed., Quodlibet, Macerata 2017.
in aggiunta per i non frequentanti un libro a scelta tra: Enrico Careri, Studi su esecuzione e interpretazione. Vivaldi, Schubert, E.A. Mario, Lim, Lucca 2014; Arturo Toscanini: il direttore e l'artista mediatico, a cura di Marco Capra e Ivano Cavallini, Lim, Lucca 2011; Davide Bertotti, Il direttore d'orchestra da Wagner a Furtwängler: l'illustre aberrazione, L’epos, Palermo 2005; Hans-Heinrich Unger, Musica e retorica fra XVI e XVIII secolo, a cura di Elisabetta Zoni, Alinea Editrice, Firenze 2003; Ivano Cavallini, Il direttore d’orchestra. Genesi e storia di un’arte, Marsilio, Venezia 1998; Piero Rattalino, Storia del pianoforte, Il Saggiatore, Milano 2008; Bernard Sherman, Interviste sulla musica antica. Dal canto gregoriano a Monteverdi, Edt, Torino 2002; Free improvisation: history and perspectives, a cura di A. Sbordoni e A. Rostagno, Lucca, LIM, 2018.
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L-ART/07
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Attività formative caratterizzanti
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20710391-2 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE 2
(obiettivi)
Il corso mira a fornire le conoscenze fondamentali sulla storia della didattica musicale tra il XVI e il XX secolo, con particolare riferimento alla didattica degli strumenti e del canto. Saranno inoltre approfonditi i moderni approcci all'insegnamento dell'esecuzione e dell'interpretazione musicali, secondo i diversi gradi di apprendimento.
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AVERSANO LUCA
( programma)
Argomento del corso sarà la storia dell’insegnamento degli strumenti musicali e del canto tra il XVI e il XX secolo. Le lezioni tratteranno inoltre dei diversi approcci all’interpretazione musicale praticati oggi a livello internazionale.
( testi)
- Selezione di saggi indicati dal docente all’inizio delle lezioni (disponibile in copisteria); - Carla Cuomo, Dall'ascolto all'esecuzione. Orientamenti per la pedagogia e la didattica della musica, Milano, FrancoAngeli 2018 - John Rink (a cura di), L' esecuzione musicale: guida, analisi, prospettive (Cambridge 2002), edizione italiana di Stefano Leoni, Milano, Rugginenti 2008.
In aggiunta per i non frequentanti, un libro a scelta tra: - Piero Rattalino, L' interpretazione pianistica nel postmoderno, Milano, Rugginenti 2017 - Guido Salvetti, Le sonate per pianoforte e violoncello di Johannes Brahms. Contesto, testo, interpretazione, Lucca, Lim 2005 -Alfonso Alberti, Le sonate di Claude Debussy. Contesto, testo, interpretazione, Lucca, Lim 2008 - Maria Grazia Sità - Corrado Vitale, I Quartetti di Béla Bartók, Lucca, Lim 2012 - Vania Del Maso, Teoria e Pratica della Musica Italiana del Rinascimento, Lucca, LIM, 2017.
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L-ART/07
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Attività formative caratterizzanti
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20710696 -
CULTURE MUSICALI DIGITALI
(obiettivi)
Il corso intende fornire conoscenze specifiche sulle culture musicali digitali, con particolare riguardo ai campi della produzione, della registrazione, della trasmissione e della distribuzione della musica, intesa sia come creazione artistica, sia come oggetto di consumo, sia come strumento di comunicazione. Il corso affronta inoltre i diversi aspetti storici, sociologici, antropologici ed economico-commerciali che caratterizzano la fenomenologia delle culture musicali digitali.
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GIUGGIOLI MATTEO
( programma)
Nel corso, l’impatto delle tecnologie e dei media digitali sui mondi della musica contemporanea verrà considerato da angolazioni teorico-metodologiche diverse. Inizialmente, ci soffermeremo sul concetto stesso di cultura musicale digitale e sulle dinamiche della sua formazione, riconsiderando prima di tutto la transizione dell’analogico al digitale. Questo sia in prospettiva storica, attraverso un conciso sguardo d’insieme sull’evoluzione e sulle trasformazioni dell’industria musicale novecentesca e dei primi decenni del nuovo millennio, sia in prospettiva critico-analitica, cercando di comprendere e interpretare tali trasformazioni nelle loro ripercussioni e implicazioni sull’industria musicale come sistema, ma anche, in termini più generali, sul rapporto tra musica e comunicazione e tra musica e società. Successivamente, saranno esaminati altri aspetti legati all’azione delle tecnologie e in particolare delle tecnologie digitali sulla musica, attraverso il tema della voce mediatizzata.
( testi)
1. Jacques Hains, Dal rullo di cera al CD, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, Torino, Einaudi, vol. 1: Il Novecento, pp. 783-819
2. Réal La Rochelle, Il disco e le multinazionali, in Enciclopedia della musica, diretta da Jean-Jacques Nattiez, Torino, Einaudi, vol. 1: Il Novecento, pp. 820-833
3. Gianni Sibilla, Musica e media digitali. Tecnologie, linguaggi e forme sociali dei suoni, dal walkman all’iPod, Milano, Bompiani, 2010 [capitolo 1: Dall’analogico al digitale: le tecnologie e la rimediazione della musica]
4. La voce mediatizzata, a cura Stefano Lombardi Vallauri e Marida Rizzuti, Milano, Mimesis, 2019
I non frequentanti leggeranno inoltre: Michael D. Smith – Raul Telang, Streaming, sharing, stealing. I big data e il futuro dell’intrattenimento, Roma, Minimum fax, 2019 [l’intero volume]
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L-ART/07
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
Affini e integrative - 6 cfu da scegliere l-art/08, l-art/07, m-ped/03 - (visualizza)
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20710406 -
DIDATTICA MUSICALE INTERCULTURALE
(obiettivi)
Conoscere le musiche del mondo per acquisire competenze nell’apprendimento e nella trasmissione dei saperi relativi alla didattica musicale interculturale. Appropriarsi degli strumenti di analisi musicale necessari a sapersi orientare nella variegata fonosfera, che caratterizza la nostra attuale società globalizzata, attraverso lo studio dei complessi processi compositivi dei repertori di tradizione orale.
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L-ART/08
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Attività formative affini ed integrative
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20710525 -
METODOLOGIA DELL'ANALISI MUSICALE
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti le competenze critiche e tecniche per analizzare partiture di epoche, periodi e autori diversi, anche con riferimento all'insegnamento delle discipline musicali in ambito scolastico.
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ARFINI MARIA TERESA
( programma)
Inquadramento della materia: • Cos’è l’analisi musicale; suo rapporto con le altre discipline musicologiche • Cenni di storia dell’analisi musicale Cenni alle metodologie principali dell’analisi musicale: • Didattica della forma (Formenlehre) e teorie organicistiche • Struttura fondamentale (Heinrich Schenker) • Elaborazione tematica (Rudolph Réti) • Analisi morfologica • Analisi fraseologica (Hugo Riemann) • Analisi stilistica (Jan La Rue) • Analisi semiotica (Nicholas Ruwet) - Analisi insiemistica (Allen Forte) Esercitazioni di analisi morfologica: • Esempi di macro-forma legata al testo poetico: • Modello a segmenti (Mottetto; Madrigale del ‘500) • Modello tripartito (Aria d’opera del ‘700) • Esempi di macro-forma strumentale: • Forme mono-partite: • tipologie formali delle variazioni (variazioni su basso ostinato; variazioni su cantus firmus; variazioni su schema armonico; variazioni ornamentali nel Tema e variazioni) • tipologie formali della fuga • Forme bipartite (movimento di danza della Suite barocca) • Forme tripartite: • Forma-sonata • Forma-rondò (forma ritornello; forma rondò) Esercitazioni di analisi del lavoro tematico e di forme libere del Novecento
( testi)
CLEMENS KÜHN, Il linguaggio delle forme nella musica occidentale, Milano, Unicopli, 1987: parte III (Musica e tempo), IV (Elementi strutturali della composizione), V (Melodia) e VI (Forma musicale e opera musicale) IAN BENT – WILLIAM DRABKIN, Analisi musicale, Torino, EDT, 1990: capitoli I (L’analisi musicale in generale) e IV (La metodologia dell’analisi)
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L-ART/07
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
AFFINI E INTEGRATIVE percorso MUSICA - (visualizza)
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20710394 -
ARTE E MUSICA NEL XX SECOLO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare le relazioni tra arti visive e ricerca musicale nel seconda metà del XX secolo, intrecciando piani diversi che possano restituire il diramato scenario dell’interazione tra immagine e suono, tra espressione artistica e creazione musicale nella contemporaneità. Saranno analizzate ricerche, momenti di contatto (anche sul piano della circolazione dell’informazione e dei luoghi di dibattito a livello teorico), influenze, creazioni parallele e sconfinamenti linguistici che coinvolgono i circuiti della cultura d’avanguardia e i fenomeni della cultura di massa, al di qua e al di là dell’Atlantico.
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CONTE LARA
( programma)
La relazione tra arti visive, suono e musica attraversa tutta la modernità configurando uno spazio di sperimentazione linguistica che la definizione di Sound Art restituisce solo parzialmente. A partire dalla sperimentazione e dalla rivoluzione estetica di John Cage, che ha ampliato l’orizzonte della musica al suono-rumore, il corso intende analizzare momenti della collaborazione tra artisti visivi e musicisti al di qua e al di là dell’Atlantico con esperienze che definiscono i nuovi orizzonti del performativo, tra Happening, Environment e Fluxus, in una rete di relazioni internazionali in espansione che si fa mano a mano globale. Saranno nello specifico analizzate 1) pratiche comportamentali-performative che hanno incentrato la loro poetica sulla voce e sulle sonorità corporali, anche in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie o come possibilità di autoaffermazione identitaria; 2) installazioni ambientali che hanno utilizzato il suono e la musica in uno scenario di ricerca che attraversa l’Arte Processuale, l’Arte Povera per arrivare alla contemporaneità in relazione alla questione ecologica e alla crisi ambientale.
( testi)
1) Per una contestualizzazione delle principali ricerche dell’arte dagli anni Sessanta a oggi:
- F. Poli (a cura di), Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, Electa, Milano 2003, pp. 36-221 [PDF scaricabili sul moodle del corso]
2) F. De Sanctis Mangelli e G. Pedace (a cura di), When Sound Becomes form. Sperimentazioni sonore in Italia 1950-2000, Mandredi Edizioni, Imola 2019
3) Art or sound, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina, 7 giugno – 8 novembre 2014), a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2014 [in particolare i saggi: G. Celant, Dal plurilinguismo al multisensoriale; C. Cox, Vedere non è sentire. Sinestesia, anestesia e arte audiovisiva; L. Chessa, Un’orchestra metafisica. Una ricerca sulla ricostruzione degli intonarumori; R. Young, Così brutalmente forzata. La svolta del dopoguerra dalla musica al suono; E. de Visscher, Il silenzio come scultura musicale. John Cage e gli strumenti di 4’33’’; G. Dayal, Musica sperimentale e performance. David Tudor, John Cage e Merce Cunningham; J. Applin, Rumore ottico. Il suono della scultura negli anni ’60; A. Licht, Il rumore della superficie. Rendere l’arte udibile nel XX Secolo; S. Menegoi, Sound Art? Arti visive e suono al passaggio fra anni ’70 e ’80; H. Rogers, Sinestesia distorta. Il video musicale e le arti visive]
4) P. Fameli, Il corpo risonante. Vocalità e gestualità nel Novecento, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) 2013, pp. 43-84
Non frequentanti Integreranno con un approfondimento da concordare con la docente.
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L-ART/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711402 -
Cinema, media ed estetica del paesaggio
(obiettivi)
Il corso si propone di indagare le modalità con cui il cinema, e le narrazioni audiovisive più in generale, producono l’esperienza del paesaggio (urbano, rurale, naturale). Per farlo, verrà adottata una prospettiva storica e intermediale, che metta in relazione il discorso cinematografico con quello pittorico, fotografico e anche cartografico. Al tempo stesso, coinvolgendo altre categorie fondamentali del dibattito (il territorio, l’ambiente, l’atmosfera), il corso si interrogherà sul rapporto tra percezione spaziale e spettatorialità.
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710400 -
DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 1
(obiettivi)
Il corso si concentra sulle metodologie, le tecnologie e le strategie d'insegnamento del cinema e delle discipline audiovisive. In particolare, mira a integrare i saperi relativi alle specificità del linguaggio audiovisivo con lo studio dei possibili utilizzi delle tecnologie digitali nell'ambito della didattica.
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Erogato presso
20710400 DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 1 in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 UGENTI ELIO
( programma)
Il corso mira a problematizzare l’insegnamento del cinema e delle discipline audiovisive nel più ampio contesto della media education, sia dal punto di vista teorico-metodologico che dal punto di vista operativo. A partire dalla ridefinizione delle strategie didattiche conseguente all’uso sempre più frequente delle tecnologie digitali in ambito educativo, la prima parte del corso si concentrerà sulla presenza e la funzione dei media nella prassi pedagogica, tanto come oggetto di studio (educazione ai media e al linguaggio cinematografico) quanto come supporto alla didattica in numerose discipline differenti (educazione attraverso i media), con particolare attenzione ai media audiovisivi. Nella seconda parte del corso la media education sarà posta in dialogo con alcune tra le più recenti acquisizioni negli ambiti della teoria dei media e della teoria delle immagini. A partire da tale confronto saranno analizzate possibili strategie di utilizzo dei media e delle immagini in ambienti di apprendimento. Focus specifici saranno dedicati ai seguenti argomenti: l'utilizzo del web documentary, del desktop cinema e dei social media in contesti d'apprendimento; la funzione dei musei virtuali per l'insegnamento della storia dell'arte; il digital storytelling come strumento per la didattica; la stesura di un progetto di alfabetizzazione al cinema e ai media audiovisivi nella scuola.
( testi)
BIBLIOGRAFIA D'ESAME:
- Pier Cesare Rivoltella, "Media Education. Idea, metodo, ricerca", ELS La Scuola, Brescia 2017 - Kresimir Purgar, Luca Vargiu (a cura di), "Studiare le immagini. Teorie, concetti, metodi", Carocci, Roma 2023 - Dispense a cura del docente
TESTI CONSIGLIATI:
- Pier Cesare Rivoltella, "Che cos'è un EAS. L'idea, il metodo, la didattica", Scholé, Brescia 2021 - Cristina Maurelli, "Video partecipativo. Fare cinema come strumento educativo: il metodo PVCODE", Dino Audino, Roma 2019 - Nicoletta Di Blas, "Storytelling digitale a scuola", Milano 2019
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710405 -
DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 2
(obiettivi)
Il corso approfondisce la riflessione sulle metodologie e strategie d'insegnamento del cinema, nonché sui vantaggi pedagogici dell'alfabetizzazione audiovisiva
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Erogato presso
20710405 DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 2 in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 RAVESI GIACOMO
( programma)
Il corso si concentra sulle forme della Media Literacy nella cultura digitale contemporanea. La prima parte è di ordine teorico e si confronta con le trasformazioni delle forme pedagogiche e di apprendimento scolastico interpretate in sinergia con le nuove forme di spettatorialità basate sulle logiche delle culture partecipative. La seconda parte è invece incentrata sulle forme del crito-film e del video-saggio. Lette in continuità con le analisi teoriche sul motivo della cornice, del paratesto e dello schermo, tali pratiche critico-espressive reinterpretano motivi e stili peculiari della storia del cinema e dell’arte promuovendo un’inedita elaborazione educativa e creativa di confronto con le immagini contemporanee.
( testi)
Pier Cesare Rivoltella, Nuovi alfabeti. Educazione e culture nella società post-mediale, Scholé, Brescia, 2020. Raccolta di materiali a cura del docente, che sarà reperibile all’inizio del corso, presso la copisteria “4 Appunti” di Via G. Chiabrera, 174.
Per i non frequentanti: Henry Jenkins, Culture partecipative e competenze digitali. Media education per il XXI secolo, Guerini, Milano 2010.
FILM E VIDEOGRAFIA: lungometraggi: Be Kind Rewind (2007) Michel Gondry; Rembrandt’s J’accuse (2008) Peter Greenaway; Shirley: Visions of Reality (2013) Gustav Deutsch; Final Cut: Hölgyeim és uraim (Final Cut: Ladies and Gentlemen, 2012) György Pálfi.
cortometraggi, videosperimentali, videomusicali: I bambini al cinema (1957) Francesco Maselli; Zorns Lemma (1970) Hollis Frampton; Live-taped Video Corridor (1970) Bruce Nauman; Present Continuous Past (1974) Dan Graham; Monitor (1974) Stephen Partridge; Mein Fenster (La mia finestra, 1979) Zbigniew Rybczynski; Media (1980) Zbigniew Rybczynski; Tele-racconto (1991) Giacomo Verde; Evidence (1995) Godfrey Reggio; Blinkenlights (2001) Chaos Computer Club; Star Guitar (music video The Chemical Brothers, 2002) Michel Gondry; Arcade (2002) Chaos Computer Club; La pozzanghera (2006) Studio Azzurro; Stereoscope (2008) Chaos Computer Club;
antologia di found footage film: Trade Tattoo (1937) Len Lye, Rainbow Dance (1936) Len Lye, Rose Hobart (1939) Joseph Cornell, Le film est déjà commencé? (1951) Maurice Lemaitre, A movie (1958) Bruce Conner, Very Nice, Very Nice (1961) Arthur Lipsett, La rabbia (1963) Pier Paolo Pasolini, La verifica incerta (1965) Gianfranco Baruchello, Alberto Grifi, Movie Drome (1965-1968) Stan Vanderbeek, The Cut-Ups (1966) William S. Burroughs, Antony Balch, Exploding Plastic Inevitable (1966) Andy Warhol, Le stelle di Mario Schifano (1967), L’inizio (Načalo, 1967) Artavazd Pelešian, Tom Tom the Piper’s Son (1969-1971) Ken Jacobs, La société du spectacle (1973) Guy Debord, Technology Transformation: Wonder Woman (1978) Dara Birnbaum, Mongoloid (music video Devo, 1978) Bruce Conner, Koyaanisqatsi (1983) Godfrey Reggio, A TV Dante. The Inferno (1985-1989) Peter Greeneway e Tom Phillips, Dal polo all’equatore (1986) Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Art of Memory (1987) Woody Vasulka, Steps (1987) Zbigniew Rybczynski, Histoire(s) du cinéma. 1a Toutes les histoires (1988) Jean Luc Godard, Dab (1988-2016) John Oswald, Alchemie (1992) Jürgen Reble, Filmarilyn (1992) Paolo Gioli, Passage à l’acte (1993) Martin Arnold, 24 Hour Psycho (1993) Douglas Gordon, Telephones (1995) Christian Marclay, The Georgetown Loop (1996) Ken Jacobs, Yours (1997) Jeff Scher, Film Ist 1. Movement and time (1998) Gustav Deutsch, L’arrivée (1998) Peter Tscherkassky, Outer Space (1999) Peter Tscherkassky, Essere morti o essere vivi è la stessa cosa (2000) Gianluigi Toccafondo, The Pentagon Tv Commercials (2003) Cane CapoVolto, Fast Film (2003) Virgil Widrich, Celestial Subway Lines/ Salvaging Noise (2004) Ken Jacobs, Sync(Watch) (2005) Marco Brambilla, 24 seconds Psycho (2005) Chris Bors, Installazione Film Ist (1-12) (2006) Gustav Deutsch, Crumax Rins (2006, visual Plaid) Bob Jaroc, Blob. THI$ I$ NOTH&ND (2008), Domine Jesus (2008) Leonardo Carrano, Alessandro Pierattini, Pasolini Requiem (2009) Mario Verger, The Clock (2010) Christian Marclay, Delia Derbyshire, Loop Composer (2011) AK_Alias, Blue Matter, Change Your Mind (2011) AK_Alias, Distorted Times (2012) Gideon van der Stelt, Creation (2012) Marco Brambilla, Cinema rianimato n. 3 (2012) Daniele Puppi, Cirrus (music video Bonobo, 2013) Cyriak, The Emoshjining (2014) Donato Sansone, Sigla Mostra Internazionale del Cinema di Pesaro (2016) Virgilio Villoresi, Purge The Odd Couple (2017) Pogo, RedruM (2018) Pogo;
antologia di crito-film: Stile di Piero della Francesca (1954) Carlo Ludovico Ragghianti, Carpaccio (1947) Roberto Longhi e Umberto Barbaro, Il dramma di Cristo (1948) Luciano Emmer ed Enrico Gras, Pittori di provincia (1953) Lucio Fulci, Cinéastes de notre temps (1964-1972) e Cinéma, de notre temps (1989-2018);
antologia di video-essay: Le combat avec l’ange (2004) Alain Bergala, The Doors of Perspection (2011) People Like Us (Vicki Bennett), Double Lives, Second Chances (2011) Cristina Álvarez López, Kubrick // One Point Perspective (2012) kogonada, Tarantino // From Below (2012) kogonada, Wes Anderson // From Above (2012) kogonada, The Career of Paul Thomas Anderson in Five Shots (2012) Kevin B. Lee, Rear Window Timelapse (2012) Jeff Desom, Zero De Doom (2012) Matthew Cheney, The Essay Film: Some Thoughts of Discontent (2013) Kevin B. Lee, Screen and Surface, Soft and Hard: the Cinema of Leos Carax (2013)Adrian Martin, Cristina Àlvarez López, [De Palma’s] Vision (2014) Adrian Martin, Cristina Àlvarez López, Wes Anderson // Centered (2014) kogonada, Peter Greenaway // Centered (2014) LaurentG, Evolution of the Dolly Zoom (2014) Vashi Nedomansky, Eyes of Hitchcock (2014) kogonada, Alphaville - A Crystal Maze (2014) Henrike Lindenberger, Cross-cut (2014) Drew Morton, Last Year At The Overlook (2015) Drew Morton, The Dutch Angle (2015) Jacob T. Swinney, First and Final Frames (2015) Jacob T.Swinney, The Definition of Film (2015) Richard Misek, Auteur in Space (2015) kogonada, Volumetric Cinema (2015) Kevin L. Ferguson, Manderley Motel (2015) Corey Creekmur, Blue Shining (2015) Richard Vezina, Joel & Ethan Coen - Shot | Reverse Shot (2016) Tony Zhou, Taylor Ramos, Amélie - Symmetry & Camera Movement (2016) Lessa Räbiger, Godard in Fragments (2016) kogonada, The Spielberg Touchscreen (2016) Ken Provencher, Graphic Spaces: Film Transitions in Steven Spielberg’s Filmmaking (2018) Andrea Minuz. I film saranno proiettati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca “Lino Miccichè”, Via Ostiense, 139.
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L-ART/06
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA A SCELTA percorso MUSICA - (visualizza)
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20710414 -
ATTIVITA' ESTERNA PROPOSTA DALL'ATENEO 2
(obiettivi)
L'attività intende fornire agli studenti la possibilità di allargare l'orizzonte delle proprie conoscenze teoriche e pratiche nei settori dello spettacolo attraverso il confronto con enti e istituzioni esterne di alto profilo culturale. L'attività prevede l'organizzazione di seminari, incontri e laboratori a frequenza obbligatoria, con la partecipazione di personalità eminenti attive nel campo dello spettacolo. La conformità dei contenuti e degli obiettivi formativi delle attività esterne proposte e l’adeguatezza dei profili istituzionali e professionali di enti e soggetti coinvolti sono stabiliti dalla Commissione didattica Dams, previa apposita valutazione dei singoli progetti. Il numero delle ore di presenza previsto dall’attività non può essere inferiore a 15 e il numero degli incontri previsti non può essere inferiore a 5.
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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ARTE E MUSICA NEL XX SECOLO
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare le relazioni tra arti visive e ricerca musicale nel seconda metà del XX secolo, intrecciando piani diversi che possano restituire il diramato scenario dell’interazione tra immagine e suono, tra espressione artistica e creazione musicale nella contemporaneità. Saranno analizzate ricerche, momenti di contatto (anche sul piano della circolazione dell’informazione e dei luoghi di dibattito a livello teorico), influenze, creazioni parallele e sconfinamenti linguistici che coinvolgono i circuiti della cultura d’avanguardia e i fenomeni della cultura di massa, al di qua e al di là dell’Atlantico.
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Erogato presso
20710394 ARTE E MUSICA NEL XX SECOLO in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 CONTE LARA
( programma)
La relazione tra arti visive, suono e musica attraversa tutta la modernità configurando uno spazio di sperimentazione linguistica che la definizione di Sound Art restituisce solo parzialmente. A partire dalla sperimentazione e dalla rivoluzione estetica di John Cage, che ha ampliato l’orizzonte della musica al suono-rumore, il corso intende analizzare momenti della collaborazione tra artisti visivi e musicisti al di qua e al di là dell’Atlantico con esperienze che definiscono i nuovi orizzonti del performativo, tra Happening, Environment e Fluxus, in una rete di relazioni internazionali in espansione che si fa mano a mano globale. Saranno nello specifico analizzate 1) pratiche comportamentali-performative che hanno incentrato la loro poetica sulla voce e sulle sonorità corporali, anche in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie o come possibilità di autoaffermazione identitaria; 2) installazioni ambientali che hanno utilizzato il suono e la musica in uno scenario di ricerca che attraversa l’Arte Processuale, l’Arte Povera per arrivare alla contemporaneità in relazione alla questione ecologica e alla crisi ambientale.
( testi)
1) Per una contestualizzazione delle principali ricerche dell’arte dagli anni Sessanta a oggi:
- F. Poli (a cura di), Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 a oggi, Electa, Milano 2003, pp. 36-221 [PDF scaricabili sul moodle del corso]
2) F. De Sanctis Mangelli e G. Pedace (a cura di), When Sound Becomes form. Sperimentazioni sonore in Italia 1950-2000, Mandredi Edizioni, Imola 2019
3) Art or sound, catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Prada Ca’ Corner della Regina, 7 giugno – 8 novembre 2014), a cura di G. Celant, Fondazione Prada, Milano 2014 [in particolare i saggi: G. Celant, Dal plurilinguismo al multisensoriale; C. Cox, Vedere non è sentire. Sinestesia, anestesia e arte audiovisiva; L. Chessa, Un’orchestra metafisica. Una ricerca sulla ricostruzione degli intonarumori; R. Young, Così brutalmente forzata. La svolta del dopoguerra dalla musica al suono; E. de Visscher, Il silenzio come scultura musicale. John Cage e gli strumenti di 4’33’’; G. Dayal, Musica sperimentale e performance. David Tudor, John Cage e Merce Cunningham; J. Applin, Rumore ottico. Il suono della scultura negli anni ’60; A. Licht, Il rumore della superficie. Rendere l’arte udibile nel XX Secolo; S. Menegoi, Sound Art? Arti visive e suono al passaggio fra anni ’70 e ’80; H. Rogers, Sinestesia distorta. Il video musicale e le arti visive]
4) P. Fameli, Il corpo risonante. Vocalità e gestualità nel Novecento, Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD) 2013, pp. 43-84
Non frequentanti Integreranno con un approfondimento da concordare con la docente.
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L-ART/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710385 -
ANTROPOLOGIA DELLE RAPPRESENTAZIONI E DELLE PERFORMANCE CULTURALI
(obiettivi)
Formare una figura di antropologo che si inserisce nel più ampio quadro di “intellettuale critico” in grado di effettuare analisi e interpretazioni di casi e sistemi culturali capace di elaborare e diffondere, sulla base di avanzate conoscenze scientifico-disciplinari, relazioni critiche in rapporto alle pratiche sociali e ai sistemi contestuali in cui si troverà ad operare. L’obiettivo è quello di allenare lo sguardo per cogliere gli innumerevoli spunti che la realtà quotidiana ci offre a partire dalle esperienze, dalle abitudini, dalle rappresentazioni, fino a tutte le forme di “alterità” e differenza, da quelle più vicine a quelle più lontane nello spazio e nel tempo. Un sapere oggi ancor più necessario non solo per comprendere i cambiamenti che viviamo, ma per offrire gli strumenti utili alla pratica della vita quotidiana e ad ogni forma di lavoro, a partire dagli insegnanti di ogni ordine e grado per allenare le future generazioni alla convivenza tra diversi, alla partecipazione a riconoscere gli altri come una risorsa fondamentale. Le conoscenze e le competenze di natura antropologica e antropologico-culturale risultano quantomai utili all’esercizio della professione docente di ogni ordine e grado in quanto permettono di operare il riconoscimento dell’alunno con la sua storia e la sua identità e le specificità, dei suoi contesti familiari, evitando nello stesso tempo ogni assegnazione rigida di, appartenenza culturale e ogni etichettamento. Ma nello stesso momento l’antropologia culturale e sociale offre le conoscenze relative ai processi migratori, globalizzazione e permette di affrontare la multiculturalità delle classi e per consentire alle studentesse e agli studenti di misurarsi con la differenza culturale, attivando canali di comunicazione e facendo interagire le diversità degli allievi senza riduzionismi, promuovendo integrazione e l'interculturalità. E aiuta alla comprensione dei fenomeni relativi alla dispersione scolastica.
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Erogato presso
20710385 ANTROPOLOGIA DELLE RAPPRESENTAZIONI E DELLE PERFORMANCE CULTURALI in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 DE MATTEIS STEFANO, GRIMALDI GIUSEPPE
( programma)
Pensare come un antropologo.
( testi)
Un manuale di antropologia. Stefano De Matteis, Il dilemma dell'aragosta. La forza della vulnerabilità, Milano, Meltemi, 2017. Stefano De Matteis, Gli sciamani non ci salveranno, Milano, Elèuthera, 2023.
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M-DEA/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710400 -
DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 1
(obiettivi)
Il corso si concentra sulle metodologie, le tecnologie e le strategie d'insegnamento del cinema e delle discipline audiovisive. In particolare, mira a integrare i saperi relativi alle specificità del linguaggio audiovisivo con lo studio dei possibili utilizzi delle tecnologie digitali nell'ambito della didattica.
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Erogato presso
20710400 DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 1 in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 UGENTI ELIO
( programma)
Il corso mira a problematizzare l’insegnamento del cinema e delle discipline audiovisive nel più ampio contesto della media education, sia dal punto di vista teorico-metodologico che dal punto di vista operativo. A partire dalla ridefinizione delle strategie didattiche conseguente all’uso sempre più frequente delle tecnologie digitali in ambito educativo, la prima parte del corso si concentrerà sulla presenza e la funzione dei media nella prassi pedagogica, tanto come oggetto di studio (educazione ai media e al linguaggio cinematografico) quanto come supporto alla didattica in numerose discipline differenti (educazione attraverso i media), con particolare attenzione ai media audiovisivi. Nella seconda parte del corso la media education sarà posta in dialogo con alcune tra le più recenti acquisizioni negli ambiti della teoria dei media e della teoria delle immagini. A partire da tale confronto saranno analizzate possibili strategie di utilizzo dei media e delle immagini in ambienti di apprendimento. Focus specifici saranno dedicati ai seguenti argomenti: l'utilizzo del web documentary, del desktop cinema e dei social media in contesti d'apprendimento; la funzione dei musei virtuali per l'insegnamento della storia dell'arte; il digital storytelling come strumento per la didattica; la stesura di un progetto di alfabetizzazione al cinema e ai media audiovisivi nella scuola.
( testi)
BIBLIOGRAFIA D'ESAME:
- Pier Cesare Rivoltella, "Media Education. Idea, metodo, ricerca", ELS La Scuola, Brescia 2017 - Kresimir Purgar, Luca Vargiu (a cura di), "Studiare le immagini. Teorie, concetti, metodi", Carocci, Roma 2023 - Dispense a cura del docente
TESTI CONSIGLIATI:
- Pier Cesare Rivoltella, "Che cos'è un EAS. L'idea, il metodo, la didattica", Scholé, Brescia 2021 - Cristina Maurelli, "Video partecipativo. Fare cinema come strumento educativo: il metodo PVCODE", Dino Audino, Roma 2019 - Nicoletta Di Blas, "Storytelling digitale a scuola", Milano 2019
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L-ART/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710405 -
DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 2
(obiettivi)
Il corso approfondisce la riflessione sulle metodologie e strategie d'insegnamento del cinema, nonché sui vantaggi pedagogici dell'alfabetizzazione audiovisiva
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Erogato presso
20710405 DIDATTICA DEL CINEMA E DELL'AUDIOVISIVO 2 in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 RAVESI GIACOMO
( programma)
Il corso si concentra sulle forme della Media Literacy nella cultura digitale contemporanea. La prima parte è di ordine teorico e si confronta con le trasformazioni delle forme pedagogiche e di apprendimento scolastico interpretate in sinergia con le nuove forme di spettatorialità basate sulle logiche delle culture partecipative. La seconda parte è invece incentrata sulle forme del crito-film e del video-saggio. Lette in continuità con le analisi teoriche sul motivo della cornice, del paratesto e dello schermo, tali pratiche critico-espressive reinterpretano motivi e stili peculiari della storia del cinema e dell’arte promuovendo un’inedita elaborazione educativa e creativa di confronto con le immagini contemporanee.
( testi)
Pier Cesare Rivoltella, Nuovi alfabeti. Educazione e culture nella società post-mediale, Scholé, Brescia, 2020. Raccolta di materiali a cura del docente, che sarà reperibile all’inizio del corso, presso la copisteria “4 Appunti” di Via G. Chiabrera, 174.
Per i non frequentanti: Henry Jenkins, Culture partecipative e competenze digitali. Media education per il XXI secolo, Guerini, Milano 2010.
FILM E VIDEOGRAFIA: lungometraggi: Be Kind Rewind (2007) Michel Gondry; Rembrandt’s J’accuse (2008) Peter Greenaway; Shirley: Visions of Reality (2013) Gustav Deutsch; Final Cut: Hölgyeim és uraim (Final Cut: Ladies and Gentlemen, 2012) György Pálfi.
cortometraggi, videosperimentali, videomusicali: I bambini al cinema (1957) Francesco Maselli; Zorns Lemma (1970) Hollis Frampton; Live-taped Video Corridor (1970) Bruce Nauman; Present Continuous Past (1974) Dan Graham; Monitor (1974) Stephen Partridge; Mein Fenster (La mia finestra, 1979) Zbigniew Rybczynski; Media (1980) Zbigniew Rybczynski; Tele-racconto (1991) Giacomo Verde; Evidence (1995) Godfrey Reggio; Blinkenlights (2001) Chaos Computer Club; Star Guitar (music video The Chemical Brothers, 2002) Michel Gondry; Arcade (2002) Chaos Computer Club; La pozzanghera (2006) Studio Azzurro; Stereoscope (2008) Chaos Computer Club;
antologia di found footage film: Trade Tattoo (1937) Len Lye, Rainbow Dance (1936) Len Lye, Rose Hobart (1939) Joseph Cornell, Le film est déjà commencé? (1951) Maurice Lemaitre, A movie (1958) Bruce Conner, Very Nice, Very Nice (1961) Arthur Lipsett, La rabbia (1963) Pier Paolo Pasolini, La verifica incerta (1965) Gianfranco Baruchello, Alberto Grifi, Movie Drome (1965-1968) Stan Vanderbeek, The Cut-Ups (1966) William S. Burroughs, Antony Balch, Exploding Plastic Inevitable (1966) Andy Warhol, Le stelle di Mario Schifano (1967), L’inizio (Načalo, 1967) Artavazd Pelešian, Tom Tom the Piper’s Son (1969-1971) Ken Jacobs, La société du spectacle (1973) Guy Debord, Technology Transformation: Wonder Woman (1978) Dara Birnbaum, Mongoloid (music video Devo, 1978) Bruce Conner, Koyaanisqatsi (1983) Godfrey Reggio, A TV Dante. The Inferno (1985-1989) Peter Greeneway e Tom Phillips, Dal polo all’equatore (1986) Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Art of Memory (1987) Woody Vasulka, Steps (1987) Zbigniew Rybczynski, Histoire(s) du cinéma. 1a Toutes les histoires (1988) Jean Luc Godard, Dab (1988-2016) John Oswald, Alchemie (1992) Jürgen Reble, Filmarilyn (1992) Paolo Gioli, Passage à l’acte (1993) Martin Arnold, 24 Hour Psycho (1993) Douglas Gordon, Telephones (1995) Christian Marclay, The Georgetown Loop (1996) Ken Jacobs, Yours (1997) Jeff Scher, Film Ist 1. Movement and time (1998) Gustav Deutsch, L’arrivée (1998) Peter Tscherkassky, Outer Space (1999) Peter Tscherkassky, Essere morti o essere vivi è la stessa cosa (2000) Gianluigi Toccafondo, The Pentagon Tv Commercials (2003) Cane CapoVolto, Fast Film (2003) Virgil Widrich, Celestial Subway Lines/ Salvaging Noise (2004) Ken Jacobs, Sync(Watch) (2005) Marco Brambilla, 24 seconds Psycho (2005) Chris Bors, Installazione Film Ist (1-12) (2006) Gustav Deutsch, Crumax Rins (2006, visual Plaid) Bob Jaroc, Blob. THI$ I$ NOTH&ND (2008), Domine Jesus (2008) Leonardo Carrano, Alessandro Pierattini, Pasolini Requiem (2009) Mario Verger, The Clock (2010) Christian Marclay, Delia Derbyshire, Loop Composer (2011) AK_Alias, Blue Matter, Change Your Mind (2011) AK_Alias, Distorted Times (2012) Gideon van der Stelt, Creation (2012) Marco Brambilla, Cinema rianimato n. 3 (2012) Daniele Puppi, Cirrus (music video Bonobo, 2013) Cyriak, The Emoshjining (2014) Donato Sansone, Sigla Mostra Internazionale del Cinema di Pesaro (2016) Virgilio Villoresi, Purge The Odd Couple (2017) Pogo, RedruM (2018) Pogo;
antologia di crito-film: Stile di Piero della Francesca (1954) Carlo Ludovico Ragghianti, Carpaccio (1947) Roberto Longhi e Umberto Barbaro, Il dramma di Cristo (1948) Luciano Emmer ed Enrico Gras, Pittori di provincia (1953) Lucio Fulci, Cinéastes de notre temps (1964-1972) e Cinéma, de notre temps (1989-2018);
antologia di video-essay: Le combat avec l’ange (2004) Alain Bergala, The Doors of Perspection (2011) People Like Us (Vicki Bennett), Double Lives, Second Chances (2011) Cristina Álvarez López, Kubrick // One Point Perspective (2012) kogonada, Tarantino // From Below (2012) kogonada, Wes Anderson // From Above (2012) kogonada, The Career of Paul Thomas Anderson in Five Shots (2012) Kevin B. Lee, Rear Window Timelapse (2012) Jeff Desom, Zero De Doom (2012) Matthew Cheney, The Essay Film: Some Thoughts of Discontent (2013) Kevin B. Lee, Screen and Surface, Soft and Hard: the Cinema of Leos Carax (2013)Adrian Martin, Cristina Àlvarez López, [De Palma’s] Vision (2014) Adrian Martin, Cristina Àlvarez López, Wes Anderson // Centered (2014) kogonada, Peter Greenaway // Centered (2014) LaurentG, Evolution of the Dolly Zoom (2014) Vashi Nedomansky, Eyes of Hitchcock (2014) kogonada, Alphaville - A Crystal Maze (2014) Henrike Lindenberger, Cross-cut (2014) Drew Morton, Last Year At The Overlook (2015) Drew Morton, The Dutch Angle (2015) Jacob T. Swinney, First and Final Frames (2015) Jacob T.Swinney, The Definition of Film (2015) Richard Misek, Auteur in Space (2015) kogonada, Volumetric Cinema (2015) Kevin L. Ferguson, Manderley Motel (2015) Corey Creekmur, Blue Shining (2015) Richard Vezina, Joel & Ethan Coen - Shot | Reverse Shot (2016) Tony Zhou, Taylor Ramos, Amélie - Symmetry & Camera Movement (2016) Lessa Räbiger, Godard in Fragments (2016) kogonada, The Spielberg Touchscreen (2016) Ken Provencher, Graphic Spaces: Film Transitions in Steven Spielberg’s Filmmaking (2018) Andrea Minuz. I film saranno proiettati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca “Lino Miccichè”, Via Ostiense, 139.
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L-ART/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
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Erogato presso
20709722 ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 GUARINO RAIMONDO
( programma)
Corpi/Media: Tecniche e visioni. Nel corso si analizzano testi fondamentali (Benjamin, Warburg) e casi-studio (fotografia e danza nel primo novecento) per introdurre allo studio dei rapporti tra composizione di immagini e azioni fisiche.
( testi)
Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoc della sua riproducibilità tecnica, a c. di F. Desideri, Feltrinelli. Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Editoria e Spettacolo. Aby Warburg, Botticelli, Abscondita. La scena dell'immagine, a c. di S. Geraci, R. Guarino, S. Marenzi, Officina edizioni (scaricabile in pdf)
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L-ART/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA' ALTRE percorso MUSICA - (visualizza)
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20710417 -
TIROCINIO FORMATIVO
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare princìpi e metodi della didattica della storia della musica, anche in riferimento alle tematiche principali della storia della danza. Mira contemporaneamente a fornire agli studenti una competenza specifica per il futuro insegnamento della Storia della musica nei Licei musicali e coreutici.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711639 -
laboratorio di danza contemporanea
(obiettivi)
Il laboratorio si pone come obiettivo l’introduzione alle pratiche della danza contemporanea. I partecipanti saranno invitati a fare esperienza della percezione e del potenziale espressivo del proprio corpo, esplorando la relazione con lo spazio e indagando le possibilità performative dell'azione e del movimento.
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CRISTIANI ALESSANDRA
( programma)
Alessandra Cristiani
Un alfabeto performativo. Pratiche e metodologie corporee tra Oriente e Occidente: la Tecnica di Efeso, il Butō Bianco, il Movimento non ordinario.
Il laboratorio è aperto a tutti gli studenti, professionisti e non, che abbiano il desiderio di approfondire e ampliare il loro linguaggio corporeo e sono alla ricerca di nuovi stimoli creativi. Le metodologie messe in campo derivano dalla frequentazione di materiali di lavoro appresi da alcuni esponenti dell’avanguardia storica dell’Ankoku Buto, del campo di ricerca dell’Euritmia steineriana e della disciplina del Seitai. Verranno introdotte dal punto di vista teorico e pratico le figure artistiche dei seguenti danzatori: Masaki Iwana per il Butō Bianco, considerato una risposta in difesa alla danza delle tenebre del fondatore Tatsumi Hijikata; Akira Kasai per la Tecnica di Efeso, approfondimento dell’Euritmia di Rudolf Steiner e la figura della danzatrice Yoko Muronoi per quanto riguarda il Movimento non ordinario. Quest’ultimo proposto come una declinazione per la danza di alcuni esercizi del Seitai, pratica per la salute giapponese, interessata al movimento spontaneo e rigeneratore del corpo. Le loro pedagogie performative possono tracciare un percorso di consapevolezza per i partecipanti, che sollecita le loro facoltà percettive e attinge ai meccanismi organici della natura umana, agli aspetti primari e fondanti della materialità corporea. Una sottile alchemia fra le tecniche creative fatta di rimandi, echi, assonanze e contrasti permetterà di attraversare le varie proposte di esercizi e di danza, suggerendo e incoraggiando i partecipanti ad affidarsi sempre più alle loro risorse più ineffabili esplorando un possibile registro poetico dell’azione nutrito e rilanciato da una fonte imprescindibile: l’invisibile, il misterioso, l’ignoto. Gli incontri giornalieri inizieranno con un profondo radicamento nel corpo attivato con precise tecniche del respiro, ad introdurre un successivo stretching dei meridiani, pratica per la salute orientale, che si pone in ascolto, risveglia e aggancia le stratificazioni energetiche più interne per farle risalire in superficie. Gradualmente il movimento da una misura minima di affioramento crescerà maggiormente, attivando una vera e propria dinamica nello spazio in maniera organica e in accordo con le disponibilità e possibilità psicofisiche di ogni partecipante. Da una prima e attenta sollecitazione della spina dorsale e delle articolazioni che si avvale principalmente della metodologia del training del Butō Bianco, si arriverà dunque alla dinamica nello spazio proposta anche dalle forme dell’euritmia. Lo spazio diventa volume, luogo e fenomeno. In una piena presenza di sé si può dunque introdurre il lavoro sulla voce, ossia sulla vocalizzazione delle vocali e di alcune consonanti. La Tecnica di Efeso apre all’esperienza di uno stato corporeo, alla sua attivazione interna e al suo sprigionarsi nello spazio circostante, come per una sorta di eco, grazie all’emissione fisica e sottile del suono. Il passo successivo sarà l’incontro con alcuni formule vocali: i mantra, e nello specifico quello della vocale A e quello della consonante L che agiscono rispettivamente sulla espansione di una vitalità da un dentro a un fuori e sull’irradiarsi della energia dal centro alla periferia del corpo e viceversa. Le Forme, i Mantra, la Tecnica di Efeso sono interessanti equivalenze degli stati corporei indagati dalla strategia creativa del Butō Bianco. Gli esercizi di danza quali il Polline, la Nebbia, Giacometti, l’Arcobaleno, l’Appassire, il Fiorire, Una foglia di loto, gli Aghi e ulteriori loro evoluzioni quali la Medusa, Con la coda dell’occhio, Animale di schiena, Corallo...traducono in un linguaggio legato ai fenomeni in Natura, alcuni atteggiamenti corporei dell’essere umano. Rapportarsi con i meccanismi organici che li mettono in atto, impone ai partecipanti, fin da subito, un dialogo profondo con la propria immaginazione personale, intesa quest’ultima come una preziosa e misteriosa antenna corporea. Si è autori fin dai primi passi. Il presupposto è nel riconoscere il proprio corpo come inesauribile fonte creativa. È nelle sue strutture scheletriche, muscolari, tendinee, di liquidi e masse che si depositano e macerano le esperienze di vita passate, presenti e future e che, a ragione di ciò, queste possono tradursi poeticamente per la scena. Si tratta di una importante metodologia delle immagini, che ha il suo apice nell’utilizzo degli Haiku, brevi componimenti poetici, che diventano strumenti essenziali per scavare nelle risorse invisibili, intuitive del performer. Da questa angolazione la stessa danzatrice Yoko Muronoi affemava che la vera fonte creativa è negli organi, nelle ossa ed è necessario non accedervi direttamente. Su tali presupposti ha elaborato nella sua breve vita, una serie di esercizi presi dal Seitai, che mappano ulteriori radici del movimento: i Focus mobili, i focus fissi, lo spazio tra le giunture. È di nuovo il respiro e le tecniche individuate per entrare in contatto con la sua natura inafferrabile, ad essere il perno percettivo intorno al quale andare alla ricerca di un corpo perduto o di un corpo assente da ritrovare per luna danza futura. Questi percorsi accennati nei loro snodi portanti non verranno offerti agli studenti in maniera schematica, ma lasciandosi guidare dalla sensibilità che si crea coralmente e dalla risposta performativa ai materiali. Nella parabola che si potrà attraversare il corpo avrà ricevuto una sorta di alfabeto da agire, avrà accumulato, impressioni, sensazioni, emozioni, avrà stimolato desideri e memorie, fatto concretamente esperienza di sé nella dimensione del corpo, del tempo e dello spazio, propri e altrui. Il laboratorio prevede una giornata di apertura e di confronto con altri docenti, studenti e chiunque fosse interessato alla ricerca.
In alternativa alla parte pratica, le questioni performative, verranno trattate teoricamente attraverso l’estrapolazione di alcuni punti nodali, prendendo a riferimento dei quaderni di lavoro, rielaborati negli anni e con l’ausilio di alcuni seguenti testi, che possano contestualizzare e orientare principalmente sulle poetiche delle tre personalità artistiche:
Dispense a cura della docente; Akira Kasai. Un libro chiamato corpo, a cura di Maria Pia D’Orazi, Artdigiland Itsuo Itsuda, Il dialogo del silenzio, Scuola della respirazione, Luni editrice Itsuo Itsuda, Il non fare, Scuola della respirazione, Luni editrice
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L-ART/05
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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20710584 -
LABORATORIO DI CONCERTAZIONE E DIREZIONE DI CORO
(obiettivi)
Il laboratorio intende favorire l’acquisizione di competenze per l’organizzazione e la direzione di attività corali rivolte agli allievi delle scuole, con particolare riferimento agli istituti di istruzione secondaria di primo grado. Ulteriore obiettivo è quello di sviluppare, anche in termini improvvisativi e con finalità didattiche, la capacità di concertazione e di elaborazione corale di brani tratti da repertori diversi (classico, jazz, popular).
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TONSINI MASSIMILIANO
( programma)
Lo strumento voce -nozioni basilari di anatomia e fisiologia dell’organo vocale -tecniche respiratorie per il canto -fonazione, emissione e gestione del suono cantato -classificazione delle voci e loro caratteristiche -criteri e metodologie di base per l’educazione della voce cantata e dell’orecchio musicale -canto corale ed espressione corporea
Il Coro -il ruolo del direttore/insegnante -coro di voci bianche, coro a voci pari, coro misto -coro scolastico -obiettivi didattici specifici e finalità formative -strumento collettivo, individualità ed insieme -creazione di un ambiente musicale inclusivo -ascolto e esecuzione -tecniche per l'apprendimento delle parti -coro "a cappella" e coro con accompagnamento strumentale -acustica corale -dinamiche gestionali della musica vocale di insieme -modelli di organizzazione del lavoro corale
Concertazione e direzione -repertori corali -scelta e adattamento dei brani -elementi ritmici, melodici e armonici della partitura -rapporto musica/testo cantato -l'elaborazione estemporanea -accompagnamento strumentale del coro -elementi di organologia -esecuzione e supporti tecnologici -elementi di tecnica di direzione corale -forza comunicativa del gesto direttoriale: natura tecnico/concertativa, interpretativa, poetica -prassi esecutiva
Esercitazioni di esecuzione corale e di direzione di coro
( testi)
Eventuali testi/dispense saranno segnalati o distribuiti durante il corso.
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L-ART/07
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI percorso MUSICA - DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO, DELLA MUSICA E DELLA COSTRUZIONE SPAZIALE (L-ART/05) - (visualizza)
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20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio dei principali problemi posti dalla storiografia teatrale, riguardando le culture teatrali di volta in volta esaminate in relazione al loro contesto storico, ai modi di operare che hanno prodotto e alle tradizioni che hanno creato.
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Erogato presso
20705086 PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 VENTURINI VALENTINA
( programma)
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO a.a. 2024-2025 Viviani tra Napoli e l’Europa. Il Varietà come palestra. (L-ART/05) – 6 crediti – Laurea Magistrale docente Valentina Venturini
Oggetto specifico di indagine sarà il teatro dialettale “d’eccezione” (in particolare quello di Raffaele Viviani), tassello essenziale per osservare in maniera nuova quel momento della storia del teatro italiano che la storiografia identifica con gli “anni del ritardo” rispetto al fenomeno della nascente regia teatrale. È prevista l’analisi di film tratti dai testi teatrali di Viviani ("La tavola dei poveri", regia di A. Blasetti, 1932; "I dieci comandamenti", regia di M. Martone, 2000), del film documentario "Viva Viviani" scritto e diretto da Mario e Stefano Martone e di spezzoni documentari inediti.
( testi)
STUDENTI FREQUENTANTI (per essere considerato frequentante non sono ammesse più di 2 assenze):
1) Valentina Venturini, "Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l’Europa", Roma, Bulzoni, 2008 (escluso il cap. IV) 2) Raffaele Viviani, "Dalla vita alle scene (1888-1947)", a c. di Valentina Venturini, Bari, Edizioni di Pagina, 2023 3) Ettore Petrolini, "Modestia a parte", a c. di D. Orecchia e A. Petrini, Bari, Edizioni di Pagina, 2022 4) Eventuali materiali a cura del docente (caricati nella sezione “FILE” del corso sulla piattaforma TEAMS) 5) FILM: "La tavola dei poveri" di A. Blasetti 6) FILM: "I dieci comandamenti" di M. Martone [https://www.youtube.com/watch?v=C51GiSPMxrU] 7) FILM: "Viva Viviani" di M. e S. Martone [vimeo.com/nephilafilm/vivaviviani; password: VIVIANIVIVA] - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1.
STUDENTI NON FREQUENTANTI: 1) Valentina Venturini, "Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l’Europa", Roma, Bulzoni, 2008 (escluso il cap. IV) 2) Raffaele Viviani, "Dalla vita alle scene (1888-1947)", a c. di Valentina Venturini, Bari, Edizioni di Pagina, 2023 3) Franca Angelini, "Teatro e spettacolo nel primo Novecento", Bari-Roma, Laterza, 2009 4) Ettore Petrolini, "Modestia a parte", a c. di D. Orecchia e A. Petrini, Bari, Edizioni di Pagina, 2022 5) FILM: "La tavola dei poveri" di A. Blasetti 6) FILM: "I dieci comandamenti" di M. Martone [https://www.youtube.com/watch?v=C51GiSPMxrU] 7) FILM: "Viva Viviani" di M. e S. Martone [vimeo.com/nephilafilm/vivaviviani; password: VIVIANIVIVA] - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1.
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L-ART/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705084 -
CULTURA TEATRALE E CULTURA LETTERARIA
(obiettivi)
Il corso offre un’analisi delle relazioni tra scena e libro, attori e scrittori, pratiche di composizione letteraria e teatrale, e di modi di osservare i rapporti tra teatro e letteratura.
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Erogato presso
20705084 CULTURA TEATRALE E CULTURA LETTERARIA in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 DI TIZIO RAFFAELLA
( programma)
Il corso indagherà la pluralità dell’idea di regia in Italia tra gli anni Trenta e la seconda metà del Novecento osservando in particolare dibattiti sulla preminenza di testo drammatico o spettacolo. Si seguiranno pratiche e teorie di alcuni dei principali registi del tempo. Un approfondimento sarà dedicato all’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e la sua ricezione italiana.
( testi)
Claudio Meldolesi, Fondamenti del teatro italiano. La generazione dei registi, Roma, Bulzoni, 2008 (1984). N.B. Data la difficile reperibilità del volume, il testo è sostituito con: Claudio Meldolesi, Fra Totò e Gadda : sei invenzioni sprecate dal teatro italiano, Roma, Bulzoni, 1987, di prossima ristampa presso l'editore Cue Press. Raffaella Di Tizio, L’opera dello straccione di Vito Pandolfi e il mito di Brecht nell’Italia fascista, Roma, Aracne, 2018.
Bertolt Brecht, L’opera da tre soldi, Torino, Einaudi, 2002.
Dispense.
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L-ART/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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20710390 -
SOCIOLOGIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali.
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TOTA ANNA LISA
( programma)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di: a) “music as agency” nella vita quotidiana e b) di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. Il corso si compone di quattro parti. La prima parte fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. Nella vita quotidiana la musica può funzionare come dispositivo mnemonico, emotivo e cognitivo precostruendo per noi mondi, entro i quali siamo chiamati a fare esperienza. Ci sono canzoni che hanno contribuito alla difesa dei diritti civili nel mondo; altre che hanno segnato un’epoca storica e/o politica. In particolare, si affronta in questa parte la questione del rapporto tra musica e memoria individuale, tra musica e memorie collettive (ad esempio, in relazione ai movimenti sociali) e musica e traumi culturali di una collettività. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali. In particolare, problematizza il rapporto tra genio, etnia, gender e classe sociale. La terza parte mette a tema il rapporto tra musica e processi educativi, sottolineando come la musica possa divenire una risorsa fondamentale per i processi di apprendimento. La quarta parte affronta le questioni connesse ai mutamenti della produzione e della fruizione musicale legati alla diffusione delle piattaforme digitali e considera i processi emergenti di potenziale colonizzazione e creolizzazione dell’immaginario sonoro e musicale, con particolare riferimento al concetto di soundscape e di sonic agency.
( testi)
1) Anna Lisa Tota (2000), Musica e vita quotidiana: la composizione musicale dell’esperienza sociale, «Konsequenz», vol. 3-4, pp. 63-72. 2) Anna Lisa Tota (2001), When Orff meets Guiness: music in advertising as a form of cultural hybrid, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts», vol. 29, pp. 109-123. 3) Tia DeNora (2001), Memoria e tradizione nella costruzione del talento di Beethoven, in La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, a cura di Anna Lisa Tota, Milano, Angeli, pp. 172-196. 4) Tia De Nora (2000), Corpo e genere al piano. Repertorio, tecnologia e comportamento nella Vienna di Beethoven, «Rassegna italiana di Sociologia», n. XII, n. 2, aprile –giugno, pp. 165-188. 5) Pinan Güran and Tia DeNora (2016), Remembering through music: Turkish diasporic identities in Berlin, in Anna Lisa Tota and Trever Hagen (Eds.), Routledge International Handbook of Memory Studies, London, Routledge, pp. 233-246. 6) Tia DeNora (1999), Music as a Technology of the Self, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts», vol. 27, pp. 31-56. 7) Howard Becker (2013), American Popolar Song, in Sara Towe Horsfall, Jan-Martijn Meij, Meghan D. Probstfield (eds.) Music Sociology. Examining the Role of Music in Social Life, London, Routledge, pp. 19-29. 8) William G. Roy and Timothy J. Dowd (2013), What is Sociological about Music? in Sara Towe Horsfall, Jan-Martijn Meij, Meghan D. Probstfield (eds.) Music Sociology. Examining the Role of Music in Social Life, London, Routledge, pp.36-50. 9) Luis Velasco-Pufleau (2021), Listening to Terror Soundscapes. Sounds, Echoes, and Silences in Listening Experiences of Survivors of the Bataclan Terrorist Attack in Paris, «Conflict and Society: Advances in Research», vol. 7, pp. 60–77. 10) TiaDeNora, Wolfgang Schmid, Fraser Simpson and Gary Ansdell (2022) “Late” Musical Learning. What is it, Why, and for Whom, «Scuola Democratica», Special issue Arting Education. Reinventing Citizens of the Future, guest editors Anna Lisa Tota and Antonietta De Feo, vol. 2, pp. 239-260. 11) Arts as Agency. The potential of the Arts in Educational Settings, «Scuola Democratica», Special issue on Arting Education. Reinventing Citizens of the Future, guest editors Anna Lisa Tota and Antonietta De Feo, vol. 2, pp. 225-238. 12) Tia DeNora (2016), Health and Music in Everyday Life. A theory of practice, in Music-in-Action. Selected Essays in Sonic Ecology, London and New York, Routledge, pp.157-173. 13) Jan Marontate, Megan Robertson, and Nathan Clarkson, Soundscapes as commemoration and imagination of the acoustic past, in Anna Lisa Tota and Trever Hagen (Eds.), Routledge International Handbook of Memory Studies, London, Routledge, pp. 519-532.
Gli articoli (da 1 a 13) saranno messi a disposizione degli studenti sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella webpage personale della docente (si veda la piattaforma Moodle).
IN ALTERNATIVA AI TESTI IN INGLESE n. 5, n. 6, n. 7, n. 10, n. 12 e n. 13 indicati nella lista precedente, gli studenti e le studentesse possono scegliere di studiare il volume di Norbert Elias (2017), Mozart. Sociologia di un genio, il Mulino, Bologna (nuova edizione 2019). In tal caso i testi obbligatori per l’esame diventano il libro di Norbert Elias e tutte le altre letture indicate nella lista (cioè n. 1, 2, 3, 4, 8, 9, 11).
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SPS/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Abilità linguistiche obbligatorie - (visualizza)
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20711196 -
ABILITA' LINGUISTICHE (INGLESE)
(obiettivi)
Il corso intende fornire conoscenze della lingua inglese in forma scritta e orale (livello B2), con riferimento ai lessici disciplinari
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BALESTRINO ALICE
( programma)
Il corso insegnerà le competenze linguistiche, scritte e orali, ritenute necessarie per acquisire la conoscenza della lingua inglese di livello B2, con particolare attenzione a quelle inerenti all'ambito artistico e multimediale. Ci si soffermerà soprattutto sugli aspetti grammaticali, sintattici e lessicali relativi al contesto comunicativo del mondo artistico e che consentano la comprensione approfondita di testi delle discipline di cinema, teatro e televisione.
( testi)
Peter May, "Compact First. Student's Book with Answers. Second Edition", Cambridge University Press.
Raymond Murphy, "English Grammar in Use. Fifth Edition," Cambridge University Press.
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30
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711416 -
CLA Spagnolo B2
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua SPAGNOLA, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711417 -
CLA Tedesco B2
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua TEDESCA, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711415 -
CLA francese B2
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua FRANCESE, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711414 -
CLA Inglese B2
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua INGLESE, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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