Gruppo opzionale:
Curriculum Comune ATTIVITA' AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
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20703314 -
MUSEOLOGIA
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BORSELLINO ENZO
( programma)
Il corso presenterà con illustrazioni in aula e visite guidate nei musei romani la nascita delle più antiche collezioni private d’arte e di antichità non solo a Roma ma in Italia e in Europa, divenute successivamente pubbliche.
( testi)
Testi consigliati per la preparazione di carattere generale:
- Irene Baldriga, Dentro l'arte. Contesto, metodo, confronti, Milano 2016, Electa Scuola. In particolare l'arte dal XVI al XVIII secolo (voll. 4 e 5). - Maria Vittoria Brugnoli, Dal privato al pubblico. Note sul collezionismo d’arte e di antichità dall’antico al secolo XVIII, Campisano Editore, Roma 2017, acquistabile anche online direttamente dalla casa editrice o presso la libreria Silvio D’Amico (via Ostiense 457/A- tel. 06.5406833) di fronte alla Facoltà di Lettere con lo sconto del 25% esibendo il libretto di iscrizione all’Università. - Musei e collezioni, voce in E.U.A. (Enciclopedia Universale dell’Arte), De Agostini, Novara 1982, vol. IX, coll. 738-771 a cura di Luigi Salerno e altri (PDF). - Krzysztof Pomian, Collezione, in Enciclopedia Einaudi, Editore Einaudi, Torino 1978, pp. 330-364 (PDF). - Bruno Toscano, Collezionismo e mercato, in Enciclopedia Feltrinelli Fischer, Arte, 2/1, Editore Feltrinelli, Milano 1971, pp. 106-123 (PDF). Museo di Palazzo Venezia (2 PDF). Pliny the Younger’s Villa (testo in PDF di una parte del seminario 29.11.2017). Per la preparazione sulla storia dei principali musei storici romani gli studenti potranno studiare il volume: E. Borsellino, Musei e collezioni a Roma nel XVIII secolo, Guidotti Editore, Roma 1996 (PDF).
Come supporto visivo si può richiedere presso l’aula informatica della Scuola (lun.-ven. ore 10-13) o presso la copisteria Copyando i 2 PPT (Museologia triennale e Museologia 1) con tutte le immagini proiettate durante il corso. CONOSCENZA DIRETTA DEI SEGUENTI MUSEI ROMANI: Galleria Borghese Galleria Colonna Galleria Spada Galleria Doria Pamphilj Galleria Barberini Museo Capitolino di scultura antica e Galleria Lapidaria Pinacoteca Capitolina Musei Vaticani Galleria Corsini Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Galleria Nazionale d’Arte Moderna Museo Nazionale di Palazzo Venezia Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Museo Nazionale Romano (Palazzo Altemps) Museo Nazionale Romano (Palazzo Massimo) Museo Barracco Galleria Comunale d’Arte Moderna Museo Nazionale d’Arte Orientale Mercati Traianei Museo Agostinelli Museo della Mente Museo MAXXI Museo dell’Ara Pacis Centrale Montemartini Musei di Villa Torlonia Museo Canonica Museo degli Strumenti musicali Macro Museo di Roma (Palazzo Braschi)
Gli studenti sono tenuti a partecipare alle visite guidate organizzate dal docente ai musei romani. Gli studenti che intendono partecipare alle visite devono prenotarsi via e-mail scrivendo al referente della visita che verrà individuato tra gli studenti che seguono il corso (nome, cognome, matricola, corso di studio, telefono, e-mail, se laurea triennale o magistrale). L’argomento delle visite e la conoscenza dei musei in elenco è imprescindibile materia di esame. Altre informazioni: Coloro che non frequentano sono tenuti a integrare il programma con il seguente testo: Alessandra Mottola Molfino, Il Libro dei Musei, Ed. Allemandi, Torino 1992, in particolare pp. 9-60; 90-101; 171-208 (PDF). Per gli studenti dell’ex DM 509 che intendono conseguire SOLO 4 CFU, si richiede, oltre la conoscenza dei musei romani sopra indicati e lo studio del manuale di storia dell’arte (secc. XVI-XVIII), lo studio dei seguenti testi: - Maria Vittoria Brugnoli, Dal privato al pubblico. Note sul collezionismo d’arte e di antichità dall’antico al secolo XVIII, Campisano Editore, Roma 2017, acquistabile anche on line direttamente dalla casa editrice o presso la libreria Silvio D’Amico (via Ostiense 457/A- tel. 06.5406833) di fronte alla Facoltà di Lettere con il 25% di sconto esibendo il libretto di iscrizione all’Università. - Bruno Toscano, Collezionismo e mercato, in Enciclopedia Feltrinelli Fischer, Arte, 2/1, Milano 1971, pp. 106-123 (PDF). E. Borsellino, Musei e collezioni a Roma nel XVIII secolo, Guidotti Editore, Roma 1996 (PDF). Tutti i testi di esame sono consultabili presso la Biblioteca di Dipartimento “Luigi Grassi”. I PDF e i PPT sono reperibili presso l’aula informatica della Scuola (lun.-ven. ore 10-13) o nella copisteria Copyando. Le visite sostituiscono le lezioni in aula.
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20709776 -
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
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DE LUCA DAPHNE
( programma)
Tecniche e materiali delle opere d’arte. Il modus operandi di Giotto: affreschi e dipinti su tavola.
Attraverso una disamina delle principali fonti della letteratura artistica, una corretta lettura delle analisi scientifiche volte all’individuazione dei materiali costitutivi e l’illustrazione di casi di studio esemplari, si forniranno gli strumenti per il riconoscimento delle modalità operative degli artefici del passato e dei materiali che compongono le opere d’arte, collegandoli saldamente alla storia dell’arte. Il corso verterà sullo studio delle tecniche esecutive e dei materiali costitutivi dei seguenti manufatti artistici: pittura a fresco e a secco, mosaici, pittura su tela, pittura su tavola, scultura lignea, scultura in pietra e scultura bronzea. Si analizzeranno i procedimenti esecutivi di più frequente impiego nella produzione artistica dell’antichità, del medioevo, dell'età moderna e contemporanea. In particolare, per la parte monografica, il modulo prenderà in esame il modus operandi di Giotto e di alcuni dei suoi più celebri capolavori dipinti su muro e su tavola. Sono previste visite guidate nei musei di Roma.
( testi)
Bibliografia N.B. Il materiale d’esame (testi e immagini) sarà a disposizione al termine del corso in formato Pdf presso la copisteria " Copyando" in Via Ostiense 461 (di fronte alla facoltà)
Studenti frequentanti 1. S. RINALDI, Storia tecnica dell’arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX), Carocci editore, Roma 2011, pp. 109-271 2. D. DE LUCA, I manufatti dipinti su supporto tessile. Vademecum per allievi restauratori, Seconda edizione aggiornata, Collana Lineamenti di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Il Prato, Padova 2015, pp. 19-46, 56-59, 63, 64, 188-191 3. C. CASTELLI, Tecniche di costruzione dei supporti lignei, in Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, M. CIATTI, C. CASTELLI, A. SANTACESARIA (a cura di), Edifir Firenze 2007, pp. 59-98 4. F. TONINI, La scultura lignea. Tecnica e restauro. Manuale per allievi restauratori, in Collana Lineamenti di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, Il Prato, Padova 2015, pp. 81-86, 101-122 5. L. E P. MORA, P. PHILIPPOT, La conservazione delle pitture murali, ICCROM, Editrice Compositori 1999, pp. 108-122, 146-172 6. D. DE LUCA, Crocifissi giotteschi. Alcune ipotesi sull’organizzazione del lavoro nella bottega medievale, in “Bollettino dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro”, 16-17, 2008, pp. 49-68 (solo per l’apparato fotografico: D. De Luca, L’entreprise de Giotto, in « CeRoart », 7, 2011, http://ceroart.revues.org) 7. G. BASILE (a cura di), Giotto nella Cappella degli Scrovegni: materiali per la tecnica pittorica. Studi e ricerche dell’Istituto Centrale per il Restauro, in “Bollettino D’Arte”, Volume Speciale 2005, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, pp. 10-12, 47-57, 73-77 (solo per l’apparato fotografico: pp. 13-16, 63-72, 79-82) E’ consigliata la lettura dei seguenti testi: 1. F. FREZZATO (a cura di), Cennino Cennini, Il libro dell’arte, edizione Neri Pozza, I Colibrì, Vicenza 2003, capp. LXVII, LXVIIII, LXXII, CXV-CXXIII, CLIV-CLVI, pp. 110-117, 120-122, 144-150, 177, 178, 182-186 2. L. BELLOSI, A. ROSSI (a cura di), Giorgio Vasari. Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri (Firenze 1550), Einaudi, Torino 1991, vol. I, capp. XVI-XXIII, pp. 60-70
La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti che per giustificati motivi si trovino nell’impossibilità di frequentare, dovranno integrare il programma con i testi indicati.
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati, gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: 1. A.A. V.V, Dimos, Tecniche di esecuzione e materiale costitutivi. Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici, stucchi, parte I, modulo 1, Istituto Centrale per il Restauro, Roma 1995, pp. 7-41, 43-62 2. D. DE LUCA, Indagini sull’ underdrawing nella bottega del Barocci, in B. Cleri (a cura di), Barocci in bottega, giornata di studi, 26 Urbino ottobre 2012, Editoriale Umbra 2013, pp. 261-280 3. B. ZANARDI, Giotto e Pietro Cavallini. La questione di Assisi e il cantiere medievale della pittura a fresco, Skira, Milano 2002, pp. 39-83 4. A. MINET, Les tüchlein et les succhi d’erba, CeRoart, Hors-série, 2010, URL : https://ceroart.revues.org/1737
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703329 -
STORIA DELLA CRITICA D'ARTE
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BARROERO LILIANA
( programma)
Tramite la lettura di testi specifici vengono considerati i principali protagonisti della Storia della Critica d’arte del Novecento. È necessario aver seguito i corsi di Fondamenti di Letteratura Artistica e di Storia dell’Arte Moderna, e aver sostenuto i relativi esami.
( testi)
Roberto Longhi, Proposte per una critica d’arte, in “Paragone” 1950, 1, pp. 5-19; Silvia Ginzburg (a cura di), Obituaries. 37 epitaffi di storici dell’arte del Novecento, Milano, Electa, 2008; Orietta Rossi Pinelli (a cura di), La storia delle storie dell’arte, Torino, Einaudi, 2014, pp. 3-179 (i testi di Orietta Rossi Pinelli, Maria Beatrice Failla, Chiara Piva).
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
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Erogato presso
20702970 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L CHIODI STEFANO
( programma)
FOTOGRAFIA COME ARTE CONTEMPORANEA
L’affermazione della fotografia è tra i fenomeni che più hanno contribuito a ridefinire il paesaggio delle arti visive tra il 1960 e il 2000. Sfidando la concezione tradizionale che poneva pittura e scultura all’apice della gerarchia espressiva, gli artisti hanno iniziato a sondare le qualità concettuali della fotografia mettendone allo stesso tempo in discussione la presunta capacità di catturare la “verità” obiettiva. La fotografia è così stata utilizzata in modi diversi – dall’arte concettuale e processuale, dalla performance all’arte femminista, dalla ricognizione documentaria alla fotografia “oggettiva” tedesca degli anni ottanta – con approcci diversi e distanti dalle estetiche che avevano caratterizzato la sua vicenda modernista e anzi spesso vicini a manifestazioni più anonime e vernacolari (foto ricordo, illustrazione, pubblicità ecc.). Il corso esamina in parallelo opere ed elaborazioni teoriche soffermandosi su figure chiave del periodo.
Costellazione pop: Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Ed Ruscha, Diane Arbus. Fotografia concettuale I: Douglas Huebler, Bruce Nauman, John Baldessari. Fotografia Concettuale II: Ugo Mulas, Franco Vaccari. Performance: Vito Acconci, Luigi Ontani, Anna Wilke, Giuseppe Penone. La Scuola di Düsseldorf: Bernd e Hilla Becher, Andreas Gursky, Thomas Struth. Pictures Generation: Cindy Sherman, Richard Prince. Autoritratto: Francesca Woodman, Nan Goldin, Robert Mapplethorpe. Nuove topografie: Jeff Wall, Lewis Baltz, Robert Adams. Viaggio in Italia: Luigi Ghirri, Gabriele Basilico.
Altre informazioni sul corso, i testi di esame, ecc. si trovano a questo link: https://romatrecontemporanea.blogspot.it/
( testi)
Philippe Dubois, L'atto fotografico, Urbino 2009, pp. 25-108 Claudio Marra, Fotografia e pittura nel Novecento, Milano 2012, pp. 168-248 David Campany, Arte e fotografia, London 2011: Introduzione Rosalind Krauss, Nota sulla fotografia e il simulacro, in Teoria e storia della fotografia, Milano 2006, pp. 219-32. Roberta Valtorta (a cura di), Il pensiero dei fotografi, Milano 2008 Stefan Gronert, La scuola di Düsseldorf, Monza 2010
Alcuni di questi testi sono scaricabili in pdf a questo link (nella sezione relativa al programma 2017-18): https://romatrecontemporanea.blogspot.it/
Le immagini delle opere esaminate nel corso sono facilmente reperibili in rete e in particolare presso i siti dei maggiori musei internazionali (MoMA, Tate, Centre Pompidou ecc.).
Per la preparazione generale sulle vicende artistiche tra il 1960 e il 2000, va utilizzato, a scelta dello studente, uno dei manuali di seguito indicati (da consultare ovviamente solo per le parti attinenti alla cronologia del programma): Hal Foster et al., Arte dal 1900, Zanichelli
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L-ART/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20709775 -
ARTISTI E CULTURA VISIVA NELL'ETA' CONTEMPORANEA
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L-ART/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710157 -
STORIA DELL'ARTE BIZANTINA
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FOBELLI MARIA LUIGIA
( programma)
Prerequisiti o propedeuticità Si consiglia di sostenere o almeno frequentare l’esame istituzionale di Storia dell’arte medievale (12 CFU) della Laurea Triennale.
Titolo e Descrizione del corso Storia dell’arte bizantina dalle origini alla caduta di Costantinopoli (1453) Il corso, che intende fornire allo studente una conoscenza di base della storia dell’arte bizantina dal IV al XIV secolo, presenterà manufatti appartenenti ai diversi generi artistici (pittura, scultura, architettura, ma anche miniatura, avori, argenti), rivolgendo una specifica attenzione agli orientamenti della committenza e ad opere e complessi monumentali paradigmatici dell’impero romano d’Oriente.
( testi)
Studenti frequentanti Bibliografia • s. v. Costantinopoli, in Enciclopedia dell’Arte Antica, II, Roma 1985, pp. 880-919. • C. Mango, Architettura bizantina, trad. it., Milano, Electa 1978, pp. 5-138. • V. Lazarev, Storia della pittura bizantina, trad. it., Torino, Einaudi 1967, pp. 124-136. • E. Kitzinger, Alle origini dell’arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, trad. it., Milano, Jaca Book 2004, pp. 49-150 e figg. 81-231. • M. Della Valle, Costantinopoli e il suo impero. Arte, architettura, urbanistica nel millennio bizantino, Milano, Jaca Book 2007, pp. 77-143 e figg. 74-147. • M. L. Fobelli, Un tempio per Giustiniano. Santa Sofia di Costantinopoli e la Descrizione di Paolo Silenziario, Roma, Viella 2005, pp. 1-31, 181-207, figg. 1-142. • M. L. Fobelli, Fonti e cronologia dei piatti argentei di Cipro con le storie di Davide, “Rivista dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte”, s. III, anni VI-VII (1983-1984), pp. 191-219. • Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: • E. Kitzinger, Alle origini dell’arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, trad. it., Milano, Jaca Book 2005. • E. Kitzinger Il culto delle immagini. L’arte bizantina dal cristianesimo delle origini all’Iconoclastia, trad. it., Firenze, La Nuova Italia 1992. • R. Krautheimer, Santa Sofia e gli edifici annessi, in Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi 1986, pp. 239-267 and figg. 105-114.
N. B. Il materiale d’esame - ad eccezione dei volumi interi che andranno acquistati o studiati in biblioteca, e dei testi aggiuntivi per gli studenti non frequentanti - al termine del corso sarà a disposizione in fotocopia o PDF presso: a) Mario Mefistofele e Antonio Rossi, Area Didattica di Beni Culturali, Dipartimento di Studi Umanistici, Via Ostiense 234, Roma; b) Biblioteca delle Arti in Piazza della Repubblica 10 – Roma.
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703309 -
ARCHEOLOGIA CRISTIANA
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L-ANT/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703313 -
ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
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L-ANT/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710274 -
ARCHEOLOGIA DEI PAESAGGI
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FARINETTI EMERI
( programma)
L’archeologia del paesaggio studia il paesaggio non solo come ambiente circostante un particolare sito archeologico, ma come un ampio contesto geografico e culturale, sinergia tra cultura e natura, realtà complessa caratterizzata da una interazione di fenomeni diversi, organismo vivo nel tempo ed in continua trasformazione. La dinamicità e le modifiche nel paesaggio, nel territorio, il rapporto uomo-ambiente e l’organizzazione dell’insediamento umano, la percezione, l’uso e la rappresentazione dello spazio, sono indagati attraverso i diversi periodi storici fino ad oggi, con la consapevolezza che il paesaggio è in continuo divenire. Durante il corso saranno illustrate le caratteristiche, le teorie ed i metodi dell’archeologia dei paesaggi e saranno presentati vari casi di studio ed applicazioni pratiche, in realtà geografiche e temporali diverse. Inoltre, saranno illustrate metodologie e tecniche impiegate nelle ricerche sul paesaggio (metodi non invasivi, ricognizioni archeologiche di superficie, geoarcheologia e ricerche paleoambientali) e saranno forniti i primi rudimenti per la comprensione delle applicazioni dei sistemi GIS (Geographical Information Systems – strumenti informatici per la gestione e l’analisi di dati spaziali) nell’ambito dell’archeologia del paesaggio.
Obiettivo del corso è di fornire allo studente una conoscenza di base delle teorie e dei metodi propri dell’archeologia dei paesaggi ed una base teorico-metodologica per l’interpretazione della storia degli insediamenti umani e le trasformazioni del paesaggio culturale ed ambientale in prospettiva diacronica, attraverso illustrazioni di casi di studio, in particolare dall’area mediterranea.
Materiale didattico Testi principali di riferimento: C. Renfrew – P. Bahn, Archeologia, Zanichelli, 1995 (passim); F. Cambi, Archeologia dei Paesaggi Antichi: fonti e diagnostica, Carocci, Roma, 2003; E. Farinetti, Archeologia dei Paesaggi Antichi: analisi e interpretazione, Carocci, Roma, 2012; R. Funiciello et al. I sette colli. Guida geologica a una Roma mai vista, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2006. Saranno inoltre fornite dalla docente dispense e testi specifici durante il corso. Gli studenti (frequentanti e non frequentanti) sono invitati a contattare la docente all’inizio del corso.
Per dettagli sul corso e sul programma d'esame visitare: http://studiumanistici.uniroma3.it/efarinetti/bacheca/
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L-ANT/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710156 -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA
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LATINI ALEXIA
( programma)
Il corso, articolato in lezioni frontali e sopralluoghi didattici a musei e siti archeologici, intende approfondire, attraverso i processi di trasformazione culturale, la storia della produzione artigianale e artistica, le realizzazioni monumentali, le forme e i nuovi contesti urbani nel periodo compreso tra la battaglia di Cheronea e la conquista dell’ultimo regno ellenistico da parte di Roma.
( testi)
E. Lippolis, G. Rocco, Archeologia Greca, Milano 2011, parte terza, pp. 307-426. L. Burn, Hellenistic art from Alexander the Great to Augustus, London, The British Museum Press, 2004 A. Celani, Scultura dell’ ellenismo: problemi di metodo, in ASAtene, 83,1, 2005 (2006), pp. 299-338. E. Lippolis, L’architettura di III secolo a.C. tra Oriente e Occidente, problemi e nuove analisi, in corso di stampa (disponibile on-line). Ulteriore materiale didattico, fornito nel corso delle lezioni, sarà reso disponibile agli studenti Gli studenti, che non possono frequentare regolarmente le lezioni, sono invitati a prendere contatto con la docente.
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L-ANT/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702382 -
BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA
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Erogato presso
20702382 BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA in LETTERE L-10 MARQUARDT LUISA
( programma)
Bibliografia e Biblioteconomia (AA 2017-18)
PREMESSA Le società complesse, transizionali (o “liquide”) richiedono a ciascun individuo solide capacità di lettura e competenze informative e mediatiche per “leggere” i fenomeni che la caratterizzano, orientarsi e apprendere lungo il corso della vita in un contesto globalizzato e interconnesso. Le infrastrutture della conoscenza ‐ biblioteche, archivi, centri di documentazione, musei ‐ si configurano sempre più quali ambienti per l’apprendimento che consentono di acquisire, consolidare e potenziare la competenza informativa e mediatica per esercitare appieno il diritto di cittadinanza (anche digitale).
OBIETTIVI Acquisire la consapevolezza della rilevanza della competenza informativa e mediatica (Media and Information Literacy) e del ruolo che biblioteche di diversa tipologia sono chiamate a svolgere nel processo di apprendimento lungo il corso della vita nelle società complesse. Conoscere i fondamenti teorici di base e acquisire le tecniche della Bibliografia, Biblioteconomia e Documentazione, con particolare riguardo a: - informazione - documentazione - web 2.0 e 3.0 - organizzazione e gestione delle biblioteche
PREREQUISITI È consigliata la conoscenza base di: storia, informatica (conoscenza e uso del PC, Internet, della posta elettronica), lingua inglese. Descrizione del corso Il corso è articolato in tre moduli: 1) a carattere introduttivo, in cui si offre una panoramica sulla complessità informativa, sul “docuverso”, sull’importanza dell’acquisizione dell’alfabetismo informativo e sul ruolo di biblioteche e bibliotecari in tale processo. Inoltre si introdurrà lo studente alla ricerca delle informazioni ai fini del lavoro finale, alle diverse tipologie di tesi e alla scrittura accademica. 2) Bibliografia 3) Biblioteconomia. Il corso prende in esame le definizioni di “competenza informativa” (Information Literacy) e introduce il concetto di “competenza informativa e mediatica” (Media and Information Literacy), a partire dai più recenti documenti UNESCO e delle associazioni e istituzioni bibliotecarie; indica e analizza vari approcci e metodi del processo di ricerca delle informazioni, con riferimento anche ai fenomeni del sovraccarico informativo (Information Overload) e del divario digitale; riflette sul ruolo delle biblioteche e dei bibliotecari nel contrastare i su citati fenomeni, mediante lo sviluppo e la fornitura di servizi personalizzati (Reference Library), la cura della formazione dell’utente, grazie anche ai nuovi strumenti di interazione sociale in rete che il web 2.0 offre. Vengono introdotti i concetti base di bibliografia, biblioteconomia e documentazione (definizione, ambiti di competenza, cenni storici e relazioni tra le tre discipline): 1. Bibliografia: definizione; ambiti di competenza; cenni storici; tipologie; citazione bibliografica e stili citazionali (es. APA, MLA, Chicago/Turabian ecc.); compilazione repertori: la “catena bibliografica”; strumenti; norme ISO. 2. Biblioteconomia: definizione; ambiti di competenza; cenni storici (storia della biblioteca con cenni di storia del libro); tipologie bibliotecarie (statali, universitarie, pubbliche ecc.) – Legislazione bibliotecaria – Proprietà intellettuale e diritto d’autore ‐ Biblioteca pubblica: definizione, cenni storici, linee guida IFLA e Manifesto UNESCO – Biblioteca per ragazzi: definizione, cenni storici, linee guida IFLA e Manifesto UNESCO ‐ Biblioteca scolastica: definizione, cenni storici, linee guida IFLA (con particolare riguardo alle ultime) e Manifesto UNESCO ‐ Biblioteca come sistema complesso: organizzazione, programmazione, gestione e valutazione ‐ Automazione ‐ Trattamento e organizzazione dell’informazione ‐ Catalogazione descrittiva: scelta e forma dell’intestazione (REICAT) e ISBD ‐ Catalogazione semantica: Dewey, CDU, per soggetto e thesauri – OPAC ‐ Misurazione e valutazione ‐ Sviluppo di collezioni materiali e digitali e organizzazione degli spazi fisici e virtuali funzionali all’apprendimento attraverso le risorse 3. Documentazione: Documento e documentazione ‐ Tipologia documentaria – Trattamento dell’informazione ‐ Catena documentaria.
LIBRI DI TESTO 1. MARCO SANTORO, Lezioni di bibliografia, Milano: Editrice Bibliografica, 2012. ISBN 9788870757224. 2. GIOVANNA GRANATA, Introduzione alla biblioteconomia, Bologna: Il Mulino, 2013. 3. un volume a scelta nella collana “Conoscere la biblioteca” (Milano, Editrice Bibliografica) Dispense e materiali didattici della docente saranno disponibili nella piattaforma Moodle. Inoltre è vivamente consigliato (soprattutto ai fine della redazione della tesi): 1. JOSÉ M. PRELLEZO – JESUS M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia e tecniche del lavoro scientifico, Roma: LAS, 2007.
( testi)
Testi adottati: 1) Giovanna GRANATA, Introduzione alla biblioteconomia, Bologna: il Mulino, 2014. 2) Marco SANTORO, Lezioni di bibliografia, Milano: Editrice Bibliografica, 2012. 3) un volume a scelta nella collana “Conoscere la biblioteca”, Milano: Editrice Bibliografica
Inoltre, dispense e materiali didattici della docente saranno disponibili nella piattaforma Edmodo (selezionare classe "Bibl&Bibl-17-18").
Inoltre è vivamente consigliato: JOSÉ M. PRELLEZO – JESUS M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia e tecniche del lavoro scientifico, Roma: LAS, 2007.
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M-STO/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710258 -
LETTERATURA GRECA: L'ATTUALITA' DELL'ANTICO
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Erogato presso
20710258 LETTERATURA GRECA: L'ATTUALITA' DELL'ANTICO in LETTERE L-10 COZZOLI ADELE TERESA
( programma)
Titolo del corso: Il grande racconto di Ulisse
Descrizione dello svolgimento del corso: Il corso mira attraverso la lettura di passi determinanti dell’Odissea, contestualizzando l’opera nell’ambito storico e sociale, per cui è stata prodotta, al fine di tenerne presente le peculiarità, a leggere un testo classico greco come qualsiasi testo letterario, a maggior ragione considerando la rilevanza che la storia e il racconto di Odisseo ha avuto per le epoche successive del periodo antico e moderno.
Eventuale propedeuticità del corso: Si consiglia la frequenza assidua del corso. Il corso non presuppone la conoscenza della lingua greca, è rivolto anche chi non la conosca i testi verranno affrontati in traduzione
( testi)
Bibliografia: - Si consiglia un testo a scelta dell’Odissea in traduzione con testo originale a fronte. - Piero Boitani, Il grande racconto di Ulisse, Il Mulino 2016
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L-FIL-LET/02
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702775 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO
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M-STO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702496 -
STORIA DELLA CHIESA
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Erogato presso
20702496 STORIA DELLA CHIESA in SCIENZE STORICHE, DEL TERRITORIO E PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE L-42 N0 (A-Z) LUPI MARIA
( programma)
Lineamenti di storia della Chiesa in età moderna (XIV-XVIII secolo)
Il corso si propone di fornire i lineamenti di base della storia della Chiesa cattolica a partire dal tardo Medioevo, in particolare dallo scisma d'occidente, per arrivare alla vigilia della Rivoluzione francese, evidenziando i principali eventi e nodi problematici e prendendo in considerazione anche il rapporto con le altre confessioni religiose cristiane. Si presterà particolare attenzione alla terminologia propria della disciplina, alla collocazione spazio-temporale dei temi trattati, al significato e ruolo delle principali istituzioni religiose e alle interazioni con la società e la cultura. Per avviare gli studenti all’approccio critico alla letteratura e alle fonti, si affronteranno i principali dibattiti storiografici e si darà largo spazio alla lettura e commento delle fonti documentarie relative agli argomenti studiati anche con l’utilizzo di cartine, grafici e fonti iconografiche e altri mezzi audiovisivi. Si avvisano gli interessati che il corso dell’a.a. 2018-2019 verterà sulla Storia della Chiesa in età contemporanea.
( testi)
Testi: - Dossier di fonti fornito dal docente attraverso la bacheca personale on line. - G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. 1. L'età della Riforma, Brescia, Morcelliana, 1993, pp. 15-28; 55-275. - G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. 2. L'età dell'assolutismo, Brescia, Morcelliana, 1994, pp.13-208; 259-371. Ai frequentanti saranno date ulteriori indicazioni durante le lezioni.
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M-STO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710261 -
CIVILTA' BIZANTINA I
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Erogato presso
20710261 CIVILTA' BIZANTINA I in LETTERE L-10 RONCHEY SILVIA
( programma)
Titolo del corso: Che cos’è Bisanzio e a cosa serve studiarla? Introduzione alla civiltà bizantina.
Descrizione del corso: Una “explosive growth” della bizantinistica, ossia dello studio degli undici secoli di civiltà (330-1453) cui diamo il nome di Bisanzio, si è registrata in tutto il mondo tra la seconda metà del XX secolo e l’inizio del XXI, come ha scritto Glenn Bowersock (G. Bowersock, Storms over Byzantium, “New York Review of Books”, 21 November 2013). Decenni in cui gli studi bizantini “grew dramatically from academic obscurity into an industry”, propagandosi, ramificandosi, coinvolgendo studiosi di altre materie, creando un paesaggio ampio e complesso, disseminato di filiere produttive spesso trasversali alle istituzioni accademiche e agli stessi centri di ricerca. Il primo modulo di Civiltà Bizantina per la laurea triennale, rivolto agli studenti di Lettere Classiche ma anche di Storie e di Arte, mira anzitutto a rispondere alla domanda: che cos’è Bisanzio? a cosa serve studiare Bisanzio? in che cosa lo studio di Bisanzio è importante? e perché lo è non soltanto per chi voglia interessarsi alla bizantinistica in quanto tale, ma anche, se non soprattutto, per chi si stia oggi formando in discipline quali la filologia classica o la cristianistica, l’archeologia o la storia dell’arte — antica, medievale e moderna — e naturalmente la storia tout court — antica, medievale, moderna, contemporanea — così come la storia delle religioni o quella del pensiero filosofico? Nel corso si forniranno essenziali e precise coordinate diacroniche e geografiche e chiari elementi introduttivi di storia evenemenziale, ma ci si diffonderà anche, se non soprattutto, sulla lunga, coerente quanto multiforme vicenda civile e culturale di Bisanzio, con due obiettivi primari: (1) far emergere il suo ruolo nella perpetuazione delle forme di letteratura, d’arte, di studio e di pensiero che costituiscono quella che oggi consideriamo la ‘nostra’ civiltà occidentale europea e che sono alla base di ogni umanesimo, dunque di ogni studio umanistico; (2) illuminare il senso del millenario esperimento bizantino non solo nella storia politica e religiosa degli undici secoli in cui si è svolto, ma anche nella storia dell'idea di stato e nella parabola della geopolitica, spingendo lo sguardo verso le zone di irradiazione di civiltà, o meglio di incontro e scambio tra civiltà, che per un millennio l’impero ‘romano’ di Bisanzio ha direttamente o indirettamente presidiato. Bisanzio, la superpotenza del Medioevo mediterraneo, fu un tentativo di stato laico, se pure dominato da un'ideologia ultraterrena, amministrato secondo il diritto classico da un'élite dominante ramificata, educata, cosmopolita e parzialmente plurilingue, attinta da quell'immenso serbatoio di talenti che era la sterminata provincia grande-bizantina. La classe dirigente di Costantinopoli operava in un Palazzo che ebbe al suo interno archivi immensi, una biblioteca di vertiginosa ampiezza, un’università giuridico-filosofica che esprimeva i vertici dello stato. Dove gli imperatori potevano essere grandi letterati, i consiglieri di governo avevano talvolta la carica di “console dei filosofi”, le molte donne di potere — imperatrici, e non solo — conoscevano a memoria i versi di Omero e anche l'ultimo segretario del più sperduto dei sekreta sapeva citare alla lettera Platone e Aristotele. I documenti dell'esperienza di Bisanzio sono anzitutto un inestimabile repertorio di resistenza culturale. Nelle lezioni del corso si offriranno gli strumenti fondamentali per ricostruire questa resistenza dell’antico, questa inestinta vocazione umanistica, declinata in secoli e secoli di trasmissione e studio filologico dei classici — che sostanziava capillarmente la vita intellettuale individuale e collettiva e la stessa struttura statale e amministrativa dello stato — ma anche di autonoma espressione letteraria e poetica, spesso sottostimata nel suo valore e significato. Si forniranno inoltre nozioni di geografia dell’impero, cenni di archeologia e topografia (principalmente costantinopolitana, ma con riferimenti agli altri principali centri urbani della basileia e alla loro evoluzione storica nel corso del millennio, con particolare riferimento alle poleis di Tessalonica e di Mistrà), si offriranno brevi ma chiare informazioni sulla storia delle province, sui loro centri monastici, sui modi di vita e produzione delle loro aree rurali. La civiltà bizantina verrà inquadrata nella molteplicità delle sue espressioni, comprese quelle artistiche e monumentali, allo scopo di fornirne un quadro globale e quanto più possibile articolato, che spieghi la sua egemonia nel mondo medievale e dia conto del suo lascito al mondo moderno. Chi seguirà le lezioni del corso sarà liberato dalla visione mistificatoria di Bisanzio come ‘decadenza infinitamente protratta’ e della sua letteratura come prodotto di una “civiltà, diciamo pure, inferiore” (secondo la paradossale definizione che Giorgio Pasquali diede nella voce Bizantina, letteratura dell'Enciclopedia Italiana, VII, 1930), visione superata, se non diametralmente rovesciata, dal fervore di studi scientifici che dagli anni 60 del Secolo Breve hanno reso la bizantinistica una delle discipline a più alto tasso di crescita scientifica. Lo studente sarà indotto a rilevare invece la dimensione prepotentemente rinascimentale della civiltà bizantina come successione di rinascenze, che sfocerà direttamente nel Rinascimento europeo. La Seconda Roma verrà riscattata dalle incomprensioni alimentate, durante il Medioevo, da alcune rivalità ecclesiastiche con la Prima Roma dei papi. E si rileverà l'influenza e persistenza delle forme bizantine — la mentalità politica, le strutture sociali ed economiche, ma anche le espressioni letterarie e artistiche della sua cultura multietnica — non solo nell’impero della Terza Roma, la Russia, ma anche in quell’altro erede di Bisanzio che fu l’impero ottomano. Ancora oggi, nel secondo decennio del ventunesimo secolo, non sfuggirà del resto a un sereno osservatore delle vicende del globo che le zone in ebollizione e incandescenza, le faglie di attrito e le soglie di crisi del nuovo secolo, dai Balcani al Mar Nero, dal Caucaso all’Anatolia orientale al Medio Oriente, appartengono, e non è un caso, al territorio che fu dell'impero multinazionale di Bisanzio, prolungato in quello zarista e poi sovietico da un lato, in quello ottomano e poi turco dall’altro.
( testi)
Bibliografia
- Testi obbligatori
• S. Ronchey, Lo Stato Bizantino, Torino, Einaudi Tascabili, 2002 • S. Ronchey, Bisanzio fino alla quarta crociata, in A. Barbero e S. Carocci (a cura di), Storia d'Europa e del Mediterraneo, vol. VIII, Roma, Salerno, 2006, pp. 215-255
- Testi aggiuntivi da portare all’esame (a scelta)
• G. Ostrogorsky, Storia dell’impero bizantino, Torino, Einaudi Tascabili, 2005 • Pertusi, Bizantina, Civiltà, in “Enciclopedia Italiana”, App. II/1 (1938-48), Roma 1948, pp. 414 sgg • AA.VV., Il mondo bizantino, I: L’impero romano d’Oriente (330-641), C. a c. di C. Morrisson, edizione italiana a c. di S. Ronchey e T. Braccini, Torino, Einaudi, 2007 [capitoli a scelta da concordare con la docente] • AA.VV., Il mondo bizantino, II: l’Impero bizantino (641-1204), a c. di J.-C. Cheynet, edizione italiana a c. di S. Ronchey e T. Braccini, Torino, Einaudi, 2008 [capitoli a scelta da concordare con la docente] • AA.VV., Il mondo bizantino. III: L’Impero greco (1204-1453), a c. di A. Laiou e C. Morrisson, edizione italiana a c. di S. Ronchey e T. Braccini, Torino, Einaudi, 2013 [capitoli a scelta da concordare con la docente] • AA.VV., Lo spazio letterario del Medioevo, III/2. La cultura bizantina, a c. di G. Cavallo, Roma, Salerno, 2004 [capitoli a scelta da concordare con la docente] • AA.VV., L’uomo bizantino, a c. di G. Cavallo, Roma-Bari, Laterza, 1992 • Kazhdan, Bisanzio e la sua civiltà, Roma-Bari, Laterza, 1995 • Kazhdan, La produzione intellettuale a Bisanzio. Libri e scrittori in una società colta, Napoli, Liguori, 1983 • A.P. Kazhdan - S. Ronchey, L’aristocrazia bizantina, postfazione di L. Canfora, Palermo, Sellerio, 1999 • G. Dagron, Costantinopoli. Nascita di una capitale, trad. it. Einaudi 1991 • P. Schreiner, Costantinopoli, metropoli dai mille volti, Roma, Salerno, 2009 • S. Ronchey – T. Braccini, Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d’Oriente, Torino, Einaudi, 2010 • J. Herrin, Bisanzio. Storia straordinaria di un impero millenario, trad. it., Milano, Corbaccio, 2008 • L. Brubaker, L’invenzione dell’iconoclasmo bizantino, trad. it., a c. di M. C. Carile, Roma, Viella, 2016 • S. Ronchey, Bisanzio Continuata. Presupposti ideologici dell’attualizzazione di Bisanzio nell’età moderna, in G. Cavallo (a cura di), Lo spazio letterario del medioevo, III/1. La cultura bizantina, Roma, Salerno, 2005, pp. 691-727 • S. Ronchey, Charles Diehl, o del bizantinismo, in C. Diehl, Figure bizantine, ed. it., Torino, Einaudi 2007, pp. vii-xiv • G. Ravegnani, I bizantini in Italia, Bologna, Il Mulino, 2004 - Testi in lingua straniera N.B. Chi ha desiderio o necessità di portare all’esame testi in lingua inglese, francese o tedesca può concordarli con la docente, che sarà lieta di facilitarne anche il reperimento.
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6
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L-FIL-LET/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20704222 -
ESTETICA
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Erogato presso
20704222 ESTETICA in FILOSOFIA L-5 N0 ANGELUCCI DANIELA
( programma)
Dopo una prima parte introduttiva sulla nascita della disciplina e il concetto di esperienza estetica, il corso approfondirà i concetti di bello e sublime, con particolare riferimento ad alcuni autori.
( testi)
P. D’Angelo, Estetica, Laterza, Roma-Bari. Estetica, a cura di P. D’Angelo, E. Franzini, G. Scaramuzza, Raffaello Cortina, Milano. E. Burke, Inchiesta sul bello e il sublime, Aesthetica, Palermo. I. Kant, Analitica del bello; Analitica del sublime, in Critica della facoltà di giudizio (a cura di E. Garroni, H. Hohenegger, Einaudi, Torino, o altra edizione). J.-F. Lyotard, Anima Minima, Pratiche, Parma (fotocopie fornite dalla docente).
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M-FIL/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710265 -
DIPLOMATICA
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Erogato presso
20710265 DIPLOMATICA in LETTERE L-10 AMMIRATI SERENA
( programma)
Il corso intende presentare le principali caratteristiche dei documenti nella tradizione giuridica occidentale, con particolare riguardo al loro valore per gli studi storici. In proposito verranno esaminati i caratteri esterni e quelli interni del documento, nonché il panorama culturale dei tempi e dei luoghi di produzione delle principali tipologie documentarie, ponendole in relazione colle tradizioni giuridiche e culturali proprie della storia dell’Occidente. In tale modo la diplomatica viene intesa come scienza storica capace di fungere da sostegno critico fondamentale alle discipline storiche, che trovano nella documentazione manoscritta una parte importante delle loro fonti primarie di studio. In particolare si avrà attenzione per l’illustrazione della documentazione di origine latina medievale, che si presenta particolarmente complessa nella sua valutazione quale documento storico; è altresi previsto un approfondimento dedicato al sistema documentario medievale della città di Roma. Sono previsti in tale corso sia l’esame di riproduzioni di documenti, sia l’esame diretto di manoscritti e materiali scrittori, attraverso visite in archivi e biblioteche. È consigliata la conoscenza del latino.
( testi)
La prova finale comprenderà la conoscenza dei materiali distribuiti (in formato cartaceo ed elettronico) nel corso delle lezioni ed esercitazioni. È inoltre richiesto lo studio di: • Alessandro Pratesi, Genesi e forme del documento medievale, III edizione, Roma, Jouvence, 1999 (Guide, 3); • due saggi, a scelta fra quelli che verranno distribuiti nel corso delle lezioni.
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702412 -
PALEOGRAFIA
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
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Erogato presso
20706081 SOCIOLOGIA DEI MEDIA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 N0 NOVELLI EDOARDO
( programma)
Programma 2017/18: Televisione e società Italiana Il corso di Sociologia dei Media dell’anno 2017/18 intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro. Il corso si articola in due parti una teorica-generale ed una monografica specifica. La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli inerpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. La seconda parte modulo è dedicata all’impatto dello strumento televisivo sulla società e sulla cultura italiana dagli anni 50’ ai giorni nostri. Questa parte intende fornire la conoscenza della storia della televisione in italia e dei suoi programmi nelle diverse fasi e stagioni del Paese e l’analisi delle principali ricadute sui comportamenti e sull’identità privata e collettiva degli italiani. Nella seconda parte del corso verranno proiettati e analizzati alcuni dei più importanti programmi televisivi della storia della televisione italiana.
( testi)
Programma d’esame: - Luciano Paccagnella, Sociologia della Comunicazione, ed. 2012 Bologna, Il Mulino, cap. 3 – 4 – 5. - Francesca Anania, Breve storia della radio e della televisione italiana, Roma, Carocci 2015. In caso di indisponibilità il libro può essere prenotato presso le librerie e verrà stampato on demand. La libreria Libropoli presso il Dams ha già attivato questo canale con l'editore (tempo di attesa circa due settimane). - Edoardo Novelli, La democrazia del Talk-show, Carocci, Roma 2016.
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6
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SPS/08
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703197 -
EPIGRAFIA GRECA
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Erogato presso
20703197 EPIGRAFIA GRECA in LETTERE L-10 FABIANI ROBERTA
( programma)
Titolo del corso: Introduzione all’epigrafia greca
Descrizione del corso: Il corso prevede: (a) un’introduzione generale alla disciplina (origine e sviluppo della scrittura alfabetica in Grecia, caratteristiche degli alfabeti locali, tipologia delle iscrizioni e dei relativi supporti, bibliografia di settore, strumenti informatici specialistici ecc.); (b) esercitazioni pratiche, che mireranno all’acquisizione delle tecniche e delle convenzioni fondamentali per la schedatura e per l’edizione dei testi epigrafici; (c) lettura e approfondimento storico-critico di testi epigrafici di diversa tipologia.
Eventuale propedeuticità del corso: Il corso è destinato in primo luogo agli studenti di area antichistica: per sostenere l’esame è infatti indispensabile una buona conoscenza pregressa della Storia greca (per gli studenti provenienti da Roma Tre: esame di “Storia greca” [6 CFU] per la laurea triennale) e della lingua greca. Dato il carattere tecnico e la struttura in buona parte seminariale del corso (si prevede la partecipazione attiva degli allievi), l'esame è preferibilmente destinato a studenti frequentanti. La presenza al corso è verificata di volta in volta mediante appello. All’esame, le iscrizioni dovranno essere lette in greco.
Tipologia dell’esame: Orale. Per poter sostenere l'esame gli studenti dovranno presentare, almeno dieci giorni prima dell'appello, un elaborato scritto contenente lo studio (lemma, trascrizione, traduzione e sintetico commento tipologico secondo indicazioni che saranno tempestivamente fornite) di un'epigrafe assegnata dalla docente già durante il corso.
( testi)
Bibliografia: A) M. Guarducci, L'Epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1987 (e successive ristampe). B) M. Guarducci, Epigrafia greca, I, Roma 20052, pp. 391-487. C) Materiale fornito dalla docente.
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L-ANT/02
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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