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22910059 -
LETTERATURA ITALIANA e DIDATTICA della LETTERATURA
(obiettivi)
Con lo studio della Letteratura italiana e didattica della letteratura lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e comprensione: - definire ed identificare il campo epistemologico e metodologico della disciplina, attraverso approfondimenti del significati dei termini letteratura e corrente letteraria e attraverso l'analisi del rapporto tra classici e contemporanei nella letteratura italiana, europea e internazionale; - acquisire conoscenze di base sulla letteratura italiana e sulle principali correnti letterarie nel contesto nazionale, europeo, internazionale. In termini di applicazione della conoscenza e della comprensione: - Individuare linee metodologiche e buone pratiche per l'introduzione della lettura e della letteratura nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria; - utilizzare tecniche operative idonee a stimolare curiosità e interesse negli alunni, quali la lettura ad alta voce e l'uso di tecnologie di supporto come la LIM. In termini di autonomia di giudizio: - collegare le conoscenze e le competenze acquisite alle caratteristiche individuali di ciascun alunno e ad una attenta analisi dell'ambiente in cui si opera; - mantenere sempre viva e attuale la conoscenza dei successi letterari e saperne valutare la validità. In termini di abilità comunicative: - acquisire capacità di coordinamento con colleghi del proprio corso nella stesura di attività di promozione della lettura in prospettiva di organizzare analoghe attività con i colleghi del collegio scolastico ; - saper effettuare scelte mirate sulle letture di classici e contemporanei nella prospettiva di una condivisione con colleghi scolastici di classi parallele. In termini di capacità di apprendimento: - saper utilizzare le conoscenze letterarie acquisite per trasformarle in competenze pedagogiche e abilità tecniche al fine di renderle operative nella realizzazione di percorsi didattici rivolti all’apprendimento di tematiche che, partendo dalla letteratura, siano in grado di ampliarsi a livello iterdisciplinare.
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SANTARONE DONATO
( programma)
Dipartimento di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Anno Accademico 2021-2022
LETTERATURA ITALIANA E DIDATTICA DELLA LETTERATURA 12 CFU 90 ore
Prof. Donatello Santarone
Titolo e contenuti del corso
Per Dante Attraverso Dante
Lettura e commento di canti scelti della Divina Commedia
Il corso si propone di leggere e commentare a lezione quindici canti della Commedia di Dante Alighieri, cinque per cantica (Inferno, Purgatorio, Paradiso). Si raccomanda, naturalmente, la lettura autonoma dell’intero Poema per i necessari confronti e collegamenti intertestuali. Il Dante che vogliamo avvicinare non vuole essere il Dante-monumento o il Dante-naftalina, intoccabile e inavvicinabile, che molti celebrano in maniera talvolta acritica. Ma neanche il Dante-evento o il Dante-intrattenimento. Un Dante né postmoderno, né esoterico, né asfitticamente accademico. Un Dante da “usare” oggi come fermento per le nostre domande, inquietudini, aspirazioni. Un Dante, per prima cosa, da leggere, studiare, interpretare. Perché senza questo preliminare e fondamentale atto tutto diventa effimero. “Leggilo e rileggilo, – ci ricordava Vittorio Sermonti – e non sarai mai l’identica persona che lo ha letto la penultima volta; per quanto tu te ne ricordi, la tua stessa memoria ti si svelerà non come un patrimonio acquisito una volta per tutte, ma come uno sterminato e rischiosissimo campo di avventure.” Quindi un corso che susciti la curiosità di leggerne o rileggerne l’opera, che stimoli le studentesse a disconnettersi e a trovare il tempo per un corpo a corpo con il testo dantesco, con la “fatica del concetto” che necessariamente comporta la lettura di un grande classico, con l’attenzione alla profondità della parola della Commedia, provando per un poco a sottrarsi al rumore di fondo che spesso accompagna il discorso sull’Alighieri. Perché “il grande fiorentino” crea con la Commedia un’opera-mondo, manifestazione compiuta di quell’aspirazione ad una letteratura mondiale di cui parlava Goethe, una letteratura capace di leggere il mondo nella sua “totalità”. Una “totalità”, naturalmente, che va tradotta, interpretata, selezionata. E di cui va indagata anche la ricezione. Perché senza “questa traduzione, il testo non esiste, od è un oggetto, un libro chiuso, un geroglifico muto. La capacità di comprendere è proporzionale alla latitudine della esperienza del lettore, alla sua cultura; perché cultura è insomma anche la possibilità di intendere linguaggi diversi dal proprio particolare e usuale, linguaggi di altri uomini o classi o tempi o nazioni.”. Così scriveva Franco Fortini nel 1946 sul Politecnico presentando le Rime di Dante curate da Gianfranco Contini. E così scriverà nel 1991: “Quando ci si pone la questione se Dante conserva o no il suo mondo per noi dobbiamo chiederci l’inverso: in che misura il nostro mondo può essere, per dir così, dantizzato in qualche modo.” E in questa prospettiva cercheremo anche di individuare in quali autori del Novecento si è generata questa dantizzazione: da Pound a Eliot, da Borges a Osip Mandel’štam, da Derek Walcott a Seamus Heaney, da Pascoli a Montale e Saba, da Luzi, Primo Levi, Fortini a Pasolini, Zanzotto, Giudici e tanti altri ancora. La lettura dei testi, l’interpretazione come esercizio critico dell’immaginazione, con il conseguente commento storico-critico, tenterà di consolidare tre capacità di cui parla il critico Romano Luperini: “la capacità cognitiva, come allargamento e approfondimento delle conoscenze specifiche della disciplina e delle conoscenze linguistiche e culturali che si ottengono dalla fitta rete di interferenze che presiede all’atto della lettura e dell’interpretazione; la capacità immaginativa, come arricchimento esistenziale, emotivo e culturale prodotto dal contatto con quel grande serbatoio dell’immaginario che è la letteratura; la capacità critica, come educazione alla complessità e alla problematicità del momento ermeneutico, alla parzialità e al carattere interdialogico di ogni verità e alla dialettica democratica del conflitto delle interpretazioni. Queste tre capacità delineano altrettanti obiettivi formativi”. Numerosi studiosi e educatori – Dewey, Bruner, Gardner, ma anche, nel nostro paese, Malaguzzi, Lodi, Rodari – hanno più volte sostenuto la centralità dell’educazione artistica nei processi di apprendimento. Va quindi sottolineata l’importanza che ha lo studio della poesia per il potenziamento di quelle qualità che sono alla base di ogni autentica relazione educativa: l’ascolto, la profondità, l’attenzione, la capacità critica, la creatività. La poesia, in particolare, fa ricorso ad un linguaggio volutamente ambiguo, fondato su una molteplicità di significati, su una ricchezza semantica capace di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nella rete. La lettura della poesia dantesca diventa così anche una palestra di educazione linguistica per arricchire e approfondire la nostra capacità comunicativa. Come ha scritto un educatore di frontiera, don Roberto Sardelli, “i veri maestri non sono coloro che rendono facile lo studio, ma coloro che lo rendono difficile.” E Dante, da questo punto di vista, è senz’altro un vero maestro di complessità e profondità, di imprevedibilità stilistica e concettuale. Nella lettura dei testi verrà considerato il loro utilizzo nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, attraverso la lettura ad alta voce e la presentazione da parte delle studentesse e degli studenti di possibili percorsi didattici. Con l’avvertenza, tuttavia, che tale finalizzazione didattica non può essere l’approccio esclusivo con cui ci si avvicina ad un’opera. Lo studio della letteratura, il godimento estetico e conoscitivo che deriva dalla lettura di un testo letterario, la capacità di commuoversi di fronte al bello, sono beni in sé, presuppongono un atteggiamento disinteressato verso il sapere, nel tentativo di sollecitare lo sviluppo di una curiosità critica e creativa verso il mondo. Si studia per arricchire se stessi in quanto donne e uomini, cittadine e cittadini e insieme, anche, in quanto educatrici e educatori, maestre e maestri, formatrici e formatori. Anche perché è possibile costruire itinerari didattici innovativi e stimolanti per gli alunni solo se si conoscono a fondo gli autori che si vogliono utilizzare, solo se si penetra con consapevole profondità verticale nella ricchezza polisemica di un testo letterario. Come scrisse Italo Calvino a proposito dei classici della letteratura mondiale, “non si creda che i classici vanno letti perché “servono” a qualcosa. La sola ragione che si può addurre è che leggere i classici è meglio che non leggere i classici. E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran […]: “mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. “A cosa ti servirà?” gli fu chiesto. “A sapere quest’aria prima di morire”.
Obiettivi • Saper leggere e commentare criticamente un testo poetico, un testo narrativo e un testo argomentativo. • Sperimentare il carattere “straniante” del linguaggio della poesia. • Acquisire un metodo di lettura dei testi non impressionistico ma fondato il più possibile sulla “lettera” di ciò che il testo dice. • Saper connettere nell’analisi dei testi diversi saperi. • Acquisire capacità cognitive, immaginative, critiche. • Sperimentare percorsi di didattica della letteratura per la scuola dell’infanzia e primaria.
Importante: Per sostenere con profitto l’esame si consiglia vivamente di seguire le lezioni. Non per un obbligo burocratico, ma per realizzare uno scambio educativo e culturale in presenza e in profondità con il docente e le compagne/i di corso che solo la partecipazione attiva a lezione può consentire. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare per lezioni si farà ricorso alla piattaforma Moodle Formonline e a Microsoft Teams; mentre per gli esami si utilizzerà Microsoft Teams.
Attività previste per i Laboratori
I tre laboratori (canali 1, 2, 3) prevedono la presentazione da parte delle studentesse di un percorso di didattica della letteratura per la scuola dell’infanzia e primaria a partire da un canto o parti di esso della Divina Commedia di Dante. Il percorso ha al suo centro le terzine della Commedia, attraverso la lettura ad alta voce e il commento didattico, con tutte le necessarie espansioni linguistiche, stilistiche, letterarie, storiche, politiche, geografiche, filosofiche, educative, religiose, artistiche, astronomiche, matematiche, musicali, sportive, ludiche ecc. che si riterrà opportuno analizzare. Quel che conta non è la quantità di terzine analizzate ma la qualità, la profondità e la ricchezza dell’analisi e, ripeto, la capacità di mettere al primo posto nella proposta didattica il testo di Dante, l’”alterità ispida” delle sue terzine. Non, quindi, un Dante per bambini fatto solo di parafrasi, riassunti, rifacimenti, disegni colorati, figurine dei personaggi, in cui non si arriva mai ad ascoltare e a leggere la lingua della Commedia. Ma un Dante che consenta ai bambini un avvicinamento al testo attraverso la preziosa mediazione dell’insegnante che legge ad alta voce e insegna a leggere individualmente la Commedia e che ovviamente dovrà inventare tutti quei congegni didattici per consentire la piena godibilità del testo, ma sempre con la finalità di rendere familiari ai giovani lettori le terzine di Dante. Durante gli incontri di laboratorio le studentesse presenteranno i loro lavori attraverso la lettura ad alta voce di alcune terzine e con esempi concreti di brevi percorsi didattici tratti dalla Commedia (massimo 10 minuti). Evitando premesse generali sulla didattica, le metodologie, la Divina Commedia e quant’altro. I lavori presentati in aula saranno poi inviati al docente in forma scritta e completa per la valutazione finale di idoneità del laboratorio. Per cominciare a familiarizzare con le letture ad alta voce e per confrontare diverse interpretazioni, si consiglia l’ascolto di una parte del canto XXVI dell’Inferno (vv. 85-142), il canto di Ulisse, letto dalle seguenti “voci”: Carlo D’Angelo (Techetè Radio Rai), Vittorio Gassman (Youtube), Carmelo Bene (Youtube), Vittorio Sermonti (Youtube), Roberto Benigni (Youtube), Franco Fortini (Techetè Radio Rai).
Inizio delle lezioni Lunedì 4 ottobre 2021 ore 15-18: si raccomanda di portare a lezione, dal primo giorno, la Commedia di Dante. Considerato il carattere seminariale del corso, fondato sulla lettura e il commento del testo, senza il libro non sarà possibile fare lezione. N.b.: il calendario e il contenuto delle lezioni può subire variazioni nell’eventualità di sospensione dell’attività didattica da parte dell’Ateneo o del Dipartimento, di impegni istituzionali, convegnistici, di ricerca in Italia e all’estero del docente, di inviti ad esperti esterni, di impedimenti per malattia, di scioperi dei trasporti, ecc.
Orario delle lezioni Lunedì 15-18 Aula Martedì 10-13 Aula Tutte le lezioni si svolgono nel Polo Didattico in Via Principe Amedeo 184.
Orario di ricevimento delle studentesse e degli studenti Mercoledì ore 13-14, Stanza 20, piano quarto, Via del Castro Pretorio 20, 00185 Roma (traversa di Via Marsala, vicino alla Stazione Termini). Il docente riceve per appuntamento anche in altri giorni della settimana previo appuntamento concordato per email.
Contatti tel. 06/57339334 cell. 368/3062489 donatello.santarone@uniroma3.it
( testi)
Testi d’esame: Nota bene: si raccomanda, per quanto possibile, di utilizzare le edizioni indicate in elenco, selezionate per la qualità dei curatori e dei traduttori. I testi non più in commercio dovranno essere presi in prestito in biblioteca: Sistema Bibliotecario di Ateneo Roma Tre, Biblioteche Comunali di Roma e del Lazio, Biblioteca Nazionale Centrale, Biblioteca Angelica, Biblioteca Baldini, Biblioteca Universitaria Alessandrina, Biblioteca Casanatense, Biblioteca Vallicelliana, ecc.
1. Dante Alighieri, Divina Commedia:
Inferno, canti III, VI, X, XXVI, XXXIII
Purgatorio, canti I, VI, XI, XXVI, XXX
Paradiso, canti I, VI, XIV, XXVII, XXXI Per lo studio della Commedia vanno utilizzati almeno tre-quattro tra i seguenti commenti (si prega di attenersi unicamente a questo elenco):
Natalino Sapegno (La Nuova Italia) Umberto Bosco e Giovanni Reggio (Le Monnier Scuola – Mondadori Education) Emilio Pasquini e Antonio Quaglio (Garzanti) Maria Corti e Bianca Garavelli (Bompiani) Anna Maria Chiavacci Leonardi (Mondadori o Zanichelli) Giorgio Inglese (Carocci) Saverio Bellomo e Stefano Carrai (Einaudi: ad oggi sono disponibili Inferno e Purgatorio) Enrico Malato (Salerno) Robert Hollander, Simone Marchesi (Loescher).
2. Marco Santagata, Dante. Il romanzo della sua vita, Mondadori, Milano 2020.
3. Contributi critici sulla Commedia di autori classici e contemporanei disponibili in pdf nella piattaforma Formonline a partire dall’inizio del corso (ottobre 2021).
4. Un testo classico della letteratura italiana a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
5. Un testo di letteratura italiana contemporanea a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
6. Un testo classico di letteratura straniera a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
7. Un testo di letteratura straniera contemporanea a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
Testi di consultazione:
1. Per un orientamento letterario complessivo su Dante e la sua epoca, si consiglia la consultazione delle seguenti storie-antologie:
• L. Marchiani, R. Luperini, P. Cataldi, F. Marchese, Le parole le cose. Storia della letteratura italiana nel quadro della civiltà europea, vol. I, Palumbo, Palermo 2019. • G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, I classici nostri contemporanei, vol. I, Paravia – Pearson, Torino 2019. • G. Ferroni, Storia della letteratura italiana, vol. I, Mondadori Università, Milano 2012.
2. A questi manuali, pensati per la scuola e per l’università, aggiungiamo due “libri d’autore”:
• Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, introduzione di René Wellek, Rizzoli, Milano 2006. • Gianfranco Contini, Letteratura italiana delle origini, Rizzoli, Milano 2013.
3. Si raccomanda vivamente, inoltre, la consultazione di un manuale di storia medievale (si consigliano: G. Sabbatucci – V. Vidotto, Laterza; F. Barbagallo, Carocci; C. Frugoni - A. Barbero - C. Sclarandis, Zanichelli; R. Villari, Laterza; P. Viola, Einaudi; F. Gaeta – P. Villani, Principato; A. De Bernardi – S. Guarracino, Bruno Mondadori).
4. Si raccomanda, altresì, per comprendere il pensiero filosofico e teologico di Dante, la lettura di un manuale di filosofia (si consigliano N. Merker, Atlante storico della filosofia, Editori Riuniti; S. Veca, G. Picinali, D. Catalano, S. Marzocchi, Il pensiero e la meraviglia, vol. I, A-B, Zanichelli; M. Ferraris, Pensiero in movimento, vol. I, A-B, Paravia).
5. Per acquisire i fondamenti di un’educazione democratica è fondamentale leggere la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948. Un’intelligente “traduzione” didattica per la scuola primaria è quella del maestro Mario Lodi, Costituzione. La Legge degli Italiani riscritta per i bambini, per i giovani… per tutti, Casa delle Arti e del Gioco, Cremona 2018.
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12
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L-FIL-LET/10
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90
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910055 -
LABORATORIO di LETTERATURA ITALIANA e DIDATTICA della LETTERATURA
(obiettivi)
Con la frequenza del Laboratorio di Letteratura italiana e didattica della letteratura lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e comprensione: - Saper scegliere letture di qualità tra una rosa di autori classici e autori contemporanei nell’ambito della letteratura italiana, anche attraverso un raffronto con autori stranieri degli stessi periodi; In termini di applicazione della conoscenza e della comprensione: - Costruire percorsi di lettura con autori di qualità, creando situazioni di stimolo creativo, organizzando attività ludiche e utilizzando tecnologie diverse che, partendo dall’albo illustrato, conducano ad un uso consapevole dell’e-book. In termini di autonomia di giudizio: - Saper individuare autori classici e contemporanei che possano contribuire a fornire risposte utili in particolari situazioni di disagio sociale e/o ambientale. In termini di abilità comunicative: - saper utilizzare capolavori letterari del passato e del presente per stimolare attività individuali, di gruppo e collettive anche attraverso strategie educative ludiche; - saper stimolare il piacere della lettura per formare alunni consapevoli del valore delle conoscenze acquisibili attraverso la letteratura. In termini di capacità di apprendimento: - acquisire elementi metodologico-didattici per costruire insieme con gli alunni dei due ordini di scuola (infanzia e primaria) percorsi di letture individuali, collettive e ad alta voce, per avviarli ad una conoscenza diretta degli autori che nei successivi gradi scolastici saranno oggetto dell'insegnamento della letteratura italiana, consolidando in tal modo l'attuarsi di una reale continuità scolastica.
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SANTARONE DONATO
( programma)
Cfr. Programma "Letteratura italiana e didattica della letteratura".
( testi)
Cfr. Programma "Letteratura italiana e didattica della letteratura".
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1
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L-FIL-LET/10
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910056 -
LABORATORIO di PEDAGOGIA INCLUSIVA e DISABILITY STUDIES
(obiettivi)
Il laboratorio è finalizzato a promuovere esperienze di comunità di pratiche nelle quali possano svilupparsi nei futuri docenti capacità di agire riflessivamente e di essere agentivi. Lo sfondo è rappresentato dalla partecipazione diretta ai processi di autoanalisi e automiglioramento della vita scolastica, anche nella prospettiva della socioanalisi narrativa.
Mediante la partecipazione al Laboratorio di Pedagogia Inclusiva e Disability Studies lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi
In termini di conoscenza e comprensione: - conoscenze e comprensione delle pratiche di riflessività ricorsiva in azione, dell’Agentività, dei processi di autoanalisi e automiglioramento, della socioanalisi narrativa
In termini di applicazione della conoscenza e della comprensione: - capacità di attuare una comunità di pratiche riflessiva e agentiva in grado di attuare, anche mediante la prospettiva della socioanalisi narrativa, processi di autoanalisi e automiglioramento
In termini di autonomia di giudizio: - Capacità di analizzare con consapevolezza i processi attuati e di indirizzarli verso il cambiamento
In termini di abilità comunicative: - essere in grado di lavorare in gruppo e di dare vita a una comunità di pratiche dialogando e confrontandosi in modo aperto
In termini di capacità di apprendimento: - dimostrare apertura e disponibilità a coinvolgersi nei processi attivati - dimostrare disponibilità alla sperimentazione - dimostrare capacità di analisi critica - esprimere apertura e creatività
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BOCCI FABIO
( programma)
Il laboratorio è finalizzato a promuovere esperienze di comunità di pratiche (nella prospettiva della “ricerca-formazione in azione”) nelle quali possano svilupparsi nei futuri docenti capacità di agire riflessivamente e di essere agentivi. Lo sfondo è rappresentato dalla partecipazione diretta ai processi di autoanalisi e automiglioramento della vita scolastica, anche nella prospettiva della socioanalisi narrativa
( testi)
Materiali forniti del docente
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2
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M-PED/03
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902619 -
LABORATORIO DI METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE
(obiettivi)
Dallo sviluppo del corpo in movimento alla formazione del cittadino – Un modello olistico a quattro pilastri: efficienza fisica, coordinazione motoria, funzioni cognitive e creatività, abilità di vita. Metodologie e didattiche per sviluppare l’efficienza fisica per la salute, la coordinazione motoria, e funzioni cognitive esecutive e la creatività motoria e di pensiero e le abilità di vita intrapersonali e interpersonali.
Con il Laboratorio di Metodi e didattiche delle attività motorie lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione: - Teoria dell’età evolutiva e dello sviluppo In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione: - modelli e metodi didattici per lo sviluppo dello schema corporeo, schemi posturali, schemi motori di base, capacità e abilità motorie; - sviluppo di percorsi formativi psico-motori per alunni con disabilità, o alunni con disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali - stili di insegnamento - metodo Joy of Moving In termini di autonomia di giudizio: - saper valutare criticamente le proprie azioni sui modelli didattici; - saper scegliere programmi, metodi, materiali per realizzare interventi formativi efficaci in base alle diverse situazioni che si presentano; - saper auto-valutare le proprie competenze didattico-educative. In termini di abilità comunicative: - possedere efficaci modalità comunicative nei diversi contesti didattici e professionali; - saper gestire in maniera competente i processi comunicativi con le famiglie e con i diversi interlocutori con i quali si è in rapporto di collaborazione. In termini di capacità di apprendimento: - acquisire competenze nell'utilizzare strategie di studio e di approfondimento ed integrazione, - acquisire la capacità di reperire fonti pertinenti inerenti i metodi e i percorsi didattici delle attività motorie e sportive. - saper svolgere la ricerca scientifica
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COCO DANIELE
( programma)
Il Laboratorio di METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE (1 CFU), I e II semestre (canale A-B-C, h. 8) sarà finalizzato alla costruzione di percorsi didattici di Educazione Motoria nella Scuola dell’Infanzia e Primaria.
( testi)
Coco D. (2014). Pedagogia del corpo ludico-motorio e sviluppo morale. Roma: Anicia.
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1
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M-EDF/01
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8
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22910065 -
TIROCINIO 5° ANNO
(obiettivi)
Il Corso di Laure Magistrale in Scienze delle Formazione Primaria prevede attività obbligatorie di tirocinio indiretto (preparazione, riflessione e discussione delle attività, documentazione per la relazione finale del tirocinio) e diretto nelle scuole. Le attività di tirocinio relative alla V annualità di corso si svolgono per un totale di 225 ore (9 CFU) e prevedono: attività di formazione presso l’università nel corso di entrambi i semestri, parallelamente alla realizzazione di un progetto educativo-didattico personale della durata di 100 ore da realizzare presso le istituzioni scolastiche convenzionate con il CdL, con la supervisione del tutor assegnato. Al termine della V annualità di corso lo studente avrà il compito di redigere la Relazione finale che verrà presentata unitamente alla Tesi nel corso dell’esame di laurea, al fine di conseguire l’abilitazione all’insegnamento sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria.
Obiettivi formativi: • elaborare, dopo la fase di osservazione, un percorso educativo-didattico sulla base degli approfondimenti teorici previsti, che tenga conto delle caratteristiche del macro e del micro contesto; • realizzare il percorso progettato in modo flessibile e documentarlo, utilizzando le modalità adeguate agli obiettivi; • valutare il percorso educativo-didattico ed il percorso formativo personale; • editare e strutturare la Relazione Finale di tirocinio, riflettendo sulle competenze maturate durante l’intero percorso formativo universitario.
In termini di conoscenza e comprensione: Con la partecipazione alle attività di tirocinio previste per il V anno, lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi: • approfondimento dell’inquadramento teorico relativo ai contenuti disciplinari del percorso educativo-didattico scelto, delle teorie pedagogiche sottese all’azione didattica e delle metodologie applicate nell’intervento in classe • conoscenza e modalità di utilizzo delle diverse strategie didattiche (lezione, lavoro di gruppo, lavoro individuale, discussione, mimesi, gioco, narrazione, cooperative learning, CLIL, story telling, learning by doing, lettura ad alta voce, ecc…) e selezione critica di strumenti e materiali didattici (sussidiari, libri, computer, uscite didattiche, materiali appositamente realizzati, ecc.)
In termini di applicazione della conoscenza e della comprensione: • ideazione di un progetto educativo-didattico secondo criteri di flessibilità, gradualità e continuità • selezione di contenuti disciplinari attinenti alle tematiche sviluppate nella Tesi di Laurea • adozione delle metodologie adeguate ai traguardi formativi individuati • conduzione delle attività educativo-didattiche e di animazione del gruppo, con un efficace utilizzo del dialogo, del racconto, della voce e del movimento (mimesis) • documentazione del percorso educativo didattico posto in essere, evidenziando l’attinenza con la programmazione didattica della classe accogliente ed illustrando gli elementi di innovatività proposti
In termini di autonomia di giudizio: • pianificazione dell’intero percorso delle attività di tirocinio (diretto ed indiretto), strutturando in modo ponderato le attività • capacità di selezionare ed attuare modalità relazionali funzionali alla gestione del gruppo classe • valutazione del percorso educativo-didattico in termini quantitativi e qualitativi e del percorso formativo personale, mettendo a confronto l’inquadramento teorico e la programmazione con gli effettivi risultati ottenuti in aula • capacità di riflettere criticamente sull’efficacia del proprio intervento educativo e didattico
In termini di abilità comunicative: • capacità di selezionare ed attuare modalità relazionali funzionali alla partecipazione al team di lavoro e alla vita scolastica • capacità di utilizzare linguaggi espressivi diversificati per favorire l’apprendimento nel rispetto degli stili cognitivi dei singoli allievi
In termini di capacità di apprendimento: • propensione alla sperimentazione di strategie, metodologie innovative ed interventi di ricerca-zione • capacità di analisi e gestione di situazioni-problema • rispetto e valorizzazione delle differenze individuali • attitudine alla riflessione sull’azione educativa e didattica, propria ed altrui, con l’ausilio di strumenti osservativi scientificamente validati (Peer-coaching e Tep-q).
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BORRUSO FRANCESCA
( programma)
I semestre Progettazione e valutazione del progetto didattico
II semestre Svolgimento del progetto didattico o nella scuola dell'infanzia o nella scuola primaria
( testi)
Cfr. Formonline - 5° anno
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9
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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22902622 -
LABORATORIO DI LINGUA INGLESE (V ANNO)
(obiettivi)
Il laboratorio mira all'approfondimento delle competenze linguistiche relative alla gestione della classe e all'utilizzo del classroom English, con particolare attenzione all'ipotesi di introduzione di tecniche didattiche specifiche. Gli studenti saranno portati ad acquisire capacità di:
1. Conoscenza e comprensione: conoscenza delle prospettive e dei modelli teorici relativi ai processi di insegnamento-apprendimento di una lingua seconda, con particolare attenzione all'ipotesi di introduzione di tecniche CLIL, Content-based Learning e Task-based Learning; conoscenza dei principali aspetti connessi al profilo professionale dell'insegnante, con riferimento anche agli aspetti organizzativi, relazionali e normativi, in particolare rispetto al QCER e alle Indicazioni Nazionali; conoscenze relative agli strumenti e alle tecnologie informatiche intesi come facilitatori integrativi alla didattica.
2. Applicazione di conoscenza e comprensione: utilizzare la L2 per creare una relazione educativa autentica, rivolta alla maturazione emotivo-affettiva, socio-culturale e cognitiva nella scuola dell’infanzia e primaria; progettare e realizzare percorsi formativi che utilizzino una varietà di metodologie e di soluzioni organizzative adeguate allo sviluppo del bambino e alla progressione degli apprendimenti; monitorare l’intervento didattico, anche selezionando ed adeguando strumenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti degli allievi; utilizzare la L2 per creare un clima di classe accogliente e inclusivo, favorevole all’integrazione degli alunni con disabilità, difficoltà di apprendimento e di differenti etnie, culture e credo religioso.
3. Autonomia di giudizio: Attraverso la presentazione dei contenuti in forma critica, gli studenti saranno motivati a: attivare le proprie capacità di problem-solving a partire dalla discussione di casi per interpretare i bisogni degli allievi di Scuola dell’infanzia e primaria alla luce dei contesti sociali contemporanei in prospettiva inter- e multi-culturale; utilizzare strategie di pensiero laterale e pensiero critico, considerare soluzioni alternative ai problemi e ad assumere decisioni rispondenti ai bisogni formativi degli allievi; autovalutare la propria preparazione professionale e l’efficacia dell’azione didattica proposta.
4. Abilità comunicative: modulare l’interazione verbale e non verbale in classe per favorire l’apprendimento integrato di lingua e abilità connesse (manifestare accoglienza; spiegare esperienze, concetti e teorie; motivare l’apprendimento e sostenere gli alunni in difficoltà; stimolare l’interazione tra pari); esporre in forma organizzata gli obiettivi e la natura dell’intervento didattico; utilizzare gli strumenti della comunicazione digitale nei contesti scolastici per favorire e attualizzare l’apprendimento linguistico.
5. Capacità di apprendimento: desiderio di migliorarsi professionalmente per tutta la durata della carriera; ampliare la cultura metodologico-didattica di base nel settore; approfondire i contenuti e i metodi di studio della didattica della L2 con un aggiornamento continuo dei repertori disciplinari alimentare il proprio apprendimento a livello linguistico e a livello professionale, tramite la ricerca bibliografica autonoma e la partecipazione interessata a opportunità di formazione e di aggiornamento
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LEPRONI RAFFAELLA
( programma)
Nell’ottica di affrontare la L2 in prospettiva europea, il laboratorio mira ad aiutare lo studente a sviluppare capacità di analisi culturale oltre che linguistica; la comprensione interculturale è argomento basilare per stimolare il dialogo e lo scambio di informazioni in aula, allo scopo di sviluppare una consapevolezza delle modalità di apprendimento della lingua straniera attraverso metodiche di auto-apprendimento e auto-valutazione. Il programma prevede il consolidamento di una competenza comunicativa della lingua inglese di livello intermediate corrispondente globalmente al livello B2 del Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue (cfr. Portfolio Linguistico Europeo http://www.coe.int/portfolio)
Nelle attività in aula si incoraggerà l’uso costante della lingua inglese e la riflessione sulla stessa in contrasto con la propria lingua madre. Sono previste pre-reading e post-reading activities ed esercitazioni di task-based learning. Allo scopo di sperimentare diverse metodologie della didattica della L2, ad ogni studente viene richiesto di sviluppare (autonomamente o in gruppo) la proposta di task sulla base delle indicazioni fornite in aula e in piattaforma, sia in progetti internazionali sia in eTwinning, per sperimentare poi in aula le dinamiche didattiche connesse allo storytelling e al CLIL, nell'ottica una discussione costruttiva ed un confronto fattivo tra gli studenti.
( testi)
- M. SLATTERY, J. WILLIS, L’inglese per I docenti della scuola primaria, Oxford University Press, 2005 - P. LIGHTBOWN, N. SPADA, How Languages are Learned, Oxford University Press - J. HARMER, How to Teach English, Pearson Longman, 2007 - M. MINNITI, Time In - English for Kids, reperibile su ilmiolibro.it
I materiali da utilizzare durante il laboratorio saranno messi a disposizione degli studenti su formonline.
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L-LIN/12
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22910254 -
LABORATORIO DI ESPRESSIVITA' CREATIVA
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BOCCI FABIO
( programma)
Lo scopo del laboratorio, che rientra tra le attività a scelta dello studente, è quello di sviluppare negli studenti conoscenze e competenze nel campo della creativa umana e delle modalità per mezzo delle quali si possa esprimere in ambito educativo-didattico. Il Presupposto di partenza riguarda il fatto che la creatività è una componente essenziale per dare vita a relazioni di insegnamento-apprendimento significative e inclusive
( testi)
Bruno Munari, Fantasia, Economica Laterza, Bari, 2017 (o altre edizioni)
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2
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M-PED/03
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22902620 -
SOCIOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Con lo studio della Sociologia generale lo studente sarà in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi.
In termini di conoscenza e comprensione: - identificare, indagare e comprendere i principali orientamenti della teoria del pensiero sociologico; - apprendere i fondamenti dell'epistemologia sociologica. In termini di applicazione della conoscenza e della comprensione: - apprendere gli elementi caratterizzanti dell’approccio allo studio del mutamento sociale, delle sue caratteristiche e dei suoi concetti di base; - identificare, analizzare e comprendere i fenomeni dei processi di sviluppo sociale.
In termini di autonomia di giudizio: - collegare la teoria sociologica alle tematiche di progresso e mutamento sociale; - comprendere la società globale del nostro secolo per mezzo delle correnti sociologiche.
In termini di abilità comunicative: - acquisire padronanza del linguaggio scientifico di competenza; - sviluppare la competenza nella progettazione e nella organizzazione del pensiero scientifico.
In termini di capacità di apprendimento: - comprendere miti, valori e modelli di comportamento dei modelli sociali contemporanei; - comprendere l'uso e le tecniche di metodologia quantitativa e qualitativa per l'analisi del sociale.
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GAMMAITONI MILENA
( programma)
Se si pensa alla sociologia come pensiero riflessivo sull’uomo, sul suo agire in società, si potrebbe affermare che sia esistita da sempre: dalla filosofia, nella letteratura, tra gli studiosi di ogni epoca, nei più svariati ambiti. Una scienza nasce dal bisogno degli uomini di soddisfare determinate necessità, proponendo delle risposte, soluzioni pratiche a problemi reali o esigenze conoscitive. La sociologia unisce teoria e ricerca empirica, e oggi, più che mai, è utile per saper analizzare e rispondere alle questioni della convivenza sociale: la cultura, la democrazia, la salute, la globalizzazione, l’ecologia, il genere e la sessualità, le migrazioni, le rappresentazioni simboliche, grandi tematiche che portano in sé le trasformazioni delle relazioni sociali, della famiglia, della stratificazione, dell’istruzione, della religione, delle arti, dell’utilizzo dei mass media. Il corso intende dunque affrontare le forme e i mutamenti del vivere in società, secondo diverse teorie e metodi di indagine, con l’obiettivo di rendere le studentesse e gli studenti sempre più autonome/i, critiche/i e consapevoli. Capaci di impostare ricerche empiriche concettualmente orientate. Sarà prestata una particolare attenzione ai temi più vicini ai percorsi professionali del corso di Laurea, con particolare attenzione all'infanzia. Durante il corso verranno organizzati incontri seminariali
( testi)
Testi di esame consigliati:
1) Neil J. Smelser, Manuale di Sociologia, Il Mulino oppure Franco Ferrarotti, Manuale di Sociologia, Laterza (in biblioteca) oppure Nuovo Manuale di Sociologia, a cura di R. Cipriani, Maggioli Ed, Seconda edizione 2) un testo a scelta tra: E. Goffman, La vita quotidiana come rappresentazione o I rituali dell’interazione, L. Berger, T. Luckmann, La realtà come costruzione sociale, M. Weber,Lo spirito protestante e le origini del capitalismo o La scienza come professione. La politica come professione, , E. Durkheim, Il Suicidio, P. H. Marcuse, L’uomo ad una dimensione, W. Adorno, La personalità autoritaria, P. Bourdieu, Il dominio maschile, Feltrinelli, C.W. Mills, L'immaginazione sociologica, Il Saggiatore, Hannah Arendt, Vita activa o Le origini del totalitarismo, qualsiasi edizione, Franco Ferrarotti, La sociologia alla riscoperta della qualità/oppure/ La sociologia, Agnes Heller, Per una teoria dei sentimenti, Mary Wollstonecraft, I diritti delle donne, Z. Bauman, Amore liquido. 3) Milena Gammaitoni, Storie di vita di artiste europee, dal Medioevo alla contemporaneità, Cleup, Padova 4) Un testo a scelta tra: (qualsiasi edizione, molti testi sono presenti in biblioteca e si possono richiedere nel sistema interbibliotecario nazionale)
M. D’Amato a cura, Immaginario e satanismo, K. Carnà, S. Rossetti, Corpi e identità, donne dal subcontinente indiano all’Italia, Maori Ed. 2021, Grassi E., Etica e intelligenza artificiale, questioni aperte, Armando, 2020, Chiara Carbone, Voci indigene e saperi sovversivi, Le donne Maori innovano le conoscenze, Mimesis, 2021, K Carnà, Nuove identità in una società multietnica, Percorsi tra scuole, religioni, famiglie, Cleup, 2020, C. Costa, B. Morsello, Incerta religiosità, forme molteplici del credere, Franco Angeli, 2020, F. Antonelli, a cura, Genere, sessualità e teorie sociologiche, Cedam, 2018, A. Romeo, Per una sociologia del corpo, Mondadori, 2018, I. Bartholini, Violenza di prossimità. La vittima, il carnefice, lo spettatore e il «grande occhio», M. Gammaitoni, a cura, Le arti e la politica. Le risposte della sociologia, Cleup, 2015, M. Gammaitoni, a cura, Per una sociologia delle arti. Storia e storie di vita, Cleup, 2012 L. Aversano, O. Caianiello, M. Gammaitoni, a cura, Musiciste e Compositrici, Storia e storie di vita, SEdM, 2021 ( ordinabile nel sito www.sedm.it), M. Gammaitoni, a cura, Roma in mutamento? Intercultura e inclusione per servizi pubblici innovativi, Cleup, 2021. I libri dell'editore Cleup si possono ordinare direttamente a redazione@cleup.it oppure on line su ibs libri,
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SPS/07
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivo generale della prova finale è la verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi del CdLMCU attraverso la discussione della tesi di laurea e della relazione finale del tirocinio. In particolare, con la tesi di laurea si valuta il grado di approfondimento di un argomento teorico o applicativo, svolto mediante un lavoro di ricerca o compilativo, riconducibile ad una delle discipline del Corso di Laurea. Con la relazione di tirocinio si valuta la qualità della riflessione e della documentazione sulle attività di tirocinio diretto svolte degli ultimi due anni del Corso di Laurea e sull'intero percorso di sviluppo professionale del laureando.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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