Docente
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SANTARONE DONATO
(programma)
Dipartimento di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Anno Accademico 2021-2022
LETTERATURA ITALIANA E DIDATTICA DELLA LETTERATURA 12 CFU 90 ore
Prof. Donatello Santarone
Titolo e contenuti del corso
Per Dante Attraverso Dante
Lettura e commento di canti scelti della Divina Commedia
Il corso si propone di leggere e commentare a lezione quindici canti della Commedia di Dante Alighieri, cinque per cantica (Inferno, Purgatorio, Paradiso). Si raccomanda, naturalmente, la lettura autonoma dell’intero Poema per i necessari confronti e collegamenti intertestuali. Il Dante che vogliamo avvicinare non vuole essere il Dante-monumento o il Dante-naftalina, intoccabile e inavvicinabile, che molti celebrano in maniera talvolta acritica. Ma neanche il Dante-evento o il Dante-intrattenimento. Un Dante né postmoderno, né esoterico, né asfitticamente accademico. Un Dante da “usare” oggi come fermento per le nostre domande, inquietudini, aspirazioni. Un Dante, per prima cosa, da leggere, studiare, interpretare. Perché senza questo preliminare e fondamentale atto tutto diventa effimero. “Leggilo e rileggilo, – ci ricordava Vittorio Sermonti – e non sarai mai l’identica persona che lo ha letto la penultima volta; per quanto tu te ne ricordi, la tua stessa memoria ti si svelerà non come un patrimonio acquisito una volta per tutte, ma come uno sterminato e rischiosissimo campo di avventure.” Quindi un corso che susciti la curiosità di leggerne o rileggerne l’opera, che stimoli le studentesse a disconnettersi e a trovare il tempo per un corpo a corpo con il testo dantesco, con la “fatica del concetto” che necessariamente comporta la lettura di un grande classico, con l’attenzione alla profondità della parola della Commedia, provando per un poco a sottrarsi al rumore di fondo che spesso accompagna il discorso sull’Alighieri. Perché “il grande fiorentino” crea con la Commedia un’opera-mondo, manifestazione compiuta di quell’aspirazione ad una letteratura mondiale di cui parlava Goethe, una letteratura capace di leggere il mondo nella sua “totalità”. Una “totalità”, naturalmente, che va tradotta, interpretata, selezionata. E di cui va indagata anche la ricezione. Perché senza “questa traduzione, il testo non esiste, od è un oggetto, un libro chiuso, un geroglifico muto. La capacità di comprendere è proporzionale alla latitudine della esperienza del lettore, alla sua cultura; perché cultura è insomma anche la possibilità di intendere linguaggi diversi dal proprio particolare e usuale, linguaggi di altri uomini o classi o tempi o nazioni.”. Così scriveva Franco Fortini nel 1946 sul Politecnico presentando le Rime di Dante curate da Gianfranco Contini. E così scriverà nel 1991: “Quando ci si pone la questione se Dante conserva o no il suo mondo per noi dobbiamo chiederci l’inverso: in che misura il nostro mondo può essere, per dir così, dantizzato in qualche modo.” E in questa prospettiva cercheremo anche di individuare in quali autori del Novecento si è generata questa dantizzazione: da Pound a Eliot, da Borges a Osip Mandel’štam, da Derek Walcott a Seamus Heaney, da Pascoli a Montale e Saba, da Luzi, Primo Levi, Fortini a Pasolini, Zanzotto, Giudici e tanti altri ancora. La lettura dei testi, l’interpretazione come esercizio critico dell’immaginazione, con il conseguente commento storico-critico, tenterà di consolidare tre capacità di cui parla il critico Romano Luperini: “la capacità cognitiva, come allargamento e approfondimento delle conoscenze specifiche della disciplina e delle conoscenze linguistiche e culturali che si ottengono dalla fitta rete di interferenze che presiede all’atto della lettura e dell’interpretazione; la capacità immaginativa, come arricchimento esistenziale, emotivo e culturale prodotto dal contatto con quel grande serbatoio dell’immaginario che è la letteratura; la capacità critica, come educazione alla complessità e alla problematicità del momento ermeneutico, alla parzialità e al carattere interdialogico di ogni verità e alla dialettica democratica del conflitto delle interpretazioni. Queste tre capacità delineano altrettanti obiettivi formativi”. Numerosi studiosi e educatori – Dewey, Bruner, Gardner, ma anche, nel nostro paese, Malaguzzi, Lodi, Rodari – hanno più volte sostenuto la centralità dell’educazione artistica nei processi di apprendimento. Va quindi sottolineata l’importanza che ha lo studio della poesia per il potenziamento di quelle qualità che sono alla base di ogni autentica relazione educativa: l’ascolto, la profondità, l’attenzione, la capacità critica, la creatività. La poesia, in particolare, fa ricorso ad un linguaggio volutamente ambiguo, fondato su una molteplicità di significati, su una ricchezza semantica capace di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nella rete. La lettura della poesia dantesca diventa così anche una palestra di educazione linguistica per arricchire e approfondire la nostra capacità comunicativa. Come ha scritto un educatore di frontiera, don Roberto Sardelli, “i veri maestri non sono coloro che rendono facile lo studio, ma coloro che lo rendono difficile.” E Dante, da questo punto di vista, è senz’altro un vero maestro di complessità e profondità, di imprevedibilità stilistica e concettuale. Nella lettura dei testi verrà considerato il loro utilizzo nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, attraverso la lettura ad alta voce e la presentazione da parte delle studentesse e degli studenti di possibili percorsi didattici. Con l’avvertenza, tuttavia, che tale finalizzazione didattica non può essere l’approccio esclusivo con cui ci si avvicina ad un’opera. Lo studio della letteratura, il godimento estetico e conoscitivo che deriva dalla lettura di un testo letterario, la capacità di commuoversi di fronte al bello, sono beni in sé, presuppongono un atteggiamento disinteressato verso il sapere, nel tentativo di sollecitare lo sviluppo di una curiosità critica e creativa verso il mondo. Si studia per arricchire se stessi in quanto donne e uomini, cittadine e cittadini e insieme, anche, in quanto educatrici e educatori, maestre e maestri, formatrici e formatori. Anche perché è possibile costruire itinerari didattici innovativi e stimolanti per gli alunni solo se si conoscono a fondo gli autori che si vogliono utilizzare, solo se si penetra con consapevole profondità verticale nella ricchezza polisemica di un testo letterario. Come scrisse Italo Calvino a proposito dei classici della letteratura mondiale, “non si creda che i classici vanno letti perché “servono” a qualcosa. La sola ragione che si può addurre è che leggere i classici è meglio che non leggere i classici. E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran […]: “mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. “A cosa ti servirà?” gli fu chiesto. “A sapere quest’aria prima di morire”.
Obiettivi • Saper leggere e commentare criticamente un testo poetico, un testo narrativo e un testo argomentativo. • Sperimentare il carattere “straniante” del linguaggio della poesia. • Acquisire un metodo di lettura dei testi non impressionistico ma fondato il più possibile sulla “lettera” di ciò che il testo dice. • Saper connettere nell’analisi dei testi diversi saperi. • Acquisire capacità cognitive, immaginative, critiche. • Sperimentare percorsi di didattica della letteratura per la scuola dell’infanzia e primaria.
Importante: Per sostenere con profitto l’esame si consiglia vivamente di seguire le lezioni. Non per un obbligo burocratico, ma per realizzare uno scambio educativo e culturale in presenza e in profondità con il docente e le compagne/i di corso che solo la partecipazione attiva a lezione può consentire. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare per lezioni si farà ricorso alla piattaforma Moodle Formonline e a Microsoft Teams; mentre per gli esami si utilizzerà Microsoft Teams.
Attività previste per i Laboratori
I tre laboratori (canali 1, 2, 3) prevedono la presentazione da parte delle studentesse di un percorso di didattica della letteratura per la scuola dell’infanzia e primaria a partire da un canto o parti di esso della Divina Commedia di Dante. Il percorso ha al suo centro le terzine della Commedia, attraverso la lettura ad alta voce e il commento didattico, con tutte le necessarie espansioni linguistiche, stilistiche, letterarie, storiche, politiche, geografiche, filosofiche, educative, religiose, artistiche, astronomiche, matematiche, musicali, sportive, ludiche ecc. che si riterrà opportuno analizzare. Quel che conta non è la quantità di terzine analizzate ma la qualità, la profondità e la ricchezza dell’analisi e, ripeto, la capacità di mettere al primo posto nella proposta didattica il testo di Dante, l’”alterità ispida” delle sue terzine. Non, quindi, un Dante per bambini fatto solo di parafrasi, riassunti, rifacimenti, disegni colorati, figurine dei personaggi, in cui non si arriva mai ad ascoltare e a leggere la lingua della Commedia. Ma un Dante che consenta ai bambini un avvicinamento al testo attraverso la preziosa mediazione dell’insegnante che legge ad alta voce e insegna a leggere individualmente la Commedia e che ovviamente dovrà inventare tutti quei congegni didattici per consentire la piena godibilità del testo, ma sempre con la finalità di rendere familiari ai giovani lettori le terzine di Dante. Durante gli incontri di laboratorio le studentesse presenteranno i loro lavori attraverso la lettura ad alta voce di alcune terzine e con esempi concreti di brevi percorsi didattici tratti dalla Commedia (massimo 10 minuti). Evitando premesse generali sulla didattica, le metodologie, la Divina Commedia e quant’altro. I lavori presentati in aula saranno poi inviati al docente in forma scritta e completa per la valutazione finale di idoneità del laboratorio. Per cominciare a familiarizzare con le letture ad alta voce e per confrontare diverse interpretazioni, si consiglia l’ascolto di una parte del canto XXVI dell’Inferno (vv. 85-142), il canto di Ulisse, letto dalle seguenti “voci”: Carlo D’Angelo (Techetè Radio Rai), Vittorio Gassman (Youtube), Carmelo Bene (Youtube), Vittorio Sermonti (Youtube), Roberto Benigni (Youtube), Franco Fortini (Techetè Radio Rai).
Inizio delle lezioni Lunedì 4 ottobre 2021 ore 15-18: si raccomanda di portare a lezione, dal primo giorno, la Commedia di Dante. Considerato il carattere seminariale del corso, fondato sulla lettura e il commento del testo, senza il libro non sarà possibile fare lezione. N.b.: il calendario e il contenuto delle lezioni può subire variazioni nell’eventualità di sospensione dell’attività didattica da parte dell’Ateneo o del Dipartimento, di impegni istituzionali, convegnistici, di ricerca in Italia e all’estero del docente, di inviti ad esperti esterni, di impedimenti per malattia, di scioperi dei trasporti, ecc.
Orario delle lezioni Lunedì 15-18 Aula Martedì 10-13 Aula Tutte le lezioni si svolgono nel Polo Didattico in Via Principe Amedeo 184.
Orario di ricevimento delle studentesse e degli studenti Mercoledì ore 13-14, Stanza 20, piano quarto, Via del Castro Pretorio 20, 00185 Roma (traversa di Via Marsala, vicino alla Stazione Termini). Il docente riceve per appuntamento anche in altri giorni della settimana previo appuntamento concordato per email.
Contatti tel. 06/57339334 cell. 368/3062489 donatello.santarone@uniroma3.it
(testi)
Testi d’esame: Nota bene: si raccomanda, per quanto possibile, di utilizzare le edizioni indicate in elenco, selezionate per la qualità dei curatori e dei traduttori. I testi non più in commercio dovranno essere presi in prestito in biblioteca: Sistema Bibliotecario di Ateneo Roma Tre, Biblioteche Comunali di Roma e del Lazio, Biblioteca Nazionale Centrale, Biblioteca Angelica, Biblioteca Baldini, Biblioteca Universitaria Alessandrina, Biblioteca Casanatense, Biblioteca Vallicelliana, ecc.
1. Dante Alighieri, Divina Commedia:
Inferno, canti III, VI, X, XXVI, XXXIII
Purgatorio, canti I, VI, XI, XXVI, XXX
Paradiso, canti I, VI, XIV, XXVII, XXXI Per lo studio della Commedia vanno utilizzati almeno tre-quattro tra i seguenti commenti (si prega di attenersi unicamente a questo elenco):
Natalino Sapegno (La Nuova Italia) Umberto Bosco e Giovanni Reggio (Le Monnier Scuola – Mondadori Education) Emilio Pasquini e Antonio Quaglio (Garzanti) Maria Corti e Bianca Garavelli (Bompiani) Anna Maria Chiavacci Leonardi (Mondadori o Zanichelli) Giorgio Inglese (Carocci) Saverio Bellomo e Stefano Carrai (Einaudi: ad oggi sono disponibili Inferno e Purgatorio) Enrico Malato (Salerno) Robert Hollander, Simone Marchesi (Loescher).
2. Marco Santagata, Dante. Il romanzo della sua vita, Mondadori, Milano 2020.
3. Contributi critici sulla Commedia di autori classici e contemporanei disponibili in pdf nella piattaforma Formonline a partire dall’inizio del corso (ottobre 2021).
4. Un testo classico della letteratura italiana a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
5. Un testo di letteratura italiana contemporanea a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
6. Un testo classico di letteratura straniera a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
7. Un testo di letteratura straniera contemporanea a scelta tra quelli presenti nell’elenco “Testi a scelta”;
Testi di consultazione:
1. Per un orientamento letterario complessivo su Dante e la sua epoca, si consiglia la consultazione delle seguenti storie-antologie:
• L. Marchiani, R. Luperini, P. Cataldi, F. Marchese, Le parole le cose. Storia della letteratura italiana nel quadro della civiltà europea, vol. I, Palumbo, Palermo 2019. • G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, I classici nostri contemporanei, vol. I, Paravia – Pearson, Torino 2019. • G. Ferroni, Storia della letteratura italiana, vol. I, Mondadori Università, Milano 2012.
2. A questi manuali, pensati per la scuola e per l’università, aggiungiamo due “libri d’autore”:
• Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, introduzione di René Wellek, Rizzoli, Milano 2006. • Gianfranco Contini, Letteratura italiana delle origini, Rizzoli, Milano 2013.
3. Si raccomanda vivamente, inoltre, la consultazione di un manuale di storia medievale (si consigliano: G. Sabbatucci – V. Vidotto, Laterza; F. Barbagallo, Carocci; C. Frugoni - A. Barbero - C. Sclarandis, Zanichelli; R. Villari, Laterza; P. Viola, Einaudi; F. Gaeta – P. Villani, Principato; A. De Bernardi – S. Guarracino, Bruno Mondadori).
4. Si raccomanda, altresì, per comprendere il pensiero filosofico e teologico di Dante, la lettura di un manuale di filosofia (si consigliano N. Merker, Atlante storico della filosofia, Editori Riuniti; S. Veca, G. Picinali, D. Catalano, S. Marzocchi, Il pensiero e la meraviglia, vol. I, A-B, Zanichelli; M. Ferraris, Pensiero in movimento, vol. I, A-B, Paravia).
5. Per acquisire i fondamenti di un’educazione democratica è fondamentale leggere la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948. Un’intelligente “traduzione” didattica per la scuola primaria è quella del maestro Mario Lodi, Costituzione. La Legge degli Italiani riscritta per i bambini, per i giovani… per tutti, Casa delle Arti e del Gioco, Cremona 2018.
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