Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Filmografia (lungometraggi):
Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. Un volume a scelta tra: I.Perniola, Godard: Fino all'ultimo respiro, Carocci, Roma, 2022. D.Bruni, De Sica: Ladri di biciclette, Carocci, Roma, 2022 R.Menarini: Hitchcock: La donna che visse due volte, Carocci, Roma, 2023. Materiale didattico integrativo reperibile su Moodle. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Vertigo (La donna che visse due volte, A. Hitchcock, 1954) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Queimada (Gillo Pontecorvo, 1969) Duel (S. Spielberg, 1971) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703401 -
MODELLI GESTIONALI DI TEATRO
(obiettivi)
L’obiettivo primario del corso è di far conoscere agli studenti diverse realtà dello spettacolo dal vivo attraverso l’analisi delle diverse realtà italiane.
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DI GIACOMO CLAUDIA
(programma)
Il programma didattico consiste nell’analisi del sistema dello spettacolo dal vivo, con riferimento ai diversi modelli di gestione di teatri e imprese creative italiane ed europee. Viene analizzato il quadro normativo di settore, sia dal punto di vista della legislazione attuale sia delle sue applicazioni. In particolare si approfondiscono le modalità di accesso al finanziamento pubblico, nei confronti di Europa, Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Il programma prevede l’esame di casi specifici di modelli di gestione italiani con la presenza in classe di alcuni operatori (organizzatori, delegati di produzioni, direttori, artisti) che forniscono una testimonianza del loro modello organizzativo, della loro programmazione artistica e della sostenibilità economica di un’impresa culturale. Si prendono in esame inoltre alcuni modelli di riferimento di teatri e festival stranieri.
(testi)
Tra gli argomenti trattati si cita: la mappatura del sistema: quali teatri e quali imprese; la dimensione organizzativa (funzionigramma e organigramma delle imprese culturali), la dimensione giuridica (profit e no profit) la dimensione economica, i finanziamenti europei (Europa Creativa e Erasmus Plus), i finanziamenti statali (analisi decreto 2017 e successive modifiche del MIC). Per i frequentanti:
“Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NUOVA Edizione Franco Angeli 2016 Dispense del docente da richiedere alla mail: claudia.digiacomo@uniroma3.it Più per i non frequentanti: “Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NEW EDITION Franco Angeli 2016 IL SISTEMA TEATRALE. STORIA DELL'ORGANIZZAZIONE, DELL'ECONOMIA E DELLE POLITICHE DEL TEATRO IN ITALIA - CAVAGLIERI LIVIA - Editore AUDINO 2021, Dispense supplementari del docente da richiedere alla mail: claudia.digiacomo@uniroma3.it |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702652 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE
(obiettivi)
Introduzione generale. Gli elementi fondamentali. Metodi e tecniche. Il lavoro di campo.
Attualità dell’antropologia: chi sono gli altri; migrazioni; le società tradizionali; le società e le culture nel mondo globalizzato. Un corso di formazione primaria utile a insegnanti, docenti, operatori sociali.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Tema del corso di quest'anno: vite da abitare.
(testi)
Modi e forme di come le persone "costruiscono" le proprie vite. Percorsi biografici, tracciati individuali e scambi collettivi. Strategie individuali e organizzazione sociale. I sistemi performativi: dalla soggettività alla collettività. Manuale
1. Manuale o parte generale: Ugo Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Milano, Mondadori, 2015. Stefano De Matteis, Il dilemma dell'aragosta. La forza della vulnerabilità, Milano, Meltemi. 2. Approfondimenti o parte monografica: Stefano De Matteis, Gli sciamani non ci salveranno, in corso di pubblicazione Andrea Staid, Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l'ambiente, UTET, 2022. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si articolerà in tre fasi:
(testi)
- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche - In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig. - Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc. - Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992
- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016 - Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019 I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE: - Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705080 -
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio delle culture teatrali europee ed extraeuropee in una prospettiva storico comparativa. A tale fine saranno esaminate alcune esperienze teatrali riguardate come “esemplari” nella ricerca delle differenti matrici culturali e dei loro punti di comunanza tecnica.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
Dopo aver tracciato un sintetico profilo dei rapporti tra le culture teatrali d’Oriente e d’Occidente, e in particolare, tra i teatri di figura tra Asia ed Europa, saranno esaminate alcune esperienze specifiche, tra le quali quelle di alcuni grandi riformatori del teatro del Novecento, alcune particolari tradizioni di teatri di marionette e di figura orientali e quelle del teatro dei pupi siciliani.
(testi)
STUDENTI FREQUENTANTI
(per essere considerato frequentante lo studente non può fare più di due assenze) 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Mimmo Cuticchio, "Vivo coi Pupi", Roma, RomaTre-Press, 2023, scaricabile gratuitamente al link: https://romatrepress.uniroma3.it/libro/vivo-coi-pupi/ 4) Nicola Savarese, "Il teatro eurasiano", Roma-Bari, Laterza, 2022 5) Materiali a cura del docente (caricati nella sezione file del TEAM - cartella “Materiale del corso”) Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. STUDENTI NON FREQUENTANTI 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Mimmo Cuticchio, "Vivo coi Pupi", Roma, RomaTre-Press, 2023, scaricabile gratuitamente al link: https://romatrepress.uniroma3.it/libro/vivo-coi-pupi/ 4) Nicola Savarese, "Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente", Roma-Bari, Laterza, 2009 5) Materiali a cura del docente (caricati nella sezione file del TEAM - cartella “Dispense NON FREQUENTANTI”) 6) "Don Giovanni all’Opera dei pupi" di M. Cuticchio, https://www.youtube.com/watch?v=MGUZ34-x1Bw Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702967 -
PROCESSO PRODUTTIVO DI UNO SPETTACOLO
(obiettivi)
Il corso intende fornire la strumentazione concettuale e operativa per la progettazione, l’organizzazione e la gestione di produzioni dello spettacolo dal vivo.
Al termine del Corso lo studente dovrà: • conoscere le differenti tipologie delle produzioni di teatro, musica, danza e circo, i conseguenti modelli e pratiche produttive, le norme in uso; • comprendere il dinamismo dei processi di project management dello spettacolo rispetto alle loro forme evolutive; • saper costruire un quadro cognitivo dell’ambiente progettuale (capacità di analisi), individuare modalità d’intervento (capacità strategica, progettuale e di servizio), gestire il progetto (capacità manageriale), misurare risultati e outcomes (capacità di valutazione); • saper comunicare il progetto in tutte le sue fasi e verso tutti gli stakeholder con le strumentazioni del caso; • aver appreso il senso critico verso i fenomeni organizzativi, l’importanza dell’azione sistemica, la rilevanza del problem setting & solving, l’attenzione alla sintesi e rielaborazione, gli elementi della complessità artistica e gestionale.
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ARGANO LUCIANO
(programma)
- Le teorie: la cultura come produzione di ricchezza immateriale (capitale umano, conoscenza, valore sociale), il perimetro progettuale del teatro e dello spettacolo dal vivo (gli ambiti progettuali, la complessità, le professionalità coinvolte, il lavoro in squadra, i linguaggi), il lavoro progettuale (l'innesco, le esigenze di partenza, la traduzione organizzativa del concept artistico, il sistema dei vincoli come opportunità, la fattibilità produttiva, di marketing, economico finanziaria, i mercati e la distribuzione, i finanziamenti pubblico/privati);
(testi)
- Le pratiche: la gestione delle produzioni, gli aspetti allestitivi, tecnici, amministrativi, economici, di comunicazione e promozione, la gestione della tournée, i diversi modelli produttivi teatrali e di spettacolo dal vivo in Italia ed all'estero; Per gli studenti frequentanti:
- Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, edizione 2019 (pp. 331). - Francesca D’Ippolito, “Produrre teatro in Italia oggi”, Audino Ed., Roma, 2022 (pp. 128). Per gli studenti non frequentanti: - Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, edizione 2019 (pp. 331). - Francesca D’Ippolito, “Produrre teatro in Italia oggi”, Audino Ed., Roma, 2022 (pp. 128). Aggiungere un libro a scelta tra: Alessandro Pontremoli e Gerarda Ventura, "La danza: organizzare per creare", FrancoAngeli, Milano, 2019, oppure Carlini C., Gallina M., Ponte di Pino O. (eds), "Reinventare i luoghi della cultura contemporanea. Nuovi spazi, nuove creatività, nuove professioni, nuovi pubblici", FrancoAngeli, Milano, 2017 |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705079 -
STORIA E PRATICHE DELL'ATTORE
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dell’attore nelle culture teatrali europee dall’età moderna al Novecento. Nella prima parte verranno forniti agli studenti gli strumenti necessari per identificare e analizzare le fonti documentarie dell’arte e la storia degli attori. Nella seconda parte verranno proposti, attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio e alla composizione delle azioni fisiche e vocali.
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GERACI STEFANO
(programma)
Nel corso verranno proposti , attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio, alla composizione delle azioni fisiche e vocali, ai processi di composizione dello spettacolo teatrale.
(testi)
TESTI PER L'ESAME: Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1);Vasilij Osipovič Toporkov ,Stanislavskij alle prove.Gli ultimi anni: il metodo delle azioni fisiche; Cuepress, 2022;L. Jouvet, Lezioni su Moliére, La casa Usher, 2023.
Per gli studenti non frequentanti, oltre il programma indicato, il seguente volume :V. Mejercol’d, L’attore biomeccanico, a.c. di F. Malcovati, Cuepress, 2020 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702647 -
STORIA DEL MELODRAMMA
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OBIETTIVO L’APPRENDIMENTO DELLE PRINCIPALI FORME D’ESPRESSIONE DEL TEATRO MUSICALE ITALIANO, DALLE ORIGINI AL XX SECOLO.
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AVERSANO LUCA
(programma)
L'OPERA ITALIANA DA MONTEVERDI A PUCCINI.
(testi)
SONO PREVISTE UNA PARTE GENERALE E UNA PARTE MONOGRAFICA. NELLA PARTE GENERALE, DI CARATTERE STORICO, SARÀ RIPERCORSA L’EVOLUZIONE DEL MELODRAMMA DALLE ORIGINI FINO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, NEI SUOI FONDAMENTALI AUTORI, PRINCIPI DRAMMATURGICI E STRUTTURE DRAMMATICO-MUSICALI. LA PARTE MONOGRAFICA RIGUARDERÀ LO STUDIO E L’ANALISI DI TRE OPERE TRATTE DAL REPERTORIO CLASSICO, CHE VERRANNO INDICATE ALL'INIZIO DELLE LEZIONI E SELEZIONATE ANCHE IN BASE AL CARTELLONE DEL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA - GILLES DE VAN, L’OPERA ITALIANA. LA PRODUZIONE, L’ESTETICA, I CAPOLAVORI, CAROCCI, 2012 (PRIMA ED. 2002).
- SELEZIONE DI SAGGI E AUDIOVISIVI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. I SAGGI SONO DISPONIBILI IN COPISTERIA (VIA GIULIO ROCCO). GLI AUDIOVISIVI, RIGUARDANTI LE TRE OPERE TRATTATE NEL CORSO, SARANNO DISPONIBILI NELLA BIBLIOTECA DI SPETTACOLO “LINO MICCICHÈ”: LA LORO EFFETTIVA CONOSCENZA SARA' OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE DI ESAME. SOLO PER I NON FREQUENTANTI: - MATERIALI INTEGRATIVI FORNITI DAL DOCENTE (SELEZIONE DI SAGGI) |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710709 -
STORIA DELLA PERFORMANCE MUSICALE
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulla performance della musica d’arte occidentale, a partire dal XVII secolo sino a oggi. Saranno inoltre oggetto di approfondimento le modalità esecutive (strumenti, tecniche, prassi, organici), i rispettivi contesti (spazi, pubblico, istituzioni), il rapporto della performance con i testi musicali e con i generi del repertorio, i protagonisti della storia dell'esecuzione musicale (virtuosi, cantanti, direttori d'orchestra).
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ARFINI MARIA TERESA
(programma)
Percorso storico:
(testi)
• Tra Rinascimento e Barocco: musica vocale sacra e profana; esordi della musica strumentale • Il Seicento: la nuova musica vocale; luoghi e organici della musica strumentale; sviluppo degli strumenti musicali • Tra Seicento e Settecento: lo sviluppo dell’orchestra, organici e prassi esecutiva; musica da chiesa e musica da camera • Il pieno Settecento: evoluzione degli organici e delle tecniche strumentali; principali centri musicali europei (Parigi, Londra, Vienna) e istituzioni concertistiche; le professioni musicali • L’Ottocento: attività concertistiche; i virtuosi e la nuova concezione di performance; dal compositore-esecutore all’esecutore-interprete; la Salonmusik e la performance dilettantistica • Il Novecento: il repertorio dei “classici” e la vita concertistica; nuova musica e nuove modalità di performance; tecnologie del suono e performance Approfondimento: • Dal clavicembalo al pianoforte: evoluzione tecnologica e tecnico esecutiva; i compositori e gli interpreti Musica e società, 2: Dal 1640 al 1830, a cura di Paolo Fabbri, Alessandro Roccatagliati e Paolo Russo, Lucca, LIM, 2019 (parti selezionate)
Musica e società, 3: dal 1830 al 2000, a cura di Virgilio Bernardoni e Paolo Fabbri, Lucca, LIM, 2016 (parti selezionate) ANTHONY BAINES, Storia degli strumenti musicali, Milano, Rizzoli, Milano, Rizzoli, 1995 (parti selezionate) |
12 | L-ART/07 | 60 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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Erogato presso
20706080 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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Erogato presso
20706080 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 M - Z DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dei rapporti di documentazione e interazione tra le arti visive (in particolare la fotografia) e le arti performative.
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Il corso indaga il rapporto tra scena e immagine in alcune esperienze del Novecento con riferimento all’influenza dell’arte del passato nelle raffigurazione moderna del teatro e della danza. Verranno osservati i disegni dedicate al corpo in movimento e quelli relativi allo spazio e alla luce, interrogando le immagini del teatro in quanto testimonianze o come progetti e visioni. Un particolare approfondimento sarà dedicato alle immagini fotografiche e alle collaborazioni commerciali e artistiche tra performer e fotografi prendendo in esame le peculiarità tecniche ed estetiche dei due linguaggi e le caratteristiche artistiche e culturali delle loro relazioni.
(testi)
- Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2018.
- Grafie del corpo#2. Atti del convegno sui rapporti tra fotografia e scena, a cura di Samantha Marenzi, Simona Silvestri, Francesca Pietrisanti, Giordana Citti, Officine Libri, Roma 2023. - Dossier. Le fotografie nei libri di danza nei primi decenni del Novecento, a cura di Samantha Marenzi, «Teatro e Storia», n. 41, 2022. - Adolphe Appia, Attore, musica e scena, Imola, Cue Press 2015 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti una visione complessiva, attraverso una serie di piani ravvicinati, dei mutamenti del senso e delle condizioni dello spettacolo dal vivo in Europa, dal Medioevo all'età contemporanea. Il riferimento al concetto e alle pratiche della performance culturale intende ampliare all'insieme delle pratiche di rappresentazione (danza, rituale, festa) l'orizzonte di significati e valori del teatro.
(testi)
La prima parte del corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski). Nel secondo periodo, con la lettura e l'analisi dell'Amleto di Shakespeare, si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto dei mutamenti dei valori estetici e delle culture materiali del teatro. Nella parte finale, partecipando a discussioni e incontri con operatori, performer e curatori, gli studenti condividono aspetti e problemi del teatro contemporaneo italiano. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze, sostituibile con J. Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma.
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio, sostituibile con altre edizioni (preferibilmente Feltrinelli o Einaudi., MA LE NOTE AL TESTO VANNO LETTE NELL'EDIZIONE SERPIERI). 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari; V. Mejerchol'd, L'ottobre teatrale, Cue Press. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta.
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Il corso si concentra sul passaggio tra Otto e Novecento, seguendo particolarmente il filo di Eleonora Duse. Il teatro di questo periodo è un teatro percorso da grandi mutamenti. Il passaggio dal periodo del Grande Attore a quello del Nuovo teatro è sempre stato visto come una cesura drastica. Il corso indaga i fili di continuità e le peculiarità dell’arte e della vita di Eleonora Duse.
(testi)
Mirella Schino, Eleonora Duse. Storie e immagini di una rivoluzione teatrale, Carocci, 2023
Francesca Simoncini, Eleonora Duse capocomica (Dispense) Raffaella Di Tizio, Prima della Duse. L'arte teatrale di Fanny Sadowski rivale di Adelaide Ristori, Pescara, Ianieri, 2023. Mirella Schino, Profilo del teatro italiano, Carocci Mirella Schino, L'età dei maestri, Viella |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702632 -
LINEAMENTI DI STORIA DELLA DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE: A) DI RIFLETTERE SULLE DIVERSE TRADIZIONI E ISTITUZIONI NELL'AMBITO DELLA DANZA TEATRALE OCCIDENTALE; B) DI ILLUSTRARE LA COREOGRAFIA DEL NOVECENTO PER COMPRENDERE LA DANZA CONTEMPORANEA NELLA SUA COMPLESSITÀ.
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DI TIZIO RAFFAELLA
(programma)
Il corso osserverà sviluppi e trasformazioni della danza moderna e contemporanea occidentale, nel confronto con diverse tecniche e tradizioni, a partire dalle ricerche di una nuova espressività che animarono la scena tedesca della prima metà del Novecento fino alle innovative creazioni, dagli anni Settanta, del teatro-danza.
(testi)
1) Eugenia Casini Ropa, "La danza e l'agitprop: i teatri-non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento", Bologna, il Mulino, 1988 – fino a p. 122 (Premessa e capitoli 1. Tre casi e 2. Kõrperseele: il corpo anima). È disponibile anche una nuova edizione del volume, Cue Press 2015, in cartaceo o e-book.
2) Alessandro Pontremoli, "La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento, Roma-Bari", Laterza, 2004. 3) Materiali che saranno forniti durante il corso. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
Canale: A - L
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
Il corso di Sociologia dei Media intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro.
(testi)
La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli interpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla moderna società digitale, analizzando le sue teorie e l'impatto sociale dei suoi più recenti fenomeni: dal diffondersi delle fake-news, alla progressiva piattaformizzazione di diversi ambiti e settori della società; dalle tematiche relative al trattamento dei dati e la tutela della privacy, allo sviluppo e ai rischi connessi allo sviluppo delle più recenti applicazioni dell'intelligenza artificiale quali Chat GPT. Nella parte conclusiva, dedicata all'analisi del formato del Talk-show politico, il corso approfondisce la storia della televisione italiana e dei suoi linguaggi nelle diverse fasi e stagioni politico-sociali del Paese e le sue principali ricadute sui comportamenti e sulle identità degli italiani. Il programma d'esame e i testi di riferimento saranno comunicati a inizio corso.
Canale: M - Z
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Stolfi Melissa
(programma)
Il corso di Sociologia dei Media intende fornire agli studenti una conoscenza approfondita delle principali trasformazioni sociali e culturali avvenute in seguito all'evoluzione dei media tradizionali (stampa, radio, televisione) e successivamente dei new media, ponendo l'attenzione sul rapporto tra tecnologia, individuo e società. La prima parte del corso è focalizzata sullo studio delle maggiori riflessioni sociologiche sviluppate nel corso del Novecento in concomitanza con l'affermarsi dei mass media, ponendo l'attenzione sull'evoluzione dei principali elementi coinvolti nel processo comunicativo: mittente, messaggio, destinatario, effetti. La seconda parte è dedicata alle trasformazioni sociali, culturali, individuali e interazionali dovute allo sviluppo della rete e dei social network sites, che si affermano quali spazi destinati a nuove opportunità e, allo stesso tempo, quali portatori di nuove disuguaglianze. In questo contesto, saranno affrontati le maggiori contraddizioni e anomalie, i vantaggi e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché la graduale trasformazione dei modelli sociali e culturali della platform society, partendo dalla discussione su alcuni “casi” e “oggetti” conosciuti, quali i casi WikiLeaks e Cambridge Analytica, l’avvento di ChatGPT e l’uso delle AI.
(testi)
Paccagnella, L. (2020). Sociologia della comunicazione nell'era digitale (nuova edizione - copertina azzurra). Bologna: il Mulino (solo capitoli 3, 4, 5).
Novelli, E. (2016). La democrazia del talk-show. Storia di un genere che ha cambiato la televisione, la politica, l’Italia. Roma: Carocci. Materiali integrativi sul canale Moodle del corso. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Filmografia (lungometraggi):
Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. Un volume a scelta tra: I.Perniola, Godard: Fino all'ultimo respiro, Carocci, Roma, 2022. D.Bruni, De Sica: Ladri di biciclette, Carocci, Roma, 2022 R.Menarini: Hitchcock: La donna che visse due volte, Carocci, Roma, 2023. Materiale didattico integrativo reperibile su Moodle. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Vertigo (La donna che visse due volte, A. Hitchcock, 1954) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Queimada (Gillo Pontecorvo, 1969) Duel (S. Spielberg, 1971) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
Canale: A - L
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dei diritti umani.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (22 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dei diritti umani. - Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce: F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. - Testo monografico di lettura: G. Monina, "Diritti umani e diritti dei popoli. Il Tribunale Russel II e i regimi militari latinomamericani (1971-1976)", Roma, Carocci, 2020, € 26,00
Canale: M - Z
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SCORNAJENGHI ANTONIO
(programma)
Linee principali dell’età contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900.
(testi)
Il modulo intende affrontare, con una lettura di lungo periodo, i processi e le principali questioni della storia contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900. Sarà dedicata attenzione anche ai caratteri dei principali sistemi politici con un focus sul primo Novecento in Italia. Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. libro monografico: E. Gentile, Le origini dell’età contemporanea. L’età giolittiana, Roma-Bari, Laterza, 2003, € 20,00, 300 pp. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702646 -
ISTITUZIONI DI REGIA FILM E TV
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di base della grammatica filmica, attraverso analisi che possono spaziare dal cinema “classico” fino al cinema contemporaneo, per indagarne le componenti estetiche e stilistiche, e anche le loro ricadute politiche e culturali.
Canale: A - L
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MARMO LORENZO
(programma)
Il corso ripercorre le metamorfosi della regia cinematografica nelle diverse fasi della storia del medium, spaziando dal cinema hollywoodiano alla produzione indipendente, dal muto italiano al cinema queer contemporaneo. La regia verrà discussa sia in quanto insieme di pratiche concrete, sia in relazione alla riflessione critico-teorica sviluppatasi in proposito nel corso del tempo. Tramite l’analisi di film e sequenze, si investigherà la regia in connessione con gli sviluppi del linguaggio cinematografico e della tecnologia, e si delineeranno i diversi modelli di relazione con le istanze (spesso pressanti e censorie) della produzione. Ragionando sulla gamma degli atteggiamenti creativi ed esistenziali con cui il/la regista può approcciarsi al set (dal tentativo del controllo assoluto all’apertura all’improvvisazione), si enfatizzerà la complessa dialettica tra la dimensione individuale dell’autorialità e le pratiche di collaborazione collettiva imprescindibili per la realizzazione di un film. Essenziali saranno anche il confronto con altri ambiti artistico-mediali (letteratura, teatro, pittura) e le prospettive di gender.
(testi)
Il syllabus con il programma definitivo del corso sarà pubblicato in prossimità dell'inizio del corso stesso. Filmografia provvisoria: Assunta Spina (G. Serena, F. Bertini 1915); It Happened One Night (Accadde una notte, F. Capra 1934); Rope (Nodo alla gola, A. Hitchcock 1948); Shadows (Ombre, J. Cassavetes 1959); Bianca (N. Moretti 1984); Portrait de la jeune fille en feu (Ritratto della giovane in fiamme, C. Sciamma 2019); The Fabelmans (S. Spielberg 2022). Raccolta di saggi a cura del docente.
Canale: M - Z
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ZAGARRIO VITO
(programma)
La regia nel cinema italiano dal muto al nuovo millennio
(testi)
Il modulo intende attraversare il cinema italiano dal grande cinema muto italiano alla “rinascita” del cinema contemporaneo. Da Cabiria a La grande bellezza c’è tutta la storia del cinema italiano, vista attraverso i suoi film esemplari: dal muto al cinema durante il fascismo, dal neorealismo alla “commedia all’italiana”, dal cinema dei grandi Autori alla Crisi, dal “giovane cinema italiano” al cinema del Nuovo millennio, il corso analizza la cifra stilistica dei film, la loro regia e messa in scena. V. Zagarrio, Storia del cinema italiano. Regie autori e linguaggi dal muto a oggi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2023.
V. Zagarrio. Nouvelle vague italiana. Il cinema del nuovo millennio, Venezia, Marsilio, 2022. |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709110 -
ANALISI DEL TESTO FILMICO E AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento rientra fra le attività formative caratterizzanti del percorso formativo in Cinema, televisione e nuovi media del Corso di Laurea in DAMS. Laddove il corso di studio si propone di fornire in generale le conoscenze storiche e teoriche per la comprensione critica delle esperienze audiovisive, questo insegnamento, da svolgere preferibilmente nel corso del primo anno, si prefigge di dare gli strumenti di base per l’analisi e l’interpretazione dei testi cinematografici e audiovisivi. In particolare, il corso adotta una prospettiva storica, che tiene conto dei diversi modelli teorici, estetici e culturali necessari per comprendere linguaggi, stili e forme utilizzati in momenti e contesti diversi della storia del cinema (fra cui classico, moderno, post-moderno, post-classico). L’insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti concettuali per comprendere in modo autonomo quali siano i modelli di analisi più efficaci per un determinato film. In ultima analisi, il corso vuole spiegare come avviene la produzione del senso, ovvero come e perché le immagini filmiche significhino.
Canale: A - L
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". Verranno studiate anche le narrazioni complesse e la serialità. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Il syllabus con il programma definitivo del corso sarà pubblicato in prossimità dell'inizio del corso stesso. Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura della docente. La filmografia sarà indicata all'inizio del corso, e potrebbe includere alcuni dei seguenti testi: Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 La dolce vita, Federico Fellini, 1960 L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 Mulholland Drive, David Lynch, 2001 Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006
Canale: M - Z
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PRAVADELLI VERONICA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi e gli studi femministi. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
1) Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
2) Antologia di saggi a cura della docente reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11 (tel. 06 5759751): ● Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in L'analisi del film, Kaplan, Torino 2005, pp. 100-106. ● Sigmund Freud, “Alcune conseguenze psichiche della differenza anatomica tra i sessi” (1925) e “La femminilità” (1932), in Scritti sulla sessualità femminile, Bollati Boringhieri, Torino 1969, pp. 23-35 e 61-88. ● Veronica Pravadelli, “Introduzione”, in La grande Hollywood. Stili di vita e di regia nel cinema classico americano, Marsilio, Venezia 2007, pp. 9-16. ● Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272 (estratto). ● Gilles Deleuze, Cinema 2. L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989, pp. 11-24. ● Elena Pulcini, “La passione del moderno: l’amore di sé”, in Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 133-180. ● Frederic Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989, pp. 7-51. ● Ilaria A. De Pascalis, Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali, Bulzoni, Roma 2015, pp. 221-242. ● Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. ● Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561. 3) Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1956 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017: visione integrale dell’episodio 2 stagione 1 Zen, or the Skill to Catch a Killer ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità. |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702642 -
CULTURE E FORMATI DELLA TELEVISIONE E DELLA RADIO
(obiettivi)
Il corso serve a spiegare i linguaggi espressivi, i formati e la produzione di radio e tv nella contemporaneità, ormai quasi completamente digitale, caratterizzata da una grande espansione nell’offerta di contenuti audiovisivi su una pluralità di piattaforme distributive.
La contemporaneità è caratterizzata da una grande espansione dell’offerta di audiovisivi gratuiti e a pagamento (TV, Internet, video on demand) su una pluralità di dispositivi anche mobili (schermo televisivo, tablet, outdoor) accanto a forme produttive e distributive dal basso (social networks, YouTube, web radio e Tv).
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PERROTTA MARTA
(programma)
Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata ad affrontare le nozioni-base che consentono di inquadrare da un punto di vista teorico il linguaggio radiofonico e quello televisivo: palinsesto, formato, generi, serialità, audience. La seconda parte si concentra sulla storia recente dei due mezzi, dalla fine degli anni Settanta fino alla situazione contemporanea, focalizzandosi sulle principali evoluzioni dei generi e sulla costruzione dell'offerta nel panorama nazionale.
(testi)
Testi
- G. Grignaffini, I generi televisivi. Nuova Edizione, Roma, Carocci 2021 - M. Perrotta, Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale, Roma, Audino, 2017 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710384 -
ESTETICA DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti. In entrambi i casi, la nozione di cultura visuale fornirà un frame di ampio respiro, in cui problemi e fenomeni contemporanei sono letti alla luce di una più antica storia delle immagini. Una particolare attenzione sarà assegnata agli studi sull'esperienza sensibile e affettiva offerta dal cinema e dai media audiovisivi.
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CAROCCI ENRICO
(programma)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di cultura visuale nella prospettiva dell’estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti.
(testi)
Il programma del corso sarà articolato in due tappe ideali. Nella prima si prenderanno in considerazione i principali dibattiti sul cinema e la cultura visuale dall'inizio del Novecento a oggi. Nella seconda parte si affronterà il lavoro di Stanley Kubrick, soprattutto per ciò che riguarda l’estetica del visivo. 1) Francesco Casetti, L'occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità, Bompiani, Milano 2005 (e successive edizioni);
2) Enrico Carocci (a cura di), Stanley Kubrick, Marsilio, Venezia 2019; 3) Antologia di saggi a cura del docente (dispensa cartacea disponibile presso la copisteria Graffetta, Viale Leonardo da Vinci 168, Roma). |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA SINFONIA FANTASTICA DI H. BERLIOZ.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA REPERIBILE IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO);
- PAOLO RUSSO, SINFONIA FANTASTICA, ROMA, CAROCCI, 2008; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710503 -
Estetica
(obiettivi)
Al termine di questo corso lo studente acquisirà:
- una conoscenza di base di questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza di uno o più testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - buona padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico- capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica e sulle teorie delle arti.
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D'ANGELO PAOLO
(programma)
Etica, estetica e cinema
(testi)
M. De Caro, E. Terrone, I valori al cinema. Una prospettiva etico-estetica, Mondadori Università
P. D'Angelo, Estetica, Laterza Testi adottati in Inglese J. Levinson (ed.) Aesthetics and Ethics. Essays at the Instersection, Cambridge U.P. B. Gaut, Art, Emotion and Ethics, Oxford U.P. |
6 | M-FIL/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709130 -
CINEMA ITALIANO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
Canale: A - L
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PARIGI STEFANIA
(programma)
Il corso prende in esame due tra i periodi più significativi nella storia del cinema italiano: il dopoguerra e gli anni '60. La prima parte è dedicata alle teorie, ai film, agli autori, alle figure e agli stili più emblematici del neorealismo. Nella seconda parte si analizza il cinema d'autore delle vecchie e nuove generazioni (Antonioni, Fellini, Pietrangeli, Ferreri, Olmi, Pasolini, Bertolucci, Bellocchio).
(testi)
TESTI PER L'ESAME: Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (in particolare il III e IV cap.); Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014; Emiliano Morreale, I film della dolce vita. Cinema d'autore degli anni Sessanta, Dino Audino, Roma 2021; scelta di testi sul neorealismo a cura della docente (reperibile sulla piattaforma Moodle). Gli studenti non frequentanti devono leggere anche Stefania Parigi, Pier Paolo Pasolini. Accattone, Lindau, Torino 2008, II ed. 2021.
FILMOGRAFIA: Ossessione (1943) di L. Visconti; Roma città aperta (1945) di R. Rossellini; Paisà (1946) di R. Rossellini; Germania anno zero (1948) di R. Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; La terra trema (1948) di L. Visconti; Riso amaro (1949) di G. De Santis; Miracolo a Milano (1950) di Vittorio De Sica; Il cammino della speranza (1950) di P. Germi; Due soldi di speranza (1951) di R. Castellani; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; La strada (1954) di F. Fellini, Il grido (1957) di M. Antonioni; L’avventura (1960) di Michelangelo Antonioni; La dolce vita (1960) di F. Fellini; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; I fidanzati (1963) di E. Olmi; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; La donna scimmia (1964) di M. Ferreri; I pugni in tasca (1965) di M. Bellocchio; Io la conoscevo bene (1965) di A. Pietrangeli; Blow-up (1967) di M. Antonioni; Dillinger è morto (1969) di M. Ferreri. I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca "Lino Miccichè", Via Ostiense 139.
Canale: M - Z
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UVA CHRISTIAN
(programma)
Il corso prende in esame il periodo che va dal dopoguerra a oggi soffermandosi sulle principali tappe che hanno scandito la storia del cinema italiano in termini di film, autori e generi, tenendo in particolare considerazione un particolare topos: quello della spiaggia, da sempre centrale nell’immaginario nazionale e naturalmente anche nella nostra tradizione cinematografica. Si prenderanno dunque in esame le peculiarità estetiche, narrative, produttive e culturali di alcune opere cinematografiche nelle quali la “condizione balneare” si è fatta occasione privilegiata per indagare i principali mutamenti storici, sociali e antropologici vissuti dal nostro paese in più di mezzo secolo.
(testi)
TESTI
G.P. Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (dal cap. III in poi); C. Uva, L'ultima spiaggia. Rive e derive del cinema italiano, Marsilio, Venezia 2021 (in corso di pubblicazione); E. Giacovelli, C’era una volta la commedia all’italiana, Gremese, Roma 2015; C. Uva (a cura di), Matteo Garrone, Marsilio, Venezia 2020. FILMOGRAFIA Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; Domenica d’agosto (1950) di L. Emmer; La spiaggia (1954) di A. Lattuada; La dolce vita (1960) di F. Fellini; L’avventura (1960) di M. Antonioni; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; Il sorpasso (1962) di D. Risi; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; Per un pugno di dollari (1964) di S. Leone; L’ombrellone (1965) di D. Risi; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di E. Petri; Ferie d’agosto (1996) di P. Virzì; L'imbalsamatore (2002) di M. Garrone, Reality (2012) di M. Garrone. |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti una visione complessiva, attraverso una serie di piani ravvicinati, dei mutamenti del senso e delle condizioni dello spettacolo dal vivo in Europa, dal Medioevo all'età contemporanea. Il riferimento al concetto e alle pratiche della performance culturale intende ampliare all'insieme delle pratiche di rappresentazione (danza, rituale, festa) l'orizzonte di significati e valori del teatro.
(testi)
La prima parte del corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski). Nel secondo periodo, con la lettura e l'analisi dell'Amleto di Shakespeare, si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto dei mutamenti dei valori estetici e delle culture materiali del teatro. Nella parte finale, partecipando a discussioni e incontri con operatori, performer e curatori, gli studenti condividono aspetti e problemi del teatro contemporaneo italiano. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze, sostituibile con J. Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma.
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio, sostituibile con altre edizioni (preferibilmente Feltrinelli o Einaudi., MA LE NOTE AL TESTO VANNO LETTE NELL'EDIZIONE SERPIERI). 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari; V. Mejerchol'd, L'ottobre teatrale, Cue Press. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta.
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Il corso si concentra sul passaggio tra Otto e Novecento, seguendo particolarmente il filo di Eleonora Duse. Il teatro di questo periodo è un teatro percorso da grandi mutamenti. Il passaggio dal periodo del Grande Attore a quello del Nuovo teatro è sempre stato visto come una cesura drastica. Il corso indaga i fili di continuità e le peculiarità dell’arte e della vita di Eleonora Duse.
(testi)
Mirella Schino, Eleonora Duse. Storie e immagini di una rivoluzione teatrale, Carocci, 2023
Francesca Simoncini, Eleonora Duse capocomica (Dispense) Raffaella Di Tizio, Prima della Duse. L'arte teatrale di Fanny Sadowski rivale di Adelaide Ristori, Pescara, Ianieri, 2023. Mirella Schino, Profilo del teatro italiano, Carocci Mirella Schino, L'età dei maestri, Viella |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
Canale: M - Z
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Erogato presso
20702626 STORIA CONTEMPORANEA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 M - Z SCORNAJENGHI ANTONIO
(programma)
Linee principali dell’età contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900.
(testi)
Il modulo intende affrontare, con una lettura di lungo periodo, i processi e le principali questioni della storia contemporanea dalla metà dell’800 all’inizio degli anni Novanta del ’900. Sarà dedicata attenzione anche ai caratteri dei principali sistemi politici con un focus sul primo Novecento in Italia. Un manuale universitario di storia contemporanea, si suggerisce:
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M.S. Piretti, Storia contemporanea. Dal XIX al XXI secolo, Mondadori-Le Monnier, 2015, € 30,50, 466 pp. libro monografico: E. Gentile, Le origini dell’età contemporanea. L’età giolittiana, Roma-Bari, Laterza, 2003, € 20,00, 300 pp. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità. |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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Erogato presso
20710411 STORIA DEL CINEMA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Filmografia (lungometraggi):
Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now – Final Cut (Francis Ford Coppola, 1979-2019), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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Erogato presso
20710411 STORIA DEL CINEMA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 M - Z PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), "Le storie del cinema. Dalle origini al digitale", Carocci, Roma 2020. Un volume a scelta tra: I.Perniola, Godard: Fino all'ultimo respiro, Carocci, Roma, 2022. D.Bruni, De Sica: Ladri di biciclette, Carocci, Roma, 2022 R.Menarini: Hitchcock: La donna che visse due volte, Carocci, Roma, 2023. Materiale didattico integrativo reperibile su Moodle. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Das Cabinet des Dr. Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Aurora (Sunrise, Murnau, 1927) L'uomo con la macchina da presa (D. Vertov, 1929) Bringin'up Baby (Susanna, H.Hawks, 1934) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) Vertigo (La donna che visse due volte, A. Hitchcock, 1954) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) L'angelo sterminatore (L.Bunuel, 1962) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Gioventù, amore e rabbia (T.Richardson, 1962) Queimada (Gillo Pontecorvo, 1969) Duel (S. Spielberg, 1971) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) Hugo Cabret (M.Scorsese, 2011) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711202 -
NUOVE FORME E TECNICHE DELLA SCENEGGIATURA SERIALE
(obiettivi)
Il corso intende approfondire la natura specifica dello storytelling seriale contemporaneo, divenuto negli ultimi due decenni un modello di racconto particolarmente diffuso grazie alle sue traiettorie narrative molteplici e sofisticate. Anche attraverso lo studio di alcuni casi significativi, il corso intende analizzare alcuni dei principali generi narrativi affrontati dai racconti seriali, le pratiche del worldbuilding crossmediale, le trasformazioni nella configurazione delle soggettività raccontate da queste forme audiovisive.
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso intende innanzitutto contestualizzare le forme della produzione della serialità contemporanea, nel contesto italiano ed internazionale. Si procederà quindi ad affrontare i modelli di ideazione e scrittura di varie forme di serialità. Si presterà particolare attenzione alla scrittura del pilot, dello sviluppo dei personaggi e delle traiettorie narrative principali. Le lezioni faranno riferimento a esempi di serie, in italiano e in inglese, per studiarne le specificità della scrittura. Parte del corso potrebbe prevedere attività laboratoriali e di pratica di scrittura da svolgere in gruppo.
(testi)
Filippo Losito, "Scrivere una serie. La narrazione seriale", UTET, Milano 2022
Antologia di saggi a cura della docente. Il programma definitivo, completo di bibliografia e filmografia e di tutte le informazioni sul corso, sarà pubblicato in prossimità dell'inizio delle lezioni. |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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Erogato presso
20710191 STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si articolerà in tre fasi:
(testi)
- Inizialmente si analizzerà lo spazio del teatro come problema, contestualizzandolo nelle diverse epoche storiche - In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sullo spazio scenico di Edward Gordon Craig. - Infine si prenderà in esame il caso dell’attore Giovanni Grasso (1873-1930) e le pratiche artistiche che gli hanno dato modo di attraversare spazi scenici di diversa natura: teatro dei pupi, teatri popolari, music-hall, teatri delle grandi capitali europee e mondiali, ecc. - Fabrizio Cruciani, “Lo spazio del teatro”, Roma-Bari, Laterza, 1992
- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016 - Gabriele Sofia, “L’arte di Giovanni Grasso e le rivoluzioni teatrali di Craig e Mejerchol’d”, Roma, Bulzoni, 2019 I NON FREQUENTANTI DEVONO AGGIUNGERE: - Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni, 1998. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20711199 -
LINGUA INGLESE PER LE ARTI
(obiettivi)
Il corso intende fornire le conoscenze di base della lingua inglese (livello B1) per lavorare nel campo delle arti visuali e performative, anche in riferimento al lessico specialistico.
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BALESTRINO ALICE
(programma)
Il corso insegnerà le competenze linguistiche, scritte e orali, ritenute necessarie per acquisire la conoscenza della lingua inglese di livello B1, con particolare attenzione a quelle inerenti all'ambito di studio del corso di laurea. Ci si soffermerà soprattutto sugli aspetti grammaticali, sintattici e lessicali relativi al contesto comunicativo del mondo artistico e che consentano la comprensione dei punti fondamentali presentati in testi delle discipline artistiche e multimediali.
(testi)
Nick Ceramella and Elizabeth Lee, "Cambridge English for the Media. Student's Book," Cambridge University Press.
Raymond Murphy, "English Grammar in Use. Fifth Edition," Cambridge University Press. |
6 | L-LIN/12 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710417 -
TIROCINIO FORMATIVO
(obiettivi)
Le attività di tirocinio formativo intendono offrire agli studenti la possibilità di sviluppare e mettere a frutto le competenze teorico-critiche acquisite nei corsi curriculari sul piano dell'applicazione pratica, nonché offrire la possibilità di conoscere ed entrare in contatto con le realtà produttive del mondo dello spettacolo.
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6 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711197 -
ESTETICHE DELL'AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento di Estetiche dell’Audiovisivo rientra nell’ambito delle attività affini o integrative del Corso di Laurea in DAMS. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base di alcune delle principali questioni estetiche legate all’audiovisivo – inteso come sistema complesso di forme dinamiche iconiche e uditive – con particolare riferimento al rapporto fra percezioni sensoriali, emozioni e immaginario.
Il corso indaga le influenze del suono sulla percezione delle immagini, prendendo in esame le forme contemporanee di audiovisione incarnate nella musica da film, nei video musicali, nella video-arte e nella televisione commerciale. Verranno analizzati in particolare i diversi modi attraverso cui la musica da film riesce a creare un’emozione specifica in relazione alla situazione rappresentata sullo schermo, da un lato partecipando ‘empaticamente’ al sentimento espresso sulla scena, dall’altro giustapponendosi per contrasto all’emozione rappresentata delle immagini. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: (1) conoscere e distinguere le principali questioni estetiche legate al sistema audiovisivo in ambito contemporaneo, (2) analizzare e comprendere testi di argomento estetico legati al sistema dell’audiovisivo. (3) esporre con proprietà di linguaggio e capacità argomentativa le diverse posizioni teoriche e critiche trattate nel corso.
-
GIOMBINI LISA
(programma)
L’insegnamento di Estetiche dell’Audiovisivo rientra nell’ambito delle attività affini o integrative del Corso di Laurea in DAMS. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base di alcune delle principali questioni estetiche legate all’audiovisivo – inteso come sistema complesso di forme dinamiche iconiche e uditive – con particolare riferimento al rapporto fra percezioni sensoriali, emozioni e immaginario.
(testi)
Il corso indaga le influenze del suono sulla percezione delle immagini, prendendo in esame le forme contemporanee di audiovisione incarnate nella musica da film, nei video musicali, nella video-arte e nella televisione commerciale. Verranno analizzati in particolare i diversi modi attraverso cui la musica da film riesce a creare un’emozione specifica in relazione alla situazione rappresentata sullo schermo, da un lato partecipando ‘empaticamente’ al sentimento espresso sulla scena, dall’altro giustapponendosi per contrasto all’emozione rappresentata delle immagini. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: (1) conoscere e distinguere le principali questioni estetiche legate al sistema audiovisivo in ambito contemporaneo, (2) analizzare e comprendere testi di argomento estetico legati al sistema dell’audiovisivo. (3) esporre con proprietà di linguaggio e capacità argomentativa le diverse posizioni teoriche e critiche trattate nel corso. Bibliografia
- ADORNO Theodor W., EISLER Hanns, La musica per film, Roma: Newton Compton Editori, 1975, capp. 4, 5 (ed. Inglese: Composing for the movies) - CARROLL, Noël, “A Contribution to the Theory of Movie Music.” In Mystifying Movies: Fads and Fallacies in Contemporary Film Theory, 213–25. New York: Columbia University Press, 1988. - CHION, Michel, L’audiovisione. Suono e immagine nel cinema, Lindau 2017, capp. 1,2. (ed. Inglese: Audiovision) - COPLAND, Aaron, “Tip to Moviegoers: Take Off Those Ear-Muffs,” New York Times, Nov. 6 1949. - GORBMAN, Claudia, Unheard Melodies: Narrative Film Music, Bloomington: Indiana University Press, 1987, capp. 1, 2, 3 (inglese). - KALINAK Kathryn, Musica da film. Una breve introduzione, EDT capp. 1,2,3 (ed. Inglese: Film music) - MADO PROVERBIO, Alice, Neuroscienze cognitive della musica, Zanichelli, cap. 13 CONSIGLIATI: - LEVINSON, Jerrold. “Film Music and Narrative Agency.” In Post-Theory: Reconstructing Film Studies, edited by David Bordwell and Noël Carroll, 249–82. M |
6 | M-FIL/04 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
Canale: A - L
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Erogato presso
20706081 SOCIOLOGIA DEI MEDIA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L NOVELLI EDOARDO
(programma)
Il corso di Sociologia dei Media intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro.
(testi)
La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli interpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla moderna società digitale, analizzando le sue teorie e l'impatto sociale dei suoi più recenti fenomeni: dal diffondersi delle fake-news, alla progressiva piattaformizzazione di diversi ambiti e settori della società; dalle tematiche relative al trattamento dei dati e la tutela della privacy, allo sviluppo e ai rischi connessi allo sviluppo delle più recenti applicazioni dell'intelligenza artificiale quali Chat GPT. Nella parte conclusiva, dedicata all'analisi del formato del Talk-show politico, il corso approfondisce la storia della televisione italiana e dei suoi linguaggi nelle diverse fasi e stagioni politico-sociali del Paese e le sue principali ricadute sui comportamenti e sulle identità degli italiani. Il programma d'esame e i testi di riferimento saranno comunicati a inizio corso.
Canale: M - Z
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6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711205 -
FORME E PRATICHE DELLA REGIA TRA CINEMA E MEDIA DIGITALI
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti e alle studentesse strumenti e competenze fondamentali relativi alla grammatica filmica, focalizzando l’attenzione sull'analisi della regia nel cinema e nelle nuove pratiche audiovisive che caratterizzano lo scenario mediale contemporaneo.
-
UGENTI ELIO
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti competenze relative alla regia cinematografica mediante uno studio delle pratiche e un'analisi delle possibilità espressive offerte da diverse strategie di messa in scena, ripercorrendo diverse fasi della storia del cinema per poi focalizzare specificatamente l'attenzione sulle produzioni audiovisive contemporanee che si pongono in più stretto dialogo con i media digitali e con il web.
(testi)
Nella prima parte del corso, ci si propone di fornire agli studenti competenze relative alla grammatica filmica, con specifica attenzione rivolta alle principali tecniche di regia (composizione delle inquadrature, principali movimenti della macchina da presa, regole della continuity visiva, etc.). Sono previste in questa fase numerose analisi di casi di studio volte a identificare e analizzare molteplici soluzioni stilistiche e un approfondimento sull'opera del regista Abbas Kiarostami. Nella seconda parte del corso saranno prese in considerazione numerose pratiche audiovisive che nascono dall'ibridazione tra cinema e media digitali contemporanei. In questa seconda parte saranno analizzate sia alcune pratiche di rimediazione e "diegetizzazione" di dispositivi digitali nel cinema contemporaneo, sia alcuni specifici prodotti audiovisivi pensati appositamente per il web e per una vasta circolazione e fruizione attraverso differenti dispositivi mediali, con un approfondimento dedicato al desktop cinema. Bibliografia (in via di definizione):
- Arcangelo Mazzoleni, "L'ABC del linguaggio cinematografico" (Editore Dino Audino) - Elio Ugenti, "Abbas Kiarostami. Le forme dell'immagine" (Bulzoni Editore) - Dispense a cura del docente disponibili da metà ottobre |
12 | L-ART/06 | 60 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
Canale: A - L
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Erogato presso
20706080 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale. La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media.
(testi)
a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143.
Canale: M - Z
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Erogato presso
20706080 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 M - Z DE FEO ANTONIETTA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi della figura dello straniero e ai processi di inclusione ed esclusione sociale.
(testi)
La seconda parte del corso attinge a concetti e teorie sociologiche per pensare alle rappresentazioni e alle pratiche che guidano le traiettorie della nostra vita quotidiana. Saranno analizzate le rappresentazioni sociali e i tipi di conoscenza veicolati dai media, con particolare riguardo alle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino, 2020
b) Anna Lisa Tota, Ecologia del pensiero. Conversazioni con una mente inquinata, Einaudi, Torino, 2023 c) Una dispensa contenente i seguenti saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710590 -
Musica e immagine
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulle varietà di rapporti tra musica e immagini. Dopo una parte introduttiva sulla presenza della musica nelle arti visive (iconografia musicale), sarà esaminato il più problematico rapporto tra musica e immagini in movimento, con particolare attenzione al cinema.
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GIUGGIOLI MATTEO
(programma)
Il corso si rivolge al rapporto tra musica e immagine trattando dapprima alcuni aspetti dell’iconografia musicale, quindi concentrandosi sulle caratteristiche che tale rapporto assume nell’audiovisione, attraverso un rapido sguardo d’insieme, storico e analitico, sul ruolo della musica in ambito cinematografico. Assumendo la relazione tra teatro d’opera e immagine come tema principale del corso, inizialmente sarà dedicata attenzione al ruolo che le immagini possono avere nel teatro d’opera sui livelli della scenografia e della regia contemporanea, poi sarà sviluppato un approfondimento sul rapporto tra opera e cinema nel XX e nel XXI secolo.
(testi)
1. Mercedes Viale Ferrero, Vedere Tosca, in La Tosca di Puccini e Casa Ricordi, a cura di Ilaria Narici, Milano, Ricordi, 2004
2. Gerardo Guccini, La regia lirica, livello contemporaneo della regia teatrale, «Il castello di Elsinore», 62, (2010), pp. 83-104 3. A colloquio con Luca Ronconi, a cura di Giuseppe di Leva, in Giacomo Puccini, Tosca, programma di sala, Milano, Teatro alla Scala, 1997, pp. 207-211 4. Sergio Miceli, Musica per film. Storia, estetica – analisi, tipologie, Milano-Lucca, Ricordi-LIM, 2009, pp. 833-911 5. Matteo Giuggioli, Le forme dell’opera nel cinema. Sull’impiego del cinematografico del “Trovatore” tra Gallone e Visconti, in La musica fra testo, performance e media. Forme e concetti dell’esperienza musicale, a cura di Alessandro Cecchi, Roma, NeoClassica, 2019, pp. 339-355 |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711207 -
MEDIA E CULTURE MUSICALI GIOVANILI
(obiettivi)
Il corso intende fornire una conoscenza generale dei rapporti che legano i diversi media audiovisivi all’articolata scena della musica contemporanea. Parallelamente saranno approfonditi gli aspetti storici, artistici e linguistici delle principali culture musicali oggi diffuse tra i giovani
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VACCA GIOVANNI
(programma)
Fin da quando la figura sociale del “teen-ager” si è configurata nel secondo dopoguerra, le culture giovanili si sono mostrate nella loro autonomia rispetto al mondo degli adulti e in una contrapposizione che solo di recente sembra essersi, almeno in parte, attenuata.
(testi)
Con l’avvento degli studi culturali (“cultural studies”), cominciati in Gran Bretagna negli anni ’60, tali espressioni sono finite al centro dell’attenzione e della discussione di sociologi e studiosi di popular music per essere fortemente connotate in termini di costume e di musica. Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici per analizzare il senso e la natura delle culture giovanili a partire dalla loro genesi negli anni ’50 fino ai nostri giorni, nel loro talvolta conflittuale intreccio con lo sviluppo dei mass media che hanno contribuito a diffonderle e amplificarle. Partendo dalla scena anglosassone, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, verranno quindi discussi i modi in cui le culture giovanili si sono imposte focalizzandosi in particolare sulle musiche a cui facevano riferimento. Particolare attenzione verrà data al contesto italiano, anch’esso profondamente e lungamente segnato dall’imporsi di scene musicali alternative che, a partire dagli anni ’60, hanno trovato nel rock, nella canzone d’autore, e successivamente nel rap, il loro veicolo privilegiato di comunicazione. Chambers Iain, Ritmi urbani, Meltemi, Sesto San Giovanni 2018.
Alemanni Cesare, Rap, Minimum Fax, Roma 2019. |
6 | L-ART/08 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711208 -
TEORIA E ANALISI DELLA POPULAR MUSIC
(obiettivi)
Il corso mira a offrire conoscenze e competenze di base, di carattere critico-analitico, nel campo della popular music.
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VACCA GIOVANNI
(programma)
Il corso intende fornire gli strumenti teorici e metodologici per un corretto inquadramento del fenomeno della popular music dalla sua genesi, contemporanea alla nascita della società industriale, fino ai nostri giorni. Partendo dalla stessa locuzione “popular music”, ne verrà innanzitutto chiarito il senso in rapporto all’uso italiano del termine “popolare” e delle altre parole che si utilizzano per questo tipo di musiche (“folk”, “tradizionale”, ecc.). Verrà successivamente indagato il contesto nel quale la popular music prende vita (urbanizzazione, sviluppo tecnologico, diffusione dei mass media) per poi seguirne la storia lungo tutto il ‘900 e i primi anni 2000 in rapporto alla tradizione classica, al jazz e alle musiche folkloriche. Dato il carattere multidimensionale dell’oggetto, il corso propone l’utilizzo di una prospettiva pluridisciplinare, facendo necessariamente ricorso non solo a strumenti di natura musicologica ed etnomusicologica ma anche di tipo antropologico e sociologico.
(testi)
Il programma, tramite l’uso di contributi audio e video (nonché di oggetti materiali come mappe, dischi e spartiti), prevede lo studio dei diversi generi che compongono la popular music, tanto in occidente quanto nel resto del mondo, e dei luoghi in cui essi hanno preso vita (teatri, café-chantant, cabaret). Verrà poi discusso il rapporto tra oralità e scrittura, l’avvento dell’editoria musicale, della discografia, dell’uso del microfono, dell’elettrificazione degli strumenti, dell’amplificazione, dell’utilizzo creativo dello studio di registrazione, del rapporto tra musica e rumore e di tutto ciò che ha contribuito a definire la popular music nel mondo moderno e contemporaneo. Grande spazio verrà dato all’irruzione dei generi afroamericani, con le loro peculiari dinamiche (e il loro lessico: swing, groove, riff, ecc.) e all’influenza che essi hanno avuto sul rock (genere, quest’ultimo, che verrà particolarmente analizzato in dettaglio anche nella sua componente spettacolare). Verrà poi diffusamente trattato il folk revival nelle sue declinazioni nazionali e la sua evoluzione nella world music. Ampio spazio sarà poi dato alla storia della canzone italiana e alla “rottura” provocata dal fenomeno dei cantautori. Basciano Fabrizio, Manuale di storia della popular music e del jazz, Volonté & Co. 2024.
(in alternativa, Fabbri Franco, Storia della popular music, Utet, Torino 2016). Mignogna Dino, La musica possibile, Arcana, Roma 2022. |
6 | L-ART/08 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702644 -
CINEMATOGRAFIA DOCUMENTARIA
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso prevedono una conoscenza cronologica della storia del cinema documentario in modo tale che lo studente possa muoversi con agio attraverso percorsi autoriali, movimenti, forme estetiche di un genere poco studiato nei corsi propedeutici di storia del cinema. Inoltre, di anno in anno, il corso si focalizzerà su di una determinata tematica, proponendo un momento di approfondimento e di analisi. Ulteriore obiettivo del corso è quello di mettere lo studente in relazione con i professionisti del settore, attraverso l’organizzazione di periodiche proiezioni di documentari seguite da incontri con gli autori.
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6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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Erogato presso
20702648 STORIA DELLA MUSICA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA SINFONIA FANTASTICA DI H. BERLIOZ.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA REPERIBILE IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO);
- PAOLO RUSSO, SINFONIA FANTASTICA, ROMA, CAROCCI, 2008; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711201 -
TEORIE DEI LINGUAGGI E DELLA COMUNICAZIONE MULTIMODALE
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di esaminare la comunicazione umana da una prospettiva cognitiva, oltre che semiotica. In particolare, analizzando i processi psicologici implicati nel suo funzionamento e nella sua origine ed evoluzione, l’insegnamento pone il focus sulla natura multimodale della comunicazione umana, in cui il corpo nella sua interezza assume un ruolo di primo piano per dar conto di come gli esseri umani interagiscono nei reali contesti comunicativi. Alla luce degli studi attuali interni alle scienze cognitive di seconda generazione e in relazione a esempi di ricerca sperimentale su individui tipici e su popolazioni cliniche, il corso intende inoltre mostrare come la centralità delle nozioni di multimodalità e corporeità abbia implicazioni importanti per riflettere su questioni teoriche più generali che chiamano in causa l’indagine sulla natura umana.
Al termine del corso i partecipanti: - sapranno discutere in modo critico le principali proposte teorico-concettuali relative al tema del linguaggio e della comunicazione umana; - sapranno riconoscere le componenti fondamentali della comunicazione verbale e non verbale e discutere i fondamenti cognitivi ed evoluzionistici del processo comunicativo; - avranno acquisito conoscenze sulle principali metodologie di applicazione della ricerca sperimentale sulla comunicazione multimodale per costruire spiegazioni plausibili della natura e del funzionamento dei diversi formati espressivi in cui la comunicazione prende forma.
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CHIERA ALESSANDRA
(programma)
ullo sfondo di una prospettiva teorica di matrice cognitiva, il corso approfondisce le principali tematiche relative al fondamento multimodale della comunicazione umana, fornendo una panoramica aggiornata sullo stato dell'arte e sulle principali linee di ricerca. La prima parte offre una panoramica delle principali teorie della comunicazione focalizzando l’attenzione sui modelli che sottolineano la centralità del corpo e il ruolo chiave del gesto, come forma di espressione primaria alla base della cognizione umana. Il focus è posto sui i processi di elaborazione e sui meccanismi cognitivi, sociali ed emotivi che permettono il funzionamento della comunicazione in tutte le sue modalità. A partire dalla cornice teorica presentata nella prima parte del corso, la seconda parte esplora i risvolti applicativi di una concezione multimodale della comunicazione, offrendo anche indicazioni metodologiche per l’analisi dei processi comunicativi in tutte le diverse forme di espressione.
(testi)
Il corso si articolerà nei seguenti contenuti principali: - La comunicazione nella prospettiva dell’Embodied Cognition - Il carattere multimodale della comunicazione umana - Il ruolo del gesto: che cos’è il gesto, gesto e cognizione, gesto e variabilità culturale, il gesto nello sviluppo ontogenetico e filogenetico del linguaggio - Lo studio della comunicazione multimodale in chiave sperimentale - Campisi E. (2018). Che cos’è la gestualità. Carocci editore, Roma.
- Adornetti I., Chiera A. & Ferretti F. (2018) Embodied cognition e origine del linguaggio: Il ruolo cruciale del gesto. Lebenswelt, 13, pp. 43-56. - Adornetti I., Chiera A., Deriu V., Altavilla D., Valeri G., Marini A., Magni R., & Ferretti F. (2020) L’elaborazione delle storie nel Disturbo dello Spettro Autistico: il caso delle narrazioni visive. Sistemi Intelligenti, XXXII(3), pp. 623-647. |
6 | M-FIL/05 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711200 -
SOCIOLOGIA DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio e l’analisi della moda dal punto di vista sociologico. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti analitici e metodologici per comprendere il fenomeno moda in rapporto alla società, alle rappresentazioni del corpo e alle identità, con particolare riguardo alle componenti sociali che intervengono nei processi di significazione associati alla moda. La seconda parte del corso, intersecando la moda con le performance artistiche e le tecnologie digitali, dedicherà un’attenzione specifica alla moda nel discorso pubblico, per mettere a tema la moda come spazio di inclusività sociale.
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LUCHETTI LIA
(programma)
Il corso concerne lo studio dei principali modelli teorici impiegati per l’analisi sociologica del fenomeno moda in relazione alle identità e ai mutamenti sociali. La prima parte del corso intende fornire agli studenti e alle studentesse i principali strumenti per comprendere le dinamiche di produzione e consumo di moda in rapporto alla società (dal cerimoniale alla moda, dalle connotazioni di classe al “consumo vistoso”, dai processi di imitazione e differenziazione sociale alla rivolta dello stile delle sottoculture), con un focus sul sistema della moda e sui processi di significazione associati alla moda. La seconda parte del corso, invece, intende declinare il rapporto tra moda, rappresentazioni del corpo, identità e discorso pubblico ed è dedicata ad indagare le tendenze recenti nella moda e nei “corpi vestiti” (ethical and sustainable fashion, genderless and adaptive fashion), offrendo un’attenzione specifica al rapporto tra moda, arte, performance di genere e tecnologie digitali.
(testi)
a) Barthes, Roland (ediz. it. 2006), Il senso della moda. Forme e significati dell’abbigliamento, Torino, Einaudi.
b) Inoltre, la dispensa costituita dalle seguenti letture: 1) Almila, Anna-Mari (2016) Fashion, Anti-Fashion, Non-Fashion and Symbolic Capital: the Uses of Dress among Muslim Minorities in Finland, in “Fashion Theory”, 20, 1, pp. 81-102. 2) Davis, Fred (2008), Gli stadi del processo della moda, in C. Baldini (a cura di), Sociologia della moda, Roma, Armando, pp. 155-166 3) Luchetti, Lia, Tota, Anna Lisa (2012), Abiti che fanno opinione, in P. Volontè e M. Pedroni (a cura di), Moda e Arte, Milano, Franco Angeli, pp. 87-101. 4) Mazzucotelli Salice S., Mora E., Noia E. (2022), Vestiti a metà. La funzione espressiva della moda durante la pandemia, in R. Bartoletti, R. Paltrinieri, P. Parmiggiani (a cura di), Pratiche di consumo alla prova del Covid-19, Milano, FrancoAngeli, pp. 43- 71. 5) Simmel, Georg (1986), La moda, in G. Ragone (a cura di), Sociologia dei fenomeni di moda, Milano, FrancoAngeli, pp. 83-105. 6) Veblen, Thorstein (1986), L’abbigliamento come espressione della cultura finanziaria, in G. Ragone (a cura di), Sociologia dei fenomeni di moda, Milano, FrancoAngeli, pp. 196-208. |
6 | SPS/07 | 30 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20711204 -
FESTIVAL CINEMATOGRAFICI E CULTURE DELL'AUDIOVISIVO
(obiettivi)
Il corso intende indagare il ruolo dei festival cinematografici all’interno delle culture dell’audiovisivo, fornendo le basi per operare nell’ambito dell’organizzazione e gestione di eventi cinematografici e focalizzando l’attenzione nei confronti delle nuove forme di spettatorialità contemporanea.
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RAVESI GIACOMO
(programma)
Il corso vuole analizzare il ruolo dei festival cinematografici all’interno delle culture dell’audiovisivo. La prima parte è di stampo storico-analitica e vuole indagare la definizione teorica della forma festival e ripercorrerne le principali evoluzioni storiche. L’ambito d’indagine privilegiato sarà il caso italiano ma contestualizzato in un frame internazionale. La seconda parte approfondisce gli aspetti legati all’organizzazione e gestione di eventi cinematografici, sviluppando un approccio più dichiaratamente operativo attento alle questioni economiche e di ricaduta territoriale. Una particolare attenzione verrà rivolta al contesto contemporaneo, indagando le trasformazioni occorse ai film festival all’interno della loro rilocazione nella rete e in sinergia con le nuove forme di spettatorialità contemporanea.
(testi)
Lucio Argano, Alessandro Bollo, Paolo Dalla Sega, Organizzare eventi culturali. Ideazione, progettazione e gestione strategica del pubblico, Franco Angeli, Milano, 2018
Maria Francesca Piredda, I festival del cinema in Italia. Forme e pratiche dalle origini al Covid-19, Carocci, Roma, 2022 Per i non frequentanti: Roy Menarini (a cura di), Le nuove forme della cultura cinematografica. Critica e cinefilia nell'epoca del web, Mimesis, Udine-Milano, 2012 FILMOGRAFIA: Chambre 666 (1982) Wim Wenders Nitrato d’argento (1996) Marco Ferreri Chacun son cinéma (A ciascuno il suo cinema, 2012) Gilles Jacob The Square (2017) Ruben Östlund |
6 | L-ART/06 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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