Docente
|
BIANCHI LAVINIA
(programma)
Le studentesse e gli studenti verranno coinvolti in un percorso di apprendimento co-costruito orientato alla giustizia sociale in educazione. Partendo dal delineare i fondamenti epistemologici della Pedagogia (l’oggetto specifico di studio e di intervento e il cammino per diventare un sapere pratico e teorico che pensa e prospetta la formazione in qualità di “Scienza Pedagogica” e “Scienza di confine”), si ragionerà sul potenziale educativo e formativo delle arti performative, in particolare del teatro. Nella prospettiva di una pedagogia critica e impegnata, verranno approfonditi i temi della pedagogia dell’oppresso e del teatro dell’oppresso, anche attraverso esperienze pratiche e laboratoriali; si darà conto della prospettiva complessa, ecologica e decoloniale e, nello specifico, delle relazioni tra colonizzazione-decolonizzazione e nuovi fenomeni migratori; si discuterà delle dimensioni educative nei contesti di marginalità e di esclusione; si rifletterà sulla deprivazione culturale, sul trauma migratorio e le povertà educative; si co-costruiranno ipotesi metodologiche per una comunicazione efficace in ambito educativo.
(testi)
Catarci M, (2016), La pedagogia della liberazione di Paulo Freire. Educazione, intercultura e cambiamento sociale, Milano: Franco Angeli.
Gigli A., Tolomelli A., Zanchettin A.,(2008), Il Teatro dell'Oppresso in educazione, Roma: Carocci
Bianchi L., (2023) La pedagogia implicita di Alexander Langer, Brescia: Morcelliana.
|