Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20402472 -
STAGE O TIROCINI
(obiettivi)
L’obiettivo dello stage è l’ampliamento, l’integrazione ed l'approfondimento delle competenze professionali relative al corso di studio.
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11
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
20402473 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Svolgimento della tesi di laurea
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6
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20402481 -
LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA 3 (ULTERIORI ATTIVITÀ FORMATIVE-ART.10, COMMA 5 LETTERA D)
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È CONSENTIRE AGLI STUDENTI DI PERFEZIONARE LE COMPETENZE SULL'ENOLOGIA.
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2
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24
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico OBBLIGATORI (DUE ESAMI DA 12 CFU) - (visualizza)
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24
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20402445 -
ALIMENTI, BEVANDE E PRODOTTI TIPICI
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire un esame approfondito delle filiere industriali “elettive” dell’eccellenza gastronomica (derivati dei cereali, olio di oliva, lattiero-caseario, conserviero, succhi di frutta, miele, prodotti carnei).
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20402445-1 -
ALIMENTI, BEVANDE E PRODOTTI TIPICI - MODULO I
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN ESAME APPROFONDITO DELLE FILIERE INDUSTRIALI “ELETTIVE” DELL’ECCELLENZA GASTRONOMICA (DERIVATI DEI CEREALI, OLIO DI OLIVA, LATTIERO-CASEARIO, CONSERVIERO, SUCCHI DI FRUTTA, MIELE, PRODOTTI CARNEI).
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MARCONI EMANUELE
( programma)
Cereali: definizione e caratteristiche, pseudocerali, tecnologia di macinazione, attitudine alla trasformazione degli sfarinati, tecnologia di maltazione e di produzione della birra, tecnologie di produzione di pane, pasta, prodotti da fomo, alimenti tipici a base di cereali (DOP, IGP, STG), alimenti funzionali.
( testi)
Cabras e Martelli Chimica degli Alimenti, PICCIN EditoreMateriale fornito dal docente
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6
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AGR/15
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402445-2 -
ALIMENTI, BEVANDE E PRODOTTI TIPICI - MODULO II
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN ESAME APPROFONDITO DELLE FILIERE INDUSTRIALI “ELETTIVE” DELL’ECCELLENZA GASTRONOMICA (DERIVATI DEI CEREALI, OLIO DI OLIVA, LATTIERO-CASEARIO, CONSERVIERO, SUCCHI DI FRUTTA, MIELE, PRODOTTI CARNEI).
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SEVERINI CARLA
( programma)
Generalità sul concetto di “tipicità” di un alimento- DOP, IGP, STG- Prodotti tipici di origine animale (carnei, ittici)- Derivati di frutta e ortaggi- Olio di oliva extra-vergine- Bevande nervine con particolare riferimento al caffèSaranno trattati le origini, le tecnologie di trasformazione e i caratteri di tipicità degli alimenti considerati.
( testi)
Atlante degli alimenti tipici italiani, edito da Qualivita (Siena) in collaborazione con il MIPAAF.Materiale didattico fornito a lezione dal docente
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6
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AGR/15
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402446 -
CONSERVAZIONE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
(obiettivi)
Il modulo si propone di fornire agli studenti un quadro completo dei principi del confezionamento (materiali e tecniche) e delle problematiche della distribuzione degli alimenti (con particolare rilievo alla shelf-life). Inoltre, il modulo si prefigge di illustrare, sinteticamente, i requisiti di qualità dei prodotti alimentari, cogenti e regolamentati (con i riferimenti legislativi), contrattuali e volontari e di introdurre l’analisi del pericolo e la redazione del Piano HACCP. Il modulo Patologia post-raccolta si propone di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali relative ai problemi derivanti in post-raccolta dalla contaminazione dei prodotti e delle derrate vegetali da parte di funghi e batteri e alla loro diagnosi. Tali conoscenze, unite a elementi di base sulle possibilità di controllo delle alterazioni, sono finalizzate alla gestione della difesa dei prodotti durante la conservazione e al controllo e alla prevenzione delle contaminazioni in post-raccolta da micotossine che possono inficiare la qualità e la quantità dei vegetali.
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20402446-2 -
CONSERVAZIONE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI - MODULO II
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI UN QUADRO COMPLETO DEI PRINCIPI DEL CONFEZIONAMENTO (MATERIALI E TECNICHE) E DELLE PROBLEMATICHE DELLA DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI (CON PARTICOLARE RILIEVO ALLA SHELF-LIFE). INOLTRE, IL MODULO SI PREFIGGE DI ILLUSTRARE, SINTETICAMENTE, I REQUISITI DI QUALITÀ DEI PRODOTTI ALIMENTARI, COGENTI E REGOLAMENTATI (CON I RIFERIMENTI LEGISLATIVI), CONTRATTUALI E VOLONTARI E DI INTRODURRE L’ANALISI DEL PERICOLO E LA REDAZIONE DEL PIANO HACCP.IL MODULO PATOLOGIA POST-RACCOLTA SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE AI PROBLEMI DERIVANTI IN POST-RACCOLTA DALLA CONTAMINAZIONE DEI PRODOTTI E DELLE DERRATE VEGETALI DA PARTE DI FUNGHI E BATTERI E ALLA LORO DIAGNOSI. TALI CONOSCENZE, UNITE A ELEMENTI DI BASE SULLE POSSIBILITÀ DI CONTROLLO DELLE ALTERAZIONI, SONO FINALIZZATE ALLA GESTIONE DELLA DIFESA DEI PRODOTTI DURANTE LA CONSERVAZIONE E AL CONTROLLO E ALLA PREVENZIONE DELLE CONTAMINAZIONI IN POST-RACCOLTA DA MICOTOSSINE CHE POSSONO INFICIARE LA QUALITÀ E LA QUANTITÀ DEI VEGETALI.
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SEVERINI CARLA
( programma)
Nello svolgimento del corso saranno trattati i seguenti argomenti:- Principali sistemi di conservazione, tradizionali, convenzionali e innovativi, degli alimenti.Conserve, semi-conserve e minimamente trattati (fresh-cut, IV gamma)- Principali alterazioni degli alimenti dovuti a manipolazioni, trattamenti tecnologici e sistemidi conservazione- Principali fattori di influenza per lo sviluppo e il controllo di tali alterazioni (aw, pH,temperatura, UV, atmosfera di confezionamento, tipo di condizionamento, composizionechimica, etc.)- Shelf life degli alimenti: calcolo e previsione. Alimenti con data di scadenza e alimenti contermine minimo di conservazione.- Analisi dei pericoli e sistemi di prevenzione basati sul piano HACCP- Esempi di linee di trasformazione e conservazione degli alimenti
( testi)
C.Pompei "La trasformazione industriale di frutta e ortaggi" Edizioni EdagricoleP. Cappelli,V. Vannucchi “Chimica degli alimenti. Conservazione e trasformazione”Editore ZanichelliMateriale didattico fornito a lezione dal docente
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6
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AGR/15
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402452 -
IDROGEOLOGIA APPLICATA ALLE SCIENZE AGROALIMENTARI
(obiettivi)
Il corso illustrerà i processi geologici all’origine del ciclo dell’acqua, delle sorgenti e degli acquiferi sotterranei e fornirà competenze specifiche sui principali criteri di classificazione delle acque e delle acque minerali. Ulteriore obiettivo sarà quello di definire i criteri di sostenibilità ambientale della risorsa acqua e di consentire una migliore comprensione dei meccanismi geologici responsabili della genesi delle principali acque minerali italiane. Saranno poi illustrate le relazioni tra geologia e vino attraverso la descrizione degli aspetti geologici e geomorfologici delle principali aree di produzione italiane con particolare riguardo al loro valore ambientale. Le esercitazioni saranno dedicate all’apprendimento di metodi analitici. Il corso prevede delle escursioni didattiche dedicate alla visita di aree sorgive, di produzione industriale e di produzione viticola.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
Il programma del corso prevede la presentazione e discussione dei seguenti argomenti: 1) Concetti generali sulle risorse idriche e loro uso e tutela Ciclo idrologico; differenza fra risorsa e riserva; i diversi usi delle risorsa idrica; tutela qualitativa e tutela quantitativa; 2) Bilancio idrico Componenti del bilancio e loro metodi di misura delle grandezze idrologiche (precipitazione, temperatura, evapotraspirazione, deflusso) 3) Concetti base di geologia. Roccia come aggregato di minerali. Ciclo delle rocce (cenni di tettonica a placche), rocce ignee, rocce sedimentarie, rocce metamorfiche 4) Elementi idrogeologia (conoscenza della risorsa idrica sotterranea) Proprietà delle rocce nei confronti dell’acqua (porosità e permeabilità); acquifero, aquiclude, aquitard; struttura e modalità di ricarica di un acquifero (concetto di falda), la circolazione dell’acqua nella falda libera e in pressione (concetto di carico idraulico), modalità di emergenza delle acque sotterranee (concetto di sorgente) 5) Elementi di idrogeochimica (conoscenza della composizione chimica delle acque sotterrane) il ciclo idrogeochimico; l’interazione acqua-roccia; le facies geochimiche delle acque; la qualità delle acque; cenni sulle tecniche di campionamento delle acque 6) I principali acquiferi regionali dell’Italia centrale e le caratteristiche quali-quantitative delle loro acque (acquiferi carbonatici, vulcanici, alluvionali e costieri) 7) La risorsa idrica sotterranea destinata al consumo umano Consumo diretto (acque potabili e acque minerali); consumo indiretto (irrigazione); requisiti di potabilità delle acque destinate al consumo umano; sistemi di captazione e di derivazione delle acque in funzione della loro destinazione d’uso; 8) Principale legislazione comunitaria e nazionale per la gestione e tutela delle acque sotterranee
( testi)
JOHN P. GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN – Capire la Terra – Edizione italiana a cura di Elvidio Lupia Palmieri e Maurizio Parotto – Zanichelli, Bologna Pietro Celico - Elementi di Idrogeologia - Liguori Editore, Napoli MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE
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12
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GEO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402454 -
POLITICHE AGRICOLE, SVILUPPO ECONOMICO E SICUREZZA ALIMENTARE
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare il ruolo dell'agricoltura e del settore agroalimentare nei processi di crescita e sviluppo, con particolare riferimento a due aspetti: 1) le modalità con cui lo sviluppo del settore agroalimentare impattano sulla sicurezza alimentare, riferita a diversi contesti di sviluppo e, dunque, intesa sia in termini quantitativi (poca o troppa nutrizione) che qualitativi (buona o cattiva nutrizione e salubrità del cibo); 2) le modalità con cui questo ruolo si è manifestato nell'esperienza italiana e le relative conseguenze economiche e sociali
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DE FILIPPIS FABRIZIO
( programma)
Modulo A Il modulo si propone di analizzare il ruolo dell'agricoltura e del settore agroalimentare nei processi di crescita e sviluppo, con particolare riferimento alle modalità con cui lo sviluppo del settore agroalimentare impattano sulla sicurezza alimentare, riferita a diversi contesti di sviluppo e, dunque, intesa sia in termini quantitativi (poca o troppa nutrizione) che qualitativi (buona o cattiva nutrizione e salubrità del cibo). In particolare saranno proposti i seguenti temi: - Agricoltura e settore agroalimentare: evoluzione, caratteristiche principali, punti di forza e criticità - dieta mediterranea, salute, stili di vita e alimentazione, con particolare riguardo ai contesti urbani e rurali, alle culture locali, ai fenomeni migratori - sicurezza alimentare - spreco alimentare: quantificazione del fenomeno, cause, normative - processi di diversificazione dell’agricoltura italiana in risposta ai bisogni della collettività (ristorazione, didattica, sociale) - politiche agricole (Programmi di Sviluppo Rurale, spreco, certificazioni, ecc.) e di altri settori - innovazione e ricerca nel sistema agroalimentare (novel food, cibi funzionali, cibi etnici, ecc.)
Modulo B - Il ruolo del sistema agro-alimentare all’interno dell’economia italiana: struttura e peso economico del settore agricolo e dell’industria alimentare - I processi di diversificazione dell’agricoltura italiana: fonti di reddito alternative e offerta di beni e servizi richiesti dalla collettività - Le principali caratteristiche dell’offerta agro-alimentare italiana: orientamento e specializzazione produttiva, scelte di gestione compatibili con la salvaguardia ambientale (Biologico), caratteristiche qualitative dell’offerta (DOP, IGT, SGT), organizzazione delle filiere agro-alimentari (principali prodotti di interesse nazionale), composizione della produzione nazionale - Il comparto della pesca e dell’acquacoltura - L’andamento dei consumi: le scelte degli italiani tra crisi economica e nuovi stili di vita - Le caratteristiche della distribuzione: dal dettaglio tradizionale, alla GDO, fino alle forme innovative
Modulo C - L'UE e la politica agricola comune (PAC)
( testi)
Modulo A - Annuario dell'agricoltura italiana, Volume 2015, capitoli vari, CREA Centro Politiche e Bioeconomia; - P. Conforti, F. De Filippis (2015), Geopolitica dell'alimentazione e della sicurezza alimentare, EXPO 2015; - F. Giarè, F. Vanni, Agricoltura e città, Edagricole, 2016, Roma; - F. Giarè, R. Sardone (2017), La diversificazione delle attività in agricoltura: agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale, in Annali dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, Volume CXXXVI, anno 2016, Bologna.
Modulo B - Annuario dell'agricoltura italiana, Volume 2015, capitoli vari, CREA Centro Politiche e Bioeconomia; - L'agricoltura italiana conta 2016, CREA Centro di Politiche e Bioeconomia; - Bioreport 2016, Rete Rurale Nazionale; - Il settore ittico in cifre 2015, CREA; - Agricoltura, cibo e città, CURSA, 2014; - R. Fanfani, R. Sardone (2017), La diversificazione delle attività in agricoltura: opportunità, sviluppo dei redditi e nuove sfide della società, in Annali dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, Volume CXXXVI, anno 2016, Bologna.
Modulo C - Dispense didattiche sull'Unione europea e la Pac
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GIARE' FRANCESCA
( programma)
In questa parte del modulo verranno sviluppate tematiche inerenti il rapporto tra il settore agroalimentare e i contesti socio-economici e culturali, con particolare attenzione ai seguenti aspetti: rapporto tra salute, stili di vita e alimentazione, con particolare riguardo ai contesti urbani e rurali, alle culture locali, ai fenomeni migratori rapporto tra le eccellenze enogastronomiche italiane e la costruzione di percorsi alimentari equilibrati dieta mediterranea e altre diete geograficamente situate diritto al cibo, scarsità alimentare, qualità del cibo disponibile spreco alimentare: quantificazione del fenomeno, cause, normative, casi in ambito agricolo (agricoltura circolare) e sociale (riuso e riallocazione) particolari scelte alimentari e loro impatto sul sistema agroalimentare: intolleranze e allergie; scelte etiche e sociali; segregazione degli alimenti, salubrità e certificazione processi di diversificazione dell'agricoltura italiana in risposta ai· bisogni della collettività (ristorazione, didattica, sociale) politiche agricole (Programmi di Sviluppo Rurale, spreco, certificazioni, ecc.) e di altri settori innovazione e ricerca nel sistema agroalimentare (novel food, cibi funzionali, cibi etnici, ecc.)
( testi)
Annuario dell'agricoltura italiana, Volume 2015, capitoli vari, CREA Centro Politiche e Bioeconomia; P. Conforti, F. De Filippis (2015), Geopolitica dell'alimentazione e della sicurezza alimentare, EXPO 2015; F. Giarè, F. Vanni, Agricoltura e città, Edagricole, 2016, Roma; F. Giarè, R. Sardone (2017), La diversificazione delle attività in agricoltura: agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale, in Annali dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, Volume CXXXVI, anno 2016, Bologna.
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12
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SECS-P/02
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96
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402464 -
IL MADE IN ITALY AGRO-ALIMENTARE: ECONOMIA, STORIA E CULTURA
(obiettivi)
Il corso ripercorre le origini e lo sviluppo delle produzioni tipiche della cultura agro-alimentare italiana fino alla nascita del Made in Italy, inteso come risultato di una strategia di valorizzazione economica e simbolo di una industria italiana dell’eccellenza. Accanto alla ricostruzione storica si svilupperà l'approfondimento dell'importanza economica del Made in Italy agroalimentare, con particolare riferimento al ruolo del comparto nel commercio estero italiano e al suo posizionamento nelle catene globali del valore
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20402464-2 -
IL MADE IN ITALY AGRO-ALIMENTARE: ECONOMIA, STORIA E CULTURA - MODULO II
(obiettivi)
IL CORSO RIPERCORRE LE ORIGINI E LO SVILUPPO DELLE PRODUZIONI TIPICHE DELLA CULTURA AGRO-ALIMENTARE ITALIANA FINO ALLA NASCITA DEL MADE IN ITALY, INTESO COME RISULTATO DI UNA STRATEGIA DI VALORIZZAZIONE ECONOMICA E SIMBOLO DI UNA INDUSTRIA ITALIANA DELL’ECCELLENZA. ACCANTO ALLA RICOSTRUZIONE STORICA SI SVILUPPERÀ L'APPROFONDIMENTO DELL'IMPORTANZA ECONOMICA DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RUOLO DEL COMPARTO NEL COMMERCIO ESTERO ITALIANO E AL SUO POSIZIONAMENTO NELLE CATENE GLOBALI DEL VALORE
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SABENE RENATA
( programma)
Il programma del corso prevede un’articolazione lungo tre itinerari:1) La cultura del paesaggio italiano, del suo patrimonio inestimabile in cui bellezza artistica e paesaggistica, cultura del saper fare e produrre, rappresentano l’essenza dell’immagine dell’Italia nel mondo. L’agricoltura e le sue peculiarità, le trasformazioni degli uomini e del territorio. La cultura della sostenibilità dell’agroalimentare come eccellenza della produzione italiana.2) Storia dell’alimentazione, delle tradizioni alimentari italiane e delle tecniche produttive; individuazione delle peculiarità della produzione italiana e dello sviluppo dell’enogastronomia; caratteristiche italiane nella costruzione di un sistema di scambi commerciali e nella nascita di alcuni importanti marchi del Made in Italy.3) Breve panoramica sulla storia economica contemporanea con particolare riguardo alla nascita e allo sviluppo dell’industria alimentare e dell’evoluzione dei consumi dell’Italia unitaria nel più ampio contesto dello sviluppo industriale italiano.
( testi)
• Materiale fornito dalla Docente in sede di lezione frontale.Testi di riferimento (nelle modalità indicate nel programma per non frequentanti).• Cameron-Neal, Storia economica del mondo.• Flandrin-Montanari, Storia dell’alimentazione.• Bevilacqua, Storia dell’agricoltura italiana.• F. Dandolo, Vigneti fragili. Espansione e crisi della viticoltura nel Mezzogiorno in età liberale.• C. Besana, Tra agricoltura e industria. Il settore caseario nella Lombardia dell’Ottocento.
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6
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SECS-P/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico OBBLIGATORI (1 ESAME DA 6 CFU) - (visualizza)
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6
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20402447 -
TRASFORMAZIONI MOLECOLARI NEGLI ALIMENTI E ALIMENTI PREPARATI PER VIA FERMENTATIVA
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi principali: 1) l’acquisizione di conoscenze in merito all’impiego di microrganismi naturali ed ingegnerizzati, e di enzimi e molecole da essi derivati, per la produzione, conservazione e controllo dei cibi; 2) l’acquisizione di metodologie classiche ed innovative per la selezione, identificazione e sfruttamento di microrganismi di interesse agroalimentare; 3) l’acquisizione di strumenti logici e di conoscenze per la ricerca di informazioni scientifiche dai principali database disponibili e per la stesura ed esecuzione di un protocollo sperimentale.
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RAMPIONI GIORDANO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) in merito all’impiego di microrganismi naturali ed ingegnerizzati, e di enzimi e molecole da essi derivati, per la produzione, conservazione e controllo dei cibi; - competenze metodologiche (saper effettuare:) inerenti la selezione, l’identificazione e lo sfruttamento di microrganismi di interesse agroalimentare che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di impostare un protocollo sperimentale ed eseguirlo correttamente. Nel corso saranno trattati i seguenti argomenti: • Isolamento ed identificazione di microrganismi con attività di interesse nel settore agroalimentare. • Caratterizzazione funzionale dei microrganismi isolati. • Approcci di metagenomica per l’identificazione di enzimi di interesse nel settore agroalimentare. • Generazione ed utilizzo di biosensori in ambito agroalimentare. • Metodiche standard ed alternative per la conta microbica in campioni alimentari. • Produzione di proteine ricombinanti di interesse agroalimentare. • Tecniche molecolari per il miglioramento di enzimi di interesse agroalimentare. • Miglioramento genetico dei ceppi produttori di molecole di interesse agroalimentare. • Identificazione di composti antimicrobici ed anti-biofilm. • Impiego di batteri naturali ed ingegnerizzati per promuovere la crescita delle piante. • Lieviti da birra: evoluzione dei lieviti tradizionali, uso di lieviti non convenzionali e generazione di lieviti ingegnerizzati. • Microrganismi probiotici naturali ed ingegnerizzati.
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Microbiologia e di Biotecnologie Microbiche, indicati nella bibliografia sottostante. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise sul cloud con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati e mostrati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso. Il docente si rende disponibile per il ricevimento studenti tutti i Lunedì dalle 15:00 alle 16:00. Inoltre, il docente si rende disponibile per chiarimenti inerenti gli argomenti trattati nel corso e per le modalità di esame in qualsiasi giorno, previo appuntamento concordato al termine delle lezioni o mediante e-mail.
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6
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CHIM/11
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402448 -
METODOLOGIE BIOMOLECOLARI PER LA SICUREZZA MICROBIOLOGICA DEGLI ALIMENTI
(obiettivi)
Il corso illustrerà i metodi per la rilevazione e la quantificazione dei microorganismi presenti negli alimenti, inclusi gli eventuali patogeni, in relazione alle caratteristiche dei prodotti ed ai limiti derivanti dalle normative in vigore. Nelle esercitazioni in laboratorio gli studenti effettueranno alcune fra le più comuni analisi microbiologiche di alimenti al fine di determinare la carica microbica e l’idoneità o meno al consumo umano.
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De Virgiliis Chiara
( programma)
- Descrizione dei principali microrganismi di interesse alimentare. - Controllo dei microrganismi negli alimenti. - Sicurezza alimentare: cenni di legislazione. - Tecniche di campionamento. - Analisi microbiologica degli alimenti. - Metodi e terreni colturali per l'analisi microbiologica degli alimenti: preparazione del campione, tecniche di semina, tecniche di conta, isolamento di microrganismi di interesse alimentare. - Ricerca dei principali microrganismi di interesse alimentare. - Identificazione dei microrganismi su base fenotipica e su base molecolare. - Tecniche molecolari di identificazione di microrganismi: analisi del DNA ribosomale, Amplified Ribosomal DNA Restriction Analysis (ARDRA), Random Amplification of Polymorphic DNA (RAPD), sequenziamento. - Tecniche coltura-indipendenti e metagenomiche applicate allo studio di comunità microbiche complesse: Denaturing Gradient Gel Electrophoresis (DGGE), Next Generation Sequencing (NGS). - Batteriofagi come agenti di biocontrollo e applicazioni in campo alimentare. - Resistenza agli antibiotici e implicazioni sulla qualità e sicurezza degli alimenti fermentati.
( testi)
MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI. A. Galli Volonterio. Casa Editrice Ambrosiana (2005) MICROBIOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI. G. A. Farris, M. Gobbetti, E. Neviani, M. Vincenzini. Casa Editrice Ambrosiana (2012) Slides delle lezioni Articoli scientifici
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6
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BIO/19
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32
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402462 -
STORIA DELLE CULTURE ALIMENTARI
(obiettivi)
Obiettivo del corso è illustrare i caratteri delle principali culture alimentari, evidenziando il loro cambiamento nel tempo in funzione della trasformazione delle società da agricole a industriali.
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MONINA GIANCARLO
( programma)
A partire da un quadro indicativo degli aspetti teorici e metodologici della storia delle culture alimentari, il corso intende orientare gli studenti sui fattori culturali e sociali che hanno segnato l’immaginario e l’uso del cibo nell’età contemporanea. La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti agli aspetti teorici e metodologici della storia culturale e della storia delle culture materiali. La seconda parte del corso (6 ore) affronta i cambiamenti storici di lungo periodo dell’agricoltura in età contemporanea. La terza parte del corso (18 ore) si concentra sulla storia della cultura alimentare italiana con particolare riferimento alle culture alimentari mediterranee. La quarta parte del corso (6 ore) propone tre approfondimenti sulle relazioni culturali tra cibo e società: cibo e ambiente, cibo e diseguaglianze, cibo e religioni. + La quinta parte del corso (12 ore) propone quattro casi studio di storia eno-gastronomica: la dieta mediterranea, l’economia agro-alimentare (a livello globale), l’economia agro-alimentare (a livello nazionale), le agro-mafie.
( testi)
Alberto Capatti e Massimo Montanari, La cucina italiana. Storia di una cultura, Roma-Bari, Laterza 20177, 424 p., € 14,00.
Un libro a scelta tra: Cibo, a cura di Ester Fano, Nora McKeon e Giancarlo Monina, numero monografico di “Parolechiave”, 58, dicembre 2017, 240 p., € 22,00. Massimo Montanari, Il cibo come cultura, Roma-Bari, Laterza, 20178, 186 p. € 10,00 Saggi a scelta (minimo 3) da Storia d’Italia, Annali 13, L’alimentazione, Torino, Einaudi, 1998 (in biblioteca)
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6
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M-STO/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402465 -
LA QUALITA' E LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE APPROFONDIMENTI RIGUARDO I PIÙ RECENTI INTERVENTI DELLA COMUNITÀ EUROPEA SULLA PIANIFICAZIONE, GESTIONE, CONTROLLO, COORDINAMENTO E FORMAZIONE NELL’AMBITO DELL’INTERA FILIERA PRODUTTIVA DEGLI ALIMENTI. SARANNO TRATTATI IN PARTICOLARE I SEGUENTI ARGOMENTI: A) AMMODERNAMENTO DELLA LEGISLAZIONE IN MODO DA OTTENERE UN SISTEMA COERENTE E TRASPARENTE DI NORME; B) RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI ANDANDO A COPRIRE L’INTERA CATENA ALIMENTARE; C) MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA DEL SISTEMA SCIENTIFICO DI CONSULENZA; D) ATTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DELLA SICUREZZA ALIMENTARE AI PRODUTTORI; E) IMPLEMENTAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE E NUOVA ETICHETTATURA (LA NUOVA ETICHETTA È LA CEE 1169/2011 DEL 13/12/2014).
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LUCCHETTI MARIA CLAUDIA
( testi)
• CHIACCHIERINI E., LUCCHETTI M.C., “Materie prime, trasformazione ed impatto ambientale” Edizioni Kappa • BUFFAGNI, BURCHI, GALLIO, TARABELLA, VARESE “Consumatori e imprese: la disciplina delle informazioni sugli alimenti: considerazioni merceologiche e normative” Giappichelli Editore • PERI, LAVELLI, MARJANI “ Qualità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari. Gestione e certificazione dei sistemi per la qualità, per la rintracciabilità e per l’igiene.” Edizione HOEPLI
Copia delle slides usate durante le lezioni e pubblicazioni specifiche verranno fornite gratuitamente dal docente durante il corso Se opportuno durante il corso verrà fornito gratuitamente eventuale materiale per approfondimenti
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MARTUCCI OLIMPIA
( programma)
INTRODUZIONE ALLE CERTIFICAZIONI: TRASPARENZA, TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ DELLE PRODUZIONI: origine delle certificazioni; evoluzione del concetto di qualità; concetto di filiera alimentare; classificare le certificazioni; concentrazione delle certificazione in EU 27 e in Italia; la filiera di qualità e la normativa di riferimento. GESTIONE DEL SISTEMA QUALITÀ NELLE PRODUZIONI: Il contesto agroalimentare e la normativa di riferimento; analisi sistema aziendale; configurazione sistema qualità; gestione sistema qualità; trattamento dati del sistema qualità SICUREZZA ALIMENTARE: la ricerca della qualità nell’alimentazione; la sicurezza alimentare e i pericoli biologici, chimici e fisici; principi ispiratori della nuova normativa europea sulla sicurezza alimentare; i nuovi Regolamenti del “ Pacchetto Igiene”; la normativa europea in campo alimentare; materiali a contatto con i prodotti alimentari (M.O.C.A.); il quadro normativo nazionale e della UE; etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI, DELLE VENDITE E DELLA LOGISTICA: Il ciclo logistico e gli input di base del processo di definizione; le fasi del processo di acquisto; i modelli di gestione degli approvvigionamenti; Brand loyalty, store loyalty e la selezione dei fornitori; gli effetti della logistica sulla valutazione del fornitore; l’outsourcing della logistica IL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO IGIENICO HAZARD ANALYSIS AND CRITICAL CONTROL POINTS (HACCP); Sistema HACCP (compiti e funzioni);Importanza del controllo visivo;Importanza della verifica della merce immagazzinata e importanza della sua rotazione; Norme igieniche basilari; Valutazione e controllo delle temperature e del microclima;Igiene delle strutture delle attrezzature; Approfondimenti sul quadro normativo; Gestione delle risorse umane; Relazione con i vari soggetti coinvolti nel processo alimentare.
( testi)
•CHIACCHIERINI E., LUCCHETTI M.C., “Materie prime, trasformazione ed impatto ambientale” Edizioni Kappa •BUFFAGNI, BURCHI, GALLIO, TARABELLA, VARESE “Consumatori e imprese: la disciplina delle informazioni sugli alimenti: considerazioni merceologiche e normative” Giappichelli Editore •PERI, LAVELLI, MARJANI “ Qualità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari. Gestione e certificazione dei sistemi per la qualità, per la rintracciabilità e per l’igiene.” Edizione HOEPLI •Dispense a cura dei docenti.
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SECS-P/13
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Attività formative affini ed integrative
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Gruppo opzionale:
Insegnamenti a scelta - (visualizza)
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20401078 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE ORGANICHE NATURALI
(obiettivi)
COMPRENSIONE DEI PRINCIPALI PATHWAY METABOLICI SVILUPPATI DA MICROORGANISMI, PIANTE E ANIMALI NELLA BIOSINTESI DI SOSTANZE DEL METABOLISMO SECONDARIO DI PARTICOLARE INTERESSE PER LA SALUTE DELL’UOMO EE RAGGIUNGIMENTO DELLE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEGLI EQUILIBRI CHIMICI CHE REGOLANO LE ORIGINI, IL TRASPORTO, LE TRASFORMAZIONI E GLI EFFETTI DI ALCUNI INQUINANTI AMBIENTALI.
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Erogato presso
20402508 CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE in BIODIVERSITA' E GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI LM-6 N0 TOFANI DANIELA
( programma)
CENNI INTRODUTTIVI SULLA CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI. CARATTERISTICHE DEI METABOLITI SECONDARI. SOSTANZE ALLELOPATICHE. LE VIE BIOSINTETICHE DEL METABOLISMO SECONDARIO. IL METABOLISMO DELL'ACETATO. POLICHETIDI AROMATICI. ANTRACHINONI. CANNABINOIDI. AFLATOSSINE. TETRACICLINE. IL METABOLISMO DELLO SHIKIMATO. BIOGENESI DELLO SHIKIMATO. ACIDI CINNAMICI. LIGNINE. FENILPROPANI. ACIDI BENZOICI. CUMARINE. FLAVONOIDI. TANNINI. ISOFLAVONI. CHINONI TERPENOIDICI. IL METABOLISMO DEL MEVALONATO. BIOGENESI DEL ACIDO MEVALONICO. I VARI TIPI DI TERPENI E I COMPOSTI DERIVATI. IRIDOIDI. GIBBERELLINE. CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI STEROIDI ANIMALI. FITOSTEROLI. ALCALOIDI: DEFINIZIONE, AMMINOACIDI ORIGINARI E NOMENCLATURA. BIOSINTESI E ATTIVITÀ DEI PRINCIPALI TIPI DI ALCALOIDI: COCAINA, NICOTINA, CURARI, MORFINA, LOGANINA, ACIDO LISERGICO, CONIINA. CENNI SUI CARBOIDRATI. GLUCOSIDI CIANOGENICI. STREPTOMICINA. METABOLITI SECONDARI DI ORIGINE PEPTIDICA. INTERFERONI. PEPTIDI OPPIOIDI. TOSSINE PEPTIDICHE: RICINA E BOTULINO. PENICILLINE.
( testi)
P.M. DEWICK : CHIMICA, BIOSINTESI E BIOATTIVITA' DELLE SOSTANZE NATURALI. EDIZIONI PICCIN SLIDE UTILIZZATE A LEZIONE, DISTRIBUITE DAL DOCENTE.
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CHIM/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410116 -
INTRODUZIONE ALLA MATERIA SOFFICE PER L'ENOGASTRONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO VUOLE FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE FISICHE DI BASE SU STATI DELLA MATERIA DI INTERESSE IN ENOGASTRONOMIA, SULLA LORO PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE (LIOFILIZZAZIONE, CRIOPRESERVAZIONE, CONFEZIONE).
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FIS/07
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410117 -
METROLOGIA ORGANOLETTICA DEL CIBO
(obiettivi)
IL CORSO, DOPO UNA PANORAMICA GENERALE SULLA METROLOGIA, ILLUSTRERÀ LE APPLICAZIONI DI QUESTA AL MONDO ENOGASTRONOMICO CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA SENSORISTICA USATA IN AMBITO ALIMENTARE, ALLA METROLOGIA ORGANOLETTICA ED ALLA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI CIBI CHE DA ESSA NE PUÒ DERIVARE.
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ING-INF/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410109 -
PIANETA TERRA: GEOLOGIA, GEOMORFOLOGIA E CLIMI
(obiettivi)
IL CORSO FORNIRÀ LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DEGLI ASPETTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI E CLIMATICI DEL TERRITORIO ITALIANO, CON LO SCOPO DI FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEL CONTESTO NATURALE DEI PRODOTTI TIPICI ITALIANI. ATTRAVERSO LO STUDIO A LIVELLO GLOBALE, REGIONALE E LOCALE DELLE INTERAZIONI FRA PROCESSI ENDOGENI ED ESOGENI, IL CORSO PERMETTERÀ DI COMPRENDERE LA STRETTA RELAZIONE TRA I PROCESSI GEOLOGICI E QUELLI DI MODELLAMENTO DEL RILIEVO, RESPONSABILI DELLA VARIETÀ DEI SUOLI E IL LORO CONDIZIONAMENTO SUI PRODOTTI AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICI CHE DA QUESTI DERIVANO. LE CONOSCENZE GEOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE CONTRIBUIRANNO A MIGLIORARE LA PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICI, PRODOTTI CHE MERITANO DI ESSERE RACCONTATI IN MODO APPROPRIATO E INQUADRATI BENE NEL TERRITORIO DI ORIGINE. DURANTE LE ESERCITAZIONI E LE ESCURSIONI DIDATTICHE GLI STUDENTI IMPARERANNO A COMPRENDERE I DIVERSI ASPETTI DEL TERRITORIO ITALIANO, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL SUO VALORE AMBIENTALE.
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CIFELLI FRANCESCA
( programma)
Il Pianeta Terra: forma e dimensioni della Terra, i moti principali della Terra (rotazione e rivoluzione), i moti millenari della Terra, la rappresentazione della superficie terrestre, le coordinate geografiche (latitudine e longitudine), l’orientamento, il tempo e la sua misura, l’ambiente celeste. Le forme del rilievo: il modellamento del rilievo terrestre, la lettura delle carte topografiche, l’idrosfera marina, l’idrosfera continentale, la criosfera. I materiali della Terra: i minerali, i processi litogenetici, il ciclo litogenetico, le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie, le rocce metamorfiche, giacitura e deformazione delle rocce. I fenomeni vulcanici: il magma e l’attività vulcanica, i principali tipi di eruzione, forme degli edifici vulcanici, prodotti dell’attività vulcanica, la distribuzione geografica dei vulcani, i vulcani e l’uomo (il rischio vulcanico). I fenomeni sismici: la teoria del rimbalzo elastico, il ciclo sismico, tipi di onde sismiche e loro propagazione e registrazione, la forza di un terremoto (scale di intensità e magnitudo), la distribuzione geografica dei terremoti, l’attività sismica e l’uomo (rischio sismico) La tettonica delle placche: la struttura interna della Terra, la struttura della crosta, il campo magnetico terrestre, il flusso di calore della Terra, i moti convettivi all’interno della Terra, dall’ipotesi della deriva dei continenti alla formulazione della teoria della tettonica delle placche. La Terra come sistema integrato: interazione tra i diversi sistemi del Pianeta (biosfera, atmosfera, idrosfera, litosfera, criosfera), l’atmosfera terrestre, il clima e i fenomeni meteorologici, le risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili.
( testi)
Capire la Terra J.P. Grotzinger, T-H Jordan (Terza edizione italiana condotta sulla settima edizione americana)
Il Globo Terrestre e la sua evoluzione E. L. Palmieri e M. Parotto Sesta Edizione (2008)
Materiale didattico distribuito durante lo svolgimento del corso
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GEO/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410112 -
STRUTTURA E FUNZIONE DELLE MOLECOLE ORGANICHE NEGLI ALIMENTI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ESAMINARE ALCUNE CLASSI DI COMPOSTI LARGAMENTE IMPIEGATI IN AMBITO ALIMENTARE EVIDENZIANDONE LA CORRELAZIONE TRA STRUTTURA CHIMICA (PRESENZA DI GRUPPI FUNZIONALI, CARATTERISTICHE STERICHE E DI LIPOFILIA), ATTIVITÀ, INTERAZIONE CON RECETTORI SPECIFICI (PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE, SENSORIALI, ETC.) E STABILITÀ IN DIVERSE CONDIZIONI CHIMICHE E FISICHE.
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GASPERI TECLA
( programma)
Competenze culturali: L’insegnamento si propone di fornire allo studente le basi chimiche della struttura, delle proprietà e della reattività delle principali classi di molecole presenti negli alimenti, nonché di illustrare le possibili modificazioni chimiche che tali costituenti subiscono durante il processo di cottura e/o conservazione.
Competenze metodologiche:al termine del corso, lo studente sarà in grado di analizzare e discutere i meccanismi di interazione e trasformazione delle più importanti classi di macro e micro nutrienti presenti negli alimenti, nonché di effettuarne l’analisi qualitativa e quantitativa mediante HPLC.
Il corso è diviso in 3 Parti: Parte 1: panoramica delle principali classi di molecole (macrocostituenti, quali zuccheri, polisaccaridi, lipidi, proteine) presenti negli alimenti. Le proprietà chimiche di queste sostanze influenzano le caratteristiche chimico-fisiche più importanti di un alimento. Parte 2: le diverse sostanza verranno riunite e trattate per il tipo di contributo che danno agli alimenti (colori, aromi, vitamine, conservanti, sostanze indesiderabili, sali minerali). Parte 3: L'acqua, il costituente più semplice e più abbondante
( testi)
Tom P Coultate in "La chimica degli Alimenti", Zanichelli Paolo Cabras, Aldo Martelli in " Chimica degli Alimenti", Piccin Patrizia Cappelli, Vanna Vannucchi in "Principi di Chimica degli Alimenti", Zanichelli
Saranno fornite dispense delle lezioni e riferimenti bibliografici.
La professoressa riceve il martedì dalle 17.00 alle 19.00 previo appuntamento via e-mail: tecla.gasperi@uniroma3.it
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6
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CHIM/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402520 -
BIOTECNOLOGIE PER IL MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE PIANTE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO PREVALENTE DEL CORSO E’ LA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLE TECNICHE DI TRASFORMAZIONE GENETICA DELLE PIANTE E DELLE POSSIBILI APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI NELL’AGRICOLTURA E NELLA PRODUZIONE DI NUOVE MOLECOLE. IL CORSO DARA’ INFORMAZIONI ANCHE SU TECNOLOGIE EMERGENTI, QUALI LA TRANSCRITTOMICA, LA PROTEOMICA, LA METABOLOMICA, E DISCUTERA’ LA LORO IMPORTANZA NELL’AMBITO DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. UN ALTRO OBIETTIVO IMPORTANTE DEL CORSO E’ QUELLO DI PREPARARE GLI STUDENTI ALLE ATTIVITA’ DI LABORATORIO E DI RICERCA NEI SETTORI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI E DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE, COME ANCHE ALL’ANALISI CRITICA DEL INFORMAZIONE SCIENTIFICA.
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20402520-1 -
MODULO 1
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO PREVALENTE DEL CORSO E’ LA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLE TECNICHE DI TRASFORMAZIONE GENETICA DELLE PIANTE E DELLE POSSIBILI APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI NELL’AGRICOLTURA E NELLA PRODUZIONE DI NUOVE MOLECOLE. IL CORSO DARA’ INFORMAZIONI ANCHE SU TECNOLOGIE EMERGENTI, QUALI LA TRANSCRITTOMICA, LA PROTEOMICA, LA METABOLOMICA, E DISCUTERA’ LA LORO IMPORTANZA NELL’AMBITO DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. UN ALTRO OBIETTIVO IMPORTANTE DEL CORSO E’ QUELLO DI PREPARARE GLI STUDENTI ALLE ATTIVITA’ DI LABORATORIO E DI RICERCA NEI SETTORI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI E DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE, COME ANCHE ALL’ANALISI CRITICA DEL INFORMAZIONE SCIENTIFICA.
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Erogato presso
20402520-1 MODULO 1 in BIOLOGIA PER LA RICERCA MOLECOLARE, CELLULARE E FISIOPATOLOGICA LM-6 N0 TAVLADORAKI PARASKEVI
( programma)
L'INSEGNAMENTO È ARTICOLATO IN TRE ARGOMENTI PRINCIPALI: METODOLOGIE DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; RISCHI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. IN DETTAGLIO ARGOMENTI DEL CORSO SONO: TECNICHE DI TRASFERIMENTO GENICO NEL GENOMA NUCLEARE E CLOROPLASTIDICO; TECNICHE DI CULTURA IN VITRO DI CELLULE VEGETALI; UTILIZZO DI GENI DI SELEZIONE E DI GENI ‘REPORTER’ NELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; STRATEGIE DI ELIMINAZIONE DI GENI DI SELEZIONE DA PIANTE TRASFORMATE; ESPRESSIONE INDUCIBILE DI GENI IN PIANTE TRANSGENICHE; ESPRESSIONE TRANSIENTE DI GENI IN PIANTE; SILENZIAMENTO GENICO NELLE PIANTE; 'GENE TARGETING' NELLE PIANTE; GENOME EDITING NELLE PIANTE; PIANTE CON UN MAGGIORE VALORE NUTRITIVO; PRODUZIONE DI VARIE MOLECOLE IN PIANTE; STATEGIE BIOTECNOLOGICHE PER OTTENERE PIANTE RESISTENTI AD ERBICIDI, AGENTI PATOGENI E STRESS AMBIENTALI; PIANTE CON UNA MAGGIORE CAPACITÀ FOTOSINTETICA; RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI PIANTE TRANSGENICHE; PROBLEMATICHE BIOETICHE; TECNOLOGIE EMERGENTI E BIOTECNOLOGIE VEGETALI.
( testi)
-Libri di testo consigliati: 1. BIOCHEMISTRY AND MOLECULAR BIOLOGY OF PLANTS (2000) BUCHANAN B.B, GRUISSEM W., JONES R.L., AMERICAN SOCIETY OF PLANT PHYSIOLOGISTS, ROCKVILLE, MARYLAND. 2. BIOLOGIA CELLULARE E BIOTECNOLOGIE VEGETALI (2011) COZZOLINO S., DI SANSEBASTIANO G.P., FORNI C., GENRE A., LANFRANCO L., MICCHELI A., PASQUA G., TRAINOTTI L., VALLETTA A. 3. HANDBOOK OF PLANT BIOYECHNOLOGY (2004) CHRISTOU P., KLEE H., HOBOKEN, (N.J.), WILEY. 4. PLANT BIOTECHNOLOGY AND TRANSGENIC PLANTS (2002) OKSMAN-CALDENTEY K.-M., BARZ W.H., NEW YORK, DEKER.
-Articoli scientifici originali pubblicati in riviste internazionali (saranno forniti in formatto pdf).
-Saranno fornite dispense delle lezioni.
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4,5
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BIO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402520-2 -
MODULO 2
(obiettivi)
IL CORSO FORNIRÀ LE CONOSCENZE DI BASE PER LA COMPRENSIONE DEGLI ASPETTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI E CLIMATICI DEL TERRITORIO ITALIANO, CON LO SCOPO DI FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEL CONTESTO NATURALE DEI PRODOTTI TIPICI ITALIANI. ATTRAVERSO LO STUDIO A LIVELLO GLOBALE, REGIONALE E LOCALE DELLE INTERAZIONI FRA PROCESSI ENDOGENI ED ESOGENI, IL CORSO PERMETTERÀ DI COMPRENDERE LA STRETTA RELAZIONE TRA I PROCESSI GEOLOGICI E QUELLI DI MODELLAMENTO DEL RILIEVO, RESPONSABILI DELLA VARIETÀ DEI SUOLI E IL LORO CONDIZIONAMENTO SUI PRODOTTI AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICI CHE DA QUESTI DERIVANO. LE CONOSCENZE GEOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE CONTRIBUIRANNO A MIGLIORARE LA PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICI, PRODOTTI CHE MERITANO DI ESSERE RACCONTATI IN MODO APPROPRIATO E INQUADRATI BENE NEL TERRITORIO DI ORIGINE. DURANTE LE ESERCITAZIONI E LE ESCURSIONI DIDATTICHE GLI STUDENTI IMPARERANNO A COMPRENDERE I DIVERSI ASPETTI DEL TERRITORIO ITALIANO, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL SUO VALORE AMBIENTALE.
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Erogato presso
20402520-2 MODULO 2 in BIOLOGIA PER LA RICERCA MOLECOLARE, CELLULARE E FISIOPATOLOGICA LM-6 N0 TAVLADORAKI PARASKEVI
( programma)
L'INSEGNAMENTO È ARTICOLATO IN TRE ARGOMENTI PRINCIPALI: METODOLOGIE DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; RISCHI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. IN DETTAGLIO ARGOMENTI DEL CORSO SONO: TECNICHE DI TRASFERIMENTO GENICO NEL GENOMA NUCLEARE E CLOROPLASTIDICO; TECNICHE DI CULTURA IN VITRO DI CELLULE VEGETALI; UTILIZZO DI GENI DI SELEZIONE E DI GENI ‘REPORTER’ NELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; STRATEGIE DI ELIMINAZIONE DI GENI DI SELEZIONE DA PIANTE TRASFORMATE; ESPRESSIONE INDUCIBILE DI GENI IN PIANTE TRANSGENICHE; ESPRESSIONE TRANSIENTE DI GENI IN PIANTE; SILENZIAMENTO GENICO NELLE PIANTE; 'GENE TARGETING' NELLE PIANTE; GENOME EDITING NELLE PIANTE; PIANTE CON UN MAGGIORE VALORE NUTRITIVO; PRODUZIONE DI VARIE MOLECOLE IN PIANTE; STATEGIE BIOTECNOLOGICHE PER OTTENERE PIANTE RESISTENTI AD ERBICIDI, AGENTI PATOGENI E STRESS AMBIENTALI; PIANTE CON UNA MAGGIORE CAPACITÀ FOTOSINTETICA; RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI PIANTE TRANSGENICHE; PROBLEMATICHE BIOETICHE; TECNOLOGIE EMERGENTI E BIOTECNOLOGIE VEGETALI.
( testi)
-Libri di testo consigliati: 1. BIOCHEMISTRY AND MOLECULAR BIOLOGY OF PLANTS (2000) BUCHANAN B.B, GRUISSEM W., JONES R.L., AMERICAN SOCIETY OF PLANT PHYSIOLOGISTS, ROCKVILLE, MARYLAND. 2. BIOLOGIA CELLULARE E BIOTECNOLOGIE VEGETALI (2011) COZZOLINO S., DI SANSEBASTIANO G.P., FORNI C., GENRE A., LANFRANCO L., MICCHELI A., PASQUA G., TRAINOTTI L., VALLETTA A. 3. HANDBOOK OF PLANT BIOYECHNOLOGY (2004) CHRISTOU P., KLEE H., HOBOKEN, (N.J.), WILEY. 4. PLANT BIOTECHNOLOGY AND TRANSGENIC PLANTS (2002) OKSMAN-CALDENTEY K.-M., BARZ W.H., NEW YORK, DEKER.
-Articoli scientifici originali pubblicati in riviste internazionali (saranno forniti in formatto pdf).
-Saranno fornite dispense delle lezioni.
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BIO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410381 -
LE ACQUE SOTTERRANEE NEL SETTORE AGROALIMENTARE
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GEO/05
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Attività formative affini ed integrative
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