Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI A SCELTA - ISTITUZIONI DI FILOSOFIA - (visualizza)
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24
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20709755 -
FILOSOFIA MORALE - L.M.
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia morale rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Scienze Filosofiche. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito: - una conoscenza approfondita di questioni teoriche negli ambiti dell'etica, della filosofia morale, della teoria dell'azione; - la conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-politico e dei principali dibattiti associati a essi, nonché di letteratura secondaria anche in lingue diverse dall'italiano; - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi alla teoria politica e alla teoria critica.
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Erogato presso
20709755 FILOSOFIA MORALE - L.M. in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 GENTILI DARIO
( programma)
Genealogia del lavoro intellettuale: Walter Benjamin e Antonio Gramsci. Il corso si propone di mettere a confronto Walter Benjamin e Antonio Gramsci nell'evidenziare il disciplinamento e l'automatizzazione delle condotte come presupposto delle trasformazioni nel modo di lavoro intellettuale.
( testi)
W. Benjamin, Di alcuni motivi in Baudelaire, in Angelus novus. Saggi e frammenti, Einaudi, Torino. W. Benjamin, Parco centrale, in Angelus novus. Saggi e frammenti, Einaudi, Torino. W. Benjamin, La Parigi del "Second Empire" in Baudelaire, in Charles Baudelaire. Un poeta lirico nell'età del capitalismo avanzato, a cura di G. Agamben, B. Chitussi, C.-C. Haerle, Neri Pozza, Vicenza 2012, pp. 633-714. A. Gramsci, Americanismo e fordismo, in Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, Einaudi, Torino, v. III, pp. 2137-2181.
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702710 -
ESTETICA - L.M.
(obiettivi)
L'insegnamento di Estetica rientra nell'ambito delle attività formative caratterizzanti del Cds in Scienze Filosofiche. Al termine di questo corso lo studente acquisirà: - una conoscenza approfondita di varie questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza dei più importanti testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - eccellente padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico, anche a scopo didattico - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche, anche facendo riferimento a materiale bibliografico specializzato, eventualmente in lingue diverse dall'italiano; - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica, sulle teorie delle arti, sul paesaggio.
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D'ANGELO PAOLO
( programma)
L'estetica di G.W.F. Hegel.
( testi)
G.W.F. Hegel, Lezioni di Estetica, corso del 1823, Roma-Bari, Laterza A. Siani, L. Farina (a cura di) L'estetica di Hegel, Bologna, Il Mulino
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M-FIL/04
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80
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702697 -
FILOSOFIA TEORETICA - L.M.
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia teoretica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti della Laurea magistrale in Scienze Filosofiche. L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di alcuni problemi classici consegnatici dalla tradizione filosofica (temi appartenenti all’ontologia, l’epistemologia, la filosofia della mente e dell’azione). Particolare attenzione sarà rivolta all’intergioco tra filosofia e scienza nella convinzione che esse debbano interagire nel tentativo di offrire una concezione integrata del mondo e di noi stessi. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito conoscenze analitiche e capacità argomentative in relazione ai temi del corso; la capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico pertinente; la capacità di scrivere una tesina su uno degli argomenti del corso.
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20702697-1 -
Modulo A
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia teoretica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti della Laurea magistrale in Scienze Filosofiche. L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di alcuni problemi classici consegnatici dalla tradizione filosofica (temi appartenenti all’ontologia, l’epistemologia, la filosofia della mente e dell’azione). Particolare attenzione sarà rivolta all’intergioco tra filosofia e scienza nella convinzione che esse debbano interagire nel tentativo di offrire una concezione integrata del mondo e di noi stessi. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito conoscenze analitiche e capacità argomentative in relazione ai temi del corso; la capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico pertinente; la capacità di scrivere una tesina su uno degli argomenti del corso.
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MARRAFFA MASSIMO
( programma)
Il corso esplora i temi della costruzione e della difesa dell'identità personale. Dopo aver preso le mosse dalle teorie a cui tutta la riflessione filosofica e psicologica sull'identità personale continua a fare riferimento, ovvero quelle di John Locke e William James, il corso discute in una prospettiva integrativa la psicologia dello sviluppo di ispirazione chomskyana, il costruttivismo di Jean Piaget, la prospettiva socioculturale dello sviluppo di Lev Vygotskij e la teoria dell'attaccamento di John Bowlby. Dopo questo percorso teorico e metodologico, il corso attinge ai dati delle scienze psicologiche per ricostruire la traiettoria che dalla nascita dell'autocoscienza legata al corpo e alle emozioni passa attraverso l'arricchimento del mondo interno, per arrivare alla costituzione di un io collocato nel tempo e razionalizzato come autobiografia. Questo io non è però un possesso stabile: è piuttosto qualcosa di perennemente precario, per la cui difesa l'individuo mobilita continuamente tutte le sue risorse.
( testi)
E. Lecaldano, Identità personale. Storia e critica di un'idea, Carocci, Roma 2021. M. Marraffa e C. Meini, La costruzione dell'interiorità. Dall'identità fisica alla memoria autobiografica, Carocci, Roma 2022. V. Questa, Storia naturale della soggettività. Filosofia, etologia, psicopatologia, Rosenberg & Sellier, Torino 2024.
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6
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M-FIL/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702697-2 -
Modulo B
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia teoretica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti della Laurea magistrale in Scienze Filosofiche. L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di alcuni problemi classici consegnatici dalla tradizione filosofica (temi appartenenti all’ontologia, l’epistemologia, la filosofia della mente e dell’azione). Particolare attenzione sarà rivolta all’intergioco tra filosofia e scienza nella convinzione che esse debbano interagire nel tentativo di offrire una concezione integrata del mondo e di noi stessi. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito conoscenze analitiche e capacità argomentative in relazione ai temi del corso; la capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico pertinente; la capacità di scrivere una tesina su uno degli argomenti del corso.
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VIOLA MARCO
( programma)
Il corso offre una panoramica al dibattito sull'uso dei dati neuroscientifici (e in particolare di risonanza magnetica funzionale) per riformare l'ontologia del mentale. La prima parte offre un'introduzione storica ai dibattiti sulla metafisica del mentale in filosofia della mente, nei fondamenti della psicologia sperimentale e nella (proto-)storia delle neuroscienze cognitive. Una seconda parte offre un'introduzione storico-epistemologica alle neuroscienze cognitive, con una particolare enfasi sugli usi (e abusi) della risonanza magnetica funzionale. A partire da questi temi introduttivi si affronterà il tema dell'incertezza delle categorie psicologiche (l'ontologia cognitiva) e di come le neuroscienze possano permettere di rivederle. A questo sarà dedicata la terza e più corposa parte del corso, in cui saranno presi in esame diversi approcci alla riforma dell'ontologia cognitiva. Nella quarta e ultima parte del corso, saranno presi in esame alcuni casi di studio, come ad esempio i correlati neurali delle emozioni di base o l'Area Facciale Fusiforme.
( testi)
Programma per frequentanti: il libro del docente (1) + articoli discussi a lezione (*) 1) Marco Viola (2023). La mente nel cervello. Introduzione all'ontologia cognitiva. Rosenberg&Sellier. *) Articoli proposti dal docente a lezione
Programma per NON frequentanti: il libro del docente (1) + a scelta un libro in inglese (da 2 a 4) OPPURE entrambi i libri in italiano (6 e 7) 2) Michael Anderson (2014). After Phrenology. Neural Reuse and the Interactive Brain. MIT Press. 3) Muhammad Ali Khalidi (2023). Cognitive Ontology. Cambridge University Press. [parti da concordare con il docente] 4) Un cervello interconnesso. L'intreccio di percezione cognizione ed emozione in un sistema complesso. Astrolabio. 5) Manuela Piazza & Francesco Pavani (2022). Le neuroscienze cognitive. Come il cervello genera la mente. Carocci. 6) Paolo Legrenzi & Carlo Umiltà (2008). Neuromania. Il cervello non spiega chi siamo. Il Mulino.
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6
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M-FIL/01
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20711685 -
FILOSOFIA DELLE RELIGIONI
(obiettivi)
L'insegnamento di Filosofia delle religioni rientra nell'ambito delle attività formative caratterizzanti del Cds in Scienze Filosofiche. Il corso si propone di far acquisire allo studente: 1) avanzata capacità di pensiero critico e contestualizzazione di tipo filosofico; 2) avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; 3) capacità di leggere e analizzare in profondità le fonti e il dibattito critico.
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TAGLIACOZZO TAMARA
( programma)
Antisemitismo: la macchina mitologica tra vecchio e nuovo antiebraismo
( testi)
Furio Jesi, "Il miracolo secondo ragione", in "Mitologie dell'illuminismo", Pierluigi Lubrina Editore, Bergamo 1990, pp. 17-39. Furio Jesi, "Cultura di destra", a cura di A. Cavalletti, Nottetempo, Milano 2011. Furio Jesi, "L'accusa del sangue. La macchina mitologica antisemita", Bollati Boringhieri, Torino 2007. Tamara Tagliacozzo, "Io però non sono cristiano. Esilio ed ebraismo in Furio Jesi", in "Polemos. Materiali di filosofia e critica sociale", pp. 201-222, 1/2022. E. Manera, Mito, violenza, memoria, Carocci, Roma 2018 P. A Taguieff, "Antisemitismo", Raffaello Cortina editore 2015. J. P. Sartre, "L'Antisemitismo", qualsiasi edizione
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M-FIL/03
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80
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
AFFINI E INTEGRATIVE - A SCELTA - (visualizza)
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20710090 -
FILOSOFIA DELLA CONOSCENZA - LM
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia della Conoscenza rientra nell’ambito delle attività affini e integrative del CdS in Scienze filosofiche. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito le seguenti competenze: comprensione dei problemi di metafisica, logica e teoria della conoscenza in rapporto alla loro evoluzione teorico-metodologica e alle diverse linee del dibattito contemporaneo; conoscenza approfondita di testi e correnti di pensiero che hanno elaborato tali problemi nonché addestramento alla capacità di discuterne le specifiche proposte filosofiche; addestramento alla capacità di elaborare il rapporto tra le suddette questioni teoretiche e i principali sviluppi odierni delle scienze umane, sociali, e fisico-naturali.
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BAGGIO GUIDO
( programma)
Il ragionamento sintetico tra senso e concetto
Il corso si propone di indagare la teoria del gesto inteso come un processo dinamico e continuo di sintesi tra senso e concetto. In particolare, si partirà da un’analisi della nozione di giudizio sintetico, della teoria dello schematismo trascendentale e della sintesi matematica e geometrica in Kant, per passare poi ad analizzare la questione metafisica e matematica dell’infinito e del continuo in Georg Cantor e Charles S. Peirce. Si approfondirà infine una proposta di gesto matematico come processo cognitivo.
Il programma si svolgerà nel modo seguente: - Analisi della distinzione kantiana tra giudizi sintetici e giudizi analitici - Analisi dello Schematismo trascendentale e dell’idea kantiana di costruzione della sintesi matematica e geometrica - Proposta di una ipotesi interpretativa dello schematismo trascendentale come sintesi attiva e dinamica tra senso e concetto attraverso il gesto - Disamina della proposta di Peirce di una logica della continuità - Disamina della concezione di Poincaré della matematica - Proposta di una ipotesi sul gesto matematico come processo cognitivo a partire da Giuseppe Longo
( testi)
- I. Kant, “Introduzione” e “Dello schematismo dei concetti puri dell’intelletto”, in Critica della ragion pura (preferibilmente edizione Bompiani, a cura di Costantino Esposito). - C. S. Peirce, “La logica della continuità”, in Scritti scelti, UTET, Torino 2008, pp. 393-424. - Henri Poincaré, La scienza e l'ipotesi, Bompiani 2003, Introduzione, prima parte e seconda parte - G. Maddalena, Metafisica per assurdo. Peirce e i problemi dell’epistemologia contemporanea, Rubbettino 2009, pp.127-223. - G. Longo, "Gestualità umana nelle prove e l'incompletezza del formalismo", in Matematica e senso, Mimesis 2021, pp. 127-163 - G. Longo, Maël Montévil, Protention and retention in biological systems, in "Theory in Biosciences", Vol. 130, Issue 2, 2011, pp. 107-117. - G. Baggio, Lo schematismo trascendentale e il problema della sintesi tra senso, segno e gesto. Un’interpretazione pragmatista, in “Spazio filosofico”, 1/2018, pp. 83-99. Materiale del docente
Testi consigliati
- G. Cantor, “Comunicazioni per la dottrina del transfinito (§§ 1-7)”, in La filosofia dell’infinito. Scritti scelti (1884-1888), Mimesis 2021, pp. 45-82. - F. Zalamea, Peirce’s Continuum. A Methodological and Mathematical Approach. - F. La Mantia, C. Alunni, F. Zalamea (eds.), Diagrams and Gestures. Mathematics, Philosophy, and Linguistics, Springer 2023. - D.F. Wallace, Tutto e di più. Storia compatta dell’infinito, Codice 2017. - P- Zellini, Discreto e continuo. Storia di un errore, Adelphi 2022.
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6
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M-FIL/01
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710346 -
ONTOLOGIA
(obiettivi)
L'insegnamento di Ontologia rientra nell'ambito delle attività formative affini e integrative del Cds in Scienze Filosofiche. Il corso ha lo scopo di far acquisire agli studenti i principi fondamentali della fenomenologia di Edmund Husserl, a partire dal grande testo tardo che diagnosticava la "crisi" della cultura europea e la necessità di una sua rifondazione sulla base dei principi e dell'ottica fenomenologica. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell'argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: 1) avanzata capacità di pensiero critico e contestualizzazione di tipo filosofico; 2) avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; 3) capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico.
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FORNARI EMANUELA
( programma)
Natura e capitale
Il corso intende prendere in esame le trasformazioni dell'ontologia della natura in relazione all'odierno fenomeno del cambiamento climatico, mettendolo in relazione con i cambiamenti delle dinamiche capitalistiche da un lato e con l'emergere della forza attiva della "geostoria "dall'altro.
( testi)
D. Chakrabarty, La sfida del cambiamento climatico. Globalizzazione e Antropocene, ombre corte. D. Chakrabarty, Clima, storia e capitale, Nottetempo. J. W. Moore, Antropocene o Capitalocene? Scenari di ecologia-mondo nell'era della crisi planetaria, ombre corte. E. Fornari, Cybercapitalismo, Fine del legame sociale?, Bollati Boringhieri
Un testo a scelta tra:
N. Fraser, Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta, Laterza. J. Butler, Che mondo è mai questo?, Laterza. J. W. Moore, Ecologia-mondo e crisi del capitalismo. La fine della natura a buon mercato, ombre corte (capitoli scelti).
Eventuale altra bibliografia verrà indicata a lezione.
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6
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M-FIL/01
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710408 -
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA
(obiettivi)
Il corso "Didattica della filosofia" rientra nell'ambito delle attività formative affini e integrative del Cds in Scienze Filosofiche. Con il presente corso ci si propone: • di indagare criticamente la rilevanza e l’impatto didattico-culturale dell’insegnamento della filosofia nonché lo specifico ruolo rivestito dall’insegnante in ambito scolastico e nell' interazione tra scuola, università, mondo del lavoro e società civile per promuovere le competenze di cittadinanza globale e il pensiero critico (problem rising, posing e solving); • di fornire un’analisi critica delle principali metodologie sviluppate nella ricerca in didattica della filosofia, dei nodi concettuali, epistemologici e didattici dell'insegnamento e apprendimento in funzione dello sviluppo delle capacità semiotiche nonché dell'ampliamento delle potenzialità espressive e conoscitive nell'ambito disciplinare specifico; • di stimolare la progettazione di attività di insegnamento della filosofia tenendo presente anche le esigenze di potenziamento del linguaggio e di consolidamento delle pratiche linguistiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi di formazione e istruzione nella disciplina di interesse; • di analizzare le potenzialità offerte da una didattica interdisciplinare della filosofia capace di essere in costante dialogo con altre forme del sapere: filosofia e scienze, filosofia e arte, filosofia e storia, filosofia e discussione pubblica; • di considerare le sinergie generate dall’uso mirato di strumenti tecnologici e multimediali così come dalla fruizione di prodotti cinematografici e digitali come supporto all’insegnamento tradizionale e all’analisi teorico-critica dei classici della filosofia occidentale; • di riflettere sulle potenzialità e criticità dell'uso di strumenti tecnologici per l'insegnamento e apprendimento della filosofia al tempo delle Digital Humanities (reperimento fonti e bibliografia, costruzione di un lessico filosofico, semantic enrichment e e-learning); • di illustrare principi e metodologie per la costruzione di un curriculum filosofico in grado di stimolare e potenziare il pensiero critico, la capacità di argomentare, le competenze di cittadinanza attiva e democratica nonché la sensibilità per comprendere la complessità dell'essere umano in una società sempre più multiculturale (valorizzazione dell’educazione interculturale, rispetto delle differenze, apertura inclusiva verso le disabilità).
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IANNELLI FRANCESCA
( programma)
Durante il corso di didattica della filosofia dal titolo 'Insegnare filosofia: coltivare l’umanità'" ci si confronterà con una serie di testi direttamente o indirettamente collegati con il tema dell’educazione filosofica o estetica nella filosofia occidentale del XIX e XX secolo - da Kant, Hegel e Nietzsche a Arendt, Lyotard e Danto – per confrontarli con la modalità di concepire la filosofia come stile di vita in Cina e Giappone. Ai testi teorici sarà affiancata la visione di otto film che problematizzano alcuni grandi interrogativi sull’educazione, sull’esistenza e sulla libertà di pensiero.
( testi)
a) - I. Kant: Che cosa significa orientarsi nel pensiero? Mimesis, Milano 2015. - G.W.F. Hegel: La Scuola. Discorsi e relazioni, Norimberga 1808-1816, Ed. Riuniti, Roma 1993, pp. 43-98.
b) - F. Nietzsche: Schopenhauer come educatore, Adelphi, Milano 1985. - H. Arendt, Socrate, Raffaello Cortina, Milano 2015.
c) - J. F. Lyotard Perché la filosofia è necessaria? Raffaello Cortina, Milano 2013. - A. C. Danto: Il mondo dell’arte (1964), in Studi di estetica, n. 27, pp. 65-86
d) - F. Jullien Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti. Feltrinelli, Milano 2016 (tre capitoli a scelta) - D. Richie, Sull’estetica giapponese, Lindau 2017
Gli studenti (sia frequentanti che non frequentanti) dovranno scegliere un solo testo da ciascuna sessione (a, b, c, d) per un totale di quattro testi. Oltre a ciò, gli studenti frequentanti dovranno scegliere un testo tra i seguenti (entrambi obbligatori per i non frequentanti):
E. Morin, Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione, Raffaello Cortina, Milano, 2015.
oppure
Cinema e filosofia. I grandi temi della filosofia «visti» sullo schermo di Angelo Mascherpa
Per gli studenti Erasmus:
Gli studenti Erasmus possono sostituire il volume di Mascherpa con Eric Rohmer: Filmmaker and Philosopher, di Vittorio Hösle, 2016.
E' prevista la visione in aula, seguita da un dibattito e accompagnata da un questionario di riflessione critica, dei seguenti film (la cui visione è obbligatoria anche per i non frequentanti):
Interstellar (2014) di Christopher Nolan. L'enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog Il cavallo di Torino di Béla Tarr e Ágnes Hranitzky Hannah Arendt (2013) di Margarethe von Trotta The Tree of Life (2011) di Terrence Malick The square (2017) di Ruben Östlund Balzac e la piccola sarta cinese (2002) di Dai Sijie Le ricette della signora Toku (2015) di Naomi Kawase
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6
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M-FIL/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710529 -
FILOSOFIA DEL DIRITTO
(obiettivi)
L'insegnamento di Filosofia del diritto rientra nell'ambito delle attività formative affini e integrative del Cds in Scienze Filosofiche. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito una conoscenza approfondita del rapporto tra diritto e morale, attraverso l’analisi di alcuni tra gli ambiti più rilevanti della riflessione filosofico-giuridica: filosofia del diritto penale, teoria dei valori, teoria dei diritti, bioetica e biodiritto. Sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite sia in una prospettiva teorica che in una prospettiva pratica. Avrà acquisito: - un’avanzata capacità di distinguere le nozioni apprese e di applicarle all’analisi di problemi; - un’avanzata capacità di pensiero critico in rapporto ad alcuni ambiti della riflessione filosofico-giuridica, in prospettiva sia teorica che pratica; - un’avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso
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MASTROMARTINO FABRIZIO
( programma)
Il programma dell’insegnamento verterà sul rapporto tra diritto e morale. Dopo una parte introduttiva, volta a presentare i termini fondamentali di questo classico tema, se ne approfondiranno alcuni tra gli aspetti più rilevanti attraverso l’analisi dei seguenti ambiti della riflessione filosofico-giuridica: I. Teoria dei valori (eguaglianza, libertà) II. Teoria dei diritti (struttura, classificazione, giustificazione e interpretazione dei diritti soggettivi) III. Filosofia del diritto penale (teoria del reato) IV. Paternalismo giuridico (rapporto tra dignità e autonomia dell'individuo)
( testi)
Per la parte introduttiva: - H.L.A. Hart, Il positivismo e la separazione fra diritto e morale, in Il positivismo giuridico contemporaneo. Una antologia, a cura di A. Schiavello, V. Velluzzi, Giappichelli, Torino, 2005, pp. 48-89; - G. Pino, Diritto e morale, in Che cosa è il diritto. Ontologie e concezioni del giuridico, a cura di G. Bongiovanni, G. Pino, C. Roversi, Giappichelli, Torino, 2016, pp. 3-30. Per la parte I: - L. Ferrajoli, L’eguaglianza e i suoi nemici, in Teoria e pratica dell’eguaglianza. Prospettive di analisi critica, a cura di F. Mastromartino, L’Asino d’oro Edizioni, Roma, 2018, pp. 197-223. Per la parte II: - G. Pino, Il costituzionalismo dei diritti. Struttura e limiti del costituzionalismo contemporaneo, Il Mulino, Bologna, 2017, capp. III (La grammatica dei diritti), pp. 77-105. Per la parte III: - P. Tincani, In difesa del principio del danno, in N. Riva (ed.), L'antipaternalismo liberale e la sfida della vulnerabilità, Carocci, Roma, 2020, pp. 13-32. Per la parte IV: - M. Sandel, Quello che i soldi non possono comprare. I limiti morali del mercato, Feltrinelli, Milano, 2012, Introduzione (Mercati e morale) e cap. 3 (Come i mercati allontanano la morale), rispettivamente pp. 11-22 e pp. 95-130. - F. Mastromartino, Esiste un diritto generale all'obiezione di coscienza, in "Diritto e questioni pubbliche", 1, 2018, pp. 159-181.
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IUS/20
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710536 -
FILOSOFIA,TECNOLOGIA E SOCIETÀ - LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse le nozioni di base di filosofia della tecnologia. L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse una generale comprensione delle sfide aperte per la società nella trasformazione legata alla diffusione delle tecnologie. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema dei rapporti tra tecnologia, filosofia, etica e società. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze e comprendano e riflettano sugli esiti dell’introduzione delle tecnologie nella società nell’ambito sociale, politico, etico ed epistemologico.
A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di analizzare le questioni aperte nell’ambito della filosofia della tecnologia con particolare riguardo alla società
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Erogato presso
20710536 FILOSOFIA,TECNOLOGIA E SOCIETÀ - LM in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 NUMERICO TERESA
( programma)
Il ruolo politico della tecnologia
La filosofia della tecnologia è una disciplina relativamente recente che si occupa di affrontare i rapporti tra tecnologia, conoscenza e società. Il corso si propone di rispondere alle seguenti domande: che cos’è la tecnologia? È possibile pensare alla scienza senza includere una riflessione sulla tecnologia? Quali sono i rapporti tra società e tecnologia? Quali sono i cambiamenti degli stili di vita con l’introduzione delle tecnologie? È possibile considerare la tecnologia come neutrale rispetto a valori e ideologie? La tecnologia ha un impatto sulla scienza e sulla costruzione della conoscenza in generale, ma anche sulla definizione stessa della società e del suo funzionamento. Gli artefatti tecnici producono cambiamenti sulla società e sono a loro volta influenzati da scelte sociali, vincoli politici e investimenti economici. Il corso sostiene la tesi che la filosofia della tecnologia sia una parte importante della filosofia stessa in quanto la filosofia è una ricerca di comprensione e di trasformazione del presente che non può ignorare l’importanza della tecnologia per la conoscenza e la società. La tecnologia è costruita da progetti e standard sui quali la società non può intervenire direttamente, ma una volta in uso, gli oggetti tecnici hanno conseguenze sul funzionamento di tutte le pratiche sociali, comprese quelle epistemologiche. La tecnologia inoltre è una disciplina normativa, non si occupa di come stanno le cose nel mondo ma impone un'organizzazione per far funzionare i propri strumenti. In questo senso propone una regolazione per la società e ha bisogno che la società ne regoli il funzionamento: non tutto ciò che è fattibile tecnicamente si può fare. La tecnologia svolge un ruolo rilevante nell'identificazione collettiva delle soggettività e nella costruzione di metodi e meccanismo di governamentalità che trasformano le relazioni sociali economiche e politiche. Il corso si propone di indagare in che modo questo possa avvenire e come contenere i rischi di effetti avversi di adozioni incontrollate di strumenti che possono causare una perdita della capacità epistemologica e soprattutto una perdita di controllo e responsabilità sulle scelte politiche che determinano le relazioni nella società.
( testi)
Parini E. G. e Pellegrino G. (2009) (a cura di) S come scienza T come tecnica e riflessione sociologica, Liguori Ed., Milano, pp. 120-264. Stiegler B.(2019) La società automatica, Mimesis, Milano. Lovink G. (2022) Le paludi della piattaforma, Nero Edizioni, Roma
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6
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M-FIL/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710432 -
FILOSOFIA DELLA MENTE - LM
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia della mente rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del Corso di laurea magistrale in Scienze cognitive della comunicazione e dell’azione. Il corso si propone di introdurre lo studente ad alcuni dei temi centrali della filosofia della mente informata dalle neuroscienze e dalle scienze psicologiche. Esempi di questi temi sono la teoria funzionalista della mente, la natura della rappresentazione mentale, l’impiego del concetto di meccanismo in neuroscienza cognitiva, la naturalizzazione della coscienza, la possibilità di una neuroscienza cognitiva clinica.
Al termine del corso lo/la studente/essa - avrà acquisito familiarità con alcuni dei principali dibattiti nella filosofia della mente guidata dalle scienze cognitive;
- sarà in grado di valutare criticamente differenti posizioni in merito ai temi centrali del corso;
- avrà acquisito una capacità di riflessione critica su alcuni problemi filosofici riguardanti la natura della mente, e la capacità di elaborare argomentazioni rigorose avvalendosi di un vocabolario scientifico e filosofico appropriato.
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Erogato presso
20710432 FILOSOFIA DELLA MENTE - LM in Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione LM-92 MARRAFFA MASSIMO
( programma)
Nel corso degli ultimi anni la filosofia della scienza è diventata sempre più “locale”, spostando l’attenzione dalle caratteristiche generali della prassi scientifica alle teorie, i metodi e i problemi delle discipline scientifiche. Le filosofie della psicologia, della neuroscienza e della scienza cognitiva nascono da questa maggiore delimitazione. La mente di cui oggi si occupano psicologi e neuroscienziati è figlia della rivoluzione cognitivista ed è perciò definita come un insieme di processi di elaborazione di informazioni realizzati nei cervelli di organismi complessi. Ciò che rende peculiare l’indagine cognitivista sulla mente è il suo essere sospesa fra due mondi: da un lato l’immagine ordinaria di noi stessi in quanto persone, vale a dire in quanto soggetti di esperienze coscienti, stati intenzionali e agire deliberato; dall’altro lato la sfera subpersonale degli eventi cerebrali, oggetto delle neuroscienze. Questo corso si propone di introdurre il lettore allo studio cognitivista sulla mente, ma sempre sullo sfondo dello sforzo filosofico di far luce sulle relazioni che legano questi differenti modi in cui descriviamo noi stessi.
( testi)
M. Di Francesco, M. Marraffa, A. Tomasetta, Filosofia della mente. Corpo, coscienza, pensiero, Carocci, Roma 2023 (IV ed.). M. Marraffa, Percezione, pensiero, coscienza. Passato e futuro delle scienze della mente, Rosenberg & Sellier, Torino 2019.
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6
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M-FIL/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710706 -
LOGICS OF INFORMATION AND ACTION - LM
(obiettivi)
Viviamo in un network d’informazione e di scambio di opinioni ormai costante e ubiquo – una rete di atti epistemici che scambiamo con altri agenti e che hanno conseguenze su cosa finiamo per credere e decidere. Lavorare con l’informazione vuol dire sempre di più confrontarsi con i suoi effetti sociali, oggi più rapidi e percepibili in tempo reale. Più sono numerosi gli agenti coinvolti, però, e più le dinamiche innescate dal rilascio d’informazione sono complesse da comprendere e gestire concettualmente.
Il corso si propone di offrire un pacchetto di strumenti formali che aiutino in questa impresa. In particolare, i suoi obiettivi formativi sono: (1) la comprensione dei problemi di ragionamento concreti che il rilascio dell’informazione può innescare; (2) la comprensione dei modelli che catturano gli effetti dinamici del rilascio d’informazione, e i problemi concettuali a essi legati; (3) i problemi legati alla rappresentazione del belief-merging e, in generale, ai rapporti fra nozioni epistemiche individuali e collettive; (4) le condizioni alle quali il consenso può essere raggiunto, e il suo ruolo, il rapporto fra determinate pratiche di rilascio d’informazione, connessione comunicativa all’interno di una società di agenti epistemici, e le strutture di comunicazione e di fiducia della società stessa.
Gli obiettivi (1) e (2) sono presupposti dagli obiettivi (3) e (4). Questi ultimi, a loro volta, ci forniscono una prospettiva sull’impatto sociale che pratiche di rilascio d’informazione hanno su una comunità di agenti che si scambiano informazioni e opinioni, e prendono decisioni in base a ciò che vengono a credere. Il corso adopererà soprattutto un pacchetto di strumenti fornito dalla logica epistemica, e in particolare la Dynamic Epistemic Logic, ma introdurrà anche nozioni e metodi della Judgement Aggregation e della cosiddetta Network Epistemology.
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Erogato presso
20710706 LOGICS OF INFORMATION AND ACTION - LM in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 CIUNI ROBERTO
( programma)
Nel 2003, Nick Bostrom ipotizzò che potremmo star vivendo in una simulazione al computer. Venti anni dopo, i progressi nell'Intelligenza Artificiale (IA) hanno riacceso l'interesse per lo scenario ipotetico immaginato nella sua congettura. Gli stessi progressi stanno rendendo via via più difficile distinguere un software di IA da una 'intelligenza naturale' (ovvero, non artificiale), perlomeno negli ambienti online. In questo corso, parleremo di tutto questo: IA, simulazioni, e quanto potrebbe essere difficile, almeno in linea di principio, distinguerle dall''intelligenza naturale' e della realtà. Vedremo che questa è soltanto una veriazione di una domanda che ci poniamo da sempre, e che tale domanda è rilevante in tutti quegli scenari in cui possiamo immaginare una indistinguibilità sistematica fra due alternative che si escludono l'una con l'altra e che sono concettualmente distinte l'una dall'altra. Esempi classici riguardano il sogno e la realtà, l'illusione e la realtà, la simulazione al computer e la realtà, l'intelligenza naturale e quella artificiale. Il corso si concentrerà su come questa indistinguibilità sia connessa all'informazione a nostra disposizione, e al fatto che l'indistinguibilità può persistere anche se noi miglioriamo la nostra informazione. In particolare, discuteremo le implicazioni di questi scenari per la stabilità e la verità delle nostre credenze sulla distinzione fra le simulazioni (o le illusioni, o i sogni) e la realtà, da un lato, e sulla distinzione fra intelligenza naturale e artificiale, dall'altro. Il corso sarà erogato in lingua inglese.
( testi)
Chalmers D. (2022) Reality+. Virtual Worlds and the Problems of Philosophy, Norton, New York.
Descartes R. (2005) Discourse on Method and The Meditations, Penguin, Londra. (Il Discorso sul metodo è stato pubblicato, per la prima volta, nel 1637 in lingua francese).
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M-FIL/02
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710115 -
TIPOLOGIA E MUTAMENTO - LM
(obiettivi)
Obiettivo del corso è approfondire le conoscenze degli studenti in relazione alla teoria del mutamento linguistico e alla comparazione, avvalendosi delle conoscenze raggiunte dalla tipologia linguistica.
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6
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L-LIN/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710433 -
FILOSOFIA DELLA PSICHIATRIA - LM
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia della psichiatria rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del Corso di laurea magistrale in Scienze cognitive della comunicazione e dell’azione. Il corso si propone di introdurre lo studente ad alcuni temi che emergono quando la psichiatria è considerata come una scienza speciale e viene indagata impiegando i concetti e i metodi della filosofia della scienza. Tra questi figurano problemi quali la spiegazione, la riduzione e la classificazione dei disturbi mentali. Al termine del corso lo/la studente/essa - avrà acquisito familiarità con alcuni dei principali dibattiti in filosofia della psichiatria; - sarà in grado di valutare criticamente differenti posizioni in merito ai temi centrali del corso; - avrà acquisito una capacità di riflessione critica sui problemi filosofici posti dalla comprensione dei disturbi mentali, e la capacità di elaborare argomentazioni rigorose avvalendosi di un vocabolario scientifico e filosofico appropriato.
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Erogato presso
20710433 FILOSOFIA DELLA PSICHIATRIA - LM in Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione LM-92 MARRAFFA MASSIMO
( programma)
Il corso si interroga sulle prospettive e sui problemi del progetto di una 'neuropsichiatria cognitiva' o 'neuroscienza cognitiva clinica'. La prima parte del modulo esamina alcuni casi specifici di interazione tra psichiatria e scienze cognitive. Nella seconda parte la teoria dell’attaccamento, in quanto tradizione psicodinamica di impianto etologico, cognitivo ed evoluzionistico, è presa come quadro di riferimento entro cui sono riesaminati temi psicoanalitici classici quali la regolazione delle emozioni, le difese, il trauma e la dissociazione.
( testi)
1) Psicopatologia e scienze della mente. Dalla psichiatria organicistica alla neuroscienza cognitiva clinica, a cura di R. Guerini e M. Marraffa. Carocci, Roma 2019. 2) P. Fonagy, G. Gergely, E.L. Jurist, M. Target, Regolazione affettiva, mentalizzazione e sviluppo del sé, Cortina, Milano 2005.
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6
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M-FIL/01
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710679 -
STORIA DELLE SOCIETA' MEDIEVALI
(obiettivi)
Il corso di Storia delle società medievali si propone di analizzare i temi fondamentali della storia sociale ed economica del Medioevo, attraverso lo studio e la comparazione di casi di studio di particolare interesse. Durante le lezioni, di tipo seminariale, si farà ampio ricorso alle fonti in lingua originale.
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6
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M-STO/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710016 -
TEOREMI SULLA LOGICA 1
(obiettivi)
Acquisire buona conoscenza dei principi della logica classica del primo ordine e del calcolo dei sequenti per essa, nonch‚ dei principali risultati che la concernono.
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6
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MAT/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711418 -
FILOSOFIA DELLA PSICOANALISI
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia della psicoanalisi rientra nell’ambito delle attività affini e integrative del CdS in Scienze filosofiche. Cosa può dare la psicoanalisi alla comprensione dei fenomeni sociali attuali? Il corso mira a rispondere a questo interrogativo, tracciando un sentiero tra psicoanalisi, etica, politica, cultura e società ed evidenziando il valore educativo – e non solo clinico – della disciplina. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito una visione più chiara dell’attuale paradigma relazionale e intersoggettivo presente nella psicoanalisi contemporanea e sarà in grado di distinguere il complesso intreccio tra funzionamento psichico individuale, gruppale e collettivo.
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GUGLIELMUCCI FANNY
( programma)
Il corso adotta un approccio seminariale-esperienziale che promuove la partecipazione attiva degli studenti, enfatizzando l'apprendimento partecipativo e il pensiero critico. Esso si divide in due parti, ognuna delle quali si concentra su uno specifico macro-tema: 1) Intersoggettività e funzionamento psichico, esaminando la struttura e il funzionamento della mente e le interconnessioni tra individuo e società dalla prospettiva psicoanalitica contemporanea. 2) Centralità degli aspetti emotivo-affettivi e delle dinamiche inconsce. Durante il corso, verranno esaminati e discussi diversi lavori contemporanei al fine di stimolare una riflessione critica condivisa (reflective practice). Le tematiche affrontate in ciascuno di essi saranno esplorate approfonditamente, arricchite con ulteriori conoscenze teoriche e casi clinici o sociali esemplificativi. In particolare, il corso si concentrerà sulle intersezioni tra individuo e società (i.e. mondo psichico e mondo sociale), esaminando le implicazioni culturali, sociali e politiche del concetto di trauma, a partire dai contribuiti pioneristici di Ferenczi e Fromm, per poi affrontare – attraverso il contributo di alcuni psicoanalisti contemporanei - argomenti quali la libertà, i meccanismi introiettivi e proiettivi che sottendono la costruzione dell'identità (sia individuale sia sociale), il ruolo e la funzione assolta dalle istituzioni nella gestione dell'angoscia, e le complesse dinamiche di potere implicate nell’assoggettamento e nella sottomissione psichica, esplorandone il legame con il mancato riconoscimento dell'altro come soggetto. In particolare, quest’anno verranno analizzati i contributi di Lynne Layton alla psicoanalisi sociale e la sua concettualizzazione di “normative uncounscious processes”, e di Raluca Sorenau sulla clinica del trauma collettivo di matrice sociale.
( testi)
La bibliografia di riferimento verrà pubblicata sul canale Teams del corso, dove verranno anche inserirti articoli e materiale letto e discusso in classe.
Per i non frequentanti si consiglia la lettura dei seguenti volumi: Sorenau, R. (2018). Working-through collective wounds: Trauma, denial, recognition in the Brazilian uprising. Palgrave Macmillan. Layton, L. (2020). Toward a social psychoanalysis: Culture, character, and normative unconscious processes. Routledge Press.
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M-PSI/08
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711191 -
EPISTEMOLOGIA E COMUNICAZIONE- LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di impiegare gli strumenti dell’epistemologia per studiare i fenomeni comunicativi. A tal fine, si fornirà innanzitutto un’introduzione ai concetti fondamentali della teoria della conoscenza e agli aspetti fondamentali del metodo scientifico. Verranno quindi affrontati alcuni temi di epistemologia sociale quali il disaccordo epistemologico, la testimonianza e le credenze, l’epistemologia degli esperti. Al termine del corso gli studenti avranno acquisito nozioni fondamentali di filosofia della scienza e alcuni strumenti per condurre l'analisi metodologica ed epistemologica dei modelli di comunicazione sviluppati in vari settori disciplinari (come la scienza cognitiva, la psicologia, l'etologia, la teoria dei giochi).
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Erogato presso
20711191 EPISTEMOLOGIA E COMUNICAZIONE- LM in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 VIOLA MARCO
( programma)
Il corso di Epistemologia e comunicazione si propone di presentare alcuni strumenti teorici dell’epistemologia (classica e sociale) e di considerarne l’applicazione a due sfere della comunicazione: la comunicazione scientifica e quella digitale. Il corso si dividerà pertanto in tre parti, a ciascuna delle quali saranno dedicate due settimane. La prima parte, Lineamenti di Epistemologia, affronterà alcuni temi classici dell’epistemologia classica, es. la logica e le fallacie argomentative, e dell’epistemologia sociale, es. la testimonianza o l’ingiustizia epistemica. La seconda parte, Comunicazione nella & della scienza, presenterà alcuni elementi della struttura sociale interna della scienza, come la revisione dei pari e la divisione del lavoro cognitivo, nonché del tema della comunicazione scientifica. Infine, nella terza parte, Comunicazione e digitale, si discuteranno temi quali il propagarsi della (dis)informazione tramite reti sociali, alcuni problemi etici e di benessere legati all’architettura di certe piattaforme nonché il problema dei deepfake.
( testi)
1. Boem, F. (2021). Forme dell'argomentare e del ragionare. Le Monnier Università. 2. Massimiano Bucchi (2002). Scienza e società: introduzione alla sociologia della scienza. Il Mulino. 3. Marco Fasoli (2019), Il benessere digitale. Il Mulino. 4. Fabio Paglieri (2020), La disinformazione felice: cosa ci insegnano le bufale. Il Mulino. 5. Neil Levy (2023), Bad Beliefs: Why They Happen to Good People. Oxford University Press. 6. Emiliano Loria, Stefano Iacone, Cristina Meini (2023), Complottisti vulnerabili. Le ragioni profonde del complottismo. Rosenberg & Sellier. 7. Michael Strevens (2020), La macchina della conoscenza. Come l'irrazionalità ha creato la scienza moderna. Feltrinelli.
Si prega di contattare il docente per concordare i testi.
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M-FIL/01
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711651 -
Philosophy of biology
(obiettivi)
Il corso si propone di - acquisire i concetti fondamentali della biologia evolutiva, quali selezione naturale, variazione, ereditarietà, adattamento, plasticità, riduzionismo e genocentrismo - analizzare gli obiettivi e i limiti delle spiegazioni evolutive; - comprendere e discutere i principali dibattiti in biologia evolutiva; - applicare gli strumenti analitici del ragionamento filosofico nella discussione dei problemi legati alle scienze evolutive; - valutare criticamente e discutere le implicazioni sociali e culturali dei dibattiti sull'evoluzione in modo linguisticamente appropriato.
Inglese
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TRAMACERE ANTONELLA
( programma)
Il corso è sviluppato in due parti. Nella prima parte, si affronteranno le caratteristiche e i limiti delle spiegazioni evoluzionistiche, soprattutto negli impianti dell'etologia, della sociobiologia e della psicologia evoluzionistica, e in relazione ai principi della sintesi moderna ed estesa. Nella seconda parte del corso, si affronterà il problema di come spiegare, da un punto di vista evoluzionistico, la diversità comportamentale e mentale dell'essere umano, principalmente rispetto alla sue capacità di interazione sociale e di apprendimento culturale.
( testi)
I testi verranno forniti dall'insegnante.
1. Dupré, John. Introduction and chapter 3 How much must evolution explain? Eds. (2001) Human Nature and the Limits of Science. Oxford University Press.
2. Griffiths, Paul E. "Ethology, Sociobiology, and Evolutionary Psychology." A Companion to the Philosophy of Biology (2007): 393-414.
3. Jablonka, Eva, and Marion J. Lamb. "Soft inheritance: challenging the modern synthesis." Genetics and Molecular Biology 31 (2008): 389-395.
4. Stotz, Karola. "Human nature and cognitive–developmental niche construction." Phenomenology and the Cognitive Sciences 9 (2010): 483
5. Laland, Kevin, et al. "Does evolutionary theory need a rethink?." Nature 514.7521 (2014): 161-164.
6. Mesoudi, Alex. "Cultural evolution: Integrating psychology, evolution and culture." Current Opinion in Psychology 7 (2016): 17-22.
7. Whiten, Andrew, and Erica van de Waal. "Social learning, culture and the ‘socio-cultural brain’of human and non-human primates." Neuroscience & Biobehavioral Reviews 82 (2017): 58-75.
8. Heyes, Cecilia. "Précis of cognitive gadgets: The cultural evolution of thinking." Behavioral and Brain Sciences 42 (2019): e169.
9. Roige, Aida, and Peter Carruthers. "Cognitive instincts versus cognitive gadgets: A fallacy." Mind & Language 34.4 (2019): 540-550.
10. Tramacere, Antonella, and Fabrizio Mafessoni. "Cognitive twists: The coevolution of learning and genes in human cognition." Review of Philosophy and Psychology (2022): 1-29.
Coloro i quali non frequentano le lezioni e che non hanno una conoscenza preliminare dei principi della teoria evolutiva dovrebbero anche leggere Rosenberg, Alex, and Daniel W. McShea. Philosophy of biology: A contemporary introduction. Routledge, 2007.
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6
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M-FIL/05
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711662 -
STORIA DELLA FILOSOFIA DELL'ILLUMINISMO
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia della filosofia dell'illuminismo rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del CdS in scienze filosofiche. Attraverso la lettura dei classici dell'illuminismo il corso si propone di fornire allo studente una conoscenza non solo del pensiero degli autori trattati, ma anche dei fondamenti epistemologici e metodologici della ricerca storico-filosofica. In particolare, attraverso il raffronto tra le opere di uno stesso autore o di autori diversi il corso intende rendere accessibile allo studente l’evoluzione di questo o quel pensatore, o la fitta trama di convergenze e divergenze, di debiti o prese di distanza di cui è intessuta l’interlocuzione tra più autori. Indicando di volta in volta le difficoltà presentate dai testi e le soluzioni interpretative più rappresentative che ne sono state date esso mira a sollecitare la riflessione critica e l’autonomia di giudizio dello studente. I testi consigliati sono infine finalizzati a favorire le capacità di confrontarsi con la letteratura scientifica e lo sviluppo delle abilità necessarie all'autonomia della ricerca. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito conoscenza di un episodio centrale della storia della filosofia dell'illuminismo e dei dibattiti da esso occasionati. Sarà inoltre in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell’argomentazione teorica e storico-filosofica. Avrà altresì rinsaldato la propria capacità di leggere e analizzare criticamente le fonti, di contestualizzare le tesi in rapporto alla storia del pensiero moderno. Avrà potuto mettere alla prova la proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso.
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TOTO FRANCESCO
( programma)
Nel corso si leggeranno le principali opere filosofiche di Julien Offray de La Mettrie. La lettura si concentrerà sulla questione del materialismo e sulle sue implicazioni antropologiche e morali. Dal punto di vista antropologico ci si domanderà in primo luogo in quale modo l'idea di un "uomo macchina" possa pretendere di rendere conto dell'esperienza del pensare e del sentire. Si interrogherà, inoltre, sul confine che in un orizzonte materialistico al tempo stesso congiunge e disgiunge animale e umano. Si metteranno a fuoco, inoltre, gli argomenti con i quali La Mettrie critica l'idea di libero arbitrio. Dal punto di vista morale, si analizzerà il legame tra ontologia materialistica e deterministica da una parte, e, dall'altra, la rivalutazione del piacere e della voluttà e la loro distinzione rispetto al libertinaggio, la svalutazione del pentimento e del senso di colpa, la critica alle rigidità del sistema penale. Le posizioni di La Mettrie saranno collocate all'interno della più ampia storia del materialismo moderno, da Hobbes e Spinoza a d'Holbach e Sade.
( testi)
La Mettrie, Opere filosofiche, Laterza.
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6
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M-FIL/06
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711649 -
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA - LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di approfondire autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento, tenendo presenti anche, il più possibile, i nessi dell’attività letteraria cogli altri sistemi espressivi, le altre arti, le letterature degli altri Paesi, nonché con la storia e la geografia del nostro. Gli strumenti critici e analitici che verranno impiegati durante il corso serviranno altresì, allo studente, ad affinare le proprie modalità di lettura.
A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di orientarsi nel repertorio della Letteratura italiana contemporanea.
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Erogato presso
20711649 LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA - LM in Informazione, editoria, giornalismo LM-19 CORTELLESSA ANDREA
( programma)
Viaggiare, vedere. Manganelli, Arbasino
( testi)
a) Giorgio Manganelli, Esperimento con l’India, Milano, Adelphi, 1992 e/o Id., La favola pitagorica, Milano, Adelphi, 2005 e/o Id., L’isola pianeta, Milano, Adelphi, 2006 + Viaggio in Africa, Adelphi 2018
b) Giorgio Manganelli, Emigrazioni oniriche. Scritti sulle arti, Milano, Adelphi, 2023
c) Alberto Arbasino, Il meraviglioso, anzi, Milano, Garzanti, 1985 e/o Id., Le muse a Los Angeles, Milano, Adelphi, 2000 + Id., Ritratti italiani, Milano, Adelphi, 2014 e/o Ritratti e immagini, Milano, Adelphi 2016
oppure
Alberto Arbasino, Fratelli d’Italia, Milano, Adelphi, 1993 (o successive ristampe)
d) Andrea Cortellessa, Il libro è altrove. Ventisei piccole monografie su Giorgio Manganelli, Roma, Luca Sossella, 2020
oppure
Andrea Cortellessa, Filologia fantastica. Ipotizzare, Manganelli, Ancona, Argolibri, 2022
e) Arbasino A-Z, a cura di Andrea Cortellessa, Milano, Electa, 2023
f) Luigi Marfè, Oltre la «fine dei viaggi». I resoconti dell’altrove nella letteratura contemporanea, Olschki 2009
g) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, quarto volume: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012
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L-FIL-LET/11
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72
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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