Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA' A SCELTA - (visualizza)
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21201315 -
MATEMATICA GENERALE
(obiettivi)
IL CORSO È FINALIZZATO ALL'ACQUISIZIONE DEL METODO MATEMATICO COME STRUMENTO DI INDAGINE FONDAMENTALE PER LE DISCIPLINE ECONOMICHE E AZIENDALI. GLI ARGOMENTI TRATTATI COSTITUISCONO IL BAGAGLIO DI BASE NECESSARIO PER AFFRONTARE I PIÙ SEMPLICI PROBLEMI QUANTITATIVI CHE SI PONGONO IN AMBITO ECONOMICO ED AZIENDALE.
Canale: AD
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CORRADINI MASSIMILIANO
( programma)
LOGICA PROPOSIZIONALE ED INSIEMISTICA. PROPOSIZIONI, OPERAZIONI CON LE PROPOSIZIONI, INSIEMI, OPERAZIONI CON GLI INSIEMI ED APPLICAZIONI. INSIEMI NUMERICI. NUMERI INTERI, RELATIVI, RAZIONALI, REALI; INSIEMI NUMERICI LIMITATI; INTERVALLI, INTORNI, PUNTI DI ACCUMULAZIONE IN R. SOMMATORIA E PRODUTTORIA. SOMME PARTICOLARI E PROPRIETÀ. FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE. FUNZIONI INIETTIVE, SURIETTIVE, PARI E DISPARI, FUNZIONI ELEMENTARI, FUNZIONI COMPOSTE, FUNZIONI INVERTIBILI, GRAFICI DEDUCIBILI DA QUELLI NOTI; LIMITI, TEOREMI DI UNICITÀ DEL LIMITE, TEOREMI DELLA PERMANENZA DEL SEGNO, TEOREMA DEL CONFRONTO; CONTINUITÀ, TEOREMA DI WEIERSTRASS, TEOREMA DEGLI ZERI E DI DARBOUX; INFINITESIMI, INFINITI, ORDINE, TEOREMI DI CANCELLAZIONE. CALCOLO DIFFERENZIALE. RAPPORTO INCREMENTALE, DERIVATA, TEOREMA SU DERIVABILITÀ E CONTINUITÀ, REGOLE DI DERIVAZIONE, DERIVAZIONE FUNZIONI COMPOSTE E FUNZIONI INVERSE, DIFFERENZIALE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, APPROSSIMAZIONE CON POLINOMI DI TAYLOR E DI MC LAURIN. STUDIO DI FUNZIONI. MASSIMI E MINIMI RELATIVI, TEOREMA DI FERMAT, TEOREMA DI ROLLE, TEOREMA DI LAGRANGE E COROLLARI, TEOREMA DI DE L'HOSPITAL, FUNZIONI CONCAVE E CONVESSE. CALCOLO INTEGRALE. FUNZIONI PRIMITIVE E INTEGRALE INDEFINITO, INTEGRAZIONE PER PARTI E PER SOSTITUZIONE, INTEGRALE DEFINITO: PROPRIETÀ, TEOREMA DELLA MEDIA, TEOREMA DI TORRICELLI BARROW E COROLLARIO. ALGEBRA LINEARE. VETTORI, SPAZI VETTORIALI, VETTORI LINEARMENTE DIPENDENTI E NON, BASI, MATRICI, OPERAZIONI CON LE MATRICI, DETERMINANTE, RANGO, MATRICE INVERSA, SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI, TEOREMA DI CRAMER E DI ROUCHÈ-CAPELLI, SISTEMI PARAMETRICI, RISOLUZIONE MEDIANTE IL METODO DI RIDUZIONE DI GAUSS.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
Canale: EO
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CENCI MARISA
( programma)
LOGICA PROPOSIZIONALE ED INSIEMISTICA. PROPOSIZIONI, OPERAZIONI CON LE PROPOSIZIONI, INSIEMI, OPERAZIONI CON GLI INSIEMI ED APPLICAZIONI. INSIEMI NUMERICI. NUMERI INTERI, RELATIVI, RAZIONALI, REALI; INSIEMI NUMERICI LIMITATI; INTERVALLI, INTORNI, PUNTI DI ACCUMULAZIONE IN R. SOMMATORIA E PRODUTTORIA. SOMME PARTICOLARI E PROPRIETÀ. FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE. FUNZIONI INIETTIVE, SURIETTIVE, PARI E DISPARI, FUNZIONI ELEMENTARI, FUNZIONI COMPOSTE, FUNZIONI INVERTIBILI, GRAFICI DEDUCIBILI DA QUELLI NOTI; LIMITI, TEOREMI DI UNICITÀ DEL LIMITE, TEOREMI DELLA PERMANENZA DEL SEGNO, TEOREMA DEL CONFRONTO; CONTINUITÀ, TEOREMA DI WEIERSTRASS, TEOREMA DEGLI ZERI E DI DARBOUX; INFINITESIMI, INFINITI, ORDINE, TEOREMI DI CANCELLAZIONE. CALCOLO DIFFERENZIALE. RAPPORTO INCREMENTALE, DERIVATA, TEOREMA SU DERIVABILITÀ E CONTINUITÀ, REGOLE DI DERIVAZIONE, DERIVAZIONE FUNZIONI COMPOSTE E FUNZIONI INVERSE, DIFFERENZIALE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, APPROSSIMAZIONE CON POLINOMI DI TAYLOR E DI MC LAURIN. STUDIO DI FUNZIONI. MASSIMI E MINIMI RELATIVI, TEOREMA DI FERMAT, TEOREMA DI ROLLE, TEOREMA DI LAGRANGE E COROLLARI, TEOREMA DI DE L'HOSPITAL, FUNZIONI CONCAVE E CONVESSE. CALCOLO INTEGRALE. FUNZIONI PRIMITIVE E INTEGRALE INDEFINITO, INTEGRAZIONE PER PARTI E PER SOSTITUZIONE, INTEGRALE DEFINITO: PROPRIETÀ, TEOREMA DELLA MEDIA, TEOREMA DI TORRICELLI BARROW E COROLLARIO. ALGEBRA LINEARE. VETTORI, SPAZI VETTORIALI, VETTORI LINEARMENTE DIPENDENTI E NON, BASI, MATRICI, OPERAZIONI CON LE MATRICI, DETERMINANTE, RANGO, MATRICE INVERSA, SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI, TEOREMA DI CRAMER E DI ROUCHÈ-CAPELLI, SISTEMI PARAMETRICI, RISOLUZIONE MEDIANTE IL METODO DI RIDUZIONE DI GAUSS.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
Canale: PZ
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GUIZZI VALENTINA
( programma)
LOGICA PROPOSIZIONALE ED INSIEMISTICA. PROPOSIZIONI, OPERAZIONI CON LE PROPOSIZIONI, INSIEMI, OPERAZIONI CON GLI INSIEMI ED APPLICAZIONI. INSIEMI NUMERICI. NUMERI INTERI, RELATIVI, RAZIONALI, REALI; INSIEMI NUMERICI LIMITATI; INTERVALLI, INTORNI, PUNTI DI ACCUMULAZIONE IN R. SOMMATORIA E PRODUTTORIA. SOMME PARTICOLARI E PROPRIETÀ. FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE. FUNZIONI INIETTIVE, SURIETTIVE, PARI E DISPARI, FUNZIONI ELEMENTARI, FUNZIONI COMPOSTE, FUNZIONI INVERTIBILI, GRAFICI DEDUCIBILI DA QUELLI NOTI; LIMITI, TEOREMI DI UNICITÀ DEL LIMITE, TEOREMI DELLA PERMANENZA DEL SEGNO, TEOREMA DEL CONFRONTO; CONTINUITÀ, TEOREMA DI WEIERSTRASS, TEOREMA DEGLI ZERI E DI DARBOUX; INFINITESIMI, INFINITI, ORDINE, TEOREMI DI CANCELLAZIONE. CALCOLO DIFFERENZIALE. RAPPORTO INCREMENTALE, DERIVATA, TEOREMA SU DERIVABILITÀ E CONTINUITÀ, REGOLE DI DERIVAZIONE, DERIVAZIONE FUNZIONI COMPOSTE E FUNZIONI INVERSE, DIFFERENZIALE, DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE, APPROSSIMAZIONE CON POLINOMI DI TAYLOR E DI MC LAURIN. STUDIO DI FUNZIONI. MASSIMI E MINIMI RELATIVI, TEOREMA DI FERMAT, TEOREMA DI ROLLE, TEOREMA DI LAGRANGE E COROLLARI, TEOREMA DI DE L'HOSPITAL, FUNZIONI CONCAVE E CONVESSE. CALCOLO INTEGRALE. FUNZIONI PRIMITIVE E INTEGRALE INDEFINITO, INTEGRAZIONE PER PARTI E PER SOSTITUZIONE, INTEGRALE DEFINITO: PROPRIETÀ, TEOREMA DELLA MEDIA, TEOREMA DI TORRICELLI BARROW E COROLLARIO. ALGEBRA LINEARE. VETTORI, SPAZI VETTORIALI, VETTORI LINEARMENTE DIPENDENTI E NON, BASI, MATRICI, OPERAZIONI CON LE MATRICI, DETERMINANTE, RANGO, MATRICE INVERSA, SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI, TEOREMA DI CRAMER E DI ROUCHÈ-CAPELLI, SISTEMI PARAMETRICI, RISOLUZIONE MEDIANTE IL METODO DI RIDUZIONE DI GAUSS.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
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10
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SECS-S/06
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Attività formative di base
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ITA |
21201316 -
MACROECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO DI MACROECONOMIA FORNISCE GLI ELEMENTI BASILARI DEL DISCORSO ECONOMICO E GLI STRUMENTI ANALITICI PER COMPRENDERE IL SISTEMA ECONOMICO NEL SUO COMPLESSO. VIENE STUDIATO IL COMPORTAMENTO DI AGGREGATI ECONOMICI, QUALI IL PRODOTTO NAZIONALE, LA SPESA COMPLESSIVA PER CONSUMI ED INVESTIMENTI, IL LIVELLO GLOBALE D'OCCUPAZIONE, PREZZI E COMMERCIO ESTERO DI UN PAESE. SI ANALIZZANO LE PRINCIPALI TEORIE CHE STUDIANO LE FORZE CHE INFLUENZANO L'INTERO SISTEMA ECONOMICO E CHE NON POSSONO ESSERE SPIEGATE DALL'ANALISI DI SINGOLI MERCATI O SINGOLI PRODOTTI.
Canale: AD
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STIRATI ANTONELLA
( programma)
1. IL SISTEMA ECONOMICO DI UN PAESE. DEFINIZIONE E MISURA DEI PRINCIPALI AGGREGATI MACROECONOMICI. 2. L'EQUILIBRIO MACROECONOMICO E LA TEORIA KEYNESIANA DEL REDDITO E DELL'OCCUPAZIONE. 3. IL SETTORE PUBBLICO. 4. I RAPPORTI CON L'ESTERO. BILANCIA DEI PAGAMENTI, TASSO DI CAMBIO, VINCOLO ESTERNO. 5. MONETA E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE. LA BANCA CENTRALE E IL SISTEMA BANCARIO. DOMANDA E OFFERTA DI MONETA E DETERMINAZIONE DEL TASSO DI INTERESSE. 6. INVESTIMENTI E TASSO DI INTERESSE. ASPETTI CONTROVERSI. IL MODELLO IS-LM 7. IL MODELLO IS-LM E LA POLITICA ECONOMICA IN ECONOMIA CHIUSA. EFFETTI DI VARIAZIONI DEL SALARIO MONETARIO. 8. IL MODELLO IS-LM IN ECONOMIA APERTA, REGIMI DI CAMBIO E POLITICA ECONOMICA. 9. IL MODELLO AD - AS E SUE IMPLICAZIONI PER LA TEORIA DEL REDDITO E DELL'OCCUPAZIONE. 10. INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE - ELEMENTI DI INTERPRETAZIONE.
NELLO SVOLGIMENTO DEL CORSO VERRANNO FORNITI ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLE NOZIONI E STRUMENTI ACQUISITI PER L'INTERPRETAZIONE DI FENOMENI ECONOMICI ATTUALI RIGUARDANTI L'ECONOMIA ITALIANA ED INTERNAZIONALE.
( testi)
C. DE VINCENTI, MACROECONOMIA - ELEMENTI DI BASE, EDITORE CAROCCI, 2003 (ESCLUSI: I PARR 9.5 E 9.6 DEL CAPITOLO 9 E IL CAPITOLO 10) + DISPENSE INTEGRATIVE DEL CORSO DI MACROECONOMIA DEL DOCENTE DISPONIBILI PRESSO LA BIBLIOTECA DELLA FACOLTÀ
Canale: PZ
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LEVRERO ENRICO SERGIO
( programma)
1. ELEMENTI DI CONTABILITÀ NAZIONALE
CARATTERISTICHE DI UNA ECONOMIA DI MERCATO - BENI DI CONSUMO E BENI DI PRODUZIONE - POPOLAZIONE, FORZE DI LAVORO E CAPITALE NAZIONALE - IL CIRCUITO ECONOMICO – DEFINIZIONE DI REDDITO NAZIONALE – INVESTIMENTI EX ANTE ED INVESTIMENTI EX-POST - IL SETTORE PUBBLICO – IL REDDITO NAZIONALE NEL CASO DI INTERVENTO DELLO STATO - ESTENSIONE AD UNA ECONOMIA APERTA: DISTINZIONE TRA IL PRODOTTO INTERNO LORDO ED IL REDDITO NAZIONALE LORDO – IL CONTO ECONOMICO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI - LA BILANCIA DEI PAGAMENTI: PARTITE CORRENTI, MOVIMENTI DI CAPITALE E VARIAZIONI DELLE RISERVE UFFICIALI – TASSI DI CAMBIO FISSI E FLUTTUANTI - TASSO DI CAMBIO REALE E NOMINALE - GLI INDICI DEI PREZZI – GLI AGGREGATI A PREZZI CORRENTI E A PREZZI COSTANTI.
2. LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI EQUILIBRIO NEL MODELLO NEOCLASSICO
LA FUNZIONE DI PRODUZIONE – LE CURVE DEL PRODOTTO TOTALE E DEL PRODOTTO MARGINALE – IL MECCANISMO DI SOSTITUZIONE TRA BENI E TRA FATTORI DELLA PRODUZIONE – L’EQUILIBRIO NEL MERCATO DEL LAVORO – IL MERCATO RISPARMI-INVESTIMENTI – FLESSIBILITÀ DEI PREZZI ED AGGIUSTAMENTO AL REDDITO DI PIENA OCCUPAZIONE
3. DOMANDA AGGREGATA E REDDITO DI EQUILIBRIO
IL PRINCIPIO DELLA DOMANDA EFFETTIVA – LA FUNZIONE KEYNESIANA DEL CONSUMO – IL MOLTIPLICATORE KEYNESIANO – L’AGGIUSTAMENTO DEI RISPARMI AGLI INVESTIMENTI TRAMITE VARIAZIONI DEL REDDITO – IL PARADOSSO DELLA PARSIMONIA - ESTENSIONE DELLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO NEL CASO DI INTERVENTO DELLO STATO – IL TEOREMA DI HAAVELMO – IMPOSTE DIPENDENTI DAL REDDITO E DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI EQUILIBRIO – ANALISI DEI MOLTIPLICATORI DELLA SPESA PUBBLICA, DELLE IMPOSTE E DEI TRASFERIMENTI ALLE FAMIGLIE - LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI EQUILIBRIO IN ECONOMIA APERTA - CONFRONTO DEI MOLTIPLICATORI DEL REDDITO NEL CASO DI ECONOMIA CHIUSA ED ECONOMIA APERTA – CONFLITTO TRA OBIETTIVO INTERNO DI PIENA OCCUPAZIONE ED EQUILIBRIO CON L’ESTERO.
4. MONETA, INTERESSE E REDDITO
IL TASSO DI INTERESSE COME FENOMENO MONETARIO SECONDO KEYNES – LA DOMANDA DI MONETA A SCOPO TRANSAZIONALE – PREZZO DEI TITOLI E TASSO DI INTERESSE – LA DOMANDA DI MONETA A SCOPO SPECULATIVO – LA TRAPPOLA DELLA LIQUIDITÀ – LE DETERMINANTI DELL’OFFERTA DI MONETA - PREZZO DI OFFERTA E PREZZO DI DOMANDA DEI BENI CAPITALE - IL TASSO DI RENDIMENTO INTERMO O EFFICIENZA MARGINALE DEL CAPITALE – LA SENSIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI AL TASSO DI INTERESSE SECONDO KEYNES - UN SEMPLICE SCHEMA KEYNESIANO DI DETERMINAZIONE DEL REDDITO – GLI EFFETTI SUL REDDITO DI EQUILIBRIO DI UNA RIDUZIONE DEI SALARI MONETARI.
5. IL MODELLO IS-LM
LA SINTESI NEOCLASSICA DI HICKS E MODIGLIONI – POSIZIONE E PENDENZA DELLE CURVE IS E LM – L’EQUILIBRIO SIMULTANEO NEL MERCATO DEI BENI E DELLA MONETA – MOLTIPLICATORI DELLA POLITICA FISCALE E DELLA POLITICA MONETARIA – SPESA PUBBLICA E SPIAZZAMENTO DELLA SPESA PRIVATA – AUMENTO NEL RAPPORTO TRA MONETA E SALARI MONETARI E TENDENZA AL PIENO IMPIEGO NEL MODELLO IS-LM - ESTENSIONE DEL MODELLO IS-LM AD UNA ECONOMIA APERTA: IL MODELLO MUNDELL-FLEMING
6. IL MODELLO AD-AS
DERIVAZIONE DELLA CURVA DI DOMANDA AGGREGATA AD DAL MODELLO IS-LM – EFFETTO KEYNES ED EFFETTO PIGOU – LA CURVA DI OFFERTA AGGREGATA – ANALISI DEGLI EFFETTI DELLE POLITICHE MONETARIE E FISCALI CON IL MODELLO AD-AS – ANALISI DEGLI EFFETTI DI UNA RIDUZIONE DEI SALARI MONETARI CON IL MODELLO AD-AS.
7. IL MONETARISMO E LA CURVA DI PHILLIPS AUMENTATA DALLE ASPETTATIVE
IL MONETARISMO E LA RIPROPOSIZIONE DELLA TEORIA QUANTITATIVA DELLA MONETA - CURVA DI PHILLIPS DI BREVE E DI LUNGO PERIODO: IL DIBATTITO TRA KEYNESIANI E MONETARISTI - IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE NATURALE - INFLAZIONE DA COSTI ED INFLAZIONE DA DOMANDA
8. LA NUOVA ECONOMIA KEYNESIANA
IL COMPORTAMENTO DELLE IMPRESE NEI MODELLI NEO-KEYNESIANI
( testi)
- C. DE VINCENTI, INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA, CAROCCI, ROMA, 2002 - J.R. HICKS, “IL PROCESSO PRODUTTIVO, IL LAVORO E IL CAPITALE”, IN M. PIVETTI (A CURA DI), LETTURE DI ECONOMIA POLITICA, LED, MILANO - G. RODANO, LA DISOCCUPAZIONE, LATERZA, MILANO, 1998 - O. CASTELLINO, INTRODUZIONE ALLA CONTABILITÀ NAZIONALE, GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, 1991
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9
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SECS-P/01
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Attività formative di base
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ITA |
21201317 -
ECONOMIA AZIENDALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE IN TEMA DI ANALISI CONTABILE DEI FATTI AZIENDALI NELLA LOGICA DELLE RILEVAZIONI IN CONTABILITÀ GENERALE E DI RAPPRESENTAZIONE DEI SISTEMI AZIENDALI CON I PRINCIPALI ORGANI DI GOVERNANCE E DI CONTROLLO. IL CORSO CONSIDERA IL SOGGETTO GIURIDICO ED ECONOMICO DI UNA AZIENDA, I PRINCIPI DI ECONOMICITÀ E DI EFFICIENZA E STUDIA ALCUNE PRIME RILEVAZIONI COMPLESSIVE DELLA GESTIONE.
Canale: AD
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D'ALESSIO LIDIA
( programma)
CARATTERISTICHE GENERALI DI OGNI SISTEMA AZIENDALE
1) L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO: CARATTERI GENERALI DELL’AZIENDA. SOGGETTI AZIENDALI: SOGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO ECONOMICO. TIPI DI AZIENDE. 2) L’AZIENDA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI: L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE E IMPRESE PUBBLICHE. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI ECONOMICITÀ. LA REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI DALL’IMPRESA. IL RISCHIO D’IMPRESA ED I SOGGETTI SU CUI ESSO GRAVA. REDDITO E PROFITTO D’IMPRESA. 3) LE STRUTTURE DECISIONALI E IL POTERE DI CONTROLLO NELLE IMPRESE MODERNE: EVOLUZIONE DEGLI STUDI SULLA STRUTTURA DECISIONALE D’IMPRESA. IL POTERE DI CONTROLLO ESERCITATO NELL’IMPRESA DA SOGGETTI DIVERSI. LA FUNZIONE DI PROGRAMMAZIONE E DI CONTROLLO NELLE IMPRESE MODERNE 4) IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO NELLE LORO VARIE FORME. L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA. LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORMA DI FINANZIAMENTO; LA DINAMICA RELAZIONE TRA CAPITALE PROPRIO E CAPITALE DI CREDITO. IL CAPITALE DI FUNZIONAMENTO ED IL CAPITALE ECONOMICO.
LA DETERMINAZIONE E LE RILEVAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA 1) LA LOGICA CONTABILE: MOMENTI LOGICI. LA NATURA DELLE QUANTITÀ OGGETTO D’INDAGINE. I METODI. IL SISTEMA IN SENSO LATO FORMATO DA TUTTE LE RILEVAZIONI D’AZIENDA. 2) LA RILEVAZIONE CONTABILE: TEORIA DEL METODO DELLA PARTITA DOPPIA. IL METODO DELLA P.D. APPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE. SCRITTURE DI GESTIONE, SCRITTURE PER LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ PER AZIONI, SCRITTURE SU PARTICOLARI FATTI GESTIONALI (SCRITTURE DEL PERSONALE, SCRITTURE PER OPERAZIONI FINANZIARIE , ECC…), SCRITTURE DI ASSESTAMENTO E DI CHIUSURA. ESERCITAZIONI SU ANALISI CONTABILE DEI FATTI DI GESTIONE E LORO RILEVAZIONI IN CONTABILITÀ GENERALE.
( testi)
TESTI: - P. ONIDA, ECONOMIA D’AZIENDA, UTET, TORINO, LIBRO 1°: CAPP. I, II, IV, V; LIBRO 2°: CAPP. I, II, III, IV; - G. ZANDA, LINEAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, EDIZIONI KAPPA, ROMA, 2006; - A. AMADUZZI, L’AZIENDA, UTET, TORINO; - G. FERRERO, ISTITUZIONI DI ECONOMIA D’AZIENDA, GIUFFRÈ, MILANO.
PER UN APPROFONDIMENTO SUL TEMA DELLE RILEVAZIONI CONTABILI SI CONSIGLIA: ARDUINI S., APPUNTI DI RAGIONERIA GENERALE, CEDAM, PADOVA BIANCHI M.T., LE RILEVAZIONI CONTABILI. PRINCIPI, METODI ED ESEMPLIFICAZIONI, SOCIETÀ EDITRICE ESCULAPIO, BOLOGNA
ULTERIORE MATERIALE DIDATTICO È PRESENTE SUL SITO DI FACOLTÀ NELLA PAGINA WEB DELLA PROF.SSA D’ALESSIO
Canale: PZ
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PAOLUCCI GIANCARLO
( programma)
IL CORSO DI DIRITTO PUBBLICO È ARTICOLATO IN DUE MODULI.
IL I MODULO HA PER OGGETTO I SEGUENTI ARGOMENTI: TEORIA DEI GRUPPI SOCIALI; I GRUPPI SOCIALI ORDINAMENTALI; LA STRUTTURA DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO; IL POTERE E LE SUE SPECIE; LE TECNICHE DI DIVISIONE DEL POTERE; LE FORME DI ESERCIZIO DEL POTERE: LA NORMA GIURIDICA E IL PROVVEDIMENTO; I SOGGETTI; GLI INTERESSI; I BENI; LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE; I FATTI GIURIDICI; I COMPORTAMENTI UMANI; GLI EFFETTI GIURIDICI; LA RESPONSABILITÀ; I LIVELLI ORDINAMENTALI DI GOVERNO (INTERNAZIONALE, COMUNITARIO EUROPEO, STATALE, LOCALE); L'ORGANIZZAZIONE DEI POTERI PUBBLICI. LE FUNZIONI PUBBLICHE (INDIRIZZO POLITICO, NORMAZIONE, AMMINISTRAZIONE, GIURISDIZIONE). IL II MODULO HA PER OGGETTO L’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO E I PRINCIPI REGOLATIVI DELLA SUA ATTIVITÀ POLITICA, LEGISLATIVA, AMMINISTRATIVA E GIURISDIZIONALE.
( testi)
MATERIALI DIDATTICI DURANTE IL CORSO SARANNO DISPONIBILI MATERIALI DIDATTICI CON FINALITÀ ESPLICATIVE ED ESERCITATIVE SUL SITO DELLA FACOLTÀ NEGLI APPOSITI SPAZI RISERVATI ALLO SCOPO.
BIBLIOGRAFIA PER LA PREPARAZIONE RELATIVA AL I ED AL II MODULO SI CONSIGLIA LO STUDIO DI UN MANUALE A SCELTA TRA I SEGUENTI: A. MELONCELLI, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, MILANO, GIUFFRÈ, ULT. ED. R. BIN – G. PITRUZZELLA, DIRITTO PUBBLICO, TORINO, GIAPPICHELLI, ULT. ED. C. ROSSANO, MANUALE DI DIRITTO PUBBLICO, NAPOLI, JOVENE, ULT. ED. P. CARETTI – U. DE SIERVO, ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO, TORINO, GIAPPICHELLI, ULT. ED.
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201480 -
DIRITTO PRIVATO
(obiettivi)
IL CORSO È INSERITO TRA GLI INSEGNAMENTI DI BASE E, IN QUANTO TALE, SI CARATTERIZZA ESSENZIALMENTE PER LA SUA FUNZIONE FORMATIVA. ESSO PROMUOVE LA CONOSCENZA DEGLI ISTITUTI FONDAMENTALI DEL DIRITTO PRIVATO, PARTICOLARMENTE COLLEGATI ALLA FORMAZIONE CULTURALE E PROFESSIONALE DEI CORSI DI LAUREA ATTIVATI NELLA FACOLTÀ, AL FINE DI OFFRIRE AGLI STUDENTI L’OPPORTUNITÀ DI UN APPROCCIO METODOLOGICO ALLA MATERIA. SI PROPONE, PERTANTO, DI FORNIRE GLI STRUMENTI CONCETTUALI E LE CHIAVI DI LETTURA UTILI A CONSENTIRE LA COMPRENSIONE DEL SISTEMA ATTRAVERSO L’ANALISI DELLE SINGOLE NORME. A QUESTO FINE, SIA DURANTE IL CORSO, SIA NELLO STUDIO DEI TESTI CONSIGLIATI, APPARE INDISPENSABILE L’USO DI UN CODICE CIVILE AGGIORNATO.
Canale: MZ
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BELLISARIO ELENA
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN MODULI TRE DIDATTICI DELLA DURATA DI 20 ORE CIASCUNO. I PRIMI DUE MODULI, DI BASE, RIGUARDANO LA PARTE GENERALE (FONTI DEL DIRITTO - SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE - PERSONA FISICA E GIURIDICA - FATTO, ATTO E NEGOZIO - OBBLIGAZIONI - CONTRATTI IN GENERALE). IL TERZO MODULO HA AD OGGETTO LE FORME DI CIRCOLAZIONE DELLA RICCHEZZA FAMILIARE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA DISCIPLINA DELLA FAMIGLIA E DELLE SUCCESSIONI. ESSO PUÒ, A SCELTA DELLO STUDENTE, ESSERE SOSTITUITO DALLO STUDIO DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE AVENTI AD OGGETTO I BENI GIURIDICI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ANCHE ALLE NEW PROPERTIES E AI BENI IMMATERIALI.
( testi)
- M. NUZZO: INTRODUZIONE ALLE SCIENZE GIURIDICHE. NORME - SOGGETTI - ATTIVITÀ, 3ª ED., GIAPPICHELLI, 2009 - F. MACIOCE: L’OBBLIGAZIONE E IL CONTRATTO, 2ª ED., GIAPPICHELLI, 2007 A SCELTA DELLO STUDENTE: - L. ROSSI CARLEO, E. BELLISARIO, V. CUFFARO, FAMIGLIA E SUCCESSIONI. LE FORME DI CIRCOLAZIONE DELLA RICCHEZZA FAMILIARE, 2ª ED., GIAPPICHELLI, 2009, CAPITOLI: I, II, III, IV (SOLO PARR. 1 E 3), VI, VII, IX, XI, XII, XIII OPPURE - A. BELLELLI, A.G. CIANCI, BENI E SITUAZIONI GIURIDICHE DI APPARTENENZA. TRA DIRITTI REALI E NEW PROPERTIES, GIAPPICHELLI, 2008
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9
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201481 -
POLITICA ECONOMICA
(obiettivi)
IL CORSO PRESENTA UN QUADRO AGGIORNATO DEL DIBATTITO E DEI PRINCIPALI PROBLEMI DI POLITICA ECONOMICA NELL'AREA DELL'EURO, OFFRENDO STRUMENTI DI ANALISI COMPRENDENTI MODELLI ECONOMICI, EVIDENZA STATISTICA E EVOLUZIONE STORICA. L'OBIETTIVO È QUELLO DI COSTRUIRE UNA BASE DI METODI E CONOSCENZE CHE AIUTI A COMPRENDERE I PROCESSI DI DECISIONE E LE SCELTE DI GOVERNI E AUTORITÀ, DELINEARNE LE POSSIBILI ALTERNATIVE E ANALIZZARNE LE IMPLICAZIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE. L'ANALISI DI TALI PROCESSI RIGUARDERÀ POLITICHE MICROECONOMICHE VOLTE AD AFFRONTARE, TRA GLI ALTRI, PROBLEMI COME L'INQUINAMENTO, LO SFRUTTAMENTO DI POSIZIONE DOMINANTE, L'OFFERTA DI BENI PUBBLICI; POLITICHE MACROECONOMICHE COME QUELLE VOLTE AL MANTENIMENTO DELLA STABILITÀ DEI PREZZI, ALLA STABILIZZAZIONE DEL CICLO ECONOMICO, ALLO SVILUPPO, AL RIEQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. GLI STUDENTI DEGLI ORDINAMENTI DIDATTICI PRECEDENTI IL DM270 (NUOVO ORDINAMENTO EX DM509 E VECCHIO ORDINAMENTO), QUINDI IMMATRICOLATI ANTECEDENTEMENTE L’AA 2008-09, POSSONO CONTINUARE A SOSTENERE L’ESAME SECONDO IL PROGRAMMA E CON LE MODALITÀ PREVISTE PER TALI ORDINAMENTI. FOREIGN STUDENTS ARE ALLOWED TO USE ENGLISH AT THE ORAL EXAM.
Canale: AL
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TIRELLI MARIO
( programma)
- ELEMENTI INTRODUTTIVI ALLO STUDIO DELLA POLITICA ECONOMICA. - LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE MICROECONOMICHE IN PRESENZA DI ESTERNALITÀ, BENI PUBBLICI, POTERE DI MERCATO, ASIMMETRIE INFORMATIVE. - LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE MACROECONOMICHE: LA POLITICA FISCALE E LA POLITICA MONETARIA NEL CONTESTO EUROPEO. - LE POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI, LE POLITICHE COMMERCIALI E LE ISTITUZIONI PUBBLICHE INTERNAZIONALI.
( testi)
TIRELLI M., "POLITICA ECONOMICA E FALLIMENTI DEL MERCATO", GIAPPICHELLI EDITORE, II EDIZIONE, 2010. ACOCELLA N., "POLITICA ECONOMICA E STRATEGIE AZIENDALI", CAROCCI , ROMA, 2008. FARÀ PARTE DEL MATERIALE DIDATTICO ANCHE QUELLO INDICATO COME TALE NEL SITO WEB DEL DOCENTE (HTTP://HOST.UNIROMA3.IT/DOCENTI/TIRELLI/).
Canale: MZ
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PALUMBO ANTONELLA
( programma)
- Economia politica e politica economica. I modelli macroeconomici. - Teoria della politica economica: obiettivi e strumenti. - Tipologia delle politiche economiche. - Le scuole keynesiane e le politiche keynesiane. - Fallimenti di mercato e intervento pubblico in economia: teorie ed evidenze empiriche. - Mercato del lavoro, disoccupazione, istituzioni, e politiche del lavoro. - I monetaristi, keynesiani e il dibattito sulle politiche di stabilizzazione. - Inflazione, Curva di Phillips e politiche disinflazionistiche. - La NMC, le aspettative razionali e la credibilità delle politiche economiche. - La politica monetaria: obiettivi, strategie e teorie. - La politica fiscale, la sostenibilità del debito pubblico e le politiche di rientro. - Politiche macroeconomiche economia aperta. - Crescita, istituzioni, e sviluppo nel mondo. - Globalizzazione e politiche in economia aperta. - Il processo d’integrazione nell’UE: dall’unione doganale al mercato unico. Il bilancio dell’UE. - Il Trattato di Maastricht e la “Unione economica e monetaria” europea. - La Bce e la politica monetaria europea. - Dal Patto di stabilità e crescita al Fiscal Compact. - Distribuzione del reddito, istituzioni e crisi finanziaria: le relazioni. - La crisi dei debiti sovrani e le risposte dell’UE. - La lenta crescita ed i problemi strutturali e di produttività dell’economia italiana. - Politiche per l’occupazione e la crescita in Europa ed in Italia.
( testi)
Politica economica. Le politiche nel nuovo scenario europeo e globale. Enrico P. Marelli e Marcello Signorelli. Giappichelli Editore, Torino,
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SECS-P/02
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60
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Attività formative di base
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ITA |
21201464 -
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
(obiettivi)
IL CORSO È COMPOSTO IN PREVALENZA DA LEZIONI FRONTALI, DISCUSSIONE DI CASI AZIENDALI, ED ESERCITAZIONI. NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO VERRANNO PRESENTATE DA PARTE DI RELATORI ESTERNI DELLE ESPERIENZE AZIENDALI E DEI CASI. IL CORSO ANALIZZA GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE. NELLA PRIMA PARTE SONO APPROFONDITE LE TEMATICHE RELATIVE ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE NEI MERCATI CONCORRENZIALI E ALLE FORME DI ASSETTO PROPRIETARIO ADOTTATE DALLE IMPRESE NEI DIFFERENTI CONTESTI COMPETITIVI. NELLA SECONDA PARTE SONO ANALIZZATE LE FUNZIONI AZIENDALI E LA GESTIONE OPERATIVA DELLE IMPRESE. NELLA TERZA PARTE SONO ILLUSTRATI GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA GESTIONE DELLE IMPRESE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE STRATEGIE DI MARKETING E ALLE SCELTE DI INVESTIMENTO. PROPEDEUTICITÀ PER POTER SOSTENERE L’ESAME DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE OCCORRE AVER SUPERATO L’ESAME DI ECONOMIA AZIENDALE. È CONSIGLIATO AVER SOSTENTO ANCHE L’ESAME DI MATEMATICA GENERALE.
MODALITÀ DELL’ESAME L’ESAME È IN FORMA SCRITTA (DURATA 1 ORA) CON POSSIBILITÀ DI SOSTENERE L’ESAME ORALE QUALORA NON SODDISFATTI DELLA VOTAZIONE DELLO SCRITTO. POSSONO SOSTENERE LA PROVA ORALE SOLAMENTE GLI STUDENTI CHE HANNO RAGGIUNTO UNA VOTAZIONE SUFFICIENTE NELL’ESAME SCRITTO. LA VOTAZIONE FINALE PER CHI SOSTERRÀ LA PROVA ORALE È DETERMINATA ATTRAVERSO LA MEDIA ARITMETICA DELLA VOTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA E DELLA VOTAZIONE DELLA PROVA ORALE. PER ESSERE AMMESSI AL SOSTENIMENTO DELL’ESAME SCRITTO OCCORRE PRENOTARSI ON-LINE DAL PORTALE DELLO STUDENTE E PRESENTARSI MUNITI DEL LIBRETTO UNIVERSITARIO O DI UN DOCUMENTO VALIDO DI RICONOSCIMENTO.
VERBALIZZAZIONE DELL’ESAME IL DOCENTE DOPO LA CORREZIONE DEGLI SCRITTI COMUNICA LA DATA IN CUI VERRANNO VERBALIZZATI I VOTI DELL’ESAME SCRITTO E SOSTENUTI GLI EVENTUALI ESAMI ORALI. I RISULTATI DEGLI ESAMI SCRITTI VENGONO PUBBLICATI SULLA PAGINA WEB DEL DOCENTE.
LINEE GUIDA PER LA PROVA SCRITTA LA PROVA SCRITTA È COMPOSTA DA PIÙ DOMANDE A RISPOSTA APERTA E DA UNA O PIÙ ESERCITAZIONI PRATICHE (È NECESSARIO PORTARE IN SEDE D’ESAME UNA CALCOLATRICE). NELLA MAGGIOR PARTE DELLE DOMANDE OCCORRE ANALIZZARE IN MODO CONCISO E COMPLETO UNA DETERMINATA PROBLEMATICA AZIENDALE E TROVARNE LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA. FONDAMENTALE È RISPONDERE ALLA DOMANDA, CIOÈ APPLICARE LA TEORIA AL CASO ANALIZZATO.
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SECS-P/08
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201484 -
BILANCIO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE I PRIMI ELEMENTI – SIA TEORICI CHE PRATICI - IN MATERIA DELLE VALUTAZIONI DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE OPERATE DALL’IMPRESA ALLA FINE DI OGNI ANNO TESE ALLA REDAZIONE DEL BILANCIO E ALLA INDIVIDUAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO. L’APPROCCIO SEGUITO PERMETTERÀ SIA DI ACQUISIRE CONOSCENZE LEGATE ALLA REALTÀ ITALIANA SIA ALCUNE PRIME INFORMAZIONI RELATIVE AD UN ORIZZONTE PIÙ INTERNAZIONALE
Canale: AL
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TROINA GAETANO
( programma)
LA TEORIA E LA PRATICA DEL BILANCIO DI ESERCIZIO NELLE AZIENDE 1. INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL BILANCIO 2. LA NATURA DEL REDDITO D’ESERCIZIO E DEL CAPITALE DI FUNZIONAMENTO 3. LA TEORIA DEL BILANCIO: CENNI ALLE FINALITÀ “ALFA” E “BETA” 4. IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO LE DISPOSIZIONI CIVILISTICHE: 4.1. LA CLAUSOLA GENERALE DELLA CHIAREZZA E DELLA RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA; LE DEROGHE PER SPECIALI RAGIONI; 4.2. I POSTULATI DEL BILANCIO SECONDO IL LEGISLATORE CIVILISTICO; 4.3. I CRITERI PARTICOLARI DI VALUTAZIONE: LE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE; I COSTI DI RICERCA, SVILUPPO, IMPIANTO, AMPLIAMENTO E PUBBLICITÀ; L’AVVIAMENTO; LE PARTECIPAZIONI; LE RIMANENZE; I CREDITI. 5. IL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE CONTABILE 6. IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI 6.1. IL FRAMEWORK DELLO IASB: CENNI 6.2. GLI IAS E/O IFRS E LA STRUTTURA DEI CONTI: CENNI 7. IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO IL CODICE CIVILE: LE PIÙ RECENTI INNOVAZIONI E LE PROPOSTE DI MODIFICA 7.1. IL PROCESSO DI OMOLOGAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI E L’INFORMATIVA FINANZIARIA 7.2. LE DIRETTIVE CONTABILI DI NUOVA GENERAZIONE 8. I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI: CENNI 9. APPROFONDIMENTI SULLA NOTA INTEGRATIVA E CENNI SUL RENDICONTO FINANZIARIO
( testi)
CAPALDO P., REDDITO, CAPITALE E BILANCIO DI ESERCIZIO: UNA INTRODUZIONE, GIUFFRÈ, 1998 ONIDA P.; ECONOMIA D’AZIENDA, UTET, 1971 ZANDA G, IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ, LINEAMENTI TEORICI E MODELLI DI REDAZIONE, GIAPPICHELLI, 2007
Canale: MZ
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PUCCI SABRINA
( programma)
LA TEORIA E LA PRATICA DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 1. INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL BILANCIO DI ESERCIZIO NEL CONTESTO ITALIANO 2. LA TEORIA DEL BILANCIO 2.1.LA NATURA DEL REDDITO D’ESERCIZIO E DEL CAPITALE DI FUNZIONAMENTO 2.2. LE FINALITÀ “ALFA” E “BETA” 3. IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI 3.1. IL FRAMEWORK DELLO IASB: CENNI 4.2. GLI IAS E/O IFRS : CENNI 5. IL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE CONTABILE E “L’AMMODERNAMENTO” DEL BILANCIO DI ESERCIZIO DELLE IMPRESE ITALIANE 6. IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO LE ATTUALI DISPOSIZIONI CIVILISTICHE: 6.1. LA CLAUSOLA GENERALE DELLA CHIAREZZA E DELLA RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA; LE DEROGHE PER SPECIALI RAGIONI; 6.2. I POSTULATI DEL BILANCIO SECONDO IL LEGISLATORE CIVILISTICO; 6.3. I CRITERI PARTICOLARI DI VALUTAZIONE: LE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE; I COSTI DI RICERCA, SVILUPPO, IMPIANTO, AMPLIAMENTO E PUBBLICITÀ; L’AVVIAMENTO; LE PARTECIPAZIONI; LE RIMANENZE; I CREDITI; LE OPERAZIONI DI LEASING; 6.4. CENNI ALLA NOTA INTEGRATIVA E ALLA RELAZIONE DI GESTIONE.
( testi)
- M. PAOLONI ( A CURA DI), 2005, IL BILANCIO DI ESERCIZIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO. - IL CODICE CIVILE. - EVENTUALE MATERIALE DIDATTICO DI SUPPORTO MESSO A DISPOSIZIONE SUL SITO WEB DEL DOCENTE.
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SECS-P/07
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Attività formative di base
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
Si riportano in sintesi gli argomenti trattati, con alcune specificazioni per le parti più rilevanti:
1. Il sistema finanziario e il sistema reale 2. I saldi finanziari nel sistema economico 3. La struttura del sistema finanziario 4. L’intermediazione finanziaria: teorie e rischi tipici • conoscere i diversi approcci teorici a supporto dell’esistenza e dell’operatività degli intermediari finanziari • analizzare la diversa graduazione con cui le varie categorie di intermediari finanziari e i mercati rispondono alla finalità prevista da ciascun approccio • comprendere il sistema dei rischi che caratterizza l’intermediazione finanziaria • esaminare i rischi che emergono dall’interazione con l’ambiente esterno e rischi insiti nell’attività dell’intermediario • individuare la definizione, modalità di quantificazione, gestione e contenimento di ciascuna classe di rischio 5. Gli strumenti finanziari • riconoscere e classificare per categorie di appartenenza i differenti strumenti finanziari • distinguere il grado di liquidità di ciascun strumento finanziario in relazione alle caratteristiche tecniche e alla possibilità di negoziazione • calcolare costi e rendimento di ciascun strumento finanziario • percepire i rischi connessi all’utilizzo dei differenti strumenti finanziari. 6. I mercati finanziari • definire struttura e funzioni del sistema finanziario • classificare e analizzare le diverse forme organizzative dei mercati e le fasi di funzionamento • conoscere il funzionamento del mercato obbligazionario italiano • conoscere i principali segmenti del mercato azionario italiano • leggere e valutare le informazioni fornite dai quotidiani specializzati 7. L’intermediazione creditizia • definire le specificità dell’intermediazione creditizia e i bisogni da essa soddisfatti • identificare le forme gestionali fondamentali di questo tipo di intermediazione e riflettere sulla sua evoluzione • descrivere e far comprendere le caratteristiche di alcuni strumenti di raccolta e impiego tipici della banca • descrivere e far comprendere la natura, la domanda e l’offerta di leasing, factoring e credito al consumo • tracciare i profili fondamentali dell’ordinamento dell’intermediazione creditizia • tracciare i profili fondamentali della vigilanza specifica sull’intermediazione creditizia • fornire alcuni elementi di base del bilancio delle banche e della loro gestione 8. L’intermediazione mobiliare • riconoscere e distinguere i servizi che gli intermediari possono prestare a supporto dei fabbisogni di investimento • comprendere le regole che disciplinano la prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio • individuare fattori produttivi e fonti di reddito per chi eroga ciascun servizio • saper indicare gli intermediari abilitati e descriverne la gamma d’offerta • riconoscere il profilo patrimoniale e reddituale di ciascun intermediario 9. L’intermediazione assicurativa e i fondi pensione • comprendere le caratteristiche peculiari dell’attività assicurativa • individuare i principali elementi definitori delle polizze vita e delle polizze danni • riconoscere le fonti di reddito per le imprese assicurative • individuare i principi della regolamentazione dell’attività assicurativa • comprendere le problematiche del sistema previdenziale • conoscere le caratteristiche della previdenza complementare in Italia • individuare i principi della regolamentazione dell’attività dei fondi pensione 10. La strategia e l’organizzazione delle attività di intermediazione finanziaria • illustrare la dimensione strategica e organizzativa delle attività di intermediazione finanziaria • classificare le attività di intermediazione, con particolare riguardo ai correlati strategici e organizzativi • esaminare le scelte di specializzazione e diversificazione delle attività, con riferimento alle cause, agli obiettivi, ai risultati, alle forme istituzionali • osservare le scelte organizzative, legate non solo agli impulsi della normativa ma anche a indirizzi strategici deliberati • descrivere e commentare i principali canali distributivi dei servizi finanziari al dettaglio
( testi)
L. Nadotti, C. Porzio, D. Previati, Economia degli Intermediari Finanziari, McGraw-Hill Italia, 2010 (capitoli 1-10)
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SECS-P/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201491 -
ECONOMIA MONETARIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DI UNA ECONOMIA MONETARIA E GLI ATTUALI ASSETTI OPERATIVI DELLA POLITICA MONETARIA. IN PARTICOLARE IL CORSO SI PROPONE DI SPIEGARE COSA È LA MONETA, PERCHÉ SI DESIDERA DETENERE ATTIVITÀ LIQUIDE, E SE E COME IN BASE ALLE PRINCIPALI TEORIE MACROECONOMICHE CIÒ CHE SI VERIFICA NEI MERCATI FINANZIARI E LE DECISIONI DI POLITICA MONETARIA ABBIANO EFFETTI SU PREZZI ED OCCUPAZIONE NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO. E’ PREREQUISITO DEL CORSO LA CONOSCENZA DELLE NOZIONI FONDAMENTALI DI MICROECONOMIA E DI MACROECONOMIA, IN PARTICOLARE DEI MODELLI STATICI IS-LM E AD-AS.
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MARTINENGO GIANCARLO
( programma)
- La moneta e le sue funzioni - Moneta e attività finanziarie nel Sistema Economico Italiano - Il mercato dei depositi e del credito. Le funzioni di intermediazione del sistema bancario - Offerta di moneta e l'analisi dell'approccio classico e keynesiano - Domanda di moneta: l'evoluzione delle teorie - Domanda di moneta quale fondo di valore in Keynes - La teoria delle scelte di portafoglio ( Tobin ) - Approfondimento della teoria macroeconomica della moneta: dalla sintesi di Hicks agli sviluppi più recenti - I meccanismi di trasmissione della politica monetaria - La teoria monetarista ( Friedman ) - Aspettative razionali, politica monetaria, nuova macroeconomia classica e nuova macroeconomia keynesiana - La problematica delle regole e della discrezionalità della politica monetaria; la reputazione della Banca Centrale e il modello di Barro e Gordon - La politica monetaria e del debito pubblico e l'Unione Monetaria Europea. L'accordo di Maastrict. - Nuovi sviluppi della teoria monetaria e la reinterpretazione di Keynes - Le problematiche della stabilità e dello sviluppo dei sistemi economici e finanziari (Minsky, Davidson, ecc.)
( testi)
ARCELLI M., Economia e Politica monetaria, Cedam, Padova, edizione più recente.
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SECS-P/01
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Attività formative di base
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ITA |
21201493 -
FINANZA AZIENDALE
(obiettivi)
Il corso fornisce una preparazione di base sulla teoria e la pratica della finanza aziendale, in linea con gli standard internazionali della finanza moderna. Il corso fornisce i presupposti logico-concettuali e gli strumenti operativi per supportare le decisioni del direttore finanziario (CFO) delle imprese industriali, commerciali e di servizi, con particolare focalizzazione sulle decisioni di investimento (in contesto di incertezza), sulla scelta della struttura finanziaria e sulla determinazione del costo del capitale.
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21201495 -
SCIENZA DELLE FINANZE
(obiettivi)
L' OBIETTIVO DEL CORSO È, IN GENERALE, QUELLO DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI ANALITICI E LE INFORMAZIONI STATISTICHE E ISTITUZIONALI INDISPENSABILI PER LA COMPRENSIONE E LA VALUTAZIONE DEI PROBLEMI POSTI DALLE SCELTE COLLETTIVE A CONTENUTO ECONOMICO E LE LORO CONSEGUENZE DI TIPO ALLOCATIVO, DISTRIBUTIVO E MACROECONOMICO. UNA PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA AGLI ASPETTI ECONOMICI RELATIVI ALL'ATTIVITÀ DI PRELIEVO DEI TRIBUTI, SIA DAL PUNTO DI VISTA DELLA TEORIA E DELL’ANALISI EMPIRICA SIA DA QUELLO DEI RISVOLTI ISTITUZIONALI CONCERNENTI PREVALENTEMENTE IL NOSTRO PAESE.
N.B. SI FA PRESENTE AGLI STUDENTI CHE PER SOSTENERE L'ESAME È OBBLIGATORIO AVER GIÀ SUPERATO GLI ESAMI DI MACROECONOMIA E DI MICROECONOMIA.
Canale: AL
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DI MAJO ANTONIO
( programma)
- GLI STRUMENTI ISTITUZIONALI DELLE SCELTE ECONOMICHE COLLETTIVE ( IL PROCESSO DI BILANCIO,ECC.) - LE ENTRATE PUBBLICHE E LE SUE CLASSIFICAZIONI. - GLI EFFETTI ECONOMICI DEI TRIBUTI IN ECONOMIE CHIUSE ED APERTE. - L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITÀ E DELLE ANALISI DI FINANZA PUBBLICA - I BENI PUBBLICI -LA CRESCITA DELLA SPESA PUBBLICA -ANALISI ECONOMICA DEI TRIBUTI: TAX DESIGN E TAX INCIDENCE -IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
( testi)
1) A. DI MAJO, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, ECIG, GENOVA 2003. 2) A.DI MAJO, QUADERNI DI APPUNTI DI SCIENZA DELLE FINANZE, EDIZIONI PIGRECO, ROMA, 2005. CAPITOLO VI-VII (ESCLUSI I PARAGRAFI VII.5 E VII.6 E LE PAGINE 7-8-9 DEL PARAGRAFO VII.2) 3) P.BOSI, M.C. GUERRA, I TRIBUTI NELL'ECONOMIA ITALIANA, IL MULINO, BOLOGNA EDIZIONE 2011.
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CITTON AMBRA
( programma)
- GLI STRUMENTI ISTITUZIONALI DELLE SCELTE ECONOMICHE COLLETTIVE ( IL PROCESSO DI BILANCIO,ECC.) - LE ENTRATE PUBBLICHE E LE SUE CLASSIFICAZIONI. - GLI EFFETTI ECONOMICI DEI TRIBUTI IN ECONOMIE CHIUSE ED APERTE. - L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITÀ E DELLE ANALISI DI FINANZA PUBBLICA - I BENI PUBBLICI -LA CRESCITA DELLA SPESA PUBBLICA -ANALISI ECONOMICA DEI TRIBUTI: TAX DESIGN E TAX INCIDENCE -IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
( testi)
1) A. DI MAJO, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, ECIG, GENOVA 2003. 2) A.DI MAJO, QUADERNI DI APPUNTI DI SCIENZA DELLE FINANZE, EDIZIONI PIGRECO, ROMA, 2005. CAPITOLO VI-VII (ESCLUSI I PARAGRAFI VII.5 E VII.6 E LE PAGINE 7-8-9 DEL PARAGRAFO VII.2) 3) P.BOSI, M.C. GUERRA, I TRIBUTI NELL'ECONOMIA ITALIANA, IL MULINO, BOLOGNA EDIZIONE 2011.
Canale: MZ
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LIBERATI PAOLO
( programma)
- L’EVOLUZIONE DELL’ATTIVITÀ E DELLE ANALISI DI FINANZA PUBBLICA. - I BENI PUBBLICI. - LA CRESCITA DELLA SPESA PUBBLICA. - LE ENTRATE PUBBLICHE E RELATIVE CLASSIFICAZIONI. - GLI EFFETTI ECONOMICI DEI TRIBUTI IN ECONOMIE CHIUSE ED APERTE. - ANALISI ECONOMICA DEI TRIBUTI: TAX DESIGN E TAX INCIDENCE. - IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO.
( testi)
- DI MAJO A., LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, ECIG, GENOVA 2003, CAPITOLI I, II, III E V. - DI MAJO A., QUADERNI DI APPUNTI DI SCIENZA DELLE FINANZE, EDIZIONI PIGRECO, ROMA 2005, CAPITOLO VI - DI MAJO A., QUADERNI DI APPUNTI DI SCIENZA DELLE FINANZE, EDIZIONI PIGRECO, ROMA 2005, CAPITOLO VII - BOSI P., GUERRA M.C., I TRIBUTI NELL’ECONOMIA ITALIANA, IL MULINO, BOLOGNA EDIZIONE 2010 (ESCLUSO IL CAPITOLO 10).
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SECS-P/03
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Attività formative di base
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