Insegnamento
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CFU
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Attività
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20710014 -
STORIA DELLA FILOSOFIA
(obiettivi)
Il corso di Storia della filosofia è un corso base del CdS in Filosofia e si prefigge i seguenti obiettivi formativi: 1. sviluppare la conoscenza dei più importanti concetti e autori della filosofia moderna e contemporanea (Leibniz, Kant, Husserl); 2. promuovere la comprensione dei contesti storico-culturali in cui tali concetti si sono formati; 3. sviluppare la capacità di applicare i metodi di analisi e le conoscenze storico-filosofici nei lavori di ricerca preliminari allo svolgimento della prova finale; 4. favorire capacità di apprendimento e autonomia di giudizio.
Al termine del percorso gli studenti devono essere in grado di raccogliere, interpretare e riflettere sulle diversità o analogie delle problematiche e dei filosofi affrontati durante il corso dimostrando di avere acquisito un atteggiamento scientifico e di avere capacità critica e autocritica nei confronti dei testi discussi in aula. In particolare, gli studenti devono acquisire: - capacità di interpretare i segni e i significati della comunicazione didattica docente/studente e studente/studente; - capacità di analizzare un problema filosofico da più punti di vista; - capacità di rilevare contraddizioni in una argomentazione filosofica; - capacità di controllare la rilevanza e il significato degli elementi caratteristici delle esposizioni concettuali; - capacità di trarre conclusioni in base a una pluralità di osservazioni e inferenze. Tali abilità si promuovono durante i lavori seminariali attraverso la scrittura di testi e il dibattito collegiale. L’attività seminariale di scrittura e discussione in aula è volta anche all’acquisizione di abilità linguistico-comunicative.
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FAILLA MARIANNINA
( programma)
PROGRAMMA 12 CFU: Il corso si propone di esaminare i concetti di coscienza e mondo, concentrandosi in particolare sulla visione della ragione in Leibniz. Si illustreranno i concetti di materia, sostanza, memoria, virtualità e idee innate, sottolineando la polemica leibniziana nei confronti del sensualismo lockiano. Farà parte integrante del corso un seminario di lettura dell'epistolario di Leibniz (le lettere saranno scelte dal docente all'inizio del corso) Il seminario di lettura è rivolto a tutti gli studenti sia a quelli che devono conseguire 6 Cfu sia a quelli che devono conseguire 12 cfu
( testi)
G. W. Leibniz, Opere, vol. 1, Utet, Torino 2000 G. W. Leibniz, Nuovi Saggi sull'intelletto umano, Prefazione, Bompiani, Milano 2011. G.W. Leibniz, Monadologia, Bompiani, Milano 2014
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12
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M-FIL/06
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80
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-
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Attività formative di base
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ITA |
20710013 -
FILOSOFIA TEORETICA
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia teoretica rientra nell’ambito delle attività formative di base del CdS in Filosofia. Oltre a presentare le linee storico-teoretiche del tema del corso, si svolgerà l’analisi critica dei testi indicati nel programma e l’esposizione di alcune ricadute sul contesto della filosofia odierna. L’insegnamento si propone di: - offrire gli strumenti di base per la comprensione del lessico e dei principali problemi che intervengono nello sviluppo storico-teoretico dei concetti presi in esame; - incrementare le capacità critiche e argomentative degli studenti nonché addestrali all’analisi comparata degli argomenti e degli autori presi in considerazione. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito le seguenti competenze: - conoscenza approfondita del lessico filosofico di base, anche in relazione alla sua evoluzione storica; - capacità di comprendere, analizzare e discutere i problemi basilari di metafisica, logica e teoria della conoscenza, in relazione ad autori e correnti filosofiche occidentali; - capacità di interpretare e argomentare le tesi proposte da testi filosofici di riferimento; - addestramento alla capacità critica mediante il confronto con altre forme di sapere della cultura occidentale.
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BAGGIO GUIDO
( programma)
L'affettività tra filosofia, psicologia e scienze cognitive
Il corso prenderà in esame il tema dell’affettività attraverso l’analisi di alcuni testi classici della letteratura filosofica sulle passioni e alcune più recenti teorie scientifiche sulle emozioni. Si cercherà di indagare i nodi problematici riguardo alla determinazione della dimensione affettiva da una prospettiva interdisciplinare che intreccia filosofia, psicologia e scienze cognitive.
Modulo A (6 CFU) Il programma del Modulo A verterà sui seguenti argomenti: - Introduzione ai significati storico-teoretici delle nozioni di passione ed emozione - Esposizione della teoria cartesiana delle passioni - Esposizione della trattazione humeana delle passioni - Analisi del tema dell’affettività nel pensiero filosofico
Modulo B (6 CFU) Il programma del Modulo B verterà sui seguenti argomenti: - Introduzione alla nascita di una scienza delle emozioni: l’evoluzionismo di Charles Darwin e la sua teoria dell’espressione delle emozioni - Analisi delle teorie delle emozioni di William James, John Dewey e George H. Mead e della loro ripresa nel dibattito contemporaneo all’interno delle scienze cognitive. - Analisi della teoria di Paul Dumouchel della natura sociale delle emozioni - Disamina della questione dell’affettività tra filosofia, psicologia sperimentale e psicologia clinica.
( testi)
TESTI ADOTTATI
Modulo A
R. Cartesio, Le passioni dell’anima, Bompiani 2003 D. Hume, Trattato sulla natura umana, Laterza 2008, pp. 289-476 G. Baggio, G. Quinzi (a cura di), Pensare l’affettività, Rosenberg & Sellier 2021 [Introduzione, capitoli 1-3] Materiale del docente
Testi consigliati
G. Mori, Cartesio, Carocci 2010 A. Santucci, Introduzione a Hume, Laterza 2005
Modulo B
G. Baggio, F. Caruana, A. Parravicini, M. Viola (a cura di), Emozioni. Da Darwin al pragmatismo, Rosenberg & Sellier 2020. G. Baggio, G. Quinzi (a cura di), Pensare l’affettività, Rosenberg & Sellier 2021 [capitoli 4-10] P. Dumouchel, Emozioni. Saggio sul corpo e il sociale, Medusa 2008. Materiale del docente
Testi consigliati
F. Caruana, M. Viola, Come funzionano le emozioni, il Mulino 2018. Pia Campeggiani, Introduzione alla filosofia delle emozioni, Clueb 2021.
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12
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M-FIL/01
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60
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Attività formative di base
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ITA |
20702695 -
FILOSOFIA POLITICA
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia politica rientra nell’ambito delle attività formative di base del CdS in Filosofia. L’insegnamento fornisce una introduzione ad autori e autrici del pensiero politico. Di anno in anno verrà individuato un ambito problematico e un testo da approfondire. Lo/a studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell'argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo/a studente avrà acquisito: -) capacità di analizzare e interpretare testi filosofici; -) proprietà di linguiaggio e argomentative; -) capacità di contestualizzare le conoscenze apprese nel campo del dibattito filosofico.
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GIARDINI FEDERICA
( programma)
Quest'anno la riflessione filosofico-politica si concentra, attraverso i testi di F. Fanon e J.P. Sartre, sulla crisi dell'Umanesimo occidentale. Una filosofia della crisi che va situata negli anni Sessanta del Novecento, negli anni della Guerra francese in Algeria, e che va ulteriormente situata rispetto alle successive prospettive degli approcci postcoloniali e decoloniali.
( testi)
Frantz Fanon, I dannati della terra, prefazione di Jean-Paul Sartre; a cura di Liliana Ellena, Torino, Einaudi 2007. Iside Gjergji, “Uccidete Sartre!” Anticolonialismo e antirazzismo di un revenant, con quattro scritti di Jean-Paul Sartre, Ombre Corte 2018.
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6
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SPS/01
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40
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Attività formative di base
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ITA |
20703104 -
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia del linguaggio rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. L’insegnamento mira ad analizzare la relazione tra alcuni argomenti classici della filosofia del linguaggio e il tema della natura umana. Nello specifico, le studentesse e gli studenti saranno invitati a riflettere sui principali modelli filosofici proposti all’interno del dibattito contemporaneo per dar conto della natura del linguaggio e delle relazioni tra questi modelli e alcuni riferimenti classici nella storia della filosofia. Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito: -) capacità di analizzare e interpretare testi filosofici; -) proprietà di linguaggio e argomentative; -) capacità di contestualizzare le conoscenze apprese nel campo del dibattito filosofico.
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FERRETTI FRANCESCO
( programma)
Dalla grammatica cartesiana alla pragmatica del linguaggio
Il corso si propone di affrontare uno dei temi classici della filosofia del linguaggio: il dibattito tra i modelli che si ispirano alla tradizione cartesiana-razionalista e le prospettive teoriche che, facendo riferimento ai reali contesti d'uso del linguaggio, promuovono una visione fondata sugli aspetti pragmatici della comunicazione umana. L'obiettivo del corso è mostrare come tale dibattito abbia ripercussioni importanti sul tema della natura umana.
( testi)
- Berwick, R. ,Chomsky N. (2016) Perché solo noi: Linguaggio ed evoluzione. Torino: Bollati Boringhieri. - Tomasello M. (2014) Unicamente Umano: storia naturale del pensiero. Bologna: Il Mulino
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6
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M-FIL/05
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI - GRUPPO A SCELTA TRA M-FIL/07 E M-FIL/08 - (visualizza)
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12
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20710019 -
STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia della filosofia medievale rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito una conoscenza della storia della filosofia medievale dal punto di vista cronologico, tematico, generale e specifico. È prevista la lettura diretta di alcuni testi fondamentali. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell’argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: - capacità di pensiero critico in rapporto alla storia del pensiero medievale e contestualizzazione di tipo sia storico sia filosofico; - proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; - capacità di leggere e analizzare criticamente le fonti (in traduzione).
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IPPOLITO BENEDETTO
( programma)
Panoramica storica sulle principali linee di pensiero della filosofia medievale. Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoregio, nel contesto filosofico del dibattito tra agostiniani e aristotelici tra XIII e XIV secolo.
( testi)
E. Gilson, La filosofia nel Medioevo, Rizzoli, Milano, 2011. R. Garrigou-Lagrange, La sintesi tomistica, Fede & Cultura, Verona, 2020. S. Vanni Rovighi, Introduzione a Tommaso d’Aquino, Laterza, Bari, 1973. S. L. Brock, Percorsi di sapienza naturale. Dodici lezioni sulla metafisica di San Tommaso, Edusc, Roma, 2022. A.A.V.V., L'analogia dell'essere, a cura di G. Catapano, C. Martini Bonadeo, R. Salis, Padova University Press, Padova, 2020. Bonaventura da Bagnoregio, Itinerario della mente in Dio, Bompiani, Milano, 1996. Tommaso d’Aquino, L’ente e l’essenza, Bompiani, Milano, 2002.
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12
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M-FIL/08
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80
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI - A SCELTA - Discipline scientifiche demoetnoantropologiche, pedagogiche, psicologiche e economiche - (visualizza)
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6
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20710041 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso mira a fornire agli studenti le basi teoriche essenziali per comprendere a analizzare il ruolo della comunicazione e dei media nella società moderna, in rapporto alle trasformazioni sociali, culturali e istituzionali che la caratterizzano. Al termine del corso, gli studenti dovranno padroneggiare i principali paradigmi e modelli impiegati nello studio della comunicazione mediale, con particolare riferimento all’apporto della sociologia; dovranno conoscere i principali generi della produzione mediale, la trasformazione del rapporto con i media resa possibile dall’evoluzione delle tecnologie, nonché le questioni teoriche e metodologiche sollevate da tale evoluzione. Infine, il corso mira a favorire la messa a fuoco, da parte dello studente, dei propri interessi conoscitivi, la capacità di impostare analisi dei fenomeni che ne sono oggetto e di sviluppare una riflessione che, utilizzando gli strumenti teorici forniti, attinga alla propria esperienza quotidiana dei e con i media.
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Erogato presso
20710041 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA in Scienze della Comunicazione L-20 A - L LUCHETTI LIA
( programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i sistemi di comunicazione, i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. La seconda parte del corso illustra i principali modelli di analisi dei media e le principali prospettive teoriche della sociologia dei media, facendo riferimento ai processi di formazione del pubblico, alla fruizione mediale e alle principali teorie relative agli effetti dei media. In particolare, si analizzano i mutamenti sociali introdotti dai media digitali nella società contemporanea e le rappresentazioni mediali delle identità veicolate dai media e dai social media.
( testi)
a) Anna Lisa Tota, 2020, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino.
b) Denis McQuail, 2007, Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna (soltanto i capitoli: 1. Introduzione; 2. La nascita dei mezzi di comunicazione di massa; 3. Concetti e modelli per le comunicazioni di massa; 4. Teorie dei media e teorie della società; 5. Comunicazione di massa e cultura; 16. La ricerca sugli effetti; 17. Effetti socio-culturali).
c) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, a cura di A. Marinelli e G. Fatelli (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84.
d) José Van Dijck, Thomas Poell, Martijn de Waal (2019), Platform Society. Valori pubblici e società connessa, edizione italiana a cura di G. Boccia Artieri e A. Marinelli (soltanto l'introduzione, “Per un’economia politica delle piattaforme” e il capitolo 1, “Platform Society: un concetto controverso”), Guerini, Milano, pp. 9-21 e 35-74.
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Erogato presso
20710041 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEI MEDIA in Scienze della Comunicazione L-20 M - Z JEDLOWSKI ALESSANDRO
( programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i sistemi di comunicazione, i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. La seconda parte del corso illustra i principali modelli di analisi dei media e le principali prospettive teoriche della sociologia dei media, facendo riferimento ai processi di formazione del pubblico, alla fruizione mediale e alle principali teorie relative agli effetti dei media. In particolare, si analizzano i mutamenti sociali introdotti dai media digitali nella società contemporanea e le rappresentazioni mediali delle identità veicolate dai media e dai social media.
( testi)
La valutazione si baserà sulla lettura dei seguenti testi: a) Anna Lisa Tota, 2020, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino. b) Denis McQuail, 2007, Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna (soltanto i capitoli: 1. Introduzione; 2. La nascita dei mezzi di comunicazione di massa; 3. Concetti e modelli per le comunicazioni di massa; 4. Teorie dei media e teorie della società; 5. Comunicazione di massa e cultura; 16. La ricerca sugli effetti; 17. Effetti socio-culturali). c) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, a cura di A. Marinelli e G. Fatelli (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. d) José Van Dijck, Thomas Poell, Martijn de Waal (2019), Platform Society. Valori pubblici e società connessa, edizione italiana a cura di G. Boccia Artieri e A. Marinelli (soltanto l'introduzione, “Per un’economia politica delle piattaforme” e il capitolo 1, “Platform Society: un concetto controverso”), Guerini, Milano, pp. 9-21 e 35-74.
Gli studenti avranno inoltre a disposizione i materiali didattici utilizzati dal docente (power point e immagini) e una serie di testi d’approfondimento, la cui lettura è facoltativa. I materiali didattici sono reperibili sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella pagina personale della docente.
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6
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SPS/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702418 -
STORIA DELLE RELIGIONI
(obiettivi)
LO STUDENTE ACQUISIRÀ ATTRAVERSO LO STUDIO LE COMPETENZE NECESSARIE A VALUTARE IL FATTO RELIGIOSO IN SENSO STORICO E LE SUE RICADUTE SULLA CULTURA MODERNA, OLTRECHÉ IL COSTITUIRSI DELLA DISCIPLINA.
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6
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M-STO/06
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-
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
AFFINI E INTEGRATIVE - A SCELTA - (visualizza)
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18
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20702683 -
ISTITUZIONI DI FISICA PER FILOSOFI
(obiettivi)
Questo corso mira a presentare i principi della fisica partendo dall’analisi di vari fenomeni ed esperimenti e in seguito lavorando sulla loro interpretazione alla ricerca delle leggi del mondo naturale. Si inserisce nel corso CdS in Filosofia come insegnamento affine e integrativo per permettere agli studenti di indirizzo di Filosofia della Scienza di avere esperienza diretta del metodo scientifico e una panoramica della ricerca corrente.
Lo studente apprenderà quali sono i principi fisici che si possono dedurre dalle osservazioni e sarà in grado di comprendere come tali principi sono stati formulati e verificati, oppure rivisti a seguito di nuove osservazioni o revisione dei loro fondamenti. Inoltre, la presentazione degli argomenti di fisica moderna lo metterà nella posizione di comprendere qualitativamente le domande di base che motivano alcuni importanti temi di ricerca corrente.
Lo studente sarà chiamato ad applicare le conoscenze specifiche acquisite e il metodo di analisi della fisica in varie esercitazioni che lo renderanno capace di affrontare l’analisi quantitativa del mondo naturale col metodo della fisica.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di comunicare a livello qualitativo il legame tra fenomeni, esperimenti e leggi della natura ottenute col metodo della fisica, fornendo supporto quantitativo, con linguaggio matematico di base, a questo legame in alcuni casi salienti. Grazie alla conoscenza e al metodo acquisito lo studente sarà in grado di apprendere autonomamente nuovi concetti in fisica, se introdotti ad un livello matematico basilare. Saprà giudicare con sufficiente spirito critico gli aspetti qualitativi delle domande sul mondo naturale legate a questi nuovi concetti fisici. Inoltre, sarà in grado di giudicare la profondità dell’impatto di questi nuovi concetti nella comprensione del mondo naturale.
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FRANCESCHINI ROBERTO
( programma)
Gli argomenti trattati sono divisi in due gruppi: 1) argomenti di fisica generale, utili allo sviluppo del metodo di base, e 2) gli argomenti di fisica moderna, che servono a dare illustrazione di alcuni argomenti di ricerca corrente e del metodo con cui questi argomenti vengono trattati nella prassi di ricerca. Le due parti vengono erogate in circa 18 ore ciascuna, comprese esercitazioni in classe e alla lavagna. In concreto il corso tocca argomenti di meccanica, gravitazione, elettrostatica, la natura dei fenomeni ondulatori e la luce, nella parte di fisica generale, e argomenti di teoria microscopica della termodinamica, la teoria della relatività, la meccanica quantistica, la natura dell'antimateria, il problema della materia oscura dell'Universo, nella parte di fisica moderna. Programma dettagliato con riferimento a ciascun libro di testo disponibile sul web http://webusers.fis.uniroma3.it/franceschini/iff.html
( testi)
Marion - La fisica e l'Universo fisico - Zanichelli (fisica generale e moderna) Feynman, Leighton, Sands - La fisica di Feynman Vol. 3 – Zanichelli (meccanica quantistica) Born - La sintesi einsteiniana - Bollati-Boringhieri (meccanica, relatività)
Materiale didattico sul sito http://webusers.fis.uniroma3.it/franceschini/iff.html
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6
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FIS/02
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20706073 -
STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di introdurre gli studenti allo studio della storia della scienza e delle tecniche, in particolare delle scienze della vita e della medicina - dall'Antichità fino al 1800. La storia della scienza è trattata sia dal punto di vista della storia intellettuale che della storia sociale.
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12
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M-STO/05
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72
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702497 -
STORIA ECONOMICA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia Economica rientra nell’ambito delle attività formative 'affini e integrative' del Cds in Scienze Filosofiche. Dopo aver fornito agli studenti gli strumenti metodologici e storiografici essenziali per affrontare lo studio della storia economica, il corso intende ripercorrere le tappe salienti della genesi ed evoluzione delle economie contemporanee, dalla rivoluzione industriale inglese alla crisi degli anni ’30 del XX secolo, con particolare attenzione ai processi di formazione dei grandi sistemi capitalistici europei ed extraeuropei dell’Ottocento. Si vuole così dare allo studente la capacità di analizzare ed interpretare criticamente le varie tematiche analizzate fornendo gli strumenti per comprendere i tempi della storia economica nel periodo cronologico sopramenzionato. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: - Capacità di interpretare i macro fenomeni economici e sociali delle principali tematiche analizzate; - Capacità di orientamento in merito le principali tematiche della storia economica specialmente in riferimento al sistema capitalista; - Proprietà base di analisi e di linguaggio in rapporto ai temi trattati nel corso.
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Erogato presso
20702497 STORIA ECONOMICA in Scienze della Comunicazione L-20 CONTE GIAMPAOLO
( programma)
Il corso intende ripercorrere le tappe salienti della genesi ed evoluzione delle economie contemporanee, dalla rivoluzione industriale inglese alla crisi degli anni ’30 del XX secolo, con particolare attenzione ai processi di formazione dei grandi sistemi capitalistici europei ed extraeuropei dell’Ottocento.
I. La prima e la seconda rivoluzione industriale - Le premesse per lo sviluppo capitalistico nell'età moderna nell’Europa atlantica, secc. XVII-XVIII. - Espansione commerciale, rivoluzione agricola e rivoluzione industriale in Gran Bretagna nel XVIII sec. - I processi di concentrazione capitalistica nel XIX secolo e la seconda rivoluzione industriale. II. Lo sviluppo economico nel XX secolo - Grande industria, reti commerciali, mercati finanziari alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. - I cicli economici nel primo dopoguerra, la crisi del 1929 e le politiche nazionali negli anni ’30.
( testi)
Studenti frequentanti:
G. Feliu, C. Sudrià, Introduzione alla storia economica mondiale, Padova, CADEM, 2013, capp. 1 – 11. G. Conte, Il credito di una nazione. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2021.
e inoltre un testo a scelta tra:
F. Braudel, Espansione europea e capitalismo. 1450-1650, Bologna, Il Mulino, 2015. L. Conte, V. Torreggiani, Istituzioni, capitali e moneta. Storia dei sistemi finanziari contemporanei, Milano, Mondadori, 2017, Introduzione + capp. 1-3.
Studenti non frequentanti (ai testi soprariportati si dovrà aggiungere):
M. Fornasari, La banca, la borsa, lo Stato. Una storia della finanza (secc. XIII-XXI), Torino, Giappichelli, 2017, pp. 1-154.
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6
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SECS-P/12
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20704096 -
ESTETICA
(obiettivi)
Arte, mondo dell’arte, fine dell’arte: un'introduzione Il corso desidera offrire un'introduzione alle fondamentali categorie dell'estetica (tra le quali quelle del bello, del brutto, del kitsch, del sublime etc.) e ad alcune questioni chiave della filosofia dell’arte.
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Erogato presso
20704096 ESTETICA in Scienze della Comunicazione L-20 N0 IANNELLI FRANCESCA
( programma)
Il corso si propone innanzitutto di offrire una panoramica sulle principali categorie estetiche - dal bello al brutto, dall'interessante al Kitsch, dal sublime all'orrore e al terrore - per valutarne l'attualità nelle pratiche artistiche contemporanee. Oltre a ciò, si approfondirà - in generale - la concezione estetica del classico e della bellezza e - in particolare - nella filosofia dell'arte di G.W.F. Hegel.
( testi)
1.F. Iannelli: Dissonanze contemporanee. Arte e vita in un tempo inconciliato. Quodlibet 2010 (fino p. 206) 2.S. Settis. Il futuro del classico, EINAUDI, Torino, 2004.
3a.G.W.F. Hegel, Estetica. Semestre invernale 1820/21 (manoscritto di Wilhelm von Ascheberg e Willem Sax van Terborg) a cura di F. Iannelli e M. Farina, con traduzioni di G. Schimmenti, E. Caramelli, F. Pitillo, M. Farina, F. Iannelli, Markus Ophaelders, Giulia Battistoni, Elena Nardelli, Paolo D’Angelo, F. Campana, Orthotes, Napoli 2023, in press (soltanto la parte sull'arte classica).
OPPURE
3b.G.W.F. Hegel, Lezioni di Estetica. Corso del 1823. Nella trascrizione di H. G. Hotho. Laterza, Roma-Bari 2000, trad. it. di P. D’Angelo (soltanto la sezione "la forma classica in genere") pp. 148-174.
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6
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M-FIL/04
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710378 -
INTRODUZIONE ALL'INFORMATICA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE UNA MODERNA INTRODUZIONE ALLA TEORIA E ALLA TECNOLOGIE CHE SONO ALLA BASE DELL’INFORMATICA IMPIEGATA NEL MONDO DELL’EDITORIA DIGITALE. LO STUDENTE DOVRA' ARRIVARE A: - POSSEDERE LE CONOSCENZE DI BASE DELLA TECNOLOGIA E DEI METODI DELL'INFORMATICA, IN MODO DA POTER USARE CON CONSAPEVOLEZZA CRITICA GLI STRUMENTI INFORMATICI DEDICATI ALL’EDITORIA DIGITALE ED ESSERE IN GRADO DI SEGUIRNE GLI SVILUPPI FUTURI; - ESSERE IN GRADO DI SVILUPPARE PROGETTI ELEMENTARI DI EDITORIA DIGITALE IN TOTALE AUTONOMIA.
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6
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INF/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710027 -
ERMENEUTICA FILOSOFICA
(obiettivi)
L’insegnamento di Ermeneutica filosofica rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del CdS in Filosofia. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell'argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: -) capacità di analizzare e interpretare testi filosofici; -) proprietà di linguiaggio e argomentative; -) capacità di contestualizzare le conoscenze apprese nel campo del dibattito filosofico.
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FORNARI EMANUELA
( programma)
Identità e riconoscimento
Oggetto del corso è uno dei concetti centrali della tradizione filosofica: la nozione di riconoscimento. Al centro dell'analisi sarà la ricostruzione delle metamorfosi che hanno investito questo tema cruciale nel corso della modernità: dalla dialettica servo-signore introdotta da Hegel della sezione IV della "Fenomenologia dello spirito" alle più recenti teorizzazioni in chiave ermeneutica e social-filosofica ad opera di Paul Ricoeur, Nancy Fraser e Axel Honneth. Il corso intende inoltre mettere in evidenza la rilevanza cruciale che è venuto ad assumere nel nostro presente il problema del riconoscimento transculturale.
( testi)
A. Honneth, Riconoscimento, Feltrinelli, Milano 2019. N. Fraser- A. Honneth, Redistribuzione o riconoscimento?, Meltemi, Roma 2003. P. Ricoeur, Percorsi del riconoscimento, Cortina, Milano 2005.
Letture consigliate:
F. Hegel, Fenomenologia dello spirito, sezione IV, Bompiani, Milano. A. Kojève, Introduzione alla lettura di Hegel, Adelphi, Milano.
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12
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M-FIL/01
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80
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710503 -
Estetica
(obiettivi)
Al termine di questo corso lo studente acquisirà: - una conoscenza di base di questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza di uno o più testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - buona padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico- capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica e sulle teorie delle arti.
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6
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M-FIL/04
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710575 -
Estetica musicale: Musica e Emozioni
(obiettivi)
L’insegnamento di Estetica musicale rientra nell’ambito delle attività a scelta del CdS in Filosofia. Obiettivo del corso è fornire allo studente una conoscenza generale del dibattito contemporaneo in merito al rapporto tra musica ed emozioni, in chiave teoretica e in chiave prettamente estetica. Verranno presentate, nelle linee fondamentali, questioni legate sia al problema dell’espressione delle emozioni in musica sia al problema delle reazioni emotive degli ascoltatori. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: - capacità di orientarsi criticamente nel dibattito oggetto del corso; - proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso.
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6
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M-FIL/04
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710637 -
Introduzione alle scienze cognitive
(obiettivi)
L’insegnamento di Introduzione alle scienze cognitive rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del Corso di laurea in Scienze della comunicazione. L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse un’introduzione storico-concettuale e metodologica alla scienza cognitiva. Questa è lo studio della mente attraverso lo sforzo di sintesi di contributi provenienti da settori di ricerca quali la filosofia, l’intelligenza artificiale, la linguistica, le neuroscienze, la psicologia e le scienze sociali.
Al termine dell’insegnamento lo/la studente/essa dovrà
- conoscere la pluralità di prospettive, le controversie e le aree di consenso emergente in scienza cognitiva;
- conoscere il contributo di ciascuna delle discipline che contribuiscono alla scienza cognitiva;
- conoscere le diverse definizioni dei concetti basilari di computazione e rappresentazione ed essere in grado di discuterli da differenti prospettive;
- avere una visione d’insieme del modo in cui i processi cognitivi (percezione, memoria, linguaggio, controllo motorio ecc.) cooperano al fine di produrre il comportamento.
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6
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M-FIL/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710138 -
ETICA E SCIENZE COGNITIVE
(obiettivi)
L’insegnamento di etica e scienze cognitive si inserisce nell’ambito delle attività formative del curriculum di Scienze della Comunicazione. Il corso si propone di presentare e discutere le nozioni di base dell’etica, con particolare riferimento al dibattito contemporaneo e al rapporto fra filosofia e scienze cognitive. Scopo dell'insegnamento è fornire agli studenti e alle studentesse le basi per comprendere, analizzare e discutere testi di carattere filosofico e scientifico sui temi del corso, imparando a orientarsi nel dibattito contemporaneo. Al termine dell’insegnamento, ci si aspetta che gli studenti e le studentesse abbiano acquisito una conoscenza di base di alcuni temi fondamentali dell’etica e una conoscenza più approfondita di temi selezionati, e che sappiano orientarsi adeguatamente nella letteratura di riferimento.
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Erogato presso
20710138 ETICA E SCIENZE COGNITIVE in Scienze della Comunicazione L-20 BONICALZI SOFIA
( programma)
L’insegnamento di etica e scienze cognitive si propone di presentare e discutere le nozioni di base dell’etica, con particolare riferimento al dibattito contemporaneo e al rapporto fra filosofia e scienze cognitive. Il corso è composto di due parti. Nella prima parte verrà presentata una panoramica delle nozioni chiave nel dibattito etico interdisciplinare che coinvolge filosofia morale e scienze cognitive. Fra i temi affrontati: libero arbitrio e la responsabilità morale, il rapporto fra scienze cognitive e diritto, il ruolo di emozioni e ragioni nei giudizi morali, la cooperazione sociale. Nella seconda parte ci si concentrerà sul tema del ruolo dei meccanismi psicologici inconsci nell'orientare il comportamento umano.
( testi)
PER GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE FREQUENTANTI, I TESTI IN PROGRAMMA SONO: 1 – M. De Caro, M. Marraffa (2016). Mente e morale. Una piccola introduzione, Luiss University Press 2 – Estratti da: G. Gigerenzer (2015). Imparare a rischiare. Come prendere decisioni giuste, Cortina; R.H. Thaler & C. Sunstein, Nudge. La spinta gentile, Feltrinelli
PER GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE NON FREQUENTANTI, I TESTI IN PROGRAMMA SONO: 1 – M. De Caro, M. Marraffa (2016). Mente e morale. Una piccola introduzione, Luiss University Press 2 – G. Gigerenzer (2015). Imparare a rischiare. Come prendere decisioni giuste, Cortina (testo integrale); 3 - R.H. Thaler & C. Sunstein, Nudge. La spinta gentile, Feltrinelli (testo integrale)
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6
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M-FIL/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710410 -
ANTROPOLOGIA FILOSOFICA
(obiettivi)
L'insegnamento di Antropologia Filosofica rientra nell'ambito delle attività formative affini e integrative del Cds in Filosofia. Obiettivo del corso è di fornire una conoscenza rigorosa e approfondita delle problematiche e delle metodologie essenziali dell'Antropologia Filosofica. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell'argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: (1) avanzata capacità di pensiero critico e capacità di contestualizzazione di tipo filosofico; (2) avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; (3) capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico.
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BONICALZI SOFIA
( programma)
L’insegnamento si propone di presentare e discutere alcune nozioni di base dell’antropologia filosofica, disciplina che si occupa di indagare i caratteri fondamentali dell’umano. La prima parte del corso mira a offrire una panoramica di questioni classiche dell’antropologia filosofica. Nella seconda parte, il corso si concentrerà sul tema dell’identità personale e del rapporto con il diverso nel dibattito contemporaneo.
( testi)
PER GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE FREQUENTANTI, I TESTI IN PROGRAMMA SONO: 1. M. Montaigne (1580). “Delle carrozze”, in M. Montaigne, Saggi, Tutte le edizioni 2. M. Montaigne (1580). “I cannibali”, in M. Montaigne, Saggi, Tutte le edizioni 3. T. Todorov (1984/2014). La conquista dell’America. Il problema dell’altro, Einaudi 4. Dispensa con brevi estratti da vari testi, inclusi: I. Kant (1798/2010). Antropologia dal punto di vista pragmatico, Einaudi; M. Scheler (1928/2006). La posizione dell'uomo nel cosmo, Armando; A. Gehlen (1940/2010). L’uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo, Mimesis; S. Landucci (2014). I filosofi e i selvaggi, Einaudi; A. Campodonico (2013). L'uomo. Lineamenti di antropologia filosofica, Rubbettino
PER GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE NON FREQUENTANTI, I TESTI IN PROGRAMMA SONO: 1. M. Montaigne (1580). “Delle carrozze”, in M. Montaigne, Saggi, Tutte le edizioni 2. M. Montaigne (1580). “I cannibali”, in M. Montaigne, Saggi, Tutte le edizioni 3. T. Todorov (1984/2014). La conquista dell’America. Il problema dell’altro, Einaudi 4. Dispensa con brevi estratti da vari testi, inclusi: I. Kant (1798/2010). Antropologia dal punto di vista pragmatico, Einaudi; M. Scheler (1928/2006). La posizione dell'uomo nel cosmo, Armando; A. Gehlen (1940/2010). L’uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo, Mimesis; S. Landucci (2014). I filosofi e i selvaggi, Einaudi; A. Campodonico (2013). L'uomo. Lineamenti di antropologia filosofica, Rubbettino 5. S. Landucci (2014). I filosofi e i selvaggi, Einaudi
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6
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M-FIL/03
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710703 -
Filosofia e Teoria dell’azione nell’antichità
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia e teoria dell’azione nell’antichità rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito una approfondita conoscenza della storia della filosofia antica in rapporto alle questioni pertinenti all’etica e alla teoria dell’azione. È prevista la lettura diretta di testi fondamentali. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell’argomentazione, tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Lo studente avrà acquisito: - capacità di pensiero critico in rapporto alle teorie dell’azione antiche e contestualizzazione di tipo sia storico sia teorico, anche in riferimento a dibattiti contemporanei; - proprietà di linguaggio e capacità argomentativa scritta e orale in rapporto agli argomenti trattati nel corso; - capacità di leggere e analizzare criticamente le fonti con riferimento al dibattito critico internazionale.
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FARINA FLAVIA
( programma)
Il programma d'esame consisterà in un excursus tra diversi filosofi antichi rispetto al tema della responsabilità morale. Attraverso la lettura e il commento del testo saranno prese in esame le teorie della responsabilità morale che emergono nei seguenti autori: 1. Gorgia 2. Socrate e Platone 3. Aristotele 4. Stoici 5. Alessandro d'Afrodisia
( testi)
Aristotele, Etica Nicomachea, libri I-III a cura di C. Natali, Laterza, Bari 1999, libro III, pp. 77-124
Roberta Ioli (ed.), Encomio di Elena. In Gorgia. Testimonianze e frammenti. Introduzione, traduzione e commento, Roma, Carocci editore, 2013
Platone, Protagora, a cura di M. L. Chiesara, BUR
De Caro, M.; Spinelli, E.; Mori, M. (2014) Il libero arbitrio, Storia di una Controversia Filosofica, cap. I-V, Carocci
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6
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M-FIL/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710708 -
FILOSOFIA DELL'AZIONE
(obiettivi)
In linea con gli obiettivi dell’intero CDS, l’insegnamento di filosofia dell’azione si propone di fornire: 1) Una conoscenza approfondita dei principali orientamenti filosofici intorno alla tematica dell’azione, sia in relazione alla sua storia sia in rapporto alla discussione contemporanea, con particolare riguardo alla sua connessione con le questioni dell’identità, dell’intersoggettività, del libero arbitrio, della volontarietà/involontarietà e degli abiti. 2) La capacità di contestualizzare, analizzare e interpretare criticamente testi filosofici relativi all’ambito della filosofia dell’azione. 3) Gli strumenti lessicali e concettuali necessari per affrontare lo studio della filosofia dell’azione e utili per acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale. Al termine dell’insegnamento la studentessa o lo studente sarà in grado di comprendere le linee generali della filosofia dell’azione, i dibattiti ad essa connessi e di padroneggiare alcuni concetti chiave di tale area disciplinare.
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Erogato presso
20710708 FILOSOFIA DELL'AZIONE in Scienze della Comunicazione L-20 PIAZZA MARCO
( programma)
Il corso intende fornire strumenti concettuali e storici intorno alla filosofia dell’azione, privilegiando l’analisi del rapporto tra libero arbitrio, determinismo, intenzionalità, vita quotidiana e abiti dell’azione. Il primo modulo è finalizzato a fornire sia un quadro sintetico delle teorie sul libero arbitrio in correlazione anche con il dibattito contemporaneo. Il secondo modulo verterà sulla specificità delle azioni abituali, su cui solo di recente la filosofia, anche di matrice analitica, ha ripreso ad occuparsi, in uno stretto dialogo con la psicologia, la sociologia e le neuroscienze. A tale fine la recente teoria sulle azioni abituali di Bill Pollard sarà mess a confronto con elementi derivati dalla tradizione filosofica e psicologica Otto-Novecentesca, così da individuare gli elementi chiave per la riflessione sul rapporto tra azione, libertà e abitudini.
( testi)
U.D. 1: 1. M. De Caro, A. Lavazza, G. Sartori (a cura di), Siamo davvero liberi? Le neuroscienze e il mistero del libero arbitrio, Torino, Codice, 2019 (limitatamente ai Capp. 2, 3, 4, 9 e 12). U.D. 2: 2. M. Piazza, “Credenze, disposizioni, effetti e regimi”, in Id., Creature dell’abitudine. Abito, costume, seconda natura da Aristotele alle scienze cognitive, Bologna, Il Mulino, 2018, pp. 131-165 (§§ 1-5). 3. B. Pollard, “Habitual Actions”, in T. O’Connor, C. Sandis (ed. by), A Companion to the Philosophy of Action, Oxford, Wiley-Blackwell, 2010, pp. 74-81 (del capitolo verrà fornita una traduzione Italiana a cura del docente a fini didattici). 4. B. Pollard, “Identification, Psychology, and Habits”, in New Waves in Philosophy of Action, edited by J. Aguilar, A. Buckareff and K. Frankish, 8 New York: Palgrave Macmillan, 2011, pp. 81–97 (del capitolo verrà fornita una traduzione Italiana a cura del docente a fini didattici).
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6
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M-FIL/06
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711153 -
METODOLOGIE DIDATTICHE DELLA FILOSOFIA
(obiettivi)
Il corso Metodologie didattiche della filosofia vuole fornire una conoscenza generale dei principali temi e problemi connessi all'insegnamento della filosofia a livello scolastico. Si propone di illustrare i principali obiettivi formativi dell'insegnamento della filosofia stabiliti dalla normativa italiana, aprendoli al confronto con le più ampie indicazioni fornite a livello europeo. Lo studente familiarizzerà con i diversi modelli di insegnamento della filosofia e le principali metodologie didattiche attualmente in uso. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: - analizzare in maniera critica il dibattito sui diversi approcci e le diverse metodologie di insegnamento della filosofia; - esporre con linguaggio appropriato i nodi fondamentali della didattica della filosofia; - progettare una attività didattica coerente con le metodologie apprese.
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GAMBETTI FRANCESCA
( programma)
L'insegnamento di Metodologie didattiche della filosofia vuole fornire una conoscenza generale dei principali temi e problemi connessi all'insegnamento della filosofia a livello scolastico. Si propone pertanto di: a) illustrare i principali quadri normativi che regolano l'insegnamento della filosofia in Italia; b) presentare i possibili modelli di insegnamento della filosofia e le principali metodologie didattiche; c) sviluppare la capacità di progettare una attività didattica coerente con le metodologie apprese; d) fornire gli strumenti lessicali e concettuali necessari per esporre in maniera corretta, sia oralmente che per iscritto, i nodi fondamentali della didattica della filosofia. Il corso si articola secondo tre moduli: il primo modulo cercherà di ricostruire il dibattito recente sull'insegnamento della filosofia, con particolare riferimento al quadro normativo italiano (Indicazioni nazionali per i licei; Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia); il secondo modulo presenterà i principali approcci didattici (storico; problematico; teoretico, esistenziale) e le principali metodologie didattiche (apprendimento cooperativo; role play; metacognizione; studio di caso; debate, ecc.); il terzo modulo prevede lo svolgimento di laboratori finalizzati alla progettazione di unità didattiche che prevedano l'esplicita applicazione delle metodologie apprese.
( testi)
A. Caputo, Manuale di didattica della filosofia, Armando editore, Roma 2019. A. Caputo, Ripensare le competenze filosofiche a scuola, Carocci, Roma 2019. Indicazioni nazionali per i licei (https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/indicazioni_nuovo_impaginato/_decreto_indicazioni_nazionali.pdf) Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza (https://www.miur.gov.it/-/documento-orientamenti-per-l-apprendimento-della-filosofia-nella-societa-della-conoscenza)
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6
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M-FIL/06
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711152 -
Storia della Filosofia contemporanea
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del pensiero contemporaneo rientra nell’ambito delle attività formative affini e integrative del CdS in Scienze Filosofiche. Obiettivo del corso è fornire una conoscenza rigorosa e approfondita di alcuni dibattiti del pensiero filosofico contemporaneo e delle sue relazioni intrinseche con diverse discipline scientifiche. È prevista la lettura di testi e articoli specialistici, con un esame dettagliato di questioni e dibattiti associati a essi nel contesto contemporaneo. Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite nella discussione e nell’argomentazione tanto in una prospettiva teorica quanto in una prospettiva storico-filosofica. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: - avanzata capacità di pensiero critico in rapporto alla storia del pensiero filosofico e scientifico contemporaneo e contestualizzazione di tipo sia storico sia filosofico; - avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; - capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico; - presentazione orale di una relazione.
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PECERE PAOLO
( programma)
Il programma d’esame verterà sul problema dell'io e della magia nel pensiero del Novecento Attraverso la lettura e il commento del testo saranno presi in esame i seguenti punti: 1: Io e magia ne "Il mondo magico" di Ernesto de Martino e successivo dibattito storico-filosofico sul libro 2: L'analisi della credenza mitica, magica e astrologica in Cassirer 3: Attualità del dionisiaco di Nietzsche tra filosofia psicologia e etnologia
( testi)
1) E. De Martino, "Il mondo magico" (edizione Boringhieri o nuova ediz. Einaudi) 2) E. Cassirer, "La forma del concetto nel pensiero mitico" (Mimesis 2021) 3) P. Rossi, Il tempo dei maghi, Raffaello Cortina 2006: Premessa, capitoli 1, 8 4) P. Pecere, Il dio che danza, nottetempo 2021
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6
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M-FIL/06
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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20702719 -
FILOSOFIA PRATICA
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia pratica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Al termine del corso di studio lo studente possiederà: - conoscenza delle principali questioni teoriche negli ambiti della filosofia morale; - conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-morale e dei principali dibattiti associati a essi; - conoscenza e comprensione di questioni interdisciplinari legate al rapporto tra filosofia e azione morale. Lo studente acquisisce: - capacità di applicare conoscenza e comprensione - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi all'etica e alla teoria dell'azione.
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Modulo A
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia pratica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Al termine del corso di studio lo studente possiederà: - conoscenza delle principali questioni teoriche negli ambiti della filosofia morale; - conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-morale e dei principali dibattiti associati a essi; - conoscenza e comprensione di questioni interdisciplinari legate al rapporto tra filosofia e azione morale. Le capacità acquisite dallo studente saranno: - capacità di applicare conoscenza e comprensione - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi all'etica e alla teoria dell'azione.
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TAGLIACOZZO TAMARA
( programma)
Kant e l'illumismo: verranno esaminati principalmente i testi di Immanuel Kant "Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico" (1784), "Risposta alla domanda: cos'è l'illuminismo? (1784), "Per la pace perpetua. Un progetto filosofico" (1795), "Il conflitto delle facoltà in tre sezioni. Seconda sezione: il conflitto della facoltà filosofica con la giuridica . Riproposizione della domanda: se il genere umano sia in costante progresso verso il meglio" (1798), insieme con altri testi, come "Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la prassi" (1793).
( testi)
I. Kant, "Scritti di storia, politica e diritto", a cura di Filippo Gonnelli (tutto, compresa l'introduzione di F. Gonnelli, tranne I, III, VII, X, XIV)
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6
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M-FIL/03
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Modulo B
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia pratica rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del CdS in Filosofia. Al termine del corso di studio lo studente possiederà: - conoscenza delle principali questioni teoriche negli ambiti della filosofia morale; - conoscenza di alcuni testi di riferimento in ambito filosofico-morale e dei principali dibattiti associati a essi; - conoscenza e comprensione di questioni interdisciplinari legate al rapporto tra filosofia e azione morale. Le capacità acquisite dallo studente saranno: - capacità di applicare conoscenza e comprensione - capacità di mettere a fuoco questioni teoriche e sviluppare argomentazioni nell'analisi di problemi relativi all'etica e alla teoria dell'azione.
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GENTILI DARIO
( programma)
Illuminismo e critica: Foucault interprete di Kant
( testi)
- M. Foucault, Che cos’è l’Illuminismo, in Archivio Foucault (3. 1978-1985), a cura di A. Pandolfi, Feltrinelli, 1998, pp. 217-232, 253-261. - M. Foucault, Illuminismo e critica, a cura di P. Napoli, Donzelli, 1997.
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6
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M-FIL/03
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE - (visualizza)
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20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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6
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20202022 -
IDONEITA LINGUA - FRANCESE
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20202023 -
IDONEITA LINGUA - SPAGNOLO
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20202024 -
IDONEITA LINGUA - TEDESCO
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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6
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20702882 -
ABILITÀ INFORMATICHE - LETTERE, STORIA, FILOSOFIA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze di base per l’utilizzo degli strumenti informatici, come previste dal programma di base dell’ECDL Core**. Durante gli incontri verranno trattati argomenti legati alle tecnologie dell’informazione e ai loro campi di applicazione, con una attenzione particolare alla multimedialità, ad internet e alle nuove opportunità offerte dal cloud computing.
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6
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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20710207 -
LABORATORIO DI ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
(obiettivi)
L’insegnamento è inteso a fornire gli strumenti introduttivi per l’analisi concettuale e l’impostazione di interventi rispetto alla dimensione del “territorio”. Scopo generale del programma è comporre un quadro di analisi al contempo pluridisciplinare –filosofia politica; estetica; storia economica; urbanistica; geografia, etc. - e plurisettoriale (ambiti della ricerca, dell’intervento sociale e delle economie alternative).
Al termine del corso verranno acquisite: - la padronanza critica dei lemmi principali nei diversi approcci disciplinari - la capacità di esposizione e argomentazione scritta e orale
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Erogato presso
20710207 LABORATORIO DI ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO in Scienze della Comunicazione L-20 GIARDINI FEDERICA, ANGELUCCI DANIELA, GENTILI DARIO
( programma)
Il laboratorio affronta le questioni relative al territorio e alla città. La storia di parole cardinali quali città, comunità, habitat, natura, territorio, paesaggio, progetto, sarà presentata, discussa e aggiornata, a partire dai diversi saperi che ne hanno trattato: dalla filosofia all’arte, dalla teoria politica alla sociologia, dalla storia e geografia all’urbanistica e architettura, dal diritto all’economia, dall’ecologia politica alla comunicazione.
CALENDARIO LABORATORIO ANALISI DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO MARZO-APRILE 2022 LE LEZIONI SI TERRANNO I VENERDI’ DALLE 15 ALLE 20 IN AULA B Via ostiense 236
4 marzo – Ilaria Bussoni (Università di Padova) / Stefania Consigliere (Università di Genova)– Favole del reincanto 11 marzo – Emanuele Leonardi (Università di Bologna)/ Federica Giardini (Roma Tre) - Transizione giusta e critica dell’economia politica ecologica 18 marzo – Stefania Gribaldo, Michela Fusaschi, Francesco Pompeo, Stefano De Matteis (Roma Tre) Le antropologie a confronto con le EH 25 marzo – Francesco Careri, Daniela Angelucci (Roma Tre), Camillo Boano – Progetto minore. In dialogo con Edoardo Fabbri 1° aprile - Salomé Jashi (documentarista): prima italiana del film Taming the garden - al Palladium alle 18.30 8 aprile Daniele Balicco (Roma Tre) su Olivetti Venerdì 22 - Federico Luisetti (University of St. Gallen) Crisi della presenza nello stato di natura neoliberale Sophie Gosselin (Université de Tours) Personificare le relazioni tra umani e non-umani , costituire popoli multispecifici
( testi)
Verrà suggerita una selezione bibliografica. Gli studenti dovranno produrre alla fine del laboratorio un elaborato orale o scritto.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20702882 -
ABILITÀ INFORMATICHE - LETTERE, STORIA, FILOSOFIA
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze di base per l’utilizzo degli strumenti informatici, come previste dal programma di base dell’ECDL Core**. Durante gli incontri verranno trattati argomenti legati alle tecnologie dell’informazione e ai loro campi di applicazione, con una attenzione particolare alla multimedialità, ad internet e alle nuove opportunità offerte dal cloud computing.
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6
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22910570 -
Stage/Tirocinio
(obiettivi)
Le attività di tirocinio formativo intendono offrire agli studenti la possibilità di sviluppare e mettere a frutto le competenze teorico-critiche acquisite nei corsi curriculari sul piano dell'applicazione pratica, nonché offrire la possibilità di conoscere ed entrare in contatto con le realtà lavorative.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20711263 -
LABORATORIO DI LINGUAGGIO E SFERA PUBBLICA
(obiettivi)
Il Laboratorio propone un’introduzione al dibattito contemporaneo sul rapporto tra linguaggio e sfera pubblica attraverso la lettura e il commento di testi. L’obiettivo sarà di mettere in luce alcuni nodi problematici rintracciabili nei rapporti tra politica e linguaggio, nell' antropologia filosofica e culturale, nelle diverse tradizioni del pensiero critico. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: 1) avanzata capacità di pensiero critico e contestualizzazione di tipo filosofico; 2) avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; 3) capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico.
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Erogato presso
20711263 LABORATORIO DI LINGUAGGIO E SFERA PUBBLICA in Scienze della Comunicazione L-20 GIARDINI FEDERICA
( programma)
A cura dei proff. Paolo Virno, Marco Mazzeo e Federica Giardini.
Formazione e crisi delle abitudini: ethos e politica I problemi politici della modernità illustrati da Hobbes o Spinoza possono essere affrontati ricostruendo logica e genealogia del concetto di «ethos». Obiettivo del laboratorio è la costruzione di una cassetta degli attrezzi in grado di analizzare quelli che potremmo chiamare «abiti del presente»: le modalità di comportamento caratteristiche, le passioni specifiche, i particolari modi di interazione sociale (e antisociale) tipici di questo scorcio di millennio. Qual è l'etica del capitalismo neoliberale del XXI secolo? Per rispondere a questa domanda sarà necessaria una mossa teorica preliminare, comprendere con maggiore chiarezza cosa intendere con «etica». Meglio esser chiari: il laboratorio liquiderà l'accezione moralistica del termine (etica come moralità, norma che stabilisce il bene e sancisce il male). Proprio per questo, sarà necessario tratteggiare un identikit di partenza di una nozione che rischia, una volta espunta l'opzione moralista, di essere sfuggente. Una selezione di brani dalle Etiche di Aristotele fino alla lettura di un saggio del linguista E. Benveniste circa «l'uomo libero» nel Vocabolario delle istituzioni indoeuropee aiuteranno a capire l'intreccio tra ethos e abitudine, passaggio chiave sia per una teoria dell'agire politico che per un'antropologia linguistica. Qual è, infatti, l'animale che ha bisogno di abitudini? Ad aver bisogno di forme storico-culturali di organizzazione del comportamento è l'animale carente di istinti specializzati (Gehlen), la forma di vita che necessita di produrre i mezzi della sopravvivenza (Marx). Quel che i greci chiamavano «ethos» potrebbe costituire l'anello di congiunzione tra le due definizioni classiche dell'essere umano: i sapiens sono animali politici e gli animali che parlano. Il termine «abitudine» rischia però di generare un equivoco, alludere a una ripetizione piana e appacificante, in grado solo di stabilire consuetudini. Il termine «ethos» sembra indicare, invece, un lato b del problema, una dimensione decisiva che stravolge quella consuetudinaria tanto cara all'empirista del Settecento o al pragmatista modaiolo del secolo appena trascorso. L'ethos è tale solo se è in grado di sovvertire, mettere in crisi, se stesso. In quanto abitudinaria, l'etica è la possibilità di mostrare il volto minaccioso e inquietante dell'abitudine («perturbante» lo chiamerebbe un Freud finalmente politico). Per questa ragione, il laboratorio indagherà due ambiti in cui l'ambivalenza dell'ethos raggiunge il climax: le prassi rituali e l'intreccio tra facoltà del linguaggio e la percezione del mondo. Il primo ambito sarà indagato grazie a un testo di uno dei più importanti filosofi del Novecento italiano: Il mondo magico di E. De Martino. La ritualità magica consiste nell'organizzazione di abitudini della crisi, nella formazione di strutture etiche (ordalie del fuoco, trance sciamaniche) anonime e collettive in grado di mostrare il volto spaesante della pioggia e del vento, del fuoco e del pensiero. Il secondo troverà banco di prova nelle riflessioni di L. Wittgenstein (Ricerche filosofiche parte II; Osservazioni sulla filosofia della psicologia) circa le cosiddette «figure bistabili» nelle quali è possibile vedere, alternativamente e in modo reciprocamente esclusivo, il volto di una lepre o di un coniglio, due profili umani oppure la sagoma di un'anfora. E se fosse la bistabilità, il gioco continuamente possibile di rovesciamento tra figura e sfondo, un tratto definitorio dell'ethos? Lavorando su questi interrogativi, il laboratorio proverà a far ritorno al presente e alla sua ontologia. Con un obiettivo spavaldo che può fare affidamento su un lavoro precedente compiuto alla fine degli anni Ottanta (AAVV, Sentimenti dell'aldiqua, 1990): individuare alcune delle forme etiche tipiche del capitalismo linguistico-finanziario per adocchiarne le intrinseche possibilità di rovesciamento. Qual è il coniglio sovversivo che s'annida nell'anatra chiamata «vita nell'epoca neoliberale»? Quale anfora emerge da quel doppio profilo che gli entusiasti del tempo presente definiscono «formazione permanente» e «precarietà del lavoro»?
( testi)
Verrà fornita una selezione bibliografica a cura dei docenti durante il corso del laboratorio. Per ora è opportuno indicare almeno:
AAVV, Sentimenti dell'aldiqua. Opportunismo, paura, cinismo, nell'età del disincanto, Theoria 1990 (DeriveApprodi 2023) Aristotele, Etica Nicomachea, passi scelti. De Martino E., Il mondo magico, Bollati Boringhieri. L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, parte II, Einaudi. Virno P., Il perturbante contro Freud, in M. Mazzeo, A. Bertollini (a cura di), Sintomi. Per un'antropologia linguistica del mondo contemporaneo, DeriveApprodi 2023.
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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Gruppo opzionale:
IDONEITA' DI LINGUA - (visualizza)
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20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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20202022 -
IDONEITA LINGUA - FRANCESE
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20202023 -
IDONEITA LINGUA - SPAGNOLO
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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20202024 -
IDONEITA LINGUA - TEDESCO
(obiettivi)
Al termine del corso di laurea in filosofia, gli studenti sono tenuti a superare un esame B1 in una lingua europea.
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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20704302 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Completare e sostenere la prova finale (6CFU) del CdS triennale è un requisito obbligatorio per il completamento del curriculum. Lo studente è seguito da un relatore durante la preparazione della prova finale e il suo lavoro è valutato da una commissione seguendo il regolamento vigente.
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6
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI, discipline Filosofiche, due corsi a a scelta - (visualizza)
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20710731 -
CRITICAL THINKING
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso sono (1) l’acquisizione dell’abilità di riconoscere e valutare argomenti e forme di ragionamento, e di distinguere buoni argomenti da cattivi argomenti, secondo le definizioni che verranno proposte nel corso; (2) lo sviluppo della capacità di risolvere problemi di ragionamento relativi alle diverse forme di ragionamento discusse nel corso; (3) una comprensione adeguata degli aspetti basilari (soprattutto) della logica proposizionale e della logica quantificata, nonché del calcolo delle probabilità, e basi del ragionamento induttivo e abduttivo; (4) la capacità di riconoscere la funzione del ragionamento in contesti concreti come la discussione razionale e lo scambio di tesi.
Gli obiettivi (1) – (4) sono fondamentali in un contesto d’interazione sociale in cui, grazie ai social networks, lo scambio d’opinioni è sempre più frequente e le connessioni fra agenti sempre più vaste. È stato osservato che la rapidità e la frequenza di questi scambi si è accompagnata a un calo delle competenze di ragionamento, e questo minaccia la comprensione dei problemi di rilevanza collettiva su cui siamo chiamati a pronunciarci come membri della società.
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Erogato presso
20710701 CRITICAL THINKING in Scienze della Comunicazione L-20 CIUNI ROBERTO
( programma)
Il corso fornisce un’introduzione a (1) il ruolo che il ragionamento gioca nell’interazione razionale (discussione, scambio di tesi) e nella soluzione di problemi logici e matematici, e, per converso, le possibili conseguenze di un approccio non razionale a questi ambiti; (2) l’attività dell’argomentazione razionale e le strutture logiche che sottendono a un argomento; (3) l’approccio rigoroso al ragionamento deduttivo, garantito dagli strumenti formali forniti dalla logica (deduttiva) proposizionale e quantificata.
Il corso mira anche a sollecitare l’attenzione dei partecipanti nei confronti delle conseguenze di un approccio razionale (o di una sua mancanza) nei contesti di comunicazione di massa e nella società dell’informazione e dell’interazione online, e a sviluppare la capacità di applicare in maniera corretta le quelle regole di ragionamento di base che caratterizzano il ragionamento deduttivo. Il corso di atterrà il più possibile a una metodologia ‘dal basso verso l’alto’: dai problemi di ragionamento, agli strumenti per la loro soluzione, alle teorie all’interno delle quali questi strumenti vengono inquadrati, definiti, e discussi. Di seguito una divisione dei temi affrontati nel programma in due moduli distinti: Modulo A: Affronterà (e definirà) le definizioni di argomento e buon argomento, il ruolo degli argomenti nella reazione al disaccordo e nella discussione razionale e le strategie razionali di reazione al disaccordo. Si concentrerà poi sul ragionamento deduttivo e in particolare sulla logica proposizionale. In questo contesto verranno presentate e discusse le regole di ragionamento basilari della logica proposizionale e verrà discussa la nozione di dimostrabilità, ci si familiarizzerà con le procedure di costruzione di un linguaggio formale, si esplorerà la semantica della logica proposizionale, le nozioni di conseguenza logica e di validità, e i rapporti fra derivabilità, conseguenza logica, e validità.
Modulo B: Affronterà le nozioni di sistema di regole e di sistema assiomatico, nonché le nozioni di correttezza e completezza, e si concentrerà sulla deduzione naturale, e in particolare sulla sua correttezza e completezza rispetto alla semantica della logica proposizionale classica. Affronterà poi quegli aspetti della teoria degli insiemi che sono indispensabili per capire la logica quantificata, e la logica quantificata. In particolare, verrà spiegato il modo in cui la logica quantificata ‘legge’ predicati e quantificatori (espressioni come ‘Tutti’, ‘Alcuni’, ‘C’è qualche’), verranno discusse le regole d’introduzione ed eliminazione dei quantificatori, e presentata la semantica della logica quantificata. Verranno poi discusse la correttezza e la completezza della deduzione naturale per la logica quantificata rispetto alla semantica della logica quantificata classica. Verrà discusso il Paradosso di Russell.
Per il conseguimento dei 12 CFU lo studente o la studentessa devono seguire il programma del Modulo A e del Modulo B; per il conseguimento di 6 CFU va seguito un singolo Modulo.
( testi)
Testi adottati:
Critical Thinking. Un’introduzione, a cura di D. Canale, R. Ciuni, A. Frigerio, G. Tuzet, Egea, Milano 2021 (Capitoli 1 - 5). E. J. Lemmon. Elementi di Logica, Laterza, Roma 2021
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M-FIL/02
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
A scelta dello studente - (visualizza)
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20711397 -
FILOSOFIA DELLA LETTERATURA
(obiettivi)
L’insegnamento di Filosofia della letteratura rientra nell’ambito delle attività formative a scelta del CdS in Filosofia. L’insegnamento si propone di sondare il terreno di confine e di ibridazione transdisciplinare tra filosofia e letteratura da una prospettiva teoretica, ponendo in luce concetti e tematiche che testimoniano delle differenti modalità con cui il pensiero filosofico si rapporta alla letteratura, non tanto nei termini di un oggetto di analisi, quanto piuttosto della loro interazione e prossimità. Oltre a presentare le linee teoretiche del tema del corso, si offrirà un’introduzione alle principali questioni che intersecano letteratura e filosofia attraverso l’analisi critica dei testi indicati nel programma e l’esposizione di alcune ricadute odierne sul rapporto tra filosofia e letteratura. L’insegnamento si propone di: - offrire gli strumenti di base per la comprensione del lessico e dei principali problemi teoretici che intervengono nell’intersezione tra riflessione filosofica e letteratura; - incrementare le capacità critiche e argomentative degli studenti nonché addestrali all’analisi comparata degli argomenti e degli autori presi in considerazione. Alla fine del corso gli studenti avranno acquisito le seguenti competenze: - conoscenza approfondita del lessico filosofico di base, anche in relazione alla sua evoluzione storica e alla sua connessione con i testi letterari; - capacità di comprendere, analizzare e discutere i problemi basilari di metafisica, logica e teoria della conoscenza, in relazione ad autori e correnti filosofiche e letterarie occidentali; - capacità di interpretare e argomentare le tesi proposte da testi filosofici e letterari di riferimento; - addestramento alla capacità critica mediante il confronto con altre forme di sapere della cultura occidentale.
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BAGGIO GUIDO
( programma)
Filosofia, letteratura, patologia in David Foster Wallace
Il corso di Filosofia della letteratura si propone di sondare il terreno di confine e di ibridazione transdisciplinare tra filosofia e letteratura da una prospettiva teoretica, ponendo in luce concetti e tematiche che testimoniano delle differenti modalità con cui il pensiero filosofico si rapporta alla letteratura, non tanto nei termini di un oggetto di analisi, quanto piuttosto della loro interazione e prossimità. Il corso prenderà in esame il legame tra indagine filosofica e sua declinazione patologica nella narrativa e nella saggistica dello scrittore americano David Foster Wallace, evidenziando alcuni nodi concettuali – solipsismo, dipendenza, noia, autoinganno – che palesano l’intreccio tanto affascinante quanto problematico tra il filosofare e lo scrivere. Il programma verterà sui seguenti argomenti: - Introduzione al rapporto tra filosofia e letteratura - Introduzione alla vita e all’opera di D.F. Wallace - Analisi critica dei concetti di solipsismo, alienazione, noia nel loro intreccio problematico tra filosofia, letteratura e patologia - Esposizione del rapporto tra dipendenza, autoinganno, e paradossi logici
( testi)
Testi oggetto d’esame
D.F. Wallace, Il plenum vuoto: Wittgenstein’s Mistress di David Markson, in Di carne e di nulla, Einaudi 2012. D.F. Wallace, Caro Vecchio Neon, in Oblio, Einaudi 2004. D.F. Wallace, Il pianeta Trillafon in rapporto alla cosa brutta, in Questa è l’acqua, Einaudi 2009. G. Baggio, Filosofia e patologia in D.F. Wallace. Solipsismo, noia, alienazione… e altre cose (poco) divertenti, Rosenberg & Sellier 2022. D. Laing, L’io diviso, Einaudi 2010 (prima parte). C. Scarlato, Attraverso il corpo. Filosofia e letteratura in David Foster Wallace, Mimesis 2020 (primo capitolo) M. Piazza, La scrittura dei filosofi e la filosofia degli scrittori, in «Bollettino Filosofico», n. 210, 2013.
Un racconto a scelta fra: D.F. Wallace, Da una parte all’altra, in La ragazza dai capelli strani, Minimum fax 2003. D.F. Wallace, La persona depressa, in Brevi interviste con uomini schifosi, Einaudi 2000. D.F. Wallace, Il suicidio come una specie di presente, in Brevi interviste con uomini schifosi, Einaudi 2000.
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M-FIL/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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