Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
|
|
21001990-1 -
PARTE INTRODUTTIVA
(obiettivi)
Prima fase Il corso, organizzato in una annualità, intende dapprima, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell'architettura (all'osservazione critica, scoprendo la natura tecnica, utilitaristica ed estetica dei fenomeni) mettendolo, al di là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, di quell'eterno presente che costituisce il fare architettonico: risalire dalla complessità del fenomeno verso l'essenzialità archetipica degli elementi di base.
Canale: CANALE I
-
PALMIERI VALERIO
( programma)
L'insegnamento punta a sensibilizzare lo studente al problema della forma dello spazio architettonico, costruendo gradualmente le connessioni tipologiche, strutturali ed estetiche che ne definiscono i caratteri peculiari. Tale processo verrà perseguito attraverso lezioni mirate, incentrate su letture comparate di opere architettoniche di rilievo, ed esercitazioni di composizione individuali che aiutino a costruire una salda consapevolezza estetica e a gestire le regole di manipolazione dello spazio.
( testi)
B. Zevi, Saper vedere l'architettura. Saggio sull'interpretazione spaziale dell'architettura, Torino, Einaudi, 1953. L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di Architettura, Milano, Mazzotta, 1977. P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997. G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004).
Canale: CANALE II
-
BURRASCANO MARCO
( programma)
Si tratta della prima parte di un laboratorio annuale di progettazione architettonica, in questo primo semestre con 6 crediti, 4 di composizione e progettazione architettonica e urbana e 2 di strutture.
Nel primo semestre l’impegno è di 50 ore, dedicate a lezioni frontali, visite di architetture e esercitazioni pratiche di costruzione di modelli, disegno e progettazione. I contenuti del corso sono proposti e verificati attraverso lezioni frontali, esercitazioni, visite didattiche,revisioni individuali e collettive. Il voto finale di esame tiene conto di tutte le attività svolte dallo studente durante il corso, la qualità delle esercitazioni è ovviamente determinante nell’attribuzione del voto stesso. Tutta l’elaborazione dei lavori avviene a mano, non è consentito l’uso del C.a.d.
Esercitazioni
1-Topografia (individuale) Esercizio con curve di livello da svolgere tramite modello, viene assegnato un volume edilizio di dimensioni date che deve essere alloggiato sul suolo mediante la creazione di uno scavo, o di un podio tramite riporto di terra e realizzare un percorso di accesso. Scala 1:250 Area di intervento 75m x 50m, dislivello 10 m, realizzando le curve con cartoncino dal 1mm (4 curve per un metro di dislivello) servono 40 curve per assorbire la differenza di quota. Il volume da inserire è un generico volume residenziale di 5 m per 10 m, che può essere inserito come da esempi mostrati, incassandolo nel terreno, realizzando un podio, sollevandolo su pilotis, oppure adottando soluzioni ibride.
2-Ridisegno e ricostruzione di un’architettura (gruppo 3 persone) Analisi, disegno tecnico e realizzazione di un modello in scala 1:100 o 1:50 delle seguenti residenze:
Le Corbusier, Villa Sarabhai, Ahmedabad, India, 1951 Alvar Aalto_Villa Mairea, Pori, Finlandia, 1938-1939 Luis Barragán, Casa a Pedregal, Città del Messico, 1947-1950 Alfredo Lambertucci, Casa Lambertucci, Lanuvio, 1973-1976 Frank Lloyd Wright, Jacobs House, Madison, USA, 1937 Marcel Breuer, Hooper House, Baltimore, USA, 1959 Adalberto Libera, Villa Malaparte, Capri, 1938-1943 Adolf Loos, Casa Moller, Vienna, 1928 José Antonio Coderch, Casa Rozes, Alto Ampurdán, Spagna 1960-1962 Roland Rainer, Casa Bösch, Hietzing, Vienna 1968-70 Roland Rainer Casa Unter Alten Baümen, Vienna, 1965-1966 Ronald Rainer, Casa a St. Margarethen, Burgenland, Austria 1968-1969 Glenn Murcutt, Fredericks House, New South Wales, Australia 1981-2002 Edouardo Souto de Moura, Casa a Moledo, Portogallo 1990-1991 Louis Kahn, Esherick House, Philadelphia, USA, 1959-1961
3-Sistema costruttivo (individuale) Progetto di un piccolo rifugio, massimo 20 mq, in un luogo a piacere, caro e ben noto al progettista, utilizzando un unico sistema costruttivo a scelta tra: calcestruzzo armato, laterizio, pietra, legno, acciaio. Modello in scala 1:25, piante e sezioni in scala 1:25
4-Schizzi e rilievo dal vero antropometrico (individuale in viaggio) Riportare su un quaderno da disegno A5 schizzi di viaggio, prospettive, piante, sezioni, prospetti, assonometrie, con particolare attenzione alle proporzioni degli spazi e degli elementi architettonici rappresentati. Quaderno da consegnare.
( testi)
BIBLIOGRAFIA GENERALE
L. BENEVOLO, Introduzione all’architettura, Bari 1960
G. FANELLI, R. GARGIANI, Il principio del rivestimento, Bari 1994
K. FRAMPTON, Tettonica e architettura, Milano 2000
H. HERTZBERGER, Lessons for students in architecture, Rotterdam 1991
LE CORBUSIER, Verso un architettura, Milano 1973
LE CORBUSIER, Une petite maison, Reggio Calabria 2004
M. MANIERI ELIA, Architettura e mentalità dal Classico al Neoclassico, Bari 1989
L. MIES VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Milano 2010
L. QUARONI, Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Roma 1977
B. RUDOFSKY, Architecture without architects, New York 1964
F. VENEZIA, Che cos’è l’architettura, Milano 2011
J. UTZON, Idee di architettura. Scritti e conversazioni, Milano 2011
P. ZUMTHOR, Pensare Architettura, Milano 2003
P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Milano 2007
Manuali
A. Desplazes, Constructing architecture, materials processes structures, a handbook, Basel, 2005 E. Neufert, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, F. Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tema della casa unifamiliare, Palermo, 1991 A.Zimmermann, Constructing landscape : materials, techniques, structural components Basel, 2011
Canale: CANALE III
-
FARINA MILENA
( programma)
Nelle lezioni si affronteranno i temi fondativi del fare architettura: le forme e i principi compositivi in arte e in architettura; principi compositivi e forme spaziali; l’architettura e il luogo: modelli insediativi; sistemi costruttivi e figure architettoniche; la luce; spazio, misure e proporzioni. Le lezioni illustreranno questi temi anche attraverso l’analisi critica di alcune opere tratte dalla storia dell’architettura, rappresentative di alcuni archetipi e della loro evoluzione e ibridazione. Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione della cultura figurativa necessaria a guidare le scelte progettuali, in modo da sviluppare nello studente la capacità di gestire la complessità del progetto secondo una consapevole intenzionalità estetica e spaziale. Le esercitazioni proposte durante il primo semestre stimoleranno lo studente a tradurre immediatamente in pratica progettuale le nozioni teoriche acquisite nel corso delle lezioni.
( testi)
Bruno Zevi, Saper vedere l’architettura. Saggio sull’interpretazione spaziale dell’architettura, Einaudi, Torino 1948 Gio Ponti, Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, Rizzoli, Milano 2015 [1° ed. 1957] Robert Venturi, Complessità e contraddizione nell’architettura, Dedalo, Roma 1980 [1° ed. Complexity and contradiction in architecture, 1966] Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975 Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Kappa, Roma 2001 [1° ed. 1977] Franco Purini, L’architettura didattica, Gangemi, Reggio Calabria 1980 Christian Norberg-Schulz, Il significato nell'architettura occidentale, Electa, Milano 1994 Franco Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Roma-Bari 2000 Iñaki Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Cristian Marinotti Edizioni, Milano, 2009 Francesco Venezia, Che cos’è l’architettura. Lezioni, conferenze e un intervento, Electa, Milano 2011
|
4
|
ICAR/14
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21001990-3 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA I
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
-
GABRIELE STEFANO
( programma)
i. Introduzione agli elementi di base della concezione strutturale. ii. Presentazione non formalizzata dei fondamenti della statica. iii. Aspetti essenziali del comportamento dei diversi tipi di elemento strutturale e del loro assemblaggio, e la conseguente riposta strutturale globale. iv. Alcuni esempi di scelte progettuali, sia strutturali che architettoniche, con una particolare attenzione sull’uso dei diversi materiali costruttivi.
( testi)
G. Pizzetti, A.M. Zorgno Triscuoglio, "Principi statici e forme strutturali", Utet, 1980
Canale: CANALE II
-
SANTINI SILVIA
( programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile. La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare.
( testi)
Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
testo consigliato
Mario Salvadori (1998). Perchè gli edifici stanno in piedi. Strumenti Bompiani, collana diretta da Umberto Eco.
Canale: CANALE III
-
SALERNO GINEVRA
( programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico. Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: la flessione e lo sforzo normale negli elementi lineari, il taglio nei muri o setti. Elementi strutturali e loro comportamento: travetti, travi, pilastri, telai, muri, setti. Una focalizzazione su: aggetti, scale, controventi. Organizzazione di edifici: a telaio, a scatola muraria, a setti in cemento armato, a struttura mista. Lettura strutturale di ventuno case case importanti nella storia dell'architettura dei secoli XX e XXI.
( testi)
Il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni, dato che la frequenza al corso è obbligatoria. I file power point delle lezioni saranno forniti agli studenti.
|
1
|
ICAR/08
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21001990-4 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA II
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
-
GABRIELE STEFANO
( programma)
i. Introduzione agli elementi di base della concezione strutturale. ii. Presentazione non formalizzata dei fondamenti della statica. iii. Aspetti essenziali del comportamento dei diversi tipi di elemento strutturale e del loro assemblaggio, e la conseguente riposta strutturale globale. iv. Alcuni esempi di scelte progettuali, sia strutturali che architettoniche, con una particolare attenzione sull’uso dei diversi materiali costruttivi.
( testi)
G. Pizzetti, A.M. Zorgno Triscuoglio, "Principi statici e forme strutturali", Utet, 1980
Canale: CANALE II
-
SANTINI SILVIA
( programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile. La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare.
( testi)
Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
testo consigliato
Mario Salvadori (1998). Perchè gli edifici stanno in piedi. Strumenti Bompiani, collana diretta da Umberto Eco.
Canale: CANALE III
-
SALERNO GINEVRA
( programma)
Elementi di statica del corpo rigido: corpo, forza, momento, equilibrio statico. Elementi di meccanica dei materiali da costruzione: glossario. Introduzione alla meccanica strutturale: la flessione e lo sforzo normale negli elementi lineari, il taglio nei muri o setti. Elementi strutturali e loro comportamento: travetti, travi, pilastri, telai, muri, setti. Una focalizzazione su: aggetti, scale, controventi. Organizzazione di edifici: a telaio, a scatola muraria, a setti in cemento armato, a struttura mista. Lettura strutturale di ventuno case case importanti nella storia dell'architettura dei secoli XX e XXI.
( testi)
Il testo di riferimento è in fase di scrittura. Bastano gli appunti delle lezioni, dato che la frequenza al corso è obbligatoria. I file power point delle lezioni saranno forniti agli studenti.
|
1
|
ICAR/09
|
12,5
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21001991 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1
(obiettivi)
Fornire gli strumenti concettuali e metodologici per reperire l'informazione trasmessa dal linguaggio formalizzato e deduttivo proprio della matematica.
Fornire i fondamenti dell'analisi matematica e della geometria piana orientati verso la comprensione dei modelli fisico-matematici. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Canale: CANALE I
-
FALCOLINI CORRADO
( programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali. Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante. Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici. Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico. Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima. Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione. Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici. Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana Esempi: circonferenza cicloide, coniche. Vettore e versore tangente, vettore e versore normale. Lunghezza di una curva. Curvatura.
( testi)
G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI
Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli
Naldi, Pareschi, Aletti “calcolo differenziale e algebra lineare”, Ed. Mc Graw-Hill
ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE IED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA)
COURANT, ROBBINS "CHE COS' È LA MATEMATICA?" ED. BORINGHIERI
Canale: CANALE II
-
MAGRONE PAOLA
( programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali. Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante.
Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici.
Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue.
Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico.
Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima.
Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione.
Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici.
Assi di simmetria delle coniche a centro.
Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana
( testi)
ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE I ED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA) G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli Marsden, Jerrold E. and Weinstein, Alan J. (1985) Calculus I. Springer-Verlag , New York.
|
8
|
MAT/07
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
|
ITA |
21001992 -
FONDAMENTI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA
(obiettivi)
Lo studio della geometria descrittiva inteso come processo indispensabile per la conoscenza e la costruzione dello spazio e delle forme architettoniche. L’obiettivo è fornire l’insieme delle regole che costituiscono la base utile alla evoluzione dell’idea progettuale e alla sua rappresentazione grafica, sia manuale che informatica.
Canale: CANALE I
-
SPADAFORA GIOVANNA
( programma)
Argomenti introduttivi: strumenti e materiali per il disegno, convenzioni e simbologie grafiche. Elementi geometrici fondamentali. Elementi impropri. Operazioni di proiezione e sezione. Prospettività e relazioni omologiche. Per ciascun metodo di rappresentazione grafica (proiezioni ortogonali, proiezione assonometrica, proiezione centrale - prospettiva, proiezione quotata, teoria delle ombre), si tratteranno la genesi spaziale, gli elementi di riferimento e la rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali. Si passerà quindi alle condizioni di appartenenza, di parallelismo, di perpendicolarità, alla soluzione di problemi grafici (tra cui la vera forma e dimensione delle figure piane) e di intersezione e misura.
( testi)
Oltre ai testi indicati in bibliografia, gli studenti sono invitati a iscriversi al sito del corso fagd.altervista.org (le indicazioni saranno date a lezione) che contiene: ulteriori letture consigliate, l’elenco degli argomenti svolti, i link alle eventuali esercitazioni assegnate in aula, esercizi svolti, esempi di tavole eseguite dagli studenti degli anni precedenti.
G. SPADAFORA, FONDAMENTI E APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA. LE PROIEZIONI PARALLELE. PRINCIPI TEORICI E APPLICAZIONI. FRANCO ANGELI EDITORE, MILANO 2019 M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI,TORINO, 2011, 2A ED. M. CANCIANI, IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, KAPPA, ROMA, 2005.
Canale: CANALE II
-
CANCIANI MARCO
( programma)
Verranno descritte, attraverso i vari metodi rappresentativi, proiezioni ortogonali, assonometria e prospettiva, le condizioni di appartenenza, di parallelismo, intersezione e la determinazione della vera dimensione e forma delle figure piane. Particolare importanza verrà data alle sezioni e alla loro costruzione geometrica, allo sviluppo planare di figure, appartenenti ad un modello volumetrico, cosicché questo possa essere ricostruito manualmente. Verranno dati vari accenni storici sui metodi rappresentativi e si analizzeranno alcuni disegni di vari autori. In dettaglio si studieranno: il metodo della doppia proiezione ortogonale costruzione degli elementi geometrici fondamentali - rappresentazione di punti, rette e piani - proiezione e intersezione la misura dell'angolo di pendenza e la vera forma di una figura piana - sviluppo planare - solidi di rotazione - le sezioni di volumi e corpi architettonici semplici e l'intersezioni tra diversi volumi la teoria delle ombre. La rappresentazione degli elementi geometrici principali nell'assonometria: punti, rette e piani l'assonometria obliqua, militare e cavaliera - relazione di affinità assonometrica determinazione della vera forma di una figura l'assonometria ortogonale costruzione diretta - elementi di riferimento - problemi d'intersezione - assonometria di solidi - costruzione grafica delle coperture a volta: volta a crociera e a padiglione. Genesi spaziale degli elementi di riferimento nella prospettiva - rappresentazione degli elementi geometrici fondamentali: punti, rette, piani - condizioni di appartenenza, parallelismo, perpendicolarità - punti di misura di rette, angoli - procedimenti risolutivi della prospettiva - prospettiva a quadro verticale, orizzontale e obliquo - problemi d'intersezione e vera forma costruzione e misura degli angoli restituzione prospettica.
( testi)
G. Spadafora, Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva, Franco Angeli, 2019 CANCIANI M., I DISEGNI DI PROGETTO, COSTRUZIONI, TIPI E ANALISI, DE AGOSTINI, TORINO, 2009. CANCIANI M., IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, ANALISI, ELEMENTI FONDAMENTALI, METODI RISOLUTIVI E TIPI, KAPPA, ROMA 2005. DOCCI M., GAIANI M., MAESTRI D., SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2011. DOCCI M., MIGLIARI R., SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE, NIS, ROMA 1992. MIGLIARI R. GEOMETRIA DEI MODELLI, KAPPA, ROMA 2003.
|
8
|
ICAR/17
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
|
ITA |
21001993 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 1
(obiettivi)
Il corso propone una “lettura” delle architetture del passato, fornendo strumenti per analizzarle, comprenderne le ragioni storiche e valutarne le qualità. A tal fine, le architetture selezionate saranno esaminate spingendo gli studenti a chiedersi il perché della loro realizzazione in un determinato momento e luogo, quali fossero gli obiettivi del committente, del costruttore e dell’architetto, come e perché si siano scelte determinate tecniche e specifici materiali, che rapporti tali opere abbiano con le architetture del passato e con quelle della loro contemporaneità, considerando - infine - come questi aspetti complessivi siano in relazione tra loro ricostruendone il processo progettuale, quando questo sia sufficientemente documentato. Al primo anno sono illustrati gli edifici ritenuti più significativi, compresi nell'arco cronologico esteso dall'Età Classica al XVI secolo.
Canale: CANALE I
-
MATTEI FRANCESCA
( programma)
Il corso propone l’approfondimento della storia dell’architettura antica, medievale e rinascimentale attraverso l’indagine di circa 2.000 anni di storia della cultura e della produzione. Il programma è articolato in tre moduli. Il primo (modulo I) prevede l'illustrazione dei principali edifici dell'architettura antica greca e romana. Il secondo (modulo II) è dedicato all'architettura tardoantica e medievale. Il terzo (modulo III) sarà focalizzata sull'architettura del Quattro e del Cinquecento. Le lezioni saranno incentrate sulle principali figure della storia dell'architettura (committenti e architetti), sui più importanti edifici di età antica, medievale e rinascimentale e su temi trasversali (la città, la villa, il palazzo, i trattati). Il corso prevede una parte introduttiva dedicata al lessico specifico e agli ordini architettonici. Nel sito web del corso (regolarmente aggiornato) sono disponibili le comunicazioni e le informazioni dettagliate sugli argomenti inclusi nel programma, sulle attività e sui materiali didattici, sulle prove intermedie: http://corsiarchitettura.uniroma3.it/mattei/
( testi)
La bibliografia si compone di testi di carattere generale (testi adottati) e saggi su specifici argomenti (bibliografia di riferimento). In occasione di conferenze e seminari verranno fornite ulteriori indicazioni bibliografiche sui temi oggetto della comunicazione. I testi di carattere generale devono essere considerati un riferimento di massima sugli argomenti del programma e non sostituiscono i contenuti presentati a lezione. Per questo motivo, lo/a studente/ssa impossibilitato/a a seguire il corso deve concordare con la docente una bibliografia supplementare. La lettura dei saggi su argomenti specifici (bibliografia di riferimento) è caldamente consigliata. Per il modulo relativo all'architettura antica, tardo antica e per l'architettura medievale in Europa, si consiglia l'utilizzo di uno dei seguenti testi: - G. Cricco, F.P. Di Teodoro, Itinerario nell'arte (versione gialla), vol.1: Dalla Preistoria all'arte romana, vol.2: Dall'arte paleocristiana a Giotto, 3a edizione (o altra edizione), Bologna, Zanichelli, 2010 - S. Settis, T. Montanari, ARTE. Una storia naturale e civile, Milano 2019 (vol.1: Dalla Preistoria alla Tarda Antichità, vol. 2: Dall'alto Medioevo alla fine del Trecento) Per l'architettura medievale in Italia: - C. Tosco, L’ architettura medievale in Italia: 600-1200, Bologna 2016 Per l'architettura del Quattro e del Cinquecento: - C.L. Frommel, Architettura del Rinascimento italiano, Milano 2009
Canale: CANALE II
-
ORTOLANI GIORGIO
( programma)
ARGOMENTI DELLE LEZIONI: ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA: MATERIA, TECNICA E LO SVILUPPO DELL’ORDINE DORICO; L’ORDINE IONICO E I RAPPORTI CON IL LEVANTE; I SANTUARI PANELLENICI: OLIMPIA E DELFI; L’ETÀ CLASSICA: ATENE E L’ATTICA; L’ARCHITETTURA ROMANA ALLA FINE DELL’ETÀ REPUBBLICANA NEI SANTUARI DEL LAZIO E NELL’URBE; AUGUSTO E LA TRASFORMAZIONE DELLA RES PUBLICA; L’IMPERO E LA SUA IMMAGINE: I FORI IMPERIALI; ARCHITETTURA, CONSENSO E INTEGRAZIONE: EDIFICI PER LO SPETTACOLO E LE TERME; LE RESIDENZE IMPERIALI; L'IMMAGINE DEL CIELO: DAL PANTHEON A S. SOFIA; DALL’ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA ALLA “RINASCENZA“ CAROLINGIA E AL ROMANICO; L’ARCHITETTURA GOTICA: INNOVAZIONE E TRADIZIONE TRA ORIENTE E OCCIDENTE; FEDERICO II TRA ROMANITÀ E RINASCIMENTO; ARNOLFO DI CAMBIO; ORIGINI DELL’ARCHITETTURA RINASCIMENTALE: FILIPPO BRUNELLESCHI E LEON BATTISTA ALBERTI; DONATO BRAMANTE TRA MILANO E ROMA; ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E LO SVILUPPO DEL PALAZZO ROMANO; IL MANIERISMO E MICHELANGELO; LA FABBRICA DI SAN PIETRO IN VATICANO; L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA E LA RIFORMA; LA RINASCITA DELLA VILLA A ROMA; ANDREA PALLADIO E LE VILLE VENETE.
CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI EDIFICI visibile anche sul sito: https://www.academia.edu/16882678/Corso_di_Storia_dellArchitettura_1_B_Roma_Tre_University_Department_of_Architecture
ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA E DEGLI ORDINI ARCHITETTONICI Età geometrica e protoarcaica: la tomba-heroon di Lefkandì (isola di Eubea, X sec. a.C., periptero absidato di 10x45 m), tempio di Priniàs; tempio di Hera a Samos (IV fase ca. 525 a.C.; confronto con Artemision di Efeso, ca. 560 a.C.) e tempio di Apollo a Thermon (ca. 630 a.C.). I SANTUARI PANELLENICI: templi di Hera a Olimpia (ca. 580 a.C.) e di Zeus a Olimpia (ca. 470-460 a.C., Libone di Elide); tempio di Apollo e tesori a Delfi (tesoro degli Ateniesi ca. 500-485 a.C.). ETÀ CLASSICA AD ATENE E NELL’ATTICA: Acropoli (Partenone di Ictino, Callicrate e Fidia, 447-432 a.C.; Propilei di Mnesicle, 437-432 a.C., e tempio di Athena Nike, ca. 425; Eretteo, 421-405 a.C.); Agorà (tempio di Athena ed Efesto o ‘Teseion’, somiglianze con tempio di Poseidone a capo Sounion, metà V sec.). ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ REPUBBLICANA. Innovazioni tipologiche e costruttive: edifici pubblici (porticus Aemilia, o navalia, 193 e 174 a.C.; c.d. Tabularium, 78 a.C.); templi del Foro Boario (di Ercole Olivario o ‘di Vesta’, prob. 146 a.C., e di Portuno, o ‘della Fortuna Virile’, ca. 75 a.C.); i santuari laziali della fine del II sec. a.C. (il santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, di Ercole a Tivoli, di Giove Anxur a Terracina); Foro di Cesare, ded. 46 a.C.; teatri di Pompeo, 55 a.C. e di Marcello, 13 a.C. ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ IMPERIALE Foro di Augusto, 2 a.C.; Foro Transitorio, 97 d.C., Rabirio; Foro e ‘mercati’ di Traiano, 113 d.C., Apollodoro di Damasco; Pantheon, 117-128 d.C.; residenze e ville imperiali: Domus Aurea, 64-68 d.C., Severo e Celere; Domus Augustana, 92 d.C., Rabirio; Villa Adriana a Tivoli, 118-135 d.C. ARCHITETTURA ECCLESIASTICA DALL’ETÀ TARDOANTICA AL ROMANICO: TIPOLOGIE E SISTEMI COSTRUTTIVI. L’architettura ecclesiastica nell’età di Costantino e di Giustiniano. La basilica e le soluzioni a pianta centrale: S. Giovanni in Laterano (Salvatore), ca. 313-318; S. Pietro, consacr. 326; S. Costanza, 320-330. Ravenna (Battisteri, S. Apollinare in Classe, S. Vitale). S. Sofia a Costantinopoli, 532-537, Antemio di Tralle e Isidoro da Mileto. La concezione imperiale di Carlomagno (756-814): cappella Palatina di Aquisgrana, cons. 805, Eudo (o Oddone) di Metz. San Michele a Hildesheim, voluta dal vescovo Bernward, eseguita da Goderamnus, 1010-1033. Chiese di pellegrinaggio in Francia: St. Martin a Tours e Ste. Foy a Conques, ca.1050; St. Martial a Limoges, dedica 1095; St. Sernin a Tolosa, ca. 1080-1118 e ss.; Santiago de Compostela in Galizia, 1078-1122. Chiesa abbaziale di Cluny III, 1088-1130, attr. Gunzo ed Hezelo, iniz. abate Ugo di Semur e consacrata da papa Innocenzo II e abate Pietro il Venerabile; St.-Philibert a Tournus, 950-1120 ca. L’ARCHITETTURA GOTICA IN FRANCIA E ITALIA Abbaziale di Saint Denis, rifacimento del coro (1140-44) per volontà dell’abate Suger, la poetica della luce ed i legami con la monarchia francese. Sviluppo dalla campata a crociera esapartita alla quadripartita. Nôtre-Dame [in. 1163 dal vescovo Maurice de Sully] e S.te-Chapelle [1242-48, Pierre de Montreuil per Luigi IX il Santo] a Parigi; cattedrali di Chartres [ric. dopo incendio 1194], Reims [in. 1211], Beauvais (1225-1272, crollo 1284), di Amiens [in. 1220 sotto la guida di Robert de Luzarches]. I Cistercensi “missionari del Gotico”: abbazie di Fossanova (1187-1206), San Galgano (1220-1268 ca.). Gli ordini mendicanti e l’unificazione dello spazio interno: S. Francesco ad Assisi; S. Maria Novella (1278). Il contributo di Arnolfo di Cambio: S. Maria del Fiore e S. Croce ( in.1295) a Firenze. FILIPPO BRUNELLESCHI (1377-1446) Padronanza e superamento della tradizione gotica, l’invenzione della prospettiva e la ‘reinvenzione’ del linguaggio classico. Cupola di S. Maria del Fiore (dal 1417 alla morte), tribune morte (la prima completata nel 1445) e lanterna, ospedale degli Innocenti (dal 1419), sagrestia vecchia (1419 ca.-1428), S. Lorenzo (dal 1420 ca.), cappella dei Pazzi (1430 ca.-1444), S. Spirito (progetto 1436, 1444-82, terminata dopo la morte da Antonio Manetti). LEON BATTISTA ALBERTI (1406-1472) La riscoperta del De Architectura (25 a.C. ca.) di Vitruvio e il De re aedificatoria (1443-52 circa, pubbl. 1485) di Alberti, teorie e pratica architettonica nel Rinascimento. Alberti architetto: Tempio malatestiano a Rimini (dal 1450; interno, Matteo de’ Pasti dal 1447); facciata di S. Maria Novella (1456-1470), palazzo Rucellai (ca. 1450–1460), cappella Rucellai in S. Pancrazio a Firenze (1457-67 circa); S. Sebastiano (dal 1460) e S. Andrea (dal 1470) a Mantova. DONATO BRAMANTE (1444-1514) Milano, S. Maria presso S. Satiro (dal 1481) e S. Maria delle Grazie (dal 1492); chiostro di S. Maria della Pace (1500-1504) per card. Oliviero Carafa, Tempietto di S. Pietro in Montorio (1502-1510), cortile del Belvedere (dal 1506). Coro di S. Maria del Popolo (1505-1508); ninfeo dei Colonna a Genazzano (1508-11); palazzo dei Tribunali (1508-11) nella nuova via Giulia. ALTRI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO DELL’ARCHITETTURA DEL ‘500 A ROMA: RAFFAELLO (1483-1520), ANTONIO DA SANGALLO (1484-1546, Antonio Cordini, dal 1503 segue da Firenze lo zio Giuliano da Sangallo, già arch. del card. Giuliano del Rovere, eletto papa Giulio II), B. PERUZZI (1481-1536), GIULIO ROMANO (1499-1546), MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564), JACOPO BAROZZI DA VIGNOLA (1507-1573), GIACOMO DELLA PORTA (1532-1602). L’ARCHITETTURA DEI PALAZZI A ROMA NEL ‘500 Bramante, palazzo Caprini (1501-1510); Raffaello, palazzo Alberini (dal 1512), palazzo Branconio dell’Aquila (1518-20); Baldassarre Peruzzi, palazzo Ossoli (ca. 1517-1518), palazzo di Pietro Massimo “alle colonne” (1533-36), accanto al palazzo di Angelo Massimo “di Pirro” (1532-37, Giovanni Mangone da Caravaggio); Antonio da Sangallo il Giovane, palazzo Baldassini (dal 1513 ca.), palazzo Farnese (inizi 1513, ampliato con l’elezione di Paolo III 1534 alla morte del Sangallo 1546, terminato da Michelangelo e Vignola), palazzo della Zecca a Banchi (1525); Giulio Romano, palazzo Stati Maccarani (1523); Giulio Merisi, Girolamo da Carpi, palazzo del card. Girolamo Capodiferro, 1548-50, stucchi di Giulio Mazzoni (1556-60). L’ARCHITETTURA DELLE VILLE A ROMA NEL ‘500 Baldassarre Peruzzi, villa di Agostino Chigi (poi detta Farnesina, dal 1505, stalle di Raffaello 1511-14); Raffaello, villa Madama (1518-1521, dal 1519 con A. da Sangallo il Giovane); Giulio Romano, Villa Lante al Gianicolo (1521); Jacopo Barozzi da Vignola, Villa Giulia (1550-55, dal 1552 B. Ammannati); palazzo Farnese a Caprarola (1559-1573); Pirro Ligorio (1513-1583), Casino di Pio IV al Vaticano (1558), Villa d’Este a Tivoli (1555-72). Cenni sulle ville di Andrea Palladio (1508-1580): Villa Pisani (Bagnolo di Lonigo), Villa Pojana (Poiana Maggiore, 1546 ca.-1563), Villa Emo Capodilista (Fanzolo di Vedelago, in. 1558 ca.), Villa Barbaro (Maser, 1554-1560), Villa Foscari “La Malcontenta” (Mira, 1559), Villa “La Rotonda” (Vicenza, dal 1566). IL CANTIERE DI S. PIETRO E L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA NEL ‘500 Il progetto di Bramante per S. Pietro (prima pietra 18/04/1506); 1513 tegurio su tomba Pietro; subentrano Raffaello dal 1514; Antonio da Sangallo, già coadiutore da 1516, dal 1520 al 1546, coadiuvato da B. Peruzzi fino al 1527, modello 1:30 di Antonio Labacco 1539); progetto definitivo di Michelangelo (1547-1564), completamenti di Pirro Ligorio, Vignola e Giacomo Della Porta. Raffaello, cappella Chigi (dal 1511/12), S. Eligio degli Orefici (fase iniziale, 1516-1538, con Baldassarre Peruzzi, Aristotele da Sangallo); Antonio da Sangallo il Giovane, S. Maria di Loreto (1518-22), S. Spirito in Sassia (ricostruzione 1538-1545), progetto per S. Giovanni dei Fiorentini (voluto dal 1509, concorso 1518-21 vinto da Jacopo Sansovino); Vignola, S. Andrea in via Flaminia (Roma, 1551-1554 ca.), S. Anna dei Palafrenieri (Vaticano, 1570 ca.), SS. Nome di Gesù (dal 1568, completata dal 1571 da Giacomo Della Porta, cons. 25 novembre 1584), S. Maria dei Monti (1580). Interpretazioni nell’Italia settentrionale: Pellegrino Tibaldi (1527–1596), S. Fedele (Milano, 1569); Palladio, S. Giorgio Maggiore (Venezia, dal 1565), Chiesa del Redentore (Venezia, 1577). IL MANIERISMO TRA GIULIO ROMANO E MICHELANGELO. Giulio Romano, palazzo Te a Mantova (1521, 1524-1535), Cortile della Cavallerizza o Rustica (pal. ducale di Mantova, 1539; completato da Giovan Battista Bertani, 1556); Michelangelo Buonarroti (1475-1564), facciata di S. Lorenzo a Firenze (1518) e Sacrestia Nuova (1519-1524), Biblioteca Laurenziana (1524-1534, interr. 1527-30, scalinata del vestibolo 1559-60 esecuzione di Bartolomeo Ammannati); Campidoglio (1538 sistemazione M. Aurelio, scalinata pal. Senatorio 1544-52, palazzo dei Conservatori, in. 1561, palazzo Farnese (Roma, 1546-1549), S. Pietro , Porta Pia (1561 e 1565), progetti per S. Giovanni dei Fiorentini (1559); cappella Sforza a S. Maria Maggiore (1560); S. Maria degli Angeli (in. 1561, 1563-65)
( testi)
C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’Architettura del mondo antico, ROMA – BARI 2018 (LATERZA); Eventuale approfondimento: Paul Zanker, La città romana, ROMA – BARI 2018 (LATERZA); C. L. FROMMEL, L’Architettura del Rinascimento Italiano, MILANO 2009 (SKIRA).
Sito FTP di riferimento: https://ftp.arch.uniroma3.it/ Si consigliano ulteriori approfondimenti, soprattutto per visualizzare immagini, ad esempio sul sito Academia.edu ...... Selezionando le pagine relative al programma https://uniroma3.academia.edu/GiorgioOrtolani https://www.academia.edu/10108262/Origini_dell_architettura_greca_in_Architettura_del_mondo_antico https://www.academia.edu/403458/Ortolani_Lavorazione_di_Pietre_e_Marmi_nel_Mondo_Antico_in_Marmi_antichi https://www.academia.edu/43098075/Origini_dellarchitettura_lapidea_in_Grecia_700-650_a.C. https://www.academia.edu/6245510/Spazio_funzioni_e_paesaggio_nei_santuari_a_terrazze_italici_di_et%C3%A0_tardo-repubblicana._Note_per_un_approccio_sistemico_al_linguaggio_di_una_grande_architettura https://www.academia.edu/39095606/Estratto_dal_Fascicolo_N._30_-aprile-giugno_2016_Serie_VII_CAIROLI_FULVIO_GIULIANI_-ALESSANDRA_TEN_SANTUARIO_DI_ERCOLE_VINCITORE_A_TIVOLI_III._LARCHITETTURA?email_work_card=interaction_paper https://www.academia.edu/9942239/F._G._Cavallero_11._Foro_di_Augusto_in_A._Carandini_P._Carafa_a_cura_di_La_Roma_di_Augusto_in_100_monumenti_pp._73-77 https://www.academia.edu/440373/Il_cantiere_del_Colosseo https://www.academia.edu/14759478/_Who_Built_the_Pantheon_Agrippa_Hadrian_Trajan_and_Apollodorus_in_Hadrian_Art_Politics_and_Economy_ed._Thorsten_Opper_British_Museum_Research_Publication_175_London_2013_31-49 https://www.academia.edu/346513/INNOVATIVE_SOLUTIONS_IN_THE_ORGANIZATION_OF_CONSTRUCTION_PROCESS https://www.academia.edu/16339032/Walking_on_Water_Cosmic_Floors_in_Antiquity_and_the_Middle_Ages https://www.academia.edu/5353212/Rinascit%C3%A0_a_Roma_nell_Italia_Carolingia_e_meridionale_in_S._de_Blaauw_ed._Storia_dellArchitettura_Italiana_Da_Costantino_a_Carlo_Magno_Electa_Milano_2010_pp._322-373 https://www.academia.edu/9827610/Vitruvio_Piero_della_Francesca_Raffaello_note_sulla_teoria_del_disegno_di_architettura_nel_Rinascimento_Annali_di_architettura_14_2002_pp._35-54 https://www.academia.edu/3126385/Palladio https://www.academia.edu/25458244/Italian_Architecture_from_Michelangelo_to_Borromini_London_T_and_H_2002 https://www.academia.edu/35585872/La_storia_dellarte?email_work_card=title
|
8
|
ICAR/18
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative di base
|
ITA |
21002008 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, Abilità informatiche e computerhe, Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
|
4
|
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico DISCIPLINE A SCELTA DELLO STUDENTE 2020/2021 - (visualizza)
|
12
|
|
|
|
|
|
|
|
21002012 -
MACCHINE PER DISEGNARE: IL DISEGNO STORICO RIVISITATO PARAMETRICAMENTE
(obiettivi)
L’obiettivo formativo consiste nel far acquisire ed esplicitare le relazioni – sempre esistite – tra la rappresentazione grafica e la rappresentazione analitica in un approccio contemporaneo alle discipline del disegno e della matematica. verranno offerti gli strumenti per ampliare la conoscenza delle curve parametriche, della loro genesi, della loro costruzione e del loro tracciamento. Le equazioni analitiche verranno relazionate alle specifiche costruzioni grafiche con riga e compasso, attraverso la costruzione e l’utilizzo di “macchine” quali alcuni ellissografi, parabolografi e iperbolografi. Gli obiettivi interdisciplinari dell’insegnamento sono: sviluppare negli studenti la capacità di saper vedere le caratteristiche del progetto figurativo su un supporto bidimensionale, nel momento stesso del suo disegnarsi; fornire le basi scientifico culturali per affrontare la modellazione digitale; consolidare la capacità di relazionare forme e formule. Ogni curva disegnata con una macchina, stabilendo e poi variando i dati di partenza, pone lo studente protagonista attivo del tracciamento e della corrispondente rappresentazione analitica
|
|
21002013 -
CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
-
PALLOTTINO ELISABETTA
( programma)
Il corso si propone di invitare gli studenti a riflettere e a interrogarsi sul carattere relativo e storico di ogni teoria del restauro e in particolare di quella "moderna" - fatta di carte, regolamenti e principi - che viene considerata come punto di arrivo scientifico e che può invece essere letta come un momento della storia delle interpretazioni del passato. E' argomento centrale delle lezioni la storia del restauro dalla fine del Settecento fino a tutto il Novecento in Italia e in Europa. I molti esempi provenienti dall'area romana serviranno ad illustrare, in dettaglio, le diverse fasi e i molti modi di attualizzazione e di interpretazione dell'architettura storica. Sarà inoltre proposto agli studenti di contribuire attivamente alla realizzazione di un osservatorio del restauro contemporaneo, mediante l'osservazione e la valutazione critica dei lavori in corso nei cantieri romani.
( testi)
I testi adottati sono selezionati dagli studenti e concordati con il docente all'interno della lista della bibliografia di riferimento
|
4
|
ICAR/19
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
21002132 -
PROGETTARE E COSTRUIRE IN SICUREZZA
(obiettivi)
IL CORSO È INDIRIZZATO ALLA FORMAZIONE PER LA DIREZIONE DEI LAVORI, PER LA DIREZIONE DI CANTIERE E PER IL RUOLO DI COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FASE DI PRODUZIONE IN CANTIERE. A TAL FINE IL CORSO AFFRONTA I TEMI, SVILUPPATI CON UN CARATTERE TEORICO E APPLICATIVO, RELATIVI ALLE FIGURE E ALLE PROCEDURE DEL PROCESSO EDILIZIO. VIENE QUINDI INDIVIDUATA UNA RAPPRESENTAZIONE DI INSIEME DEL PROCESSO EDILIZIO CHE DESCRIVE LE VARIE FIGURE COINVOLTE (COMMITTENTE, PROGETTISTA, COSTRUTTORE, ETC.) E LA LORO NATURA, LE COMPETENZE CHE OGNUNA DI ESSE DEVE POSSEDERE, LE RELAZIONI E LE PROCEDURE INDIVIDUATE SIA A LIVELLO NORMATIVO REGOLAMENTARE E TECNICO CHE CONSUETUDINARIE. VENGONO PRESENTATE INFINE LE VARIE FASI CHE CARATTERIZZANO LA REALIZZAZIONE DI UN'OPERA PUBBLICA.
-
SIMONETTI ALFREDO
( programma)
Il Corso è indirizzato alla formazione per il ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. A tal fine il corso affronta i temi, sviluppati con un carattere teorico e applicativo, relativi alle figure e alle procedure del processo edilizio. Viene quindi individuata una rappresentazione di insieme del processo edilizio che descrive le varie figure coinvolte (committente, progettista, costruttore, etc.) e la loro natura, le competenze che ognuna di esse deve possedere, le relazioni e le procedure individuate sia a livello normativo regolamentare e tecnico che consuetudinarie. Vengono presentate infine le varie fasi che caratterizzano la realizzazione di un'opera pubblica. Il corso è articolato in due moduli: un primo dedicato all’organizzazione e alla sicurezza nei cantieri e un secondo dedicato alla gestione della sicurezza in fase di progettazione e costruzione. Entrambi i moduli verteranno sul concetto di analisi e valutazione dei rischi, così da attivare un percorso virtuoso nell’acquisizione da parte degli studenti delle capacità di programmare il progetto della sicurezza in tutte le sue fasi. Modulo A. Processo edilizio, organizzazione e sicurezza nei cantieri Il modulo è articolato in due parti: A1. Impianto del cantiere, uso delle macchine e dispositivi per la sicurezza. Con particolare riferimento al tema della sicurezza sul lavoro, sono studiati ed esemplificati rispetto al cantiere preso in esame, i problemi connessi al layout e alla logistica del cantiere, all'esercizio delle macchine e degli attrezzi di produzione, ai ponteggi e opere provvisionali, agli impianti di cantiere, ai servizi igienico-assistenziali, alla segnaletica di sicurezza, ai dispositivi di protezione personali e collettivi. Le attività d’esercitazione sono relative alla progettazione del cantiere nelle sue fasi evolutive; A2. Tecniche analitiche per la gestione del processo produttivo. Sono studiate le situazioni decisionali tipiche del management della produzione edilizia facendo in gran parte riferimento alle formalizzazioni analitiche della Ricerca Operativa e delle norme ISO 9000. In particolare, sono affrontati argomenti di programmazione lavori e le tecniche di ottimizzazione dell'impiego delle risorse. Modulo B. Gestione della sicurezza in fase di progettazione e costruzione L'insegnamento è integrato a quello del modulo precedente e si propone di fornire le conoscenze e le tecniche per progettare e gestire la sicurezza nei cantieri. Le materie trattate e la forte connotazione applicativa che lo caratterizzano lo rendono funzionale per consentire agli studenti il conseguimento di uno dei requisiti necessari a svolgere il ruolo di coordinatore per la sicurezza, sia in fase di progettazione, sia in fase di esecuzione delle opere.
( testi)
A. Simonetti, A. Di Muro (2010) Repertorio di piani di sicurezza e coordinamento, Editore EPC libri, Roma. Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (2013) D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., aggiornato con il D.lgs. 3 agosto 2009 n. 106, e Decreto-Legge 28 giugno 2013.
|
8
|
ICAR/12
|
120
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
21010031 -
STORIA DELLE TECNICHE
|
|
21010031-1 -
STORIA DELLE TECNICHE - parte 1
|
2
|
ICAR/18
|
25
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
21010031-2 -
STORIA DELLE TECNICHE - parte 2
|
2
|
ICAR/10
|
25
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
21010042 -
PROGETTAZIONE INCLUSIVA
(obiettivi)
Nel Corso, ai concetti di comfort, sicurezza e multisensorialità verranno integrati quelli di accessibilità e fruibilità, rafforzando il concetto che al centro del progetto deve essere collocato l’uomo inteso nella sua accezione più ampia.
-
BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
( programma)
Il Corso affronta lo studio delle barriere architettoniche e delle soluzioni progettuali e tecnologiche atte al loro superamento al fine di garantire l’accessibilità a spazi, attrezzature e arredi per tutte le persone. La pianificazione del territorio e dei sistemi di trasporto, la progettazione di nuovi edifici e la riprogettazione di edifici esistenti devono contenere tutte quelle soluzioni atte a consentire una fruizione di spazi privi di ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione, favorendo al contempo orientamento e riconoscibilità di luoghi e situazioni di pericolo. Ai concetti di comfort, sicurezza e multisensorialità verranno quindi integrati quelli di accessibilità e fruibilità, rafforzando il concetto che al centro del progetto deve essere collocato l’uomo inteso nella sua accezione più ampia.
( testi)
Argentin, I.; Clemente, M.; Empler, T. [2004]. Eliminazione barriere architettoniche. Progettare per un’utenza ampliata, DEI, Roma.
|
4
|
ICAR/12
|
50
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
21010047 -
HOUSING DESIGN AND BUILDING EXPERIMENTATION
(obiettivi)
The aim of this course is to develope rethinking the relations among Housing design and the most innovative experiences -less or more present in the contemporary practice- which have been introduced in design methods, building technologies, constructive solutions. Lectures will deal with case studies from some of the "masters" of the XX century and will focus on these issues: 1- neighborhood units in the co-housing projects; 2-requalification of public Housing schemes either for tenants or in case of ownership; 3-how to build for the emergency in poor countries; 4-building rules, prefabrication, flexibility; 5-experimental projects for energy saving; 6-transformability of the Housing structures; 7-how to take advantages from houses as prototypes; 8-the revival of The "Mat Building" concept in urban design research; 9-critical public Housing patterns as special cases in Italy: Roma, Napoli, Palermo.
Bibliography is very wide and students will be informed according to the sequence of the theoretical approach to the matter.
-
COSTANZO MATTEO
( programma)
La forma della vita collettiva
Gli edifici di abitazioni sono uno tra gli elementi più significativi all’interno della città e hanno per questo motivo una grande responsabilità. In qualche modo le abitazioni rappresentano la struttura portante della città stessa. Sono il sistema di elementi che partecipa alla definizione della qualità urbana, e agli spazi pubblici che ne derivano. Osservando attentamente il carattere di questa struttura urbana, noi possiamo riconoscere la natura stessa di quella parte di città: gli aspetti politici, economici e sociali, che le hanno dato forma.
L’obiettivo del corso è di indagare e valutare oggi i modi in cui l’architettura ci permette di vivere insieme. Quali possibilità abbiamo, all’interno di un edificio di abitazioni, di stare insieme: di costruire la propria intimità e allo stesso tempo condividere nell’edificio momenti della propria vita. Cercare di capire che tipo di relazioni questi edifici di abitazione ci offrono in relazione alla città, o più in generale, allo spazio urbano che li circonda.
Lo spazio domestico oggi necessita certamente un profondo ripensamento, questo è dovuto a una serie di trasformazioni culturali, sociali, tecnologiche ed economiche, che stanno modificando la struttura stessa del nostro modo di vivere, i nostri rituali, e di conseguenza il modo con cui noi abitiamo lo spazio, sia pubblico che privato.
La forma e l’organizzazione di un edificio di abitazioni può essere letto come un dispositivo in grado di relazionarsi: - con la sfera pubblica, interagendo direttamente con gli spazi della città e partecipando alla sua immagine - con la sfera privata della vita dell’uomo, definendo la natura degli spazi domestici custoditi al suo interno.
L’edifico diventa quindi un elemento capace di creare una relazione tra la città e la stanza, tra la sfera pubblica e quella privata.
( testi)
- Modernità debole e diffusa. Il mondo progetto all'inizio del XXI secolo, Andrea Branzi, (Skira: Milan) 2006. - Graphic Anatomy Atelier Bow-Wow, Yoshiharu Tsukamoto, Momoyo Kaijima (Eds.), (TOTO Shuppan: Tokyo) 2007. - Real Estate Architecture#1. The Apartment Building, Benoît Burquel, Thaïs de Roquemaurel, Martin Dumont, Guillaume Joachim (Eds.), (REA ASBL/VZW: Brussels) 2018. - Typology. Hong Kong, Rome, New York, Buenos Aires, Emanuel Christ, Victoria Easton, Christoph Gantenbein (Eds.), (ETH Zurich/Park Books: Zurich) 2012. - Lacaton&Vassal, Anne Lacaton, Jean-Philippe Vassal (Eds.), (Cité de l'architecture&du patrimoine/Hyx publisher: Paris) 2009. - Housing Differentiation, Lotus 132, Milan 2008. - Jean Nouvel. Elementi di architettura, Conway Lloyd Morgan, (Rizzoli International Publications: Milan) 1998. - Jean Nouvel. Una lezione in Italia. Architettura e design 1976-1995, Giampiero Bosoni, Simonetta Venosta (Eds.), (Skira: Milan) 1996. - Model Apartments. Experimental domestic cells, Gustau Gili Galfetti, (Editorial Gustavo Gili: Barcelona) 1997. - Urban Transformation, Ilka & Andreas Ruby (Eds.), (Ruby Press: Berlin) 2008. - Re-cycle. Strategie per l'architettura, la citta e il pianeta, Pippo Ciorra, Sara Marini (Eds.), (Electa: Milan) 2011. - Osservatorio Nomade. Immaginare Corviale. Pratiche ed estetiche per la città contemporanea, Flaminia Gennari Santori , Bartolomeo Pietromarchi (Eds.), (Bruno Mondadori: Milan) 2006. - Density projects. 36 new concepts on collective housing, Fernàndez Per, Javier Arpa, (a+t Density series: Vitoria-Gasteiz) 2007. - Plus. Large scale housing developments. An exceptional case, Fréderic Druot, Anne Lacaton & Jean-Philippe Vassal (Eds.), (Editorial Gustavo Gili: Barcelona) 2007. - Dogma + Realism Working Group Communal Villa. Production and Reproduction in Artists' Housing, Dogma, Martin Hager, Christian Hiller, Nikolaus Hirsch, Realism Working Group (Eds.), (Spector Books: Leipzig) 2015. - Hannes Meyer. Co-op Interieur, Artistide Antonas, Pier Vittorio Aureli, Raquel Franklin (Eds.), (Spector Books: Leipzig) 2015. - La Casa Calda. Esperienze del Nuovo Design Italiano, Andrea Branzi, (Idea Books: Milan) 1984. - The Co-op Principle. Hannes Meyer and the Concept of Collective Design, Raquel Franklin, Werner Moller, Tim Leik (Eds.), (Spector Books: Dessau) 2015. - Interior Tales, Francisco Sanin, Davide Sacconi (Eds.), (Black Square: Milan) 2015. - Bow-Wow from Post Bubble City, Atelier Bow-Wow (Yoshiharu Tsukamoto, Momoyo Kaijima), (INAX Publishing: Japan) 2006. - Made in Tokyo, Momoyo Kaijima, Junzo Kuroda, Yoshiharu Tsukamoto, (Kajima Institute Publishing Co.: Japan) 2008. - L'Italia cerca casa, Francesco Garofalo (Ed.), (Electa: Milan) 2008. - Reduce Reuse Recycle. Ressource Architektur, Muck Petzet, Florian Heilmeyer, (Hatje Cantz Verlag: Ostfildern) 2012. - Home Economics. Five new models for domestic life, Shumi Bose, Jack Self, Finn Williams (Eds.), (The Spaces: Venice) 2016. - Topologies. The Urban Utopia in France, 1960-1970, Larry Busbea, (The Mit Press: Cambridge) 2007. - Housing Design. A Manual, Bernars Leupen, Harald Mooij, (Nai Publishers: Rotterdam) 2011. - Floor Plan Manual. Housing, Friederike Schneider (Ed.), (Birkhäuser: Basel) 2004. - Typology+. Innovative Residential Architecture, Peter Ebner, Eva Herrmann, Roman Holbacher, Markus Kuntscher, Urlike Wietzorre, (Birkhäuser: Basel) 2010.
|
4
|
ICAR/14
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ENG |
|
Gruppo opzionale:
COMUNE Orientamento unico LINGUA UE - (visualizza)
|
4
|
|
|
|
|
|
|
|
20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale
|
4
|
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
20202024 -
IDONEITA LINGUA - TEDESCO
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale.
|
4
|
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
20202022 -
IDONEITA LINGUA - FRANCESE
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale
|
4
|
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
20202023 -
IDONEITA LINGUA - SPAGNOLO
(obiettivi)
Consentire allo studente di conseguire un attestato di conoscenza di una lingua dell'UE di livello intermedio B1, per quanto attiene alle capacità di comunicare in forma scritta e orale.
|
4
|
|
50
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
|