Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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22902004 -
SOCIOLOGIA - BASE (L39/L40)
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6
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SPS/07
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901800 -
DIDATTICA SPECIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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22901800-1 -
DIDATTICA SPECIALE
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6
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M-PED/03
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36
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901800-2 -
DIDATTICA SPECIALE
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901801 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO I SEGUENTI: - ACQUISIRE I CONCETTI DI BASE DELLO SPERIMENTALISMO; - DISTINGUERE LE PROPOSIZIONI DI SENSO COMUNE DAI GIUDIZI SCIENTIFICI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO; - IDENTIFICARE LE PRINCIPALI FORME DELLA DEDUZIONE E DELL’INDUZIONE; - DEFINIRE UN PROBLEMA; - FORMULARE IPOTESI; STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; - SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; ASSUMERE DECISIONI; VALUTARE IL RISCHIO DELLE DECISIONI; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI E METODOLOGICI DELL’INDAGINE EMPIRICA; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA. - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA; - IDENTIFICARE GLI ELEMENTI DELLA DEFINIZIONE DI UN PROBLEMA; - INTERPRETARE E FORMULARE IPOTESI; - STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO.
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LOSITO BRUNO
( programma)
EDUCAZIONE E NATURA. EDUCAZIONE E ISTRUZIONE. DETERMINISMO EDUCATIVO. LA SCUOLA COME ISTITUZIONE SPECIALIZZATA. ATTITUDINI E RENDIMENTO SCOLASTICO. LE VARIABILI CHE INFLUENZANO IL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA RICERCA IN AMBITO EDUCATIVO. DOMANDE DI RICERCA, PROBLEMI E IPOTESI. I MODELLI DI INDAGINE. L’APPROCCIO SPERIMENTALE. VARIABILI E COSTRUTTI. MISURE E SCALE. L’OSSERVAZIONE. LE INTERVISTE NELLA RICERCA EDUCATIVA. PEDAGOGIA SPERIMENTALE E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
( testi)
B. VERTECCHI, LE PAROLE DELLA SCUOLA, MILANO, RSC-LA NUOVA ITALIA, 2002 B. VERTECCHI, G. AGRUSTI, B. LOSITO, ORIGINI E SVILUPPI DELLA RICERCA VALUTATIVA, MILANO, FRANCOANGELI, 2010
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901812 -
PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Promuovere negli Allievi le conoscenze in merito al funzionamento psichico al fine di sviluppare competenze di base per il riconoscimento delle variabili psicologiche che co-determinano i fenomeni educativi.
Canale: AL
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BIASCI VALERIA
( programma)
Storia, modelli teorici e metodi di indagine nella ricerca psicologica. Stati e livelli di coscienza. I processi cognitivi: percezione, apprendimento, memoria, pensiero, creatività. Le dinamiche affettive: emozioni, motivazioni e conflitto psichico.
( testi)
1) DARLEY J. M., GLUCKSBERG S., KINCHLA R. A., Fondamenti di psicologia (a cura di L. Anolli). il Mulino, Bologna, 2005 (esclusi i capp. II, III e XI).2) BIASI V., Il conflitto psichico. Analisi fenomenologiche e verifiche sperimentali. Monolite, Roma, 2006.3) BONAIUTO P., GIANNINI A.M., BIASI V. (a cura di), Lineamenti di storia della psicologia. Monolite, Roma, 2008.4) BIASI V., Processi affettivi e dinamiche della conoscenza. Guerini, Milano, 2010 ** (questo ultimo testo non rientra nel programma per il Corso di laurea triennale EPC, per il quale sono previsti 6 CFU)
Canale: MZ
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POGGI ISABELLA
( programma)
Approcci teorici alla psicologia, dal comportamentismo al cognitivismo fino alla scienza cognitiva. Motivazione, emozione, percezione, memoria, apprendimento, pensiero, comunicazione e linguaggio. Fondamenti cognitivi e affettivi dell’interazione sociale, dei comportamenti d’aiuto e di aggressione, del conflitto intrapsichico e interpersonale, dell’interazione comunicativa.
( testi)
Testi d'esame:1.Anolli L., Legrenzi P. (2006) Psicologia Generale. Il. Mulino, Bologna. 2.Poggi I. (a cura di) (2008): La mente del cuore. Armando, Roma.3.Poggi I. (2006): Le parole del corpo. Introduzione alla comunicazione multimodale. Carocci, Roma. 4.un testo a scelta nell’elenco Aoppuredue articoli a scelta nell’elenco BElenco A:Adenzato M. e Meini C. (a cura di): Psicologia evoluzionistica. Bollati Boringhieri, Torino 2006.Berti A., Bottini G. e Neppi-Modona M.: Elementi di neuroscienze cognitive. Carocci, Roma 2006.Bonini N., Del Missier F. e Rumiati R. (a cura di) (2008): Psicologia del giudizio e della decisione. Il Mulino, Bologna. Bruno N., Pavani F., Zampini M. (2010). La percezione multisensoriale. Mulino, Bologna.Burattini E. e Cordeschi R.: Intelligenza artificiale. Carocci, Roma 2001.Butterworth B.: Intelligenza matematica. Rizzoli, Milano, 1999. Catellani P. e Sensales G. (a cura di): Psicologia della Politica. Raffaello Cortina Editore, Milano 2011.Castelfranchi C. (2005): Che figura. Emozioni e immagine sociale. Mulino, Bologna.Castelfranchi C., Mancini F. e Miceli M. (a cura di) (2002): Fondamenti di cognitivismo clinico. Bollati Boringhieri, Torino.Castelfranchi C. e Poggi I. (1998): Bugie, finzioni, sotterfugi. Per una scienza dell’inganno. Carocci, Roma.Cornoldi C.: L’intelligenza. Il Mulino, Bologna 2007. Cornoldi C. (2006): I disturbi dell’apprendimento. Mulino, Bologna.Delogu C. (a cura di): Tecnologia per il web-learning. Realtà e scenari. Guerini, 2007.Leone G. (a cura di) (2009). Le ambivalenze dell’aiuto. Unicopli, Milano.Liotti G.: Le opere della coscienza. Psicopatologia e psicoterapia nella prospettiva cognitivo-evoluzionista. Raffaello Cortina, Milano, 2001. Miceli M. e Castelfranchi C.: Le difese della mente. Carocci, Roma, 1994. Misuraca R., Fasolo B. e Cardaci M.: I processi decisionali. Il Mulino, Bologna 2007.Moè A. La motivazione. Il Mulino, Bologna 2009.Parisi D.: Una nuova mente. Codice, Roma 2006.Piattelli Palmarini M. (2008): Le scienze cognitive classiche: un panorama. Einaudi, Torino.Rizzi R. (a cura di): Itinerari del rancore. Bollati Boringhieri, Torino 2007.Rizzolatti C. e Sinigaglia C.: So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio. Raffaello Cortina. Milano, 2006.Sloboda J.A.: La mente musicale. Psicologia cognitiva della musica. Mulino, Bologna, 1987. Zoccolotti P., Angelelli P., Judica A. e Luzzatti C.: I disturbi evolutivi di lettura e scrittura. Carocci, Roma 2005.Elenco B:articoli in inglese scaricabili nei seguenti siti web:http://host.uniroma3.it/docenti/poggihttp://asp.teleskill.it/tlc/asp/pagina.asp?s=&c=laoc&IDPagina=383http://europa.uniroma3.it/dse/ISABELLA-POGGI_d135.htmAltri testi d’esame in alternativa a quelli suddetti potranno essere comunicati in bacheca o concordati con il docente.
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6
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M-PSI/01
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36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901816 -
LEGISLAZIONE MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO A TUTELA DEL MINORE, A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, AL FINE DI ASSICURARE LA CONOSCENZA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA IN ETÀ EVOLUTIVA E GLI INTERVENTI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI. VIENE ANALIZZATA LA NORMATIVA INERENTE L’ADOZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, L’AFFIDAMENTO FAMILIARE, LE LEGGI DIRETTE A SUPPORTARE IL RAPPORTO GENITORIALE, LE LEGGI A TUTELA DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA DALLA VIOLENZA NELLE RELAZIONI FAMILIARI, LE LEGGI SULLA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE PUBBLICHE, SULL’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA. VIENE, INOLTRE, ANALIZZATA LA NORMATIVA CHE DISCIPLINA IL PROCESSO PENALE MINORILE E LE DIVERSE FORME DI TUTELA. IL CORSO SI PROPONE DUNQUE DI FORNIRE GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA NECESSARI A QUANTI SI PREPARANO A SVOLGERE LA FUNZIONE IMPEGNATIVA DI SOSTEGNO, PROMOZIONE E TUTELA DEI SOGGETTI IN FORMAZIONE, A RISCHIO DISADATTAMENTO O DEVIANZA.
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6
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IUS/09
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901817 -
TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OGGETTO, DA UN LATO, LO STUDIO DELLA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE QUALE PRESUPPOSTO ESSENZIALE ED IMPRESCINDIBILE AI FINI DELLA SUA TUTELA, IN AMBITO FAMILIARE E SOCIALE, DALL’ALTRO, LO STUDIO DEI FATTORI DI DEVIANZA E DEGLI INTERVENTI ISTITUZIONALI CORRETTIVI. LA SUA FIGURA, IN QUANTO SOGGETTO DI DIRITTO ALLA PROTEZIONE, È RILEVANTE ALL’INTERNO DELL’ANALISI DEGLI ASPETTI GIURIDICI E SOCIALI DA RIFERIRE ALLA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI OGNI INDIVIDUO.
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NARDELLI GIUSEPPE
( programma)
IL CORSO INTENDE OFFRIRE ALCUNE ELEMENTI DI BASE IN MATERIA DI TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI, IN PARTICOLARE IN MATERIA DI LIBERTÀ INDIVIDUALE, DI LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO, DI LIBERTÀ RELIGIOSA, DI LIBERTÀ SESSUALE, COME PREVISTI NELL’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO E NEI TRATTATI INTERNAZIONALI AI QUALI LA REPUBBLICA ITALIANA SI UNIFORMA.
PROGRAMMA: LA LIBERTA’ – A) IN FILOSOFIA – B) JEAN JACQUES ROUSSEAU, BENJAMIN COSTANT E I FILOSOFI ANTICHI E MODERNI – C) NEL DIRITTO COSTITUZIONALE – D) NEL DIRITTO INTERNAZIONALE – E) LA LIBERTÀ GIURIDICA – F) LA LIBERTÀ PERSONALE – G) LA LIBERTÀ DELL’IMPUTATO LA LIBERTA’ INDIVIDUALE (DELITTI CONTRO LA ) – DIFFERENZA TRA IL SIGNIFICATO COSTITUZIONALISTICO E QUELLO PENALISTICO – LA NOZIONE DI LIBERTÀ INDIVIDUALE NEL CODICE PENALE DELITTI CONTRO LA PERSONA: – DELITTI CONTRO LA VITA E LA PERSONALITÀ INDIVIDUALE – DELITTI CONTRO L’ONORE – DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ INDIVIDUALE – DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ PERSONALE – VIOLENZA SESSUALE LIBERTA’ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO: – LIBERTÀ DI PENSIERO – LIBERTÀ DI CORRISPONDENZA – LIBERTÀ DI RIUNIONE E ASSOCIAZIONE – LIBERTÀ DI CRONACA LIBERTA’ RELIGIOSA LIBERTA’ SESSUALE: NOZIONE DI LIBERTÀ SESSUALE – LIMITI DEL DIRITTO ALLA LIBERTÀ SESSUALE – REATO DI STALKING. DIRITTI SOCIALI LE FONTI INTERNAZIONALI – DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO – CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI – CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA LE FONTI NAZIONALI – LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
( testi)
G. NARDELLI, TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI – EDIZIONI KAPPA, 2009
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6
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IUS/09
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901819 -
INFORMATICA E ABILITÀ INFORMATICHE MULTIMEDIALI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE IL RAGGIUNGIMENTO DEI SEGUENTI OBIETTIVI: APPROCCIO MORBIDO ALLE TECNOLOGIE INFORMATICHE; RECUPERO DEL SENSO PRATICO NELL’UTILIZZAZIONE DEL PC; RAPPORTO UTILITARIO CON LA MACCHINA.
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CARDINALI CRISTIANA
( programma)
IL CORSO UTILIZZA PROGRAMMI COME WINDOWS E OFFICE 2010, E SPIEGA COME IL LORO UTILIZZO SI È MODIFICATO NEL TEMPO.
( testi)
- MANUALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE EUROPEA DI GUIDA DEL COMPUTER (ECDL) - QUALSIASI EDIZIONE – MOD. 1,2,3,4,6. - CARDINALI C., EMPATIA, GNOSEOLOGIA E APPRENDIMENTO IN RETE, ARMANDO CURCIO EDITORE 2010
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6
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INF/01
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901822 -
ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RENDERE GLI STUDENTI CONSAPEVOLI DELLA COMPLESSITÀ DELL’ETICA E DELLA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE IN AMBITO. SI ESAMINERANNO IL CONCETTO DI RESPONSABILITÀ E QUELLO DI EMPATIA QUALI CONDIZIONI DI POSSIBILITÀ DI UNA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA INTEGRA. CONCETTI QUESTI FONDAMENTALI PER LA PROFESSIONE DI EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITÀ E PIÙ IN GENERALE PER CHI SI OCCUPA DI SCIENZE UMANE.
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6
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M-FIL/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901827 -
MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE
(obiettivi)
I CONTENUTI DISCIPLINARI SONO: CONOSCENZE DI BASE RELATIVE ALL’IGIENE GENERALE, ALLA PREVENZIONE E ALLA PROFILASSI DELLE MAGGIORI MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI E DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE; NOZIONI DI BASE SULLA RIABILITAZIONE.
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PALAMARA GUIDO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
-
IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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6
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MED/42
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901830 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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22901830-1 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901830-2 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901831 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - BASE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901832 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901833 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
(obiettivi)
INTEGRAZIONE DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI NEUROLOGICO, NEUROPSICOLOGICO, PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, COMUNICATIVO, INTERPRETATIVO NONCHÉ DELLE CONOSCENZE RELATIVE AI MODELLI DELLA MENTE E DELL’INTELLIGENZA CON GLI ASPETTI INNOVATIVI DELLA RICERCA PEDAGOGICA. ANALISI DEI SIGNIFICATI E DEGLI ASPETTI DINAMICI DELLA COMUNICAZIONE UMANA; CAPACITÀ DI INTERPRETAZIONE E USO DEGLI STRUMENTI NECESSARI ALLA RI-LETTURA E ALLA RI-COSTRUZIONE DEL SÉ: LA NARRAZIONE BIOGRAFICA, AUTOBIOGRAFICA E SOCIOGRAFICA. PERCEZIONE, ORGANIZZAZIONE E ATTUALITÀ DEL SAPERE IN CORRELAZIONE CON IL CAMBIAMENTO.
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22901833-1 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901833-2 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901834 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - BASE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
PICCIONE V., MAPPE EDUCATIVE E FORMATIVE 1. I NUOVI SETTING PEDAGOGICI, AEMME, ROMA 2008GIULIANI V., L'ACQUA COME ELEMENTO MEDIATORE IN EDUCAZIONE E TERAPIA, AEMME, ROMA 2010RAPONI R., STRUMENTI ED ESPRESSIVITÀ. DALLA PAROLA ALLA VOCE, AEMME, ROMA 2010MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901835 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
PICCIONE V., MAPPE EDUCATIVE E FORMATIVE 1. I NUOVI SETTING PEDAGOGICI, AEMME, ROMA 2008GIULIANI V., L'ACQUA COME ELEMENTO MEDIATORE IN EDUCAZIONE E TERAPIA, AEMME, ROMA 2010RAPONI R., STRUMENTI ED ESPRESSIVITÀ. DALLA PAROLA ALLA VOCE, AEMME, ROMA 2010MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901842 -
TIROCINIO
(obiettivi)
IL CORSO INDIVIDUA ED ELABORA PROGETTI EDUCATIVI DI DUE DIVERSI TIPI: QUELLO PROPRIO DELLO STUDENTE IMPEGNATO NELLA SUA ESPERIENZA FORMATIVA PRESSO I SERVIZI ALLA PERSONA CON I QUALI IL CORSO DI LAUREA È LEGATO DA UN REGIME DI CONVENZIONI; QUELLO PROPRIO DELLA PROFESSIONE IN BASE AL QUALE LE CONOSCENZE STRATEGICHE E METODOLOGICHE VENGONO IMPEGNATE PER COSTRUIRE COMPETENZE EDUCATIVE ED OPERATIVE DA ADOTTARE CON SPECIFICI CASI PATOLOGICI E PSICOPATOLOGICI. LA SUPERVISIONE COSTITUISCE STRATEGIA FORMATIVA FONDAMENTALE ALL’INTERNO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ESPERITO DALLO STUDENTE.
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OCCULTO RAFFAELE
( programma)
- LA PROFESSIONE DI EDUCATORE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA; - LINEE D’INDIRIZZO TEORICO, D’ORIENTAMENTO E METODOLOGICO DELL’ATTIVITÀ DI TIROCINIO COME FORMAZIONE SUL CAMPO DEL RELATIVO PROFILO PROFESSIONALE; - ANALISI STORICA E SOCIALE DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E SOCIO-SANITARI COME SEDI DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE; - ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE FORMATIVA SULLE ESPERIENZE FORMATIVE DI TIROCINIO PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE; - METODI E TECNICHE DEL LAVORO DI GRUPPO COME STRATEGIE FORMATIVE DI UNA PROFESSIONE A RILEVANTE VALENZA SOCIALE.
( testi)
1) OCCULTO R., IL LAVORO DI EDUCATORE. FORMAZIONE, METODOLOGIA, NUOVI SCENARI SOCIALI, CAROCCI FABER, ROMA 2007; 2) CHIARLE PREVER F., PIDELLO M., RONDA L. (A CURA DI) LA RESPONSABILITÀ DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE. ETICA E PRASSI DEL LAVORO SOCIO-EDUCATIVO, CAROCCI FABER, ROMA 2002; 3) FRABBONI F., PINTO MINERVA F., MANUALE DI PEDAGOGICA GENERALE, EDIZ. LATERZA, BARI 2000; 4) DE MONTICELLI R., LA FENOMENOLOGIA COME METODO DI RICERCA FILOSOFICA E LA SUA ATTUALITÀ, GUERINI E ASSOCIATI, MILANO 2003.
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GATTI FRANCESCO
( programma)
- LA PROFESSIONE DI EDUCATORE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA; - LINEE D’INDIRIZZO TEORICO, D’ORIENTAMENTO E METODOLOGICO DELL’ATTIVITÀ DI TIROCINIO COME FORMAZIONE SUL CAMPO DEL RELATIVO PROFILO PROFESSIONALE; - ANALISI STORICA E SOCIALE DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E SOCIO-SANITARI COME SEDI DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE; - ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE FORMATIVA SULLE ESPERIENZE FORMATIVE DI TIROCINIO PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE; - METODI E TECNICHE DEL LAVORO DI GRUPPO COME STRATEGIE FORMATIVE DI UNA PROFESSIONE A RILEVANTE VALENZA SOCIALE.
( testi)
1) OCCULTO R., IL LAVORO DI EDUCATORE. FORMAZIONE, METODOLOGIA, NUOVI SCENARI SOCIALI, CAROCCI FABER, ROMA 2007; 2) CHIARLE PREVER F., PIDELLO M., RONDA L. (A CURA DI) LA RESPONSABILITÀ DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE. ETICA E PRASSI DEL LAVORO SOCIO-EDUCATIVO, CAROCCI FABER, ROMA 2002; 3) FRABBONI F., PINTO MINERVA F., MANUALE DI PEDAGOGICA GENERALE, EDIZ. LATERZA, BARI 2000; 4) DE MONTICELLI R., LA FENOMENOLOGIA COME METODO DI RICERCA FILOSOFICA E LA SUA ATTUALITÀ, GUERINI E ASSOCIATI, MILANO 2003.
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12
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22901843 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA DISCIPLINA CONSISTONO NELLA ACQUISIZIONE DI UN LESSICO DI BASE FILOSOFICO, IN UNA INQUADRATURA STORICA DELLA RIFLESSIONE FILOSOFICA E NEL SUO SVILUPPO ALL’INTERNO DELLA CULTURA OCCIDENTALE, NELLA COMPRENSIONE DELLE PRINCIPALI TEORIE FILOSOFICHE.
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IMPARA PAOLO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE COME OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI METTERE LO STUDENTE A CONTATTO DIRETTO CON I TESTI FILOSOFICI ANTICHI E DI FORNIRGLI GLI STRUMENTI STORICI, FILOSOFICI E FILOLOGICI PER INTERPRETARLI, COMPRENDERNE L’ORIGINALITÀ E LA SPECIFICITÀ E COMMENTARLI CON OPPORTUNA PERIZIA ERMENEUTICA, ANCHE SULLO SFONDO DI ADEGUATI RINVII ALLE PRINCIPALI CORRENTI STORIOGRAFICHE SUL PENSIERO ANTICO. IL FEDONE FA PARTE DEI DIALOGHI COSIDDETTI SOCRATICI, QUELLI CIOÈ CHE RISPECCHIANO L’INSEGNAMENTO DEL GRANDE MAESTRO, MA RIVELA GIÀ UNA FORTE AUTONOMIA NEL PENSIERO DI PLATONE. IL TEMA AFFRONTATO E DISCUSSO IN QUESTO DIALOGO CON SERRATA DIALETTICA E STUPEFACENTE PSICOLOGIA È QUELLO, INDUBBIAMENTE COMPLESSO, DELLA NATURA DELL’ANIMA, DELLE SUE CONTRASTANTI TENDENZE, DELLA SUA ESSENZA IMMORTALE.
( testi)
TESTI DI RIFERIMENTO - PLATONE, FEDONE, QUALSIASI EDIZIONE (ALL EDITION). - IMPARA P., PLATONE FILOSOFO DELL’EDUCAZIONE, ARMANDO EDITORE 2002.
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6
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M-FIL/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902177 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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22902177-1 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902177-2 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902178 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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22902178-1 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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6
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MED/25
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902178-2 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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3
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MED/25
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902180 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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3
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MED/25
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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22902181-1 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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6
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MED/39
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181-2 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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3
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MED/39
|
18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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6
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MED/39
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902183 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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3
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MED/39
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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6
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M-PED/03
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30
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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CASADEI MARIA GRAZIA
( programma)
I FONDAMENTI TEORICI E LE APPLICAZIONI METODOLOGICO-OPERATIVE FORNITI DAL DIBATTITO PEDAGOGICO ATTUALE INTORNO AI FENOMENI CHE POSSONO “PREDISPORRE” ALLA DEVIANZA, RAPPRESENTANO LA BASE DI PARTENZA PER UNA RIFLESSIONE SU ALCUNE PROBLEMATICHE EMERGENTI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA: - LA REALTÀ DEL DISAGIO MINORILE - LA MARGINALITÀ COME CONDIZIONE PROVOCATA DALL’EMARGINAZIONE - LA PREVENZIONE COME PROMOZIONE EDUCATIVA - IL RECUPERO DALLA DEVIANZA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE - IDENTITÀ, RUOLO E FORMAZIONE DELL'EDUCATORE.
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO PER UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, (IN CORSO DI STAMPA), 2011 - CAVALLO M., RAGAZZI SENZA, MONDADORI, MILANO, 2002 - CAMBI F.-CATARSI E.-COLICCHI E.-FRATINI C.-MUZI M., LE PROFESSIONALITÀ EDUCATIVE. TIPOLOGIA, INTERPRETAZIONE E MODELLO, CAROCCI, ROMA, 2003 SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE TESTO: SARTARELLI G., PEDAGOGIA PENITENZIARIA E DELLA DEVIANZA, ARACNE, ROMA, 2005.
-
DE ANGELIS BARBARA
( programma)
I FONDAMENTI TEORICI E LE APPLICAZIONI METODOLOGICO-OPERATIVE FORNITI DAL DIBATTITO PEDAGOGICO ATTUALE INTORNO AI FENOMENI CHE POSSONO “PREDISPORRE” ALLA DEVIANZA, RAPPRESENTANO LA BASE DI PARTENZA PER UNA RIFLESSIONE SU ALCUNE PROBLEMATICHE EMERGENTI NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA: - LA REALTÀ DEL DISAGIO MINORILE - LA MARGINALITÀ COME CONDIZIONE PROVOCATA DALL’EMARGINAZIONE - LA PREVENZIONE COME PROMOZIONE EDUCATIVA - IL RECUPERO DALLA DEVIANZA ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE - IDENTITÀ, RUOLO E FORMAZIONE DELL'EDUCATORE.
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO PER UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, (IN CORSO DI STAMPA), 2011 - CAVALLO M., RAGAZZI SENZA, MONDADORI, MILANO, 2002 - CAMBI F.-CATARSI E.-COLICCHI E.-FRATINI C.-MUZI M., LE PROFESSIONALITÀ EDUCATIVE. TIPOLOGIA, INTERPRETAZIONE E MODELLO, CAROCCI, ROMA, 2003 SI CONSIGLIA LA LETTURA DEL SEGUENTE TESTO: SARTARELLI G., PEDAGOGIA PENITENZIARIA E DELLA DEVIANZA, ARACNE, ROMA, 2005.
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6
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M-PED/03
|
36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902191 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, DELL’ORGANIZZAZIONE DEI POTERI PUBBLICI, DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLO STATO, DELL’UNIONE EUROPEA, DELLE REGIONI E DEL GOVERNO LOCALE. SI PROPONE INOLTRE DI FAR CONOSCERE ED ANALIZZARE LA NORMATIVA POSTA A TUTELA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI COSTITUZIONALMENTE GARANTITI.
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6
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IUS/08
|
36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22910001 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - INGLESE
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1
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-
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910002 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - FRANCESE
|
1
|
|
-
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-
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-
|
-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910003 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - SPAGNOLO
|
1
|
|
-
|
-
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-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22902344 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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22902344-1 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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6
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M-PED/01
|
36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
|
ITA |
22902344-2 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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3
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M-PED/01
|
18
|
-
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-
|
-
|
Attività formative di base
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ITA |
22902345 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - BASE
(obiettivi)
INTEGRARE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, MORFO-LINGUISTICO, COMUNICATIVO, CONOSCENZE DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE CON COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, DIDATTICHE.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
DEFINIZIONE E APPROFONDIMENTO DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE E SINTOMATOLOGICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE; INTERPRETAZIONE DI ASPETTI E COMPORTAMENTI PSICOPATOLOGICI; RIFERIMENTI DETTAGLIATI ALLE COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, RIABILITATIVE, DIDATTICHE. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E TECNICHE PER L’USO DI STRUMENTI METODOLOGICI E DIDATTICI SPECIFICI PER L’OSSERVAZIONE, E L’ASCOLTO. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE SPECIFICA, DAL PUNTO DI VISTA PSICOPEDAGOGICO, DELLE PATOLOGIE E DEI COMPORTAMENTI PATOLOGICI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA. CAPACITÀ DI PROGRAMMARE INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI PER LE SPECIFICHE PATOLOGIE ANCHE IN CONSEGUENZA DELLA DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE DIAGNOSTICHE ICD, DSM, ICF, DEI PROFILI SINTOMATICI E DEI METODI OSSERVATIVI.
( testi)
DE CICCO R., LE RADICI UMANE DELLA FOLLIA: SOGLIE DELLA MEDIABILITÀ, STIGMA, PREGIUDIZIO E CONFLITTO, AEMME, ROMA 2009 DE MAIO C., VITELLI D., ... E MI SCOPRO A SORRIDERE, AEMME, ROMA 2010 BORGNA E., L’ARCIPELAGO DELLE EMOZIONI, FELTRINELLI, MILANO 2002 MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008 BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902346 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e approfondimento delle caratteristiche specifiche e sintomatologiche delle patologie e delle psicopatologie; interpretazione di aspetti e comportamenti psicopatologici; riferimenti dettagliati alle competenze metodologiche, strategiche, tecniche, riabilitative, didattiche. Definizione e caratterizzazione delle competenze organizzative e tecniche per l’uso di strumenti metodologici e didattici specifici per l’osservazione, e l’ascolto. Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, delle patologie e dei comportamenti patologici dell'infanzia e dell'adolescenza. Capacità di programmare interventi educativi mirati per le specifiche patologie anche in conseguenza della definizione delle categorie diagnostiche ICD, DSM, ICF, dei profili sintomatici e dei metodi osservativi.
( testi)
De Cicco R., Le radici umane della follia: soglie della mediabilità, stigma, pregiudizio e conflitto, Aemme, Roma 2009De Maio C., Vitelli D., ... E mi scopro a sorridere, Aemme, Roma 2010Borgna E., L’arcipelago delle emozioni, Feltrinelli, Milano 2002 Miliacca C., La pellicola e lo psicologo, Aemme, Roma 2008Borgna E., Noi siamo un colloquio, Feltrinelli, Milano 1999
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902347 -
DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE E DEI SISTEMI URBANI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DELL’ASSETTO GIURIDICO RELATIVO AL SISTEMA DELLA SICUREZZA SOCIALE CHIARENDO GLI ISTITUTI FONDAMENTALI CHE RISULTANO DALLA DISCIPLINA PIÙ RECENTE DELLA MATERIA IN AMBITO NAZIONALE, EUROPEO ED INTERNAZIONALE.
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6
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IUS/08
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22910004 -
LABORATORIO DI PEDAGOGIA PENITENZIARIA
(obiettivi)
PARTENDO DAI BISOGNI EDUCATIVI E DAL RUOLO CHIAVE DELL’IMPEGNO PEDAGOGICO NELL’INTERVENTO DI PREVENZIONE E RECUPERO DELLA DEVIANZA E DELLA CRIMINALITÀ MINORILE, IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE I FENOMENI E LE DINAMICHE DEL DISAGIO E DELLA DEVIANZA METTENDO A CONFRONTO TEORIA E PRASSI, COINVOLGENDO LO STUDENTE IN UN PERCORSO IMPEGNATO AD ACQUISIRE UN SAPERE CRITICO RELATIVO A CONOSCENZE SPECIFICHE ATTE A FAR COGLIERE E A MATURARE ITER FORMATIVI STRETTAMENTE LEGATI ALL’UTILIZZO PROFESSIONALE.
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2
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M-PED/03
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24
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902403 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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22902403-1 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902403-2 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902404 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - BASE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’ESPERIENZA È IL LUOGO DI INCONTRO, IN CUI LA DIMENSIONE LOGICA SI FONDE CON QUELLA PRATICA. LO STRUMENTALISMO GNOSEOLOGICO SOSTENUTO DA DEWEY NEGA IL CARATTERE PURAMENTE PASSIVO DEL PROCESSO CONOSCITIVO, SOTTOLINEANDO, AL CONTRARIO, COME QUEST’ULTIMO SIA GIÀ, IN SÉ, UN AGIRE. L’INTELLIGENZA HA IL COMPITO DI RIORGANIZZARE SENZA POSA L’ESPERIENZA E L’EDUCAZIONE SVOLGE LA MEDESIMA FUNZIONE NELL’AVVICENDAMENTO DELLE GENERAZIONI, CONSENTENDO COSÌ SIA LA CONTINUITÀ SIA IL CAMBIAMENTO. L’EDUCAZIONE È COSÌ RICOSTRUZIONE E RIORGANIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA CHE ACCRESCE IL SIGNIFICATO DELL’ESPERIENZA STESSA E AUMENTA L’ABILITÀ DI DIRIGERE IL CORSO DELL’ESPERIENZA STESSA.
( testi)
DEWEY J., ESPERIENZA E EDUCAZIONE, LA NUOVA ITALIA, 1993 IMPARA P., PENSIERO E LINGUAGGIO NELLA INIZIALITÀ EDUCATIVA, MONDADORI 2010 IMPARA P., LA PROGETTUALITÀ PEDAGOGICA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA, ARMANDO CURCIO 2011.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902405 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’ESPERIENZA È IL LUOGO DI INCONTRO, IN CUI LA DIMENSIONE LOGICA SI FONDE CON QUELLA PRATICA. LO STRUMENTALISMO GNOSEOLOGICO SOSTENUTO DA DEWEY NEGA IL CARATTERE PURAMENTE PASSIVO DEL PROCESSO CONOSCITIVO, SOTTOLINEANDO, AL CONTRARIO, COME QUEST’ULTIMO SIA GIÀ, IN SÉ, UN AGIRE. L’INTELLIGENZA HA IL COMPITO DI RIORGANIZZARE SENZA POSA L’ESPERIENZA E L’EDUCAZIONE SVOLGE LA MEDESIMA FUNZIONE NELL’AVVICENDAMENTO DELLE GENERAZIONI, CONSENTENDO COSÌ SIA LA CONTINUITÀ SIA IL CAMBIAMENTO. L’EDUCAZIONE È COSÌ RICOSTRUZIONE E RIORGANIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA CHE ACCRESCE IL SIGNIFICATO DELL’ESPERIENZA STESSA E AUMENTA L’ABILITÀ DI DIRIGERE IL CORSO DELL’ESPERIENZA STESSA.
( testi)
DEWEY J., ESPERIENZA E EDUCAZIONE, LA NUOVA ITALIA, 1993 IMPARA P., PENSIERO E LINGUAGGIO NELLA INIZIALITÀ EDUCATIVA, MONDADORI 2010 IMPARA P., LA PROGETTUALITÀ PEDAGOGICA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA, ARMANDO CURCIO 2011.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902406 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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22902406-1 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902406-2 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902407 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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SANTARONE DONATO
( programma)
Didattica interculturale. Educazione interculturale. Marxismo e educazione: l’uomo onnilaterale, la formazione politecnica, l’unità di lavoro e istruzione, l’universalità della formazione, l’educazione come fattore di superamento della mercificazione e dell’alienazione, l’internazionalismo e i processi di globalizzazione.Didattica interculturale della letteratura.
( testi)
TESTI D’ESAME 1. MASSIMILIANO FIORUCCI (A CURA DI), UNA SCUOLA PER TUTTI. IDEE E PROPOSTE PER UNA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE, FRANCOANGELI, MILANO 2011.
2. DONATELLO SANTARONE, LA MEDIAZIONE LETTERARIA. PERCORSI INTERCULTURALI SU TESTI DI DANTE, TASSO, MORAVIA, FORTINI, ARBASINO, DEFOE, TOURNIER, COETZEE, EMECHETA, SARO-WIWA, PALUMBO, PALERMO 2005.
3. MARIO ALIGHIERO MANACORDA, MARX E L’EDUCAZIONE, ARMANDO, ROMA 2008.
4. UN TESTO A SCELTA TRA I SEGUENTI:
DANIEL DEFOE, LE AVVENTURE DI ROBINSON CRUSOE, EINAUDI, TORINO 1998. MICHEL TOURNIER, VENERDÌ O IL LIMBO DEL PACIFICO, EINAUDI, TORINO1994. JOHN MAXWELL COETZEE, FOE, EINAUDI, TORINO 2005. KEN SARO-WIWA, SOZABOY, BALDINI CASTOLDI DALAI, MILANO 2005. BUCHI EMECHETA., CITTADINA DI SECONDA CLASSE, GIUNTI, FIRENZE 2004. CHINUA ACHEBE, IL CROLLO, JACA-BOOK-EDIZIONI E/O, MILANO-ROMA 2002. ENNIO FLAIANO, TEMPO DI UCCIDERE, RIZZOLI, MILANO 2000. ALBERTO MORAVIA, UN’IDEA DELL’INDIA. MILANO, BOMPIANI 2000. PIER PAOLO PASOLINI, L’ODORE DELL’INDIA, GUANDA, PARMA 2000. FRANCO FORTINI, ASIA MAGGIORE. VIAGGIO NELLA CINA E ALTRI SCRITTI, MANIFESTO LIBRI, ROMA 2007. JOHN FANTE, ASPETTA PRIMAVERA, BANDINI, EINAUDI, TORINO 2005. MARIO VARGAS LLOSA, IL SOGNO DEL CELTA, EINAUDI, TORINO 2011.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902408 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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SANTARONE DONATO
( programma)
Didattica interculturale. Educazione interculturale. Marxismo e educazione: l’uomo onnilaterale, la formazione politecnica, l’unità di lavoro e istruzione, l’universalità della formazione, l’educazione come fattore di superamento della mercificazione e dell’alienazione, l’internazionalismo e i processi di globalizzazione.Didattica interculturale della letteratura.
( testi)
TESTI D’ESAME 1. MASSIMILIANO FIORUCCI (A CURA DI), UNA SCUOLA PER TUTTI. IDEE E PROPOSTE PER UNA DIDATTICA INTERCULTURALE DELLE DISCIPLINE, FRANCOANGELI, MILANO 2011.
2. DONATELLO SANTARONE, LA MEDIAZIONE LETTERARIA. PERCORSI INTERCULTURALI SU TESTI DI DANTE, TASSO, MORAVIA, FORTINI, ARBASINO, DEFOE, TOURNIER, COETZEE, EMECHETA, SARO-WIWA, PALUMBO, PALERMO 2005.
3. MARIO ALIGHIERO MANACORDA, MARX E L’EDUCAZIONE, ARMANDO, ROMA 2008.
4. UN TESTO A SCELTA TRA I SEGUENTI:
DANIEL DEFOE, LE AVVENTURE DI ROBINSON CRUSOE, EINAUDI, TORINO 1998. MICHEL TOURNIER, VENERDÌ O IL LIMBO DEL PACIFICO, EINAUDI, TORINO1994. JOHN MAXWELL COETZEE, FOE, EINAUDI, TORINO 2005. KEN SARO-WIWA, SOZABOY, BALDINI CASTOLDI DALAI, MILANO 2005. BUCHI EMECHETA., CITTADINA DI SECONDA CLASSE, GIUNTI, FIRENZE 2004. CHINUA ACHEBE, IL CROLLO, JACA-BOOK-EDIZIONI E/O, MILANO-ROMA 2002. ENNIO FLAIANO, TEMPO DI UCCIDERE, RIZZOLI, MILANO 2000. ALBERTO MORAVIA, UN’IDEA DELL’INDIA. MILANO, BOMPIANI 2000. PIER PAOLO PASOLINI, L’ODORE DELL’INDIA, GUANDA, PARMA 2000. FRANCO FORTINI, ASIA MAGGIORE. VIAGGIO NELLA CINA E ALTRI SCRITTI, MANIFESTO LIBRI, ROMA 2007. JOHN FANTE, ASPETTA PRIMAVERA, BANDINI, EINAUDI, TORINO 2005. MARIO VARGAS LLOSA, IL SOGNO DEL CELTA, EINAUDI, TORINO 2011.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902409 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - I ANNO
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DI COMPETENZE FONATORIE, LESSICALI, GRAMMATICALI, SINTATTICHE E DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. ACQUISIZIONE DI COMPETENZE ELABORATIVE PER LA COMPRENSIONE E L’ESPRESSIONE IN LINGUA INGLESE
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
INDIVIDUAZIONE DEI SISTEMI LESSICALI, GRAMMATICI, SINTATTICI, PROSODICI, DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. COMPOSIZIONE DI TESTI SCRITTI ED ORALI IN LINGUA INGLESE. INDIVIDUAZIONE DI UN LESSICO SPECIFICO DELLE PROFESSIONI SOCIO-EDUCATIVE.
( testi)
PICCIONE V.A. (ED.), MINORS AND NEW UNIVERSAL RIGHTS, AEMME, ROMA 2008
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6
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L-LIN/12
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902410 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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22902410-1 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902410-2 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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3
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L-LIN/12
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902411 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - BASE
(obiettivi)
POTENZIAMENTO DI COMPETENZE FONATORIE, LESSICALI, GRAMMATICALI, SINTATTICHE E DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. POTENZIAMENTO DI COMPETENZE ELABORATIVE PER LA COMPRENSIONE E L’ESPRESSIONE IN LINGUA INGLESE USO COMPETENTE DELLE STRUTTURE GRAMMATICALI E SINTATTICHE DELL’INGLESE. LESSICO PEDAGOGICO AMPIO
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
LINGUAGGI NARRATIVO, SCIENTIFICO, PEDAGOGICO. SISTEMI LESSICALI, GRAMMATICI, SINTATTICI. ANALISI ED ELABORAZIONE DEI TESTI. COMPOSIZIONE DI TESTI SCRITTI ED ORALI. USO DI UN LESSICO SPECIFICO DELLE PROFESSIONI SOCIO-EDUCATIVE.
( testi)
PICCIONE VINCENZO A., THE NEW PEDAGOGICAL SETTINGS, AEMME, ROMA 2012 IHEJIRIKA T.C., EMBRACING STREET CHILDREN. BETWEEN MYTHS AND REALITY, AEMME, ROMA 2009
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902412 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Linguaggi narrativo, scientifico, pedagogico.Sistemi lessicali, grammatici, sintattici.Analisi ed elaborazione dei testi.Composizione di testi scritti ed orali.Uso di un lessico specifico delle professioni socio-educative.
( testi)
Piccione Vincenzo A., The new pedagogical settings, Aemme, Roma 2012Ihejirika T.C., Embracing street children. Between myths and reality, Aemme, Roma 2009
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3
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L-LIN/12
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18
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902413 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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22902413-1 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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6
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M-PED/02
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36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902413-2 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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3
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M-PED/02
|
18
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Attività formative di base
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ITA |
22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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CANTATORE LORENZO
( programma)
IL CORSO CONSISTE IN UNA SERIE DI LEZIONI DURANTE LE QUALI IL DOCENTE ILLUSTRERÀ LO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L’INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI. DURANTE LE LEZIONI SARÀ DATO AMPIO SPAZIO ALLA LETTURA E AL COMMENTO DI BRANI DI OPERE DI AUTORI CONSIDERATI CLASSICI DELLA LETTERATURA GIOVANILE (DICKENS, TWAIN, COLLODI, DE AMICIS, SALGARI, VERNE, VAMBA ECC.). PARTICOLARE RILIEVO SARÀ DATO ALLE TECNICHE DI LETTURA DI E CON BAMBINI.
( testi)
P. BOERO, C. DE LUCA, LA LETTERATURA PER L’INFANZIA, ROMA-BARI, LATERZA G. RODARI, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, TORINO, EINAUDI R. VALENTINO MERLETTI, B. TOGNOLINI, LEGGIMI FORTE. ACCOMPAGNARE I BAMBINI NEL GRANDE UNIVERSO DELLA LETTURA, MILANO, SALANI. TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) CHARLES DICKENS, OLIVER TWIST (1838) 2) HARRIET BEECHER STOWE, LA CAPANNA DELLO ZIO TOM (1853) 3) JULES VERNE, IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (1873) 4) MARK TWAIN, LE AVVENTURE DI TOM SAWYER (1876) 5) HECTOR MALOT, SENZA FAMIGLIA (1878) 6) JOHANNA SPYRI, HEIDI (1880) 7) EMILIO SALGARI, IL CORSARO NERO (1898) 8) JACK LONDON, ZANNA BIANCA (1906) 9) VAMBA, IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA (1909) 10) FRANCES H. BRNETT, IL GIARDINO SEGRETO (1909).
TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) DINO BUZZATI, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA (1945) 2) GIANNI RODARI, LE AVVENTURE DI CIPOLLINO (1951) 3) ITALO CALVINO, MARCOVALDO OVVERO LE STAGIONI IN CITTÀ (1963) 4) BIANCA PITZORNO, CLOROFILLA E IL CIELO BLU (1973) 5) DANIEL PENNAC, L’OCCHIO DEL LUPO (1984) 6) ROALD DAHL, MATILDE ((1988) 7) ROBERTO PIUMINI, MATTIA E IL NONNO (1997) 8) JOANNE KATHLEEN ROWLING, HARRRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE (1997) 9) ISABEL ALLENDE, LA CITTÀ DELLE BESTIE (2003) 10) JOHN BOYNE, IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE (2006).
PER OGNI TESTO SCELTO SI RICHIEDE UN'AMPIA CONOSCENZA DEL CONTESTO BIO-BIBLIOGRAFICO DELL'AUTORE E IL CONTESTO STORICO-CULTURALE NEL QUALE SONO STATI SCRITTI. I TESTI SCELTI DOVRANNO ESSERE LETTI INTEGRALMENTE.
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6
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M-PED/02
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902415 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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CANTATORE LORENZO
( programma)
IL CORSO CONSISTE IN UNA SERIE DI LEZIONI DURANTE LE QUALI IL DOCENTE ILLUSTRERÀ LO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L’INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI. DURANTE LE LEZIONI SARÀ DATO AMPIO SPAZIO ALLA LETTURA E AL COMMENTO DI BRANI DI OPERE DI AUTORI CONSIDERATI CLASSICI DELLA LETTERATURA GIOVANILE (DICKENS, TWAIN, COLLODI, DE AMICIS, SALGARI, VERNE, VAMBA ECC.). PARTICOLARE RILIEVO SARÀ DATO ALLE TECNICHE DI LETTURA DI E CON BAMBINI.
( testi)
P. BOERO, C. DE LUCA, LA LETTERATURA PER L’INFANZIA, ROMA-BARI, LATERZA G. RODARI, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, TORINO, EINAUDI R. VALENTINO MERLETTI, B. TOGNOLINI, LEGGIMI FORTE. ACCOMPAGNARE I BAMBINI NEL GRANDE UNIVERSO DELLA LETTURA, MILANO, SALANI. TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) CHARLES DICKENS, OLIVER TWIST (1838) 2) HARRIET BEECHER STOWE, LA CAPANNA DELLO ZIO TOM (1853) 3) JULES VERNE, IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (1873) 4) MARK TWAIN, LE AVVENTURE DI TOM SAWYER (1876) 5) HECTOR MALOT, SENZA FAMIGLIA (1878) 6) JOHANNA SPYRI, HEIDI (1880) 7) EMILIO SALGARI, IL CORSARO NERO (1898) 8) JACK LONDON, ZANNA BIANCA (1906) 9) VAMBA, IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA (1909) 10) FRANCES H. BRNETT, IL GIARDINO SEGRETO (1909).
TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) DINO BUZZATI, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA (1945) 2) GIANNI RODARI, LE AVVENTURE DI CIPOLLINO (1951) 3) ITALO CALVINO, MARCOVALDO OVVERO LE STAGIONI IN CITTÀ (1963) 4) BIANCA PITZORNO, CLOROFILLA E IL CIELO BLU (1973) 5) DANIEL PENNAC, L’OCCHIO DEL LUPO (1984) 6) ROALD DAHL, MATILDE ((1988) 7) ROBERTO PIUMINI, MATTIA E IL NONNO (1997) 8) JOANNE KATHLEEN ROWLING, HARRRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE (1997) 9) ISABEL ALLENDE, LA CITTÀ DELLE BESTIE (2003) 10) JOHN BOYNE, IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE (2006).
PER OGNI TESTO SCELTO SI RICHIEDE UN'AMPIA CONOSCENZA DEL CONTESTO BIO-BIBLIOGRAFICO DELL'AUTORE E IL CONTESTO STORICO-CULTURALE NEL QUALE SONO STATI SCRITTI. I TESTI SCELTI DOVRANNO ESSERE LETTI INTEGRALMENTE.
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3
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M-PED/02
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902416 -
DIDATTICA SPECIALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
- FONDAMENTI DI DIDATTICA/DIDATTICA SPECIALE: CONCETTI, METODOLOGIE E STRUMENTI - PROCESSO EDUCATIVO, PROGETTUALITÀ, PROGETTAZIONE: DIAGNOSI DEI BISOGNI E FORMULAZIONE OBIETTIVI - LA CREATIVITÀ E LA PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE/INCLUSIONE.
( testi)
- DE ANGELIS B., PROGETTUALITÀ EDUCATIVA E QUALITÀ PEDAGOGICA. UNA ANTOLOGIA DI TESTI, ANICIA, ROMA, 2011 - CAJOLA L., IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE, ANICIA, ROMA,2006 - DE ANGELIS B.-MUZI M., COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO, FORMAZIONE, ANICIA, ROMA, 2003 (CAPITOLI 2,3,5,6,7,8,10) - GASPARI P., NARRAZIONE E DIVERSITÀ, ANICIA, ROMA, 2008 - GIUSTI S.-BATINI F.-DEL SARTO G., NARRAZIONE E INVENZIONE, ERICKSON, TRENTO, 2007.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902439 -
DIDATTICA SPECIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
- FONDAMENTI DI DIDATTICA/DIDATTICA SPECIALE: CONCETTI, METODOLOGIE E STRUMENTI - PROCESSO EDUCATIVO, PROGETTUALITÀ, PROGETTAZIONE: DIAGNOSI DEI BISOGNI E FORMULAZIONE OBIETTIVI - LA CREATIVITÀ E LA PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE/INCLUSIONE.
( testi)
- DE ANGELIS B., PROGETTUALITÀ EDUCATIVA E QUALITÀ PEDAGOGICA. UNA ANTOLOGIA DI TESTI, ANICIA, ROMA, 2011 - CAJOLA L., IL PORTFOLIO DELL’ALLIEVO DISABILE, ANICIA, ROMA,2006 - DE ANGELIS B.-MUZI M., COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO, FORMAZIONE, ANICIA, ROMA, 2003 (CAPITOLI 2,3,5,6,7,8,10) - GASPARI P., NARRAZIONE E DIVERSITÀ, ANICIA, ROMA, 2008 - GIUSTI S.-BATINI F.-DEL SARTO G., NARRAZIONE E INVENZIONE, ERICKSON, TRENTO, 2007.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902459 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902195 -
PROVA FINALE
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5
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22902193 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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12
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-
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901798 -
PEDAGOGIA SPECIALE
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9
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M-PED/03
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54
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901800 -
DIDATTICA SPECIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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22901800-1 -
DIDATTICA SPECIALE
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901800-2 -
DIDATTICA SPECIALE
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902406 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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22902406-1 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902406-2 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901801 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO I SEGUENTI: - ACQUISIRE I CONCETTI DI BASE DELLO SPERIMENTALISMO; - DISTINGUERE LE PROPOSIZIONI DI SENSO COMUNE DAI GIUDIZI SCIENTIFICI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO; - IDENTIFICARE LE PRINCIPALI FORME DELLA DEDUZIONE E DELL’INDUZIONE; - DEFINIRE UN PROBLEMA; - FORMULARE IPOTESI; STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; - SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; ASSUMERE DECISIONI; VALUTARE IL RISCHIO DELLE DECISIONI; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI E METODOLOGICI DELL’INDAGINE EMPIRICA; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA. - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA; - IDENTIFICARE GLI ELEMENTI DELLA DEFINIZIONE DI UN PROBLEMA; - INTERPRETARE E FORMULARE IPOTESI; - STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO.
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LOSITO BRUNO
( programma)
EDUCAZIONE E NATURA. EDUCAZIONE E ISTRUZIONE. DETERMINISMO EDUCATIVO. LA SCUOLA COME ISTITUZIONE SPECIALIZZATA. ATTITUDINI E RENDIMENTO SCOLASTICO. LE VARIABILI CHE INFLUENZANO IL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA RICERCA IN AMBITO EDUCATIVO. DOMANDE DI RICERCA, PROBLEMI E IPOTESI. I MODELLI DI INDAGINE. L’APPROCCIO SPERIMENTALE. VARIABILI E COSTRUTTI. MISURE E SCALE. L’OSSERVAZIONE. LE INTERVISTE NELLA RICERCA EDUCATIVA. PEDAGOGIA SPERIMENTALE E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
( testi)
B. VERTECCHI, LE PAROLE DELLA SCUOLA, MILANO, RSC-LA NUOVA ITALIA, 2002 B. VERTECCHI, G. AGRUSTI, B. LOSITO, ORIGINI E SVILUPPI DELLA RICERCA VALUTATIVA, MILANO, FRANCOANGELI, 2010
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901816 -
LEGISLAZIONE MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO A TUTELA DEL MINORE, A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, AL FINE DI ASSICURARE LA CONOSCENZA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA IN ETÀ EVOLUTIVA E GLI INTERVENTI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI. VIENE ANALIZZATA LA NORMATIVA INERENTE L’ADOZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, L’AFFIDAMENTO FAMILIARE, LE LEGGI DIRETTE A SUPPORTARE IL RAPPORTO GENITORIALE, LE LEGGI A TUTELA DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA DALLA VIOLENZA NELLE RELAZIONI FAMILIARI, LE LEGGI SULLA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE PUBBLICHE, SULL’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA. VIENE, INOLTRE, ANALIZZATA LA NORMATIVA CHE DISCIPLINA IL PROCESSO PENALE MINORILE E LE DIVERSE FORME DI TUTELA. IL CORSO SI PROPONE DUNQUE DI FORNIRE GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA NECESSARI A QUANTI SI PREPARANO A SVOLGERE LA FUNZIONE IMPEGNATIVA DI SOSTEGNO, PROMOZIONE E TUTELA DEI SOGGETTI IN FORMAZIONE, A RISCHIO DISADATTAMENTO O DEVIANZA.
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6
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IUS/09
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901817 -
TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OGGETTO, DA UN LATO, LO STUDIO DELLA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE QUALE PRESUPPOSTO ESSENZIALE ED IMPRESCINDIBILE AI FINI DELLA SUA TUTELA, IN AMBITO FAMILIARE E SOCIALE, DALL’ALTRO, LO STUDIO DEI FATTORI DI DEVIANZA E DEGLI INTERVENTI ISTITUZIONALI CORRETTIVI. LA SUA FIGURA, IN QUANTO SOGGETTO DI DIRITTO ALLA PROTEZIONE, È RILEVANTE ALL’INTERNO DELL’ANALISI DEGLI ASPETTI GIURIDICI E SOCIALI DA RIFERIRE ALLA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI OGNI INDIVIDUO.
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NARDELLI GIUSEPPE
( programma)
IL CORSO INTENDE OFFRIRE ALCUNE ELEMENTI DI BASE IN MATERIA DI TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI, IN PARTICOLARE IN MATERIA DI LIBERTÀ INDIVIDUALE, DI LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO, DI LIBERTÀ RELIGIOSA, DI LIBERTÀ SESSUALE, COME PREVISTI NELL’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO E NEI TRATTATI INTERNAZIONALI AI QUALI LA REPUBBLICA ITALIANA SI UNIFORMA.
PROGRAMMA: LA LIBERTA’ – A) IN FILOSOFIA – B) JEAN JACQUES ROUSSEAU, BENJAMIN COSTANT E I FILOSOFI ANTICHI E MODERNI – C) NEL DIRITTO COSTITUZIONALE – D) NEL DIRITTO INTERNAZIONALE – E) LA LIBERTÀ GIURIDICA – F) LA LIBERTÀ PERSONALE – G) LA LIBERTÀ DELL’IMPUTATO LA LIBERTA’ INDIVIDUALE (DELITTI CONTRO LA ) – DIFFERENZA TRA IL SIGNIFICATO COSTITUZIONALISTICO E QUELLO PENALISTICO – LA NOZIONE DI LIBERTÀ INDIVIDUALE NEL CODICE PENALE DELITTI CONTRO LA PERSONA: – DELITTI CONTRO LA VITA E LA PERSONALITÀ INDIVIDUALE – DELITTI CONTRO L’ONORE – DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ INDIVIDUALE – DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ PERSONALE – VIOLENZA SESSUALE LIBERTA’ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO: – LIBERTÀ DI PENSIERO – LIBERTÀ DI CORRISPONDENZA – LIBERTÀ DI RIUNIONE E ASSOCIAZIONE – LIBERTÀ DI CRONACA LIBERTA’ RELIGIOSA LIBERTA’ SESSUALE: NOZIONE DI LIBERTÀ SESSUALE – LIMITI DEL DIRITTO ALLA LIBERTÀ SESSUALE – REATO DI STALKING. DIRITTI SOCIALI LE FONTI INTERNAZIONALI – DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO – CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI – CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA LE FONTI NAZIONALI – LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
( testi)
G. NARDELLI, TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI – EDIZIONI KAPPA, 2009
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6
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IUS/09
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22901830 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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22901830-1 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/01
|
36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901830-2 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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3
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M-PED/01
|
18
|
-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902403 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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22902403-1 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
|
6
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M-PED/01
|
36
|
-
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-
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Attività formative di base
|
ITA |
22902403-2 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
|
3
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M-PED/01
|
18
|
-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA DI BASE - 6 CFU - (visualizza)
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22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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MED/25
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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6
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MED/39
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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CANTATORE LORENZO
( programma)
IL CORSO CONSISTE IN UNA SERIE DI LEZIONI DURANTE LE QUALI IL DOCENTE ILLUSTRERÀ LO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L’INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI. DURANTE LE LEZIONI SARÀ DATO AMPIO SPAZIO ALLA LETTURA E AL COMMENTO DI BRANI DI OPERE DI AUTORI CONSIDERATI CLASSICI DELLA LETTERATURA GIOVANILE (DICKENS, TWAIN, COLLODI, DE AMICIS, SALGARI, VERNE, VAMBA ECC.). PARTICOLARE RILIEVO SARÀ DATO ALLE TECNICHE DI LETTURA DI E CON BAMBINI.
( testi)
P. BOERO, C. DE LUCA, LA LETTERATURA PER L’INFANZIA, ROMA-BARI, LATERZA G. RODARI, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, TORINO, EINAUDI R. VALENTINO MERLETTI, B. TOGNOLINI, LEGGIMI FORTE. ACCOMPAGNARE I BAMBINI NEL GRANDE UNIVERSO DELLA LETTURA, MILANO, SALANI. TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) CHARLES DICKENS, OLIVER TWIST (1838) 2) HARRIET BEECHER STOWE, LA CAPANNA DELLO ZIO TOM (1853) 3) JULES VERNE, IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI (1873) 4) MARK TWAIN, LE AVVENTURE DI TOM SAWYER (1876) 5) HECTOR MALOT, SENZA FAMIGLIA (1878) 6) JOHANNA SPYRI, HEIDI (1880) 7) EMILIO SALGARI, IL CORSARO NERO (1898) 8) JACK LONDON, ZANNA BIANCA (1906) 9) VAMBA, IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA (1909) 10) FRANCES H. BRNETT, IL GIARDINO SEGRETO (1909).
TRE TESTI A SCELTA TRA I SEGUENTI: 1) DINO BUZZATI, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA (1945) 2) GIANNI RODARI, LE AVVENTURE DI CIPOLLINO (1951) 3) ITALO CALVINO, MARCOVALDO OVVERO LE STAGIONI IN CITTÀ (1963) 4) BIANCA PITZORNO, CLOROFILLA E IL CIELO BLU (1973) 5) DANIEL PENNAC, L’OCCHIO DEL LUPO (1984) 6) ROALD DAHL, MATILDE ((1988) 7) ROBERTO PIUMINI, MATTIA E IL NONNO (1997) 8) JOANNE KATHLEEN ROWLING, HARRRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE (1997) 9) ISABEL ALLENDE, LA CITTÀ DELLE BESTIE (2003) 10) JOHN BOYNE, IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE (2006).
PER OGNI TESTO SCELTO SI RICHIEDE UN'AMPIA CONOSCENZA DEL CONTESTO BIO-BIBLIOGRAFICO DELL'AUTORE E IL CONTESTO STORICO-CULTURALE NEL QUALE SONO STATI SCRITTI. I TESTI SCELTI DOVRANNO ESSERE LETTI INTEGRALMENTE.
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M-PED/02
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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M-PED/01
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Attività formative di base
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ITA |
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