Gruppo opzionale:
DISCIPLINE METODOLOGICHE INFORMATICHE E DEI LINGUAGGI - (visualizza)
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20702741 -
LINGUA INGLESE - CORSO PROGREDITO
(obiettivi)
Il corso si propone come approfondimento dello studio della lingua inglese, allo scopo di fornire allo studente conoscenze, abilità e competenze riconducibili al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare, l’insegnamento avrà come oggetto lo studio delle strutture morfologiche, sintattiche, semantiche e lessicali della lingua inglese di livello B2, nonché il potenziamento delle principali abilità linguistiche. Al termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di riconoscere e utilizzare correttamente le principali strutture linguistiche e grammaticali della lingua inglese, e avrà sviluppato abilità linguistiche pari al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
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Maurizi Ester
( programma)
Il corso di Inglese Progredito si configura nell'ambito del corso di laurea in Informazione, Editoria e Giornalismo ed è in parte volto a sviluppare le principali abilità linguistiche, e le competenze nelle proprietà morfologiche, sintattiche e semantiche e lessicali della lingua inglese ad un livello B2 o Upper-Intermediate. Una seconda parte del corso è invece volta alla comprensione ed analisi di realia e testi di attualità, ed esercitazione nella produzione di testi di tipo descrittivo e argomentativo. Risultati di apprendimento attesi: alla fine del corso gli studenti saranno competenti nella produzione e ricezione della lingua, orale e scritta, a livello B2, e saranno capaci di una produzione scritta su argomenti di attualità, narrativa, descrittiva ed espositiva.
( testi)
Oxenden, C., Latham-Koenig, C., & Barnes-Murphy, R., English file: Upper-intermediate. Student's book. Fourth Edition. Oxford University Press. Optional (for self-assessment) :Murphy, R., English Grammar in Use, Cambridge University Press. Materiali aggiuntivi distribuiti dall'insegnante durante le lezioni.
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L-LIN/12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710322 -
LINGUISTICA E SOCIETA' - LM
(obiettivi)
Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti una conoscenza di base su metodi, strumenti e approcci della sociolinguistica, che tenga conto dei problemi epistemologici legati alla sua vicinanza con altre discipline. Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di produrre una tesina che attesti la capacità di raccogliere dati e di analizzarli in prospettiva sociolinguistica.
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POMPEI ANNA
( programma)
l modulo si propone come corso introduttivo alla sociolinguistica. A questo scopo si presenteranno la collocazione epistemologica della sociolinguistica, con particolare riguardo agli orientamenti correlazionale e interazionale, le sue nozioni fondamentali e gli strumenti di cui si serve.
( testi)
Berruto, G. – M. Cerruti, (2015), Manuale di sociolinguistica, Torino, UTET
Ulteriore materiale indicato dalla docente a lezione.
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L-LIN/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20709714 -
FUNZIONI E PATOLOGIE DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE - LM
(obiettivi)
L’insegnamento propone un percorso didattico finalizzato all'apprendimento dei principali metodi di classificazione dei disturbi del linguaggio in patologie quali, ad esempio, afasia, autismo, schizofrenia, demenza di Alzheimer. Ampio spazio sarà riservato alla discussione delle relazioni tra disturbi linguistici e processi cognitivi.
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di: a) in grado di utilizzare le conoscenze sulle patologie linguistiche per riflettere sul tema più generale della plausibilità cognitiva dei modelli teorici proposti per dar conto del funzionamento del linguaggio; b) leggere e comprendere articoli scientifici sperimentali in inglese che trattano tematiche relative ai fondamenti cognitivi del linguaggio.
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Erogato presso
20709714 FUNZIONI E PATOLOGIE DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE - LM in Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione LM-92 N0 ADORNETTI INES
( programma)
Il corso affronta il tema delle patologie del linguaggio con particolare attenzione ai deficit che coinvolgono la sfera della comunicazione discorsiva e conversazionale. Tra i casi presi in esame, ampio spazio è riservato alla discussione dei deficit comunicativi che caratterizzano patologie quali l'autismo, la schizofrenia, il trauma cranico. In casi del genere, così come in molte patologie neuropsicologiche e psicopatologiche, i problemi comunicativi riguardano prevalentemente le relazioni tra frasi sul piano del discorso e dipendono da deficit che coinvolgono primariamente la sfera cognitiva, piuttosto che la dimensione specificatamente linguistica. Lo studio delle patologie del discorso diventa, così, modo particolarmente proficuo per indagare una questione più generale estremamente rilevante da un punto di vista teorico: i rapporti tra linguaggio e cognizione.
Si invitano studenti e studentesse a iscriversi alla pagina Moodle del corso per ricevere tutti gli aggiornamenti dalla docente. Il link è il seguente:
https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it/course/view.php?id=1947
Il corso inizierà il 28 febbraio 2023. Le lezioni si svolgeranno secondo il seguente calendario:
- martedì 14-17 aula 16 - mercoledì 14-16 aula 16
( testi)
!!! Programma valido a partire dalla sessione di esami di giugno 2023 unico per tutti gli studenti (non c'è differenza tra studenti frequentanti e non frequentanti)!!!
[-- Chi sostiene l'esame nella sessione gennaio-febbraio 2023 deve fare riferimento al programma 2021-22]
1 libro + 2 articoli:
[Gli articoli saranno messi a disposizione nella pagina Moodle del corso: https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it/course/view.php?id=1947]
(Libro) 1) Adornetti I. (2018) Patologie del linguaggio e della comunicazione. Carocci, Roma
(Articolo 1) Pawełczyk, A., Łojek, E., Żurner, N., Kotlicka‐Antczak, M., & Pawełczyk, T. (2021). Higher order language impairments can predict the transition of ultrahigh risk state to psychosis—An empirical study. Early Intervention in Psychiatry, 15(2), 314-327.
(Articolo 2) Galbraith, N. (2021). Delusions and Pathologies of Belief: Making Sense of Conspiracy Beliefs via the Psychosis Continuum. In Cardella V., Gangemi A. (a cura di) Psychopathology and Philosophy of Mind: What Mental Disorders Can Tell Us About Our Minds (pp. 117-144). Routledge. (disponibile al link: https://ebrary.net/178492/psychology/delusions_pathologies_belief_making_sense_conspiracy_beliefs_psychosis_continuum)
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M-FIL/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710075 -
LINGUISTICA E GIORNALISMO - LM
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare i fondamenti della Linguistica cognitiva applicati alla rilettura critica del discorso giornalistico. Lo scopo principale delle attività di insegnamento/apprendimento previste è quello di favorire, da una parte, la conoscenza delle differenti metodologie d’indagine applicate fin qui per lo studio delle strategie linguistiche prevalenti nei mezzi di comunicazione di massa e in particolare nei giornali, dall’altra quella di evidenziare le novità che il modello olistico può offrire soprattutto nella ridefinizione del rapporto fra grammatica, semantica e concettualizzazione. I tre moduli previsti sono i seguenti: 1. Presentazione della letteratura di riferimento, con analisi critica e confronto dei principali criteri di definizione e classificazione del linguaggio giornalistico e delle sue caratteristiche; 2. Descrizione del modello della linguistica e della semantica cognitive 3. Applicazione a corpora e ontologie del giornalismo settoriale e in particolare di quello riguardante rappresentazioni del corpo, quindi medicali, di moda e dello sport. Oltre che una serie di conoscenze specifiche sul quadro della ricerca linguistica in fatto di giornalismo, lo studente acquisisce la capacità di analizzare criticamente, e anche in chiave interlinguistica, un articolo come atto comunicativo complesso e di rileggerlo alla luce di concetti come frame o dominio e delle relative restrizioni. Una particolare attenzione sarà posta sul tema della produzione/ricezione dei messaggi giornalistici in cartaceo e on line. Le lezioni frontali sono accompagnate. da attività di ricerca applicata e laboratoriale con workshop, esperimenti e indagini su campo per favorire lo sviluppo di competenze teoriche e pratiche.
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CATRICALA' MARIA
( programma)
La linguistica non è una, ma sono tante, così come la lingua (specie quella giornalistica) non è un prodotto dato e confezionato una volta per tutte, ma è il suo farsi e disfarsi. L’obiettivi del corso, dunque, è duplice: 1. da una parte si vuol mettere in luce come i differenti procedimenti metodologici, da quello psciolinguistico a quello storico, da quello testuale, a quello pragamtico-retorico, possono evidenziare modalità di costruzione del pensiero e della parola in maniera del tutto differente. 2. dall’altra, il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti più adeguati a decodificare e intepretare per livelli e unità sistematicamente osservabili, le inforamzioni che si configurano e profilano intorno alle circa trentamila parole dei giornali quotidiani. L’idea di fondo è che attraverso queste due traiettorie si possa formare al contempo un lettore critico attento e uno scrivente comunicatore consapevole della resposabolità civile e morale che ogni mezzo ha nella creazione di spazi concettuali, nella definizione di percezioni collettive positive e negative degli eventi, nonché nella rappresentazione e costruzione del mondo attraverso la caleidoscopica imagery di interi gruppi sociali. Il discorso dei giornali scritti viene in parte messo a confronto anche con quello di altri struemnti di comunicazione di massa e di strutture testuali e ipertestuali diverse, al fine di di/mostrare come lo scarto fra la forma verbale di concettualizzazione possa essere piegata alle esigenze dei vari supporti e alle loro specifiche finalità
( testi)
Catricalà Linguistica e Giornalismo Moirand I discorsi giornalistici Radden G. - Dirven R. Cognitive English Grammar Catricalà Giornalismo di moda
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L-LIN/01
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Attività formative caratterizzanti
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20710609 -
WORD DESIGN AND ADVERTISING - LM
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di definire il linguaggio pubblicitario nella sua qualità di potente strumento di design iconico-linguistico. In considerazione dei modelli cognitivi che accompagnano la gestione delle informazioni, le attività di insegnamento/apprendimento del corso sono finalizzate a spiegare come la pubblicità funzioni da commutatore percettivo degli oggetti della vita quotidiana. Attraverso le diverse fasi di ideazione, nomazione e rappresentazione testuale, si descrivono i passaggi semio-narrativi prevalenti, nonché le regole e i meccanismi di elaborazione di slogan, head line, jingle, body-copy, didascalie e marchionimi. Con il corso si acquisiscono specifiche competenze sulle modalità di de/codifica dei testi pubblicitari e si apprende il modo più adeguato per trascriverli in un repository, interpretarli e riprodurne i meccanismi di violazione grammaticale e di senso in maniera coerente e creativa. Il corso è diviso in tre parti: 1.Il passaggio dal design al design verbale; 2.La grammatica del Linguaggio pubblicitario tra regole e mapping semantici; 3.Il linguaggio pubblicitario intorno al corpo: cataloghi e marchionimi di cosmetica, moda, cibo e sport . Si prevedono work-shop, esercitazioni, esperimenti e indagini su campo.
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CATRICALA' MARIA
( programma)
Il corso è tenuto in lingua inglese e di qui il titolo che in italiano potrebbe suonare, più o meno, Teoria dell’interfaccia lessico-testo e pubblicità. L’idea è presto detta: la lingua della pubblicità non è né un sottocodice di una specifica lingua, né un uso speciale di tutte le lingue, bensì è un codice a sè stante , la cui unità minima di base è un iconotesto. Di qui l’idea che le parole stesse all’interno di tale codice abbiano (in questo ambito, più che in altri similari) una stretta correlazione con una dimensione o narrativa, o descrittiva o di istruzione. Considerata questa importante premessa, le lezioni e le attività sono mirate a pesentare i modelli più adguati a comprendere e decodificare i messaggi della pubblicità considerandone: 1.la struttura testuale , 2. la grammatica delle cosiddette fantaparole; 3. le funzioni e le strategie di valorizzazione; 4.l’attività di Naming e la traducibilità .
( testi)
Catricalà Pubblicità fa rima con assertività (dispensa) Catricalà I cataloghi di vendita per corrispodenza, Firenze, Aida. Catricalà M. One thousand and one ways of reading a brand , Symbolon 4. Acquaviva P. Il nome , Roma, Carocci. Baldini. P. Fantaparole.
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L-LIN/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20711191 -
EPISTEMOLOGIA E COMUNICAZIONE- LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di impiegare gli strumenti dell’epistemologia per studiare i fenomeni comunicativi. A tal fine, si fornirà innanzitutto un’introduzione ai concetti fondamentali della teoria della conoscenza e agli aspetti fondamentali del metodo scientifico. Verranno quindi affrontati alcuni temi di epistemologia sociale quali il disaccordo epistemologico, la testimonianza e le credenze, l’epistemologia degli esperti. Al termine del corso gli studenti avranno acquisito nozioni fondamentali di filosofia della scienza e alcuni strumenti per condurre l'analisi metodologica ed epistemologica dei modelli di comunicazione sviluppati in vari settori disciplinari (come la scienza cognitiva, la psicologia, l'etologia, la teoria dei giochi).
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VIOLA MARCO
( programma)
Il corso di Epistemologia e comunicazione si propone di presentare alcuni strumenti teorici dell’epistemologia (classica e sociale) e di considerarne l’applicazione a due sfere della comunicazione: la comunicazione scientifica e quella digitale. Il corso si dividerà pertanto in tre parti, a ciascuna delle quali saranno dedicate due settimane. La prima parte, Lineamenti di Epistemologia, affronterà alcuni temi classici dell’epistemologia classica, es. la logica e le fallacie argomentative, e dell’epistemologia sociale, es. la testimonianza o l’ingiustizia epistemica. La seconda parte, Comunicazione nella & della scienza, presenterà alcuni elementi della struttura sociale interna della scienza, come la revisione dei pari e la divisione del lavoro cognitivo, nonché del tema della comunicazione scientifica. Infine, nella terza parte, Comunicazione e digitale, si discuteranno temi quali il propagarsi della (dis)informazione tramite reti sociali, alcuni problemi etici e di benessere legati all’architettura di certe piattaforme, nonché il problema dei deepfake e della diffusione non consensuale di immagini intime.
( testi)
• Obbligatorio per tutti: 1. Boem, F. (2021). Forme dell'argomentare e del ragionare. Le Monnier Università. • Due a scelta trai seguenti libri: 1. Massimiano Bucchi (2002). Scienza e società: introduzione alla sociologia della scienza. Il Mulino. 2. Marco Fasoli (2019), Il benessere digitale. Il Mulino. 3. Fabio Paglieri (2020), La disinformazione felice: cosa ci insegnano le bufale. Il Mulino. 4. Luciano Paccagnella (2020). Sociologia della comunicazione nell'era digitale. Il Mulino. 5. NB Uno o due libri possono essere sostituiti rispettivamente con tre o sei articoli da concordare con il docente Bibliografia Di Riferimento a) Lineamenti di epistemologia: • Goldman, Alvin and Cailin O’Connor, "Social Epistemology", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Winter 2021 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = . • Leonard, Nick, "Epistemological Problems of Testimony", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Summer 2021 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = . • Okasha, Samir (2006). Il primo libro di filosofia della scienza. Einaudi.
b) Comunicazione nella & della scienza • Cerroni, A., & Simonella, Z. T. (2014). Sociologia della scienza: capire la scienza per capire la società contemporanea. Carocci editore. • Merton, R. K., & Bucchi, M. (2011). Scienza, religione e politica. Il Mulino. • Viola, M., Vissio, G. (in stampa), L’effetto San Paolo: retoriche della conversione nella religione e nella scienza. • Viola, M. (2019), La scienza dei premi Nobel per le scienze. Quaderni di Sociologia, 82, 83-93. • Gagliardi, F., & Viola, M. (2019), La regola della priorità nella scienza e la scoperta dell’Antimateria. Paradigmi, 38(3), 585-605.
c) Comunicazione e digitale • Henry, N., McGlynn, C., Flynn, A., Johnson, K., Powell, A., & Scott, A. J. (2020). Image-based sexual abuse: A study on the causes and consequences of non-consensual nude or sexual imagery. Routledge. • Arfini, S., Bertolotti, T., & Magnani, L. (2019). Online communities as virtual cognitive niches. Synthese, 196(1), 377-397. • Figà Talamanca, G., & Arfini, S. (2022). Through the newsfeed glass: Rethinking filter bubbles and Echo chambers. Philosophy & Technology, 35(1), 1-34. • Fasoli, M. (2021). The Overuse of Digital Technologies: Human Weaknesses, Design Strategies and Ethical Concerns. Philosophy & Technology, 34(4), 1409-1427. • Viola, M., Voto, C. (in stampa), La diffusione non consensuale di contenuti intimi ai tempi dei deepfake: una controprofezia ottimista. Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio. • Viola, M., Voto, C., Designed to abuse? Deepfakes and the non-consensual diffusion of intimate images.
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M-FIL/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
A SCELTA DELLO STUDENTE - Non è possibile inserire tra gli esami a scelta ulteriori “Idoneità di lingua” conseguite al CLA - (visualizza)
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20711263 -
LABORATORIO DI LINGUAGGIO E SFERA PUBBLICA
(obiettivi)
Il Laboratorio propone un’introduzione al dibattito contemporaneo sul rapporto tra linguaggio e sfera pubblica attraverso la lettura e il commento di testi. L’obiettivo sarà di mettere in luce alcuni nodi problematici rintracciabili nei rapporti tra politica e linguaggio, nell' antropologia filosofica e culturale, nelle diverse tradizioni del pensiero critico. Alla fine del corso lo studente avrà acquisito: 1) avanzata capacità di pensiero critico e contestualizzazione di tipo filosofico; 2) avanzata proprietà di linguaggio e capacità argomentativa in rapporto agli argomenti trattati nel corso; 3) capacità di leggere e analizzare le fonti e il dibattito critico.
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Erogato presso
20711263 LABORATORIO DI LINGUAGGIO E SFERA PUBBLICA in Scienze della Comunicazione L-20 GIARDINI FEDERICA
( programma)
A cura dei proff. Paolo Virno, Marco Mazzeo e Federica Giardini.
Formazione e crisi delle abitudini: ethos e politica I problemi politici della modernità illustrati da Hobbes o Spinoza possono essere affrontati ricostruendo logica e genealogia del concetto di «ethos». Obiettivo del laboratorio è la costruzione di una cassetta degli attrezzi in grado di analizzare quelli che potremmo chiamare «abiti del presente»: le modalità di comportamento caratteristiche, le passioni specifiche, i particolari modi di interazione sociale (e antisociale) tipici di questo scorcio di millennio. Qual è l'etica del capitalismo neoliberale del XXI secolo? Per rispondere a questa domanda sarà necessaria una mossa teorica preliminare, comprendere con maggiore chiarezza cosa intendere con «etica». Meglio esser chiari: il laboratorio liquiderà l'accezione moralistica del termine (etica come moralità, norma che stabilisce il bene e sancisce il male). Proprio per questo, sarà necessario tratteggiare un identikit di partenza di una nozione che rischia, una volta espunta l'opzione moralista, di essere sfuggente. Una selezione di brani dalle Etiche di Aristotele fino alla lettura di un saggio del linguista E. Benveniste circa «l'uomo libero» nel Vocabolario delle istituzioni indoeuropee aiuteranno a capire l'intreccio tra ethos e abitudine, passaggio chiave sia per una teoria dell'agire politico che per un'antropologia linguistica. Qual è, infatti, l'animale che ha bisogno di abitudini? Ad aver bisogno di forme storico-culturali di organizzazione del comportamento è l'animale carente di istinti specializzati (Gehlen), la forma di vita che necessita di produrre i mezzi della sopravvivenza (Marx). Quel che i greci chiamavano «ethos» potrebbe costituire l'anello di congiunzione tra le due definizioni classiche dell'essere umano: i sapiens sono animali politici e gli animali che parlano. Il termine «abitudine» rischia però di generare un equivoco, alludere a una ripetizione piana e appacificante, in grado solo di stabilire consuetudini. Il termine «ethos» sembra indicare, invece, un lato b del problema, una dimensione decisiva che stravolge quella consuetudinaria tanto cara all'empirista del Settecento o al pragmatista modaiolo del secolo appena trascorso. L'ethos è tale solo se è in grado di sovvertire, mettere in crisi, se stesso. In quanto abitudinaria, l'etica è la possibilità di mostrare il volto minaccioso e inquietante dell'abitudine («perturbante» lo chiamerebbe un Freud finalmente politico). Per questa ragione, il laboratorio indagherà due ambiti in cui l'ambivalenza dell'ethos raggiunge il climax: le prassi rituali e l'intreccio tra facoltà del linguaggio e la percezione del mondo. Il primo ambito sarà indagato grazie a un testo di uno dei più importanti filosofi del Novecento italiano: Il mondo magico di E. De Martino. La ritualità magica consiste nell'organizzazione di abitudini della crisi, nella formazione di strutture etiche (ordalie del fuoco, trance sciamaniche) anonime e collettive in grado di mostrare il volto spaesante della pioggia e del vento, del fuoco e del pensiero. Il secondo troverà banco di prova nelle riflessioni di L. Wittgenstein (Ricerche filosofiche parte II; Osservazioni sulla filosofia della psicologia) circa le cosiddette «figure bistabili» nelle quali è possibile vedere, alternativamente e in modo reciprocamente esclusivo, il volto di una lepre o di un coniglio, due profili umani oppure la sagoma di un'anfora. E se fosse la bistabilità, il gioco continuamente possibile di rovesciamento tra figura e sfondo, un tratto definitorio dell'ethos? Lavorando su questi interrogativi, il laboratorio proverà a far ritorno al presente e alla sua ontologia. Con un obiettivo spavaldo che può fare affidamento su un lavoro precedente compiuto alla fine degli anni Ottanta (AAVV, Sentimenti dell'aldiqua, 1990): individuare alcune delle forme etiche tipiche del capitalismo linguistico-finanziario per adocchiarne le intrinseche possibilità di rovesciamento. Qual è il coniglio sovversivo che s'annida nell'anatra chiamata «vita nell'epoca neoliberale»? Quale anfora emerge da quel doppio profilo che gli entusiasti del tempo presente definiscono «formazione permanente» e «precarietà del lavoro»?
( testi)
Verrà fornita una selezione bibliografica a cura dei docenti durante il corso del laboratorio. Per ora è opportuno indicare almeno:
AAVV, Sentimenti dell'aldiqua. Opportunismo, paura, cinismo, nell'età del disincanto, Theoria 1990 (DeriveApprodi 2023) Aristotele, Etica Nicomachea, passi scelti. De Martino E., Il mondo magico, Bollati Boringhieri. L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, parte II, Einaudi. Virno P., Il perturbante contro Freud, in M. Mazzeo, A. Bertollini (a cura di), Sintomi. Per un'antropologia linguistica del mondo contemporaneo, DeriveApprodi 2023.
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710040 -
LABORATORIO DI LINEAMENTI DI GENERE
(obiettivi)
L’insegnamento è inteso a fornire una introduzione sia storica sia di aggiornamento ai dibattiti contemporanei sui principali contributi alla ricerca teorico-politica in ambito femminista e degli studi di genere.
Al termine del corso verranno acquisite: - la conoscenza storica dei principali epoche, movimenti e questioni relativi agli ambiti considerati - la capacità di esposizione e argomentazione scritta e orale
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Erogato presso
20710040 LABORATORIO DI LINEAMENTI DI GENERE in Scienze della Comunicazione L-20 CASTELLI FEDERICA
( programma)
Il laboratorio consiste in una serie di incontri dedicati a nodi e ad autrici fondamentali per orientarsi nella costellazione dei femminismi. Prevede lezioni frontali, attività laboratoriali e attività di scrittura.
Calendario - il venerdì dalle 14.00 alle 19.30
Federica Castelli introduce Jane Addams Sara Marchesi introduce Françoise d’Eaubonne Serena Fiorletta introduce Elsie Clews Parsons Alessandra Chiricosta introduce Edith Garrud Francesca Lopez introduce Jude Ellison Sady Doyle Isabella Pinto introduce Anna L. Tsing Angela Balzano introduce Donna Haraway Lavinia Marziale introduce Le Reset
Workshops: - Sesso, genere, femminismi - La città femminista - Manifesti Femministi - Lucha Y Siesta
( testi)
* Uno a scelta dei seguenti testi introduttivi: - F. Castelli, R. Carocci, Femminismi. Idee, movimenti, conflitti, Novadelphi, 2021 - A. Curcio (a cura di), Introduzione ai Femminismi. Genere, razza, classe, riproduzione: dal marxismo al queer, DeriveApprodi 2021 * i materiali relativi all’autrice scelta per l'approfondimento
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710128 -
MARKETING SPECIALISTICO
(obiettivi)
Nel quadro dei Descrittori di Dublino (http://www.quadrodeititoli.it/descrittori.aspx?descr=172&IDL=2) per il secondo ciclo, il Corso si propone i seguenti obiettivi:
Conoscenze Il Corso mira a far acquisire la conoscenza del marketing e dei suoi elementi fondamentali a partire dalla sua sistematizzazione metodologica sino alle sue ultime evoluzioni nel nuovo contesto phygital. I suoi principali obiettivi sono dunque: Contribuire a costruire una visione culturale dell’IT Comprendere le ragioni tecnologiche, economiche e sociali dello sviluppo del marketing, i nuovi approcci sviluppati nel nuovo contesto phygital e i problemi correlati a tale sviluppo Conoscere il concetto di innovazione dirompente e le sue implicazioni di marketing Comprendere appieno la relazione tra marketing e valore Conoscere la pianificazione e attuazione di strategie di marketing da parte delle organizzazioni Conoscere la gestione della comunicazione di marketing e gli strumenti della sua valutazione nel nuovo contesto phygital Inquadrare le conoscenze di marketing digitale in rapporto ai concetti di contenuto, usabilità, accessibilità, user centered design, user experience design, interaction design. La trattazione dei singoli argomenti del Corso verrà sviluppata in costante riferimento all’industria editoriale e dell’informazione e dell’impatto su di essa dell’IT. A tal fine, il programma includerà la trattazione di case histories editoriali.
Competenze
Acquisire la capacità di correlare tra loro e con altri ambiti disciplinari i concetti di marketing, strategia e comunicazione acquisiti durante il Corso
Consolidare la competenza linguistica generale e tecnico-specialistica in italiano e in inglese (ampliamento e precisazione del lessico utilizzato, miglioramento della capacità di espressione scritta e orale)
Acquisire la capacità di impostare e sviluppare nelle loro linee essenziali piani di marketing digitale
Abilità trasversali
Consapevolezza della complessità della dimensione phygital e delle sue dinamiche evolutive Capacità critica e sviluppo di un approccio originale nell’impostazione e soluzione di problemi nuovi, con un approccio interdisciplinare Assunzione di responsabilità individuali all’interno di un sistema di regole condivise e di una comunità di apprendimento Ascolto attivo e partecipativo Condivisione e discussione delle proprie opinioni Apprendimento dall’esperienza altrui
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ADDAMIANO SABINA
( programma)
Il marketing come processo sociale e manageriale: dall’orientamento alla produzione al marketing digitale L’innovazione dirompente e le sue implicazioni di marketing Il marketing 4.0 e 5.0 secondo Philip Kotler, Hermawan Kartajaya e Iwan Setiawan Le diverse generazioni di consumatori e il loro impatto sul marketing La sostenibilità e il suo impatto sul marketing Il sistema dei (social) media e il suo impatto sui cambiamenti del marketing L’evoluzione dei dispositivi di accesso alla Rete e il suo impatto sul marketing Le tecnologie evolute e il loro impatto sul marketing Il concetto di usabilità Web e lo user centered design User experience design e interaction design La pianificazione del marketing digitale La misurazione dei risultati Customizzazione, personalizzazione dell’offerta e profilazione della clientela La promozione e la comunicazione: SEO, SEM e digital PR Passaparola e social media alla luce della teoria delle reti La misurazione delle azioni di marketing: strumenti consolidati ed evoluti Nuove forme del contenuto: le infografiche L’integrazione tra on line e off line: QR e geolocalizzazione Microdata e Big Data: opportunità e minacce Le piattaforme di co-creazione collaborativa Il libro tra marketplace e marketspace: due case histories. Un (nuovo) concetto di contenuto: The Content Challenge Il content marketing: content strategy, content creation, content management.
( testi)
Materiale didattico per i frequentanti Manuale: Carolina Guerini, Federica Ilaria Fornaciari (a cura di), Marketing digitale. Paradigmi e strumenti, Franco Angeli, Milano 2020 Dispense didattiche predisposte dalla docente Materiali illustrati in aula (per i soli frequentanti), che verranno distribuiti a fine corso Testo di riferimento per il seminario: AA.VV., Manuale del content marketing, scaricabile da http://www.contenthub.it/wp-content/uploads/2016/03/CMH_v.2_IT.pdf
Materiale didattico per i non frequentanti Manuale: Carolina Guerini, Federica Ilaria Fornaciari (a cura di), Marketing digitale. Paradigmi e strumenti, Franco Angeli, Milano 2020 Dispense didattiche predisposte dalla docente Volume/lettura integrativa e sostitutiva del seminario, che verrà scelto di concerto con la docente.
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SECS-P/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710194 -
STORIA CONTEMPORANEA DELLA RUSSIA E DELL' EURASIA - LM
(obiettivi)
Acquisire la conoscenza dei processi storici che hanno caratterizzato l’età contemporanea (XIX-XXI secolo) in Russia e nello spazio dell’Eurasia (vale a dire quello spazio che ha fatto parte dell’Impero russo e poi dell’Unione Sovietica); conseguire la cognizione delle principali questioni storiografiche e categorie interpretative della storia della Russia e dell’Eurasia in età contemporanea; cogliere l’intreccio tra elementi culturali, politici, religiosi, sociali, geopolitici nel divenire storico di questa area; acquisire la consapevolezza che il profilo dell’alterità russa in età contemporanea si è formato nell’interazione tra dinamiche di connessione con la storia mondiale e processi di differenziazione.
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ROCCUCCI ADRIANO
( programma)
RUSSIA, OVVERO UN IMPERO Il corso intende esaminare come la dimensione imperiale abbia costituito un elemento di continuità nella storia della Russia in età contemporanea pur nelle radicali trasformazioni che essa ha subito. L’analisi delle caratteristiche specifiche del modello imperiale russo sarà accompagnata dall’esame delle diverse forme che esso ha acquisito e delle differenti politiche che lo hanno governato tra Ottocento e Novecento, dall’Impero russo all’Unione Sovietica fino alla Federazione Russa. La questione nazionale, la dimensione spaziale, le forme del potere, la politica internazionale e le visioni geopolitiche saranno oggetto di approfondimento. Sarà dedicata attenzione anche alle diverse ideologie dell’impero.
( testi)
1. Andrea Graziosi, L’Unione Sovietica 1914-1991, Bologna, il Mulino, 2011; 2. Andreas Kappeler, La Russia. Storia di un impero multietnico, Roma, Edizioni Lavoro, 2006. 3. Gian Piero Piretto, Gli occhi di Stalin. La cultura visuale sovietica nell'era staliniana, Milano, Raffello Cortina Editore, 2010
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6
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M-STO/04
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710207 -
LABORATORIO DI ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO
(obiettivi)
L’insegnamento è inteso a fornire gli strumenti introduttivi per l’analisi concettuale e l’impostazione di interventi rispetto alla dimensione del “territorio”. Scopo generale del programma è comporre un quadro di analisi al contempo pluridisciplinare –filosofia politica; estetica; storia economica; urbanistica; geografia, etc. - e plurisettoriale (ambiti della ricerca, dell’intervento sociale e delle economie alternative).
Al termine del corso verranno acquisite: - la padronanza critica dei lemmi principali nei diversi approcci disciplinari - la capacità di esposizione e argomentazione scritta e orale
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Erogato presso
20710207 LABORATORIO DI ANALISI DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO in Scienze della Comunicazione L-20 GIARDINI FEDERICA, ANGELUCCI DANIELA, GENTILI DARIO
( programma)
Il laboratorio affronta le questioni relative al territorio e alla città. La storia di parole cardinali quali città, comunità, habitat, natura, territorio, paesaggio, progetto, sarà presentata, discussa e aggiornata, a partire dai diversi saperi che ne hanno trattato: dalla filosofia all’arte, dalla teoria politica alla sociologia, dalla storia e geografia all’urbanistica e architettura, dal diritto all’economia, dall’ecologia politica alla comunicazione. Per gli aa. 22-26 il Laboratorio si concentrerà su uno dei quattro elementi, aria acqua terra fuoco. Ognuno dei quattro elementi conserva e produce la memoria della vita, stabilendo relazioni e istituendo pertanto nuovi ambienti, nuovi territori, nuove narrazioni. Ogni elemento ci racconta, intrecciandole, storie, vicende, criticità, lotte; disegna paesaggi, si fa addomesticare ma può ribellarsi, rendendosi ingovernabile; rimanda a epoche remote quanto a scenari futuri, dà segnali ineludibili di allarme e al contempo è fonte di energia per l’avvenire. Ognuno di essi ha una sua propria materialità e consistenza, in sé irriducibile, eppure partecipano tutti della potenza generatrice e distruttrice del pianeta.
aa. 2022-23 - Elementi#1 : Acqua. Obiettivo del Laboratorio di quest'anno è sviluppare una diversa sensibilità e cognizione di questo elemento, così da sottrarlo allo statuto di risorsa incondizionatamente disponibile, e dunque invisibile, impercettibile, sia di forza catastrofica, per eccesso o per difetto. Dall’acqua ha origine la vita. Non solo quella biologica. L’acqua dà forma al paesaggio, mette in comunicazione – come pure può separare – territori e popolazioni. È fonte di innumerevoli usi e detta forme di vita. Rimanda simbolicamente alla purezza, eppure è bacino di diversità e contaminazioni, di trasformazioni di stato. L’acqua richiama oggi sempre più una sorta di smisuratezza, è fuori controllo: scarseggia o abbonda, i suoi livelli si alzano e si abbassano pericolosamente, cambiando radicalmente le condizioni di vita finora abituali. Tuttavia, l’acqua non è soltanto un indice generico di vivibilità, oggetto di saperi codificati; l’acqua è anche profondamente connessa all’habitat dei territori, all’istituzione di comunanze di vita, a saperi e pratiche dell’abitare. È oggetto sempre più privilegiato di saperi, di scienze, di economie, ma è anche simbolo di imprevedibilità e di abissi perturbanti e insondabili.
CALENDARIO 24 febbraio - aula C3 ore 17 Prof. Federica Giardini Introduzione Ore 17.30 Prof. Marco Armiero (Universidad Barcelona) Le Environmental Humanities
3 marzo - aula C3 ore 14.30 Prof. Paolo Pecere (Università Roma Tre) Forme della mente nell'acqua ore 17 dr. Gioele Zisa (CNR) L’addomesticamento delle risorse idriche e le sue implicazioni politiche e di genere nella Mesopotamia antica
10 marzo - aula C3 ore 14.30 Prof. Valeria Ribeiro Corossacz (Università Roma Tre) Acqua e giustizia ambientale ore 17 Prof. Dario Gentili (Università Roma Tre) Genealogia della risorsa
17 marzo - aula C3 ore 14.30 Prof. Tarek El Haik (Università Davis, California) Rêverie cinematiche di ambienti marini lungo lo Stretto di Gibilterra ore 17 dott. Paola Cannavò, arch. Laura Clerici Fare un contratto con il Tevere
24 marzo – Aula 18, ore 14.30 Proff. Daniela Angelucci, Francesco Careri, Acqua. Estetica e pratiche artistiche Aula Matassi, ore 17 Prof. Federica Giardini – Po(i)etiche e politiche dell’acqua. Un approccio culturale all’Agenda 2030
31 marzo – aula Matassi Ore 17 Prof. Federica Giardini - Conclusioni e indicazioni finali
( testi)
Verrà suggerita una selezione bibliografica. Gli studenti dovranno produrre alla fine del laboratorio un elaborato orale o scritto.
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710323 -
SCIENZE COGNITIVE DEL LINGUAGGIO - MOD.A - LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di fornire agli/alle studenti/esse gli strumenti concettuali che caratterizzano lo studio del linguaggio in un’ottica cognitiva. In particolare, scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze sui processi di elaborazione a fondamento del linguaggio considerato come uno strumento evolutosi allo scopo di raccontare storie.
Al termine del corso, lo studente sarà in grado di: - ricostruire il dibattito contemporaneo sulla natura del linguaggio nel contesto delle scienze della mente. - conoscere i concetti di base e le indagini empiriche svolte nell’ambito delle scienze cognitive del linguaggio. - leggere e comprendere articoli scientifici sperimentali che trattano tematiche relative ai fondamenti cognitivi del linguaggio.
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Erogato presso
20710271 SCIENZE COGNITIVE DEL LINGUAGGIO - LM in Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione LM-92 FERRETTI FRANCESCO
( programma)
Nel corso si discute il tema del rapporto tra linguaggio e narrazione in un'ottica cognitiva ed evoluzionistica. In contrasto con le teorie che assegnano alla frase il primato nello studio del linguaggio, nel corso si propone un'ipotesi interpretativa fondata sulla priorità del discorso e, nello specifico, sulla priorità assegnata alla capacità di raccontare storie come tratto distintivo della natura umana. Il corso prevede attività pratiche di ricerca sperimentale a supporto del modello teorico proposto.
( testi)
Programma da 6 cfu:
- Scott-Phillips (2017) Dì quello che hai in mente. Le origini della comunicazione umana, Carocci, Roma - Ferretti F. (2022), L'istinto persuasivo. Carocci, Roma
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6
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M-FIL/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710390 -
SOCIOLOGIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali.
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Erogato presso
20710390 SOCIOLOGIA DELLA MUSICA in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 TOTA ANNA LISA
( programma)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. Nella vita quotidiana la musica può funzionare come dispositivo mnemonico, emotivo e cognitivo precostruendo per noi mondi, entro i quali siamo chiamati a fare esperienza. Ci sono canzoni che hanno contribuito alla difesa dei diritti civili nel mondo; altre che hanno segnato un’epoca storica e/o politica. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali. In particolare problematizza il rapporto tra genio, etnia, gender e classe sociale.
( testi)
1) Anna Lisa Tota (2000), Musica e vita quotidiana: la composizione musicale dell’esperienza sociale, «Konsequenz», 3-4, pp. 63-72. 2) Anna Lisa Tota (2001), When Orff meets Guiness: music in advertising as a form of cultural hybrid, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts», n. 29, pp. 109-123. 3) Tia DeNora (2001), Memoria e tradizione nella costruzione del talento di Beethoven, in La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, a cura di Anna Lisa Tota, Milano, Angeli, pp. 172-196. 4) Tia De Nora (2000), Corpo e genere al piano. Repertorio, tecnologia e comportamento nella Vienna di Beethoven, “Rassegna italiana di Sociologia, n. XII, n. 2, aprile –giugno, pp. 165-188. 5) Pinan Güran and Tia DeNora (2016), Remembering through music: Turkish diasporic identities in Berlin, in Anna Lisa Tota and Trever Hagen (Eds.) (2016), Routledge International Handbook of Memory Studies, London, Routledge, pp. 233-246. 6) Tia DeNora (1999), Music as a Technology of the Self, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts» (27), pp. 31-56. 7) Howard Becker (2013) American Popolar Song, in Sara Towe Horsfall, Jan-Martijn Meij, Meghan D. Probstfield (eds.) (2013) Music Sociology. Examining the Role of Music in Social Life, London, Routledge, pp. 19-29. 8) William G. Roy and Timothy J. Dowd (2013), What is Sociological about Music? in Sara Towe Horsfall, Jan-Martijn Meij, Meghan D. Probstfield (eds.) (2013) Music Sociology. Examining the Role of Music in Social Life, London, Routledge, pp.36-50.
Inoltre, un libro a scelta fra i seguenti: 10) Norbert Elias (1991), Mozart. Sociologia di un genio, Bologna, il Mulino. 11) Joseph Shepherd and Kyle Devine (2015) (eds.), The Routledge Reader on The Sociology of Music, New York, Routledge, soltanto da p.1 a p. 139. 12) Anita Lasker Wallfish (2010), “Ereditate la verità". Memorie di una violoncellista ad Auschwiz, Milano, Mursia.
Gli articoli (da 1 a 9) saranno messi a disposizione degli studenti sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella webpage personale della docente (si veda la piattaforma Moodle).
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SPS/08
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710562 -
FORME DELLA COMUNICAZIONE EDITORIALE - LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di approfondire autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento, nel contesto dell’evoluzione delle modalità editoriali nello stesso periodo.
A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di orientarsi nel sistema editoriale italiano contemporaneo
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L-FIL-LET/11
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710561 -
LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA - LM
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di approfondire autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento, tenendo presenti anche, il più possibile, i nessi dell’attività letteraria cogli altri sistemi espressivi, le altre arti, le letterature degli altri Paesi, nonché con la storia e la geografia del nostro. Gli strumenti critici e analitici che verranno impiegati durante il corso serviranno altresì, allo studente, ad affinare le proprie modalità di lettura.
A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di orientarsi nel repertorio della Letteratura italiana contemporanea.
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CORTELLESSA ANDREA
( programma)
Viaggiare, vedere, Manganelli
( testi)
a) Giorgio Manganelli, Esperimento con l’India, Milano, Adelphi, 1992 + Id., La favola pitagorica, Milano, Adelphi, 2005 + Id., L’isola pianeta, Milano, Adelphi, 2006 + Viaggio in Africa, Adelphi 2018
b) Giorgio Manganelli, La morte come luce. Scritti sulle arti, in corso di pubblicazione
c) Andrea Cortellessa, Il libro è altrove. Ventisei piccole monografie su Giorgio Manganelli, Luca Sossella 2020 e/o Andrea Cortellessa, Filologia fantastica, in corso di pubblicazione d) Luigi Marfè, Oltre la «fine dei viaggi». I resoconti dell’altrove nella letteratura contemporanea, Olschki 2009
e) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, quarto volume: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012
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6
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L-FIL-LET/11
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710539 -
LABORATORIO DI GIORNALISMO TELEVISIVO DI APPROFONDIMENTO - LM
(obiettivi)
Il corso si propone di analizzare il giornalismo di approfondimento in televisione nel contesto italiano. Saranno analizzati i diversi formati delle news, e della loro distribuzione: tg, talk show, infotainment, programmi d’inchiesta, investigativi e di reportage. Il ruolo dello slow journalism. Saranno analizzati i linguaggi, gli stili e i protagonisti della narrazione. Parte del corso sarà dedicato alla comprensione della produzione concreta dei contenuti di approfondimento, dalla ricerca delle fonti, alle riprese sul campo al montaggio. E infine della loro diffusione con un focus sul ruolo del pubblico da casa, considerando anche la funzione cruciale delle diverse piattaforme di social media.
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Biagiotti Francesca
( programma)
Il corso prevede una prima parte di presentazione e analisi del comparto delle news in Italia, in termini di struttura produttiva e dinamiche di consumo. Sarà dedicata attenzione alla declinazione dei principali generi giornalistici (politica, economia, cronaca, esteri, cultura, sport) nei formati dell’informazione televisiva. Una seconda parte del corso sarà dedicata invece all’approfondimento dello specifico del talk show, del reportage e del documentario: temi trattati, ruolo del conduttore/narratore, stile di racconto, modalità di gestione degli ospiti e degli intervistati, eventuale coinvolgimento del pubblico a casa e interconnessione con gli altri media. Il laboratorio prevede una parte di analisi e una di ideazione e realizzazione di un prodotto televisivo attraverso l’uso di strumenti adeguati. Durante il corso ci saranno incontri che si avvarranno della presenza di professionisti dell’informazione negli ambiti analizzati.
( testi)
Testi utili di riferimento.
Aldo Grasso, Radio e televisione. Teorie, analisi, storie, esercizi, Milano, Vita e Pensiero, 2000 Enrico Menduni, Televisione e radio nel XXI secolo, Laterza, 2017
Ulteriori indicazioni durante il corso.
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6
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30
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710614 -
Laboratorio di tecnologia, cultura e società - LM
(obiettivi)
Il laboratorio si propone di approfondire i temi trattati nel corso di Filosofia, Tecnologia e Società e nel corso di storia dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo del laboratorio è permettere agli/alle studenti le capacità critiche e tecniche per discutere i problemi politici sociali e filosofici dell’uso della tecnologia nella società. Gli studenti sono tenuti a partecipare attivamente all’attività seminariale e al termine del laboratorio, per il quale è caldamente consigliata la partecipazione attiva, avranno acquisito le capacità di argomentare, investigare e costruire un ragionamento in forma scritta e orale sui temi del laboratorio.
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NUMERICO TERESA
( programma)
Intelligenza artificiale e società: decisioni basate sui dati e interpretazione algoritmica della rappresentazione
La prima questione riguarda la presa di decisione di impostazione algoritmica. Non è facile, infatti, sottoporre al controllo di operatori umani le decisioni algoritmiche. Come suggeriva preoccupato Wiener, Gli esseri umani rischiano di essere lasciati fuori dal feedback della presa di decisione perché troppo lenti (1950, 1963). La seconda questione è che la macchina, come segnalava Turing (1950, 1951), deve solo fingere di essere intelligente ed essere capace di ingannare giudici non esperti di tecnologia. Ma se non si può controllare quello che il dispositivo fa – e il meccanismo è programmato per ingannare gli umani – come possiamo fidarci delle sue decisioni? come possiamo fidarci delle decisioni della macchina, quando sappiamo che la macchina può commettere errori La terza questione riguarda la tecnologia come sistema sociotecnico che diversamente dalla scienza non ha come obiettivo la conoscenza di come funzioni il mondo esterno, ma è piuttosto un metodo di organizzazione del mondo esterno, una mediazione e un intervento sulla realtà per orientarla secondo precisi criteri politici e sociali. È necessario perciò chiedersi chi governa questo sistema e quali siano i suoi obiettivi. Si tratta cioè di definire le regole di una condivisione di spazi e obiettivi tra esseri viventi, in particolare esseri umani e dispositivi tecnici.
( testi)
La lista dei testi la decidiamo insieme all'inizio del corso, Perché si tratta di un laboratorio.
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6
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36
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22910283 -
Filosofia ed etica della tecnologia
(obiettivi)
Il corso si propone di far sì che gli studenti acquisiscano consapevolezza, capacità di comprensione e autonomia di giudizio rispetto alle ricadute etiche connesse con l'introduzione delle nuove tecnologie nel campo della media education e dell’e-learning. In questa luce saranno dunque affrontati temi come la pervasività del decision-making su base algoritmica, il diritto alla privacy, gli avanzamenti moralmente controversi dell’intelligenza artificiale e i rischi che l’infosfera pone all’autonomia individuale.
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M-FIL/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20710737 -
LABORATORIO DI GIORNALISMO DI CRONACA - LM
(obiettivi)
Il corso si propone di dotare gli studenti degli strumenti fondamentali per conoscere e fare oggi giornalismo di cronaca, tra ruolo del reporter, contributo alle indagini e strumenti di ricerca
- Imparare come si costruisce un’inchiesta investigativa - Apprendere metodi di ricerca delle fonti, accesso ai database, rapporti con gli uffici stampa, risorse dei nuovi media - Mettere a confronto il diritto-dovere della libertà d’informazione in Italia e nei maggiori Paesi occidentali - Dotarsi di strumenti di fact-cheking nell’età della disinformazione e della post-verità - Misurarsi con esercitazioni in classe - Incontrare reporter specialisti di cronaca (nera, giudiziaria, rosa, sportiva, evoluzione della comunicazione in emergenza dal terrorismo alle crisi sanitarie-ambientali)
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Delsere Laura
( programma)
Il corso si propone di approfondire la storia e il presente del giornalismo di cronaca oggi, il suo ruolo nella formazione dell’opinione pubblica, sullo sfondo di un mercato editoriale in crisi, più esposto alle pressioni dell'audience e dello storytelling giornalistico, nel segno dell’infotainment.
Verranno ripercorse storie di inchieste e di cronisti in Italia e all’estero, esplorando il ruolo del giornalista investigativo oggi tra limiti, minacce e nuove opportunità; la selezione delle fonti; gli interlocutori e gli strumenti di ricerca sul territorio e on line, le banche dati italiane e Ue, i diritti di accesso ai dati istituzionali (Foia e analoghi).
Parleremo delle risorse provenienti dal datajournalism, dai social media, fino alle implicazioni dell’intelligenza artificiale su produzione e consumo di contenuti, tra rivoluzione digitale e crisi del giornalismo.
Un focus sarà dedicato allo spazio anomalo riservato alla cronaca nei notiziari italiani, alla funzione di queste scelte editoriali, tra audience e censura, al confronto con le scelte e il consumo d'informazione nelle altre democrazie avanzate. Analizzeremo inoltre il giornalismo investigativo e la grande cronaca anche nell’ottica della nostra storia repubblicana: dal ruolo delle mafie alla strategia della tensione e ai ‘misteri italiani’, con l'accento sulla memoria tra newsroom e coscienza civile.
Verranno forniti elementi sulla comunicazione di istituzioni pubbliche, delle maggiori aziende private e degli inserzionisti, il ruolo degli uffici stampa, la comunicazione aziendale e il crisis management, fino al lobbying indiretto.
Verranno esaminate le interazioni della cronaca con le confessioni religiose (dall’informazione vaticana ai rapporti con la comunità ebraica, le associazioni islamiche e di altri culti), oltre al tema della laicità. Verrà ripercorsa l’evoluzione del diritto di cronaca: documenti deontologici italiani (minori, hate speech, migrazioni, femminicidi, gender equality) e regolamenti UE, tutela delle fonti e whistleblowing, privacy e diritti dell’informazione, pubblicazione delle intercettazioni e reati a mezzo stampa, minacce ai cronisti, oltre che alcuni degli strumenti di verifica e debunking delle notizie, nell'età del complottismo e della disinformazione on line.
Il laboratorio farà misurare direttamente gli studenti con ricostruzione di case studies e con la scrittura di testi destinati ai diversi media: dalla grande cronaca all’evoluzione delle breaking news (emergenze ambientali, sanitarie, terrorismo, cambiamento climatico), fino alle pagine di attualità (mafie, nera, cronaca bianca e constructive journalism, giudiziaria, gossip, sport), esaminando stili, linguaggi e stereotipi.
( testi)
STRUMENTI PER IL CRONISTA
David Randall, Il giornalista quasi perfetto, Laterza, Bari 2004
IN QUESTA SEZIONE UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI VOLUMI:
Alessandro Barbano, Manuale di giornalismo, Laterza, 2012
Alberto Papuzzi, Professione giornalista. Le tecniche, i media, le regole, Donzelli, Roma 2010 (5ª ed.)
Beppe Benvenuto- Filippo Maria Battaglia, Il giornalismo d’inchiesta nell’Italia del dopoguerra, Milano, 2008
Caterina Malavenda, Le regole dei giornalisti, Il Mulino, Bologna 2012
Sergio Splendore, Giornalismo ibrido: come cambia la cultura giornalistica italiana, Carocci, Roma 2017
Angelo Agostini, Giornalismi. Media e giornalisti in Italia, Il Mulino, Bologna 2012
(a cura di) Marzia Antenore e Sergio Splendore, Datajournalism. Guida essenziale alle notizie fatte coi numeri, Mondadori, Milano 2017
(a cura di Davide Bagnoli), La cronaca nera in Italia. Il perché della sua spettacolarizzazione, Temperino Rosso-Edizioni Fortini, Brescia 2016
Francesca Rizzuto, La società dell’orrore. Terrorismo e comunicazione nell’era del giornalismo emotivo, Pisa University Press 2018 (disponibile anche in e-book, ad esempio nella rete delle Biblioteche di Roma https://www.bibliotechediroma.it/opac/resource/la-societa-dellorrore-terrorismo-e-comunicazione-nellera-del-giornalismo-emotivo/ML_0000150254086?tabDoc=tabcata )
METODI DI LETTURA DEI FATTI
Leonardo Sciascia, Opere 1971-1983, Bompiani, Milano 1989 (del volume leggeremo La scomparsa di Majorana, Il contesto, Il teatro della memoria, I pugnalatori, L’affaire Moro)
Leonardo Sciascia, A ciascuno il suo, edizione Einaudi o Adelphi
Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, Adelphi, 2002
Marc Bloch, Riflessioni sulle false notizie della guerra in ‘La guerra e le false notizie’, Donzelli, Roma 2004 (su Moodle o Teams è disponibile il saggio in inglese)
IL CASO ITALIA
IN QUESTA SEZIONE DUE A SCELTA TRA I SEGUENTI VOLUMI:
Enrico Deaglio, Il raccolto rosso 1982-2010, Il Saggiatore, Milano 2010
Enrico Deaglio, La bomba. 50 anni da piazza Fontana, Feltrinelli 2019
Rita Di Giovacchino, Il libro nero della Prima Repubblica, Fazi editore, Roma 2005
Giovanni Vignali, L’uomo nero e le stragi, Paper First, Roma 2021
Giovanni Fasanella-José Cereghino, Le menti del doppio Stato, Chiarelettere, Roma 2020
Giovanni Tizian, Il silenzio. Italia 1992-2022, Laterza, Bari 2022
ELEMENTI DI STORIA SOCIALE
IN QUESTA SEZIONE UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI VOLUMI:
Paul Ginsborg, L’Italia del tempo presente. Famiglia. Società civile, Stato 1980-1996, Einaudi, Torino 1998
Lee McIntyre, Post-verità, UTET Università, 2019
Vanni Codeluppi, La vetrinizzazione sociale. Il processo di spettacolarizzazione degli individui e della società, Bollati Boringhieri, Torino 2007
Byung-Chul Han, L'espulsione dell'altro, Nottetempo, Milano 2017
Byung-Chul Han, Infocrazia. Le nostre vite manipolate dalla rete, Einaudi, Torino 2022
MEDIA
IN QUESTA SEZIONE UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI PAPERS O VOLUMI:
Mario Morcellini, Media digitali sovrani assoluti? Come influiscono su politica e società, 20 gennaio 2022, in Agendadigitale.eu (disponibile in pdf tra i materiali del corso su Moodle e Teams)
Brittany Kaiser, La dittatura dei dati, Harper Collins Italia, Milano 2019
Christian Salmon. Storytelling. La fabbrica delle storie, Fazi, Roma 2008
Christian Salmon, La tyrannie des bouffons. Sur le pouvoir grotesque, ed. Les liens que libèrent, Paris 2020
IDEE
IN QUESTA SEZIONE UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI PAPERS O VOLUMI:
Lilian Thuram, Il pensiero bianco, ADD editore, Torino 2021
F. Gatti, Bilal. Il mio viaggio clandestino nel mercato dei nuovi schiavi, Milano, 2007
Fabio Deotto, L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, Bompiani, Milano 2021
Luciano Canfora, Fermare l’odio, Laterza, Bari 2019
Tom Nichols, La conoscenza e i suoi nemici. L’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia, La Repubblica, Roma 2019 (tradotto da Oxford University Press)
Tom Stafford, Why Bad News Dominates The Headlines, in BBC Future, 29 luglio 2014 (disponibile on line: https://www.bbc.com/future/article/20140728-why-is-all-the-news-bad)
Bryson Hull, Journalistic objectivity is fiction – and that’s just fine, in Center for Digital Ethics & Policy, Loyola University- Chicago IL, 23 gennaio 2017 (disponibile on line: http://digitalethics.org/essays/journalistic-objectivity-fiction/ e tra i materiali del corso su Moodle e Teams)
LE CARTE DEONTOLOGICHE
Testo Unico dei doveri del giornalista: https://www.odg.toscana.it/allegati_leggi/Testo%20unico%20dei%20doveri%20del%20giornalista%20-%202021.pdf (disponibile anche tra i materiali del corso su Moodle e Teams)
Il Manifesto di Venezia: come raccontare il femminicidio https://www.lauradebenedetti.it/manifesto-venezia-testo-completo/ (disponibile anche tra i materiali del corso su Moodle e Teams)
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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