Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
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21001990-1 -
PARTE INTRODUTTIVA
(obiettivi)
Prima fase
Il corso, organizzato in una annualità, intende dapprima, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell'architettura (all'osservazione critica, scoprendo la natura tecnica, utilitaristica ed estetica dei fenomeni) mettendolo, al di là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, di quell'eterno presente che costituisce il fare architettonico: risalire dalla complessità del fenomeno verso l'essenzialità archetipica degli elementi di base. L'ordine e la gerarchia, le relazioni tre le parti e il tutto, le tecniche conformative, l'organizzazione e l'ergonometria, la tettonica e la costruzione, l'orografia e la natura dei luoghi rappresentano, in sintesi, il contenuto didattico della prima fase in grado di indirizzare il processo creativo nella dimensione della cultura figurativa e costruttiva dell'architettura.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
La didattica del primo semestre del corso è strutturata alternando contributi teorici in forma di lezioni con esercitazioni meta-progettuali secondo il seguente ordine:
(testi)
Architettura e struttura: la stabilità e la forma. Reticoli murari, triliti e telai. Gerarchia, distribuzione e tettonica delle murature e del telaio. Da Ledoux a le Corbusier. Archetipi dello spazio. Il verticismo come aspirazione: lo spazio centrale. Il cammino, simultaneità, sequenza e successione: lo spazio lineare. L'esternità come internità: recinto e corte. Modulo geometrico e modulo spazio/strutturale: tessuti e griglie. Tecniche conformative dello spazio 1-livellare, bucare, sottrarre, incidere, solcare, scavare; 2-aggiungere, ripetere, giustapporre, sovrapporre, accumulare, accatastare, incastrare, costruire; 3-accostare, giuntare, legare; 4-tendere, incurvare, torcere, piegare. Il luogo: topografia, esposizione, orientamento e scale della percezione. Dalla comprensione alla rappresentazione: grafici e modelli tridimensionali. BIBLIOGRAFIA
La cultura dell’abitare: gli scritti dei grandi maestri del xx secolo A.AALTO, Il razionalismo e l’uomo (1935), Per un’architettura più umana (1940), in M. DE É-L. BOULLÉE, Architettura Saggio sull’Arte, Marsilio, Padova 1981. M. A. LAUGIER, Saggio sull’architettura, a cura di V. UGO, Aesthetica edizioi, Palermo 1987 LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973. IL GRUPPO 7 (U.Castiglioni, L.Figini, G.Frette, S.Larco, G.Pollini, C.E. Rava, G.Terragni), Architettura (1926), Una nuova epoca arcaica (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. LOOS, Architettura e civilizzazione, Mondatori Electa, Milano 2008. A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992, 6° ed. A. LOOS, Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti, a cura di M. CACCIARI, Mondatori Electa, Milano 2002. L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura di C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987. L. I. Khan, Architettura è, gli scritti., a cura di M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002. D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura di A. Ferlenga, Electa, Milano 2002 G. PAGANO, Architettura nazionale (1935), L’ordine contro il disordine (1938), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. G. PONTI, Amate l'architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. SIZA Scritti di architettura, Electa, Milano 1997. E. TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974. E. TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zodiac, n. 10, 1962. L. M. VAN DER RHOE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE T. VAN DOESBURG, Verso un’architettura plastica (1924), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981. F. L. WRIGHT,Una autobiografia, Jaca Book, Milano 1985 P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003. P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007. Testi consigliati STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960. L. BENEVOLO, La casa dell’uomo, Editori Laterza, Bari 1976. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993. K. FREMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999. S. GIEDION, Spazio tempo e architettura, lo sviluppo di una nuova tradizione, Hoepli, Milano 1954. S. GIEDION, L'eterno presente: uno studio sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll., Feltrinelli, Milano 1969. A. MUNTONI, Lineamenti di Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1997. N. PEVSNER, I pionieri dell'architettura moderna. Architettura, pittura, design: storia del Movimento moderno da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1983. M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976. R. VENTURI, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einaudi, Torino, 1994-1996. STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA G. CIUCCI, F. DAL CO, Atlante dell’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1991. F. DAL CO (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997. S. POLANO, M. MULAZZANI, Guida all’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1992. P. O. ROSSI, Roma, guida all’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1984-2000. M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einaudi, Torino 1985. G. MURATORE, G. CIUCCI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, Electa, Milano 2004. LA DIMENSIONE TECNICA E COSTRUTTIVA: LA MANUALISTICA L. B. ALBERTI, De re aedificatoria, Firenze, 1485. M. P. VITRUVIO, I dieci libri dell'architettura (rist. anast. 1957), Bardi, Roma 1999. A. PALLADIO, I quattro libri dell'architettura, Hoepli, Milano 1935. AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963. F. CELLINI, Manualetto, Cittàstudi 1991. S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996. E. NEUFERT, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996. M. RIDOLFI, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946. W. BELZ, K. GÖSELE, K. HOFFMANN, R. JENISCH, R. POHL, H. REICHERT, Atlante della muratura, UTET, Torino 1998. M. DI MICHELE, Atlante della pietra, UTET, Torino 2004. B. F. KIND, B. BARKAUSKAS, S. POLÒNYI, J. BRANDT, Atlante del cemento, UTET, Torino 1998. J. NATTER, T. HERZOG, M. VOLZ, Atlante del legno, UTET, Torino 1998. H. C. SCHULITS, W. SOBEK, K. J. HABERMANN, Atlante dell’Acciaio, UTET, Torino 1999. C. SCHITTICH, G. STAIB, D. BALKOW, M. SCHULER, W. SOBEK, Atlante del vetro, UTET, Torino 1999. B I B L I O G R A F I A B I B L I O G R A F I A LE RIVISTE DI ARCHITETTURA AREA CASABELLA COSTRUIRE IN LATERIZIO DETAIL DOMUS EL CROQUIS LOTUS INTERNATIONAL TECTÓNICA 2G TESTI DI CARATTERE GENERALE G. C. ARGAN, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni, Firenze 1970. R. ARNHEIM, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano 1885. R. ASSUNTO, Il paesaggio e l'estetica, ed. Novecento, Palermo 1994. G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975. G. FERRERO, Il libro dei luoghi, a cura di G. CAUDO, Jaca Book, Milano 2001. C. MARTÌ ARIS, Le variazioni dell’identità, Clup, Milano 1990. C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondatori Electa, Milano 1979. C. NORBERG-SCHULZ, Esistenza Spazio e Architettura, Officina, Roma 1975. L. PAREYSON, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani, Milano 1988. F. PURINI,Comporre l’architettura, Roma-Bari, 2000. V. UGO, I luoghi di dedalo. Elementi teorici dell'architettura, Dedalo, Bari 1991. A. ROSSI, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966. G. CANIGGIA , G. L. Maffei, Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979.
Canale: CANALE II
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DALL'OLIO LORENZO
(programma)
Obiettivo del Corso è quello di avviare gli studenti verso una prima compiuta esperienza progettuale incentrata sul tema dell’abitare individuale in un contesto isolato. Il tema della casa, vicino all’esperienza diretta di ogni individuo, è ritenuto quello più adatto per permettere allo studente del primo anno di avvicinarsi al mondo dell’architettura come soggetto attivo, riuscendo a cogliere l’essenza e i significati più profondi che sostanziano l’atto di costruire uno spazio di vita e di relazioni interpersonali. Un tema apparentemente semplice, se non altro per le dimensioni e l’articolazione degli spazi, in cui però si manifesta, senza alcun tipo di riduzione, tutta la complessità concettuale, tecnica e metodologica tipica di qualsiasi progetto di architettura. La familiarità col tema favorirà lo svilupparsi di una corretta sensibilità verso le tematiche centrali e fondative della disciplina: la misura degli ambienti in rapporto all’uomo e alle sue esigenze, la relazione che si instaura tra le parti e il tutto, il rapporto tra forma e struttura e tra forma e materiale, lo spazio e la luce, la dialettica tra interno ed esterno e il dialogo dell’organismo con il contesto naturale e culturale in cui è calato.
PREREQUISITI La collocazione al primo anno non richiede particolari requisiti. CONTENUTI Il Laboratorio di Progettazione architettonica I è il primo tassello di una formazione lunga e complessa che ha bisogno dei giusti tempi e della giusta gradualità; questa è assicurata dallo sviluppo annuale del corso e dalla sua distinzione in due parti distinte. Il primo semestre, tramite lezioni teoriche ed esercitazioni mirate, sarà finalizzato, da un lato, all’acquisizione da parte dello studente degli strumenti critici per comprendere la complessità del prodotto di architettura e l’articolazione del pensiero che sta dietro qualsiasi manufatto, dall’altro, alla messa a punto delle metodologie operative necessarie per affrontare il tema d’anno e per tradurre l’idea architettonica in un prodotto compiuto e comunicabile. Il secondo semestre sarà dedicato allo svolgimento del progetto e, naturalmente, all’arricchimento del bagaglio culturale di riferimento sui temi coerenti con l’esercizio richiesto. METODO DIDATTICO Nella convinzione che non esista un unico percorso di avvicinamento al progetto di architettura, si tenterà di fornire più punti di vista, sollecitando lo studente a sperimentare diversi approcci. Il metodo didattico è quello “maieutico”, che punta, attraverso il fare e il ragionare, a far emergere nello studente la propria identità di architetto. VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Il corso prevede una costante verifica delle attività svolte dallo studente durante l’intero sviluppo del corso. In particolare, al termine del primo semestre, sarà effettuata una valutazione delle esercitazioni svolte, valutazione che costituirà idoneità alla prosecuzione del Laboratorio (eventuali carenze verranno segnalate a dovranno essere colmate durante il secondo semestre). L’esame finale consisterà nella presentazione, discussione e valutazione del progetto sviluppato nel secondo semestre, delle esercitazioni svolte nella prima parte del corso e dei contenuti teorici trattati durante l’anno.
Canale: CANALE III
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CARERI FRANCESCO
(programma)
Il principale obiettivo del corso è l'acquisizione di elementi essenziali di composizione bidimensionale e tridimensionale (forma / venustas), di struttura e statica a livello intuitivo (struttura / firmitas), di dimensionamento degli spazi dell’abitare (tipologia / utilitas). Il corso propone un'esperienza progettuale semplice, ma articolata e completa in cui si affrontano sperimentalmente le complesse relazioni tra arte e architettura, tra forma e struttura, tra spazi interni e spazi esterni, tra artificiale e naturale.
(testi)
Il laboratorio si compone di due parti consequenziali - una introduttiva (primo semestre) ed una applicativa (secondo semestre) - in cui si svolgono lezioni teoriche, esercitazioni progettuali, incontri seminariali per la verifica dei lavori svolti dagli studenti. Le lezioni forniscono una conoscenza di base e intendono stimolare lo studente all’approfondimento dei temi che più lo appassionano per aiutarlo a sviluppare un approccio personale all’architettura. Nelle lezioni si affronta l’evolversi degli archetipi dell’architettura e l’analisi di alcune opere tratte dalla storia dell’arte e dell’architettura, in cui leggere le relazioni tra arte architettura e paesaggio. Con le esercitazioni si intende stimolare la creatività dello studente e fornire una consapevolezza concettuale, formale e materica nel concepire il progetto. Le esercitazioni hanno differenti tempi di realizzazione, dall’ex-tempore di una giornata, al workshop di una settimana, al progetto di un piccolo manufatto architettonico che attraverserà l’intera durata del corso. Vengono affrontati diversi temi: la composizione di figure e oggetti attraverso l’uso della geometria, del colore e della materia, la loro composizione sia in forma bidimensionale (disegni e collage) sia in forma tridimensionale (sculture, plastici) e il loro il montaggio secondo composizioni centrali e lineari; l’inserimento di un oggetto artificiale in un “paesaggio naturale astratto”; infine viene proposta una esercitazione progettuale che prende in esame un piccolo edificio di abitazione unifamiliare con giardino, di cui si dovranno immaginare gli abitanti e le loro richieste particolari per arrivare, attraverso il dimensionamento degli spazi, alla progettazione di un edifico inserito in un contesto naturale, con accorgimenti bioclimatici e dotato di coerenza tra impianto strutturale e volontà formale. Alla fine del primo semestre si avrà una prima verifica delle competenze aquisite attraverso la consegna dei materiali prodotti, a cui seguirà una idoneità o dei debiti da colmare nel secondo semestre. Alla fine del secondo semestre si farà l’esame vero e proprio impostato come verifica dei lavori svolti durante l’intero corso di studio. Si dovranno presentare: una cartellina con tutti i materiali delle esercitazioni; un book di schizzi con l’evoluzione del progetto, cinque tavole formato A1 (59,4 × 84,1 cm) contenti schemi, planimetria, piante, prospetti, sezioni in scala 1:100, testi, e una o più immagini tridimensionali del progetto; i plastici di studio e un plastico definitivo in scala 1:100. - Vasilij Kandinskij, Punto, linea, superficie. Contributo all'analisi degli elementi pittorici, Adelphi, 1968
- Kenneth Frampton, Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, 2008 |
4 | ICAR/14 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-3 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA I
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
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RIZZI NICOLA LUIGI
(programma)
Questo insegnamento si propone di aiutare lo studente ad osservare e comprendere gli aspetti essenziali dei sistemi strutturali che determinano la forma materiale dell'architettura pensandoli sia come strumenti per il governo delle leggi fisiche che come mezzi per esprimere il linguaggio architettonico.
(testi)
Le lezioni saranno impartite da quattro docenti (G. Formica, S. Gabriele, G. Salerno, V. Varano) ciascuno dei quali, fornirà un contributo misurato sulla personale esperienza didattica e sulla propria pratica di ricerca scientifica. Appunti del docente
Canale: CANALE II
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NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
Canale: CANALE III
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BAGGIO CARLO
(programma)
La leva secondo Archimede
(testi)
La bilancia, Erone La flessione: Galileo, Leibniz, Parent Deformazione flessionale, deformazione estensionale Le funi, il parallelogramma delle forze, Stevino Macchine, puleggie, taglie Il proporzionamento geometrico La plasticità La gerarchia strutturale Solai da villard de honnecourt La regolarità strutturale Azioni Vincoli Strutture reticolari spaziali Piastre e grigliati Lastre Membrane Tensostrutture Strutture resistenti per forma gusci E. Benvenuto, La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico, Firenze, 1981, Sansoni.
A. Giuffrè, La meccanica nell’architettura, Roma, 1986, NIS. S. Di Pasquale, L’arte del costruire, Venezia, 1996, Marsilio. R. Sparacio, La scienza e i tempi del costruire, UTET, 1999. M. Clagett, La scienza della meccanica nel medioevo, Milano, Feltrinelli, 1972. M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, Milano, Etas Kompass, 1967. G. Galilei, Le mecaniche, in Opere di Galileo Galilei, Torino, UTET, 1980. |
1 | ICAR/08 | 12,5 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001990-4 -
STRUTTURA E ARCHITETTURA II
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
Canale: CANALE I
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RIZZI NICOLA LUIGI
(programma)
Questo insegnamento si propone di aiutare lo studente ad osservare e comprendere gli aspetti essenziali dei sistemi strutturali che determinano la forma materiale dell'architettura pensandoli sia come strumenti per il governo delle leggi fisiche che come mezzi per esprimere il linguaggio architettonico.
(testi)
Le lezioni saranno impartite da quattro docenti (G. Formica, S. Gabriele, G. Salerno, V. Varano) ciascuno dei quali, fornirà un contributo misurato sulla personale esperienza didattica e sulla propria pratica di ricerca scientifica. Appunti del docente
Canale: CANALE II
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NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile.
(testi)
La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare. Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
Canale: CANALE III
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BAGGIO CARLO
(programma)
La leva secondo Archimede
(testi)
La bilancia, Erone La flessione: Galileo, Leibniz, Parent Deformazione flessionale, deformazione estensionale Le funi, il parallelogramma delle forze, Stevino Macchine, puleggie, taglie Il proporzionamento geometrico La plasticità La gerarchia strutturale Solai da villard de honnecourt La regolarità strutturale Azioni Vincoli Strutture reticolari spaziali Piastre e grigliati Lastre Membrane Tensostrutture Strutture resistenti per forma gusci E. Benvenuto, La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico, Firenze, 1981, Sansoni.
A. Giuffrè, La meccanica nell’architettura, Roma, 1986, NIS. S. Di Pasquale, L’arte del costruire, Venezia, 1996, Marsilio. R. Sparacio, La scienza e i tempi del costruire, UTET, 1999. M. Clagett, La scienza della meccanica nel medioevo, Milano, Feltrinelli, 1972. M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, Milano, Etas Kompass, 1967. G. Galilei, Le mecaniche, in Opere di Galileo Galilei, Torino, UTET, 1980. |
1 | ICAR/09 | 12,5 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001991 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 1
(obiettivi)
Fornire gli strumenti concettuali e metodologici per reperire l'informazione trasmessa dal linguaggio formalizzato e deduttivo proprio della matematica.
Fornire i fondamenti dell'analisi matematica e della geometria piana orientati verso la comprensione dei modelli fisico-matematici. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni. Argomenti del corso sono: il calcolo differenziale ed integrale in una variabile; i relativi concetti, strumenti e istanze modellistiche; l'algebra lineare analizzata da un punto di vista geometrico; la teoria astratta e la sua interpretazione geometrica in due e tre dimensioni.
Canale: CANALE I
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FALCOLINI CORRADO
(programma)
Insiemi numerici
(testi)
Sistemi numerici: n, z, q, r. Loro rappresentazione come "estensioni", cioè attraverso elementi del più piccolo: z come elementi di n con segno, q come coppie di z, r come successioni ("convergenti") di q. Dialettica continuo/discreto: r come "tagli di dedekind" in q; approssimabilità. Loro rappresentazione come "inclusioni" nel più grande: r come retta numerica, posizione dei sottoinsiemi n, z, q. Irrazionalità di radice di 2. Misurare insiemi infiniti: cardinalità di n e di r. numerabilità (primo procedimento diagonale di cantor). potenza del continuo (secondo procedimento diagonale di cantor). Successioni, limite di successioni. Successioni monotone, divergenti, convergenti, senza limite. Composizione di successioni: algebra dei limiti, teorema dei carabinieri. Il numero di Nepero e successioni collegate il principio di induzione. Analisi matematica in una variabile: coordinate, incrementi, funzioni. Insieme di definizione di una funzione reale di variabile reale. Piano cartesiano. Grafico di una funzione. Algebra dei grafici. Pendenza di un segmento, velocità di variazione di una funzione. Limiti di funzioni. Limiti notevoli. Derivata come limite del rapporto incrementale. velocità di un moto. differenziali. Derivata prima, pendenza di una curva in un punto, velocità istantanea. Equazioni che "legano" tra loro variabili in un "modello" matematico, insieme di reinterpretabilità del modello. Derivate di funzioni polinomiali, razionali; derivate di funzioni trigonometriche; derivate di funzioni composte, inverse. Derivate prime ed applicazioni: studio dei grafici, variazione relativa di due grandezze collegate in un modello matematico. ottimizzazione di grandezze vincolate in un modello matematico. Derivata seconda, concavità di una curva, accelerazione istantanea. Teoremi sulle funzioni continue: Teorema del valore intermedio, esistenza di estremi locali. Massimi e minimi, teoremi di Fermat, Rolle e Lagrange (derivata in un estremo locale, esistenza di un estremo locale, teorema del valor medio). Regola di de L'Hopital. Studio dei grafici; comportamento ai bordi dell'insieme di definizione: asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Sintesi grafica delle informazioni ottenute analiticamente. Metodo di Newton. approssimazione di una funzione con polinomi, polinomio di Taylor di una funzione. Integrazione. Integrali indefiniti. Somme di Riemann, calcolo delle aree come limiti di somme di Riemann; integrale definito e teorema di Torricelli (o "fondamentale del calcolo"). Formula fondamentale del calcolo. Applicazioni: calcolo di aree, ricerca di primitive. Metodi di integrazione: integrazione di polinomi, di funzioni trigonometriche, integrazione per sostituzione e per parti, integrazioni di funzioni razionali. Funzioni trascendenti: logaritmo naturale ed esponenziale, integrazione e derivazione logaritmica ed esponenziale. Integrali impropri Curve parametriche: vettori geometrici, curve parametriche regolari, lunghezza di un arco di curva. - G.B. Thomas, R.L. Finney, Elementi di analisi matematica e geometria analitica Ed. Zanichelli
- Robert A. Adams, Calcolo differenziale ied. cea (casa editrice ambrosiana) - Courant, Robbins "Che cos' è la matematica?" Ed. Boringhieri
Canale: CANALE II
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MAGRONE PAOLA
(programma)
Quantificatori. I numeri: naturali, interi, razionali, reali. Assiomi dei numeri reali.
(testi)
Coordinate cartesiane nel piano. Punti e vettori. Distanza: definizione formale. Valore assoluto. Densità di Q in R. Distanza nel piano. Equazione circonferenza Algebra lineare: somma di vettori, prodotto scalare. Equivalenza della formulazione geometrica e in coordinate Matrici 2x2. Matrici operazioni di somma e prodotto, determinante, rango di una matrice. Rappresentazione matriciale delle trasformazioni lineari: teorema di rappresentazione. Significato geometrico del determinante. Applicazioni alle trasformazioni, altre interpretazioni del determinante. Matrici di rotazione e omotetie. Equazione parametrica della retta. Condizioni di ortogonalità. Riflessione rispetto ad una retta. Introduzione alle funzioni. Grafici. Operazioni con i grafici, valore assoluto di un grafico. Esponenziale, logaritmo di una funzione di cui si sa il grafico. Insieme aperti e chiusi, punti di accumulazione, definizioni ed esempi. Definizione di limite. Operazioni con i limiti, esercizi su limite di quoziente di polinomi. Teorema del confronto. Limiti notevoli. Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Asintoti. Derivate: definizione, significato geometrico. Operazioni: somma, prodotto, quoziente, prodotto per scalare. Tecniche di derivazione, derivate delle principali funzioni. Equazione della retta tangente in un punto al grafico. Derivata di una funzione composta e delle funzioni inverse. Punti stazionari. Teorema di Fermat. Teoremi di Rolle e Lagrange. Monotonia e segno della derivata prima. Derivate seconde, concavità, flessi. Studio completo di funzione. Teoremi di Cauchy e De l’Hopital. Problemi di ottimizzazione. Polinomio di Taylor. Formula del resto di Lagrange: calcolo esplicito nel caso n=2 e poi generalizzazione. Funzioni iperboliche, coniche come luoghi geometrici. Autovalori e autovettori di matrici simmetriche, assi di simmetria delle coniche a centro. Introduzione agli integrali: il problema del calcolo dell'area di una regione piana. Il teorema fondamentale del calcolo integrale, integrali definiti. Il teorema della media. Integrazione per parti e sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Definizione di curva parametrica. Passaggio da parametrica a cartesiana Esempi: circonferenza cicloide, coniche. Vettore e versore tangente, vettore e versore normale. Lunghezza di una curva. Curvatura. G.B. THOMAS, R.L. FINNEY ELEMENTI DI ANALISI MATEMATICA E GEOMETRIA ANALITICA ED. ZANICHELLI
Bramanti, Pagani, Salsa “Analisi Matematica 1. Con elementi di geometria e algebra lineare”, Zanichelli Naldi, Pareschi, Aletti “calcolo differenziale e algebra lineare”, Ed. Mc Graw-Hill ROBERT A. ADAMS CALCOLO DIFFERENZIALE IED. CEA (CASA EDITRICE AMBROSIANA) testi di ulteriore approfondimento: COURANT, ROBBINS "CHE COS' È LA MATEMATICA?" ED. BORINGHIERI |
8 | MAT/07 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001992 -
FONDAMENTI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA
(obiettivi)
Lo studio della geometria descrittiva inteso come processo indispensabile per la conoscenza e la costruzione dello spazio e delle forme architettoniche. L’obiettivo è fornire l’insieme delle regole che costituiscono la base utile alla evoluzione dell’idea progettuale e alla sua rappresentazione grafica, sia manuale che informatica.
Canale: CANALE I
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SPADAFORA GIOVANNA
(programma)
STRUMENTI E MATERIALI PER IL DISEGNO, CONVENZIONI E SIMBOLOGIE GRAFICHE. ELEMENTI GEOMETRICI FONDAMENTALI. PROBLEMI DI PARALLELISMO, PERPENDICOLARITÀ, DISTANZA, APPARTENENZA. ROTAZIONE E RIBALTAMENTO. PRINCIPALI ELEMENTI IMPROPRI. OPERAZIONI DI PROIEZIONE E SEZIONE, PROSPETTIVITÀ E RELAZIONI OMOLOGICHE.
(testi)
PER CIASCUN METODO DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (PROIEZIONI ORTOGONALI, PROIEZIONE ASSONOMETRICA, PROIEZIONE CENTRALE - PROSPETTIVA, PROIEZIONE QUOTATA,TEORIA DELLE OMBRE) SI TRATTERANNO LA GENESI SPAZIALE, GLI ELEMENTI DI RIFERIMENTO E LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ELEMENTI GEOMETRICI FONDAMENTALI. SI AFFRONTERANNO I PROBLEMI RELATIVI ALLE CONDIZIONI DI APPARTENENZA, DI PARALLELISMO, DI PERPENDICOLARITÀ, ALCUNI PROBLEMI GRAFICI TRA CUI LA VERA FORMA E DIMENSIONE DELLE FIGURE PIANE E PROBLEMI DI INTERSEZIONE E MISURA. M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI,TORINO, 2011, 2A ED.
R. MIGLIARI, GEOMETRIA DESCRITTIVA, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2009, VOLL. I E 2. M. CANCIANI, I DISEGNI DI PROGETTO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2009. M. CANCIANI, IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, KAPPA, ROMA, 2005. U. SACCARDI, ELEMENTI DI PROIETTIVA E APPLICAZIONI DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA, LEF LIBRERIA EDITRICE FIORENTINA, FIRENZE, 2004. A. SGROSSO, LA RAPPRESENTAZIONE GEOMETRICA DELL’ARCHITETTURA, TORINO, 1996. M. BERARDI, D. MAESTRI, ASSONOMETRIA, ROMA, 1980.
Canale: CANALE II
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CANCIANI MARCO
(programma)
Contenuti
(testi)
PARTENDO DAL PRESUPPOSTO CHE LA GEOMETRIA DESCRITTIVA È LO STRUMENTO INDISPENSABILE PER COMPRENDERE LO SPAZIO NELLE TRE DIMENSIONI, PER ANALIZZARE E RICOSTRUIRE UN OGGETTO, SIA DI DETTAGLIO, SIA EDILIZIO, SIA URBANO, UTILIZZEREMO I PRINCIPI DI TALE DISCIPLINA PER METTERE IN EVIDENZA IL MODELLO GEOMETRICO DI UN OGGETTO. OBIETTIVO PRINCIPALE DEL CORSO SARÀ, DUNQUE, QUELLO DI PORTARE LO STUDENTE ALLA COMPRENSIONE DELLO SPAZIO, DELLE DIMENSIONI E DELLE PROPORZIONI DEGLI OGGETTI ANALIZZATI, UTILIZZANDO IN MANIERA COMPLEMENTARE I VARI METODI. DESCRIZIONE DEL CORSO LA DISCIPLINA SARÀ SVOLTA IN DUE AMBITI, STRETTAMENTE CONNESSI TRA LORO: QUELLO TEORICO, DOVE SARANNO DATE UNA SERIE DINFORMAZIONI, DI PRINCIPI E DI REGOLE, CHE SONO A FONDAMENTO DELLA RAPPRESENTAZIONE DELL' ARCHITETTURA E DEL PROGETTO E QUELLO PRATICO, DOVE SARANNO SVOLTI DEGLI ESERCIZI APPLICATIVI E DEGLI EX-TEMPORE, IN CUI VERRANNO ANALIZZATI VARI DISEGNI, SECONDO LE LORO CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E PROIETTIVE. VERRANNO DESCRITTE, ATTRAVERSO I VARI METODI RAPPRESENTATIVI, PROIEZIONI ORTOGONALI, ASSONOMETRIA E PROSPETTIVA, LE CONDIZIONI DI APPARTENENZA, DI PARALLELISMO, INTERSEZIONE E LA DETERMINAZIONE DELLA VERA DIMENSIONE E FORMA DELLE FIGURE PIANE. PARTICOLARE IMPORTANZA VERRÀ DATA ALLE SEZIONI E ALLA LORO COSTRUZIONE GEOMETRICA, ALLO SVILUPPO PLANARE DI FIGURE, APPARTENENTI AD UN MODELLO VOLUMETRICO, COSICCHÉ QUESTO POSSA ESSERE RICOSTRUITO MANUALMENTE. VERRANNO DATI VARI ACCENNI STORICI SUI METODI RAPPRESENTATIVI E SI ANALIZZERANNO ALCUNI DISEGNI DI VARI AUTORI. IN DETTAGLIO SI STUDIERANNO: IL METODO DELLA DOPPIA PROIEZIONE ORTOGONALE COSTRUZIONE DEGLI ELEMENTI GEOMETRICI FONDAMENTALI - RAPPRESENTAZIONE DI PUNTI, RETTE E PIANI - PROIEZIONE E INTERSEZIONE LA MISURA DELL'ANGOLO DI PENDENZA E LA VERA FORMA DI UNA FIGURA PIANA - SVILUPPO PLANARE - SOLIDI DI ROTAZIONE - LE SEZIONI DI VOLUMI E CORPI ARCHITETTONICI SEMPLICI E L'INTERSEZIONI TRA DIVERSI VOLUMI LA TEORIA DELLE OMBRE. LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI ELEMENTI GEOMETRICI PRINCIPALI NELL'ASSONOMETRIA: PUNTI, RETTE E PIANI L'ASSONOMETRIA OBLIQUA, MILITARE E CAVALIERA - RELAZIONE DI AFFINITÀ ASSONOMETRICA DETERMINAZIONE DELLA VERA FORMA DI UNA FIGURA L'ASSONOMETRIA ORTOGONALE COSTRUZIONE DIRETTA - ELEMENTI DI RIFERIMENTO - PROBLEMI D'INTERSEZIONE - ASSONOMETRIA DI SOLIDI - COSTRUZIONE GRAFICA DELLE COPERTURE A VOLTA: VOLTA A CROCIERA E A PADIGLIONE. GENESI SPAZIALE DEGLI ELEMENTI DI RIFERIMENTO NELLA PROSPETTIVA - RAPPRESENTAZIONE DEGLI ELEMENTI GEOMETRICI FONDAMENTALI: PUNTI, RETTE, PIANI - CONDIZIONI DI APPARTENENZA, PARALLELISMO, PERPENDICOLARITÀ - PUNTI DI MISURA DI RETTE, ANGOLI - PROCEDIMENTI RISOLUTIVI DELLA PROSPETTIVA - PROSPETTIVA A QUADRO VERTICALE, ORIZZONTALE E OBLIQUO - PROBLEMI D'INTERSEZIONE E VERA FORMA COSTRUZIONE E MISURA DEGLI ANGOLI RESTITUZIONE PROSPETTICA. CANCIANI M., I DISEGNI DI PROGETTO, COSTRUZIONI, TIPI E ANALISI, DE AGOSTINI, TORINO, 2009.
CANCIANI M., IL DISEGNO IN PROSPETTIVA, ANALISI, ELEMENTI FONDAMENTALI, METODI RISOLUTIVI E TIPI, KAPPA, ROMA 2005. M. DOCCI, M. GAIANI, D. MAESTRI, SCIENZA DEL DISEGNO, CITTÀ STUDI EDIZIONI, NOVARA, 2011. DOCCI M., MIGLIARI R., SCIENZA DELLA RAPPRESENTAZIONE, NIS, ROMA 1992. MIGLIARI R. GEOMETRIA DEI MODELLI, KAPPA, ROMA 2003. |
8 | ICAR/17 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001993 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 1
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE UNA LETTURA DELLE ARCHITETTURE DEL PASSATO FORNENDO STRUMENTI PER ANALIZZARLE, COMPRENDERNE LE RAGIONI STORICHE E VALUTARNE LE QUALITÀ. A TAL FINE LE ARCHITETTURE SCELTE SARANNO ESAMINATE SPINGENDO GLI STUDENTI A CHIEDERSI PERCHÉ SI SIA DECISO DI REALIZZARLE IN UN DETERMINATO MOMENTO E LUOGO, QUALI FOSSERO GLI OBIETTIVI DEL COMMITTENTE, DEL COSTRUTTORE E DELL'ARCHITETTO, COME E PERCHÉ SI SIANO SCELTE LE TECNICHE E I MATERIALI, CHE RAPPORTI ABBIA CON LE ARCHITETTURE CHE LE HANNO PRECEDUTE E CON QUELLE DELLO STESSO TEMPO CHE HANNO FUNZIONI ANALOGHE, CONSIDERANDO INFINE COME TUTTI QUESTI ASPETTI SIANO IN RELAZIONE TRA LORO E RICOSTRUENDO, QUANDO SIA DOCUMENTATO, IL PROCESSO PROGETTUALE.
Canale: CANALE I
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PERUGINI RAINALDO
(programma)
IL CORSO È DIRETTO AGLI STUDENTI DEL PRIMO ANNO CHE, PROVENENDO DALLA SCUOLA SECONDARIA, HANNO UNA VISIONE DELLA STORIA DELL’ARCHITETTURA – SE TALE DISCIPLINA ERA INSERITA NEL LORO PERCORSO DIDATTICO - COME PARTE DELLA STORIA DELL’ARTE. PER QUESTO SI PONGONO COME UNA UTENZA CULTURALE CHE NON HA UNA VISIONE UNIVOCA DEL RAPPORTO TRA STORIA DELL’ARCHITETTURA E PROGETTAZIONE E CHE E’ STATA ABITUATA A CONSIDERARE LA DISCIPLINA STORICA COME SEMPLICE ARRICCHIMENTO DEL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE FINE A SE STESSO E NON COME STRUMENTO FORMATIVO DELLA PROPRIA CONSAPEVOLEZZA PROGETTUALE.
(testi)
QUINDI, È PROPRIO SULL'ASPETTO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA NEL CORSO DEI SECOLI - ESCLUDENDO OVVIAMENTE L’UTILIZZAZIONE DI SEMPLICI STILEMI COME REPERTORIO-CATALOGO E PRIVILEGIANDO INVECE LA LEZIONE METODOLOGICA DEL PASSATO - CHE VERTONO I CARATTERI DETERMINANTI DEL TAGLIO CONOSCITIVO CHE SI INTENDE DARE AGLI ARGOMENTI CHE SARANNO AFFRONTATI NEL CORSO DELLE LEZIONI. DAL PUNTO DI VISTA PIÙ STRETTAMENTE OPERATIVO, IL CORSO TRATTERÀ IN MANIERA DETTAGLIATA DELLE PROBLEMATICHE ARCHITETTONICHE RELATIVE ALL'ARCO STORICO COMPRESO TRA IL MONDO ANTICO E L’ARCHITETTURA DELLA FINE DEL CINQUECENTO, ESTENDENDO IL CAMPO DI INDAGINE ANCHE A LIVELLO EUROPEO, SOPRATTUTTO IN RIFERIMENTO ALL'INFLUENZA INTERNAZIONALE DEL LINGUAGGIO CLASSICO, DELLA CULTURA ARCHITETTONICA ITALIANA E DELLE LORO RILETTURE ANCHE, OVE OPPORTUNO, CON EVENTUALI COMPARAZIONI CON ESEMPI DI ARCHITETTURA CONTEMPORANEA. SI PRECISA CHE LA PRESENTE BIBLIOGRAFIA COSTITUISCE UNICAMENTE UN SUPPORTO DI RIFERIMENTO. I TESTI INDICATI NON VANNO QUINDI STUDIATI INTEGRALMENTE MA CONSULTATI SOLTANTO AI FINI DI UN MIGLIORE APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI AFFRONTATI NEL CORSO DELLE LEZIONI. ULTERIORI INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI DETTAGLIO POTRANNO ESSERE FORNITE DURANTE LA PROGRESSIONE DEL CORSO.
NOTA: IN MOLTI CASI SONO STATI INDICATI CASA EDITRICE, DATA E LUOGO DELLA PRIMA EDIZIONE ITALIANA. TALI DATI SONO SUSCETTIBILI DI AGGIORNAMENTO E QUINDI VANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE SOLO IL NOME DELL’AUTORE ED IL TITOLO DELL’OPERA. L.BENEVOLO, INTRODUZIONE ALL’ARCHITETTURA, BARI, 1966 (UNIVERSALE LATERZA) H.W.KRUFT, STORIA DELLE TEORIE ARCHITETTONICHE. DA VITRUVIO AL SETTECENTO, ROMA-BARI, 1988 (LATERZA) (LIMITATAMENTE ALLA PARTE INTERESSATA DAL PROGRAMMA) M.MANIERI ELIA, ARCHITETTURA E MENTALITA’ DAL CLASSICO AL NEOCLASSICO, ROMA-BARI, 1989 (UNIVERSALE LATERZA) N.PEVSNER, STORIA DELL’ARCHITETTURA EUROPEA, MILANO, 1966 (IL SAGGIATORE) (O EDIZIONE RIDOTTA, ROMA-BARI, 1992 (UNIVERSALE LATERZA) (LIMITATAMENTE ALLA PARTE INTERESSATA DAL PROGRAMMA) J.SUMMERSON, IL LINGUAGGIO CLASSICO DELL’ARCHITETTURA, TORINO, 1970 (PICCOLA BIBLIOTECA EINAUDI) J.B.WARD PERKINS, ARCHITETTURA ROMANA, MILANO 1979 (ELECTA) F.COARELLI, ROMAROMA-BARI, 1995 (GUIDE ARCHEOLOGICHE LATERZA) A.RIEGL, ARTE TARDOROMANA, TORINO, 1959 (EINAUDI) C.BOZZONI, V.FRANCHETTI PARDO, G.ORTOLANI, A.VISCOGLIOSI, L’ARCHITETTURA DEL MONDO ANTICO, ROMA-BARI,2006 (LATERZA) R.KRAUTHEIMER, ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA E BIZANTINA, TORINO, 1986 (EINAUDI) F.GREGOROVIUS, STORIA DELLA CITTA’ DI ROMA NEL MEDIOEVO, 3 VOLL., TORINO, 1973 (EINAUDI) R.KRAUTHEIMER, ROMA, PROFILO DI UNA CITTA’, 312-1308, ROMA, 1981 (EDIZIONI DELL’ELEFANTE) J.WHITE, ART AND ARCHITECTURE IN ITALY: 1250-1400, HARMONDSWORTH, 1966 (PENGUIN BOOKS) R.BONELLI, C.BOZZONI, V.FRANCHETTI PARDO, STORIA DELL’ARCHITETTURA MEDIEVALE, ROMA-BARI,1997 (LATERZA) F.P.FIORE (A CURA DI), STORIA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA. IL QUATTROCENTO, MILANO, 1998 (ELECTA) P.TOMEI, L’ARCHITETTURA A ROMA NEL QUATTROCENTO, ROMA, 1942 (MULTIGRAFICA) L.BENEVOLO, STORIA DELL'ARCHITETTURA DEL RINASCIMENTO, BARI, 1968 (LATERZA) E.FORSSMAN, DORICO, IONICO, CORINZIO NELL’ARCHITETTURA DEL RINASCIMENTO, ROMA-BARI, 1988 (UNIVERSALE LATERZA) W.LOTZ, ARCHITETTURA IN ITALIA 1500-1600, MILANO, 1997 (RIZZOLI) M.TAFURI, L’ARCHITETTURA DELL’UMANESIMO, BARI, 1969 (UNIVERSALE LATERZA) R.WITTKOWER, PRINCIPI ARCHITETTONICI NELL’ETA’ DELL’UMANESIMO, TORINO, 1964 (EINAUDI) PER LA PARTE DEL PROGRAMMA CHE TRATTA ARGOMENTI COMPRESI TRA QUATTROCENTO E CINQUECENTO AFFRONTATI NEL CORSO DELLE LEZIONI SI VEDA ANCHE: R.PERUGINI, LA LEZIONE DELLA STORIA. ARCHITETTI E CONTESTI TRA ANTICHITA' CLASSICA E TARDO RINASCIMENTO, ROMA, SECONDA EDIZIONE, 2016 (GB EDITORIA) BIBLIOGRAFIA SUPPLEMENTARE, SU SINGOLI PROBLEMI E ARCHITETTI, SARÀ FORNITA DI VOLTA IN VOLTA A LEZIONE, AL PARI DELLA DOCUMENTAZIONE GRAFICA RELATIVA ALLE VISITE E AD ARGOMENTI TRATTATI IN AULA.
Canale: CANALE II
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ORTOLANI GIORGIO
(programma)
ARGOMENTI DELLE LEZIONI:
(testi)
ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA: MATERIA, TECNICA E LO SVILUPPO DELL’ORDINE DORICO; L’ORDINE IONICO E I RAPPORTI CON IL LEVANTE; I SANTUARI PANELLENICI: OLIMPIA E DELFI; L’ETÀ CLASSICA: ATENE E L’ATTICA; L’ARCHITETTURA ROMANA ALLA FINE DELL’ETÀ REPUBBLICANA NEI SANTUARI DEL LAZIO E NELL’URBE; AUGUSTO E LA TRASFORMAZIONE DELLA RES PUBLICA; L’IMPERO E LA SUA IMMAGINE: I FORI IMPERIALI; DAL TIMORE DEL DISSENSO ALLA RICERCA DEL CONSENSO: EDIFICI PER LO SPETTACOLO E IL RELAX DELLE TERME; LE RESIDENZE IMPERIALI; L'IMMAGINE DEL CIELO: DAL PANTHEON A S. SOFIA; DALL’ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA ALLA “RINASCENZA“ CAROLINGIA; TIPI, STRUTTURE E MATERIALI NELL’ARCHITETTURA ROMANICA, IN FRANCIA E ITALIA; L’ARCHITETTURA GOTICA: INNOVAZIONE E TRADIZIONE TRA ORIENTE E OCCIDENTE; FEDERICO II TRA ROMANITÀ E RINASCIMENTO; ARNOLFO DI CAMBIO; ORIGINI DELL’ARCHITETTURA RINASCIMENTALE: FILIPPO BRUNELLESCHI E LEON BATTISTA ALBERTI; DALLA CITTÀ IDEALE ALLA CITTÀ REALE: PIENZA, URBINO, ROMA; DONATO BRAMANTE TRA MILANO E ROMA; ANTONIO DA SANGALLO IL GIOVANE E LO SVILUPPO DEL PALAZZO ROMANO; IL MANIERISMO E MICHELANGELO; LA FABBRICA DI SAN PIETRO IN VATICANO; L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA E LA RIFORMA; LA RINASCITA DELLA VILLA A ROMA; ANDREA PALLADIO E LE VILLE VENETE. CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI EDIFICI visibile anche sul sito: https://www.academia.edu/16882678/Corso_di_Storia_dellArchitettura_1_B_Roma_Tre_University_Department_of_Architecture ORIGINI DELL’ARCHITETTURA GRECA E DEGLI ORDINI ARCHITETTONICI Età geometrica e protoarcaica: la tomba-heroon di Lefkandì (isola di Eubea, X sec. a.C., periptero absidato di 10x45 m), tempio di Priniàs; tempio di Hera a Samos (IV fase ca. 525 a.C.; confronto con Artemision di Efeso, ca. 560 a.C.) e tempio di Apollo a Thermon (ca. 630 a.C.). I SANTUARI PANELLENICI: templi di Hera a Olimpia (ca. 580 a.C.) e di Zeus a Olimpia (ca. 470-460 a.C., Libone di Elide); tempio di Apollo e tesori a Delfi (tesoro degli Ateniesi ca. 500-485 a.C.). ETÀ CLASSICA AD ATENE E NELL’ATTICA: Acropoli (Partenone di Ictino, Callicrate e Fidia, 447-432 a.C.; Propilei di Mnesicle, 437-432 a.C., e tempio di Athena Nike, ca. 425; Eretteo, 421-405 a.C.); Agorà (tempio di Athena ed Efesto o ‘Teseion’, somiglianze con tempio di Poseidone a capo Sounion, metà V sec.). ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ REPUBBLICANA. Innovazioni tipologiche e costruttive: edifici pubblici (porticus Aemilia, o navalia, 193 e 174 a.C.; c.d. Tabularium, 78 a.C.); templi del Foro Boario (di Ercole Olivario o ‘di Vesta’, prob. 146 a.C., e di Portuno, o ‘della Fortuna Virile’, ca. 75 a.C.); i santuari laziali della fine del II sec. a.C. (il santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina, di Ercole a Tivoli, di Giove Anxur a Terracina); Foro di Cesare, ded. 46 a.C.; teatri di Pompeo, 55 a.C. e di Marcello, 13 a.C. ARCHITETTURA ROMANA DI ETÀ IMPERIALE Foro di Augusto, 2 a.C.; Foro Transitorio, 97 d.C., Rabirio; Foro e ‘mercati’ di Traiano, 113 d.C., Apollodoro di Damasco; Pantheon, 117-128 d.C.; residenze e ville imperiali: Domus Aurea, 64-68 d.C., Severo e Celere; Domus Augustana, 92 d.C., Rabirio; Villa Adriana a Tivoli, 118-135 d.C. ARCHITETTURA ECCLESIASTICA DALL’ETÀ TARDOANTICA AL ROMANICO: TIPOLOGIE E SISTEMI COSTRUTTIVI. L’architettura ecclesiastica nell’età di Costantino e di Giustiniano. La basilica e le soluzioni a pianta centrale: S. Giovanni in Laterano (Salvatore), ca. 313-318; S. Pietro, consacr. 326; S. Costanza, 320-330. Ravenna (Battisteri, S. Apollinare in Classe, S. Vitale). S. Sofia a Costantinopoli, 532-537, Antemio di Tralle e Isidoro da Mileto. La concezione imperiale di Carlomagno (756-814): cappella Palatina di Aquisgrana, cons. 805, Eudo (o Oddone) di Metz. San Michele a Hildesheim, voluta dal vescovo Bernward, eseguita da Goderamnus, 1010-1033. Chiese di pellegrinaggio in Francia: St. Martin a Tours e Ste. Foy a Conques, ca.1050; St. Martial a Limoges, dedica 1095; St. Sernin a Tolosa, ca. 1080-1118 e ss.; Santiago de Compostela in Galizia, 1078-1122. Chiesa abbaziale di Cluny III, 1088-1130, attr. Gunzo ed Hezelo, iniz. abate Ugo di Semur e consacrata da papa Innocenzo II e abate Pietro il Venerabile; St.-Philibert a Tournus, 950-1120 ca. L’ARCHITETTURA GOTICA IN FRANCIA E ITALIA Abbaziale di Saint Denis, rifacimento del coro (1140-44) per volontà dell’abate Suger, la poetica della luce ed i legami con la monarchia francese. Sviluppo dalla campata a crociera esapartita alla quadripartita. Nôtre-Dame [in. 1163 dal vescovo Maurice de Sully] e S.te-Chapelle [1242-48, Pierre de Montreuil per Luigi IX il Santo] a Parigi; cattedrali di Chartres [ric. dopo incendio 1194], Reims [in. 1211], Beauvais (1225-1272, crollo 1284), di Amiens [in. 1220 sotto la guida di Robert de Luzarches]. I Cistercensi “missionari del Gotico”: abbazie di Fossanova (1187-1206), San Galgano (1220-1268 ca.). Gli ordini mendicanti e l’unificazione dello spazio interno: S. Francesco ad Assisi; S. Maria Novella (1278). Il contributo di Arnolfo di Cambio: S. Maria del Fiore e S. Croce ( in.1295) a Firenze. FILIPPO BRUNELLESCHI (1377-1446) Padronanza e superamento della tradizione gotica, l’invenzione della prospettiva e la ‘reinvenzione’ del linguaggio classico. Cupola di S. Maria del Fiore (dal 1417 alla morte), tribune morte (la prima completata nel 1445) e lanterna, ospedale degli Innocenti (dal 1419), sagrestia vecchia (1419 ca.-1428), S. Lorenzo (dal 1420 ca.), cappella dei Pazzi (1430 ca.-1444), S. Spirito (progetto 1436, 1444-82, terminata dopo la morte da Antonio Manetti). LEON BATTISTA ALBERTI (1406-1472) La riscoperta del De Architectura (25 a.C. ca.) di Vitruvio e il De re aedificatoria (1443-52 circa, pubbl. 1485) di Alberti, teorie e pratica architettonica nel Rinascimento. Alberti architetto: Tempio malatestiano a Rimini (dal 1450; interno, Matteo de’ Pasti dal 1447); facciata di S. Maria Novella (1456-1470), palazzo Rucellai (ca. 1450–1460), cappella Rucellai in S. Pancrazio a Firenze (1457-67 circa); S. Sebastiano (dal 1460) e S. Andrea (dal 1470) a Mantova. DONATO BRAMANTE (1444-1514) Milano, S. Maria presso S. Satiro (dal 1481) e S. Maria delle Grazie (dal 1492); chiostro di S. Maria della Pace (1500-1504) per card. Oliviero Carafa, Tempietto di S. Pietro in Montorio (1502-1510), cortile del Belvedere (dal 1506). Coro di S. Maria del Popolo (1505-1508); ninfeo dei Colonna a Genazzano (1508-11); palazzo dei Tribunali (1508-11) nella nuova via Giulia. ALTRI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO DELL’ARCHITETTURA DEL ‘500 A ROMA: RAFFAELLO (1483-1520), ANTONIO DA SANGALLO (1484-1546, Antonio Cordini, dal 1503 segue da Firenze lo zio Giuliano da Sangallo, già arch. del card. Giuliano del Rovere, eletto papa Giulio II), B. PERUZZI (1481-1536), GIULIO ROMANO (1499-1546), MICHELANGELO BUONARROTI (1475-1564), JACOPO BAROZZI DA VIGNOLA (1507-1573), GIACOMO DELLA PORTA (1532-1602). L’ARCHITETTURA DEI PALAZZI A ROMA NEL ‘500 Bramante, palazzo Caprini (1501-1510); Raffaello, palazzo Alberini (dal 1512), palazzo Branconio dell’Aquila (1518-20); Baldassarre Peruzzi, palazzo Ossoli (ca. 1517-1518), palazzo di Pietro Massimo “alle colonne” (1533-36), accanto al palazzo di Angelo Massimo “di Pirro” (1532-37, Giovanni Mangone da Caravaggio); Antonio da Sangallo il Giovane, palazzo Baldassini (dal 1513 ca.), palazzo Farnese (inizi 1513, ampliato con l’elezione di Paolo III 1534 alla morte del Sangallo 1546, terminato da Michelangelo e Vignola), palazzo della Zecca a Banchi (1525); Giulio Romano, palazzo Stati Maccarani (1523); Giulio Merisi, Girolamo da Carpi, palazzo del card. Girolamo Capodiferro, 1548-50, stucchi di Giulio Mazzoni (1556-60). L’ARCHITETTURA DELLE VILLE A ROMA NEL ‘500 Baldassarre Peruzzi, villa di Agostino Chigi (poi detta Farnesina, dal 1505, stalle di Raffaello 1511-14); Raffaello, villa Madama (1518-1521, dal 1519 con A. da Sangallo il Giovane); Giulio Romano, Villa Lante al Gianicolo (1521); Jacopo Barozzi da Vignola, Villa Giulia (1550-55, dal 1552 B. Ammannati); palazzo Farnese a Caprarola (1559-1573); Pirro Ligorio (1513-1583), Casino di Pio IV al Vaticano (1558), Villa d’Este a Tivoli (1555-72). Cenni sulle ville di Andrea Palladio (1508-1580): Villa Pisani (Bagnolo di Lonigo), Villa Pojana (Poiana Maggiore, 1546 ca.-1563), Villa Emo Capodilista (Fanzolo di Vedelago, in. 1558 ca.), Villa Barbaro (Maser, 1554-1560), Villa Foscari “La Malcontenta” (Mira, 1559), Villa “La Rotonda” (Vicenza, dal 1566). IL CANTIERE DI S. PIETRO E L’ARCHITETTURA ECCLESIASTICA NEL ‘500 Il progetto di Bramante per S. Pietro (prima pietra 18/04/1506); 1513 tegurio su tomba Pietro; subentrano Raffaello dal 1514; Antonio da Sangallo, già coadiutore da 1516, dal 1520 al 1546, coadiuvato da B. Peruzzi fino al 1527, modello 1:30 di Antonio Labacco 1539); progetto definitivo di Michelangelo (1547-1564), completamenti di Pirro Ligorio, Vignola e Giacomo Della Porta. Raffaello, cappella Chigi (dal 1511/12), S. Eligio degli Orefici (fase iniziale, 1516-1538, con Baldassarre Peruzzi, Aristotele da Sangallo); Antonio da Sangallo il Giovane, S. Maria di Loreto (1518-22), S. Spirito in Sassia (ricostruzione 1538-1545), progetto per S. Giovanni dei Fiorentini (voluto dal 1509, concorso 1518-21 vinto da Jacopo Sansovino); Vignola, S. Andrea in via Flaminia (Roma, 1551-1554 ca.), S. Anna dei Palafrenieri (Vaticano, 1570 ca.), SS. Nome di Gesù (dal 1568, completata dal 1571 da Giacomo Della Porta, cons. 25 novembre 1584), S. Maria dei Monti (1580). Interpretazioni nell’Italia settentrionale: Pellegrino Tibaldi (1527–1596), S. Fedele (Milano, 1569); Palladio, S. Giorgio Maggiore (Venezia, dal 1565), Chiesa del Redentore (Venezia, 1577). IL MANIERISMO TRA GIULIO ROMANO E MICHELANGELO. Giulio Romano, palazzo Te a Mantova (1521, 1524-1535), Cortile della Cavallerizza o Rustica (pal. ducale di Mantova, 1539; compl. Giovan Battista Bertani, 1556); Michelangelo Buonarroti (1475-1564), facciata di S. Lorenzo a Firenze (1518) e Sacrestia Nuova (1519-1524), Biblioteca Laurenziana (1524-1534, interr. 1527-30, scalinata del vestibolo 1559-60 eseg. Bartolomeo Ammannati); Campidoglio (1538 sistemazione M. Aurelio, scalinata pal. Senatorio 1544-52, palazzo dei Conservatori, in. 1561, palazzo Farnese (Roma, 1546-1549), S. Pietro , Porta Pia (1561 e 1565), progetti per S. Giovanni dei Fiorentini (1559); cappella Sforza a S. Maria Maggiore (1560); S. Maria degli Angeli (in. 1561, 1563-65) C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, G. ORTOLANI, A. VISCOGLIOSI, L’ARCHITETTURA DEL MONDO ANTICO, ROMA – BARI 2006 (LATERZA);
C. L. FROMMEL, L’ARCHITETTURA DEL RINASCIMENTO ITALIANO, MILANO 2009 (SKIRA). Possibili approfondimenti sul sito Academia.edu, ad esempio: https://uniroma3.academia.edu/GiorgioOrtolani https://www.academia.edu/10108262/Origini_dell_architettura_greca_in_Architettura_del_mondo_antico https://www.academia.edu/403458/Ortolani_Lavorazione_di_Pietre_e_Marmi_nel_Mondo_Antico_in_Marmi_antichi https://www.academia.edu/440373/Il_cantiere_del_Colosseo https://www.academia.edu/14759478/_Who_Built_the_Pantheon_Agrippa_Hadrian_Trajan_and_Apollodorus_in_Hadrian_Art_Politics_and_Economy_ed._Thorsten_Opper_British_Museum_Research_Publication_175_London_2013_31-49 https://www.academia.edu/16339032/Walking_on_Water_Cosmic_Floors_in_Antiquity_and_the_Middle_Ages https://www.academia.edu/5353212/Rinascit%C3%A0_a_Roma_nell_Italia_Carolingia_e_meridionale_in_S._de_Blaauw_ed._Storia_dellArchitettura_Italiana_Da_Costantino_a_Carlo_Magno_Electa_Milano_2010_pp._322-373 https://www.academia.edu/9827610/Vitruvio_Piero_della_Francesca_Raffaello_note_sulla_teoria_del_disegno_di_architettura_nel_Rinascimento_Annali_di_architettura_14_2002_pp._35-54 https://www.academia.edu/3126385/Palladio https://www.academia.edu/25458244/Italian_Architecture_from_Michelangelo_to_Borromini_London_T_and_H_2002 |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21002008 -
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE
(obiettivi)
Ulteriori conoscenze linguistiche, Abilità informatiche e computerhe, Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
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4 | 50 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21001990 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
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21001990-2 -
PARTE APPLICATIVA
(obiettivi)
Seconda fase
Il principio di indissolubilità tra programma, intenzione formativa, tettonica, materia e luogo costituisce, in coerenza con quanto precedentemente descritto, il fondamento didattico dell'esercizio progettuale. Non consideriamo ammissibile l'esclusiva priorità dei motivi espressivi ed evocativi rispetto ai problemi tecnici impliciti nel farsi del processo tra ideazione e conformazione: essi sono indissolubilmente legati in un'unica dialettica. Ogni esperienza progettuale che intenda formare non può che scaturire da un tentare una determinata possibilità mediante il continuo interrogarsi sui mutui rapporti tra ragioni di forma, di utilità, sostegno e contesto: mentre si tenta si va scoprendo il modo come la forma deve essere fatta, come mettere insieme gli elementi costituenti opponendosi alla gravità. La dimensione costruttiva e tecnica, l'organizzazione e la qualità dell'abitare in rapporto alla struttura tipologico-spaziale, in altre parole, il rapporto tra forma e principi tettonici che la realizzano, costituiscono l'obiettivo formativo. L'esame finale del laboratorio è collocato alla fine della seconda fase; esso potrà essere discusso individualmente o in coppia e consisterà nella presentazione e discussione degli elaborati del progetto sviluppato nel secondo semestre e nella valutazione delle esercitazioni svolte durante la prima parte del corso. n.b. Per accedere alla seconda fase del corso, quella dedicata all'esercizio progettuale, è necessario aver svolto e superato le esercitazioni individuali previste dal programma, ottenendo così l'idoneità alla prosecuzione del laboratorio. In caso contrario lo studente maturerà un debito formativo da colmare durante lo svolgimento della didattica del secondo semestre.
Canale: CANALE I
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
Tema dell’esercitazione progettuale.
(testi)
Una casa per artisti nella campagna di Sutri (VT) Il tema Il tema dell'esercitazione riguarda la progettazione architettonica di una casa isolata per una coppia di artisti in un terreno agricolo sito nel viterbese, nel comune di Sutri. La casa sarà progettata su un’area con una estensione di ca. 4 ettari, e sarà composta da una unità abitativa unifamiliare e da un atelier, oltre alla dotazione di servizi e spazi tecnici. Il paesaggio dell’intorno. L’area si inserisce in un contesto territoriale che suggerisce ancora con forza la sua vocazione agricola. Pascoli e ordinati filari di noccioli e viti ed orti descrivono, nel succedersi delle variazioni cromatiche e geometriche delle colture e degli appezzamenti, la morbida modellazione del suolo, qua e là, puntinata da vecchi ovili e da decadenti capanni per il rimessaggio degli attrezzi agricoli. Una grande fattoria strutturata su rigide corpi di fabbrica e su solenni simmetrie, si contrappone ad un agglomerato edilizio “rumorosamente” prodotto dal giustapporsi di “seconde case” realizzate nell’ultima e più recente espansione dell'antico nucleo urbano. Strade vicinali, sentieri, tratturi, fossi e canali, in linee spezzate o serpeggiando lungo i pendii e gli invasi naturali, descrivono, “fasciate” da ispide siepi di rovi o rimarcate da solitarie querce, la struttura topografica del suolo: lunghi e distesi pianori, dolci pendii, nervosi fondi valle, piccole forre - ben più modeste da quelle che là vicino preannunciano la monumentale comparsa della Tuscia Meridionale Etrusca- colline che man mano sempre più ripide introducono ai grandi bacini lacustri di origine vulcanica. Il sistema dei monti Sabatini ad Ovest, il Monte Soratte e il vasto pianoro che annuncia il tracciato del Tevere ad Est; il monte Cimino e il bacino di Vico a Nord, la Valle del Baccano a Sud già area metropolitana romana, delimitano gli orizzonti dell’intorno. Boschi di castagni, querce, cerri e faggi, ravvivano la memoria sulla natura ‟impenetrabile” e selvaggia dei questa terra: la Selva Cimina. L’area di progetto. L’area è inserita nel territorio del comune di Sutri in località denominata Ara Gian Pietro, risultando porzione limitata all’interno di un più esteso versante collinare. Ha una superficie di c.a. 40.000 mq. ed è geometricamente assimilabile ad un trapezio che si distende con lieve pendenza, dalla strada poderale di crinale di via dei Cedri fino a raggiunger la valle del fosso dell’Ara di Gian Pietro. La sua posizione - ed in modo particolare per quella parte a monte ricadente in prossimità della strada - risulta dominante rispetto al paesaggio dell’intorno. Requisiti funzionali e dimensionali. Il progetto per la casa dell’“artista” esige l’elaborazione di un programma complesso in cui far convivere due realtà: quella dell’abitazione, con le sue semplici ma precise e prerogative, e quella dell’atelier luogo di meditazione e produzione intellettuale ed artistica: una fucina dove si concentra l’attività di elaborazione, produzione ed esposizione delle sculture. In coerenza con quanto descritto, il programma dell’intervento dovrà tener presente delle seguenti esigenze funzionali. La casa sarà abitata da una coppia di artisti che desidera ricevere ospiti. Fucina della casa sarà il laboratorio/atelier che con lo studio/biblioteca e uno spazio esterno annesso completano sinteticamente il programma funzionale. La residenza avrà una superficie lorda di ca. mq. 150-180 inclusi gli eventuali annessi* escludendo, tuttavia, gli spazi esterni (corti, logge, terrazzi etc.) e sarà organizzata dalle seguenti funzioni: Atrio Laboratorio/atelier, studio/biblioteca, servizio Residenza principale Soggiorno, pranzo, cucina, dispensa, servizio, Camera da letto principale,servizio; Camera da letto (ospiti o figli), servizio; * Annessi: lavanderia, legnaia, locale tecnico, deposito attrezzi, garage protetto. BIBLIOGRAFIA
La cultura dell’abitare: gli scritti dei grandi maestri del xx secolo A.AALTO, Il razionalismo e l’uomo (1935), Per un’architettura più umana (1940), in M. DE É-L. BOULLÉE, Architettura Saggio sull’Arte, Marsilio, Padova 1981. M. A. LAUGIER, Saggio sull’architettura, a cura di V. UGO, Aesthetica edizioi, Palermo 1987 LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973. IL GRUPPO 7 (U.Castiglioni, L.Figini, G.Frette, S.Larco, G.Pollini, C.E. Rava, G.Terragni), Architettura (1926), Una nuova epoca arcaica (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. LOOS, Architettura e civilizzazione, Mondatori Electa, Milano 2008. A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992, 6° ed. A. LOOS, Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti, a cura di M. CACCIARI, Mondatori Electa, Milano 2002. L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura di C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987. L. I. Khan, Architettura è, gli scritti., a cura di M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002. D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura di A. Ferlenga, Electa, Milano 2002 G. PAGANO, Architettura nazionale (1935), L’ordine contro il disordine (1938), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. G. PONTI, Amate l'architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. SIZA Scritti di architettura, Electa, Milano 1997. E. TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974. E. TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zodiac, n. 10, 1962. L. M. VAN DER RHOE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE T. VAN DOESBURG, Verso un’architettura plastica (1924), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981. F. L. WRIGHT,Una autobiografia, Jaca Book, Milano 1985 P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003. P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007. Testi consigliati STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960. L. BENEVOLO, La casa dell’uomo, Editori Laterza, Bari 1976. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993. K. FREMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999. S. GIEDION, Spazio tempo e architettura, lo sviluppo di una nuova tradizione, Hoepli, Milano 1954. S. GIEDION, L'eterno presente: uno studio sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll., Feltrinelli, Milano 1969. A. MUNTONI, Lineamenti di Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1997. N. PEVSNER, I pionieri dell'architettura moderna. Architettura, pittura, design: storia del Movimento moderno da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1983. M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976. R. VENTURI, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einaudi, Torino, 1994-1996. STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA G. CIUCCI, F. DAL CO, Atlante dell’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1991. F. DAL CO (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997. S. POLANO, M. MULAZZANI, Guida all’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1992. P. O. ROSSI, Roma, guida all’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1984-2000. M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einaudi, Torino 1985. G. MURATORE, G. CIUCCI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, Electa, Milano 2004. LA DIMENSIONE TECNICA E COSTRUTTIVA: LA MANUALISTICA L. B. ALBERTI, De re aedificatoria, Firenze, 1485. M. P. VITRUVIO, I dieci libri dell'architettura (rist. anast. 1957), Bardi, Roma 1999. A. PALLADIO, I quattro libri dell'architettura, Hoepli, Milano 1935. AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963. F. CELLINI, Manualetto, Cittàstudi 1991. S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996. E. NEUFERT, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996. M. RIDOLFI, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946. W. BELZ, K. GÖSELE, K. HOFFMANN, R. JENISCH, R. POHL, H. REICHERT, Atlante della muratura, UTET, Torino 1998. M. DI MICHELE, Atlante della pietra, UTET, Torino 2004. B. F. KIND, B. BARKAUSKAS, S. POLÒNYI, J. BRANDT, Atlante del cemento, UTET, Torino 1998. J. NATTER, T. HERZOG, M. VOLZ, Atlante del legno, UTET, Torino 1998. H. C. SCHULITS, W. SOBEK, K. J. HABERMANN, Atlante dell’Acciaio, UTET, Torino 1999. C. SCHITTICH, G. STAIB, D. BALKOW, M. SCHULER, W. SOBEK, Atlante del vetro, UTET, Torino 1999. B I B L I O G R A F I A B I B L I O G R A F I A LE RIVISTE DI ARCHITETTURA AREA CASABELLA COSTRUIRE IN LATERIZIO DETAIL DOMUS EL CROQUIS LOTUS INTERNATIONAL TECTÓNICA 2G TESTI DI CARATTERE GENERALE G. C. ARGAN, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni, Firenze 1970. R. ARNHEIM, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano 1885. R. ASSUNTO, Il paesaggio e l'estetica, ed. Novecento, Palermo 1994. G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975. G. FERRERO, Il libro dei luoghi, a cura di G. CAUDO, Jaca Book, Milano 2001. C. MARTÌ ARIS, Le variazioni dell’identità, Clup, Milano 1990. C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondatori Electa, Milano 1979. C. NORBERG-SCHULZ, Esistenza Spazio e Architettura, Officina, Roma 1975. L. PAREYSON, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani, Milano 1988. F. PURINI,Comporre l’architettura, Roma-Bari, 2000. V. UGO, I luoghi di dedalo. Elementi teorici dell'architettura, Dedalo, Bari 1991. A. ROSSI, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966. G. CANIGGIA , G. L. Maffei, Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979.
Canale: CANALE II
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DALL'OLIO LORENZO
(programma)
Obiettivo del Corso è quello di avviare gli studenti verso una prima compiuta esperienza progettuale incentrata sul tema dell’abitare individuale in un contesto isolato. Il tema della casa, vicino all’esperienza diretta di ogni individuo, è ritenuto quello più adatto per permettere allo studente del primo anno di avvicinarsi al mondo dell’architettura come soggetto attivo, riuscendo a cogliere l’essenza e i significati più profondi che sostanziano l’atto di costruire uno spazio di vita e di relazioni interpersonali. Un tema apparentemente semplice, se non altro per le dimensioni e l’articolazione degli spazi, in cui però si manifesta, senza alcun tipo di riduzione, tutta la complessità concettuale, tecnica e metodologica tipica di qualsiasi progetto di architettura. La familiarità col tema favorirà lo svilupparsi di una corretta sensibilità verso le tematiche centrali e fondative della disciplina: la misura degli ambienti in rapporto all’uomo e alle sue esigenze, la relazione che si instaura tra le parti e il tutto, il rapporto tra forma e struttura e tra forma e materiale, lo spazio e la luce, la dialettica tra interno ed esterno e il dialogo dell’organismo con il contesto naturale e culturale in cui è calato.
(testi)
PREREQUISITI La collocazione al primo anno non richiede particolari requisiti. CONTENUTI Il Laboratorio di Progettazione architettonica I è il primo tassello di una formazione lunga e complessa che ha bisogno dei giusti tempi e della giusta gradualità; questa è assicurata dallo sviluppo annuale del corso e dalla sua distinzione in due parti distinte. Il primo semestre, tramite lezioni teoriche ed esercitazioni mirate, sarà finalizzato, da un lato, all’acquisizione da parte dello studente degli strumenti critici per comprendere la complessità del prodotto di architettura e l’articolazione del pensiero che sta dietro qualsiasi manufatto, dall’altro, alla messa a punto delle metodologie operative necessarie per affrontare il tema d’anno e per tradurre l’idea architettonica in un prodotto compiuto e comunicabile. Il secondo semestre sarà dedicato allo svolgimento del progetto e, naturalmente, all’arricchimento del bagaglio culturale di riferimento sui temi coerenti con l’esercizio richiesto. METODO DIDATTICO Nella convinzione che non esista un unico percorso di avvicinamento al progetto di architettura, si tenterà di fornire più punti di vista, sollecitando lo studente a sperimentare diversi approcci. Il metodo didattico è quello “maieutico”, che punta, attraverso il fare e il ragionare, a far emergere nello studente la propria identità di architetto. I testi saranno comunicati durante il corso
Canale: CANALE III
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CARERI FRANCESCO
(programma)
Il laboratorio si compone di due parti consequenziali - una introduttiva (primo semestre) ed una applicativa (secondo semestre) - in cui si svolgono lezioni teoriche, esercitazioni progettuali, incontri seminariali per la verifica dei lavori svolti dagli studenti. Le lezioni forniscono una conoscenza di base e intendono stimolare lo studente all’approfondimento dei temi che più lo appassionano per aiutarlo a sviluppare un approccio personale all’architettura. Nelle lezioni si affronta l’evolversi degli archetipi dell’architettura e l’analisi di alcune opere tratte dalla storia dell’arte e dell’architettura, in cui leggere le relazioni tra arte architettura e paesaggio. Con le esercitazioni si intende stimolare la creatività dello studente e fornire una consapevolezza concettuale, formale e materica nel concepire il progetto. Le esercitazioni hanno differenti tempi di realizzazione, dall’ex-tempore di una giornata, al workshop di una settimana, al progetto di un piccolo manufatto architettonico che attraverserà l’intera durata del corso. Vengono affrontati diversi temi: la composizione di figure e oggetti attraverso l’uso della geometria, del colore e della materia, la loro composizione sia in forma bidimensionale (disegni e collage) sia in forma tridimensionale (sculture, plastici) e il loro il montaggio secondo composizioni centrali e lineari; l’inserimento di un oggetto artificiale in un “paesaggio naturale astratto”; infine viene proposta una esercitazione progettuale che prende in esame un piccolo edificio di abitazione unifamiliare con giardino, di cui si dovranno immaginare gli abitanti e le loro richieste particolari per arrivare, attraverso il dimensionamento degli spazi, alla progettazione di un edifico inserito in un contesto naturale, con accorgimenti bioclimatici e dotato di coerenza tra impianto strutturale e volontà formale.
(testi)
Alla fine del primo semestre si avrà una prima verifica delle competenze aquisite attraverso la consegna dei materiali prodotti, a cui seguirà una idoneità o dei debiti da colmare nel secondo semestre. Alla fine del secondo semestre si farà l’esame vero e proprio impostato come verifica dei lavori svolti durante l’intero corso di studio. Si dovranno presentare: una cartellina con tutti i materiali delle esercitazioni; un book di schizzi con l’evoluzione del progetto, cinque tavole formato A1 (59,4 × 84,1 cm) contenti schemi, planimetria, piante, prospetti, sezioni in scala 1:100, testi, e una o più immagini tridimensionali del progetto; i plastici di studio e un plastico definitivo in scala 1:100. - Vasilij Kandinskij, Punto, linea, superficie. Contributo all'analisi degli elementi pittorici, Adelphi, 1968
- Kenneth Frampton, Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, 2008 |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001994 -
MATERIALI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI
(obiettivi)
Conoscere le caratteristiche chimico-fisiche dei principali materiali impiegabili nelle costruzioni e le loro possibilità trasformative in semilavorati, componenti e sistemi strutturali. In particolare l’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per comprendere i criteri di scelta dei materiali e delle soluzioni costruttive più appropriate sul piano economico, della configurazione dell’immagine architettonica degli edifici, della costruzione delle loro spazialità e della ottimizzazione delle loro qualità ambientali.
Attraverso esempi di architetture, contemporanee e non, far comprendere le relazioni tra il loro sistema tecnico-costruttivo e la cultura materiale di cui sono espressione.
Canale: CANALE I
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BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
(programma)
Il corso tratta dei materiali, delle tecniche costruttive e degli elementi costruttivi: verrà evidenziata la loro evoluzione storica, il rapporto fra tecniche costruttive e concezione dello spazio architettonico, in relazione ai principi di base del funzionamento strutturale e di involucro dell'edificio. Le chiavi di presentazione di ogni argomento sono riconducibili:
(testi)
- alle prestazioni fornite da materiali ed elementi costruttivi in risposta ai requisiti che l’edificio deve soddisfare; - all'edificio come sistema di elementi architettonici, funzionali e costruttivi, relazionati per fornire delle prestazioni; - al processo edilizio come sistema di operatori (utenti, progettisti, costruttori, ecc.) e di attività. Gli argomenti del corso sono articolati in moduli di lezioni teoriche, integrate da visite, sopralluoghi ed esercitazioni. In particolare, il programma è articolato in due parti: I. materiali (a. Materiali argillosi; B. Materiali lapidei; C. Calcestruzzi; D. Materiali legnosi; E. Materiali metallici; F. Materiali vetrosi); II. elementi costruttivi (G. Terreni, fondazioni e attacco a terra; H. Strutture in elevazione; I. Involucro verticale e pareti interne; L. Orizzontamenti interni e di coperture; M. Collegamenti verticali a percorrenza pedonale e meccanica; N. Infissi interni ed esterni). A. Testi di base
1. Campioli, A. ; Lavagna, M. Tecniche e architetture, CittàStudi editore, Milano 2013 2. Dassori, E. e Morbiducci, R. Costruire l’architettura, Tecniche nuove, Milano, 2010 3. Torricelli, M. C. ; Del Nord, R. ; Felli, P. Materiali e Tecnologie dell'Architettura, Editori Laterza, Bari 2001 B. Testi generali 4. AA.VV. Manuale di progettazione edilizia, vol. 4, “Tecnologie: requisiti, soluzioni, esecuzione, prestazioni”, Hoepli, Milano 1995 5. Arbizzani, E. Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli editore, Ravenna 2008 6. Bertolini, L. Materiali da costruzione, vol. I “Struttura, proprietà e tecnologie di produzione”, Città Studi edizioni, Torino 2006 7. Legnante, E. Progettare per costruire, Maggioli editore, Rimini 1999 8. Molinari, C. Elementi di cultura tecnica, Sistemi Editoriali, Napoli 2007 9. Silver, P. ; McLean, W. Introduction to architectural technology, Laurence King Publishing, London 2008
Canale: CANALE II
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RAIMONDI ALBERTO
(programma)
Contenuti del corso - programma
(testi)
Obiettivo Il corso propone un’esperienza di conoscenza dei materiali e degli elementi costruttivi attraverso l’apprendimento delle proprietà dei singoli materiali. Dei materiali è fornita una lettura dalla materia prima al prodotto attraverso le successive lavorazioni. Del prodotto sono indicate le applicazioni e gli impieghi nelle costruzioni. Gli elementi costruttivi sono considerati le parti dell’edificio. L’edificio è considerato dunque come un sistema scomponibile in sub-sistemi ed elementi singoli. Lo studio degli elementi costruttivi è prettamente funzionale, con indicazioni e suggestioni alle caratteristiche espressive dei materiali lette attraverso esempi di architetture. Nel corso si forniscono le informazioni di base e le prime indicazioni sull’impiego degli elementi costruttivi propedeutici al Laboratorio di Costruzione del 2° anno Argomenti 1. Le proprietà dei materiali 2. Pietre 3. Laterizi 4. Acciaio e altri metalli 5. Conglomerati 6. Legno 7. Vetro 8. Isolanti e impermeabilizzanti 9. Plastiche 10. Murature 11. Archi e volte 12. Travi e solai 13. Fondazioni e terreno 14. Tetti 15. Serramenti 16. Scale La prova d’esame verterà sulla verifica della conoscenza degli argomenti del corso con un colloquio e dei disegni da eseguire in sede d’esame. Testi di riferimento
- E. Dassori, R . Morbiducci, Costruire l'architettura, Tecniche Nuove, 2011 - Dispense del corso in pdf - E. Allen: I fondamenti del costruire (i materiali, le tecniche, i metodi) - McGraw-Hill, Milano 1999 - A. Deplazes: Constructing Architecture – materials processes structures- Birkhauser, Basel 2005 - H.Nestle :Manuale pratico dell'edilizia - Per progettisti, costruttori, tecnici. Progettazione e costruzione edile. Tecnologie e materiali illustrati - Sistemi Editoriali 2007 |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001995 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Raggiungere la padronanza della strumentazione basilare del disegno come linguaggio per la progettazione, la conoscenza e la comunicazione dell’architettura. Padroneggiare le tecniche di rappresentazione a varie scale, il disegno dal vero, la normazione e le convenzioni grafiche.
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21001995-1 -
DISEGNO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il disegno in architettura è comparabile alla parola nel linguaggio orale; saper parlare e scrivere, e quindi in architettura disegnare, in forma corretta e comprensibile, conosciuta ai nostri interlocutori è premessa fondamentale per potersi rapportare (collaborare e scambiare) con il mondo esterno superando il limite dell'intuizione personale e del sentimento privato. La conoscenza della base grammaticale e lessicale del disegno dell'architettura (nell’inscindibilità delle sue componenti di pensiero e di segno) consente di sperimentare la disponibilità del linguaggio grafico-architettonico di raccontare non solo la realtà oggettiva e materico/dimensionale dell'architettura stessa (esistente o progettata) ma anche di impostare, verificare, esporre, lungo l'intero iter progettuale e di studio, i pensieri formali, le logiche geometriche e proporzionali, le memorie storico linguistiche, i valori simbolici, il significato sotteso, che sostanziano i modi apparenti di essere degli oggetti architettonici e danno ragione logica e metrico dimensionale delle scelte formali e linguistiche che ognuno di essi (pensieri/oggetti) contiene ed esprime.
obiettivi: sviluppare la conoscenza teorico-critica e la capacità pratica di corretta utilizzazione delle tecniche e dei metodi di rappresentazione, del significato e del valore delle convenzioni grafiche necessarie alla trasmissione dell'idea di architettura e al suo disegno per il progetto. Conoscenza critico operativa, quindi, del Disegno quale strumento base (sia attuativo che di stimolazione mentale lungo l'intero processo progettuale) per la definizione e messa in forma compiuta dei propri pensieri architettonici; per esprimere, in modo trasmissibile e comparabile, la propria idea di architettura; per lo studio e la comprensione delle forme e dei modi storici di costruzione della città e degli oggetti che la compongono. Così, a fianco di esercitazioni pratiche per l'approfondimento operativo delle leggi di costruzione geometrica e delle tecniche di rappresentazione, si analizzerà ruolo e collocazione reciproca del Disegno e dell'Architettura, tentando di fare ordine su alcune delle correlazioni esistenti tra il Disegno delle forme architettoniche e i modi storici di evoluzione interna sia del processo progettuale individuale, sia della definizione della forma architettonica stessa, sia delle tecniche di rappresentazione grafica storicamente corrispondenti. Metodi di valutazione: verifica delle esercitazioni e delle elaborazioni specifiche del tema individualmente svolto. Disegni che dovranno evidenziare: padronanza delle tecniche di rappresentazione e conoscenza dei modi formali, geometrici, estetici e culturali che sostanziano la disciplina architettonica; capacità di rappresentazione del tema architettonico proposto, dal disegno a mano libera al disegno digitale, dalle proiezioni ortogonali alla rappresentazione della realtà "volumetrico/dimensionale" e della definizione cromatica dei rapporti chiaroscurali e del colore.
Canale: CANALE I
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BEDONI CRISTIANA
(programma)
IL DISEGNO IN ARCHITETTURA È COMPARABILE ALLA PAROLA NEL LINGUAGGIO ORALE; SAPER PARLARE E SCRIVERE, E QUINDI IN ARCHITETTURA DISEGNARE, IN FORMA CORRETTA E COMPRENSIBILE, CONOSCIUTA AI NOSTRI INTERLOCUTORI È PREMESSA FONDAMENTALE PER POTERSI RAPPORTARE (COLLABORARE E SCAMBIARE) CON IL MONDO ESTERNO SUPERANDO IL LIMITE DELL'INTUIZIONE PERSONALE E DEL SENTIMENTO PRIVATO. LA CONOSCENZA DELLA BASE GRAMMATICALE E LESSICALE DEL DISEGNO DELL'ARCHITETTURA (NELL’INSCINDIBILITÀ DELLE SUE COMPONENTI DI PENSIERO E DI SEGNO) CONSENTE DI SPERIMENTARE LA DISPONIBILITÀ DEL LINGUAGGIO GRAFICO-ARCHITETTONICO DI RACCONTARE NON SOLO LA REALTÀ OGGETTIVA E MATERICO/DIMENSIONALE DELL'ARCHITETTURA STESSA (ESISTENTE O PROGETTATA) MA ANCHE DI IMPOSTARE, VERIFICARE, ESPORRE, LUNGO L'INTERO ITER PROGETTUALE E DI STUDIO, I PENSIERI FORMALI, LE LOGICHE GEOMETRICHE E PROPORZIONALI, LE MEMORIE STORICO LINGUISTICHE, I VALORI SIMBOLICI, IL SIGNIFICATO SOTTESO, CHE SOSTANZIANO I MODI APPARENTI DI ESSERE DEGLI OGGETTI ARCHITETTONICI E DANNO RAGIONE LOGICA E METRICO DIMENSIONALE DELLE SCELTE FORMALI E LINGUISTICHE CHE OGNUNO DI ESSI (PENSIERI/OGGETTI) CONTIENE ED ESPRIME.
(testi)
OBIETTIVI: SVILUPPARE LA CONOSCENZA TEORICO-CRITICA E LA CAPACITÀ PRATICA DI CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLE TECNICHE E DEI METODI DI RAPPRESENTAZIONE, DEL SIGNIFICATO E DEL VALORE DELLE CONVENZIONI GRAFICHE NECESSARIE ALLA TRASMISSIONE DELL'IDEA DI ARCHITETTURA E AL SUO DISEGNO PER IL PROGETTO. CONOSCENZA CRITICO OPERATIVA, QUINDI, DEL DISEGNO QUALE STRUMENTO BASE (SIA ATTUATIVO CHE DI STIMOLAZIONE MENTALE LUNGO L'INTERO PROCESSO PROGETTUALE) PER LA DEFINIZIONE E MESSA IN FORMA COMPIUTA DEI PROPRI PENSIERI ARCHITETTONICI; PER ESPRIMERE, IN MODO TRASMISSIBILE E COMPARABILE, LA PROPRIA IDEA DI ARCHITETTURA; PER LO STUDIO E LA COMPRENSIONE DELLE FORME E DEI MODI STORICI DI COSTRUZIONE DELLA CITTÀ E DEGLI OGGETTI CHE LA COMPONGONO. COSÌ, A FIANCO DI ESERCITAZIONI PRATICHE PER L'APPROFONDIMENTO OPERATIVO DELLE LEGGI DI COSTRUZIONE GEOMETRICA E DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE, SI ANALIZZERÀ RUOLO E COLLOCAZIONE RECIPROCA DEL DISEGNO E DELL'ARCHITETTURA, TENTANDO DI FARE ORDINE SU ALCUNE DELLE CORRELAZIONI ESISTENTI TRA IL DISEGNO DELLE FORME ARCHITETTONICHE E I MODI STORICI DI EVOLUZIONE INTERNA SIA DEL PROCESSO PROGETTUALE INDIVIDUALE, SIA DELLA DEFINIZIONE DELLA FORMA ARCHITETTONICA STESSA, SIA DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA STORICAMENTE CORRISPONDENTI. Metodi didattici ELABORATI GRAFICI SPECIFICI DI PROGETTO E ANALISI URBANA. ESERCITAZIONI PRATICHE PER L'APPROFONDIMENTO OPERATIVO DELLE LEGGI DI COSTRUZIONE GEOMETRICA E DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE. Modalità di verifica dell'apprendimento VERIFICA DELLE ESERCITAZIONI E DELLE ELABORAZIONI SPECIFICHE DEL TEMA INDIVIDUALMENTE SVOLTO. DISEGNI CHE DOVRANNO EVIDENZIARE: PADRONANZA DELLE TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE E CONOSCENZA DEI MODI FORMALI, GEOMETRICI, ESTETICI E CULTURALI CHE SOSTANZIANO LA DISCIPLINA ARCHITETTONICA; CAPACITÀ DI RAPPRESENTAZIONE DEL TEMA ARCHITETTONICO PROPOSTO, DAL DISEGNO A MANO LIBERA AL DISEGNO INFORMATICO, DALLE PROIEZIONI ORTOGONALI ALLA RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTÀ "VOLUMETRICO/DIMENSIONALE" E DELLA DEFINIZIONE CROMATICA DEI RAPPORTI CHIAROSCURALI E DEL COLORE. Testi di riferimento:
Cristiana Bedoni, I luoghi del disegno, Città Studi Edizioni, Milano 1996; Nuovo Manuale dell’architetto, CNR, ristampe varie; Durante il Corso verranno fornite Dispense didattiche e bibliografie specifiche documentative degli argomenti
Canale: CANALE II
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CIANCI MARIA GRAZIA
(programma)
Il disegno si pone come ricerca di un'estetica individuale, soggettiva, propria ed in qualche modo unica; è quindi una conquista di una propria autonomia, di una propria libertà espressiva. Le operazioni grafiche hanno, infatti, la caratteristica di unire indissolubilmente la tecnica esecutiva, intesa come operatività manuale, e il pensiero astratto. Da questo connubio discende la condizione esclusiva del disegno di riguardare tutte le arti ed in qualche modo anche la trasversalità del suo insegnamento a tutte le formazioni professionali o lauree nelle discipline creative. disegno deve essere inteso, secondo la sua più antica tradizione accademica, come metalinguaggio progettuale (condiviso tra le arti), cioè come sapere che riguarda la dimensione figurativa - e dunque comunicativa (rappresentativa) della costruzione architettonica. nel processo didattico l'apprendimento del disegno contribuisce alla formazione di una precisa coltura figurativa dell'architetto ed è necessariamente collocato a cavallo tra la progettazione e la storia. Il corso si propone di approfondire, di sperimentare le tecniche della rappresentazione, finalizzate alla conoscenza, alla lettura, al rilievo diretto, all'analisi, all'ideazione dell'architettura. Non si potrà imparare a disegnare perfettamente nel poco tempo a disposizione; l'esercizio del disegno e l'apprendimento di questo è un appassionante e continuo sforzo che si fa da soli e che dovrebbe accompagnarci per tutta la vita; il corso cercherà però di dare le basi per comprendere e rafforzare le proprie modalità espressive attraverso il disegno: con l'applicazione delle varie tecniche, grazie alle indicazioni dirette e pratiche date durante le esercitazioni, per mezzo dello studio, dell'osservazione e del ri-disegno di casi emblematici dell'architettura e dell'arte sia classica che contemporanea. Attraverso queste esercitazioni, verrà favorita la definizione di una propria espressività grafica, aiutando così a comprendere come sia indispensabile il disegno per esprimere le proprie idee e per il progetto. Scorrendo i testi dedicati ai maestri dell'architettura, da Palladio ad Aldo Rossi, da Leonardo a Le Corbusier, il nostro interesse è attratto dalle immagini delle opere ma, spesso, ancora di più dai disegni, cioè dalla rappresentazione grafica delle loro idee. All'interno delle piante, dei prospetti sono indissolubilmente racchiusi i concetti compostivi, strutturali, tecnologici e formali che li hanno resi paradigmatici nel mondo dell'architettura. Il disegno in qualsiasi forma eseguito, dallo schizzo al più asettico rendering computerizzato, è una delle conoscenze strettamente indispensabile all'architetto per attuare la precisa stesura delle proprie idee. Che l'architettura si apprenda e si comunichi disegnando le architetture è pratica ovvia, ma non lo è allo stesso tempo la coscienza del disegno come espressione della mente e dell'anima. La prima parte del corso approfondirà quindi la conoscenza del disegno a mano libera, una procedura che allude al passato ma che ha estimatori illustri anche nel contemporaneo, un particolare spazio sarà dedicato al disegno dal vero, allo schizzo, al disegno prospettico e al rilievo a vista. Nella seconda parte si sperimenteranno le diverse tecniche di rappresentazione contemporanea e non, come esercizio complesso d'interpretazione della realtà, si passerà dalla china alla matita, dal carboncino all'acquerello, dalla sanguigna ai pantoni, su supporti di volta in volta differenti. Ogni lezione sarà preceduta da un’esercitazione svolta nell'aula o in esterno alla presenza del docente che fornirà chiarimenti pratici sulla sua esecuzione. Sono previste verifiche intermedie ed è richiesta la presenza alle lezioni e alle esercitazioni. - R. Arnheim, arte e percezione visiva, milano 1965
- Licisco Magagnato-Paola Marini (a cura di), Andrea Palladio. I quattro libri dell’architettura, Il polifilo, Milano 1980 - M. De Simone, Disegno, rilievo, progetto. Il disegno delle idee, il progetto delle cose, Roma 1990 - F. Moschini e G. Neri, Dal progetto. Scritti teorici di Franco Purini 1966-1991, Roma 1992 - G. Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, Milano 1992 - E. E. Viollet Le Duc, Storia di un disegnatore, Venezia 1992 - aa.vv., Teorie e metodi del disegno, città-studi, Milano 1994. - aa.vv., Il disegno come idea, Roma 1996 - G. De Fiore, Storia del disegno, Milano 1997 - M. Docci e D. Maestri; Scienza del disegno, Torino 2000 - aa.vv., Il disegno dell' architettura fra tradizione e innovazione, Roma 2002 - Anna Sgrosso, Rinascimento e barocco, in De Rosa-Sgrosso-Giordano, La geometria nell’immagine. Storia dei metodi di rappresentazione, utet, Torino 2002 - M.G. Cianci, La rappresentazione del paesaggio. strumenti e procedure per l' analisi e la rappresentazione del paesaggio, firenze 2008-i materiali (immagini, schemi, riferimenti e approfondimenti tematici) usati dal docente a supporto delle comunicazioni saranno messi a disposizione per l'eventuale riproduzione durante il corso che si svolgerà nel primo semestre e durante il quale saranno fornite indicazioni bibliografiche specifiche. sito web: 100disegni.blogspot.com |
6 | ICAR/17 | 75 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001995-2 -
RAPPRESENTAZIONE DIGITALE
(obiettivi)
Raggiungere la padronanza della strumentazione basilare del disegno come linguaggio per la progettazione, la conoscenza e la comunicazione dell’architettura. Padroneggiare le tecniche di rappresentazione a varie scale, la normazione e le convenzioni grafiche.
Canale: CANALE I
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CALISI DANIELE
(programma)
Il corso di rappresentazione digitale si prefigge lo scopo di fornire agli studenti le nozioni base per un corretto uso dello strumento digitale e dei software relativi. Durante il corso, attraverso alcune esercitazioni propedeutiche per l'esame, si insegneranno le tecniche e gli strumenti per il disegno 2d, fino alla corretta esecuzione e stampa di una tavola di un progetto di architettura debitamente impaginata. Verranno inoltre approfonditi alcuni temi sulla modellazione tridimensionale e render concettuale, con particolare attenzione alla cura e il gusto dell'inquadratura e alla regolazione e distribuzione delle ombre e delle luci, dove possibile anche con cenni all'utilizzo di texture applicate ai materiali di render.
(testi)
Infine si accennerà alla elaborazione, gestione, modifica e all'impaginazione di immagini raster. Le esercitazioni previste sono 5 durante l'anno, in parte individuali, in parte di gruppo: strumenti di disegno 2d, strumenti di modifica 2d, progetto tema d'anno, modellazione 3d, tavola 2d impaginata nello spazio carta. È d'obbligo, per poter sostenere l'esame, consegnare tutte le esercitazioni. In caso contrario è prevista una prova grafica di fine anno di 4 ore da eseguire in aula, il cui esito positivo permette l'accesso all'esame. Migliari Riccardo, 2003. Geometria dei modelli. Roma: Edizioni Kappa, 2003, 311 p. ISBN: 88-7890-512-7.
De Luca Livio, 2011. La Fotomodellazione Architettonica. Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2011. ISBN:978-88-579-0070-4 Lo Turco Massimiliano, Il BIM e la rappresentazione infografica nel processo edilizio. Dieci anni di ricerche e applicazioni. Roma: Aracne, 2015, 396 p. ISBN 9788854882508
Canale: CANALE II
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CALISI DANIELE
(programma)
Il corso di rappresentazione digitale si prefigge lo scopo di fornire agli studenti le nozioni base per un corretto uso dello strumento digitale e dei software relativi. Durante il corso, attraverso alcune esercitazioni propedeutiche per l'esame, si insegneranno le tecniche e gli strumenti per il disegno 2d, fino alla corretta esecuzione e stampa di una tavola di un progetto di architettura debitamente impaginata. Verranno inoltre approfonditi alcuni temi sulla modellazione tridimensionale e render concettuale, con particolare attenzione alla cura e il gusto dell'inquadratura e alla regolazione e distribuzione delle ombre e delle luci, dove possibile anche con cenni all'utilizzo di texture applicate ai materiali di render.
(testi)
Infine si accennerà alla elaborazione, gestione, modifica e all'impaginazione di immagini raster. Le esercitazioni previste sono 5 durante l'anno, in parte individuali, in parte di gruppo: strumenti di disegno 2d, strumenti di modifica 2d, progetto tema d'anno, modellazione 3d, tavola 2d impaginata nello spazio carta. È d'obbligo, per poter sostenere l'esame, consegnare tutte le esercitazioni. In caso contrario è prevista una prova grafica di fine anno di 4 ore da eseguire in aula, il cui esito positivo permette l'accesso all'esame. Migliari Riccardo. 2003. Geometria dei modelli. Roma: Edizioni Kappa, 2003, 311 p. ISBN: 88-7890-512-7.
De Luca Livio. 2011. La Fotomodellazione Architettonica. Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2011. ISBN:978-88-579-0070-4 Lo Turco Massimiliano. Il BIM e la rappresentazione infografica nel processo edilizio. Dieci anni di ricerche e applicazioni. Roma: Aracne, 2015, 396 p. ISBN 9788854882508 |
2 | ICAR/17 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21001996 -
FONDAMENTI DI FISICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza di base delle leggi fondamentali della fisica classica, con particolare riferimento alle loro applicazioni in architettura, e guidarlo nell’apprendimento del metodo scientifico e del suo linguaggio.
Argomenti del corso sono: A. Equilibrio Meccanico e Termico. Deformazione, Elasticità e Espansione termica. Densità di Energia. B. Leggi di Conservazione. Conservazione energia, conservazione quantità di moto. Traslazioni, rotazioni, rotolamento. Conservazione momento angolare. C. Oscillazioni. Onde Meccaniche. Suono e Udito.
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BRUNI FABIO
(programma)
Fondamenti di Fisica
(testi)
Syllabus I riferimenti ai libri di testo corrispondono a: Principi di Fisica, Hugh D. Young, Roger A. Freedman, A. Lewis Ford. vol. 1. Pearson (2015) Appunti delle lezioni sul sito ftp.arch.uniroma3.it Parte A: Equilibrio Meccanico e Termico. Deformazione, Elasticità e Espansione termica. Densità di Energia. 1. Equilibrio ed Elasticità. Equilibrio traslazionale e rotazionale. Forza e momento di una forza. Leggere: (A) Capitolo 11, 11.1 -11.5. Capitolo 8, 8.5. Capitolo 10, 10.1. Capitolo 1, 1.7-1.10. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Ripasso di Matematica Equilibrio ed elasticità_1 Equilibrio ed elasticità_2 2. Meccanica dei Fluidi. Regime laminare e turbolento. Numero di Reynolds. Viscosità. Leggere: (A) Capitolo 12, 12.1 -12.6. (B) Appunti delle lezioni: Viscosità Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Dinamica dei fluidi 3. Temperatura e Calore. Espansione termica. Meccanismi di trasferimento del calore. Numero di Rayleigh. Leggere: (A) Capitolo 17, 17.1, 17.4, 17.5, 17.7. (B) Appunti delle lezioni: Trasferimento di calore Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Temperatura e Calore Parte B: Leggi di Conservazione. Conservazione energia, conservazione quantità di moto. Traslazioni, rotazioni, rotolamento. Conservazione momento angolare. 1. Lavoro ed energia cinetica. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Forze conservative e non conservative. Forza ed energia potenziale. Leggere: (A) Capitolo 1, 1.10. Capitolo 6, 6.1 - 6.4. Capitolo 7, 7.1 - 7.4. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Energia e conservazione dell’energia 2. Esempi di forze non conservative: forza di attrito, resistenza fluidodinamica. Quantità di moto e impulso. Leggere: (A) Capitolo 5, 5.3. Capitolo 8, 8.1 - 8.4. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Vari argomenti parte B 3. Analisi del moto. Traslazioni, Rotazioni. Leggere: (A) Capitolo 3, 3.1-3.4. Capitolo 5, 5.4. Capitolo 9, 9.1-9.5 Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Traslazioni e Rotazioni 4. Dinamica del moto rotazionale. Rotolamento. Momento angolare e sua conservazione. Leggere: (A) Capitolo 10, 10.2-10.6. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Dinamica_Rotazionale Parte C: Oscillazioni. Onde Meccaniche. Suono e Udito. 1. Moto armonico semplice. Onde meccaniche. Leggere: (A) Capitolo 14, 14.6. Capitolo 15, 15.1-15.4. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Oscillazioni 2. Suono e udito. Onde longitudinali in un fluido e in un solido. Tempo di Riverberazione. Equazione di Sabine. Leggere: (A) Capitolo 16, 16.1-16.3, 16.6. (B) Appunti delle lezioni: Cenni di Fisica Acustica. (c) Chi vuole approfondire argomenti di acustica applicata, può consultare il sito: http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/hframe.html , selezionando “Sound and Hearing”. Esercizi & Problemi su MasteringPhysics: Suono & Udito Principi di Fisica. H. D. Young, R. A. Freedman, A. L. Ford. Pearson (2015). Vol. 1.
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6 | FIS/01 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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21001997 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
(obiettivi)
Fornire gli strumenti per la redazione di un progetto di medie dimensioni e complessità con particolare riguardo al dimensionamento e alla configurazione degli spazi, alla determinazione volumetrica dell'intero complesso, alle relazioni con il contesto e alla definizione dell'impianto strutturale in rapporto alle scelte tipologiche e spaziali.
Canale: CANALE I
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LONGOBARDI GIOVANNI
(programma)
Gli studenti (con impegno individuale o in gruppi da due) saranno coinvolti nel progetto di un piccolo edificio pubblico - un museo - nell’area dell’ex Mattatoio di Testaccio. L’architettura museale, al di là dei suoi aspetti specialistici, appare infatti particolarmente adatta a sperimentare il primo approccio a un impianto complesso, per i suoi vincoli estetici e funzionali, per la compresenza di usi diversi, e per il suo stretto rapporto con lo spazio pubblico - almeno nella declinazione che qui se ne darà. Da questo punto di vista, la localizzazione nell’ex Mattatoio intende puntare sulla familiarità che gli studenti hanno con il luogo, per mettere in opera nel progetto tutte le esperienze già acquisite in termini di misure e uso dello spazio, nonché di rapporti con il contesto urbano.
(testi)
Nelle due mattine settimanali si alterneranno lezioni teoriche, focalizzazioni su singoli aspetti progettuali, lavoro di laboratorio, esercitazioni su temi specifici, con lo scopo di far progredire le capacità degli studenti sul piano compositivo e della rappresentazione/presentazione delle loro idee. Sono previsti inoltre periodici raccordi e esperienze comuni con i due corsi paralleli (proff. Panizza e Beccu). - Adolf Loos, Il principio del rivestimento, in Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972.
- Juhani Pallasmaa, Gli occhi della pelle. L’architettura e i sensi, Jaca Book, Milano 2007. - Patricia Cummings Loud, Louis I. Kahn. I musei, Electa, Milano 1997. - Giovanni Longobardi, Musei. Manuale di progettazione, Mancosu, Roma 2007.
Canale: CANALE II
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PANIZZA MARIO
(programma)
Progetto di un museo universitario integrato a una serie di funzioni per lo studio e il tempo libero. Questo nucleo di servizi deve costituire un luogo d'incontro per gli studenti e i professori e, parzialmente, essere aperto anche al pubblico. Le caratteristiche dimensionali dell'intero impianto saranno precisate durante le attività del laboratorio e gli studenti parteciperanno alla definizione del programma edilizio attraverso la scelta personalizzata di quanto sarà complementare all'impianto base. Il progetto deve affrontare la definizione di tutte le parti funzionali e giungere al grado di approfondimento di un progetto preliminare, con alcuni dettagli costruttivi e impiantistici.
(testi)
L'area di progetto, localizzata nell’ex Mattatoio, pone il tema dell’inserimento funzionale all’interno di un piano di sviluppo programmato, dove il lotto interessato costituisce una realtà da prendere in esame, ma non da vincolare a tutele specifiche. La scelta di assumere come luogo di esercitazione un'area interna a un sistema universitario già delineato permette agli studenti di verificare costantemente sia le caratteristiche del luogo sia le difficoltà di inserimento dell'edificio (altezza, distacchi, accessi, ecc.). Nel suo insieme, l'area va organizzata come un luogo per la sosta all'aperto, caratterizzata da alcune ipotesi "speciali" (area telematica, centro servizi e documentazione, ecc.) destinate a personalizzare le scelte dei singoli progetti di museo. La bibliografia e il materiale didattico saranno indicati durante il corso
Canale: CANALE III
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BECCU MICHELE
(programma)
Il Laboratorio di Progettazione del Secondo anno del Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura ha come obbiettivo la progettazione di un edificio di medie dimensioni e complessità. Un organismo architettonico di media complessità, al centro della scala di difficoltà crescenti che caratterizza l’insegnamento della progettazione architettonica Con esso si intende fornire allo studente di architettura un’esperienza di progettazione compiuta, approfondita e consapevole dell’intorno urbano e delle complessità tecnologiche, strutturali e ambientali connesse a un progetto di questo livello. Pensare uno spazio significativo, sia in relazione all’internità dell’organismo architettonico, sia in relazione alla parte di città. Questa esperienza deve costituire per lo studente un “itinerario” che comprenda l’apprendimento di nozioni teoriche, conoscenze disciplinari relative alla tradizione del progetto di architettura, ma anche abilità pratiche, manuali, che possono estendersi alla redazione di una tavola di architettura, un pannello di presentazione, schizzi raccolti in album, un piccolo plastico.
(testi)
Il tema d’anno è la progettazione di un Museo-laboratorio a servizio delle attività del Dipartimento, costituito da un numero limitato di funzioni. Queste sono: -Uno spazio espositivo, un piccolo nucleo per la ricerca, un laboratorio, servizi a supporto delle attività del Dipartimento (piccole sale riunione, un piccolo centro congressi). -Una struttura di servizio pensata per una piccola comunità (studenti, addetti, ricercatori, visiting etc.), comprensiva di alcuni servizi comunitari (mensa, spazi di riunione, di soggiorno, lavanderia, ristoro, etc.) -Uno spazio di uso collettivo e di relazione, che stabilisca relazioni contestuali tra gli elementi del progetto e costituisca una piccola centralità oppure una “porta urbana” alla scala del quartiere. L. Zevi (coordinatore scientifico), Il nuovissimo manuale dell’architetto. 2 Voll., Mancosu Editore, Roma 2003.
L. Benevolo, Storia dell’Architettura Moderna, Laterza, Bari 2010 K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 2005 M. Biraghi, Storia dell'architettura contemporanea, I (1750-1945) - II (1945-2008), Einaudi, Torino 2008 Le Corbusier, Vers une architecture, (a cura di P. Cerri e P. Nicolin), Milano, Longanesi 1984 A. Loos, Parole nel vuoto (Ins Leere Gesprochen, 1921), ed. it. Adelphi, Milano 1972. A. Rossi, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966; n. ed. Quodlibet, Macerata 2011. Francesco Venezia, Francesco Venezia: le idee e le occasioni, Electa Mondadori, Milano 2006 R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005 Francesco Cellini, Manualetto. Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento di una esercitazione progettuale sul tema della casa unifamiliare, Città Studi, Milano 1991 |
8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21001998 -
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE 2
(obiettivi)
Offrire gli strumenti algebrici ed analitici che permettono il trattamento dello spazio tridimensionale, ed oltre. In particolare, introdurre al calcolo differenziale ed integrale in più variabili, e all’algebra lineare nel suo rapporto col pensiero geometrico. Dalle forme alle formule, e viceversa: introduzione ai problemi inversi ed al pensiero parametrico.
Canale: CANALE I
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TEDESCHINI LALLI LAURA
(programma)
- PROGRAMMA DEL CORSO 2016-17
(testi)
-MODELLI MATEMATICI PER IL TRATTAMENTO QUANTITATIVO DELLOSPAZIO 3d: -ALGEBRA LINEARE DA UN PUNTO DI VISTA GEOMETRICO, VETTORI, - PIANI, RETTE, CONDIZIONI PER LE RETTE SGHEMBE, DISTANZE. -CURVE CONICHE E SUPERFICI QUADRICHE, RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE, COSTRUIBILITA' INDIVIDUAZIONE COME RIGATE, COME SVILUPPABILI, COME SEZIONI PIANE... -CALCOLO DIFFERENZIALE ED INTEGRALE IN DUE E TRE VARIABILI. STUDIO DEGLI ESTREMI E DEI PUNTI CRITICI DI UNA SUPERFICIE DATA DA UNA FUNZIONE, PIANO TANGENTE. - CURVE PARAMETRICHE, TRIEDRO FONDAMENTALE ASSOCIATO AD UNA CURVA. - SUPERFICI NELLO SPAZIO, FORMULAZIONE PARAMETRICA ED IMPLICITA. - INTEGRALI DOPPI, VOLUMI CONFINATI DA SUPERFICI REGOLARI. -ATTIVITA' HANDS-ON: PLASTICI DI POLIEDRI, RIGATE, modelli in carta QUALUNQUE TESTO DI LIVELLO UNIVERSITARIO
Canale: CANALE II
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TALAMANCA VALERIO
(programma)
-MODELLI MATEMATICI PER IL TRATTAMENTO QUANTITATIVO DELLOSPAZIO 3d: -ALGEBRA LINEARE DA UN PUNTO DI VISTA GEOMETRICO, VETTORI, - PIANI, RETTE, CONDIZIONI PER LE RETTE SGHEMBE, DISTANZE. -CURVE CONICHE E SUPERFICI QUADRICHE, RICONOSCIMENTO, CLASSIFICAZIONE, COSTRUIBILITA' INDIVIDUAZIONE COME RIGATE, COME SVILUPPABILI, COME SEZIONI PIANE... -CALCOLO DIFFERENZIALE ED INTEGRALE IN DUE E TRE VARIABILI. STUDIO DEGLI ESTREMI E DEI PUNTI CRITICI DI UNA SUPERFICIE DATA DA UNA FUNZIONE, PIANO TANGENTE. - CURVE PARAMETRICHE, TRIEDRO FONDAMENTALE ASSOCIATO AD UNA CURVA. - SUPERFICI NELLO SPAZIO, FORMULAZIONE PARAMETRICA ED IMPLICITA. - INTEGRALI DOPPI, VOLUMI CONFINATI DA SUPERFICI REGOLARI. -ATTIVITA' HANDS-ON: PLASTICI DI POLIEDRI, RIGATE. Qualsiasi testo di livello universitario contenente gli argomenti del programma.
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4 | MAT/07 | 50 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21001999 -
FONDAMENTI DI MECCANICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Fornire la conoscenza dei rudimenti della meccanica per il modello di corpo rigido ed il modello di trave, con applicazione a semplici casi di sistemi articolati isostatici ed iperstatici in due dimensioni. Argomenti del corso sono in particolare: cenni di cinematica del corpo rigido e concetto di vincolo perfetto; le distribuzioni, l’equivalenza e la riduzione di sistemi di forze; le equazioni di bilancio e i metodi di calcolo delle reazioni vincolari; il modello di trave cinematica linea rizzata; le azioni di contatto; le equazioni di bilancio; la formulazione alla Navier; le risoluzione di semplici sistemi isostatici ed iperstatici.
Canale: CANALE I
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FORMICA GIOVANNI
(programma)
Contenuti
(testi)
- FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE DELLA MECCANICA PER IL MODELLO DI CORPO RIGIDO ED IL MODELLO DI CORPO ELASTICO. - INTRODURRE GLI STUDENTI ALLO STUDIO ED ALLA COMPRENSIONE DI STRUTTURE SEMPLICI, MEDIANTE L'USO DI MODELLI MECCANICI PIÙ COMUNEMENTE ADOTTATI NELL'ANALISI STRUTTURALE, IN PARTICOLARE TRAVI E SISTEMI DI TRAVI, FUNI E ARCHI. PROGRAMMA RICHIAMI DI ALGEBRA E GEOMETRIA DEI VETTORI FORZA, SISTEMI DI FORZE E DISTRIBUZIONI DI FORZA MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI RIGIDE NEL PIANO - CINEMATICA LINEARIZZATA - VINCOLI (ESTERNI ED INTERNI) - EQUILIBRIO ESTERNO: EQUAZIONI CARDINALI DELLA STATICA - IL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI (PLV) - CALCOLO DI REAZIONI VINCOLARI CON IL METODO DEI CORPI LIBERI E MEDIANTE PLV MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI DEFORMABILI NEL PIANO - EQUILIBRIO INTERNO: EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO - CALCOLO E DIAGRAMMI DELLE CARATTERISTICHE DI SOLLECITAZIONE - STRUTTURE RETICOLARI PIANE: METODO DEI NODI E METODO DELLE SEZIONI - TENSIONE E DEFORMAZIONE NEL CONTINUO TRIDIMENSIONALE (CENNI E DEFINIZIONI) - MATERIALI DA COSTRUZIONE: ACCIAIO, CENNI SUI PROCESSI DI PRODUZIONE, COMPORTAMENTO SPERIMENTALE (PROVA DI TRAZIONE), CENNI SULLA SICUREZZA STRUTTURALE - COMPORTAMENTO ELASTICO LINEARE: LEGAME SFORZI-DEFORMAZIONI E LEGAME FORZE-SPOSTAMENTI - TRAVE AD ASSE RETTILINEO: COMPORTAMENTO ASSIALE E FLESSIONE (INTEGRAZIONE DELLA LINEA ELASTICA) DIMENSIONAMENTO DI TRAVATURE RETICOLARI E TELAI PIANI - LAVORO INTERNO E PLV COMPLEMENTI - SOLUZIONI NOTEVOLI RIGUARDANTI FUNI E ARCHI - METODO DELLE FORZE: TRAVI UNA VOLTA IPERSTATICHE - TENSIONI TANGENZIALI: RECIPROCITÀ E FORMULA DI JOURAWSKI - CENNI SUL COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO - CENNI DI STABILITÀ DELL’EQUILIBRIO ELASTICO, CARICO CRITICO EULERIANO E DIMENSIONAMENTO DI TRAVI COMPRESSE Metodi Didattici L'INSEGNAMENTO SI BASA SULL'INTERAZIONE FRONTALE DOCENTEALLIEVI, NELL'INTENTO DI SVILUPPARE E FAVORIRE UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI ALLIEVI STESSI. L'APPRENDIMENTO, QUINDI, PASSA ATTRAVERSO UNA FREQUENZA ASSIDUA DELLE LEZIONI TEORICHE DEL CORSO. OLTRE ALLE LEZIONI, SONO PREVISTE: ESERCITAZIONI GUIDATE; VERIFICHE DI APPRENDIMENTO, COLLETTIVE, IN CORSO D'ANNO; PROVE SPERIMENTALI IN LABORATORIO (SU PRENOTAZIONE). Verifica dell'apprendimento POTRANNO SOSTENERE L'ESAME FINALE DI FONDAMENTI DI MECCANICA DELLE STRUTTURE SOLO GLI STUDENTI CHE ABBIANO GIÀ SUPERATO QUELLI DELLE DISCIPLINE PROPEDEUTICHE, DI MATEMATICA E FISICA. L'ESAME FINALE CONSISTERÀ IN UNA PROVA SCRITTA E UN COLLOQUIO. GLI STUDENTI CHE AVRANNO SEGUITO CON PROFITTO LE LEZIONI DEL CORSO E SUPERATO LE PROVE DI VERIFICA IN CORSO D'ANNO, POTRANNO ACCEDERE DIRETTAMENTE AL COLLOQUIO. (N.B. I VOTI RIPORTATI NELLE PROVE DI VERIFICA NON HANNO CORRELAZIONE CON IL VOTO D'ESAME FINALE.) 1) COMI, CORRADI DELL'ACQUA. `INTRODUZIONE ALLA MECCANICA DELLE
STRUTTURE'. MCGRAW-HILL. 2) DAVIDE BERNARDINI. 'STATICA. UN'INTRODUZIONE ALLA MECCANICA DELLE STRUTTURE'. CITTÀSTUDI EDIZIONI.
Canale: CANALE II
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GABRIELE STEFANO
(programma)
PROGRAMMA
(testi)
RICHIAMI DI ALGEBRA E GEOMETRIA DEI VETTORI FORZA, SISTEMI DI FORZE E DISTRIBUZIONI DI FORZA MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI RIGIDE NEL PIANO - CINEMATICA LINEARIZZATA - VINCOLI (ESTERNI ED INTERNI) - EQUILIBRIO ESTERNO: EQUAZIONI CARDINALI DELLA STATICA - IL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI (PLV) - CALCOLO DI REAZIONI VINCOLARI CON IL METODO DEI CORPI LIBERI E MEDIANTE PLV MECCANICA DI SISTEMI DI TRAVI DEFORMABILI NEL PIANO - EQUILIBRIO INTERNO: EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO - CALCOLO E DIAGRAMMI DELLE CARATTERISTICHE DI SOLLECITAZIONE - STRUTTURE RETICOLARI PIANE: METODO DEI NODI E METODO DELLE SEZIONI - TENSIONE E DEFORMAZIONE NEL CONTINUO TRIDIMENSIONALE (CENNI E DEFINIZIONI) - MATERIALI DA COSTRUZIONE: ACCIAIO, CENNI SUI PROCESSI DI PRODUZIONE, COMPORTAMENTO SPERIMENTALE (PROVA DI TRAZIONE), CENNI SULLA SICUREZZA STRUTTURALE - COMPORTAMENTO ELASTICO LINEARE: LEGAME SFORZI-DEFORMAZIONI E LEGAME FORZE-SPOSTAMENTI - TRAVE AD ASSE RETTILINEO: COMPORTAMENTO ASSIALE E FLESSIONE (INTEGRAZIONE DELLA LINEA ELASTICA) DIMENSIONAMENTO DI TRAVATURE RETICOLARI E TELAI PIANI - LAVORO INTERNO E PLV COMPLEMENTI - SOLUZIONI NOTEVOLI RIGUARDANTI FUNI E ARCHI - METODO DELLE FORZE: TRAVI UNA VOLTA IPERSTATICHE - TENSIONI TANGENZIALI: RECIPROCITÀ E FORMULA DI JOURAWSKI - CENNI SUL COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO - CENNI DI STABILITÀ DELL’EQUILIBRIO ELASTICO, CARICO CRITICO EULERIANO E DIMENSIONAMENTO DI TRAVI COMPRESSE Introduzione alla meccanica delle strutture. Teoria ed Esercizi. Bernardini Davide, CittàStudi Edizioni (2012)
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8 | ICAR/08 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002000 - TERRITORIO, AMBIENTE E PAESAGGIO: CONTESTI E STRUMENTI | ||||||||
21002000-2 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana.
Canale: 1
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
Il corso si propone di indagare l'evoluzione degli insediamenti umani e dei paesaggi culturali a partire dalla interazione tra inurbamento e contesto urbano nel corso dei secoli, sullo sfondo delle economie locali e a lungo raggio, dell'intelligenza delle istituzioni, del clima dell’opinione.
(testi)
L'obiettivo principale è ovviamente la città, luogo per eccellenza per lo scambio di beni, servizi e idee, ma anche vero e proprio campo di battaglia tra libertà individuale e responsabilità collettiva, tra spazio e società. Così, l’urbanistica moderna a partire dalla rivoluzione industriale è chiamata a plasmare l'ambiente costruito integrando nuove esigenze e opportunità a fronte di una condizione di cittadinanza sempre più estesa. E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza 1963.
L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza 1963. A. Rossi, L’architettura della città, Marsilio 1964. C. Aymonino, Origini e sviluppo della città moderna, Marsilio 1965. F. Choay, La città. Utopie e realtà, Seuil 1965. L. Gambi, Una geografia per la storia, Einaudi 1973. G. Piccinato, La costruzione dell’urbanistica 1871-1914, Officina 1978. C. Sitte, L’arte di costruire la Città. L’urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici, Jaca Book 1990. L. Benevolo, La cattura dell’infinito, Laterza 1991. O. Bohigas, Ricostruire Barcellona, EtasLibri 1992. L. Mazza, Trasformazioni del piano, Franco Angeli 1994. M. Berengo, L’Europa delle città, Einaudi 1999. J. Rykwert, La seduzione del luogo. Storia e futuro della città, Einaudi 2000. A.L. Palazzo, L. Giecillo, Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Quodlibet 2009. S. Ciranna, G. Doti, M.L. Neri, Architettura e città nell’Ottocento. Percorsi e protagonisti di una storia europea, Nis 2011.
Canale: 2
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Coppola Alessandro Gianni
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti un insieme di strumenti critici di base finalizzati alla comprensione del mandato sociale della pianificazione urbanistica in riferimento alle dimensioni essenziali della storia della disciplina fin dalle sue origini, della sua evoluzione nel quadro del dibattito scientifico internazionale, e dell’evolvere della domanda sociale e dei suoi apparati normativi e strumenti di intervento nel contesto dell’Italia contemporanea. Tali obiettivi saranno conseguiti attraverso un programma di lezioni ed esercitazioni collettive organizzato in cinque moduli tematici:
(testi)
● A. La città industriale: problemi, modelli e utopie urbanistici (10-25/10). Il modulo propone un’introduzione critica alle forme assunte dall’urbanizzazione nel corso del processo di industrializzazione ed alla nascita e sviluppo della disciplina urbanistica fra il XIX ed il XX secolo in riferimento, in particolare, alle rappresentazioni utopistiche del futuro urbano (tra gli altri: Fourier, Saint Simon, Cabet) e ai primi idealtipi di intervento (tra gli altri: garden city, città lineare, città funzionalista) ed esperienze internazionali di pianificazione generale (tra gli altri: Piani di Amsterdam, Londra, Grande New York). ● B. Storia, politiche e strumenti: trasformazione socio-territoriale, domanda sociale ed evoluzione delle politiche nell’Italia repubblicana (07-21/11). Il modulo propone un’introduzione alle imponenti trasformazioni socio-territoriali che hanno investito l’Italia nel corso dell’era repubblicana - tra gli altri: migrazioni interne, urbanizzazione, permanenza e ridefinizione del dualismo Nord-Sud, ristrutturazione dello spazio rurale, metropolizzazione - alla strutturazione e mobilitazione delle domanda sociale in ambito urbano - tra gli altri: movimenti urbani, nuova domanda di abitare, mobilitazione individualistica - e infine dell’evoluzione delle politiche di governo del territorio e della normativa urbanistica. ● C. Teorie della pianificazione: problemi, approcci e dibattiti contemporanei (22/11 - 06/12). Il modulo propone un’introduzione critica ai temi principali del dibattito scientifico internazionale contemporaneo relativo alla teoria della pianificazione - tra gli altri: regolazione, equità, potere, partecipazione - ed all’evoluzione del mandato sociale e dell’identità professionale dell’urbanista e del pianificatore. ● D. La macchina del Piano: dibattiti, attori e strumenti del piano regolatore generale (12/12/16 - 9/01/17). Il modulo propone un’introduzione allo strumento del Piano Regolatore Generale ed alla sua evoluzione con particolare riferimento al caso di Roma di cui si esaminerà il Piano in vigore attraverso la presentazione del dibattito che lo ha preceduto, gli attori coinvolti nella sua concezione e attuazione, i temi e strumenti fondamentali, le sfide e lo stato della sua attuazione. ● E. La produzione della città pubblica: concezioni, dilemmi e problemi dell’istituto dello standard urbanistico (10/01 - 24/01/2017). Il modulo propone un’introduzione a fondamentali temi disciplinari quali il rapporto fra pianificazione urbanistica e giustizia spaziale, le modalità di produzione delle attrezzature collettive quali supporti concreti dell’esercizio dei diritti di cittadinanza urbana e la costruzione della “città pubblica” attraverso l’analisi del trattamento dell’istituto dello standard urbanistico nel quadro del secondo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare (Peep) approvato dall’amministrazione capitolina nel 1985. Ogni modulo disporrà di una bibliografia essenziale di riferimento che sarà comunicata agli studenti con l’avvio delle lezioni. I testi di riferimento per la preparazione del colloquio finale sono:
P. Gabellini (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci editore, Roma A. Lanzani e G. Pasqui (2011), Italia al futuro. Città e paesaggi, economie e società, Franco Angeli, Milano J. Rykwert (2008), La seduzione del luogo. Storia e futuro delle città, Einaudi, Torino |
2 | ICAR/21 | 25 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21002000-1 -
URBANISTICA
(obiettivi)
Il corso svilupperà i temi delle trasformazioni territoriali e urbane che hanno interessato l’Italia dal 1900 ad oggi, del rinnovamento delle finalità e delle forme degli strumenti di governo del territorio, delle attuali tendenze e problematiche progettuali che permeano la ricerca di una sempre maggiore qualità insediativa e sostenibilità urbana.
Canale: 1
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FILPA ANDREA
(programma)
Il corso, di durata annuale, tratterà congiuntamente tre componenti - Urbanistica del Territorio, Ambiente e Paesaggio -assumendo il principio della loro inscindibile complementarietà ai fini della comprensione e del governo della realtà che ci circonda; sarà quindi un corso unitario, condotto da docenti che svolgeranno le diverse parti di un percorso comune.
(testi)
La componente storico cartografica (che si concluderà nel primo semestre) svilupperà i temi della città nella storia e delle sue rappresentazioni cartografiche, introducendo lo studente all’uso di software utili alla redazione delle cartografie contemporanee (GIS). La componente paesaggistica introdurrà gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi e proponendo esercizi di lettura, interpretazione e rappresentazione del paesaggio. Verranno introdotti elementi di progettazione dello spazio aperto, con particolare riferimento al trattamento del suolo, al ruolo della vegetazione, alle relazioni con l’architettura, con la città e con lo spazio pubblico. La componente urbanistica introdurrà gli studenti alle trasformazioni sociali, territoriali ed urbane che hanno caratterizzato l’Italia dal dopoguerra ad oggi, esplicitando le mutazioni avvenute nella organizzazione territoriale e nel sistema delle infrastrutture, nel sistema amministrativo, nella natura e nelle finalità degli strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento ai nuovi paradigmi della sostenibilità ambientale della città, oggi al centro del dibattito europeo. Nel secondo quadrimestre della componente urbanistica verranno trattati i temi contemporanei del governo territoriale e verrà proposta una esercitazione riguardante la lettura ed interpretazione di una parte della città di Roma. Bibliografia componente Storico-Cartografica
- L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza 1963. - A.L. Palazzo, L. Giecillo, Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Quodlibet 2009. Bibliografia componente Paesaggio −Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008). − Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005). − Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007). − Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011). − FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013. −Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991). − Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009). − Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005). − Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione). − Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006). − Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013). Bibliografia componente Urbanistica - Filpa, A., Talia, M., Fondamenti di governo del territorio, Carocci Editore, Roma (2009); - Testi in formato digitale forniti dal docente
Canale: 2
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6 | ICAR/21 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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21002000 - TERRITORIO, AMBIENTE E PAESAGGIO: CONTESTI E STRUMENTI | ||||||||
21002000-3 -
PAESAGGIO
(obiettivi)
La seconda parte del corso è dedicata all'architettura degli spazi aperti, nell'evoluzione storica e nell'attualità, e offre un quadro di conoscenze afferenti discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e con il progetto urbano. Obiettivi principali sono trasmettere la consapevolezza della complessità e ricchezza di relazioni che sussistono tra la forma del paesaggio e le ragioni tecniche, funzionali ed espressive che lo determinano nel tempo.
Canale: 1
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METTA ANNALISA
(programma)
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO.
(testi)
In collaborazione con le attività didattiche delle componenti storico cartografica e urbanistica di TAP, la componente "Paesaggio" introduce gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi. Offre un quadro di conoscenze strumentali al progetto degli spazi aperti, tra discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e il progetto urbano. Obiettivo principale è trasmettere la capacità di comprendere e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti dell’habitat (competenza di ascolto e di sguardo) e ai diversi temi di progetto (competenza di intervento e trasformazione). La didattica si svolge attraverso lezioni di progettazione, volte a far comprendere il legame di reciproca necessità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti, che dovrebbero sempre convergere in un progetto autenticamente integrato, e verificano come il progetto urbano trovi nello spazio aperto una delle sue matrici essenziali. La prima parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi del progetto del paesaggio: la definizione e costruzione del limite; la modellazione e la scrittura del suolo; l'architettura della vegetazione; l'acqua come architettura e come misura del tempo. La seconda parte affronta la sintassi del progetto, quindi quali ne siano le principali regole compositive che, nel tempo, hanno regolato e oggi regolano la costruzione dell'architettura degli spazi aperti, con riferimento a: - il giardino, nei due filoni dello "spazio prospettico" e "spazio per frammenti"; - il paesaggio agrario, definito nelle sue strutture orizzontali e verticali; - la città, e il ruolo strutturale che gli spazi aperti vi rivestono a partire dalla rivoluzione urbana europea del 1600. Le lezioni sono affiancate da quattro esercitazioni, di lettura, interpretazione e progettazione del paesaggio, in stretta relazione con gli argomenti delle lezioni. L'esame consiste in un dialogo sugli argomenti del corso, attraverso lo strumento del "Domino del Paesaggio", mirato a verificare non solo l'acquisizione delle nozioni trasmesse, ma anche l'acquisita maturità critica nel costruire relazioni di senso tra autori, luoghi e progetti. Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008).
Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005). Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007). Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011). FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013. Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991). Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009). Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005). Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione). Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006). Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013).
Canale: 2
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OLIVETTI MARIA LIVIA
(programma)
Il corso TAP, di durata annuale, tratterà congiuntamente tre componenti - Territorio, Ambiente e Paesaggio -assumendo il principio della loro inscindibile complementarietà ai fini della comprensione e del governo della realtà che ci circonda; sarà quindi un corso unitario, condotto da docenti che svolgeranno le diverse parti di un percorso comune.
(testi)
La componente storico cartografica (che si concluderà nel primo semestre) svilupperà i temi della città nella storia e delle sue rappresentazioni cartografiche, introducendo lo studente all’uso di software utili alla redazione delle cartografie contemporanee (GIS). La componente paesaggistica introdurrà gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi e proponendo esercizi di lettura, interpretazione e rappresentazione del paesaggio. Verranno introdotti elementi di progettazione dello spazio aperto, con particolare riferimento al trattamento del suolo, al ruolo della vegetazione, alle relazioni con l’architettura, con la città e con lo spazio pubblico. La componente urbanistica introdurrà gli studenti alle trasformazioni sociali, territoriali ed urbane che hanno caratterizzato l’Italia dal dopoguerra ad oggi, esplicitando le mutazioni avvenute nella organizzazione territoriale e nel sistema delle infrastrutture, nel sistema amministrativo, nella natura e nelle finalità degli strumenti di governo del territorio, con particolare riferimento ai nuovi paradigmi della sostenibilità ambientale della città, oggi al centro del dibattito europeo. Nel secondo quadrimestre della componente urbanistica verranno trattati i temi contemporanei del governo territoriale e verrà proposta una esercitazione riguardante la lettura ed interpretazione di una parte della città di Roma. Bibliografia componente Storico-Cartografica - L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza 1963. - A.L. Palazzo, L. Giecillo, Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Quodlibet 2009. Bibliografia componente Paesaggio Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008). Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005). Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007). Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011). FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013. Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991). Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009). Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005). Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione). Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006). Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013). Bibliografia componente Urbanistica - Filpa, A., Talia, M., Fondamenti di governo del territorio, Carocci Editore, Roma (2009); - Testi in formato digitale forniti dal docente Bibliografia "Paesaggio"
Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008). Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005). Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007). Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011). FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013. Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991). Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009). Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005). Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione). Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006). Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013). |
4 | ICAR/15 | 50 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA |
21002001 -
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Applicare le conoscenze acquisite nel Corso di materiali ed elementi costruttivi, introducendo nella sperimentazione progettuale il rapporto tra tecniche costruttive e forma architettonica per fornire le conoscenze di base atte a sviluppare una consapevolezza critica sulle integrazioni tra: adeguatezza funzionale rispetto all'uso e al contesto di progetto; correttezza costruttiva rispetto alle risorse energetiche, tecniche, produttive ed economiche.
Canale: CANALE I
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BELLINGERI GABRIELE
(programma)
LE FINALITÀ DEL LABORATORIO SONO RIVOLTE A FAR ACQUISIRE I CONCETTI ESSENZIALI E LE CONOSCENZE DI BASE PER CONTROLLARE LA PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI DELLA COSTRUZIONE, per sviluppare UNA COMPETENZA CRITICA NELLA VALUTAZIONE DELLE più corrette SCELTE COSTRUTTIVE
(testi)
L'ATTIVITÀ DEL LABORATORIO È FINALIZZATA A SVILUPPARE LA CONSAPEVOLEZZA CRITICA SULLE INTERAZIONI TRA L'ADEGUATEZZA FUNZIONALE, LA COERENZA ESPRESSIVA , IL RAPPORTO CON IL CONTESTO SIA DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE CHE ENERGETICO E LE SCELTE MATERICHE E COSTRUTTIVE. GLI STUDENTI SONO GUIDATI ALL’INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE PROGETTUALI TRADIZIONALI O INNOVATIVE, VOLTE ALLA DEFINIZIONE DI UNA SINERGIA TRA LA FORMA DELL’EDIFICIO COME ESPRESSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA E L’OTTIMIZZAZIONE DEL SUO COMPORTAMENTO ENERGETICO, GOVERNANDO LA MORFOLOGIA, GLI ORIENTAMENTI, I MATERIALI, LE TRASPARENZE E LE STRATIGRAFIE DEGLI INVOLUCRI CHE DEFINISCONO GLI SPAZI. LA MIA CASACLIMA, PROGETTARECOSTRUIRE E ABITARE NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ, NORBERT LANTSCHNER, RAETIA
COSTRUIRE IN LEGNO, CRISTINA BENEDETTI, UNIVERSITY PRESS BOLZANO MATERIALI E PROGETTO: IL FUTURO DELLA TRADIZIONE, CRISTINA BENEDETTI E VINCENZO BACIGALUPI, KAPPA
Canale: CANALE II
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MARRONE PAOLA
(programma)
Il Laboratorio introduce i temi della ’costruzione’ e della ’sperimentazione’ nel rapporto tra forma architettonica, tecniche e materiali attraverso:
(testi)
- l’esplorazione dei ‘perché’ e dei ‘come’ della costruzione nell’evoluzione tecnologica della produzione architettonica; - l’illustrazione delle diverse configurazioni costruttive degli elementi per sostenere, coprire, chiudere, dividere e attrezzare in ragione del loro comportamento strutturale ed energetico-ambientale, della scelta dei materiali e delle tecnologie; - la proposizione, la sperimentazione progettuale e la valutazione di semplici problemi costruttivi. A questo scopo, alcune attività pratiche del Laboratorio si svolgeranno nel cantiere scuola di Pomezia. Allen E., I fondamenti del costruire, Milano 1997
Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Rimini 2015 Deplazes A., Constructing Architecture: Materials, Processes, Structures, Birkhäuser Basel 2006 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Firenze 2008 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Firenze 2010 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Firenze 2011 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Firenze 2014 Manuali di Progettazione edilizia, Milano, 1995 e la serie Grande Atlante dell’Architettura, Utet.
Canale: CANALE III
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MARTINCIGH LUCIA
(programma)
Prerequisiti
(testi)
Aver frequentato il corso di Materiali ed Elementi Costruttivi e, preferibilmente, averne superato l'esame. Contenuti del corso: Il laboratorio affronta l’analisi, la strutturazione e la progettazione di un organismo edilizio nella sua interazione con l’intorno costruito e con i fattori ambientali locali, rilevandone compatibilità ed incompatibilità, alle diverse scale, al fine di individuare interventi appropriati. In tale ambito verrà posta attenzione all’interazione tra tre diversi aspetti che caratterizzano la definizione dell’organismo edilizio: l’aspetto funzionale, costruttivo e formale, mettendo in relazione tra loro le specifiche scelte da operare nelle diverse fasi del processo progettuale. Saranno perciò considerati, da un lato, i tipi ed i livelli di prestazione che il costruito deve fornire in risposta alle esigenze indotte dallo svolgimento delle attività definite nell’ambito della destinazione d’uso prefissata, dall’altro, i diversi sistemi costruttivi, i materiali e le tecniche esecutive connesse che, nel rispetto delle diverse proposizioni dei luoghi, permettono di sostanziare matericamente lo spazio ideato. Gli studenti saranno indirizzati verso ipotesi di progetto che prefigurino organismi a basso impatto ambientale ed a basso consumo energetico (edifici nZEB, cioè a consumo energetico quasi zero) e verso conseguenti scelte costruttive. L’attenzione sarà quindi focalizzata sul funzionamento dell’edifico come sistema, sulle interazioni e ricadute di ogni specifica scelta operata, sulle tecniche costruttive e i materiali, anche innovativi, tesi a migliorare le prestazioni dell’ambiente costruito, il comportamento energetico degli edifici ed il microclima degli spazi esterni ed infine sul disegno tecnico alle varie scale e di dettaglio. In particolare saranno affrontati alcuni aspetti dell’accessibilità e della sicurezza antincendio, soffermandosi sulle normative connesse, e varie declinazioni del confort ambientale. Metodi didattici: Il corso è strutturato in due parti: - una teorica, articolata in lezioni e brevi seminari tematici; - una con esercitazioni applicative, da svolgersi in parte in aula, che portano lo studente ad affrontare alcune fasi del processo progettuale. Le lezioni sono finalizzate sia a fornire una metodologia progettuale e linee guida di intervento, sia a supportare gli studenti nello svolgimento del tema d’anno. Si considereranno le tecniche di lettura dei fattori ambientali locali e si evidenzierà l’interazione tra essi e l’ambiente costruito, al fine di definirne le potenzialità e le criticità. Si tratteranno metodologie analitiche ed operative atte a definire l’organismo edilizio in funzione degli usi, ad individuare i problemi da risolvere e a guidare la scelta delle soluzioni più appropriate allo scopo. Le diverse, alternative, soluzioni tecniche, i dispositivi tecnologici ed i materiali utilizzabili saranno suggeriti anche attraverso l’esemplificazione di casi di studio inerenti organismi edilizi e spazi aperti. In particolare si accennerà ai criteri base della progettazione bioclimatica e alle tecniche di gestione ed utilizzazione delle risorse naturali. Si analizzeranno gli impatti che le scelte progettuali e costruttive hanno sugli equilibri fra condizioni del luogo e qualità dell’organismo edilizio e dell’ambiente urbano. Saranno forniti criteri e linee guida per selezionare le soluzioni e misure tecniche più appropriate ad informare le diverse fasi del processo progettuale sviluppato in chiave sostenibile, spiegando l’importanza dei nodi e del dettaglio, l’uso delle schede tecniche e le indicazioni di messa in opera. Testi di riferimento
Boaga, G. (1991) Corso di Tecnologia delle costruzioni (vol.2), Bologna: Calderini Lynch, K. (1973) Site Planning, 2nd edition, Massachusetts, Cambridge and London, England: the M.I.T. Press Olgyay, V. (1990) Progettare con il clima, Padova: Franco Muzzio editore Reid, E. (1990) Capire gli edifici, Bologna: Zanichelli Rogora, A. (2003) Architettura e bioclimatica. Napoli: Sistemi Editoriali, collana Architettura Sostenibile Salvadori, M. (1993) Perché gli edifici stanno in piedi, Milano: Bompiani La serie Grande Atlante dell'Architettura, Utet: Atlante dell’acciaio, Atlante della muratura, Atlante del legno, Atlante del cemento, Atlante delle facciate. Quaderni del Manuale di Progettazione Edilizia, Milano, Hoepli editore: Le chiusure verticali (2002), I rivestimenti (2003), Le strutture (2003), Le partizioni (2004), Le chiusure orizzontali (2006). Le guide pratiche del Master CasaClima, a cura di Cristina Benedetti, Bolzano, BU Press: Appunti di fisica tecnica (2013), Materiali isolanti (2014), Coperture a verde (2014), Ventilazione naturale (2013), Appunti di cantiere (2014), Sistema finestra (2013), Umidità e tenuta all’aria (2014), Ponti termici (2015) |
8 | ICAR/12 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002002 -
FONDAMENTI DI FISICA TECNICA
(obiettivi)
Lo studio dei fondamenti di trasmissione del calore, termodinamica, acustica ed illuminotecnica, necessari per la comprensione del comportamento energetico dell'edificio e dei fenomeni che determinano il benessere ambientale (termico, acustico, visivo), che influenzano il progetto architettonico e pongono le basi per il progetto impiantistico.
Approfondimento delle componenti di controllo ambientale ed energetico degli edifici sul progetto sviluppato dal Laboratorio Costruzione dell’architettura.
Canale: 1
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FONTANA LUCIA
(programma)
DEFINIZIONI E RICHIAMI
(testi)
1. TRASMISSIONE DEL CALORE 1.1 Conduzione 1.2 Convezione 1.3 Irraggiamento 1.4 Adduzione. 1.5 Fenomeni complessi di trasmissione del calore 2. ELEMENTI DI TERMODINAMICA 2.1 Richiami di Termodinamica 2.2 Sistemi termodinamici aperti 2.3 Cicli termodinamici 2.4 Termodinamica dell'aria umida. 3. CONTROLLO DEL MICROCLIMA E CENNI DI IMPIANTI 3.1 Benessere ambientale 3.2 Qualità dell’aria (cenni) 3.3 Sistema edificio-impianto 4. ELEMENTI DI ACUSTICA 4.1 Grandezze acustiche fondamentali, campi sonori e propagazione del suono 4.2 Propagazione del suono in campo aperto 4.3 Psicoacustica e fonometria 4.4 Acustica degli ambienti confinati 4.5 Fonoisolamento 5. ELEMENTI DI ILLUMINOTECNICA 5.1 Fotometria 5.2 Sorgenti luminose 5.3 Cenni sull’illuminazione d’interni 5.4 Cenni sull’illuminazione naturale Appunti delle lezioni.
La Bibliografia sarà consigliata all’inizio del corso
Canale: 2
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FRASCAROLO MARCO
(programma)
DEFINIZIONI E RICHIAMI
(testi)
1. TRASMISSIONE DEL CALORE 1.1 Conduzione 1.2 Convezione 1.3 Irraggiamento 1.4 Adduzione. 1.5 Fenomeni complessi di trasmissione del calore 2. ELEMENTI DI TERMODINAMICA 2.1 Richiami di Termodinamica 2.2 Sistemi termodinamici aperti 2.3 Cicli termodinamici 2.4 Termodinamica dell'aria umida. 3. CONTROLLO DEL MICROCLIMA E CENNI DI IMPIANTI 3.1 Benessere ambientale 3.2 Qualità dell’aria (cenni) 3.3 Sistema edificio-impianto 4. ELEMENTI DI ACUSTICA 4.1 Grandezze acustiche fondamentali, campi sonori e propagazione del suono 4.2 Propagazione del suono in campo aperto 4.3 Psicoacustica e fonometria 4.4 Acustica degli ambienti confinati 4.5 Fonoisolamento 5. ELEMENTI DI ILLUMINOTECNICA 5.1 Fotometria 5.2 Sorgenti luminose 5.3 Cenni sull’illuminazione d’interni Il materiale didattico è costituito da dispense distribuite durante il corso.
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6 | ING-IND/11 | 75 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
21002003 -
STORIA DELL'ARCHITETTURA 2
(obiettivi)
Il Corso del secondo anno mantiene le stesse finalità didattiche del corso di Storia dell’Architettura del primo anno, ma articolate nell'arco cronologico compreso tra il XVII e il XXI secolo.
Canale: CANALE I
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STURM SAVERIO
(programma)
Espressioni architettoniche e teorie tra XVII e XXI secolo, con particolare attenzione alle diverse istanze culturali e sociali che le sottendono, ai valori permanenti, alle trasformazioni e alle rivoluzioni dei linguaggi, alle innovazioni spaziali, tecnologiche e strutturali, alla funzionalità dell'uso e alla razionalità della forma. Il Corso si articola in lezioni, esercitazioni e sopralluoghi, esplorando l’articolato percorso della storia dell’architettura e della città dall’età barocca fino ad alcune espressioni dell'età contemporanea. Attraverso una lettura critica e una selezione di opere, di protagonisti, di contesti urbani e territoriali, saranno ripercorse le tappe cronologiche e geografiche del percorso che connota - dalla fine del XVI secolo al XXI secolo – l’esperienza del progetto e della costruzione architettonica in ambito nazionale e internazionale.
(testi)
BAROCCO E TARDOBAROCCO:
Rudolf WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993 (1972; Einaudi) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura Barocca, Milano 1979 (Electa) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura tardobarocca, Milano 1989 (Electa) NEOCLASSICISMO: Emil KAUFMANN, L’architettura dell’Illuminismo, Torino 1966 (Einaudi; I ed. 1955) Rudolf WITTKOWER, Palladio e il palladianesimo, Torino 1995 (Einaudi; I ed. 1974) Barry BERGDOL, European Architecture 1750-1890, Oxford-New York 2000 (Oxford History of Art) MOVIMENTO MODERNO: Leonardo BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 2010 (1960; Laterza) Bruno ZEVI, Storia dell’architettura moderna, voll. I e II, Torino 2004 (Einaudi) Kenneth FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Bologna 1982 (Zanichelli) Renato DE FUSCO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 1990 William J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Bruno Mondadori, Milano 1999 (nuova edizione Phaidon 2006) Sigfried GIEDION, Spazio, tempo architettura, Milano 1984 (Hoepli; I ed. 1941) Nikolaus PEVSNER, I pionieri dell’architettura moderna, Milano 1999 (Garzanti; I ed. 1943) Manfredo TAFURI, Francesco DAL CO, Architettura contemporanea, Milano 1988 (1976; Electa) Kenneth FRAMPTON, L’altro Movimento Moderno, Cinisello Balsamo 2015 (Silvana Editoriale) POST-MODERN: Paolo PORTOGHESI, Dopo l’architettura moderna, Roma-Bari 1981 (Laterza) Leonardo BENEVOLO, L’architettura nel nuovo millennio, Roma-Bari 2006 (Laterza) MONOGRAFIE: Adolf LOOS, Parole nel vuoto, Milano 1992 (1972; Adelphi) G. CIUCCI, M. TAFURI, F. DAL CO, M. MANIERI ELIA, La città americana: dalla guerra civile al New Deal, Roma-Bari 1973 (Laterza) Christian NORBERG-SCHULZ, Louis Kahn, idea e immagine, Roma 1980 (Officina) James S. ACKERMAN, La villa. Forma e ideologia, Torino 2000 (Edizione di Comunità; 1992 Einaudi; I ed. 1990) altri testi a scelta e monografie sono indicati nella bibliografia integrativa nell’ftp
Canale: CANALE II
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GARGANO MAURIZIO
(programma)
Espressioni architettoniche e teorie tra XVII e XXI secolo, con particolare attenzione alle diverse istanze culturali e sociali che le sottendono, ai valori permanenti, alle trasformazioni e alle rivoluzioni dei linguaggi, alle innovazioni spaziali, tecnologiche e strutturali, alla funzionalità dell'uso e alla razionalità della forma. Il Corso si articola in lezioni, esercitazioni e sopralluoghi. Il Corso intende concentrare le sue attenzioni intorno al delicato intreccio “committenza-forma-materia” in architettura. Dalla cosiddetta età barocca fino all'età contemporanea, sarà analizzata quella particolare produzione di architettura che ha scandito emblematicamente, e con diverse modalità, le varie fasi di una “modernità” di cui si stenta a cogliere i possibili o eventuali confini spazio-temporali. Attraverso una lettura critica e una selezione di opere, di protagonisti, di contesti urbani e suburbani, saranno ripercorse quelle “tappe” cronologiche e geografiche che hanno contribuito a delineare il tracciato del tortuoso percorso che connota - dalla fine del XVI secolo all'attuale XXI secolo - la storia dell'architettura nazionale e internazionale.
(testi)
Il Corso prevede, con la guida del corpo docente, visite alle architetture romane ritenute pertinenti con i temi affrontati. Per ulteriori informazioni consultare il sito web direttamente da Google: "Storia dell'architettura 2b". BAROCCO E TARDOBAROCCO:
Rudolf WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993 (1972; Einaudi) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura Barocca, Milano 1979 (Electa) Christian NORBERG-SCHULZ, Architettura tardobarocca, Milano 1989 (Electa) NEOCLASSICISMO: Emil KAUFMANN, L’architettura dell’Illuminismo, Torino 1966 (Einaudi; I ed. 1955) Rudolf WITTKOWER, Palladio e il palladianesimo, Torino 1995 (Einaudi; I ed. 1974) Barry BERGDOL, European Architecture 1750-1890, Oxford-New York 2000 (Oxford History of Art) MOVIMENTO MODERNO: Leonardo BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 2010 (1960; Laterza) Bruno ZEVI, Storia dell’architettura moderna, voll. I e II, Torino 2004 (Einaudi) Kenneth FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Bologna 1982 (Zanichelli) R. DE FUSCO, Storia dell’architettura moderna, Roma-Bari 1990 W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Bruno Mondadori, Milano 1999 (nuova edizione Phaidon 2006) Sigfried GIEDION, Spazio, tempo architettura, Milano 1984 (Hoepli; I ed. 1941) Nikolaus PEVSNER, I pionieri dell’architettura moderna, Milano 1999 (Garzanti; I ed. 1943) Manfredo TAFURI, Francesco DAL CO, Architettura contemporanea, Milano 1988 (1976; Electa) POST-MODERN: Paolo PORTOGHESI, Dopo l’architettura moderna, Roma-Bari 1981 (Laterza) Leonardo BENEVOLO, L’architettura nel nuovo millennio, Roma-Bari 2006 (Laterza) MONOGRAFIE: Adolf LOOS, Parole nel vuoto, Milano 1992 (1972; Adelphi) G. CIUCCI, M. TAFURI, F. DAL CO, M. MANIERI ELIA, La città americana: dalla guerra civile al New Deal, Roma-Bari 1973 (Laterza) Christian NORBERG-SCHULZ, Louis Kahn, idea e immagine, Roma 1980 (Officina) James S. ACKERMAN. La villa. Forma e ideologia, Torino 2000 (Edizione di Comunità; 1992 Einaudi; I ed. 1990) altri testi a scelta e monografie sono indicati nella bibliografia integrativa nell’ftp |
8 | ICAR/18 | 100 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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21002004 - LABORATORIO DI RESTAURO | ||||||||
21002004-1 -
RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
Canale: CANALE I
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SEGARRA LAGUNES MARIA MARGARITA
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti un percorso metodologico per affrontare, con piena consapevolezza, il restauro di edifici dotati di valore storico-architettonico o archeologico. Ciò sarà fatto attraverso esercitazioni singole o di gruppo compiute su edifici pluristratificati risalenti a diversi periodi storici (dall’epoca romana, fino a edifici del XX secolo).
(testi)
Particolare attenzione verrà posta sulle indagini preliminari: dall’analisi storica e documentaria, alle ricerche mirate a conoscere sia la materialità dell’edificio, sia i fattori di degrado. Ma verranno altresì affrontati i temi relativi alle scelte inerenti alla conservazione della materia, al ripristino, alla reintegrazione dell’immagine, all’uso di materiali e tecniche compatibili: tutte operazioni guidate da una regia progettuale che non esclude l’addizione contemporanea, intesa come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire. C. Ceschi, Teoria e Storia del restauro, Bulzoni, Roma 1970.
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996.
Canale: CANALE II
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FEIFFER CESARE
(programma)
L'OBIETTIVO DEL LABORATORIO DI RESTAURO B È QUELLO DI FAR MATURARE NELLO STUDENTE ARCHITETTO LA TEORIA E LA PRATICA DEL PROGETTO DI CONSERVAZIONE. STANTE L'IMPOSSIBILITÀ DI OPERARE PROGETTUALMENTE SULLA TOTALITÀ DI UNA FABBRICA ARCHITETTONICA, PER OVVI LIMITI DI TEMPO, IL CORSO CONCENTRA L'ATTENZIONE DI TUTTI GLI STUDENTI SU ALCUNI EDIFICI EMBLEMATICI IN OGNUNO DEI QUALI LAVORERANNO IN MODO COORDINATO PIÙ GRUPPI. L'ESPERIENZA PROGETTUALE CHE POTRÀ ESSERE AFFRONTATA SOLO POSSEDENDO SOLIDE BASI DI CULTURA E TEORIA DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE, VERRÀ CONDOTTA AFFRONTANDO LE FASI DEL RILIEVO, DELL'ANALISI MATERICA E STRUTTURALE, DELLO STUDIO DEL DEGRADO E DEL DISSESTO E DELLA SINTESI DEL PROGETTO DI CONSERVAZIONE. NON SONO ACCETTATI TEMI DI PROGETTO DIVERSI DA QUELLI INDICATI.
(testi)
IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE IMPLICA DIVERSE FASI DI STUDIO TRA LORO CORRELATE: RILIEVI METRICI, GEOMETRICI, TRAMITE FOTOPIANI, ANALISI STORICHE, STRATIGRAFICHE, DEI MATERIALI, DELLE STRUTTURE, DIAGNOSI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE, ECC.. IL CORSO TRAMITE LEZIONI ED ESERCITAZIONI INTENDE FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI DI BASE SIA PER SVOLGERE NEL PROPRIO PROGETTO IN MODO COMPLETO TALI FASI, SIA PER POTER RICONOSCERE CONCRETAMENTE LA MATERIA CHE COSTITUISCE L'EDIFICIO STORICO E IL SUO STATO DI CONSERVAZIONE, SIA PER POTER DEFINIRE, NEL PROGETTO, GLI INTERVENTI PIÙ CORRETTI E COMPATIBILI. C. FEIFFER, "LA CONSERVAZIONE DELLE SUPERFICI INTONACATE; IL METODO E LE TECNICHE", MILANO, SKIRA, 1997.
C. FEIFFER, "IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE", MILANO, ANGELI, 1989. DURANTE L'ANNO, PER OGNI TEMA, SARANNO FORNITE INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE PARTICOLAREGGIATE.
Canale: CANALE III
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GEREMIA FRANCESCA
(programma)
Il corso si pone in continuità con l’esperienza didattica maturata negli anni precedenti che ha lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.
(testi)
Il caso di studio per l’esercitazione di quest’anno è l’isolato compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, via dei Delfini e via dei Polacchi, all’interno del quale oggi si trova il Museo della Crypta Balbi. Un isolato la cui complessità rappresenta in maniera esemplare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offre l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista. Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari. Rilievo Nello studio dell’isolato e di alcuni elementi architettonici al suo interno, si adotterà la metodologia di rilevamento diretta, integrata dall’uso di software per il raddrizzamento fotografico e la restituzione fotogrammetrica. Si richiederanno: Rilievo dei fronti edilizi dell’intero isolato in scala 1:50 con dettagli fino alla scala 1:10 al fine di integrare i disegni già esistenti; Rilievo del cortile interno in scala 1:50 in pianta e prospetto Rilievo dei resti del lavatoio del convento Analisi storico-critica Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: Ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio. Ricostruzione delle fasi storiche più significative del complesso in pianta ed assonometria. Rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche. Progetto di restauro Il progetto dovrà prevedere: Riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma. A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.
M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. Daniela Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013. |
6 | ICAR/19 | 75 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002004-2 -
STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione degli strumenti e dei metodi del restauro attraverso lo studio dei caratteri costruttivi dell’edilizia storica.
Canale: CANALE I
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ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
(testi)
Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano. Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto. Testi di carattere generale
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013. Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993. Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979. |
2 | ICAR/19 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002004-3 -
RILIEVO
(obiettivi)
Acquisizione delle conoscenze relative alla storia del rilevamento e alla teoria della misura e delle basi teorico/pratiche per elaborare un progetto di rilievo, scegliendo le metodologie più opportune a seconda dei contesti e degli obiettivi.
Canale: CANALE I
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FARRONI LAURA
(programma)
Il modulo, intende fornire agli studenti le basi teorico/pratiche per elaborare un progetto di rilievo e affrontare le operazioni di rilevamento riconoscendo, a seconda dei diversi contesti, quali metodologie operative siano più adatte.
(testi)
Il rilievo, infatti, inteso come forma di conoscenza di un’opera architettonica in tutti i suoi aspetti (formali, costruttivi, spaziali), sarà momento di discretizzazione dell’esistente e dovrà avvalersi di diverse modalità di indagine. Ci si soffermerà, inoltre, sulla verifica della acquisizione della capacità di confronto/integrazione dei dati risultanti dalle operazioni di misura e dalla documentazione storica. M. Docci, D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano,LATERZA, Roma Bari 2008
M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, LATERZA, Roma Bari 2008 La bibliografia specifica sui vari argomenti delle lezioni e delle problematiche di rilievo che si presenteranno sarà suggerita durante lo svolgimento del modulo.
Canale: CANALE II
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CALISI DANIELE
(programma)
Il corso integrato di Rilievo all’interno del Laboratorio di Restauro è mirato a fornire le basi per la misura e la conoscenza del manufatto architettonico.
(testi)
Il rilievo è fase indispensabile per capire e studiare l’architettura da restaurare, per toccare con mano i paramenti murari, verificarne lo stato conservativo attraverso campagne fotografiche e analisi zonali sui prospetti rilevati. Inoltre ha la potenzialità di restituire al rilevatore le informazioni formali e proporzionali dell’opera stessa. Indispensabili, quando si tratta di edilizia storica, sono le conoscenze delle tecniche costruttive, nonché delle informazioni geometriche sull’apparato modanato e di ornamento. Attraverso il rilievo diretto e le tecniche di ripresa per mezzo di trilaterazioni gli studenti riusciranno a restituire l’opera in oggetto, con particolare attenzione per le aree accessibili per misurazioni dirette. Tuttavia oggi la scienza del rilievo ha subito profonde trasformazioni, dovute principalmente all’avvento tecnologico con strumentazioni sempre più innovative e di precisione. Il corso si articolerà pertanto in una seconda fase mirata alla conoscenza e all’utilizzo degli strumenti per il rilievo. Innanzitutto attraverso la fotomodellazione, diretta erede del rilievo fotogrammetrico. Attraverso l’uso di adeguati software si potranno realizzare nuvole di punti e mesh poligonali adatte per la creazione di ortofoto e fotopiani, necessari e indispensabili anche per la mappatura del degrado. Infine, da valutare e programmare, è prevista una campagna di scansione laser che metterà gli studenti a contatto con una delle strumentazioni più sofisticate e innovative. Sono previste 3 esercitazioni, con consegne durante il corso e miglioramenti da apportare per l’esame. 1- Il Rilevamento a vista. Gli eidotipi e il progetto di Rilievo. Presentazione del tema esercitazione 1: Eidotipi di largo dei Librai Esercitazione in aula. Eidotipi da fotografia. 2- Tecniche di Rilevamento Diretto. Esempi di Rilievo. RDF per il fotoraddrizzamento. Messa in pulito degli eidotipi. Materiale per il rilievo diretto. 3/4/5 - Rilievo Diretto, uscita a Largo dei Librari. 6- Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli dell’attacco a terra. 7- Il rilievo strumentale. Tecniche e strumenti. Esempi. Uso della Fotografia. Il rilievo da foto. Tecniche base per la ripresa fotografica. Introduzione a Photoscan. Presentazione dell’esercitazione in aula. 8- La fotomodellazione. Esercitazione in aula con oggetti degli portati da casa. Presentazione delle esercitazioni 2 e 3. 9- Rilievo Strumentale, uscita nell’area dei fori romani. Probabile di sabato mattina 10- Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli 3D della campagna fotografica ai fori romani 11/12 - Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli 3D del tema di progetto. Migliari Riccardo. 2003. Geometria dei modelli. Roma: Edizioni Kappa, 2003, 311 p. ISBN: 88-7890-512-7.
De Luca Livio. 2011. La Fotomodellazione Architettonica. Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2011. ISBN:978-88-579-0070-4 Mario Docci, Diego Maestri. Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Laterza, 2009. EAN: 9788842090687
Canale: CANALE III
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SPADAFORA GIOVANNA
(programma)
Si approfondiranno gli argomenti relativi alla Teoria della misura, fondamentale per la comprensione dei rapporti geometrici e proporzionali di un’opera, e si accenneranno gli episodi principali della Storia del rilevamento. Verranno illustrate le differenti modalità di rilevamento (diretto, indiretto, integrato) sottolineando come la scelta dell’uno o dell’altro metodo debba essere in relazione alla tipologia di manufatto, all’epoca di costruzione e all’obiettivo finale del rilevamento. Si affronteranno, contestualmente, tutte le questioni relative alla restituzione grafica dei dati emersi dal rilevamento, avviando una riflessione sul ruolo del disegno come strumento di analisi, interpretazione e diffusione della conoscenza.
(testi)
In relazione al tema di studio del Laboratorio di Restauro, il modulo si articolerà in lezioni teoriche e campagne di rilevamento. A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. Daniela Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. C. Cundari (a cura di ), L'immagine del rilievo, Roma, Longanesi Ed., 1992 |
4 | ICAR/17 | 50 | - | - | - | Attività formative di base | ITA |
21002005 -
LABORATORIO DI URBANISTICA
(obiettivi)
Alla fine del percorso formativo lo studente avrà acquisito la capacità di leggere e interpretare in modo consapevole i principali fenomeni urbani che interessano la città contemporanea europea. Sarà in grado di assumere criticamente le esigenze di trasformazione della città esistente e di individuarne, in modo tecnicamente pertinente, gli atti operativi e i percorsi attuativi. Sarà in grado di definire in modo compiuto il contenuto di una proposta progettuale di trasformazione di un ambito urbano e di legare i modi della trasformazione proposta con le esigenze degli abitanti avendo come fine essenziale l’affermazione del diritto alla città.
L’esame è individuale e riguarderà tutti gli argomenti e le attività svolte nel Laboratorio, avrà la durata di circa 40/50 minuti. Ogni studente raccoglierà tutti i materiali in un quaderno che sarà consegnato una settimana prima della data di esame.
Canale: CANALE I
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
DESCRIZIONE DEL TEMA
(testi)
Benché sia situata a solo 30 km di distanza da Roma nel suburbio orientale e possegga due siti UNESCO (Villa Adriana e Villa d'Este), Tivoli è scarsamente percepita nell'immaginario collettivo. Da "must" del Grand Tour, rappresentato e descritto innumerevoli volte nel XVIII e XIX secolo, la città è regredita a 29ma destinazione turistica italiana. Tivoli fu rinomata sin dall’epoca romana per le acque minerali sulfuree, che hanno suscitato le straordinarie scenografie di Villa Adriana (II secolo),Villa d'Este (XVI secolo) e Villa Gregorina (1835), che dell'acqua hanno fatto l'elemento caratterizzante. La lunga condizione di interdipendenza tra Roma e Tivoli è stata scandita da una serie di scambi commerciali lungo il fiume Aniene e la Via Tiburtina: le colline intorno a Tivoli hanno da sempre fornito la Capitale di olio di alta qualità, e le cave hanno supportato le necessità cittadine con il caratteristico "travertino" utilizzato in buona parte dell'edilizia romana. L'energia idraulica fornita dalle cascate dell'Aniene è stata sfruttata dal periodo proto-industriale per il funzionamento di cartiere e ferriere. Dal Novecento in poi, il fiume ha contribuito significativamente al fabbisogno di energia elettrica della Capitale. Oggi, molti impianti sono in abbandono, ergendosi come monumenti di archeologia industriale tra cave, fabbriche ancora in uso, insediamenti illegali, centri commerciali, e alle stesse propaggini dell’edificato storico. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Complessivamente, queste dinamiche danno conto di una condizione di fragilità ambientale, frammentazione negli usi del suolo e una generale perdita di "senso del luogo". Il Laboratorio affronta la progettazione delle aree delle cartiere più problematiche a ridosso della città di Tivoli e dei siti da recuperare lungo il fiume. Le ore di lezione saranno suddivise in comunicazioni teoriche, che si avvarranno anche di contributi esterni, in seminari di approfondimento sui temi della progettazione urbana in vari contesti nazionali e in esercitazioni, finalizzate a focalizzare e a dare adeguato trattamento progettuale alle problematiche generali e specifiche dell’area. Le esercitazioni saranno accompagnate da comunicazioni relative all’orizzonte problematico e le attese dell’amministrazione comunale: stato di fatto, stato di diritto (ricognizione dei documenti di pianificazione alle differenti scale e dei programmi di trasformazione in itinere; l’orizzonte della progettualità istituzionale (ricognizione dei programmi di trasformazione in attesa e dei relativi scenari); l’orizzonte della progettualità diffusa che pone il tema delicato del necessario confronto tra sapere esperto e sapere comune, e della partecipazione. L’insieme di queste comunicazioni mira a porre lo studente nelle condizioni di pervenire in breve tempo alla formulazione di una proposta progettuale: il ragionamento verterà sugli elaborati propedeutici al progetto, su possibili metodi di riferimento, sulle analisi e tecniche che ne informano la redazione. Gli studenti sono guidati nell'approfondimento di scenari di sviluppo sostenibile, incorporando diverse opportunità e fattori di rischio, nella redazione di un master plan in grado di affrontare le questioni nell'insieme e nel delineare alcune proposte a livello locale su ambiti definiti. La strategia spaziale chiama in gioco differenti questioni e scale nel tematizzare l’Aniene come infrastruttura verde: pratiche di agricoltura urbana e Urban Greening, riutilizzo di aree dismesse per funzioni di accoglienza e soluzioni con spazi verdi alla piccola scala in grado di migliorare la qualità urbana e la resilienza complessiva dell’area. La frequenza è obbligatoria. Non si ammetterà all’esame chi non abbia frequentato almeno il 70% delle lezioni. Lo svolgimento del corso verrà scandito attraverso consegne parziali e verifiche intermedie (esercitazioni da svolgere in aula; interpretazione e commento di alcuni testi tra quelli citati nella bibliografia specifica) che determineranno l’ammissione all’esame e la cui valutazione farà parte del voto finale. Il progetto è individuale. La valutazione finale è in relazione ai risultati conseguiti attraverso le elaborazioni svolte nel corso dell’anno e alla capacità di argomentarne i contenuti teorici e metodologici, con riferimento ai contenuti delle lezioni e dei seminari svolti durante l’anno ed alla bibliografia consigliata. A.L. Palazzo, L. Giecillo (a cura di), Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Macerata, Quodlibet, 2009.
A.L. Palazzo (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Roma, Gangemi, 2005. P. Colarossi e A.P. Latini, La progettazione urbana. 3 voll., Milano, 2008, Edizioni del Sole 24 ore.
Canale: CANALE II
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CAUDO GIOVANNI
(programma)
La città è il luogo di ricerca, di sperimentazione e di azione del Laboratorio. Gli studenti sono chiamati a confrontarsi con la descrizione/interpretazione della città, con i principali temi che attraversano la disciplina della progettazione urbana e a sperimentare una proposta di intervento.
(testi)
Negli ultimi cinquanta anni del secolo scorso le città hanno più che raddoppiato la loro dimensione fisica e, in generale, il consumo di suolo, ai fini dell’urbanizzazione, è cresciuto in modo esponenziale. Si tratta di un territorio urbanizzato che, in alcuni casi, è diventato anche metropoli ma senza passare per la Città. Un territorio la cui struttura non è stabile ma dove tutto ancora necessita di essere ripensato, modificato. Una popolazione sempre più diversa e frammentata attraversa questo territorio, lo abita, lo usa e lo trasforma. La città è attraversata sempre meno dagli abitanti e sempre più da individui che la usano. Una popolazione fluttuante attraversa i luoghi della città, li usa, pretende che la città funzioni ma non se ne cura: la città come un prodotto, non come una costruzione sociale. In questo scenario gli strumenti tradizionali dell’urbanistica rischiano di ridursi ad una mera conoscenza di tecniche senza che se ne comprenda, o senza che si abbia la consapevolezza, degli effetti e delle implicazioni del fare. Il corso avvicina gli studenti ai principali approcci inerenti i problemi della condizione urbana contemporanea. Lezioni e attività di laboratorio, con la partecipazione attiva degli studenti, esploreranno le principali evoluzioni teoriche degli studi urbani. Agli studenti sarà proposta la duplice matrice teorica della disciplina urbanistica: le teorie del perchè, nel senso delle ragioni dell’urbanistica, e le teorie del come, nel senso della formazione della città e della strutturazione del territorio prodotta dalle differenti attività antropiche. Il corso si prefigge i seguenti obiettivi: 1. dare agli studenti una rappresentazione quanto più esaustiva possibile delle concettualizzazioni teoriche dei problemi urbani; 2. aiutare gli studenti a sviluppare le capacità creative e il senso critico nella prospettiva di una pratica operativa che riguardi i processi di trasformazione della città costruita; 3. mettere in grado gli studenti di leggere un contesto urbano attraverso l’esplorazione urbana e la raccolta di dati indiretti; 4. mettere in grado gli studenti di formulare un progetto urbanistico che contenga proposte di intervento appropriate per i processi di ristrutturazione urbana. Inoltre gli studenti saranno chiamati ad argomentare le proposte di intervento, a sostenerle e difenderle attraverso comunicazioni pubbliche. Il corso è strutturato con lezioni, seminari - che prevedono contributi anche di docenti esterni - alle attività di laboratorio. Le lezioni restituiranno i caratteri sostanziali della matrice teorica dell’urbanistica, la concettualizzazione delle problematiche urbane, le acquisizioni di natura tecnica e operativa. Le esercitazioni consentiranno di sperimentare i modi in cui si può restituire un contesto urbano e come un operare critico può coniugare le acquisizioni teoriche con la pratica del progetto urbanistico. Il tema conduttore delle esercitazioni è costituito dalla trama degli spazi pubblici e dalla relazione con lo spazio agricolo di Casal del Marmo. Il laboratorio è articolato in due fasi. La prima fase si concentra sull’analisi di una parte del territorio urbano, nel XIV municipio, gravitante attorno allo spazio agricolo di Casal del Marmo e delimitata dal GRA e da via Trionfale e prevede: • Le tracce. Restituzione, attraverso l’esplorazione urbana, le analisi territoriali e le interviste dei caratteri principali dell’area; • Le criticità. Tematizzazione delle criticità e dei malfunzionamenti dell’area, delle potenzialità e individuazione delle questioni ritenute più rilevanti; • Le strategie. Formulazione di strategie di intervento per la riqualificazione dell’area e sintesi della proposta di intervento con attenzione per le “risorse” dell’area (paesaggistiche, storiche, ambientali, sociali). La seconda fase prevede un approfondimento di scala e un’esplorazione progettuale riguardante una porzione di città più circoscritta e un singolo tema, scelto dagli studenti, tra quelli indicati dal docente in coerenza con la fase precedente. • L’attuazione. Definizione progettuale alla scala adeguata di un intervento urbanistico con indicazione: della consistenza edilizia, dei principali parametri urbanistici, delle tipologie edilizie, degli usi, delle attrezzature pubbliche necessarie, del modello di accessibilità. L’esame è individuale ed è composto da una parte orale e dalla valutazione delle esercitazioni eventualmente svolte in gruppo. I riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni.
Canale: CANALE III
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NUCCI LUCIA
(programma)
Il Laboratorio approfondisce e sperimenta alcune tesi metodologiche sulla costruzione del progetto urbanistico con particolare riferimento al ragionamento formativo delle scelte, ai contenuti e requisiti urbanistici del progetto, tenendo contò della sua fattibilità economico-operativa e degli esiti spaziali attesi.
(testi)
L'obiettivo è di insegnare a produrre un ragionamento interpretativo argomentato ed uno schema di organizzazione territoriale che consenta, utilizzando gli strumenti di piano, di orientare le trasformazioni in atto e di scegliere e mettere in coerenza le proposte progettuali presenti, in riferimento ai caratteri-valore dei luoghi ed alla domanda dei cittadini e degli operatori. Nel procedimento formativo del piano, particolare attenzione è rivolta alle operazioni relative alla formulazione dei problemi e della domanda territoriale, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento, alla configurazione del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo. L'originalità del procedimento è, da una parte, nell'effettuare un sondaggio preliminare della domanda e delle volontà di trasformazione, attraverso la verifica dei temi-problema di interesse degli amministratori locali e degli operatori, interpellati durante lo svolgimento delle esercitazioni e, dall'altra, nell'adottare il paradigma della struttura morfologico-funzionale (elementi e relazioni significative) come riferimento per la interpretazione e valutazione delle regole della costruzione insediativa e l'espressione delle sue trasformabilità ulteriori. Argomenti delle lezioni integrative dell'attività di Laboratorio: a. Il ragionamento formativo del piano e del progetto; l'approccio per problemi, per valori e per domanda di trasformazione. b. I metodi di lettura e di valutazione della struttura urbana, nella sua unità e nelle componenti e relazioni strutturanti. I metodi di costruzione delle operazioni di piano e di progetto e l'espressione tecnica e normativa dei contenuti progettuali e loro modi di rappresentazione. c. La presentazione critica di tipologie di intervento e di strumentazione urbanistica ricorrenti in riferimento a: il paradigma progettuale della forma-struttura nel suo identificarsi rispetto alle precondizioni e ai caratteri e ai valori dei luoghi; le modalità/categorie di espressione normativa e grafica delle intenzioni progettuali; gli strumenti di risoluzione dei conflitti fondiari e di perequazione degli interessi coinvolti. Procedimento di formazione del progetto urbanistico • Impostazione del problema, a partire dal sondaggio della domanda locale per individuare le motivazioni, i tematismi significativi e gli obiettivi generali da assumere per il progetto urbanistico; • Interpretazione del contesto e del luogo: lettura secondo il paradigma della struttura, dei caratteri e dei sistemi componenti (sistemi di valori ambientali e storici, discontinuità verdi e paesaggi rurali residui; tipologie di formazione e trasformabilità degli insediamenti; nodalità funzionali; telai infrastrutturali e accessibilità); • Sintesi interpretativa-valutativa della struttura attuale e individuazione/selezione delle dinamiche di trasformazione in corso e dei temi e dei luoghi problema; • Selezione della domanda territoriale, esplicitazione delle intenzioni progettuali, scelta degli obiettivi specifici e delle operazioni di piano e di progetto per luoghi e/o temi significativi ; • Coordinamento e indirizzo dei regimi e delle operazioni urbanistiche di costruzione/trasformazione della struttura; • Verifica degli esiti formali e spaziali delle soluzioni proposte; • Valutazione della compatibilità e dell'efficacia delle azioni di piano rispetto al quadro degli obiettivi e di fattibilità di alcune operazioni proposte. Organizzazione del Laboratorio e modalità d'esame La sperimentazione progettuale è sviluppata attraverso lavori di gruppo nel Laboratorio. Sugli argomenti delle lezioni e sulle operazioni di formazione del progetto urbanistico verranno forniti dispense, contributi specifici e letture di riferimento. La prova d'esame è basata su un colloquio relativo agli argomenti delle lezioni integrative all'attività di Laboratorio e sulla discussione dell'elaborazione progettuale condotta con metodo ed elaborati unificati. - Catizzone, A. (2007), fondamenti di Cartografia, Gangemi ed. Roma.
- Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. - Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. - Nucci, L., (2012), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. - Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. - Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. - Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. - AA.VV. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano. |
8 | ICAR/21 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua |
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21002006 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
Canale: CANALE I
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SANTINI SILVIA
(programma)
Il corso è dedicato alla valutazione della sicurezza in relazione ai metodi semiprobabilistici agli stati limite di servizio ed ultimi, con l'obiettivo di formare lo studente ad un uso consapevole dei criteri di progetto e verifica richiesti dalle normative vigenti.
(testi)
Gli argomenti trattati sono: Metodi di analisi e dimensionamento delle strutture Il formato di verifica agli stati limite; Valori caratteristici e valori di calcolo. Classificazione e modellazione delle azioni permanenti e variabili; carico neve; azione del vento. Costruzioni in muratura: proprietà meccaniche dei materiali costituenti; il pannello murario; l'organizzazione scatolare. Costruzioni in acciaio: Materiali e prodotti, caratteristiche meccaniche; Tecnologia e resistenza delle unioni saldate e bullonate; Verifica e dimensionamento dei elementi strutturali tesi, compressi e inflessi; Fenomeni di instabilità, analisi e verifica dei collegamenti. Costruzioni in c.a.: Proprietà meccaniche e rappresentazioni costitutive del calcestruzzo e dell’acciaio. Elementi strutturali monodimensionali in c.a., Progetto delle sezioni, delle armature, ancoraggio e dettagli. Le travi: calcolo elastico e calcolo a rottura; stato limite ultimo per flessione e per taglio; stato limite di fessurazione. I pilastri: stato limite ultimo per pressoflessione e per instabilità. Testi di base:
Renato Giannini. Teoria e Tecnica delle Costruzioni Civili. Città Studi edizioni, De Agostini S.p.A., Novara 2011 NTC 2008. Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, DM 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Suppl. Ordinario n. 30. Testi di approfondimento: AICAP, Dettagli Costruttivi di Strutture in Calcestruzzo Armato, 2011 AICAP, Costruzioni in Calcestruzzo, Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo, Commentario alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14/1/2008, 2011.
Canale: CANALE II
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ALBANESI TOMMASO
(programma)
BASI DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
(testi)
• metodologia e requisiti strutturali • sicurezza strutturale • progettazione agli stati limite • azioni sulle costruzioni STRUTTURE IN ACCIAIO • materiale • resistenza, deformabilità e stabilità • aste tese e compresse • membrature inflesse e pressoinflesse • unioni elementari e collegamenti STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO • materiale (calcestruzzo e acciaio da c.a.) • fasi comportamentali • SLU per tensioni normali (flessione e pressoflessione) • SLU per tensioni tangenziali (taglio e torsione) • SLE (fessurazione e controllo tensionale) Teoria e Tecnica delle Costruzioni Civili (Renato Giannini, 2011, Ed. CittàStudi)
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8 | ICAR/09 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002007 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3 | ||||||||
21002007-1 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Canale: CANALE I
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Iacovoni Alberto
(programma)
Il laboratorio affronta, attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali, il tema della residenza, e lo sviluppo di nuovi modelli dell'abitare legati alla trasformazione del tessuto sociale delle città, composto sempre meno da famiglie tradizionali, e sempre più da giovani coppie, stranieri, anziani, studenti, lavoratori pendolari o di passaggio. Gli stili di vita e le esigenze di questi soggetti emergenti richiedono nuove strategie insediative, distributive e di utilizzo, che possono potenzialmente dare alla residenza un ruolo centrale nella costruzione della città pubblica.
(testi)
Il laboratorio intende dunque fornire agli studenti gli strumenti per affrontare il tema della progettazione di edifici residenziali complessi che integrano funzioni differenziate, temi tipologici e problematiche tecnico-costruttive, attraverso la progettazione di un edificio residenziale composto da alloggi di tagli diversificati e funzioni collettive in un contesto urbano. La bibliografia verrà fornita durante lo svolgimento del corso.
Canale: CANALE II
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PALMIERI VALERIO
(programma)
Il laboratorio si propone di sottoporre allo studente il problema della progettazione di un organismo edilizio di media dimensione, inserito in un contesto reale. Questo al fine di rendere evidenti le connessioni che ogni progetto di architettura istituisce con il contesto fisico e ambientale che lo circonda.
(testi)
Di tale contesto, un’area del tessuto urbano della città, vicina a sistemi di viabilità infrastrutturale e a tessuti edilizi eterogenei per destinazione d’uso, densità e consistenza fisica, andranno analizzati e compresi i caratteri spaziali, paesaggistici, storici e metaforici. Con essi il progetto dovrà confrontarsi, secondo i modi e le scelte effettuate dai progettisti. Viene richiesta la progettazione di un complesso edilizio che ospita al proprio interno funzioni differenziate: residenze temporanee e non, spazi commerciali e ateliers, la cui superficie costruita complessiva ammonta a circa 7100 mq, per una cubatura totale di circa 21850 mc. Il complesso dovrà essere progettato su un’area quasi completamente pianeggiante nel quartiere Ostiense a Roma. Nella definizione del complesso insediativo i progettisti dovranno organizzare, oltre all’articolazione tipologica del costruito, anche le aree esterne ai fabbricati, definendo dei vuoti capaci di relazionare il nuovo insediamento al contesto urbano preesistente. Dovranno tenere conto dei distacchi previsti dalla normativa del comune di Roma. I progettisti potranno inserire i fabbricati nel lotto, occupandone al massimo il 40% della superficie. Dovranno progettare anche le aree inedificabili, pensando una sistemazione degli spazi privati e pubblici organicamente risolta, capace di relazionarsi con il contesto circostante. La cubatura globale dell’intervento spingerà verso la definizione di un complesso relativamente denso, facilitando un’interazione spaziale tra i diversi corpi edilizi e un equilibrato sistema distributivo delle superfici strettamente residenziali. Bibliografia:
Il progetto e le sue tecniche: P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H. Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997 G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004). K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Milano, Skira, 2005 C. Sitte, L’arte di costruire le città, Milano, Jaca Book, 1981. La didattica del progetto: S. Maffioletti (a cura di), Il pentagramma di Rogers. Lezioni universitarie di Ernesto N. Rogers, Padova, Il Poligrafo, 2009. L’educazione dello sguardo e dei sensi attraverso l’architettura: I. Calvino, I mille giardini, in I. Calvino, Collezione di sabbia, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994, pp. 187-190. J. Pallasmaa, Gli occhi della pelle, Milano, Jaca Book, 2007. La formazione del gusto: R. Masiero, Estetica dell’architettura, Bologna, Il Mulino, 1999. R. Bodei, Le forme del bello, Bologna, Il Mulino, 1995. La questione del linguaggio: J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura. Dal Rinascimento ai maestri contemporanei, Torino, Einaudi, 1963. B. Zevi, Il linguaggio moderno dell’architettura. Guida al codice anticlassico, Torino, Einaudi, 1973. E. Pitzalis, Elementi architettonici del progetto moderno, Roma, Gangemi, 1994. R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Bari, Edizioni Dedalo, 1980. C. Martì Arís, Spazi per l’attesa. L’architettura di Luis Barragán e il cinema di Yasujiro Ozu, in C. Martì Arís, La centina e l’arco. Pensiero, teoria, progetto in architettura, Milano, Christian Martinotti Edizioni, 2007, pp. 171-191. R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Milano, Electa, 2005. P. Eisenmann, La base formale dell’architettura moderna, Bologna, Pendragon, 2009. Iñaki Abalos, Il buon abitare, Milano, Christian Martinotti Edizioni, 2009. U. Eco, Segno, Milano, ISEDI, 1973.
Canale: CANALE III
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VIDOTTO ANDREA
(programma)
Controllare il progetto di un organismo edilizio -inserito in un impianto urbano- del quale sia possibile approfondire a scala di dettaglio alcune parti significative, comprendendo i nessi tecnologici e le conseguenze archi-tettoniche di ogni definizione formale.
(testi)
L'esercitazione consiste in un progetto di edilizia residenziale pubblica in un'area della periferia romana. Sotto l'aspetto tipologico si intende proporre soluzioni per alloggi rivolti a più classi di età e a persone con esigenze abitative molto differenziate. Sotto l'aspetto insediativo il nucleo di alloggi da progettare (tra i 30 e i 40) farà parte di un complesso di edifici da 3 a 4 piani. la definizione progettuale a scala microurbana sarà sviluppata in un primo tempo da gruppi di 6/8 studenti e dovrà risolvere in modo equilibrato le relazioni tra lo spazio costruito e quello non costruito. Nello svolgere il progetto gli studenti, al massimo in 2, dovranno attenersi a criteri di sostenibilità ambientale approfondendo specifici aspetti tecnici relativi al comportamento energetico degli edifici (attivo e passivo). Oltre al plastico e a modelli virtuali tridimensionali il progetto dovrà essere illustrato in scala, dall'1:500 all'1:100 (sezioni e piante degli alloggi) Il corso fornirà adeguate indicazioni bibliografiche
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8 | ICAR/14 | 100 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002007-2 -
TECNOLOGIA
Canale: CANALE I
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BARATTA ADOLFO FRANCESCO LUCIO
(programma)
Il contributo al Laboratorio consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa.
(testi)
Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale. AA.VV. [1995]. Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano.
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Arbizzani, E. [2008]. Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli editore, Ravenna. Legnante, E. [1999]. Progettare per costruire, Maggioli editore, Rimini. Marrone, P.; Morabito, G. [2008]. La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Alinea editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2010]. La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2011]. La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2014]. La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Altralinea Edizioni, Firenze. Molinari, C. [2007]. Elementi di cultura tecnica, Sistemi Editoriali, Napoli. Silver, P.; McLean, W. [2008]. Introduction to architectural technology, Laurence King Publishing, London (UK).
Canale: CANALE II
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MARRONE PAOLA
(programma)
Il modulo affronta lo studio:
(testi)
- delle principali tecnologie per la progettazione ambientale; - delle soluzioni tecnologiche di dettaglio per la progettazione con sistemi costruttivi in muratura, calcestruzzo armato, acciaio, vetro e legno. Arbizzani E., Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Rimini 2015
Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Firenze 2008 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Firenze 2010 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Firenze 2011 Marrone P., Morabito G., La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Firenze 2014 Manuali di Progettazione edilizia, Milano, 1995 la serie Grande Atlante dell’Architettura, Utet.
Canale: CANALE III
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CALCAGNINI LAURA
(programma)
Il contributo al Laboratorio consiste nel fornire agli studenti gli strumenti per governare le relazioni che nel processo ideativo legano materiali, elementi costruttivi, tecniche esecutive, esigenze, caratteristiche del contesto e normativa.
(testi)
Ciò con la consapevolezza della stretta dipendenza che intercorre tra gli aspetti tipologici-formali e gli aspetti tecnologici-costruttivi dell’organismo edilizio, inteso come insieme di entità connesse tra loro in modo organizzato, ed impiegando un approccio sistemico ed esigenziale-prestazionale. AA.VV. [1995]. Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano.
AA.VV. [Varie]. Grandi Atlanti dell’Architettura, UTET, Milano. Arbizzani, E. [2008]. Tecnologia dei sistemi edilizi. Progetto e costruzione, Maggioli editore, Ravenna. Legnante, E. [1999]. Progettare per costruire, Maggioli editore, Rimini. Marrone, P.; Morabito, G. [2008]. La tecnologia che serve agli architetti. Come si costruisce oggi e (forse si costruirà) domani, Alinea editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2010]. La tecnologia che serve agli architetti 2. L’attacco a terra, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2011]. La tecnologia che serve agli architetti 3. La struttura, Alinea Editrice, Firenze. Marrone, P.; Morabito, G. [2014]. La tecnologia che serve agli architetti 4. L’involucro, Altralinea Edizioni, Firenze. Molinari, C. [2007]. Elementi di cultura tecnica, Sistemi Editoriali, Napoli. Silver, P.; McLean, W. [2008]. Introduction to architectural technology, Laurence King Publishing, London (UK). |
2 | ICAR/12 | 25 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002007-3 -
ESTIMO
Canale: CANALE I
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FINUCCI FABRIZIO
(programma)
Le principali nozioni di microeconomia e i fondamenti della teoria estimativa e dei procedimenti metodologici per la formulazione di giudizi di valore, si pongono come nozioni fondamentali per la comprensione e la stima dei valori e delle grandezze economiche generate dal progetto. Criteri, procedimenti e tecniche estimative sono adeguati ai diversi stadi di progettazione, risolvendo a ciascuna scala i problemi specifici posti dal progetto. Il Modulo fornisce, inoltre, l’inquadramento metodologico e i criteri per la stima del valore d'uso e dei valori legati al non uso. Vengono, infine, forniti gli elementi preliminari di tecnica e metodologia di valutazione di progetti, piani e programmi, in risposta a determinati profili di fattibilità, assumendo la valutazione come strumento attivo di ausilio logico e metodologico alle scelte progettuali. Nello specifico il modulo è articolato in:
(testi)
Elementi di microeconomia: cenni di teoria del valore, beni economici, forme di mercato, formazione del prezzo di mercato, equilibrio economico generale, teoria della domanda, teoria dell'offerta, elementi di economia cognitiva. Fondamenti di estimo: teoria estimativa, principi fondamentali e procedimenti di stima, elementi di statistica, elementi di matematica finanziaria, valore di mercato (procedimenti diretti, indiretti, intermedi e principali procedimenti internazionali), valore di costo (procedimenti diretti, indiretti e intermedi), valori derivati, valore economico totale. Elementi di valutazione di piani programmi e progetti: approcci finanziari, economici e multidimensionali. Elementi di economia:
Sloman J., "Elementi di economia", Il Mulino, Bologna, 2007. Stiglitz J. E., "Economia del settore pubblico", Hoepli, Milano, 2003. Estimo: C. Forte, B. De' Rossi, "Principi di economia ed estimo", Etas Libri, Milano 1979. A. Realfonzo "Teoria e metodo dell’estimo urbano” , Carocci, Roma, 1994. M. Polelli, “Nuovo trattato di estimo”, Maggior, Rimini, 2008. Valutazione di piani, programmi e progetti: Dispense e documentazione fornite all’interno del modulo. |
4 | ICAR/22 | 50 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
21002010 -
PROVA FINALE
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4 | 50 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |