Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705079 -
STORIA E PRATICHE DELL'ATTORE
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dell’attore nelle culture teatrali europee dall’età moderna al Novecento. Nella prima parte verranno forniti agli studenti gli strumenti necessari per identificare e analizzare le fonti documentarie dell’arte e la storia degli attori. Nella seconda parte verranno proposti, attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio e alla composizione delle azioni fisiche e vocali.
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GERACI STEFANO
(programma)
PROGRAMMA: Le storie e le pratiche degli attori verranno analizzate e sperimentate attraverso esempi concreti dei processi creativi dell’attore. In particolare il corso affronta la costruzione del personaggio, la composizione delle azioni fisiche e vocali, le relazioni tra testo e scena .
(testi)
TESTI PER L'ESAME: Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1). V. Mejercol’d, L’attore biomeccanico, a.c. di F. Malcovati, Cuepress, 2020 ;R. Ciancarelli, Il dominio del movimento, Dino Audino Editore, 2020. Per gli studenti non frequentanti, oltre il programma indicato, il seguente volume :J. Copeau, Artigiani di una tradizione vivente: l’attore e la pedagogia teatrale; a cura di Maria Ines Aliverti, La casa Usher, 2009. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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Erogato presso
20710411 STORIA DEL CINEMA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 A - L DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Filmografia (lungometraggi):
Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now Redux (Francis Ford Coppola, 1979-2000), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
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Erogato presso
20710411 STORIA DEL CINEMA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 M - Z PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2020. Materiale didattico integrativo è reperibile su Moodle. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), The Countryman and the Cinematograph (Il contadino e il cinema, R.W.Paul, 1901), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Das Cabinet des Dr.Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Chelovek s kino-apparatom (L'uomo con la macchina da presa, D.Vertov, 1929) La grande illusione (J.Renoir, 1937) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Roma città aperta (R. Rossellini, 1945) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Bellissima (L.Visconti, 1951) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964) La ricotta (P.P.Pasolini, 1963) Persona (I.Bergman, 1966) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703401 -
MODELLI GESTIONALI DI TEATRO
(obiettivi)
L’obiettivo primario del corso è di far conoscere agli studenti diverse realtà dello spettacolo dal vivo attraverso l’analisi delle diverse realtà italiane.
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DI GIACOMO CLAUDIA
(programma)
Il programma didattico consiste nell’analisi del sistema dello spettacolo dal vivo, con riferimento ai diversi modelli di gestione di teatri e imprese creative italiane ed europee. Viene analizzato il quadro normativo di settore, sia dal punto di vista della legislazione attuale sia delle sue applicazioni. In particolare si approfondiscono le modalità di accesso al finanziamento pubblico, nei confronti di Europa, Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Il programma prevede l’esame di casi specifici di modelli di gestione italiani con la presenza in classe di alcuni operatori (organizzatori, delegati di produzioni, direttori, artisti) che forniscono una testimonianza del loro modello organizzativo, della loro programmazione artistica e della sostenibilità economica di un’impresa culturale. Si prendono in esame inoltre alcuni modelli di riferimento di teatri e festival stranieri.
(testi)
Tra gli argomenti trattati si cita: la mappatura del sistema: quali teatri e quali imprese; la dimensione organizzativa (funzionigramma e organigramma delle imprese culturali), la dimensione giuridica (profit e no profit) la dimensione economica, i finanziamenti europei (Europa Creativa e Erasmus Plus), i finanziamenti statali (analisi decreto 2017 del MiBact). Per i frequentanti:
“Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NUOVA Edizione Franco Angeli 2016 Dispense del docente da richiedere alla mail: direzione@pav-it.eu Più per i non frequentanti: “Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NEW EDITION Franco Angeli 2016 Dispense supplementari del docente da richiedere alla mail: direzione@pav-it.eu |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702652 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE
(obiettivi)
Introduzione generale. Gli elementi fondamentali. Metodi e tecniche. Il lavoro di campo.
Attualità dell’antropologia: chi sono gli altri; migrazioni; le società tradizionali; le società e le culture nel mondo globalizzato. Un corso di formazione primaria utile a insegnanti, docenti, operatori sociali.
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DE MATTEIS STEFANO
(programma)
Formare una figura di antropologo che si inserisce nel più ampio quadro di “intellettuale critico” in grado di effettuare analisi e interpretazioni di casi e sistemi culturali capace di elaborare e diffondere, sulla base di avanzate conoscenze scientifico-disciplinari, relazioni critiche in rapporto alle pratiche sociali e ai sistemi contestuali in cui si troverà ad operare. L’obiettivo è quello di allenare lo sguardo per cogliere gli innumerevoli spunti che la realtà quotidiana ci offre a partire dalle esperienze, dalle abitudini, dalle rappresentazioni, fino a tutte le forme di “alterità” e differenza, da quelle più vicine a quelle più lontane nello spazio e nel tempo.
(testi)
Un sapere oggi ancor più necessario non solo per comprendere i cambiamenti che viviamo, ma per offrire gli strumenti utili alla pratica della vita quotidiana e ad ogni forma di lavoro, a partire dagli insegnanti di ogni ordine e grado per allenare le future generazioni alla convivenza tra diversi, alla partecipazione a riconoscere gli altri come una risorsa fondamentale. Il corso mette a disposizione un sapere che permetterà allo studente di muoversi con assoluta padronanza negli orizzonti dei saperi scientifici e umanistici più prossimi all’antropologia e offrirà, in generale, solide basi teoriche e pratiche a riguardo dei processi di comunicazione e di interpretazione, in particolare su specifici meccanismi delle relazioni umane e dei sistemi sociali. Inoltre allenerà alla pratica di campo e alla ricerca etnografica in modo da sensibilizzare concretamente verso i temi dell’antropologia in modo da formare personale qualificato e attento alle complessità dell’oggi. Si vuole sviluppare negli studenti competenze tali da riuscire ad applicare il loro bagaglio conoscitivo anche a terreni d’indagine inediti e in contesti più ampi, istituendo collegamenti interdisciplinari, sfidando così la complessità contestuale per orientarsi non solo nel proliferare delle conoscenze di fatto ma anche e soprattutto nel contrasto delle interpretazioni. Inoltre, si lavorerà per mettere a fuoco le seguenti capacità: inserimento in un lavoro di gruppo (con spirito di collaborazione e attitudine all’iniziativa); organizzare e coordinare eventi culturali (con interesse e curiosità nonché inventività e creatività); intraprendere progetti, pianificando anche attività organizzate in proprio. Grazie allo studio delle diverse metodologie etnoantropologiche, al termine del corso gli studenti avranno modo di sviluppare la capacità di affrontare tematiche e problematiche antropologiche, anche di natura interdisciplinare, in maniera autonoma, dimostrando nei confronti della “letteratura” e dei casi studio un atteggiamento attivo e possibilmente innovativo, grazie all’elaborazione e all’adozione di nuove visuali concettuali, teoriche o interpretative. I partecipanti dovranno mostrare di aver appreso i metodi e le tecniche etnoantropologiche idonee a comunicare, esponendo e trasmettendo con estrema chiarezza e proprietà di linguaggio le loro conoscenze, non solo in maniera chiara e comprensibile ma anche articolata sui diversi livelli di lettura e di interpretazione di fenomeni di campo o casi di studio da comunicare, a specialisti e non, informazioni, riflessioni, problemi e soluzioni. Grazie ad una costante opera di autoriflessione professionale cui gli studenti saranno sollecitati, ma anche grazie a continue richieste di intervento e partecipazione, dovranno mostrare di aver sviluppato tutte quelle capacità di apprendimento che gli consentiranno di continuare a studiare in maniera autonoma, sia nei master, sia nei dottorati di ricerca e sia in altre e diverse attività lavorative. Il corso mira a fornire una formazione di base per gli studi antropologici e soprattutto aggiornata e adeguata alle urgenze dell’attualità. Si indicano qui di seguito i testi validi per gli studenti non frequentanti:
1. Manuale o parte generale: Ugo Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Milano, Mondadori, 2015. 2. Approfondimenti o parte monografica: Tim Ingold, Antropologia. Ripensare il mondo, Milano, Meltemi, 2020. Stefano de Matteis, Le false libertà. Verso la post globalizzazione, Milano, Meltemi, 2017. |
6 | M-DEA/01 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705080 -
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio delle culture teatrali europee ed extraeuropee in una prospettiva storico comparativa. A tale fine saranno esaminate alcune esperienze teatrali riguardate come “esemplari” nella ricerca delle differenti matrici culturali e dei loro punti di comunanza tecnica.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
Dopo aver tracciato un sintetico profilo dei rapporti tra le culture teatrali d’Oriente e d’Occidente, e in particolare, tra i teatri di figura tra Asia ed Europa, saranno esaminate alcune esperienze specifiche, tra le quali quelle di alcuni grandi riformatori del teatro del Novecento, alcune particolari tradizioni di teatri di marionette e di figura orientali e quelle del teatro dei pupi siciliani.
(testi)
STUDENTI FREQUENTANTI (per essere considerato frequentante lo studente non può fare più di due assenze):
1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Nicola Savarese, "Il teatro eurasiano", Roma-Bari, Laterza, 2015 4) Materiali a cura della docente caricati nella sezione FILE del corso sulla piattaforma TEAMS. Testi consigliati*: Eugenio Barba e Nicola Savarese, "I cinque continenti del teatro. Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore", Bari, Edizioni di Pagina, 2017 (*per testo consigliato si intende testo non obbligatorio ma consigliato per quelli che vogliono approfondire lo studio dei teatri tra Oriente e Occidente) STUDENTI NON FREQUENTANTI: 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Nicola Savarese, "Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente", Roma-Bari, Laterza, 2009 4) Materiali a cura della docente, da scaricare cartella Materiali a cura della docente (da scaricare dalla piattaforma MOODLE /Culture teatrali comparate 2020/21”, cartella "materiali didattici": https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it/mod/folder/view.php?id=1818 Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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RIETTI FRANCESCA ROMANA
(programma)
Qual è il luogo del teatro?
(testi)
Delineando un percorso storico costruito su salti spazio-temporali, novità e rimandi, il corso intende focalizzare l’attenzione sul binomio spazio del teatro-spazio delle rappresentazioni. Punti di vista privilegiati dell’analisi saranno «l’invenzione» del Rinascimento italiano dello statuto teatrale con il suo recupero delle forme dell’antichità e le aperture novecentesche verso tutti i possibili spazi del teatro con particolare riguardo per la rifondazione e il ritorno alle origini che contraddistinguono il progetto architettonico del Vieux Colombier di Jacques Copeau. Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Bari-Roma, Laterza, 1992
Fabrizio Cruciani, Jacques Copeau o le aporie del teatro moderno, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2020 Peter Brook, La qualità del perdono, Roma, Dino Audino Editore, 2015 William Shakespeare, La tempesta, nell'edizione con l'introduzione e la traduzione di Alessandro Serpieri, Venezia, Marsilio, 2006. Avendo constato che l'edizione dei Drammi Romanzeschi di Shakespeare edita da Marsilio presenta un apparato di note molto ridotto rispetto all'edizione contenente solo La tempesta - introduzione e traduzione di Alessandro Serpieri e note di Clara Mucci – sarebbe opportuno attendere la data in cui è prevista l'uscita della sua ristampa, indicata dalla stessa casa editrice per gli inizi di novembre 2020. Chi avesse già comprato l'edizione con i Drammi Romanzeschi e non desideri acquistarne un'altra può usare quella.Tutti coloro che non potranno attendere i tempi indicati dalla casa editrice Marsilio potranno leggere la versione tradotta e curata da Agostino Lombardo e ristampata da Feltrinelli nel 2014 (https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-tempesta-1/#descrizione). Non frequentanti, aggiungere: Peter Brook, La porta aperta, Torino, Einaudi, 2005 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709107 -
LETTERATURA FRANCESE
(obiettivi)
Obiettivo del corso sarà quello di introdurre lo studente al pensiero e alle opere delle Avanguardie storiche, in una prospettiva che le ricolleghi al grande pensiero romantico e anti-borghese. Appare infatti sempre più evidente che una adeguata formazione critica potrà essere raggiunta soltanto disponendo di una prospettiva storico-culturale capace di risalire alla rottura epistemica segnata da Duchamp e compagnia, grazie alla loro riflessione e alle loro opere, specie a partire dal rivoluzionario dispositivo del ready-made.
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MAGRELLI VALERIO
(programma)
Muovendo da un testo Isaiah Berlin sul romanticismo, il corso esamina le profonde radici romantiche delle avanguardie storiche, per concentrarsi in particolare sul movimento dada. Lo studio si soffermerà su problemi di carattere estetico e teorico, soprattutto a partire dal concetto di ready-made in Marcel Duchamp, per concludersi con l’analisi di un capolavoro della letteratura francese quale il romanzo-iconotesto Nadja, di André Breton.
(testi)
I. Berlin, Le radici del romanticismo, Milano, Adelphi, 2001
A. Breton, Nadja, Torino, Einaudi, 2007 V. Magrelli, Profilo del dada, Roma, Laterza 2019 |
6 | L-LIN/03 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702967 -
PROCESSO PRODUTTIVO DI UNO SPETTACOLO
(obiettivi)
Il corso intende fornire la strumentazione concettuale e operativa per la progettazione, l’organizzazione e la gestione di produzioni dello spettacolo dal vivo.
Al termine del Corso lo studente dovrà: • conoscere le differenti tipologie delle produzioni di teatro, musica, danza e circo, i conseguenti modelli e pratiche produttive, le norme in uso; • comprendere il dinamismo dei processi di project management dello spettacolo rispetto alle loro forme evolutive; • saper costruire un quadro cognitivo dell’ambiente progettuale (capacità di analisi), individuare modalità d’intervento (capacità strategica, progettuale e di servizio), gestire il progetto (capacità manageriale), misurare risultati e outcomes (capacità di valutazione); • saper comunicare il progetto in tutte le sue fasi e verso tutti gli stakeholder con le strumentazioni del caso; • aver appreso il senso critico verso i fenomeni organizzativi, l’importanza dell’azione sistemica, la rilevanza del problem setting & solving, l’attenzione alla sintesi e rielaborazione, gli elementi della complessità artistica e gestionale.
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ARGANO LUCIANO
(programma)
- Le teorie: la cultura come produzione di ricchezza immateriale (capitale umano, conoscenza, valore sociale), il perimetro progettuale del teatro e dello spettacolo dal vivo (gli ambiti progettuali, la complessità, le professionalità coinvolte, il lavoro in squadra, i linguaggi), il lavoro progettuale (l'innesco, le esigenze di partenza, la traduzione organizzativa del concept artistico, il sistema dei vincoli come opportunità, la fattibilità produttiva, di marketing, economico finanziaria, i mercati e la distribuzione, i finanziamenti pubblico/privati);
(testi)
- Le pratiche: la gestione delle produzioni, gli aspetti allestitivi, tecnici, amministrativi, economici, di comunicazione e promozione, la gestione degli spazi, la gestione della tournée, i diversi modelli produttivi teatrali e di spettacolo dal vivo in Italia ed all'estero; - Le esperienze: l'incontro con alcuni operatori, professionisti e strutture di teatro in grado di narrare aspetti peculiari e critici del percorso produttivo nel teatro e la connessione con pratiche artistiche e di creazione. Per gli studenti frequentanti:
- Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 8a edizione 2019 Per gli studenti non frequentanti: - Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 8a edizione 2019. Un libro a scelta tra: Franco Ferrari, "Intorno al palcoscenico. Storie e cronache dell’organizzatore teatrale", FrancoAngeli, Milano, 2012, oppure Lucio Argano, Paolo Dalla Sega "Nuove organizzazioni culturali. Atlante di navigazione strategica", FrancoAngeli, Milano, 2009 |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710634 -
Storia della musica
(obiettivi)
Modulo 1. Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven Modulo 2. Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulla musica d’arte occidentale del Novecento, con particolare attenzione alla musica per orchestra. A fianco di una panoramica generale sulle maggiori correnti stilistiche e sulle opere più rilevanti, una parte del corso sarà riservata a singoli approfondimenti tematici. |
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20710634-1 -
Storia della musica 1
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA NONA SINFONIA DI L. VAN BEETHOVEN, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA SUA RICEZIONE NEL CINEMA DI KUBRICK.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA REPERIBILE IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO);
- HARVEY SACHS, LA NONA SINFONIA, MILANO, GARZANTI, 2011; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710634-2 -
Storia della musica 2
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sulla musica d’arte occidentale del Novecento, con particolare attenzione alla musica per orchestra. A fianco di una panoramica generale sulle maggiori correnti stilistiche e sulle opere più rilevanti, una parte del corso sarà riservata a singoli approfondimenti tematici.
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ARFINI MARIA TERESA
(programma)
• Russia. Modest Mussorgksji e il gruppo dei Cinque
(testi)
• Parigi. Claude Debussy e Maurice Ravel, Eric Satie e il gruppo dei Sei • Igor Stravinskij. Bela Bartok • La seconda scuola di Vienna: Arnold Schönberg, Alban Berg e Anton Webern. La musica seriale • Stati Uniti d’America. Charles Ives, Edgard Varèse, John Cage • Unione Sovietica. Sergei Prokofiev e Dimitri Shostakovic • Musica concreta e musica elettroacustica. Cenni ai principali compositori del secondo Novecento • Approfondimento su Bela Bartok e Gyorgy Ligeti, in particolare sulle composizioni utilizzate nel cinema PAUL GRIFFITHS, La musica del Novecento, Torino, Einaudi, 2014 (parti selezionate).
Musica e società, 3: dal 1830 al 2000, a cura di Virgilio Bernardoni e Paolo Fabbri, Lucca, LIM, 2016 (parti selezionate) Ulteriori testi e dispense saranno resi disponibili, insieme al relativo elenco, sulla piattaforma Moodle |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702647 -
STORIA DEL MELODRAMMA
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OBIETTIVO L’APPRENDIMENTO DELLE PRINCIPALI FORME D’ESPRESSIONE DEL TEATRO MUSICALE ITALIANO, DALLE ORIGINI AL XX SECOLO.
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AVERSANO LUCA
(programma)
L'OPERA ITALIANA DA MONTEVERDI A PUCCINI.
(testi)
SONO PREVISTE UNA PARTE GENERALE E UNA PARTE MONOGRAFICA. NELLA PARTE GENERALE, DI CARATTERE STORICO, SARÀ RIPERCORSA L’EVOLUZIONE DEL MELODRAMMA DALLE ORIGINI FINO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, NEI SUOI FONDAMENTALI AUTORI, PRINCIPI DRAMMATURGICI E STRUTTURE DRAMMATICO-MUSICALI. LA PARTE MONOGRAFICA RIGUARDERÀ LO STUDIO E L’ANALISI DI TRE OPERE TRATTE DAL REPERTORIO CLASSICO, CHE VERRANNO INDICATE ALL'INIZIO DELLE LEZIONI E SELEZIONATE ANCHE IN BASE AL CARTELLONE DEL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA - GILLES DE VAN, L’OPERA ITALIANA. LA PRODUZIONE, L’ESTETICA, I CAPOLAVORI, CAROCCI, 2012 (PRIMA ED. 2002).
- SELEZIONE DI SAGGI E AUDIOVISIVI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. I SAGGI SONO DISPONIBILI IN COPISTERIA (VIA GIULIO ROCCO). GLI AUDIOVISIVI, RIGUARDANTI LE TRE OPERE TRATTATE NEL CORSO, SARANNO DISPONIBILI NELLA BIBLIOTECA DI SPETTACOLO “LINO MICCICHÈ”: LA LORO EFFETTIVA CONOSCENZA SARA' OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE DI ESAME. SOLO PER I NON FREQUENTANTI: - FABRIZIO DELLA SETA, «...NON SENZA PAZZIA». PROSPETTIVE SUL TEATRO MUSICALE, ROMA, CAROCCI, 2008, ESCLUSI I CAPITOLI 4, 6 E 9 |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
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Erogato presso
20706080 SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino.
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 4) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 5) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 6) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 7) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 8) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti una visione complessiva, attraverso una serie di piani ravvicinati, dei mutamenti del senso e delle condizioni dello spettacolo dal vivo in Europa, dal Medioevo all'età contemporanea. Il riferimento al concetto e alle pratiche della performance culturale intende ampliare all'insieme delle pratiche di rappresentazione (danza, rituale, festa) l'orizzonte di significati e valori del teatro.
(testi)
La prima parte del corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski). Nel secondo periodo, con la lettura e l'analisi dell'Amleto di Shakespeare, si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto dei mutamenti dei valori estetici e delle culture materiali del teatro. Nella parte finale, partecipando a discussioni e incontri con operatori, performer e curatori, gli studenti condividono aspetti e problemi del teatro contemporaneo italiano. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze, sostituibile con J. Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma.
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio, sostituibile con altre edizioni (preferibilmente Feltrinelli o Einaudi., MA LE NOTE AL TESTO VANNO LETTE NELLE PAGINE INSERITE NELLA PIATTAFORMA MOODLE). 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari; V. Mejerchol'd, L'ottobre teatrale, Cue Press. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta.
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Eleonora Duse. Il corso si concentra sulla situazione delle attrici in Italia tra Otto e Novecento, con particolare riferimento al caso di Eleonora Duse. Nel teatro di questo periodo, a differenza di quel che accade fuori dal teatro, imprevedibilmente le donne hanno autonomia di movimento, possono dirigere compagnie, possono essere capi di azienda, possono avere successo ed essere punti di riferimento per il teatro mondiale. Il corso esplora questa anomalia teatrale.
(testi)
Mirella Schino, Il teatro di Eleonora Duse, Roma, Bulzoni, 2008
Francesca Simoncini, Eleonora Duse capocomica, Firenze, Le Lettere, 2011 (il volume è esaurito, e ho caricato il file in mode, https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it) Mirella Schino, L’età dei maestri. Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri, Roma, Viella, 2017 Claudio Meldolesi, Pensare l’attore, Roma, Bulzoni, 2013 Gli studenti leggeranno inoltre almeno uno di questi tre drammi a scelta (più una introduzione o un approfondito profilo biografico sull’autore): 1) Gabriele d’Annunzio, La città morta, oppure 2) Alexandre Dumas, La signora dalle camelie, (il dramma e non il romanzo), oppure 3) Giuseppe Giacosa, Tristi amori. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702632 -
LINEAMENTI DI STORIA DELLA DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE: A) DI RIFLETTERE SULLE DIVERSE TRADIZIONI E ISTITUZIONI NELL'AMBITO DELLA DANZA TEATRALE OCCIDENTALE; B) DI ILLUSTRARE LA COREOGRAFIA DEL NOVECENTO PER COMPRENDERE LA DANZA CONTEMPORANEA NELLA SUA COMPLESSITÀ.
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LO IACONO CONCETTA
(programma)
ATTENZIONE! il programma sarà svolto online nel secondo semestre (2021).
(testi)
SI RACCOMANDA DI PRENDERE VISIONE DEGLI AVVISI PUBBLICATI SU MOODLE - DIPARTIMENTO FILOSOFIACOMUNICAZIONESPETTACOLO. TITOLO: Europa/Russia. L’arte della danza tra repertorio e nuove coreografie Per verificare l’importanza dell’arte della danza in Russia a confronto con il teatro di danza europeo, il corso verrà scandito nei seguenti momenti: a) la “Bella Figura” del danzatore nel teatro di danza dal XIX al XXI secolo; b) il repertorio di danza tra filologia e nuove versioni (in particolare Mats Ek); c) le fonti russe del Sacre du printemps. L'idea del sacro e Pina Bausch; d) le avanguardie artistiche e coreografiche all’inizio del Novecento; e) il russo-americano Balanchine: gli Angeli di Apollo dall’Europa all’America. TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI: Concetta Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). Tre video obbligatori, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di Jiri Kylian 2. Giselle, nuova versione coreografica di Leonid Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica: La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky. La versione integrale di Pina Bausch, int. Malou Airaudo 5. Pétrouchka, cor. Michajl Fokin, int. Rudolf Nureyev (e/o Les Noces, cor. Bronislava Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Leonid Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. George Balanchine, New York City Ballet PROVA SCRITTA E ORALE INDIRIZZO E-MAIL DEL DOCENTE: concetta.loiacono@uniroma3.it LEZIONI: II semestre (secondo periodo) PER GLI STUDENTI DEGLI ANNI PRECEDENTI - IN ALTERNATIVA AL PROGRAMMA SVOLTO ONLINE - SONO CONSENTITI I PROGRAMMI 2018-2019 E 2019-2020 PRE-COVID-19, TENENDO CONTO TUTTAVIA DELLE NUOVE MODALITà D'ESAME E DELL'ELABORATO SCRITTO PRELIMINARE.
2020-2021 TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI: SOLO PER I PRIMI APPELLI: Jennifer Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino, 2015 PER I SUCCESSIVI APPELLI: Concetta Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). TRE VIDEO OBBLIGATORI, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di Jiri Kylian 2. Giselle, nuova versione coreografica di Leonid Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica: La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky. la versione integrale del Sacre di Pina Bausch, int. Malou Airaudo 5. Pétrouchka, cor. Michajl Fokin, int. Rudolf Nureyev (e/o Les Noces, cor. Bronislava Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Leonid Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. George Balanchine, New York City Ballet PROVA SCRITTA E ORALE INDIRIZZO E-MAIL DEL DOCENTE: concetta.loiacono@uniroma3.it LEZIONI: II semestre (secondo periodo) |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702965 -
MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di far incontrare lo studente con autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento. Per taglio e modalità dell’interpretazione che dei testi verrà proposta durante il corso, l’insegnamento intende fornire allo studente gli strumenti basilari per un primo contatto con le opere della letteratura contemporanea.
A termine dell’insegnamento, lo/la studente/essa sarà in grado di orientarsi nel repertorio della Letteratura italiana contemporanea.
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Erogato presso
20709685 MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL 900 in Scienze della Comunicazione L-20 N0 CORTELLESSA ANDREA
(programma)
Letteratura italiana e fotografia
(testi)
a) Silvia Albertazzi, Letteratura e fotografia, Roma, Carocci, 2017
b) Giuseppe Carrara, Storie a vista. Retorica e poetiche del fototesto, Milano-Udine, Mimesis, 2020 c) più un autore a scelta fra: Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia [1941], edizione illustrata dall’autore a cura di Maria Rizzarelli, Milano, RCS, 2007 Pier Paolo Pasolini, La Divina Mimesis [1975], Milano, Mondadori, 2006 Nanni Balestrini, Blackout [1980], in Id., Le avventure della signorina Richmond e Blackout. Poesie complete volume secondo, Roma, DeriveApprodi, 2016 Lalla Romano, Nuovo romanzo di figure [1986], Torino, Einaudi, 1997 Giorgio Falco e Sabrina Ragucci, Condominio Oltremare, Roma, L’orma, 2014 Michele Mari, Leggenda privata, Torino, Einaudi, 2017 d) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, vol. IV: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012; e/o La terra della prosa. Narratori italiani degli anni zero (1999-2014), a cura di Andrea Cortellessa, Roma, L’orma, 2014 |
6 | L-FIL-LET/11 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dei rapporti di documentazione e interazione tra le arti visive (in particolare la fotografia) e le arti performative.
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Il programma prende in esame diversi casi di collaborazione e interazione tra le arti performative e le arti visive. Le peculiarità delle singole esperienze saranno lette alla luce dei problemi generali che presenta la raffigurazione dell’azione scenica nelle diverse culture teatrali. Nei casi di collaborazione artistica, che vanno al di là della mera documentazione, saranno analizzate le reciproche influenze. Tema del corso sarà anche l’individuazione di un metodo di studio e di lettura delle immagini di danza attraverso l’utilizzo di diversi criteri di associazione.
(testi)
- Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2018.
- I corpi del Butō. Fotografie di danza tra Oriente e Occidente, a cura di Samantha Marenzi, Postcart, Roma 2018 (catalogo mostra). - La scena dell’immagine, a cura di Stefano Geraci, Raimondo Guarino, Samantha Marenzi, Officina Edizioni, Roma 2019. - La camera meravigliosa. Per un atlante della fotografia di danza, a cura di Samantha Marenzi, Simona Silvestri, Francesca Pietrisanti, “La Scena dei saperi”, vol. 2, Editoriale Idea, Roma 2020 (catalogo mostra). PER I NON FREQUENTANTI: I non frequentanti dovranno aggiungere ai tesi in programma il volume Marianna Zannoni, Il teatro in fotografia. L’immagine della prima attrice italiana fra Otto e Novecento, Pisa, Titivillus 2018. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
Programma
(testi)
Il corso di Sociologia dei Media intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro. Il corso si articola in due parti una teorica-generale ed una monografica specifica. La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli interpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla moderna "network society", alle sue teorie ed al suo impatto. Nella seconda parte del corso si analizza l’impatto dello strumento televisivo ed in particolare del genere del talk-show sulla società e sulla cultura italiana dagli anni 50’ ai giorni nostri. Questa parte intende approfondire la conoscenza della storia della televisione in italia e dei suoi programmi nelle diverse fasi e stagioni del Paese e l’analisi delle principali ricadute sui comportamenti e sull’identità privata e collettiva degli italiani. Il genere dal Talk-show viene analizzato nelle sue componenti strutturali e comunicative. Nella seconda parte del corso verranno proiettati e analizzati alcuni dei più importanti programmi televisivi della storia della televisione italiana. Programma d’Esame:
– L. Paccagnella, Sociologia della comunicazione nell'era digitale, Bologna, Il Mulino, Nuova Edizione 2020, solo i capitoli 3, 4, 5. (Attenzione è la nuova edizione 2020 copertina azzurra) – E. Novelli, La democrazia del talk-show. Storia di un genere cha ha cambiato, la televisione, la politica, l’Italia, Roma, Carocci 2016. – Consigliato per integrazione del programma, ma non facente parte del programma d'esame: A. Miconi, Teoria e pratica del Web, Bologna, Il Mulino 2018, (Nuova Edizione). *Il programma per studenti Erasmus sostituisce il volume “La Democrazia del Talk-Show” con la parte relativa alla storia d’Italia dal 1945 ad oggi di un manuale delle scuole superiori. Si consiglia: Valerio Castronovo, “Un Mondo al plurale, volume 3 dal 1945 ad oggi”, La Nuova Italia, capitoli 24, 29, 35. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte, linguaggio e industria, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di Studio System. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Quarto potere. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). La lezione di Bazin e la Nouvelle Vague (Godard). Il Cinema Novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Filmografia (lungometraggi):
Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Yasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now Redux (Francis Ford Coppola, 1979-2000), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009). Una selezione di cortometraggi, a cura del docente (1897-1918).
Canale: M - Z
-
PERNIOLA IVELISE
(programma)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La nouvelle vague. I grandi autori del cinema moderno: Ingmar Bergman, MIchelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno.
(testi)
BIBLIOGRAFIA:
C. Uva, V. Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2020. Materiale didattico integrativo è reperibile su Moodle. FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), The Countryman and the Cinematograph (Il contadino e il cinema, R.W.Paul, 1901), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Das Cabinet des Dr.Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Bronenosec Potëmkin (La corazzata potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Chelovek s kino-apparatom (L'uomo con la macchina da presa, D.Vertov, 1929) La grande illusione (J.Renoir, 1937) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Roma città aperta (R. Rossellini, 1945) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Bellissima (L.Visconti, 1951) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) L'eclisse (M. Antonioni, 1962) Les 400 Coups (I 400 Colpi, F.Truffaut, 1959) Á bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Per un pugno di dollari (Sergio Leone, 1964) La ricotta (P.P.Pasolini, 1963) Persona (I.Bergman, 1966) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
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MONINA GIANCARLO
(programma)
Il corso affronta i processi e le principali problematiche dell’età contemporanea e alcuni aspetti di metodo della ricerca storica, con particolare riferimento alla funzione e all’uso delle nuove fonti. La parte conclusiva è dedicata alla Storia dell'Italia repubblicana.
(testi)
La prima parte del corso (6 ore) introduce gli studenti al significato della conoscenza storica, all’uso pubblico della storia, al valore della memoria sociale e alle periodizzazioni. La seconda parte del corso (6 ore) delinea i cambiamenti storici che conducono all’età contemporanea: la creazione dello Stato-nazione, le rivoluzioni industriali, la struttura sociale, la “globalizzazione”. La terza parte del corso (18 ore) si concentra sui quattro periodi affrontati: il laboratorio dell’età contemporanea (1870-1914), l’età della catastrofe (1914-1945), l’età d’oro del capitalismo (1945-1968) e l’età della transizione (1968-1991). La parte conclusiva (6 ore) è dedicata alla Storia dell'Italia repubblicana. - Manuale di storia contemporanea, uno a scelta:
per gli studenti con scarse basi scolastiche: G. Monina, F. Motta, S. Pavone, E. Taviani, "Processo Storico", vol. 3, "Dal Novecento a oggi", Torino, Loescher Editore, 2017, p. 740, € 32,90 per gli studenti con basi scolastiche più solide: L. Caracciolo, A. Roccucci, "Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro (1848-2016)", Milano, Mondadori education, 2017, pp. 800, € 38,00 Testo monografico, uno a scelta fra: A. Giovagnoli, "La Repubblica degli italiani (1946-2016)", Roma-Bari, Laterza, 2016, € 24,00 G. Crainz, "Storia della Repubblica", Roma, Donzelli, 2016, € 27,00 FILMOGRAFIA: uno a scelta tra - Der Triumph des Willens (Il trionfo della volontà, Germania 1935) di Leni Riefenstahl - Senso (Italia 1954) di Luchino Visconti - Paths of Glory (Orizzonti di gloria, USA 1957) di Stanley Kubrick - Una vita difficile (Italia 1961) di Dino Risi - Uomini contro (Italia 1971) di Francesco Rosi. |
6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710384 -
ESTETICA DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti. In entrambi i casi, la nozione di cultura visuale fornirà un frame di ampio respiro, in cui problemi e fenomeni contemporanei sono letti alla luce di una più antica storia delle immagini. Una particolare attenzione sarà assegnata agli studi sull'esperienza sensibile e affettiva offerta dal cinema e dai media audiovisivi.
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CAROCCI ENRICO
(programma)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti.
(testi)
Il programma del corso sarà articolato in due tappe ideali. Nella prima si prenderanno in considerazione i principali approcci all’estetica del cinema e dei media emersi nel corso del Novecento. Nella seconda parte si affronterà il lavoro di Stanley Kubrick, soprattutto per ciò che riguarda i temi affrontati nella prima parte. 1) Francesco Casetti, L'occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità, Bompiani, Milano 2005
2) Enrico Carocci (a cura di), Stanley Kubrick, Marsilio, Venezia 2019 3) Antologia di saggi a cura del docente (dispensa cartacea disponibile alla copisteria CLP di Via Giulio Rocco, 9, Roma) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702646 -
ISTITUZIONI DI REGIA FILM E TV
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di base della grammatica filmica, attraverso analisi che possono spaziare dal cinema “classico” fino al cinema contemporaneo, per indagarne le componenti estetiche e stilistiche, e anche le loro ricadute politiche e culturali.
Canale: A - L
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ZAGARRIO VITO
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti competenze relative alla grammatica filmica indirizzate - prevalentemente - all'analisi dello stile di regia nel cinema. A tal proposito, la nozione di "regia cinematografica" sarà indagata anche attraverso una prospettiva storica, per analizzare la sua evoluzione a partire dall'analisi di casi di studio che spaziano dal cinema classico al cinema contemporaneo. Il corso propone inoltre due focus specifici sul''opera di Stanley Kubrick e su quella di Francis Ford Coppola.
(testi)
Nella prima parte del corso saranno approfondite le tecniche, gli stili di regia e le strategie di messa in scena che concorrono alla configurazione di modelli di rappresentazione dominanti nelle diverse epoche della storia del cinema. Nella seconda parte, ci si concentrerà sull'opera dei due cineasti americani, analizzando a fondo una serie di casi di studio estrapolati dalle loro rispettive filmografie, ricorrendo agli strumenti d'analisi perfezionati nella prima parte del corso. V. Zagarrio, Francis Ford Coppola. Un sogno lungo il cinema, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2020.
V. Zagarrio (cura di), Per Kubrick. Storia romanzo sguardi, Roma, Dino Audino, 2020. A. Mazzoleni, L'ABC del linguaggio cinematografico, Roma, Dino Audino, 2002
Canale: M - Z
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UGENTI ELIO
(programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti competenze relative alla grammatica filmica indirizzate - prevalentemente - all'analisi dello stile di regia nel cinema. A tal proposito, la nozione di "regia cinematografica" sarà indagata anche attraverso una prospettiva storica, per analizzare la sua evoluzione a partire dall'analisi di casi di studio che spaziano dal cinema classico al cinema contemporaneo. Il corso propone inoltre due focus specifici sull'opera di Stanley Kubrick e su quella di Francis Ford Coppola.
(testi)
Nella prima parte del corso saranno approfondite le tecniche, gli stili di regia e le strategie di messa in scena che concorrono alla configurazione di modelli di rappresentazione dominanti nelle diverse epoche della storia del cinema. Nella seconda parte, ci si concentrerà sull'opera dei due cineasti americani, analizzando a fondo una serie di casi di studio estrapolati dalle loro rispettive filmografie, ricorrendo agli strumenti d'analisi perfezionati nella prima parte del corso. - Vito Zagarrio, "Francis Ford Coppola. Un sogno lungo il cinema", Rubbettino Editore (2020)
- Vito Zagarrio (a cura di), "Per Kubrick. Dodici sguardi critici", Dino Audino Editore (2020) - Arcangelo Mazzoleni, "L'ABC del linguaggio cinematografico", Dino Audino Editore (2010) FILMOGRAFIA Francis Ford Coppola: Non torno a casa stasera (1969) Il padrino (1972) La conversazione (1974) Apocalypse Now (1979) Un sogno lungo un giorno (1982) Rusty il selvaggio (1983) L’uomo della pioggia (1997) Segreti di famiglia (2009) Stanley Kubrick: Paura e desiderio (1953) Il bacio dell’assassino (1955) Orizzonti di gloria (1957) Lolita (1962) Arancia meccanica (1971) Shining (1980) Full Metal Jacket (1987) Eyes Wide Shut (1999) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità.
Canale: A - L
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CHIODI STEFANO
(programma)
Arte e nuovi media nel XX secolo
(testi)
Nel corso del Novecento i movimenti artistici hanno messo definitivamente in crisi la centralità dei medium tradizionali (pittura, scultura ecc.). Dal dada alla pop art, dal cubismo al surrealismo e fino alle tendenze degli anni Sessanta le distinzioni tra mezzi espressivi, tecniche e linguaggi vengono messe in crisi e si afferma una radicale ridefinizione dell’opera d’arte e dei suoi caratteri teorici e concreti, con la stabile annessione alle pratiche artistiche di media non tradizionali (fotografia, film, video). Il corso affronta i momenti chiave di questo processo nell’arco del periodo 1900-1970, attraverso l’esame ravvicinato di opere e figure chiave e letture guidate di testi essenziali sull'argomento. Le lezioni sono tutte disponibili su Stream, accessibile dalla mia pagina docente: https://www.uniroma3.it/en/persone/cFpYMElOZE1jSTNiTjFtQ1p0NlhaSTJqSkFpU2VJMEc0cFpHamZ1LzFoRT0=/ricevimento/ • Philippe Dubois, L’atto fotografico, Urbino 2009, pp. 25-108 [PDF]
• Claudio Marra, Fotografia e pittura nel Novecento, Milano 2012 • Denis Riout, L’arte del ventesimo secolo. Protagonisti, temi, correnti, Einaudi, Torino 2002. Testo di riferimento • Hal Foster et al., Art since 1900, Thames & Hudson [PDF] NB: Alcuni di questi testi sono disponibili in PDF nella cartella del canale Teams del corso.
Canale: M - Z
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CONTE LARA
(programma)
Arte e nuovi media
(testi)
Nel corso del Novecento i movimenti artistici hanno messo definitivamente in crisi la centralità dei medium artistici tradizionali (pittura, scultura ecc.). Dal dada alla pop art, dal cubismo ai movimenti nati nella seconda metà degli anni sessanta, e sino alle esperienze della postmodernità basate su appropriazione e allegoria, le distinzioni tra mezzi espressivi, tecniche e linguaggi vengono messe in crisi e si afferma una pratica creativa in cui istanze concettuali, processuali, performative impongono una radicale ridefinizione dell’opera d’arte e dei suoi caratteri teorici e concreti, con la stabile annessione alle pratiche artistiche di media contemporanei (fotografia, film, video, immagine digitale). Il corso affronta i momenti chiave di questo processo, nell’arco del periodo 1850-1970, attraverso l’esame ravvicinato di opere e figure chiave del periodo e letture guidate di testi essenziali sull'argomento. 1)
S. Bordini (a cura di), Arte contemporanea e tecniche. Materiali, procedimenti, sperimentazioni, Carocci, Roma 2007 F. Poli (a cura di), Arte moderna. Dal Postimpressionismo all’Informale, Electa, Milano 2007 (i seguenti saggi: C. Zambianchi, Le ricerche postimpressioniste, pp. 10-29; M. Lorandi, Simbolismo, pp. 30-53)[PDF fornito dalla docente] V.I. Stoichita, Dello sguardo ostacolato. Per una storia dell’Impressionismo, in “Annali della Fondazione Europea del Disegno”, Il Melangolo, Genova 2009, pp. 65-87 [PDF scaricabile dall’area download, pagina web della docente] V.I. Stoichita, La pittura impressionista vista da e con Schapiro: Caillebotte e l’intreccio visivo, in Meyer Schapiro e i metodi della storia dell’arte, a cura di L. Bortolotti, C. Cieri Via, M.G. Di Monte, M. Di Monte, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2010, pp. 105-113 [PDF scaricabile dall’area download, pagina web della docente] W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, prima stesura dattiloscritta (1935-1936) [PDF scaricabile dall’area download, pagina web della docente] 2) Selezione delle immagini proiettate a lezione e disponibili per frequentanti e non frequentanti (PDF scaricabile dall’area download, pagina web della docente). |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709110 -
ANALISI DEL TESTO FILMICO E AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento rientra fra le attività formative caratterizzanti del percorso formativo in Cinema, televisione e nuovi media del Corso di Laurea in DAMS. Laddove il corso di studio si propone di fornire in generale le conoscenze storiche e teoriche per la comprensione critica delle esperienze audiovisive, questo insegnamento, da svolgere preferibilmente nel corso del primo anno, si prefigge di dare gli strumenti di base per l’analisi e l’interpretazione dei testi cinematografici e audiovisivi. In particolare, il corso adotta una prospettiva storica, che tiene conto dei diversi modelli teorici, estetici e culturali necessari per comprendere linguaggi, stili e forme utilizzati in momenti e contesti diversi della storia del cinema (fra cui classico, moderno, post-moderno, post-classico). L’insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti concettuali per comprendere in modo autonomo quali siano i modelli di analisi più efficaci per un determinato film. In ultima analisi, il corso vuole spiegare come avviene la produzione del senso, ovvero come e perché le immagini filmiche significhino.
Canale: A - L
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". Verranno studiate anche le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Il syllabus definitivo del corso sarà pubblicato online al link https://ilariaadepascalis.wordpress.com/informazioni-generali/ Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura della docente. Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 Sono possibili variazioni e integrazioni, che saranno comunicate con la pubblicazione del programma definitivo alla fine delle lezioni sul sito https://ilariaadepascalis.wordpress.com/
Canale: M - Z
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PRAVADELLI VERONICA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". A conclusione del corso studieremo le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019.
Antologia di saggi a cura delle docenti reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11: ● Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in L'analisi del film, Torino, Kaplan, 2005, pp. 100-106. ● Laura Mulvey, “Piacere visivo e cinema narrativo” e “Riflessioni su ‘Piacere visivo e cinema narrativo’ ispirate da ‘Duello al sole’”, in Cinema e piacere visivo (a cura di V. Pravadelli), Bulzoni, Roma 2013, pp. 29-43 e 45-55. ● Veronica Pravadelli, “Introduzione”, in La grande Hollywood. Stili di vita e di regia nel cinema classico americano, Marsilio, Venezia 2007, pp. 9-16. ● Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272 (estratto). ● Gilles Deleuze, Cinema 2. L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989, pp. 11-24. ● Elena Pulcini, “La passione del moderno: l’amore di sé”, in Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 133-180. ● Frederic Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989, pp. 7-51. ● Ilaria A. De Pascalis, Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali, Bulzoni, Roma 2015, pp. 221-242. ● Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. ● Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561. Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’Avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702642 -
CULTURE E FORMATI DELLA TELEVISIONE E DELLA RADIO
(obiettivi)
Il corso serve a spiegare i linguaggi espressivi, i formati e la produzione di radio e tv nella contemporaneità, ormai quasi completamente digitale, caratterizzata da una grande espansione nell’offerta di contenuti audiovisivi su una pluralità di piattaforme distributive.
La contemporaneità è caratterizzata da una grande espansione dell’offerta di audiovisivi gratuiti e a pagamento (TV, Internet, video on demand) su una pluralità di dispositivi anche mobili (schermo televisivo, tablet, outdoor) accanto a forme produttive e distributive dal basso (social networks, YouTube, web radio e Tv).
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PERROTTA MARTA
(programma)
Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata ad affrontare le nozioni-base che consentono di inquadrare da un punto di vista teorico il linguaggio radiofonico e quello televisivo: palinsesto, formato, generi, serialità, audience. La seconda parte si concentra sulla storia recente dei due mezzi, dalla fine degli anni Settanta fino alla situazione contemporanea, focalizzandosi sulle principali evoluzioni dei generi e sulla costruzione dell'offerta nel panorama nazionale.
(testi)
Testi
- E. Menduni, Televisione e radio nel XXI secolo, Roma-Bari, Laterza, 2016 - M. Perrotta, Fare radio. Formati, programmi e strategie per la radiofonia digitale, Roma, Audino, 2017 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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Erogato presso
20710634-1 Storia della musica 1 in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA NONA SINFONIA DI L. VAN BEETHOVEN, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA SUA RICEZIONE NEL CINEMA DI KUBRICK.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA REPERIBILE IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO);
- HARVEY SACHS, LA NONA SINFONIA, MILANO, GARZANTI, 2011; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709130 -
CINEMA ITALIANO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
Canale: A - L
-
PARIGI STEFANIA
(programma)
IL CINEMA NEOREALISTA. L’OPERA DI FEDERICO FELLINI.
(testi)
La prima parte è dedicata alle teorie, ai film, agli autori, alle figure e agli stili più emblematici del cinema del dopoguerra. Si analizzano le maggiori opere di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Giuseppe De Santis, Pietro Germi. Un risalto particolare viene dato al pensiero e alle pratiche di Cesare Zavattini. La seconda parte è dedicata al cinema di Federico Fellini. Confrontandosi con la vasta bibliografia esistente e con le più diverse metodologie di studio, si analizzano i temi dominanti dell’immaginario felliniano e lo stile dei film. Un’attenzione particolare viene dedicata alla riflessione di Fellini sul cinema (da 8 ½ a Intervista), sullo spettacolo e sui media (la stampa umoristica, il fotoromanzo, il varietà, il circo, la televisione, la pubblicità). TESTI PER L'ESAME: Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (pp. 127-204); Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014; Federico Fellini, Fare un film, Einaudi, Torino 2006 (I ed. 1980); Jean-Paul. Manganaro, Federico Fellini. Romance, Il Saggiatore, Milano 2014; scelta di testi a cura della docente (reperibile, all’inizio del corso, presso la copisteria di Via G. Rocco, n. 11). Gli studenti non frequentanti devono leggere anche P. Bondanella, Il cinema di Federico Fellini, Guaraldi, Parma 1994 (disponibile anche in ebook).
FILMOGRAFIA: NEOREALISMO: Ossessione (1943) di L. Visconti; Paisà (1946) di R. Rossellini; Germania anno zero (1948) di R. Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; La terra trema (1948) di L. Visconti; Riso amaro (1949) di G. De Santis; Miracolo a Milano (1950) di V. De Sica; Il cammino della speranza (1950) di P. Germi; Due soldi di speranza (1951) di R. Castellani; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Il grido (1957) di M. Antonioni. FEDERICO FELLINI: Lo sceicco bianco (1952), La strada (1954), Le notti di Cabiria (1957), La dolce vita (1960), 8 1/2 (1963), Toby Dammit (1968, ep. di Tre passi nel delirio), I clowns (1970), Roma (1972), Amarcord (1973), Il Casanova di Federico Fellini (1976), Ginger e Fred (1985), Intervista (1987). I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca "Lino Miccichè", Via Ostiense 139.
Canale: M - Z
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UVA CHRISTIAN
(programma)
Il corso prende in esame il periodo che va dal dopoguerra a oggi soffermandosi sulle principali tappe che hanno scandito la storia del cinema italiano in termini di film, autori e generi, tenendo in particolare considerazione un particolare topos: quello della spiaggia, da sempre centrale nell’immaginario nazionale e naturalmente anche nella nostra tradizione cinematografica. Si prenderanno dunque in esame le peculiarità estetiche, narrative, produttive e culturali di alcune opere cinematografiche nelle quali la “condizione balneare” si è fatta occasione privilegiata per indagare i principali mutamenti storici, sociali e antropologici vissuti dal nostro paese in più di mezzo secolo.
(testi)
TESTI:
G.P. Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (dal cap. III in poi); C. Uva, L'ultima spiaggia. Rive e derive del cinema italiano, Marsilio, Venezia 2021; E. Giacovelli, C’era una volta la commedia all’italiana, Gremese, Roma 2015; C. Uva (a cura di), Matteo Garrone, Marsilio, Venezia 2020. FILMOGRAFIA Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; Domenica d’agosto (1950) di L. Emmer; La spiaggia (1954) di A. Lattuada; Vacanze a Ischia (1957) di M. Camerini; La dolce vita (1960) di F. Fellini; L’avventura (1960) di M. Antonioni; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; Il sorpasso (1962) di D. Risi; La voglia matta (1962) di L. Salce; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; Per un pugno di dollari (1964) di S. Leone; L’ombrellone (1965) di D. Risi; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di E. Petri; Ferie d’agosto (1996) di P. Virzì; Ospiti (1998) di M. Garrone, Estate romana (2000) di M. Garrone, L'imbalsamatore (2002) di M. Garrone, Reality (2012) di M. Garrone, Il racconto dei racconti - Tale of Tales (2015) di M. Garrone. |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Anna Lisa Tota, Ecologia della Parola. Il piacere della Conversazione, Einaudi, Torino.
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sulla piattaforma Moodle: 1) Paul Watzlawick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 4) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 5) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 6) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 7) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 8) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710503 -
Estetica
(obiettivi)
Al termine di questo corso lo studente acquisirà:
- una conoscenza di base di questioni teoriche relative all'estetica e al rapporto tra filosofia e le arti (letteratura, arti visive, arti performative, architettura, cinema) - la conoscenza di uno o più testi della storia dell’estetica e dei dibattiti critici associati a essi, -la conoscenza della letteratura più recente relativa all’estetica, alla teoria della percezione, all’ontologia dell’arte - la capacità di formare un giudizio autonomo su tali questioni e temi, nonché di presentarlo in forma scritta e orale - buona padronanza del lessico e delle specifiche modalità argomentative in ambito estetico e critico-artistico- capacità di mettere a fuoco questioni teoriche, analizzare informazioni e formulare argomentazioni negli ambiti dell’estetica, della teoria della percezione e delle principali teorie artistiche - capacità di contestualizzazione storico-filosofica dei dibattiti sull'estetica e sulle teorie delle arti.
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D'ANGELO PAOLO
(programma)
Una introduzione al problema del rapporto tra arte ed emozioni.
(testi)
V. Gallese, M. Guerra, Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze, Milano, Raffaello Cortina
Paolo D'Angelo, La tirannia delle emozioni, Bologna, il Mulino |
6 | M-FIL/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti una visione complessiva, attraverso una serie di piani ravvicinati, dei mutamenti del senso e delle condizioni dello spettacolo dal vivo in Europa, dal Medioevo all'età contemporanea. Il riferimento al concetto e alle pratiche della performance culturale intende ampliare all'insieme delle pratiche di rappresentazione (danza, rituale, festa) l'orizzonte di significati e valori del teatro.
(testi)
La prima parte del corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski). Nel secondo periodo, con la lettura e l'analisi dell'Amleto di Shakespeare, si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto dei mutamenti dei valori estetici e delle culture materiali del teatro. Nella parte finale, partecipando a discussioni e incontri con operatori, performer e curatori, gli studenti condividono aspetti e problemi del teatro contemporaneo italiano. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze, sostituibile con J. Grotowski, Per un teatro povero, Bulzoni, Roma.
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio, sostituibile con altre edizioni (preferibilmente Feltrinelli o Einaudi., MA LE NOTE AL TESTO VANNO LETTE NELLE PAGINE INSERITE NELLA PIATTAFORMA MOODLE). 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari; V. Mejerchol'd, L'ottobre teatrale, Cue Press. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta.
Canale: M - Z
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Eleonora Duse. Il corso si concentra sulla situazione delle attrici in Italia tra Otto e Novecento, con particolare riferimento al caso di Eleonora Duse. Nel teatro di questo periodo, a differenza di quel che accade fuori dal teatro, imprevedibilmente le donne hanno autonomia di movimento, possono dirigere compagnie, possono essere capi di azienda, possono avere successo ed essere punti di riferimento per il teatro mondiale. Il corso esplora questa anomalia teatrale.
(testi)
Mirella Schino, Il teatro di Eleonora Duse, Roma, Bulzoni, 2008
Francesca Simoncini, Eleonora Duse capocomica, Firenze, Le Lettere, 2011 (il volume è esaurito, e ho caricato il file in mode, https://filosofiacomunicazionespettacolo.el.uniroma3.it) Mirella Schino, L’età dei maestri. Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri, Roma, Viella, 2017 Claudio Meldolesi, Pensare l’attore, Roma, Bulzoni, 2013 Gli studenti leggeranno inoltre almeno uno di questi tre drammi a scelta (più una introduzione o un approfondito profilo biografico sull’autore): 1) Gabriele d’Annunzio, La città morta, oppure 2) Alexandre Dumas, La signora dalle camelie, (il dramma e non il romanzo), oppure 3) Giuseppe Giacosa, Tristi amori. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |