22902438 -
LABORATORIO SU “LA RICERCA E IL SERVIZIO SOCIALE+STAGE
(obiettivi)
Il laboratorio si propone di introdurre gli studenti al rapporto tra ricerca e servizio sociale, nonché a fornire loro gli elementi metodologici di base per intraprendere il percorso di ricerca connesso allo stage.
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TILLI CRISTINA
( programma)
Obiettivi formativi Il laboratorio si propone di introdurre gli studenti al rapporto tra ricerca e servizio sociale, nonché a fornire loro gli elementi metodologici di base per intraprendere il percorso di ricerca connesso allo stage.
Programma del laboratorio • il reciproco rapporto tra ricerca e servizio sociale dagli anni ’50 ad oggi • la costruzione di un progetto di ricerca • l’identificazione e la costruzione degli strumenti per la ricerca (qualitativi e quantitativi) • l’analisi e la riflessione sui risultati della ricerca
Gli incontri favoriranno la partecipazione diretta degli studenti, alternando momenti di lezione frontale a metodologie didattiche attive, quali lavori di gruppo e studi di caso, e supportando gli studenti nell’avvio del percorso di ricerca all’interno dei servizi, previsto nell’apposito stage.
( testi)
Testo d’esame ALBANO R., DELLAVALLE M. (a cura di), Metodologia della ricerca e servizio sociale, Giappichelli, Torino, 2015
TESTI DI APPROFONDIMENTO: APPETECCHIA E. (a cura di), Servizio sociale e ricerca dal 1945 al 1970, Aracne, Roma, 2008 BICHI R., La conduzione delle interviste nella ricerca sociale, Carocci, Roma, 2007 BIOLCATI-RINALDI F., VEZZONI C., L’analisi secondaria nella ricerca sociale, Il Mulino, Bologna, 2012 CARDANO M., La ricerca qualitativa, Il Mulino, Bologna, 2011 CASELLI M., Indagare col questionario, Vita e pensiero, Milano, 2005 CORBETTA P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Voll. 1-4, Il Mulino, Bologna, 2003 OSSICINI CIOLFI T., Ricerca e servizio sociale, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1988
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
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ITA |
Gruppo opzionale:
MANAGEMENT DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI Orientamento unico A SCELTA TRALM87 II ANNO - (visualizza)
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22902285 -
TEORIE E PRATICHE DELLA CITTADINANZA ATTIVA LM87
(obiettivi)
Il corso mira ad assicurare la conoscenza del fenomeno della cittadinanza attiva, sia sotto il profilo concettuale che sotto quello dell’azione pratica delle organizzazioni sociali riconosciute quali soggetti di primo piano nel processo di cambiamento del sistema socio-politico, economico e istituzionale per la promozione e tutela dei diritti, per il sostegno alle fasce più vulnerabili della società e per la cura dei beni comuni.
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Sergio Maria Luisa
( programma)
Il corso mira ad assicurare la conoscenza del fenomeno della cittadinanza attiva, sia sotto il profilo concettuale che sotto quello dell’azione pratica delle organizzazioni sociali che operano nel processo di cambiamento del sistema socio-politico, economico e istituzionale, per la promozione e la tutela dei diritti, per il sostegno alle fasce più vulnerabili della società e per la cura dei beni comuni. Il programma del corso è strutturato in tre parti. In primo luogo il corso storicizza le linee evolutive e i principali nodi teorico-concettuali della categoria della «cittadinanza» nel contesto della storia europea dei secoli XIX-XXI e del pensiero filosofico, storico-politico e giuridico contemporaneo; La parte successiva è dedicata all’individuazione e alla descrizione delle organizzazioni di cittadinanza attiva, sia in quanto promotori di azioni di advocacy che di gestori di servizi, considerate nel loro sistema di relazioni con gli attori pubblici e privati, con particolare riferimento al loro ruolo nella trasformazione dei regimi democratici e dei sistemi di welfare. A tal fine, il corso prende in esame il contesto italiano ed europeo in cui tali organizzazioni operano e le concrete iniziative di cittadinanza attiva raccontante in aula dai protagonisti. Il corso si propone inoltre di analizzare il ruolo chiave della scuola nella promozione delle politiche di cittadinanza attiva e nello sviluppo delle basi culturali di un'identità europea democratica, effettiva e solidale. Dopo un primo approccio teorico al tema della cittadinanza e della convivenza nella scuola europea, sarà prestata attenzione alle innovative strategie didattiche che hanno concretamente sviluppato buone pratiche ed esercitazioni relative a un'ampia gamma di questioni, quali la cittadinanza e l’educazione ai diritti umani, i diritti dei bambini, la democrazia a scuola, la tolleranza e il problema dei bassi risultati educativi degli alunni provenienti da contesti sociali svantaggiati, causa di precoce abbandono scolastico. L'esperienza acquisita attraverso le attività del corso dovrebbe aiutare studenti, educatori ed operatori sociali a sviluppare conoscenze, competenze, comportamenti e valori necessari per contribuire efficacemente alla cittadinanza attiva. Gli studenti che frequentano con regolarità il corso saranno coinvolti in attività di formazione relative a esperienze significative di promozione dei diritti sociali e civili. Questa attività costituirà parte integrante della valutazione in progress ai fini del superamento dell’esame. È prevista la possibilità di un’esercitazione relativa agli approfondimenti tematici valutato come esonero parziale della prova finale.
( testi)
per i frequentanti:
Moro Giovanni, Cittadinanza attiva e qualità della democrazia, Carocci 2015
Arena Gregorio e Iaione Christian (a cura di), L'Italia dei beni comuni, Carocci 2012 (capp. I, V, VI)
per i non frequentanti:
Moro Giovanni, Cittadinanza attiva e qualità della democrazia, Carocci 2015
Moro Giovanni, Contro il non profit, Laterza 2014
Arena Gregorio e Iaione Christian (a cura di), L'Italia dei beni comuni, Carocci 2012 (intero)
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SPS/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902289 -
MODELLI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI ALLA PERSONA LM87
(obiettivi)
Obiettivi formativi: come declinato dal format di facoltà, il corso intende fornire conoscenze sulle forme giuridico-societarie di natura pubblica e mista pubblico/privato attraverso cui è possibile provvedere alla gestione dei servizi alla persona, proporre altresì, la conoscenza degli strumenti normativi con i quali è possibile per la P.A. provvedere all’affidamento esternalizzato dei Servizi. Illustrare l’iter complessivo per la realizzazione di Servizi e Progetti, anche con la presentazione di esperienze pratiche e di buone prassi. Fornire conoscenze specifiche relative all’applicazione del Codice dei Contratti, con particolare riguardo alla sezione relativa agli “appalti nel sociale”. Approfondimento delle tematiche relative alle autorizzazioni, al funzionamento, all’accreditamento e alla qualità dei Servizi. Fornire spunti per la lettura dei Servizi e cogliere e illustrare le nuove competenze professionali e responsabilità richieste agli Assistenti Sociali per la gestione di processi di welfare comunitario. Nelle attività laboratoriali e nelle esercitazioni si approfondiranno competenze, strumenti ed attività che il lavoro integrato nel territorio richiede agli Assistenti Sociali e alla dirigenza di Servizio Sociale.
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David Fabio
( programma)
Il corso si articolerà in due fasi: • La prima fase, propedeutica all’esonero intermedio di valutazione, verterà sull’approfondimento teorico di diverse tematiche. Partendo dalla sicurezza sociale come concetto complesso si passerà alla ricognizione dei principali modelli teorici di riferimento per il servizio sociale. Il focus si concentrerà sulle politiche sociali fra dimensione nazionale e locale del welfare state e sugli strumenti di servizio sociale in relazione ai differenti ambiti professionali. Verranno trattate, inoltre, le principali forme organizzative/gestionali utilizzate per rispondere ai bisogni individuali e collettivi, attraverso la valorizzazione del contesto territoriale e la promozione del welfare locale. • La seconda fase, di natura teorico-pratica, sarà dedicata all’apprendimento condiviso attraverso un lavoro individuale e di gruppo che sarà valutato alla fine del corso. Sarà dato ampio spazio alle esperienze professionali e alle competenze già possedute dagli studenti. Saranno organizzati seminari di approfondimento.
Obiettivi del corso Per prima cosa, il corso si propone di fornire gli strumenti teorico-interpretativi necessari per la comprensione di alcuni aspetti sociali rilevanti per la professione di assistente sociale. In secondo luogo, il corso si pone l’obiettivo di far apprendere ai frequentanti la capacità di utilizzare praticamente le competenze teoriche acquisite, traducendole in un progetto/intervento di servizio sociale.
( testi)
Cortigiani M., Marchetti P. L’Assistente Sociale – società complesse, nuovi bisogni, nuove strategie e modelli di intervento, Carocci Faber 2015 David F., Sicurezza e forze dell’ordine. L’opinione di un campione di operatori di polizia. (cfr.Cap.1), Aracne, 2018 Di Prinzio A., (a cura di), Management del Servizio sociale. Modelli e Strumenti, Carocci Faber, 2014
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SPS/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
MANAGEMENT DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI Orientamento unico A SCELTA CONSIGLIATILM87 II ANNO - (visualizza)
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22902292 -
LABORATORIO DI STORIA DEL LAVORO
(obiettivi)
OGGETTO DI STUDIO SONO LE TRASFORMAZIONI DELLA PRODUZIONE, DELL’OCCUPAZIONE E DELLE CONDIZIONI NORMATIVE E RETRIBUTIVE DEI LAVORATORI IN ITALIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO. SONO PREVISTI INCONTRI CON ESPONENTI DI ORGANIZZAZIONI SINDACALI E IMPRENDITORIALI E ALCUNE PROIEZIONI DI FILM-DOCUMENTARI E FILM-FICTION SUL LAVORO, IN COLLABORAZIONE CON L’ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO. IL LABORATORIO DI STORIA DEL LAVORO SI TERRÀ NEL SECONDO SEMESTRE. L’ISCRIZIONE E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA AL LABORATORIO PERMETTE DI PRESENTARE UN ELABORATO SCRITTO, INDIVIDUALE O DI GRUPPO, VALUTABILE COME ESONERO PARZIALE DELLA PROVA FINALE
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CASULA CARLO FELICE
( programma)
OGGETTO DI STUDIO SONO LE TRASFORMAZIONI DELLA PRODUZIONE, DELL’OCCUPAZIONE E DELLE CONDIZIONI NORMATIVE E RETRIBUTIVE DEI LAVORATORI IN ITALIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO. SONO PREVISTI INCONTRI CON ESPONENTI DI ORGANIZZAZIONI SINDACALI E IMPRENDITORIALI E ALCUNE PROIEZIONI DI FILM-DOCUMENTARI E FILM-FICTION SUL LAVORO, IN COLLABORAZIONE CON L’ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO. IL LABORATORIO DI STORIA DEL LAVORO SI TERRÀ NEL SECONDO SEMESTRE. L’ISCRIZIONE E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA AL LABORATORIO PERMETTE DI PRESENTARE UN ELABORATO SCRITTO, INDIVIDUALE O DI GRUPPO, VALUTABILE COME ESONERO PARZIALE DELLA PROVA FINALE
( testi)
S. MUSSO, STORIA DEL LAVORO IN ITALIA. DALL’UNITÀ A OGGI, MARSILIO, 2002. IN ALTERNATIVA A MUSSO, A. ACCORNERO, ERA IL SECOLO DEL LAVORO, EINAUDI, TORINO 2000. C.F. CASULA (A CURA DI), LA RERUM NOVARUM. IL DOCUMENTO EVENTO DELL’INSEGNAMENTO SOCIALE DELLA CHIESA, ANICIA, ROMA 2011
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3
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902293 -
LABORATORIO DI PRATICA DI PROGETTAZIONE
(obiettivi)
LA MAPPA MENTALE QUALE STRUMENTO DEL PENSIERO PROGETTUALE E PROJECT MANAGEMENT
GLOSSARIO TERMINOLOGICO DELLA PROGETTAZIONE EUROPEA
I FONDI STRUTTURALI. GLI STRUMENTI FINANZIARI DELL’UNIONE EUROPEA
I PRINCIPALI PROGRAMMI E LE INIZIATIVE COMUNITARIE
LA GOVERNANCE PER LA COOPERAZIONE IN ITALIA
LA REDAZIONE DEL BUDGET E RENDICONTAZIONE.
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MASTROPASQUA ISABELLA
( programma)
La mappa mentale quale strumento del pensiero progettuale e Project Management. Glossario terminologico della Progettazione Europea Attività di animazione in gruppo Simulazione di progetto
( testi)
Nessun testo consigliato
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SPS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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LABORATORIO ANALISI VALUTATIVA DI UN SERVIZIO SOCIALE
(obiettivi)
Il laboratorio propone una simulazione operativa sul percorso di valutazione di un servizio sociale secondo quelli che sono i modelli e gli strumenti normalmente adottati nelle procedure valutative di tipo ex ante, in itinere e ex post. Il laboratorio impegna gli studenti ad una partecipazione attiva e alla produzione di elaborati scritti.
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melchiorre eleonora
( programma)
Il Laboratorio si propone di fornire conoscenze e strumenti specifici relativi al processo valutativo applicato alla realtà dei servizi sociali in Italia, in prospettiva comparata con il contesto europeo. L’attività è di tipo laboratoriale e prevede un attivo coinvolgimento degli studenti. L’insegnamento consente il conseguimento di 3 CFU, ha la durata di 18 ore e verrà tenuto nel corso del II semestre. Il Laboratorio si propone di analizzare i seguenti temi: • Il processo storico all’origine del concetto di valutazione: dalla social diagnosis di Mary Richmond (1915) agli strumenti diffusi a partire dagli anni Novanta. • Analisi e disamina bibliografica delle diverse definizioni ed obiettivi attribuibili alla valutazione: assessment, evaluation, ex ante, in itinere, ex post. • La normativa italiana ed europea e la reale applicazione nei servizi sociali territoriali. • Contesti di applicazione: singolo caso, servizi, piani, programmi, progetti. • Modelli di valutazione e concetto di qualità. • Tecniche e strumenti valutativi: check-list, questionari, survey, test di autovalutazione anche applicati alle nuove tecnologie informatiche, interviste, sistemi di indicatori. • Gli attori della valutazione: beneficiari diretti e indiretti, operatori, decisori. • La relazione tra valutazione e ricerca sociale: obiettivi e strumenti. • Le più diffuse obiezioni e resistenze che si riscontrano nei servizi: relazione tra valutato e valutatore.
Nel corso delle attività didattiche si dedicherà uno spazio all’analisi delle interconnessioni che collegano i contenuti di questo Laboratorio con altri insegnamenti, in special modo quelli relativi alla Progettazione e Programmazione dei servizi. Infatti, il processo di valutazione verrà considerato come parte fondamentale ed integrante del più ampio processo programmatorio. Gli incontri sono a frequenza obbligatoria per consentire un adeguato coinvolgimento degli studenti. Nel corso delle lezioni verrà invitato un testimone privilegiato, che racconterà la propria esperienza ed attività nell’ambito della valutazione dei servizi.
( testi)
Testi di riferimento: • Campanini A. (2006), La valutazione nel servizio sociale, Carocci Faber, Roma • De Ambrogio U., Bertotti T., Merlini F. (2007), L’assistente sociale e la valutazione, Carocci Faber, Roma • Sicora A .(2008),Motivazioni e finalità della valutazione nel servizio sociale, in “Studi Zancan”, n. 1 • NeveE. (2010), Rischi e timori di tecnicismo nell’uso di strumenti di valutazione professionale, in “Studi Zancan”, n. 6
I testi potranno subire delle modifiche o integrazioni che verranno comunicate all’inizio del corso.
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SPS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902342 -
STORIA DELLE DONNE
(obiettivi)
IL CORSO ARTICOLATO IN LEZIONI FRONTALI E INCONTRI SEMINARIALI, RIPERCORRE IL RUOLO E LA PRESENZA DELLE DONNE NELL’ETÀ CONTEMPORANEA. SI PRENDONO IN ESAME, IN PARTICOLARE, NELL’AMBITO DELL’OTTOCENTO, CIOÈ NEL PRIMO DEI DUE SECOLI DELLA MODERNITÀ, CHE È ANCHE QUELLO FONDATIVO, I PROCESSI E I MOVIMENTI DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE, A PARTIRE DALLA CONQUISTA DEI DIRITTI CIVILI E DALLA DOMANDA DI ACCESSO AI DIRITTI POLITICI. IN QUESTA DIREZIONE, SPECIFICA ATTENZIONE ASSUME IL MOVIMENTO SUFFRAGISTA. UN SECONDO IMPORTANTE TEMA AFFRONTATO NEL CORSO CONCERNE L’IMMAGINE DELLE DONNE SIA COME AUTO RAPPRESENTAZIONE CHE COME PERCEZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI CIVILI E ECCLESIASTICHE. UN ULTERIORE TEMA DI APPROFONDIMENTO CONCERNE LA SESSUALITÀ: NELL’OTTOCENTO NEGLI STUDI SOCIOSANITARI, MA ANCHE IN GRAN PARTE DELLA PRODUZIONE LETTERARIA, CONCERNE PREVALENTEMENTE L’UNIVERSO DELLE DONNE DI PIACERE E DELLE PROSTITUTE. L’ANALISI DELLA PROSTITUZIONE REGOLAMENTATA, ESERCITATA NELLE CASE CHIUSE, PERMETTE DI PENETRARE ANCHE NEI COMPLESSI MECCANISMI, GIURIDICI, SANZIONATORI, MA ANCHE SOCIOSANITARI E CULTURALI CHE INTERCONNETTONO SOCIETÀ CIVILE E STATO.
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AZARA LILIOSA
( programma)
Il corso, all’interno del quale è prevista una ricognizione storico-concettuale nel contesto dell’Italia post-unitaria, si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione. In primo luogo, è prevista un’indagine sul rapporto tra la percezione politica e culturale del femminile nel passaggio tra Otto e Novecento. Nel farlo, si vedrà come dall’intersezione tra scienza e pregiudizi culturali, si sia poi giunti a una definizione, per molti aspetti monolitica della donna-tipo. Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi. I temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica. In particolare, oltre alla più generale questione sessuale italiana tra i secoli XIX e XX, si presterà attenzione alla storia della prostituzione. A partire dal Regolamento Cavour, passando attraverso la legge Merlin e giungendo fino all’esame del fenomeno della chiusura delle case di tolleranza e all’anno della rivoluzione sessuale.
( testi)
G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari L. Azara, I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi, Donzelli, Roma 2018 M. Loconsole, Umberto Notari e il confronto tra tradizione ed emancipazione in “Intersezioni”, anno XXVIII, n.2, agosto 2018 (https://www.rivisteweb.it/doi/10.1404/90478)
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M-STO/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902490 -
LINGUA E CULTURA SPAGNOLA
(obiettivi)
Il corso mira a consolidare le competenze grammaticali attraverso lo studio della sintassi del verbo, a consolidare le 4 abilità linguistiche e ad ampliare il vocabolario. Attraverso lo studio delle opere di Antonio Machado e Federico García Lorca, il corso offrirà panoramica del contesto socioculturale che ha portato alla Guerra Civile.
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CASTORINA ANTONIO
( programma)
Il corso è diviso in una parte grammaticale ed una parte culturale, e richiede una conoscenza previa della lingua spagnola indicata nel livello A2:
La parte grammaticale è basata sulla sintassi del verbo in spagnolo e l’ampliamento del lessico, in particolare: uso dell’indicativo; uso del congiuntivo; uso del condizionale; uso del gerundio; uso del participio; uso dell’imperativo; uso dell’infinito; principali perifrasi verbali.
La parte culturale si basa sulla vita e sull’opera di Antonio Machado e Federico García Lorca attraverso la lettura e la traduzione delle loro opere.
Antonio Machado Retrato (Campos de Castilla) II He andado muchos caminos VII El limonero lánguido suspende XI Yo voy soñando caminos XXXIV Me dijo un alba de la primavera: XLVI La noria LIX Anoche cuando dormía LXXVII Es una tarde cenicienta y mustia, LXXXVII Renacimiento
Federico García Lorca Romance de la luna, luna Preciosa y el aire. La monja gitana. La casada infiel Romance de la pena negra Romance de la guardia civil española
Esami Parte grammaticale: accertamento della conoscenza della sintassi del verbo attraverso la traduzione dall’italiano di brevi frasi. Parte culturale: Previa dimostrazione della conoscenza della biografia e della poetica dei due autori, sarà richiesto ai candidati la lettura e la traduzione delle poesie indicate nell’elenco corredata da una riflessione sul messaggio poetico. Inoltre, sarà richiesta una breve dissertazione in lingua spagnola su uno dei due autori a scelta dello studente.
( testi)
I testi delle poesie sono scaricabili da internet dal sito http://www.poesia-inter.net/index.htm Per la vita e l’opera di Antonio Machado consultare i seguenti siti http://html.rincondelvago.com/antonio-machado_7.html http://html.rincondelvago.com/soledades-galerias-y-otros-poemas_antonio-machado_1.html http://213.4.108.140/lengua/thesaurus/pdf/11/TH_11_123_322_0.pdf Per la vita e l’opera di Federico García Lorca consultare i seguenti siti http://literatura.rincondelvago.com/generaci%C3%B3n-del-27/Romancero-gitano http://html.rincondelvago.com/romancero-gitano_federico-garcia-lorca_2.html http://html.rincondelvago.com/romancero-gitano_federico-garcia-lorca_11.html http://html.rincondelvago.com/romancero-gitano_federico-garcia-lorca_14.html
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L-LIN/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902491 -
LABORATORIO "LA PROGRAMMAZIONE SOCIALE NEL LAZIO (LM87)
(obiettivi)
Il laboratorio si propone di fornire un panorama completo degli strumenti normativi e di regolazione dei servizi sociali attulamente vigenti nella Regione Lazio. L'attività è di tipo laboratoriale e prevede un attivo coinvolgimento degli studenti.
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melchiorre eleonora
( programma)
Il Laboratorio si propone di fornire un panorama completo degli strumenti normativi e di regolazione dei servizi sociali attualmente vigenti nella Regione Lazio. L’attività è di tipo laboratoriale e prevede un attivo coinvolgimento degli studenti. L’insegnamento consente il conseguimento di 3 CFU, ha la durata di 18 ore e verrà tenuto nel corso del II semestre. Il laboratorio intende fornire agli studenti le conoscenze essenziali per la comprensione dell’attuale quadro della programmazione sociale nella Regione Lazio. In particolare, si analizzeranno i provvedimenti emanati dall’ente regionale nel corso degli ultimi 10 anni (leggi, deliberazioni della Giunta e del Consiglio regionale, regolamenti), al fine di tratteggiare l’assetto normativo-regolamentare, di identificare le risorse economiche destinate al sistema dei servizi sociali, di cogliere le modalità e i criteri che hanno ispirato l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento. L’adozione di una prospettiva longitudinale permetterà di cogliere i cambiamenti significativi avvenuti nel corso degli ultimi anni; allo stesso tempo, verrà lasciato spazio alle recenti innovazioni ed alla riflessione sulle prospettive future. In particolare di dedicherà specifica attenzione all’analisi della Legge regionale 10 Agosto 2016, n. 11 Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio e al percorso partecipato messo in atto dall’ente regionale per la stesura dell’ultimo Piano Sociale 2017-2019, ancora in corso di approvazione. A tale proposito, nel corso delle lezioni verrà invitato un testimone privilegiato della Regione Lazio che potrà rendere conto delle ultime innovazioni. Durante le attività laboratoriali si esploreranno nel dettaglio i numerosi fattori che hanno favorito od ostacolato l’istituzionalizzazione di un determinato sistema di programmazione dei servizi sociali nel contesto laziale. Verranno forniti spunti per la lettura del quadro regolativo e degli assetti di governance prevalenti, che permetteranno di cogliere la caratterizzazione sui generis del caso laziale all’interno del contesto nazionale.
( testi)
Testi di riferimento: - Melchiorre E. (2016). Governare la complessità. Attori e livelli istituzionali nella pianificazione zonale del Lazio, in “Autonomie Locali e Servizi Sociali”, n. 3, pp. 537-554. - Ciarini A. (2012). Le politiche sociali nelle regioni italiane. Costanti storiche e trasformazioni recenti. Bologna: Il Mulino. PP. 186-197 - Kazepov Y., e Barberis E. (a cura di) (2013). Il welfare frammentato. Le articolazioni regionali delle politiche sociali italiane. Roma: Carocci. Capitolo 2 - Colozzi I. (a cura di). (2012). Dal vecchio al nuovo welfare. Percorsi di una morfogenesi. Milano: FrancoAngeli. Capitolo 3
I testi potranno subire delle modifiche o integrazioni che verranno comunicate all’inizio del corso.
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SPS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI
(obiettivi)
Il corso ha lo scopo di presentare allo studente alcuni concetti di base relativi alla regressione semplice, al campionamento e all’inferenza statistica. Vengono introdotte inoltre le problematiche generali dell’analisi statistica multivariata, anche con riferimento alla regressione lineare multipla. Nel corso gli studenti saranno introdotti all’utilizzo di software statistico per computer, attraverso cui costruire tabelle e grafici ed applicare, anche in contesti di ricerca, alcune delle tecniche apprese, risolvendo problemi in ambiti nuovi, inseriti in contesti interdisciplinari. Gestendo in modo autonomo conoscenze complesse, lo studente imparerà a formulare giudizi critici e a comunicare i risultati ottenuti ad interlocutori specialisti e non specialisti.
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Erogato presso
22902266 METODI STATISTICI DI ANALISI DEI DATI 6 CFU LM 57 in Scienze pedagogiche e scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua LM-85 BOVE GIUSEPPE
( programma)
REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE. INTENSITÀ DELL’EFFETTO E POTERE PREDITTIVO DELLA RETTA DI REGRESSIONE. CASI INFLUENTI. VARIABILI INDIPENDENTI QUALITATIVE. LIMITI DELL’ANALISI BIVARIATA E POTENZIALITÀ DELL’ANALISI MULTIVARIATA. CENNI ALLA REGRESSIONE MULTIPLA. CAMPIONAMENTO CASUALE. ERRORE DI CAMPIONAMENTO E INTERVALLO DI CONFIDENZA. DIMENSIONE CAMPIONARIA. CAMPIONAMENTO PROBABILISTICO E NON PROBABILISTICO.
( testi)
CORBETTA P., GASPERONI G., PISATI M., STATISTICA PER LA RICERCA SOCIALE, IL MULINO, BOLOGNA, 2001. CAPITOLI E PARAGRAFI DA STUDIARE SUL TESTO DI CORBETTA, GASPERONI E PISATI CAPITOLO 6: TUTTO (ESCLUSO REGRESSIONE LINEARE PIECE-WISE A PAG. 171) CAPITOLO 7: TUTTO (ESCLUSO DEFINIZIONE E UTILIZZO DEI COEFFICIENTI DXY ED ESCLUSO PARAGRAFO 5.) CAPITOLO 8: TUTTO (ESCLUSO PARAGRAFO 2.3) CAPITOLO 10 TUTTO (NEI PARAGRAFI 3.1 E 3.2 ESCLUSE LE FORMULE CHE NON RIGUARDANO LA STIMA DELLA MEDIA).
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SECS-S/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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22902660 -
LAB IDENTITA' CULTURALI E RELIGIOSE
(obiettivi)
individuare chiavi interpretative per la comprensione del vissuto dei fattori culturali e religiosi negli attori sociali d'inizio del terzo millennio; conoscere le diverse scuole di pensiero e approcci sociologici riguardo i temi del corso; conoscere e comprendere i fenomeni dei valori del proprio ambiente socio-religioso-culturale di riferimento
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ROLDAN VERONICA
( programma)
Il corso introduce alla conoscenza delle identità culturali e religiose attraverso un approccio scientifico. Esso intende analizzare il fenomeno culturale e religioso con l'ausilio degli strumenti teorici ed empiriche che sono tipici della sociologia. E stato rilevato che oggi più che mai la dimensione culturale-religiosa è sentita, in diversi ambienti sociali e sotto diverse lenti di lettura, come un riferimento da considerare nelle società globalizzate segnate da rapiti mutamenti sociali. Verranno passati in rassegna gli studiosi classici e contemporanei che hanno dedicato ampio spazio alla tematica, e ci si soffermerà in particolare sulla del multiculturalismo e del pluralismo religioso. Uno spazio sarà dedicato alla dimensione valoriale ad alla diffusione della percezione della perdita di valori soprattutto nelle società occidentali, caratterizzate da un pervasivo relativismo (valoriale e morale) e dal pluralismo (culturale, etico, religioso).
Gli obiettivi che il corso si prefigge: - Individuare chiavi interpretative per la comprensione del vissuto dei fattori culturali e religiosi negli attori sociali d'inizio del terzo millennio; - Conoscere le diverse scuole di pensiero e approcci sociologici riguardo ai temi del laboratorio; - Conoscere e comprendere i fenomeni valoriale del proprio ambiente socio-religioso-cultura le di riferimento.
( testi)
Nessun testo consigliato
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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LAB PER LA PREPARAZIONE ALL'ESAME DI ABILITAZIONE PER LA PROFESSIONE DI ASSISTENTE SOCIALE ALBO A
(obiettivi)
Il laboratorio si pone come obiettivo di preparare gli assistenti sociali che frequentano la laurea magistrale all'esame di stato per l'iscrizione all'albo professionale nella Sez. A. Il laboratorio si articolerà in una parte teorica( 6 ore) e in una parte pratica (12 ore) dove si ripercorreranno gli snodi fondamentali della professione.
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TILLI CRISTINA
( programma)
Programma del laboratorio
• Introduzione all'esame di stato per la Sez. A ed alla tipologia delle prove
• Simulazione su 2 temi relativi alla prima prova scritta e successiva analisi/discussione
• Simulazione su 2 temi relativi alla seconda prova scritta e successiva analisi/discussione
( testi)
ALBANO R., DELLAVALLE M. (2015), a cura di, Metodologia dello ricerca e servizio sociale, Giappichelli, Torino. ALLEGRI E. (2015), Servizio sociale di comunità, Carocci, Roma. BEZZI C. (2001), Il disegno della ricerca valutativa , Franco Angeli, Milano. BONAZZI G. (2002), Come studiare le organizzazioni, ll Mulino, Bologna. CAMPANINIA. (2013), a cura di, Nuovo Dizionario di Servizio Sociale , Carocci, Roma. CORBETTA P. (2003), La ricerco sociale: metodologia e tecniche, ll Mulino, Bologna. DE AMBROGIO U. (2003), a cura di, Valutare gli interventi e le politiche sociali, Carocci, Roma. DE AMBROGIO U., BERTOTTI T., MERLINI F. (2007), L'assistente sociale e la valutazione, Carocci, Roma. Dl PRINZIO A. (201,4), a cura di, Management del servizio sociale, Carocci, Roma. PALUMBO M. (2001), ll Processo di valutazione: decidere, programmare, valutare, Franco Angeli, Milano. SICORA A., PIGNATTI A. (2015), Progettare sociale, Maggioli, Santarcangelo di Romagna.
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SPS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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