Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710008 -
FORME E METODOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE
(obiettivi)
Il corso intende offrire conoscenze di ordine storico e critico sul linguaggio musicale e sulle sue capacità di trasmettere significati, in rapporto ai contesti sociali e culturali di riferimento
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pellegrini jacopo
(programma)
L'argomento del corso riguarda lo sviluppo della critica musicale, vista nella sua dimensione storica e metodologica, a partire dal tardo Settecento fino ai tempi attuali. Il tema sarà introdotto da una serie di lezioni dedicate al concetto di comunicazione musicale.
(testi)
Dispensa di materiali didattici forniti dal docente, disponibile in copisteria in via Giulio Rocco
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6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705079 -
STORIA E PRATICHE DELL'ATTORE
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dell’attore nelle culture teatrali europee dall’età moderna al Novecento. Nella prima parte verranno forniti agli studenti gli strumenti necessari per identificare e analizzare le fonti documentarie dell’arte e la storia degli attori. Nella seconda parte verranno proposti, attraverso esempi tratti dalle maggiori esperienze dei teatri del Novecento, i processi di formazione e di creazione dei principi della vita scenica, con particolare attenzione alla costruzione del personaggio e alla composizione delle azioni fisiche e vocali.
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GERACI STEFANO
(programma)
PROGRAMMA: Le storie e l’arte degli attori verranno analizzate e sperimentate attraverso le pratiche, i processi di composizione e le loro relazioni con i teatri contemporanei.
(testi)
TESTI PER L'ESAME: Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1); L. Jouvet, Lezioni su Molière, a cura di S.Geraci, Officina Edizioni, 2015. Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere al programma indicato uno dei seguenti volumi : J.Copeau, Artigiani di una tradizione vivente: l’attore e la pedagogia teatrale; a cura di Maria Ines Aliverti, La casa Usher, 2009; C. Dullin, La ricerca degli dei. Pedagogia di attore e professione di teatro, a cura di D. Seragnoli, ETS, 2005.
Prova d'esame orale. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
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12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA NONA SINFONIA DI L. VAN BEETHOVEN, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA SUA RICEZIONE NEL CINEMA DI KUBRICK.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA);
- HARVEY SACHS, LA NONA SINFONIA, MILANO, GARZANTI, 2011; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703401 -
MODELLI GESTIONALI DI TEATRO
(obiettivi)
L’obiettivo primario del corso è di far conoscere agli studenti diverse realtà dello spettacolo dal vivo attraverso l’analisi delle diverse realtà italiane.
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DI GIACOMO CLAUDIA
(programma)
Il programma didattico consiste nell’analisi del sistema dello spettacolo dal vivo, con riferimento ai diversi modelli di gestione di teatri e imprese creative italiane ed europee. Viene analizzato il quadro normativo di settore, sia dal punto di vista della legislazione attuale sia delle sue applicazioni. In particolare si approfondiscono le modalità di accesso al finanziamento pubblico, nei confronti di Europa, Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Il programma prevede l’esame di casi specifici di modelli di gestione italiani con la presenza in classe di alcuni operatori (organizzatori, delegati di produzioni, direttori, artisti) che forniscono una testimonianza del loro modello organizzativo, della loro programmazione artistica e della sostenibilità economica di un’impresa culturale. Si prendono in esame inoltre alcuni modelli di riferimento di teatri e festival stranieri.
(testi)
Tra gli argomenti trattati si cita: la mappatura del sistema: quali teatri e quali imprese; la dimensione organizzativa (funzionigramma e organigramma delle imprese culturali), la dimensione giuridica (profit e no profit) la dimensione economica, i finanziamenti europei (Europa Creativa e Erasmus Plus), i finanziamenti statali (analisi decreto 2017 del MiBact). Per i frequentanti:
“Ri-organizzare teatro. Produzione, distribuzione, gestione” di Mimma Gallina, NUOVA Edizione Franco Angeli 2016 Dispense del docente da richiedere alla mail: direzione@pav-it.eu Più per i non frequentanti: Ulteriori dispense del docente ulteriori da richiedere alla mail: direzione@pav-it.eu |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709722 -
ICONOGRAFIA DEL TEATRO E DELLA DANZA
(obiettivi)
Il corso introduce allo studio dei rapporti di documentazione e interazione tra le arti visive (in particolare la fotografia) e le arti performative.
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
Le immagini di danza e le visioni di un nuovo teatro. Isadora Duncan e Edward Gordon Craig tra le pratiche della scena, gli scritti e le raffigurazioni. La fotografia tra le arti del primo Novecento e il suo rapporto col corpo espressivo. Raffigurazione delle emozioni: formule e sopravvivenze.
(testi)
- Samantha Marenzi, Immagini di danza. Fotografia e arte del movimento nel primo Novecento, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2018
- Edward Gordon Craig, L’arte del teatro e Il mio teatro, a cura Ferruccio Marotti, Imola, Cue Press, 2016 - Isadora Duncan, L’arte della danza, Roma, Dino Audino, 2011 - Dispense a cura della docente (scaricabili dal sito www.iconografiadelteatroedelladanza.it) PER I NON FREQUENTANTI: I non frequentanti troveranno sul sito del corso alcune Dispense supplementari con cui integrare quelle in programma. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710191 -
STORIE E CULTURE DEGLI SPAZI TEATRALI
(obiettivi)
L’insegnamento di Storie e culture degli spazi teatrali appartiene all’insieme di attività formative che caratterizzano il curriculum “Teatro” del corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Punto di partenza obbligato del corso è la definizione del proprio oggetto di studi e l’individuazione delle diverse tipologie di fonti e documenti su cui è basato.
L’insegnamento vuole introdurre allo studio del teatro nella storia avendo come punto di vista privilegiato l’analisi dei processi culturali che portano ciascuna civiltà alla costruzione di specifici luoghi – destinati in alcune epoche all’istituzione/monumento teatro, in altre alle forme rappresentative – la cui morfologia è inscindibile dalla società, dal tempo e dalla geografia in cui nasce. In quest’ottica, le lezioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi formativi: 1) approfondire la conoscenza di alcuni dei nodi storiografici che si legano alla questione dello spazio a teatro: l’architettura, la scenografia, il rapporto tra attori e spettatori, i diversi livelli della drammaturgia; 2) stimolare le autonome capacità critiche e interpretative degli studenti fornendo loro strumenti e fonti di analisi di diversa natura e provenienza; 3) contestualizzare lo studio del teatro nella dimensione degli specifici mutamenti storici subiti dalle civiltà nel corso del tempo.
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RIETTI FRANCESCA ROMANA
(programma)
Qual è il luogo del teatro?
(testi)
Delineando un percorso storico costruito su salti spazio-temporali, novità e rimandi, il corso intende focalizzare l’attenzione sul binomio spazio del teatro-spazio delle rappresentazioni. Punti di vista privilegiati dell’analisi saranno la teatralità diffusa medievale e la tensione allo spettacolo come creazione organica, propria della cultura novecentesca. Fabrizio Cruciani, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, 1992
Peter Brook, La porta aperta, Torino, Einaudi, 2005 Dispense a cura della docente disponibili a fine corso presso la prima copisteria uscendo a sinistra dalla facoltà di via Ostiense 139 PER I NON FREQUENTANTI: Peter Brook, Lo spazio vuoto, Roma, Bulzoni, 1998 |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Sherry Turkle (2016), La conversazione necessaria. La forza del dialogo nell'era digitale, Einaudi, Torino (soltanto i capitoli compresi da p. 1 a p. 211).
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sul sito www.filcospe.it: 1) Paul Watzlavick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 1967, “Che cos’è l’etnometodologia”, in A. Dal Lago, P.P. Giglioli (a cura di) (1983) , Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 55-87. 4) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 5) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 6) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 7) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 8) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 9) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. Approfondimenti consigliati, ma non obbligatori ai fini dell’esame: 1) Paul Watzlavick et all., 1971, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, cap. 1 “Presupposti teorici”, cap. 2 “Tentativo di fissare alcuni assiomi della comunicazione” e cap. 3 “La comunicazione patologica”, pp. 13-111. 2) Georg Simmel, 1903, Le metropoli e la vita dello spirito, Armando, Roma, pp. 35-57. 3) Anna Lisa Tota (a cura di), 2008, Gender e media. Verso un immaginario sostenibile, Roma, Meltemi. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702967 -
PROCESSO PRODUTTIVO DI UNO SPETTACOLO
(obiettivi)
Il corso intende fornire la strumentazione concettuale e operativa per la progettazione, l’organizzazione e la gestione di produzioni dello spettacolo dal vivo.
Al termine del Corso lo studente dovrà: • conoscere le differenti tipologie delle produzioni di teatro, musica, danza e circo, i conseguenti modelli e pratiche produttive, le norme in uso; • comprendere il dinamismo dei processi di project management dello spettacolo rispetto alle loro forme evolutive; • saper costruire un quadro cognitivo dell’ambiente progettuale (capacità di analisi), individuare modalità d’intervento (capacità strategica, progettuale e di servizio), gestire il progetto (capacità manageriale), misurare risultati e outcomes (capacità di valutazione); • saper comunicare il progetto in tutte le sue fasi e verso tutti gli stakeholder con le strumentazioni del caso; • aver appreso il senso critico verso i fenomeni organizzativi, l’importanza dell’azione sistemica, la rilevanza del problem setting & solving, l’attenzione alla sintesi e rielaborazione, gli elementi della complessità artistica e gestionale.
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ARGANO LUCIANO
(programma)
- Le teorie: la cultura come produzione di ricchezza immateriale (capitale umano, conoscenza, valore sociale), il perimetro progettuale del teatro e dello spettacolo dal vivo (gli ambiti progettuali, la complessità, le professionalità coinvolte, il lavoro in squadra, i linguaggi), il lavoro progettuale (l'innesco, le esigenze di partenza, la traduzione organizzativa del concept artistico, il sistema dei vincoli come opportunità, la fattibilità produttiva, di marketing, economico finanziaria, i mercati e la distribuzione, i finanziamenti pubblico/privati);
(testi)
- Le pratiche: la gestione delle produzioni, gli aspetti allestitivi, tecnici, amministrativi, economici, di comunicazione e promozione, la gestione degli spazi, la gestione della tournée, i diversi modelli produttivi teatrali e di spettacolo dal vivo in Italia ed all'estero; - Le esperienze: l'incontro con alcuni operatori, professionisti e strutture di teatro in grado di narrare aspetti peculiari e critici del percorso produttivo nel teatro e la connessione con pratiche artistiche e di creazione. Per gli studenti frequentanti:
- Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 7a edizione 2011 Per gli studenti non frequentanti: - Lucio Argano "La gestione dei progetti di spettacolo", FrancoAngeli, Milano, 7a edizione 2011. Un libro a scelta tra: Franco Ferrari, "Intorno al palcoscenico. Storie e cronache dell’organizzatore teatrale", FrancoAngeli, Milano, 2012, oppure Lucio Argano, Paolo Dalla Sega "Nuove organizzazioni culturali. Atlante di navigazione strategica", FrancoAngeli, Milano, 2009 |
6 | SECS-P/10 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Il corso propone l'analisi dei testi che hanno ispirato la cultura teatrale del XX secolo, con particolare riferimento alla formazione dell'attore (Artaud, Brecht, Grotowski).
(testi)
Con la lettura dell'Amleto di Shakespeare si intende avviare lo studente all'analisi dei testi drammatici fondamentali della cultura europea nel contesto delle culture materiali del teatro. TESTI PER L'ESAME: A. Artaud, Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino; B. Brecht, Scritti teatrali, Einaudi, Torino; J. Grotowski, Testi. Volume II, Il teatro povero (1965-69),La casa Usher, Firenze;
W. Shakespeare, Amleto, edizione e traduzione a c. di A. Serpieri, Marsilio 2 testi a scelta tra i seguenti tre: M. Schino, L’età dei maestri, Viella, Roma; E. Barba, La conquista della differenza, Bulzoni, Roma; F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Laterza, Bari. Per i non frequentanti: R. Guarino, Shakespeare. La scrittura nel teatro, Carocci, Roma; oppure il terzo dei testi a scelta. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702632 -
LINEAMENTI DI STORIA DELLA DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE: A) DI RIFLETTERE SULLE DIVERSE TRADIZIONI E ISTITUZIONI NELL'AMBITO DELLA DANZA TEATRALE OCCIDENTALE; B) DI ILLUSTRARE LA COREOGRAFIA DEL NOVECENTO PER COMPRENDERE LA DANZA CONTEMPORANEA NELLA SUA COMPLESSITÀ.
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LO IACONO CONCETTA
(programma)
TITOLO: Europa/Russia. L’arte della danza tra repertorio e nuove coreografie
(testi)
Per verificare l’importanza dell’arte della danza in Russia a confronto con il teatro di danza europeo, il corso verrà scandito in tre momenti: a) la “Bella Figura” del danzatore nel teatro di danza dal XIX al XXI sec.; b) il repertorio di danza tra filologia e nuove versioni (in particolare Mats Ek); c) le avanguardie artistiche e coreografiche all’inizio del Novecento; d) il russo-americano Balanchine: gli Angeli di Apollo dall’Europa all’America. TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI: Concetta Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). OPPURE: Jennifer Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino, 2015 In aggiunta, per i non frequentanti, un libro obbligatorio, a scelta tra i seguenti: 1. Concetta Lo Iacono, Il danzatore attore da Noverre a Pina Bausch, Dino Audino editore, Roma 2007 2. Christina Ezrahi, I Cigni del Cremlino. Balletto e potere nella Russia sovietica, Gremese, Roma 2017 3. Donatella Gavrilovich, Le arti e la danza. I coreografi russi e sovietici tra riforma e rivoluzione, Universitalia, Roma 2012 Tre video obbligatori, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di Jiri Kylian 2. Giselle, nuova versione coreografica di Leonid Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky (e/o la versione di Pina Bausch) 5. Pétrouchka, cor. Fokin, int. Nureyev (e/o Les Noces, cor. B. Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. Balanchine, New York City Ballet INDIRIZZO E-MAIL DEL DOCENTE: concetta.loiacono@uniroma3.it LEZIONI: II semestre (secondo periodo) TESTI E VIDEOGRAFIA OBBLIGATORI:
C. Lo Iacono, Il volo di Tersicore. Una storia per immagini del balletto russo (1636 - 2009), Massimiliano Piretti Editore, Bologna (in corso di pubblicazione). OPPURE: Jennifer Homans, Gli angeli di Apollo. Storia del balletto, EDT, Torino, 2015 ( Apollo’s Angels: a History of Ballet, Random House, New York, 2010) In aggiunta, per i non frequentanti, un libro obbligatorio, a scelta tra i seguenti: 1. Concetta Lo Iacono, Il danzatore attore da Noverre a Pina Bausch, Dino Audino editore, Roma 2007 2. Christina Ezrahi, I Cigni del Cremlino. Balletto e potere nella Russia sovietica, Gremese, Roma 2017 3. Donatella Gavrilovich, Le arti e la danza. I coreografi russi e sovietici tra riforma e rivoluzione, Universitalia, Roma 2012 Tre video obbligatori, a scelta tra i seguenti: 1. Bella figura, coreografia di J. Kylian 2. Giselle, nuova versione cor. di Lavrovskij dall’originale di Coralli-Perrot, interprete Galina Ulanova (Londra, 1956) 3. Sleeping Beauty, coreografia Mats Ek (e/o la versione classica La belle au bois dormant, cor. Marius Petipa, compagnia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo) 4. Le Sacre du Printemps, coreografia di Vaslav Nijinsky (e/o la versione di Pina Bausch) 5. Pétrouchka, cor. Fokin, int. Nureyev (e/o Les Noces, cor. B. Nijinska) 6. Romeo and Juliet, cor. Lavrovskij, int. Galina Ulanova (oppure cor. MacMillan, int. Alessandra Ferri) 7. Serenade e Apollon, cor. Balanchine, New York City Ballet |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709107 -
LETTERATURA FRANCESE
(obiettivi)
Obiettivo del corso sarà quello di introdurre lo studente al pensiero e alle opere delle Avanguardie storiche, in una prospettiva che le ricolleghi al grande pensiero romantico e anti-borghese. Appare infatti sempre più evidente che una adeguata formazione critica potrà essere raggiunta soltanto disponendo di una prospettiva storico-culturale capace di risalire alla rottura epistemica segnata da Duchamp e compagnia, grazie alla loro riflessione e alle loro opere, specie a partire dal rivoluzionario dispositivo del ready-made.
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MAGRELLI VALERIO
(programma)
Muovendo da un testo Isaiah Berlin sul romanticismo, il corso esamina le profonde radici romatiche delle avanguardie storiche, per concentrarsi in particolare sul movimento dada. Lo studio si soffermerà su problemi di carattere estetico e teorico, soprattutto a partire dal concetto di ready-made in Marcel Duchamp, per concludersi con l’analisi di un capolavoro della letteratura francese quale il romanzo-iconotesto Nadja, di André Breton.
(testi)
I. Berlin, Le radici del romanticismo, Milano, Adelphi, 2001
A. Breton, Nadja, Torino, Einaudi, 2007 V. Magrelli, Profilo del dada, Roma, Laterza 2006 |
6 | L-LIN/03 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702647 -
STORIA DEL MELODRAMMA
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OBIETTIVO L’APPRENDIMENTO DELLE PRINCIPALI FORME D’ESPRESSIONE DEL TEATRO MUSICALE ITALIANO, DALLE ORIGINI AL XX SECOLO.
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AVERSANO LUCA
(programma)
L'OPERA ITALIANA DA MONTEVERDI A PUCCINI.
(testi)
SONO PREVISTE UNA PARTE GENERALE E UNA PARTE MONOGRAFICA. NELLA PARTE GENERALE, DI CARATTERE STORICO, SARÀ RIPERCORSA DIACRONICAMENTE L’EVOLUZIONE DEL MELODRAMMA DALLE ORIGINI FINO ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, NEI SUOI FONDAMENTALI AUTORI, PRINCIPI DRAMMATURGICI E STRUTTURE DRAMMATICO-MUSICALI. LA PARTE MONOGRAFICA RIGUARDERÀ LO STUDIO E L’ANALISI DI TRE OPERE TRATTE DAL REPERTORIO CLASSICO: IL BARBIERE DI SIVIGLIA DI G. ROSSINI, RIGOLETTO DI G. VERDI, TOSCA DI G. PUCCINI. - GILLES DE VAN, L’OPERA ITALIANA. LA PRODUZIONE, L’ESTETICA, I CAPOLAVORI, CAROCCI, 2012 (PRIMA ED. 2002).
- SELEZIONE DI SAGGI E AUDIOVISIVI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI. I SAGGI SARANNO DISPONIBILI IN COPISTERIA IN VIA GIULIO ROCCO. GLI AUDIOVISIVI, RIGUARDANTI LE TRE OPERE TRATTATE NEL CORSO, SARANNO DISPONIBILI NELLA BIBLIOTECA DI SPETTACOLO “LINO MICCICHÈ”: LA LORO EFFETTIVA CONOSCENZA SARA' OGGETTO DI VERIFICA IN SEDE DI ESAME. SOLO PER I NON FREQUENTANTI: - FABRIZIO DELLA SETA, «...NON SENZA PAZZIA». PROSPETTIVE SUL TEATRO MUSICALE, ROMA, CAROCCI, 2008, ESCLUSI I CAPITOLI 4, 6 E 9. |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702965 -
MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL NOVECENTO
(obiettivi)
L’insegnamento si propone di far incontrare lo studente con autori, momenti, generi e tematiche caratterizzanti la letteratura italiana del nostro tempo, a partire dal primo Novecento. Per taglio e modalità dell’interpretazione che dei testi verrà proposta durante il corso, l’insegnamento intende fornire allo studente gli strumenti basilari per un primo contatto con le opere della letteratura contemporanea.
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Erogato presso
20709685 MOVIMENTI E SCRITTORI NELLA LETTERATURA ITALIANA DEL 900 in Scienze della Comunicazione L-20 N0 CORTELLESSA ANDREA
(programma)
Grande Guerra, fra storia e letteratura
(testi)
a) Le notti chiare erano tutte un’alba. Antologia dei poeti italiani nella Prima guerra mondiale, a cura di Andrea Cortellessa, nuova edizione, Milano, Bompiani, 2018
b) più un autore a scelta fra: Federico De Roberto, La paura e altri racconti di guerra, a cura di Gabriele Pedullà, Milano, Garzanti, 2015 Giovanni Comisso, Giorni di guerra, Milano, Longanesi, 2009 Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Milano, Garzanti, 2001 Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano, Torino, Einaudi, 2014 c) per una contestualizzazione dei testi nella storia letteraria del Novecento: Giulio Ferroni, Storia della letteratura italiana, vol. IV: Il Novecento e il nuovo millennio, Milano, Mondadori Università, 2012 |
6 | L-FIL-LET/11 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705080 -
CULTURE TEATRALI COMPARATE
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio delle culture teatrali europee ed extraeuropee in una prospettiva storico comparativa. A tale fine saranno esaminate alcune esperienze teatrali riguardate come “esemplari” nella ricerca delle differenti matrici culturali e dei loro punti di comunanza tecnica.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
PROGRAMMA
(testi)
Dopo aver tracciato un sintetico profilo dei rapporti tra le culture teatrali d’Oriente e d’Occidente, e in particolare, tra i teatri di figura tra Asia ed Europa, saranno esaminate alcune esperienze specifiche, tra le quali quelle di alcuni grandi riformatori del teatro del Novecento, alcune particolari tradizioni di teatri di marionette e di figura orientali e quelle del teatro dei pupi siciliani. TESTI e FILMOGRAFIA PER L’ESAME:
Studenti frequentanti 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Nicola Savarese, "Il teatro eurasiano", Roma-Bari, Laterza, 2013 4) Dispense a cura del docente (da scaricare on line dall'area del docente sul sito del dipartimento FilCoSpe: scaricare la cartella "Dispense FREQUENTANTI Culture teatrali comparate 20189/2019") Testi consigliati: Eugenio Barba e Nicola Savarese, "I cinque continenti del teatro. Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore", Bari, Edizioni di Pagina, 2017 Studenti NON frequentanti: 1) Valentina Venturini, "Il teatro di Gaetano Greco", Napoli, Editoriale Scientifica, 2018 2) Valentina Venturini, "Nato e cresciuto tra i pupi", Napoli, Editoriale Scientifica, 2017 3) Nicola Savarese, "Teatro e spettacolo tra Oriente e Occidente", Roma-Bari, Laterza, 2009 4) Materiali a cura del docente (da scaricare on line: cartella "Dispense NON FREQUENTANTI Culture teatrali comparate 20189/2019", pubblicata nell'area del docente sul sito del dipartimento FilCoSpe) 5) FILM: "Don Giovanni all’Opera dei pupi" di M. Cuticchio [Avvertenze: copia del film è a disposizione degli studenti presso la biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1]. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20706081 -
SOCIOLOGIA DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nella moderna società della comunicazione comprendendo l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro
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NOVELLI EDOARDO
(programma)
Programma 2018/19: Televisione e società Italiana
(testi)
Il corso di Sociologia dei Media dell’anno 2017/18 intende fornire agli studenti gli strumenti critici e teorici per orientarsi nella moderna società della comunicazione e per comprendere l’interazione fra componenti storiche e tecnologiche da un lato e culturali e sociali dall’altro. Il corso si articola in due parti una teorica-generale ed una monografica specifica. La parte teorico generale è dedicata all’analisi delle principali teorie e dei più importanti modelli inerpretativi elaborati all’interno della ricerca sulle comunicazioni di massa con particolare riguardo all’ambito sociologico. La seconda parte modulo è dedicata all’impatto dello strumento televisivo sulla società e sulla cultura italiana dagli anni 50’ ai giorni nostri. Questa parte intende fornire la conoscenza della storia della televisione in italia e dei suoi programmi nelle diverse fasi e stagioni del Paese e l’analisi delle principali ricadute sui comportamenti e sull’identità privata e collettiva degli italiani. Nella seconda parte del corso verranno proiettati e analizzati alcuni dei più importanti programmi televisivi della storia della televisione italiana. Programma d’esame:
- Luciano Paccagnella, Sociologia della Comunicazione, ed. 2012 Bologna, Il Mulino, cap. 3 – 4 – 5. - Edoardo Novelli, La democrazia del Talk-show, Carocci, Roma 2016. - – A. Miconi, Teoria e pratica del Web, Bologna, Il Mulino 2018, (Nuova Edizione) |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710411 -
STORIA DEL CINEMA
(obiettivi)
L’insegnamento di Storia del cinema rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in DAMS. Il corso di studio mira a offrire un’adeguata formazione di base, ampie conoscenze e appropriati strumenti metodologici e critici nello spettacolo dal vivo e in cinema, televisione e media digitali, offrendo inoltre adeguate competenze nell’organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’audiovisivo. Nel quadro dei due percorsi formativi previsti dal corso di laurea, l’insegnamento si propone di fornire 1) una conoscenza di base del linguaggio cinematografico, delle tendenze modellizzanti e di alcuni autori e autrici di riferimento nella storia del cinema mondiale; 2) la capacità di contestualizzare, confrontare e interpretare criticamente i testi cinematografici sulla base di una pluralità di materiali di studio (manuale, testi teorici, contributi critici d’epoca) e alla luce della visione diretta delle opere; 3) i concetti storici, critici e teorici necessari allo studio della storia del cinema e utili ad acquisire buone abilità espositive in forma scritta e orale.
Canale: A - L
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DE FRANCESCHI LEONARDO
(programma)
Con l’aiuto di una serie di contributi teorico-critici di riferimento, si passeranno in rassegna le tappe principali che hanno scandito il consolidarsi del cinema come arte e industria culturale, dal pre-cinema alla Hollywood classica, passando per l’esperienza delle avanguardie degli anni Venti, l’introduzione del sonoro e l’emergere di modelli diversi di “studio system”. Renoir e la modernità de La regola del gioco. Welles e lo sperimentalismo di Citizen Kane. Il neorealismo visto da Rossellini. La classicità ieratica di Ozu. La lezione di Bazin e la nouvelle vague (Godard). Il cinema d’autore moderno (Bergman, Antonioni, Tarkovskij). Il cinema novo (Rocha). La New Hollywood (Coppola). Il nuovo cinema iraniano (Kiarostami). L’emergenza del cinema delle donne e la sinergia cinema-televisione (Campion). Il passaggio al digitale e il rilancio del 3D (Avatar).
(testi)
Bibliografia:
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, Milano, McGraw-Hill, 2010 ed ed. succ. (capp. 1-20) Antologia di testi teorici e critici online a cura del docente (link: bit.ly/2mnTsA3). Filmografia (lungometraggi): Cabiria (G. Pastrone, 1913), Nascita di una nazione (David W. Griffith, 1915), I proscritti (Victor Sjöstrom, 1917), Eldorado (M. L’Herbier, 1921), Nosferatu il vampiro (Friedrich W. Murnau, 1922), La corazzata Potëmkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926), L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929), Sorelle di Gion (Mizoguchi Kenji, 1936), Ombre rosse (John Ford, 1939), La regola del gioco (Jean Renoir, 1939), Quarto potere (Orson Welles, 1941), Paisà (Roberto Rossellini, 1946), Viaggio a Tokio (Jasujirô Ozu, 1953), Il posto delle fragole (Ingmar Bergman, 1957), Fino all’ultimo respiro (Jean-Luc Godard, 1960), L’avventura (Michelangelo Antonioni, 1960), Antonio das Mortes (Glauber Rocha, 1969), Solaris (Andrej A. Tarkovskij, 1972), Xala (Sembene Ousmane, 1975), Apocalypse Now (Francis Ford Coppola, 1979), Close-up (Abbas Kiarostami, 1990), Un angelo alla mia tavola (Jane Campion, 1990), Avatar (James Cameron, 2009)
Canale: M - Z
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PERNIOLA IVELISE
(programma)
Storia del cinema dalle origini agli anni duemila. Programma Storia del Cinema (M-Z), 2018-2019. Prof.ssa Perniola
(testi)
L'invenzione del cinematografo, fra scienza e ontologia. Lumière, Méliès e il "modo di rappresentazione primitivo". L'affermazione del "modo di rappresentazione istituzionale" dalla Scuola di Brighton a Griffith. Ascesa di Hollywood e nascita dei generi: la slapstick comedy, Chaplin e Keaton. Le avanguardie degli anni '20 in Francia (astrattismo, dadaismo e surrealismo). L'espressionismo tedesco. Unione Sovietica (teorie e pratiche del montaggio). Il sonoro e il cinema classico americano. I generi hollywoodiani e lo Studio System. Il realismo poetico e Renoir. Welles, Bazin e il cinema moderno. La Nuova Hollywood. La rielaborazione dei generi nel contemporaneo: il cinema post-moderno. David Bordwell- Kristin Thompson, Storia del cinema e dei film, McGraw-Hill Education, Milano, 2018 (ultima edizione con nuovi contenuti aggiornati).
Filmografia d'esame: FILMOGRAFIA: CORTOMETRAGGI Arrivée d'un train à la Ciotat (Arrivo di un treno alla stazione Ciotat, L. Lumière, 1895), Arrivée des congressistes à Neville-sur-Saône (Arrivo dei congressisti a Neville-sur-Saône, L.Lumière, 1895), Sortie d'usine (Uscita dalla fabbrica, L. Lumière), Répas de bébé (Pasto del bambino, L. Lumière, 1895), Arroseur et arrosé (Innaffiatore e innaffiato, L.Lumière, 1896), Départ de Jerusalem en chemin de fer (Partenza da Gerusalemme in treno, prod.Lumière, 1896), L'Homme orchestre (L'uomo orchestra, G.Méliès, 1900), L'Homme à la tête en caoutchouc (L'uomo dalla testa di caucciù, G.Méliès, 1901), Voyage dans la lune (Viaggio sulla Luna, G.Méliès, 1902), Le Mélomane (Il melomane, G.Méliès, 1903), The Countryman and the Cinematograph (Il contadino e il cinema, R.W.Paul, 1901), As seen through a Telescope (Visto da un cannocchiale, G.A.Smith, 1900), Mary Jane's Mishap (La disavventura di Mary Jane, G.A.Smith, 1903), Ladies Skirts Nailed to a Fence (Gonne di signore inchiodate ad un recinto, prod. Bamforth, 1900), A Big Swallow (Un bel boccone, J.Williamson, 1901), Fire! (Fuoco!, J.Williamson, 1901), Stop Thief! (Ferma ladro!, J.Williamson, 1901), Rescued by Rover (Salvata da Rover, L.Fitzhamon, 1905). The Great Train Robbery (La grande rapina al treno, E.S.Porter, 1903), A Corner in Wheat (Un accaparramento di grano, D.W.Griffith, 1909), The Musketeers of Pig Alley (La banda di Pig Alley, D.W.Griffith,1912), The Immigrant (L'emigrante, C.S.Chaplin, 1917).Le Ballet mécanique (Il balletto meccanico, F.Léger-D.Murphy, 1924), Entr'acte (Id. R.Clair, 1924), Emak-Bakia (Id. Man Ray, 1926), Anémic Cinéma (id. M.Duchamp, 1926), Un chien andalou (Un cane andaluso, L. Buñuel, 1929). Lungometraggi: Sherlock Junior (B.Keaton, 1924) Feu Mathias Pascal (Il fu Mattia Pascal, M. L’Herbier, 1925) Il carretto fantasma (V. Sjöstrom, 1921) Das Cabinet des Dr.Caligari (Il gabinetto del dottor Caligari, R.Wiene, 1919) Metropolis (Id. F.Lang, 1926) Bronenosec Potëmkin (La corazzata Potëmkin, S.M. Ejzenstejn, 1926) Bringing up baby (Susanna, Howard Hawks, 1938) La régle du jeu (La regola del gioco, Jean Renoir, 1939) Citizen Kane (Quarto Potere, Orson Welles, 1941) Roma città aperta (R. Rossellini, 1945) Ladri di biciclette (V. De Sica, 1948) Bellissima (L.Visconti, 1951) Singin’in the Rain (Cantando sotto la pioggia, S.Donen-G.Kelly, 1952) La notte (M. Antonioni, 1961) Les 400 coups (I 400 colpi, F.Truffaut, 1959) A bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, J.L. Godard, 1960) Taxi Driver (M. Scorsese, 1976) |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710384 -
ESTETICA DEL CINEMA E DEI MEDIA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti. In entrambi i casi, la nozione di cultura visuale fornirà un frame di ampio respiro, in cui problemi e fenomeni contemporanei sono letti alla luce di una più antica storia delle immagini. Una particolare attenzione sarà assegnata agli studi sull'esperienza sensibile e affettiva offerta dal cinema e dai media audiovisivi.
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CAROCCI ENRICO
(programma)
Il corso intende fornire un panorama delle principali questioni di estetica del cinema e dei media. In particolare, si prenderanno in considerazione sia autori e tendenze storicamente rilevanti, sia metodologie e problemi più recenti.
(testi)
Il programma del corso sarà articolato in due tappe ideali. Nella prima si prenderanno in considerazione i principali approcci all’estetica del cinema e dei media emersi nel corso del Novecento. Nella seconda parte si affronterà la condizione contemporanea "postmediale". 1) Francesco Casetti, L'occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità, Bompiani, Milano 2005
2) Ruggero Eugeni, La condizione postmediale, La Scuola, Brescia 2015 3) Antologia di saggi a cura del docente |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702646 -
ISTITUZIONI DI REGIA FILM E TV
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti della grammatica filmica, attraverso l’analisi del cinema italiano, da quello “classico” dal dopoguerra in poi al cinema italiano del nuovo secolo, indagato nelle sue componenti estetiche, politiche e culturali.
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ZAGARRIO VITO
(programma)
Il corso intende ragionare sulla cultura visuale del nuovo millennio, identificando alcune tracce che interagiscono tra loro e segnalano le sperimentazioni estetiche contemporanee, sia sul terreno del film mainstream che su quello del cinema “d’autore”. Categorie, d’altronde, quella dell’Autore e del cinema “commerciale” che sono state ampiamente ridiscusse. Il modulo propone, riprendendo il titolo di un recente libro di Andrea Rabbito, alcuni percorsi alla ricerca di qualche indizio capace di spiegare la grande rivoluzione in atto nelle arti visive, in un cinema sempre più “espanso” dove vecchie categorie e classificazioni hanno sempre meno senso.
(testi)
Alcuni di questi percorsi sono “Le logiche del videogame e l’estetica postmediale contemporanea”, “le immagini nella rete”, “il 3D e la VR”, “la serialità televisiva statunitense”, “il cinema intensificato”, “l’universo della surveillance”, “il cinema neo-neo barocco complementare a una nostalgia per l’analogico”, “il cinema digitale-resistenziale, low budget e antisistema. Il “fuori norma”. Queste tendenze, tra le molte strategie del presente, vanno colte nel contesto di una più generale forbice tra high definition e low definition, tra cinema mainstream e cinema di nicchia, entrambi caratterizzati da una implosione del sistema narrativo e da un desiderio di sperimentazione portato dal modo di produzione o dai testi filmici. Gli studenti sono tenuti a seguire i lavori del convegno “Dallo spettacolo all’entertainment. Cinema, media e forme del coinvolgimento dalla modernità a oggi”, XXIV Convegno Internazionale di Studi Cinematografici, Roma, 22–23 novembre 2018, e il relativo evento di apertura (21 novembre) presso il Teatro Palladium. Andrea Rabbito (a cura di), La cultura visuale del Ventunesimo secolo, Milano, Meltemi, 2018
Federica Pellegrini, Entrare nel contemporaneo, La lezione di 24, Lost e FlashForward, Roma, Bulzoni, 2015 Dispensa a cura del docente (disponibile in copisteria in Via Giulio Rocco) |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702642 -
CULTURE E FORMATI DELLA TELEVISIONE E DELLA RADIO
(obiettivi)
Il corso serve a spiegare i linguaggi espressivi, i formati e la produzione di radio e tv nella contemporaneità, ormai quasi completamente digitale, caratterizzata da una grande espansione nell’offerta di contenuti audiovisivi su una pluralità di piattaforme distributive.
La contemporaneità è caratterizzata da una grande espansione dell’offerta di audiovisivi gratuiti e a pagamento (TV, Internet, video on demand) su una pluralità di dispositivi anche mobili (schermo televisivo, tablet, outdoor) accanto a forme produttive e distributive dal basso (social networks, YouTube, web radio e Tv).
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PERROTTA MARTA
(programma)
Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata ad affrontare le nozioni-base che consentono di inquadrare da un punto di vista teorico il linguaggio radiofonico e quello televisivo: palinsesto, formato, generi, serialità, audience. La seconda parte si concentra sulla storia recente dei due mezzi, dalla fine degli anni Settanta fino alla situazione contemporanea, focalizzandosi sulle principali evoluzioni dei generi e sulla costruzione dell'offerta nel panorama nazionale.
(testi)
Testi
- E. Menduni, Televisione e radio nel XXI secolo, Roma-Bari, Laterza, 2016 - E. Menduni, Il mondo della radio. Dal transistor ai social network. Seconda edizione riveduta, Bologna, il Mulino, 2012 (copertina con fascia viola, non rossa). |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702626 -
STORIA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
L'insegnamento di Storia contemporanea rientra nelle attività formative di base delle discipline storiche del Corso di Laurea in DAMS. Il Corso di Laurea mira a offrire un'ampia formazione umanistica, accompagnata da strumenti metodologici, critici e professionali legati ai settori del teatro, del cinema, della televisione, dei media digitali, della musica, della danza e delle arti figurative. Il Corso di laurea sviluppa inoltre competenze utili nel campo dell'organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell'audiovisivo. Nell'ambito di questo percorso formativo l'insegnamento si propone: di introdurre gli studenti ai fondamenti scientifici e metodologici della storia contemporanea; di approfondire i principali processi storici di formazione dell'età contemporanea; di sviluppare una attitudine critica nell'analisi e nell'interpretazione delle fonti storiche; di dotare gli studenti di un patrimonio lessicale e concettuale adeguato. L'insegnamento mira a fornire conoscenze e competenze storiche orientate a sviluppare capacità di contestualizzazione, abilità comunicativa e autonomia di giudizio coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di studio.
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6 | M-STO/04 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20702970 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso fornisce le metodologie critiche e le competenze storiche di base indispensabili allo studio dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Le lezioni e le letture selezionate nel programma d’esame permetteranno di ripercorre le principali vicende delle arti visive, dall’impressionismo a tutto il XX secolo, in modo da proporre una metodologia per l’analisi delle poetiche, dei movimenti e dei diversi linguaggi che caratterizzano l’arte contemporanea, e così da fornire gli strumenti necessari per la lettura e l’interpretazione delle diverse tipologie delle opere d’arte della contemporaneità. |
6 | L-ART/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702653 -
TEORIE DELL'ARTE E DELL'ESPERIENZA ESTETICA
(obiettivi)
La problematica 'estetica come parte integrante ed essenziale della storia culturale dell'Occidente.
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MAROLDA PAOLO
(programma)
Corpo, linguaggio e società. Lo sviluppo della capacità simbolica entro una prospettiva naturalistica
(testi)
P. Marolda, Il comportamento nominante, Roma, Aracne, 2018
F. Ferretti-I. Adornetti, Dalla comunicazione al linguaggio, Milano, Mondadori, 2012 |
6 | M-FIL/04 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702648 -
STORIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso persegue tre obiettivi formativi fondamentali:
1. introdurre gli studenti all'ascolto e alla conoscenza del grande repertorio orchestrale classico-romantico; 2. approfondire il linguaggio, le forme e i generi della musica sinfonica attraverso l'analisi di alcuni capolavori del repertorio; 3. fornire gli strumenti critici per comprendere la cornice socio-culturale e il significato storico ed estetico delle composizioni sinfoniche dell'epoca classico-romantica, con particolare riferimento alla Nona Sinfonia di L. van Beethoven
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Erogato presso
20702648 STORIA DELLA MUSICA in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) L-3 AVERSANO LUCA
(programma)
LE LEZIONI ILLUSTRERANNO L'EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GENERI E FORME DI MUSICA ORCHESTRALE NELLA TRADIZIONE CLASSICO-ROMANTICA, CON ATTENZIONE AI PRINCIPI ESTETICI E FORMALI CHE SONO A FONDAMENTO DELLE CATEGORIE DI MUSICA ASSOLUTA E DI MUSICA A PROGRAMMA. IN PARTICOLARE SARÀ APPROFONDITA LA NONA SINFONIA DI L. VAN BEETHOVEN, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA SUA RICEZIONE NEL CINEMA DI KUBRICK.
(testi)
- SELEZIONE DI SAGGI INDICATI DAL DOCENTE ALL’INIZIO DELLE LEZIONI (DISPENSA);
- HARVEY SACHS, LA NONA SINFONIA, MILANO, GARZANTI, 2011; - LISTA DI BRANI DA ASCOLTARE, DI CUI SARA' VERIFICATA LA CONOSCENZA IN SEDE D'ESAME ; SOLO PER I NON FREQUENTANTI: Maynard Solomon, L’ultimo Beethoven, Roma, Carocci, 2010, pp. 43- 88, 111-121, 157-203, 241-271 LISTA ASCOLTI Quasi tutte le composizioni sono articolate in più movimenti (allegro, adagio ecc.): vanno dunque ascoltate integralmente (non soltanto i primi movimenti). Arcangelo Corelli Concerto grosso fatto per la Notte di Natale Antonio Vivaldi Le quattro stagioni Johann Sebastian Bach Concerti brandeburghesi nn. 3 e 4 Joseph Haydn Sinfonia n. 103 Wolfgang A. Mozart Sinfonia n. 40, Concerto per violino e orchestra K 216, concerto per pianoforte e orchestra K 488 Ludwig van Beethoven Sinfonie nn. 3, 5, 6, 7 e 9, Ouverture Coriolano, Concerto per pianoforte orchestra n. 5 "Imperatore" Franz Schubert Sinfonia n. 8 Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra. in mi minore Nicolò Paganini Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore Hector Berlioz Sinfonia Fantastica Johannes Brahms Sinfonia n. 4 Franz Liszt Ce qu'on entend sur la montagne - poema sinfonico Bedrich Smetana Poema sinfonico “La Moldava” Piotr Ilic Cajkovsky Ouverture Romeo e Giulietta, Sinfonia n. 6 Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in sib minore Piotr Ilic Cajkovsky Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Gustav Mahler Sinfonie nn. 1 e 5 Richard Strauss Also Sprach Zarathustra - poema sinfonico |
6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20709110 -
ANALISI DEL TESTO FILMICO E AUDIOVISIVO
(obiettivi)
L’insegnamento rientra fra le attività formative caratterizzanti del percorso formativo in Cinema, televisione e nuovi media del Corso di Laurea in DAMS. Laddove il corso di studio si propone di fornire in generale le conoscenze storiche e teoriche per la comprensione critica delle esperienze audiovisive, questo insegnamento, da svolgere preferibilmente nel corso del primo anno, si prefigge di dare gli strumenti di base per l’analisi e l’interpretazione dei testi cinematografici e audiovisivi. In particolare, il corso adotta una prospettiva storica, che tiene conto dei diversi modelli teorici, estetici e culturali necessari per comprendere linguaggi, stili e forme utilizzati in momenti e contesti diversi della storia del cinema (fra cui classico, moderno, post-moderno, post-classico). L’insegnamento si prefigge di fornire gli strumenti concettuali per comprendere in modo autonomo quali siano i modelli di analisi più efficaci per un determinato film. In ultima analisi, il corso vuole spiegare come avviene la produzione del senso, ovvero come e perché le immagini filmiche significhino.
Canale: A - L
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DE PASCALIS ILARIA ANTONELLA
(programma)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena del film dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". A conclusione del corso studieremo le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità.
(testi)
Il syllabus del corso è online al link https://ilariaadepascalis.wordpress.com/informazioni-generali/ Veronica Pravadelli, "Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche", Marsilio, Venezia 2019 (in corso di pubblicazione)
Antologia di saggi a cura delle docenti reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11: Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in Id., L'analisi del film, Torino, Kaplan, 2005, pp. 100-106. Laura Mulvey, “Piacere visivo e cinema narrativo” e “Riflessioni su ‘Piacere visivo e cinema narrativo’ ispirate da ‘Duello al sole’”, in Cinema e piacere visivo (a cura di V. Pravadelli), Bulzoni, Roma 2013, pp. 29-43 e 45-55. Thomas Elsaesser, “Storie di rumore e di furore. Osservazioni sul melodramma familiare”, in Forme del melodramma, a cura di Alberto Pezzotta, Bulzoni, Roma 1992, pp. 65-109. Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Id., Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272. Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561, disponibile al link http://www.serena.unina.it/index.php/sigma/article/view/5525/6168. Audiovisivi Filmografia indicativa: "Bringing Up Baby", "Susanna", Howard Hawks, 1938 "Written on the Wind", "Come le foglie al vento", Douglas Sirk, 1958 "Prima della rivoluzione", Bernardo Bertolucci, 1964 "Je, tu, il, elle", Chantal Akerman, 1974 "Die Hard", "Trappola di cristallo", John McTiernan, 1988 "Mulholland Drive", David Lynch, 2001 "Twin Peaks", David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 "Babel", Alejandro González Iñárritu, 2006 Sono possibili variazioni e integrazioni nella filmografia, che saranno comunicate con la pubblicazione del programma definitivo alla fine delle lezioni sul sito https://ilariaadepascalis.wordpress.com/
Canale: M - Z
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PRAVADELLI VERONICA
(programma)
Programma d’esame
(testi)
Il corso analizza le forme del racconto e della messa in scena dalla classicità al cinema contemporaneo. Anche attraverso l'analisi di film o sequenze particolari, affronteremo il film classico degli anni '30, lo stile del melodramma degli anni '50, il cinema moderno, in particolare il cinema d'autore italiano degli anni '60, il film postmoderno, il film post-classico, il mind-game film e il "global film". A conclusione del corso studieremo le narrazioni complesse di Lynch, inclusa la serie televisiva Twin Peaks. Lo studio delle diverse forme filmiche utilizzerà metodi quali lo strutturalismo e la semiologia, l'analisi stilistica e formale, la psicoanalisi, le teorie femministe. Più in generale, ci serviremo di prospettive culturaliste per interpretare la modernità, la postmodernità e la contemporaneità. Bibliografia Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019. Antologia di saggi a cura delle docenti reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11: ● Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in L'analisi del film, Torino, Kaplan, 2005, pp. 100-106. ● Laura Mulvey, “Piacere visivo e cinema narrativo” e “Riflessioni su ‘Piacere visivo e cinema narrativo’ ispirate da ‘Duello al sole’”, in Cinema e piacere visivo (a cura di V. Pravadelli), Bulzoni, Roma 2013, pp. 29-43 e 45-55. ● Veronica Pravadelli, “Introduzione”, in La grande Hollywood. Stili di vita e di regia nel cinema classico americano, Marsilio, Venezia 2007, pp. 9-16. ● Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272 (estratto). ● Gilles Deleuze, Cinema 2. L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989, pp. 11-24. ● Elena Pulcini, “La passione del moderno: l’amore di sé”, in Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 133-180. ● Frederic Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989, pp. 7-51. ● Ilaria A. De Pascalis, Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali, Bulzoni, Roma 2015, pp. 221-242. ● Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. ● Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561. ● Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’Avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 I film saranno proiettati integralmente o parzialmente. Sono possibili variazioni e integrazioni della filmografia; si consultino in merito i siti delle docenti. Lezioni Lezioni: da martedì 16 aprile a giovedì 23 maggio; martedì h. 11-14 Aula 6, giovedì h. 10-13 Aula 6, venerdì h. 11-14 Aula 6. Martedì 16 e giovedì 18 aprile 1-2: Introduzione al corso. Il cinema classico. Analisi di Susanna. Letture: Pravadelli, Bellour, Mulvey Martedì 30 aprile e giovedì 2 maggio 3-4: Oltre il classico: gli anni ‘40. Il melodramma e Come le foglie al vento. Letture: Pravadelli Venerdì 3, giovedì 9 e venerdì 10 maggio 5-6-7: Cinema e stili del moderno. Gli autori italiani. Letture: Pulcini, Deleuze, Metz, Pravadelli Martedì 14 maggio 8: Dal moderno al postmoderno. Letture: Jameson, Pravadelli Giovedì 16 maggio 9: Il cinema postmoderno e Mulholland Drive. Letture: Pravadelli, Bertetto Venerdì 17 maggio 10: Il cinema postclassico. Analisi di Die Hard. Letture: Pravadelli Martedì 21 maggio 11: La narrazione complessa e il mind game film. Letture: Pravadelli, De Pascalis, Marmo Giovedì 23 maggio 12: Il “global film”. Analisi di Babel. Letture: Pravadelli Veronica Pravadelli, Dal classico al postmoderno al global. Teoria e analisi delle forme filmiche, Marsilio, Venezia 2019. Antologia di saggi a cura delle docenti reperibile presso la Copisteria CLP di Via G. Rocco 11: ● Raymond Bellour, “L’evidenza e il codice”, in L'analisi del film, Torino, Kaplan, 2005, pp. 100-106. ● Laura Mulvey, “Piacere visivo e cinema narrativo” e “Riflessioni su ‘Piacere visivo e cinema narrativo’ ispirate da ‘Duello al sole’”, in Cinema e piacere visivo (a cura di V. Pravadelli), Bulzoni, Roma 2013, pp. 29-43 e 45-55. ● Veronica Pravadelli, “Introduzione”, in La grande Hollywood. Stili di vita e di regia nel cinema classico americano, Marsilio, Venezia 2007, pp. 9-16. ● Christian Metz, “Il cinema moderno e la narratività” in Semiologia del cinema, Garzanti, Milano 1972, pp. 245-272 (estratto). ● Gilles Deleuze, Cinema 2. L’immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989, pp. 11-24. ● Elena Pulcini, “La passione del moderno: l’amore di sé”, in Storia delle passioni, a cura di Silvia Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 133-180. ● Frederic Jameson, Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, Garzanti, Milano 1989, pp. 7-51. ● Ilaria A. De Pascalis, Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali, Bulzoni, Roma 2015, pp. 221-242. ● Paolo Bertetto, “L’analisi interpretativa. Mulholland Drive”, in Metodologie di analisi del film, a cura di Id., Laterza, Roma-Bari 2006, pp. 223-255. ● Lorenzo Marmo, “Tornando a casa. Desiderio spettatoriale e dispersione narrativa in Twin Peaks: The Return di David Lynch”, in SigMa – Rivista di Letterature comparate, Teatro e Arti dello spettacolo, vol. 1, 2017, pp. 537-561. ● Filmografia indicativa: ● Bringing Up Baby, Susanna, Howard Hawks, 1938 ● Written on the Wind, Come le foglie al vento, Douglas Sirk, 1958 ● La dolce vita, Federico Fellini, 1960 ● L’Avventura, Michelangelo Antonioni, 1960 ● Prima della rivoluzione, Bernardo Bertolucci, 1964 ● Die Hard, Trappola di cristallo, John McTiernan, 1988 ● Mulholland Drive, David Lynch, 2001 ● Twin Peaks, David Lynch e Mark Frost, ABC, 1990-1991 | Showtime, 2017 ● Babel, Alejandro González Iñárritu, 2006 |
6 | L-ART/06 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709130 -
CINEMA ITALIANO
(obiettivi)
L’insegnamento di “Cinema italiano” rientra nell’ambito delle attività formative caratterizzanti del corso di laurea in Dams (percorso “Cinema, televisione e nuovi media”). Si propone di affrontare la storia del cinema italiano secondo una molteplicità di prospettive che riguardano il contesto culturale, le istituzioni economiche e legislative, le forme stilistiche, la riflessione critica e teorica, l’interpretazione dei film, i rapporti del cinema con le altre arti e gli altri media. L’obiettivo è di fornire conoscenze e strumenti metodologici che permettano di misurarsi in maniera critica con la storia del cinema italiano e con l’analisi dei testi filmici.
Canale: A - L
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PARIGI STEFANIA
(programma)
CINEMA ITALIANO. DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SESSANTA
(testi)
Programma: Il corso prende in esame due tra i periodi più significativi nella storia del cinema italiano: il dopoguerra e gli anni Sessanta. La prima parte è dedicata alle teorie, agli autori, alle figure e agli stili più emblematici del neorealismo. Si analizzano le maggiori opere di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Giuseppe De Santis, Pietro Germi. Un risalto particolare viene dato al pensiero e alle pratiche di Cesare Zavattini. Nella seconda parte ci si occupa del cinema d'autore delle vecchie e nuove generazioni degli anni Sessanta: Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Marco Ferreri, Ermanno Olmi, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio. Alla riflessione storico-critica si accompagna l’analisi estetica dei film. TESTI PER L'ESAME: Gian Piero Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (in particolare il III e IV cap.); Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014; Emiliano Morreale, Cinema d'autore degli anni Sessanta, Il Castoro, Milano 2011 (reperibile su https://www.academia.edu/37108751/Cinema_dautore_anni_60) ; scelta di testi sul neorealismo a cura della docente (reperibile, all’inizio del corso, presso la copisteria di Via G. Rocco, n. 11. Gli studenti non frequentanti devono leggere anche Stefania Parigi, Pier Paolo Pasolini. Accattone, Lindau, Torino 2008.
FILMOGRAFIA: Ossessione (1943) di L.Visconti; Paisà (1946) di R. Rossellini; Germania anno zero (1948) di R: Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; La terra trema (1948) di L. Visconti; Riso amaro (1949) di G. De Santis; Miracolo a Milano (1950) di Vittorio De Sica; Il cammino della speranza (1950) di P. Germi; Due soldi di speranza (1951) di R. Castellani; Pane, amore e fantasia (1953) di L. Comencini; Il grido (1957) di M. Antonioni; L’avventura (1960) di Michelangelo Antonioni La dolce vita (1960) di F. Fellini; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; I fidanzati (1963) di E. Olmi; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; I pugni in tasca (1965) di M. Bellocchio; Blow-up (1967) di M. Antonioni; Dillinger è morto (1969) di M. Ferreri. I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. Copie in dvd sono reperibili presso la Biblioteca "Lino Miccichè", Via Ostiense 139.
Canale: M - Z
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UVA CHRISTIAN
(programma)
Il corso prende in esame il periodo che va dal dopoguerra a oggi soffermandosi, nella prima parte, sulle principali tappe che hanno scandito la storia del cinema italiano in termini di film, autori e generi. Nella seconda parte ci si concentrerà invece su un particolare topos, quello della spiaggia, da sempre centrale nell’immaginario nazionale e naturalmente anche nella nostra tradizione cinematografica. Si prenderanno dunque in esame le peculiarità estetiche, narrative, produttive e culturali di alcune opere cinematografiche nelle quali la “condizione balneare” si è fatta occasione privilegiata per indagare i principali mutamenti storici, sociali e antropologici vissuti dal nostro paese in più di mezzo secolo.
(testi)
TESTI
G.P. Brunetta, Guida alla storia del cinema italiano 1905-2003, Einaudi, Torino 2003 (dal cap. III in poi); E. Giacovelli, C’era una volta la commedia all’italiana, Gremese, Roma 2015; F. Montini, V. Zagarrio, Istantanee sul cinema italiano: film, volti, idee del nuovo millennio, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2012; Scelta di testi a cura del docente (reperibile presso la copisteria di Via G. Rocco, n. 11). FILMOGRAFIA Paisà (1946) di R. Rossellini; Ladri di biciclette (1948) di V. De Sica; Domenica d’agosto (1950) di L. Emmer; La spiaggia (1954) di A. Lattuada; Vacanze a Ischia (1957) di M. Camerini; La dolce vita (1960) di F. Fellini; L’avventura (1960) di M. Antonioni; Accattone (1961) di P. P. Pasolini; Il sorpasso (1962) di D. Risi; La voglia matta (1962) di L. Salce; Prima della rivoluzione (1964) di B. Bertolucci; Per un pugno di dollari (1964) di S. Leone; L’ombrellone (1965) di D. Risi; Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di E. Petri; Morte a Venezia (1971) di L. Visconti; Sapore di mare (1983) di C. Vanzina; Ferie d’agosto (1996) di P. Virzì; Le conseguenze dell'amore (2004) di P. Sorrentino; Il principe di Ostia Bronx (2017) di R. Passerini I film verranno mostrati integralmente o parzialmente durante le lezioni. |
12 | L-ART/06 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20706080 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso intende:
• introdurre i concetti base della sociologia della comunicazione, con particolare riferimento alla comunicazione interpersonale; • consolidare le competenze comunicative degli studenti e delle studentesse attraverso la partecipazione a laboratori in aula e ad esercitazioni di gruppo, permettendo loro di migliorare altresì le competenze di team working; • potenziare le capacità di analisi critica attraverso una didattica interattiva e laboratoriale; • far acquisire le competenze necessarie ad evitare forme di comunicazione patologica nella vita quotidiana e favorire pratiche discorsive di tipo “ecologico”.
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TOTA ANNA LISA
(programma)
La prima parte del corso introduce le principali teorie della comunicazione, facendo riferimento alla comunicazione interpersonale. Sono analizzati i rituali dell’interazione, i frames sociali, le regole della conversazione, il rapporto tra comunicazione e identità sociali, le forme patologiche della comunicazione. Un focus specifico sarà dedicato all'analisi delle pratiche discorsive di costruzione sociale della malattia mentale.
(testi)
La seconda parte del corso si concentra sulle rappresentazioni sociali e sui tipi di conoscenza veicolati dai media. In particolare si analizzano le rappresentazioni mediali delle identità di genere, di etnia, di generazione e classe sociale veicolate dai media e dai social media. a) Sherry Turkle (2016), La conversazione necessaria. La forza del dialogo nell'era digitale, Einaudi, Torino (soltanto i capitoli compresi da p. 1 a p. 211).
b) Una dispensa contenente i seguenti articoli e saggi sarà disponibile sul sito www.filcospe.it: 1) Paul Watzlavick, 1988, “Le profezie che si autodeterminano”, in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, pp. 87-104. 2) David Rosenhan, "Essere sani in posti insani", in La realtà inventata, a cura di Paul Watzlawick, Feltrinelli, Milano, 1988, pp. 105-127. 3) Harold Garfinkel, 1967, “Che cos’è l’etnometodologia”, in A. Dal Lago, P.P. Giglioli (a cura di) (1983) , Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 55-87. 4) Harold Garfinkel, 2000, Agnese, Armando, Roma, pp. 47 - 125. 5) David Sudnow, 1965, “L’organizzazione sociale della morte”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 121-143 6) Harvey Sacks, 1972, “Come la polizia valuta la moralità delle persone basandosi sul loro aspetto”, in A. Dal Lago, P. P. Giglioli (a cura di) (1983), Etnometodologia, Il Mulino, Bologna, pp. 177-196. 7) Erving Goffman, 1969, La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna (prefazione – cap. 1 “Rappresentazioni” – cap. 2 “Equipes”), pp. 9-126. 8) Alfred Schütz, 1944, Lo straniero. Un saggio di psicologia sociale, in Simonetta Tabboni (a cura di) (1993), Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano, Angeli, pp. 127-143. 9) Stuart Hall, 1980, "Codifica e decodifica", in Tele-visioni, A. Marinelli e G. Fatell ( cura di) (2000), Meltemi, Roma, pp. 67-84. Approfondimenti consigliati, ma non obbligatori ai fini dell’esame: 1) Paul Watzlavick et all., 1971, Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, cap. 1 “Presupposti teorici”, cap. 2 “Tentativo di fissare alcuni assiomi della comunicazione” e cap. 3 “La comunicazione patologica”, pp. 13-111. 2) Georg Simmel, 1903, Le metropoli e la vita dello spirito, Armando, Roma, pp. 35-57. 3) Anna Lisa Tota (a cura di), 2008, Gender e media. Verso un immaginario sostenibile, Roma, Meltemi. |
6 | SPS/08 | 36 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705270 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli obiettivi della prova finale consistono nel favorire lo sviluppo della capacità degli studenti di produrre un elaborato critico attraverso la consultazione di fonti primarie e secondarie di natura testuale e/o audiovisiva.
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6 | 36 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710328 -
TEATRO, SPETTACOLO, PERFORMANCE
(obiettivi)
L’insegnamento intende trasmettere allo studente gli strumenti di conoscenza sia storica che teorica degli aspetti artistici, materiali, sociali e relazionali del teatro, intesi anche nel senso più largo delle dimensioni performative del comportamento umano. L’obiettivo centrale è una conoscenza ampia e documentata del presente e del passato delle arti sceniche, orientato a mettere in condizione lo studente di attivare processi di ricerca, iniziative di ricognizione e di organizzazione pratica nella sfera creativa delle art performative. La prima parte del corso consiste nello studio di testi, fenomeni, profili e processi che nel XX secolo hanno allargato la nozione di teatro e trasformato tradizioni, mestieri, valori, concetti e termini del fare teatro. Nella parte finale vengono condivisi maeriali documentari sul teatro contemporaneo e organizzati incontri per orientare lo studente nelle pratiche contemporanee del suo contesto culturale.
Canale: A - L
Canale: M - Z
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12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |