Docente
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ZAGARRIO VITO
(programma)
Il corso intende ragionare sulla cultura visuale del nuovo millennio, identificando alcune tracce che interagiscono tra loro e segnalano le sperimentazioni estetiche contemporanee, sia sul terreno del film mainstream che su quello del cinema “d’autore”. Categorie, d’altronde, quella dell’Autore e del cinema “commerciale” che sono state ampiamente ridiscusse. Il modulo propone, riprendendo il titolo di un recente libro di Andrea Rabbito, alcuni percorsi alla ricerca di qualche indizio capace di spiegare la grande rivoluzione in atto nelle arti visive, in un cinema sempre più “espanso” dove vecchie categorie e classificazioni hanno sempre meno senso.
Alcuni di questi percorsi sono “Le logiche del videogame e l’estetica postmediale contemporanea”, “le immagini nella rete”, “il 3D e la VR”, “la serialità televisiva statunitense”, “il cinema intensificato”, “l’universo della surveillance”, “il cinema neo-neo barocco complementare a una nostalgia per l’analogico”, “il cinema digitale-resistenziale, low budget e antisistema. Il “fuori norma”.
Queste tendenze, tra le molte strategie del presente, vanno colte nel contesto di una più generale forbice tra high definition e low definition, tra cinema mainstream e cinema di nicchia, entrambi caratterizzati da una implosione del sistema narrativo e da un desiderio di sperimentazione portato dal modo di produzione o dai testi filmici.
Gli studenti sono tenuti a seguire i lavori del convegno “Dallo spettacolo all’entertainment. Cinema, media e forme del coinvolgimento dalla modernità a oggi”, XXIV Convegno Internazionale di Studi Cinematografici, Roma, 22–23 novembre 2018, e il relativo evento di apertura (21 novembre) presso il Teatro Palladium.
(testi)
Andrea Rabbito (a cura di), La cultura visuale del Ventunesimo secolo, Milano, Meltemi, 2018
Federica Pellegrini, Entrare nel contemporaneo, La lezione di 24, Lost e FlashForward, Roma, Bulzoni, 2015
Dispensa a cura del docente (disponibile in copisteria in Via Giulio Rocco)
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