Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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22902246 -
TIROCINIO/STAGE 4 CFU LM 85-57
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902236 -
ANTROPOLOGIA DELLA COMPLESSITA' 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE LA COMPLESSITÀ COME PARADIGMA CULTURALE E MODELLO DI CONOSCENZA. SARÀ SVILUPPATO SECONDO PERCORSI CHE CONSENTONO DI FOCALIZZARE NODI CONCETTUALI COME PENSIERO METICCIO, TRAFFICO DELLE CULTURE, DELOCALIZZAZIONE E DETERRITORIALIZZAZIONE, TRANSNAZIONALITÀ, CREOLIZZAZIONE, NUOVE FORME DI IDENTITÀ, NUOVI LUOGHI DI FORMAZIONE. LA REALTÀ CULTURALE DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLE NUOVE FORME DI CITTADINANZA PLANETARIA RICHIEDONO NUOVE INTERPRETAZIONI DELLA CULTURA E ADEGUATE MODALITÀ MENTALI PER COMPRENDERE LA COMPLESSITÀ DELLA CULTURA DELLE CONTAMINAZIONI NELLA RELAZIONE TRA INDIVIDUALISMO E COMUNITARISMO E PER PORLA COME NUOVO PRINCIPIO EDUCATIVO.
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POMPEO FRANCESCO
( programma)
IL CORSO PROPONE UNA RICOGNIZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELL’ANTROPOLOGIA CRITICA DI TEMI E PROBLEMI LEGATI ALLA COMPLESSITÀ CONTEMPORANEA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE REALTÀ DEL METISSAGE. VERRANNO APPROFONDITE LE RELAZIONI TRA DINAMICHE DI POTERE E CULTURA, LE PROBLEMATICHE DELLA RICERCA ETNOGRAFICA E LE ATTUALI DINAMICHE DI ETNICIZZAZIONE – IN RELAZIONE ALLE REALTÀ MIGRATORIE.
( testi)
1) POMPEO, F., A CURA, 2012, ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CRITICA, ROMA, METI
2) POMPEO F., A CURA, 2012, PAESAGGI DELL’ESCLUSIONE. POLITICHE DEGLI SPAZI, RE-INDIGENIZZAZIONE E ALTRE MALATTIE DEL TERRITORIO ROMANO, TORINO, UTET .
3)PRIORI A. 2012, ROMER PROBASHI. RETI SOCIALI E ITINERARI TRANSNAZIONALI BANGLADESI A ROMA, ROMA, METI.
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M-DEA/01
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902236 -
ANTROPOLOGIA DELLA COMPLESSITA' 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE LA COMPLESSITÀ COME PARADIGMA CULTURALE E MODELLO DI CONOSCENZA. SARÀ SVILUPPATO SECONDO PERCORSI CHE CONSENTONO DI FOCALIZZARE NODI CONCETTUALI COME PENSIERO METICCIO, TRAFFICO DELLE CULTURE, DELOCALIZZAZIONE E DETERRITORIALIZZAZIONE, TRANSNAZIONALITÀ, CREOLIZZAZIONE, NUOVE FORME DI IDENTITÀ, NUOVI LUOGHI DI FORMAZIONE. LA REALTÀ CULTURALE DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLE NUOVE FORME DI CITTADINANZA PLANETARIA RICHIEDONO NUOVE INTERPRETAZIONI DELLA CULTURA E ADEGUATE MODALITÀ MENTALI PER COMPRENDERE LA COMPLESSITÀ DELLA CULTURA DELLE CONTAMINAZIONI NELLA RELAZIONE TRA INDIVIDUALISMO E COMUNITARISMO E PER PORLA COME NUOVO PRINCIPIO EDUCATIVO.
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POMPEO FRANCESCO
( programma)
IL CORSO PROPONE UNA RICOGNIZIONE DAL PUNTO DI VISTA DELL’ANTROPOLOGIA CRITICA DI TEMI E PROBLEMI LEGATI ALLA COMPLESSITÀ CONTEMPORANEA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE REALTÀ DEL METISSAGE. VERRANNO APPROFONDITE LE RELAZIONI TRA DINAMICHE DI POTERE E CULTURA, LE PROBLEMATICHE DELLA RICERCA ETNOGRAFICA E LE ATTUALI DINAMICHE DI ETNICIZZAZIONE – IN RELAZIONE ALLE REALTÀ MIGRATORIE.
( testi)
1) POMPEO, F., A CURA, 2012, ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CRITICA, ROMA, METI
2) POMPEO F., A CURA, 2012, PAESAGGI DELL’ESCLUSIONE. POLITICHE DEGLI SPAZI, RE-INDIGENIZZAZIONE E ALTRE MALATTIE DEL TERRITORIO ROMANO, TORINO, UTET .
3)PRIORI A. 2012, ROMER PROBASHI. RETI SOCIALI E ITINERARI TRANSNAZIONALI BANGLADESI A ROMA, ROMA, METI.
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M-DEA/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902238 -
STORIA DELLA PACE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RIPERCORRERE LA STORIA DELL’ETÀ CONTEMPORANEA, PROPONENDONE UNA RILETTURA NON PIÙ SCANDITA UNICAMENTE DA GUERRE E CONFLITTI MA INCENTRATA SUI MUTAMENTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI CHE LA PACE PERMETTE, STIMOLA E PRESERVA. IL CORSO MIRA ANCHE A FORNIRE INFORMAZIONI SUI CONTENUTI E SUI METODI DEL FILONE DI STUDIO CHIAMATO PEACE RESEARCH.
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CASULA CARLO FELICE
( programma)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RIPERCORRERE LA STORIA DELL’ETÀ CONTEMPORANEA, PROPONENDONE UNA RILETTURA NON PIÙ SCANDITA UNICAMENTE DA GUERRE E CONFLITTI MA INCENTRATA SUI MUTAMENTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI CHE LA PACE PERMETTE, STIMOLA E PRESERVA. IL CORSO MIRA ANCHE A FORNIRE INFORMAZIONI SUI CONTENUTI E SUI METODI DEL FILONE DI STUDIO CHIAMATO PEACE RESEARCH. IL CORSO SI PROPONE INFINE DI OFFRIRE UNA CONOSCENZA CRITICA SUI FONDAMENTI RELIGIOSI, POLITICI E IDEOLOGICI DEL PACIFISMO E DEI MOVIMENTI PER LA PACE. IL CORSO PRENDE IN ESAME INIZIALMENTE L’ANTINOMIA PACE-GUERRA COME CONNOTAZIONE PECULIARE DELLA MODERNITÀ CONTEMPORANEA. RIVISITA LE ELABORAZIONI CHE A PARTIRE DAL SETTECENTO VENGONO PROPOSTE IN AMBITO FILOSOFICO E POLITICO, LE COSTRUZIONI LETTERARIE E LE INTERPRETAZIONI CINEMATOGRAFICHE. SI TRACCIA UN QUADRO D’INSIEME DEI GRUPPI DICHIARATAMENTE PACIFISTI E DEI MOVIMENTI SOCIALISTI O DI ISPIRAZIONE RELIGIOSA (CRISTIANESIMO, INDUISMO, BUDDISMO ECC.) CHE NELL’OTTOCENTO E NEL NOVECENTO HANNO ASSUNTO LA PACE COME IDEALE IDENTITARIO. SI ANALIZZA, INFINE, COME LA PACE SIA DIVENTATA PRINCIPIO ISPIRATORE E FONDANTE IN MOLTE DELLE COSTITUZIONI POST-BELLICHE E FINALITÀ ISTITUZIONALE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE.
( testi)
1. C. F. CASULA, NOVECENTO. IL SECOLO DELLE ANTINOMIE. ANICIA, ROMA 2011 2. C.F. CASULA, L. AZARA, UNESCO 1945-2005. UN’UTOPIA NECESSARIA, CITTÀ APERTA, TROINA 2005 3. C. F. CASULA, LA CHIESA TRA GUERRA E PACE. DOTTRINA, POLITICA E MODERNITÀ DA LEONE XIII A GIOVANNI XXIII, LIBERAL EDIZIONI, ROMA 2005
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M-STO/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902240 -
STORIA DELLE IDEE E DEL PENSIERO FILOSOFICO 6 CFU LM 85
(obiettivi)
CONOSCERE LE LINEE DI SVILUPPO DEL PENSIERO FILOSOFICO E LA GENESI DELLE IDEE CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’ELABORAZIONE DI MODELLI E TEORIE EDUCATIVE RICONOSCERE LA GENESI DELLE PRINCIPALI PROBLEMATICHE FILOSOFICHE, NONCHÉ IL LEGAME CON LE TRADIZIONI CULTURALI, IN VISTA DI UN’INTERPRETAZIONE CRITICA DI MODELLI E PRATICHE EDUCATIVE ESSERE IN GRADO DI ANALIZZARE UN AMBIENTE EDUCATIVO DAL PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO, CULTURALE E FILOSOFICO COMPRENDERE LA DIMENSIONE FILOSOFICA DEI RAPPORTI TRA LE DIFFERENTI TRADIZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLE RELIGIOSE, ALLE CULTURE E AI LINGUAGGI
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RUSSO MARIA TERESA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE, NEL CONTESTO DELLE NOZIONI DI MODERNITÀ E DI POSTMODERNITÀ E IN CHIAVE PEDAGOGICA, IL MODELLO RELAZIONALE INDIVIDUALISTA E UTILITARISTA, CONTRAPPONENDOVI IL MODELLO DEL DONO E DELLA GRATUITÀ, METTENDO IN EVIDENZA COME ESSO TROVA UN’ESPRESSIONE PRIVILEGIATA NELLA CATEGORIA DELLA FESTA.
1. LE CATEGORIE DI MODERNITÀ E DI POSTMODERNITÀ 2. IL MODELLO ETICO E RELAZIONALE INDIVIDUALISTA: GENESI E CARATTERISTICHE 3. IL MODELLO ETICO E RELAZIONALE UTILITARISTA: GENESI E CARATTERISTICHE 3. LA RISCOPERTA DEL DONO E DELLA GRATUITÀ 4. LA CATEGORIA DELLA FESTA E LE SUE TRASFORMAZIONI
( testi)
• F. BREZZI - M. T. RUSSO, OLTRE LA SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI. TEORIA E PRATICA DEL DONO, BOLLATI BORINGHIERI, TORINO 2011 (ESCLUSO CAPITOLI 1 E 3) • C. TAYLOR, IL DISAGIO DELLA MODERNITÀ, LATERZA, ROMA-BARI 1999 • J. PIEPER, SINTONIA CON IL MONDO. UNA TEORIA SULLA FESTA, CANTAGALLI 2009 • F. RUSSO, LA FESTA. UNA RIFLESSIONE ANTROPOLOGICA, LADOLFI, NOVARA 2013
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M-FIL/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902238 -
STORIA DELLA PACE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RIPERCORRERE LA STORIA DELL’ETÀ CONTEMPORANEA, PROPONENDONE UNA RILETTURA NON PIÙ SCANDITA UNICAMENTE DA GUERRE E CONFLITTI MA INCENTRATA SUI MUTAMENTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI CHE LA PACE PERMETTE, STIMOLA E PRESERVA. IL CORSO MIRA ANCHE A FORNIRE INFORMAZIONI SUI CONTENUTI E SUI METODI DEL FILONE DI STUDIO CHIAMATO PEACE RESEARCH.
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CASULA CARLO FELICE
( programma)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RIPERCORRERE LA STORIA DELL’ETÀ CONTEMPORANEA, PROPONENDONE UNA RILETTURA NON PIÙ SCANDITA UNICAMENTE DA GUERRE E CONFLITTI MA INCENTRATA SUI MUTAMENTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI CHE LA PACE PERMETTE, STIMOLA E PRESERVA. IL CORSO MIRA ANCHE A FORNIRE INFORMAZIONI SUI CONTENUTI E SUI METODI DEL FILONE DI STUDIO CHIAMATO PEACE RESEARCH. IL CORSO SI PROPONE INFINE DI OFFRIRE UNA CONOSCENZA CRITICA SUI FONDAMENTI RELIGIOSI, POLITICI E IDEOLOGICI DEL PACIFISMO E DEI MOVIMENTI PER LA PACE. IL CORSO PRENDE IN ESAME INIZIALMENTE L’ANTINOMIA PACE-GUERRA COME CONNOTAZIONE PECULIARE DELLA MODERNITÀ CONTEMPORANEA. RIVISITA LE ELABORAZIONI CHE A PARTIRE DAL SETTECENTO VENGONO PROPOSTE IN AMBITO FILOSOFICO E POLITICO, LE COSTRUZIONI LETTERARIE E LE INTERPRETAZIONI CINEMATOGRAFICHE. SI TRACCIA UN QUADRO D’INSIEME DEI GRUPPI DICHIARATAMENTE PACIFISTI E DEI MOVIMENTI SOCIALISTI O DI ISPIRAZIONE RELIGIOSA (CRISTIANESIMO, INDUISMO, BUDDISMO ECC.) CHE NELL’OTTOCENTO E NEL NOVECENTO HANNO ASSUNTO LA PACE COME IDEALE IDENTITARIO. SI ANALIZZA, INFINE, COME LA PACE SIA DIVENTATA PRINCIPIO ISPIRATORE E FONDANTE IN MOLTE DELLE COSTITUZIONI POST-BELLICHE E FINALITÀ ISTITUZIONALE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE.
( testi)
1. C. F. CASULA, NOVECENTO. IL SECOLO DELLE ANTINOMIE. ANICIA, ROMA 2011 2. C.F. CASULA, L. AZARA, UNESCO 1945-2005. UN’UTOPIA NECESSARIA, CITTÀ APERTA, TROINA 2005 3. C. F. CASULA, LA CHIESA TRA GUERRA E PACE. DOTTRINA, POLITICA E MODERNITÀ DA LEONE XIII A GIOVANNI XXIII, LIBERAL EDIZIONI, ROMA 2005
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M-STO/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902240 -
STORIA DELLE IDEE E DEL PENSIERO FILOSOFICO 6 CFU LM 85
(obiettivi)
CONOSCERE LE LINEE DI SVILUPPO DEL PENSIERO FILOSOFICO E LA GENESI DELLE IDEE CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’ELABORAZIONE DI MODELLI E TEORIE EDUCATIVE RICONOSCERE LA GENESI DELLE PRINCIPALI PROBLEMATICHE FILOSOFICHE, NONCHÉ IL LEGAME CON LE TRADIZIONI CULTURALI, IN VISTA DI UN’INTERPRETAZIONE CRITICA DI MODELLI E PRATICHE EDUCATIVE ESSERE IN GRADO DI ANALIZZARE UN AMBIENTE EDUCATIVO DAL PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO, CULTURALE E FILOSOFICO COMPRENDERE LA DIMENSIONE FILOSOFICA DEI RAPPORTI TRA LE DIFFERENTI TRADIZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLE RELIGIOSE, ALLE CULTURE E AI LINGUAGGI
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RUSSO MARIA TERESA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE, NEL CONTESTO DELLE NOZIONI DI MODERNITÀ E DI POSTMODERNITÀ E IN CHIAVE PEDAGOGICA, IL MODELLO RELAZIONALE INDIVIDUALISTA E UTILITARISTA, CONTRAPPONENDOVI IL MODELLO DEL DONO E DELLA GRATUITÀ, METTENDO IN EVIDENZA COME ESSO TROVA UN’ESPRESSIONE PRIVILEGIATA NELLA CATEGORIA DELLA FESTA.
1. LE CATEGORIE DI MODERNITÀ E DI POSTMODERNITÀ 2. IL MODELLO ETICO E RELAZIONALE INDIVIDUALISTA: GENESI E CARATTERISTICHE 3. IL MODELLO ETICO E RELAZIONALE UTILITARISTA: GENESI E CARATTERISTICHE 3. LA RISCOPERTA DEL DONO E DELLA GRATUITÀ 4. LA CATEGORIA DELLA FESTA E LE SUE TRASFORMAZIONI
( testi)
• F. BREZZI - M. T. RUSSO, OLTRE LA SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI. TEORIA E PRATICA DEL DONO, BOLLATI BORINGHIERI, TORINO 2011 (ESCLUSO CAPITOLI 1 E 3) • C. TAYLOR, IL DISAGIO DELLA MODERNITÀ, LATERZA, ROMA-BARI 1999 • J. PIEPER, SINTONIA CON IL MONDO. UNA TEORIA SULLA FESTA, CANTAGALLI 2009 • F. RUSSO, LA FESTA. UNA RIFLESSIONE ANTROPOLOGICA, LADOLFI, NOVARA 2013
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M-FIL/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902244 -
LINGUA, CULTURA E ISTITUZIONE DEI PAESI IN LINGUA INGLESE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL PERCORSO FORMATIVO SI PREFIGGE DI FAR ACQUISIREUNA COMPETENZA COMUNICATIVA DELLA LINGUA INGLESE DI LIVELLO INTERMEDIATE/UPPER-INTERMEDIATE ,CORRISPONDENTE GLOBALMENTE AL LIVELLO B1/B2 DEL QUADRO COMUNE DI RIFERIMENTO EUROPEO. LE ABILITÀ PER TALE LIVELLO SONO DESCRITTE NEL SITO WEB DELPORTFOLIO LINGUISTICO EUROPEO HTTP://WWW.COE.INT/PORTFOLIO
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DE PETRIS CARLA
( programma)
PREMESSO CHE UN CORSO DI LINGUA A LIVELLO DI LAUREA MAGISTRALE COMPORTA CAPACITÀ DI ANALISI CULTURALE OLTRE CHE LINGUISTICA, È STATO ADOTTATO UN TESTO CHE RACCOGLIE DOCUMENTI RAPPRESENTATIVI DEL DIBATTITO SULLA CULTURA INGLESE DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL MONDO CONTEMPORANEO, DI CUI È PREVISTA L’ANALISI LINGUISTICO STILISTICA ACCANTO A QUELLA SOCIOCULTURALE. PER AIUTARE GLI STUDENTI A COMPRENDERE E DECODIFICARE TESTI CHE PRESENTANO TERMINI, ESPRESSIONI, STRUTTURE SINTATTICHE E MODALITÀ DISCORSIVE INDIVIDUABILI CON GRANDE FREQUENZA NELLA LINGUA INGLESE SPECIALISTICA (LSP) UTILIZZATA NELLE SCIENZE UMANE DELLA PSICOLOGIA E DELLA PEDAGOGIA È STATO ADOTTATO UNO SPECIFICO TESTO DI BASE.
( testi)
** TESTO DI APPROFONDIMENTO CULTURALE: C. PAGETTI, O. PALUSCI, THE SHAPE OF A CULTURE – IL DIBATTITO SULLA CULTURA INGLESE DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL MONDO CONTEMPORANEO, CAROCCI, ROMA, ULTIMA EDIZIONE. ** TESTO DI BASE: ROBERTA FACCHINETTI, ANNA BELLADELLI, ENGLISH FOR EDUCATORS, CEDAM, PADOVA, 2011. ** TESTI DI CONSULTAZIONE: DIZIONARI BILINGUE CONSIGLIATI: IL NUOVO DIZIONARIO HAZON GARZANTI , NUOVA EDIZIONE, F.PICCHI, GRANDE DIZIONARIO INGLESE-ITALIANO/ITALIANO-INGLESE, HOEPLI. – DIZIONARI MONOLINGUE CONSIGLIATI: MACMILLAN ENGLISH DICTIONARY FOR ADVANCED LEARNERS OXFORD ADVANCED LEARNER’S ENGLISH DICTIONARY, COLLINS COBUILD ADVANCED LEARNER’S ENGLISH DICTIONARY
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L-LIN/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM 85 - (visualizza)
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22902244 -
LINGUA, CULTURA E ISTITUZIONE DEI PAESI IN LINGUA INGLESE 6 CFU LM 85
(obiettivi)
IL PERCORSO FORMATIVO SI PREFIGGE DI FAR ACQUISIREUNA COMPETENZA COMUNICATIVA DELLA LINGUA INGLESE DI LIVELLO INTERMEDIATE/UPPER-INTERMEDIATE ,CORRISPONDENTE GLOBALMENTE AL LIVELLO B1/B2 DEL QUADRO COMUNE DI RIFERIMENTO EUROPEO. LE ABILITÀ PER TALE LIVELLO SONO DESCRITTE NEL SITO WEB DELPORTFOLIO LINGUISTICO EUROPEO HTTP://WWW.COE.INT/PORTFOLIO
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DE PETRIS CARLA
( programma)
PREMESSO CHE UN CORSO DI LINGUA A LIVELLO DI LAUREA MAGISTRALE COMPORTA CAPACITÀ DI ANALISI CULTURALE OLTRE CHE LINGUISTICA, È STATO ADOTTATO UN TESTO CHE RACCOGLIE DOCUMENTI RAPPRESENTATIVI DEL DIBATTITO SULLA CULTURA INGLESE DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL MONDO CONTEMPORANEO, DI CUI È PREVISTA L’ANALISI LINGUISTICO STILISTICA ACCANTO A QUELLA SOCIOCULTURALE. PER AIUTARE GLI STUDENTI A COMPRENDERE E DECODIFICARE TESTI CHE PRESENTANO TERMINI, ESPRESSIONI, STRUTTURE SINTATTICHE E MODALITÀ DISCORSIVE INDIVIDUABILI CON GRANDE FREQUENZA NELLA LINGUA INGLESE SPECIALISTICA (LSP) UTILIZZATA NELLE SCIENZE UMANE DELLA PSICOLOGIA E DELLA PEDAGOGIA È STATO ADOTTATO UNO SPECIFICO TESTO DI BASE.
( testi)
** TESTO DI APPROFONDIMENTO CULTURALE: C. PAGETTI, O. PALUSCI, THE SHAPE OF A CULTURE – IL DIBATTITO SULLA CULTURA INGLESE DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL MONDO CONTEMPORANEO, CAROCCI, ROMA, ULTIMA EDIZIONE. ** TESTO DI BASE: ROBERTA FACCHINETTI, ANNA BELLADELLI, ENGLISH FOR EDUCATORS, CEDAM, PADOVA, 2011. ** TESTI DI CONSULTAZIONE: DIZIONARI BILINGUE CONSIGLIATI: IL NUOVO DIZIONARIO HAZON GARZANTI , NUOVA EDIZIONE, F.PICCHI, GRANDE DIZIONARIO INGLESE-ITALIANO/ITALIANO-INGLESE, HOEPLI. – DIZIONARI MONOLINGUE CONSIGLIATI: MACMILLAN ENGLISH DICTIONARY FOR ADVANCED LEARNERS OXFORD ADVANCED LEARNER’S ENGLISH DICTIONARY, COLLINS COBUILD ADVANCED LEARNER’S ENGLISH DICTIONARY
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L-LIN/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM85 - (visualizza)
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22902252 -
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI 6 CFU
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI HA LO SCOPO DI PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE RELATIVE AI PROCESSI PSICOLOGICO SOCIALI CHE REGOLANO L’INTERAZIONE TRA LE PERSONE ALL’INTERNO DEI GRUPPI E LE RELAZIONI INTERGRUPPI NEI CONTESTI DI VITA. IL CORSO INTENDE CONOSCENZE AVANZATE TEORICHE E APPLICATIVE IN RELAZIONE AL FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI SOCIALI, CON RIFERIMENTO SIA AGLI STUDI CLASSICI DI QUESTA DISCIPLINE SIA ALLE TENDENZE PIÙ RECENTI DELLA RICERCA IN QUESTO CAMPO.
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MARICCHIOLO FRIDANNA
( programma)
I cvontenuti del corso saranno i seguenti: LE PROSPETTIVE TEORICHE PER LO STUDIO DEI GRUPPI IN PSICOLOGIA SOCIALE; RUOLI, NORME SOCIALI, STATUS E FUNZIONI NEI GRUPPI; LE DINAMICHE DI GRUPPO; POTERE E LEADERSHIP NEI GRUPPI; L’INTERAZIONE SOCIALE INTERGRUPPO NEI CONTESTI DI VITA QUOTIDIANA; LE RELAZIONI INTER-GRUPPI; I PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE SOCIALE E L’IDENTITÀ SOCIALE; LA COMUNICAZIONE E I PROCESSI DI INFLUENZA SOCIALE NEI GRUPPI. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NEI DIVERSI AMBITI DELLA VITA SOCIALE.
( testi)
1) BROWN. Psicologia sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna.2) BONAIUTO, MARICCHIOLO. Comunicazione non verbale. Seconda Edizione. 2009. Carocci Editore, Roma.3) Un articolo di ricerca a scelta tra il seguente elenco.:- Mauro, R. (2010). La condivisione delle informazioni nelle decisioni di gruppo. Psicologia Sociale, 3, 463-472.- Pagliaro, S., Ellemers, N., Barreto, M., & Leach, C. W. (2010). Strategie (individuali vs. collettive) di gestione dell’identità sociale: il ruolo delle norme di gruppo e del profitto personale. Psicologia Sociale, 3, 387-402.- Trentin, R. & Monaci. M. G. (2009). Emozioni reciproche intergruppo: cosa proviamo noi e cosa pensiamo che provino loro. Psicologia Sociale, 3, 381-406.- Sassenberg, K. Matschke, C., & Scholl, A. (2011). The impact of discrepancies from ingroup norms on group members’ well-being and motivation European Journal of Social Psychology, 41, 886–897- Maricchiolo, F., Livi, S. Bonaiuto, M. & Gnisci, A. (2011). Hand gestures and perceived influence in small group interaction. Spanish, Journal of Psychology, 14, 755-764.
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M-PSI/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico A SCELTA LM85 - (visualizza)
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22902252 -
PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI 6 CFU
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA SOCIALE DEI GRUPPI HA LO SCOPO DI PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE RELATIVE AI PROCESSI PSICOLOGICO SOCIALI CHE REGOLANO L’INTERAZIONE TRA LE PERSONE ALL’INTERNO DEI GRUPPI E LE RELAZIONI INTERGRUPPI NEI CONTESTI DI VITA. IL CORSO INTENDE CONOSCENZE AVANZATE TEORICHE E APPLICATIVE IN RELAZIONE AL FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI SOCIALI, CON RIFERIMENTO SIA AGLI STUDI CLASSICI DI QUESTA DISCIPLINE SIA ALLE TENDENZE PIÙ RECENTI DELLA RICERCA IN QUESTO CAMPO.
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MARICCHIOLO FRIDANNA
( programma)
I cvontenuti del corso saranno i seguenti: LE PROSPETTIVE TEORICHE PER LO STUDIO DEI GRUPPI IN PSICOLOGIA SOCIALE; RUOLI, NORME SOCIALI, STATUS E FUNZIONI NEI GRUPPI; LE DINAMICHE DI GRUPPO; POTERE E LEADERSHIP NEI GRUPPI; L’INTERAZIONE SOCIALE INTERGRUPPO NEI CONTESTI DI VITA QUOTIDIANA; LE RELAZIONI INTER-GRUPPI; I PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE SOCIALE E L’IDENTITÀ SOCIALE; LA COMUNICAZIONE E I PROCESSI DI INFLUENZA SOCIALE NEI GRUPPI. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NEI DIVERSI AMBITI DELLA VITA SOCIALE.
( testi)
1) BROWN. Psicologia sociale dei gruppi, Il Mulino, Bologna.2) BONAIUTO, MARICCHIOLO. Comunicazione non verbale. Seconda Edizione. 2009. Carocci Editore, Roma.3) Un articolo di ricerca a scelta tra il seguente elenco.:- Mauro, R. (2010). La condivisione delle informazioni nelle decisioni di gruppo. Psicologia Sociale, 3, 463-472.- Pagliaro, S., Ellemers, N., Barreto, M., & Leach, C. W. (2010). Strategie (individuali vs. collettive) di gestione dell’identità sociale: il ruolo delle norme di gruppo e del profitto personale. Psicologia Sociale, 3, 387-402.- Trentin, R. & Monaci. M. G. (2009). Emozioni reciproche intergruppo: cosa proviamo noi e cosa pensiamo che provino loro. Psicologia Sociale, 3, 381-406.- Sassenberg, K. Matschke, C., & Scholl, A. (2011). The impact of discrepancies from ingroup norms on group members’ well-being and motivation European Journal of Social Psychology, 41, 886–897- Maricchiolo, F., Livi, S. Bonaiuto, M. & Gnisci, A. (2011). Hand gestures and perceived influence in small group interaction. Spanish, Journal of Psychology, 14, 755-764.
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M-PSI/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico ULTERIORI INSEGNAMENTI A SCELTA LM85 - (visualizza)
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22902270 -
LABORATORIO METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI E COMPETENZE IN USCITA
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: MODULO ISTITUZIONALE, MODULO DI APPROFONDIMENTO; SEMINARI ED ELABORAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER PERSEGUIRE I SEGUENTI OBIETTIVI:
• FORNIRE I CONCETTI FONDAMENTALI E IL QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO DELLE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN RELAZIONE, DA UN LATO, A DISCIPLINE QUALI LA PEDAGOGIA, LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA E LA SOCIOLOGIA, ESTESE ALLE TEORIE EPISTEMOLOGICHE E METODOLOGICHE DIDATTICHE EFFICACI ALL’APPROCCIO EDUCATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E, DALL’ALTRO, A MATERIE SPECIALISTICHE RIGUARDANTI LO SVILUPPO DI COMPETENZE DI DIAGNOSI, PROGETTAZIONE, EROGAZIONE, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E COORDINAMENTO DI INTERVENTI E PROGETTI FORMATIVI. LO STUDIO DELLE DISCIPLINE, DELLE PRATICHE E DEGLI STRUMENTI CHE HANNO ACCOMPAGNATO L’EVOLUZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE VIENE CONSIDERATO IN RELAZIONE A QUELLE CARATTERISTICHE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY CHE ESERCITANO UNA MAGGIORE INFLUENZA SULLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, IN PARTICOLARE, LA GRANDE DIFFUSIONE DELLE ICT E DEI MODELLI E-LEARNING DI FORMAZIONE.
• FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI, INTERPRETATIVI E METODOLOGICI NECESSARI PER POTER PROGETTARE, SULLA BASE DELLE TRASFORMAZIONI AVVENUTE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, DEI MODELLI DI FORMAZIONE DA EROGARE IN MODALITÀ ON-LINE E BLENDED LEARNING. GLI STUDENTI IMPARERANNO, IN PRIMO LUOGO, A COSTRUIRE DELLE UNITÀ FORMATIVE MULTIMEDIALI PER LA FORMAZIONE ON-LINE ED, IN SECONDO LUOGO, A PROGETTARE SISTEMI FLESSIBILI DI FORMAZIONE CAPACI DI PREVEDERE E DI INTEGRARE LA MODALITÀ REMOTA CON MOMENTI DI INCONTRO IN PRESENZA. LA DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE ON-LINE E BLENDED LEARNING AVVIENE IN RIFERIMENTO AL PARADIGMA DELLA DIDATTICA COSTRUTTIVISTA; A PARTIRE DA TALE PROSPETTIVA, SI MUOVE DAL RICONOSCIMENTO DI UN RUOLO ESSENZIALE AL SOGGETTO IN FORMAZIONE QUALE PROTAGONISTA, DEL PROPRIO PROCESSO DI APPRENDIMENTO, ED ARTEFICE DELLA COSTRUZIONE DEL SUO SISTEMA DI CONOSCENZE. L’APPROCCIO BLENDED LEARNING CONSENTE ALTRESÌ DI RECUPERARE, ACCANTO ALLE MODALITÀ DI APPRENDIMENTO E DI INSEGNAMENTO ON-LINE, I MOMENTI ESSENZIALI DELLA FORMAZIONE E DEL CONFRONTO IN PRESENZA.
• SVILUPPARE UNA CAPACITÀ DI ANALISI CRITICA IN MERITO ALLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IN RIFERIMENTO AD ALCUNI CONCETTI CHE APPAIONO FONDAMENTALI PER COMPRENDERE I MODELLI E GLI STRUMENTI CHE CARATTERIZZANO ATTUALMENTE LE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. IN UNA PROSPETTIVA GENERALE, QUESTI CONCETTI VENGONO AFFRONTATI IN RIFERIMENTO ALLE POLITICHE EUROPEE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E LA DIFFUSIONE DI PRATICHE FORMATIVE CHE CONSENTANO AI CITTADINI DI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA FLESSIBILITÀ E DEI RAPIDI MUTAMENTI DEL MERCATO DEL LAVORO. PIÙ SPECIFICAMENTE, QUESTI CONCETTI RIGUARDANO IL LIFELONG LEARNING ED IL LIFEWIDE LEARNING; LE COMPETENZE E LE META-COMPETENZE, LA CAPACITÀ DI APPRENDERE E DI ‘APPRENDERE AD APPRENDERE’, L’E-LEARNING, LA FORMAZIONE ON-LINE E BLENDED LEARNING, IL CONCETTO DI FORMAZIONE RIFLESSIVA VALE A DIRE DI UNA FORMAZIONE CHE È CONTINUAMENTE COSTRETTA A RIVEDERE I SUOI MODELLI ED I SUOI STRUMENTI PERCHÉ È COSTRETTA CONFRONTARSI CON UNA SOCIETÀ IN CONTINUA TRASFORMAZIONE. LO SCOPO È QUELLO DI ARRIVARE AD UNA DEFINIZIONE DEI MODELLI E DELLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE COME INSIEME DI “STRUMENTI GRAZIE AI QUALI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY”; VALE A DIRE COME INSIEME DI CONOSCENZE E DI STRUMENTI FLESSIBILI GRAZIE AI QUALI L’INDIVIDUO PUÒ ADATTARSI E RIADATTARSI CONTINUAMENTE ALLE ESIGENZE ED ALLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL SUO CONTESTO LAVORATIVO E SOCIALE DI RIFERIMENTO
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PEPE DUNIA
( programma)
IL LABORATORIO DI METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE INTENDE FORNIRE AGLI STUDENTI LA CONOSCENZA DEI CONCETTI E DEI METODI FONDAMENTALI DELLE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN RELAZIONE A QUELLE CARATTERISTICHE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY CHE ESERCITANO UNA MAGGIORE INFLUENZA SUI PARADIGMI STESSI DELLA FORMAZIONE: IN PARTICOLARE, LA GRANDE DIFFUSIONE DELLE ICT E DEI MODELLI DI APPRENDIMENTO ON LINE E BLENDED LEARNING.
IL LABORATORIO PROPONE L’APPROFONDIMENTO DELLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN STRETTO RIFERIMENTO, DA UN LATO, A DISCIPLINE QUALI LA PEDAGOGIA, LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA E LA SOCIOLOGIA, ESTESE ALLE TEORIE EPISTEMOLOGICHE E METODOLOGICHE DIDATTICHE EFFICACI ALL’APPROCCIO EDUCATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E, DALL’ALTRO, A MATERIE SPECIALISTICHE RIGUARDANTI LO SVILUPPO DI COMPETENZE DI DIAGNOSI, PROGETTAZIONE, EROGAZIONE, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E COORDINAMENTO DI INTERVENTI E PROGETTI FORMATIVI. I TEMI TRATTATI E GLI STRUMENTI DELINEATI, NELLE ATTIVITÀ DEL LABORATORIO, VENGONO POSTI IN RELAZIONE CON LE POLITICHE EUROPEE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E LA DIFFUSIONE DI PRATICHE FORMATIVE CHE CONSENTANO AI CITTADINI DI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA FLESSIBILITÀ E DEI RAPIDI MUTAMENTI DEL MERCATO DEL LAVORO.
( testi)
• V. CASTELLO E D. PEPE (A CURA DI), INNOVAZIONE, APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE, FRANCO ANGELI, IN CORSO DI STAMPA.
• C. MONTEDORO E D. PEPE (A CURA DI), LA RIFLESSIVITÀ NELLA FORMAZIONE: MODELLI E METODI, ISFOL, ROMA 2007 (QUESTO VOLUME SARÀ DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NEL CORSO DELLE LEZIONI)
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SPS/09
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO SOCIO AFFETTIVO
(obiettivi)
OFFRIRE UTILI STRUMENTI CONOSCITIVI E METODOLOGICI CONCRETAMENTE FRUIBILI NEL LAVORO PSICO-EDUCATIVO E RELAZIONALE: SULLA RELAZIONE INTERPERSONALE CON BAMBINI E ADOLESCENTI ACCOLTI O MENO NELLE STRUTTURE EDUCATIVE, CHE VIVONO CONDIZIONI FAVOREVOLI E SFAVOREVOLI DI SVILUPPO, QUALI LUTTI MALTRATTAMENTI ABUSI E SULLE MODALITÀ DI CURA DI GENITORI E CAREGIVER PROFESSIONALI.
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PALLINI SUSANNA
( programma)
RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI: - ALCUNE CRITICITA' NELLO SVILUPPO INFANTILE QUALI IL LUTTO E L'ABUSO -LE MODALITA' D'INTERVENTO EDUCATIVO SULLE FAMIGLIE E I BAMBINI IN DIFFICOLTA' - MODELLI DI FORMAZIONE DEGLI OPERATORI CHE SI OCCUPANO DI QUESTE TEMATICHE.
( testi)
SIEGEL D.J., HARTZELL M.(2005). ERRORI DA NON RIPETERE.COME LA CONOSCENZA DELLA PROPRIA STORIA AIUTA A ESSERE GENITORI. RAFFAELLOCORTINA, MILANO LIEBERMAN A. F., COMPTON, N.C., VAN HORN P., IPPEN, C. G. (2007). IL LUTTO INFANTILE, IL MULINO, BOLOGNA. D’AMBROSIO C. (2010). L’ABUSO INFANTILE, ERICKSON, TRENTO.
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M-PSI/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902500 -
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
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POGGI ISABELLA
( programma)
LA PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE STUDIA I PROCESSI COMUNICATIVI, LA STRUTTURA DEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE NATURALI E ARTIFICIALI, VERBALI E NON VERBALI, E I MECCANISMI COMUNICATIVI DELL’INFLUENZAMENTO, DELLA PERSUASIONE E DEI SEGNALI SOCIALI, NELL’INTERAZIONE QUOTIDIANA E MEDIATICA, NELL’EDUCAZIONE, NELLA POLITICA, NELLE COMUNICAZIONI DI MASSA, NELL’AMBIENTE DI LAVORO E NELL’ARTE. TALE DISCIPLINA UTILIZZA METODOLOGIE DI ANALISI CONCETTUALE, RICERCA OSSERVATIVA, SPERIMENTALE E SIMULATIVA, UTILIZZANDO APPORTI PROVENIENTI DA VARIE DISCIPLINE (PSICOLOGIA GENERALE, COGNITIVA, SOCIALE, CULTURALE E DELLO SVILUPPO, SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, LINGUISTICA, SEMIOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE).
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M-PSI/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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Gruppo opzionale:
SCIENZE PEDAGOGICHE Orientamento unico ULTERIORI INSEGNAMENTI A SCELTA LM85 - (visualizza)
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22902270 -
LABORATORIO METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI E COMPETENZE IN USCITA
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: MODULO ISTITUZIONALE, MODULO DI APPROFONDIMENTO; SEMINARI ED ELABORAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER PERSEGUIRE I SEGUENTI OBIETTIVI:
• FORNIRE I CONCETTI FONDAMENTALI E IL QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO DELLE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN RELAZIONE, DA UN LATO, A DISCIPLINE QUALI LA PEDAGOGIA, LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA E LA SOCIOLOGIA, ESTESE ALLE TEORIE EPISTEMOLOGICHE E METODOLOGICHE DIDATTICHE EFFICACI ALL’APPROCCIO EDUCATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E, DALL’ALTRO, A MATERIE SPECIALISTICHE RIGUARDANTI LO SVILUPPO DI COMPETENZE DI DIAGNOSI, PROGETTAZIONE, EROGAZIONE, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E COORDINAMENTO DI INTERVENTI E PROGETTI FORMATIVI. LO STUDIO DELLE DISCIPLINE, DELLE PRATICHE E DEGLI STRUMENTI CHE HANNO ACCOMPAGNATO L’EVOLUZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE VIENE CONSIDERATO IN RELAZIONE A QUELLE CARATTERISTICHE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY CHE ESERCITANO UNA MAGGIORE INFLUENZA SULLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, IN PARTICOLARE, LA GRANDE DIFFUSIONE DELLE ICT E DEI MODELLI E-LEARNING DI FORMAZIONE.
• FORNIRE GLI STRUMENTI ANALITICI, INTERPRETATIVI E METODOLOGICI NECESSARI PER POTER PROGETTARE, SULLA BASE DELLE TRASFORMAZIONI AVVENUTE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, DEI MODELLI DI FORMAZIONE DA EROGARE IN MODALITÀ ON-LINE E BLENDED LEARNING. GLI STUDENTI IMPARERANNO, IN PRIMO LUOGO, A COSTRUIRE DELLE UNITÀ FORMATIVE MULTIMEDIALI PER LA FORMAZIONE ON-LINE ED, IN SECONDO LUOGO, A PROGETTARE SISTEMI FLESSIBILI DI FORMAZIONE CAPACI DI PREVEDERE E DI INTEGRARE LA MODALITÀ REMOTA CON MOMENTI DI INCONTRO IN PRESENZA. LA DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE ON-LINE E BLENDED LEARNING AVVIENE IN RIFERIMENTO AL PARADIGMA DELLA DIDATTICA COSTRUTTIVISTA; A PARTIRE DA TALE PROSPETTIVA, SI MUOVE DAL RICONOSCIMENTO DI UN RUOLO ESSENZIALE AL SOGGETTO IN FORMAZIONE QUALE PROTAGONISTA, DEL PROPRIO PROCESSO DI APPRENDIMENTO, ED ARTEFICE DELLA COSTRUZIONE DEL SUO SISTEMA DI CONOSCENZE. L’APPROCCIO BLENDED LEARNING CONSENTE ALTRESÌ DI RECUPERARE, ACCANTO ALLE MODALITÀ DI APPRENDIMENTO E DI INSEGNAMENTO ON-LINE, I MOMENTI ESSENZIALI DELLA FORMAZIONE E DEL CONFRONTO IN PRESENZA.
• SVILUPPARE UNA CAPACITÀ DI ANALISI CRITICA IN MERITO ALLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED IN RIFERIMENTO AD ALCUNI CONCETTI CHE APPAIONO FONDAMENTALI PER COMPRENDERE I MODELLI E GLI STRUMENTI CHE CARATTERIZZANO ATTUALMENTE LE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. IN UNA PROSPETTIVA GENERALE, QUESTI CONCETTI VENGONO AFFRONTATI IN RIFERIMENTO ALLE POLITICHE EUROPEE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E LA DIFFUSIONE DI PRATICHE FORMATIVE CHE CONSENTANO AI CITTADINI DI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA FLESSIBILITÀ E DEI RAPIDI MUTAMENTI DEL MERCATO DEL LAVORO. PIÙ SPECIFICAMENTE, QUESTI CONCETTI RIGUARDANO IL LIFELONG LEARNING ED IL LIFEWIDE LEARNING; LE COMPETENZE E LE META-COMPETENZE, LA CAPACITÀ DI APPRENDERE E DI ‘APPRENDERE AD APPRENDERE’, L’E-LEARNING, LA FORMAZIONE ON-LINE E BLENDED LEARNING, IL CONCETTO DI FORMAZIONE RIFLESSIVA VALE A DIRE DI UNA FORMAZIONE CHE È CONTINUAMENTE COSTRETTA A RIVEDERE I SUOI MODELLI ED I SUOI STRUMENTI PERCHÉ È COSTRETTA CONFRONTARSI CON UNA SOCIETÀ IN CONTINUA TRASFORMAZIONE. LO SCOPO È QUELLO DI ARRIVARE AD UNA DEFINIZIONE DEI MODELLI E DELLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE COME INSIEME DI “STRUMENTI GRAZIE AI QUALI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY”; VALE A DIRE COME INSIEME DI CONOSCENZE E DI STRUMENTI FLESSIBILI GRAZIE AI QUALI L’INDIVIDUO PUÒ ADATTARSI E RIADATTARSI CONTINUAMENTE ALLE ESIGENZE ED ALLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL SUO CONTESTO LAVORATIVO E SOCIALE DI RIFERIMENTO
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PEPE DUNIA
( programma)
IL LABORATORIO DI METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE INTENDE FORNIRE AGLI STUDENTI LA CONOSCENZA DEI CONCETTI E DEI METODI FONDAMENTALI DELLE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN RELAZIONE A QUELLE CARATTERISTICHE DELLA KNOWLEDGE SOCIETY CHE ESERCITANO UNA MAGGIORE INFLUENZA SUI PARADIGMI STESSI DELLA FORMAZIONE: IN PARTICOLARE, LA GRANDE DIFFUSIONE DELLE ICT E DEI MODELLI DI APPRENDIMENTO ON LINE E BLENDED LEARNING.
IL LABORATORIO PROPONE L’APPROFONDIMENTO DELLE METODOLOGIE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN STRETTO RIFERIMENTO, DA UN LATO, A DISCIPLINE QUALI LA PEDAGOGIA, LA FILOSOFIA, LA PSICOLOGIA E LA SOCIOLOGIA, ESTESE ALLE TEORIE EPISTEMOLOGICHE E METODOLOGICHE DIDATTICHE EFFICACI ALL’APPROCCIO EDUCATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E, DALL’ALTRO, A MATERIE SPECIALISTICHE RIGUARDANTI LO SVILUPPO DI COMPETENZE DI DIAGNOSI, PROGETTAZIONE, EROGAZIONE, MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E COORDINAMENTO DI INTERVENTI E PROGETTI FORMATIVI. I TEMI TRATTATI E GLI STRUMENTI DELINEATI, NELLE ATTIVITÀ DEL LABORATORIO, VENGONO POSTI IN RELAZIONE CON LE POLITICHE EUROPEE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E LA DIFFUSIONE DI PRATICHE FORMATIVE CHE CONSENTANO AI CITTADINI DI AFFRONTARE LE SFIDE DELLA FLESSIBILITÀ E DEI RAPIDI MUTAMENTI DEL MERCATO DEL LAVORO.
( testi)
• V. CASTELLO E D. PEPE (A CURA DI), INNOVAZIONE, APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE, FRANCO ANGELI, IN CORSO DI STAMPA.
• C. MONTEDORO E D. PEPE (A CURA DI), LA RIFLESSIVITÀ NELLA FORMAZIONE: MODELLI E METODI, ISFOL, ROMA 2007 (QUESTO VOLUME SARÀ DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NEL CORSO DELLE LEZIONI)
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SPS/09
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO SOCIO AFFETTIVO
(obiettivi)
OFFRIRE UTILI STRUMENTI CONOSCITIVI E METODOLOGICI CONCRETAMENTE FRUIBILI NEL LAVORO PSICO-EDUCATIVO E RELAZIONALE: SULLA RELAZIONE INTERPERSONALE CON BAMBINI E ADOLESCENTI ACCOLTI O MENO NELLE STRUTTURE EDUCATIVE, CHE VIVONO CONDIZIONI FAVOREVOLI E SFAVOREVOLI DI SVILUPPO, QUALI LUTTI MALTRATTAMENTI ABUSI E SULLE MODALITÀ DI CURA DI GENITORI E CAREGIVER PROFESSIONALI.
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PALLINI SUSANNA
( programma)
RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI: - ALCUNE CRITICITA' NELLO SVILUPPO INFANTILE QUALI IL LUTTO E L'ABUSO -LE MODALITA' D'INTERVENTO EDUCATIVO SULLE FAMIGLIE E I BAMBINI IN DIFFICOLTA' - MODELLI DI FORMAZIONE DEGLI OPERATORI CHE SI OCCUPANO DI QUESTE TEMATICHE.
( testi)
SIEGEL D.J., HARTZELL M.(2005). ERRORI DA NON RIPETERE.COME LA CONOSCENZA DELLA PROPRIA STORIA AIUTA A ESSERE GENITORI. RAFFAELLOCORTINA, MILANO LIEBERMAN A. F., COMPTON, N.C., VAN HORN P., IPPEN, C. G. (2007). IL LUTTO INFANTILE, IL MULINO, BOLOGNA. D’AMBROSIO C. (2010). L’ABUSO INFANTILE, ERICKSON, TRENTO.
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M-PSI/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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22902500 -
PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
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POGGI ISABELLA
( programma)
LA PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE STUDIA I PROCESSI COMUNICATIVI, LA STRUTTURA DEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE NATURALI E ARTIFICIALI, VERBALI E NON VERBALI, E I MECCANISMI COMUNICATIVI DELL’INFLUENZAMENTO, DELLA PERSUASIONE E DEI SEGNALI SOCIALI, NELL’INTERAZIONE QUOTIDIANA E MEDIATICA, NELL’EDUCAZIONE, NELLA POLITICA, NELLE COMUNICAZIONI DI MASSA, NELL’AMBIENTE DI LAVORO E NELL’ARTE. TALE DISCIPLINA UTILIZZA METODOLOGIE DI ANALISI CONCETTUALE, RICERCA OSSERVATIVA, SPERIMENTALE E SIMULATIVA, UTILIZZANDO APPORTI PROVENIENTI DA VARIE DISCIPLINE (PSICOLOGIA GENERALE, COGNITIVA, SOCIALE, CULTURALE E DELLO SVILUPPO, SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, LINGUISTICA, SEMIOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE).
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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