Gruppo opzionale:
SERVIZIO SOCIALE Orientamento unico 3 ANNO - CREDITI A SCELTA DELLO STUDENTE - ESAMI CONSIGLIATI SERSS L39 - (visualizza)
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22901971 -
SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA (L39/L40)
(obiettivi)
IL CORSO CERCA DI APPROFONDIRE I FENOMENI DI TRASGRESSIONE , DI DIVERSITÀ SOCIALE E DI DEVIANZA CHE RAPPRESENTANO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI E MARGINALI DELL’ANALISI DELLA REALTÀ SOCIALE.
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D'AGOSTINO FEDERICO
( programma)
La devianza viene esaminata all’interno dei processi di trasformazione della società contemporanea nel passaggio dalla “gemeinschaft” alla “gesellschaft”, alla società postmoderna della rete. Inoltre la devianza viene inquadrata nell’ambito delle teorie sociologiche quali lo struttural-funzionalismo, la nuova scuola di Chicago, l’interazionismo simbolico, l’etnometodologia, il neomarxismo della criminologia inglese e la prospettiva triangolare. I temi trattati saranno: il processo del divenire deviante, la costruzione simbolica della devianza, le istituzioni totali e la legittimazione della violenza istituzionale, la trasgressività come normale nella cultura dei media, la devianza tra etica e diritto, la trasgressione e il pluralismo delle culture, la devianza sistemica e la sua liminalità. Il problema della devianza nelle culture giovanili, i codici devianti e la prospettiva triangolare.
( testi)
• H. Becker, Outsiders Saggi di sociologia della devianza,Edizioni del Gruppo Abele, Torino, 1987. • F. D’Agostino, Il codice deviante:la costruzione simbolica della devianza, A. Armando, Roma, 1984. • E.Goffman, Stigma, Giuffre’, Milano 1983
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SPS/12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22901972 -
WELFARE E CITTADINANZA SOCIALE (L39/40))
(obiettivi)
L’OBIETTIVO È DI FORNIRE STRUMENTI TEORICI E METODOLOGICI PER ANALIZZARE E COMPRENDERE QUANTO INTERVENTI E MISURE DI POLITICHE SOCIALI SIANO IN GRADO DI ALIMENTARE CAPABILITY E SOSTENERE FUNCTIONING (A. SEN) DEI CITTADINI E DELLE LORO FAMIGLIE, ANCHE ATTRAVERSO IL COINVOLGIMENTO DELLA SOCIETÀ CIVILE E DEL TERZO SETTORE, IN MODO DA FAVORIRE LA RESPONSABILIZZAZIONE DEL HOMO CIVICUS (V. CESAREO, I. VACCARINI).
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CASAVECCHIA ANDREA
( programma)
Il corso descrive i rapporti tra sistema di welfare e promozione della cittadinanza. In un primo tempo si segnalerà l’importanza del passaggio da un welfare dei bisogni a un welfare delle opportunità (A. Sen), analizzando vulnerabilità sociale (P. Ceri) e generatività sociale (M. Magatti). Si evidenzierà come la promozione dei diritti di cittadinanza accompagni la crescita della partecipazione nei sistemi democratici. In un secondo tempo per fornire un esempio di welfare community si esplorerà un ambito specifico delle politiche sociali che riguarda la promozione e il sostegno delle famiglie.
L’obiettivo del corso è di fornire strumenti teorici e metodologici per analizzare e comprendere quanto interventi e misure di politiche sociali siano in grado di alimentare capability e sostenere functioning (A. Sen) dei cittadini e delle loro famiglie, anche attraverso il coinvolgimento della società civile e del Terzo Settore, in modo da favorire la responsabilizzazione del Homo civicus (V, Cesareo, I. Vaccarini). Si approfondiranno alcuni concetti chiave: welfare, democrazia, cittadinanza, sussidiarietà, solidarietà, generatività sociale, vulnerabilità sociale.
( testi)
Andrea Casavecchia, Equilibri di coppia. Tra vulnerabilità e generatività sociale una ricerca in due municipi di Roma, Aracne, Roma 2013.
Salvatore Rizza, Welfare e Democrazia, F. Angeli, Milano 2009.
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SPS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902273 -
LABORATORIO PROFESSIONALIZZANTE SU "SERVIZI SOCIALI NELL'AREA DELLA GIUSTIZIA (L39)
(obiettivi)
• LE TRASFORMAZIONI DEL WELFARE ITALIANO NELL’AREA PENALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE O DI COMUNITÀ; • LA DEFINIZIONE E LA GENESI STORICO – SOCIALE DEI CONCETTI DI DEVIANZA E DI CONTROLLO SOCIALE; • ELEMENTI DELLE TEORIE CRIMINOLOGICHE DI DERIVAZIONE SOCIOLOGICA, PSICOLOGICA E BIOLOGICA: SVILUPPO STORICO E POSSIBILI IMPLICAZIONI NELL’ESECUZIONE PENALE; • I VECCHI ED I NUOVI PARADIGMI DELLA GIUSTIZIA (GIUSTIZIA RETRIBUTIVA E RIPARATIVA) ED IL RUOLO DEL SERVIZIO DI ESECUZIONE PENALE ESTERNA O DI PROBATION; • IL CONTROLLO PENALE NELLE SOCIETÀ OCCIDENTALI CONTEMPORANEE; • LA DEFINIZIONE DI SANZIONE O MISURA DI COMUNITÀ (R. 92/16 – COMITATO DEI MINISTRI DEL CONSIGLIO D’EUROPA); • LA NORMATIVA EUROPEA DI SETTORE: LA RACCOMANDAZIONE 16 (1992) RELATIVA ALLE REGOLE EUROPEE SULLE SANZIONI E LE MISURE APPLICATE NELLA COMUNITÀ; LA RACCOMANDAZIONE 22 (2000) RELATIVA AL RAFFORZAMENTO DELLE REGOLE EUROPEE SULLE SANZIONI E MISURE DI COMUNITÀ; LA RACCOMANDAZIONE 2 (2000) SULLE REGOLE EUROPEE SULLA PRIGIONE; LA RACCOMANDAZIONE 8 (2005) SULL’ASSISTENZA ALLE VITTIME DEL CRIMINE; LA RACCOMANDAZIONE 13 (2006) SULL’USO DELLA CUSTODIA CAUTELARE; LA RACCOMANDAZIONE SUL PROBATION 1(2010); • LE MISURE O SANZIONI ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE O DI COMUNITÀ, IL PROBATION ED I SERVIZI DI PROBATION NEI PAESI EUROPEI; • GLI ORGANI DELLA VICENDA ESECUTIVA IN ITALIA: IL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA; IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA; IL PUBBLICO MINISTERO ED IL DIFENSORE; IL DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA; IL DIPARTIMENTO DELLA GIUSTIZIA MINORILE; • IL TRATTAMENTO PENITENZIARIO: GLI STRUMENTI DI ORDINARIA GESTIONE; GLI STRUMENTI DI SOSTEGNO E PREMIALI; GLI STRUMENTI DI RIGORE; GLI STRUMENTI SOSPENSIVI; • LE FATTISPECIE MODIFICATIVE DEL RAPPORTO DI ESECUZIONE; LE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE; LA LIBERAZIONE ANTICIPATA; L’ATTUAZIONE DELLE PENE SOSTITUTIVE; LE MISURE DI SICUREZZA; I CONTROLLI; I REGIMI DIFFERENZIATI, RESTRITTIVI E PREMIALI, DI ACCESSO ALLE MISURE ALTERNATIVE E BENEFICI; • LE PROCEDURE: LE COMPETENZE E LA FORMA DEI PROVVEDIMENTI; IL PROCEDIMENTO DI SORVEGLIANZA; IL PROCEDIMENTO PER RECLAMO; • LA METODOLOGIA DI INTERVENTO NELL’ESECUZIONE PENALE ESTERNA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLA DI SERVIZIO SOCIALE; • L’INTEGRAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE TRA POLITICHE SOCIALI E PENALI; • ELEMENTI DI VITTIMOLOGIA; • L’INVESTIGAZIONE E LA PERIZIA.
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SPS/09
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902484 -
LABORATORIO DI ANALISI DEI DATI (L39)
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti statistici per una autosufficiente capacità di elaborazione e analisi dei dati nell’ambito della ricerca sociale. Privilegiando gli aspetti applicativi della statistica, il corso illustra le basi concettuali e il funzionamento delle più comuni tecniche della statistica esplorativa, sia a livello uni variato che bivariato.
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SECS-S/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902570 -
MUSICOLOGIA, STORIA E SOCIOLOGIA DELLA MUSICA ( L39/40)
(obiettivi)
Obiettivo dell’insegnamento è quello di far maturare nello studente una sensibilità specifica ed una coscienza critica nei confronti della musica come forma espressiva fondamentale dell'uomo.
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POZZI RAFFAELE
( programma)
Programma del Corso di MUSICOLOGIA, STORIA E SOCIOLOGIA DELLA MUSICA e di MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA Il corso intende fornire agli studenti metodologie e conoscenze di base nel campo della Musicologia, della Storia e della Sociologia della Musica. Il programma si articola in due parti: la prima dedicata ad alcuni elementi di base di teoria della musica (acustica, notazione, forme ecc.), con un profilo di Storia della musica attraverso l'ascolto e l'analisi di alcuni opere esemplari del patrimonio d'arte e di tradizione orale; la seconda, monografica, centrata sull'argomento seguente: Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: l’opera, le trasformazioni, la recezione. Esame: scritto. I testi di esame sono i seguenti: O. KAROLYI, Grammatica della musica, Torino, Einaudi, 1967 e successive ristampe; Profilo storico della musica in Occidente, in Musica, collana Le Garzantine;, Milano, Garzanti 1996 e successive edizioni aggiornate, pp. 1009-1042; F. d’AMICO, Il teatro di Rossini, Bologna, Il Mulino, 1992, pp. 1-108 e 217- 276; lettura integrativa consigliata: S. LAMACCHIA, Il vero Figaro o sia il falso factotum, Torino, Edt, 2008, pp. 32-49 e 271-297; per il libretto e la visione dell’opera nell’edizione diretta da Claudio Abbado alla Scala nel 1972 si rimanda alla bacheca del docente e al Web.
( testi)
O. KAROLYI, Grammatica della musica, Torino, Einaudi, 1967 e successive ristampe; Profilo storico della musica in Occidente, in Musica, collana Le Garzantine, Milano, Garzanti,1996 o successive edizioni aggiornate, pp. 1009-1042; L. BERIO, C’è musica & musica, 2 DVD + libro, a cura di A. I. DE BENEDICTIS, Milano, Feltrinelli, 2013.
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L-ART/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22910007 -
TECNICHE E STRUMENTI PROFESSIONALI
(obiettivi)
Il corso intende far approfondire le tecniche e i principali strumenti dell’azione professionale (il colloquio, la visita domiciliare, ecc)
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Zagaria Gianna Rita
( programma)
PROGRAMMA
Saper essere, saper pensare, saper fare Il professionista riflessivo e l'utilizzo di tecniche e strumenti del servizio sociale L'osservazione, l'ascolto, il dubbio, il tempo
Tecniche e strumenti nel processo d'aiuto Il colloquio - obiettivi, setting, svolgimento La visita domiciliare - significati impliciti ed espliciti, svolgimento Il progetto/contratto - ruoli, tempi, compiti, risultati attesi Strumenti per la mappatura delle risorse personali, familiari, territoriali Strumenti per il monitoraggio e la valutazione - obiettivi, azioni, indicatori
Il lavoro in gruppo, con il gruppo, per il gruppo La supervisione L'équipe I gruppi di auto aiuto
Il servizio sociale di comunità Approccio, metodo, strumenti
( testi)
Testi obbligatori per tutti Elena Allegri, Paola Palmieri, Fabrizio Zucca, Il colloquio nel servizio sociale, Carocci Faber, 2006. Silvia Fargion, Il metodo del servizio sociale. Riflessioni, casi e ricerche, Carocci Faber, 2013. Elena Allegri, Il servizio sociale di comunità, Carrocci Faber, 2015 (capitoli 4 e 5). Rita Andrenacci, La visita domiciliare di servizio sociale, Carocci Faber, 2009 (capitoli 3,4,5). Dispense e materiali a cura della docente che saranno scaricabili dalla bacheca.
Testi consigliati per tutti, obbligatori per i non frequentanti Luca Fazzi, Servizio sociale riflessivo. Metodi e tecniche per gli assistenti sociali, Franco Angeli, 2015. Valentina Calcaterra, Attivare e facilitare i gruppi di auto/mutuo aiuto, Erickson, 2013.
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SPS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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22901963-1 -
METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE II (L39)
(obiettivi)
Il corso si propone di rafforzare negli studenti la prospettiva trifocale del Servizio Sociale professionale, in continuità con la prima annualità dell’analogo insegnamento. All’interno di tale quadro concettuale intende dunque da un lato approfondire il focus su persona e famiglia, attraverso la conoscenza dei principali strumenti professionali e il collegamento tra bisogni/domande e risorse; dall’altro di sviluppare le altre due dimensioni del lavoro sociale, attraverso l’analisi del ruolo e delle competenze professionali dell’assistente sociale negli ambiti organizzativi intra e interservizi, e nella promozione del lavoro di comunità, nonché di iniziare a sviluppare negli studenti un’ottica valutativa.
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TILLI CRISTINA
( programma)
Obiettivi formativi Il corso si propone di rafforzare negli studenti la prospettiva trifocale del Servizio Sociale professionale, in continuità con la prima annualità dell’analogo insegnamento. All’interno di tale quadro concettuale intende dunque da un lato approfondire il focus su persona e famiglia, attraverso la conoscenza dei principali strumenti professionali e il collegamento tra bisogni/domande e risorse; dall’altro di sviluppare le altre due dimensioni del lavoro sociale, attraverso l’analisi del ruolo e delle competenze professionali dell’assistente sociale negli ambiti organizzativi intra e interservizi, e nella promozione del lavoro di comunità, nonché di iniziare a sviluppare negli studenti un’ottica valutativa.
Programma del corso 1. Bisogni, domande e promozione delle risorse 2. Gli strumenti professionali per il lavoro con persone e famiglie (colloquio, visita domiciliare, lavoro di gruppo) 3. La documentazione professionale 4. Tra persona e organizzazioni, il lavoro di rete 5. L’assistente sociale e le organizzazioni 6. L’integrazione socio-sanitaria 7. La dimensione politica del servizio sociale professionale e il lavoro di comunità 8. Valutazione e ricerca nel servizio sociale
( testi)
Testi di riferimento (le parti da studiare per ciascun testo verranno indicate successivamente sulla bacheca docente): ALLEGRI E., Servizio sociale di comunità, Carocci, Roma, 2015 BINI L., Documentazione e servizio sociale, Carocci, Roma, 2003 DE AMBROGIO U., BERTOTTI T., MERLINI F., L’assistente sociale e la valutazione, Carocci, Roma, 2007 GUI L. (a cura di), Organizzazione e servizio sociale, Carocci, Roma, 2009 SANICOLA L., Dinamiche di rete e lavoro sociale, Liguori, Napoli, 2009 TILLI C., Integrare nella complessità. I servizi socio-sanitari nel Lazio, Aracne, Roma, 2013
Per la parte relativa agli strumenti professionali del servizio sociale gli studenti possono far riferimento al testo già utilizzato per l’esame di Metodi e tecniche del servizio Sociale I: BARTOLOMEI A., PASSERA A., L’assistente sociale, CieRre, Roma
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SPS/07
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Attività formative caratterizzanti
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