Gruppo opzionale:
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI - ARCHEOLOGIA - (visualizza)
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19700620 -
ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE - LM
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze e di capacità di comprensione critica della formazione dell’impero romano attraverso il sistema della creazione delle province e la loro organizzazione amministrativa, approfondimento del rapporto tra le province e il potere centrale. Approfondimenti storico-archeologici-amministrativi finalizzati all’acquisizione delle metodologie di ricerca richieste per il reperimento delle fonti antiche e del relativo uso critico. Acquisizioni delle metodologie di ricerca funzionali allo studio interdisciplinare della materia. Invito alla conoscenza delle lingue: inglese, francese, tedesco al fine di avere la capacità di studio del materiale didattico in lingua straniera. Apprendimento adeguato alla prosecuzione degli studi e della ricerca.
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MUSSO LUISA
( programma)
Il funzionamento dell’Impero. Amministrazione centrale e periferica. Il ruolo dell’esercito.
( testi)
Bibliografia
• P. ROMANELLI, Le Province e la loro amministrazione, in Guida allo studio della civiltà romana antica, edd. V. Ussani, F. Arnaldi, I, 1964, pp. 331-377. • F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari, Laterza, 1992. • E. LO CASCIO, Le tecniche dell'amministrazione, in Storia di Roma, II. L'impero mediterraneo, 2. I principi e il mondo, Torino, Einaudi, 1991, pp. 119-191. • L. CRACCO RUGGINI, La città imperiale, in Storia di Roma, IV. Caratteri e morfologie, Torino, Einaudi, 1989, pp. 201-266. • E. MEYER-ZWIFFELHOFFER, Storia delle Province romane, Universale Paperbacks il Mulino, Bologna , 2011. • P. GROS, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 237- 426(ristampa 2010) • G. BEJOR, M.T. GRASSI, S. MAGGI, F. SLAVAZZI, Arte e Archeologia delle Province romane, Mondadori Università, Milano, 2011.
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L-ANT/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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20705275-1 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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SANTANGELI VALENZANI RICCARDO
( programma)
Nella prima parte del corso verranno affrontate le principali tematiche dell'archeologia medievale, quali la trasformazione delle città tra tarda antichità e altomedioevo, i paesaggi rurali medievali, il sistema curtense, l'incastellamento, i commerci e le produzioni. La seconda parte del corso di Archeologia Medievale affronterà in forma seminariale un argomento che verrà scelto congiuntamente tra docente e studenti, e si svolgerà con la presentazione e discussione di relazioni su testi messi a disposizione dei partecipanti al corso.
( testi)
A. Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Roma - Bari (editori Laterza) 2016 R. Santangeli Valenzani, L'edilizia residenziale in Italia nell'Altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2011
A questi testi gli studenti che, per validi motivi, non hanno potuto frequentare il corso, dovranno aggiungere: A. Augenti, Città e Porti dall'antichità al medioevo, Roma (Carocci Editore) 2010 I. Barbiera, Memorie sepolte. Tombe e identità nell'altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2012
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275-2 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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SANTANGELI VALENZANI RICCARDO
( programma)
Nella prima parte del corso verranno affrontate le principali tematiche dell'archeologia medievale, quali la trasformazione delle città tra tarda antichità e altomedioevo, i paesaggi rurali medievali, il sistema curtense, l'incastellamento, i commerci e le produzioni. La seconda parte del corso di Archeologia Medievale affronterà in forma seminariale un argomento che verrà scelto congiuntamente tra docente e studenti, e si svolgerà con la presentazione e discussione di relazioni su testi messi a disposizione dei partecipanti al corso.
( testi)
A. Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Roma - Bari (editori Laterza) 2016 R. Santangeli Valenzani, L'edilizia residenziale in Italia nell'Altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2011
A questi testi gli studenti che, per validi motivi, non hanno potuto frequentare il corso, dovranno aggiungere: A. Augenti, Città e Porti dall'antichità al medioevo, Roma (Carocci Editore) 2010 I. Barbiera, Memorie sepolte. Tombe e identità nell'altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2012
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710163 -
URBANISTICA DEL MONDO CLASSICO - LM
(obiettivi)
Approfondire l’uso di fonti storiche, archeologiche e di ricerca al fine di affrontare lo studio della città del mondo classico (evoluzione urbanistica, monumentale etc.).
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SPANU MARCELLO
( programma)
Terme e abitazioni tra Roma e Ostia: evoluzione delle tipologie architettoniche. Dopo una prima parte inerente l’evoluzione della città nell’Italia romana (e dei relativi aspetti architettonici, giuridici etc.) con l’analisi di alcuni casi campione, il corso si propone di affrontare il tema degli impianti termali e delle abitazioni a Roma e a Ostia. Verranno presi in esame gli aspetti generali di queste tipologie architettoniche (realizzazione, caratteristiche ed evoluzione) ed il loro rapporto con la storia ed il tessuto urbano.
( testi)
Parte generale: * (Urbanistica romana in Italia): P. Sommella, Italia antica. L’urbanistica romana, Jouvence, Roma 1988 (pp. 17-32; 55-67; 83-92; 109-123; 143-164; 191-211: 227-250) P. Gros, L'architettura romana. Dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Longanesi, Milano 2001 (pp. 28-47; 134-166; 228-242; 260-270: 504-519)
**(Aspetti tecnico-costruttivi sulle terme romane): F. Yegul, Baths and Bathing in Classical Antiquity, Cambridge, Mass., MIT Press, 1992, pp. 6-29; 48-91; 128-180; 356-395. I. Nielsen, Thermae et balnea: the architecture and cultural history of Roman public baths, Aarhus, Aarhus University Press, 1993, pp. 6-36; 122-138. A.L. Foulché, “Les Balnea de Rome à travers la Forma Vrbis Severiana et les Catalogues Régionnaires”, in MEFRA 123/2 (2011), pp. 597-611. [https://journals.openedition.org/mefra/452] M. Spanu, “Terme urbane romane e approvvigionamento idrico”, in AMNIS. L’acqua dalla materialità alla parola. Atti del Convegno Internazionale di Studi (Università di Pisa, 1-3 dicembre 2021), Sesto Fiorentino 2022, pp. 89-98
*** (Ostia) G. Poccardi, "Thermes et bains de l'Ostie antique", in J.-P. Descoeudres (ed.), Ostie - port et porte de la Rome antique, Geneve 2001, pp. 161-171. C. Pavolini, Ostia [Guide Archeologiche Laterza] Roma-Bari 2006 M. Turci, “ Lo sviluppo del settore costiero della città di Ostia tra III e VI secolo d.C.. Keryx, 2020, 6, pp.131-171 [https://hal.science/hal-03523163v1] G. Poccardi, "Les bains de la ville d’Ostie à l’époque tardo-antique (fin IIIe-début VIe siècle)", in: Les cités de l’Italie tardo-antique (IVe-VIe siècle) : institutions, économie, société, culture et religion. Rome : École Française de Rome, 2006. pp. 167-186. [https://www.persee.fr/doc/efr_0223-5099_2006_act_369_1_8839]
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L-ANT/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA' AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
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20703343 -
ARCHEOLOGIA SUBACQUEA - LM
(obiettivi)
conoscenza di base della storia della disciplina e degli aspetti tecnici connessi. capacità di comprensione della tipologia dei beni artistici e storici subacquei; conoscenze elementari circa la conservazione in situ e il recupero dei reperti; conoscenza di base del restauro conservativo e dei parametri per l’esposizione museale, capacità di comunicare idee e informazioni in forma scritta e orale a specialisti e non
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L-ANT/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711424 -
ARCHEOLOGIA PUBBLICA - LM
(obiettivi)
Il corso vuole fornire gli strumenti metodologici per poter sviluppare progetti in ambito archeologico che prevedano il coinvolgimento del pubblico e delle comunità locali, partendo da esperienze e casi di studio dal contesto nazionale e internazionale. Il percorso formativo porterà al conseguimento di competenze finalizzate alla pianificazione di progetti partecipativi e all’attivazione di strategie di comunicazione archeologica.
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BERNARDI MARTINA
( programma)
Il corso ripercorrerà la storia degli studi della Public Archaeology in ambito internazionale, dalla prime esperienze alla sua evoluzione, passando poi ai recenti sviluppi nel contesto nazionale. Nel corso delle lezioni frontali verranno trattate le principali tematiche e i punti cardine legati all’Archeologia Pubblica, tra cui il rapporto tra archeologia e comunicazione, il concetto di patrimonio culturale (materiale e immateriale) e di eredità culturale, la convenzione di Faro, l’archeologia partecipata (obiettivi e strategie in comune). Il corso illustrerà le principali strategie finalizzate a guidare lo studente verso l’acquisizione degli strumenti metodologici idonei per attivare progetti di Archeologia Pubblica, integrati con le ricerche scientifiche, e che abbiano un concreto risvolto sulla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l’attivazione di politiche sostenibili da programmare con enti e comunità locali per la protezione, conoscenza e fruizione del territorio.
( testi)
G. Volpe, Archeologia pubblica. Metodi, tecniche, esperienze, Roma 2020.
A. Augenti, A come archeologia. 10 grandi scoperte per ricostruire la storia, Roma 2018.
A. Chavarría Arnau, La ricerca partecipata nell’archeologia del futuro, in L’archeologia pubblica prima e dopo l’archeologia pubblica, Il Capitale Culturale, Supplemento 9/2019, pp. 369-387.
Altra bibliografia verrà indicata durante il corso.
Per i non frequentanti
A questi testi gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere:
F. Baratti, Ecomusei, paesaggi e comunità. Esperienze, progetti e ricerche nel Salento, Milano 2012.
S. Pallecchi, Ritessere e raccontare. Appunti sulla comunicazione dell’archeologia, Sesto Fiorentino 2023.
F. Ripanti, Italian public archaeology on fieldwork: an overview, in Archeostorie. Journal of Public Archaeology 1, 2017, pp. 93-104.
M. Valenti, Appunti, grezzi, per un’agenda di Archeologia Pubblica in Italia, in J.Moreland, J.Mitchell, B.Leal (eds.), Encounters, Excavations and Argosies Essays for Richard Hodges, Archaeopress Publishing Ltd, 2017, pp. 314-328.
E. Zanini, Archeologia pubblica: dalla pratica della condivisione alla ricerca della sostenibilità, in D. Malfitana (a cura di), Archeologia quo vadis? Riflessioni metodologiche sul futuro di una disciplina, Catania 2018, pp. 175-189.
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L-ANT/10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703341 -
MUSEOLOGIA - LM
(obiettivi)
conoscenza dei problemi museologici a livello avanzato e di temi e problemi specifici della disciplina; capacità lettura delle opere d’arte nel loro contesto storico; capacità di raccolta e di analisi delle fonti e della letteratura storico-critica; acquisizione di competenze metodologiche per l’apprendimento autonomo della disciplina; capacità di applicare le conoscenze acquisite per argomentare, dibattere e presentare anche in forma scritta le differenti posizioni storico-critiche; capacità di comunicare dati e concetti a interlocutori specialisti e non specialisti
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Erogato presso
20703341 MUSEOLOGIA - LM in Storia dell'arte LM-89 CAPITELLI GIOVANNA
( programma)
Titolo del corso: Il Museo nel dibattito contemporaneo: tradizioni e contraddizioni
Mai tanto intensamente come oggi, e a ogni latitudine nel mondo, l’istituzione museale è al centro di un dibattito che mette costantemente in discussione il suo statuto tradizionale di luogo della conservazione, dello studio e della tutela delle collezioni. Questo corso intende offrire un’ampia panoramica sul museo e sulla museologia (definizione, statuto, struttura, servizi, professioni, spazi) e analizzare alcuni temi cari alla Critical Museology, come la decolonizzazione, la delocalizzazione, lo sviluppo dei musei della memoria e dei diritti umani, il rapporto con le scienze sociali ed economiche, etc. La seconda parte del corso si svolgerà nella forma di seminari condotti nei musei dagli studenti sulla base di ricerche individuali. Sono previsti numerosi sopralluoghi nei musei romani.
( testi)
Per superare l'esame, lo studente deve dimostrare di aver studiato approfonditamente:
a) almeno uno dei seguenti testi: A Companion to Museum Studies, a cura di S. Macdonald, Malden, Mass., Blackwell, 2006 L. Cataldo, M. Paraventi, Il Museo oggi, Modelli museologici e museografici nell'era della digital transformation, Milano Hoepli 2023
b) almeno uno dei seguenti testi: The Curation and Care of Museum Collection, a cura di B.A. Campbell, Ch. Baars, London ; New York, Routledge, Taylor & Francis Group, 2019 The contemporary Museum: shaping Museums for the Global Now, a cura di S. J. Knell, London, New York, Routledge, Taylor & Francis Group, 2019 M.T. Fiorio, Il museo nella storia. Dallo “studiolo” alla raccolta pubblica, Milano, Mondadori, 2011 Musei italiani del dopoguerra (1945-1977). Ricognizioni storiche e prospettive future, a cura di Valter Curzi, Milano, Skira, 2022. F. Haskell, The ephemeral museum. Old master painting and the rise of the art exhibition, New Haven, Yale University Press, 2000 (trad. it. La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l’origine delle esposizioni d’arte, Milano-Ginevra, Skira, 2008 S. Costa, D. Poulot, M. Volait (a cura di), The period rooms: allestimenti storici tra arte, collezionismo e museologia, Bologna, Bononia University Press, 2016 M. Ferretti e A.Buzzoni, Musei, in Capire l'Italia. Il Patrimonio storico-artistico, TCI, Milano 1979, pp. 112-131. S. Verde, Le belle arti e i selvaggi, la scoperta dell’altro, la storia dell’arte e l’invenzione del patrimonio culturale, Venezia, Marsilio, 2019 P.C. Marani, R. Pavoni, Musei, Trasformazioni di un'istituzione dall'età moderna al contemporaneo, Venezia, Marsilio, 2006 D. Jallà, Il museo contemporaneo, nuova edizione aggiornata, Torino Utet 2004 A. Mottola Molfino, Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 1998 R. Fontanarossa, Collezionisti e musei. Una storia culturale, Torino, Einaudi, 2022
c) il dossier di articoli che sarà reso disponibile durante il corso e pubblicato sulla bacheca del docente;
d) dovrà inoltre aver visitato e analizzato spazi e servizi dei seguenti musei romani: - Musei Capitolini - Musei Vaticani - Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini - Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini - Galleria Spada - Museo Nazionale di Palazzo Venezia - Museo di Roma - Museo Napoleonico - Museo Mario Praz - Museo della Centrale Montemartini - Museo Nazionale Romano - Museo delle Civiltà - Galleria Nazionale d’Arte Moderna - MAXXI - MACRO - Palazzo Merulana
Oltre a quanto qui indicato, lo studente non frequentante dovrà scegliere ulteriori altri due testi dal punto a) e/o b) .
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710158 -
FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
sviluppo delle conoscenze acquisite; conoscenze specifiche sullo sviluppo storico e artistico dell'arte medievale (VI-XV secolo), acquisizione di competenze specifiche sulla produzione artistica e artigianale, le realizzazioni monumentali dell'età medievale; capacità di raccolta e interpretazione dei dati; capacità di analisi e lettura dell’opera d’arte; sviluppo di una competenza metodologica che consenta uno studio autonomo; capacità di comunicare informazioni e idee a interlocutori specialisti e non specialisti
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Erogato presso
20710158 FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM in Storia dell'arte LM-89 BALLARDINI ANTONELLA
( programma)
Dalla ricerca al racconto: San Pietro in Vaticano prima e dopo la Porta Santa (VIII-XVII secolo) Perché nel nuovo San Pietro di Paolo V (1612) il titulus della Porta Santa reca un’inscrizione del tempo di Gregorio XIII (1575)? Se è vero che ogni monumento è un documento, deve esserci una ragione che può essere indagata con gli strumenti della ricerca storica e storico-artistica. Ripercorrendo la vicenda di un luogo della basilica Vaticana carico di significati rituali, il corso ha come obiettivo quello di ricomporre le fasi e le trasformazioni di uno spazio della basilica antica che ha lasciato memorie e traccia di sé in quella nuova; di sperimentare strategie di indagine di natura diversa e di interrogarsi sulla narrazione di ciò che scopriamo, perché solo il racconto «rivela il significato di ciò che altrimenti rimarrebbe una sequenza intollerabile di eventi».
( testi)
Ch. Thoenes, Persistenze, ricorrenze e innovazioni nella storia della Basilica Vaticana, in Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura N.S. 57/59.2011/12, pp. 85-92. P. Liverani, San Pietro in Vaticano, in La visita alle ‘Sette chiese’, a cura di L. Pani Ermini, Roma 2000, pp. 21-45. A. Ballardini, La Basilica di San Pietro nel Medioevo, in H. Brandenburg, A. Ballardini, Ch. Thoenes, S. Pietro. Storia di un monumento, Milano 2015; pp. 34-75 e le note alle pp. 325-330. A.Ballardini, Un oratorio per la Theotokos: Giovanni VII (705-707) committente a San Pietro, in Medioevo: i committenti, XIII Convegno internazionale di studi, Parma, 21-26 settembre 2010, a cura di A.C. Quintavalle, Milano-Parma 2011, pp. 98-116.
A.Ballardini, Il perduto Oratorio di Giovanni VII nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Architettura e scultura, in Santa Maria Antiqua, tra Roma e Bisanzio, Catalogo della mostra a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti, Milano 2016, pp. 220-233 (e relative schede)
P.Pogliani, Il perduto Oratorio di Giovanni VII nella Basilica di San Pietro in Vaticano. I mosaici, in Santa Maria Antiqua, tra Roma e Bisanzio, Catalogo della mostra a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti, Milano 2016, pp. 240-259 (e relative schede)
A.Ballardini, Ugo da Carpi, Veronica mostra il Volto Santo tra gli Apostoli Pietro e Paolo, scheda di catalogo, in I Santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta a cura di Daniela Porra e A. D’Amico, (Milano, Palazzo Reale, 24 marzo-4 giugno 2017), Cinisello Balsamo-Milano 2017, pp. 78-80 [nelle pagine seguenti: Considerazioni sulla tecnica di esecuzione dell’opera a cura di G. Capriotti e L. D’Alessandro, facoltativo]
A.Ballardini, Piccola ma aurea: la Porta Santa nell'antico San Pietro, in Quando la Fabbrica costruì San Pietro. Un cantiere di lavoro, di pietà cristiana e di umanità (XVI-XIX secolo), a cura di Assunta Di Sante e Simona Turriziani, Foligno 2016, pp. 19-41.
A.Ballardini, Von Iohannes VII. zu den Renaissancepäpsten. Die Öffnung der Heiligen Pforte in Alt-St.Peter, in Die Päpste und Rom zwischen Spätantike und Mittelalter. Formen der Päpstlichen Machtentfaltung (17. - 19. März 2016), Hrg. Norbert Zimmermann, Tanja Michalsky, Alfried Wieczorek, Stefan Weinfurter, Schnell & Steiner 2017, pp. 29-53 (a disposizione anche in italiano). V. Lucherini, Alfarano, Tiberio / Tiberius Alpharanus, Historiker, ad vocem in Personenlexicon zur Christlichen Archäologie, 2012, I, pp. 62-63 (a disposizione anche in italiano). M. Ceresa, Grimaldi, Giacomo, ad vocem in Dizionario Biografico degli italiani (vol. 59, 2002) http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-grimaldi_(Dizionario-Biografico) Breve raccolta di appunti su Giacomo Grimaldi (1568-523) a cura di Antonella Ballardini
È richiesta la consultazione dei principali manoscritti, oggetto di studio, sul sito della BAV (Fondo digitalizzato dei manoscritti) https://opac.vatlib.it/mss/
Arch.Cap.S.Pietro G.5
Arch.Cap.S.Pietro A.64ter
Barb.lat. 2732
Barb.lat. 2733
Arch.Cap.S.Pietro H.3
Consultazione on line:
Tiberii Alpharani De Basilicae Vaticanae antiquissima et nova structura, a cura di M. Cerrati (Studi e testi, XXVI), Roma 1914.
https://archive.org/details/debasilicaevatic00alfa/page/n6/mode/2up
Studenti non frequentati devono aggiugere il libro:
H. Brandenburg, L’antica Basilica Vaticana costantiniana di S. Pietro, in H. Brandenburg, A. Ballardini, Ch. Thoenes, S. Pietro. Storia di un monumento, Milano 2015, pp. 9-33 e le note a pp. 324-325
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710159 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA - LM
(obiettivi)
Conoscenza della storia dell’arte medievale e della storia dell’arte bizantina (secoli IV-XIV), di temi e problemi specifici della disciplina; capacità di analisi e di lettura delle opere d’arte e del loro contesto; capacità di analisi delle fonti, scritte e grafiche; acquisizione di competenze metodologiche che consentano uno studio autonomo e indirizzino alla ricerca; capacità di applicazione delle conoscenze acquisite allo scopo di sviluppare ed esporre argomentazioni logiche e coerenti; capacità di comunicare informazioni e idee a specialisti e non specialisti.
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20710159-1 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA 1 - LM
(obiettivi)
Conoscenza della storia dell’arte medievale e della storia dell’arte bizantina (secoli IV-XIV), di temi e problemi specifici della disciplina; capacità di analisi e di lettura delle opere d’arte e del loro contesto; capacità di analisi delle fonti, scritte e grafiche; acquisizione di competenze metodologiche che consentano uno studio autonomo e indirizzino alla ricerca; capacità di applicazione delle conoscenze acquisite allo scopo di sviluppare ed esporre argomentazioni logiche e coerenti; capacità di comunicare informazioni e idee a specialisti e non specialisti.
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Erogato presso
20710159-1 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA 1 - LM in Storia dell'arte LM-89 FOBELLI MARIA LUIGIA
( programma)
Architettura e programmi figurativi a Roma e a Bisanzio (V-XIII secolo) Il corso si articola in 2 moduli non separabili, pari a 12 CFU. I due moduli intendono esaminare le più significative manifestazioni artistiche dell’Occidente e dell’Oriente, evidenziando analogie e differenze tra le tipologie architettoniche, gli apparati figurativi, le concezioni teologiche ed estetiche delle due aree geografiche. Entrambi i moduli, in parallelo agli edifici, analizzeranno mosaici, dipinti murali e icone dal V al XIII secolo, indagando temi e sistemi iconografici, strutture stilistico-formali e committenze, rispettivamente a Roma, a Costantinopoli ed in altri territori dell’impero bizantino. Le visite ad alcuni complessi monumentali di Roma costituiranno parte integrante del programma di esame: sono previsti sopralluoghi con la docente di cui verrà data tempestiva comunicazione. Ai fini dell’esame sarà richiesta altresì la conoscenza diretta di un gruppo di chiese romane (vd. elenco infra). È prevista la partecipazione attiva degli studenti con relazioni in aula e durante i sopralluoghi
( testi)
Studenti frequentanti I Modulo Storia dell’arte medievale Bibliografia • R. Krautheimer, Architettura sacra paleocristiana e medievale e altri saggi su rinascimento e barocco, Torino, Bollati Boringhieri 1993, pp. 66-89 e figg. 10-27. • M. Andaloro, S. Romano, Arte e iconografia a Roma, Milano, Jaca Book 2000: M. Andaloro, S. Romano, L’immagine nell’abside, pp. 93-132. • M. Andaloro, L’Orizzonte tardo antico e le nuove immagini 312-468, v. I, Milano-Roma, Jaca Book 2006: F.R. Moretti e P. Liverani, pp. 87-91; G. Leardi, pp. 358-361; M. Viscontini, pp. 366-378 e 411-415; G. Bordi, pp. 379-407 e 416-418. • G. Gandolfo, La basilica sistina: i mosaici della navata e dell'arco trionfale, in Santa Maria Maggiore a Roma, a cura di C. Pietrangeli, Firenze 1990, pp. 85-123. • G. Curzi, I mosaici dell’Oratorio di S. Venanzio nel Battistero Lateranense: problemi storici e vicende conservative, in “Atti del V colloquio dell’AISCOM”, Ravenna 1998, pp. 267-282. • M. Andaloro, I papi e l’immagine prima e dopo Nicea, in Medioevo: immagini e ideologie, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Parma, 23-27 settembre 2002), a cura di A. C. Quintavalle, Milano-Parma, Electa 2005, pp. 525-540. • S. Romano, Riforma e Tradizione. 1050-1198, v. IV, Milano-Roma, Jaca Book-Palombi 2006: S. Romano, pp. 129-150 (S. Clemente, affreschi); J. Croisier, pp. 209-218 (S. Clemente, mosaico absidale); J. Croisier, pp. 305-311 (Santa Maria in Trastevere, mosaico absidale). • E. Parlato, S. Romano, Roma e il Lazio. Il Romanico, Milano, Jaca Book 2001: pp. 29-43 (S. Clemente); 60-75 (S. Maria in Trastevere); 143 (S. Cecilia in Trastevere). • M. Righetti, La nuova facies della basilica: tra Arnolfo e Cavallini, in AA.VV., Santa Cecilia in Trastevere, Roma, Palombi Editori 2007, pp. 84-111. • S. Romano, Il Duecento e la cultura gotica (1198-1287 ca.), v. V, Milano, Jaca Book, 2012: K. Queijo, pp. 77-87 (San Paolo f.l.m., mosaico absidale). • S. Romano, Apogeo e fine del Medioevo.1288-1431, v. VI, Milano, Jaca Book 2017: V. Giesser, pp. 49-57 (San Giovanni in Laterano, Jacopo Torriti, mosaico absidale); V. Giesser, pp. 80-93 (Santa Cecilia in Trastevere, Pietro Cavallini, affreschi navata e controfacciata); V. Giesser, pp. 116-127 (Santa Maria Maggiore, Iacopo Torriti, mosaico absidale); V. Giesser, pp. 171-182 (Santa Cecilia in Trastevere, Pietro Cavallini, Storie della Vergine, mosaico absidale). • Si consiglia di consultare il seguente volume: - M. Andaloro, Atlante. Percorsi visivi, v. I, Jaca Book, Milano-Roma 2006, in particolare: S. Pietro; S. Paolo f.l.m.; S. Agnese f.l.m.; S. Clemente; Complesso lateranense: San Giovanni in Laterano, Battistero lateranense ed Oratorio di S. Venanzio; Santa Maria Maggiore; S. Stefano Rotondo.
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati i non frequentanti dovranno aggiungere: - M. Andaloro, S. Romano, Roma. Arte e iconografia a Roma. Da Costantino a Cola di Rienzo, Milano, Jaca Book 2000 (l’intero volume).
N. B. Il materiale d’esame – ad esclusione dei volumi interi, che andranno acquistati o studiati in biblioteca, e dei testi aggiuntivi per gli studenti non frequentanti –, insieme alle slides delle lezioni, al termine del corso sarà a disposizione in PDF, per gli studenti regolarmente iscritti, sia frequentanti che non frequentanti, sul canale Team di Storia dell’arte medievale e storia dell’arte bizantina LM a. a. 2024-2025 prof. ssa Maria Luigia Fobelli, alla voce File nella cartella Materiale del corso.
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702461 -
STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M.
(obiettivi)
Il corso si propone di ripercorrere gli aspetti principali dell'evoluzione storica della lingua latina, dalle testimonianze epigrafiche preletterarie fino alla produzione postclassica. Gli studenti rifletteranno sulle peculiarità dei vari registri della lingua latina, in relazione a testi di tipologie ed epoche diverse. Al termine del corso, essi saranno in grado di riconoscere i processi di evoluzione della lingua e applicare i principali elementi di grammatica storica e metrica all’analisi dei testi, al fine di impostare un discorso critico originale su un testo in lingua latina, contestualizzandolo nel periodo storico e definendone il registro d'uso.
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L-FIL-LET/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702448 -
EPIGRAFIA LATINA L.M.
(obiettivi)
Lo studente sarà avviato allo studio avanzato dell'epigrafia latina attraverso l'esegesi di documenti epigrafici utili ad approfondire aspetti del mondo romano e romanizzato.
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Erogato presso
20702448 EPIGRAFIA LATINA L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 ANGIUS ANDREA
( programma)
Il corso è dedicato alle più antiche testimonianze epigrafiche in lingua latina, dalle prime attestazioni di VIII secolo sino ai reperti della prima età repubblicana. Queste iscrizioni ci trasmettono informazioni di inestimabile valore su molti aspetti relativi alla lingua, alla vita privata e alla cultura politica dei primi secoli di Roma, consentendoci di cogliere frammenti di processi e fenomeni altrimenti oscuri. Solo raramente e con molta fatica è possibile confrontare le informazioni veicolate dall'epigrafia arcaica con notizie tramandate da fonti di diversa natura: per questo lo studio delle più antiche iscrizioni latine pone lo storico davanti alla necessità di valorizzare ogni minimo dettaglio, al fine di raccogliere indizi utili alla ricostruzione del contesto socioculturale entro cui le iscrizioni sono state prodotte. Ciò significa che, sebbene le tecniche e le metodologie siano le stesse di cui ci si avvale per lo studio delle iscrizioni più recenti, l'epigrafia arcaica ne richiede un'applicazione diversa e specifica – un maggior peso hanno ad esempio gli aspetti linguistici – a cui studentesse e studenti saranno introdotti nel corso delle lezioni.
( testi)
FREQUENTANTI
- R. FRIGGERI, M.G. GRANINO CECERE, G.L. GREGORI (a cura), Terme di Diocleziano. La collezione epigrafica, Milano : Electa, 2012: Introduzione e Capp. I-II (pp. x-xxx) - La Fibula Prenestina (Bullettino di paletnologia italiana 99), Roma : Espera 2014
NON FREQUENTANTI
Contattare il docente
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L-ANT/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702466 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M.
(obiettivi)
Acquisizione di approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo antico, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisizione degli strumenti scientifici di ricerca e dei principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Capacità di esprimere e comunicare in forma chiara giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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Erogato presso
20702466 STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 NOCE CARLA
( programma)
Titolo del corso: San Sebastiano tra leggenda e devozione Il corso intende ricostruire le prime fasi della venerazione del santo (bi)martire. Esso viene ricordato per la prima volta nella Depositio martyrum del 354 alla data del 20 gennaio per essere stato sepolto sulla Via Appia ad catacumbas, dove era la Memoria Apostolorum (poi Basilica apostolorum sotto Costantino). Successivamente viene menzionato da Ambrogio, che ne parla molto sinteticamente nel Commento al Salmo 118 e diventa, infine, l'eroe protagonista della Passio Sancti Sebastiani, scritta tra il 430 e il 450 da Arnobio il Giovane, un monaco africano contemporaneo di Agostino che vive nel monastero fondato accanto alla Basilica Apostolorum. Il corso si incentra particolarmente sull'analisi di questo testo, che ebbe una grandissima fortuna. Gli studenti del corso che siano interessati potranno seguire uno workshop di storytelling con attori professionisti impegnati insieme con la docente del corso in un progetto di valorizzazione della basilica di San Sebastiano in occasione del giubileo: lo workshop è finalizzato a immergere lo studente nella dimensione performativa caratteristica di molti dei testi agiografici antichi e medievali.
( testi)
Michael Lapidge (ed.), I martiri di Roma, vol. 1, Traduzioni di Paolo Chiesa e Adele Simonetti, Milano, Fondazione Lorenzo Valla, 2024, pp. XI-LXXXI e pp. 84-183
Ulteriore bibliografia verrà fornita dalla docente durante il corso
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M-STO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410624 -
Stratigrafia e paleoclima del quaternario
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti conoscenze approfondite sulle problematiche geologiche, stratigrafiche e paleontologiche relative agli ultimi 2,5 milioni di anni di storia della Terra ed in particolare della parte più recente del Pleistocene (ultimi 780 mila anni), proponendo approcci di studio multidisciplinari.
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Erogato presso
20410624 Stratigrafia e paleoclima del quaternario in Geologia e Tutela dell'Ambiente LM-74 GLIOZZI ELSA
( programma)
Definizione storica di Quaternario: criterio paleontologico, criterio climatico. Storia della cronostratigrafia del Plio-Quaternario. il limite Plio-Quaternario. età e piani del Quaternario marino. Stratigrafia magnetica del Quaternario. Metodi di datazione utilizzati per il Quaternario. Stratigrafia isotopica del Plio-Quaternario. Le oscillazioni del livello marino durante il Quaternario: curve eustatiche. Biostratigrafia del Quaternario marino: foraminiferi planctonici, foraminiferi bentonici, nannofossili calcarei, molluschi marini, ostracodi marini (concetti di ospite nordico e ospite senegalese). I GSSP e le sezioni marine italiane più rilevanti. L’Olocene e le carote di ghiaccio. Paleoclimatologia storica olocenica. L’Antropocene. Cronostratigrafia storica del Plio-Quaternario continentale. Cause delle variazioni climatiche quaternarie. La teoria astronomica delle variazioni climatiche. Cicli di precessione, di obliquità e cicli glaciale/interglaciale di maggiore ampiezza. La “Middle Pleistocene Transition”. Glaciazioni del Gelasiano e del Pleistocene. Principali depositi glaciali delle aree alpine ed appenniniche. Biocronologia del Plio-Quaternario continentale: grandi mammiferi, micromammiferi, molluschi continentali, ostracodi continentali. Stratigrafia pollinica. Stratigrafia climatica. Uomo ed industrie. La domesticazione olocenica. Cenni di archeogeologia. Principali record del Quaternario continentale in Italia centrale: il Plio-Quaternario della campagna romana; i bacini intermontani dell’Italia centrale (Bacino Tiberino, Bacino dell’Aquila).
( testi)
Pdf e fotocopie di pubblicazioni specialistiche recenti fornite dal docente.
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GEO/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702459 -
PALEOGRAFIA L.M.
(obiettivi)
Lo studente disporrà di conoscenze avanzate di storia della scrittura sia greca che latina, dopo aver esaminato le principali scritture di età antica, medievale e moderna, affrontando un corso seminariale dedicato a uno specifico tema paleografico.
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Erogato presso
20702459 PALEOGRAFIA L.M. in Religioni, Culture, Storia LM-64 N0 AMMIRATI SERENA
( programma)
Il corso intende affrontare lo studio delle caratteristiche dei manoscritti, latini e greci, con particolare riguardo al loro valore per gli studi filologici e storico-culturali. In proposito verranno esaminati sia i caratteri esteriori del manoscritto (tecniche materiali di preparazione del libro nella sua qualità di oggetto fisico, modi e strumenti di confezione, con riguardo alle figure professionali coinvolte nel processo di produzione), sia il panorama culturale dei tempi e dei luoghi di origine dei libri manoscritti. Per questo, ogni aspetto verrà illustrato scegliendo un testimone manoscritto di riferimento. Sono previsti in tale corso sia l’esame di riproduzioni di manoscritti, in formato cartaceo ed elettronico, sia l’esame diretto di manoscritti e materiali scrittori, attraverso visite in archivi e biblioteche.
( testi)
La prova finale comprenderà la conoscenza dei materiali distribuiti (in formato cartaceo ed elettronico) nel corso delle lezioni ed esercitazioni, nonché la discussione dell’approfondimento che ciascuno studente dedicherà ad uno degli argomenti illustrati. È inoltre richiesto lo studio di: • M. Maniaci, Breve storia del libro manoscritto, Roma, Carocci 2019; • M. L. Agati, Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una codicologia comparata, L’Erma di Bretschneider, Roma 2009 (capitoli indicati a lezione); • M. Cursi, Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book, Il Mulino, Bologna 2016, cap. III (pp. 97-160); • due saggi, a scelta fra quelli che verranno indicati a lezione.
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711269 -
Antropologia culturale ed etnografia
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20711269-1 -
modulo 1
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M-DEA/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711269-2 -
modulo 2
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M-DEA/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410727 -
Botanica Sistematica e Ambientale
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Erogato presso
20410727 Botanica Sistematica e Ambientale in Biodiversità e Tutela dell'Ambiente LM-6 CESCHIN SIMONA, Salerno Giovanni
( programma)
Biodiversità vegetale: importanza della sua conoscenza e dei suoi molteplici utilizzi. Sistematica, criteri e categorie tassonomiche, regole nomenclaturali. Illustrazione delle principali tecniche di campionamento, raccolta e identificazione di piante vascolari. Metodi di allestimento di campioni di Erbario. Analisi dei principali caratteri con valore tassonomico: radici, fusto, foglie, fiori, polline, frutti, semi. Caratteri generali e inquadramenti sistematici delle Pteridofite ancestrali e fossili, Pteridofite attuali, Gimnosperme, Angiosperme Dicotiledoni, Angiosperme Monocotiledoni. Principali differenze morfo-strutturali degli organismi vegetali in funzione dei loro adattamenti a diverse tipologie di ambienti (montani, costieri, dunali, lacustri, fluviali, rocciosi, muricoli, urbani). Conoscenza delle specie più rappresentative delle principali fitocenosi del paesaggio italiano. Attività di laboratorio sull’uso di chiavi dicotomiche, ed esplorazione della biodiversità vegetale analizzando piante spontanee di uso officinale e alimentare. Escursioni didattiche all’interno di Roma e nel territorio regionale laziale.
( testi)
Dispense elaborate dal docente relative al programma svolto durante le lezioni e utilizzo dei seguenti libri di testo: Judd, Campbell, Kellogg, Stevens, Donoghue. Botanica sistematica. Un approccio filogenetico. PICCIN Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Diversità vegetale. PICCIN
Il docente riceve lun, merc, ven dalle 12.00 alle 13.00 previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
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BIO/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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