Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINI INTEGRATIVE - (visualizza)
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12
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20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
Il programma del corso prevede la presentazione e discussione dei seguenti argomenti: Introduzione alla Geologia: l’unicità del pianeta Terra; aspetti della Geologia; la crosta della Terra – i processi che interessano la superficie (il modellamento del rilievo terrestre; il processo sedimentario; le rocce sedimentarie); il corpo della Terra – il processo interno (l’interno della Terra; i fenomeni sismici; i fenomeni vulcanici; le rocce ignee; le rocce metamorfiche; ciclo litogenetico; tettonica delle placche); deformazioni della crosta terrestre (le successioni litologiche; le deformazioni delle rocce; la geometria dei corpi geologici). Geologia di campo e geologia tecnica: i prodotti del rilevamento geologico (ricerche preliminari; materiali e metodi; lettura e interpretazione delle carte geologiche; lettura e interpretazione delle carte tematiche); il rilevamento geologico-tecnico (principali caratteristiche fisiche e meccaniche di terre e rocce; l’esplorazione geologica del sottosuolo. Geologia applicata: dissesti di versante; idrogeologia; studio del contesto geologico legato a problemi di pianificazione (il rischio geologico); primo intervento sul territorio; riqualificazione (geologia urbana e del costruito).
( testi)
JOHN P. GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN – Capire la Terra – Edizione italiana a cura di Elvidio Lupia Palmieri e Maurizio Parotto – Zanichelli, Bologna LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI – Principi di Geologia applicata – Casa Editrice Ambrosiana, Milano DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE
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6
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GEO/05
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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LANZARA GIULIA
( programma)
Introduzione alla scienza e tecnologia dei materiali, Richiami di meccanica, Legami atomici, Reticoli e dislocazioni, Comportamento meccanico dei materiali, Frattura, Materiali di interesse per l’Ingegneria Civile (metalli, polimeri, calcestruzzo, compositi, legno), Alcuni richiami di normativa, Panoramica dei nuovi materiali nel settore Civile e delle nuove frontiere (materiali intelligenti, materiali autoriparanti, nanocompositi etc), Esperienza di laboratorio presso (Laboratorio Materiali Multifunzionali)
( testi)
materiale didattico distribuito durante il corso
W.D. Callister, Scienza e Ingegneria dei Materiali
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6
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ING-IND/22
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
Ingegneria Sanitaria-Ambientale è un insegnamento affine ed integrativo (opzionale) che mira a fornire le conoscenze fondamentali sui processi di diffusione degli inquinanti nell’acqua, nei suoli e nell’atmosfera e la loro trasformazione, e a sviluppare le competenze necessarie per la bonifica dei siti inquinati, inclusi cenni al trattamento delle acque contaminate. Esso fa parte del Corso di Studio triennale in “Ingegneria Civile”, che mira a definire un profilo professionale di ingegnere prevalentemente orientato verso i settori dell'ingegneria idraulica, dell'ingegneria delle strutture, delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto, che possa svolgere attività di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione delle opere civili. L’insegnamento di Ingegneria Sanitaria-Ambientale fa parte inoltre dei corsi di studio magistrali “Ingegneria delle infrastrutture viarie e trasporti” e “Ingegneria civile per la protezione dai rischi naturali”, i quali hanno l’obiettivo di formare un ingegnere civile ad alta qualificazione in grado di operare negli ambiti delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto e della protezione del territorio e delle opere civili dai rischi idrogeologici e sismici. Nel quadro di questo percorso, l’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita 1) dell’ambiente biotico e abiotico, con richiami ai principi di ecologia, chimica e biologia; 2) della normativa di riferimento per la tutela dell’ambiente; 3) dei parametri di qualità delle acque, dell’atmosfera e del suolo; 4) dei processi di diffusione degli inquinanti in ambiente; 5) delle tecniche di depurazione. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di 1) valutare i parametri di qualità delle acque, dell’atmosfera e del suolo in relazione alla normativa vigente 2) analizzare le diverse tecniche ingegneristiche di trattamento delle acque, dell’atmosfera e del suolo in funzione della tipologia di inquinante; 3) conoscere la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani.
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FIORI ALDO
( programma)
Richiami di chimica e biologia • Principi di ecologia • Ambiente acque: qualità delle acque, inquinamento delle acque, impianti di potabilizzazione, acque reflue, impianti di trattamento. • Inquinamento atmosferico: inquinanti e sistemi di trattamento delle emissioni gassose • Rifiuti solidi: sistema integrato di gestione dei rifiuti, caratteristiche merceologiche dei rifiuti, sistemi di raccolta, operazioni di recupero, riutilizzo e riciclo, smaltimento finale in discarica controllata. • Bonifica di siti contaminati • Riferimenti normativi (D.Lgs. 152/2006)
( testi)
Ingegneria sanitaria-ambientale, Carlo Collivignarelli, Giorgio Bertanza, Città studi edizioni, 2012
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6
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ICAR/03
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801626 -
DISEGNO
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE ESSENZIALI PER LA RAPPRESENTAZIONE E IL DISEGNO TECNICO.
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BIANCHINI CIAMPOLI LUCA
( programma)
Il corso ha l'obiettivo di ampliare le competenze comunicative e progettuali degli studenti di ingegneria civile, integrando quelle acquisite nei primi anni di studi. Ciò si realizza attraverso il raggiungimento di due grandi obiettivi. Il primo è di fornire una base solida nella comunicazione tecnica del prodotto, in modo che gli studenti possano progettare utilizzando le pratiche comuni del disegno tecnico. Le esercitazioni guidano gli studenti nell'acquisizione di una buona conoscenza tecnica e rappresentativa del disegno progettuale, con tavole che coprono gradualmente i vari argomenti affrontati nelle lezioni. Il secondo obiettivo, che deriva dal primo, è quello di fornire agli studenti le competenze necessarie per produrre elaborati grafici nell'ambito della progettazione di opere civili di vario tipo. Inoltre, il corso è utile per l'apprendimento di due software di disegno e rappresentazione (Autodesk AutoCAD® e QGIS), che sono di fondamentale importanza per gli esami progettuali del terzo anno del corso di laurea.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI È atteso che lo studente che abbia sostenuto con profitto il corso di Disegno, abbia assimilato le seguenti competenze: - Conoscenza dei principali codici di disegno tecnico; - Lettura di una cartografia tecnica; - Confidenza con elaborati grafici in scala; - Quotatura e simbologie grafiche adottate in ingegneria civile; - Proiezioni ortogonali; - Pacchetto base AutoCAD: spazio modello e spazio carta; - Pacchetto base QGIS: spazio modello e layout.
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6
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ICAR/17
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20810106 -
SICUREZZA E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN CANTIERE
(obiettivi)
Sicurezza e Organizzazione del Lavoro in Cantiere è un insegnamento strategico nel quadro degli insegnamenti dell’Ingegneria Civile, che si pone quale obiettivo principale quello di formare l’ingegnere che, nei cantieri mobili o temporanei, voglia ricoprire i ruoli del Coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione delle opere di sicurezza (CSE, CSP). Il Corso di Sicurezza e Organizzazione del Lavoro in Cantiere consegna, in primo luogo, all’allievo ingegnere civile, le basi normative e legislative in materia di Sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, con applicazione nell’ambito dei cantiere e delle opere civili, identificando le norme cogenti (D. Lgs. 81/08) e volontarie (BS OHSAS, UNI 45001) la cui conoscenza è fondamentale per un ingegnere della sicurezza. Il corso fornisce inoltre conoscenze sui ruoli tecnici operativi riguardanti la sicurezza in cantiere, spaziando sui concetti di Documento di Valutazione del Rischio (DVR), di Piano di sicurezza e coordinamento (contenuti, criteri e metodi, esempi e progetto), di Piano operativo di sicurezza e il Fascicolo dell’opera, di Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso, Smontaggio dei ponteggi), in particolare, ponendo il focus sui criteri metodologici per elaborazione e la gestione della documentazione. Da ultimo saranno fornite le conoscenze fondamentali per la redazione dei DUVRI (art. 26 D. Lgs. 81/08) e delle ripercussioni penali e civili previste in caso di violazione delle disposizioni in materia di sicurezza. Al termine dell’insegnamento gli allievi, saranno in grado di affrontare operativamente il ruolo di CSP e di CSE (COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE DELLE OPERE DI SICUREZZA IN CANTIERE), avendo assimilato le più diffuse ed efficaci procedure per l’identificazione e la gestione dei rischi in ambito lavorativo, avendo acquisito nozioni riguardo la modalità tecnica di scelta delle attrezzature e delle misure di prevenzione e protezione in cantiere, sapendo redigere e gestire la documentazione cogente che il Legislatore prevede in ambito Tit. IV D. Lgs. 81/08 (Cantieri mobili e temporanei). Il corso Sicurezza e Organizzazione del Lavoro in Cantiere è equipollente al corso previsto dall’art. 98 (All. XIV) del D. Lgs. 81/08, obbligatorio per ricoprire la figura di Coordinatore per la progettazione (CSP) e l’esecuzione (CSE) dei lavori (Tit. IV Dlgs. 81/08).
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
MODULO GIURIDICO Il Decreto Legislativo del Governo 81/2008 (Tit. I) e il BS OHSAS 18001:07, come legislazione di base in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Il DVR (Documento valutazione dei rischi, art. 28) e l'art. 30, come strumenti della progettazione del Sistema di Gestione Aziendale in materia di Salute e Sicurezza (SGSS). Il SGSS e la conformità legislativa (D. Lgs. Gov. 81.08), il miglioramento continuo e il principio “PDCA” della ruota di Deming. Formazione, consapevolezza e competenza. La consultazione e la comunicazione. Controllo operativo. Preparazione alle emergenze e risposta. Performance di Sistema, misurazione, monitoraggio, audit e miglioramento. Le normative europee e la loro valenza; le norme di buona tecnica; le Direttive di prodotto. Il BS OHSAS 18001:07 e l’implementazione del SGSS quale strumento efficace per ridurre i rischi associati alla salute e sicurezza nell'ambiente di lavoro per dipendenti, clienti, parti interessate. Dati e studi di casi. Applicazioni. La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri e nei lavori in quota, le figure interessate, gli Organi Competenti e la disciplina sanzionatoria (Tit. IV D. Lgs. 81/08). La Legge quadro in materia di lavori pubblici. Tecniche di valutazione del rischio. Approfondimenti su Check List Analysis, JSA, FAST (Metodo degli spazi funzionali), tecniche HAZOP, FMEA, FTA. Applicazioni e casi di studio. Esercitazioni sulla applicazione dei Requisiti della Norma BS OHSAS a casi specifici connessi a cantieri mobili e temporanei. Metodi di Audit di sistema e valutazione della conformità. Il metodo della “Produttoria” come strumento di valutazione della conformità. Casi di studio, sentenze in materia di applicazione della Legislazione di Sicurezza. Letteratura e interpretazione delle cause incidentali per eventi storici. MODULO TECNICO Sicurezza e organizzazione dei cantieri (anche relativamente agli obblighi documentali); trattazione specifica dei rischi per la salute e per la sicurezza in cantiere (malattie professionali, scavi, demolizioni, opere in sotterraneo e in galleria, rumore, vibrazioni, bonifiche ambientali, amianto, movimentazione manuale di carichi (MMdC), incendio, etc.); misure di prevenzione e protezione, procedure organizzative, tecniche di prevenzione del rischio in fase di montaggio, smontaggio e posa in opera di strutture, mezzi ed elementi costruttivi; il rischio caduta dall’alto, i ponteggi e le opere provvisionali. Approfondimenti sulla malattie professionali connesse ai lavori svolti in cantieri mobili e temporanei; Agenti materiali da infortunio, metodi di valutazione delle esposizioni. Applicazioni pratiche. Le tecniche NIOSH e OCRA per la valutazione dei rischi da MMdC e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Valutazione del rischio rumore e vibrazioni: esercitazioni ed applicazioni; il rischio amianto, le tecniche di bonifica/demolizione/trattamento in sicurezza dei MCA. Ponteggi ed opere provvisionali, tecniche di costruzione e gestione in sicurezza. Casi di studio.
MODULO METODOLOGICO/ORGANIZZATIVO/PRATICO Il piano di sicurezza e coordinamento (contenuti, criteri e metodi, esempi e progetto); il piano sostitutivo di sicurezza; tecniche di comunicazione e cooperazione; il Piano operativo di sicurezza e il Fascicolo dell’opera; metodi di elaborazione del Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio, Uso, Smontaggio dei ponteggi); criteri metodologici per elaborazione e gestione della documentazione; stima dei costi della sicurezza in cantiere. Esempi di PSC, l’analisi dei rischi di area, l’analisi e la valutazione delle interferenze, l’importanza della pianificazione e della organizzazione; esercitazioni e applicazioni. Stesura dei Piani operativi di sicurezza (POS): significato pratico e differenze con i DVR ex art. 28, la valutazione dei rischi da interferenza e differenze con il DUVRI (art. 26 D. Lgs. 81/08); esercitazioni e casi di studio. Esempi di Piani Sostitutivi di Sicurezza (PSS); esempi di Fascicoli e applicazioni pratiche basate sulla redazione di specifici PSC; sentenze e sanzioni in materia di sicurezza dei cantieri; simulazioni di ruolo (Coordinatore).
( testi)
Dispense, testi, leggi di riferimento distribuiti in aula dal docente
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6
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ING-IND/28
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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20802078 -
TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI
(obiettivi)
Tecnica ed Economia dei Trasporti è un insegnamento caratterizzante, inserito nel corso di Laurea in Ingegneria Civile. Il principale obiettivo del corso di studio consiste nel formare una figura professionale di ingegnere civile prevalentemente orientato verso i settori di dell'ingegneria idraulica, delle strutture, delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto, che possa svolgere attività di costruzione, gestione e manutenzione delle opere civili. Nell’ambito del percorso di studio della laurea Triennale, l’insegnamento di Tecnica ed Economia dei Trasporti si propone di fornire agli studenti le conoscenze principali per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei principali sistemi di trasporto. L'efficienza tecnica del sistema e la sua interazione con le altre componenti del territorio vengono trattate sia in termini tecnici che di convenienza economica. Gli studenti acquisiranno competenze proprie di Tecnica ed Economia dei Trasporti quali 1) modelli di deflusso, 2) organi di propulsione, 3) Movimenti rotativi, rotazionali e traslazionali, 4) organi di rotolamento, 5) sistemi di trazione elettrica e diesel, 6) sistemi di frenatura, 7) infrastrutture ferroviarie, 8) Velocità commerciale. Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di 1) analizzare e progettare le caratteristiche funzionali degli elementi che compongono un sistema di trasporto di tipo ferroviario (infrastrutture e servizi), 2) individuare le interazioni tra veicolo e via nel trasporto 3) conoscere le forze agenti su un veicolo, 4) individuare i diagrammi di moto, 5) effettuare un’analisi benefici costi per valutare gli interventi migliorativi per la progettazione di una infrastruttura di trasporto.
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CARRESE STEFANO
( programma)
Trasporto Stradale, Trasporto Ferroviario ed Elementi di Economia dei Trasporti
( testi)
Cantarella G.E. Sistemi di trasporto: Tecnica ed Economia 2007 UTET
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9
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ICAR/05
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20810382 -
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso di Scienza delle Costruzioni si prefigge di fornire allo studente le conoscenze di base di meccanica dei materiali e delle strutture che gli consentano di risolvere semplici problemi di statica dei sistemi di travi in campo elastico, e di acquisire le conoscenze richieste per i successivi corsi di progettazione strutturale. Il corso si colloca al secondo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Civile, il quale ha l’obiettivo di fornire gli strumenti per la progettazione, la realizzazione, la manutenzione e la gestione di strutture e infrastrutture civili, quali edifici, ponti, gallerie, sistemi di trasporto, opere idrauliche e di protezione del territorio. Nel quadro di tale percorso, l’insegnamento ha lo scopo di fornire una conoscenza adeguata: 1) delle leggi che governano l’equilibrio dei sistemi rigidi e deformabili; 2) della teoria della trave; 3) dei metodi di calcolo dei sistemi di travi; 4) delle verifiche di resistenza. Al termine del corso gli studenti saranno in grado: 1) di esprimersi in un linguaggio tecnico adeguato; 2) di rappresentare analiticamente e risolvere semplici problemi di statica dell’ingegneria civile; 3) di comprendere i limiti dei modelli utilizzati; 4) di valutare lo stato di sicurezza degli elementi strutturali.
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20810382-1 -
Modulo I
(obiettivi)
Il corso di Scienza delle Costruzioni si prefigge di fornire allo studente le conoscenze di base di meccanica dei materiali e delle strutture che gli consentano di risolvere semplici problemi di statica dei sistemi di travi in campo elastico, e di acquisire le conoscenze richieste per i successivi corsi di progettazione strutturale. Il corso si colloca al secondo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Civile, il quale ha l’obiettivo di fornire gli strumenti per la progettazione, la realizzazione, la manutenzione e la gestione di strutture e infrastrutture civili, quali edifici, ponti, gallerie, sistemi di trasporto, opere idrauliche e di protezione del territorio. Nel quadro di tale percorso, l’insegnamento ha lo scopo di fornire una conoscenza adeguata: 1) delle leggi che governano l’equilibrio dei sistemi rigidi e deformabili; 2) della teoria della trave; 3) dei metodi di calcolo dei sistemi di travi; 4) delle verifiche di resistenza. Al termine del corso gli studenti saranno in grado: 1) di esprimersi in un linguaggio tecnico adeguato; 2) di rappresentare analiticamente e risolvere semplici problemi di statica dell’ingegneria civile; 3) di comprendere i limiti dei modelli utilizzati; 4) di valutare lo stato di sicurezza degli elementi strutturali.
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6
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ICAR/08
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802076 -
STRADE, FERROVIE, AEROPORTI
(obiettivi)
Strade Ferrovie Aeroporti è un insegnamento caratterizzante dell’omonimo settore scientifico disciplinare di Strade Ferrovie e Aeroporti, inserito nel corso di Laurea in Ingegneria Civile. Il corso di studio mira a definire un profilo professionale di ingegnere civile prevalentemente orientato verso i settori dell'ingegneria idraulica, dell'ingegneria delle strutture, delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto, che possa svolgere attività di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione delle opere civili. Nell’ambito di questo percorso, l’insegnamento di Strade Ferrovie Aeroporti si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base relative ai principi teorici per la progettazione di infrastrutture di trasporto, per il dimensionamento e verifica delle stesse alla luce delle analisi conoscitive necessarie all’inserimento ambientale e territoriale. Vengono fornite nozioni sull'analisi delle problematiche di interferenza con le scelte urbanistiche, i programmi di sviluppo sociale ed economico, anche con riferimento all'articolazione geometrica del tracciato stradale, nel rispetto della normativa vigente. Sono altresì illustrate le principali tipologie di pavimentazione stradale, i materiali utilizzati ed il loro comportamento. Gli studenti acquisiranno le competenze necessarie per 1) dimensionare gli elementi geometrici delle principali infrastrutture di trasporto in funzione della domanda ipotizzata; 2) identificare le principali influenze vincolistiche ed i condizionamenti territoriali; 3) verificare teoricamente il rispetto delle condizioni di funzionalità e sicurezza degli elementi progettati; 4) effettuare un confronto tecnico-economico per l’ottimizzazione delle scelte progettuali. Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di 1) conoscere le caratteristiche fisiche e funzionali delle infrastrutture di trasporto; 2) affrontare la progettazione geometrica di una strada in ambito extraurbano; 3) conoscere le caratteristiche prestazionali offerte da una infrastruttura di trasporto in funzione delle scelte adottate; 4) interpretare le esigenze della collettività per individuare la miglior soluzione dal punto di vista ambientale-tecnico-economico per la progettazione di una infrastruttura di trasporto.
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BENEDETTO ANDREA
( programma)
Principi di progettazione delle infrastrutture di trasporto Caratteristiche fisiche e funzionali delle infrastrutture di trasporto Vincoli e condizionamenti al progetto La domanda di mobilità e trasporto Il dimensionamento della sezione stradale Criteri tradizionali per il progetto geometrico: il quadro di riferimento Richiami di meccanica della locomozione La sicurezza della manovra Il progetto della curva circolare Elementi del profilo altimetrico Le geometrie di transizione Geometria dei cigli Materiali per il corpo stradale e cenni di meccanica delle terre Cenni al progetto della sovrastruttura stradale e alla meccanica dei materiali Interferenze idrauliche per il manufatto stradale Le infrastrutture ferroviarie Le infrastrutture aeroportuali
( testi)
A. Benedetto (2015) "Strade Ferrovie Aeroporti." UTET Università. De Agostini Scuola. Novara
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9
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ICAR/04
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20810100 -
IDRAULICA
(obiettivi)
Idraulica è un insegnamento che mira a fornire solide conoscenze di base dell’idraulica, partendo dalla descrizione qualitativa dei fluidi fino alla formulazione di modelli quantitativi basati sulla meccanica di continui fluidi. Tali modelli vengono costruiti deducendoli dalle leggi della meccanica classica, tenendo presente le differenze tra corpi rigidi e corpi deformabili. Si perviene alle leggi utili per affrontare semplici problemi di idrostatica, idrodinamica di moto uniforme e permanente. L’insegnamento fa parte del corso di studio in “Ingegneria Civile”, che si ripropone di definire un profilo professionale di ingegnere civile prevalentemente orientato verso i settori dell'ingegneria idraulica, dell'ingegneria delle strutture, delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto, che possa svolgere attività di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione delle opere civili. Nel quadro di questo percorso, l’insegnamento mira a definire i modelli più generali della meccanica dei fluidi dai quali si possono dedurre la grande maggioranza delle formulazioni di interesse tecnico per la progettazione delle opere civili. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: 1) esaminare qualitativamente un fenomeno di idraulica e classificarlo in base alle sue caratteristiche cinematiche e dinamiche; 2) decidere quale classe di modelli di continuo meglio approssima il comportamento osservato 3) risolvere quantitativamente problemi di base riguardanti l’idraulica.
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20810100-1 -
Modulo I
(obiettivi)
Idraulica è un insegnamento che mira a fornire solide conoscenze di base dell’idraulica, partendo dalla descrizione qualitativa dei fluidi fino alla formulazione di modelli quantitativi basati sulla meccanica di continui fluidi. Tali modelli vengono costruiti deducendoli dalle leggi della meccanica classica, tenendo presente le differenze tra corpi rigidi e corpi deformabili. Si perviene alle leggi utili per affrontare semplici problemi di idrostatica, idrodinamica di moto uniforme e permanente. L’insegnamento fa parte del corso di studio in “Ingegneria Civile”, che si ripropone di definire un profilo professionale di ingegnere civile prevalentemente orientato verso i settori dell'ingegneria idraulica, dell'ingegneria delle strutture, delle infrastrutture viarie e dei sistemi di trasporto, che possa svolgere attività di progettazione, costruzione, gestione e manutenzione delle opere civili. Nel quadro di questo percorso, l’insegnamento mira a definire i modelli più generali della meccanica dei fluidi dai quali si possono dedurre la grande maggioranza delle formulazioni di interesse tecnico per la progettazione delle opere civili. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di: 1) esaminare qualitativamente un fenomeno di idraulica e classificarlo in base alle sue caratteristiche cinematiche e dinamiche; 2) decidere quale classe di modelli di continuo meglio approssima il comportamento osservato 3) risolvere quantitativamente problemi di base riguardanti l’idraulica.
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PRESTININZI PIETRO
( programma)
- definizione di fluido - campi scalari vettoriali tensoriali - grandezze tensoriali: proiezione sulla base - notazione indiciale - invarianti vettoriali - prodotto scalare (interno) - prodotto vettore (esterno) - condizione di parallelismo e ortogonalità - prodotto tensore (esterno) - tensore come applicazione lineare (prodotto misto o prodotto "punto") - tensore identità - decomposizione isotropo + deviatorico - decomposizione simmetrico + emisimmetrico - traccia - operatori differenziali e proprietà - formule di green gauss - schema del continuo - dimensioni e unità di misura - tensione superficiale - comprimibilità - deformabilità a taglio (viscosità) - reologia dei fluidi - descrizione lagrangiana e euleriana - linee traiettorie, corrente, emissione - tubo di flusso - portata (volume e massa) - accelerazione e sua scomposizione (anche irrotazionale e rotazionale) - regimi di moto vario, stazionario, uniforme, uniforme omogeneo. - teorema del trasporto - esperienza di Reynolds, profilo parabolico laminare o turbolento - numero di Reynolds, anche come rapporto di forze inerzia/viscose - andamento oscillatorio nel tempo delle grandezze cinematiche - decomposizione di reynolds, quantificaizone dell'intervallo di media - regole sulle medie temporali (derivata, prodotto, somma) - conservazione della massa + teorm del trasp = eq continuità indef - campo solenoidale per fluidi incomprimibili - calcolo del tasso di variazione temporale dell'integrale di rho*F - cosa succede se F=V - eq continuità corrente, stazionaria, incomprimibile - principio conservazione della quantità di moto - forze di massa, forze per unità di massa - forze di contatto, assioma di Cauchy - teorema di cauchy - tensori degli sforzi, sua decomposizione e proprietà - eq. q.d.m. in forma differenziale - terne principali di sforzo, campo di sforzo isotropo - sistema di eq per risolvere sistema fluido - eq qdm in forma integrale laminare e turbolenta - eq. fluidostatica - piani isobari, piezometrica - pressione ass e relativa - esempi di pcr e pca - pressione continua attraverso interfacce, piezometrica no - piezometro - manometro e manometro differenziale - spinta su sup piana, modulo. - spinta su sup piana, punto di applicazione - decomposizione del trapezio di spinta - spinta su sup curva - fluido ideale - teorema di Bernoulli - teorema di Bernoulli per correnti lineari - coeff di coriolis - spinte dinamiche - foronomia - schema 1D delle correnti lineari - moto uniforme correnti lineari - distribuzione sforzi in condotta - legge di darcy weisbach - abaco di Moody - legge di Colebrook - White - moto uniforme nelle lunghe condotte - prelievo distribuito
( testi)
Teoria: Citrini, Noseda – Idraulica - Ed. Ambrosiana Mossa, Petrillo – IDRAULICA. Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano
Applicazioni: Alfonsi, Orsi – Problemi di idraulica e meccanica dei fluidi. Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano
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6
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ICAR/01
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |