Insegnamento
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Attività
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20702464 -
STORIA DELLE RELIGIONI L.M.
(obiettivi)
Il corso, rivolto a studenti già provvisti di competenze di base nell’ambito della storia delle religioni, si pone l’obiettivo di approfondire su base storica la conoscenza delle vie orientali di saggezza e liberazione prendendo in esame concetti fondamentali, correnti dottrinali, testi canonici elaborati nell’ambito di una o più tradizioni, anche con l’ausilio del rispettivo patrimonio iconografico. Particolare attenzione sarà posta nell’analizzare le strutture concettuali che fondano la peculiare differenza di queste culture religiose da quelle del ceppo abramico.
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20702464-1 -
STORIA DELLE RELIGIONI I L.M.
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M-STO/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702464-2 -
STORIA DELLE RELIGIONI II L.M.
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6
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M-STO/06
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702465 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo in epoche diverse, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisirà strumenti scientifici di ricerca e principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Lo studente acquisirà altresì capacità critica nella raccolta e nell’interpretazione dei dati, in modo da esprimere e comunicare in un linguaggio scientificamente corretto giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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20702465-1 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE I L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo in epoche diverse, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisirà strumenti scientifici di ricerca e principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Lo studente acquisirà altresì capacità critica nella raccolta e nell’interpretazione dei dati, in modo da esprimere e comunicare in un linguaggio scientificamente corretto giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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NOCE CARLA
( programma)
Leggo Marco e imparo il greco (neotestamentario). Il corso, attraverso la lettura del Vangelo di Marco, il più antico di tutti i vangeli, intende introdurre gli studenti alle principali questioni di ordine metodologico inerenti l’uso delle fonti evangeliche per la ricostruzione del Gesù storico, del suo messaggio e delle comunità cristiane delle origini. Il Vangelo di Marco, come gli altri vangeli dopo di lui, rielabora e organizza in una struttura narrativa coerente materiali tradizionali preesistenti, operando una selezione e interpretazione personale delle fonti a disposizione. Tale selezione ci mette in relazione con un ambiente cristiano di I secolo e con la sua immagine di Gesù, che cercheremo di individuare. La lettura del Vangelo di Marco permetterà, inoltre, a tutti gli studenti, anche a coloro i quali non abbiano mai frequentato il liceo classico, un primo contatto con il greco, nella forma “accessibile” di Marco. “Leggo Marco e imparo il greco” è, infatti, il titolo di un fortunato libro della classicista Rosa Calzecchi Onesti, concepito per avviare degli studenti adulti allo studio del greco. Ispirandomi a questo testo intendo, dunque, utilizzare la lettura del Vangelo di Marco per un primo approccio alla lingua greca, nella convinzione che l’esperienza della lettura delle fonti nella lingua originale sia premessa imprescindibile per una corretta indagine storica.
( testi)
BIBLIOGRAFIA Per i frequentanti:
Gli studenti frequentanti dovranno dotarsi del testo in greco del Vangelo di Marco:
Novum Testamentum graece, ed. NESTLE – ALAND, a cura di K. Aland - M. Blackl - C.M. Martini - B.M. Metzger - A. Wikgren, Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1999.27
Per l’aspetto linguistico, il testo di riferimento è: R.Calzecchi Onesti, Leggo Marco e imparo il greco, PIEMME, Casale Monferrato (Al),1993. Il testo, che si articola in unità di lavoro con esercizi da svolgere a casa, è attualmente fuori commercio: la docente, pertanto, ne metterà a disposizione una copia.
Un libro a scelta tra: G.Jossa, La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci editore, Roma 20114. A. Destro-M.Pesce, Il racconto e la scrittura. Introduzione alla lettura dei vangeli, Carocci editore, Roma 2014.
Per i non frequentanti
B.Metzger, Il canone del Nuovo Testamento. Origine, sviluppo e significato, Paideia, Brescia 1997. Un libro a scelta tra: G.Jossa, La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci editore, Roma 20114. A. Destro-M.Pesce, Il racconto e la scrittura. Introduzione alla lettura dei vangeli, Carocci editore, Roma 2014.
Gli studenti frequentanti hanno la possibilità di sostenere un esonero scritto.
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M-STO/07
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702465-2 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE II L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo in epoche diverse, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisirà strumenti scientifici di ricerca e principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Lo studente acquisirà altresì capacità critica nella raccolta e nell’interpretazione dei dati, in modo da esprimere e comunicare in un linguaggio scientificamente corretto giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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LUPI MARIA
( programma)
Cristianesimo e religione nella storiografia contemporanea Il corso si propone di avvicinare gli studenti alle principali problematiche storiografiche relative al Cristianesimo moderno e contemporaneo, dibattute nell’ultimo secolo. Si partirà da un excursus sulla storia della storiografia religiosa, che faccia comprendere l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche, degli scopi e dei metodi del lavoro degli storici, sia riguardo all’uso delle fonti, sia riguardo all’elaborazione stessa della scrittura storica, sia riguardo alla sua traduzione didattica (insegnamenti di storia religiosa), per passare poi alla ricostruzione dei percorsi di ricerca di alcuni importanti studiosi che si sono occupati di storia religiosa cristiana. Si cercherà di far acquisire agli studenti la capacità di leggere e interpretare criticamente saggi storici e di approfondire le relative discussioni storiografiche, in modo da fornir loro competenze metodologiche per elaborare autonomamente propri percorsi di ricerca, analizzando scientificamente le fonti e la storiografia relativa. Si terranno quindi lezioni di taglio metodologico e esercitazioni pratiche di ricerca, di discussione della storiografia e di utilizzo di strumenti e sussidi Si avverte che nell’anno accademico 2017-2018 il programma verterà sulla storia del Cristianesimo in età moderna.
( testi)
- Storici e religione nel Novecento italiano, a cura di D. MENOZZI – M. MONTACUTELLI, Brescia, Morcelliana, 2011 (Storia, 47), pp. 5-93; 109-220; 293-327; 371-417. - Cristianesimo e storia. Rapporti e percorsi, a cura di P. SINISCALCO, Roma, Studium, 2002 (Religione e società, 42), pp. 85-167.
Gli studenti non frequentanti sono pregati di concordare il programma con la docente. Si consiglia a coloro che non hanno mai sostenuto un esame di storia del Cristianesimo contemporaneo di fornirsi di un manuale, ad esempio Storia del Cristianesimo, dir. E. PRINZIVALLI, IV. L'età contemporanea (secc. XIX-XXI), a cura di GIOVANNI VIAN, Roma, Carocci, 2015 (Frecce, 195).
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M-STO/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI - DISCIPLINE STORICHE, FILOSOFICHE, ANTROPOLOGICHE, GEOGRAFICHE, PSICOLOGICHE E SOCIOLOGICHE - (visualizza)
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20702439 -
STORIA ROMANA L.M.
(obiettivi)
Lo studente approfondirà la propria esperienza di studio e di ricerca affrontando un tema specifico della materia.
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Erogato presso
20702439 STORIA ROMANA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 MARCONE ARNALDO
( programma)
Si discuterà delle caratteristiche del Principato di Claudio con riferimento all'attuale dibattito storiografico. All'interno del corso ci saranno due lezioni dedicate al confronto tra Impero romano e Impero cinese e una serie di seminari riguardanti il lessico politico nell'Oriente greco
( testi)
Svetonio- Vita di Claudio (qualsiasi edizione) A. Momigliano, L'opera dell'imperatore Claudio (nuova ed. a cura di D. Faoro), Jouvence, Napoli 2016 J. Scheid- Fr. Jacques, Roma e il suo Impero. Istituzioni, economia, religione, Laterza, Roma-Bari 20155 F. Guidetti, L'Impero romano in 100 date, Dalla Porta, Pisa 2016
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L-ANT/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703032 -
STORIA MEDIEVALE II L.M.
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Erogato presso
20703032 STORIA MEDIEVALE II L.M. in STORIA E SOCIETA' (DM 270) LM-84 MICHETTI RAIMONDO
( programma)
Titolo del corso: Eremiti e eremi cristiani tra tardo-antico e medioevo: estremismo sociale o solitudine con Dio?
Articolazione didattica: 30 ore; 6 CFU; II semestre
Il corso s’interroga sul fenomeno eremitico nella storia religiosa del medioevo, partendo dalle esperienze del cristianesimo tardo-antico come base di partenza ma poi sviluppando momenti, personaggi e fasi storiche durante l’alto e il basso medioevo. La domanda fondamentale da cui si parte cerca di tenere insieme tre livelli. Il primo riguarda il tipo di rapporto che l’eremita intrattiene con la società da cui sembrerebbe allontanarsi (fuga mundi) ma che, in realtà, per motivazioni che si vogliono indagare, finisce per attrarre verso di sé. Siamo in presenza di una forma di rifiuto radicale ed estremo della società in cui vive, considerata inadeguata per la propria realizzazione, per la ricerca di Dio e per una vita che consenta la salvezza eterna, oppure di una proposta agli altri controcorrente rispetto ai valori del mondo attraverso una vita apparentemente marginale ed estrema? Il secondo livello cerca di comprendere cosa le fonti storiche possono testimoniarci sull’esperienza di Dio che gli eremiti cercano o che i posteri hanno voluto riconoscere nelle loro esperienze religiose. Che differenza intercorre tra l’isolamento dagli altri e una solitudine che si vuole, invece, abitata da Dio e indirizza per questo il vissuto personale, i comportamenti e le scelte di vita? L'ultimo livello che il corso cercherà di comprendere riguarda il rapporto che si verifica tra gli eremiti e gli altri, in senso lato: tra eremiti e eremiti, perché in molti casi gli eremiti possono essere collegati tra loro fino alla costruzione di vere e proprie ‘regole’ comuni; tra eremiti e ordini religiosi, perché il monachesimo e gli ordini mendicanti, anche quando non abbiano avuto direttamente un’origine eremitica, intratterranno sovente rapporti con questa esperienza che interrogava la vita media di abati, monaci e frati, proprio per la sua radicalità; tra gli eremiti e i laici, perché la collocazione degli eremi e degli eremiti sul territorio consente agli uomini e alle donne che vivono nei contesti abitati di prenderli come riferimento per rifettere sul senso della loro esistenza sia nella scansione dei comportamenti abitudinari sia per le esigenze eccezionali della vita: specie quando i devoti, siano potentes o pauperes, cercano gli eremiti perché gli riconoscono, per la loro esperienza del divino e per il loro controllo della natura, poteri sul corpo mediante la guarigione e il miracolo; infine tra gli eremiti e le istituzioni ecclesiastiche per comprendere in che misura queste esperienze siano valorizzate, comprese o rifiutate dalla Chiesa a seconda dei contesti diversi in cui si collocano. Infine si cercherà di comprendere, per quanto le fonti lo consentano, la vita quotidiana di un eremita, il suo rapporto con il corpo e con la natura, la sua percezione del mondo. L’intento è infine quello di comprendere potenzialità e limiti del metodo storico per lo studio di questa particolare forma di esperienza religiosa.
Gli studenti di magistrale che non abbiano mai sostenuto un esame di storia generale, tanto i frequentanti quanto i non frequentanti, sono tenuti anche alla conoscenza del millennio medievale mediante un manuale di storia medievale da concordare con il docente.
CONTATTO @MAIL DEL DOCENTE: raimondo.michetti@uniroma3.it
( testi)
Bibliografia: Per gli studenti frequentanti e non frequentanti saranno disponibili alla fine del corso le dispense che portano il titolo del corso - Eremiti e eremi cristiani tra tardo-antico e medioevo: estremismo sociale o rapporto con Dio? - che si potranno ritirare presso la copisteria sotto la facoltà. Tali dispense sono in parte decise nell'ambito seminariale, a seconda delle questioni che sorgeranno durante il lavoro comune. Qualora non si fosse mai portato un manuale di storia medievale è necessario sceglierne uno su consiglio del docente, che sarà oggetto,come le dispense, della verifica di esame. Nel caso in cui, invece, sia stato già sostenuto un esame di storia medievale con il relativo manuale, non è necessario portare quest'ultimo in sede di verifica finale.
L'esame di magistrale prevede, infine, una tesina scritta di approfondimento che sarà identificata con il docente durante il corso per i frequentanti oppure durante il ricevimento per i non frequentanti.
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M-STO/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703200 -
EPIGRAFIA GRECA L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà le conoscenze essenziali sulla disciplina (origine e sviluppo della scrittura alfabetica in Grecia, caratteristiche degli alfabeti locali, tipologia delle iscrizioni e dei relativi supporti, bibliografia di settore, strumenti informatici specialistici ecc.), insieme con un’autonoma capacità d’inquadramento e di approfondimento storico-critico delle iscrizioni greche antiche. Apprenderà inoltre le tecniche e le convenzioni fondamentali per la schedatura e per l’edizione dei testi epigrafici.
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Erogato presso
20703200 EPIGRAFIA GRECA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 RAGONE GIUSEPPE
( programma)
TITOLO DEL CORSO: "Le Olimpiadi e gli Olympioníkai nella documentazione epigrafica".
● Il corso è finalizzato all’acquisizione di conoscenze avanzate di epigrafia greca attraverso lo studio di una serie testi riguardanti le Olimpiadi e gli Olympioníkai. Si partirà dalla canonica raccolta tematica di L. Moretti (vd. bibliografia), per procedere al suo aggiornamento almeno parziale attraverso lo spoglio di riviste, siti web e repertori specialistici di settore (Supplementum Epigraphicum Graecum; Bulletin Épigraphique). Attraverso il materiale epigrafico così raccolto e schedato, e con il supporto ulteriore di una selezione di fonti letterarie (in particolare Pausania e Filostrato), si indagheranno: (a) le origini e lo sviluppo del santuario di Olimpia, nel più ampio contesto storico dell’Elide-Pisatide, fino alla fine dell’età arcaica ed al compiuto raggiungimento della sua rilevanza panellenica; (b) le tradizioni sull’istituzione dei Giochi e sulle fasi di progressivo accrescimento numerico e affinamento tecnico delle loro specialità sportive; (c) le caratteristiche tecniche e regolamentari di alcune di tali specialità, nel più ampio quadro dell’atletismo greco; (d) la formazione delle liste olimpiche ed i loro tramiti letterari nella storia della storiografia (e in particolare della cronografia) greca. Tra le esercitazioni è previsto un saggio di lemmatizzazione, lettura, trascrizione, interpretazione ed inquadramento storico-critico di un’iscrizione inedita, mediante il trattamento informatico di foto digitali o calchi cartacei. ● Metodi didattici. Lavoro seminariale, coadiuvato da presentazioni PowerPoint e dalla traduzione e discussione in aula di testi e documenti forniti in fotocopia (fonti epigrafiche e letterarie, in lingua originale). I materiali di studio saranno in parte ricercati e procurati dagli studenti nel L.I.S.A. (Laboratorio Informatico per gli Studi Antichistici) ed in biblioteche specialistiche di settore. ● Modalità di verifica dell'apprendimento. L’esame consiste in una prova scritta, riguardante materiali, contenuti e risultati del corso, da svolgersi in due fasi, ciascuna di 4 ore. La prova include anche la traduzione e l’analisi grammaticale e sintattica di una o più iscrizioni greche (non necessariamente esaminate e discusse in precedenza durante le lezioni). Gli studenti stranieri possono sostenere la prova scritta in inglese, tedesco, francese o spagnolo.
Altre informazioni:
● Il corso è destinato in primo luogo agli studenti della laurea magistrale di area antichistica, in quanto per la sua frequenza (obbligatoria) è indispensabile una buona conoscenza pregressa [a] delle lingue classiche (greco e latino); [b] dell’epigrafia greca nei suoi aspetti istituzionali (per gli studenti provenienti da Roma Tre: esame di “Epigrafia Greca I” per la laurea triennale [6 CFU]; per quelli provenienti da altri atenei, esame di analoga denominazione, imperniato sulla conoscenza manualistica generale dell’epigrafia greca); [c] della storia greca (per gli studenti provenienti da Roma Tre: esame di “Storia Greca I” per la laurea triennale [6 CFU]; per quelli provenienti da altri atenei, esame di analoga denominazione, imperniato sulla conoscenza manualistica generale della storia greca). ● Altri prerequisiti necessari sono una buona padronanza di almeno una lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo) e un’adeguata autonomia nella ricerca bibliografica e nell’uso degli strumenti informatici per lo studio dell’antichità classica (eventualmente conseguibile mediante la frequenza dell’apposito corso organizzato presso il L.I.S.A./Laboratorio Informatico per gli Studi Antichistici). Gli studenti Erasmus sono invitati a contattare in anticipo il docente, che valuterà preventivamente il loro curriculum e le loro conoscenze nei campi sopra menzionati, e quindi l’opportunità di una loro partecipazione al corso. ● Dati il carattere eminentemente specialistico della disciplina e l’organizzazione seminariale del corso, non è possibile sostenere l’esame senza frequentarlo. Non sono previsti programmi concordati per non frequentanti, né per chi si iscrive all’Ateneo per sostenere esami in “corsi singoli”. Si richiede in ogni caso la presenza ad almeno due terzi delle lezioni (24 ore su 36). Gli studenti che non possiedono i pre-requisiti richiesti (in particolare la conoscenza delle lingue classiche), ma hanno comunque necessità di acquisire 6 CFU nel settore scientifico-disciplinare L-ANT/02 Storia Greca durante il corso di laurea magistrale, dovranno contattare il docente con opportuno anticipo e documentare con copie di certificazioni originali le seguenti due condizioni: (1) non aver sostenuto nel loro curriculum pregresso (laurea triennale e/o eventuali altre lauree magistrali) alcun esame di Storia Greca, di Epigrafia Greca, di Lingua e/o Letteratura Greca e di Lingua e/o Letteratura Latina; (2) non aver inserito esami di Lingua e/o Letteratura Greca e di Lingua e/o Letteratura Latina nel loro piano di studi per la laurea magistrale. Dopo le opportune verifiche essi potranno, con il consenso del docente, sostenere un esame di “Storia Greca L.M.” (in ogni caso non di “Epigrafia Greca L.M.”) sulla base di un programma concordato, coincidente con quello di “Storia Greca I” (esame manualistico) per la laurea triennale. Analogo consenso, con identiche modalità, va richiesto al docente titolare di quest’ultimo insegnamento. ● N.B. Non si possono conseguire in un’unica soluzione 12 CFU nel settore scientifico-disciplinare L-ANT/02 Storia Greca (ciò vale anche per gli studenti esterni iscritti a “corsi singoli”), ma si devono necessariamente sostenere due esami distinti (eventualmente distribuibili tra la laurea triennale e quella magistrale, fatti salvi i vincoli di frequenza e di propedeuticità indicati per ciascuno degli insegnamenti eventualmente prescelti).
( testi)
– M. E. Garcia Barraco, I. Soda (a cura di), Luigi Moretti e il catalogo degli Olympionikai. Testimonianze epigrafiche, letterarie, papirologiche e numismatiche sui vincitori degli agoni olimpici panellenici (Ellade e Magna Grecia: 776 a.C. - 393 d.C.), Roma, Ed. Arbor Sapientiae, 2014. – P. Madella - H.L. Reid - E. Isidori - A. Fazio (a cura di), F. García Romero (pref.), Filostrato, Sull’allenamento (con testo greco a fronte), Viterbo, Ed. Settecittà, 2015. – A. Caretta (a cura di), Filostrato di Lemno. Il manuale dell’allenatore, Ed. Interlinea, 2000. – V. Noccelli (a cura di), Filostrato, Perì gymnastikês / La ginnastica, tradotta e commentata, Napoli, Ed. Hermes, 1955. – G. Maddoli, M. Nafissi, V. Saladino (a cura di), Pausania. Guida della Grecia. Libro VI. L’Elide e Olimpia (seconda parte), Milano, Ed. Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori, 1999.
● N.B. L’indicazione dei testi è puramente orientativa. Non si deve procedere al loro acquisto prima dell’inizio del corso (durante il quale il docente provvederà a precisare, comunicandola poi in bacheca e nel sito GOMP, la bibliografia che sarà effettivamente oggetto d’esame).
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6
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L-ANT/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710063 -
GEOGRAFIA E LETTERATURA DEL VIAGGIO
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Erogato presso
20710063 GEOGRAFIA E LETTERATURA DEL VIAGGIO in STORIA E SOCIETA' (DM 270) LM-84 D'ASCENZO ANNALISA
( programma)
Le relazioni dei viaggi del passato rappresentano una fonte privilegiata per la costruzione del pensiero geografico e della cultura in generale e, specialmente fra Tardo Medioevo ed Età moderna, permettono di ripercorrere il complesso processo di ampliamento dell’orizzonte geografico europeo. Nella società occidentale il rapporto fra la geografia e i resoconti dei viaggi si è modificato nei secoli, per la necessità di ordinare e rielaborare le informazioni raccolte, per creare un sapere geografico che rintracciasse leggi oggettivamente valide, correlazioni fra i fenomeni e criteri razionali di classificazione. Nel corso verranno analizzate, nelle loro varie tipologie, le pratiche dei viaggi, dei viaggiatori e delle relazioni odeporiche. Verranno inoltre presi in esame esempi di relazioni di viaggi che, nel corso della storia, hanno segnato l’immaginario collettivo e la costruzione stessa dell’idea moderna del mondo. Inoltre, da testimonianza di esperienze odeporiche in paesi lontani, la letteratura di viaggio è divenuta sempre più strumento di conoscenza del territorio e delle comunità umane, mezzo di comprensione dell’altro e dell’altrove, ma anche della cultura che guarda all’altro e allo spazio, per come questo è stato ed è ancora oggi organizzato in funzione delle molteplici esigenze umane (esplorative, conoscitive, turistiche, ecc.).
( testi)
Testi: • Marina Marengo, Geografia e letteratura. Piccolo manuale d’uso, Bologna, Pàtron Editore, 2016. • Due articoli dal numero della rivista Geotema, n° 8 (1997), Ilaria Luzzana Caraci (a cura di), Il viaggio come fonte di conoscenze geografiche (la rivista è di difficile reperimento, chiedere alla docente): - Ilaria Luzzana Caraci, Dall’esperienza del viaggio al sapere geografico, pp. 3-12; - Claudio Cerreti, Breve ragionamento intorno ai sette paradossi principali del viaggio, pp. 52-59.
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6
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M-GGR/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
CARATTERIZZANTI - RELIGIONI ANTICHE E MODERNE - (visualizza)
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20702443 -
LETTERATURA LATINA L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà conoscenze connesse con l’analisi di livello magistrale di uno o più testi letterari latini, con particolare attenzione agli aspetti formali e interazione di carattere seminariale con i frequentanti.
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Erogato presso
20702443 LETTERATURA LATINA L.M. in ITALIANISTICA (DM 270) LM-14 N0 DE NONNO MARIO
( programma)
Letteratura latina L.M. Seneca e il potere: i due volti di un intellettuale tra impegno e compromesso. Il corso offrirà una presentazione del contesto letterario dell’Apokokokyntosis e della Consolatio ad Polybium di Seneca, e procederà con la lettura integrale, l’interpretazione e il commento di entrambe le opere, prestando particolare attenzione agli aspetti di formali di stile e di metrica.
( testi)
- Per l’Apokolokyntosis: un’edizione a scelta tra: Lucio Anneo Seneca, Apokolokyntosis, a cura di G. Vannini, Milano (Mondadori), Lucio Anneo Seneca, Apokokyntosis, introduzione, traduzione e note a cura di R. Mugellesi, Milani (Rizzoli) e Lucio Anneo Seneca, Apokokyntosis, a cura di G. Focardi, Firenze (Giunti). - Per la Consolatio ad Polybium: Lucio Anneo Seneca, Le consolazioni: a Marcia, alla madre Helvia, a Polibio, introduzione, traduzione e note di A. Traina, Milano (Rizzoli).
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6
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L-FIL-LET/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702456 -
LETTERATURA LATINA MEDIEVALE L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà conoscenze avanzate attraverso l’analisi di livello specialistico di uno o più testi letterari latini medievali, con attenzione specifica agli aspetti formali e interazione di carattere seminariale con i frequentanti.
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Erogato presso
20702456 LETTERATURA LATINA MEDIEVALE L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 DI MARCO MICHELE
( programma)
Titolo del modulo: Il trattato pseudo-agostiniano De spiritu et anima (fine XII- inizi XIII sec.).
Descrizione del corso: Il modulo, di carattere monografico, intende in primo luogo ripercorrere, a grandi linee, gli sviluppi di un tema – quello dell’anima – caro alla tradizione del pensiero occidentale fin dai suoi primordi, e capace, oltreché di alimentare incessantemente la riflessione filosofica e religiosa, per dir così, di alto livello, anche di avere un singolare impatto sulle mentalità, sull’immaginario, sulle condotte di vita, sull’autopercezione e rappresentazione dell’uomo nella cultura occidentale, segnatamente nel Medioevo latino. Verrà poi analizzata un’opera – il De spiritu et anima – di incerta attribuzione e databile tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, che godette di ampia fortuna nel Medioevo, e che, per il suo carattere eclettico ma non privo di tratti di originalità, ben si presta a fornire un articolato e problematico status quaestionis sul tema, quale si configurava prima delle più compiute elaborazioni della Scolastica. – Nell’ambito del modulo verranno, inoltre, attivate esercitazioni volte a orientare alla conoscenza e all’utilizzazione dei principali strumenti, bibliografici e informatici, per lo studio e la ricerca sugli autori mediolatini
( testi)
Alcherus Claraeuallensis (dubium) [= ps. Augustinus], De spiritu et anima, PL 40, coll. 779-832.
- Anima e corpo nella cultura medievale, a cura di C. Casagrande e S. Vecchio, Ed. SISMEL, Firenze 1999 (Millennio medievale, 15).
Letture consigliate:
- Studi su anima e corpo. Lessico, idee, figurazioni letterarie e iconografiche nell'Antichità e nell'alto Medioevo, a cura di A. M. Luiselli Fadda e P. Vaciago, Ed. Herder, Roma 2011 (Romanobarbarica, 20).
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6
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L-FIL-LET/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702457 -
LINGUA E LETTERATURA LATINA ROMANOBARBARICA L. M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà consapevolezza, attraverso la diretta conoscenza di documenti letterari e giuridici, dei dinamismi culturali dell'Europa tardoromana e subromana, con particolare attenzione all’integrazione dei diversi popoli immigrati nell'Occidente latino.
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Erogato presso
20702457 LINGUA E LETTERATURA LATINA ROMANOBARBARICA L. M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 LUCERI ANGELO
( programma)
Il corso è rivolto a tutti gli studenti che intendono conseguire una solida conoscenza, in prospettiva storico-culturale, di temi e forme della letteratura latina che va dalle fasi immediatamente precedenti alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente alle soglie della Rinascita Carolingia, con particolare riferimento alla cultura dei cosiddetti regni romani-barbarici. A tal fine, esso è articolato in due parti. 1) Un iniziale ciclo di lezioni offrirà un quadro organico di autori e tendenze della produzione letteraria latina determinata dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana, tra la fine del V sec. e la fine del VII sec. 2) Nella seconda parte, prestando attenzione agli aspetti di forma, di stile e di metrica, si procederà con la lettura integrale, l’interpretazione e il commento degli "Epitalami" di Blossio Emilio Draconzio (Romulea 6-7).
( testi)
- Gli epitalami di Draconzio, a c. di A. Luceri, Roma, Herder, 2007 (disponibile sulla bacheca del docente) Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio individuale del seguente testo: - F. Gasti, Profilo storico della letteratura tardolatina, Pavia University Press, 2013 (limitatamente ai capitoli: 1-4, 8-9, 11-12, 23-26, 28-29). - Ulteriori materiali didattici saranno distribuiti a lezione e/o caricati nella bacheca on line del docente.
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L-FIL-LET/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702781 -
EBRAICO L.M.
(obiettivi)
Lo studente approfondirà la conoscenza dei testi biblici intesi come espressione della cultura religiosa ebraica antica e i problemi testuali e linguistici relativi, progredendo nell’apprendimento della lingua ebraica.
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PRATO GIANLUIGI
( programma)
La Bibbia e lo straniero: convivenza dialettica in una terra "conquistata" (hostes/hospis)
Il rapporto con lo straniero nei testi biblici non è univoco: da un lato egli va accolto e amato come se stessi, ricordando anche che si è stati schiavi in terra d’Egitto (Lv 19,34; Dt 10,19), ma dall’altro bisogna separarsi da lui perché estraneo alla propria identità etnico-religiosa (Ne 13,3). Questo duplice atteggiamento, in apparenza schizofrenico, è in stretta relazione con la terra in cui si abita, intesa come possesso esclusivo di Israele in quanto “promessa” e conquistata. Occorre chiarire quali siano i fondamenti storici e culturali che sono alla base di questa dialettica, ma nello stesso tempo non si può evitare di riflettere sul fatto che tale ambiguità sopravvive ai nostri giorni, in una società che, pur ritenendo di averla superata attraverso l’universalismo cristiano, in realtà ne perpetua la struttura di fondo, manifestando accoglienza e chiusura nei confronti di chi proviene dall’esterno in terra europea. Un terzo delle lezioni sarà dedicato all’insegnamento della lingua ebraica, in prosecuzione di quelle programmate per il corso di Ebraico (I semestre). A chi intende seguirle si consiglia pertanto di iniziare lo studio della lingua frequentando anche quelle precedenti.
( testi)
AA.VV., Lo straniero: nemico, ospite o profeta?, Spiritualità del quotidiano 30, Paoline, Milano 2006. W. BRUEGGEMANN, The Land. Place as Gift, Promise, and Challenge to Biblical Faith, Overtures to Biblical Theology, Fortress Press, Minneapolis 22002. I. CARDELLINI (a cura di), Lo “straniero” nella Bibbia. Aspetti storici, istituzionali, teologici, Ricerche Storico Bibliche 8/1-2, EDB, Bologna 1996. A. MARCHIADOUR – D. NEUHAUS (a cura di), La terra, la Bibbia e la storia. «Verso il paese che io ti indicherò», Già e non ancora 438, Jaca Book, Milano 2007. G. DEIANA – A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’ebraico biblico, Urbaniana University Press – Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 1997 (e ristampe).
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L-OR/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703158 -
LETTERATURA GRECA I L.M.
(obiettivi)
Obiettivo del corso è l’acquisizione di conoscenze avanzate e il perfezionamento delle competenze precedentemente acquisite nel campo della letteratura greca. Attraverso lo studio e la traduzione di un testo o di una selezione di diversi testi in lingua originale dai vari punti di vista (storico, letterario, filologico e performativo o drammaturgico), anche tramite esperienze di laboratorio o seminariali, lo studente sarà in grado di acquisire competenze metodologiche specifiche e specialistiche e di affrontare l’esegesi di autori o testi che presentano maggiori problematiche ermeneutiche dalle più diverse prospettive, soprattutto filologiche e di ricostruzione testuale.
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GIUSEPPETTI MASSIMO
( programma)
La vendetta di Odisseo in Omero. Il corso prenderà in esame lo sviluppo narrativo della vendetta di Odisseo nei libri conclusivi dell’Odissea. Si tratta di una sequenza dall’articolazione complessa che si presta all’analisi di molti aspetti dell’epica omerica. Già la tradizione esegetica antica rilevava la presenza di una chiara stratificazione compositiva in questa parte del poema. Ciò è indubbiamente un riflesso dell’evoluzione subita dai valori associati all’eroismo nel corso dei secoli. Anche per questo motivo i libri XVI-XXIV dell’Odissea rappresentano un osservatorio privilegiato per la comprensione del protagonista: pronto a mentire sulla propria identità e ad assumere le vesti di un mendicante, la complessità della figura di Odissea è rivelata progressivamente, e con l’ausilio di sofisticati strumenti espressivi, dal narratore omerico.
( testi)
Per il testo dei libri XVI-XXIV si farà riferimento all’edizione commentata nella collana della Fondazione Lorenzo Valla (XIII-XVI: a cura di A. Hoekstra; XVII-XX: a cura di J. Russo; XXI-XXIV: a cura di M. Fernández-Galiano e A. Heubeck). Ulteriore materiale bibliografico sarà disponibile sulla bacheca del docente nel sito del Dipartimento di Studi Umanistici (http://bit.ly/dsu-giuseppetti). Si consiglia la frequenza assidua del corso. Il corso presuppone la conoscenza della lingua greca.
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L-FIL-LET/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703159 -
LETTERATURA GRECA II L.M.
(obiettivi)
Obiettivo del corso è l’acquisizione di conoscenze avanzate e il perfezionamento delle competenze precedentemente acquisite nel campo della letteratura greca. Lo studente in particolare acquisirà capacità di applicare una metodologia ermeneutica critica e filologica ad un testo o a più testi letterari greci e di prospettare un percorso critico di ricerca e d’indagine su uno o più testi letterari, attraverso lo studio esemplificativo di un testo o di una selezione di testi diversi in lingua originale affrontato dai vari punti di vista (storico, letterario, filologico e performativo o drammaturgico), anche coinvolgendosi in proficue esperienze di laboratorio e/o seminariali.
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COZZOLI ADELE TERESA
( programma)
Atene è assediata. Ma ad Atene sotto assedio sul palcoscenico del teatro di Dioniso vanno in scena le Rane. Le Rane parlano della salvezza di Atene e del suo Teatro. Qual è il significato storico e programmatico del teatro di Aristofane in questo momento? Che deve fare ora il poeta comico che si è sempre impegnato per la città? Che cosa può o deve portare in teatro un autore comico nel momento di crisi? La lettura e l’analisi delle Rane cercherà di rispondere ad alcuni di questi interrogativi.
( testi)
È necessario conoscere le vicende storiche del periodo: si consigliano le pagine relative del manuale di D. Musti, Storia greca, Laterza, Roma-Bari 1989. Per il testo di Aristofane si consigliano le Rane a c. di D. Del Corno, Fondazione Lorenzo Valla, Milano 1985. Testi in lettura a scelta tra V. Ehrenberg, L’Atene di Aristofane, La Nuova Italia, Firenze 1988, oppure C. F. Russo, Aristofane autore di teatro, Sansoni, Firenze 1984.
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L-FIL-LET/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703161 -
CIVILTA' BIZANTINA L.M.
(obiettivi)
Obiettivo del corso è promuovere l’acquisizione delle nozioni storiche, delle conoscenze storico-letterarie, delle competenze linguistico-filologiche e degli strumenti metodologiche che consentono agli studenti della laurea magistrale di attingere al patrimonio della cultura bizantina e di affrontare di prima mano i testi, con particolare attenzione a quanto attiene alla millenaria vicenda di conservazione, elaborazione e trasmissione della tradizione classica a Bisanzio.
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Erogato presso
20703161 CIVILTA' BIZANTINA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 RONCHEY SILVIA
( programma)
Costantinopoli, 29 maggio 1453: caduta o conquista? Lo “scontro di civiltà” che sigillò l’inizio dell’era moderna nella testimonianza delle fonti. Vi sono giorni che possono cambiare la storia, date che diventano un simbolo, un ologramma, un mantra. Si pensi alla sigla Nine Eleven, all’11 settembre 2001, alla caduta delle Torri Gemelle, che ha impresso al nascente XXI secolo il sigillo di quello che viene chiamato uno “scontro di civiltà”. O anche date meno agghiaccianti, ma ugualmente simboliche, come quelle alle quali si è soliti riferire la nascita dell’età moderna: il 1492, quando la scoperta dell’America proiettò lontano dall’area d’irradiazione dell’impero romano e poi bizantino, cioè di quello che Fernand Braudel ha chiamato il Mediterraneo Maggiore, le rotte commerciali che per secoli si erano contese Genova e Venezia; o il 1517, quando Martin Lutero affisse le sue novantacinque tesi sul portale della chiesa del castello di Wittemberg. Ma questi due eventi sono strettamente legati a un terzo, anzi, se ne potrebbero considerare epifenomeni. Se volessimo indicare la data che veramente segna l’inizio dell’età moderna, perché è anche causa delle altre due, perché cambiò rotta ai traffici mediterranei, perché tolse al papato un antagonista, l’ortodossia, e lasciò spazio così alla Riforma protestante, e per mille altre ragioni, dovremmo menzionarne un’altra: quella del 29 maggio 1453, data della caduta – o conquista, a seconda dell’ottica con cui la vogliamo guardare – dell’impero di Bisanzio, e cioè, in definitiva, dell’impero romano.Attraverso la lettura e l’esegesi delle fonti di ambo gli schieramenti in campo, ossia di quelle bizantine e occidentali, ma anche di quelle islamiche, e segnatamente dei cronisti ottomani della corte di Mehmet II, e attraverso l’analisi dei fatti e dei fenomeni che precedettero e determinarono da un lato l’espansione ottomana in direzione del Mediterraneo, dall’altro il crescente isolamento del millenario impero “romano” di Bisanzio rispetto alle nuove potenze europee, il corso si propone di indurre gli studenti a sviluppare un’autonoma opinione storica, metodologicamente fondata e articolata criticamente, su questo evento epocale, che ha cambiato la storia di due civiltà e che ha inserito violentemente e prepotentemente l’islam nella nostra storia europea: un evento che ha acquisito peraltro una nuova attualità nel quadro geopolitico a noi contemporaneo, e che viene spesso evocato dai media, in maniera tuttavia quasi sempre inesatta, influenzata da pregiudizi e condizionamenti ideologici nonché, più semplicemente, dalla superficialità con la quale la nostra storiografia occidentale, quasi sempre priva degli strumenti di cui oggi dispone la giovane disciplina bizantinistica, ha voluto semplificarlo e divulgarlo.
( testi)
A) Testi obbligatori
- S. Ronchey, Lo Stato bizantino, Torino, Einaudi, 2002 - A. Pertusi (a c. di), La caduta di Costantinopoli, 2 voll., Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori, Milano 1976 B) Testi aggiuntivi da portare all’esame (a scelta) - G. Ostrogorsky, Storia dell’impero bizantino, Einaudi Tascabili 2005 - A. Pertusi, Testi inediti e poco noti sulla caduta di Costantinopoli. Edizione postuma a c. di A. Carile, Pàtron, Bologna 1983 - A. Pertusi, Fine di Bisanzio e fine del mondo. Significato e ruolo storico delle profezie sulla caduta di Costantinopoli in Oriente e in Occidente. Edizione postuma a c. di E. Morini, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1988 - S. Runciman, Gli ultimi giorni di Costantinopoli (trad. it.), Piemme, Casale Monferrato, 1997 - I. Djuric, Il crepuscolo di Bisanzio (1392-1448) (trad. it.), Donzelli, Roma 1989 - F. Babinger, Maometto il Conquistatore, Einaudi, Torino 1970 - N. Gürsel, Il romanzo del Conquistatore, Pironti, Napoli 1997 C) Testi in lingua straniera - E. Pears, The Destruction of the Greek Empire and the Story of the Capture of Constantinople by the Turks, London 1903 - G. Schlumberger, Le siège de Constantinople en 1453, Plon, Paris 1922 - G. Walter, La ruine de Byzance (1204-1453), Albin Michel, Paris 1958 - D.M. Nicol, The End of the Byzantine Empire, Edward Arnold Publishers, London 1979 - D.M. Nicol, The Immortal Emperor. The Life and Legend of Constantine Palaiologos, Last Emperor of the Romans, Cambridge University Press, 1992 - R. Crowley, 1453. The Holy War for Constantinople and the Crash of Islam and the West, Hyperion, New York 2005; - C. Imber, The Ottoman Empire, 1300-1650. The Structure of Power, Palgrave Macmillan, New York 2002
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L-FIL-LET/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710159 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E BIZANTINA - LM
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Gruppo opzionale:
AFFINE E INTEGRATIVE - (visualizza)
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20702449 -
FILOLOGIA CLASSICA L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà conoscenze circa il quadro delle problematiche che la constitutio textus affronta in relazione alla diversificazione dei linguaggi nei grandi modelli letterari.
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Erogato presso
20702449 FILOLOGIA CLASSICA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 RONCHEY SILVIA
( programma)
La Constituto textus. Laboratorio di ecdotica. Il modulo LM di Filologia Classica e Tardoantica si propone di iniziare gli studenti del corso di laurea magistrale alla vera e propria prassi ecdotica, ponendoli a diretto e attivo confronto con la molteplicità e complessità dei processi necessari alla constitutio textus di un’edizione critica aggiornata alle più recenti tecniche e metodologie di ricerca e di allestimento del testo critico e degli apparati, così come dei prolegomeni, degli indici e degli altri sussidi editoriali, partendo sempre e comunque, tuttavia, dall’esame dei testimoni manoscritti e dalla ricostruzione delle loro vicende, l’uno preliminare, l’altra complementare alla recensio e alla costituzione dello stemma codicum così come di una pur congetturale storia della tradizione. Gli studenti verranno introdotti nel ‘laboratorio’ della recente edizione di un importante e finora criticamente inesplorato testo del più grande antichista bizantino, Eustazio di Tessalonica: l’Exegesis in canonem iambicum, ultima fatica dell’autore, destinata con ogni probabilità all’insegnamento superiore nella Costantinopoli dello scorcio del XII secolo, forse all’interno del didaskaleion del monastero di Prodromos Petra, all’interno del quale si sviluppò e rimase probabilmente circoscritta la storia della sua tradizione. Il testo eustaziano è notevole non solo per la vastità e varietà di problemi di ordine ecdotico e più latamente critico-metodologico che pone al filologo suo editore, ma anche per il cospicuo tesoro di tradizione indiretta di testi classici e tardoantichi, che reca in sé e che ancora attende di essere completamente disseppellito, vagliato, studiato, nonché adeguatamente documentato in sede di apparatus fontium et testimoniorum.
( testi)
A) Testi obbligatori S. Ronchey, Introduzione storico-filologica, in P. Cesaretti – S. Ronchey (edd.), Eustathii exegesis in canonem iambicum de Pentecoste, De Gruyter, Berlin-New York, 2013
P. Cesaretti, Introduzione storico-letteraria, in P. Cesaretti – S. Ronchey (edd.), Eustathii exegesis in canonem iambicum de Pentecoste, De Gruyter, Berlin-New York, 2013 B) Testi aggiuntivi da portare all’esame (a scelta) S. Ronchey, L’ Exegesis in Canonem Iambicum di Eustazio di Tessalonica. Saggio di edizione critica (acrostico-irmo dell’ode prima), Aev 59 (1985), pp. 241-266.
S. Ronchey, Crise et continuité à Byzance. Georges Choiroboskos, Jean Arklas: deux auteurs de l’époque iconoclaste dans le prologue de l’ exegesis in canonem iambicum d’Eustathe de Théssalonique, IntByzCongr 1986, pp. 297-298. S. Ronchey, Sulla datazione dell’ Exegesis in Canonem Iambicum di Eustazio di Tessalonica, Ath, N.S. 74 (1986), pp. 103-110.
P. Cesaretti, Eustazio di Tessalonica e l'etimologia di physis: una fonte stoica?, SCO 36 (1986), pp. 139-145. S. Ronchey, Riferimenti pindarici nell’ exegesis in canonem iambicum di Eustazio di Tessalonica, QUCC, N.S. 25 (1987), pp. 53-56.
P. Cesaretti, Eustathios' Commentary on the pentecostal Hymn ascribed to St John Damascene: a New Critical Edition, SKBSB 5 (1987), pp. 19-22.
P. Cesaretti, Interpretazioni aristofanee nel commento di Eustazio all'inno pentecostale attribuito a Giovanni Damasceno, RFC 3 (1987), pp. 169-213. P. Cesaretti, Su Eustazio e Venezia, Aev 62 (1988), pp. 218-227.
S. Ronchey, An Introduction to Eustathios’ Exegesis in Canonem Iambicum, DOP 45 (1991), pp. 149-158.
P. Cesaretti, Allegoristi di Omero a Bisanzio. Ricerche ermeneutiche (XI-XII secolo), Milano 1991.
S. Ronchey, Those “whose writings were exchanged”. John of Damascus, George Choeroboscus and John ‘Arklas’ according to the Prooimion of Eustathius’s Exegesis in Canonem Iambicum de Pentecoste, in Sode - Takács 2001, pp. 327-336.
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L-FIL-LET/05
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702459 -
PALEOGRAFIA L.M.
(obiettivi)
Lo studente disporrà di conoscenze avanzate di storia della scrittura sia greca che latina, dopo aver esaminato le principali scritture di età antica, medievale e moderna, affrontando un corso seminariale dedicato a uno specifico tema paleografico.
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702460 -
PAPIROLOGIA L.M.
(obiettivi)
Lo studente disporrà di conoscenze per lo studio dei papiri greci e latini. Affronterà inoltre, in contesto seminariale, l’esame di un gran numero di papiri indagandone le caratteristiche di forma e contenuto.
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L-ANT/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702466 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo antico, attraverso l'analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisirà strumenti scientifici di ricerca e principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Lo studente acquisirà altresì capacità di esprimere e comunicare in forma chiara giudizi autonomi sulle questioni analizzate
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Erogato presso
20702466 STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 NOCE CARLA
( programma)
Leggo Marco e imparo il greco (neotestamentario).Il corso, attraverso la lettura del Vangelo di Marco, il più antico di tutti i vangeli, intende introdurre gli studenti alle principali questioni di ordine metodologico inerenti l’uso delle fonti evangeliche per la ricostruzione del Gesù storico, del suo messaggio e delle comunità cristiane delle origini. Il Vangelo di Marco, come gli altri vangeli dopo di lui, rielabora e organizza in una struttura narrativa coerente materiali tradizionali preesistenti, operando una selezione e interpretazione personale delle fonti a disposizione. Tale selezione ci mette in relazione con un ambiente cristiano di I secolo e con la sua immagine di Gesù, che cercheremo di individuare. La lettura del Vangelo di Marco permetterà, inoltre, a tutti gli studenti, anche a coloro i quali non abbiano mai frequentato il liceo classico, un primo contatto con il greco, nella forma “accessibile” di Marco. “Leggo Marco e imparo il greco” è, infatti, il titolo di un fortunato libro della classicista Rosa Calzecchi Onesti, concepito per avviare degli studenti adulti allo studio del greco. Ispirandomi a questo testo intendo, dunque, utilizzare la lettura del Vangelo di Marco per un primo approccio alla lingua greca, nella convinzione che l’esperienza della lettura delle fonti nella lingua originale sia premessa imprescindibile per una corretta indagine storica.
( testi)
BIBLIOGRAFIA Per i frequentanti: Gli studenti frequentanti dovranno dotarsi del testo in greco del Vangelo di Marco: Novum Testamentum graece, ed. NESTLE – ALAND, a cura di K. Aland - M. Blackl - C.M. Martini - B.M. Metzger - A. Wikgren, Stuttgart, Deutsche Bibelgesellschaft, 1999.27
Per l’aspetto linguistico, il testo di riferimento è: R.Calzecchi Onesti, Leggo Marco e imparo il greco, PIEMME, Casale Monferrato (Al),1993. Il testo, che si articola in unità di lavoro con esercizi da svolgere a casa, è attualmente fuori commercio: la docente, pertanto, ne metterà a disposizione una copia.
Un libro a scelta tra: G.Jossa, La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci editore, Roma 20114. A. Destro-M.Pesce, Il racconto e la scrittura. Introduzione alla lettura dei vangeli, Carocci editore, Roma 2014.
Per i non frequentanti B.Metzger, Il canone del Nuovo Testamento. Origine, sviluppo e significato, Paideia, Brescia 1997. Un libro a scelta tra: G.Jossa, La verità dei Vangeli. Gesù di Nazaret tra storia e fede, Carocci editore, Roma 20114. A. Destro-M.Pesce, Il racconto e la scrittura. Introduzione alla lettura dei vangeli, Carocci editore, Roma 2014.
Gli studenti frequentanti hanno la possibilità di sostenere un esonero scritto
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M-STO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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20704166 -
ALTRE ATTIVITÀ
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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22901497 -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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20705051 -
PROVA FINALE
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180
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |