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20101002 -
SISTEMI GIURIDICI COMPARATI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI ALLA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI SISTEMI GIURIDICI (CIVIL LAW, COMMON LAW, DIRITTO EUROPEO, DIRITTO ISLAMICO) AFFERMATISI NEL MONDO ED IN PARTICOLARE DI QUELLI CON I QUALI L’ORDINAMENTO ITALIANO SI TROVA MAGGIORMENTE IN CONTATTO. L’APPROCCIO SARÀ SIA IN UNA PROSPETTIVA STORICA CHE CON RIGUARDO ALLE PRINCIPALI ED ATTUALI INTERSEZIONI FRA ORDINAMENTI, EVIDENZIANDO SIMILITUDINI,CONVERGENZE E CONCORRENZA FRA MODELLI.
Canale: AD
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MACARIO FRANCESCO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI ALLA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI SISTEMI GIURIDICI AFFERMATISI NEL MONDO E IN PARTICOLARE DI QUELLI CON I QUALI L’ORDINAMENTO ITALIANO È MAGGIORMENTE IN CONTATTO. L’APPROCCIO SARÀ SIA IN PROSPETTIVA STORICA CHE CON RIGUARDO ALLE PRINCIPALI ED ATTUALI INSERZIONI FRA ORDINAMENTI, EVIDENZIANDO SIMILITUDINI, CONVERGENZA E CONCORRENZA FRA MODELLI. PROGRAMMA PER TUTTI GLI STUDENTI 1. IL METODO DELLA COMPARAZIONE - 2. I SISTEMI GIURIDICI DELLA FAMIGLIA ROMANISTICAFRANCESE E IL CODE NAPOLÉON - 3. I SISTEMI GIURIDICI DELLA FAMIGLIA ROMANISTICA-TEDESCA (GERMANIA, AUSTRIA, SVIZZERA) - 4. LA VICENDA DELLA CODIFICXAZIOEN CIVILE ITALIANA NEL CONFRONTO CON I MODELLI FRANCESE E TEDESCO - 5. I SISTEMI DI COMMON LAW: IN INGHILTERRA - 6. (SEGUE) NEGLI STATI UNITI D’AMERICA - 7. IL DIRITTO DEI PAESI SCANDINAVI - 8. I SISTEMI MISTI – 9. IL DIRITTO ISLAMICO - 10. I DIRITTI DEI PAESI DELL’ESTREMO ORIENTE (INDIA, CINA, GIAPPONE) - 11. IL DIRITTO PRIVATO EUROPEO E L’UNIFICAZIONE DEL DIRITTO. PER RAGIONI ORGANIZZATIVE, NON VI SARANNO DIFFERENZE DI PROGRAMMA FRA GLI STUDENTI CHE AVRANNO FREQUENTATO IL CORSO, E QUELLI CHE NON LO AVRANNO FREQUENTATO.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO ZWEIGERT K. - KÖTZ H., INTRODUZIONE AL DIRITTO COMPARATO, I PRINCIPI FONDAMENTALI, GIUFFRÈ, MILANO ULT.ED. OPPURE VARANO V. - BARSOTTI V., LA TRADIZIONE GIURIDICA OCCIDENTALE, VOL. I, GIAPPICHELLI, TORINO 2010.
Canale: EO
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VARDI NOAH
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI ALLA CONOSCENZA DEI PRINCIPALI SISTEMI GIURIDICI AFFERMATISI NEL MONDO ED IN PARTICOLARE DI QUELLI CON I QUALI L’ORDINAMENTO ITALIANO SI TROVA MAGGIORMENTE IN CONTATTO. L’APPROCCIO SARÀ SIA IN PROSPETTIVA STORICA CHE CON RIGUARDO ALLE PRINCIPALI ED ATTUALI INSERZIONI FRA ORDINAMENTI, EVIDENZIANDO SIMILITUDINI, CONVERGENZA E CONCORRENZA FRA MODELLI. PROGRAMMA PER TUTTI GLI STUDENTI 1. I SISTEMI GIURIDICI DELLA FAMIGLIA ROMANISTICA-FRANCESE 2. LA DIFFUSIONE DEL CODE NAPOLÉON NEL MONDO 3. I SISTEMI GIURIDICI DELLA FAMIGLIA ROMANISTICA-TEDESCA (GERMANIA, AUSTRIA, SVIZZERA) 4. LA DIFFUSIONE DEL CODICE CIVILE TEDESCO NEL MONDO 5. I SISTEMI DI COMMON LAW: IN INGHILTERRA 6.(SEGUE) NEGLI U.S.A. 7. IL DIRITTO DEI PAESI SCANDINAVI 8. IL DIRITTO ISLAMICO. 9. I DIRITTI DEI PAESI DELL’ESTREMO ORIENTE (INDIA, CINA, GIAPPONE) 10. IL DIRITTO PRIVATO EUROPEO 11. L’UNIFICAZIONE DEL DIRITTO. SI FA PRESENTE CHE NON VI SARANNO DIFFERENZE DI PROGRAMMA FRA GLI STUDENTI CHE AVRANNO FREQUENTATO IL CORSO, E QUELLI CHE NON LO AVRANNO FREQUENTATO.
( testi)
Gli studenti potranno prepararsi sui seguenti testi:
V. VARANO – V. BARSOTTI, La tradizione giuridica occidentale, IV ed., vol.I, Giappichelli, Torino, 2010;
e
b) K.D. BORCHARDT, The ABC of European Union Law (pdf scaricabile gratuitamente in inlgese o in qualsiasi altra delle lingue in cui è disponibile (incluso l’italiano): http://bookshop.europa.eu/is-bin/INTERSHOP.enfinity/WFS/EU-Bookshop-Site/en_GB/-/EUR/ViewPublication-Start?PublicationKey=OA8107147)
Canale: PZ
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ZENO ZENCOVICH VINCENZO
( programma)
PROGRAMMA PER TUTTI GLI STUDENTI
* I SISTEMI GIURIDICI NELLA FAMIGLIA ROMANISTICA-FRANCESE * LA DIFFUSIONE DEL CODE NAPOLÈON NEL MONDO * I SISTEMI GIURIDICI DELLA FAMIGLIA ROMANISTICA-TEDESCA (GERMANIA, AUSTRIA, SVIZZERA) * LA DIFFUSIONE DEL CODICE CIVILE TEDESCO NEL MONDO * I SISTEMI DI COMMON LAW: IN INGHILTERRA * (SEGUE) NEGLI STATI UNITI D'AMERICA * IL DIRITTO DEI PAESI SCANDINAVI * IL DIRITTO ISLAMICO * I DIRITTI DEI PAESI DELL'ESTREMO ORIENTE (INDIA, CINA E GIAPPONE) * IL DIRITTO PRIVATO EUROPEO * L'UNIFICAZIONE DEL DIRITTO
SI FA PRESENTE CHE NON VI SONO DIFFERENZE DI PROGRAMMA FRA GLI STUDENTI CHE AVRANNO FREQUENTATO IL CORSO, E QUELLI CHE NON LO AVRANNO FREQUENTATO.
( testi)
GLI STUDENTI POTRANNO PREPARARSI SUL SEGUENTE TESTO NONCHÉ SUI MATERIALI DI DIRITTO EUROPEO:
V. VARANO – V. BARSOTTI, LA TRADIZIONE GIURIDICA OCCIDENTALE, IV ED., VOL.I, GIAPPICHELLI, TORINO, 2010 NONCHÉ SUI MATERIALI DI DIRITTO EUROPEO [VEDI SOTTO]
GLI STUDENTI DOVRANNO INTEGRARE LA PREPARAZIONE SUI MATERIALI DI DIRITTO EUROPEO CHE VERRANNO MESSI A DISPOSIZIONE ON-LINE NELLA SEZIONE RISERVATA DEL SITO DI FACOLTÀ, ED IN PARTICOLARE, ALTERNATIVAMENTE:
A) GIANNANTONIO BENACCHIO, DIRITTO PRIVATO DELL'UNIONE EUROPEA (V ED.), CEDAM 2010, (CAPITOLI 1,2,3,5,6) OPPURE B) K.D. BORCHARDT, THE ABC OF EUROPEAN UNION LAW (PDF SCARICABILE GRATUITAMENTE IN INLGESE O IN QUALSIASI ALTRA DELLE LINGUE IN CUI È DISPONIBILE: HTTP://BOOKSHOP.EUROPA.EU/ISBIN/INTERSHOP.ENFINITY/WFS/EU-BOOKSHOP-SITE/EN_GB/-/EUR/VIEWPUBLICATION-START?PUBLICATIONKEY=OA8107147)
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IUS/02
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Attività formative caratterizzanti
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20101383 -
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
(obiettivi)
IL CORSO DI ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO È UNITARIO E INTENDE OFFRIRE CHIAVI DI LETTURA UTILI ALLA COMPRENSIONE DI COS’È IL DIRITTO E DI COME VIVA ED OPERI NELLA SOCIETÀ CIVILE PER REGOLARE I RAPPORTI INTERSOGGETTIVI. SARANNO AFFRONTATI, IN MODO APPROFONDITO O PER LARGHI CENNI, TUTTI I TEMI TRADIZIONALMENTE RICOMPRESI NEL DIRITTO PRIVATO E TRA QUESTI – IN PRIMO PIANO – LA PROPRIETÀ, L’OBBLIGAZIONE, IL CONTRATTO E LA RESPONSABILITÀ CIVILE.
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GRISI GIUSEPPE
( programma)
ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEL CORSO: - LE NOZIONI BASILARI - I SOGGETTI: PERSONE FISICHE, PERSONE GIURIDICHE ED ENTI DI FATTO - IL DIRITTO DI FAMIGLIA (CENNI) - LA SUCCESSIONE MORTIS CAUSA (CENNI) - BENI, DIRITTI REALI, PROPRIETÀ E POSSESSO - L’OBBLIGAZIONE - IL CONTRATTO IN GENERALE - I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI E ATIPICI (CENNI) - LA RESPONSABILITÀ PER FATTO ILLECITO
( testi)
1) A SCELTA L’ULTIMA EDIZIONE DI UNO DEI SEGUENTI MANUALI: M. BESSONE (A CURA DI), LINEAMENTI DI DIRITTO PRIVATO, GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO F. GALGANO, ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO, CEDAM, PADOVA P. TRIMARCHI, ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO, GIUFFRÈ EDITORE, MILANO A. TORRENTE – P. SCHLESINGER, MANUALE DI DIRITTO PRIVATO, GIUFFRÈ EDITORE, MILANO - LO STUDIO DEVE ESSERE SEMPRE ACCOMPAGNATO DALLA CONSULTAZIONE DEL CODICE CIVILE E DELLE PRINCIPALI LEGGI SPECIALI E, AL RIGUARDO, SI CONSIGLIA L’ULTIMA EDIZIONE DEL CODICE CIVILE A CURA DI ADOLFO DI MAJO, GIUFFRÈ EDITORE, MILANO. 2) LETTURE CONSIGLIATE: - R. CLARIZIA, INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL DIRITTO PRIVATO, GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, 2012 - P. GROSSI, PRIMA LEZIONE DI DIRITTO, EDITORI LATERZA, ROMA-BARI, 2003 - R. ALESSI – S. MAZZAMUTO, DIRITTO CIVILE. CASEBOOK, LIBRERIA DANTE EDITRICE, PALERMO, 2010 - C. SALVI (A CURA DI), DIRITTO CIVILE E PRINCIPI COSTITUZIONALI EUROPEI E ITALIANI, GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, 2012
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IUS/01
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Attività formative di base
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico MATERIA A SCELTA LIMITATA PRIMO ANNO - (visualizza)
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20101018 -
SCIENZA DELLE FINANZE
(obiettivi)
OBIETTIVI: LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI QUESTIONI NORMATIVE E POSITIVE CONNESSE ALL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ALLOCAZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI NELL’ECONOMIA E ALLA RELAZIONE FRA FINALITÀ ALLOCATIVE E REDISTRIBUZIONE.
PIÙ IN PARTICOLARE, 1) ECONOMIA DEL BENESSERE: EFFICIENZA E EQUITÀ E IMPLICAZIONI PER L’INTERVENTO PUBBLICO. 2) IL SISTEMA TRIBUTARIO: PRINCIPI DI DISEGNO GENERALE E ANALISI ECONOMICA DELLE IMPOSTE.
Canale: AL
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BISES BRUNO
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO IL CORSO È DIRETTO A FORNIRE UNA CONOSCENZA DI BASE DELLE MOTIVAZIONI ECONOMICHE, DELLE FORME E DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO, IN PARTICOLARE ATTRAVERSO IL SISTEMA TRIBUTARIO. OGGETTO DEL CORSO È L’ANALISI ECONOMICA DELL’ATTIVITÀ DELLO STATO E DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI CHE SI REALIZZA PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LE ENTRATE E LE SPESE DEL BILANCIO PUBBLICO. PARTICOLARE RILIEVO VIENE DATO ALL’ANALISI ECONOMICA DEL SISTEMA TRIBUTARIO. IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE MODULI: I) L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO (4 CFU) 1. L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO: GIUSTIFICAZIONI ECONOMICHE; IMPOSTAZIONI TEORICHE; OBIETTIVI E STRUMENTI. IL SETTORE PUBBLICO DELL’ECONOMIA IN ITALIA. 2. FONDAMENTI DI ECONOMIA DEL BENESSERE. 3. TEORIE NORMATIVE DELLE SCELTE SOCIALI 4. “FALLIMENTI” DEL MERCATO E INTERVENTO PUBBLICO. 5. FORMAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE DECISIONI PUBBLICHE. 6. OBIETTIVI MACRO-ECONOMICI E POLITICHE FISCALI PER LA CRESCITA ECONOMICA. II) IL SISTEMA TRIBUTARIO (3 CFU) 1. FUNZIONI, REQUISITI E COMPOSIZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. 2. STRUTTURA ED EFFETTI DI SINGOLE IMPOSTE: L’IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO; L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI; L’IMPOSIZIONE SUI REDDITI DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE; LE IMPOSTE A BASE PATRIMONIALE; LE IMPOSTE SUI CONSUMI. 3. LA DISTRIBUZIONE VERTICALE DELLE COMPETENZE FISCALI. 4. TRASLAZIONE E INCIDENZA DELLE IMPOSTE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI GLI ARGOMENTI SVOLTI NELLE LEZIONI SONO RACCOLTI IN: B. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE – PARTE I : L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, SECONDA EDIZIONE, 2012 CAP. 1 CAP. 2 CAP. 3, ESCLUSI IL PAR. 4.1.3 E L’APPENDICE. CAP. 4. CAP. 5, ESCLUSO IL PAR. 6.2.3. CAP. 6, ESCLUSI I PARR. 4.3.3, 4.3.4, 4.3.5, 4.3.7. CAP. 7, ESCLUSI I PARR. 3.3, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5. CAP. 8 B. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE – PARTE II: IL SISTEMA TRIBUTARIO, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, SECONDA EDIZIONE, 2013. CAP. 1 CAP. 2, ESCLUSI I PARR. 2.6.2, 4.2.2, 4.2.3, 4.3, 4.4, 5. CAP. 3 CAP. 4 CAP. 5 CAP. 6, ESCLUSO IL PAR. 5.3. CAP. 7 CAP. 8 CAP. 9, ESCLUSO IL PAR. 2.2.2. CAP. 10, ESCLUSI I PARR. 2.2.4, 2.3.2. CAP. 11
ALTRE INFORMAZIONI PER GLI STUDENTI ISCRITTI ALLA LAUREA TRIENNALE (L/14) CHE INTENDONO SOSTENERE L’ESAME DI SCIENZA DELLE FINANZE E NON QUELLO DI ECONOMIA POLITICA, IL PROGRAMMA RELATIVO AI DUE CFU AGGIUNTIVI È COSTITUITO DA: 1. FONDAMENTI DI MICRO-ECONOMIA: EQUILIBRIO DEL CONSUMATORE; DOMANDA E OFFERTA DI MERCATO. 2. FONDAMENTI DI MICRO-ECONOMIA: PRODUZIONE, COSTI E RICAVI. IL MATERIALE DIDATTICO CONSIGLIATO È: SLOMAN J., ELEMENTI DI ECONOMIA, QUARTA EDIZIONE, IL MULINO, BOLOGNA, 2007, CAPP. 1, 2, 3, 4, 5.1.
Canale: MZ
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GRANAGLIA ELENA
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE MODULI:
L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO: IL CONTRIBUTO DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE (CREDITI: 4) 1) EFFICIENZA ALLOCATIVA ED EQUITÀ NELLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE COME I DUE PRINCIPI GUIDA DELL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA 2) I DUE TEOREMI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE E LE IMPLICAZIONI GENERALI PER IL DISEGNO DELL’INTERVENTO PUBBLICO 3) “FALLIMENTI” DEL MERCATO E INTERVENTO PUBBLICO 4) “FALLIMENTI” DEL NON MERCATO
IL SISTEMA TRIBUTARIO (CREDITI: 3) 1. FUNZIONI, REQUISITI E COMPOSIZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. 2. STRUTTURA ED EFFETTI DI SINGOLE IMPOSTE: L’IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO; L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI; LE IMPOSTE A BASE PATRIMONIALE; LE IMPOSTE SUI CONSUMI. 3. LA DISTRIBUZIONE VERTICALE DELLE COMPETENZE FISCALI. 4. TRASLAZIONE E INCIDENZA DELLE IMPOSTE
( testi)
BB. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, VOLUMI 1 E 2.
VOLUME 1, NUOVA EDIZIONE 2012: L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO CAPITOLI 3 (ESCLUSA APPENDICE), 4, 5 (ESCLUSI PAR. 6.2.3 E 6.2.5), 6 (ESCLUSO PAR. 4.3) E 8.
VOLUME 2 IL SISTEMA TRIBUTARIO (NUOVA EDIZIONE, 2013): CAPITOLI 1,2(FINO AL PAR.3 INCLUSO), 3, 4 (PAR.1, 2, 3, 4, 5.1, E 5.3 CON L'ECCEZIONE DEL GRAFICO A PAG. 104), 5, 6 (CON ESCLUSIONE PAR. 5.3 E 5.4), 7, 8, 9 (CON ESCLUSIONE PAR. 2.2.2 E 2.2.3), 10 E 11.
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7
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101035 -
DIRITTO TRIBUTARIO
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO TRIBUTARIO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE PRIME NOZIONI TEORICHE PER L’APPROCCIO ALLO STUDIO DELLA DISCIPLINA GIURIDICA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E PER CONSENTIRE L’APPROFONDIMENTO DELLA STRUTTURA GIURIDICA DEL SISTEMA TRIBUTARIO POSITIVO. IL CORSO SI DIVIDE IN UNA PARTE GENERALE E IN UNA PARTE SPECIALE. IL PROGRAMMA DELLA PARTE GENERALE SI DIRIGE VERSO LO STUDIO DEI PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO TRIBUTARIO, ESAMINANDO SIA LA STRUTTURA SOSTANZIALE CHE QUELLA ATTUATTIVA, FINO AD ANALIZZARE IL SISTEMA DELLE GARANZIA SANZIONATORIE E I RIMEDI GIURISDIZIONALI PROPRI DELLA MATERIA. NELLA PARTE SPECIALE, IL CORSO, CONDOTTO CON METODO MONOGRAFICO, MIRA AD OFFRIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI NECESSARI A COMPRENDERE LE PRINCIPALI STRUTTURE NORMATIVE MEDIANTE LE QUALI SI ATTUA IL PRELIEVO TRIBUTARIO E SE NE GARANTISCE LA TENDENZIALE CONFORMITÀ ALLA LEGGE, ESAMINANDO CRITICAMENTE LE DIVERSE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL TRIBUTO NELL’ATTUALE SISTEMA IMPOSITIVO
Canale: AL
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TINELLI GIUSEPPE
( programma)
PARTE GENERALE. IL DIRITTO TRIBUTARIO. LA NORMA TRIBUTARIA. LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. L’EFFICACIA DELLA NORMA TRIBUTARIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO. INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE DEL DIRITTO TRIBUTARIO. I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE DELLA NORMA TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA. L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’INDEBITO TRIBUTARIO. LE SANZIONI TRIBUTARIE. LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA.
PARTE SPECIALE. PRIMO MODULO: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. I PRINCIPI GENERALI. I REDDITI FONDIARI. I REDDITI DI CAPITALE. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE. I REDDITO DI LAVORO AUTONOMO. I REDDITI D’IMPRESA. I REDDITI DIVERSI. SECONDO MODULO: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO. I PRINCIPI GENERALI. OPERAZIONI IMPONIBILI, NON IMPONIBILI ED ESENTI. LA TERRITORIALITÀ DELL’IMPOSTA. LA DETERMINAZIONE DELL’IMPONIBILE E DELL’IMPOSTA. LA RIVALSA. LA DETRAZIONE. GLI ADEMPIMENTI FORMALI. MODULO INTEGRATIVO: L'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ. I SOGGETTI PASSIVI. LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLE SOCIETÀ ED ENTI COMMERCIALI.
LA PARTE GENERALE E I DUE MODULI DI PARTE SPECIALE SONO OBBLIGATORI. IL MODULO INTEGRATIVO CONSENTE L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA IN DIRITTO TRIBUTARIO.
QUALORA LO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI L14 ABBIA BISOGNO DI DUE CREDITI AGGIUNTIVI PER COMPLETARE I 9 CFU PREVISTI PER L’AMBITO DISCIPLINARE ECONOMICO/PUBBLICISTICO PUÒ AGGIUNGERE AL PROGRAMMA DI “DIRITTO TRIBUTARIO” IL MODULO INTEGRATIVO. IL PREDETTO MODULO INTEGRATIVO NON È NECESSARIO SE LO STUDENTE HA GIÀ CONSEGUITO NEL PREDETTO AMBITO ECONOMICO/PUBBLICISTICO (ECONOMIA POLITICA, DIRITTO TRIBUTARIO, SCIENZA DELLE FINANZE, ECONOMIA AZIENDALE) ALMENO 9 CREDITI E CIOÈ SE HA SUPERATO L’ESAME DI “ECONOMIA POLITICA” O SE HA SOSTENUTO PIÙ DI UNA PROVA DI ESAME NEGLI INSEGNAMENTI SUL PREDETTO RAGGRUPPAMENTO.
AI FINI DEL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (L14) NON È PREVISTA LA PROPEDEUTICITÀ DI ECONOMIA POLITICA PER GLI INSEGNAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, DIRITTO TRIBUTARIO E SCIENZA DELLE FINANZE.
( testi)
PER LA PARTE GENERALE: G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO, CEDAM, PADOVA, 2013
PER LA PARTE SPECIALE: PRIMO MODULO: S. MENCARELLI, G. TINELLI, LINEAMENTI GIURIDICI DELL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, GIAPPICHELLI, TORINO, 2013. SECONDO MODULO: S. MENCARELLI, R.R. SCALESSE, G. TINELLI, INTRODUZIONE ALLO STUDIO GIURIDICO DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, GIAPPICHELLI, 2012. PER IL MODULO INTEGRATIVO: AA.VV., COMMENTARIO AL TUIR, A CURA DI G. TINELLI, CEDAM, PADOVA, 2009, ARTT. DA 72 A 110, OPPURE G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO. PARTE SPECIALE, CEDAM, PADOVA, IN CORSO DI COMPLETAMENTO.
CODICE TRIBUTARIO (DI QUALSIASI EDITORE), CONTENENTE LE PRINCIPALI LEGGI TRIBUTARIE, TRA CUI: - DPR 22 DICEMBRE 1986, N. 917, COME MODIFICATO DAL D.LGS 12 DICEMBRE 2003, N. 344; - DPR 26 OTTOBRE 1972, N. 633; - DPR 29 SETTEMBRE 1973, N. 600; - DPR 26 APRILE 1986, N. 131; - D.LGS. 18 NOVEMBRE 1997, N. 472; - D.LGS. 31 DICEMBRE 1992, N. 546; - L. 27 LUGLIO 2000, N. 212.
Canale: MZ
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GIRELLI GIOVANNI
( programma)
PARTE GENERALE. IL DIRITTO TRIBUTARIO. LA NORMA TRIBUTARIA. LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. L’EFFICACIA DELLA NORMA TRIBUTARIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO. INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE DEL DIRITTO TRIBUTARIO. I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE DELLA NORMA TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA. L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’INDEBITO TRIBUTARIO. LE SANZIONI TRIBUTARIE. LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA. PARTE SPECIALE PRIMO MODULO. L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. I PRINCIPI GENERALI. I REDDITI FONDIARI. I REDDITI DI CAPITALE. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE. I REDDITO DI LAVORO AUTONOMO. I REDDITI D’IMPRESA. I REDDITI DIVERSI. SECONDO MODULO: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO. I PRINCIPI GENERALI. OPERAZIONI IMPONIBILI, NON IMPONIBILI ED ESENTI. LA LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DELL’IMPOSTA. LA DETERMINAZIONE DELL’IMPONIBILE E DELL’IMPOSTA. LA RIVALSA. LA DETRAZIONE. GLI ADEMPIMENTI FORMALI. MODULO INTEGRATIVO: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ. I SOGGETTI PASSIVI. LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLE SOCIETÀ ED ENTI COMMERCIALI. LA PARTE GENERALE E I DUE MODULI DI PARTE SPECIALE SONO OBBLIGATORI. IL MODULO INTEGRATIVO CONSENTE L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA IN DIRITTO TRIBUTARIO. QUALORA LO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI L/14 ABBIA BISOGNO DI DUE CREDITI AGGIUNTIVI PER COMPLETARE I 9 CFU PREVISTI PER L’AMBITO DISCIPLINARE ECONOMICO/PUBBLICISTICO PUÒ AGGIUNGERE AL PROGRAMMA DI “DIRITTO TRIBUTARIO” IL MODULO INTEGRATIVO. IL PREDETTO MODULO INTEGRATIVO NON È NECESSARIO SE LO STUDENTE HA GIÀ CONSEGUITO NEL PREDETTO AMBITO ECONOMICO/PUBBLICISTICO (ECONOMIA POLITICA, DIRITTO TRIBUTARIO, SCIENZA DELLE FINANZE, ECONOMIA AZIENDALE) ALMENO 9 CREDITI E CIOÈ SE HA SUPERATO L’ESAME DI “ECONOMIA POLITICA” O SE HA SOSTENUTO PIÙ DI UNA PROVA DI ESAME NEGLI INSEGNAMENTI SUL PREDETTO RAGGRUPPAMENTO. AI FINI DEL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (L/14) NON È PREVISTA LA PROPEDEUTICITÀ DI ECONOMIA POLITICA PER GLI INSEGNAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, DIRITTO TRIBUTARIO E SCIENZA DELLE FINANZE.
( testi)
PER LA PARTE GENERALE: TINELLI G., ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO, IV ED., CEDAM, PADOVA, 2013 PER LA PARTE SPECIALE: PRIMO MODULO: MENCARELLI S., TINELLI G., LINEAMENTI GIURIDICI DELL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, III ED., GIAPPICHELLI, TORINO, 2013. SECONDO MODULO: MENCARELLI S., SCALESSE R., TINELLI G., INTRODUZIONE ALLO STUDIO GIURIDICO DELL'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, GIAPPICHELLI, TORINO, 2012. PER IL MODULO INTEGRATIVO: AA.VV., COMMENTARIO AL TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, A CURA DI TINELLI G., CEDAM, PADOVA, 2009, ARTT. DA 72 A 110; OPPURE G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO. PARTE SPECIALE, CEDAM, PADOVA, IN CORSO DI COMPLETAMENTO CODICE TRIBUTARIO (DI QUALSIASI EDITORE), CONTENENTE LE PRINCIPALI LEGGI TRIBUTARIE, TRA CUI: - DPR 22 DICEMBRE 1986, N. 917, COME MODIFICATO DAL D.LGS 12 DICEMBRE 2003, N.344; - DPR 26 OTTOBRE 1972, N. 633; - DPR 29 SETTEMBRE 1973, N. 600; - DPR 26 APRILE 1986, N. 131; - D.LGS. 18 NOVEMBRE 1997, N. 472; - D.LGS. 31 DICEMBRE 1992, N. 546; - L. 27 LUGLIO 2000, N. 212.
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101278 -
ECONOMIA POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO, DI LIVELLO INTRODUTTIVO, HA LO SCOPO D’INSEGNARE A PENSARE DA ECONOMISTI. SI FORNISCONO GLI STRUMENTI NECESSARI A COMPRENDERE, INTERPRETARE E VALUTARE CRITICAMENTE I FENOMENI ECONOMICI IMPORTANTI E LE TEORIE CHE LI SPIEGANO. IL CORSO PRESENTA SIA L’ANALISI MACROECONOMICA SIA L’ANALISI MICROECONOMICA. QUEST’ULTIMA RICEVE UN’ATTENZIONE PARTICOLARE PER LA SIA RILEVANZA NEL CAMPO DEL DIRITTO.
Canale: AD
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FELLI ERNESTO
( programma)
MICROECONOMIA: L’APPROCCIO DELL’ECONOMISTA; SCARSITÀ ED EFFICIENZA – FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE E MODELLO “MARKET CLEARING”; TEORIA DELLA DOMANDA; TEORIA DELL’OFFERTA; TEORIA DELLA STRUTTURA DEI MERCATI; MERCATI EFFICIENTI E IMPERFEZIONI DI MERCATO; MERCATI DEI FATTORI; BENI PUBBLICI, ESTERNALITÀ, REGOLAMENTAZIONE (POLITICHE MICROECONOMICHE). MACROECONOMIA: MISURAZIONE - CONTABILITÀ NAZIONALE; TEORIA DELLA CRESCITA; TEORIE DEL CICLO ECONOMICO; POLITICHE DI STABILIZZAZIONE E POLITICHE DI OFFERTA; MACROECONOMIA DEI SISTEMI APERTI; PATOLOGIE MACROECONOMICHE (SOTTOSVILUPPO, INFLAZIONE, DISOCCUPAZIONE, DISAVANZI E DEBITI PUBBLICI ELEVATI);.
( testi)
DAVID BEGG, STANLEY FISHER, RUDIGER DORNBUSCH., ECONOMIA, MCGRAW HILL, ULTIMA EDIZIONE; ERNESTO FELLI, INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA, GIAPPICHELLI EDITORE, 2013.
Canale: EO
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GINEBRI SERGIO
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE PARTI
MICROECONOMIA ECONOMIA COME STUDIO DELLE DECISIONI IN CONDIZIONI DI SCARSITÀ. DOMANDA E OFFERTA DI MERCATO, PREZZO DI EQUILIBRIO. SCELTE DEL CONSUMATORE, LA MASSIMIZZAZIONE MARGINALE DELL'UTILITÀ, CURVA DI DOMANDA INDIVIDUALE E DI MERCATO. PRODUZIONE DI BREVE E LUNGO PERIODO, COSTI DI PRODUZIONE. MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO, UGUAGLIANZA MARGINALE DI COSTI E RICAVI. CONCORRENZA PERFETTA, QUANTITÀ PRODOTTA DALLA SINGOLA IMPRESA, CURVA DI OFFERTA DI IMPRESA E DI MERCATO, EQUILIBRIO DI BREVE PERIODO E DI LUNGO PERIODO. MONOPOLIO E CONCORRENZA IMPERFETTA. EFFICIENZA ECONOMICA ED EQUITÀ. IL RUOLO DELLO STATO, DISTRIBUZIONE DEL REDDITO, BENI PUBBLICI, ESTERNALITÀ. TEORIA ECONOMICA DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ. TEOREMA DI COASE.
MACROECONOMIA OGGETTO E METODOLOGIA DELLA MACROECONOMIA, L'AGGREGAZIONE. TRE APPROCCI ALLA DEFINIZIONE DEL PIL. SPESA AGGREGATA E FLUTTUAZIONI ECONOMICHE, FUNZIONE DEL CONSUMO, PIL DI EQUILIBRIO, MOLTIPLICATORE DELLA SPESA. LA MONETA, LA BANCA CENTRALE, IL MERCATO MONETARIO, LA RISPOSTA DELLA POLITICA MONETARIA A SHOCK FINANZIARI E REALI. IL MODELLO IS-LM. LA DOMANDA E L'OFFERTA AGGREGATA. L'EQUILIBRIO DI BREVE PERIODO DI QUANTITÀ PRODOTTA E LIVELLO DEI PREZZI. L'AGGIUSTAMENTO DI LUNGO PERIODO A DISTURBI DI DOMANDA E DI OFFERTA. LA CURVA DI OFFERTA AGGREGATA DI LUNGO PERIODO. CRESCITA ECONOMICA, ACCUMULAZIONE DEI FATTORI, PROGRESSO TECNICO. IL TASSO DI CAMBIO E IL COMMERCIO CON L’ESTERO.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO È DISPONIBILE SUL SITO DELLA FACOLTÀ, NELLA PAGINA DEL CORSO, ALLA VOCE MATERIALE DIDATTICO. LA VOCE MATERIALE DIDATTICO È VISIBILE SOLO PER COLORO CHE HANNO RICHIESTO LE CREDENZIALI AL LABORATORIO INFORMATICO DI FACOLTÀ E TRAMITE QUESTE HANNO ACCESSO ALLA PARTE RISERVATA DEL SITO.
ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA DETTAGLIATO È SPECIFICATA LA PARTE DEL PROGRAMMA CHE VIENE ESCLUSA PER GLI STUDENTI ISCRITTI ALLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI.
CONTEMPORANEAMENTE ALLE LEZIONI, SI TERRANNO DELLE ESERCITAZIONI. SI CONSIGLIA LA FREQUENZA SIA ALLE LEZIONI CHE ALLE ESERCITAZIONI.
( testi)
IL TESTO DI RIFERIMENTO È: BEGG, DAVID, GIANLUIGI VERNASCA, STANLEY FISCHER, RUDIGER DORNBUSCH, ECONOMIA. V EDIZIONE; MILANO, MCGRAW-HILL; 2014.
PER LA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA ALL’INTRODUZIONE ALL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO, NEL CORSO DELLE LEZIONI VERRANNO UTILIZZATI RIFERIMENTI TRATTI DA: COOTER, ROBERT, UGO MATTEI, PIER GIUSEPPE MONATERI, ROBERTO PARDOLESI, THOMAS ULEN, IL MERCATO DELLE REGOLE. ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO CIVILE. I. FONDAMENTI, SECONDA EDIZIONE; BOLOGNA, IL MULINO; 2006.
LA PARTE DEL PROGRAMMA DEDICATA ALL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO È ESCLUSA DAL PROGRAMMA DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI, 9 CFU.
MATERIALE DIDATTICO SUPPLEMENTARE, COSÌ COME UN PROGRAMMA DETTAGLIATO, È DISPONIBILE SUL SITO DELLA FACOLTÀ, NELLA PAGINA DEL CORSO, ALLA VOCE MATERIALE DIDATTICO. LA VOCE MATERIALE DIDATTICO È VISIBILE SOLO PER COLORO CHE HANNO RICHIESTO LE CREDENZIALI AL LABORATORIO INFORMATICO DI FACOLTÀ E TRAMITE QUESTE HANNO ACCESSO ALLA PARTE RISERVATA DEL SITO.
Canale: PZ
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DE VITO GIOVANNI NICOLA
( programma)
MICROECONOMIA: PENSARE DA ECONOMISTA; DOMANDA E OFFERTA; PREFERENZE DEL CONSUMATORE; PRODUZIONE E COSTI; IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA, IN MONOPOLIO, IN OLIGOPOLIO (CENNI ALLA TEORIA DEI GIOCHI), IN CONCORRENZA MONOPOLISTICA; MERCATO DEL LAVORO E SALARI; BENI PUBBLICI ED ESTERNALITÀ; MERCATI EFFICIENTI E REGOLAMENTAZIONE; FALLIMENTI DEL MERCATO.
MACROECONOMIA: CONCETTI BASE, CONTABILITÀ NAZIONALE; CRESCITA ECONOMICA E FLUTTUAZIONI CICLICHE; PATOLOGIE MACROECONOMICHE (SOTTOSVILUPPO, INFLAZIONE, DISOCCUPAZIONE); DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA; DOMANDA E OFFERTA DI MONETA; POLITICHE ECONOMICHE E EQUILIBRIO MACROECONOMICO; SISTEMA MONETARIO EUROPEO E LA BCE; MACROECONOMIA DEI SISTEMI APERTI; CRISI FINANZIARIA GLOBALE E RISPOSTA MACROECONOMICA.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO
• MARC LIEBERMAN E ROBERT HALL, “PRINCIPI DI ECONOMIA”, APOGEO, TERZA EDIZIONE 2010. WWW.APOGEONLINE.COM/LIBRI/9788850323197/SCHEDA • GIOVANNI NICOLA DE VITO, CARLO PIETROBELLI, ELISABETTA PUGLIESE, “ECONOMIA. CASI PRATICI E TEORICI”, APOGEO, TERZA EDIZIONE 2011 WWW.APOGEONLINE.COM/LIBRI/9788850326075/SCHEDA • GIOVANNI NICOLA DE VITO, “I PRINCIPALI NUMERI DELLA MACROECONOMIA ITALIANA E INTERNAZIONALE”, DISPENSA 2013 (SARÀ DISPONIBILE SUL SITO DURANTE IL CORSO). • MATERIALE DIDATTICO SUPPLEMENTARE SARÀ DISPONIBILE, DURANTE IL CORSO, SUL SITO: WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/MATERIALE/SCARICA/ECONOMIAPZ.HTML • SITO WEB DEL CORSO: WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/MODULES.PHP?NAME=INSEGNAMENTI&OP=SELECTED&IDCORSO=50
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SECS-P/01
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101414 -
INTEGRAZIONE CFU "SCIENZA DELLE FINANZE"
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101415 -
INTEGRAZIONE CFU "DIRITTO TRIBUTARIO"
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IUS/12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico MATERIA A SCELTA LIMITATA PRIMO ANNO - (visualizza)
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20101018 -
SCIENZA DELLE FINANZE
(obiettivi)
OBIETTIVI: LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI QUESTIONI NORMATIVE E POSITIVE CONNESSE ALL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ALLOCAZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI NELL’ECONOMIA E ALLA RELAZIONE FRA FINALITÀ ALLOCATIVE E REDISTRIBUZIONE.
PIÙ IN PARTICOLARE, 1) ECONOMIA DEL BENESSERE: EFFICIENZA E EQUITÀ E IMPLICAZIONI PER L’INTERVENTO PUBBLICO. 2) IL SISTEMA TRIBUTARIO: PRINCIPI DI DISEGNO GENERALE E ANALISI ECONOMICA DELLE IMPOSTE.
Canale: AL
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BISES BRUNO
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO IL CORSO È DIRETTO A FORNIRE UNA CONOSCENZA DI BASE DELLE MOTIVAZIONI ECONOMICHE, DELLE FORME E DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO, IN PARTICOLARE ATTRAVERSO IL SISTEMA TRIBUTARIO. OGGETTO DEL CORSO È L’ANALISI ECONOMICA DELL’ATTIVITÀ DELLO STATO E DEGLI ALTRI ENTI PUBBLICI CHE SI REALIZZA PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LE ENTRATE E LE SPESE DEL BILANCIO PUBBLICO. PARTICOLARE RILIEVO VIENE DATO ALL’ANALISI ECONOMICA DEL SISTEMA TRIBUTARIO. IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE MODULI: I) L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO (4 CFU) 1. L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO: GIUSTIFICAZIONI ECONOMICHE; IMPOSTAZIONI TEORICHE; OBIETTIVI E STRUMENTI. IL SETTORE PUBBLICO DELL’ECONOMIA IN ITALIA. 2. FONDAMENTI DI ECONOMIA DEL BENESSERE. 3. TEORIE NORMATIVE DELLE SCELTE SOCIALI 4. “FALLIMENTI” DEL MERCATO E INTERVENTO PUBBLICO. 5. FORMAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE DECISIONI PUBBLICHE. 6. OBIETTIVI MACRO-ECONOMICI E POLITICHE FISCALI PER LA CRESCITA ECONOMICA. II) IL SISTEMA TRIBUTARIO (3 CFU) 1. FUNZIONI, REQUISITI E COMPOSIZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. 2. STRUTTURA ED EFFETTI DI SINGOLE IMPOSTE: L’IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO; L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI; L’IMPOSIZIONE SUI REDDITI DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE; LE IMPOSTE A BASE PATRIMONIALE; LE IMPOSTE SUI CONSUMI. 3. LA DISTRIBUZIONE VERTICALE DELLE COMPETENZE FISCALI. 4. TRASLAZIONE E INCIDENZA DELLE IMPOSTE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI GLI ARGOMENTI SVOLTI NELLE LEZIONI SONO RACCOLTI IN: B. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE – PARTE I : L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, SECONDA EDIZIONE, 2012 CAP. 1 CAP. 2 CAP. 3, ESCLUSI IL PAR. 4.1.3 E L’APPENDICE. CAP. 4. CAP. 5, ESCLUSO IL PAR. 6.2.3. CAP. 6, ESCLUSI I PARR. 4.3.3, 4.3.4, 4.3.5, 4.3.7. CAP. 7, ESCLUSI I PARR. 3.3, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5. CAP. 8 B. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE – PARTE II: IL SISTEMA TRIBUTARIO, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, SECONDA EDIZIONE, 2013. CAP. 1 CAP. 2, ESCLUSI I PARR. 2.6.2, 4.2.2, 4.2.3, 4.3, 4.4, 5. CAP. 3 CAP. 4 CAP. 5 CAP. 6, ESCLUSO IL PAR. 5.3. CAP. 7 CAP. 8 CAP. 9, ESCLUSO IL PAR. 2.2.2. CAP. 10, ESCLUSI I PARR. 2.2.4, 2.3.2. CAP. 11
ALTRE INFORMAZIONI PER GLI STUDENTI ISCRITTI ALLA LAUREA TRIENNALE (L/14) CHE INTENDONO SOSTENERE L’ESAME DI SCIENZA DELLE FINANZE E NON QUELLO DI ECONOMIA POLITICA, IL PROGRAMMA RELATIVO AI DUE CFU AGGIUNTIVI È COSTITUITO DA: 1. FONDAMENTI DI MICRO-ECONOMIA: EQUILIBRIO DEL CONSUMATORE; DOMANDA E OFFERTA DI MERCATO. 2. FONDAMENTI DI MICRO-ECONOMIA: PRODUZIONE, COSTI E RICAVI. IL MATERIALE DIDATTICO CONSIGLIATO È: SLOMAN J., ELEMENTI DI ECONOMIA, QUARTA EDIZIONE, IL MULINO, BOLOGNA, 2007, CAPP. 1, 2, 3, 4, 5.1.
Canale: MZ
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GRANAGLIA ELENA
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE MODULI:
L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO: IL CONTRIBUTO DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE (CREDITI: 4) 1) EFFICIENZA ALLOCATIVA ED EQUITÀ NELLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE COME I DUE PRINCIPI GUIDA DELL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA 2) I DUE TEOREMI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE E LE IMPLICAZIONI GENERALI PER IL DISEGNO DELL’INTERVENTO PUBBLICO 3) “FALLIMENTI” DEL MERCATO E INTERVENTO PUBBLICO 4) “FALLIMENTI” DEL NON MERCATO
IL SISTEMA TRIBUTARIO (CREDITI: 3) 1. FUNZIONI, REQUISITI E COMPOSIZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. 2. STRUTTURA ED EFFETTI DI SINGOLE IMPOSTE: L’IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO; L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI; LE IMPOSTE A BASE PATRIMONIALE; LE IMPOSTE SUI CONSUMI. 3. LA DISTRIBUZIONE VERTICALE DELLE COMPETENZE FISCALI. 4. TRASLAZIONE E INCIDENZA DELLE IMPOSTE
( testi)
BB. BISES, LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, G. GIAPPICHELLI EDITORE, TORINO, VOLUMI 1 E 2.
VOLUME 1, NUOVA EDIZIONE 2012: L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO CAPITOLI 3 (ESCLUSA APPENDICE), 4, 5 (ESCLUSI PAR. 6.2.3 E 6.2.5), 6 (ESCLUSO PAR. 4.3) E 8.
VOLUME 2 IL SISTEMA TRIBUTARIO (NUOVA EDIZIONE, 2013): CAPITOLI 1,2(FINO AL PAR.3 INCLUSO), 3, 4 (PAR.1, 2, 3, 4, 5.1, E 5.3 CON L'ECCEZIONE DEL GRAFICO A PAG. 104), 5, 6 (CON ESCLUSIONE PAR. 5.3 E 5.4), 7, 8, 9 (CON ESCLUSIONE PAR. 2.2.2 E 2.2.3), 10 E 11.
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SECS-P/03
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56
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101035 -
DIRITTO TRIBUTARIO
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO TRIBUTARIO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE PRIME NOZIONI TEORICHE PER L’APPROCCIO ALLO STUDIO DELLA DISCIPLINA GIURIDICA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E PER CONSENTIRE L’APPROFONDIMENTO DELLA STRUTTURA GIURIDICA DEL SISTEMA TRIBUTARIO POSITIVO. IL CORSO SI DIVIDE IN UNA PARTE GENERALE E IN UNA PARTE SPECIALE. IL PROGRAMMA DELLA PARTE GENERALE SI DIRIGE VERSO LO STUDIO DEI PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO TRIBUTARIO, ESAMINANDO SIA LA STRUTTURA SOSTANZIALE CHE QUELLA ATTUATTIVA, FINO AD ANALIZZARE IL SISTEMA DELLE GARANZIA SANZIONATORIE E I RIMEDI GIURISDIZIONALI PROPRI DELLA MATERIA. NELLA PARTE SPECIALE, IL CORSO, CONDOTTO CON METODO MONOGRAFICO, MIRA AD OFFRIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI NECESSARI A COMPRENDERE LE PRINCIPALI STRUTTURE NORMATIVE MEDIANTE LE QUALI SI ATTUA IL PRELIEVO TRIBUTARIO E SE NE GARANTISCE LA TENDENZIALE CONFORMITÀ ALLA LEGGE, ESAMINANDO CRITICAMENTE LE DIVERSE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL TRIBUTO NELL’ATTUALE SISTEMA IMPOSITIVO
Canale: AL
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TINELLI GIUSEPPE
( programma)
PARTE GENERALE. IL DIRITTO TRIBUTARIO. LA NORMA TRIBUTARIA. LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. L’EFFICACIA DELLA NORMA TRIBUTARIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO. INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE DEL DIRITTO TRIBUTARIO. I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE DELLA NORMA TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA. L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’INDEBITO TRIBUTARIO. LE SANZIONI TRIBUTARIE. LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA.
PARTE SPECIALE. PRIMO MODULO: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. I PRINCIPI GENERALI. I REDDITI FONDIARI. I REDDITI DI CAPITALE. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE. I REDDITO DI LAVORO AUTONOMO. I REDDITI D’IMPRESA. I REDDITI DIVERSI. SECONDO MODULO: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO. I PRINCIPI GENERALI. OPERAZIONI IMPONIBILI, NON IMPONIBILI ED ESENTI. LA TERRITORIALITÀ DELL’IMPOSTA. LA DETERMINAZIONE DELL’IMPONIBILE E DELL’IMPOSTA. LA RIVALSA. LA DETRAZIONE. GLI ADEMPIMENTI FORMALI. MODULO INTEGRATIVO: L'IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ. I SOGGETTI PASSIVI. LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLE SOCIETÀ ED ENTI COMMERCIALI.
LA PARTE GENERALE E I DUE MODULI DI PARTE SPECIALE SONO OBBLIGATORI. IL MODULO INTEGRATIVO CONSENTE L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA IN DIRITTO TRIBUTARIO.
QUALORA LO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI L14 ABBIA BISOGNO DI DUE CREDITI AGGIUNTIVI PER COMPLETARE I 9 CFU PREVISTI PER L’AMBITO DISCIPLINARE ECONOMICO/PUBBLICISTICO PUÒ AGGIUNGERE AL PROGRAMMA DI “DIRITTO TRIBUTARIO” IL MODULO INTEGRATIVO. IL PREDETTO MODULO INTEGRATIVO NON È NECESSARIO SE LO STUDENTE HA GIÀ CONSEGUITO NEL PREDETTO AMBITO ECONOMICO/PUBBLICISTICO (ECONOMIA POLITICA, DIRITTO TRIBUTARIO, SCIENZA DELLE FINANZE, ECONOMIA AZIENDALE) ALMENO 9 CREDITI E CIOÈ SE HA SUPERATO L’ESAME DI “ECONOMIA POLITICA” O SE HA SOSTENUTO PIÙ DI UNA PROVA DI ESAME NEGLI INSEGNAMENTI SUL PREDETTO RAGGRUPPAMENTO.
AI FINI DEL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (L14) NON È PREVISTA LA PROPEDEUTICITÀ DI ECONOMIA POLITICA PER GLI INSEGNAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, DIRITTO TRIBUTARIO E SCIENZA DELLE FINANZE.
( testi)
PER LA PARTE GENERALE: G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO, CEDAM, PADOVA, 2013
PER LA PARTE SPECIALE: PRIMO MODULO: S. MENCARELLI, G. TINELLI, LINEAMENTI GIURIDICI DELL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, GIAPPICHELLI, TORINO, 2013. SECONDO MODULO: S. MENCARELLI, R.R. SCALESSE, G. TINELLI, INTRODUZIONE ALLO STUDIO GIURIDICO DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, GIAPPICHELLI, 2012. PER IL MODULO INTEGRATIVO: AA.VV., COMMENTARIO AL TUIR, A CURA DI G. TINELLI, CEDAM, PADOVA, 2009, ARTT. DA 72 A 110, OPPURE G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO. PARTE SPECIALE, CEDAM, PADOVA, IN CORSO DI COMPLETAMENTO.
CODICE TRIBUTARIO (DI QUALSIASI EDITORE), CONTENENTE LE PRINCIPALI LEGGI TRIBUTARIE, TRA CUI: - DPR 22 DICEMBRE 1986, N. 917, COME MODIFICATO DAL D.LGS 12 DICEMBRE 2003, N. 344; - DPR 26 OTTOBRE 1972, N. 633; - DPR 29 SETTEMBRE 1973, N. 600; - DPR 26 APRILE 1986, N. 131; - D.LGS. 18 NOVEMBRE 1997, N. 472; - D.LGS. 31 DICEMBRE 1992, N. 546; - L. 27 LUGLIO 2000, N. 212.
Canale: MZ
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GIRELLI GIOVANNI
( programma)
PARTE GENERALE. IL DIRITTO TRIBUTARIO. LA NORMA TRIBUTARIA. LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. L’EFFICACIA DELLA NORMA TRIBUTARIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO. INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE DEL DIRITTO TRIBUTARIO. I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE DELLA NORMA TRIBUTARIA. L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA. L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. L’INDEBITO TRIBUTARIO. LE SANZIONI TRIBUTARIE. LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA. PARTE SPECIALE PRIMO MODULO. L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE. I PRINCIPI GENERALI. I REDDITI FONDIARI. I REDDITI DI CAPITALE. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE. I REDDITO DI LAVORO AUTONOMO. I REDDITI D’IMPRESA. I REDDITI DIVERSI. SECONDO MODULO: L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO. I PRINCIPI GENERALI. OPERAZIONI IMPONIBILI, NON IMPONIBILI ED ESENTI. LA LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DELL’IMPOSTA. LA DETERMINAZIONE DELL’IMPONIBILE E DELL’IMPOSTA. LA RIVALSA. LA DETRAZIONE. GLI ADEMPIMENTI FORMALI. MODULO INTEGRATIVO: L’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ. I SOGGETTI PASSIVI. LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLE SOCIETÀ ED ENTI COMMERCIALI. LA PARTE GENERALE E I DUE MODULI DI PARTE SPECIALE SONO OBBLIGATORI. IL MODULO INTEGRATIVO CONSENTE L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA IN DIRITTO TRIBUTARIO. QUALORA LO STUDENTE DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI L/14 ABBIA BISOGNO DI DUE CREDITI AGGIUNTIVI PER COMPLETARE I 9 CFU PREVISTI PER L’AMBITO DISCIPLINARE ECONOMICO/PUBBLICISTICO PUÒ AGGIUNGERE AL PROGRAMMA DI “DIRITTO TRIBUTARIO” IL MODULO INTEGRATIVO. IL PREDETTO MODULO INTEGRATIVO NON È NECESSARIO SE LO STUDENTE HA GIÀ CONSEGUITO NEL PREDETTO AMBITO ECONOMICO/PUBBLICISTICO (ECONOMIA POLITICA, DIRITTO TRIBUTARIO, SCIENZA DELLE FINANZE, ECONOMIA AZIENDALE) ALMENO 9 CREDITI E CIOÈ SE HA SUPERATO L’ESAME DI “ECONOMIA POLITICA” O SE HA SOSTENUTO PIÙ DI UNA PROVA DI ESAME NEGLI INSEGNAMENTI SUL PREDETTO RAGGRUPPAMENTO. AI FINI DEL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (L/14) NON È PREVISTA LA PROPEDEUTICITÀ DI ECONOMIA POLITICA PER GLI INSEGNAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE, DIRITTO TRIBUTARIO E SCIENZA DELLE FINANZE.
( testi)
PER LA PARTE GENERALE: TINELLI G., ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO, IV ED., CEDAM, PADOVA, 2013 PER LA PARTE SPECIALE: PRIMO MODULO: MENCARELLI S., TINELLI G., LINEAMENTI GIURIDICI DELL’IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE, III ED., GIAPPICHELLI, TORINO, 2013. SECONDO MODULO: MENCARELLI S., SCALESSE R., TINELLI G., INTRODUZIONE ALLO STUDIO GIURIDICO DELL'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO, GIAPPICHELLI, TORINO, 2012. PER IL MODULO INTEGRATIVO: AA.VV., COMMENTARIO AL TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI, A CURA DI TINELLI G., CEDAM, PADOVA, 2009, ARTT. DA 72 A 110; OPPURE G. TINELLI, ISTITUZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO. PARTE SPECIALE, CEDAM, PADOVA, IN CORSO DI COMPLETAMENTO CODICE TRIBUTARIO (DI QUALSIASI EDITORE), CONTENENTE LE PRINCIPALI LEGGI TRIBUTARIE, TRA CUI: - DPR 22 DICEMBRE 1986, N. 917, COME MODIFICATO DAL D.LGS 12 DICEMBRE 2003, N.344; - DPR 26 OTTOBRE 1972, N. 633; - DPR 29 SETTEMBRE 1973, N. 600; - DPR 26 APRILE 1986, N. 131; - D.LGS. 18 NOVEMBRE 1997, N. 472; - D.LGS. 31 DICEMBRE 1992, N. 546; - L. 27 LUGLIO 2000, N. 212.
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IUS/12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101278 -
ECONOMIA POLITICA
(obiettivi)
IL CORSO, DI LIVELLO INTRODUTTIVO, HA LO SCOPO D’INSEGNARE A PENSARE DA ECONOMISTI. SI FORNISCONO GLI STRUMENTI NECESSARI A COMPRENDERE, INTERPRETARE E VALUTARE CRITICAMENTE I FENOMENI ECONOMICI IMPORTANTI E LE TEORIE CHE LI SPIEGANO. IL CORSO PRESENTA SIA L’ANALISI MACROECONOMICA SIA L’ANALISI MICROECONOMICA. QUEST’ULTIMA RICEVE UN’ATTENZIONE PARTICOLARE PER LA SIA RILEVANZA NEL CAMPO DEL DIRITTO.
Canale: AD
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FELLI ERNESTO
( programma)
MICROECONOMIA: L’APPROCCIO DELL’ECONOMISTA; SCARSITÀ ED EFFICIENZA – FRONTIERA DELLE POSSIBILITÀ PRODUTTIVE E MODELLO “MARKET CLEARING”; TEORIA DELLA DOMANDA; TEORIA DELL’OFFERTA; TEORIA DELLA STRUTTURA DEI MERCATI; MERCATI EFFICIENTI E IMPERFEZIONI DI MERCATO; MERCATI DEI FATTORI; BENI PUBBLICI, ESTERNALITÀ, REGOLAMENTAZIONE (POLITICHE MICROECONOMICHE). MACROECONOMIA: MISURAZIONE - CONTABILITÀ NAZIONALE; TEORIA DELLA CRESCITA; TEORIE DEL CICLO ECONOMICO; POLITICHE DI STABILIZZAZIONE E POLITICHE DI OFFERTA; MACROECONOMIA DEI SISTEMI APERTI; PATOLOGIE MACROECONOMICHE (SOTTOSVILUPPO, INFLAZIONE, DISOCCUPAZIONE, DISAVANZI E DEBITI PUBBLICI ELEVATI);.
( testi)
DAVID BEGG, STANLEY FISHER, RUDIGER DORNBUSCH., ECONOMIA, MCGRAW HILL, ULTIMA EDIZIONE; ERNESTO FELLI, INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA, GIAPPICHELLI EDITORE, 2013.
Canale: EO
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GINEBRI SERGIO
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN DUE PARTI
MICROECONOMIA ECONOMIA COME STUDIO DELLE DECISIONI IN CONDIZIONI DI SCARSITÀ. DOMANDA E OFFERTA DI MERCATO, PREZZO DI EQUILIBRIO. SCELTE DEL CONSUMATORE, LA MASSIMIZZAZIONE MARGINALE DELL'UTILITÀ, CURVA DI DOMANDA INDIVIDUALE E DI MERCATO. PRODUZIONE DI BREVE E LUNGO PERIODO, COSTI DI PRODUZIONE. MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO, UGUAGLIANZA MARGINALE DI COSTI E RICAVI. CONCORRENZA PERFETTA, QUANTITÀ PRODOTTA DALLA SINGOLA IMPRESA, CURVA DI OFFERTA DI IMPRESA E DI MERCATO, EQUILIBRIO DI BREVE PERIODO E DI LUNGO PERIODO. MONOPOLIO E CONCORRENZA IMPERFETTA. EFFICIENZA ECONOMICA ED EQUITÀ. IL RUOLO DELLO STATO, DISTRIBUZIONE DEL REDDITO, BENI PUBBLICI, ESTERNALITÀ. TEORIA ECONOMICA DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ. TEOREMA DI COASE.
MACROECONOMIA OGGETTO E METODOLOGIA DELLA MACROECONOMIA, L'AGGREGAZIONE. TRE APPROCCI ALLA DEFINIZIONE DEL PIL. SPESA AGGREGATA E FLUTTUAZIONI ECONOMICHE, FUNZIONE DEL CONSUMO, PIL DI EQUILIBRIO, MOLTIPLICATORE DELLA SPESA. LA MONETA, LA BANCA CENTRALE, IL MERCATO MONETARIO, LA RISPOSTA DELLA POLITICA MONETARIA A SHOCK FINANZIARI E REALI. IL MODELLO IS-LM. LA DOMANDA E L'OFFERTA AGGREGATA. L'EQUILIBRIO DI BREVE PERIODO DI QUANTITÀ PRODOTTA E LIVELLO DEI PREZZI. L'AGGIUSTAMENTO DI LUNGO PERIODO A DISTURBI DI DOMANDA E DI OFFERTA. LA CURVA DI OFFERTA AGGREGATA DI LUNGO PERIODO. CRESCITA ECONOMICA, ACCUMULAZIONE DEI FATTORI, PROGRESSO TECNICO. IL TASSO DI CAMBIO E IL COMMERCIO CON L’ESTERO.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO È DISPONIBILE SUL SITO DELLA FACOLTÀ, NELLA PAGINA DEL CORSO, ALLA VOCE MATERIALE DIDATTICO. LA VOCE MATERIALE DIDATTICO È VISIBILE SOLO PER COLORO CHE HANNO RICHIESTO LE CREDENZIALI AL LABORATORIO INFORMATICO DI FACOLTÀ E TRAMITE QUESTE HANNO ACCESSO ALLA PARTE RISERVATA DEL SITO.
ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA DETTAGLIATO È SPECIFICATA LA PARTE DEL PROGRAMMA CHE VIENE ESCLUSA PER GLI STUDENTI ISCRITTI ALLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI.
CONTEMPORANEAMENTE ALLE LEZIONI, SI TERRANNO DELLE ESERCITAZIONI. SI CONSIGLIA LA FREQUENZA SIA ALLE LEZIONI CHE ALLE ESERCITAZIONI.
( testi)
IL TESTO DI RIFERIMENTO È: BEGG, DAVID, GIANLUIGI VERNASCA, STANLEY FISCHER, RUDIGER DORNBUSCH, ECONOMIA. V EDIZIONE; MILANO, MCGRAW-HILL; 2014.
PER LA PARTE DEL PROGRAMMA RELATIVA ALL’INTRODUZIONE ALL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO, NEL CORSO DELLE LEZIONI VERRANNO UTILIZZATI RIFERIMENTI TRATTI DA: COOTER, ROBERT, UGO MATTEI, PIER GIUSEPPE MONATERI, ROBERTO PARDOLESI, THOMAS ULEN, IL MERCATO DELLE REGOLE. ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO CIVILE. I. FONDAMENTI, SECONDA EDIZIONE; BOLOGNA, IL MULINO; 2006.
LA PARTE DEL PROGRAMMA DEDICATA ALL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO È ESCLUSA DAL PROGRAMMA DEGLI STUDENTI DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI, 9 CFU.
MATERIALE DIDATTICO SUPPLEMENTARE, COSÌ COME UN PROGRAMMA DETTAGLIATO, È DISPONIBILE SUL SITO DELLA FACOLTÀ, NELLA PAGINA DEL CORSO, ALLA VOCE MATERIALE DIDATTICO. LA VOCE MATERIALE DIDATTICO È VISIBILE SOLO PER COLORO CHE HANNO RICHIESTO LE CREDENZIALI AL LABORATORIO INFORMATICO DI FACOLTÀ E TRAMITE QUESTE HANNO ACCESSO ALLA PARTE RISERVATA DEL SITO.
Canale: PZ
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DE VITO GIOVANNI NICOLA
( programma)
MICROECONOMIA: PENSARE DA ECONOMISTA; DOMANDA E OFFERTA; PREFERENZE DEL CONSUMATORE; PRODUZIONE E COSTI; IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA, IN MONOPOLIO, IN OLIGOPOLIO (CENNI ALLA TEORIA DEI GIOCHI), IN CONCORRENZA MONOPOLISTICA; MERCATO DEL LAVORO E SALARI; BENI PUBBLICI ED ESTERNALITÀ; MERCATI EFFICIENTI E REGOLAMENTAZIONE; FALLIMENTI DEL MERCATO.
MACROECONOMIA: CONCETTI BASE, CONTABILITÀ NAZIONALE; CRESCITA ECONOMICA E FLUTTUAZIONI CICLICHE; PATOLOGIE MACROECONOMICHE (SOTTOSVILUPPO, INFLAZIONE, DISOCCUPAZIONE); DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA; DOMANDA E OFFERTA DI MONETA; POLITICHE ECONOMICHE E EQUILIBRIO MACROECONOMICO; SISTEMA MONETARIO EUROPEO E LA BCE; MACROECONOMIA DEI SISTEMI APERTI; CRISI FINANZIARIA GLOBALE E RISPOSTA MACROECONOMICA.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO
• MARC LIEBERMAN E ROBERT HALL, “PRINCIPI DI ECONOMIA”, APOGEO, TERZA EDIZIONE 2010. WWW.APOGEONLINE.COM/LIBRI/9788850323197/SCHEDA • GIOVANNI NICOLA DE VITO, CARLO PIETROBELLI, ELISABETTA PUGLIESE, “ECONOMIA. CASI PRATICI E TEORICI”, APOGEO, TERZA EDIZIONE 2011 WWW.APOGEONLINE.COM/LIBRI/9788850326075/SCHEDA • GIOVANNI NICOLA DE VITO, “I PRINCIPALI NUMERI DELLA MACROECONOMIA ITALIANA E INTERNAZIONALE”, DISPENSA 2013 (SARÀ DISPONIBILE SUL SITO DURANTE IL CORSO). • MATERIALE DIDATTICO SUPPLEMENTARE SARÀ DISPONIBILE, DURANTE IL CORSO, SUL SITO: WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/MATERIALE/SCARICA/ECONOMIAPZ.HTML • SITO WEB DEL CORSO: WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/MODULES.PHP?NAME=INSEGNAMENTI&OP=SELECTED&IDCORSO=50
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9
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SECS-P/01
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72
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101414 -
INTEGRAZIONE CFU "SCIENZA DELLE FINANZE"
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2
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20101415 -
INTEGRAZIONE CFU "DIRITTO TRIBUTARIO"
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2
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IUS/12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico MATERIA A SCELTA - (visualizza)
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20101029 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA
(obiettivi)
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA 7CFU DARE UNA FORMAZIONE INTEGRATA DEI RAPPORTI TRA DIRITTO ED ECONOMIA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA DISCIPLINA PUBBLICA DEI FATTI ECONOMICI
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CARDI ENZO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA SULL'ANALISI DELL'INCIDENZA DELLE REGOLE GIURIDICHE DEI FATTI ECONOMICI, ARTICOLATO IN TRE PARTI: 1. LE REGOLE DELLO SCAMBIO ECONOMICO (LA GOVERNANCE SOCIETARIA, LA CONCORRENZA, L'ATTIVITÀ FINANZIARIA); 2. LE REGOLE PER L'EFFICIENZA ALLOCATIVA (IL MERCATO DEI BENI PUBBLICI: LE RETI E I SERVIZI; LE INFRASTRUTTURE); 3. LE REGOLE PER LE POLITICHE DISTRIBUTIVE (LA POLITICA FISCALE, LA POLITICA DI BILANCIO E LA POLITICA TRIBUTARIA).
( testi)
CARDI E., MERCATI ED ISTITUZIONI IN ITALIA, GIAPPICHELLI, TORINO, IIA EDIZIONE
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7
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IUS/05
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101036 -
DIRITTO DEL LAVORO II
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UNO SPECIFICO APPROFONDIMENTO DEI CONTRATTI DI LAVORO CD. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO, ANCHE TENENDO CONTO DEI MUTAMENTI PIÙ RECENTI.
Canale: AL
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PROIA GIAMPIERO
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO LA TRATTAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO C.D. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI I SEGUENTI ARGOMENTI: I RAPPORTI DI LAVORO NEL CODICE CIVILE E NELLA COSTITUZIONE; LE CATEGORIE DEI RAPPORTI DI LAVORO; I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA; IL CONTRATTO DI LAVORO A PROGETTO; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO; LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO; I CONTRATTI FORMATIVI; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE; IL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE; IL LAVORO OCCASIONALE E ACCESSORIO; I RAPPORTI DI TIPO ASSOCIATIVO; LA CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO; LA DESTANDARDIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO.
( testi)
• M. MAGNANI, DIRITTO DEI CONTRATTI DI LAVORO, MILANO, GIUFFRÉ, 2009 (CHE DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE INTEGRATO CON GLI AGGIORNAMENTI PER GLI ANNI 2010, 2011, 2012, 2013 E 2014, CONSULTABILI E SCARICABILI SUL SITO HTTP://WWW.GIUFFRE.IT/ILDIRITTODEICONTRATTI E/O HTTPS://WWW.GIUFFRE.IT/EBUSINESS/59170/ADDENDA%20DI%20AGGIORNAMENTO.PDF)
PER GLI STUDENTI STRANIERI: È PREVISTA LA REDAZIONE DI UNA TESINA COMPARATIVA TRA L’ORDINAMENTO DEL PAESE DI PROVENIENZA E L’ORDINAMENTO ITALIANO CON RIGUARDO AD UN SINGOLO ISTITUTO.
Canale: MZ
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GAMBACCIANI MARCO
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO LA TRATTAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO C.D. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI I SEGUENTI ARGOMENTI: I RAPPORTI DI LAVORO NEL CODICE CIVILE E NELLA COSTITUZIONE; LE CATEGORIE DEI RAPPORTI DI LAVORO; I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA; IL CONTRATTO DI LAVORO A PROGETTO; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO; LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO; I CONTRATTI FORMATIVI; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE; IL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE; IL LAVORO OCCASIONALE E ACCESSORIO; I RAPPORTI DI TIPO ASSOCIATIVO; LA CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO; LA DESTANDARDIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO MAGNANI M., DIRITTO DEI CONTRATTI DI LAVORO, MILANO, GIUFFRÈ, 2009 (IL TESTO DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE INTEGRATO CON GLI AGGIORNAMENTI PER GLI ANNI SUCCESSIVI, CONSULTABILI E SCARICABILI SUI SITI HTTP://WWW.GIUFFRE.IT/ILDIRITTODEICONTRATTI E HTTPS://WWW.GIUFFRE.IT/EBUSINESS/59170/ADDENDA%20DI%20AGGIORNAMENTO.PDF). INFORMAZIONI PER STUDENTI STRANIERI È PREVISTA LA REDAZIONE DI UNA TESINA COMPARATIVA TRA L’ORDINAMENTO DEL PAESE DI PROVENIENZA E L’ORDINAMENTO ITALIANO CON RIGUARDO AD UN SINGOLO ISTITUTO.
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7
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IUS/07
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101040 -
DIRITTO AGRARIO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE LO STUDIO DEL DIRITTO AGRARIO ATTRAVERSO L’ANALISI DELLE SPECIFICITÀ CHE CARATTERIZZANO TALE BRANCA DEL DIRITTO RISPETTO AI SETTORI DI DIRITTO COMUNE, AVENDO RIGUARDO AI DATI DI DIFFERENZIAZIONE DELLA DISCIPLINA GIURIDICA DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA AGRICOLA RISPETTO A QUELLA DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE EXTRAGRICOLE.
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SPOTO GIUSEPPE
( programma)
IL PROGRAMMA COMPRENDE SIA LO STUDIO DELLE FONTI NAZIONALI CHE DELL’UNIONE EUROPEA. PARTICOLARE ATTENZIONE È DEDICATA ALL’IMPRESA AGRARIA, AI PRINCIPALI CONTRATTI E ALLE NUOVE TEMATICHE DI INTERESSE AGRARIO (L’AGRITURISMO, GLI OGM, ECC.). IL MANUALE VA COMUNQUE STUDIATO INTERAMENTE. IL CORSO DI LEZIONI SARÀ ORGANIZZATO IN MODO DA COINVOLGERE PIENAMETE I FREQUENTANTI CON RICERCHE, APPROFONDIMENTI E RELAZIONI.
( testi)
GERMANÒ A., MANUALE DI DIRITTO AGRARIO, VII ED., GIAPPICHELLI, TORINO, 2010. 50
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7
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IUS/03
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101041 -
DIRITTO BANCARIO
(obiettivi)
PADRONANZA DELLA DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ BANCARIA E DEL MERCATO FINANZIARIO.
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BUSSOLETTI MARIO
( programma)
LA VIGILANZA SUGLI INTERMEDIARI BANCARI E FINANZIARI. DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO. CONTRATTI E TITOLI DI CREDITO BANCARI. GARANZIE BANCARIE.PREREQUISITI GLI STUDENTI DEVONO CONOSCERE I SEGUENTI ARGOMENTI: CONTRATTI BANCARI, CONTRATTI DI BORSA, TITOLI DI CREDITO. SU QUESTI TEMI: FERRI G., MANUALE DI DIRITTO COMMERCIALE, A CURA DI C. ANGELICI E G.B. FERRI, UTET, TORINO, ULTIMA EDIZIONE. GLI STUDENTI CHE NON HANNO SUPERATO L’ESAME DI DIRITTO COMMERCIALE II VERRANNO INTERROGATI ANCHE SULLE PAGINE DEL MANUALE DI DIRITTO COMMERCIALE DI FERRI G., RELATIVE AI TITOLI DI CREDITO BANCARI E AI CONTRATTI BANCARI: PP. 689-708 (ACCETTAZIONI BANCARIE E CAMBIALI FINANZIARIE; ASSEGNI) E PARTE III.
( testi)
ANTONUCCI A., DIRITTO DELLE BANCHE, GIUFFRÈ, MILANO, ULTIMA EDIZIONE. FERRO-LUZZI P., LEZIONI DI DIRITTO BANCARIO, VOL. I, GIAPPICHELLI, TORINO, ULTIMA EDIZIONE.
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7
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IUS/04
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101053 -
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
(obiettivi)
IL CORSO HA UN DUPLICE OBIETTIVO. IL PRIMO È L'ESPLICAZIONE DEL RUOLO DELLA TEORIA DEL DIRITTO NELLA SCIENZA GIURIDICA, NONCHÉ DELLA SPECIFICITÀ DEL SUO STATUTO EPISTEMOLOGICO E DEL METODO DI FORMAZIONE DEI SUOI CONCETTI E DEI SUOI ASSERTI RISPETTO ALLO STATUTO ED AL METODO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE PARTICOLARI. IL SECONDO È L'ANALISI DELLE STRUTTURE PORTANTI DEL MODELLO TEORICO DELLO "STATO DI DIRITTO", QUALE È VENUTO FORMANDOSI, IN PARTICOLARE NEL CONTINENTE EUROPEO, SULLA BASE DELLE ELABORAZIONI FILOSOFICHE DEL GIUSNATURALISMO CONTRATTUALISTICO E ILLUMINISTICO E DELLA LORO TRADUZIONE NELLE CODIFICAZIONI E NELLE COSTITUZIONI.
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FERRAJOLI LUIGI
( programma)
IL CORSO DI “TEORIA GENERALE DEL DIRITTO” INTENDE ANALIZZARE - A UN LIVELLO DI MAGGIOR IMPEGNO E APPROFONDIMENTO DI QUANTO FATTO NEL CORSO DI “FILOSOFIA DEL DIRITTO” - I NESSI FORMALI E SOSTANZIALI CHE INTERCORRONO TRA IL DIRITTO, QUALE RISULTA DAL SUO ODIERNO MODELLO COSTITUZIONALE, E LE ATTUALI DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI, CIOÈ CON QUEI SISTEMI POLITICI COMPLESSI BASATI SUI LIMITI E SUI VINCOLI GIURIDICI IMPOSTI A TUTTI I POTERI, PUBBLICI E PRIVATI, STATALI E SOVRASTATALI, A TUTELA DELLA PACE E DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI: DAI DIRITTI POLITICI E CIVILI AI DIRITTI DI LIBERTÀ E AI DIRITTI SOCIALI. IN QUESTA PROSPETTIVA, VERRÀ PROPOSTA AGLI STUDENTI UNA TEORIA FORMALE DEL DIRITTO, CHE DELLE ODIERNE DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI RIDEFINISCE IL PARADIGMA NORMATIVO, ANALIZZA IL DIVARIO CRESCENTE TRA I SUOI PRINCIPI E LE SUE PRASSI ED ILLUSTRA LE TECNICHE E LE ISTITUZIONI DI GARANZIA IN GRADO DI SUPERARE L’INEFFETTIVITÀ DEI PRIMI E L’ILLEGITTIMITÀ DELLE SECONDE. SARANNO INOLTRE ILLUSTRATE LE GRANDI VICENDE CHE HANNO SEGNATO LA FORMAZIONE DELLO STATO MODERNO, LA SUA EVOLUZIONE NELLE FORME DELLO STATO DI DIRITTO, FINO ALLE STRUTTURE DELLE ODIERNE DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI E AGLI ELEMENTI DI CRISI IN ESSE PRODOTTI DAI PROCESSI DI INTEGRAZIONE SOPRANAZIONALE E DALLA GLOBALIZZAZIONE. SARÀ INFINE SVILUPPATO LO STUDIO DEI METODI DELL’ANALISI DEL LINGUAGGIO E DELL’ASSIOMATIZZAZIONE, L’UNO PERTINENTE ALLA COSTRUZIONE DEI LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE PARTICOLARI, L’ALTRO IN GRADO DI PRODURRE – TRAMITE LA CHIARIFICAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE DEI CONCETTI, IL CONTROLLO LOGICO E L’ANALISI E LA FONDAZIONE CRITICA DELLE PREMESSE – UNA RICOSTRUZIONE RIGOROSA DELL’INTERO LINGUAGGIO GIURIDICO TEORICO.
( testi)
LA PREPARAZIONE ALL'ESAME DOVRÀ ESSERE CONDOTTA SU UNO DEI SEGUENTI TESTI, A SCELTA DELLO STUDENTE: - L. FERRAJOLI, LA DEMOCRAZIA ATTRAVERSO I DIRITTI, LATERZA, ROMA-BARI 2013, 281 PP. OPPURE: - L. FERRAJOLI, PRINCIPIA IURIS. TEORIA DEL DIRITTO E DELLA DEMOCRAZIA. VOL. 1. TEORIA DEL DIRITTO, LATERZA, ROMA-BARI 2007,1021 PP.
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7
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IUS/20
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101055 -
ECONOMIC ANALYSIS OF LAW(ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC • TO INTRODUCE STUDENTS TO THE FOUNDATIONS AND THE MAIN TOPICS OF THE ECONOMIC ANALYSIS OF LAW. • TO INTRODUCE STUDENTS TO THE ‘LAW AND ECONOMICS’ METHODOLOGY. • TO PROVIDE STUDENTS THE NECESSARY TOOLS TO EVALUATE THE EFFICIENCY OF LEGAL RULES WITH REGARD TO PROPERTY LAW, CONTRACTS, TORTS, CORPORATE LAW AND BANKRUPTCY LAW. • TO LEARN ABOUT CUTTING-EDGE RESEARCH IN LAW AND ECONOMICS. • TO UNDERSTAND THE LINK BETWEEN LAW, PSYCHOLOGY AND HUMAN BEHAVIOR.
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ROJAS ELGUETA GIACOMO
( programma)
THE ECONOMIC ANALYSIS OF LAW CLASS ALLOWS STUDENTS TO LOOK AT LEGAL RULES FROM A DIFFERENT AND WIDER POINT OF VIEW IN COMPARISON WITH THE TRADITIONAL HERMENEUTIC METHOD. THE PURPOSE OF THE COURSE IS TO ANALYZE THE LEGAL PHENOMENON THROUGH THE ECONOMIC LENS AND, MORE SPECIFICALLY, THROUGH THE NOTIONS OF NEOCLASSICAL ECONOMICS. THE PREDICTIVE ABILITY, TYPICAL OF THE ECONOMIC REASONING, ALLOWS ONE TO DETERMINE WHICH INCENTIVES ARE PLACED ON INDIVIDUALS BY DIFFERENT LAWS AND, CONSEQUENTLY, WHICH EFFECTS SHOULD BE REASONABLY EXPECTED FROM THE ADOPTION OF A CERTAIN RULE. THE “LAW AND ECONOMICS” METHOD AIMS TO SELECT EFFICIENT RULES CAPABLE OF MAXIMIZING THE SOCIAL WELFARE. THE STARTING POINT OF THE COURSE IS THE ANALYSIS OF MICROECONOMICS’ BASIC NOTIONS (E.G., DEMAND AND SUPPLY CURVES, MONOPOLY, THE PARETO PRINCIPLE, THE HOMO ECONOMICUS). FURTHERMORE, THE ANALYSIS OF THE SO CALLED TRANSACTION COSTS AND OF THE COASE THEOREM, WHICH SHOWS THAT LEGAL RULES MATTER, ALLOWS ONE TO GO INTO THE MERITS OF THE SUBJECT AND TO TAKE INTO CONSIDERATION THE FOUNDATIONS OF “LAW AND ECONOMICS” THROUGH WHICH THE FOLLOWING AREAS OF PRIVATE LAW ARE CONTEMPLATED: TORTS, CONTRACTS, PROPERTY LAW, CORPORATE LAW AND BANKRUPTCY LAW. THE COURSE RECKONS THE MOST RECENT DEVELOPMENTS OF “LAW AND ECONOMICS” AND IN PARTICULAR ADDRESSES THE “BEHAVIORAL LAW AND ECONOMICS” METHOD, WHICH SUPPLEMENTS THE RATIONAL CHOICE THEORY WITH THE INSIGHTS OF COGNITIVE PSYCHOLOGY.
( testi)
A selection of readings from various sources will be used as indicated during the semester.
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7
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IUS/02
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56
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101065 -
POLITICA ECONOMICA
(obiettivi)
SCOPO DEL CORSO È DI METTERE IN CONDIZIONE I FREQUENTANTI DI COMPRENDERE L’APPROCCIO SEGUITO DAI POLICY-MAKERS PER LA SOLUZIONE DEI PRINCIPALI PROBLEMI ECONOMICI.
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FELLI ERNESTO
( programma)
STUDIO DEI FONDAMENTI E DELLE APPLICAZIONI DELLA POLITICA ECONOMICA ATTRAVERSO I MODELLI, I DOCUMENTI, GLI ARTICOLI SCIENTIFICI.
( testi)
BEGG-FISHER E DORNUBUSH (MCGRAW-HILL), ECONOMIA, PARTE IV E V, ULT.ED. FELLI E., INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA, GIAPPICHELLI EDITORE (IN PREPARAZIONE) E MATERIALE DISTRIBUITO E/O INDICATO A LEZIONE.
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7
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SECS-P/02
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101121 -
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
(obiettivi)
FORNIRE UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL SISTEMA PROCESSUALE AMMINISTRATIVO.
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SANDULLI MARIA ALESSANDRA
( programma)
Il corso si articola in: a) Inquadramento storico e sviluppi del sistema di giustizia amministrativa. Dalla legge 26 marzo 1865 n. 2248 All. E al Codice del processo amministrativo (c.p.a.). Il ruolo dell’ordinamento comunitario: in particolare le decisioni della Corte di Giustizia e le direttive ricorsi (nn. 89/65, 92/13 e 2007/66). b) I ricorsi amministrativi. Cenni. I ricorsi ordinari (opposizione; gerarchico; gerarchico improprio). Il ricorso straordinario al Capo dello Stato. c) La tutela giurisdizionale. I criteri di riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo nell’evoluzione del sistema. La giurisdizione ordinaria: i poteri del giudice ordinario nei confronti della pubblica amministrazione; i limiti e gli effetti delle sentenze del giudice ordinario. Le sezioni specializzate dei tribunali ordinari competenti in questioni amministrative. La giurisdizione amministrativa: inquadramento costituzionale; la giurisdizione generale di legittimità; la giurisdizione di merito; la giurisdizione esclusiva dopo le sentenze della Corte costituzionale n. 204/2004 e n. 191/2006. Il processo dinanzi al giudice amministrativo (TAR e Consiglio di Stato): il giusto processo e i principi di effettività della tutela e di parità delle armi; la tutela cautelare, in pendenza di giudizio e ante causam; l’istruttoria; i riti speciali; La decisione: tipologie ed effetti. I rimedi contro la decisione: la revocazione, l’appello, il ricorso in cassazione, l’opposizione di terzo. Il giudicato amministrativo (in particolare: i limiti, l’ottemperanza). La tutela risarcitoria. d) Gli altri giudici amministrativi. Cenni: la Corte dei Conti. Le Sezioni giurisdizionali e le loro attribuzioni. Il procedimento. Le decisioni e i mezzi di impugnazione. Il Tribunale Superiore delle Acque. Altri giudici amministrativi speciali. e) Gli strumenti alternativi di soluzione delle controversie. Cenni.
( testi)
- M.A. SANDULLI (A CURA DI) IL NUOVO PROCESSO AMMINISTRATIVO - STUDI E CONTRIBUTI, MILANO, GIUFFRÈ, 2013: Volume I: Introduzione; da pag 61 a pag. 99; da pag. 111 a pag. 350. Volume II: da pag. 47 a pag. 107; da pag. 153 a pag. 200; da pag. 415 a pag 525. - A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, da pag. 13 a pag. 39 ("Le origini del nostro sistema di giustizia amministrativa", "L'affermazione di una giurisdizione amministrativa" in parte). LA MATERIA È SOGGETTA A CONTINUE MODIFICHE NORMATIVE E GIURISPRUDENZIALI. E' NECESSARIO PERTANTO VERIFICARE GLI AGGIORNAMENTI DEL PROGRAMMA FINO A TRENTA GIORNI PRIMA DELLA DATA DELL'ESAME. SI RICHIEDE UNA BUONA CONOSCENZA DELLA NORMATIVA FONDAMENTALE DI RIFERIMENTO: • ARTT. 24, 100, 103, 111, 113 E 125 COST. • L. 20 MARZO 1865 N. 2248 ALL. E • C.P.A. (D.LGS N. 104 DEL 2010 E SUCCESSIVE MODIFICHE) • C.P.C. (DISPOSIZIONI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO) COSTITUISCONO OGGETTO DI ESAME LE SENTENZE CHE SARANNO INDICATE NEL CORSO DELLE LEZIONI E DI CUI SARANNO RIPORTATI GLI ESTREMI NEL SITO WWW.MASANDULLI.IT.
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7
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IUS/10
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101122 -
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
(obiettivi)
IMPEGNO DIDATTICO 6 ORE DI LEZIONE ALLA SETTIMANA SU TRE GIORNI) II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO IL CORSO INTENDE OFFRIRE UNA TRATTAZIONE TEORICA SULLA DISCIPLINA DEI RAPPORTI PRIVATISTICI CHE PRESENTANO CARATTERE TRANSNAZIONALE, AFFIANCANDOLA ALL’ESAME DI UNA SERIE DI CASI GIURISPRUDENZIALI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI. UNO SPECIALE RISALTO VIENE DATO AL RUOLO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA, CHE NELL’INTERPRETARE I REGOLAMENTI COMUNITARI SUL DIRITTO APPLICABILE E SULLA COMPETENZA GIURISDIZIONALE, CONTRIBUISCE ALL’ARMONIZZAZIONE DELLE SOLUZIONI DA ADOTTARE NEI DIVERSI STATI MEMBRI RIGUARDO ALLA LEGGE APPLICABILE AI RAPPORTI DI TIPO TRANSNAZIONALE, NONCHÉ ALLO SVILUPPO DI UN VERO E PROPRIO SPAZIO EUROPEO DI GIUSTIZIA.
FINALITÀ DEL CORSO IL CORSO MIRA A FORNIRE UNA PREPARAZIONE GENERALE SULLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE, DI ORIGINE ITALIANA E COMUNITARIA. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE AVRÀ ACQUISITO LA CAPACITÀ DI ORIENTARSI IN UNA MATERIA COMPLESSA, MA RICCA DI SPUNTI DI GRANDE INTERESSE NELLA NOSTRA SOCIETÀ, IN CUI LA CONVIVENZA DI PERSONE DI ORIGINI E CULTURE DIVERSE CREA PROBLEMATICHE CONNESSE AL DIRITTO APPLICABILE PER DISCIPLINARE I RAPPORTI PERSONALI. SEMPRE PIÙ NUMEROSI SONO POI GLI SCAMBI COMMERCIALI TRANSNAZIONALI, PER I QUALI È NECESSARIO INDIVIDUARE APPROPRIATE SOLUZIONI NORMATIVE E GIURISDIZIONALI. LA CONOSCENZA DELLA MATERIA SI RIVELA UTILE, OLTRE CHE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA, ANCHE PER AFFRONTARE CON ADEGUATA COMPETENZA LE PROFESSIONI LEGALI.
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DI BLASE ANTONIETTA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO GIURISDIZIONE ED EFFICACIA DELLE SENTENZE STRANIERE. LO SPAZIO GIUDIZIARIO EUROPEO E LE REGOLE COMUNITARIE SULLA GIURISDIZIONE E IL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE EMANATE NEGLI STATI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA. IL DIRITTO APPLICABILE AI RAPPORTI CHE PRESENTANO ELEMENTI DI ESTRANEITÀ. CONOSCENZA DELLA LEGGE STRANIERA E LIMITI ALLA SUA APPLICABILITÀ. IL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (L. 218/1995). I REGOLAMENTI COMUNITARI PER L’ARMONIZZAZIONE DELLE NORME DI CONFLITTO.
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7
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IUS/13
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56
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101124 -
STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE LE FASI PRINCIPALI ATTRAVERSO CUI SI SONO SVILUPPATI GLI ATTUALI SISTEMI GIURIDICI OCCIDENTALI BASATI SU COSTITUZIONI E CODIFICAZIONI, INDICANDONE LE PREMESSE POLITICO-CULTURALI E SOCIO-ECONOMICHE MATURATE NEL CORSO DELL’ANTICO REGIME E GIUNTE A MATURAZIONE NEGLI SVILUPPI SUCCESSIVI.
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ALVAZZI DEL FRATE PAOLO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE LE FASI PRINCIPALI ATTRAVERSO CUI SI SONO SVILUPPATI GLI ATTUALI SISTEMI GIURIDICI OCCIDENTALI BASATI SU COSTITUZIONI E CODIFICAZIONI, INDICANDONE LE PREMESSE POLITICO-CULTURALI E SOCIO-ECONOMICHE MATURATE NEL CORSO DELL’ANTICO REGIME E GIUNTE A MATURAZIONE NEGLI SVILUPPI SUCCESSIVI.
( testi)
1)E. Dezza, Lezioni di storia della codificazione civile, Torino, Giappichelli, 2000 2)P. Alvazzi del Frate, L’interpretazione autentica nel XVIII secolo, Torino, Giappichelli, 2000 3)P. Alvazzi del Frate, Giustizia e garanzie giurisdizionali, Torino, Giappichelli, 2011
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7
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IUS/19
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101145 -
DIRITTO FINANZIARIO
(obiettivi)
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: 1. LE POLITICHE ECONOMICHE E LE ISTITUZIONI DELLA GOVERNANCE PUBBLICA. 2. LE POLITICHE DI BILANCIO E LE ISTITUZIONI DELL'ECONOMIA PUBBLICA. 3. LA POLITICA MONETARIA E LE ISTITUZIONI DI GOVERNO DELLA MONETA.
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CARDI ENZO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI: 1. LE POLITICHE ECONOMICHE E LE ISTITUZIONI DELLA GOVERNANCE PUBBLICA. 2. LE POLITICHE DI BILANCIO E LE ISTITUZIONI DELL'ECONOMIA PUBBLICA. 3. LA POLITICA MONETARIA E LE ISTITUZIONI DI GOVERNO DELLA MONETA.
( testi)
E. CARDI, MERCATI ED ISTITUZIONI IN ITALIA, GIAPPICHELLI, IIA EDIZIONE (PARTE TERZA, CAPITOLI VII, VIII, IX). S.CASSESE, LA NUOVA COSTITUZIONE ECONOMICA, LATERZA, 2012 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI VI, VIII, IX).
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7
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IUS/12
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101153 -
DIRITTO CONTABILE
(obiettivi)
LE SCRITTURE CONTABILI DELL’IMPRENDITORE; IL BILANCIO DI ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO; LE FUNZIONI DI CONTROLLO CONTABILE DEGLI ORGANI SOCIALI NEI VARI SISTEMI DI CORPORATE GOVERNANCE
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BUSSOLETTI MARIO
( programma)
LE SCRITTURE CONTABILI DELL’IMPRENDITORE; IL BILANCIO DI ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO; LE FUNZIONI DI CONTROLLO CONTABILE DEGLI ORGANI SOCIALI NEI VARI SISTEMI DI CORPORATE GOVERNANCE NEL COMMENTARIO. NICCOLINI G., STAGNO D’ALCONTRES A., A CURA DI, SOCIETÀ DI CAPITALI, VOL II, NAPOLI, 2004, LE PARTI DI S. FORTUNATO DI COMMENTO AGLI ARTT.DA 2409 BIS A 2409 SEPTIES, DI M. BUSSOLETTI DA 2423 A 2434 BIS.
( testi)
NEL COMMENTARIO. NICCOLINI G., STAGNO D’ALCONTRES A., A CURA DI, SOCIETÀ DI CAPITALI, VOL II, NAPOLI, 2004, LE PARTI DI S. FORTUNATO DI COMMENTO AGLI ARTT.DA 2409 BIS A 2409 SEPTIES, DI M. BUSSOLETTI DA 2423 A 2434 BIS.
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7
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IUS/04
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101165 -
DIRITTO CIVILE II (SISTEMA DEI DIRITTI REALI)
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI PER LA CONCETTUALIZZAZIONE E L’APPROCCIO SCIENTIFICI ALLE PROBLEMATICHE GIURIDICHE, IN PARTICOLARE GIURISPRIVATISTICHE.
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VECCHI PAOLO MARIA
( programma)
ATTRAVERSO L’APPROFONDIMENTO DEL SISTEMA DELLE SITUAZIONI DI APPARTENENZA DELLE COSE, ATTRAVERSO IL SUO INQUADRAMENTO SISTEMATICO, STORICO E COMPARATISTICO, AFFRONTATO CON L’ESAME DELLE VARIE FONTI, ESPLICITARE LE METODOLOGIE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA IN MATERIA DI DIRITTO PRIVATO.
( testi)
BIANCA C.M., DIRITTO CIVILE (VOL.6). LA PROPRIETÀ, MILANO, ULTIMA EDIZIONE.
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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20101172 -
LAW AND THE HUMANITIES(DIRITTO E CULTURA)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
IL CORSO SI PROPONE DI OFFRIRE IN PRIMO LUOGO UNA INTRODUZIONE AL MOVIMENTO “LAW AND THE HUMANITIES” IN GENERALE PER POI FOCALIZZARSI SU DIFFERENTI, ANCHE SE INTIMAMENTE CONNESSI, AMBITI DI STUDIO: AD ES. DIRITTO E LETTERATURA, DIRITTO E FILOSOFIA, DIRITTO E ARCHITETTURA, DIRITTO E ICONOGRAFIA, DIRITTO E MUSICA. IL CORSO METTERA' IN DISCUSSIONE IL TRADIZIONALE ISOLAMENTO DEGLI STUDI GIURIDICI ANALIZZANDO IL DIRITTO IN RELAZIONE ALLE ALTRE SCIENZE SOCIALI E, PIU' IN GENERALE, AD UN PIU' AMPIO CONTESTO CULTURALE. TESTI, SIMBOLI E RAPPRESENTAZIONI CHE HANNO FORTEMENTE INFLUENZATO LA COMPRENSIONE "POPOLARE" DEL DIRITTO, SARANNO DISCUSSI DA PROFESSORI E DOTTORANDI PROVENIENTI DA DIVERSE PARTI DEL MONDO, OGNUNO DEI QUALI TERRA' UN MINIMO DI 1 E UN MASSIMO DI 6 LEZIONI SU DI UN ARGOMENTO SPECIFICO.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO: - INTRODURRE GLI STUDENTI AL MOVIMENTO "LAW AND THE HUMANITIES" - ANALIZZARE I BENEFICI DEGLI STUDI INTERDISCIPLINARI - SVILUPPARE UN APPROCCIO CRITICO AI TESTI GIURIDICI - COMPRENDERE IL DIRITTO NEL PIU' AMPIO CONTESTO DELLE SCIENZE SOCIALI - SOTTOLINEARE L'IMPORTANZA DEL CONTESTO CULTURALE PER UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEL DIRITTO SIA NEL PASSATO CHE NEL PRESENTE
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CONTE EMANUELE
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI A QUELL’AMBITO DI STUDIO INTERDISCIPLINARE CHE ANALIZZA LE CONNESSIONI TRA IL DIRITTO E LE SCIENZE UMANE COME UN’OPPORTUNITA’ PER I GIURISTI DI GUARDARE AL DIRITTO COME PARTE DI UN CONTESTO CULTURALE PIU’ AMPIO. L’ANALISI DEL CONTENUTO E DEL CONTESTO GIURIDICO DI NOVELLE, OPERE TEATRALI, DIPINTI, MONUMENTI E FILM COSTITUISCE LA BASE PER PORRE QUESITI COME: CHE COSA SI INTENDE PER “DIRITTO NATURALE”? QUAL E’ LO SCOPO DEL DIRITTO? LE NORME GIURIDICHE SI ACCORDANO CON I VALORI DEL CONTESTO CULTURALE NEL QUALE SI INSERISCONO?
( testi)
I TESTI RELATIVI AL CORSO "LAW AND THE HUMANITIES" VERRANNO FORNITI NEL CORSO DELLE LEZIONI SULLA BASE DELLE INDICAZIONI DEI VARI SPEAKERS. LA LISTA DEI READINGS VERRA' PUBBLICATA SUL BLOG E COMUNICATA AGLI STUDENTI VIA MAIL ALCUNI GIORNI PRIMA DELLE LEZIONI RELATIVE. LA LISTA CHE SEGUE E' PERTANTO PURAMENTE INDICATIVA ED HA UNICAMENTE LO SCOPO DI FORNIRE GENERICHE INFORMAZIONI SULLO SVILUPPO DEL MOVIMENTO "LAW AND THE HUMANITIES" NEGLI STATI UNITI.
THE ORIGINS:
CARDOZO B. N., LAW AND LITERATURE, AND OTHER ESSAYS AND ADDRESSES, NEW YORK, 1931. WHITE J. B., THE LEGAL IMAGINATION, CHICAGO/LONDON, ABRIDGED ED. 1985 (1973). WIGMORE J.H., A LIST OF LEGAL NOVELS, IN “ILLINOIS LAW REVIEW”, 2 (1908), PP. 574- 593. SEE ALSO: WEISBERG R.H., WIGMORE’S “LEGAL NOVELS” REVISITED : NEW RESOURCES FOR THE EXPANSIVE LAWYER, IN “NORTHWESTERN UNIVERSITY LAW REVIEW”, 71.1 (1976), PP. 17-28.
DEVELOPMENT:
BALKIN J. M. AND LEVINSON S., LAW AND THE HUMANITIES: AN UNEASY RELATIONSHIP, IN “YALE JOURNAL OF LAW AND THE HUMANITIES”, 18.2 (2006), PP. 155-186. POSNER R. A., LAW AND LITERATURE: A RELATION REARGUED, IN “VIRGINIA LAW REVIEW”, 72.8 (1986), PP. 1351-1392.
INTERDISCIPLINARITY:
BARON J.B., LAW, LITERATURE, AND THE PROBLEMS OF INTERDISCIPLINARITY, IN “YALE LAW JOURNAL”, 108.5 (1999), PP. 1059-1085. SMITH J.A., LAW AND THE HUMANITIES: A PREFACE, IN “RUTGERS LAW REVIEW”, 29.2 (1976), PP. 223-227.
THE DECLINE OF LAW AS AN AUTONOMOUS DISCIPLINE:
POSNER R. A., THE DECLINE OF LAW AS AN AUTONOMOUS DISCIPLINE: 1962-1987, IN “HARVARD LAW REVIEW”, 100.4 (1987), PP. 761-780.
LAW AND THE HUMANITIES IN THE LAW SCHOOLS:
DUNLOP C.R.B., LITERATURE STUDIES IN LAW SCHOOLS, IN “CARDOZO STUDIES IN LAW AND LITERATURE”, 3.1 (1991), PP. 63-110. GALANTER M. AND EDWARDS M.A., INTRODUCTION: THE PATH OF LAW ANDS, IN “WISCONSIN LAW REVIEW”, 1997.3 (1997), PP. 375-387.
LAW AS LITERATURE:
COVER R.M., NOMOS AND NARRATIVE, IN “HARVARD LAW REVIEW”, 97.1 (1983), PP. 4-68. LEVINSON S., LAW AS LITERATURE, IN “TEXAS LAW REVIEW”, 60 (1981-1982), PP. 373-403.
LAW AND THE PERFORMING ARTS:
· LEVINSON S. AND BALKIN J. M., LAW, MUSIC, AND OTHER PERFORMING ARTS, PP.1-58, ORIGINALLY PUBLISHED IN 139 U. PA. L. REV. 1597 (1991), NOW IN: WWW.YALE.EDU/LAWWEB/JBALKIN/ARTICLES/LAWMUSIC.PDF
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IUS/19
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Attività formative affini ed integrative
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20101173 -
DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE
(obiettivi)
DEFINIZIONE DEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE – LEGALITÀ E PENA NEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE (IL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE; LE FONTI DEL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE) – LA STRUTTURA DELL’ILLECITO PENALE INTERNAZIONALE – PRINCIPALI FIGURE DI ILLECITI PENALI INTERNAZIONALI: IL GENOCIDIO ED I CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ; I CRIMINI DI GUERRA; I CRIMINI CONTRO LA PACE – LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE.
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MASUCCI MASSIMILIANO
( programma)
DEFINIZIONE DEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE – LEGALITÀ E PENA NEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE (IL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE; LE FONTI DEL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE) – LA STRUTTURA DELL’ILLECITO PENALE INTERNAZIONALE – PRINCIPALI FIGURE DI ILLECITI PENALI INTERNAZIONALI: IL GENOCIDIO ED I CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ; I CRIMINI DI GUERRA; I CRIMINI CONTRO LA PACE – LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE.
( testi)
- AA. VV., DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE, II. STUDI, A CURA DI E. MEZZETTI, 2A ED., TORINO, 2010.
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IUS/17
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Attività formative affini ed integrative
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20101267 -
PUBLIC ECONOMICS AND REGULATION(ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
LEARNING OBJECTIVES TO PROVIDE A GROUNDING IN THE PRINCIPLES UNDERLYING THE ROLE OF THE STATE, THE DESIGN OF WELFARE SYSTEMS, REGULATORY POLICIES, FISCAL FEDERALISM AND FISCAL POLICIES. TO INTRODUCE THE PROBLEMS INVOLVED IN IMPLEMENTING THESE PRINCIPLES. TO CRITICALLY DISCUSS KEY ISSUES IN PUBLIC ECONOMICS. STUDENTI NON FREQUENTANTI CHE DESIDERANO SOSTENERE L’ESAME IN ITALIANO (ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI)
TESTI CONSIGLIATI MATERIALE DIDATTICO BISES B., LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, PARTE I: “L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO”, GIAPPICHELLI, TORINO, 2005, CAPP. 3, 5, 7, 8. STIGLITZ, J.E., ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO, II ED., HOEPLI, MILANO, 2004, VOL. II, CAPP. 2, 4, 5, 6, 7. MOTTA M. - POLO M., ANTITRUST - ECONOMIA E POLITICA DELLA CONCORRENZA, IL MULINO, 2005, CAPP. 1 E 2. ULTERIORI LETTURE DA CONCORDARE CON IL DOCENTE.
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BISES BRUNO
( programma)
SYLLABUS THIS COURSE PROVIDES AN INTRODUCTION TO THE ECONOMIC ANALYSIS OF PUBLIC POLICY ISSUES, CONCERNING THE GOVERNMENT’S SPENDING, FINANCING AND REGULATORY ACTIVITIES. CONTENT OF THE COURSE 1. AN OVERVIEW OF THE MARKET PERFORMANCE AND OF THE ROLE OF THE STATE. 2. THE ECONOMICS OF PUBLIC SPENDING AND WELFARE PROGRAMMES (EDUCATION, HEALTH CARE, SOCIAL INSURANCE). 3. FISCAL FEDERALISM. 4. FISCAL INSTITUTIONS AND FISCAL POLICY IN THE EUROPEAN CONTEXT. 5. ANTI-MONOPOLISTIC POLICIES AND MARKETS REGULATION. 6. A CASE STUDY. LEARNING OBJECTIVES TO PROVIDE A GROUNDING IN THE PRINCIPLES UNDERLYING THE ROLE OF THE STATE, THE DESIGN OF WELFARE SYSTEMS, REGULATORY POLICIES, FISCAL FEDERALISM AND FISCAL POLICIES. TO INTRODUCE THE PROBLEMS INVOLVED IN IMPLEMENTING THESE PRINCIPLES. TO CRITICALLY DISCUSS KEY ISSUES IN PUBLIC ECONOMICS. TEACHING AND LEARNING ACTIVITIES THE COURSE IS BASED ON BOTH LECTURES ON THE MAIN SUBJECTS OF PUBLIC ECONOMICS AND SEMINARS ON KEY INSTITUTIONAL AND POLICY ISSUES. EXTERNAL SCHOLARS WILL PROVIDE SOME LECTURES AND WILL DELIVER THEIR RECENT RESEARCH WORKS IN SEMINARS AND WORKSHOPS. INTERACTIVE STUDENT PARTICIPATION IS ENCOURAGED.
( testi)
READING MATERIALS READINGS FROM THE FOLLOWING REFERENCE TEXT-BOOKS – CONNOLLY S. & A. MUNRO, ECONOMICS OF THE PUBLIC SECTOR, PEARSON EDUCATION, 1999; – ROSEN H.S. & T. GAYER, PUBLIC FINANCE, MCGRAW-HILL, 2008; – STIGLITZ J.E., ECONOMICS OF THE PUBLIC SECTOR, NORTON, NEW YORK, 1999; AND FURTHER READINGS WILL BE SUGGESTED AT THE BEGINNING AND THROUGHOUT THE COURSE.
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SECS-P/03
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Attività formative affini ed integrative
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20701460 -
DIRITTO DELLE COMUNICAZIONI E DELLE INFORMAZIONI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE NOZIONI GIURIDICHE ESSENZIALI PER CONSENTIRE AGLI STUDENTI DEL CDL DI COMPRENDERE I FENOMENI E LE REGOLE GIURIDICHE CHE SEMPRE PIÙ GOVERNANO L’ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE, ALLE RETI DI TLC E RTV, ALLA DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA. VERRÀ TRATTATA CON PROFONDITÀ LA PENETRANTE DISCIPLINA COMUNITARIA IN MATERIA DI TLC.
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201320 -
STATISTICA
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL CORSO: IL CORSO DI STATISTICA HA CARATTERE ISTITUZIONALE E SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI ALLE TECNICHE DI RILEVAZIONE, DI ORGANIZZAZIONE E DI ANALISI DEI DATI STATISTICI. IL CORSO SI PROPONE ANCHE DI INTRODURRE GLI STUDENTI AI CONCETTI BASILARI DEL CALCOLO DELLA PROBABILITÀ E DELL’INFERENZA STATISTICA PER L’ANALISI DI DATI STATISTICI DERIVANTI DA INDAGINI CAMPIONARIE; PARTICOLARE ATTENZIONE VERRÀ RIVOLTA AI CONTESTI AZIENDALI ED ECONOMICI E SOCIALI.
MODALITÀ D’ESAME: - NON SONO AMMESSI CAMBI DI CATTEDRA. - LA PROVA SCRITTA È COMPOSTA DA: ESERCIZI, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA, DOMANDE TEORICHE. - NON È CONSENTITO INTRODURRE ALCUN FORMULARIO E/O LIBRO NELL’AULA D’ESAME. È CONSENTITO PORTARE SOLO LE TAVOLE DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ NEL FORMATO RESO DISPONIBILE SUL SITO WEB DEL CORSO. - LA PROVA SCRITTA SARÀ RITENUTA SUPERATA SE LO STUDENTE OTTIENE LA SUFFICIENZA SIA NELLA PARTE PRATICA CHE IN QUELLA TEORICA. - UN CANDIDATO CHE ABBIA SUPERATO CON LA SUFFICIENZA LA PROVA SCRITTA PUÒ RICHIEDERE CHE GLI VENGA VERBALIZZATO IL VOTO CONSEGUITO NELLO SCRITTO, A MENO CHE LA PROVA ORALE NON SIA RICHIESTA DAL DOCENTE. - I CANDIDATI A CUI VENGA ASSEGNATA UNA VOTAZIONE "GRAVEMENTE INSUFFICIENTE" IN UNA PROVA SCRITTA NON SONO AMMESSI A SOSTENERE LA PROVA SCRITTA NELL'APPELLO SUCCESSIVO.
PAGINE WEB DEL CORSO: PRINCIPALE PAGINA WEB CON ESERCITAZIONI E PROVE D'ESAME
PREREQUISITI: NON CI SONO PROPEDEUTICITÀ FORMALI, MA SI CONSIGLIA VIVAMENTE DI AVERE STUDIATO GLI ARGOMENTI DI MATEMATICA GENERALE.
GLI STUDENTI STRANIERI SONO AUTORIZZATI A SOSTENERE L’ESAME IN LINGUA INGLESE.
Canale: AC
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TERZI SILVIA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA; DISTRIBUZIONI CONDIZIONATE; INDIPENDENZA. MISURE DI ASSOCIAZIONE TRA DUE VARIABILI. CORRELAZIONE.
CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE.
INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL'IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
L. PIERACCINI, A. NACCARATO. LEZIONI DI STATISTICA DESCRITTIVA, GIAPPICHELLI, 2003. L. PIERACCINI. FONDAMENTI DI INFERENZA STATISTICA. II EDIZ. GIAPPICHELLI, 2007. D. PICCOLO STATISTICA PER LE DECISIONI - ED. IL MULINO 2004
Canale: DK
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CONIGLIANI CATERINA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. INDICI DI DIMENSIONE: MODA, MEDIANA, QUANTILI, MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTO QUADRATICO MEDIO, VARIANZA, COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. INDICI DI ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: L'INDICE DI FISHER. DISTRIBUZIONI DOPPIE, DISTRIBUZIONI MARGINALI E DISTRIBUZIONI CONDIZIONATE. INDICI DI DIPENDENZA ASSOLUTA: IL CHI-QUADRO E IL CHI-QUADRO RELATIVO. INDICI DI CORRELAZIONE: LA COVARIANZA E IL COEFFICIENTE DI BRAVAIS.
CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA E INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE: FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE, MOMENTI. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: DI BERNOULLI, BINOMIALE, DI POISSON. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, T DI STUDENT. TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE.
INFERENZA STATISTICA: CAMPIONE CASUALE E STATISTICHE. DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA CAMPIONARIA E DI UNA PROPORZIONE. STIMA PUNTUALE: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI. INTERVALLI DI CONFIDENZA: METODI DI COSTRUZIONE E INTERPRETAZIONE. VERIFICA DI IPOTESI: ERRORI DI PRIMA E SECONDA SPECIE, POTENZA DI UN TEST, LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ OSSERVATO. PARTICOLARI PROBLEMI INFERENZIALI PRESI IN CONSIDERAZIONE: STIMA PUNTUALE, INTERVALLARE E VERIFICA DI IPOTESI PER IL VALORE ATTESO DI UNA POPOLAZIONE NORMALE E PER LA PROBABILITÀ DI SUCCESSO DI UNA POPOLAZIONE DI BERNOULLI; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ.
IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE NORMALE: LA RETTA DI REGRESSIONE E IL METODO DEI MINIMI QUADRATI. IL TEOREMA DI GAUSS-MARKOV. STIMA INTERVALLARE E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE. PREVISIONE NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE.
( testi)
1) L. PIERACCINI, A. NACCARATO. LEZIONI DI STATISTICA DESCRITTIVA, GIAPPICHELLI, 2003. 2) L. PIERACCINI. FONDAMENTI DI INFERENZA STATISTICA. II EDIZ. GIAPPICHELLI, 2007.
IN ALTERNATIVA UNO DEI SEGUENTI TESTI: - S.M. ROSS. INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, APOGEO, 2008. - D. PICCOLO. STATISTICA PER LE DECISIONI, IL MULINO, BOLOGNA, EDIZIONE 2010. - D.S. MOORE. STATISTICA DI BASE, APOGEO, 2005.
UNA RACCOLTA DI ESERCIZI A CURA DEL DOCENTE È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ.
Canale: LP
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MORTERA JULIA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: COVARIANZA E CORRELAZIONE. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNIDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BERNOULLI, BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE. INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
- G. CICCHITELLI, STATISTICA: PRINCIPI E METODI, PEARSON EDUCATION, 2008 - A. C. MONTI, 2008, INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, SECONDA EDIZIONE, ESI - D. M. LEVINE, T.C. KREHBIEL E M. L. BERENSON “STATISTICA”, APOGEO, 2002. - SEBASTIANI M. R. (2008) “ESERCITAZIONI DI STATISTICA”. ESCULAPIO EDITORE, 2° EDIZIONE.
ALTRO MATERIALE DIDATTICO È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ. ALCUNI ESERCIZI CON RICHIAMI DI TEORIA E COMPITI DI ESAME SONO RESI DISPONIBILI ALLA PAGINA WEB DEL CORSO.
Canale: QZ
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VICARD PAOLA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: COVARIANZA E CORRELAZIONE. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNIDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BERNOULLI, BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE. INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
- G. CICCHITELLI, STATISTICA: PRINCIPI E METODI, PEARSON EDUCATION, 2008 - A. C. MONTI, 2008, INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, SECONDA EDIZIONE, ESI - D. M. LEVINE, T.C. KREHBIEL E M. L. BERENSON “STATISTICA”, APOGEO, 2002. - SEBASTIANI M. R. (2008) “ESERCITAZIONI DI STATISTICA”. ESCULAPIO EDITORE, 2° EDIZIONE.
ALTRO MATERIALE DIDATTICO È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ. ALCUNI ESERCIZI CON RICHIAMI DI TEORIA E COMPITI DI ESAME SONO RESI DISPONIBILI ALLA PAGINA WEB DEL CORSO.
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SECS-S/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21801469 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI RICOSTRUIRE L’EVOLUZIONE DELLA STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO DALLA PRIMA ETA’ MODERNA FINO AL XX SECOLO. IN PARTICOLARE SI EVIDENZIERANNO LE CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTISMO E DEL COSTITUZIONALISMO LIBERALE. NELL’ULTIMA PARTE DEL CORSO SI FORNIRANNO ALCUNI SPUNTI DI ANALISI DELLA STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA
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ALVAZZI DEL FRATE PAOLO
( programma)
NELL’AMBITO DEL CORSO SARANNO TRATTATI I SEGUENTI TEMI: GLI ORDINAMENTI MEDIEVALI – L’AFFERMAZIONE DELL’ASSOLUTISMO – LE DOTTRINE DELL’ASSOLUTISMO – IL COSTITUZIONALISMO MODERNO – LE DOTTRINE COSTITUZIONALI INGLESI – IL COSTITUZIONALISMO AMERICANO – IL COSTITUZIONALISMO FRANCESE NEL PERIODO RIVOLUZIONARIO – IL COSTITUZIONALISMO NELL’ETA’ DELLA RESTAURAZIONE – CARATTERI DELLA STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA: DALLA MONARCHIA COSTITUZIONALE AL REGIME FASCISTA – LA COSTITUENTE REPUBBLICANA – STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA.
( testi)
PROGRAMMA DA 8 CFU
1) M. CARAVALE, "STORIA DEL DIRITTO NELL'EUROPA MODERNA E CONTEMPORANEA"; 2) P. ALVAZZI DEL FRATE, “IL COSTITUZIONALISMO MODERNO. APPUNTI E FONTI DI STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO”, TORINO, GIAPPICHELLI, 2007; 3) P. ALVAZZI DEL FRATE, “GIUSTIZIA E GARANZIE GIURISDIZIONALI", TORINO, GIAPPICHELLI,2011.
PROGRAMMA DA 4 CFU
1) P. ALVAZZI DEL FRATE, “IL COSTITUZIONALISMO MODERNO. APPUNTI E FONTI DI STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO”, TORINO, GIAPPICHELLI, 2007; 2) P. ALVAZZI DEL FRATE, “GIUSTIZIA E GARANZIE GIURISDIZIONALI", TORINO, GIAPPICHELLI, 2011.
PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA - 7 CFU
1)P. Alvazzi del Frate, “L’interpretazione autentica nel XVIII secolo”, Torino, Giappichelli, 2000 2)P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007; 3)N. Zanon – F. Biondi, “Il sistema costituzionale della magistratura”, Bologna, Zanichelli, 2008
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IUS/19
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Attività formative affini ed integrative
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21801557 -
STATISTICA ECONOMICA
(obiettivi)
LA STATISTICA ECONOMICA È UNA DISCIPLINA SCIENTIFICA PER LO STUDIO DEI FENOMENI ECONOMICI CON METODI STATISTICI. LO SCOPO È QUELLO DI OFFRIRE A TUTTI I SOGGETTI CHE DEBBONO PRENDERE DECISIONI ECONOMICHE UN QUADRO INTEGRATO E COERENTE DI CONOSCENZE E DI ANALISI STATISTICO-QUANTITATIVE SUI FENOMENI ECONOMICI COLLETTIVI. OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO È DI FORNIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI CONCETTUALI E ANALITICI PER COMPRENDERE E MISURARE I FENOMENI ECONOMICI COLLETTIVI. OBIETTIVI SPECIFICI POSSONO ESSERE CONSIDERATI I SEGUENTI: I) STUDIARE PROBLEMI E METODI PER LA MISURAZIONE DELLE OPERAZIONI POSTE IN ESSERE DAI SOGGETTI ECONOMICI COLLETTIVI; II) FORNIRE ALCUNI STRUMENTI ESSENZIALI PER LO STUDIO DELLA DINAMICA ECONOMICA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO; III) INTRODURRE ALL’ANALISI QUANTITATIVA DI ALCUNI RILEVANTI FENOMENI ECONOMICI ATTRAVERSO MODELLI AGGREGATI E DISAGGREGATI.
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DE CASTRIS MARUSCA
( programma)
PARTE PRIMA. IL SISTEMA EUROPEO DEI CONTI ECONOMICI (SEC). OPERATORI, OPERAZIONI E AGGREGATI ECONOMICI. CONTABILITÀ AGGREGATA (CONTI DELLE OPERAZIONI CORRENTI, CONTI DELL’ACCUMULAZIONE, CONTI PATRIMONIALI) E DISAGGREGATA (LA TAVOLA INPUT-OUTPUT COME SCHEMA DI RIFERIMENTO CONTABILE). LA RILEVAZIONE STATISTICA DEI FATTORI DELLA PRODUZIONE (CAPITALE E LAVORO). I NUMERI INDICI: METODI DI COSTRUZIONE E PROPRIETÀ, NI DELLA PRODUZIONE, DEI PREZZI, PER I CONFRONTI INTERNAZIONALI.
PARTE SECONDA. ANALISI TERRITORIALE DEI FENOMENI ECONOMICO-PRODUTTIVI: INDICI DI LOCALIZZAZIONE, CONCENTRAZIONE, SPECIALIZZAZIONE, SHIFT AND SHARE ANALYSIS. MISURE DELLA PRODUZIONE E DELLA PRODUTTIVITÀ. LA RELAZIONE FUNZIONALE TRA CONSUMO E REDDITO: PROBLEMI DI STIMA E DI SPECIFICAZIONE. DEFINIZIONI E MISURE DELLA POVERTÀ. IL MODELLO LEONTEVIANO DELLE INTERDIPENDENZE STRUTTURALI. ATTIVAZIONE DIRETTA E INDIRETTA.
( testi)
PARTE PRIMA. VINCENZO SIESTO, LA CONTABILITÀ NAZIONALE ITALIANA. IL SISTEMA DEI CONTI DEL 2000, IL MULINO, BOLOGNA, 2003: CAPITOLI I, II E IV; RENATO GUARINI E FRANCO TASSINARI, STATISTICA ECONOMICA, IL MULINO, BOLOGNA, 2000: CAP. 4, §§ 1 E 2; CAP. 1 §§1 E 2 (TRANNE § 2.5), 3, 4, 5.1, 5.2, 5.3 (ESCLUSO INDICE DI GEARY E KHAMIS).
DISPENSE INTEGRATIVE RELATIVE ALLA PARTE PRIMA:
SCHEMI E APPUNTI DI CONTABILITÀ NAZIONALE SECONDO IL NUOVO SISTEMA EUROPEO – SEC95, A CURA DI MAZZIOTTA C., DI PALMA F., DE CASTRIS M., 2006. “LA RILEVAZIONE DELLO STOCK DI CAPITALE” A CURA DI MAZZIOTTA C., MAGAZZINO C., 2005. “IL FATTORE LAVORO: CONCETTI, DEFINIZIONI E METODI”, A CURA DI DE CASTRIS M., 2007. “I COEFFICIENTI TECNICI NELLA TAVOLA INPUT-OUTPUT”, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007. ESERCIZI E SOLUZIONI RELATIVI ALLA PARTE PRIMA, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007 (FACOLTATIVO).
PARTE SECONDA. RENATO GUARINI E FRANCO TASSINARI, STATISTICA ECONOMICA, IL MULINO, BOLOGNA, 2000: CAP.7 §§ 1, 2, 3.1; 3.2; 3.3, 4.1 E 4.5, CAPITOLO 10, §§ 1, 2.1, 2.2, 2.3 ; CAP. 13 §§ 1, 2, 3.2; 3.3, 4.1 E 4.3; CAP. 12, § 6; CAP. 4, §§ 3. 1 E 3.2.
DISPENSA INTEGRATIVA (FACOLTATIVA): ESERCIZI E SOLUZIONI RELATIVI ALLA SECONDA PARTE, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007.
DISPENSA INTEGRATIVA: L’ANALISI DELLA POVERTÀ: CONCETTI, METODI E SCALE DI EQUIVALENZA, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007.
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SECS-S/03
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Attività formative affini ed integrative
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20101288 -
DERECHO IBERO-AMERICANO(DIRITTO IBERO-AMERICANO)
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MAZZAMUTO SALVATORE
( programma)
PARTE GENERAL
LAS FUENTES DEL DERECHO I.
1. FUENTES DEL DERECHO: CONCEPTO. JERARQUÍA. 2. LA LEY: CONCEPTO Y CARACTERES. 3. LA CONSTITUCIÓN. DERECHOS ECONÓMICOS EN LA CONSTITUCIÓN. 4. LEY ORGÁNICA; LEY ORDINARIA. 5. DECRETO LEGISLATIVO; DECRETO LEY. 6. TRATADOS INTERNACIONALES. 7. EL REGLAMENTO. 8. LEGISLACIÓN DE LAS COMUNIDADES AUTÓNOMAS. 9. DISPOSICIONES EMANADAS DE ÓRGANOS LEGISLATIVOS DE LAS COMUNIDADES EUROPEAS Y SU INCIDENCIA EN EL DERECHO ESPAÑOL. LAS FUENTES DEL DERECHO II.
1. LA COSTUMBRE. 2. LOS PRINCIPIOS GENERALES DEL DERECHO. 3. LA JURISPRUDENCIA.
LA PERSONA FÍSICA.
1. LA PERSONA Y LA PERSONALIDAD. 2. COMIENZO Y EXTINCIÓN DE LA PERSONALIDAD FÍSICA. 3. CAPACIDAD JURÍDICA Y DE OBRAR DE LA PERSONA FÍSICA. 4. EL ESTADO CIVIL. 5. LA EDAD. LA EMANCIPACIÓN. 6. LA PATRIA POTESTAD. LA TUTELA. LA CURATELA. EL DEFENSOR JUDICIAL. 7. LA INCAPACITACIÓN. LA PRODIGALIDAD. 8. EL MATRIMONIO: CONCEPTO, REQUISITOS Y EFECTOS. 9. EL DOMICILIO Y LA RESIDENCIA. 10. LA AUSENCIA Y LA DECLARACIÓN DE FALLECIMIENTO. 11. EL REGISTRO CIVIL.
LA PERSONA JURÍDICA I.
1. LA PERSONA JURÍDICA: CONCEPTO. 2. CLASES. 3. CAPACIDAD. 4. NACIONALIDAD. 5. DOMICILIO. 6. EXTINCIÓN. LA PERSONA JURÍDICA II.
1. LAS ASOCIACIONES. 2. LAS FUNDACIONES.
LA RELACIÓN JURÍDICA.
EL PATRIMONIO Y LAS COSAS.
OBLIGACIONES Y CONTRATOS
LA OBLIGACIÓN.
1. LA OBLIGACIÓN. 2. ELEMENTOS: SUJETO, OBJETO Y VÍNCULO. 3. FUENTES DE LAS OBLIGACIONES.
CLASIFICACIÓN DE LAS OBLIGACIONES.
1. OBLIGACIONES DE DAR, DE HACER Y DE NO HACER. 2. ESPECÍFICAS Y GENÉRICAS. 3. UNILATERALES Y RECÍPROCAS. 4. PURAS, CONDICIONALES Y A PLAZO. 5. ÚNICAS Y MÚLTIPLES. 6. ALTERNATIVAS Y FACULTATIVAS. 7. MANCOMUNADAS Y SOLIDARIAS. 8. DIVISIBLES E INDIVISIBLES. 9. OBLIGACIÓN PECUNIARIA.
INCUMPLIMIENTO DE LA OBLIGACIÓN.
1. INCUMPLIMIENTO NO IMPUTABLE: CASO FORTUITO Y FUERZA MAYOR. 2. INCUMPLIMIENTO IMPUTABLE: DOLO Y CULPA. 3. RETRASO EN EL CUMPLIMIENTO: LA MORA. 4. CONSECUENCIAS DEL INCUMPLIMIENTO: INDEMNIZACIÓN DE DAÑOS Y PERJUICIOS.
EXTINCIÓN DE LA OBLIGACIÓN.
1. EL PAGO. 2. FORMAS ESPECIALES DE PAGO: A) IMPUTACIÓN DE PAGOS; B) PAGO POR CESIÓN DE BIENES; C) CONSIGNACIÓN; D) DACIÓN EN PAGO; E) PAGO CON SUBROGACIÓN. 3. PÉRDIDA DE LA COSA DEBIDA. 4. CONDONACIÓN DE LA DEUDA. 5. CONFUSIÓN DE DERECHOS. 6. COMPENSACIÓN. 7. NOVACIÓN. 8. MUTUO ACUERDO.
PROTECCIÓN DE LAS OBLIGACIONES.
1. LA RESPONSABILIDAD PATRIMONIAL UNIVERSAL. 2. LA ACCIÓN SUBROGATORIA Y LA ACCIÓN PAULIANA. 3. LA CLÁUSULA PENAL. 4. EL DERECHO DE RETENCIÓN.
EL CONTRATO I.
1. CONCEPTO DE CONTRATO. SISTEMAS DE CONTRATACIÓN. 2. EL PRINCIPIO DE LA AUTONOMÍA DE LA VOLUNTAD. 3. GENERACIÓN, PERFECCIÓN Y CONSUMACIÓN DEL CONTRATO. 4. EFECTOS GENERALES DEL CONTRATO: OBLIGATORIEDAD, RELATIVIDAD E IRREVOCABILIDAD.
EL CONTRATO II.
1. ELEMENTOS DEL CONTRATO. 2. INCAPACIDADES Y PROHIBICIONES PARA CONTRATAR. 3. CLASIFICACIÓN DE LOS CONTRATOS. 4. INEFICACIA DE LOS CONTRATOS.
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IUS/02
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Attività formative affini ed integrative
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20101315 -
INTERNATIONAL ARBITRATION(ARBITRATO INTERNAZIONALE)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC TO UNDERSTAND THE BASIC PRACTICAL AND HISTORICAL REASONS FOR THE DEVELOPMENT OF INTERNATIONAL ARBITRATION AS A MEANS OF DISPUTE RESOLUTION IN INTERNATIONAL TRADE. – TO DEVELOP A THOROUGH KNOWLEDGE OF THE MAIN INTERNATIONAL INSTRUMENTS FOR THE HARMONISATION OF INTERNATIONAL ARBITRATION WORLDWIDE. – TO UNDERSTAND THE IMPORTANCE OF THE “LEX ARBITRI” AND TO ACQUIRE A SATISFACTORY DEGREE OF FAMILIARITY WITH THE PROVISIONS OF SEVERAL DOMESTIC ARBITRATION STATUTES. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE DIFFERENT AVAILABLE TYPES OF ARBITRATION. – TO UNDERSTAND THE FUNDAMENTAL PRINCIPLES GOVERNING THE VALIDITY OF ARBITRATION AGREEMENTS. – TO IDENTIFY SCOPE AND LIMITS OF THE JURISDICTION OF ARBITRAL TRIBUNALS. – TO ACQUIRE THE ABILITY TO DRAFT DIFFERENT ARBITRATION CLAUSES IN THE PRESENCE OF DIFFERENT SCENARIOS. – TO ACQUIRE THE ABILITY TO ANALYSE PRE-DRAFTED ARBITRATION CLAUSES AND TO IDENTIFY POTENTIAL DIFFICULTIES. – TO BECOME ACQUAINTED WITH THE MAIN ISSUES RELATING TO THE CONDUCT OF ARBITRATION PROCEEDINGS IN DIFFERENT JURISDICTIONS AND UNDER THE ARBITRATION RULES OF DIFFERENT ARBITRAL INSTITUTIONS. – TO ACQUIRE THE PRACTICAL ABILITY TO PREPARE WRITTEN SUBMISSIONS AND TO DEVELOP SUFFICIENT SKILLS TO PERFORM BASIC ORAL ADVOCACY TASKS. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE MAIN ISSUES CONNECTED TO THE GATHERING OF EVIDENCE IN INTERNATIONAL ARBITRATION. – TO DEVELOP SUFFICIENT KNOWLEDGE ON RECOGNITION AND ENFORCEMENT OF ARBITRAL AWARDS. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE MAIN PECULIARITIES OF FOREIGN INVESTMENT ARBITRATION.
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DI PIETRO DOMENICO
( programma)
PROGRAMMA INTRODUZIONE STORICA E FENOMENOLOGICA IL QUADRO LEGISLATIVO INTERNO E INTERNAZIONALE LE PRINCIPALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI I PROGETTI INTERNAZIONALI DI ARMONIZZAZIONE DELLA MATERIA (UNCITRAL MODEL LAW 1985). ANALISI COMPARATIVA DELLE PRINCIPALI LEGISLAZIONI INTERNE L'ACCORDO ARBITRALE, NATURA E PECULIARITÀ. IL PROCEDIMENTO ARBITRALE COMPOSIZIONE DEL TRIBUNALE ARBITRALE INDIPENDENZA E IMPARZIALITÀ DEGLI ARBITRI ASPETTI PROCESSUALI LA RACCOLTA DELLA PROVA TECNICHE FORENSI IL LODO ARBITRALE IMPUGNAZIONE DEL LODO RICONOSCIMENTO ED ESECUZIONE DEI LODI STRANIERI, LA CONVENZIONE DI NEW YORK DEL 1958 L'ARBITRATO DEGLI INVESTIMENTI
( testi)
BLACKABY N., PARTASIDES C. WITH REDFERN A., HUNTER M., REDFERN AND HUNTER ON INTERNATIONAL ARBITRATION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2009. FURTHER SELECTED TOPIC-SPECIFIC MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE BEFORE EACH LECTURE.
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IUS/02
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Attività formative affini ed integrative
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20101316 -
DIRITTO SANITARIO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI MULTIDISCIPLINARI PER LA CONOSCENZA DEGLI ISTITUTI FONDAMENTALI DI DUE SETTORI CRUCIALI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
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FARES GUERINO MASSIMO OSCAR
( programma)
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DIRITTO SANITARIO. LE POLITICHE SANITARIE: LA CLASSIFICAZIONE DEI MODELLI. L’EVOLUZIONE STORICA DELLA LEGISLAZIONE SANITARIA. IL SISTEMA DELLE FONTI. L’INCIDENZA DEL DIRITTO EUROPEO. I PRINCIPI COSTITUZIONALI E LE DIMENSIONI DEL DIRITTO ALLA SALUTE. IL RIPARTO DI COMPETENZE FRA STATO E REGIONI. IL QUADRO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE: GLI STRUMENTI DI COORDINAMENTO FRA I LIVELLI DI GOVERNO. L’OFFERTA DI PRESTAZIONE SANITARIA: IL SETTORE PUBBLICO E IL SETTORE PRIVATO ACCREDITATO. IL FINANZIAMENTO DELLE PRESTAZIONI, LA REGIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E IL CONDIZIONAMENTO FINANZIARIO. L’ESPERIENZA DEI PIANI DI RIENTRO. LE PROSPETTIVE DEL FEDERALISMO. I MODELLI ORGANIZZATIVI. SANITÀ E POLITICA. LA DIRIGENZA MEDICA. LE PROFESSIONI SANITARIE. GLI APPALTI PUBBLICI NEL SETTORE SANITARIO. LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO. IL SISTEMA DEI CONTROLLI. I MODELLI REGIONALI. LA TUTELA DELLA SALUTE DELLO STRANIERO. PROFILI DI LEGISLAZIONE FARMACEUTICA.
( testi)
PER I FREQUENTANTI: 1) G. FARES, PROBLEMI ATTUALI DELL’ORDINAMENTO SANITARIO, EDITORIALE SCIENTIFICA ED., 2013; 2) G. CORSO – E. BALBONI (A CURA DI), LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO, GIAPPICHELLI ED., 2011. PER I NON FREQUENTANTI: 1) G. FARES, PROBLEMI ATTUALI DELL’ORDINAMENTO SANITARIO, EDITORIALE SCIENTIFICA ED., 2013; 2) G. CORSO – E. BALBONI (A CURA DI), LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO, GIAPPICHELLI ED., 2011; 3) A. PIOGGIA, DIRITTO SANITARIO E DEI SERVIZI SOCIALI, GIAPPICHELLI ED., 2014; IN ALTERNATIVA, A. CATELANI, LA SANITÀ PUBBLICA, CEDAM ED., 2011.
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IUS/10
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Attività formative affini ed integrative
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20101318 -
THE LEGAL PROTECTION OF CULTURAL HERITAGE(PROTEZIONE GIURIDICA DEL PATRIMONIO CULTURALE)
(obiettivi)
• FORNIRE GLI STUDENTI STRUMENTI NECESSARI PER SVILLUPARE LA COMPRENSIONE DEI PRINCIPI E DELLE FONTI GIURIDICHE INTERNAZIONALI PIÙ IMPORTANTI PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • APPROFONDIRE IL RAPPORTO TRA IL SISTEMA GIURIDICO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • ANALIZZARE L’INTERAZIONE TRA I CONCETTI DELLA CULTURA, DEL PATRIMONIO CULTURALE E DEL DIRITTO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE; • APPROFONDIRE IL PROBLEMA DELL’ADATTAMENTO DEGLI ORDINAMENTI NAZIONALI ALLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE RELATIVE ALLA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • COMPRENDERE IL DIBATTITO TEORICO RELATIVO AL RAPPORTO TRA PERSONALITÀ, PROPRIETÀ, CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE; • ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI INDENTIFICARE ALCUNI DEI PROBLEMI RILEVANTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE E COMPARATO; • SAPER ANALIZZARE IL RAPPORTO TRA IL DIBATTITO TEORICO E LE MODALITÀ DELLA TRASPOSIZIONE IN NORME GIURIDICHE A LIVELLO INTERNAZIONALE E NAZIONALE.
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MACMILLAN FIONA ELIZABETH
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LA NATURA CONTROVERSA DEL CONCETTO DI PATRIMONIO CULTURALE. VERRÀ POSTO L’ACCENTO SULLE FORME TANGIBILI E IMMATERIALI DEL PATRIMONIO CULTURALE, E SUL RAPPORTO TRA IL PATRIMONIO CULTURALE E LA PROPRIETÀ CULTURALE. LA VERIFICA DELLE DIVERSE FORME GIURIDICHE DI TUTELA DI PATRIMONIO CULTURALE PARTIRÀ DALLE NORME INTERNAZIONALI CON L’ANALISI DELLE CONVENZIONI DELL’UNESCO, TRA LE QUALE LA CONVENZIONE SUL PATRIMONIO MONDIALE, LA CONVENZIONE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE, E LA CONVENZIONE SULLA PROTEZIONE E LA PROMOZIONE DELLA DIVERSITÀ DELLE ESPRESSIONI CULTURALI. VERRANNO ANALIZZATI ALCUNI DEI PROBLEMI CHE SORGONO RIGUARDO ALL’ATTUAZIONE NAZIONALE DELLE CONVENZIONI DELL’UNESCO A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE. IL CORSO TRATTERÀ ANCHE DI ALTRE POSSIBILI STRATEGIE GIURIDICHE PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, IVI COMPRESI: LA REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE DEI BENI MOBILI CULTURALI; I TENTATIVI DI USARE I DIVERSI MODELLI GIURIDICI DI TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE PER PROTEGGERE LA COSIDETTA “CULTURA TRADIZIONALE” E LA “CONOSCENZA TRADIZIONALE”; E LE PROPOSTE PER I SISTEMI SUI GENERIS PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE.
( testi)
DURANTE IL CORSO SI FARÀ RIFERIMENTO A UNA SERIE DI TESTI, LA CUI CONSULTAZIONE VERRÀ INDICATA DI VOLTA IN VOLTA COME OBBLIGATORIA O FACOLTATIVA. SI CONSIDERANO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI LE PUBBLICAZIONI SEGUENTI:
J BLAKE, “ON DEFINING CULTURAL HERITAGE” (2000) 49 INTERNATIONAL AND COMPARATIVE LAW QUARTERLY 61-85 R J COOMBE, THE CULTURAL LIFE OF INTELLECTUAL PROPERTIES (DURHAM/LONDON: DUKE UNIVERSITY PRESS, 1998) M FRIGO, “CULTURAL PROPERTY V CULTURAL HERITAGE: A ‘BATTLE OF CONCEPTS’ IN INTERNATIONAL LAW?” (2004) 86(854) IRRC 367 F MACMILLAN, “THE UNESCO CONVENTION AS A NEW INCENTIVE TO PROTECT CULTURAL DIVERSITY” IN H SCHNEIDER AND P VAN DEN BOSSCHE (EDS), PROTECTION OF CULTURAL DIVERSITY FROM A EUROPEAN AND INTERNATIONAL PERSPECTIVE (MORTSEL: INTERSENTIA, 2008) F MACMILLAN, “HUMAN RIGHTS, CULTURAL PROPERTY AND INTELLECTUAL PROPERTY: THREE CONCEPTS IN SEARCH OF A RELATIONSHIP” IN C GRABER AND M NENOVA (EDS), INTELLECTUAL PROPERTY AND TRADITIONAL CULTURAL EXPRESSIONS IN A DIGITAL ENVIRONMENT (CHELTENHAM: EDWARD ELGAR, 2008) F MACMILLAN, “THE PROTECTION OF CULTURAL HERITAGE: COMMON HERITAGE OF HUMANKIND, NATIONAL CULTURAL ‘PATRIMONY’ OR PRIVATE PROPERTY?” (2013) 64(3) NORTHERN IRELAND LEGAL QUARTERLY M J RADIN, “PROPERTY AND PERSONHOOD” (1982) 34 STAN LR 957 I STAMATOUDI, CULTURAL PROPERTY AND RESTITUTION (CHELTENHAM: EDWARD ELGAR, 2011) A F VRDOLJAK, INTERNATIONAL LAW, MUSEUMS AND THE RETURN OF CULTURAL OBJECTS (CAMBRIDGE: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2008) P K YU, “CULTURAL RELICS, INTELLECTUAL PROPERTY, AND INTANGIBLE HERITAGE” (2008) 81 TEMPLE LAW REVIEW 433-506
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IUS/02
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Attività formative affini ed integrative
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21201422 -
DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI PER POTER COMPRENDERE ED APPREZZARE, IN PRIMO LUOGO, I PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA; IN SECONDO LUOGO, LE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL’ECONOMIA; INFINE IL RUOLO DELL’EUROPA E LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. SOTTO IL PRIMO PROFILO, GLI STUDENTI AFFRONTERANNO LE EVOLUZIONI STORICHE DELL'AFFERMAZIONE DI UN DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA; I PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE; IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE; I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. SOTTO IL SECONDO PROFILO, COSTITUIRANNO OGGETTO DI STUDIO LE NAZIONI UNITE (CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE); L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO; IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, LA BANCA MONDIALE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. INFINE, SOTTO IL TERZO PROFILO, SI ESAMINERANNO GLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
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BASSAN FABIO
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LO STUDIO DEI PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA, OSSIA DEI PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE. IN PRIMO LUOGO SI FORNIRANNO AGLI STUDENTI NOZIONI BASE SULL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE: IL DIRITTO INTERNAZIONALE COME ORDINAMENTO DELLA COMUNITÀ DEGLI STATI; L’EVOLUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI INTERNAZIONALI DALLA PACE DI WESTFALIA ALL’“ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE” E IL SUO IMPATTO SULLA ORGANIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI; LA PRODUZIONE NORMATIVA E LE FUNZIONI DI GARANZIA DEL DIRITTO NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE. IN PARTICOLARE, SI ANALIZZERANNO IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE, I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, I PRINCIPI E LE TECNICHE GIURIDICHE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO. IN SEGUITO, LE LEZIONI SI FOCALIZZERANNO SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL'ECONOMIA, ANALIZZANDO LE NAZIONI UNITE E LA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO SOCIALE, LE ORGANIZZAZIONI E GLI STRUMENTI GIURIDICI INTERNAZIONALI PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA DEGLI STATI. COSTITUIRANNO OGGETTO DI APPROFONDITA ANALISI L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO, IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, IL GRUPPO DELLA BANCA MONDIALE, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. PARTICOLARE RIGUARDO, INFINE, SARÀ PRESTATO AGLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
( testi)
OLTRE AL MATERIALE FORNITO A LEZIONE, OGGETTO DI STUDIO È IL TESTO: ELENA SCISO, APPUNTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA, GIAPPICHELLI, 2007.
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LATINO AGOSTINA
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LO STUDIO DEI PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA, OSSIA DEI PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE. IN PRIMO LUOGO SI FORNIRANNO AGLI STUDENTI NOZIONI BASE SULL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE: IL DIRITTO INTERNAZIONALE COME ORDINAMENTO DELLA COMUNITÀ DEGLI STATI; L’EVOLUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI INTERNAZIONALI DALLA PACE DI WESTFALIA ALL’“ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE” E IL SUO IMPATTO SULLA ORGANIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI; LA PRODUZIONE NORMATIVA E LE FUNZIONI DI GARANZIA DEL DIRITTO NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE. IN PARTICOLARE, SI ANALIZZERANNO IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE, I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, I PRINCIPI E LE TECNICHE GIURIDICHE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO. IN SEGUITO, LE LEZIONI SI FOCALIZZERANNO SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL'ECONOMIA, ANALIZZANDO LE NAZIONI UNITE E LA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO SOCIALE, LE ORGANIZZAZIONI E GLI STRUMENTI GIURIDICI INTERNAZIONALI PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA DEGLI STATI. COSTITUIRANNO OGGETTO DI APPROFONDITA ANALISI L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO, IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, IL GRUPPO DELLA BANCA MONDIALE, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. PARTICOLARE RIGUARDO, INFINE, SARÀ PRESTATO AGLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
( testi)
OLTRE AL MATERIALE FORNITO A LEZIONE, OGGETTO DI STUDIO È IL TESTO: ELENA SCISO, APPUNTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA, GIAPPICHELLI, 2007.
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IUS/13
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Attività formative affini ed integrative
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PRINCIPI CONTABILI E INFORMATIVA FINANZIARIA
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SECS-P/07
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Attività formative affini ed integrative
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EUROPEAN COMPETITION LAW (DIRITTO DELL'UE PER L'IMPRESA)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO COMPLESSIVO DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA NELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO E NEI RAPPORTI CON L'ORDINAMENTO INTERNO. LA METODOLOGIA SEGUITA SI FONDA SUL CRITERIO DEDUTTIVO; SI PARTE DUNQUE DALLA CASISTICA COMUNITARIA PER RICOSTRUIRE I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA. LE LEZIONI IN AULA PREVEDONO UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLO STUDENTE, IN ALCUNI CASI CHIAMATO A SVOLGERE APPROFONDIMENTI IN APPOSITI GRUPPI DI LAVORO.
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BASSAN FABIO
( programma)
1. INTRODUCTION TO COMPETITION LAW: THE FUNCTION OF COMPETITION LAW, SOURCES OF COMPETITION LAW, EUROPEAN LAW INFLUENCES, THE INSTITUTIONS FOR ENFORCEMENT. 2. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 81 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION: UNDERTAKINGS; AGREEMENTS, DECISIONS AND CONCERTED PRACTICES, THE OBJECT OR EFFECT OF PREVENTING, RESTRICTING OR DISTORTING COMPETITION, AGREEMENTS FAILINGS OUTSIDE ARTICLE81, EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DE MINIMIS DOCTRINE. ARTICLE 81: INDIVIDUAL AND BLOCK EXEMPTIONS. 3. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 82 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION; UNDERTAKINGS; EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DOMINANT POSITION-RELEVANT PRODUCT MARKET, GEOGRAPHICAL MARKET, TEMPORAL MARKET; ABUSE. 4. ENFORCEMENT OF ARTICLE 81 AND 82. 5. EUROPEAN COMPETITION LAW AND PUBLIC ENTERPRISES 6. HORIZONTAL AND VERTICAL RESTRAINTS, OLIGOPOLY AND PRICE DISCRIMINATION: EXAMPLES OF ANTI-COMPETITIVE PRACTICES. 7. INTELLECTUAL PROPERTY: HORIZONTAL AND VERTICAL AGREEMENTS, ANTI-MONOPOLY CONTROL, UK AND EC LAW. 8. CONTROL OF MERGERS: UK AND EC LAW. 9. EUROPEAN COMPETITION LAW AND STATE MEMBERS COMPETITION LAW
( testi)
STUDENTS CAN CHOOSE ONE OF THE FOLLOWING BOOKS:
JONES, A. AND SUFRIN,B. (2007) 3RD ED. EC COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS. KORAH,V. (2007), AN INTRODUCTORY GUIDE TO EC COMPETITION LAW AND PRACTICE, HART PUBLISHING. RODGER, B & MACCULLOCH, A (2008) COMPETITION LAW AND POLICY, CAVENDISH PUB LTD WISH, R (2008), 6TH ED. COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS.
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IUS/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201485 -
DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI TRATTA LE TEMATICHE RIGUARDANTI GLI INTERMEDIARI FINANZIARI, I MERCATI, GLI EMITTENTI ED IL COMPLESSIVO ASSETTO DELLA VIGILANZA, ANCHE ATTRAVERSO L’ANALISI E LO STUDIO DI DOCUMENTI COME PROVVEDIMENTI E COMUNICAZIONI CONSOB NONCHÉ STATUTI E RELAZIONI SOCIETARIE.
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VALENSISE PAOLO
( programma)
INQUADRAMENTO GENERALE DEL DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI; L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA, GLI STRUMENTI FINANZIARI E LA VIGILANZA; L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E LA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO; I MERCATI; GLI EMITTENTI; LE DISFUNZIONI, LE CRISI E L’APPARATO SANZIONATORIO AMMINISTRATIVO E PENALE.
( testi)
- R. COSTI, IL MERCATO MOBILIARE, GIAPPICHELLI, TORINO, ULTIMA EDIZIONE. - DOCUMENTAZIONE, ANCHE SOCIETARIA, CHE SARÀ INDICATA ALL’AVVIO DEL CORSO NONCHÉ DIFFUSA ATTRAVERSO LA PAGINA WEB (REGOLAMENTI E COMUNICAZIONI DELLA CONSOB; DELIBERAZIONI CONSOB; DECISIONI GIUDIZIALI; CODICE DI AUTODISCIPLINA BORSA ITALIANA SPA; STATUTI SOCIETARI; RELAZIONI, ETC.) E’ INOLTRE CONSIGLIATO LO STUDIO DELLA MATERIA CON L’AUSILIO DI UN CODICE CIVILE AGGIORNATO, COMPLETO DI LEGGI COLLEGATE.
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7
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IUS/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
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SECS-P/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201491 -
ECONOMIA MONETARIA
(obiettivi)
L CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DI UNA ECONOMIA MONETARIA E GLI ATTUALI ASSETTI OPERATIVI DELLA POLITICA MONETARIA. IN PARTICOLARE IL CORSO SI PROPONE DI SPIEGARE COSA È LA MONETA, PERCHÉ SI DESIDERA DETENERE ATTIVITÀ LIQUIDE, E SE E COME IN BASE ALLE PRINCIPALI TEORIE MACROECONOMICHE CIÒ CHE SI VERIFICA NEI MERCATI FINANZIARI E LE DECISIONI DI POLITICA MONETARIA ABBIANO EFFETTI SU PREZZI ED OCCUPAZIONE NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO. E’ PREREQUISITO DEL CORSO LA CONOSCENZA DELLE NOZIONI FONDAMENTALI DI MICROECONOMIA E DI MACROECONOMIA, IN PARTICOLARE DEI MODELLI STATICI IS-LM E AD-AS.
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LEVRERO ENRICO SERGIO
( programma)
1. MONETA, ISTITUZIONI MONETARIE E MERCATI FINANZIARI 2. LA DOMANDA DI MONETA 3. L’OFFERTA DI MONETA E DI ATTIVITÀ FINANZIARIE E L’EQUILIBRIO DEL SETTORE MONETARIO E FINANZIARIO 4. STRUTTURA DEI TASSI DI INTERESSE ED EFFICIENZA DEI MERCATI FINANZIARI 5. MONETA, PREZZI E PRODUZIONE 6. I MECCANISMI DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA ED IL DIBATTITO SUGLI STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA 7. REGOLE E DISCREZIONALITÀ 8. L’INFLAZIONE: CAUSE E COSTI
( testi)
I MATERIALI PER IL CORSO SARANNO COMUNICATI IN FORMA DEFINITIVA DAL DOCENTE ALL’INIZIO DEL CORSO. I TEMI TRATTATI POTRANNO COMUNQUE STUDIARSI SUI TESTI INDICATI NEL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO. IL TESTO DI RIFERIMENTO DEL CORSO SARÀ M. ARCELLI, L’ECONOMIA MONETARIA E LA POLITICA MONETARIA DELL’UNIONE EUROPEA, CEDAM, 2000, INTEGRATO CON PAGINE TRATTE PRINCIPALMENTE DA F.C. BAGLIANO E C. MAROTTA, ECONOMIA MONETARIA, IL MULINO, 1999; G. CICCARONE E C. GNESUTTA, L’ECONOMIA E LA POLITICA MONETARIA, CAROCCI, 2005; E G.B. PITTALUGA, ECONOMIA MONETARIA, HOEPLI, 2003. POTRANNO ANCHE ESSERE FORNITI DURANTE IL CORSO MATERIALI TRATTI DA VARIE EDIZIONI DEL BOLLETTINO MENSILE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, DIRETTAMENTE CONSULTABILI NEL SITO DELLA BCE.
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7
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SECS-P/01
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56
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201494 -
MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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SECS-S/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801919 -
STORIA DEGLI ORDINAMENTI AMMINISTRATIVI E GIUDIZIARI
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI ANALIZZARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE DALLE SUE ORIGINI ATTRAVERSO L'ANALISI DIRETTA DI FONTI MEDIEVALI E MODERNE E DI SVILUPPARE NELLO STUDENTE LA CAPACITÀ DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI TEMI A SCELTA TRA QUELLI CONCORDATI CON IL DOCENTE.
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DI PAOLO SILVIA
( programma)
IL CORSO PROPONE DI INDAGARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE NON DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE, BENSÌ DAI SECOLI DEL BASSO MEDIOEVO, QUANDO I GIURISTI HANNO PROPOSTO LE PRIME CONCETTUALIZZAZIONI DI FORME DI ADMINISTRATIO ECCLESIASTICA E LAICA. ATTRAVERSO L’ANALISI DIRETTA DELLE FONTI STORICHE, GLI STUDENTI SEGUIRANNO IL PERCORSO STORICO-GIURIDICO DURANTE IL QUALE L’ADMINISTRATIO SI È PROGRESSIVAMENTE SEPARATA DALLA IURISDICTIO MEDIEVALE E IL POTERE AMMINISTRATIVO HA OTTENUTO AUTONOMIA GIURIDICA E SCIENTIFICA DAL POTERE GIUDIZIARIO, FINO ALLA NASCITA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO IN ETÀ MODERNA.
NEL CORSO DELLE LEZIONI GLI STUDENTI APPROFONDIRANNO TEMI A SCELTA, DI VOLTA IN VOLTA CONCORDATI CON IL DOCENTE, E LI ESPORRANNO IN AULA NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI SETTIMANALI. SOSTERRANNO INOLTRE DELLE PROVE SCRITTE SUI TEMI TRATTATI A LEZIONE.
MANUALE CONSIGLIATO AI NON FREQUENTANTI È L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001 (O DIVERSA EDIZIONE).
( testi)
L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001.
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7
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IUS/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101384 -
STORIA DELLA GIUSTIZIA MEDIEVALE E MODERNA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI SPECIALIZZARE GLI STUDENTI GIÀ FORNITI DI CONOSCENZA DI BASE DI STORIA GIURIDICA MEDIEVALE E MODERNA NELLA PROBLEMATICA SPECIFICA DEGLI ORDINAMENTI GIUDIZIARI E DELLE PROCEDURE DI GIUSTIZIA NEL PERIODO INDICATO.
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CHIANTINI MONICA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE AI PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA SIA SOTTO L'ASPETTO TEORICO, SIA SOTTO QUELLO PRATICO, DELLA SUA AMMINISTRAZIONE CONCRETA FINO ALLE RIFORME DI FINE SETTECENTO, PREMESSE DEI SISTEMI GIUDIZIARI CONTEMPORANEI. DATO L'ARCO CRONOLOGICO AMPLISSIMO, CI SI CONCENTRERÀ SUI PRINCIPALI MODELLI GIUDIZIARI E SU CASI SPECIFICI, DISTINGUENDO I DIVERSI ITINERARI DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE, IN PARTICOLARE PER LA STORIA ITALIANA, MA CON RICHIAMI ALLE ALTRE ESPERIENZE EUROPEE.
( testi)
ASCHERI M., TRIBUNALI, GIURISTI E ISTITUZIONI DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ MODERNA, BOLOGNA, IL MULINO, 1996 ESCLUSO IL CAP. IV.
ASCHERI M., PROFILO SUI TRIBUNALI DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ MODERNA, DISPENSE REPERIBILI PRESSO LE COPISTERIE PROSPICIENTI LA FACOLTÀ.
CHIANTINI M., ILLUMINISMO PENALISTICO. UN BREVE PROFILO, DISPENSE REPERIBILI PRESSO LE COPISTERIE PROSPICIENTI LA FACOLTÀ.
VALLERANI M., LA GIUSTIZIA PUBBLICA MEDIEVALE, BOLOGNA, IL MULINO, 2005, CAPP. I E II.
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IUS/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101385 -
EUROPEAN UNION TRANSPORT LAW (DIRITTO DEI TRASPORTI DELL’UNIONE EUROPEA)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING STUDENT IN AN EXTREMELY IMPORTANT AREA OF EU LAW WITH SIGNIFICANT INFLUENCES ON A THRIVING ECONOMIC ACTIVITY, ENHANCING THEIR ABILITY TO UNDERSTAND THE GENERAL SYSTEM OF THE EUROPEAN UNION LAW AND ITS IMPLICATION ON NATIONAL SYSTEMS.
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ZENO ZENCOVICH VINCENZO
( programma)
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING THE EU POLICIES IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR INTERSECTIONS WITH MANY OTHER RELEVANT ASPECTS: COMPETITION, ENVIRONMENTAL PROTECTION, CONSUMER RIGHTS, EXTERNAL RELATIONS. IN PARTICULAR THE COURSE WILL FOCUS ON TWO OF THE MEANS OF TRANSPORT WHICH HAVE UNDERGONE – AND ARE STILL UNDERGOING – A CONSIDERABLE DEVELOPMENT IN EU LAW: AIR TRANSPORT AND RAIL TRANSPORT. AS TO THE FIRST THE COURSE WILL EXAMINE A) FROM MONOPOLY IN EUROPEAN AIR TRAFFIC TO LIBERALIZATION B) SAFETY IN THE AIR AND ON GROUND C) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF AIR TRANSPORT D) AIRPORTS AND THEIR MANAGEMENT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES: - MERGERS - STATE AID - RESERVATION SYSTEMS F) THE EU SYSTEM AND THE INTERNATIONAL REGULATION OF AIR TRANSPORT G) PENDING ISSUES IN THE EU/USA RELATIONSHIP AS TO RAIL TRANSPORT THE COURSE WILL EXAMINE A) THE (VERY) SLOW PROCESS OF LIBERALIZATION IN RAIL TRANSPORT B) INTEROPERABILITY AND SAFETY C) EUROPEAN TRANSPORT NETWORKS D) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF RAIL TRANSPORT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES - OWNERSHIP OF TRACKS AND STATIONS - STATE AID IN GENERAL THE COURSE WILL TAKE INTO ACCOUNT THE GROWING EXPANSION OF CONSUMER/USER RIGHTS IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR CONNECTION WITH THE TOURISM SECTOR (PACKAGE TOURS, CRUISES, ETC).
( testi)
SLIDES AND MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE IN CLASS.
A SELECTION OF READINGS FROM VARIOUS SOURCES WILL BE USED, INCLUDING,
A. JONES – B. SUFRIN, EU COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2011, “REFUSAL TO SUPPLY AND THE ‘ESSENTIAL FACILITIES’ CONCEPT”, PAGES 486-495;
FOR AIR TRANSPORT: B.F. HAVEL, BEYOND OPEN SKIES. A NEW REGIME FOR INTERNATIONAL AVIATION, KLUWER LAW INTERNATIONAL, 2009, CH. 5, PAGES 381-516;
FOR RAIL TRANSPORT: M. NEGENMAN, M. JASPERS, R. WEZENBEEK, J. STRAGIER, TRANSPORT, IN J. FAULL – A. NIKPAY, THE EC LAW OF COMPETITION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2007, CH. 14, “INLAND TRANSPORT” AND “RAILWAY INFRASTRUCTURE”, PAGES 1622 –1643, 1646-1648.
PLUS SELECTED CASES AS LISTED IN THE SCHEDULE OF LESSONS.
SUPPORTING / RECOMMENDED COURSE READING MATERIALS: D. GERADIN, TWENTY YEARS OF LIBERALIZATION OF NETWORK INDUSTRIES IN THE EUROPEAN UNION: WHERE DO WE GO NOW?, NOVEMBER 2006, AVAILABLE ON-LINE AT HTTP://SSRN.COM/ABSTRACT=946796
C.H. BOVIS, STATE AID AND EUROPEAN UNION TRANSPORT: A REFLECTION ON LAW, POLICY AND PRACTICE, (2005) 39:4 JOURNAL OF WORLD TRADE 587
OTHER SELECTED READINGS WILL BE RECOMMENDED DURING THE COURSE.
THE SUMMARY OF THE RELEVANT CASE LAW AND LEGISLATION ARE AVAILABLE ON-LINE IN THE RESERVED AREA OF THE DEPARTMENT WEBSITE.
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COLANGELO MARGHERITA
( programma)
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING THE EU POLICIES IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR INTERSECTIONS WITH MANY OTHER RELEVANT ASPECTS: COMPETITION, ENVIRONMENTAL PROTECTION, CONSUMER RIGHTS, EXTERNAL RELATIONS. IN PARTICULAR THE COURSE WILL FOCUS ON TWO OF THE MEANS OF TRANSPORT WHICH HAVE UNDERGONE – AND ARE STILL UNDERGOING – A CONSIDERABLE DEVELOPMENT IN EU LAW: AIR TRANSPORT AND RAIL TRANSPORT. AS TO THE FIRST THE COURSE WILL EXAMINE A) FROM MONOPOLY IN EUROPEAN AIR TRAFFIC TO LIBERALIZATION B) SAFETY IN THE AIR AND ON GROUND C) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF AIR TRANSPORT D) AIRPORTS AND THEIR MANAGEMENT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES: - MERGERS - STATE AID - RESERVATION SYSTEMS F) THE EU SYSTEM AND THE INTERNATIONAL REGULATION OF AIR TRANSPORT G) PENDING ISSUES IN THE EU/USA RELATIONSHIP AS TO RAIL TRANSPORT THE COURSE WILL EXAMINE A) THE (VERY) SLOW PROCESS OF LIBERALIZATION IN RAIL TRANSPORT B) INTEROPERABILITY AND SAFETY C) EUROPEAN TRANSPORT NETWORKS D) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF RAIL TRANSPORT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES - OWNERSHIP OF TRACKS AND STATIONS - STATE AID IN GENERAL THE COURSE WILL TAKE INTO ACCOUNT THE GROWING EXPANSION OF CONSUMER/USER RIGHTS IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR CONNECTION WITH THE TOURISM SECTOR (PACKAGE TOURS, CRUISES, ETC).
( testi)
SLIDES AND MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE IN CLASS.
A SELECTION OF READINGS FROM VARIOUS SOURCES WILL BE USED, INCLUDING,
A. JONES – B. SUFRIN, EU COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2011, “REFUSAL TO SUPPLY AND THE ‘ESSENTIAL FACILITIES’ CONCEPT”, PAGES 486-495;
FOR AIR TRANSPORT: B.F. HAVEL, BEYOND OPEN SKIES. A NEW REGIME FOR INTERNATIONAL AVIATION, KLUWER LAW INTERNATIONAL, 2009, CH. 5, PAGES 381-516;
FOR RAIL TRANSPORT: M. NEGENMAN, M. JASPERS, R. WEZENBEEK, J. STRAGIER, TRANSPORT, IN J. FAULL – A. NIKPAY, THE EC LAW OF COMPETITION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2007, CH. 14, “INLAND TRANSPORT” AND “RAILWAY INFRASTRUCTURE”, PAGES 1622 –1643, 1646-1648.
PLUS SELECTED CASES AS LISTED IN THE SCHEDULE OF LESSONS.
SUPPORTING / RECOMMENDED COURSE READING MATERIALS: D. GERADIN, TWENTY YEARS OF LIBERALIZATION OF NETWORK INDUSTRIES IN THE EUROPEAN UNION: WHERE DO WE GO NOW?, NOVEMBER 2006, AVAILABLE ON-LINE AT HTTP://SSRN.COM/ABSTRACT=946796
C.H. BOVIS, STATE AID AND EUROPEAN UNION TRANSPORT: A REFLECTION ON LAW, POLICY AND PRACTICE, (2005) 39:4 JOURNAL OF WORLD TRADE 587
OTHER SELECTED READINGS WILL BE RECOMMENDED DURING THE COURSE.
THE SUMMARY OF THE RELEVANT CASE LAW AND LEGISLATION ARE AVAILABLE ON-LINE IN THE RESERVED AREA OF THE DEPARTMENT WEBSITE.
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IUS/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101416 -
DIRITTO DELLE SUCCESSIONI
(obiettivi)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO IL DIRITTO ITALIANO DELLE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA, E CIOÈ LA DISCIPLINA GENERALE DELLE SUCCESSIONI (ARTT. 456-564 COD. CIV.), LE REGOLE SULLE SUCCESSIONI LEGITTIME (ARTT. 565-586) E SULLE SUCCESSIONI TESTAMENTARIE (ARTT. 587-712), LE NORME SULLA DIVISIONE EREDITARIA (ARTT. 713-768 OCTIES). LE DIVERSE PROBLEMATICHE SARANNO APPROFONDITE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI E QUESTIONI RILEVANTI DESUNTI DALLA PRASSI E TENENDO CONTO ANCHE DEL DATO STORICO E COMPARATISTICO. IL CORSO AVRÀ PERCIÒ CARATTERE SEMINARIALE E INTENDE SOLLECITARE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI STUDENTI ATTRAVERSO LA DISCUSSIONE DEI CASI PROPOSTI E LA REDAZIONE SCRITTA DI PARERI E ATTI DI ULTIMA VOLONTÀ.
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BILOTTI EMANUELE
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO IL DIRITTO ITALIANO DELLE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA, E CIOÈ LA DISCIPLINA GENERALE DELLE SUCCESSIONI (ARTT. 456-564 COD. CIV.), LE REGOLE SULLE SUCCESSIONI LEGITTIME (ARTT. 565-586) E SULLE SUCCESSIONI TESTAMENTARIE (ARTT. 587-712), LE NORME SULLA DIVISIONE EREDITARIA (ARTT. 713-768 OCTIES).
( testi)
PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME GLI STUDENTI POTRANNO UTILIZZARE UNO QUALSIASI DEI MANUALI ISTITUZIONALI DI DIRITTO PRIVATO IN COMMERCIO PER LA PARTE RELATIVA ALLA MATERIA DELLE SUCCESSIONI MORTIS CAUSA. PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI L’ESAME AVRÀ INOLTRE AD OGGETTO IL VOLUME DI E. MOSCATI, STUDI DI DIRITTO DELLE SUCCESSIONI, GIAPPICHELLI, 2012. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI, INVECE, OLTRE ALLE NOZIONI ISTITUZIONALI, L’ESAME AVRÀ AD OGGETTO ANCHE I CASI DISCUSSI A LEZIONE, CHE POTRANNO ESSERE APPROFONDITI CON L’AUSILIO DEL MATERIALE GIURISPRUDENZIALE E DOTTRINARIO MESSO A DISPOSIZIONE DAL DOCENTE. SEMPRE PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI, AI FINI DELLA VALUTAZIONE FINALE SI TERRÀ CONTO ANCHE DEGLI ELABORATI SCRITTI PRODOTTI DURANTE IL CORSO. PER TUTTI È INDISPENSABILE L’UTILIZZO DI UN’EDIZIONE AGGIORNATA DEL CODICE CIVILE.
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101418 -
CLINICA DEL DIRITTO DELL'IMMIGRAZIONE E DELLA CITTADINANZA
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI UNA FORMAZIONE CHE CONIUGHI L'APPROCCIO TEORICO CON QUELLO PRATICO, SECONDO UNA METODOLOGIA CHE, NELL'ESPERIENZA CONSOLIDATA DELLE CLINICHE LEGALI DELLE LAW SCHOOL STATUNITENSI, VIENE INDICATA COME LEARNING BY DOING, MA CHE GIÀ NELLA METÀ DEGLI ANNI '30 IL GIURISTA CARNELUTTI INDICAVA COME IL "SAPER FARE": UN COMPLEMENTO INDISPENSABILE AL SAPERE DEL GIURISTA.
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RIGO ENRICA
( programma)
La Clinica del diritto dell'immigrazione e della cittadinanza è un corso opzionale a frequenza obbligatoria strutturato in tre moduli: a) modulo di clinica legale, che prevede 24 ore di lezioni seminariali (3 Cfu); b) modulo teorico-critico sulle teorie dei diritti e della cittadinanza, che prevede 24 ore di lezione (3Cfu); c) tirocinio pratico presso lo Sportello di orientamento ai diritti, che prevede almeno 8 ore di presenza obbligatoria per l'ammissione alla prova finale (1Cfu).
( testi)
TESTI E MATERIALI PER APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI DEL CORSO VERRANNO INDICATI PRIMA DELL'INIZIO DELLE LEZIONI E DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO.
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IUS/20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101420 -
HUMAN RIGHTS(DIRITTI UMANI)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
OBBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI COMPETENZE NEI SEGUENTI AMBITI: - ACQUISIRE FAMILIARITÀ CON LO SVILUPPO STORICO E I DIVERSI APPROCCI TEORICI AI DIRITTI UMANI - ACQUISIRE GLI STRUMENTI NECESSARI A INTERPRETARE IL DIBATTITO TEORICO E LE CRITICHE AI DIRITTI UMANI - ACQUISIRE CONOSCENZA DEI SISTEMI DI PROTEZIONE GLOBALI E REGIONALI - AVERE LA CAPACITÀ DI CONDURRE ANALISI E SU SPECIFICHE TEMATICHE IN RELAZIONE AI DIRITTI UMANI
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SOSSAI MIRKO
( programma)
IL CORSO E LE PROVE DI VALUTAZIONE SI TENGONO ESCLUSIVAMENTE IN LINGUA INGLESE. IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN'INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI QUESTIONI TEORICHE E GIURIDICHE SORTE IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO DEI DIRITTI UMANI. NELLA PRIMA PARTE IL CORSO FORNIRÀ AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI INTERDISCIPLINARI NECESSARI A INTERPRETARE I PRINCIPALI NODI DEL DIBATTITO SUL FONDAMENTO DEI DIRITTI UMANI E SULLA LORO CRITICA, AD AFFRONTARE LO STUDIO DEI MECCANISMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE E LE MISURE ADOTTATE A LIVELLO NAZIONALE IN RELAZIONE ALL'IMPLEMENTAZIONE DEI DIRITTI UMANI. GLI ARGOMENTI TRATTATI INCLUDONO LO SVILUPPO STORICO DELLE IDEE CHE HANNO PORTATO ALLA MODERNA CONCETTUALIZZAZIONE DEI DIRITTI UMANI, I DIRITTI UMANI NELLA PROSPETTIVA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, I SISTEMI DI PROTEZIONE A CARATTERE UNIVERSALE E REGIONALE, LE TIPOLOGIE DI OBBLIGHI A CUI È SOTTOPOSTO LO STATO, GLI AMBITI DEI DIRITTI UMANI. NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO, LE LEZIONI SARANNO ORGANIZZATE TEMATICAMENTE, E VERRANNO PRESENTATI AGLI STUDENTI ALCUNI DEI PRINCIPALI TEMI SU CUI SI È CONCENTRATO IL DIBATTITO CONTEMPORANEO SUI DIRITTI UMANI. CIÒ CONSENTIRÀ AGLI STUDENTI DI VERIFICARE L'APPLICAZIONE DELLE TEORIE ATTRAVERSO LO STUDIO DI CASI PRATICI.
( testi)
UNA SERIE DI LETTURE E TESTI VERRANNO INDICATI E DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO
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IUS/20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101445 -
CLINICA LEGALE IN DIRITTO DEI MINORI
(obiettivi)
FINALITÀ: LA “CLINICA LEGALE IN DIRITTO DEI MINORI” SI PONE L’OBIETTIVO DI: 1) OFFRIRE AGLI STUDENTI UNA QUALIFICATA FORMAZIONE GIURIDICA SULLA NORMATIVA IN MATERIA DI DIRITTI DEI MINORI, ADOTTANDO UN APPROCCIO INNOVATIVO ORIENTATO ALLA PRATICA; 2) PROMUOVERE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA CIRCA I PROBLEMI CHE I MINORI IN SITUAZIONI DI DISAGIO INCONTRANO NELL''ACCESSO ALLA GIUSTIZIA E ALLE GARANZIE DEI DIRITTI; 3) COSTRUIRE UNA RETE DI COLLABORAZIONE TRA LA COMUNITÀ ACCADEMICA (STUDENTI E PROFESSORI), GLI AVVOCATI SPECIALIZZATI IN MATERIA DI DIRITTI DEI MINORI E LE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE ATTIVE NELL''AMBITO DELLA TUTELA MINORILE; 4) SVILUPPARE STRATEGIE PROCESSUALI INTESE A METTERE IN RILIEVO E SUPERARE LE MAGGIORI CARENZE DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE NONCHÉ LA SUA DIFFORMITÀ RISPETTO AGLI STANDARD INTERNAZIONALI.
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BATTELLI ETTORE
( programma)
Argomenti che saranno trattati nel corso: 1. I diritti del minori nelle dichiarazioni internazionali e nell’Unione Europea – 2. La tutela del minore tra amministrazione e giurisdizione – 3. La tutela del minore: riparto di competenze tra autorità centrale ed enti locali – 4. La tutela amministrativa del minore: (in Italia) servizio sociale di base, comunità di accoglienza e consultori familiari. – 5. Minore e processo – 6. Minore e diritto all’ascolto – 7. Minore e tutela delle situazioni di rischio – 8. La tutela dei minori disabili – 9. La tutela dei minori con madre detenuta – 10. La tutela dei minori nomadi – 11. La tutela del minore straniero – 12. Minori e protezione umanitaria – 13. Minori non accompagnati – 14. Minori e diniego status di rifugiato – 15. Minori e modifica permesso di soggiorno – 16. Il diritto del minore ad uno status familiare: il diritto a crescere nella propria famiglia – 17. Le relazioni familiari del minore – 18. La responsabilità dei genitori – 19. L''affidamento dei minori con difficoltà familiari – 20. Il diritto ad una famiglia sostituiva (l’adozione) – 21. Il diritto del minore a costruire una sua famiglia – 22. I diritti del minore nella vita sociale (i diritti di cittadinanza) – 23. Minori e violenza – 24. Il diritto del minore alla salute – 25. Il diritto del minore all’istruzione
( testi)
ETTORE BATTELLI - LUCA BICOCCHI (A CURA DI) UNA GIUSTIZIA A MISURA DI MINORE: IL RUOLO DELLE LAW CLINIC - ARACNE, ROMA - 2013
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101446 -
GIUSTIZIA SOCIALE E MERCATO
(obiettivi)
L'OBIETTIVO PRINCIPALE DEL CORSO È QUELLO DI RIFLETTERE SU ALCUNE DELLE PRINCIPALI POTENZIALITÀ E SU ALCUNI DEI PRINCIPALI LIMITI DEL MERCATO DAL PUNTO DI VISTA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE. L'ASSUNTO È CHE TROPPO SPESSO LE POSIZIONI ESPRESSE, SIANO ESSE DI LODE O DI DEPRECAZIONE DEI MERCATI, SI BASINO SU PREGIUDIZI IDEOLOGICI. UNA RIFLESSIONE PIÙ PONDERATA APPARE ESSENZIALE.
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GRANAGLIA ELENA
( programma)
IL CORSO È DIVISO IN TRE PARTI.
PARTE 1. BREVE DEFINIZIONE DI COSA INTENDERE PER MERCATO; PRESENTAZIONE DELLE POSIZIONI PIÙ DIFFUSE IN AMBITO ECONOMICO IN MATERIA DI DIFESA DEI MERCATI; PRESENTAZIONE DELLE PRINCIPALI VALUTAZIONI DEI MERCATI OFFERTE NELLA TEORIA POLITICA CONTEMPORANEA; CENNI AL RAPPORTO FRA GIUSTIZIA SOCIALE E EFFICIENZA.
PARTE 2. FOCUS/APPROFONDIMENTO SULLE DISUGUAGLIANZE ODIERNE DI MERCATO: COME MISURARE LA DISUGUAGLIANZA? COME MISURARE LA POVERTÀ? ALCUNI DATI SULL'ANDAMENTO ODIERNO DELLA DISUGUAGLIANZA E DELLA POVERTÀ NEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALI AVANZATI. VALUTAZIONE DI TALI DISUGUAGLIANZE SULLA BASE DELLE DIVERSE POSIZIONI ESAMINATE NELLA PRIMA PARTE.
PARTE 3. DISCUSSIONE DI CASI DA PARTE DEGLI STUDENTI, SULLA BASE DELLE NOZIONI PRESENTATE NELLE PRIME DUE PARTI. I CASI SARANNO SCELTI SULLA BASE DEGLI INTERESSI DEGLI STUDENTI. IN VIA ESEMPLIFICATIVA, ESSI POTREBBERO RIGUARDARE - INTERVENTI DI RIDUZIONE DEGLI ALTI REDDITI (VINCOLI NELLA GESTIONE DEI BONUS E DELLE STOCK OPTION PER I MANAGER, DEFINIZIONE DI DISTANZE MASSIME FRA LE RETRIBUZIONI PIÙ ELEVATE E LE RETRIBUZIONI MEDIANE; IMPOSTA DI SUCCESSIONE, TOBIN TAX.. - SCHEMI DIVERSI DI PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA (PER E NEI MERCATI) - SCHEMI DIVERSI DI ESTENSIONE DELLA LOGICA DI MERCATO ALL'INTERNO DEL SETTORE PUBBLICO (NEW PUBLIC MANAGEMENT, QUASI MERCATI...) - REDDITO DI CITTADINANZA VS. SCHEMI DIVERSI DI REDDITI MINIMI - RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA... - DEREGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI DEL LAVORO
( testi)
OLTRE AL MATERIALE DIDATTICO CHE SARÀ RESO DISPONIBILE IN CLASSE IL PROGRAMMA INCLUDE - I CAPITOLI 7 E 8 DI GRANAGLIA, MODELLI DI POLITICA SOCIALE, IL MULINO. - I CAPITOLI 2 E 3 DI FRANZINI, GRANAGLIA, RAITANO DOBBIAMO PREOCCUPARCI DEI RICCHI (DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE PER IL MULINO) - IL PARAGRAFO 4 DEL CAPITOLO VII DI BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE, IL MULINO.
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SECS-P/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101447 -
ECONOMIA POLITICA DELLA PREVIDENZA
(obiettivi)
Il corso si concentra sulla offerta di servizi di assicurazione sulla vecchiaia da parte del settore pubblico. In particolare, vengono prima presentate le ragioni economiche che giustificano la previdenza sociale, poi vengono analizzate le diverse varianti che un sistema previdenziale può assumere e le loro conseguenze sul benessere collettivo, infine si ricostruiscono le politiche pensionistiche nazionali.
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GINEBRI SERGIO
( programma)
Il corso è suddiviso in due parti. Nella prima, di carattere introduttivo, si ripercorre la storia della previdenza sociale e si offre una breve rassegna delle teorie politiche, sociologiche ed economiche che analizzano la nascita e lo sviluppo della previdenza sociale. Successivamente, si presentano i caratteri principali di un sistema di previdenza sociale nelle sue differenti varianti e poi si analizzano le caratteristiche del sistema italiano e le modalità della sua trasformazione nell’arco di venti anni.
La seconda parte ha un approccio più analitico e tematico. Vengono presentati i modelli economici che hanno analizzato alcune delle questioni più rilevanti riguardanti i sistemi di previdenza sociale. In particolare, vengono affrontati i seguenti temi: sistema pensionistico e decisioni individuali di pensionamento, previdenza sociale e distribuzione del rischio macroeconomico tra le generazioni, rendimento del risparmio previdenziale nei sistemi pensionistici a ripartizione, analisi economica degli equilibri politici che sostengono la previdenza sociale.
( testi)
B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA. SECONDA EDIZIONE; MILANO: MCGRAW HILL; 2013. CAPITOLI 9, 10, 20. NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE; OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS; 2012. CAPITOLI 3, 4, 7. PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE. SESTA EDIZIONE; BOLOGNA: IL MULINO; 2012. CAPITOLI 1 E 8.
Altro materiale verrà indicato nel corso delle lezioni.
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SECS-P/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101448 -
DIRITTO ED ECONOMIA DELLA PREVIDENZA
(obiettivi)
È UN CORSO INNOVATIVO CHE SI PROPONE DI APPROFONDIRE LA MATERIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE SIA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO.
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GAMBACCIANI MARCO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI. NELLA PRIMA, DI CARATTERE INTRODUTTIVO, SI RIPERCORRE LA STORIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE E SI OFFRE UNA BREVE RASSEGNA DELLE TEORIE POLITICHE, SOCIOLOGICHE ED ECONOMICHE CHE ANALIZZANO LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA SOCIALE. SUCCESSIVAMENTE, SI PRESENTANO I CARATTERI PRINCIPALI DI UN SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE NELLE SUE DIFFERENTI VARIANTI E POI SI ANALIZZANO LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ITALIANO E LE MODALITÀ DELLA SUA TRASFORMAZIONE NELL’ARCO DI VENTI ANNI.
NELLA SECONDA PARTE, SI RICOSTRUISCE IL SISTEMA GIURIDICO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, ANALIZZANDO IN PARTICOLARE L''EVOLUZIONE E LE RIFORME DEL NOSTRO SISTEMA PENSIONISTICO, NONCHÉ I RAPPORTI TRA PREVIDENZA PUBBLICA E PREVIDENZA PRIVATA, SOPRATTUTTO CON RIGUARDO ALLO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO (TESTI DI RIFERIMENTO)
PER LA PARTE ECONOMICA (curata dal prof. S. Ginebri): - B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA, SECONDA EDIZIONE, MILANO, MCGRAW HILL, 2013 (SOLO CAPITOLI 9,10 E 20); - NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE, OXFORD, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2012 (SOLO CAPITOLI 3,4 E 7); - PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE, SESTA EDIZIONE, BOLOGNA, IL MULINO, 2012 (SOLO CAPITOLI 1 E 8).
PER LA PARTE GIURIDICA: - MATTIA PERSIANI, DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, PADOVA, CEDAM, 2014 (SOLO CAPITOLI 1, 2, 3, 4, 6 E 10) o, in alternativa, ROBERTO PESSI, LEZIONI DI DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, PADOVA, CEDAM, 2014 (SOLO CAPITOLI 1, 7, 8, 9, 12 E 13).
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IUS/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20101449 -
LABORATORIO STORICO DEGLI ORDINAMENTI AMMINISTRATIVI
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI ANALIZZARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE DALLE SUE ORIGINI ATTRAVERSO L'ANALISI DIRETTA DI FONTI MEDIEVALI E MODERNE E DI SVILUPPARE NELLO STUDENTE LA CAPACITÀ DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI TEMI A SCELTA TRA QUELLI CONCORDATI CON IL DOCENTE.
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DI PAOLO SILVIA
( programma)
IL CORSO PROPONE DI INDAGARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE NON DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE, BENSÌ DAI SECOLI DEL BASSO MEDIOEVO, QUANDO I GIURISTI HANNO PROPOSTO LE PRIME CONCETTUALIZZAZIONI DI FORME DI ADMINISTRATIO ECCLESIASTICA E LAICA. ATTRAVERSO L’ANALISI DIRETTA DI FONTI STORICHE, GLI STUDENTI SEGUIRANNO IL PERCORSO STORICO-GIURIDICO DURANTE IL QUALE L’ADMINISTRATIO SI È PROGRESSIVAMENTE SEPARATA DALLA IURISDICTIO MEDIEVALE E IL POTERE AMMINISTRATIVO HA OTTENUTO AUTONOMIA GIURIDICA E SCIENTIFICA DAL POTERE GIUDIZIARIO, FINO ALLA NASCITA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO IN ETÀ MODERNA.
NEL CORSO DELLE LEZIONI GLI STUDENTI APPROFONDIRANNO TEMI A SCELTA, DI VOLTA IN VOLTA CONCORDATI CON IL DOCENTE, E LI ESPORRANNO IN AULA NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI SETTIMANALI. SOSTERRANNO INOLTRE DELLE PROVE SCRITTE SUI TEMI TRATTATI A LEZIONE.
( testi)
MANUALE A SCELTA PER I NON FREQUENTANTI:
L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001 (O DIVERSA EDIZIONE).
K. WEIDENFELD, HISTOIRE DU DROIT ADMINISTRATIF DU XIVE À NOS JOURS, ECONOMICA 2010.
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IUS/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico MATERIA A SCELTA - (visualizza)
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20101029 -
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA
(obiettivi)
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA 7CFU DARE UNA FORMAZIONE INTEGRATA DEI RAPPORTI TRA DIRITTO ED ECONOMIA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA DISCIPLINA PUBBLICA DEI FATTI ECONOMICI
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CARDI ENZO
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLA SULL'ANALISI DELL'INCIDENZA DELLE REGOLE GIURIDICHE DEI FATTI ECONOMICI, ARTICOLATO IN TRE PARTI: 1. LE REGOLE DELLO SCAMBIO ECONOMICO (LA GOVERNANCE SOCIETARIA, LA CONCORRENZA, L'ATTIVITÀ FINANZIARIA); 2. LE REGOLE PER L'EFFICIENZA ALLOCATIVA (IL MERCATO DEI BENI PUBBLICI: LE RETI E I SERVIZI; LE INFRASTRUTTURE); 3. LE REGOLE PER LE POLITICHE DISTRIBUTIVE (LA POLITICA FISCALE, LA POLITICA DI BILANCIO E LA POLITICA TRIBUTARIA).
( testi)
CARDI E., MERCATI ED ISTITUZIONI IN ITALIA, GIAPPICHELLI, TORINO, IIA EDIZIONE
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IUS/05
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101036 -
DIRITTO DEL LAVORO II
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UNO SPECIFICO APPROFONDIMENTO DEI CONTRATTI DI LAVORO CD. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO, ANCHE TENENDO CONTO DEI MUTAMENTI PIÙ RECENTI.
Canale: AL
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PROIA GIAMPIERO
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO LA TRATTAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO C.D. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI I SEGUENTI ARGOMENTI: I RAPPORTI DI LAVORO NEL CODICE CIVILE E NELLA COSTITUZIONE; LE CATEGORIE DEI RAPPORTI DI LAVORO; I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA; IL CONTRATTO DI LAVORO A PROGETTO; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO; LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO; I CONTRATTI FORMATIVI; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE; IL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE; IL LAVORO OCCASIONALE E ACCESSORIO; I RAPPORTI DI TIPO ASSOCIATIVO; LA CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO; LA DESTANDARDIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO.
( testi)
• M. MAGNANI, DIRITTO DEI CONTRATTI DI LAVORO, MILANO, GIUFFRÉ, 2009 (CHE DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE INTEGRATO CON GLI AGGIORNAMENTI PER GLI ANNI 2010, 2011, 2012, 2013 E 2014, CONSULTABILI E SCARICABILI SUL SITO HTTP://WWW.GIUFFRE.IT/ILDIRITTODEICONTRATTI E/O HTTPS://WWW.GIUFFRE.IT/EBUSINESS/59170/ADDENDA%20DI%20AGGIORNAMENTO.PDF)
PER GLI STUDENTI STRANIERI: È PREVISTA LA REDAZIONE DI UNA TESINA COMPARATIVA TRA L’ORDINAMENTO DEL PAESE DI PROVENIENZA E L’ORDINAMENTO ITALIANO CON RIGUARDO AD UN SINGOLO ISTITUTO.
Canale: MZ
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GAMBACCIANI MARCO
( programma)
IL CORSO AVRÀ AD OGGETTO LA TRATTAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO C.D. NON STANDARD (DETTI ANCHE ATIPICI O FLESSIBILI) DIVERSI DAL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO. IN PARTICOLARE, VERRANNO AFFRONTATI I SEGUENTI ARGOMENTI: I RAPPORTI DI LAVORO NEL CODICE CIVILE E NELLA COSTITUZIONE; LE CATEGORIE DEI RAPPORTI DI LAVORO; I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA; IL CONTRATTO DI LAVORO A PROGETTO; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO; LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E A TEMPO INDETERMINATO; I CONTRATTI FORMATIVI; IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE; IL CONTRATTO DI LAVORO INTERMITTENTE; IL LAVORO OCCASIONALE E ACCESSORIO; I RAPPORTI DI TIPO ASSOCIATIVO; LA CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO; LA DESTANDARDIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO MAGNANI M., DIRITTO DEI CONTRATTI DI LAVORO, MILANO, GIUFFRÈ, 2009 (IL TESTO DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE INTEGRATO CON GLI AGGIORNAMENTI PER GLI ANNI SUCCESSIVI, CONSULTABILI E SCARICABILI SUI SITI HTTP://WWW.GIUFFRE.IT/ILDIRITTODEICONTRATTI E HTTPS://WWW.GIUFFRE.IT/EBUSINESS/59170/ADDENDA%20DI%20AGGIORNAMENTO.PDF). INFORMAZIONI PER STUDENTI STRANIERI È PREVISTA LA REDAZIONE DI UNA TESINA COMPARATIVA TRA L’ORDINAMENTO DEL PAESE DI PROVENIENZA E L’ORDINAMENTO ITALIANO CON RIGUARDO AD UN SINGOLO ISTITUTO.
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IUS/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101040 -
DIRITTO AGRARIO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE LO STUDIO DEL DIRITTO AGRARIO ATTRAVERSO L’ANALISI DELLE SPECIFICITÀ CHE CARATTERIZZANO TALE BRANCA DEL DIRITTO RISPETTO AI SETTORI DI DIRITTO COMUNE, AVENDO RIGUARDO AI DATI DI DIFFERENZIAZIONE DELLA DISCIPLINA GIURIDICA DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA AGRICOLA RISPETTO A QUELLA DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE EXTRAGRICOLE.
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SPOTO GIUSEPPE
( programma)
IL PROGRAMMA COMPRENDE SIA LO STUDIO DELLE FONTI NAZIONALI CHE DELL’UNIONE EUROPEA. PARTICOLARE ATTENZIONE È DEDICATA ALL’IMPRESA AGRARIA, AI PRINCIPALI CONTRATTI E ALLE NUOVE TEMATICHE DI INTERESSE AGRARIO (L’AGRITURISMO, GLI OGM, ECC.). IL MANUALE VA COMUNQUE STUDIATO INTERAMENTE. IL CORSO DI LEZIONI SARÀ ORGANIZZATO IN MODO DA COINVOLGERE PIENAMETE I FREQUENTANTI CON RICERCHE, APPROFONDIMENTI E RELAZIONI.
( testi)
GERMANÒ A., MANUALE DI DIRITTO AGRARIO, VII ED., GIAPPICHELLI, TORINO, 2010. 50
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IUS/03
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101041 -
DIRITTO BANCARIO
(obiettivi)
PADRONANZA DELLA DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ BANCARIA E DEL MERCATO FINANZIARIO.
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BUSSOLETTI MARIO
( programma)
LA VIGILANZA SUGLI INTERMEDIARI BANCARI E FINANZIARI. DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO. CONTRATTI E TITOLI DI CREDITO BANCARI. GARANZIE BANCARIE.PREREQUISITI GLI STUDENTI DEVONO CONOSCERE I SEGUENTI ARGOMENTI: CONTRATTI BANCARI, CONTRATTI DI BORSA, TITOLI DI CREDITO. SU QUESTI TEMI: FERRI G., MANUALE DI DIRITTO COMMERCIALE, A CURA DI C. ANGELICI E G.B. FERRI, UTET, TORINO, ULTIMA EDIZIONE. GLI STUDENTI CHE NON HANNO SUPERATO L’ESAME DI DIRITTO COMMERCIALE II VERRANNO INTERROGATI ANCHE SULLE PAGINE DEL MANUALE DI DIRITTO COMMERCIALE DI FERRI G., RELATIVE AI TITOLI DI CREDITO BANCARI E AI CONTRATTI BANCARI: PP. 689-708 (ACCETTAZIONI BANCARIE E CAMBIALI FINANZIARIE; ASSEGNI) E PARTE III.
( testi)
ANTONUCCI A., DIRITTO DELLE BANCHE, GIUFFRÈ, MILANO, ULTIMA EDIZIONE. FERRO-LUZZI P., LEZIONI DI DIRITTO BANCARIO, VOL. I, GIAPPICHELLI, TORINO, ULTIMA EDIZIONE.
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IUS/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101053 -
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
(obiettivi)
IL CORSO HA UN DUPLICE OBIETTIVO. IL PRIMO È L'ESPLICAZIONE DEL RUOLO DELLA TEORIA DEL DIRITTO NELLA SCIENZA GIURIDICA, NONCHÉ DELLA SPECIFICITÀ DEL SUO STATUTO EPISTEMOLOGICO E DEL METODO DI FORMAZIONE DEI SUOI CONCETTI E DEI SUOI ASSERTI RISPETTO ALLO STATUTO ED AL METODO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE PARTICOLARI. IL SECONDO È L'ANALISI DELLE STRUTTURE PORTANTI DEL MODELLO TEORICO DELLO "STATO DI DIRITTO", QUALE È VENUTO FORMANDOSI, IN PARTICOLARE NEL CONTINENTE EUROPEO, SULLA BASE DELLE ELABORAZIONI FILOSOFICHE DEL GIUSNATURALISMO CONTRATTUALISTICO E ILLUMINISTICO E DELLA LORO TRADUZIONE NELLE CODIFICAZIONI E NELLE COSTITUZIONI.
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FERRAJOLI LUIGI
( programma)
IL CORSO DI “TEORIA GENERALE DEL DIRITTO” INTENDE ANALIZZARE - A UN LIVELLO DI MAGGIOR IMPEGNO E APPROFONDIMENTO DI QUANTO FATTO NEL CORSO DI “FILOSOFIA DEL DIRITTO” - I NESSI FORMALI E SOSTANZIALI CHE INTERCORRONO TRA IL DIRITTO, QUALE RISULTA DAL SUO ODIERNO MODELLO COSTITUZIONALE, E LE ATTUALI DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI, CIOÈ CON QUEI SISTEMI POLITICI COMPLESSI BASATI SUI LIMITI E SUI VINCOLI GIURIDICI IMPOSTI A TUTTI I POTERI, PUBBLICI E PRIVATI, STATALI E SOVRASTATALI, A TUTELA DELLA PACE E DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTI: DAI DIRITTI POLITICI E CIVILI AI DIRITTI DI LIBERTÀ E AI DIRITTI SOCIALI. IN QUESTA PROSPETTIVA, VERRÀ PROPOSTA AGLI STUDENTI UNA TEORIA FORMALE DEL DIRITTO, CHE DELLE ODIERNE DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI RIDEFINISCE IL PARADIGMA NORMATIVO, ANALIZZA IL DIVARIO CRESCENTE TRA I SUOI PRINCIPI E LE SUE PRASSI ED ILLUSTRA LE TECNICHE E LE ISTITUZIONI DI GARANZIA IN GRADO DI SUPERARE L’INEFFETTIVITÀ DEI PRIMI E L’ILLEGITTIMITÀ DELLE SECONDE. SARANNO INOLTRE ILLUSTRATE LE GRANDI VICENDE CHE HANNO SEGNATO LA FORMAZIONE DELLO STATO MODERNO, LA SUA EVOLUZIONE NELLE FORME DELLO STATO DI DIRITTO, FINO ALLE STRUTTURE DELLE ODIERNE DEMOCRAZIE COSTITUZIONALI E AGLI ELEMENTI DI CRISI IN ESSE PRODOTTI DAI PROCESSI DI INTEGRAZIONE SOPRANAZIONALE E DALLA GLOBALIZZAZIONE. SARÀ INFINE SVILUPPATO LO STUDIO DEI METODI DELL’ANALISI DEL LINGUAGGIO E DELL’ASSIOMATIZZAZIONE, L’UNO PERTINENTE ALLA COSTRUZIONE DEI LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE PARTICOLARI, L’ALTRO IN GRADO DI PRODURRE – TRAMITE LA CHIARIFICAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE DEI CONCETTI, IL CONTROLLO LOGICO E L’ANALISI E LA FONDAZIONE CRITICA DELLE PREMESSE – UNA RICOSTRUZIONE RIGOROSA DELL’INTERO LINGUAGGIO GIURIDICO TEORICO.
( testi)
LA PREPARAZIONE ALL'ESAME DOVRÀ ESSERE CONDOTTA SU UNO DEI SEGUENTI TESTI, A SCELTA DELLO STUDENTE: - L. FERRAJOLI, LA DEMOCRAZIA ATTRAVERSO I DIRITTI, LATERZA, ROMA-BARI 2013, 281 PP. OPPURE: - L. FERRAJOLI, PRINCIPIA IURIS. TEORIA DEL DIRITTO E DELLA DEMOCRAZIA. VOL. 1. TEORIA DEL DIRITTO, LATERZA, ROMA-BARI 2007,1021 PP.
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IUS/20
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101055 -
ECONOMIC ANALYSIS OF LAW(ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC • TO INTRODUCE STUDENTS TO THE FOUNDATIONS AND THE MAIN TOPICS OF THE ECONOMIC ANALYSIS OF LAW. • TO INTRODUCE STUDENTS TO THE ‘LAW AND ECONOMICS’ METHODOLOGY. • TO PROVIDE STUDENTS THE NECESSARY TOOLS TO EVALUATE THE EFFICIENCY OF LEGAL RULES WITH REGARD TO PROPERTY LAW, CONTRACTS, TORTS, CORPORATE LAW AND BANKRUPTCY LAW. • TO LEARN ABOUT CUTTING-EDGE RESEARCH IN LAW AND ECONOMICS. • TO UNDERSTAND THE LINK BETWEEN LAW, PSYCHOLOGY AND HUMAN BEHAVIOR.
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ROJAS ELGUETA GIACOMO
( programma)
THE ECONOMIC ANALYSIS OF LAW CLASS ALLOWS STUDENTS TO LOOK AT LEGAL RULES FROM A DIFFERENT AND WIDER POINT OF VIEW IN COMPARISON WITH THE TRADITIONAL HERMENEUTIC METHOD. THE PURPOSE OF THE COURSE IS TO ANALYZE THE LEGAL PHENOMENON THROUGH THE ECONOMIC LENS AND, MORE SPECIFICALLY, THROUGH THE NOTIONS OF NEOCLASSICAL ECONOMICS. THE PREDICTIVE ABILITY, TYPICAL OF THE ECONOMIC REASONING, ALLOWS ONE TO DETERMINE WHICH INCENTIVES ARE PLACED ON INDIVIDUALS BY DIFFERENT LAWS AND, CONSEQUENTLY, WHICH EFFECTS SHOULD BE REASONABLY EXPECTED FROM THE ADOPTION OF A CERTAIN RULE. THE “LAW AND ECONOMICS” METHOD AIMS TO SELECT EFFICIENT RULES CAPABLE OF MAXIMIZING THE SOCIAL WELFARE. THE STARTING POINT OF THE COURSE IS THE ANALYSIS OF MICROECONOMICS’ BASIC NOTIONS (E.G., DEMAND AND SUPPLY CURVES, MONOPOLY, THE PARETO PRINCIPLE, THE HOMO ECONOMICUS). FURTHERMORE, THE ANALYSIS OF THE SO CALLED TRANSACTION COSTS AND OF THE COASE THEOREM, WHICH SHOWS THAT LEGAL RULES MATTER, ALLOWS ONE TO GO INTO THE MERITS OF THE SUBJECT AND TO TAKE INTO CONSIDERATION THE FOUNDATIONS OF “LAW AND ECONOMICS” THROUGH WHICH THE FOLLOWING AREAS OF PRIVATE LAW ARE CONTEMPLATED: TORTS, CONTRACTS, PROPERTY LAW, CORPORATE LAW AND BANKRUPTCY LAW. THE COURSE RECKONS THE MOST RECENT DEVELOPMENTS OF “LAW AND ECONOMICS” AND IN PARTICULAR ADDRESSES THE “BEHAVIORAL LAW AND ECONOMICS” METHOD, WHICH SUPPLEMENTS THE RATIONAL CHOICE THEORY WITH THE INSIGHTS OF COGNITIVE PSYCHOLOGY.
( testi)
A selection of readings from various sources will be used as indicated during the semester.
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IUS/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101065 -
POLITICA ECONOMICA
(obiettivi)
SCOPO DEL CORSO È DI METTERE IN CONDIZIONE I FREQUENTANTI DI COMPRENDERE L’APPROCCIO SEGUITO DAI POLICY-MAKERS PER LA SOLUZIONE DEI PRINCIPALI PROBLEMI ECONOMICI.
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FELLI ERNESTO
( programma)
STUDIO DEI FONDAMENTI E DELLE APPLICAZIONI DELLA POLITICA ECONOMICA ATTRAVERSO I MODELLI, I DOCUMENTI, GLI ARTICOLI SCIENTIFICI.
( testi)
BEGG-FISHER E DORNUBUSH (MCGRAW-HILL), ECONOMIA, PARTE IV E V, ULT.ED. FELLI E., INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA, GIAPPICHELLI EDITORE (IN PREPARAZIONE) E MATERIALE DISTRIBUITO E/O INDICATO A LEZIONE.
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SECS-P/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101121 -
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
(obiettivi)
FORNIRE UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL SISTEMA PROCESSUALE AMMINISTRATIVO.
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SANDULLI MARIA ALESSANDRA
( programma)
Il corso si articola in: a) Inquadramento storico e sviluppi del sistema di giustizia amministrativa. Dalla legge 26 marzo 1865 n. 2248 All. E al Codice del processo amministrativo (c.p.a.). Il ruolo dell’ordinamento comunitario: in particolare le decisioni della Corte di Giustizia e le direttive ricorsi (nn. 89/65, 92/13 e 2007/66). b) I ricorsi amministrativi. Cenni. I ricorsi ordinari (opposizione; gerarchico; gerarchico improprio). Il ricorso straordinario al Capo dello Stato. c) La tutela giurisdizionale. I criteri di riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo nell’evoluzione del sistema. La giurisdizione ordinaria: i poteri del giudice ordinario nei confronti della pubblica amministrazione; i limiti e gli effetti delle sentenze del giudice ordinario. Le sezioni specializzate dei tribunali ordinari competenti in questioni amministrative. La giurisdizione amministrativa: inquadramento costituzionale; la giurisdizione generale di legittimità; la giurisdizione di merito; la giurisdizione esclusiva dopo le sentenze della Corte costituzionale n. 204/2004 e n. 191/2006. Il processo dinanzi al giudice amministrativo (TAR e Consiglio di Stato): il giusto processo e i principi di effettività della tutela e di parità delle armi; la tutela cautelare, in pendenza di giudizio e ante causam; l’istruttoria; i riti speciali; La decisione: tipologie ed effetti. I rimedi contro la decisione: la revocazione, l’appello, il ricorso in cassazione, l’opposizione di terzo. Il giudicato amministrativo (in particolare: i limiti, l’ottemperanza). La tutela risarcitoria. d) Gli altri giudici amministrativi. Cenni: la Corte dei Conti. Le Sezioni giurisdizionali e le loro attribuzioni. Il procedimento. Le decisioni e i mezzi di impugnazione. Il Tribunale Superiore delle Acque. Altri giudici amministrativi speciali. e) Gli strumenti alternativi di soluzione delle controversie. Cenni.
( testi)
- M.A. SANDULLI (A CURA DI) IL NUOVO PROCESSO AMMINISTRATIVO - STUDI E CONTRIBUTI, MILANO, GIUFFRÈ, 2013: Volume I: Introduzione; da pag 61 a pag. 99; da pag. 111 a pag. 350. Volume II: da pag. 47 a pag. 107; da pag. 153 a pag. 200; da pag. 415 a pag 525. - A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, da pag. 13 a pag. 39 ("Le origini del nostro sistema di giustizia amministrativa", "L'affermazione di una giurisdizione amministrativa" in parte). LA MATERIA È SOGGETTA A CONTINUE MODIFICHE NORMATIVE E GIURISPRUDENZIALI. E' NECESSARIO PERTANTO VERIFICARE GLI AGGIORNAMENTI DEL PROGRAMMA FINO A TRENTA GIORNI PRIMA DELLA DATA DELL'ESAME. SI RICHIEDE UNA BUONA CONOSCENZA DELLA NORMATIVA FONDAMENTALE DI RIFERIMENTO: • ARTT. 24, 100, 103, 111, 113 E 125 COST. • L. 20 MARZO 1865 N. 2248 ALL. E • C.P.A. (D.LGS N. 104 DEL 2010 E SUCCESSIVE MODIFICHE) • C.P.C. (DISPOSIZIONI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO) COSTITUISCONO OGGETTO DI ESAME LE SENTENZE CHE SARANNO INDICATE NEL CORSO DELLE LEZIONI E DI CUI SARANNO RIPORTATI GLI ESTREMI NEL SITO WWW.MASANDULLI.IT.
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IUS/10
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101122 -
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
(obiettivi)
IMPEGNO DIDATTICO 6 ORE DI LEZIONE ALLA SETTIMANA SU TRE GIORNI) II. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO IL CORSO INTENDE OFFRIRE UNA TRATTAZIONE TEORICA SULLA DISCIPLINA DEI RAPPORTI PRIVATISTICI CHE PRESENTANO CARATTERE TRANSNAZIONALE, AFFIANCANDOLA ALL’ESAME DI UNA SERIE DI CASI GIURISPRUDENZIALI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI. UNO SPECIALE RISALTO VIENE DATO AL RUOLO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA, CHE NELL’INTERPRETARE I REGOLAMENTI COMUNITARI SUL DIRITTO APPLICABILE E SULLA COMPETENZA GIURISDIZIONALE, CONTRIBUISCE ALL’ARMONIZZAZIONE DELLE SOLUZIONI DA ADOTTARE NEI DIVERSI STATI MEMBRI RIGUARDO ALLA LEGGE APPLICABILE AI RAPPORTI DI TIPO TRANSNAZIONALE, NONCHÉ ALLO SVILUPPO DI UN VERO E PROPRIO SPAZIO EUROPEO DI GIUSTIZIA.
FINALITÀ DEL CORSO IL CORSO MIRA A FORNIRE UNA PREPARAZIONE GENERALE SULLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE, DI ORIGINE ITALIANA E COMUNITARIA. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE AVRÀ ACQUISITO LA CAPACITÀ DI ORIENTARSI IN UNA MATERIA COMPLESSA, MA RICCA DI SPUNTI DI GRANDE INTERESSE NELLA NOSTRA SOCIETÀ, IN CUI LA CONVIVENZA DI PERSONE DI ORIGINI E CULTURE DIVERSE CREA PROBLEMATICHE CONNESSE AL DIRITTO APPLICABILE PER DISCIPLINARE I RAPPORTI PERSONALI. SEMPRE PIÙ NUMEROSI SONO POI GLI SCAMBI COMMERCIALI TRANSNAZIONALI, PER I QUALI È NECESSARIO INDIVIDUARE APPROPRIATE SOLUZIONI NORMATIVE E GIURISDIZIONALI. LA CONOSCENZA DELLA MATERIA SI RIVELA UTILE, OLTRE CHE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA, ANCHE PER AFFRONTARE CON ADEGUATA COMPETENZA LE PROFESSIONI LEGALI.
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DI BLASE ANTONIETTA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO GIURISDIZIONE ED EFFICACIA DELLE SENTENZE STRANIERE. LO SPAZIO GIUDIZIARIO EUROPEO E LE REGOLE COMUNITARIE SULLA GIURISDIZIONE E IL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE EMANATE NEGLI STATI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA. IL DIRITTO APPLICABILE AI RAPPORTI CHE PRESENTANO ELEMENTI DI ESTRANEITÀ. CONOSCENZA DELLA LEGGE STRANIERA E LIMITI ALLA SUA APPLICABILITÀ. IL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (L. 218/1995). I REGOLAMENTI COMUNITARI PER L’ARMONIZZAZIONE DELLE NORME DI CONFLITTO.
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IUS/13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101124 -
STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE LE FASI PRINCIPALI ATTRAVERSO CUI SI SONO SVILUPPATI GLI ATTUALI SISTEMI GIURIDICI OCCIDENTALI BASATI SU COSTITUZIONI E CODIFICAZIONI, INDICANDONE LE PREMESSE POLITICO-CULTURALI E SOCIO-ECONOMICHE MATURATE NEL CORSO DELL’ANTICO REGIME E GIUNTE A MATURAZIONE NEGLI SVILUPPI SUCCESSIVI.
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ALVAZZI DEL FRATE PAOLO
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE LE FASI PRINCIPALI ATTRAVERSO CUI SI SONO SVILUPPATI GLI ATTUALI SISTEMI GIURIDICI OCCIDENTALI BASATI SU COSTITUZIONI E CODIFICAZIONI, INDICANDONE LE PREMESSE POLITICO-CULTURALI E SOCIO-ECONOMICHE MATURATE NEL CORSO DELL’ANTICO REGIME E GIUNTE A MATURAZIONE NEGLI SVILUPPI SUCCESSIVI.
( testi)
1)E. Dezza, Lezioni di storia della codificazione civile, Torino, Giappichelli, 2000 2)P. Alvazzi del Frate, L’interpretazione autentica nel XVIII secolo, Torino, Giappichelli, 2000 3)P. Alvazzi del Frate, Giustizia e garanzie giurisdizionali, Torino, Giappichelli, 2011
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IUS/19
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101153 -
DIRITTO CONTABILE
(obiettivi)
LE SCRITTURE CONTABILI DELL’IMPRENDITORE; IL BILANCIO DI ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO; LE FUNZIONI DI CONTROLLO CONTABILE DEGLI ORGANI SOCIALI NEI VARI SISTEMI DI CORPORATE GOVERNANCE
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BUSSOLETTI MARIO
( programma)
LE SCRITTURE CONTABILI DELL’IMPRENDITORE; IL BILANCIO DI ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO; LE FUNZIONI DI CONTROLLO CONTABILE DEGLI ORGANI SOCIALI NEI VARI SISTEMI DI CORPORATE GOVERNANCE NEL COMMENTARIO. NICCOLINI G., STAGNO D’ALCONTRES A., A CURA DI, SOCIETÀ DI CAPITALI, VOL II, NAPOLI, 2004, LE PARTI DI S. FORTUNATO DI COMMENTO AGLI ARTT.DA 2409 BIS A 2409 SEPTIES, DI M. BUSSOLETTI DA 2423 A 2434 BIS.
( testi)
NEL COMMENTARIO. NICCOLINI G., STAGNO D’ALCONTRES A., A CURA DI, SOCIETÀ DI CAPITALI, VOL II, NAPOLI, 2004, LE PARTI DI S. FORTUNATO DI COMMENTO AGLI ARTT.DA 2409 BIS A 2409 SEPTIES, DI M. BUSSOLETTI DA 2423 A 2434 BIS.
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IUS/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101165 -
DIRITTO CIVILE II (SISTEMA DEI DIRITTI REALI)
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DELLE METODOLOGIE E DEGLI STRUMENTI PER LA CONCETTUALIZZAZIONE E L’APPROCCIO SCIENTIFICI ALLE PROBLEMATICHE GIURIDICHE, IN PARTICOLARE GIURISPRIVATISTICHE.
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VECCHI PAOLO MARIA
( programma)
ATTRAVERSO L’APPROFONDIMENTO DEL SISTEMA DELLE SITUAZIONI DI APPARTENENZA DELLE COSE, ATTRAVERSO IL SUO INQUADRAMENTO SISTEMATICO, STORICO E COMPARATISTICO, AFFRONTATO CON L’ESAME DELLE VARIE FONTI, ESPLICITARE LE METODOLOGIE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA IN MATERIA DI DIRITTO PRIVATO.
( testi)
BIANCA C.M., DIRITTO CIVILE (VOL.6). LA PROPRIETÀ, MILANO, ULTIMA EDIZIONE.
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IUS/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101172 -
LAW AND THE HUMANITIES(DIRITTO E CULTURA)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
IL CORSO SI PROPONE DI OFFRIRE IN PRIMO LUOGO UNA INTRODUZIONE AL MOVIMENTO “LAW AND THE HUMANITIES” IN GENERALE PER POI FOCALIZZARSI SU DIFFERENTI, ANCHE SE INTIMAMENTE CONNESSI, AMBITI DI STUDIO: AD ES. DIRITTO E LETTERATURA, DIRITTO E FILOSOFIA, DIRITTO E ARCHITETTURA, DIRITTO E ICONOGRAFIA, DIRITTO E MUSICA. IL CORSO METTERA' IN DISCUSSIONE IL TRADIZIONALE ISOLAMENTO DEGLI STUDI GIURIDICI ANALIZZANDO IL DIRITTO IN RELAZIONE ALLE ALTRE SCIENZE SOCIALI E, PIU' IN GENERALE, AD UN PIU' AMPIO CONTESTO CULTURALE. TESTI, SIMBOLI E RAPPRESENTAZIONI CHE HANNO FORTEMENTE INFLUENZATO LA COMPRENSIONE "POPOLARE" DEL DIRITTO, SARANNO DISCUSSI DA PROFESSORI E DOTTORANDI PROVENIENTI DA DIVERSE PARTI DEL MONDO, OGNUNO DEI QUALI TERRA' UN MINIMO DI 1 E UN MASSIMO DI 6 LEZIONI SU DI UN ARGOMENTO SPECIFICO.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO: - INTRODURRE GLI STUDENTI AL MOVIMENTO "LAW AND THE HUMANITIES" - ANALIZZARE I BENEFICI DEGLI STUDI INTERDISCIPLINARI - SVILUPPARE UN APPROCCIO CRITICO AI TESTI GIURIDICI - COMPRENDERE IL DIRITTO NEL PIU' AMPIO CONTESTO DELLE SCIENZE SOCIALI - SOTTOLINEARE L'IMPORTANZA DEL CONTESTO CULTURALE PER UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DEL DIRITTO SIA NEL PASSATO CHE NEL PRESENTE
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CONTE EMANUELE
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI A QUELL’AMBITO DI STUDIO INTERDISCIPLINARE CHE ANALIZZA LE CONNESSIONI TRA IL DIRITTO E LE SCIENZE UMANE COME UN’OPPORTUNITA’ PER I GIURISTI DI GUARDARE AL DIRITTO COME PARTE DI UN CONTESTO CULTURALE PIU’ AMPIO. L’ANALISI DEL CONTENUTO E DEL CONTESTO GIURIDICO DI NOVELLE, OPERE TEATRALI, DIPINTI, MONUMENTI E FILM COSTITUISCE LA BASE PER PORRE QUESITI COME: CHE COSA SI INTENDE PER “DIRITTO NATURALE”? QUAL E’ LO SCOPO DEL DIRITTO? LE NORME GIURIDICHE SI ACCORDANO CON I VALORI DEL CONTESTO CULTURALE NEL QUALE SI INSERISCONO?
( testi)
I TESTI RELATIVI AL CORSO "LAW AND THE HUMANITIES" VERRANNO FORNITI NEL CORSO DELLE LEZIONI SULLA BASE DELLE INDICAZIONI DEI VARI SPEAKERS. LA LISTA DEI READINGS VERRA' PUBBLICATA SUL BLOG E COMUNICATA AGLI STUDENTI VIA MAIL ALCUNI GIORNI PRIMA DELLE LEZIONI RELATIVE. LA LISTA CHE SEGUE E' PERTANTO PURAMENTE INDICATIVA ED HA UNICAMENTE LO SCOPO DI FORNIRE GENERICHE INFORMAZIONI SULLO SVILUPPO DEL MOVIMENTO "LAW AND THE HUMANITIES" NEGLI STATI UNITI.
THE ORIGINS:
CARDOZO B. N., LAW AND LITERATURE, AND OTHER ESSAYS AND ADDRESSES, NEW YORK, 1931. WHITE J. B., THE LEGAL IMAGINATION, CHICAGO/LONDON, ABRIDGED ED. 1985 (1973). WIGMORE J.H., A LIST OF LEGAL NOVELS, IN “ILLINOIS LAW REVIEW”, 2 (1908), PP. 574- 593. SEE ALSO: WEISBERG R.H., WIGMORE’S “LEGAL NOVELS” REVISITED : NEW RESOURCES FOR THE EXPANSIVE LAWYER, IN “NORTHWESTERN UNIVERSITY LAW REVIEW”, 71.1 (1976), PP. 17-28.
DEVELOPMENT:
BALKIN J. M. AND LEVINSON S., LAW AND THE HUMANITIES: AN UNEASY RELATIONSHIP, IN “YALE JOURNAL OF LAW AND THE HUMANITIES”, 18.2 (2006), PP. 155-186. POSNER R. A., LAW AND LITERATURE: A RELATION REARGUED, IN “VIRGINIA LAW REVIEW”, 72.8 (1986), PP. 1351-1392.
INTERDISCIPLINARITY:
BARON J.B., LAW, LITERATURE, AND THE PROBLEMS OF INTERDISCIPLINARITY, IN “YALE LAW JOURNAL”, 108.5 (1999), PP. 1059-1085. SMITH J.A., LAW AND THE HUMANITIES: A PREFACE, IN “RUTGERS LAW REVIEW”, 29.2 (1976), PP. 223-227.
THE DECLINE OF LAW AS AN AUTONOMOUS DISCIPLINE:
POSNER R. A., THE DECLINE OF LAW AS AN AUTONOMOUS DISCIPLINE: 1962-1987, IN “HARVARD LAW REVIEW”, 100.4 (1987), PP. 761-780.
LAW AND THE HUMANITIES IN THE LAW SCHOOLS:
DUNLOP C.R.B., LITERATURE STUDIES IN LAW SCHOOLS, IN “CARDOZO STUDIES IN LAW AND LITERATURE”, 3.1 (1991), PP. 63-110. GALANTER M. AND EDWARDS M.A., INTRODUCTION: THE PATH OF LAW ANDS, IN “WISCONSIN LAW REVIEW”, 1997.3 (1997), PP. 375-387.
LAW AS LITERATURE:
COVER R.M., NOMOS AND NARRATIVE, IN “HARVARD LAW REVIEW”, 97.1 (1983), PP. 4-68. LEVINSON S., LAW AS LITERATURE, IN “TEXAS LAW REVIEW”, 60 (1981-1982), PP. 373-403.
LAW AND THE PERFORMING ARTS:
· LEVINSON S. AND BALKIN J. M., LAW, MUSIC, AND OTHER PERFORMING ARTS, PP.1-58, ORIGINALLY PUBLISHED IN 139 U. PA. L. REV. 1597 (1991), NOW IN: WWW.YALE.EDU/LAWWEB/JBALKIN/ARTICLES/LAWMUSIC.PDF
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IUS/19
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101173 -
DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE
(obiettivi)
DEFINIZIONE DEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE – LEGALITÀ E PENA NEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE (IL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE; LE FONTI DEL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE) – LA STRUTTURA DELL’ILLECITO PENALE INTERNAZIONALE – PRINCIPALI FIGURE DI ILLECITI PENALI INTERNAZIONALI: IL GENOCIDIO ED I CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ; I CRIMINI DI GUERRA; I CRIMINI CONTRO LA PACE – LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE.
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MASUCCI MASSIMILIANO
( programma)
DEFINIZIONE DEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE – LEGALITÀ E PENA NEL DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE (IL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE; LE FONTI DEL PRECETTO PENALE INTERNAZIONALE) – LA STRUTTURA DELL’ILLECITO PENALE INTERNAZIONALE – PRINCIPALI FIGURE DI ILLECITI PENALI INTERNAZIONALI: IL GENOCIDIO ED I CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ; I CRIMINI DI GUERRA; I CRIMINI CONTRO LA PACE – LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE.
( testi)
- AA. VV., DIRITTO PENALE INTERNAZIONALE, II. STUDI, A CURA DI E. MEZZETTI, 2A ED., TORINO, 2010.
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IUS/17
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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20101174 -
STORIA DEL DIRITTO MEDIOEVALE E MODERNO II
(obiettivi)
IL CORSO AFFRONTA, NELLA PROSPETTIVA STORICA, UN TEMA CLASSICO DELLA CIVILISTICA CONTEMPORANEA, CHE VERRÀ TRATTATO PER IL PERIODO COMPRESO TRA IL TARDO MEDIOEVO E L’ETÀ DELLE CODIFICAZIONI. LE LEZIONI SI SVOLGERANNO ATTRAVERSO LA LETTURA DIRETTA DELLE FONTI, CHE RIGUARDERÀ SIA OPERE DI CARATTERE TEORICO, SIA DOCUMENTI DI CARATTERE PRATICO (FORMULARI NOTARILI), SIA TESTI NORMATIVI. DI OGNI TESTO SI CERCHERÀ LA COMPRENSIONE FACENDO RICORSO AGLI STRUMENTI PROPRI DELLA STORIOGRAFIA GIURIDICA (COSIDDETTA LETTERATURA SECONDARIA DI VOLTA IN VOLTA ATTINENTE AI PROFILI SOCIALI, ECONOMICI, ISTITUZIONALI, BIOGRAFICI, ECC.). IL CORSO SI PROPONE DUE OBIETTIVI: 1. SPERIMENTARE LA DIMENSIONE STORICA INTORNO A UN ARGOMENTO CLASSICO DEL DIRITTO CIVILE; 2. ACCOSTARE GLI STUDENTI AI PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA, FORNENDO LORO GLI STRUMENTI NECESSARI PER LA LETTURA DELLE FONTI DEL PASSATO.
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LOSCHIAVO LUCA
( programma)
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE IL COMPLESSO PASSAGGIO DAL MONDO ANTICO A QUELLO MEDIEVALE (SECC. IV – VIII) E DI VERIFICARE L’EFFETTIVA ATTUALITÀ DI TALUNI ASPETTI E PROBLEMI CHE QUALCUNO HA SUGGERITO CONSIDERANDO QUELLA PARTICOLARE EPOCA STORICA CHE CERTAMENTE HA SEGNATO LA CIVILTÀ GIURIDICA OCCIDENTALE. IL CORSO PROCEDERÀ SEGUENDO UN PERCORSO LOGICO ATTRAVERSO SPECIFICHE TEMATICHE: A) UN DIRITTO PER LA RELIGIONE. LEGGI E DIRITTO FRA ROMANITÀ E CRISTIANESIMO. LA CONCEZIONE DELL’UTRAQUE LEX DA COSTANTINO A GIUSTINIANO, DA AMBROGIO DI MILANO A GREGORIO MAGNO; B) BARBARI, SOLDATI, SUDDITI: L’INTEGRAZIONE DELLO STRANIERO NELLE VECCHIE E NUOVE STRUTTURE SOCIALI; C) EFFETTIVITÀ DEL DIRITTO E LA PLURALITÀ DEGLI ORDINAMENTI: LEGGI TERRITORIALI, LEGGI PERSONALI, LEGGI SPECIALI E LA GERARCHIA DELLE FONTI NEI REGNI ROMANO-BARBARICI; D) IL PROCESSO E I ‘SISTEMI’ DI GIUSTIZIA ALTERNATIVA.
( testi)
DURANTE LE LEZIONI VERRANNO INDICATE DELLE LETTURE, PARTE DELLE QUALI SARANNO CONCORDATE CON I SINGOLI STUDENTI.
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IUS/19
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101267 -
PUBLIC ECONOMICS AND REGULATION(ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
LEARNING OBJECTIVES TO PROVIDE A GROUNDING IN THE PRINCIPLES UNDERLYING THE ROLE OF THE STATE, THE DESIGN OF WELFARE SYSTEMS, REGULATORY POLICIES, FISCAL FEDERALISM AND FISCAL POLICIES. TO INTRODUCE THE PROBLEMS INVOLVED IN IMPLEMENTING THESE PRINCIPLES. TO CRITICALLY DISCUSS KEY ISSUES IN PUBLIC ECONOMICS. STUDENTI NON FREQUENTANTI CHE DESIDERANO SOSTENERE L’ESAME IN ITALIANO (ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI)
TESTI CONSIGLIATI MATERIALE DIDATTICO BISES B., LEZIONI DI SCIENZA DELLE FINANZE, PARTE I: “L’INTERVENTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO”, GIAPPICHELLI, TORINO, 2005, CAPP. 3, 5, 7, 8. STIGLITZ, J.E., ECONOMIA DEL SETTORE PUBBLICO, II ED., HOEPLI, MILANO, 2004, VOL. II, CAPP. 2, 4, 5, 6, 7. MOTTA M. - POLO M., ANTITRUST - ECONOMIA E POLITICA DELLA CONCORRENZA, IL MULINO, 2005, CAPP. 1 E 2. ULTERIORI LETTURE DA CONCORDARE CON IL DOCENTE.
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BISES BRUNO
( programma)
SYLLABUS THIS COURSE PROVIDES AN INTRODUCTION TO THE ECONOMIC ANALYSIS OF PUBLIC POLICY ISSUES, CONCERNING THE GOVERNMENT’S SPENDING, FINANCING AND REGULATORY ACTIVITIES. CONTENT OF THE COURSE 1. AN OVERVIEW OF THE MARKET PERFORMANCE AND OF THE ROLE OF THE STATE. 2. THE ECONOMICS OF PUBLIC SPENDING AND WELFARE PROGRAMMES (EDUCATION, HEALTH CARE, SOCIAL INSURANCE). 3. FISCAL FEDERALISM. 4. FISCAL INSTITUTIONS AND FISCAL POLICY IN THE EUROPEAN CONTEXT. 5. ANTI-MONOPOLISTIC POLICIES AND MARKETS REGULATION. 6. A CASE STUDY. LEARNING OBJECTIVES TO PROVIDE A GROUNDING IN THE PRINCIPLES UNDERLYING THE ROLE OF THE STATE, THE DESIGN OF WELFARE SYSTEMS, REGULATORY POLICIES, FISCAL FEDERALISM AND FISCAL POLICIES. TO INTRODUCE THE PROBLEMS INVOLVED IN IMPLEMENTING THESE PRINCIPLES. TO CRITICALLY DISCUSS KEY ISSUES IN PUBLIC ECONOMICS. TEACHING AND LEARNING ACTIVITIES THE COURSE IS BASED ON BOTH LECTURES ON THE MAIN SUBJECTS OF PUBLIC ECONOMICS AND SEMINARS ON KEY INSTITUTIONAL AND POLICY ISSUES. EXTERNAL SCHOLARS WILL PROVIDE SOME LECTURES AND WILL DELIVER THEIR RECENT RESEARCH WORKS IN SEMINARS AND WORKSHOPS. INTERACTIVE STUDENT PARTICIPATION IS ENCOURAGED.
( testi)
READING MATERIALS READINGS FROM THE FOLLOWING REFERENCE TEXT-BOOKS – CONNOLLY S. & A. MUNRO, ECONOMICS OF THE PUBLIC SECTOR, PEARSON EDUCATION, 1999; – ROSEN H.S. & T. GAYER, PUBLIC FINANCE, MCGRAW-HILL, 2008; – STIGLITZ J.E., ECONOMICS OF THE PUBLIC SECTOR, NORTON, NEW YORK, 1999; AND FURTHER READINGS WILL BE SUGGESTED AT THE BEGINNING AND THROUGHOUT THE COURSE.
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SECS-P/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201320 -
STATISTICA
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL CORSO: IL CORSO DI STATISTICA HA CARATTERE ISTITUZIONALE E SI PROPONE DI INTRODURRE GLI STUDENTI ALLE TECNICHE DI RILEVAZIONE, DI ORGANIZZAZIONE E DI ANALISI DEI DATI STATISTICI. IL CORSO SI PROPONE ANCHE DI INTRODURRE GLI STUDENTI AI CONCETTI BASILARI DEL CALCOLO DELLA PROBABILITÀ E DELL’INFERENZA STATISTICA PER L’ANALISI DI DATI STATISTICI DERIVANTI DA INDAGINI CAMPIONARIE; PARTICOLARE ATTENZIONE VERRÀ RIVOLTA AI CONTESTI AZIENDALI ED ECONOMICI E SOCIALI.
MODALITÀ D’ESAME: - NON SONO AMMESSI CAMBI DI CATTEDRA. - LA PROVA SCRITTA È COMPOSTA DA: ESERCIZI, DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA, DOMANDE TEORICHE. - NON È CONSENTITO INTRODURRE ALCUN FORMULARIO E/O LIBRO NELL’AULA D’ESAME. È CONSENTITO PORTARE SOLO LE TAVOLE DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ NEL FORMATO RESO DISPONIBILE SUL SITO WEB DEL CORSO. - LA PROVA SCRITTA SARÀ RITENUTA SUPERATA SE LO STUDENTE OTTIENE LA SUFFICIENZA SIA NELLA PARTE PRATICA CHE IN QUELLA TEORICA. - UN CANDIDATO CHE ABBIA SUPERATO CON LA SUFFICIENZA LA PROVA SCRITTA PUÒ RICHIEDERE CHE GLI VENGA VERBALIZZATO IL VOTO CONSEGUITO NELLO SCRITTO, A MENO CHE LA PROVA ORALE NON SIA RICHIESTA DAL DOCENTE. - I CANDIDATI A CUI VENGA ASSEGNATA UNA VOTAZIONE "GRAVEMENTE INSUFFICIENTE" IN UNA PROVA SCRITTA NON SONO AMMESSI A SOSTENERE LA PROVA SCRITTA NELL'APPELLO SUCCESSIVO.
PAGINE WEB DEL CORSO: PRINCIPALE PAGINA WEB CON ESERCITAZIONI E PROVE D'ESAME
PREREQUISITI: NON CI SONO PROPEDEUTICITÀ FORMALI, MA SI CONSIGLIA VIVAMENTE DI AVERE STUDIATO GLI ARGOMENTI DI MATEMATICA GENERALE.
GLI STUDENTI STRANIERI SONO AUTORIZZATI A SOSTENERE L’ESAME IN LINGUA INGLESE.
Canale: AC
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TERZI SILVIA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA; DISTRIBUZIONI CONDIZIONATE; INDIPENDENZA. MISURE DI ASSOCIAZIONE TRA DUE VARIABILI. CORRELAZIONE.
CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE.
INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL'IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
L. PIERACCINI, A. NACCARATO. LEZIONI DI STATISTICA DESCRITTIVA, GIAPPICHELLI, 2003. L. PIERACCINI. FONDAMENTI DI INFERENZA STATISTICA. II EDIZ. GIAPPICHELLI, 2007. D. PICCOLO STATISTICA PER LE DECISIONI - ED. IL MULINO 2004
Canale: DK
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CONIGLIANI CATERINA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. INDICI DI DIMENSIONE: MODA, MEDIANA, QUANTILI, MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTO QUADRATICO MEDIO, VARIANZA, COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. INDICI DI ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: L'INDICE DI FISHER. DISTRIBUZIONI DOPPIE, DISTRIBUZIONI MARGINALI E DISTRIBUZIONI CONDIZIONATE. INDICI DI DIPENDENZA ASSOLUTA: IL CHI-QUADRO E IL CHI-QUADRO RELATIVO. INDICI DI CORRELAZIONE: LA COVARIANZA E IL COEFFICIENTE DI BRAVAIS.
CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA E INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE: FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE, MOMENTI. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: DI BERNOULLI, BINOMIALE, DI POISSON. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, T DI STUDENT. TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE.
INFERENZA STATISTICA: CAMPIONE CASUALE E STATISTICHE. DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA CAMPIONARIA E DI UNA PROPORZIONE. STIMA PUNTUALE: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI. INTERVALLI DI CONFIDENZA: METODI DI COSTRUZIONE E INTERPRETAZIONE. VERIFICA DI IPOTESI: ERRORI DI PRIMA E SECONDA SPECIE, POTENZA DI UN TEST, LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ OSSERVATO. PARTICOLARI PROBLEMI INFERENZIALI PRESI IN CONSIDERAZIONE: STIMA PUNTUALE, INTERVALLARE E VERIFICA DI IPOTESI PER IL VALORE ATTESO DI UNA POPOLAZIONE NORMALE E PER LA PROBABILITÀ DI SUCCESSO DI UNA POPOLAZIONE DI BERNOULLI; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ.
IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE NORMALE: LA RETTA DI REGRESSIONE E IL METODO DEI MINIMI QUADRATI. IL TEOREMA DI GAUSS-MARKOV. STIMA INTERVALLARE E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE. PREVISIONE NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE.
( testi)
1) L. PIERACCINI, A. NACCARATO. LEZIONI DI STATISTICA DESCRITTIVA, GIAPPICHELLI, 2003. 2) L. PIERACCINI. FONDAMENTI DI INFERENZA STATISTICA. II EDIZ. GIAPPICHELLI, 2007.
IN ALTERNATIVA UNO DEI SEGUENTI TESTI: - S.M. ROSS. INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, APOGEO, 2008. - D. PICCOLO. STATISTICA PER LE DECISIONI, IL MULINO, BOLOGNA, EDIZIONE 2010. - D.S. MOORE. STATISTICA DI BASE, APOGEO, 2005.
UNA RACCOLTA DI ESERCIZI A CURA DEL DOCENTE È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ.
Canale: LP
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MORTERA JULIA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: COVARIANZA E CORRELAZIONE. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNIDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BERNOULLI, BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE. INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
- G. CICCHITELLI, STATISTICA: PRINCIPI E METODI, PEARSON EDUCATION, 2008 - A. C. MONTI, 2008, INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, SECONDA EDIZIONE, ESI - D. M. LEVINE, T.C. KREHBIEL E M. L. BERENSON “STATISTICA”, APOGEO, 2002. - SEBASTIANI M. R. (2008) “ESERCITAZIONI DI STATISTICA”. ESCULAPIO EDITORE, 2° EDIZIONE.
ALTRO MATERIALE DIDATTICO È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ. ALCUNI ESERCIZI CON RICHIAMI DI TEORIA E COMPITI DI ESAME SONO RESI DISPONIBILI ALLA PAGINA WEB DEL CORSO.
Canale: QZ
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VICARD PAOLA
( programma)
STATISTICA DESCRITTIVA: CONCETTI INTRODUTTIVI: CARATTERI STATISTICI E SCALE DI MISURA. DISTRIBUZIONI SEMPLICI. RAPPRESENTAZIONI TABELLARI E GRAFICHE. FUNZIONE DI RIPARTIZIONE EMPIRICA. INDICI DI DIMENSIONE: MODA. MEDIANA. QUANTILI. MEDIA ARITMETICA. INDICI DI VARIABILITÀ: SCOSTAMENTI MEDI. VARIANZA. COEFFICIENTE DI VARIAZIONE. DIFFERENZA INTERQUARTILE. INDICI DI FORMA: ASIMMETRIA DI UNA DISTRIBUZIONE: INDICI E RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. DISTRIBUZIONI DOPPIE: COVARIANZA E CORRELAZIONE. CALCOLO DELLE PROBABILITÀ: DEFINIZIONE ASSIOMATICA DI PROBABILITÀ. PROBABILITÀ CONDIZIONATA. INDIPENDENZA. TEOREMA DI BAYES. VARIABILI ALEATORIE UNIDIMENSIONALI DISCRETE. FUNZIONE DI PROBABILITÀ, DI DENSITÀ, DI RIPARTIZIONE. MOMENTI DI VARIABILI ALEATORIE. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: BERNOULLI, BINOMIALE, POISSON, UNIFORME. PRINCIPALI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: UNIFORME, NORMALE, ESPONENZIALE. VARIABILI ALEATORIE MULTIPLE: FUNZIONI DI PROBABILITÀ MARGINALI E CONDIZIONATE, INDIPENDENZA E CORRELAZIONE. PROPRIETÀ DELLE DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ: COMBINAZIONI LINEARI DI VARIABILI ALEATORIE, CONVERGENZA, LEGGE DEI GRANDI NUMERI E TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE. INFERENZA STATISTICA: POPOLAZIONE E CAMPIONE: POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; CAMPIONE CASUALE DA POPOLAZIONI FINITE E INFINITE; DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEL CAMPIONE CASUALE. STATISTICHE CAMPIONARIE E LORO DISTRIBUZIONI: DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA MEDIA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA VARIANZA; DISTRIBUZIONE CAMPIONARIA DELLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. STIMA DEI PARAMETRI: PROPRIETÀ DEGLI STIMATORI; IL METODO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA; INTERVALLO DI CONFIDENZA PER UNA MEDIA, PER LA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE. VERIFICA DI IPOTESI: ELEMENTI DI TEORIA DEI TEST: ERRORI DI PRIMA E DI SECONDA SPECIE; VERIFICA DI IPOTESI SU UNA MEDIA, SULLA DIFFERENZA TRA DUE MEDIE; VERIFICA DELL’IPOTESI DI INDIPENDENZA E DI CONFORMITÀ. REGRESSIONE E CORRELAZIONE: REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE STIMA E VERIFICA D'IPOTESI SUI PARAMETRI DELLA RETTA DI REGRESSIONE.
( testi)
- G. CICCHITELLI, STATISTICA: PRINCIPI E METODI, PEARSON EDUCATION, 2008 - A. C. MONTI, 2008, INTRODUZIONE ALLA STATISTICA, SECONDA EDIZIONE, ESI - D. M. LEVINE, T.C. KREHBIEL E M. L. BERENSON “STATISTICA”, APOGEO, 2002. - SEBASTIANI M. R. (2008) “ESERCITAZIONI DI STATISTICA”. ESCULAPIO EDITORE, 2° EDIZIONE.
ALTRO MATERIALE DIDATTICO È DISPONIBILE SULLA PAGINA DEL CORSO, NEL SITO WEB DI FACOLTÀ. ALCUNI ESERCIZI CON RICHIAMI DI TEORIA E COMPITI DI ESAME SONO RESI DISPONIBILI ALLA PAGINA WEB DEL CORSO.
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SECS-S/01
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801469 -
STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI RICOSTRUIRE L’EVOLUZIONE DELLA STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO DALLA PRIMA ETA’ MODERNA FINO AL XX SECOLO. IN PARTICOLARE SI EVIDENZIERANNO LE CARATTERISTICHE DELL’ASSOLUTISMO E DEL COSTITUZIONALISMO LIBERALE. NELL’ULTIMA PARTE DEL CORSO SI FORNIRANNO ALCUNI SPUNTI DI ANALISI DELLA STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA
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ALVAZZI DEL FRATE PAOLO
( programma)
NELL’AMBITO DEL CORSO SARANNO TRATTATI I SEGUENTI TEMI: GLI ORDINAMENTI MEDIEVALI – L’AFFERMAZIONE DELL’ASSOLUTISMO – LE DOTTRINE DELL’ASSOLUTISMO – IL COSTITUZIONALISMO MODERNO – LE DOTTRINE COSTITUZIONALI INGLESI – IL COSTITUZIONALISMO AMERICANO – IL COSTITUZIONALISMO FRANCESE NEL PERIODO RIVOLUZIONARIO – IL COSTITUZIONALISMO NELL’ETA’ DELLA RESTAURAZIONE – CARATTERI DELLA STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA: DALLA MONARCHIA COSTITUZIONALE AL REGIME FASCISTA – LA COSTITUENTE REPUBBLICANA – STORIA COSTITUZIONALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA.
( testi)
PROGRAMMA DA 8 CFU
1) M. CARAVALE, "STORIA DEL DIRITTO NELL'EUROPA MODERNA E CONTEMPORANEA"; 2) P. ALVAZZI DEL FRATE, “IL COSTITUZIONALISMO MODERNO. APPUNTI E FONTI DI STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO”, TORINO, GIAPPICHELLI, 2007; 3) P. ALVAZZI DEL FRATE, “GIUSTIZIA E GARANZIE GIURISDIZIONALI", TORINO, GIAPPICHELLI,2011.
PROGRAMMA DA 4 CFU
1) P. ALVAZZI DEL FRATE, “IL COSTITUZIONALISMO MODERNO. APPUNTI E FONTI DI STORIA DEL DIRITTO PUBBLICO”, TORINO, GIAPPICHELLI, 2007; 2) P. ALVAZZI DEL FRATE, “GIUSTIZIA E GARANZIE GIURISDIZIONALI", TORINO, GIAPPICHELLI, 2011.
PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA - 7 CFU
1)P. Alvazzi del Frate, “L’interpretazione autentica nel XVIII secolo”, Torino, Giappichelli, 2000 2)P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007; 3)N. Zanon – F. Biondi, “Il sistema costituzionale della magistratura”, Bologna, Zanichelli, 2008
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IUS/19
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801557 -
STATISTICA ECONOMICA
(obiettivi)
LA STATISTICA ECONOMICA È UNA DISCIPLINA SCIENTIFICA PER LO STUDIO DEI FENOMENI ECONOMICI CON METODI STATISTICI. LO SCOPO È QUELLO DI OFFRIRE A TUTTI I SOGGETTI CHE DEBBONO PRENDERE DECISIONI ECONOMICHE UN QUADRO INTEGRATO E COERENTE DI CONOSCENZE E DI ANALISI STATISTICO-QUANTITATIVE SUI FENOMENI ECONOMICI COLLETTIVI. OBIETTIVO GENERALE DEL CORSO È DI FORNIRE ALLO STUDENTE GLI STRUMENTI CONCETTUALI E ANALITICI PER COMPRENDERE E MISURARE I FENOMENI ECONOMICI COLLETTIVI. OBIETTIVI SPECIFICI POSSONO ESSERE CONSIDERATI I SEGUENTI: I) STUDIARE PROBLEMI E METODI PER LA MISURAZIONE DELLE OPERAZIONI POSTE IN ESSERE DAI SOGGETTI ECONOMICI COLLETTIVI; II) FORNIRE ALCUNI STRUMENTI ESSENZIALI PER LO STUDIO DELLA DINAMICA ECONOMICA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO; III) INTRODURRE ALL’ANALISI QUANTITATIVA DI ALCUNI RILEVANTI FENOMENI ECONOMICI ATTRAVERSO MODELLI AGGREGATI E DISAGGREGATI.
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DE CASTRIS MARUSCA
( programma)
PARTE PRIMA. IL SISTEMA EUROPEO DEI CONTI ECONOMICI (SEC). OPERATORI, OPERAZIONI E AGGREGATI ECONOMICI. CONTABILITÀ AGGREGATA (CONTI DELLE OPERAZIONI CORRENTI, CONTI DELL’ACCUMULAZIONE, CONTI PATRIMONIALI) E DISAGGREGATA (LA TAVOLA INPUT-OUTPUT COME SCHEMA DI RIFERIMENTO CONTABILE). LA RILEVAZIONE STATISTICA DEI FATTORI DELLA PRODUZIONE (CAPITALE E LAVORO). I NUMERI INDICI: METODI DI COSTRUZIONE E PROPRIETÀ, NI DELLA PRODUZIONE, DEI PREZZI, PER I CONFRONTI INTERNAZIONALI.
PARTE SECONDA. ANALISI TERRITORIALE DEI FENOMENI ECONOMICO-PRODUTTIVI: INDICI DI LOCALIZZAZIONE, CONCENTRAZIONE, SPECIALIZZAZIONE, SHIFT AND SHARE ANALYSIS. MISURE DELLA PRODUZIONE E DELLA PRODUTTIVITÀ. LA RELAZIONE FUNZIONALE TRA CONSUMO E REDDITO: PROBLEMI DI STIMA E DI SPECIFICAZIONE. DEFINIZIONI E MISURE DELLA POVERTÀ. IL MODELLO LEONTEVIANO DELLE INTERDIPENDENZE STRUTTURALI. ATTIVAZIONE DIRETTA E INDIRETTA.
( testi)
PARTE PRIMA. VINCENZO SIESTO, LA CONTABILITÀ NAZIONALE ITALIANA. IL SISTEMA DEI CONTI DEL 2000, IL MULINO, BOLOGNA, 2003: CAPITOLI I, II E IV; RENATO GUARINI E FRANCO TASSINARI, STATISTICA ECONOMICA, IL MULINO, BOLOGNA, 2000: CAP. 4, §§ 1 E 2; CAP. 1 §§1 E 2 (TRANNE § 2.5), 3, 4, 5.1, 5.2, 5.3 (ESCLUSO INDICE DI GEARY E KHAMIS).
DISPENSE INTEGRATIVE RELATIVE ALLA PARTE PRIMA:
SCHEMI E APPUNTI DI CONTABILITÀ NAZIONALE SECONDO IL NUOVO SISTEMA EUROPEO – SEC95, A CURA DI MAZZIOTTA C., DI PALMA F., DE CASTRIS M., 2006. “LA RILEVAZIONE DELLO STOCK DI CAPITALE” A CURA DI MAZZIOTTA C., MAGAZZINO C., 2005. “IL FATTORE LAVORO: CONCETTI, DEFINIZIONI E METODI”, A CURA DI DE CASTRIS M., 2007. “I COEFFICIENTI TECNICI NELLA TAVOLA INPUT-OUTPUT”, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007. ESERCIZI E SOLUZIONI RELATIVI ALLA PARTE PRIMA, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007 (FACOLTATIVO).
PARTE SECONDA. RENATO GUARINI E FRANCO TASSINARI, STATISTICA ECONOMICA, IL MULINO, BOLOGNA, 2000: CAP.7 §§ 1, 2, 3.1; 3.2; 3.3, 4.1 E 4.5, CAPITOLO 10, §§ 1, 2.1, 2.2, 2.3 ; CAP. 13 §§ 1, 2, 3.2; 3.3, 4.1 E 4.3; CAP. 12, § 6; CAP. 4, §§ 3. 1 E 3.2.
DISPENSA INTEGRATIVA (FACOLTATIVA): ESERCIZI E SOLUZIONI RELATIVI ALLA SECONDA PARTE, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007.
DISPENSA INTEGRATIVA: L’ANALISI DELLA POVERTÀ: CONCETTI, METODI E SCALE DI EQUIVALENZA, A CURA DI MAZZIOTTA C. E DE CASTRIS M., 2007.
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SECS-S/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101288 -
DERECHO IBERO-AMERICANO(DIRITTO IBERO-AMERICANO)
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MAZZAMUTO SALVATORE
( programma)
PARTE GENERAL
LAS FUENTES DEL DERECHO I.
1. FUENTES DEL DERECHO: CONCEPTO. JERARQUÍA. 2. LA LEY: CONCEPTO Y CARACTERES. 3. LA CONSTITUCIÓN. DERECHOS ECONÓMICOS EN LA CONSTITUCIÓN. 4. LEY ORGÁNICA; LEY ORDINARIA. 5. DECRETO LEGISLATIVO; DECRETO LEY. 6. TRATADOS INTERNACIONALES. 7. EL REGLAMENTO. 8. LEGISLACIÓN DE LAS COMUNIDADES AUTÓNOMAS. 9. DISPOSICIONES EMANADAS DE ÓRGANOS LEGISLATIVOS DE LAS COMUNIDADES EUROPEAS Y SU INCIDENCIA EN EL DERECHO ESPAÑOL. LAS FUENTES DEL DERECHO II.
1. LA COSTUMBRE. 2. LOS PRINCIPIOS GENERALES DEL DERECHO. 3. LA JURISPRUDENCIA.
LA PERSONA FÍSICA.
1. LA PERSONA Y LA PERSONALIDAD. 2. COMIENZO Y EXTINCIÓN DE LA PERSONALIDAD FÍSICA. 3. CAPACIDAD JURÍDICA Y DE OBRAR DE LA PERSONA FÍSICA. 4. EL ESTADO CIVIL. 5. LA EDAD. LA EMANCIPACIÓN. 6. LA PATRIA POTESTAD. LA TUTELA. LA CURATELA. EL DEFENSOR JUDICIAL. 7. LA INCAPACITACIÓN. LA PRODIGALIDAD. 8. EL MATRIMONIO: CONCEPTO, REQUISITOS Y EFECTOS. 9. EL DOMICILIO Y LA RESIDENCIA. 10. LA AUSENCIA Y LA DECLARACIÓN DE FALLECIMIENTO. 11. EL REGISTRO CIVIL.
LA PERSONA JURÍDICA I.
1. LA PERSONA JURÍDICA: CONCEPTO. 2. CLASES. 3. CAPACIDAD. 4. NACIONALIDAD. 5. DOMICILIO. 6. EXTINCIÓN. LA PERSONA JURÍDICA II.
1. LAS ASOCIACIONES. 2. LAS FUNDACIONES.
LA RELACIÓN JURÍDICA.
EL PATRIMONIO Y LAS COSAS.
OBLIGACIONES Y CONTRATOS
LA OBLIGACIÓN.
1. LA OBLIGACIÓN. 2. ELEMENTOS: SUJETO, OBJETO Y VÍNCULO. 3. FUENTES DE LAS OBLIGACIONES.
CLASIFICACIÓN DE LAS OBLIGACIONES.
1. OBLIGACIONES DE DAR, DE HACER Y DE NO HACER. 2. ESPECÍFICAS Y GENÉRICAS. 3. UNILATERALES Y RECÍPROCAS. 4. PURAS, CONDICIONALES Y A PLAZO. 5. ÚNICAS Y MÚLTIPLES. 6. ALTERNATIVAS Y FACULTATIVAS. 7. MANCOMUNADAS Y SOLIDARIAS. 8. DIVISIBLES E INDIVISIBLES. 9. OBLIGACIÓN PECUNIARIA.
INCUMPLIMIENTO DE LA OBLIGACIÓN.
1. INCUMPLIMIENTO NO IMPUTABLE: CASO FORTUITO Y FUERZA MAYOR. 2. INCUMPLIMIENTO IMPUTABLE: DOLO Y CULPA. 3. RETRASO EN EL CUMPLIMIENTO: LA MORA. 4. CONSECUENCIAS DEL INCUMPLIMIENTO: INDEMNIZACIÓN DE DAÑOS Y PERJUICIOS.
EXTINCIÓN DE LA OBLIGACIÓN.
1. EL PAGO. 2. FORMAS ESPECIALES DE PAGO: A) IMPUTACIÓN DE PAGOS; B) PAGO POR CESIÓN DE BIENES; C) CONSIGNACIÓN; D) DACIÓN EN PAGO; E) PAGO CON SUBROGACIÓN. 3. PÉRDIDA DE LA COSA DEBIDA. 4. CONDONACIÓN DE LA DEUDA. 5. CONFUSIÓN DE DERECHOS. 6. COMPENSACIÓN. 7. NOVACIÓN. 8. MUTUO ACUERDO.
PROTECCIÓN DE LAS OBLIGACIONES.
1. LA RESPONSABILIDAD PATRIMONIAL UNIVERSAL. 2. LA ACCIÓN SUBROGATORIA Y LA ACCIÓN PAULIANA. 3. LA CLÁUSULA PENAL. 4. EL DERECHO DE RETENCIÓN.
EL CONTRATO I.
1. CONCEPTO DE CONTRATO. SISTEMAS DE CONTRATACIÓN. 2. EL PRINCIPIO DE LA AUTONOMÍA DE LA VOLUNTAD. 3. GENERACIÓN, PERFECCIÓN Y CONSUMACIÓN DEL CONTRATO. 4. EFECTOS GENERALES DEL CONTRATO: OBLIGATORIEDAD, RELATIVIDAD E IRREVOCABILIDAD.
EL CONTRATO II.
1. ELEMENTOS DEL CONTRATO. 2. INCAPACIDADES Y PROHIBICIONES PARA CONTRATAR. 3. CLASIFICACIÓN DE LOS CONTRATOS. 4. INEFICACIA DE LOS CONTRATOS.
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IUS/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101315 -
INTERNATIONAL ARBITRATION(ARBITRATO INTERNAZIONALE)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC TO UNDERSTAND THE BASIC PRACTICAL AND HISTORICAL REASONS FOR THE DEVELOPMENT OF INTERNATIONAL ARBITRATION AS A MEANS OF DISPUTE RESOLUTION IN INTERNATIONAL TRADE. – TO DEVELOP A THOROUGH KNOWLEDGE OF THE MAIN INTERNATIONAL INSTRUMENTS FOR THE HARMONISATION OF INTERNATIONAL ARBITRATION WORLDWIDE. – TO UNDERSTAND THE IMPORTANCE OF THE “LEX ARBITRI” AND TO ACQUIRE A SATISFACTORY DEGREE OF FAMILIARITY WITH THE PROVISIONS OF SEVERAL DOMESTIC ARBITRATION STATUTES. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE DIFFERENT AVAILABLE TYPES OF ARBITRATION. – TO UNDERSTAND THE FUNDAMENTAL PRINCIPLES GOVERNING THE VALIDITY OF ARBITRATION AGREEMENTS. – TO IDENTIFY SCOPE AND LIMITS OF THE JURISDICTION OF ARBITRAL TRIBUNALS. – TO ACQUIRE THE ABILITY TO DRAFT DIFFERENT ARBITRATION CLAUSES IN THE PRESENCE OF DIFFERENT SCENARIOS. – TO ACQUIRE THE ABILITY TO ANALYSE PRE-DRAFTED ARBITRATION CLAUSES AND TO IDENTIFY POTENTIAL DIFFICULTIES. – TO BECOME ACQUAINTED WITH THE MAIN ISSUES RELATING TO THE CONDUCT OF ARBITRATION PROCEEDINGS IN DIFFERENT JURISDICTIONS AND UNDER THE ARBITRATION RULES OF DIFFERENT ARBITRAL INSTITUTIONS. – TO ACQUIRE THE PRACTICAL ABILITY TO PREPARE WRITTEN SUBMISSIONS AND TO DEVELOP SUFFICIENT SKILLS TO PERFORM BASIC ORAL ADVOCACY TASKS. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE MAIN ISSUES CONNECTED TO THE GATHERING OF EVIDENCE IN INTERNATIONAL ARBITRATION. – TO DEVELOP SUFFICIENT KNOWLEDGE ON RECOGNITION AND ENFORCEMENT OF ARBITRAL AWARDS. – TO BECOME FAMILIAR WITH THE MAIN PECULIARITIES OF FOREIGN INVESTMENT ARBITRATION.
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DI PIETRO DOMENICO
( programma)
PROGRAMMA INTRODUZIONE STORICA E FENOMENOLOGICA IL QUADRO LEGISLATIVO INTERNO E INTERNAZIONALE LE PRINCIPALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI I PROGETTI INTERNAZIONALI DI ARMONIZZAZIONE DELLA MATERIA (UNCITRAL MODEL LAW 1985). ANALISI COMPARATIVA DELLE PRINCIPALI LEGISLAZIONI INTERNE L'ACCORDO ARBITRALE, NATURA E PECULIARITÀ. IL PROCEDIMENTO ARBITRALE COMPOSIZIONE DEL TRIBUNALE ARBITRALE INDIPENDENZA E IMPARZIALITÀ DEGLI ARBITRI ASPETTI PROCESSUALI LA RACCOLTA DELLA PROVA TECNICHE FORENSI IL LODO ARBITRALE IMPUGNAZIONE DEL LODO RICONOSCIMENTO ED ESECUZIONE DEI LODI STRANIERI, LA CONVENZIONE DI NEW YORK DEL 1958 L'ARBITRATO DEGLI INVESTIMENTI
( testi)
BLACKABY N., PARTASIDES C. WITH REDFERN A., HUNTER M., REDFERN AND HUNTER ON INTERNATIONAL ARBITRATION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2009. FURTHER SELECTED TOPIC-SPECIFIC MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE BEFORE EACH LECTURE.
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IUS/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101316 -
DIRITTO SANITARIO
(obiettivi)
FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI MULTIDISCIPLINARI PER LA CONOSCENZA DEGLI ISTITUTI FONDAMENTALI DI DUE SETTORI CRUCIALI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
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FARES GUERINO MASSIMO OSCAR
( programma)
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DIRITTO SANITARIO. LE POLITICHE SANITARIE: LA CLASSIFICAZIONE DEI MODELLI. L’EVOLUZIONE STORICA DELLA LEGISLAZIONE SANITARIA. IL SISTEMA DELLE FONTI. L’INCIDENZA DEL DIRITTO EUROPEO. I PRINCIPI COSTITUZIONALI E LE DIMENSIONI DEL DIRITTO ALLA SALUTE. IL RIPARTO DI COMPETENZE FRA STATO E REGIONI. IL QUADRO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE: GLI STRUMENTI DI COORDINAMENTO FRA I LIVELLI DI GOVERNO. L’OFFERTA DI PRESTAZIONE SANITARIA: IL SETTORE PUBBLICO E IL SETTORE PRIVATO ACCREDITATO. IL FINANZIAMENTO DELLE PRESTAZIONI, LA REGIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E IL CONDIZIONAMENTO FINANZIARIO. L’ESPERIENZA DEI PIANI DI RIENTRO. LE PROSPETTIVE DEL FEDERALISMO. I MODELLI ORGANIZZATIVI. SANITÀ E POLITICA. LA DIRIGENZA MEDICA. LE PROFESSIONI SANITARIE. GLI APPALTI PUBBLICI NEL SETTORE SANITARIO. LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO. IL SISTEMA DEI CONTROLLI. I MODELLI REGIONALI. LA TUTELA DELLA SALUTE DELLO STRANIERO. PROFILI DI LEGISLAZIONE FARMACEUTICA.
( testi)
PER I FREQUENTANTI: 1) G. FARES, PROBLEMI ATTUALI DELL’ORDINAMENTO SANITARIO, EDITORIALE SCIENTIFICA ED., 2013; 2) G. CORSO – E. BALBONI (A CURA DI), LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO, GIAPPICHELLI ED., 2011. PER I NON FREQUENTANTI: 1) G. FARES, PROBLEMI ATTUALI DELL’ORDINAMENTO SANITARIO, EDITORIALE SCIENTIFICA ED., 2013; 2) G. CORSO – E. BALBONI (A CURA DI), LE RESPONSABILITÀ IN AMBITO SANITARIO, GIAPPICHELLI ED., 2011; 3) A. PIOGGIA, DIRITTO SANITARIO E DEI SERVIZI SOCIALI, GIAPPICHELLI ED., 2014; IN ALTERNATIVA, A. CATELANI, LA SANITÀ PUBBLICA, CEDAM ED., 2011.
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IUS/10
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101318 -
THE LEGAL PROTECTION OF CULTURAL HERITAGE(PROTEZIONE GIURIDICA DEL PATRIMONIO CULTURALE)
(obiettivi)
• FORNIRE GLI STUDENTI STRUMENTI NECESSARI PER SVILLUPARE LA COMPRENSIONE DEI PRINCIPI E DELLE FONTI GIURIDICHE INTERNAZIONALI PIÙ IMPORTANTI PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • APPROFONDIRE IL RAPPORTO TRA IL SISTEMA GIURIDICO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • ANALIZZARE L’INTERAZIONE TRA I CONCETTI DELLA CULTURA, DEL PATRIMONIO CULTURALE E DEL DIRITTO DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE; • APPROFONDIRE IL PROBLEMA DELL’ADATTAMENTO DEGLI ORDINAMENTI NAZIONALI ALLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE RELATIVE ALLA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE; • COMPRENDERE IL DIBATTITO TEORICO RELATIVO AL RAPPORTO TRA PERSONALITÀ, PROPRIETÀ, CULTURA E PATRIMONIO CULTURALE; • ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI INDENTIFICARE ALCUNI DEI PROBLEMI RILEVANTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE E COMPARATO; • SAPER ANALIZZARE IL RAPPORTO TRA IL DIBATTITO TEORICO E LE MODALITÀ DELLA TRASPOSIZIONE IN NORME GIURIDICHE A LIVELLO INTERNAZIONALE E NAZIONALE.
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MACMILLAN FIONA ELIZABETH
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LA NATURA CONTROVERSA DEL CONCETTO DI PATRIMONIO CULTURALE. VERRÀ POSTO L’ACCENTO SULLE FORME TANGIBILI E IMMATERIALI DEL PATRIMONIO CULTURALE, E SUL RAPPORTO TRA IL PATRIMONIO CULTURALE E LA PROPRIETÀ CULTURALE. LA VERIFICA DELLE DIVERSE FORME GIURIDICHE DI TUTELA DI PATRIMONIO CULTURALE PARTIRÀ DALLE NORME INTERNAZIONALI CON L’ANALISI DELLE CONVENZIONI DELL’UNESCO, TRA LE QUALE LA CONVENZIONE SUL PATRIMONIO MONDIALE, LA CONVENZIONE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE, E LA CONVENZIONE SULLA PROTEZIONE E LA PROMOZIONE DELLA DIVERSITÀ DELLE ESPRESSIONI CULTURALI. VERRANNO ANALIZZATI ALCUNI DEI PROBLEMI CHE SORGONO RIGUARDO ALL’ATTUAZIONE NAZIONALE DELLE CONVENZIONI DELL’UNESCO A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE. IL CORSO TRATTERÀ ANCHE DI ALTRE POSSIBILI STRATEGIE GIURIDICHE PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, IVI COMPRESI: LA REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE DEI BENI MOBILI CULTURALI; I TENTATIVI DI USARE I DIVERSI MODELLI GIURIDICI DI TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE PER PROTEGGERE LA COSIDETTA “CULTURA TRADIZIONALE” E LA “CONOSCENZA TRADIZIONALE”; E LE PROPOSTE PER I SISTEMI SUI GENERIS PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE.
( testi)
DURANTE IL CORSO SI FARÀ RIFERIMENTO A UNA SERIE DI TESTI, LA CUI CONSULTAZIONE VERRÀ INDICATA DI VOLTA IN VOLTA COME OBBLIGATORIA O FACOLTATIVA. SI CONSIDERANO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI LE PUBBLICAZIONI SEGUENTI:
J BLAKE, “ON DEFINING CULTURAL HERITAGE” (2000) 49 INTERNATIONAL AND COMPARATIVE LAW QUARTERLY 61-85 R J COOMBE, THE CULTURAL LIFE OF INTELLECTUAL PROPERTIES (DURHAM/LONDON: DUKE UNIVERSITY PRESS, 1998) M FRIGO, “CULTURAL PROPERTY V CULTURAL HERITAGE: A ‘BATTLE OF CONCEPTS’ IN INTERNATIONAL LAW?” (2004) 86(854) IRRC 367 F MACMILLAN, “THE UNESCO CONVENTION AS A NEW INCENTIVE TO PROTECT CULTURAL DIVERSITY” IN H SCHNEIDER AND P VAN DEN BOSSCHE (EDS), PROTECTION OF CULTURAL DIVERSITY FROM A EUROPEAN AND INTERNATIONAL PERSPECTIVE (MORTSEL: INTERSENTIA, 2008) F MACMILLAN, “HUMAN RIGHTS, CULTURAL PROPERTY AND INTELLECTUAL PROPERTY: THREE CONCEPTS IN SEARCH OF A RELATIONSHIP” IN C GRABER AND M NENOVA (EDS), INTELLECTUAL PROPERTY AND TRADITIONAL CULTURAL EXPRESSIONS IN A DIGITAL ENVIRONMENT (CHELTENHAM: EDWARD ELGAR, 2008) F MACMILLAN, “THE PROTECTION OF CULTURAL HERITAGE: COMMON HERITAGE OF HUMANKIND, NATIONAL CULTURAL ‘PATRIMONY’ OR PRIVATE PROPERTY?” (2013) 64(3) NORTHERN IRELAND LEGAL QUARTERLY M J RADIN, “PROPERTY AND PERSONHOOD” (1982) 34 STAN LR 957 I STAMATOUDI, CULTURAL PROPERTY AND RESTITUTION (CHELTENHAM: EDWARD ELGAR, 2011) A F VRDOLJAK, INTERNATIONAL LAW, MUSEUMS AND THE RETURN OF CULTURAL OBJECTS (CAMBRIDGE: CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2008) P K YU, “CULTURAL RELICS, INTELLECTUAL PROPERTY, AND INTANGIBLE HERITAGE” (2008) 81 TEMPLE LAW REVIEW 433-506
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IUS/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201422 -
DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI PER POTER COMPRENDERE ED APPREZZARE, IN PRIMO LUOGO, I PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA; IN SECONDO LUOGO, LE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL’ECONOMIA; INFINE IL RUOLO DELL’EUROPA E LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. SOTTO IL PRIMO PROFILO, GLI STUDENTI AFFRONTERANNO LE EVOLUZIONI STORICHE DELL'AFFERMAZIONE DI UN DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA; I PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE; IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE; I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. SOTTO IL SECONDO PROFILO, COSTITUIRANNO OGGETTO DI STUDIO LE NAZIONI UNITE (CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE); L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO; IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, LA BANCA MONDIALE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. INFINE, SOTTO IL TERZO PROFILO, SI ESAMINERANNO GLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
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BASSAN FABIO
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LO STUDIO DEI PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA, OSSIA DEI PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE. IN PRIMO LUOGO SI FORNIRANNO AGLI STUDENTI NOZIONI BASE SULL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE: IL DIRITTO INTERNAZIONALE COME ORDINAMENTO DELLA COMUNITÀ DEGLI STATI; L’EVOLUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI INTERNAZIONALI DALLA PACE DI WESTFALIA ALL’“ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE” E IL SUO IMPATTO SULLA ORGANIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI; LA PRODUZIONE NORMATIVA E LE FUNZIONI DI GARANZIA DEL DIRITTO NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE. IN PARTICOLARE, SI ANALIZZERANNO IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE, I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, I PRINCIPI E LE TECNICHE GIURIDICHE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO. IN SEGUITO, LE LEZIONI SI FOCALIZZERANNO SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL'ECONOMIA, ANALIZZANDO LE NAZIONI UNITE E LA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO SOCIALE, LE ORGANIZZAZIONI E GLI STRUMENTI GIURIDICI INTERNAZIONALI PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA DEGLI STATI. COSTITUIRANNO OGGETTO DI APPROFONDITA ANALISI L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO, IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, IL GRUPPO DELLA BANCA MONDIALE, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. PARTICOLARE RIGUARDO, INFINE, SARÀ PRESTATO AGLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
( testi)
OLTRE AL MATERIALE FORNITO A LEZIONE, OGGETTO DI STUDIO È IL TESTO: ELENA SCISO, APPUNTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA, GIAPPICHELLI, 2007.
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LATINO AGOSTINA
( programma)
OGGETTO DEL CORSO SARÀ LO STUDIO DEI PRINCIPI ISPIRATORI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DELL'ECONOMIA, OSSIA DEI PRINCIPI DI CARATTERE SOSTANZIALE A FONDAMENTO DELLA COOPERAZIONE FRA STATI IN MATERIA ECONOMICA E COMMERCIALE. IN PRIMO LUOGO SI FORNIRANNO AGLI STUDENTI NOZIONI BASE SULL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE: IL DIRITTO INTERNAZIONALE COME ORDINAMENTO DELLA COMUNITÀ DEGLI STATI; L’EVOLUZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI INTERNAZIONALI DALLA PACE DI WESTFALIA ALL’“ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE” E IL SUO IMPATTO SULLA ORGANIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI; LA PRODUZIONE NORMATIVA E LE FUNZIONI DI GARANZIA DEL DIRITTO NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE. IN PARTICOLARE, SI ANALIZZERANNO IL C.D. NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE, I PRINCIPI E LE REGOLE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, I PRINCIPI E LE TECNICHE GIURIDICHE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO. IN SEGUITO, LE LEZIONI SI FOCALIZZERANNO SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER LA GESTIONE DELL'ECONOMIA, ANALIZZANDO LE NAZIONI UNITE E LA PROMOZIONE DEL PROGRESSO ECONOMICO SOCIALE, LE ORGANIZZAZIONI E GLI STRUMENTI GIURIDICI INTERNAZIONALI PER LA COOPERAZIONE ECONOMICA DEGLI STATI. COSTITUIRANNO OGGETTO DI APPROFONDITA ANALISI L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO, IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, IL GRUPPO DELLA BANCA MONDIALE, LA BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI. PARTICOLARE RIGUARDO, INFINE, SARÀ PRESTATO AGLI ASPETTI GIURIDICI E DELLA PRASSI DEI RAPPORTI FRA L'UNIONE EUROPEA E I PAESI DELL'AREA MEDITERRANEA, LE POLITICHE DI ASSOCIAZIONE, GLI ACCORDI COMMERCIALI E LO SVILUPPO DELLA POLITICA DI COOPERAZIONE; LA NORMATIVA INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE; LA GLOBALIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E L'ESIGENZA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
( testi)
OLTRE AL MATERIALE FORNITO A LEZIONE, OGGETTO DI STUDIO È IL TESTO: ELENA SCISO, APPUNTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA, GIAPPICHELLI, 2007.
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IUS/13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201450 -
PRINCIPI CONTABILI E INFORMATIVA FINANZIARIA
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SECS-P/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201462 -
EUROPEAN COMPETITION LAW (DIRITTO DELL'UE PER L'IMPRESA)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO COMPLESSIVO DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA NELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO E NEI RAPPORTI CON L'ORDINAMENTO INTERNO. LA METODOLOGIA SEGUITA SI FONDA SUL CRITERIO DEDUTTIVO; SI PARTE DUNQUE DALLA CASISTICA COMUNITARIA PER RICOSTRUIRE I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA. LE LEZIONI IN AULA PREVEDONO UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLO STUDENTE, IN ALCUNI CASI CHIAMATO A SVOLGERE APPROFONDIMENTI IN APPOSITI GRUPPI DI LAVORO.
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BASSAN FABIO
( programma)
1. INTRODUCTION TO COMPETITION LAW: THE FUNCTION OF COMPETITION LAW, SOURCES OF COMPETITION LAW, EUROPEAN LAW INFLUENCES, THE INSTITUTIONS FOR ENFORCEMENT. 2. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 81 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION: UNDERTAKINGS; AGREEMENTS, DECISIONS AND CONCERTED PRACTICES, THE OBJECT OR EFFECT OF PREVENTING, RESTRICTING OR DISTORTING COMPETITION, AGREEMENTS FAILINGS OUTSIDE ARTICLE81, EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DE MINIMIS DOCTRINE. ARTICLE 81: INDIVIDUAL AND BLOCK EXEMPTIONS. 3. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 82 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION; UNDERTAKINGS; EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DOMINANT POSITION-RELEVANT PRODUCT MARKET, GEOGRAPHICAL MARKET, TEMPORAL MARKET; ABUSE. 4. ENFORCEMENT OF ARTICLE 81 AND 82. 5. EUROPEAN COMPETITION LAW AND PUBLIC ENTERPRISES 6. HORIZONTAL AND VERTICAL RESTRAINTS, OLIGOPOLY AND PRICE DISCRIMINATION: EXAMPLES OF ANTI-COMPETITIVE PRACTICES. 7. INTELLECTUAL PROPERTY: HORIZONTAL AND VERTICAL AGREEMENTS, ANTI-MONOPOLY CONTROL, UK AND EC LAW. 8. CONTROL OF MERGERS: UK AND EC LAW. 9. EUROPEAN COMPETITION LAW AND STATE MEMBERS COMPETITION LAW
( testi)
STUDENTS CAN CHOOSE ONE OF THE FOLLOWING BOOKS:
JONES, A. AND SUFRIN,B. (2007) 3RD ED. EC COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS. KORAH,V. (2007), AN INTRODUCTORY GUIDE TO EC COMPETITION LAW AND PRACTICE, HART PUBLISHING. RODGER, B & MACCULLOCH, A (2008) COMPETITION LAW AND POLICY, CAVENDISH PUB LTD WISH, R (2008), 6TH ED. COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS.
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IUS/14
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201485 -
DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO DI DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI TRATTA LE TEMATICHE RIGUARDANTI GLI INTERMEDIARI FINANZIARI, I MERCATI, GLI EMITTENTI ED IL COMPLESSIVO ASSETTO DELLA VIGILANZA, ANCHE ATTRAVERSO L’ANALISI E LO STUDIO DI DOCUMENTI COME PROVVEDIMENTI E COMUNICAZIONI CONSOB NONCHÉ STATUTI E RELAZIONI SOCIETARIE.
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VALENSISE PAOLO
( programma)
INQUADRAMENTO GENERALE DEL DIRITTO DEI MERCATI FINANZIARI; L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA, GLI STRUMENTI FINANZIARI E LA VIGILANZA; L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E LA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO; I MERCATI; GLI EMITTENTI; LE DISFUNZIONI, LE CRISI E L’APPARATO SANZIONATORIO AMMINISTRATIVO E PENALE.
( testi)
- R. COSTI, IL MERCATO MOBILIARE, GIAPPICHELLI, TORINO, ULTIMA EDIZIONE. - DOCUMENTAZIONE, ANCHE SOCIETARIA, CHE SARÀ INDICATA ALL’AVVIO DEL CORSO NONCHÉ DIFFUSA ATTRAVERSO LA PAGINA WEB (REGOLAMENTI E COMUNICAZIONI DELLA CONSOB; DELIBERAZIONI CONSOB; DECISIONI GIUDIZIALI; CODICE DI AUTODISCIPLINA BORSA ITALIANA SPA; STATUTI SOCIETARI; RELAZIONI, ETC.) E’ INOLTRE CONSIGLIATO LO STUDIO DELLA MATERIA CON L’AUSILIO DI UN CODICE CIVILE AGGIORNATO, COMPLETO DI LEGGI COLLEGATE.
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7
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IUS/05
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201486 -
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI FINANZIARI, OSSERVANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI: STRUMENTI, MERCATI E INTERMEDIARI FINANZIARI. ESSO RAPPRESENTA IL PRIMO PASSO DI APPRENDIMENTO DI TAGLIO ECONOMICO-AZIENDALE SU TALI TEMATICHE. DURANTE IL CORSO VERRÀ POSTO L’ACCENTO SU CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RECENTI CRISI FINANZIARIE. I CONTENUTI ESSENZIALI SONO I SEGUENTI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI 6. I MERCATI FINANZIARI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO 15. LA CONCORRENZA E LA TUTELA DEL CONSUMATORE DI SERVIZI FINANZIARI
Canale: AL
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PREVIATI DANIELE ANGELO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
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FIORDELISI FRANCO
( programma)
SI RIPORTANO IN SINTESI GLI ARGOMENTI TRATTATI: 1. IL SISTEMA FINANZIARIO E IL SISTEMA REALE 2. I SALDI FINANZIARI NEL SISTEMA ECONOMICO 3. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO 4. L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: TEORIE E RISCHI TIPICI • CONOSCERE I DIVERSI APPROCCI TEORICI A SUPPORTO DELL’ESISTENZA E DELL’OPERATIVITÀ DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI • COMPRENDERE IL SISTEMA DEI RISCHI CHE CARATTERIZZA L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA • INDIVIDUARE LA DEFINIZIONE, MODALITÀ DI QUANTIFICAZIONE, GESTIONE E CONTENIMENTO DI CIASCUNA CLASSE DI RISCHIO 5. GLI STRUMENTI FINANZIARI • RICONOSCERE E CLASSIFICARE PER CATEGORIE DI APPARTENENZA I DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI • DISTINGUERE IL GRADO DI LIQUIDITÀ DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE TECNICHE E ALLA POSSIBILITÀ DI NEGOZIAZIONE • CALCOLARE COSTI E RENDIMENTO DI CIASCUN STRUMENTO FINANZIARIO • PERCEPIRE I RISCHI CONNESSI ALL’UTILIZZO DEI DIFFERENTI STRUMENTI FINANZIARI. 6. I MERCATI FINANZIARI • DEFINIRE STRUTTURA E FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO • CLASSIFICARE E ANALIZZARE LE DIVERSE FORME ORGANIZZATIVE DEI MERCATI E LE FASI DI FUNZIONAMENTO • CONOSCERE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO ITALIANO • CONOSCERE I PRINCIPALI SEGMENTI DEL MERCATO AZIONARIO ITALIANO • LEGGERE E VALUTARE LE INFORMAZIONI FORNITE DAI QUOTIDIANI SPECIALIZZATI 7. L’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • DEFINIRE LE SPECIFICITÀ DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA E I BISOGNI DA ESSA SODDISFATTI • IDENTIFICARE LE FORME GESTIONALI FONDAMENTALI DI QUESTO TIPO DI INTERMEDIAZIONE E RIFLETTERE SULLA SUA EVOLUZIONE • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE DI ALCUNI STRUMENTI DI RACCOLTA E IMPIEGO TIPICI DELLA BANCA • DESCRIVERE E FAR COMPRENDERE LA NATURA, LA DOMANDA E L’OFFERTA DI LEASING, FACTORING E CREDITO AL CONSUMO • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • TRACCIARE I PROFILI FONDAMENTALI DELLA VIGILANZA SPECIFICA SULL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA • FORNIRE ALCUNI ELEMENTI DI BASE DEL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA LORO GESTIONE 8. L’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE • RICONOSCERE E DISTINGUERE I SERVIZI CHE GLI INTERMEDIARI POSSONO PRESTARE A SUPPORTO DEI FABBISOGNI DI INVESTIMENTO • COMPRENDERE LE REGOLE CHE DISCIPLINANO LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO • INDIVIDUARE FATTORI PRODUTTIVI E FONTI DI REDDITO PER CHI EROGA CIASCUN SERVIZIO • SAPER INDICARE GLI INTERMEDIARI ABILITATI E DESCRIVERNE LA GAMMA D’OFFERTA • RICONOSCERE IL PROFILO PATRIMONIALE E REDDITUALE DI CIASCUN INTERMEDIARIO 9. L’INTERMEDIAZIONE ASSICURATIVA E I FONDI PENSIONE • COMPRENDERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • INDIVIDUARE I PRINCIPALI ELEMENTI DEFINITORI DELLE POLIZZE VITA E DELLE POLIZZE DANNI • RICONOSCERE LE FONTI DI REDDITO PER LE IMPRESE ASSICURATIVE • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA • COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE • CONOSCERE LE CARATTERISTICHE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA • INDIVIDUARE I PRINCIPI DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI FONDI PENSIONE 10. LA STRATEGIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA 11. LA REGOLAMENTAZIONE NEL SISTEMA FINANZIARIO: POLITICHE DI CONTROLLO E AUTORITÀ • CAPIRE LE RAGIONI CHE GIUSTIFICANO L’ESISTENZA DI CONTROLLI PUBBLICI SUL SISTEMA FINANZIARIO • COMPRENDERE GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA VIGILANZA 12. LA POLITICA MONETARIA ED IL CONTROLLO DEL CREDITO 13. I SISTEMI DI PAGAMENTO 14. LE INNOVAZIONI REGOLAMENTARI E LA VIGILANZA DEL SISTEMA FINANZIARIO • DESCRIVERE I LIMITI DI BASILEA 1 E LA NUOVA CORNICE DELL’ADEGUATEZZA PATRIMONIALE IN BASILEA 2 • CONOSCERE GLI STRUMENTI PRUDENZIALI
( testi)
L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
ESERCITAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI E OPERAZIONI FINANZIARIE (SOLO PER I FREQUENTANTI)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 6 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-10)
PER GLI STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO DM 509, PER 9 CREDITI È NECESSARIO PREPARARE: L. NADOTTI, C. PORZIO, D. PREVIATI, ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI, MCGRAW-HILL ITALIA, 2010 (CAPITOLI 1-15)
IT’S POSSIBLE TO HAVE SOME COURSE MATERIAL IN ENGLISH.
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SECS-P/11
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201491 -
ECONOMIA MONETARIA
(obiettivi)
L CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DI UNA ECONOMIA MONETARIA E GLI ATTUALI ASSETTI OPERATIVI DELLA POLITICA MONETARIA. IN PARTICOLARE IL CORSO SI PROPONE DI SPIEGARE COSA È LA MONETA, PERCHÉ SI DESIDERA DETENERE ATTIVITÀ LIQUIDE, E SE E COME IN BASE ALLE PRINCIPALI TEORIE MACROECONOMICHE CIÒ CHE SI VERIFICA NEI MERCATI FINANZIARI E LE DECISIONI DI POLITICA MONETARIA ABBIANO EFFETTI SU PREZZI ED OCCUPAZIONE NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO. E’ PREREQUISITO DEL CORSO LA CONOSCENZA DELLE NOZIONI FONDAMENTALI DI MICROECONOMIA E DI MACROECONOMIA, IN PARTICOLARE DEI MODELLI STATICI IS-LM E AD-AS.
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LEVRERO ENRICO SERGIO
( programma)
1. MONETA, ISTITUZIONI MONETARIE E MERCATI FINANZIARI 2. LA DOMANDA DI MONETA 3. L’OFFERTA DI MONETA E DI ATTIVITÀ FINANZIARIE E L’EQUILIBRIO DEL SETTORE MONETARIO E FINANZIARIO 4. STRUTTURA DEI TASSI DI INTERESSE ED EFFICIENZA DEI MERCATI FINANZIARI 5. MONETA, PREZZI E PRODUZIONE 6. I MECCANISMI DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA ED IL DIBATTITO SUGLI STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA 7. REGOLE E DISCREZIONALITÀ 8. L’INFLAZIONE: CAUSE E COSTI
( testi)
I MATERIALI PER IL CORSO SARANNO COMUNICATI IN FORMA DEFINITIVA DAL DOCENTE ALL’INIZIO DEL CORSO. I TEMI TRATTATI POTRANNO COMUNQUE STUDIARSI SUI TESTI INDICATI NEL PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO. IL TESTO DI RIFERIMENTO DEL CORSO SARÀ M. ARCELLI, L’ECONOMIA MONETARIA E LA POLITICA MONETARIA DELL’UNIONE EUROPEA, CEDAM, 2000, INTEGRATO CON PAGINE TRATTE PRINCIPALMENTE DA F.C. BAGLIANO E C. MAROTTA, ECONOMIA MONETARIA, IL MULINO, 1999; G. CICCARONE E C. GNESUTTA, L’ECONOMIA E LA POLITICA MONETARIA, CAROCCI, 2005; E G.B. PITTALUGA, ECONOMIA MONETARIA, HOEPLI, 2003. POTRANNO ANCHE ESSERE FORNITI DURANTE IL CORSO MATERIALI TRATTI DA VARIE EDIZIONI DEL BOLLETTINO MENSILE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, DIRETTAMENTE CONSULTABILI NEL SITO DELLA BCE.
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7
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SECS-P/01
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201494 -
MATEMATICA FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI IMPOSTARE I FONDAMENTI LOGICI DELLA VALUTAZIONE FINANZIARIA, DI FORNIRE LE NOZIONI DI BASE PER LA FORMALIZZAZIONE DEI MERCATI E PER LA MISURAZIONE DEL VALORE E DEL RISCHIO DEI CONTRATTI FINANZIARI, DI INTRODURRE ALLA VALUTAZIONE DEI CONTRATTI ASSICURATIVI TRADIZIONALI.
Canale: AL
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
Canale: MZ
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1. CONCETTI PRELIMINARI Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi.
2. FONDAMENTI DELLA VALUTAZIONE DI CONTRATTI FINANZIARI 2.1 LA VALUTAZIONE IN CONDIZIONI DI CERTEZZA Leggi finanziarie in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. 2.2 LE OPERAZIONI FINANZIARIE NEL MERCATO. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. Interest Rate Swap. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. L’evoluzione della struttura per scadenza. Introduzione alle opzioni finanziarie. La logica delle opzioni su titoli azionari. Elementi di base sui contratti tradizionali dell’assicurazione sulla vita.
( testi)
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. I. Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni. Il Mulino, 2005
Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi Manuale di finanza. Vol. III. Modelli stocastici e contratti derivati. Il Mulino, 2005 (paragrafi 3.1 e 3.2)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002 (paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.6.f, 6.6.i, 7.1, 7.2)
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SECS-S/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801919 -
STORIA DEGLI ORDINAMENTI AMMINISTRATIVI E GIUDIZIARI
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI ANALIZZARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE DALLE SUE ORIGINI ATTRAVERSO L'ANALISI DIRETTA DI FONTI MEDIEVALI E MODERNE E DI SVILUPPARE NELLO STUDENTE LA CAPACITÀ DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI TEMI A SCELTA TRA QUELLI CONCORDATI CON IL DOCENTE.
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DI PAOLO SILVIA
( programma)
IL CORSO PROPONE DI INDAGARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE NON DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE, BENSÌ DAI SECOLI DEL BASSO MEDIOEVO, QUANDO I GIURISTI HANNO PROPOSTO LE PRIME CONCETTUALIZZAZIONI DI FORME DI ADMINISTRATIO ECCLESIASTICA E LAICA. ATTRAVERSO L’ANALISI DIRETTA DELLE FONTI STORICHE, GLI STUDENTI SEGUIRANNO IL PERCORSO STORICO-GIURIDICO DURANTE IL QUALE L’ADMINISTRATIO SI È PROGRESSIVAMENTE SEPARATA DALLA IURISDICTIO MEDIEVALE E IL POTERE AMMINISTRATIVO HA OTTENUTO AUTONOMIA GIURIDICA E SCIENTIFICA DAL POTERE GIUDIZIARIO, FINO ALLA NASCITA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO IN ETÀ MODERNA.
NEL CORSO DELLE LEZIONI GLI STUDENTI APPROFONDIRANNO TEMI A SCELTA, DI VOLTA IN VOLTA CONCORDATI CON IL DOCENTE, E LI ESPORRANNO IN AULA NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI SETTIMANALI. SOSTERRANNO INOLTRE DELLE PROVE SCRITTE SUI TEMI TRATTATI A LEZIONE.
MANUALE CONSIGLIATO AI NON FREQUENTANTI È L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001 (O DIVERSA EDIZIONE).
( testi)
L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001.
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7
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IUS/19
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101384 -
STORIA DELLA GIUSTIZIA MEDIEVALE E MODERNA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI SPECIALIZZARE GLI STUDENTI GIÀ FORNITI DI CONOSCENZA DI BASE DI STORIA GIURIDICA MEDIEVALE E MODERNA NELLA PROBLEMATICA SPECIFICA DEGLI ORDINAMENTI GIUDIZIARI E DELLE PROCEDURE DI GIUSTIZIA NEL PERIODO INDICATO.
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CHIANTINI MONICA
( programma)
PROGRAMMA DEL CORSO IL CORSO SI PROPONE DI INTRODURRE AI PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA SIA SOTTO L'ASPETTO TEORICO, SIA SOTTO QUELLO PRATICO, DELLA SUA AMMINISTRAZIONE CONCRETA FINO ALLE RIFORME DI FINE SETTECENTO, PREMESSE DEI SISTEMI GIUDIZIARI CONTEMPORANEI. DATO L'ARCO CRONOLOGICO AMPLISSIMO, CI SI CONCENTRERÀ SUI PRINCIPALI MODELLI GIUDIZIARI E SU CASI SPECIFICI, DISTINGUENDO I DIVERSI ITINERARI DELLA GIUSTIZIA CIVILE E PENALE, IN PARTICOLARE PER LA STORIA ITALIANA, MA CON RICHIAMI ALLE ALTRE ESPERIENZE EUROPEE.
( testi)
ASCHERI M., TRIBUNALI, GIURISTI E ISTITUZIONI DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ MODERNA, BOLOGNA, IL MULINO, 1996 ESCLUSO IL CAP. IV.
ASCHERI M., PROFILO SUI TRIBUNALI DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ MODERNA, DISPENSE REPERIBILI PRESSO LE COPISTERIE PROSPICIENTI LA FACOLTÀ.
CHIANTINI M., ILLUMINISMO PENALISTICO. UN BREVE PROFILO, DISPENSE REPERIBILI PRESSO LE COPISTERIE PROSPICIENTI LA FACOLTÀ.
VALLERANI M., LA GIUSTIZIA PUBBLICA MEDIEVALE, BOLOGNA, IL MULINO, 2005, CAPP. I E II.
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7
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IUS/19
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101385 -
EUROPEAN UNION TRANSPORT LAW (DIRITTO DEI TRASPORTI DELL’UNIONE EUROPEA)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING STUDENT IN AN EXTREMELY IMPORTANT AREA OF EU LAW WITH SIGNIFICANT INFLUENCES ON A THRIVING ECONOMIC ACTIVITY, ENHANCING THEIR ABILITY TO UNDERSTAND THE GENERAL SYSTEM OF THE EUROPEAN UNION LAW AND ITS IMPLICATION ON NATIONAL SYSTEMS.
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ZENO ZENCOVICH VINCENZO
( programma)
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING THE EU POLICIES IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR INTERSECTIONS WITH MANY OTHER RELEVANT ASPECTS: COMPETITION, ENVIRONMENTAL PROTECTION, CONSUMER RIGHTS, EXTERNAL RELATIONS. IN PARTICULAR THE COURSE WILL FOCUS ON TWO OF THE MEANS OF TRANSPORT WHICH HAVE UNDERGONE – AND ARE STILL UNDERGOING – A CONSIDERABLE DEVELOPMENT IN EU LAW: AIR TRANSPORT AND RAIL TRANSPORT. AS TO THE FIRST THE COURSE WILL EXAMINE A) FROM MONOPOLY IN EUROPEAN AIR TRAFFIC TO LIBERALIZATION B) SAFETY IN THE AIR AND ON GROUND C) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF AIR TRANSPORT D) AIRPORTS AND THEIR MANAGEMENT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES: - MERGERS - STATE AID - RESERVATION SYSTEMS F) THE EU SYSTEM AND THE INTERNATIONAL REGULATION OF AIR TRANSPORT G) PENDING ISSUES IN THE EU/USA RELATIONSHIP AS TO RAIL TRANSPORT THE COURSE WILL EXAMINE A) THE (VERY) SLOW PROCESS OF LIBERALIZATION IN RAIL TRANSPORT B) INTEROPERABILITY AND SAFETY C) EUROPEAN TRANSPORT NETWORKS D) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF RAIL TRANSPORT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES - OWNERSHIP OF TRACKS AND STATIONS - STATE AID IN GENERAL THE COURSE WILL TAKE INTO ACCOUNT THE GROWING EXPANSION OF CONSUMER/USER RIGHTS IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR CONNECTION WITH THE TOURISM SECTOR (PACKAGE TOURS, CRUISES, ETC).
( testi)
SLIDES AND MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE IN CLASS.
A SELECTION OF READINGS FROM VARIOUS SOURCES WILL BE USED, INCLUDING,
A. JONES – B. SUFRIN, EU COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2011, “REFUSAL TO SUPPLY AND THE ‘ESSENTIAL FACILITIES’ CONCEPT”, PAGES 486-495;
FOR AIR TRANSPORT: B.F. HAVEL, BEYOND OPEN SKIES. A NEW REGIME FOR INTERNATIONAL AVIATION, KLUWER LAW INTERNATIONAL, 2009, CH. 5, PAGES 381-516;
FOR RAIL TRANSPORT: M. NEGENMAN, M. JASPERS, R. WEZENBEEK, J. STRAGIER, TRANSPORT, IN J. FAULL – A. NIKPAY, THE EC LAW OF COMPETITION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2007, CH. 14, “INLAND TRANSPORT” AND “RAILWAY INFRASTRUCTURE”, PAGES 1622 –1643, 1646-1648.
PLUS SELECTED CASES AS LISTED IN THE SCHEDULE OF LESSONS.
SUPPORTING / RECOMMENDED COURSE READING MATERIALS: D. GERADIN, TWENTY YEARS OF LIBERALIZATION OF NETWORK INDUSTRIES IN THE EUROPEAN UNION: WHERE DO WE GO NOW?, NOVEMBER 2006, AVAILABLE ON-LINE AT HTTP://SSRN.COM/ABSTRACT=946796
C.H. BOVIS, STATE AID AND EUROPEAN UNION TRANSPORT: A REFLECTION ON LAW, POLICY AND PRACTICE, (2005) 39:4 JOURNAL OF WORLD TRADE 587
OTHER SELECTED READINGS WILL BE RECOMMENDED DURING THE COURSE.
THE SUMMARY OF THE RELEVANT CASE LAW AND LEGISLATION ARE AVAILABLE ON-LINE IN THE RESERVED AREA OF THE DEPARTMENT WEBSITE.
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COLANGELO MARGHERITA
( programma)
THE COURSE AIMS AT INTRODUCING THE EU POLICIES IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR INTERSECTIONS WITH MANY OTHER RELEVANT ASPECTS: COMPETITION, ENVIRONMENTAL PROTECTION, CONSUMER RIGHTS, EXTERNAL RELATIONS. IN PARTICULAR THE COURSE WILL FOCUS ON TWO OF THE MEANS OF TRANSPORT WHICH HAVE UNDERGONE – AND ARE STILL UNDERGOING – A CONSIDERABLE DEVELOPMENT IN EU LAW: AIR TRANSPORT AND RAIL TRANSPORT. AS TO THE FIRST THE COURSE WILL EXAMINE A) FROM MONOPOLY IN EUROPEAN AIR TRAFFIC TO LIBERALIZATION B) SAFETY IN THE AIR AND ON GROUND C) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF AIR TRANSPORT D) AIRPORTS AND THEIR MANAGEMENT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES: - MERGERS - STATE AID - RESERVATION SYSTEMS F) THE EU SYSTEM AND THE INTERNATIONAL REGULATION OF AIR TRANSPORT G) PENDING ISSUES IN THE EU/USA RELATIONSHIP AS TO RAIL TRANSPORT THE COURSE WILL EXAMINE A) THE (VERY) SLOW PROCESS OF LIBERALIZATION IN RAIL TRANSPORT B) INTEROPERABILITY AND SAFETY C) EUROPEAN TRANSPORT NETWORKS D) EUROPEAN AGENCIES IN THE FIELD OF RAIL TRANSPORT E) THE MAIN COMPETITION ISSUES - OWNERSHIP OF TRACKS AND STATIONS - STATE AID IN GENERAL THE COURSE WILL TAKE INTO ACCOUNT THE GROWING EXPANSION OF CONSUMER/USER RIGHTS IN THE FIELD OF TRANSPORT AND THEIR CONNECTION WITH THE TOURISM SECTOR (PACKAGE TOURS, CRUISES, ETC).
( testi)
SLIDES AND MATERIALS WILL BE MADE AVAILABLE IN CLASS.
A SELECTION OF READINGS FROM VARIOUS SOURCES WILL BE USED, INCLUDING,
A. JONES – B. SUFRIN, EU COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2011, “REFUSAL TO SUPPLY AND THE ‘ESSENTIAL FACILITIES’ CONCEPT”, PAGES 486-495;
FOR AIR TRANSPORT: B.F. HAVEL, BEYOND OPEN SKIES. A NEW REGIME FOR INTERNATIONAL AVIATION, KLUWER LAW INTERNATIONAL, 2009, CH. 5, PAGES 381-516;
FOR RAIL TRANSPORT: M. NEGENMAN, M. JASPERS, R. WEZENBEEK, J. STRAGIER, TRANSPORT, IN J. FAULL – A. NIKPAY, THE EC LAW OF COMPETITION, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2007, CH. 14, “INLAND TRANSPORT” AND “RAILWAY INFRASTRUCTURE”, PAGES 1622 –1643, 1646-1648.
PLUS SELECTED CASES AS LISTED IN THE SCHEDULE OF LESSONS.
SUPPORTING / RECOMMENDED COURSE READING MATERIALS: D. GERADIN, TWENTY YEARS OF LIBERALIZATION OF NETWORK INDUSTRIES IN THE EUROPEAN UNION: WHERE DO WE GO NOW?, NOVEMBER 2006, AVAILABLE ON-LINE AT HTTP://SSRN.COM/ABSTRACT=946796
C.H. BOVIS, STATE AID AND EUROPEAN UNION TRANSPORT: A REFLECTION ON LAW, POLICY AND PRACTICE, (2005) 39:4 JOURNAL OF WORLD TRADE 587
OTHER SELECTED READINGS WILL BE RECOMMENDED DURING THE COURSE.
THE SUMMARY OF THE RELEVANT CASE LAW AND LEGISLATION ARE AVAILABLE ON-LINE IN THE RESERVED AREA OF THE DEPARTMENT WEBSITE.
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7
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IUS/02
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101418 -
CLINICA DEL DIRITTO DELL'IMMIGRAZIONE E DELLA CITTADINANZA
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI UNA FORMAZIONE CHE CONIUGHI L'APPROCCIO TEORICO CON QUELLO PRATICO, SECONDO UNA METODOLOGIA CHE, NELL'ESPERIENZA CONSOLIDATA DELLE CLINICHE LEGALI DELLE LAW SCHOOL STATUNITENSI, VIENE INDICATA COME LEARNING BY DOING, MA CHE GIÀ NELLA METÀ DEGLI ANNI '30 IL GIURISTA CARNELUTTI INDICAVA COME IL "SAPER FARE": UN COMPLEMENTO INDISPENSABILE AL SAPERE DEL GIURISTA.
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RIGO ENRICA
( programma)
La Clinica del diritto dell'immigrazione e della cittadinanza è un corso opzionale a frequenza obbligatoria strutturato in tre moduli: a) modulo di clinica legale, che prevede 24 ore di lezioni seminariali (3 Cfu); b) modulo teorico-critico sulle teorie dei diritti e della cittadinanza, che prevede 24 ore di lezione (3Cfu); c) tirocinio pratico presso lo Sportello di orientamento ai diritti, che prevede almeno 8 ore di presenza obbligatoria per l'ammissione alla prova finale (1Cfu).
( testi)
TESTI E MATERIALI PER APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI DEL CORSO VERRANNO INDICATI PRIMA DELL'INIZIO DELLE LEZIONI E DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO.
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7
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IUS/20
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101420 -
HUMAN RIGHTS(DIRITTI UMANI)
(obiettivi)
N.B. IL CORSO FA PARTE DEL PROGRAMMA "STUDYING LAW AT ROMA 3" DOVE LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA. PER QUESTO MOTIVO GLI STUDENTI CHE VOGLIONO FREQUENTARE IL CORSO DEVONO EFFETTUARE LA PRE-ISCRIZIONE HTTP://WWW.GIUR.UNIROMA3.IT/STUDYING_LAW/PROGRAMS/APPLICATION%20FORM%20FOR%20STUDY%20LAW%20AT%20ROMA%20TRE%20COURSES%20AND%20SEMINARS%20RS_PERPETUA.DOC
OBBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI COMPETENZE NEI SEGUENTI AMBITI: - ACQUISIRE FAMILIARITÀ CON LO SVILUPPO STORICO E I DIVERSI APPROCCI TEORICI AI DIRITTI UMANI - ACQUISIRE GLI STRUMENTI NECESSARI A INTERPRETARE IL DIBATTITO TEORICO E LE CRITICHE AI DIRITTI UMANI - ACQUISIRE CONOSCENZA DEI SISTEMI DI PROTEZIONE GLOBALI E REGIONALI - AVERE LA CAPACITÀ DI CONDURRE ANALISI E SU SPECIFICHE TEMATICHE IN RELAZIONE AI DIRITTI UMANI
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SOSSAI MIRKO
( programma)
IL CORSO E LE PROVE DI VALUTAZIONE SI TENGONO ESCLUSIVAMENTE IN LINGUA INGLESE. IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN'INTRODUZIONE ALLE PRINCIPALI QUESTIONI TEORICHE E GIURIDICHE SORTE IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO DEI DIRITTI UMANI. NELLA PRIMA PARTE IL CORSO FORNIRÀ AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI INTERDISCIPLINARI NECESSARI A INTERPRETARE I PRINCIPALI NODI DEL DIBATTITO SUL FONDAMENTO DEI DIRITTI UMANI E SULLA LORO CRITICA, AD AFFRONTARE LO STUDIO DEI MECCANISMI INTERNAZIONALI DI PROTEZIONE E LE MISURE ADOTTATE A LIVELLO NAZIONALE IN RELAZIONE ALL'IMPLEMENTAZIONE DEI DIRITTI UMANI. GLI ARGOMENTI TRATTATI INCLUDONO LO SVILUPPO STORICO DELLE IDEE CHE HANNO PORTATO ALLA MODERNA CONCETTUALIZZAZIONE DEI DIRITTI UMANI, I DIRITTI UMANI NELLA PROSPETTIVA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, I SISTEMI DI PROTEZIONE A CARATTERE UNIVERSALE E REGIONALE, LE TIPOLOGIE DI OBBLIGHI A CUI È SOTTOPOSTO LO STATO, GLI AMBITI DEI DIRITTI UMANI. NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO, LE LEZIONI SARANNO ORGANIZZATE TEMATICAMENTE, E VERRANNO PRESENTATI AGLI STUDENTI ALCUNI DEI PRINCIPALI TEMI SU CUI SI È CONCENTRATO IL DIBATTITO CONTEMPORANEO SUI DIRITTI UMANI. CIÒ CONSENTIRÀ AGLI STUDENTI DI VERIFICARE L'APPLICAZIONE DELLE TEORIE ATTRAVERSO LO STUDIO DI CASI PRATICI.
( testi)
UNA SERIE DI LETTURE E TESTI VERRANNO INDICATI E DISTRIBUITI DURANTE IL CORSO
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7
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IUS/20
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101445 -
CLINICA LEGALE IN DIRITTO DEI MINORI
(obiettivi)
FINALITÀ: LA “CLINICA LEGALE IN DIRITTO DEI MINORI” SI PONE L’OBIETTIVO DI: 1) OFFRIRE AGLI STUDENTI UNA QUALIFICATA FORMAZIONE GIURIDICA SULLA NORMATIVA IN MATERIA DI DIRITTI DEI MINORI, ADOTTANDO UN APPROCCIO INNOVATIVO ORIENTATO ALLA PRATICA; 2) PROMUOVERE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA CIRCA I PROBLEMI CHE I MINORI IN SITUAZIONI DI DISAGIO INCONTRANO NELL''ACCESSO ALLA GIUSTIZIA E ALLE GARANZIE DEI DIRITTI; 3) COSTRUIRE UNA RETE DI COLLABORAZIONE TRA LA COMUNITÀ ACCADEMICA (STUDENTI E PROFESSORI), GLI AVVOCATI SPECIALIZZATI IN MATERIA DI DIRITTI DEI MINORI E LE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE ATTIVE NELL''AMBITO DELLA TUTELA MINORILE; 4) SVILUPPARE STRATEGIE PROCESSUALI INTESE A METTERE IN RILIEVO E SUPERARE LE MAGGIORI CARENZE DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE NONCHÉ LA SUA DIFFORMITÀ RISPETTO AGLI STANDARD INTERNAZIONALI.
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BATTELLI ETTORE
( programma)
Argomenti che saranno trattati nel corso: 1. I diritti del minori nelle dichiarazioni internazionali e nell’Unione Europea – 2. La tutela del minore tra amministrazione e giurisdizione – 3. La tutela del minore: riparto di competenze tra autorità centrale ed enti locali – 4. La tutela amministrativa del minore: (in Italia) servizio sociale di base, comunità di accoglienza e consultori familiari. – 5. Minore e processo – 6. Minore e diritto all’ascolto – 7. Minore e tutela delle situazioni di rischio – 8. La tutela dei minori disabili – 9. La tutela dei minori con madre detenuta – 10. La tutela dei minori nomadi – 11. La tutela del minore straniero – 12. Minori e protezione umanitaria – 13. Minori non accompagnati – 14. Minori e diniego status di rifugiato – 15. Minori e modifica permesso di soggiorno – 16. Il diritto del minore ad uno status familiare: il diritto a crescere nella propria famiglia – 17. Le relazioni familiari del minore – 18. La responsabilità dei genitori – 19. L''affidamento dei minori con difficoltà familiari – 20. Il diritto ad una famiglia sostituiva (l’adozione) – 21. Il diritto del minore a costruire una sua famiglia – 22. I diritti del minore nella vita sociale (i diritti di cittadinanza) – 23. Minori e violenza – 24. Il diritto del minore alla salute – 25. Il diritto del minore all’istruzione
( testi)
ETTORE BATTELLI - LUCA BICOCCHI (A CURA DI) UNA GIUSTIZIA A MISURA DI MINORE: IL RUOLO DELLE LAW CLINIC - ARACNE, ROMA - 2013
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7
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IUS/01
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101446 -
GIUSTIZIA SOCIALE E MERCATO
(obiettivi)
L'OBIETTIVO PRINCIPALE DEL CORSO È QUELLO DI RIFLETTERE SU ALCUNE DELLE PRINCIPALI POTENZIALITÀ E SU ALCUNI DEI PRINCIPALI LIMITI DEL MERCATO DAL PUNTO DI VISTA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE. L'ASSUNTO È CHE TROPPO SPESSO LE POSIZIONI ESPRESSE, SIANO ESSE DI LODE O DI DEPRECAZIONE DEI MERCATI, SI BASINO SU PREGIUDIZI IDEOLOGICI. UNA RIFLESSIONE PIÙ PONDERATA APPARE ESSENZIALE.
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GRANAGLIA ELENA
( programma)
IL CORSO È DIVISO IN TRE PARTI.
PARTE 1. BREVE DEFINIZIONE DI COSA INTENDERE PER MERCATO; PRESENTAZIONE DELLE POSIZIONI PIÙ DIFFUSE IN AMBITO ECONOMICO IN MATERIA DI DIFESA DEI MERCATI; PRESENTAZIONE DELLE PRINCIPALI VALUTAZIONI DEI MERCATI OFFERTE NELLA TEORIA POLITICA CONTEMPORANEA; CENNI AL RAPPORTO FRA GIUSTIZIA SOCIALE E EFFICIENZA.
PARTE 2. FOCUS/APPROFONDIMENTO SULLE DISUGUAGLIANZE ODIERNE DI MERCATO: COME MISURARE LA DISUGUAGLIANZA? COME MISURARE LA POVERTÀ? ALCUNI DATI SULL'ANDAMENTO ODIERNO DELLA DISUGUAGLIANZA E DELLA POVERTÀ NEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALI AVANZATI. VALUTAZIONE DI TALI DISUGUAGLIANZE SULLA BASE DELLE DIVERSE POSIZIONI ESAMINATE NELLA PRIMA PARTE.
PARTE 3. DISCUSSIONE DI CASI DA PARTE DEGLI STUDENTI, SULLA BASE DELLE NOZIONI PRESENTATE NELLE PRIME DUE PARTI. I CASI SARANNO SCELTI SULLA BASE DEGLI INTERESSI DEGLI STUDENTI. IN VIA ESEMPLIFICATIVA, ESSI POTREBBERO RIGUARDARE - INTERVENTI DI RIDUZIONE DEGLI ALTI REDDITI (VINCOLI NELLA GESTIONE DEI BONUS E DELLE STOCK OPTION PER I MANAGER, DEFINIZIONE DI DISTANZE MASSIME FRA LE RETRIBUZIONI PIÙ ELEVATE E LE RETRIBUZIONI MEDIANE; IMPOSTA DI SUCCESSIONE, TOBIN TAX.. - SCHEMI DIVERSI DI PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA (PER E NEI MERCATI) - SCHEMI DIVERSI DI ESTENSIONE DELLA LOGICA DI MERCATO ALL'INTERNO DEL SETTORE PUBBLICO (NEW PUBLIC MANAGEMENT, QUASI MERCATI...) - REDDITO DI CITTADINANZA VS. SCHEMI DIVERSI DI REDDITI MINIMI - RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA... - DEREGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI DEL LAVORO
( testi)
OLTRE AL MATERIALE DIDATTICO CHE SARÀ RESO DISPONIBILE IN CLASSE IL PROGRAMMA INCLUDE - I CAPITOLI 7 E 8 DI GRANAGLIA, MODELLI DI POLITICA SOCIALE, IL MULINO. - I CAPITOLI 2 E 3 DI FRANZINI, GRANAGLIA, RAITANO DOBBIAMO PREOCCUPARCI DEI RICCHI (DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE PER IL MULINO) - IL PARAGRAFO 4 DEL CAPITOLO VII DI BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE, IL MULINO.
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7
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SECS-P/03
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101447 -
ECONOMIA POLITICA DELLA PREVIDENZA
(obiettivi)
Il corso si concentra sulla offerta di servizi di assicurazione sulla vecchiaia da parte del settore pubblico. In particolare, vengono prima presentate le ragioni economiche che giustificano la previdenza sociale, poi vengono analizzate le diverse varianti che un sistema previdenziale può assumere e le loro conseguenze sul benessere collettivo, infine si ricostruiscono le politiche pensionistiche nazionali.
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GINEBRI SERGIO
( programma)
Il corso è suddiviso in due parti. Nella prima, di carattere introduttivo, si ripercorre la storia della previdenza sociale e si offre una breve rassegna delle teorie politiche, sociologiche ed economiche che analizzano la nascita e lo sviluppo della previdenza sociale. Successivamente, si presentano i caratteri principali di un sistema di previdenza sociale nelle sue differenti varianti e poi si analizzano le caratteristiche del sistema italiano e le modalità della sua trasformazione nell’arco di venti anni.
La seconda parte ha un approccio più analitico e tematico. Vengono presentati i modelli economici che hanno analizzato alcune delle questioni più rilevanti riguardanti i sistemi di previdenza sociale. In particolare, vengono affrontati i seguenti temi: sistema pensionistico e decisioni individuali di pensionamento, previdenza sociale e distribuzione del rischio macroeconomico tra le generazioni, rendimento del risparmio previdenziale nei sistemi pensionistici a ripartizione, analisi economica degli equilibri politici che sostengono la previdenza sociale.
( testi)
B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA. SECONDA EDIZIONE; MILANO: MCGRAW HILL; 2013. CAPITOLI 9, 10, 20. NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE; OXFORD: OXFORD UNIVERSITY PRESS; 2012. CAPITOLI 3, 4, 7. PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE. SESTA EDIZIONE; BOLOGNA: IL MULINO; 2012. CAPITOLI 1 E 8.
Altro materiale verrà indicato nel corso delle lezioni.
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7
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SECS-P/01
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101448 -
DIRITTO ED ECONOMIA DELLA PREVIDENZA
(obiettivi)
È UN CORSO INNOVATIVO CHE SI PROPONE DI APPROFONDIRE LA MATERIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE SIA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO.
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GAMBACCIANI MARCO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI. NELLA PRIMA, DI CARATTERE INTRODUTTIVO, SI RIPERCORRE LA STORIA DELLA PREVIDENZA SOCIALE E SI OFFRE UNA BREVE RASSEGNA DELLE TEORIE POLITICHE, SOCIOLOGICHE ED ECONOMICHE CHE ANALIZZANO LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA SOCIALE. SUCCESSIVAMENTE, SI PRESENTANO I CARATTERI PRINCIPALI DI UN SISTEMA DI PREVIDENZA SOCIALE NELLE SUE DIFFERENTI VARIANTI E POI SI ANALIZZANO LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ITALIANO E LE MODALITÀ DELLA SUA TRASFORMAZIONE NELL’ARCO DI VENTI ANNI.
NELLA SECONDA PARTE, SI RICOSTRUISCE IL SISTEMA GIURIDICO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, ANALIZZANDO IN PARTICOLARE L''EVOLUZIONE E LE RIFORME DEL NOSTRO SISTEMA PENSIONISTICO, NONCHÉ I RAPPORTI TRA PREVIDENZA PUBBLICA E PREVIDENZA PRIVATA, SOPRATTUTTO CON RIGUARDO ALLO SVILUPPO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO (TESTI DI RIFERIMENTO)
PER LA PARTE ECONOMICA (curata dal prof. S. Ginebri): - B. DOUGLAS BERNHEIM, MICHAEL D. WHINSTON, MICROECONOMIA, SECONDA EDIZIONE, MILANO, MCGRAW HILL, 2013 (SOLO CAPITOLI 9,10 E 20); - NICHOLAS BARR, ECONOMICS OF THE WELFARE STATE, OXFORD, OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2012 (SOLO CAPITOLI 3,4 E 7); - PAOLO BOSI (A CURA DI), CORSO DI SCIENZA DELLE FINANZE, SESTA EDIZIONE, BOLOGNA, IL MULINO, 2012 (SOLO CAPITOLI 1 E 8).
PER LA PARTE GIURIDICA: - MATTIA PERSIANI, DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, PADOVA, CEDAM, 2014 (SOLO CAPITOLI 1, 2, 3, 4, 6 E 10) o, in alternativa, ROBERTO PESSI, LEZIONI DI DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE, PADOVA, CEDAM, 2014 (SOLO CAPITOLI 1, 7, 8, 9, 12 E 13).
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7
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IUS/07
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20101449 -
LABORATORIO STORICO DEGLI ORDINAMENTI AMMINISTRATIVI
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI ANALIZZARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE DALLE SUE ORIGINI ATTRAVERSO L'ANALISI DIRETTA DI FONTI MEDIEVALI E MODERNE E DI SVILUPPARE NELLO STUDENTE LA CAPACITÀ DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO DI TEMI A SCELTA TRA QUELLI CONCORDATI CON IL DOCENTE.
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DI PAOLO SILVIA
( programma)
IL CORSO PROPONE DI INDAGARE LA DIMENSIONE STORICA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO A PARTIRE NON DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE, BENSÌ DAI SECOLI DEL BASSO MEDIOEVO, QUANDO I GIURISTI HANNO PROPOSTO LE PRIME CONCETTUALIZZAZIONI DI FORME DI ADMINISTRATIO ECCLESIASTICA E LAICA. ATTRAVERSO L’ANALISI DIRETTA DI FONTI STORICHE, GLI STUDENTI SEGUIRANNO IL PERCORSO STORICO-GIURIDICO DURANTE IL QUALE L’ADMINISTRATIO SI È PROGRESSIVAMENTE SEPARATA DALLA IURISDICTIO MEDIEVALE E IL POTERE AMMINISTRATIVO HA OTTENUTO AUTONOMIA GIURIDICA E SCIENTIFICA DAL POTERE GIUDIZIARIO, FINO ALLA NASCITA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO IN ETÀ MODERNA.
NEL CORSO DELLE LEZIONI GLI STUDENTI APPROFONDIRANNO TEMI A SCELTA, DI VOLTA IN VOLTA CONCORDATI CON IL DOCENTE, E LI ESPORRANNO IN AULA NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI SETTIMANALI. SOSTERRANNO INOLTRE DELLE PROVE SCRITTE SUI TEMI TRATTATI A LEZIONE.
( testi)
MANUALE A SCELTA PER I NON FREQUENTANTI:
L. MANNORI – B. SORDI, STORIA DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO, LATERZA 2001 (O DIVERSA EDIZIONE).
K. WEIDENFELD, HISTOIRE DU DROIT ADMINISTRATIF DU XIVE À NOS JOURS, ECONOMICA 2010.
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7
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IUS/19
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56
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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