Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801616 -
GEOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE FONDAMENTALI RELATIVE A: ROCCE E TERRENI; DELLA MORFOGENESI SUPERFICIALE (TRACCE), DEI PRINCIPALI SISTEMI D'INDAGINE GEOLOGICA E GEOFISICA E DELLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA. IL CORSO INTENDE FORNIRE ANCHE LE NOZIONI DI BASE PER LA LETTURA DELLE CARTE GEOLOGICHE, QUALE STRUMENTO UTILIZZATO PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELLE OPERE CIVILI.
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MAZZA ROBERTO
( programma)
INTRODUZIONE ALLA GEOLOGIA: L'UNICITÀ DEL PIANETA TERRA; ASPETTI DELLA GEOLOGIA; LA CROSTA DELLA TERRA - I PROCESSI CHE INTERESSANO LA SUPERFICIE (IL MODELLAMENTO DEL RILIEVO TERRESTRE; IL PROCESSO SEDIMENTARIO; LE ROCCE SEDIMENTARIE); IL CORPO DELLA TERRA - IL PROCESSO INTERNO (L'INTERNO DELLA TERRA; I FENOMENI SISMICI; I FENOMENI VULCANICI; LE ROCCE IGNEE; LE ROCCE METAMORFICHE; CICLO LITOGENETICO; TETTONICA DELLE PLACCHE); DEFORMAZIONI DELLA CROSTA TERRESTRE (LE SUCCESSIONI LITOLOGICHE; LE DEFORMAZIONI DELLE ROCCE; LA GEOMETRIA DEI CORPI GEOLOGICI). IL "MESTIERE" DEL GEOLOGO: IL RILEVAMENTO GEOLOGICO (RICERCHE PRELIMINARI; MATERIALI E METODI; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE GEOLOGICHE; LETTURA E INTERPRETAZIONE DELLE CARTE TEMATICHE); IL RILEVAMENTO GEOLOGICO-TECNICO (PRINCIPALI CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DI TERRE E ROCCE; L'ESPLORAZIONE GEOLOGICA DEL SOTTOSUOLO); INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL LAZIO. GEOLOGIA APPLICATA: DISSESTI DI VERSANTE; RISORSE GEOLOGICHE RINNOVABILI (ACQUE SOTTERRANEE); RISORSE GEOLOGICHE NON RINNOVABILI (ATTIVITÀ ESTRATTIVA); STUDIO DEL CONTESTO GEOLOGICO LEGATO A PROBLEMI DI PIANIFICAZIONE (IL RISCHIO GEOLOGICO) (PRIMO INTERVENTO SUL TERRITORIO; RIQUALIFICAZIONE (GEOLOGIA URBANA E DEL COSTRUITO))
( testi)
LAURA SCESI, MONICA PAPINI, PAOLA GATTINONI - GEOLOGIA APPLICATA. IL RILEVAMENTO GEOLOGICO. VOLUME 1, II EDIZIONE - CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO
FRANK PRESS, RAYMOND SIEVER, JOHN GROTZINGER, THOMAS H. JORDAN - CAPIRE LA TERRA - ZANICHELLI, BOLOGNA
MATERIALE FORNITO DAL DOCENTE
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6
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GEO/05
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801621 -
INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE LE NOZIONI GENERALI, IN RAPPORTO ANCHE ALLA LEGISLAZIONE NAZIONALE E REGIONALE, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI (RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO) E SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI.
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BARUCHELLO GIAN MARIO
( programma)
Nozioni di ecologia applicata – Cicli naturali: acqua, carbonio, azoto – Normativa per la tutela dell’ambiente: la normativa sulle emissioni liquide, solide e aeriformi – I servizi di igiene urbana – La raccolta e il trasporto dei Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e pericolosi – La bonifica dei siti inquinati – Inquinamento atmosferico e acustico: principali problematiche – Criteri di dimensionamento e di progettazione degli impianti per il trattamento dei Rifiuti Urbani e Speciali: le discariche– Gli impianti di trattamento e valorizzazione dei RS – Gli impianti di termovalorizzazione – Caratteristiche operative degli impianti di trattamento delle emissioni atmosferiche – Modelli previsionali delle emissioni atmosferiche.
( testi)
DISPENSE DEL PROFESSORE
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6
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ICAR/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801631 -
MECCANICA COMPUTAZIONALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE UN’INTRODUZIONE AI METODI VARIAZIONALI APPROSSIMATI E AI METODI ALLE DIFFERENZE FINITE APPLICATI A PROBLEMI DI INTERESSE TECNICO. TALI METODOLOGIE SARANNO OGGETTO DI ESERCITAZIONI NUMERICHE AL CALCOLATORE, VOLTE ALLA RISOLUZIONE DI MODELLI MATEMATICI CHE INTERESSANO L’INGEGNERIA CIVILE SIA IN AMBITO IDRAULICO CHE STRUTTURALE.
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SCIORTINO GIAMPIERO
( programma)
CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI DEL PRIMO ORDINE: SISTEMI ELLITTICI, PARABOLICI, IPERBOLICI. CLASSIFICAZIONE DELLE EQUAZIONI DEL SECONDO ORDINE. FORMULAZIONE VARIAZIONALE DI PROBLEMI ELLITTICI. TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE: METODO DI GALERKIN, METODO DI RITZ-RAYLEIGH NEI PROBLEMI AGLI AUTOVALORI. METODI DI DISCRETIZZAZIONE NUMERICA ALLE DIFFERENZE FINITE: CONSISTENZA , STABILITÀ, CONVERGENZA. ESEMPI APPLICATIVI CON IMPLEMENTAZIONE DEI RELATIVI PROGRAMMI: DEFORMAZIONI E AUTOVIBRAZIONI DI TRAVI, PIASTRE E MEMBRANE, SVOTAMENTO A POTENZIALE DI SERBATOI, FREQUENZE DI RISONANZA DI SISTEMI LIQUIDI ALL'INTERNO DI SERBATOI, ESEMPI DI RISOLUZIONE NUMERICA DI PROBLEMI ELLITTICI, IPERBOLICI (EQUAZIONI DI SHALLOW WATER) E PARABOLICI.
( testi)
DISPENSE ED ESERCITAZIONI A CURA DEL DOCENTE, SCARICABILI DAL SITO HTTP://HOST.UNIROMA3.IT/DOCENTI/SCIORTINO/ PER AVERE ACCESSO ALLA PASSWORD CONTATTARE IL DOCENTE.
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6
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MAT/07
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801669 -
SICUREZZA DEL LAVORO E DIFESA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE.OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO.OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
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ALFARO DEGAN GUIDO
( programma)
IL DECRETO LEGISLATIVO DEL GOVERNO 81.08 E IL BS OHSAS 18001:07. PERCHÉ MOLTE ORGANIZZAZIONI STANNO ATTUANDO UN SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA (SGSSL) COME PARTE DELLA LORO STRATEGIA DI GESTIONE DEL RISCHIO PER AFFRONTARE MODIFICHE DELLA LEGISLAZIONE E PROTEGGERE LA LORO FORZA LAVORO. IL DVR ITALIANO (DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI) E L'ART. 30. IL SGSSL COME STRUMENTO DI PROMOZIONE DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. LA CONFORMITÀ LEGISLATIVA (D. LGS. GOV. 81.01), IL MIGLIORAMENTO CONTINUO E I SISTEMI DI GESTIONE. OHSAS 18001:07 E LINEE GUIDA UNI INAIL. STUDIO COMPARATIVO DELLE DUE VALUTAZIONE E CONFRONTI CON ALTRI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA. LA OHSAS 18001:07 COMPATIBILITÀ CON LA ISO 9001 E ISO 14001. IL SISTEMA PLAN – DO – CHECK – ACT. LA RUOTA DI DEMING. IL MIGLIORAMENTO CONTINUO COME STRUMENTO GESTIONALE PER LE ORGANIZZAZIONI. LA PIANIFICAZIONE PER L'IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E IL CONTROLLO DEI PROCESSI. OHSAS 18001:07 GESTIONE DEL PROGRAMMA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE. STRUTTURA E RESPONSABILITÀ. FORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA. LA CONSULTAZIONE E LA COMUNICAZIONE. CONTROLLO OPERATIVO. PREPARAZIONE ALLE EMERGENZE E RISPOSTA. PERFORMANCE DI MISURAZIONE, MONITORAGGIO E MIGLIORAMENTO. OHSAS 18001:07 CONCLUSIONI. SGSSL QUALE STRUMENTO EFFICACE PER RIDURRE I RISCHI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA NELL'AMBIENTE DI LAVORO PER I DIPENDENTI, I CLIENTI E IL PUBBLICO IN GENERALE. DATI E STUDI DI CASI. APPLICAZIONI
( testi)
D.LGS. 81/08. BS OHSAS 18001. DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE.
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ING-IND/28
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801979 -
GEOMATICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE, METODOLOGICHE E OPERATIVE, NECESSARIE SIA ALLA RAPPRESENTAZIONE CHE ALLA LETTURA CARTOGRAFICA DEL TERRITORIO. CONOSCENZE DELLE TECNICHE DI RILIEVO TOPOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI INGEGNERIE CIVILE E DELLE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI.
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FIANI MARGHERITA
( programma)
INTRODUZIONE: PRINCIPI DEL RILIEVO. DEFINIZIONI. UNITÀ DI MISURA. PRECISIONE E ACCURATEZZA NEL RILIEVO. GEODESIA: FORMA DELLA TERRA. IMPOSTAZIONE CLASSICA DEL RILIEVO. CAMPO GRAVITAZIONALE TERRESTRE. SUPERFICI EQUIPOTENZIALI. GEOIDE. DEFINIZIONE DI QUOTA. ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. ONDULAZIONI DEL GEOIDE. SISTEMI DI COORDINATE: NATURALI, GEOCENTRICHE, ELLISSOIDICHE. GEOMETRIA DELL'ELLISSOIDE DI ROTAZIONE. SEZIONI NORMALI E NORMALI PRINCIPALI. GEODETICHE. RAGGI DI CURVATURA DELLE SEZIONI NORMALI. SUPERFICI DI RIFERIMENTO APPROSSIMATE PER I RILIEVI LOCALI: SFERA E PIANO TANGENTE. RETI GEODETICHE E DATUM. DATUM ORIZZONTALI E VERTICALI. DATUM UTILIZZATI IN ITALIA. COORDINATE GEODETICHE, ASTRONOMICHE, CARTESIANE GEOCENTRICHE, CARTESIANE LOCALI. TRASFORMAZIONI TRA SISTEMI DI COORDINATE E TRA DATUM. TEOREMI DELLA GEODESIA OPERATIVA. TEORIA DEGLI ERRORI E TRATTAMENTO STATISTICO DELLE OSSERVAZIONI: TIPI DI ERRORI DI MISURA: GROSSOLANI, SISTEMATICI E CASUALI. DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ, DISTRIBUZIONE NORMALE. STIMA DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DI UNA DISTRIBUZIONE. INTERVALLI DI CONFIDENZA. VARIABILE STANDARDIZZATA. VARIABILI CASUALI BIDIMENSIONALI CONTINUE. COVARIANZA E COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE. PROPAGAZIONE DELLA VARIANZA-COVARIANZA. APPLICAZIONI AI PROBLEMI DI RILIEVO. PRINCIPIO DEI MINIMI QUADRATI. COMPENSAZIONE DELLE OSSERVAZIONI CON IL METODO DELLE OSSERVAZIONI INDIRETTE. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE: GENERALITÀ SUL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. MODULI DI DEFORMAZIONE. APPROCCIO ANALITICO ALLA RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA. CLASSIFICAZIONE DELLE RAPPRESENTAZIONI. RAPPRESENTAZIONI CONFORMI. RAPPRESENTAZIONE CONFORME DI GAUSS E SUO USO GEODETICO. COORDINATE CONTRATTE ED ESPRESSIONI DEI MODULI. CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA. LETTURA DELLE COORDINATE SU UNA SEZIONE DELLA CARTA D’ITALIA ALLA SCALA DI 1:25000. SISTEMA CARTOGRAFICO UTM-UPS. RILIEVO: RETI GEODETICHE NAZIONALI: RETE TRIGONOMETRICA DI I, II, III E IV ORDINE, RETE ALTIMETRICA DI LIVELLAZIONE, RETE IGM95. RETI DI INQUADRAMENTO, RAFFITTIMENTO, APPOGGIO E DETTAGLIO. RILIEVO PLANIMETRICO, RIDUZIONE DELLE MISURE ALLA SUPERFICIE DI RIFERIMENTO. SCHEMI ELEMENTARI DI RILIEVO: INTERSEZIONI (IN AVANTI, LATERALE, ALL’INDIETRO), POLARI (IRRADIAMENTO), RAMI DI POLIGONALE, POLIGONALI CHIUSE. RILIEVO DI DETTAGLIO. RILIEVO ALTIMETRICO: TIPI DI QUOTE E SUPERFICI DI RIFERIMENTO. LIVELLAZIONE TRIGONOMETRICA (RECIPROCA E DA UN ESTREMO): SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. LIVELLAZIONE GEOMETRICA: SCHEMA, STRUMENTAZIONE NECESSARIA, PRECISIONI RAGGIUNGIBILI. RILIEVO GPS: SESSIONI E BASI INDIPENDENTI, CALCOLO DELLE BASI. TRASFORMAZIONE NEL SISTEMA NAZIONALE. PROGETTAZIONE, MATERIALIZZAZIONE, RILIEVO E COMPENSAZIONE DI RETI PLANIMETRICHE, ALTIMETRICHE E GPS. STRUMENTI E METODI OPERATIVI DI IMPIEGO: MISURA DI ANGOLI. TEODOLITI. PARTI COSTITUTIVE DEL TEODOLITE: CANNOCCHIALE COLLIMATORE, CERCHI GRADUATI, APPARATI DI LETTURA, LIVELLE, SISTEMI PENDOLARI. MESSA IN STAZIONE DEL TEODOLITE. METODI DI LETTURA DI ANGOLI AZIMUTALI. REGOLA DI BESSEL. LETTURA DI ANGOLI ZENITALI, ZENIT STRUMENTALE. TEODOLITI ELETTRONICI. MISURA DI DISTANZE. GEODIMETRI: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO, EQUAZIONE FONDAMENTALE, PRECISIONI STRUMENTALI. STAZIONI TOTALI. MISURA DI DISLIVELLI. LIVELLI. PARTI COSTITUTIVE DEL LIVELLO: CANNOCCHIALE, LIVELLE, VITI DI ELEVAZIONE. STADIE INVAR. LIVELLAZIONE DAL MEZZO, PRECISIONE DI UNA BATTUTA E DI UNA LINEA. GPS: PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA. SEGMENTI FUNZIONALI. STRUTTURA DEL SEGNALE. ERRORI SISTEMATICI DEL SISTEMA. RICEVITORI. WGS84. OSSERVABILE DI PSEUDO-RANGE E DI FASE. MODERNIZZAZIONE DEL GPS. ALTRI SISTEMI GNSS.
( testi)
DISPENSE DEL CORSO FORNITE DAL DOCENTE TESTI DI CONSULTAZIONE: FOLLONI G. PRINCIPI DI TOPOGRAFIA – PATRON, 1982 G. BEZOARI, C. MONTI, A. SELVINI. TOPOGRAFIA GENERALE. UTET, MILANO, 2002
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6
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ICAR/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802039 -
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE ULTERIORI NOZIONI A COMPLEMENTO DI QUANTO GIÀ APPRESO NEGLI INSEGNAMENTI PRECEDENTI. VIENE POSTO L’ACCENTO SU ALCUNE TIPOLOGIE STRUTTURALI CHE PER LORO NATURA RICHIEDONO UNA ADEGUATA SPECIALIZZAZIONE: STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO E STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CALCESTRUZZO. LO STUDENTE APPRENDERÀ LE NOZIONI TEORICHE E GLI STRUMENTI ANALITICO-NUMERICI PER IL PROGETTO E LA VERIFICA DI QUESTO TIPO DI STRUTTURE, CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE E AGLI EUROCODICI. INFINE VERRANNO INTRODOTTI I METODI DI CALCOLO DI ZONE DI DISCONTINUITÀ.
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PAOLACCI FABRIZIO
( programma)
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO: LA TECNOLOGIA E I TIPI DI PRECOMPRESSIONE, I MATERIALI, LE FASI COSTRUTTIVE IL CALCOLO DELLE TENSIONI IN FASE ELASTICA DI UNA TRAVE IN C.A.P, IL CALCOLO A ROTTURA DI UNA TRAVE IN C.A.P., IL PREDIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI IN C.A.P, IL PROGETTO DI SEZIONI CON PRECOMPRESSIONE TOTALE E LIMITATA, IL TRACCIATO DEI CAVI, IL CAVO RISULTANTE, IL FUSO DI GUYON, IL SISTEMA EQUIVALENTE ALLA PRECOMPRESSIONE, IL CALCOLO DELLE REAZIONI IPERSTATICHE DOVUTE ALLA PRECOMPRESSIONE, LA DETERMINAZIONE DELLA LINEA DELLE PRESSIONI, IL TEOREMA DI GUYON E IL CAVO CONCORDANTE, ANCORAGGIO E DIFFUSIONE DEGLI SFORZI DI PRECOMPRESSIONE, DETTAGLI COSTRUTTIVI. STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS: LE TRAVI: TECNOLOGIA, OPERE TIPICHE, STATICA DELLE SEZIONI IN FASE ELASTICA E A ROTTURA, I SISTEMI DI CONNESSIONE, LA LARGHEZZA COLLABORANTE, LE FASI COSTRUTTIVE, L’INFLUENZA DEL PUNTELLAMENTO. LE COLONNE: DEFINIZIONI E TIPOLOGIE, IL CALCOLO ELASTICO E IL CALCOLO PLASTICO, COSTRUZIONE DEI DOMINI DI INTERAZIONE, IL PROBLEMA DELL’INSTABILITÀ DELLE COLONNE SNELLE. ZONE DI DISCONTINUITÀ: PRINCIPI E MODELLI DI CALCOLO (STRUT-AND-TIE, ELEMENTI FINITI, ETC..), ESEMPI (TRAVE ALTA, MENSOLA CORTA, SELLE GERBER, ETC..)
( testi)
SLIDES DELLE LEZIONI E DISPENSE DEL DOCENTE AICAP - GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 - VOL I WALTHER R. MIEHLBRADT, PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (FONDAMENTI E TECNOLOGIA) , ED. HOEPLI,1994. FAVRE R. JACCOUD J-P, KOPRNA M., RADOIJIC A. PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PIASTRE, MURI PARETI E FONDAZIONI), ED. HOEPLI,1994. ANTONINI T., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, ED. MASSON, 1986. GIANGRECO E., TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI. VOLUME PRIMO. LIGUORI EDITORE TONIOLO G. CEMENTO ARMATO. VOL 2B. ED. ZANICHELLI E.F.RADOGNA – TECNICA DELLE COSTRUZIONI VOL. 2 – MASSON EDITORIALE ESA 1995 (C.A., STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS, C.A.P.) CESTELLI GUIDI C., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, HOEPLI 1987 E. COSENZA, C. GRECO, IL CALCOLO DELLE DEFORMAZIONI NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, ED. CUEN, 1991
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6
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ICAR/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802040 -
IDRAULICA AMBIENTALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI DEFINIRE SCHEMI E MODELLI IDONEI ALLA TRATTAZIONE DEI PRINCIPALI FENOMENI DI INTERESSE PER L'IDRAULICA AMBIENTALE.
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ADDUCE CLAUDIA
( programma)
EQUAZIONI DI NAVIER-STOKES; EQUAZIONI DI REYNOLDS; EQUAZIONI PER I FLUIDI IN AMBIENTE ROTANTE; APPROSSIMAZIONE GEOSTROFICA; STRATO DI EKMAN; ATMOSFERA; OCEANO.
( testi)
AUTORE: A. CENEDESE TITOLO: MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALE CASA EDITRICE: MC GRAW-HILL. AUTORE: B. CUSHMAN-ROISIN TITOLO: INTRODUCTION TO GEOPHYSICAL FLUID DYNAMICS CASA EDITRICE:PRENTICE HALL
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6
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ICAR/01
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54
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802041 -
RIABILITAZIONE DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE STRUTTURE, ILLUSTRANDO LE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE COSTRUZIONI ESISTENTI IN MURATURA ED IN C.A., IVI INCLUSE LE FENOMENOLOGIE DI DISSESTO PRINCIPALI, I METODI DI INDAGINE E DI VERIFICA, I CRITERI E LE TECNICHE DI INTERVENTO PER LA RIABILITAZIONE STRUTTURALE.
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DE FELICE GIANMARCO
( programma)
METODI DI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA STRUTTURALE; CALCOLO A ROTTURA; MURATURE: FENOMENOLOGIA, INDAGINI SPERIMENTALI, PROPRIETÀ MECCANICHE, TIPOLOGIE STRUTTURALI; FENOMENI DI DISSESTO PER SCHIACCIAMENTO, CEDIMENTO FONDALE, DISSESTI SISMICI; METODI DI VERIFICA DELLE STRUTTURE ESISTENTI IN ZONA SISMICA; CRITERI E TECNICHE DI RIABILITAZIONE STRUTTURALE; APPLICAZIONE A CASI DI STUDIO
( testi)
PISANI, M.A., CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE, HOEPLI, MILANO, 2008. GIUFFRÉ, A. LETTURE SULLA MECCANICA DELLE MURATURE STORICHE, ED. KAPPA, ROMA. MASTRODICASA, S., DISSESTI STATICI DELLE STRUTTURE EDILIZIE, HOEPLI, MILANO, 1993.
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6
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ICAR/17
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802069 -
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE ALLO STUDENTE ULTERIORI NOZIONI A COMPLEMENTO DI QUANTO GIÀ APPRESO NEGLI INSEGNAMENTI PRECEDENTI. VIENE POSTO L’ACCENTO SU ALCUNE TIPOLOGIE STRUTTURALI CHE PER LORO NATURA RICHIEDONO UNA ADEGUATA SPECIALIZZAZIONE: STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO E STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CALCESTRUZZO. LO STUDENTE APPRENDERÀ LE NOZIONI TEORICHE E GLI STRUMENTI ANALITICO-NUMERICI PER IL PROGETTO E LA VERIFICA DI QUESTO TIPO DI STRUTTURE, CON RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE E AGLI EUROCODICI. INFINE VERRANNO INTRODOTTI I METODI DI CALCOLO DI ZONE DI DISCONTINUITÀ.
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PAOLACCI FABRIZIO
( programma)
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO: LA TECNOLOGIA E I TIPI DI PRECOMPRESSIONE, I MATERIALI, LE FASI COSTRUTTIVE IL CALCOLO DELLE TENSIONI IN FASE ELASTICA DI UNA TRAVE IN C.A.P, IL CALCOLO A ROTTURA DI UNA TRAVE IN C.A.P., IL PREDIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI IN C.A.P, IL PROGETTO DI SEZIONI CON PRECOMPRESSIONE TOTALE E LIMITATA, IL TRACCIATO DEI CAVI, IL CAVO RISULTANTE, IL FUSO DI GUYON, IL SISTEMA EQUIVALENTE ALLA PRECOMPRESSIONE, IL CALCOLO DELLE REAZIONI IPERSTATICHE DOVUTE ALLA PRECOMPRESSIONE, LA DETERMINAZIONE DELLA LINEA DELLE PRESSIONI, IL TEOREMA DI GUYON E IL CAVO CONCORDANTE, ANCORAGGIO E DIFFUSIONE DEGLI SFORZI DI PRECOMPRESSIONE, DETTAGLI COSTRUTTIVI. STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS: LE TRAVI: TECNOLOGIA, OPERE TIPICHE, STATICA DELLE SEZIONI IN FASE ELASTICA E A ROTTURA, I SISTEMI DI CONNESSIONE, LA LARGHEZZA COLLABORANTE, LE FASI COSTRUTTIVE, L’INFLUENZA DEL PUNTELLAMENTO. LE COLONNE: DEFINIZIONI E TIPOLOGIE, IL CALCOLO ELASTICO E IL CALCOLO PLASTICO, COSTRUZIONE DEI DOMINI DI INTERAZIONE, IL PROBLEMA DELL’INSTABILITÀ DELLE COLONNE SNELLE. ZONE DI DISCONTINUITÀ: PRINCIPI E MODELLI DI CALCOLO (STRUT-AND-TIE, ELEMENTI FINITI, ETC..), ESEMPI (TRAVE ALTA, MENSOLA CORTA, SELLE GERBER, ETC..)
( testi)
SLIDES DELLE LEZIONI E DISPENSE DEL DOCENTE AICAP - GUIDA ALL’USO DELL’EUROCODICE 2 - VOL I WALTHER R. MIEHLBRADT, PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (FONDAMENTI E TECNOLOGIA) , ED. HOEPLI,1994. FAVRE R. JACCOUD J-P, KOPRNA M., RADOIJIC A. PROGETTARE IN CALCESTRUZZO ARMATO (PIASTRE, MURI PARETI E FONDAZIONI), ED. HOEPLI,1994. ANTONINI T., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, ED. MASSON, 1986. GIANGRECO E., TEORIA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI. VOLUME PRIMO. LIGUORI EDITORE TONIOLO G. CEMENTO ARMATO. VOL 2B. ED. ZANICHELLI E.F.RADOGNA – TECNICA DELLE COSTRUZIONI VOL. 2 – MASSON EDITORIALE ESA 1995 (C.A., STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS, C.A.P.) CESTELLI GUIDI C., CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO, HOEPLI 1987 E. COSENZA, C. GRECO, IL CALCOLO DELLE DEFORMAZIONI NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO, ED. CUEN, 1991
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7
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ICAR/09
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63
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802106 -
INGEGNERIA COSTIERA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE DELL'INGEGNERIA COSTIERA E MARITTIMA, ATTRAVERSO LA COMPRENSIONE FISICA E STATICA DEI FENOMENI METEOROLOGICI ED IDRAULICI PRINCIPALI: VENTO, CORRENTI, MAREE, ONDE. FORNIRE, INOLTRE, GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER LA PROGETTAZIONE PRELIMINARE DELL OPERE DI DIFESA DAL MOTO ONDOSO ED IN PARTICOLARE LE VERIFICHE IDRAULICHE RELATIVE ALLE DIGHE FRANGIFLUTTI A SCOGLIERA ED A PARETE VERTICALE. IL CORSO SI CONCLUDE INDICANDO I CRITERI FONDAMENTALI PER LA PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE PORTUALI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI PORTI TURISTICI.
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FRANCO LEOPOLDO
( programma)
OCEANOGRAFIA APPLICATA. MARI ED OCEANI. VENTI E CORRENTI. MISURA ED ANALISI DEL MOTO ONDOSO. STATISTICA ONDE A BREVE E LUNGO TERMINE. GENERAZIONE E PREVISIONE DEL MOTO ONDOSO. CENNI DI TEORIA LINEARE. RIFRAZIONE, DIFFRAZIONE, FRANGIMENTO. SESSE, MAREE, TSUNAMI. AZIONI DELLE ONDE SULLE STRUTTURE. OPERE DI DIFESA DAL MOTO ONDOSO: SCOGLIERE, DIGHE A PARETE, CASSONI, BARRIERE GALLEGGIANTI. PORTI: SCHEMI PRINCIPALI, CRITERI DI PROGETTO. PORTI TURISTICI.
( testi)
L. FRANCO E R. MARCONI. 'PORTI TURISTICI GUIDA ALLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE'. MAGGIOLI EDITORE.- DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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9
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ICAR/02
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81
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20801908 -
TESI DI LAUREA
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30
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
IDRAULICA Orientamento unico 6 CFU A SCELTA ICAR/02 - (visualizza)
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6
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Gruppo opzionale:
IDRAULICA Orientamento unico 6 CFU A SCELTA ICAR/01 - (visualizza)
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6
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20802040 -
IDRAULICA AMBIENTALE
(obiettivi)
L’OBIETTIVO DEL CORSO È QUELLO DI DEFINIRE SCHEMI E MODELLI IDONEI ALLA TRATTAZIONE DEI PRINCIPALI FENOMENI DI INTERESSE PER L'IDRAULICA AMBIENTALE.
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ADDUCE CLAUDIA
( programma)
EQUAZIONI DI NAVIER-STOKES; EQUAZIONI DI REYNOLDS; EQUAZIONI PER I FLUIDI IN AMBIENTE ROTANTE; APPROSSIMAZIONE GEOSTROFICA; STRATO DI EKMAN; ATMOSFERA; OCEANO.
( testi)
AUTORE: A. CENEDESE TITOLO: MECCANICA DEI FLUIDI AMBIENTALE CASA EDITRICE: MC GRAW-HILL. AUTORE: B. CUSHMAN-ROISIN TITOLO: INTRODUCTION TO GEOPHYSICAL FLUID DYNAMICS CASA EDITRICE:PRENTICE HALL
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6
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ICAR/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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