Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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21201404 -
ECONOMIA AZIENDALE AMBIENTALE E IMPRESA SOSTENIBILE
(obiettivi)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: - UNA PRIMA SEZIONE (6 CFU) PROPONE DI FORNIRE CONOSCENZE SPECIFICHE PER L’ANALISI DEL VALORE AMBIENTALE, DELLA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA, DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE, DELL’AUDIT AMBIENTALE, DELL’ENERGIA, DELL’ACQUA E DEI RIFIUTI URBANI E INDUSTRIALI, ANCHE CON ALCUNI ASPETTI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE CHE RIGUARDANO L’ECONOMIA DELLE AZIENDE. - UNA SECONDA SEZIONE (3 CFU) ESAMINA IL COMPLESSO TEMA DELL’IMPRESA SOSTENIBILE PROPONENDONE UN APPROCCIO DUPLICE, LEGATO AL MOMENTO PRODUTTIVO DA UN VERSO E A QUELLO PIÙ PROPRIAMENTE DISTRIBUTIVO DALL’ALTRO.
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21201404-2 -
ECONOMIA AZIENDALE AMBIENTALE E IMPRESA SOSTENIBILE
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6
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SECS-P/07
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40
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201404-1 -
ECONOMIA AZIENDALE AMBIENTALE E IMPRESA SOSTENIBILE
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3
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SECS-P/07
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20
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201420 -
STATISTICA PER IL MANAGEMENT
(obiettivi)
• IL CORSO INTENDE FORNIRE GLI STRUMENTI NECESSARI PER LA PROGETTAZIONE, L’ELABORAZIONE E L’ANALISI DEI DATI IN CAMPO AZIENDALE. IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLA METODOLOGIE STATISTICHE PER LE RICERCHE DI MERCATO, PER L’ANALISI DELLA SODDISFAZIONE E PER LE DECISIONI AZIENDALI. • LA PARTE TEORICA SARÀ AFFIANCATA DA UNA PARTE APPLICATA SU DATI REALI E CASE STUDIES PROVENIENTI DAL MARKETING E DAL MANAGEMENT MEDIANTE L’USO DI OPPORTUNI SOFTWARE STATISTICI QUALI AD ES. R, SPSS, MINITAB. AGLI STUDENTI VERRÀ INSEGNATO NON SOLO L’ASPETTO TEORICO DEI MODELLI MA ANCHE I PRINCIPALI CONTESTI APPLICATIVI E IL LORO UTILIZZO MEDIANTE OPPORTUNI SOFTWARE STATISTICI. • IL CORSO DI STATISTICA PER IL MANAGEMENT, INSEGNA A GESTIRE UN’INDAGINE STATISTICA DALLA SUA PIANIFICAZIONE ALL’ANALISI E COMMENTO DEI DATI.
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21201420-2 -
STATISTICA PER IL MANAGEMENT
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4,5
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SECS-S/01
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30
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201420-1 -
STATISTICA PER IL MANAGEMENT
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4,5
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SECS-S/01
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30
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201444 -
BUSINESS ENGLISH
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6
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40
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
21201447 -
FINANZA AZIENDALE - CORSO AVANZATO
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21201447-2 -
FINANZA AZIENDALE - CORSO AVANZATO
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4,5
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SECS-P/09
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30
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201447-1 -
FINANZA AZIENDALE - CORSO AVANZATO
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4,5
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SECS-P/09
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30
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201429 -
COMUNICAZIONE D'IMPRESA
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE OFFRIRE AGLI STUDENTI UNA VISIONE COMPLESSIVA DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE, IN TUTTE LE SUE VARIE DECLINAZIONI. SULLA BASE DI UN MODELLO CHE METTE A FATTOR COMUNE I VARI AMBITI (MARKETING, FINANZA, ORGANIZZAZIONE, ECCETERA) ILLUSTRERÀ GLI APPROCCI PIÙ CORRETTI PER ARRIVARE A UN SISTEMA ORGANIZZATO, PROGRAMMATO E INTEGRATO CAPACE DI RAGGIUNGERE I GLI OBIETTIVI CHE DI VOLTA IN VOLTE LE AZIENDE (PROFIT O NON PROFIT) E LE ISTITUZIONI ASSEGNERANNO. AL TERMINE DI CORSO SI PRESUME CHE GLI STUDENTI ABBIANO UN CONOSCENZA TEORICA E QUANTO POSSIBILE OPERATIVA DEI VARI STRUMENTI, OBIETTIVI, DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE D’IMPRESA.IL CORSO INTENDE OFFRIRE AGLI STUDENTI UNA VISIONE COMPLESSIVA DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE, IN TUTTE LE SUE VARIE DECLINAZIONI. SULLA BASE DI UN MODELLO CHE METTE A FATTOR COMUNE I VARI AMBITI (MARKETING, FINANZA, ORGANIZZAZIONE, ECCETERA) ILLUSTRERÀ GLI APPROCCI PIÙ CORRETTI PER ARRIVARE A UN SISTEMA ORGANIZZATO, PROGRAMMATO E INTEGRATO CAPACE DI RAGGIUNGERE I GLI OBIETTIVI CHE DI VOLTA IN VOLTE LE AZIENDE (PROFIT O NON PROFIT) E LE ISTITUZIONI ASSEGNERANNO. AL TERMINE DI CORSO SI PRESUME CHE GLI STUDENTI ABBIANO UN CONOSCENZA TEORICA E QUANTO POSSIBILE OPERATIVA DEI VARI STRUMENTI, OBIETTIVI, DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE D’IMPRESA.
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9
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SECS-P/08
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60
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201430 -
KNOWLEDGE MANAGEMENT (MANAGEMENT DELLA CONOSCENZA)
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE APPROFONDIRE LE PRINCIPALI TEMATICHE LEGATE ALLA GESTIONE DELLA CONOSCENZA AZIENDALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A SETTORI AD ALTA INTENSITÀ INFORMATIVA E NEL PIÙ AMPIO QUADRO DELLA KNOWLEDGE-BASED VIEW DELLE IMPRESE. IN PARTICOLARE, SARANNO APPROFONDITE LE STRATEGIE DI KNOWLEDGE MANAGEMENT, LE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE E LE TECNOLOGIE ABILITANTI.I PARTECIPANTI SPERIMENTEREANNO ATTRAVERSO ESERCITAZIONI E LAVORO DI PROGETTO ALCUNE SITUAZIONI DELLA GESTIONE DELLE CONOSCENZE NELL’ATTUALE CONTESTO SOCIOECONOMICO CARATTERIZZATO DA UNA ELEVATA OBSOLESCENZA DELLE CONOSCENZE.
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MARCHEGIANI LUCIA
( programma)
I MODULO CARATTERISTICHE, DRIVERS E CRITICITÀ DELLA INFORMATION-BASED ECONOMY E DELLA KNOWLEDGE-BASED VIEW DELLE IMPRESE. ORGANIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONE. TASSONOMIA DELLA CONOSCENZA: DISTINZIONE TRA DATO, INFORMAZIONE, CONOSCENZA. LE DIMENSIONI DELLA CONOSCENZA: IL MODELLO DI NONAKA E TAKEUCHI. I PROCESSI PER LA CREAZIONE, DIFFUSIONE, CAPITALIZZAZIONE E UTIILIZZO DELLA CONOSCENZA. LAVORO DI PROGETTO II MODULO RAGIONI PER SVILUPPO DELLE CAPACITÀ PERSONALI DI GESTIONE DELLE CONOSCENZE DIRETTRICI E SFIDE MODELLI DI COMPETENZE APPRENDERE E CONOSCERE IN RETE SPERIMENTAZIONE DI E-TIVITY COMPETENZE DI BASE(CREARE,ORGANIZZARE,CONDIVIDERE) COMPETENZE SUPERIORI(CONNETTIVITÀ,BILANCIAMENTO CONTESTI FORMALI ED INFORMALI,CAPACITÀ DI CRITICA,CREATIVITÀ) LIFELONG LEARNING UTILIZZO DI FORUM E APPLICATIVI WEB 2.0. III MODULO LAVORO DI PROGETTO
( testi)
COURSE MATERIALS
ATTENDING STUDENTS: HANDOUTS FROM INSTRUCTOR ONLINE RESOURCES
NON ATTENDING STUDENTS: SUE NEWELL, MAXINE ROBERTSON, HARRY SCARBROUGH AND JACKY SWAN, “MANAGING KNOWLEDGE WORK AND INNOVATION”, 2ND EDITION, PALGRAVE MACMILLAN, 2009. ONLINE RESOURCES
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9
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SECS-P/08
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60
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201454 -
TECNICA PROFESSIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE: A) ALCUNI CLASSICI TEMI DELL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA, COME TRASFORMAZIONI, FUSIONI E SCISSIONI, CONFERIMENTI E SCORPORI, CESSIONI, LIQUIDAZIONI VOLONTARIE E COATTE, OPERAZIONI EX ART. 2446-2447 C.C.. NONCHÉ LE FUNZIONI E LE OPERATIVITÀ DEL COLLEGIO SINDACALE, LE OPERAZIONI DI DUE DILIGENCE, L’ITER DI QUOTAZIONE IN BORSA, I CONTRATTI SPORTIVI, IL TRUST E LA SUA FUNZIONE, LA COSTRUZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI EX. D.LGS 231/2001, GLI ARBITRATI, CENNI DI REVISIONE AZIENDALE INTERNA. B) COME TEMA MONOGRAFICO A SCELTA: IL BILANCIO DELL’IMPRESA COOPERATIVA O L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA, O L’ECONOMIA DELLE IMPRESE TURISTICHE O LA GESTIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA.
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TROINA GAETANO
( programma)
IL CORSO AFFRONTA LE TEMATICHE PROPRIE DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE DI IMPRESA SOTTO I PROFILI PROFESSIONALI TIPICI, GIURIDICO, CONTABILE, FISCALE. PER UNA COMPLETA PANORAMICA DELLE NOZIONI UTILI AI FINI DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA, INOLTRE, IL CORSO PRENDE IN ESAME ALCUNE FATTISPECIE PROFESSIONALI TIPICHE, AI TRUST, A DETERMINATI CONTRATTI, CUI POTER FORNIRE OPERA CONSULENZIALE DI QUALITÀ. SONO INFINE FORNITI AMPI CENNI IN MATERIA REVISIONALE ED IN MATERIA DI COMPITI DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE, DI DUE DILIGENCE, DI MODELLI ORGANIZZATIVI EX 231/2001, DI ARBITRATI.
( testi)
TROINA G., ARGOMENTI DI TECNICA PROFESSIONALE, ROMA, NUOVA CULTURA, 2010. PARTE MONOGRAFICA A SCELTA (UNO DEI SEGUENTI TESTI): CAPALDO P., L’AUTOFINANZIAMENTO NELL’ECONOMIA D’IMPRESA, ED. GIUFFRÈ BELBELLO E., DILI A., IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ COOPERATIVE, ED. FRANCO ANGELI R. GARIBALDI, ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE, HOEPLI A. BONURA, S. PIERINI, LA GESTIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA, BUFFETTI
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9
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SECS-P/07
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60
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201456 -
DIRITTO COMMERCIALE: CONCORRENZA E SEGNI DISTINTIVI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE, IN MODO COMPLEMENTARE ALLE NOZIONI ACQUISITE NELL’AMBITO DELLE DISCIPLINE AZIENDALISTICHE ED ECONOMICHE, IL QUADRO DELLE REGOLE GIURIDICHE CONCERNENTI DA UNA PARTE I “BENI IMMATERIALI” CHE COSTITUISCONO ELEMENTI QUALIFICANTI DELL’AZIENDA, ED IN PARTICOLARE I SEGNI DISTINTIVI (DITTA, MARCHIO, INSEGNA), I DIRITTI DI BREVETTO SU INVENZIONI E MODELLI INDUSTRIALI, I DIRITTI D’AUTORE. DALL’ALTRA I PROFILI DELLA CONCORRENZA, SIA IN AMBITO NAZIONALE CHE COMUNITARIO, ED ORA ANCHE INTERNAZIONALE CON UNO SGUARDO SPECIFICO AI MERCATI ASIATICI ED AMERICANI.IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE, IN MODO COMPLEMENTARE ALLE NOZIONI ACQUISITE NELL’AMBITO DELLE DISCIPLINE AZIENDALISTICHE ED ECONOMICHE, IL QUADRO DELLE REGOLE GIURIDICHE CONCERNENTI DA UNA PARTE I “BENI IMMATERIALI” CHE COSTITUISCONO ELEMENTI QUALIFICANTI DELL’AZIENDA, ED IN PARTICOLARE I SEGNI DISTINTIVI (DITTA, MARCHIO, INSEGNA), I DIRITTI DI BREVETTO SU INVENZIONI E MODELLI INDUSTRIALI, I DIRITTI D’AUTORE. DALL’ALTRA I PROFILI DELLA CONCORRENZA, SIA IN AMBITO NAZIONALE CHE COMUNITARIO, ED ORA ANCHE INTERNAZIONALE CON UNO SGUARDO SPECIFICO AI MERCATI ASIATICI ED AMERICANI.
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SPAGNUOLO DOMENICO
( programma)
IL CORSO È ARTICOLATO IN UN UNICO MODULO DIDATTICO AVENTE AD OGGETTO I SEGUENTI TEMI: CONCORRENZA SLEALE (SOGGETTI, FATTISPECIE, AZIONI); LA DISCIPLINA ANTITRUST (I RAPPORTI TRA IL DIRITTO COMUNITARIO E LA NORMATIVA ITALIANA, L’AUTORITÀ ANTITRUST, LE INTESE, GLI ABUSI DI POSIZIONE DOMINANTE, LE CONCENTRAZIONI); I SEGNI DISTINTIVI (MARCHIO, DITTA ED INSEGNA); I BREVETTI; IL DIRITTO D’AUTORE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA TUTELA DEL SOFTWARE E DEL DESIGN.
( testi)
1) AA.VV., DIRITTO INDUSTRIALE, GIAPPICHELLI, 2009 PARTE I, (PP. 3-56), PARTE II (PP. 57-177); PARTE V (PP. 315-402); PARTE VI (PP. 403-517); PARTE VIII (PP. 651-691) E PER IL DIRITTO DI AUTORE ED I DIRITTI DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE 2) V. MANGINI, MANUALE BREVE DI DIRITTO INDUSTRIALE, CEDAM, 2009 PARTE III, CAP. VI E VII (PP. 81-113)
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9
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IUS/04
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60
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201457 -
ECONOMIA INDUSTRIALE - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È L’APPROFONDIMENTO DI ALCUNE PRINCIPALI TEMATICHE DELLA ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE. SARANNO SVILUPPATE LE APPLICAZIONI A TEMI E PROBLEMI DI ECONOMIA INDUSTRIALE DEI MODERNI SVILUPPI DELLA TEORIA MICROECONOMICA: L’ANALISI DEI COSTI DI TRANSAZIONE, LA TEORIA DEI GIOCHI, L’ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE.
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POTESTIO MARIA PAOLA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLERÀ SULLE SEGUENTI TEMATICHE: I) TEORIA DEI GIOCHI . ALCUNE PRIME APPLICAZIONI A TEMI DI ECONOMIA INDUSTRIALE. II) TEORIE DELL'IMPRESA III) LA DISCRIMINAZIONE DEL PREZZO. PREZZI NON LINEARI. IV) CONCORRENZA NEL BREVE PERIODO. CONCORRENZA NEI PREZZI DI BREVE PERIODO . V) CONCORRENZA NEI PREZZI DINAMICA E COLLUSIONE TACITA. VI) ENTRATA, COMPORTAMENTO ACCOMODANTE E USCITA VII) INFORMAZIONE E COMPORTAMENTO STRATEGICO VIII) RICERCA E SVILUPPO E INTRODUZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE IX) MONOPOLIO E REGOLAMENTAZIONE
( testi)
IL CORSO SEGUE TRATTAZIONE E SVILUPPO DI ARGOMENTI IN J. TIROLE, TEORIA DELL’ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE, HOEPLI. ULTERIORI INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE VERRANNO FORNITE DURANTE IL CORSO.
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9
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SECS-P/01
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60
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201459 -
STRATEGIA D'IMPRESA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UNA PREPARAZIONE SULLA TEORIA E LA PRATICA DELLO STRATEGIC MANAGEMENT DI UN’IMPRESA, IN PARTICOLARE SUI CONCETTI, GLI STRUMENTI E I CONTESTI DEL PROCESSO MANAGERIALE DI FORMULAZIONE E ATTUAZIONE DI UNA STRATEGIA. IL PROGRAMMA E LA DIDATTICA SEGUIRANNO UN APPROCCIO PROBLEMATICO E ORIENTATO ALL’ANALISI DI CASI REALI, CON L’OBIETTIVO DI FAVORIRE LO SVILUPPO DI CAPACITÀ DI COMPRENSIONE E CONFRONTO CRITICO DELLE TEORIE, DEI METODI E DELLE TECNICHE, DI UNA LORO RIELABORAZIONE E APPLICAZIONE SELETTIVA IN CONTESTI DIVERSI, DI ANALISI E INTERPRETAZIONE ARTICOLATA DI SITUAZIONI REALI.
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21201459-2 -
STRATEGIA D'IMPRESA
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4,5
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SECS-P/08
|
30
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201459-1 -
STRATEGIA D'IMPRESA
|
4,5
|
SECS-P/08
|
30
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201460 -
GESTIONE ETICA D'IMPRESA
(obiettivi)
IL DIBATTITO SULLA “CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY” (CSR) È DA DIVERSI ANNI AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DI ISTITUZIONI, CONSUMATORI, SINDACATI, ONG E IMPRESE CHE VALUTANO, PER RAGIONI DIVERSE, LE AZIENDE COME SOGGETTI ATTIVI PER LA REALIZZAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE SOCIALE. IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE I PRINCIPI E I MODELLI DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA IN BASE AD UN APPROCCIO INTEGRATO, DIRETTO AD ANALIZZARE IL FENOMENO E LE SUE RICADUTE CONCRETE SOTTO UN TRIPLICE PROFILO: GIURIDICO, ECONOMICO E AZIENDALE.
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21201460-3 -
GESTIONE ETICA D'IMPRESA (ETHICS AND ECONOMICS)
|
3
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SECS-P/13
|
20
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201460-2 -
GESTIONE ETICA D'IMPRESA (ETHICS AND ECONOMICS)
|
3
|
SECS-P/01
|
20
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201460-1 -
GESTIONE ETICA D'IMPRESA (ETHICS AND ECONOMICS)
|
3
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IUS/01
|
20
|
-
|
-
|
-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201461 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN INQUADRAMENTO TEORICO E METODOLOGICO DELLE PROBLEMATICHE DEL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, CHE RAPPRESENTANO L’OGGETTO DEGLI STUDI DELL’INSEGNAMENTO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE AVANZATO. IN PARTICOLARE, IL CORSO HA L’OBIETTIVO DI: - A) SVILUPPARE NEGLI STUDENTI LA CONOSCENZA DELL'AMPIA ARTICOLAZIONE DI TEMI INERENTI IL CAMBIAMENTO DELLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E DEI VARI LIVELLI IN CUI ESSO SI ARTICOLA (CAMBIAMENTO DI CONTENUTI DEL LAVORO, STRUMENTI , SVOLGIMENTI E RELAZIONI TRA RUOLI; CAMBIAMENTI DI STRUTTURE DI IMPRESA E DI UNITÀ ORGANIZZATIVE, INTRODUZIONE DI SISTEMI INFORMATIVI E DI NUOVE TECNOLOGIE DI INFORMAZIONE, CAMBIAMENTO DI RELAZIONI INTRA-ORGANIZZATIVE; CAMBIAMENTO DI CONFINI E RELAZIONI INTER-ORGANIZZATIVE); - B) SAPER RICONOSCERE, ATTRAVERSO LA LETTURA E LA DISCUSSIONE DI CASI REALI DI CAMBIAMENTO, CHE RIGUARDANO NOTE IMPRESE OPERANTI SUL TERRITORIO NAZIONALE, I PRINCIPALI PROBLEMI ORGANIZZATIVI E LE ALTERNATIVE DI SOLUZIONI CONCRETAMENTE APPLICATE DALLE IMPRESE;
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21201461-2 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE - CORSO AVANZATO 2
|
6
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SECS-P/10
|
40
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201461-1 -
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE - CORSO AVANZATO 1
|
3
|
SECS-P/10
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201462 -
EUROPEAN COMPETITION LAW (DIRITTO DELL'UE PER L'IMPRESA)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO COMPLESSIVO DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA NELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO E NEI RAPPORTI CON L'ORDINAMENTO INTERNO. LA METODOLOGIA SEGUITA SI FONDA SUL CRITERIO DEDUTTIVO; SI PARTE DUNQUE DALLA CASISTICA COMUNITARIA PER RICOSTRUIRE I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO DELLA CONCORRENZA. LE LEZIONI IN AULA PREVEDONO UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLO STUDENTE, IN ALCUNI CASI CHIAMATO A SVOLGERE APPROFONDIMENTI IN APPOSITI GRUPPI DI LAVORO.
-
BASSAN FABIO
( programma)
1. INTRODUCTION TO COMPETITION LAW: THE FUNCTION OF COMPETITION LAW, SOURCES OF COMPETITION LAW, EUROPEAN LAW INFLUENCES, THE INSTITUTIONS FOR ENFORCEMENT. 2. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 81 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION: UNDERTAKINGS; AGREEMENTS, DECISIONS AND CONCERTED PRACTICES, THE OBJECT OR EFFECT OF PREVENTING, RESTRICTING OR DISTORTING COMPETITION, AGREEMENTS FAILINGS OUTSIDE ARTICLE81, EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DE MINIMIS DOCTRINE. ARTICLE 81: INDIVIDUAL AND BLOCK EXEMPTIONS. 3. EC COMPETITION LAW AND POLICY: ARTICLE 82 ELEMENTS OF AN INFRINGEMENT AND APPLICATION; UNDERTAKINGS; EFFECT ON INTER-STATE TRADE; DOMINANT POSITION-RELEVANT PRODUCT MARKET, GEOGRAPHICAL MARKET, TEMPORAL MARKET; ABUSE. 4. ENFORCEMENT OF ARTICLE 81 AND 82. 5. EUROPEAN COMPETITION LAW AND PUBLIC ENTERPRISES 6. HORIZONTAL AND VERTICAL RESTRAINTS, OLIGOPOLY AND PRICE DISCRIMINATION: EXAMPLES OF ANTI-COMPETITIVE PRACTICES. 7. INTELLECTUAL PROPERTY: HORIZONTAL AND VERTICAL AGREEMENTS, ANTI-MONOPOLY CONTROL, UK AND EC LAW. 8. CONTROL OF MERGERS: UK AND EC LAW. 9. EUROPEAN COMPETITION LAW AND STATE MEMBERS COMPETITION LAW
( testi)
STUDENTS CAN CHOOSE ONE OF THE FOLLOWING BOOKS:
JONES, A. AND SUFRIN,B. (2007) 3RD ED. EC COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS. KORAH,V. (2007), AN INTRODUCTORY GUIDE TO EC COMPETITION LAW AND PRACTICE, HART PUBLISHING. RODGER, B & MACCULLOCH, A (2008) COMPETITION LAW AND POLICY, CAVENDISH PUB LTD WISH, R (2008), 6TH ED. COMPETITION LAW, OXFORD UNIVERSITY PRESS.
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9
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IUS/14
|
60
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
21201463 -
STORIA D'IMPRESA
(obiettivi)
L'OBIETTIVO DEL CORSO È L'ACQUISIZIONE DI CONCETTI E METODOLOGIE DIRETTI A RICOSTRUIRE LA CRESCITA E LO SVILUPPO DELL'IMPRESA MODERNA COME PARADIGMA DELLO SVILUPPO DELLE DIVERSE FORME DI CAPITALISMO OGGI ESISTENTI. LA RIFLESSIONE SULLA STORIA DELL’IMPRESA MIRERÀ ANCHE A FORNIRE STRUMENTI DI ANALISI DELL’ATTUALE FASE DELLO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO.
-
D'ERRICO RITA MARIA MICHELA
( programma)
LA GRANDE IMPRESA CARATTERIZZATA DA UN ELEVATO GRADO DI INTEGRAZIONE È GENERALMENTE CONSIDERATA L’ISTITUZIONE ECONOMICA PER ECCELLENZA DEL CAPITALISMO: PER QUESTO MOTIVO LO STUDIO DELLE SUE STRUTTURE IN PROSPETTIVA DIACRONICA SARÀ IL COSTANTE RIFERIMENTO DEL CORSO. TUTTAVIA, NON SI PUÒ DIMENTICARE CHE L’ESPERIENZA STORICA MOSTRA COME, IN REALTÀ, L’ECONOMIA OCCIDENTALE ABBIA UTILIZZATO VARIE FORME DI IMPRESA; QUELLE, IN PRATICA, RIVELATESI PIÙ UTILI IN EPOCHE DIVERSE ALLE VARIE ATTIVITÀ ECONOMICHE E ALLE CONDIZIONI COMPETITIVE PREVALENTI NEI DIFFERENTI MERCATI. IN TALE OTTICA, NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO VERRANNO TRATTATE ALCUNE TEMATICHE GENERALI DI STORIA DELL’ECONOMIA FRA LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LA FINE DEL SECOLO SCORSO, AL FINE DI FORNIRE UNA CORNICE GENERALE DI RIFERIMENTO IN CUI INSERIRE LE VICENDE EVOLUTIVE PROPRIE DELLA MODERNA IMPRESA INDUSTRIALE. NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO, SI ENTRERÀ MAGGIORMENTE NELLO SPECIFICO DELLA REALTÀ DELL’IMPRESA NEL XX SECOLO, NELL’INTENTO DI TRACCIARE UN PROFILO STORICO-COMPARATIVO DELLE DIVERSE FORME DI SVILUPPO DEL CAPITALISMO OCCIDENTALE; INFINE, ANCHE ATTRAVERSO L’ANALISI DI SPECIFICI ESEMPI AZIENDALI, SI APPROFONDIRÀ L’ANALISI DEL “CASO” ITALIANO, CONSIDERATO COME PARADIGMA DEI DIVERSI MODI DI INTENDERE E FARE IMPRESA NEL QUADRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL NOVECENTO. CIÒ PERMETTERÀ ANCHE UNA RIFLESSIONE DIALOGATA SULLE ATTUALI TEORIE DEL “DECLINO” ITALIANO E SULLE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL SISTEMA PAESE.
NEL CORSO, PERTANTO, VERRANNO SVILUPPATI I SEGUENTI TEMI: • LO SVILUPPO ECONOMICO MODERNO E IL PARADIGMA DELLE “RIVOLUZIONI INDUSTRIALI • L’IMPRESA E L’EVOLUZIONE DELL’AMBIENTE SOCIOCULTURALE: CONTESTI ED ISTITUZIONI • L’EVOLUZIONE DELLE DIMENSIONI E DELLE FORME DELLE IMPRESE: IMPRESE FAMIGLIARI, IMPRESE MANAGERIALI E GRUPPI D’IMPRESE. • GESTIONE E GOVERNO DELL’IMPRESA: ORGANIZZAZIONE, LAVORO E PROGRESSO TECNICO. • ASCESA E DECLINO DELL’IMPRESA PUBBLICA. • CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE E GRUPPI DI IMPRESE IN ITALIA NEL XX SECOLO. • IMPRESA E STATO IN ITALIA DALLA NASCITA DELL’IRI ALLE PRIVATIZZAZIONI. • LE DIMENSIONI DELL’IMPRESA: GRANDI IMPRESE VS PMI. • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LAVORO NELL’INDUSTRIA ITALIANA NEGLI ULTIMI DECENNI DEL XX SECOLO. • IL QUARTO CAPITALISMO: LA DIMENSIONE E LA DISTRIBUZIONE; LA FISIONOMIA; L’INTERNAZIONALIZZAZIONE; LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE.
( testi)
1. S. BATTILOSSI, LE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI, CAROCCI, ROMA 2011 (PRIMA EDIZIONE 2002) 2. P. A. TONINELLI, STORIA D’IMPRESA, IL MULINO, BOLOGNA 2006 (ECCETTO IL CAP. 1) 3. R. GIANNETTI - M. VASTA, STORIA DELL’IMPRESA INDUSTRIALE ITALIANA, IL MULINO, BOLOGNA 2005 (CAPP. 2, 3, 4, 5, 8, 9). 4. A. COLLI, IL QUARTO CAPITALISMO. UN PROFILO ITALIANO, MARSILIO, VENEZIA 2002.
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GARBINI LUCA
( programma)
LA GRANDE IMPRESA CARATTERIZZATA DA UN ELEVATO GRADO DI INTEGRAZIONE È GENERALMENTE CONSIDERATA L’ISTITUZIONE ECONOMICA PER ECCELLENZA DEL CAPITALISMO: PER QUESTO MOTIVO LO STUDIO DELLE SUE STRUTTURE IN PROSPETTIVA DIACRONICA SARÀ IL COSTANTE RIFERIMENTO DEL CORSO. TUTTAVIA, NON SI PUÒ DIMENTICARE CHE L’ESPERIENZA STORICA MOSTRA COME, IN REALTÀ, L’ECONOMIA OCCIDENTALE ABBIA UTILIZZATO VARIE FORME DI IMPRESA; QUELLE, IN PRATICA, RIVELATESI PIÙ UTILI IN EPOCHE DIVERSE ALLE VARIE ATTIVITÀ ECONOMICHE E ALLE CONDIZIONI COMPETITIVE PREVALENTI NEI DIFFERENTI MERCATI. IN TALE OTTICA, NELLA PRIMA PARTE DEL CORSO VERRANNO TRATTATE ALCUNE TEMATICHE GENERALI DI STORIA DELL’ECONOMIA FRA LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LA FINE DEL SECOLO SCORSO, AL FINE DI FORNIRE UNA CORNICE GENERALE DI RIFERIMENTO IN CUI INSERIRE LE VICENDE EVOLUTIVE PROPRIE DELLA MODERNA IMPRESA INDUSTRIALE. NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO, SI ENTRERÀ MAGGIORMENTE NELLO SPECIFICO DELLA REALTÀ DELL’IMPRESA NEL XX SECOLO, NELL’INTENTO DI TRACCIARE UN PROFILO STORICO-COMPARATIVO DELLE DIVERSE FORME DI SVILUPPO DEL CAPITALISMO OCCIDENTALE; INFINE, ANCHE ATTRAVERSO L’ANALISI DI SPECIFICI ESEMPI AZIENDALI, SI APPROFONDIRÀ L’ANALISI DEL “CASO” ITALIANO, CONSIDERATO COME PARADIGMA DEI DIVERSI MODI DI INTENDERE E FARE IMPRESA NEL QUADRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL NOVECENTO. CIÒ PERMETTERÀ ANCHE UNA RIFLESSIONE DIALOGATA SULLE ATTUALI TEORIE DEL “DECLINO” ITALIANO E SULLE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL SISTEMA PAESE.
NEL CORSO, PERTANTO, VERRANNO SVILUPPATI I SEGUENTI TEMI: • LO SVILUPPO ECONOMICO MODERNO E IL PARADIGMA DELLE “RIVOLUZIONI INDUSTRIALI • L’IMPRESA E L’EVOLUZIONE DELL’AMBIENTE SOCIOCULTURALE: CONTESTI ED ISTITUZIONI • L’EVOLUZIONE DELLE DIMENSIONI E DELLE FORME DELLE IMPRESE: IMPRESE FAMIGLIARI, IMPRESE MANAGERIALI E GRUPPI D’IMPRESE. • GESTIONE E GOVERNO DELL’IMPRESA: ORGANIZZAZIONE, LAVORO E PROGRESSO TECNICO. • ASCESA E DECLINO DELL’IMPRESA PUBBLICA. • CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE E GRUPPI DI IMPRESE IN ITALIA NEL XX SECOLO. • IMPRESA E STATO IN ITALIA DALLA NASCITA DELL’IRI ALLE PRIVATIZZAZIONI. • LE DIMENSIONI DELL’IMPRESA: GRANDI IMPRESE VS PMI. • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LAVORO NELL’INDUSTRIA ITALIANA NEGLI ULTIMI DECENNI DEL XX SECOLO. • IL QUARTO CAPITALISMO: LA DIMENSIONE E LA DISTRIBUZIONE; LA FISIONOMIA; L’INTERNAZIONALIZZAZIONE; LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE.
( testi)
1. S. BATTILOSSI, LE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI, CAROCCI, ROMA 2011 (PRIMA EDIZIONE 2002) 2. P. A. TONINELLI, STORIA D’IMPRESA, IL MULINO, BOLOGNA 2006 (ECCETTO IL CAP. 1) 3. R. GIANNETTI - M. VASTA, STORIA DELL’IMPRESA INDUSTRIALE ITALIANA, IL MULINO, BOLOGNA 2005 (CAPP. 2, 3, 4, 5, 8, 9). 4. A. COLLI, IL QUARTO CAPITALISMO. UN PROFILO ITALIANO, MARSILIO, VENEZIA 2002.
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3
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SECS-P/12
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20
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201465 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA
(obiettivi)
IL LABORATORIO HA UNA FORTE VALENZA APPLICATIVA ED INTERDISCIPLINARE. SI PROPONE DI DOTARE GLI STUDENTI DI STRUMENTI PER AFFRONTARE PROBLEMI DI ECONOMIA APPLICATA, CON UN LAVORO IN AULA COMPRENSIVO DI LEZIONI, ESERCITAZIONI PRATICHE E SEMINARI CON ESPERTI ESTERNI. FARÀ PARTE INTEGRANTE DEL CORSO E SARÀ ELEMENTO UTILE ALLA VALUTAZIONE FINALE LA PREDISPOSIZIONE, DA PARTE DI CIASCUNO STUDENTE, DI UN RAPPORTO DI RICERCA (UN BREVE ELABORATO SCRITTO O UN ESERCIZIO DI ECONOMIA APPLICATA O ALTRO APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO DA CONCORDARE CON I DOCENTI). LA PARTICOLARE STRUTTURA DEL LABORATORIO RICHIEDE LA FREQUENZA OBBLIGATORIA ALLE LEZIONI E ALLE LEZIONI-SEMINARIO. GLI STUDENTI ACQUISIRANNO COMPETENZE NELLE SEGUENTI MACROAREE DELL’ECONOMIA APPLICATA: A) DEFINIZIONI E PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI; ANALISI DELLE FONTI DI DOCUMENTAZIONE SULL'ECONOMIA ITALIANA ED EUROPEA; B) ANALISI TERRITORIALI E SETTORIALI; C) STRUMENTI E METODI PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LORO APPLICAZIONE ALLE SCELTE PUBBLICHE; NELL’EDIZIONE CORRENTE APPROFONDIMENTI MONOGRAFICI SARANNO DEDICATI AI SEGUENTI TEMI: - STRUMENTI DI GESTIONE DELLA FINANZA PUBBLICA, - ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE, - SERVIZI PUBBLICI LOCALI: ORGANIZZAZIONE, GESTIONE, PROBLEMATICHE ECONOMICHE, - SETTORE ENERGETICO, - RAPPORTO BANCA-IMPRESA. MODALITÀ D’ESAME: LA VALUTAZIONE FINALE CONSISTERÀ IN UN TEST SCRITTO E UN COLLOQUIO BASATO SULLA DISCUSSIONE DEL PROPRIO RAPPORTO DI RICERCA E SULLA VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO DI LETTURE CONSIGLIATE DURANTE IL CORSO. I POSSIBILI TEMI MONOGRAFICI VERRANNO CONCORDATI FRA DOCENTI E STUDENTI.
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21201465-2 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA 2
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4,5
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SECS-P/02
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30
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201465-1 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA 1
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CAUSI MARCO
( programma)
Il laboratorio ha una forte valenza applicativa ed interdisciplinare. Si propone di dotare gli studenti di strumenti per affrontare problemi di economia applicata, con un lavoro in aula comprensivo di lezioni, esercitazioni pratiche e seminari con esperti esterni. Gli studenti acquisiranno competenze nelle seguenti macroaree dell’economia applicata: a) definizioni e interpretazione dei principali indicatori macroeconomici; analisi delle fonti di documentazione sull'economia italiana ed europea; b) analisi territoriali e settoriali; c) strumenti e metodi per la politica e la programmazione economica, e loro applicazione alle scelte pubbliche; Nell’edizione corrente approfondimenti monografici saranno dedicati ai seguenti temi: struttura produttiva dell'economia italiana e diverse interpretazioni dei suoi punti di forza e di debolezza; evoluzione della finanza pubblica in Italia; Firewall europeo per la stabilità finanziaria; G20 e il coordinamento internazionale delle politiche economiche; analisi territoriali dell'economia italiana; servizi di interesse economico generale e public utilities: mercati e regolazione, con approfondimenti su trasporto pubblico, produzione energetica, produzione e distribuzione di elettricità e gas; relazioni fra banche e imprese in Italia. Fa parte integrante del corso e costituisce elemento utile alla valutazione finale la predisposizione, da parte di ciascuno studente, di un rapporto di ricerca (un breve elaborato scritto o un esercizio di economia applicata o altro approfondimento monografico da concordare con i docenti). La particolare struttura del Laboratorio richiede la frequenza obbligatoria alle lezioni e ai seminari.
( testi)
Il materiale di studio è costituito principalmente da rapporti e banche dati di istituzioni pubbliche e di ricerca nazionali e internazionali (Istat, Banca d'Italia, Commissione Europea, Eurostat, Banca Centrale Europea, OCSE, FMI, ecc.) e da reading list per i seminari tematici. Sarà indicato durante il corso e messo a disposizione degli studenti mediante il sito web del corso.
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4,5
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SECS-P/01
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30
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201496 -
STATISTICA APPLICATA ALLE DECISIONI AZIENDALI
(obiettivi)
IL CORSO HA COME OBIETTIVO QUELLO DI FORNIRE AGLI STUDENTI I PRINCIPALI STRUMENTI PER L’APPLICAZIONE DI TECNICHE STATISTICHE ALL’ANALISI DI CASI AZIENDALI. IN TAL SENSO GLI STUDENTI VERRANNO MESSI IN GRADO DI: SCEGLIERE LO STRUMENTO STATISTICO PIÙ UTILE AI FINI DEGLI OBIETTIVI DI ANALISI DI DATI; APPLICARE LA TECNICA STATISTICA MEDIANTE OPPORTUNO SOFTWARE; SELEZIONARE UN CAMPIONE IN BASE ALLE PRINCIPALI TECNICHE DI CAMPIONAMENTO. LE TECNICHE STATISTICHE VERRANNO APPLICATE A PROBLEMI IN CAMPO AZIENDALE MEDIANTE L'USO DEL SOFTWARE STATISTICO R.
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21201496-2 -
STATISTICA APPLICATA ALLE DECISIONI AZIENDALI-
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6
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SECS-S/01
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40
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201496-1 -
STATISTICA APPLICATA ALLE DECISIONI AZIENDALI
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3
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SECS-S/01
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20
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201498 -
TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI
(obiettivi)
IL CORSO DI "TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI" SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI CONCETTUALI ED ANALITICI PER INDIVIDUARE E COMPRENDERE ALCUNI FENOMENI RILEVANTI SIA IN AMBITO AZIENDALE CHE ECONOMICO. ESSO SI PREFIGGE DI ILLUSTRARE L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA, IL SUO SCENARIO FUTURO, LA SUA APPLICAZIONE NELLA REALTÀ AZIENDALE. A TAL FINE L’INTERESSE È FOCALIZZATO PRINCIPALMENTE ALLO STUDIO DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI ED ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ATTRAVERSO UN’ATTENTA ANALISI DEI PARAMETRI DI RIFERIMENTO E DELLE COMPONENTI CARATTERISTICHE.
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LUCCHETTI MARIA CLAUDIA
( programma)
L CORSO SI ARTICOLA IN DUE PARTI:
I° MODULO LA DINAMICA TECNOLOGICA E IL SISTEMA PRODUTTIVO TECNICA E TECNOLOGIA: PROGRESSO TECNICO ED ECONOMIA E L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE: SIGNIFICATO ED EVOLUZIONE STORICA. LA MAPPA DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE: CRITERI DI CLASSIFICAZIONE. MERCATO E SVILUPPI DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE TECNOLOGIA E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE: DALLA MACCHINA A VAPORE AL TAYLORISMO. L’ORGANIZZAZIONE TRADIZIONALE; L’ORGANIZZAZIONE ALLARGATA; L’ORGANIZZAZIONE SISTEMICA; L’ORGANIZZAZIONE INTEGRATA. SISTEMI DI COORDINAMENTO E CONTROLLO DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ED ATTUALI TENDENZE: DAL MODELLO GERARCHICO ALL’AZIENDA OLONICO-VIRTUALE. I PROCESSI PRODUTTIVI: LE NUOVE ESIGENZE E I PARAMETRI STRATEGICI DELLA PRODUZIONE. LE TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI: PROCESSO JOB SHOP, A LOTTI, LINE E CONTINUO. IL SISTEMA INTEGRATO E IL SISTEMA AUTOMATIZZATO. LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE: I PIANI DI PRODUZIONE. LE PREVISIONI DELLA DOMANDA. IL PROJECT MANAGEMENT. LA GESTIONE DEI MATERIALI. IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE. LE TECNICHE DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE:LE LOGICHE PUSH E PULL.LA LOGICA JUST IN TIME E LA LEAN PRODUCTION. IL SISTEMA MRP II. I NUOVI MODELLI DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE. CREDITI PARZIALI ATTRIBUITI: 6
II° MODULO STUDIO DI CASI AZIENDALI IL SISTEMA AZIENDALE. L’AZIENDA INDUSTRIALE-IL SISTEMA PRODUTTIVO-L’IMPIANTO INDUSTRIALE. LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. LE INDUSTRIE DI INTERESSE REGIONALE, LE TECNOLOGIE CONNESSE E LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI. CREDITI PARZIALI ATTRIBUITI: 3
( testi)
PER IL I° MODULO TESTO CONSIGLIATO: CHIACCHIERINI E., TECNOLOGIA E PRODUZIONE, ED. KAPPA, 2003, CAPP. 2 (PAG. 39-55 E DA PAG.186-215), 3 E 4. TESTI INTEGRATIVI (UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI): PENCO L. LA LOGISTICA NELLE IMPRESE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA , ED. FRANCO ANGELI, 2007 LEVY G. LA LOGISTICA NEI SISTEMI ERP. DALLA DISTINTA DI BASE ALLA PRODUZIONE ED. FRANCO ANGELI, 2006 DONINI C. IL MANUALE DELLA LEAN PRODUCTION, ED. FRANCO ANGELI, 2004
PER IL II° MODULO TESTI CONSIGLIATI: DISPENSE E MATERIALE DIDATTICO FORNITO DAI DOCENTI.
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9
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SECS-P/13
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201517 -
BUSINESS PLANNING
(obiettivi)
DOPO UNA BREVE INTRODUZIONE DEI CONCETTI BASE DI STRATEGIA E DI ANALISI DEL MERCATO E DEL CONTESTO COMPETITIVO, IL CORSO SI PROPONE DI TRASFERIRE GLI STRUMENTI OPERATIVI PER LA PIANIFICAZIONE DI PROGETTO, CURANDO IN MODO PARTICOLARE SIA GLI ASPETTI DESCRITTIVI DI REDAZIONE PROGETTUALE, SIA GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO. IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI, DISCUSSIONE DI CASI ED ESPERIENZE AZIENDALI E DALLA REDAZIONE IN GRUPPI DI UN BUSINESS PLAN
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PEZZI ALBERTO
( programma)
COME REDIGERE UN BUSINESS PLAN 1) COVER PAGE 2) EXECUTIVE SUMMARY 3) ANALISI DI SETTORE, DEI CONCORRENTI E DELLA CLIENTELA 4) DESCRIZIONE DELL’IMPRESA E DEL PROGETTO 5) PIANO DI MARKETING 6) PIANO DI PRODUZIONE 7) PIANO DI SVILUPPO 8) TEAM 9) ANALISI DEI RISCHI 10) PIANO FINANZIARIO
( testi)
TIMMONS J., ZACHARAKIS A., SPINELLI S., BUSINESS PLANS THAT WORK, MCGRAW-HILL, 2011 IL MATERIALE PRESENTE NELLA PAGINA WEB DEL DOCENTE È PARTE INTEGRANTE DEL CORSO
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9
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SECS-P/08
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60
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201556 -
MANAGEMENT DELLA QUALITÀ (E CONTROLLO STATISTICO DELLA QUALITÀ)
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE L’OBIETTIVO DI PREPARARE GLI STUDENTI SUGLI ASPETTI TEORICI, METODOLOGICI, GESTIONALI E QUANTITATIVI INERENTI L’EFFETTIVA APPLICAZIONE DEL TQM. A TAL FINE IL CORSO FORNISCE LE CONOSCENZE, LE METODOLOGIE E GLI STRUMENTI PER GESTIRE LE ORGANIZZAZIONI IN OTTICA DI MIGLIORAMENTO CONTINUO, SVILUPPANDO LE CAPACITÀ DI IMPOSTARE E REALIZZARE LA STRATEGIA DELLA QUALITÀ IN QUALSIASI CONTESTO ORGANIZZATIVO, PUBBLICO O PRIVATO. IL CORSO PREVEDE L’INTEGRAZIONE DI ELEMENTI MANAGERIALI CON ASPETTI QUANTITATIVI, INTRODUCENDO GLI STUDENTI ALLE TECNICHE STATISTICHE PER IL CONTROLLO DI QUALITÀ CON RIFERIMENTO ALL’ANALISI SIA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI SIA DELLA PRODUZIONE DEI BENI.
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21201556-2 -
MANAGEMENT DELLA QUALITÀ (E CONTROLLO STATISTICO DELLA QUALITÀ)
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3
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SECS-S/02
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201556-1 -
MANAGEMENT DELLA QUALITÀ (E CONTROLLO STATISTICO DELLA QUALITÀ)
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6
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SECS-P/13
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40
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201557 -
MARKETING, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ILLUSTRARE LE INNOVAZIONI DEL MARKETING IN UN CONTESTO SEMPRE PIÙ CARATTERIZZATO DA PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIALI. IN PARTICOLARE SI AFFRONTA L’APPLICAZIONE DEL MARKETING AGLI AMBITI DEL DELLE IMPRESE TECNOLOGICHE, DIGITALI E ORIENTATE ALLA SOSTENIBILITÀ.
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PRATESI CARLO ALBERTO
( programma)
I MODULO (6 CFU) IL MARKETING MANAGEMENT GLI ASPETTI CONTROVERSI DEL MARKETING IL MARKETING APPLICATO AL SETTORE NON PROFIT IL MARKETING SOCIALE E LE CAMPAGNE EDUCATIVE DAL CRM AL MARKETING SOSTENIBILE. LA COMUNICAZIONE E IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
II MODULO (3 CFU) IL TURISMO SOSTENIBILE NEL PIÙ AMPIO ALVEO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO L’ECOTURISMO E IL TURISMO RURALE L’AGRITURISMO IN ITALIA ED IN EUROPA: PROFILI GIURIDICI ED ECONOMICO AZIENDALI L’AGRICOLTURA SOCIALE COME MOMENTO DI PRODUZIONE DI SERVIZI DI WELFARE PER IL TERRITORIO
( testi)
- KOTLER P., LEE N., *MARKETING E RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA, *IL SOLE 24 ORE, 2008
- GRANT J., *GREN MARKETING, *F.BRIOSCHI EDITORE, 2009
REGOLIOSI C., L’IMPRESA AGRITURISTICA, FRANCOANGELI, 2008
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9
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SECS-P/07
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60
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201564 -
QUALITY SYSTEMS (TEORIA E TECNICA DELLA QUALITÀ: LA CERTIFICAZIONE)
(obiettivi)
IL CORSO DI "QUALITY SYSTEMS” È PROGETTATO CON L’OBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI MAGISTRALI UN’ADEGUATA PREPARAZIONE SUI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ. IN PARTICOLARE, IL CORSO DI PROPONE DI SVILUPPARE LE CONOSCENZE E COMPETENZE RELATIVE AI SISTEMI DI CERTIFICAZIONE PIÙ DIFFUSI A LIVELLO INTERNAZIONALE. A OGGI INFATTI PIÙ DI UN MILIONE DI AZIENDE A LIVELLO INTERNAZIONALE HANNO ADOTTATO LA NORMA ISO 9001 E GLI STANDARD AD ESSA ASSOCIATI. L’OBIETTIVO DEL CORSO È DI METTERE GLI STUDENTI IN CONDIZIONE NON SOLO DI CONOSCERE, MA ANCHE DI METTERE IN PRATICA QUANTO APPRESO. LA METODOLOGIA DIDATTICA PROMUOVE UN APPROCCIO INTERATTIVO E METTE IN CONDIZIONE CHI FREQUENTA DI SPERIMENTARE OPERATIVAMENTE I CONTENUTI PROPOSTI. AL CORSO INTERVERRANNO ESPONENTI DELLE IMPRESE E DEL SISTEMA DELLE CERTIFICAZIONI. IL CORSO OFFRE UNA PREPARAZIONE SPENDIBILE NEL MONDO DEL LAVORO COME ESPERTI E/O CONSULENTI PER LA REALIZZAZIONE E IL MONITORAGGIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ E/O COME AUDITOR INTERNI ED ESTERNI. QUESTO GRAZIE ANCHE ALLA COLLABORAZIONE CON L’ENTE DI ACCREDITAMENTO CEPAS. INFATTI, ALLA FINE DEL CORSO LO STUDENTE È IN GRADO DI IMPLEMENTARE TUTTI GLI STRUMENTI OPERATIVI PER L’ADOZIONE DI TALI MODELLI ALL’INTERNO DI UN QUALSIASI TIPOLOGIA DI ORGANIZZAZIONE. LA METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA PREVEDE LAVORI DI GRUPPO, INTERVENTI ESTERNI E DISCUSSIONI IN AULA.
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RENZI MARIA FRANCESCA
( programma)
INTRODUZIONE ALLE NORME ISO 9001:2008; ISO 9004:2009; ISO 19011:2003; UNI 11098:2003; UNI 11097:2003; ISO 14000:2004; OHSAS 18001; IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. STANDARD VOLONTARI SISTEMA DI ACCREDITAMENTO E CERTIFICAZIONE INTRODUZIONE ALLA FAMIGLIA DI STANDARD ISO 9000 ISO 9004:2009 IL SUCCESSO DUREVOLE ISO 9001: 2008 REQUISITI PER IL SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ ISO 9001:2008 REQUISITO 4 SISTEMA DOCUMENTALE ISO 9001:2008 REQUISITO 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE ISO 9001:2008 REQUISITO 6 GESTIONE RISORSE ISO 9001:2008 REQUISITO 7 GESTIONE PROCESSI ISO 9001:2008 REQUISITO 8 MISURAZIONE, ANALISI E MIGLIORAMENTO ISO 9001:2008 REQUISITO 8 AUDITV ISO 19011: 2012 GLI AUDIT LA CERTIFICAZIONE DELLE PERSONE SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI: LO STANDARD VOLONTARIO OHSAS 18011 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO LA QUALITÀ AGRO-ALIMENTARE: LO STANDARD ISO 22000
( testi)
ISO STANDARDS DAVID HOYLE "QUALITY SYSTEMS HANDBOOK", 2009 ELSEVIER LTD ANN W. PHILLIPS "ISO 9001:2008 INTERNAL AUDIT MADE EASY" THIRD EDITION, ASQ QUALITY PRESS
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9
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SECS-P/13
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60
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201569 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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21201569-2 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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4,5
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SECS-P/02
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30
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201569-1 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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4,5
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SECS-P/02
|
30
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201572 -
TEORIA DELL'IMPRESA E DEL MERCATO
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE D'INTRODURRE GLI STUDENTI AI TEMI DELL’ECONOMIA ITALIANA. CON QUESTO OBIETTIVO SARANNO ESAMINATI: LO SVILUPPO DELL’ECONOMIA ITALIANA DALLA RICOSTRUZIONE AD OGGI E IN PARTICOLARE IL RUOLO GIOCATO IN QUESTO PROCESSO DALL’IMPRESA NELLE SUE VARIE TIPOLOGIE: PICCOLA, MEDIA, GRANDE. UNO SGUARDO PARTICOLARE SARÀ DEDICATO AL RUOLO DELLE IMPRESE COOPERATIVE.
-
MONNI SALVATORE
( programma)
L’ECONOMIA ITALIANA DALLA RICOSTRUZIONE ALLA GLOBALIZZAZIONE PRODUTTIVA
1. IL DOPOGUERRA E IL MIRACOLO ECONOMICO; 2. LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA; 3. LE LOTTE SINDACALI; 4. IL PERIODO DEI CAMBI FLESSIBILI E DELLA SVALUTAZIONE COMPETITIVA; 5. DAL SISTEMA MONETARIO ALLA MONETA UNICA EUROPEA; 6. L’ITALIA NELLA SFIDA DELLA GLOBALIZZAZIONE.
IL RUOLO DELLE IMPRESE
A. GRANDI, MEDIE E PICCOLE IMPRESE 1. LO SVILUPPO E IL RUOLO DEI DISTRETTI INDUSTRIALI IN ITALIA; 2. DAL DISTRETTO INDUSTRIALE ALLO SVILUPPO LOCALE; 3. IL RUOLO DELLE MEDIE IMPRESE NELL’ECONOMIA ITALIANA; 4. LE GRANDI IMPRESE MULTINAZIONALI ITALIANE; 5. TESTIMONIANZE (DA PRECISARE)
B. L’IMPRESA COOPERATIVA 1. CENNI DI ECONOMIA DELL'IMPRESA COOPERATIVA: IMPRESA RESIDUALE O PROTAGONISTA IN UN MERCATO PLURALISTICO?; 2. LE IMPRESE COOPERATIVE NEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO: DATI STRUTTURALI E DINAMICA; 3. PUNTI DI DEBOLEZZA E PUNTI DI FORZA DELLE IMPRESE COOPERATIVE: LA STRUTTURA FINANZIARIA E I CAPITALI PER LA CRESCITA; LE COOPERATIVE E L'INNOVAZIONE, IL SISTEMA A RETE; 4. LA PROMOZIONE D'IMPRESA COOPERATIVA: GLI STRUMENTI INTERNI AL SISTEMA (I FONDI MUTUALISTICI) E LA NORMATIVA DI SUPPORTO; 5. LA DIMENSIONE EUROPEA E QUELLA INTERNAZIONALE DELL'IMPRESA COOPERATIVA. 6. TESTIMONIANZE (DA PRECISARE);
( testi)
1. SALVATORE ROSSI, LA POLITICA ECONOMICA ITALIANA 1968-2007, LATERZA. 2. ENRICO SALTARI E GIUSEPPE TRAVAGLINI, L'ECONOMIA ITALIANA DEL NUOVO MILLENNIO, CAROCCI 2009. 3. STEFANO ZAMAGNI, PER UNA TEORIA ECONOMICO-CIVILE DELL’IMPRESA COOPERATIVA, IN ENEA MAZZOLI E STEFANO ZAMAGNI, VERSO UNA NUOVA TEORIA ECONOMICA DELLA COOPERAZIONE, BOLOGNA IL MULINO 2005 4. BANCA D’ITALIA, RELAZIONE ANNUALE, 31 MAGGIO 2010. CONSIDERAZIONI FINALI DEL GOVERNATORE
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9
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SECS-P/02
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60
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201710 -
ATTIVITÀ FORMATIVE EXTRA-UNIVERSITARIE
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3
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201473 -
PROVA FINALE
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15
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-
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
20202021 -
IDONEITA LINGUA - INGLESE
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6
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150
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
IMPRESA E INNOVAZIONE Orientamento unico 1° ANNO - UN INSEGNAMENTO A SCELTA TRA: - (visualizza)
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21201417 -
FINANZA PUBBLICA
(obiettivi)
QUESTO INSEGNAMENTO È COMPLEMENTARE RISPETTO A QUELLO DI BASE DI SCIENZA DELLE FINANZE. PER QUESTA RAGIONE APPROFONDISCE ALCUNI TEMI SPECIFICI DI FINANZA PUBBLICA. L’OBIETTIVO È QUELLO DI CONSENTIRE ALLO STUDENTE, FORNITO DI UNA PREPARAZIONE DI BASE IN SCIENZA DELLE FINANZE, LA COMPRENSIONE DI PROBLEMI PIÙ COMPLESSI DI FINANZA PUBBLICA, IN ALCUNI DEI SUOI VARI CAMPI (TASSAZIONE, SPESA PUBBLICA, PRODUZIONE PUBBLICA, DEBITO PUBBLICO, LE ISTITUZIONI DEL PROCESSO DI BILANCIO PUBBLICO…)
IL CORSO SI ARTICOLA IN DUE PARTI. NELLA PRIMA VERRANNO AFFRONTATI ALCUNI TEMI GENERALI DI FINANZA PUBBLICA; NELLA SECONDA SARANNO APPROFONDITI TEMI LEGATI AL RUOLO DEL SETTORE PUBBLICO RISPETTO ALLA STRUTTURA PRODUTTIVA E AL SETTORE DELLE IMPRESE.
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21201427 -
ECONOMIA E POLITICA DEL LAVORO
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE UN TRIPLICE SCOPO: 1) STUDIARE LA MACRO E LA MICRO ECONOMIA DEL MERCATO DEL LAVORO; 2) ANALIZZARE LA RECENTE EVOLUZIONE DELLE DINAMICHE E DELLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO; 3) APPROFONDIRE GLI STRUMENTI NECESSARI PER DISEGNARE, IMPLEMENTARE E VALUTARE LE POLITICHE DEL LAVORO SIA CON RIFERIMENTO ALL’INTERO PAESE, SIA CON RIFERIMENTO AGLI SPECIFICI SISTEMI LOCALI. DALLA PROSPETTIVA MACROECONOMICA SARANNO STUDIATE LE DETERMINANTI DELLE VARIABILI AGGREGATE RELATIVE AL LIVELLO DELL’OCCUPAZIONE E DELLA DISOCCUPAZIONE NONCHÉ ALLA LORO RELAZIONE CON IL TASSO DI INFLAZIONE; DALLA PROSPETTIVA MICRO SARANNO STUDIATI I COMPORTAMENTI DEI SINGOLI AGENTI (LAVORATORI E IMPRESE) RELATIVAMENTE ALLA OFFERTA E ALLA DOMANDA DI LAVORO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA RICERCA DI LAVORO, ALL’ACCUMULAZIONE DI CAPITALE UMANO, ALLA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO, AL COSTO DEL LAVORO, ALLA DINAMICA DI ASSUNZIONI E LICENZIAMENTI NELLE VARIE TIPOLOGIE DI RAPPORTI LAVORATIVI, ALLA CONTRATTAZIONE. INFINE SARÀ ESAMINATO IL RUOLO DELLE POLITICHE DEL LAVORO IN RELAZIONE A TALI PROCESSI.
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9
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SECS-P/01
|
60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201457 -
ECONOMIA INDUSTRIALE - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È L’APPROFONDIMENTO DI ALCUNE PRINCIPALI TEMATICHE DELLA ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE. SARANNO SVILUPPATE LE APPLICAZIONI A TEMI E PROBLEMI DI ECONOMIA INDUSTRIALE DEI MODERNI SVILUPPI DELLA TEORIA MICROECONOMICA: L’ANALISI DEI COSTI DI TRANSAZIONE, LA TEORIA DEI GIOCHI, L’ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE.
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POTESTIO MARIA PAOLA
( programma)
IL CORSO SI ARTICOLERÀ SULLE SEGUENTI TEMATICHE: I) TEORIA DEI GIOCHI . ALCUNE PRIME APPLICAZIONI A TEMI DI ECONOMIA INDUSTRIALE. II) TEORIE DELL'IMPRESA III) LA DISCRIMINAZIONE DEL PREZZO. PREZZI NON LINEARI. IV) CONCORRENZA NEL BREVE PERIODO. CONCORRENZA NEI PREZZI DI BREVE PERIODO . V) CONCORRENZA NEI PREZZI DINAMICA E COLLUSIONE TACITA. VI) ENTRATA, COMPORTAMENTO ACCOMODANTE E USCITA VII) INFORMAZIONE E COMPORTAMENTO STRATEGICO VIII) RICERCA E SVILUPPO E INTRODUZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE IX) MONOPOLIO E REGOLAMENTAZIONE
( testi)
IL CORSO SEGUE TRATTAZIONE E SVILUPPO DI ARGOMENTI IN J. TIROLE, TEORIA DELL’ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE, HOEPLI. ULTERIORI INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE VERRANNO FORNITE DURANTE IL CORSO.
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9
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SECS-P/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201465 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA
(obiettivi)
IL LABORATORIO HA UNA FORTE VALENZA APPLICATIVA ED INTERDISCIPLINARE. SI PROPONE DI DOTARE GLI STUDENTI DI STRUMENTI PER AFFRONTARE PROBLEMI DI ECONOMIA APPLICATA, CON UN LAVORO IN AULA COMPRENSIVO DI LEZIONI, ESERCITAZIONI PRATICHE E SEMINARI CON ESPERTI ESTERNI. FARÀ PARTE INTEGRANTE DEL CORSO E SARÀ ELEMENTO UTILE ALLA VALUTAZIONE FINALE LA PREDISPOSIZIONE, DA PARTE DI CIASCUNO STUDENTE, DI UN RAPPORTO DI RICERCA (UN BREVE ELABORATO SCRITTO O UN ESERCIZIO DI ECONOMIA APPLICATA O ALTRO APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO DA CONCORDARE CON I DOCENTI). LA PARTICOLARE STRUTTURA DEL LABORATORIO RICHIEDE LA FREQUENZA OBBLIGATORIA ALLE LEZIONI E ALLE LEZIONI-SEMINARIO. GLI STUDENTI ACQUISIRANNO COMPETENZE NELLE SEGUENTI MACROAREE DELL’ECONOMIA APPLICATA: A) DEFINIZIONI E PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI; ANALISI DELLE FONTI DI DOCUMENTAZIONE SULL'ECONOMIA ITALIANA ED EUROPEA; B) ANALISI TERRITORIALI E SETTORIALI; C) STRUMENTI E METODI PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LORO APPLICAZIONE ALLE SCELTE PUBBLICHE; NELL’EDIZIONE CORRENTE APPROFONDIMENTI MONOGRAFICI SARANNO DEDICATI AI SEGUENTI TEMI: - STRUMENTI DI GESTIONE DELLA FINANZA PUBBLICA, - ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE, - SERVIZI PUBBLICI LOCALI: ORGANIZZAZIONE, GESTIONE, PROBLEMATICHE ECONOMICHE, - SETTORE ENERGETICO, - RAPPORTO BANCA-IMPRESA. MODALITÀ D’ESAME: LA VALUTAZIONE FINALE CONSISTERÀ IN UN TEST SCRITTO E UN COLLOQUIO BASATO SULLA DISCUSSIONE DEL PROPRIO RAPPORTO DI RICERCA E SULLA VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO DI LETTURE CONSIGLIATE DURANTE IL CORSO. I POSSIBILI TEMI MONOGRAFICI VERRANNO CONCORDATI FRA DOCENTI E STUDENTI.
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21201465-2 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA 2
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4,5
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SECS-P/02
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201465-1 -
LABORATORIO DI ECONOMIA APPLICATA 1
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CAUSI MARCO
( programma)
Il laboratorio ha una forte valenza applicativa ed interdisciplinare. Si propone di dotare gli studenti di strumenti per affrontare problemi di economia applicata, con un lavoro in aula comprensivo di lezioni, esercitazioni pratiche e seminari con esperti esterni. Gli studenti acquisiranno competenze nelle seguenti macroaree dell’economia applicata:a) definizioni e interpretazione dei principali indicatori macroeconomici; analisi delle fonti di documentazione sull'economia italiana ed europea; b) analisi territoriali e settoriali;c) strumenti e metodi per la politica e la programmazione economica, e loro applicazione alle scelte pubbliche; Nell’edizione corrente approfondimenti monografici saranno dedicati ai seguenti temi: struttura produttiva dell'economia italiana e diverse interpretazioni dei suoi punti di forza e di debolezza; evoluzione della finanza pubblica in Italia; Firewall europeo per la stabilità finanziaria; G20 e il coordinamento internazionale delle politiche economiche; analisi territoriali dell'economia italiana; servizi di interesse economico generale e public utilities: mercati e regolazione, con approfondimenti su trasporto pubblico, produzione energetica, produzione e distribuzione di elettricità e gas; relazioni fra banche e imprese in Italia.Fa parte integrante del corso e costituisce elemento utile alla valutazione finale la predisposizione, da parte di ciascuno studente, di un rapporto di ricerca (un breve elaborato scritto o un esercizio di economia applicata o altro approfondimento monografico da concordare con i docenti). La particolare struttura del Laboratorio richiede la frequenza obbligatoria alle lezioni e ai seminari.
( testi)
Il materiale di studio è costituito principalmente da rapporti e banche dati di istituzioni pubbliche e di ricerca nazionali e internazionali (Istat, Banca d'Italia, Commissione Europea, Eurostat, Banca Centrale Europea, OCSE, FMI, ecc.) e da reading list per i seminari tematici.Sarà indicato durante il corso e messo a disposizione degli studenti mediante il sito web del corso.
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4,5
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SECS-P/01
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201569 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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21201569-2 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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4,5
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SECS-P/02
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201569-1 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
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4,5
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SECS-P/02
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
IMPRESA E INNOVAZIONE Orientamento unico 1° ANNO - UN INSEGNAMENTO A SCELTA TRA: - (visualizza)
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21201517 -
BUSINESS PLANNING
(obiettivi)
DOPO UNA BREVE INTRODUZIONE DEI CONCETTI BASE DI STRATEGIA E DI ANALISI DEL MERCATO E DEL CONTESTO COMPETITIVO, IL CORSO SI PROPONE DI TRASFERIRE GLI STRUMENTI OPERATIVI PER LA PIANIFICAZIONE DI PROGETTO, CURANDO IN MODO PARTICOLARE SIA GLI ASPETTI DESCRITTIVI DI REDAZIONE PROGETTUALE, SIA GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO. IL CORSO È COMPOSTO DA LEZIONI FRONTALI, DISCUSSIONE DI CASI ED ESPERIENZE AZIENDALI E DALLA REDAZIONE IN GRUPPI DI UN BUSINESS PLAN
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PEZZI ALBERTO
( programma)
COME REDIGERE UN BUSINESS PLAN 1) COVER PAGE 2) EXECUTIVE SUMMARY 3) ANALISI DI SETTORE, DEI CONCORRENTI E DELLA CLIENTELA 4) DESCRIZIONE DELL’IMPRESA E DEL PROGETTO 5) PIANO DI MARKETING 6) PIANO DI PRODUZIONE 7) PIANO DI SVILUPPO 8) TEAM 9) ANALISI DEI RISCHI 10) PIANO FINANZIARIO
( testi)
TIMMONS J., ZACHARAKIS A., SPINELLI S., BUSINESS PLANS THAT WORK, MCGRAW-HILL, 2011 IL MATERIALE PRESENTE NELLA PAGINA WEB DEL DOCENTE È PARTE INTEGRANTE DEL CORSO
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SECS-P/08
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201557 -
MARKETING, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ILLUSTRARE LE INNOVAZIONI DEL MARKETING IN UN CONTESTO SEMPRE PIÙ CARATTERIZZATO DA PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIALI. IN PARTICOLARE SI AFFRONTA L’APPLICAZIONE DEL MARKETING AGLI AMBITI DEL DELLE IMPRESE TECNOLOGICHE, DIGITALI E ORIENTATE ALLA SOSTENIBILITÀ.
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PRATESI CARLO ALBERTO
( programma)
I MODULO (6 CFU) IL MARKETING MANAGEMENT GLI ASPETTI CONTROVERSI DEL MARKETING IL MARKETING APPLICATO AL SETTORE NON PROFIT IL MARKETING SOCIALE E LE CAMPAGNE EDUCATIVE DAL CRM AL MARKETING SOSTENIBILE. LA COMUNICAZIONE E IL RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
II MODULO (3 CFU) IL TURISMO SOSTENIBILE NEL PIÙ AMPIO ALVEO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO L’ECOTURISMO E IL TURISMO RURALE L’AGRITURISMO IN ITALIA ED IN EUROPA: PROFILI GIURIDICI ED ECONOMICO AZIENDALI L’AGRICOLTURA SOCIALE COME MOMENTO DI PRODUZIONE DI SERVIZI DI WELFARE PER IL TERRITORIO
( testi)
- KOTLER P., LEE N., *MARKETING E RESPONSABILITÀ SOCIALE D'IMPRESA, *IL SOLE 24 ORE, 2008
- GRANT J., *GREN MARKETING, *F.BRIOSCHI EDITORE, 2009
REGOLIOSI C., L’IMPRESA AGRITURISTICA, FRANCOANGELI, 2008
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SECS-P/07
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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