Gruppo opzionale:
SCELTA DA 12 CFU - (visualizza)
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12
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20401070 -
ACQUISIZIONE DATI E CONTROLLO DI ESPERIMENTI
(obiettivi)
Far acquisire allo studente le conoscenze di base su come è articolata la costruzione di un esperimento di fisica nucleare in funzione della raccolta dei dati dal rivelatore, del controllo delle apparecchiature e dell’esperimento, del monitoraggio del buon funzionamento dell’apparato e della qualità dei dati acquisiti
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Branchini Paolo
( programma)
Lo scopo del corso è fornire allo studente gli elementi cognitivi generali che sottendono alla realizzazione di sistemi di acquisizione, controllo e monitoraggio degli esperimenti di Fisica Nucleare e Subnucleare. Il corso è articolato sui seguenti argomenti: - Introduzione ai sistemi di DAQ - Parallelismo e Pipelining - Derandomizzazione - DAQ e Trigger - Trasmissione Dati - Front End Electronics - Trigger - Architettura Sistemi di Calcolo - Sistemi Real Time - Real Time Operating Systems - Linguaggio C - Linguaggio HDL rudimenti e simulazione - Protocolli di Rete TCP/IP - Achitetture DAQ - Event Building - VME Bus - Run Control - Farming - Archiviazione Dati
( testi)
Dispense preparate dal docente sulla base delle slide presentate a lezione, disponibili sul sito Moodle predisposto dall'Ateneo: https://matematicafisica.el.uniroma3.
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6
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FIS/04
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402146 -
ASTROFISICA DELLE ALTE ENERGIE
(obiettivi)
Fornire allo studente una panoramica dei principali fenomeni nel campo dell'Astrofisica delle Alte Energie, con particolare attenzione ai fenomeni di accrescimento su oggetti compatti (nane bianche, stelle di neutroni e buchi neri) e ai fenomeni di accelerazione di particelle
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Erogato presso
20402146 ASTROFISICA DELLE ALTE ENERGIE in Fisica LM-17 N0 BIANCHI STEFANO
( programma)
OGGETTI COMPATTI: NANE BIANCHE, STELLE DI NEUTRONI. LIMITE DI CHANDRASEKHAR, PULSAR, BUCHI NERI ACCRESCIMENTO: TEORIA, LIMITE DI EDDINGTON, DISCHI DI ACCRESCIMENTO BINARIE X: FENOMENOLOGIA E CLASSIFICAZIONE, VARIABILI CATACLISMICHE, BINARIE X DI PICCOLA E GRANDE MASSA, CANDIDATI BUCHI NERI NUCLEI GALATTICI ATTIVI: FENOMENOLOGIA E CLASSIFICAZIONE, EMISSIONE IN BANDA X E GAMMA, GETTI, MOTI SUPERLUMINALI GAMMA RAY BURST: FENOMENOLOGIA, ORIGINE E MECCANISMI DI EMISSIONE AMMASSI DI GALASSIE: EMISSIONE X DAL MEZZO INTERGALATTICO, COOLING FLOW RAGGI COSMICI: COMPOSIZIONE, SPETTRO ED ORIGINE, RESTI DI SUPERNOVA, RAGGI COSMICI DI ALTISSIMA ENERGIA.
( testi)
(LONGAIR MALCOM S. ) HIGH ENERGY ASTROPHYSICS 3RD ED. [CAMBRIDGE 2011] (KIPPENHAHN R., WEIGERT A.) STELLAR STRUCTURE AND EVOLUTION [SPRINGER 1994] (G.B. RYBICKI, A.P. LIGHTMAN) RADIATIVE PROCESSES IN ASTRIPHYSICS [WILEY] (VIETRI M.) ASTROFISICA DELLE ALTE ENERGIE [BORINGHIERI] (SHAPIRO S.L, TEUKOLSKY S.A.) BLACK HOLES, WHITE DWARFS AND NEUTRON STARS [WILEY]
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6
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FIS/05
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410506 -
COSMOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si propone di esplorare in dettaglio alcuni aspetti della Cosmologia Moderna che costituiscono altrettanti argomenti di elevato interesse sia dal punto di vista dei fenomeni fisici interessati, sia dal punto di vista delle metodologie impiegate. Particolare attenzione è rivolta al confronto osservazioni-teoria, ovvero alla relazione Cosmologia-Astrofisica Extragalattica.
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Erogato presso
20402143 COSMOLOGIA in Fisica LM-17 N0 MAGLIOCCHETTI Manuela
( programma)
- Richiami di relatività’: universo di Friedmann Robertson-Walker. Legge di Hubble. Redshift.
Costante cosmologica. Big Bang e orizzonte cosmologico.
- Perturbazioni Cosmologiche: limite Newtoniano e lunghezza di Jeans. Funzione di trasferimento.
Evoluzione lineare.
- Il Fondo Cosmico di Microonde: anisotropie primordiali; i picchi acustici; L'effetto Sachs-Wolfe.
- Altri Fondi Cosmici: fondo radio, fondo X, fondo Infrarosso e fondo gamma.
- Anisotropie secondarie nei fondi cosmici: foresta Ly-alpha; effetto Gunn-Peterson; la reionizzazione
e il fondo a 21 cm; l'effetto Sunayev-Zel'dovich.
- Struttura a grande scala dell’Universo: analisi statistiche della distribuzione di galassie; distribuzioni di probabilita';
funzioni di correlazione; spettri di potenza; velocità’ peculiari e distorsioni nello spazio dei redshift.
- Materia luminosa e materia oscura: il problema del bias.
- Evoluzione non-lineare delle perturbazioni: approssimazione di Zel'dovich, collasso sferico, principio; problema ad N-
body e simulazioni cosmologiche.
- Strutture virializzate. La teoria di Press-Schechter (e sua estensione); funzione di massa delle
strutture cosmiche.
- Elementi di formazione galassie: teoria vs osservazioni.
( testi)
Coles P., Lucchin F. Cosmology [Wiley 2000] - Testo primario
Peacock J. Physical Cosmology. Cambridge Univ.Press
Longair M. Galaxy Formation [A&A Library ]
"Cosmology" di Weinberg (Oxford University Press)
Vari articoli di rivista forniti dal docente durante il corso.
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6
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FIS/05
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54
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410580 -
Education & Outreach, la comunicazione della scienza
(obiettivi)
Fornire allo studente i concetti di base della comunicazione, come le tecniche per parlare in pubblico e per la preparazione di materiali di presentazione e di testi di comunicazione scientifica. Far acquisire competenze sulla progettazione e realizzazione di prodotti di comunicazione (immagini, audio, video) e sul Communication Plan (piano per organizzare la comunicazione di un evento o progetto scientifico).
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BERNIERI ENRICO
( programma)
Il percorso formativo proposto si basa sul concetto di case study: verranno presentati esempi specifici e argomenti selezionati per il loro interesse scientifico e mediatico.
Intorno ai case study, il corso sarà organizzato con didattica laboratoriale: verranno realizzati dei veri e propri laboratori di comunicazione in cui gli studenti, lavorando in squadra e guidati da ricercatori e professionisti della comunicazione scientifica, analizzeranno l’esempio specifico e progetteranno e realizzeranno una serie di strumenti di comunicazione specifici (articoli di divulgazione scientifica, siti web, blog, interviste e audio/video ecc).
Il percorso formativo avrà inoltre una impronta tecnologica, prendendo in considerazione le nuove tecnologie multimediali applicate alla comunicazione, presentando, utilizzando e integrando software e soluzioni open source disponibili al momento.
Il programma
Il programma proposto prevede un percorso di 52 ore che include 40 ore di lezioni di insegnamento frontale e 12 ore di laboratorio pratico. 12 ore sono in comune con il corso di comunicazione per il Dottorato in Fisica.
Introduzione alla comunicazione scientifica • Gli assiomi della comunicazione, dal linguaggio corporeo alla progettazione di un Communication Plan. • La comunicazione scientifica: Perché comunicare la scienza? • I diversi tipi di comunicazione nel mondo della ricerca e dell’Università. • Progettare un evento per il pubblico: la comunicazione in 5 mosse. • L’immagine e la comunicazione della scienza.
Parlare in pubblico di scienza • Come si parla in pubblico: differenze tra conferenza stampa, dibattito e conferenza divulgativa • Le regole base per parlare in pubblico • Materiali multimediali per parlare di scienza al pubblico: slide, audio, video.
Scrivere di scienza • Le basi del giornalismo scientifico: riflessioni sul linguaggio della carta stampata all’audio/video. • Le differenze tra un articolo divulgativo, un articolo scientifico e un comunicato stampa. • La scrittura per l’audio/video: lo storyboard.
La comunicazione visiva della scienza • L’immagine e la comunicazione della scienza • Progettare e realizzare un’immagine
La scienza sul web • Come è comunicata la scienza sul web • Il web 2.0 e la scienza • Realizzare un sito web
Organizzare un evento per il pubblico • Il Communication Plan di una osservazione astronomica per una classe • Realizzare una serata osservativa
( testi)
"Comunicare la scienza" di Giovanni Carrada https://www.mestierediscrivere.com/uploads/files/comunicarelascienza.pdf
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GIACOMINI Livia
( programma)
Il percorso formativo proposto si basa sul concetto di case study: verranno presentati esempi specifici e argomenti selezionati per il loro interesse scientifico e mediatico.
Intorno ai case study, il corso sarà organizzato con didattica laboratoriale: verranno realizzati dei veri e propri laboratori di comunicazione in cui gli studenti, lavorando in squadra e guidati da ricercatori e professionisti della comunicazione scientifica, analizzeranno l’esempio specifico e progetteranno e realizzeranno una serie di strumenti di comunicazione specifici (articoli di divulgazione scientifica, siti web, blog, interviste e audio/video ecc).
Il percorso formativo avrà inoltre una impronta tecnologica, prendendo in considerazione le nuove tecnologie multimediali applicate alla comunicazione, presentando, utilizzando e integrando software e soluzioni open source disponibili al momento.
Il programma
Il programma proposto prevede un percorso di 52 ore che include 40 ore di lezioni di insegnamento frontale e 12 ore di laboratorio pratico. 12 ore sono in comune con il corso di comunicazione per il Dottorato in Fisica.
Introduzione alla comunicazione scientifica • Gli assiomi della comunicazione, dal linguaggio corporeo alla progettazione di un Communication Plan. • La comunicazione scientifica: Perché comunicare la scienza? • I diversi tipi di comunicazione nel mondo della ricerca e dell’Università. • Progettare un evento per il pubblico: la comunicazione in 5 mosse. • L’immagine e la comunicazione della scienza.
Parlare in pubblico di scienza • Come si parla in pubblico: differenze tra conferenza stampa, dibattito e conferenza divulgativa • Le regole base per parlare in pubblico • Materiali multimediali per parlare di scienza al pubblico: slide, audio, video.
Scrivere di scienza • Le basi del giornalismo scientifico: riflessioni sul linguaggio della carta stampata all’audio/video. • Le differenze tra un articolo divulgativo, un articolo scientifico e un comunicato stampa. • La scrittura per l’audio/video: lo storyboard.
La comunicazione visiva della scienza • L’immagine e la comunicazione della scienza • Progettare e realizzare un’immagine
La scienza sul web • Come è comunicata la scienza sul web • Il web 2.0 e la scienza • Realizzare un sito web
Organizzare un evento per il pubblico • Il Communication Plan di una osservazione astronomica per una classe • Realizzare una serata osservativa
( testi)
Dispense del corso
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DE ANGELIS ILARIA
( programma)
Il percorso formativo proposto si basa sul concetto di case study: verranno presentati esempi specifici e argomenti selezionati per il loro interesse scientifico e mediatico.
Intorno ai case study, il corso sarà organizzato con didattica laboratoriale: verranno realizzati dei veri e propri laboratori di comunicazione in cui gli studenti, lavorando in squadra e guidati da ricercatori e professionisti della comunicazione scientifica, analizzeranno l’esempio specifico e progetteranno e realizzeranno una serie di strumenti di comunicazione specifici (articoli di divulgazione scientifica, siti web, blog, interviste e audio/video ecc).
Il percorso formativo avrà inoltre una impronta tecnologica, prendendo in considerazione le nuove tecnologie multimediali applicate alla comunicazione, presentando, utilizzando e integrando software e soluzioni open source disponibili al momento.
Il programma
Il programma proposto prevede un percorso di 52 ore che include 40 ore di lezioni di insegnamento frontale e 12 ore di laboratorio pratico. 12 ore sono in comune con il corso di comunicazione per il Dottorato in Fisica.
Introduzione alla comunicazione scientifica • Gli assiomi della comunicazione, dal linguaggio corporeo alla progettazione di un Communication Plan. • La comunicazione scientifica: Perché comunicare la scienza? • I diversi tipi di comunicazione nel mondo della ricerca e dell’Università. • Progettare un evento per il pubblico: la comunicazione in 5 mosse. • L’immagine e la comunicazione della scienza.
Parlare in pubblico di scienza • Come si parla in pubblico: differenze tra conferenza stampa, dibattito e conferenza divulgativa • Le regole base per parlare in pubblico • Materiali multimediali per parlare di scienza al pubblico: slide, audio, video.
Scrivere di scienza • Le basi del giornalismo scientifico: riflessioni sul linguaggio della carta stampata all’audio/video. • Le differenze tra un articolo divulgativo, un articolo scientifico e un comunicato stampa. • La scrittura per l’audio/video: lo storyboard.
La comunicazione visiva della scienza • L’immagine e la comunicazione della scienza • Progettare e realizzare un’immagine
La scienza sul web • Come è comunicata la scienza sul web • Il web 2.0 e la scienza • Realizzare un sito web
Organizzare un evento per il pubblico • Il Communication Plan di una osservazione astronomica per una classe • Realizzare una serata osservativa
( testi)
"Comunicare la scienza" di Giovanni Carrada https://www.mestierediscrivere.com/uploads/files/comunicarelascienza.pdf
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6
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FIS/08
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40
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12
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410505 -
FISICA DELLE ASTROPARTICELLE
(obiettivi)
Il corso intende introdurre lo studente alle attività di ricerca su problemi in comune tra Fisica delle Particelle Elementari ed Astrofisica. I diversi temi di ricerca che costituiscono oggetto di studio da parte della comunità scientifica internazionale verranno discussi all'interno di uno schema unitario, con particolare attenzione all'interpretazione fenomenologica e alle proposte di realizzazione di nuovi apparati sperimentali
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MARI STEFANO MARIA
( programma)
ASPETTI SPERIMENTALI DELLA FISICA DELLE ASTROPARTICELLE. VENGONO DISCUSSI GLI APPARATI, LE TECNICHE SPERIMENTALI E I RISULTATI NEI SEGUENTI SETTORI: RIVELAZIONE DEI RAGGI COSMICI; RICERCA DI MATERIA OSCURA; RIVELAZIONE DEI NEUTRINI; RICERCA DI ANTIMATERIA; RIVELAZIONE DI ONDE GRAVITAZIONALI.
( testi)
K. THOMAS GAISSER COSMIC RAYS AND PARTICLE PHYSICS CAMBRIDGE 1990 MALCOM S. LONGAIR HIGH ENERGY ASTROPHYSICS CAMBRIDGE 1992 H. V. KLAPDOR - KLEINGROTHAUS AND A. STAUDT NON - ACCELERATOR PARTICLE PHYSICS BRISTOL 1995 DONALD H. PERKINS PARTICLE ASTROPHYSICS, SECOND EDITION OXFORD 2009
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6
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FIS/04
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402259 -
FISICA DEL CLIMA
(obiettivi)
Il corso è indirizzato a fornire le conoscenze fondamentali, teoriche e sperimentali, nell'ambito della Fisica del Clima e dei Cambiamenti Climatici
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Pasini Antonello
( programma)
Prima parte
Definizione di clima (climatologia e meteorologia). Il sistema climatico (atmosfera, biosfera, criosfera, geosfera, idrosfera, Sole). La radiazione solare e il bilancio energetico della Terra (richiami di fisica solare, leggi della radiazione, assorbimento della radiazione solare nell’atmosfera). Atmosfera e clima (richiami di composizione, struttura e circolazione dell’atmosfera). Nubi e aerosol (richiami di processi di condensazione e formazione delle nubi). Oceano e clima (richiami di composizione, struttura e circolazione dell’oceano). Trasferimento radiativo (richiami di assorbimento, emissione e trasferimento radiativo dell’atmosfera). L’effetto serra (l’atmosfera come serra, i gas serra, calcolo del bilancio energetico, modelli di effetto serra). Lo strato di ozono (radiazione ultravioletta in atmosfera, fotochimica della produzione di ozono, misure di ozono, “buco” dell’ozono). Osservazioni climatiche con telerilevamento (misure da terra, misure satellitari, strumenti infrarossi, strumenti “limb viewing”, applicazioni del telerilevamento agli studi climatici). Sensitività climatica e cambiamento climatico (cambiamenti astronomici, solari, atmosferici, oceanici e fluttuazioni di temperatura). Clima di altri pianeti. Clima e società. Variabilità multidecadale della temperatura superficiale del mare (seminario del Dr. Salvatore Marullo). Misura lidar di gas serra (visita al Centro Ricerche ENEA di Frascati).
Seconda parte
Introduzione ai modelli climatici. Il percorso concettuale dalle osservazioni alle simulazioni. Approcci dinamico e statistico. Gerarchia dei modelli climatici e loro componenti, tipologie di modelli, il concetto di parametrizzazione. Modelli a Bilancio di Energia (EBM). Struttura generale di un EBM, EBM 0-dimensionali, EBM 1-dimensionali, parametrizzazioni negli EBM, applicazioni. Modelli Radiativo-Convettivi (RC) e Modelli a Complessità Intermedia (EMIC). Equilibrio radiativo e radiativo-convettivo e implementazione nei modelli climatici a complessità intermedia. Modelli Climatici Globali (GCM). Struttura di un GCM, componenti e interazioni, equazioni fondamentali e loro modellazione. Attività di attribution e risultati. Validazione dei modelli di clima. Cenni di modellistica climatica regionale e tecniche di downscaling. Scenari e proiezioni climatiche per il XXI secolo. Analizzare il clima e i suoi cambiamenti da un altro punto di vista: modelli a rete neurale e analisi di causalità di Granger. Dettagli sulle tecniche e risultati di attribution. Downscaling con modelli a rete neurale.
( testi)
F. W. Taylor (2005), Elementary Climate Physics, Oxford. K. McGuffie & A. Henderson-Sellers (2014), The Climate Modelling Primer, 4th Edition, Wiley.
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6
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FIS/06
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402026 -
FISICA DELLA IONOSFERA E DELLA MAGNETOSFERA
(obiettivi)
La radiazione elettromagnetica e corpuscolare di origine solare dà luogo a complesse interazioni che interessano la magnetosfera e la ionosfera terrestre. In queste interazioni giocano un ruolo fondamentale i campi magnetici promanantisi dal Sole e dalla Terra, in uno spazio caratterizzato dalla presenza di plasma minoritario: qui la fisica della propagazione delle onde radio è molto interessante.
Obiettivo del corso è presentare una selezione dei fenomeni fisici più rilevanti che si esplicano in questo ambiente complesso, ove l'uomo dispiega sistemi tecnologici sofisticati, dal cui funzionamento le strutture della società contemporanea sono sempre più dipendenti. Lo Space Weather tratta dei problemi conseguenti alle perturbazioni dell’ambiente circumterrestre, in particolare conseguenti al deterioramento delle condizioni radiopropagative della ionosfera. Lo scopo finale è avvicinare lo studente alla fisica dei fenomeni, stimolandone l’interesse alla ricerca nel settore e proiettandolo verso le sfide contemporanee da raccogliere.
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SCOTTO Carlo
( programma)
Programma del Corso di fisica della ionosfera e della magnetosfera Docente: Carlo Scotto La maggior parte degli argomenti è trattato sul libro di G.W. Prölss ("Physics of the Earth's Space Environment", ed. Springer).Viene fatto riferimento ai paragrafi di detto libro. I restanti argomenti sono riportati nelle note di lezione distribuite. In esse è riportata la relativa bibliografia dettagliata. Introduzione: scopo del corso e presentazione degli argomenti trattati
1. Nozioni di fisica del plasma magneto-ionosferico Frequenza di plasma, distanza di Debye e potenziale di Debye-Hückel, condizioni di plasma, libero cammino medio, indice di rifrazione di fase per le onde radio in un plasma senza collisioni e in assenza di campo magnetico, plasma non caldo (Note di lezione). (pag. 232, § 7.3.1, § 7.3.2, § 7.3.3) . Energia del campo elettromagnetico (Note di lezione ). Moto delle cariche elettriche in un campo magnetico: moto di girazione, il momento magnetico come invariante adiabatico, moto ove grad(B) è parallelo a B, bounce motion (§ 5.3.1, § 5.3.2, pp. 220-228), gradient drift motion (§ 5.3.2, pp. 228-229), neutral shift drift, drift E x B e conduttività del plasma in assenza di collisioni, drift sotto l'azione di forze esterne (§ 5.3.1, § 5.3.2, § 5.3.3 pp. 219-233).
2. Il mezzo interplanetario. La corona solare e il vento solare (§ 6.1 e 6.1.1, pp. 278-282, compresi tutti i richiami). Struttura del vento solare a grande scala e sul piano dell'eclittica (§ 6.1.6). Il campo magnetico interplanetario: osservazioni e caratteristiche fisiche (§ 6.2.1, pp. 300-304). Il current sheet eliosferico (§ 6.2.4). Struttura a settori della componente polare di B (§ 6.2.5). Teorema di Alfvén (Appendice A.14, pp.484-487).
3. Magnetosfera Il campo geomagnetico in prossimità della Terra (§ 5.2). Drift di curvatura (p. 233). Drift totale (p. 234-235). Moto composto dei portatori di cariche (§ 5.3.4). Popolazioni di particelle nella magnetosfera interna: fasce di radiazione, ring current, plasmasfera (§ 5.4). Il campo geomagnetico distante: configurazione e classificazione, correnti sul lato diurno della magnetopausa, riflessione delle particelle e formazione della corrente, sistema di correnti nella coda geomagnetica (§ 5.5). Popolazione di particelle nella magnetosfera esterna: magnetotail plasma sheet, magnetotail lobe plasma, magnetospheric boundary layer (§ 5.6). Formazione del bow shock e cenno al magnetosheat (§ 6.4 introduzione e § 6.4.1, pp. 325-328).
4. Ionosfera Processi di assorbimento, attenuazione della radiazione nei gas, deposizione di energia nell'alta atmosfera: funzione di Chapman. Ionosfera terrestre: cenni storici, profilo verticale di densità elettronica, temperatura ionosferica, produzione e scomparsa di ionizzazione, regioni ionosferiche, equilibrio elettronico, profilo verticale di densità elettronica nella regione E e nella regione F2. (§ 3.2; introduzione del cap 4, § 4.1, § 4.2, § 4.3). Morfologia della ionosfera: le cuspidi sulla traccia degli ionogrammi e le regioni ionosferiche (Note di lezione). Variazioni regolari della ionosfera: strati E ed F1(Note di lezione). Variazioni irregolari della ionosfera: strato F2 (Note di lezione ). Strato E sporadico (Note di lezione ). Modello fotochimico semplificato per le regioni E ed F: strato F1 (Note di lezione). Modello fotochimico semplificato per la regione D (Note di lezione). Indice di rifrazione per le onde radio con collisioni ed in assenza di campo magnetico; interpretazione della parte immaginaria dell'indice di rifrazione: l'assorbimento (Note di lezione). Solar flares e short waves fadeout (Note di lezione). Ulteriori note sullo strato F1 (Note di lezione). Ulteriori note sullo strato E (Note di lezione).
5. Teoria Magnetoionica Introduzione. Equazioni costitutive per un plasma freddo con collisioni ed in presenza di un campo magnetico (Note di lezione). Indice di rifrazione per le onde radio nella ionosfera, trascurando le collisioni e considerando il campo magnetico terrestre: equazione di Appleton-Hartree (Note di lezione). Continuità di nf in X=1. Gli zeri dell'equazione di Appleton-Hartree senza collisioni: caso di propagazione longitudinale, trasversale e generale (Note di lezione). Polarizzazione: continuità in X=1 nel caso generale e nel caso di propagazione longitudinale. Polarizzazione in propagazione longitudinale: dipendenza dal segno di YL. Polarizzazione in condizioni generali, per X=1 (Note di lezione). Indice di rifrazione per le onde radio nella ionosfera, considerando le collisioni e il campo magnetico terrestre. Cenno alla polarizzazione nel caso collisionale. Curve di (X) con collisioni: importanza della regola di Booker (Note di lezione). Condizioni di riflessione e ionogrammi, traccia ordinaria, straordinaria. Raggio Z (Note di lezione). Esempi di ionogrammi (Note di lezione) Così come indicato nelle note di lezione, il materiale di questa unità didattica si trova su: Ratcliffe, J. A. (1959), The magneto-Ionic Theory and its Applications to the Ionosphere, Cambridge University Press.
6. Assorbimento e dissipazione dell'energia del vento solare Topologia dell'alta atmosfera polare (§ 7.1). Campi elettrici, e convezione del plasema (§ 7.2). Conduttività e correnti nella ionosfera polare (§ 7.3). Aurore polari: dissipazione dell'energia delle particelle aurorali, origine delle particelle aurorali, aurora diffusa e discreta(§ 7. 4). Solar Wind Dynamo (§ 7.6.1), magnetosfera aperta(§ 7.6.2), convezione del plasma nella magnetosfera aperta (§ 7.6.3), magnetosfera aperta con coda (§ 7.6.4), cenno alla riconnessione (parte del § 7.6.5), correnti di Birkeland nelle regioni 1 e 2 (§ 7.6.6).
7. Tempeste geosferiche Tempeste magnetiche: variazione regolari, elettrogetto equatoriale, attività magnetica alle basse, alte e medie latitudini, indici geomagnetici (§ 8.1). Sottotempeste magnetiche: fase di crescita e espansione, onde di Alvfèn e loro ruolo (§ 8.3). Tempeste ionosferiche: tempeste negative e positive (§ 8.5).
( testi)
1) G.W. Prölss "Physics of the Earth's Space Environment" 2) Appunti di lezione.
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FIS/06
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410050 -
FISICA DELLE NANOSTRUTTURE
(obiettivi)
Dare allo studente una comprensione approfondita delle proprietà fisiche dei sistemi a bassa dimensionalità, con dimensioni caratteristiche nanometriche. Illustrare i principi delle metodologie realizzative e delle nanotecnologie
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FIS/03
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410051 -
FISICA DELLE SUPERFICI E INTERFACCE
(obiettivi)
Introdurre lo studente alle conoscenze fondamentali su proprietà, preparazione e caratterizzazione di superfici ed interfacce
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OFFI FRANCESCO
( programma)
- Superficie di un solido e interfaccia solido/solido: nozioni generali, sviluppo storico e applicazioni
- Termodinamica, cristallografia e struttura: reticoli bi-dimensionali e superstrutture, reticolo reciproco e zone di Brillouin, tensione superficiale e forma dei cristalli, difetti strutturali, rilassamento e ricostruzione, interfacce solido/solido, nucleazione e crescita di film sottili, analisi della struttura di una superficie mediante diffrazione di elettroni
- Proprietà elettroniche: stati elettronici di superficie, bande tridimensionali, mappatura delle bande con la tecnica di fotoemissione, stati immagine e surface core level shift, stati elettronici nei semiconduttori, la funzione lavoro, vibrazioni di superficie e adsorbati, metodi di osservazione di fononi di superficie, plasmoni di superficie e polaritoni
- Adsorbimento, desorbimento e diffusione: fisisorbimento e chemisorbimento, adsorbimento dissociativo, adsorbimento e funzione lavoro, interazioni tra specie adsorbate, transizioni di fase bi-dimensionali, cinetica di adsorbimento, desorbimento. Diffusione su una superficie: leggi di Flick, meccanismi e anisotropia di diffusione, diffusione atomica e di cluster
- Tecniche sperimentali: nozioni generali di ultra alto vuoto (UHV), sistemi di pompaggio, componenti da vuoto, preparazione di una superficie pulita, tecniche di deposizione in vuoto
- Magnetismo di superficie: struttura elettronica e anisotropia nei materiali ferromagnetici, magnetizzazione e anisotropia magnetica di superficie, fotoemissione polarizzata in spin, dicroismo magnetico, microscopio a fotoemissione di elettroni per rivelare domini magnetici
( testi)
- Philip Hofmann, Surface Physics
- Hans Lüth, Solid Surfaces, Interfaces and Thin Films (Springer-Verlag, 2010)
- K. Oura, et al., Surface Science, An Introduction (Springer-Verlag, 2003)
- Andrew Zangwill, Physics at Surfaces (Cambridge University press, 1992)
- Gabor A. Somorjai, Introduction to surface chemistry and catalysis (Wiley, 2010)
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6
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FIS/03
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410585 -
FISICA DEI LIQUIDI E DELLA MATERIA SOFFICE
(obiettivi)
Il corso intende offrire un'introduzione alla moderna fisica dei liquidi e alla fisica della materia soffice, intesa come studio della fenomenologia a partire da leggi di forza interatomiche. Dopo un introduzione alla materia liquida e ai materiali soffici verranno illustrati metodi di simulazione numerica al calcolatore applicati alla fisica dei liquidi e della materia soffice. Si studieranno quindi le funzioni di correlazione e la teoria della risposta lineare con applicazioni allo studio della dinamica nel limite idrodinamico e in quello visco-elastico. Saranno introdotte le funzioni memoria. Verranno trattati la fisica dei liquidi sottoraffreddati e lo studio della transizione vetrosa per materiali soffici e liquidi.
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Erogato presso
20410585 FISICA DEI LIQUIDI E DELLA MATERIA SOFFICE in Fisica LM-17 GALLO PAOLA
( programma)
1 - Richiami di Termodinamica e Meccanica Statistica. Funzioni termodinamiche estensive ed intensive. Condizioni di equilibrio. Trasformate di Legendre e potenziali termodinamici. Condizioni di stabilità delle fasi. Transizioni di fase e loro classificazione. Equazione di Van der Waals. Richiami della teoria degli ensembles statistici. Fluttuazioni.
2 - Forze fra atomi e ordine a corto raggio. Caratterizzazione dello stato liquido della materia. Caratterizzazione dei materiali soffici. Forze fra atomi e potenziali efficaci. Funzioni di distribuzione nel canonico e nel gran canonico. Funzione di distribuzione radiale e relazione con la termodinamica. Il fattore di struttura statico. Misura della struttura di un liquido con tecniche di scattering di raggi X e di neutroni. Fattori di struttura e funzioni di distribuzione radiale di miscele liquide e liquidi molecolari. Teoria del funzionale densità classico. Equazione di Ornstein-Zernike. Relazioni di chiusura per il funzionale di densità.
3 - Simulazione numerica di material liquida e soffice
Metodi di simulazione stocastici e deterministici. Metodo della Dinamica Molecolare. Algoritmi alla Verlet. Dinamica molecolare a temperatura e a pressione costante. Il metodo di simulazione Monte Carlo. Simulazione Monte Carlo in diversi ensemble. Metodi di simulazione di equilibrio delle fasi. Applicazione dei metodi Monte Carlo e Dinamica Molecolare ai liquidi complessi e ai materiali soffici.
4 - Dinamica dei liquidi e della materia soffice Funzioni di correlazione dipendenti dal tempo. Diffusione anelastica dei neutroni e misura del fattore di struttura dinamico. Funzioni di correlazione di Van Hove. Principio del bilancio dettagliato. Teoria della risposta lineare. Funzione risposta. Teorema di fluttuazione-dissipazione. Diffusione delle particelle. Coefficiente di diffusione. Funzione di correlazione delle velocità. Idrodinamica e modi collettivi. Scattering Brillouin. Funzioni memoria.
5 - Stati metastabili, liquidi sottoraffreddati e transizione vetrosa per liquidi e materiali soffici.
Stabilità e metastabilità. Curva spinodale dall'equazione di Van der Waals. Fluttuazioni e andamenti delle funzioni di correlazione vicino al punto critico. Liquidi sottoraffreddati e transizione vetrosa. Diagramma di Angell. Entropia configurazionale e temperatura di Kauzmann. La dinamica lenta dei liquidi sottorraffreddati e della materia soffice e la teoria di Mode Coupling.
( testi)
J.P. Hansen and I.R. McDonald, Theory of Simple Liquids, seconda edizione, Academic Press. N. H. March and M. P. Tosi, Introduction to Liquid State Physics, World Scientific. P. G. Debenedetti, Metastable Liquids, Princeton University Press.
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6
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FIS/03
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410098 -
FISICA DEI PIANETI DEL SISTEMA SOLARE ED ESOPIANETI
(obiettivi)
Fornire adeguate conoscenze riguardo la fisica dei pianeti del sistema solare e degli esopianeti, le tecniche di indagine delle atmosfere, delle superfici e delle sottosuperfici dei pianeti ed introdurre il problema astrofisico della ricerca della vita.
Canale: 1
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CLAUDI Riccardo
( programma)
1 Sistema Solare - Descrizione del Sistema Solare nel suo insieme, distribuzione di massa e di momento angolare, osservabili astrofisiche. - Descrizione delle osservabili planetologiche: caratteristiche dei pianeti, dei sistemi di satelliti, dei corpi minori del Sistema Solare - I pianeti terrestri:caratteristiche generali e processi evolutivi delle superfici planetarie. - I pianeti terrestri:storia termica, craterizzazione, vulcanismo, tettonica. Planetologia comparata. - Meteoriti e corpi minori: indizi per la formazione del Sistema Solare, cenni sulla datazione - I pianeti giganti - Satelliti planetari - Struttura interna dei pianeti, differenze tra pianeti terrestri e giganti, evoluzione - Atmosfere planetarie 2 Pianeti Extrasolari - Introduzione storica - Metodi indiretti per la scoperta dei pianeti Extrasolari - Metodi diretti per la scoperta dei pianeti Extrasolari - Caratteristiche dei pianeti Extrasolari - Fisica dei Pianeti Extrasolari - Caratterizzazione e risultati - Quale vita? - Abitabilità e zona abitabile - La ricerca della vita 3 Parte Comune - Cenni sulla Teoria della formazione planetaria
( testi)
- non esiste un testo unico che tratti in modo completo gli argomenti del corso. Un teso consigliato è: Imke de Pater and Jack J. Lissauer, Planetary Sciences, Cambridge University Press. Durante il corso verranno suggeriti di volta in volta articoli scientifici di review. Materiali: - Slides del corso - Articoli scientifici
Canale: 2
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TOSI Federico
( programma)
1 Sistema Solare - Descrizione del Sistema Solare nel suo insieme, distribuzione di massa e di momento angolare, osservabili astrofisiche. - Descrizione delle osservabili planetologiche: caratteristiche dei pianeti, dei sistemi di satelliti, dei corpi minori del Sistema Solare - I pianeti terrestri:caratteristiche generali e processi evolutivi delle superfici planetarie. - I pianeti terrestri:storia termica, craterizzazione, vulcanismo, tettonica. Planetologia comparata. - Meteoriti e corpi minori: indizi per la formazione del Sistema Solare, cenni sulla datazione - I pianeti giganti - Satelliti planetari - Struttura interna dei pianeti, differenze tra pianeti terrestri e giganti, evoluzione - Atmosfere planetarie 2 Pianeti Extrasolari - Introduzione storica - Metodi indiretti per la scoperta dei pianeti Extrasolari - Metodi diretti per la scoperta dei pianeti Extrasolari - Caratteristiche dei pianeti Extrasolari - Fisica dei Pianeti Extrasolari - Caratterizzazione e risultati - Quale vita? - Abitabilità e zona abitabile - La ricerca della vita 3 Parte Comune - Cenni sulla Teoria della formazione planetaria
( testi)
- non esiste un testo unico che tratti in modo completo gli argomenti del corso. Un teso consigliato è: Imke de Pater and Jack J. Lissauer, Planetary Sciences, Cambridge University Press. Durante il corso verranno suggeriti di volta in volta articoli scientifici di review. Materiali: - Slides del corso - Articoli scientifici
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6
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FIS/05
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410097 -
FOTONICA QUANTISTICA
(obiettivi)
Acquisire conoscenza della fisica dei sistemi laser e della descrizione del campo elettromagnetico in seconda quantizzazione, con particolare enfasi agli aspetti fenomenologici.
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GIANANI ILARIA
( programma)
Fisica del laser: richiami alla radiazione di corpo nero, equazioni di Einstein, eccitazione di atomi a due livelli, attenuazione e guadagno. Livelli d’energia e transizioni in semiconduttori. Comportamento del laser cw. Cenni ai laser ultrabrevi.
Coerenza e quantizzazione del campo e.m.: teoria classica delle fluttuazione e della coerenza al primo e secondo ordine. Campo e.m. come oscillatore armonico, quantizzazione e teoria quantistica della coerenza. Stati numero, coerenti e termici. Rappresentazione di interazione: il beam splitter e gli stati squeezed. Rivelazione omodina e fotoconteggio. Funzioni di quasi-probabilità.
Ottica nonlineare: introduzione e trattamento classico. Cenni al trattamento quantistico. Effetti nonlineari del secondo ordine: generazione di seconda armonica, frequenza somma e frazionamento parametrico. Effetti del terzo ordine: effetto Kerr ottico. Cenni alla filamentazione. Equazione di Schroedinger nonlineare e solitoni temporali.
Correlazioni quantistiche: problema del realismo locale in meccanica quantistica e paradosso EPR-Bohm. Diseguaglianza di Bell e test sperimentali con fotoni polarizzati.
( testi)
R. Loudon, The quantum theory of light. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6 O. Svelto, Principles of lasers. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 R. Boyd, Nonlinear optics. Capp. 1, 2, 7 J.S. Bell, Speakable and unspeakable in quantum mechanics. Cap 2
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6
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FIS/03
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401858 -
ISTITUZIONI DI FISICA MEDICA
(obiettivi)
Introdurre lo studente allo studio degli effetti delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti sulla materia vivente. Porre le basi dei principi della radioprotezione e dell'uso terapeutico delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
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6
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FIS/07
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402354 -
MECCANICA STATISTICA
(obiettivi)
Il corso mira a dare una visione degli sviluppi moderni della meccanica statistica. In particolare, partendo dalla teoria delle transizioni di fase e dei fenomeni critici, si vuole mostrare come sono emersi i concetti alla base del metodo del gruppo di ri normalizzazione. Questo metodo è ormai largamente utilizzato in diversi campi della meccanica statistica. I fenomeni critici costituiscono l’applicazione classica del metodo, che viene illustrata in dettaglio nei primi 6 crediti del corso. Questi primi 6 crediti possono quindi essere utilizzati da più indirizzi. I restanti 2 crediti si soffermano su applicazioni più recenti del metodo nel campo della fisica della materia.
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Erogato presso
20401425 MECCANICA STATISTICA in Fisica LM-17 N0 LUPI LAURA
( programma)
Programma I modulo (6 CFU)
Richiami di termodinamica. Potenziali termodinamici. Transizioni di fase ed equazione di Van der Waals. Fluttuazioni e stabilità. Transizioni di fase e limite termodinamico. Derivazione microscopica dell'equazione di Van der Waals. Comportamento al punto critico dell'equazione di Van der Waals. Teoria di Curie-Weiss del ferromagnetismo. Teoria di Landau delle transizioni di seconda specie. Criterio di Ginzburg per la validità della teoria di campo medio. Il ruolo della simmetria e della dimensionalità: il teorema di Mermin-Wagner. Gruppo di rinormalizzazione. Trasformazione di Kadanoff-Wilson. Calcolo dei punti fissi per il modello di Landau-Wilson e sviluppo in epsilon.
( testi)
Statistical Mechanics and Applications in Condensed Matter by Carlo Di Castro and Roberto Raimondi Cambridge University Press 2015 ISBN: 9781107039407
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6
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FIS/02
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410173 -
METODI NUMERICI PER EQUAZIONI DIFFERENZIALI
(obiettivi)
Studiare ed implementare tecniche di approssimazione numerica più avanzate, in particolare relative ai problemi di ottimizzazione ed alla soluzione approssimata di Equazioni Differenziali Ordinarie
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Erogato presso
20410420 AN420 - ANALISI NUMERICA 2 in Scienze Computazionali LM-40 FERRETTI ROBERTO
( programma)
Equazioni Differenziali Ordinarie Approssimazioni alle differenze per Equazioni Differenziali Ordinarie: il metodo di Eulero. Consistenza, stabilita', stabilita' assoluta. I metodi di Runge-Kutta del secondo ordine. Metodi ad un passo impliciti: i metodi di Eulero all'indietro e di Crank-Nicolson. La convergenza dei metodi ad un passo. Metodi a piu' passi: struttura generale, complessita', stabilita' assoluta. Stabilita' e consistenza dei metodi a piu' passi. Metodi di Adams. Metodi BDF. Metodi Predictor-Corrector. (Riferimento: Capitolo 7 della dispensa "Appunti del corso di Analisi Numerica")
Schemi alle differenze per Equazioni a Derivate Parziali Generalita' sulle approssimazioni alle differenze. Approssimazioni semidiscrete e loro convergenza. Teorema di Lax-Richtmeyer. L'equazione del trasporto: costruzione della soluzione con il metodo delle caratteristiche. Schema di approssimazione "upwind" semidiscreto e completamente discreto, consistenza e stabilita'. L'equazione del calore: approssimazione di Fourier. Approssimazione per differenze centrate, sua consistenza e stabilita'. L'equazione di Poisson: approssimazioni di Fourier e per differenze centrate, studio della convergenza. (Riferimento: Dispensa di R. LeVeque, "Finite Difference methods for differential equations", materiale selezionato dai capitoli 1, 2, 3, 12, 13)
N.B.: I riferimenti sono dati sugli appunti del corso.
( testi)
Roberto Ferretti, "Appunti del corso di Analisi Numerica", disponibile in forma elettronica all'indirizzo: http://www.mat.uniroma3.it/users/ferretti/corso.pdf
Roberto Ferretti, "Esercizi d'esame di Analisi Numerica", disponibile in forma elettronica all'indirizzo: http://www.mat.uniroma3.it/users/ferretti/Esercizi.pdf
Lucidi delle lezioni, disponibili in forma elettronica sotto la pagina del corso: http://www.mat.uniroma3.it/users/ferretti/bacheca.html
Materiale supplementare distribuito dal docente
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6
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MAT/08
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402155 -
MISURE ASTROFISICHE
(obiettivi)
Rendere lo studente capace di analizzare in maniera autonoma e critica varie tipologie di dati astrofisici
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LA FRANCA FABIO
( programma)
PROGRAMMA: Parte I: Problematica Astrofisica:
Nuclei Galattici Attivi e Galassie 1. Definizione e classificazione: Paradigma del BH, accrescimento, AGN Radio Loud/Radio quiet, Modello Unificato 2. Astrofisica degli AGN: Proprietà degli AGN-RQ in banda X, modelli di emissione: Comptonizzazione, proprietà di assorbimento e outflows 3. Astrofisica degli AGN: componenti di riflessione nello spettro in banda X, osservazione di effetti relativistici nello spettro in banda X 4. Spettri di AGN e Galassie nella banda ottica e NIR
Parte II: Introduzione ai rivelatori e telescopi in banda X ed ottica 1. telescopi ottici. Principi base e tecniche di rivelazione 2. rivelatori in banda X: principi base e tecniche di rivelazione 3. rivelatori a stato solido, Charged Coupled Devices (CCD) 4. sistemi ottici collimati e focalizzati 5. caratteristiche dei telescopi X: efficienza, sensibilità, risoluzione di energia, risoluzione angolare, area efficace 6. I telescopi spaziali ESA/XMM-Newton, NASA/Chandra e NASA/NuStar
Parte III: Analisi Dati
1. strumenti di indagine: studio della distribuzione di energia (spettro di emissione), studio del comportamento temporale (curva di luce), studio della variabilità (spettro di potenza e riverbero) 2. errori statistici ed errori sistematici 3. background 4. rapporto segnale rumore S/N 5. osservazione e massimizzazione del S/N
Parte IV: Tutorial di analisi dati
- sessione XMM-epic 1. ricerca dei dati in archivio 2. analisi dell’Imagine: DS9 3. analisi dello spettro: xspec 4. analisi Temporale: xronos
Parte V - analisi dati in banda ottica e NIR
( testi)
dispense a cura del docente del corso
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DE ROSA Alessandra
( programma)
PROGRAMMA: Parte I: Problematica Astrofisica:
Nuclei Galattici Attivi e Galassie 1. Definizione e classificazione: Paradigma del BH, accrescimento, AGN Radio Loud/Radio quiet, Modello Unificato 2. Astrofisica degli AGN: Proprietà degli AGN-RQ in banda X, modelli di emissione: Comptonizzazione, proprietà di assorbimento e outflows 3. Astrofisica degli AGN: componenti di riflessione nello spettro in banda X, osservazione di effetti relativistici nello spettro in banda X 4. Spettri di AGN e Galassie nella banda ottica e NIR
Parte II: Introduzione ai rivelatori e telescopi in banda X ed ottica 1. telescopi ottici. Principi base e tecniche di rivelazione 2. rivelatori in banda X: principi base e tecniche di rivelazione 3. rivelatori a stato solido, Charged Coupled Devices (CCD) 4. sistemi ottici collimati e focalizzati 5. caratteristiche dei telescopi X: efficienza, sensibilità, risoluzione di energia, risoluzione angolare, area efficace 6. I telescopi spaziali ESA/XMM-Newton, NASA/Chandra e NASA/NuStar
Parte III: Analisi Dati
1. strumenti di indagine: studio della distribuzione di energia (spettro di emissione), studio del comportamento temporale (curva di luce), studio della variabilità (spettro di potenza e riverbero) 2. errori statistici ed errori sistematici 3. background 4. rapporto segnale rumore S/N 5. osservazione e massimizzazione del S/N
Parte IV: Tutorial di analisi dati
- sessione XMM-epic 1. ricerca dei dati in archivio 2. analisi dell’Imagine: DS9 3. analisi dello spettro: xspec 4. analisi Temporale: xronos
Parte V - analisi dati in banda ottica e NIR
( testi)
dispense a cura del docente del corso
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6
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FIS/05
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402380 -
RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE
(obiettivi)
Il corso è finalizzato nel fornire le conoscenze fondamentali, teoriche e sperimentali, nell'ambito della Fisica delle Radiazioni Ionizzanti e dei Metodi Radiometrici nella Fisica Terrestre e dell'Ambiente
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PLASTINO WOLFANGO
( programma)
- Atomi e Radionuclidi -
Sorgenti di radiazione Interazioni radiazione - materia Statistiche di conteggio
- Geochimica degli isotopi radiogenici -
Tipologie di rocce Acqua e sedimenti Oceani
- Radionuclidi -
Fissione negli elementi transuranici 90Sr nell'ambiente 137C nell'ambiente 90Sr / 137Cs, 239,240Pu e 241Am nell'Oceano Artico
- Proprietà generali dei rivelatori di radiazioni -
Camere a ionizzazione Contatori proporzionali e Geiger-Mueller Rilevatori a scintillazione Rilevatori al Germanio per radiazione gamma
- Geocronometria -
Il metodo Rb-Sr Il metodo K-Ar Il metodo 40Ar / 39Ar Il metodo Sm-Nd I metodi U-Pb, Th-Pb e Pb-Pb Il metodo 14C Il metodo 3H / 3He
- Applicazioni -
Modelli di trasporto atmosferico Dinamica delle acque sotterranee Non proliferazione nucleare
( testi)
Knoll G.F. - Radiation Detection and Measurement. John Wiley & Sons, 2010 - ISBN:9780470649725
Faure G. and Mensing T.M - Isotopes-Principles and Applications. John Wiley & Sons, 2004 - ISBN:9780471384373
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6
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FIS/07
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20401000 -
STRUMENTAZIONE FISICA PER LA MEDICINA E LA BIOLOGIA
(obiettivi)
Fornire allo studente i fondamenti delle moderne tecniche di diagnostica per immagini integrate da alcune esercitazioni di laboratorio che gli permettano di approfondire in un secondo tempo gli argomenti trattati ed inserirsi in questo campo oggetto di ricerche avanzate nonché di fondamentali applicazioni cliniche
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FABBRI ANDREA
( programma)
1. Interazione particelle e fotoni con la materia. 2. Principi di Medicina Nucleare. 3. Tecniche SPECT e PET. 4. Principi di Radiologia e relativa strumentazione. 5. Tomografia assiale computerizzata. 6. Risonanza magnetica nucleare e relativa strumentazione. 8. Ecografia e strumentazione ecografica 9. Elementi di radioterapia e adroterapia. 10. Elementi di dosimetria.
( testi)
Dispense del corso
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6
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FIS/04
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20410517 -
Reti Neurali
(obiettivi)
Conoscenza dei modelli principali di attività nervosa, dal singolo neurone a reti di neuroni, con particolare enfasi sul ruolo del rumore
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6
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FIS/02
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
20402258 -
TEORIA DELLA RELATIVITA'
(obiettivi)
Rendere lo studente familiare con i presupposti concettuali della Teoria della Relatività Generale, sia come teoria geometrica dello spazio-tempo sia sottolineando analogie e differenze con le teorie di campo basate su simmetrie locali che descrivono le interazioni tra particelle elementari. Illustrare gli elementi essenziali di geometria differenziale necessari a formalizzare i concetti proposti. Introdurre lo studente ad estensioni della teoria di interesse per la ricerca teorica attuale.
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Erogato presso
20402258 TEORIA DELLA RELATIVITA' in Fisica LM-17 FRANCIA DARIO
( programma)
Inerzia e invarianza in Relatività Galileana e in Relatività Speciale. Il principio di equivalenza.
Covarianza generale. Sistemi inerziali locali. Richiami di Relatività Speciale. Teorema di Noether. Coordinate curvilinee.
Simboli di Christoffel. Geodetiche. Derivazione covariante. Curvatura. Deviazione geodetica. Tensore di Well.
Azione di Einstein-Hilbert. Identità di Palatini. Analogie con teorie di gauge di spin 1. Accoppiamenti: tensore
energia-impulso, campo scalare e campo elettromagnetico. Approssimazione lineare e teoria di Fierz-Pauli. Onde gravitazionali.
Gravità come teoria autointeragente per un campo a massa nulla di spin 2. Metodo di Noether. Isometrie ed equazione di Killing.
Derivata di Lie. Spazi massimamente simmetrici. Formulazione di Cartan-Weyl e accoppiamenti fermionici. La soluzione di
Schwarzschild. Buchi neri. Energia del campo gravitazionale. Spazi asintoticamente piatti.
( testi)
- Carroll S, ``Spacetime and Geometry: An Introduction to General Relativity’'
(Addison-Wesley 2014/Cambridge University Press, 2019)
- Hawking S W and Ellis G F R, ``The Large Scale Structure of Space-Time'' (Cambridge
University Press, 1973). - Freedman D Z and Van Proyen A, ``Supergravity'' (Cambridge University Press, 2012). - Ortin T, ``Gravity and Strings'' (Cambridge University Press, 2004)
- Wald R, ``General Relativity'' (The University of Chicago Press, 1984).
- Weinberg S, ``Gravitation and Cosmology - principles and applications of the gen- eral theory of relativity'' , (John Wiley & Sons, 1972).
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6
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FIS/02
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48
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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