Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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22901800 -
DIDATTICA SPECIALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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22901800-1 -
DIDATTICA SPECIALE
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
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6
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M-PED/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901800-2 -
DIDATTICA SPECIALE
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901801 -
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO I SEGUENTI: - ACQUISIRE I CONCETTI DI BASE DELLO SPERIMENTALISMO; - DISTINGUERE LE PROPOSIZIONI DI SENSO COMUNE DAI GIUDIZI SCIENTIFICI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO; - IDENTIFICARE LE PRINCIPALI FORME DELLA DEDUZIONE E DELL’INDUZIONE; - DEFINIRE UN PROBLEMA; - FORMULARE IPOTESI; STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; - SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; ASSUMERE DECISIONI; VALUTARE IL RISCHIO DELLE DECISIONI; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI E METODOLOGICI DELL’INDAGINE EMPIRICA; - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA. - ACQUISIRE I FONDAMENTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA VALUTAZIONE EDUCATIVA; - IDENTIFICARE GLI ELEMENTI DELLA DEFINIZIONE DI UN PROBLEMA; - INTERPRETARE E FORMULARE IPOTESI; - STABILIRE PERCORSI DI REVISIONE CRITICA DELLE IPOTESI; SELEZIONARE PERCORSI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI; - SOTTOPORRE A REVISIONE CRITICA PAROLE E CONCETTI DEL LINGUAGGIO EDUCATIVO.
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LOSITO BRUNO
( programma)
EDUCAZIONE E NATURA. EDUCAZIONE E ISTRUZIONE. DETERMINISMO EDUCATIVO. LA SCUOLA COME ISTITUZIONE SPECIALIZZATA. ATTITUDINI E RENDIMENTO SCOLASTICO. LE VARIABILI CHE INFLUENZANO IL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO. LA RICERCA IN AMBITO EDUCATIVO. DOMANDE DI RICERCA, PROBLEMI E IPOTESI. I MODELLI DI INDAGINE. L’APPROCCIO SPERIMENTALE. VARIABILI E COSTRUTTI. MISURE E SCALE. L’OSSERVAZIONE. LE INTERVISTE NELLA RICERCA EDUCATIVA. PEDAGOGIA SPERIMENTALE E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE.
( testi)
B. VERTECCHI, LE PAROLE DELLA SCUOLA, MILANO, RSC-LA NUOVA ITALIA, 2002 B. VERTECCHI, G. AGRUSTI, B. LOSITO, ORIGINI E SVILUPPI DELLA RICERCA VALUTATIVA, MILANO, FRANCOANGELI, 2010
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6
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M-PED/04
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901816 -
LEGISLAZIONE MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO A TUTELA DEL MINORE, A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, AL FINE DI ASSICURARE LA CONOSCENZA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA IN ETÀ EVOLUTIVA E GLI INTERVENTI DI PROTEZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI. VIENE ANALIZZATA LA NORMATIVA INERENTE L’ADOZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, L’AFFIDAMENTO FAMILIARE, LE LEGGI DIRETTE A SUPPORTARE IL RAPPORTO GENITORIALE, LE LEGGI A TUTELA DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA DALLA VIOLENZA NELLE RELAZIONI FAMILIARI, LE LEGGI SULLA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE PUBBLICHE, SULL’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA PERSONA. VIENE, INOLTRE, ANALIZZATA LA NORMATIVA CHE DISCIPLINA IL PROCESSO PENALE MINORILE E LE DIVERSE FORME DI TUTELA. IL CORSO SI PROPONE DUNQUE DI FORNIRE GLI STRUMENTI DI CONOSCENZA NECESSARI A QUANTI SI PREPARANO A SVOLGERE LA FUNZIONE IMPEGNATIVA DI SOSTEGNO, PROMOZIONE E TUTELA DEI SOGGETTI IN FORMAZIONE, A RISCHIO DISADATTAMENTO O DEVIANZA.
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PENNISI SEBASTIANO
( programma)
LA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE. LA NORMATIVA, STRUMENTI ED ORGANI DI PROTEZIONE DEL MINORE. LE RELAZIONI FAMILIARI DEL MINORE. MINORE E SOCIETÀ. IL DIRITTO ALLA SALUTE. IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE, IL DIRITTO AL LAVORO. ADOZIONE E AFFIDAMENTO. DISAGIO, DISADATTAMENTO, DEVIANZA. IL PROCESSO PENALE MINORILE.
( testi)
A. CARLO MORO – MANUALE DI DIRITTO MINORILE- ED. ZANICHELLI. DISPENSE TRATTE DALLE LEZIONI.
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6
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IUS/09
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901817 -
TUTELA DELLE LIBERTÀ INDIVIDUALI E DEI DIRITTI SOCIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA PER OGGETTO, DA UN LATO, LO STUDIO DELLA CONDIZIONE GIURIDICA DEL MINORE QUALE PRESUPPOSTO ESSENZIALE ED IMPRESCINDIBILE AI FINI DELLA SUA TUTELA, IN AMBITO FAMILIARE E SOCIALE, DALL’ALTRO, LO STUDIO DEI FATTORI DI DEVIANZA E DEGLI INTERVENTI ISTITUZIONALI CORRETTIVI. LA SUA FIGURA, IN QUANTO SOGGETTO DI DIRITTO ALLA PROTEZIONE, È RILEVANTE ALL’INTERNO DELL’ANALISI DEGLI ASPETTI GIURIDICI E SOCIALI DA RIFERIRE ALLA TUTELA DELLA LIBERTÀ DI OGNI INDIVIDUO.
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BISCEGLIE VITO
( programma)
Libertà individuali e diritti sociali nel quadro dei diritti costituzionali. I diritti fondamentali nella dimensione europea. La tutela della salute dei soggetti deboli: i minori, gli indigenti, i disabili, gli stranieri e i detenuti.
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IUS/09
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901819 -
INFORMATICA E ABILITÀ INFORMATICHE MULTIMEDIALI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE IL RAGGIUNGIMENTO DEI SEGUENTI OBIETTIVI: APPROCCIO MORBIDO ALLE TECNOLOGIE INFORMATICHE; RECUPERO DEL SENSO PRATICO NELL’UTILIZZAZIONE DEL PC; RAPPORTO UTILITARIO CON LA MACCHINA.
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CARDINALI CRISTIANA
( programma)
IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLA COMPRENSIONE E ALL'UTILIZZO DEL PERSONAL COMPUTER E DEI PIU' COMUNI PROGRAMMI DI AUTOMAZIONE D'UFFICIO, COME ELABORATORE DI TESTI, FOGLIO DI CALCOLO, ARCHIVI INFORMATICI, STRUMENTI PER PRESENTAZIONI.
( testi)
- MANUALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE EUROPEA DI GUIDA DEL COMPUTER (ECDL) SYLLABUS 5.0 - QUALSIASI EDIZIONE VALIDATA AICA – MOD. 1,2,3,4,5,6.
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MEZZINI MAURO
( programma)
IL CORSO INTRODUCE LO STUDENTE ALLA COMPRENSIONE E ALL'UTILIZZO DEL PERSONAL COMPUTER E DEI PIU' COMUNI PROGRAMMI DI AUTOMAZIONE D'UFFICIO, COME ELABORATORE DI TESTI, FOGLIO DI CALCOLO, ARCHIVI INFORMATICI, STRUMENTI PER PRESENTAZIONI.
( testi)
- MANUALE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE EUROPEA DI GUIDA DEL COMPUTER (ECDL) SYLLABUS 5.0 - QUALSIASI EDIZIONE VALIDATA AICA – MOD. 1,2,3,4,5,6.
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INF/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901822 -
ETICA E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI RENDERE GLI STUDENTI CONSAPEVOLI DELLA COMPLESSITÀ DELL’ETICA E DELLA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE IN AMBITO. SI ESAMINERANNO IL CONCETTO DI RESPONSABILITÀ E QUELLO DI EMPATIA QUALI CONDIZIONI DI POSSIBILITÀ DI UNA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA INTEGRA. CONCETTI QUESTI FONDAMENTALI PER LA PROFESSIONE DI EDUCATORE PROFESSIONALE DI COMUNITÀ E PIÙ IN GENERALE PER CHI SI OCCUPA DI SCIENZE UMANE.
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RUSSO MARIA TERESA
( programma)
AIUTARE GLI STUDENTI PER EDUCARE IN COMUNITA’
( testi)
C ROGERS , LA TERAPIA CENTRATA SUL CLIENTE , EDIZIONI MARTINELLI, VARIE EDIZIONI , C GIRELLI , COSTRUIRE IL GRUPPO , ED LA SCUOLA , 199 , CAMILLA BRIGANTI, LA COMUNICAZIONE COME RELAZIONE DI AIUTO , ED ARACNE , 2009. , B FELCINI , IO SONO UNA MELA INTERA , ED ARACNE 2010
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6
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M-FIL/03
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901823 -
ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE
(obiettivi)
ACQUISIRE I CONCETTI CHIAVE DELLA RICERCA ANTROPOLOGICA; SVILUPPARE UN CONFRONTO CRITICO SULLE PROBLEMATICHE DELLA GLOBALIZZAZIONE; ACCRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL CONFRONTO CON IL PLURALISMO CULTURALE E SOCIALE; VALORIZZARE L’APPROCCIO AL/DI GENERE
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POMPEO FRANCESCO
( programma)
IL CORSO, CHE SI TIENE NEL PRIMO SEMESTRE, PROPONE UNA RICOGNIZIONE DI TEMI E PROBLEMI DELL’ANTROPOLOGIA CULTURALE E SOCIALE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE REALTÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE . DOPO AVER RIPERCORSO ALCUNI SNODI DELLA RICERCA – IL CONCETTO DI CULTURA, IL SUPERAMENTO DELLA “RAZZA”, RELATIVISMO/ETNOCENTRISMO, L’IDENTITÀ ETNICA, L’ANALISI DEI PROCESSI STORICO-SOCIALI DI CONTATTO CHE DALLA SITUAZIONE COLONIALE GIUNGONO ALLE ATTUALI REALTÀ MIGRATORIE, VERRANNO APPROFONDITE DUE LINEE TEMATICHE, LA PRIMA DEDICATA ALLE PROBLEMATICHE LEGATE ALLA TRASFORMAZIONI IN SENSO MULTICULTURALE DEI CONTESTI URBANI E LA SECONDA CONNESSA ALL’ESPERIENZA DEI CORPI CONTEMPORANEI, NEL LORO DUPLICE VESTE DI PRATICHE E SIMBOLI.
( testi)
MATERIALE DIDATTICO
PER 6 CFU
1) POMPEO, F., A CURA, 2012, ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CRITICA, ROMA, METI
2) POMPEO, F., A CURA, 2011, PIGNETO-BANGLATOWN. MIGRAZIONI E CONFLITTI DI CITTADINANZA IN UNA PERIFERIA STORICA ROMANA, ROMA, METI
3) FUSASCHI, M., 2013, CORPO NON SI NASCE, SI DIVENTA. ANTROPO-LOGICHE DI GENERE NELLA GLOBALIZZAZIONE, ROMA, CISU.
PER 9 CFU
AI PRECEDENTI TESTI OCCORRE AGGIUNGERE:
DANIELE U., 2013, QUESTO CAMPO FA SCHIFO. ETNOGRAFIA DELL’ADOLESCENZA ROM FRA PERIFERIE E SCENARI GLOBALI, ROMA, METI.
POMPEO F., A CURA, 2012, PAESAGGI DELL’ESCLUSIONE. POLITICHE DEGLI SPAZI, RE-INDIGENIZZAZIONE E ALTRE MALATTIE DEL TERRITORIO ROMANO, TORINO, UTET
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6
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M-DEA/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901827 -
MEDICINA PREVENTIVA, RIABILITATIVA E SOCIALE
(obiettivi)
I CONTENUTI DISCIPLINARI SONO: CONOSCENZE DI BASE RELATIVE ALL’IGIENE GENERALE, ALLA PREVENZIONE E ALLA PROFILASSI DELLE MAGGIORI MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI E DELLE MAGGIORI PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA SALUBRITÀ DELL’AMBIENTE; NOZIONI DI BASE SULLA RIABILITAZIONE.
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PALAMARA GUIDO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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IECHER FABRIZIO
( programma)
AFFRONTARE LE PRINCIPALE PROBLEMATICHE DELLA MEDICINA SOCIALE CON RIFERIMENTO ANCHE AI FONDAMENTI DELLA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA.
- AMBITO E DEFINIZIONE DELLA MEDICINA SOCIALE, DELLA MEDICINA PREVENTIVA E DELLA MEDICINA RIABILITATIVA: - CONCETTO DI SALUTE - IL BENE SALUTE E LA SUA TUTELA: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE - DEFINIZIONE DI MALATTIA. - LA MALATTIA MENTALE. L’INFERMITÀ DI MENTE. LA PERICOLOSITÀ SOCIALE - I TRATTAMENTI SANITARI VOLONTARI ED OBBLIGATORI - GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI, LE COMUNITÀ TERAPEUTICHE I SERT - SOSTANZE STUPEFACENTI ED ALCOOL: PROBLEMATICHE MEDICO SOCIALI - LA MEDICINA LEGALE DELLA SICUREZZA SOCIALE: LA TUTELA DEGLI INVALIDI - MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO: PROBLEMATICHE MEDICO-SOCIALI E MEDICO LEGALI - LE MALATTIE OCCUPAZIONALI E LA MEDICINA DEL LAVORO - IL NESSO DI CAUSALITÀ NELLE MALATTIE OCCUPAZIONALI - I FATTORI DI RISCHIO PSICO-SOCIALI: LO STRESS - STRESS LAVORATIVO E BURN OUT - MOBBING - LA SICUREZZA SUL LAVORO
( testi)
OLTRE LE SLIDES E LE DISPENSE, GLI STUDENTI IMMATRICOLATI NEGLI ANNI ACCADEMICI ANTECEDENTI ALL'A.A. 2011/2012, DOVRANNO INTEGRARE LA LORO PREPARAZIONE CON LO STUDIO DI UNO DEI SEGUENTI TESTI RIGUARDANTI L’APPROFONDIMENTO DI TEMATICHE SPECIFICHE SVOLTE A LEZIONE.
LA SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ
- EUDES LANCIOTTI, IGIENE – MEDICINA SOCIALE E DI COMUNITÀ, MCGRAW HILL, 2011
- GIUSEPPE ARMOCIDA, GIOVANNI RULLI, RENATO SOMA – MEDICINA DELLE COMUNITÀ – CONTROLLO E DIFESA DELL’AMBIENTE, SALUTE DELLE COLLETTIVITÀ, MASSON, 2002
LA TUTELA DEL BENE SALUTE: ART. 32 DELLA COSTITUZIONE
- MARCO LAI, DIRITTO DELLA SALITE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, GIAPPICHELLI, 2010
- LORENZA CHIEFFI, LA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI IRREGOLARI, IN DIRITTI UMANI DEGLI IMMIGRATI, EDITORIALE SCIENTIFICA, 2010
- MARCO ROSSETTI, IL DANNO ALLA SALUTE, CEDAM, 2009 (LIMITATAMENTE AI CAPITOLI 1-2-4-5-6-7-8-9-10)
PROBLEMATICHE OCCUPAZIONALI
- G. SPRINI “MOBBING: FENOMENOLOGIA, CONSEGUENZE ED IPOTESI DI PREVENZIONE“, 2004, F. ANGELI
- J. BENJAMIN STORA “LO STRESS“, 2004, CAROCCI
- F. PELLEGRINO “LA SINDROME DEL BURN OUT“, 2000, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
- R. CAPORALE, M. BISCEGLIE, “L’IPOACUSIA DA RUMORE IN AMBITO INAIL“, TERZA EDIZIONE, 2003. CONSULTABILE IN PDF DAL SITO INAIL.
- ISPESL, “LA VALUTAZIONE E GESTIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO. APPROCCIO INTEGRATO SECONDO IL MODELLO MANAGEMENT STANDARD HSE CONTESTUALIZZATO ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/08 S.M.I.”, MAGGIO 2010. CONSULTABILE ONLINE SUL SITO DELL’ISPESL.
LA TUTELA DEGLI INVALIDI
- GIULIO CIMAGLIA E ANTONELLA COVATTA, L’INVALIDITÀ CIVILE E LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
- VELIA VADALÀ, LA TUTELA DELLA DISABILITÀ, GIUFFRÈ, 2009
LE TOSSICODIPENDENZE E L’ALCOLISMO
- CONSOLI E BENNARDO, “DIAGNOSI E VALUTAZIONE NELLE TOSSICODIPENDENZE E NELL’ALCOLISMO”, II° EDIZIONE, CENTRO SCIENTIFICO EDITORE
MATERNITÀ RESPONSABILE ED ABORTO
- GIAMBATTISTA SCIRÈ, L’ABORTO IN ITALIA. STORIA DI UNA LEGGE, MONDADORI, 2011
- FRANCESCO GRANDE, L’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA, IN TRATTATO DEI NUOVI DIRITTI, CEDAM, 2011
- MAURO ARCANGELI, TOMMASO FEOLA, PAOLA FRATI, INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA. LEGGE 194/1978: ASPETTI APPLICATIVI E PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI. RIFLESSIONI SU UNA RICERCA TERRITORIALE, MINERVA MEDICA, 2002
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6
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MED/42
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22901830 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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22901830-1 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901830-2 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE
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3
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M-PED/01
|
18
|
-
|
-
|
-
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Attività formative di base
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ITA |
22901831 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - BASE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’OPERA DI EDGAR MORIN PUÒ ESSERE COLTA NEI SUOI ASPETTI PEDAGOGICI, SE NE DEDUCIAMO LE IMPLICAZIONI IN AMBITO EDUCATIVO, LEGGENDOLA IN RIFERIMENTO ALLA SUA IDEA DI PERSONA ED AL VALORE CHE È ATTRIBUITO AL RAPPORTO CON L’ALTRO. IL FINE È QUELLO DI RIUSCIRE AD INTERPRETARE LA CONDIZIONE UMANA DELLA RELAZIONE COME CONDIZIONE DI MATURAZIONE E CRESCITA ETICO-SOCIALE. IN TALE PROSPETTIVA, IL SOGGETTO SI FA PERSONA, DA COMPRENDERE NEL SUO NARRARSI E COSTITUIRSI NEL TEMPO IN RELAZIONE CON L’ALTRO, PER MODO CHE IL RAPPORTO EDUCATIVO SIA CONNOTATO E REGOLATO NON SOLO DALLE DINAMICHE DELLE RELAZIONI E DEL DIALOGO, MA DALL’ETICITÀ STESSA, COSÌ CHE ETICA E FORMAZIONE RISULTINO INTRINSECAMENTE INTERCONNESSE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI: - MORIN E., I SETTE SAPERE NECESSARI ALL’EDUCAZIONE DEL FUTURO, RAFFAELLO CORTINA EDITORE - IMPARA P., LA PROGETTUALITÀ PEDAGOGICA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA, ARMANDO CURCIO 2011.
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6
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M-PED/01
|
36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901832 -
FILOSOFIA DELL'EDUCAZIONE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PRINCIPIO DELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA COSTITUISCE LO SFONDO DEL PENSIERO EDUCATIVO CONTEMPORANEO. I NUOVI ORIENTAMENTI FILOSOFICI EDUCATIVI IMPONGONO UNA RIFLESSIONE SULL’ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI CHE SERVONO AD AFFRONTARE IL RAPPORTO TRA ESPERIENZA E EDUCAZIONE. GLI OBIETTIVI DEL CORSO SONO FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DI COMPETENZE SPECIFICHE COME ANCHE GENERALI, FINALIZZANDO GLI INTERVENTI DIDATTICI VERSO QUEGLI STRUMENTI ATTI A SCOPRIRE IL PANORAMA VASTISSIMO IN RELAZIONE AL PENSIERO PEDAGOGICO DEWEYANO E ALL’EDUCAZIONE “PROGRESSIVA” AMERICANA. L’INSEGNAMENTO SI PROPONE ALTRESÌ LA FORMAZIONE DI AVANZATE CAPACITÀ METARIFLESSIVE SULLE PRATICHE EDUCATIVE ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE CONCETTUALE PROPRIA DELLA FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE E DI FAVORIRE LA SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE APPLICATIVE DELLE “RAGIONI PRATICHE” NEI CONTESTI EDUCATIVI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’OPERA DI EDGAR MORIN PUÒ ESSERE COLTA NEI SUOI ASPETTI PEDAGOGICI, SE NE DEDUCIAMO LE IMPLICAZIONI IN AMBITO EDUCATIVO, LEGGENDOLA IN RIFERIMENTO ALLA SUA IDEA DI PERSONA ED AL VALORE CHE È ATTRIBUITO AL RAPPORTO CON L’ALTRO. IL FINE È QUELLO DI RIUSCIRE AD INTERPRETARE LA CONDIZIONE UMANA DELLA RELAZIONE COME CONDIZIONE DI MATURAZIONE E CRESCITA ETICO-SOCIALE. IN TALE PROSPETTIVA, IL SOGGETTO SI FA PERSONA, DA COMPRENDERE NEL SUO NARRARSI E COSTITUIRSI NEL TEMPO IN RELAZIONE CON L’ALTRO, PER MODO CHE IL RAPPORTO EDUCATIVO SIA CONNOTATO E REGOLATO NON SOLO DALLE DINAMICHE DELLE RELAZIONI E DEL DIALOGO, MA DALL’ETICITÀ STESSA, COSÌ CHE ETICA E FORMAZIONE RISULTINO INTRINSECAMENTE INTERCONNESSE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI: - MORIN E., I SETTE SAPERE NECESSARI ALL’EDUCAZIONE DEL FUTURO, RAFFAELLO CORTINA EDITORE - IMPARA P., LA PROGETTUALITÀ PEDAGOGICA NELLA CONTINUITÀ EDUCATIVA, ARMANDO CURCIO 2011.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901833 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
(obiettivi)
INTEGRAZIONE DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI NEUROLOGICO, NEUROPSICOLOGICO, PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, COMUNICATIVO, INTERPRETATIVO NONCHÉ DELLE CONOSCENZE RELATIVE AI MODELLI DELLA MENTE E DELL’INTELLIGENZA CON GLI ASPETTI INNOVATIVI DELLA RICERCA PEDAGOGICA. ANALISI DEI SIGNIFICATI E DEGLI ASPETTI DINAMICI DELLA COMUNICAZIONE UMANA; CAPACITÀ DI INTERPRETAZIONE E USO DEGLI STRUMENTI NECESSARI ALLA RI-LETTURA E ALLA RI-COSTRUZIONE DEL SÉ: LA NARRAZIONE BIOGRAFICA, AUTOBIOGRAFICA E SOCIOGRAFICA. PERCEZIONE, ORGANIZZAZIONE E ATTUALITÀ DEL SAPERE IN CORRELAZIONE CON IL CAMBIAMENTO.
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22901833-1 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901833-2 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22901834 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - BASE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, dei sistemi neurologici e cerebrali impegnati nei processi associativi e rappresentativi del pensiero, nei processi elaborativi delle conoscenze, di ragionamento e dell’apprendimento, nei processi mentali di individuazione e attribuzione dei significati, nell’uso delle forme consce della memoria, nella elaborazione delle esperienze sociali, nei processi di mediazione di emozioni, motivazioni e comportamenti diretti a scopi specifici.
( testi)
Bonici F., Promuovere l''intersoggettività: esperienze a confronto nel lavoro con gli autismi, Aemme, Roma 2013 D’Ippolito A., La sindrome depressiva. La narrazione come terapia, Aemme, Roma 2012 Iovino A., Il cammino dell’adozione. Significato e qualità del legame fra genitore e figlio, Aemme, Roma 2013
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22901835 -
PEDAGOGIA DELLE NEUROSCIENZE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrazione delle conoscenze specifiche degli ambiti neurologico, neuropsicologico, psicodinamico, psicomotorio, comunicativo, interpretativo nonché delle conoscenze relative ai modelli della mente e dell’intelligenza con gli aspetti innovativi della ricerca pedagogica. Analisi dei significati e degli aspetti dinamici della comunicazione umana; capacità di interpretazione e uso degli strumenti necessari alla ri-lettura e alla ri-costruzione del sé: la narrazione biografica, autobiografica e sociografica. Percezione, organizzazione e attualità del sapere in correlazione con il cambiamento.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22901842 -
TIROCINIO
(obiettivi)
IL CORSO INDIVIDUA ED ELABORA PROGETTI EDUCATIVI DI DUE DIVERSI TIPI: QUELLO PROPRIO DELLO STUDENTE IMPEGNATO NELLA SUA ESPERIENZA FORMATIVA PRESSO I SERVIZI ALLA PERSONA CON I QUALI IL CORSO DI LAUREA È LEGATO DA UN REGIME DI CONVENZIONI; QUELLO PROPRIO DELLA PROFESSIONE IN BASE AL QUALE LE CONOSCENZE STRATEGICHE E METODOLOGICHE VENGONO IMPEGNATE PER COSTRUIRE COMPETENZE EDUCATIVE ED OPERATIVE DA ADOTTARE CON SPECIFICI CASI PATOLOGICI E PSICOPATOLOGICI. LA SUPERVISIONE COSTITUISCE STRATEGIA FORMATIVA FONDAMENTALE ALL’INTERNO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO ESPERITO DALLO STUDENTE.
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DE ANGELIS DANIELE
( programma)
- LA PROFESSIONE DI EDUCATORE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA; - LINEE D’INDIRIZZO TEORICO, D’ORIENTAMENTO E METODOLOGICO DELL’ATTIVITÀ DI TIROCINIO COME FORMAZIONE SUL CAMPO DEL RELATIVO PROFILO PROFESSIONALE; - ANALISI STORICA E SOCIALE DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI E SOCIO-SANITARI COME SEDI DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE; - ATTIVITÀ DI SUPERVISIONE FORMATIVA SULLE ESPERIENZE FORMATIVE DI TIROCINIO PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE; - METODI E TECNICHE DEL LAVORO DI GRUPPO COME STRATEGIE FORMATIVE DI UNA PROFESSIONE A RILEVANTE VALENZA SOCIALE.
( testi)
1) OCCULTO R., IL LAVORO DI EDUCATORE. FORMAZIONE, METODOLOGIA, NUOVI SCENARI SOCIALI, CAROCCI FABER, ROMA 2007; 2) CHIARLE PREVER F., PIDELLO M., RONDA L. (A CURA DI) LA RESPONSABILITÀ DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE. ETICA E PRASSI DEL LAVORO SOCIO-EDUCATIVO, CAROCCI FABER, ROMA 2002; 3) FRABBONI F., PINTO MINERVA F., MANUALE DI PEDAGOGICA GENERALE, EDIZ. LATERZA, BARI 2000; 4) DE MONTICELLI R., LA FENOMENOLOGIA COME METODO DI RICERCA FILOSOFICA E LA SUA ATTUALITÀ, GUERINI E ASSOCIATI, MILANO 2003.
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12
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22901843 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA DISCIPLINA CONSISTONO NELLA ACQUISIZIONE DI UN LESSICO DI BASE FILOSOFICO, IN UNA INQUADRATURA STORICA DELLA RIFLESSIONE FILOSOFICA E NEL SUO SVILUPPO ALL’INTERNO DELLA CULTURA OCCIDENTALE, NELLA COMPRENSIONE DELLE PRINCIPALI TEORIE FILOSOFICHE.
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DOCENTE CONTRATTO
( programma)
TESO IN PARTICOLARE A DIMOSTRARE L’INCONSISTENZA DALLA PRASSI EDUCATIVA DEI SOFISTI, L’APOLOGIA DI SOCRATE È UN’OPERA DI PLATONE DEDICATA AL TEMA DELL’INSEGNABILITÀ DELLA VIRTÙ. IN CHE SENSO IL SAPERE È VENDIBILE? PERCHÉ QUESTO SAPERE MERITA DI ESSERE ACQUISTATO? QUESTE DOMANDE SONO COMPLESSE: COME OSSERVA SOCRATE, IL RISCHIO NELL'ACQUISTO DEGLI INSEGNAMENTI È MOLTO PIÙ GRANDE CHE IN QUELLO DEL CIBO. IL CIBO È UNA COSA CON CUI SI HA UN RAPPORTO, MOLTO INTIMO, DI INCORPORAZIONE: MA I CIBI SI POSSONO PORTARE A CASA IN UN RECIPIENTE E ANALIZZARE, MENTRE LE COGNIZIONI DEVONO ESSERE MESSE ALLA PROVA SU SÉ STESSI, NELLA PROPRIA ANIMA. CON UN VANTAGGIO O UN DANNO IRREVERSIBILE: CONOSCERE SIGNIFICA CAMBIARE, IN UN SENSO "LINEARE" E IRREVOCABILE, E NON SEMPLICEMENTE SODDISFARE UN BISOGNO CHE SI PRESENTA CICLICAMENTE E CHE DEVE ESSERE COMPENSATO PER MANTENERCI IN VITA. PER QUESTO, LE COGNIZIONI NON POSSONO ESSERE VALUTATE COME SE FOSSERO COSE.
( testi)
- PLATONE, APOLOGIA DI SOCRATE, QUALSIASI EDIZIONE - IMPARA P., PENSIERO E LINGUAGGIO NELLA INIZIALITÀ EDUCATIVA, MONDADORI 2010.
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6
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M-FIL/07
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36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902177 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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22902177-2 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902177-1 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902178 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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22902178-1 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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6
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MED/25
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902178-2 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE
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3
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MED/25
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902180 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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3
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MED/25
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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22902181-1 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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6
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MED/39
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902181-2 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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3
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MED/39
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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6
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MED/39
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36
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902183 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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3
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MED/39
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18
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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SANTARONE DONATO
( programma)
COMPRENDERE LA NOZIONE DI FORMAZIONE IN RELAZIONE ALL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI. DEFINIRE I BISOGNI FORMATIVI DEI LAVORATORI E L’EDUCAZIONE PERMANENTE. APPROFONDIRE ALCUNE ESPERIENZE FORMATIVE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI, DEGLI IMMIGRATI, DEI GIOVANI CON BASSI LIVELLI DI SCOLARITÀ. DEFINIRE ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA GRAMSCIANA: EGEMONIA E PEDAGOGIA, IL RAPPORTO TRA PEDAGOGIA E POLITICA, LE STRUTTURE MATERIALI DELL’IDEOLOGIA, IL “CONFORMISMO DINAMICO”, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, IL NUOVO PRINCIPIO EDUCATIVO. NELLE LETTERE DAL CARCERE, IN PARTICOLARE, È PRESENTE IN MODO ESPLICITO E IMPLICITO UNA DIMENSIONE FORMATIVA ED EDUCATIVA NEI CONSIGLI E NEI DIALOGHI CON I FIGLI, CON LA MOGLIE E CON LA COGNATA E IN TANTE RIFLESSIONI E BREVI NOTE SU LIBRI, AUTORI, EVENTI STORICI E CULTURALI CHE L’AUTORE RITIENE IMPORTANTE FISSARE E ANALIZZARE (E CHE VERRANNO PIÙ COMPIUTAMENTE ARGOMENTATI NEI QUADERNI DEL CARCERE).
( testi)
TESTI D’ESAME
1. ANTONIO GRAMSCI, LETTERE DAL CARCERE. 1926-1937, A CURA DI ANTONIO A. SANTUCCI, SELLERIO, PALERMO 2013. NOTA BENE: VA UTILIZZATA ESCLUSIVAMENTE QUESTA EDIZIONE PER RAGIONI DI COMPLETEZZA.
2. FRANCESCO SUSI, EDUCARE SENZA ESCLUDERE. STUDI E RICERCHE SULLA FORMAZIONE, ARMANDO, ROMA 2012.
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
- LINEAMENTI DI METODO NELL’INTERVENTO EDUCATIVO CON IL DISAGIO, LA MARGINALITÀ E LA DEVIANZA MINORILE - PREVENZIONE DEL RISCHIO, EDUCAZIONE COME PREVENZIONE - PEDAGOGIA E DIDATTICA DELL’EMERGENZA
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO DI UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, ANICIA, ROMA, 2013 - COSTA C., DE ANGELIS B., PALLINI S., TRA REALE E IRREALE. GIOVANI AI MARGINI, FRANCO ANGELI, ROMA, 2012 - ISIDORI M.V., VACCARELLI A., PEDAGOGIA DELL’EMERGENZA. DIDATTICA DELL’EMERGENZA. I PROCESSI FORMATIVI NELLE SITUAZIONI DI CRITICITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE, F. ANGELI, MILANO, 2013
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902191 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN QUADRO GENERALE DELLE FONTI DEL DIRITTO COSTITUZIONALE, DELL’ORGANIZZAZIONE DEI POTERI PUBBLICI, DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLO STATO, DELL’UNIONE EUROPEA, DELLE REGIONI E DEL GOVERNO LOCALE. SI PROPONE INOLTRE DI FAR CONOSCERE ED ANALIZZARE LA NORMATIVA POSTA A TUTELA DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI COSTITUZIONALMENTE GARANTITI.
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PENNISI SEBASTIANO
( programma)
IL DIRITTO COSTITUZIONALE. POLITICA E DIRITTO. LA COSTITUZIONE. L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE IN ITALIA. REGIONI E GOVERNO LOCALE. L’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA. LE FONTI DEL DIRITTO, LE FONTI COMUNITARIE E DELLE AUTONOMIE LOCALI. GLI ATTI ED I PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI. DIRITTI E DOVERI. LE GARANZIE: LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE, L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA, LA MAGISTRATURA.
( testi)
ROBERTO BIN –GIOVANNI PITRUZZELLA -DIRITTO PUBBLICO- ED. GIAPPICHELLI.
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6
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IUS/08
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36
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902194 -
TIROCINIO
(obiettivi)
OBIETTIVO PRIORITARIO PER IL TIROCINIO DEL III ANNO È QUELLO DI MANTENERE COSTANTE IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI EDUCATIVA, UTILIZZANDO SEMPRE PIÙ LE SCIENZE E LA LORO INTEGRAZIONE IN UNA PROSPETTIVA DI APPROCCIO GLOBALE. LA SCELTA DEI TIROCINI VERTERÀ IN AREE OPERATIVE DI MAGGIOR DISAGIO (TOSSICODIPENDENZA, DISAGIO PSICHICO, AUTISMO, RIABILITAZIONE SOCIALE, ECC.) IN ARMONIA, PER QUANTO POSSIBILE, CON GLI INTERESSI DEGLI STUDENTI E IN RAPPORTO ALLE ESPERIENZE PREGRESSE DI TIROCINIO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’OSSERVAZIONE LIBERA E ALL’OSSERVAZIONE STRUTTURATA. SARANNO ESCLUSI TIROCINI CHE POTREBBERO RIPETERE ESPERIENZE GIÀ FATTE E/O ULTERIORI ESPERIENZE DI SERVIZIO CIVILE QUANDO È STATO EFFETTUATO E RICONOSCIUTO DALL’UNIVERSITÀ.
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DE ANGELIS DANIELE
( programma)
SARÀ FAVORITA NEGLI ALLIEVI, ANCHE ATTRAVERSO MOMENTI DI SUPERVISIONE, LA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA SCELTA FORMATIVA E PROFESSIONALE, STUDIANDO LA RELAZIONE TRA MOTIVAZIONE E APPRENDIMENTO CON LE COMPONENTI COGNITIVE, STRATEGICHE E METACOGNITIVE E LA REALIZZAZIONE DI SÉ. SARÀ RICHIAMATA L’ATTENZIONE SUL WELFARE, SULLE NORME CONCERNENTI I SETTORI DI INTERVENTO TRATTATI E SUI PROBLEMI POSTI DALL’INTEGRAZIONE TRA SERVIZI SOCIALI E SANITARI PER PROMUOVERE, OLTRE LA GLOBALITÀ DELL’APPROCCIO, L’UNITARIETÀ DEGLI INTERVENTI NELLA RELAZIONE CON LE PERSONE UTENTI DEI SERVIZI. SI RICORDA CHE LA FREQUENZA ALLE LEZIONI DI TIROCINIO INTERNO E AL TIROCINIO ESTERNO È OBBLIGATORIA.
( testi)
I TESTI DI RIFERIMENTO SONO: • A CURA DI FRANCESCO GATTI – ORIENTAMENTO E TIROCINIO: L’INTEGRAZIONE TRA LE SCIENZE E DINTORNI – EDIZIONI KAPPA – 2008; • FRANCESCO GATTI – PSICOLOGIA DELL’ORIENTAMENTO PER EDUCATORI PROFESSIONALI – ARMANDO – ROMA – 2006; • FRANCESCO GATTI – INTEGRAZIONE DELLA PERSONA DIVERSAMENTE ABILE – ARMANDO – ROMA – 2006; • FRANCESCO GATTI, CHIARA GATTI, LUIGI GIUSTINO GATTI – COGNITIVISMO, PROBLEM SOLVING E PROBLEMATICHE DEGLI OPERATORI – EDIZIONI UNIVERSITARIE ROMANE – 2008. IN CORSO DI STAMPA, A CURA DI FRANCESCO GATTI: - TOSSICODIPENDENZA: TRA INCERTEZZA E OPERATIVITÀ - ARGOMENTI DI PSICOLOGIA: TRA TEORIA E PRASSI. SARANNO FORNITE ULTERIORI INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE IN RELAZIONE ALLE SCELTE DELL’ARGOMENTO DI TIROCINIO.
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13
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
22910001 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - INGLESE
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1
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910002 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - FRANCESE
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1
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22910003 -
POSIZIONAMENTO LINGUISTICO - SPAGNOLO
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1
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
22902344 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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22902344-1 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902344-2 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902345 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - BASE
(obiettivi)
INTEGRARE CONOSCENZE SPECIFICHE DEGLI AMBITI PSICODINAMICO, PSICOMOTORIO, MORFO-LINGUISTICO, COMUNICATIVO, CONOSCENZE DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE CON COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, DIDATTICHE.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
DEFINIZIONE E APPROFONDIMENTO DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE E SINTOMATOLOGICHE DELLE PATOLOGIE E DELLE PSICOPATOLOGIE; INTERPRETAZIONE DI ASPETTI E COMPORTAMENTI PSICOPATOLOGICI; RIFERIMENTI DETTAGLIATI ALLE COMPETENZE METODOLOGICHE, STRATEGICHE, TECNICHE, RIABILITATIVE, DIDATTICHE. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E TECNICHE PER L’USO DI STRUMENTI METODOLOGICI E DIDATTICI SPECIFICI PER L’OSSERVAZIONE, E L’ASCOLTO. DEFINIZIONE E CARATTERIZZAZIONE SPECIFICA, DAL PUNTO DI VISTA PSICOPEDAGOGICO, DELLE PATOLOGIE E DEI COMPORTAMENTI PATOLOGICI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA. CAPACITÀ DI PROGRAMMARE INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI PER LE SPECIFICHE PATOLOGIE ANCHE IN CONSEGUENZA DELLA DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE DIAGNOSTICHE ICD, DSM, ICF, DEI PROFILI SINTOMATICI E DEI METODI OSSERVATIVI.
( testi)
DE CICCO R., LE RADICI UMANE DELLA FOLLIA: SOGLIE DELLA MEDIABILITÀ, STIGMA, PREGIUDIZIO E CONFLITTO, AEMME, ROMA 2009 DE MAIO C., VITELLI D., ... E MI SCOPRO A SORRIDERE, AEMME, ROMA 2010 BORGNA E., L’ARCIPELAGO DELLE EMOZIONI, FELTRINELLI, MILANO 2002 MILIACCA C., LA PELLICOLA E LO PSICOLOGO, AEMME, ROMA 2008 BORGNA E., NOI SIAMO UN COLLOQUIO, FELTRINELLI, MILANO 1999
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902346 -
FORMAZIONE E TRATTAMENTO PEDAGOGICO NELLE DIVERSITÀ - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Integrare conoscenze specifiche degli ambiti psicodinamico, psicomotorio, morfo-linguistico, comunicativo, conoscenze delle caratteristiche specifiche delle patologie e delle psicopatologie con competenze metodologiche, strategiche, tecniche, didattiche.
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Definizione e approfondimento delle caratteristiche specifiche e sintomatologiche delle patologie e delle psicopatologie; interpretazione di aspetti e comportamenti psicopatologici; riferimenti dettagliati alle competenze metodologiche, strategiche, tecniche, riabilitative, didattiche. Definizione e caratterizzazione delle competenze organizzative e tecniche per l’uso di strumenti metodologici e didattici specifici per l’osservazione, e l’ascolto. Definizione e caratterizzazione specifica, dal punto di vista psicopedagogico, delle patologie e dei comportamenti patologici dell'infanzia e dell'adolescenza. Capacità di programmare interventi educativi mirati per le specifiche patologie anche in conseguenza della definizione delle categorie diagnostiche ICD, DSM, ICF, dei profili sintomatici e dei metodi osservativi.
( testi)
De Cicco R., Le radici umane della follia: soglie della mediabilità, stigma, pregiudizio e conflitto, Aemme, Roma 2009De Maio C., Vitelli D., ... E mi scopro a sorridere, Aemme, Roma 2010Borgna E., L’arcipelago delle emozioni, Feltrinelli, Milano 2002 Miliacca C., La pellicola e lo psicologo, Aemme, Roma 2008Borgna E., Noi siamo un colloquio, Feltrinelli, Milano 1999
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902347 -
DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE E DEI SISTEMI URBANI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DELL’ASSETTO GIURIDICO RELATIVO AL SISTEMA DELLA SICUREZZA SOCIALE CHIARENDO GLI ISTITUTI FONDAMENTALI CHE RISULTANO DALLA DISCIPLINA PIÙ RECENTE DELLA MATERIA IN AMBITO NAZIONALE, EUROPEO ED INTERNAZIONALE.
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6
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IUS/08
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30
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22910004 -
LABORATORIO DI PEDAGOGIA PENITENZIARIA
(obiettivi)
PARTENDO DAI BISOGNI EDUCATIVI E DAL RUOLO CHIAVE DELL’IMPEGNO PEDAGOGICO NELL’INTERVENTO DI PREVENZIONE E RECUPERO DELLA DEVIANZA E DELLA CRIMINALITÀ MINORILE, IL CORSO SI PROPONE DI AFFRONTARE I FENOMENI E LE DINAMICHE DEL DISAGIO E DELLA DEVIANZA METTENDO A CONFRONTO TEORIA E PRASSI, COINVOLGENDO LO STUDENTE IN UN PERCORSO IMPEGNATO AD ACQUISIRE UN SAPERE CRITICO RELATIVO A CONOSCENZE SPECIFICHE ATTE A FAR COGLIERE E A MATURARE ITER FORMATIVI STRETTAMENTE LEGATI ALL’UTILIZZO PROFESSIONALE.
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2
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M-PED/03
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24
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
22902403 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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22902403-1 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902403-2 -
PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902404 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - BASE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’EDUCAZIONE È IL PIÙ GRANDE E DIFFICILE PROBLEMA CHE CI POSSA ESSERE PROPOSTO. INFATTI LE COGNIZIONI DIPENDONO DALL’EDUCAZIONE E QUESTA A SUA VOLTA PROGREDISCE POCO A POCO PER EFFETTO DI QUELLE. L’EDUCAZIONE È UN’ARTE. L’ARTE DI EDUCARE È LA PEDAGOGIA. L’UOMO PUÒ DIVENTARE VERO UOMO SOLO MEDIANTE UN CONTINUO PROCESSO EDUCATIVO E FORMATIVO DIVENENDONE COSÌ IL PRODOTTO.
( testi)
- DEWEY J., DEMOCRAZIA E EDUCAZIONE, SANSONI - IMPARA P., SAPERE EDUCATIVO E CONOSCENZE POSSIBILI, ARMANDO CURCIO 2011.
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6
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M-PED/01
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36
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902405 -
PEDAGOGIA GENERALE SOCIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL PROGRAMMA È FINALIZZATO A FAR ACQUISIRE LA CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI TEORIE PEDAGOGICHE CERCANDO DI METTERNE IN LUCE LE PARTICOLARITÀ SALIENTI. ATTRAVERSO CIÒ, SI VERRANNO A PADRONEGGIARE ALCUNE CATEGORIE PORTANTI DELLA PEDAGOGIA GENERALE, QUALI IL CONCETTO DI RELAZIONE EDUCATIVA, DI PERSONA, DI METODOLOGIA EDUCATIVA E I NESSI EDUCAZIONE/SOCIETÀ E TEORIA/PRASSI.
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IMPARA PAOLO
( programma)
L’EDUCAZIONE È IL PIÙ GRANDE E DIFFICILE PROBLEMA CHE CI POSSA ESSERE PROPOSTO. INFATTI LE COGNIZIONI DIPENDONO DALL’EDUCAZIONE E QUESTA A SUA VOLTA PROGREDISCE POCO A POCO PER EFFETTO DI QUELLE. L’EDUCAZIONE È UN’ARTE. L’ARTE DI EDUCARE È LA PEDAGOGIA. L’UOMO PUÒ DIVENTARE VERO UOMO SOLO MEDIANTE UN CONTINUO PROCESSO EDUCATIVO E FORMATIVO DIVENENDONE COSÌ IL PRODOTTO.
( testi)
- DEWEY J., DEMOCRAZIA E EDUCAZIONE, SANSONI - IMPARA P., SAPERE EDUCATIVO E CONOSCENZE POSSIBILI, ARMANDO CURCIO 2011.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902406 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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22902406-1 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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SANTARONE DONATO
( programma)
Il corso si propone di analizzare i nessi tra didattica, formazione, intercultura e letteratura attraverso l’opera di Franco Fortini. Poeta, narratore, saggista, traduttore, critico letterario, giornalista, pubblicitario, redattore editoriale, insegnante nella scuola e nell’università, militante politico della sinistra marxista, Fortini (1917-1994) incarna quell’ideale di “uomo onnilaterale” capace di connettere diversi ambiti del sapere umano. La didattica, per la costante attenzione che egli ha avuto a misurarsi con la divulgazione delle idee (dal Politecnico di Elio Vittorini alle voci enciclopediche, dalle antologie scolastiche alle trasmissioni radiofoniche sui classici italiani); la formazione, per la radicata convinzione di un sapere orizzontale per tutti, un sapere democratico in cui scoprire “la bellezza di essere intellettuale-frate non prete: fra Cristoforo, non il cardinale Borromeo” (come ebbe a scrivere dopo l’esperienza di insegnamento negli istituti tecnici di Milano e provincia); l’intercultura, per il cosmopolitismo e l’internazionalismo che caratterizzano le poesie e le prose dell’autore e per la sua straordinaria attività di “mediatore culturale” attraverso la traduzione (Milton, Goethe, Kafka, Proust, Brecht, Eluard), consapevole che la storia e la cultura del mondo sono lo sfondo cognitivo per comprendere le esistenze individuali; la letteratura, e la poesia in particolare, quale forma estetica capace di svelare in maniera contraddittoria la miseria e la nobiltà del mondo attraverso un linguaggio in grado di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nei social network. Il corso si propone di affrontare tali nessi partendo dalla lettura, analisi, commento e discussione dell’ultima raccolta di poesie di Franco Fortini, Composita solvantur, un titolo latino che significa, come scrive l’autore, “si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all’ordine (ma anche … si dia l’inverso)”. Attraverso la lettura delle poesie di questa raccolta del 1994 sarà possibile aprire dei percorsi di approfondimento su questioni fondamentali della storia e dell’esistenza umana, senza le quali la riflessione e la pratica educativa risulterebbero povere e parziali. Dalla natura e dalla minimalità degli esseri viventi al ricordo di poeti, scrittori e intellettuali interlocutori del poeta; da eventi storici tragici come la prima Guerra del Golfo del 1991 che aprì, scrive Fortini, “nuova èra nelle relazioni internazionali”, ai temi della vecchiaia e della morte; dalla necessità di non perdere la memoria storica (“Proteggete le nostre verità”) alla ricerca di una lingua colta, scarna e percussiva, con improvvisi squarci lirici, che costringe il lettore a fermarsi, a scavare, a riflettere: insomma a fare tutte quelle cose che dovrebbero essere alla base di ogni autentica relazione educativa.
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6
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M-PED/03
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36
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902406-2 -
DIDATTICA INTERCULTURALE
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SANTARONE DONATO
( programma)
Il corso si propone di analizzare i nessi tra didattica, formazione, intercultura e letteratura attraverso l’opera di Franco Fortini. Poeta, narratore, saggista, traduttore, critico letterario, giornalista, pubblicitario, redattore editoriale, insegnante nella scuola e nell’università, militante politico della sinistra marxista, Fortini (1917-1994) incarna quell’ideale di “uomo onnilaterale” capace di connettere diversi ambiti del sapere umano. La didattica, per la costante attenzione che egli ha avuto a misurarsi con la divulgazione delle idee (dal Politecnico di Elio Vittorini alle voci enciclopediche, dalle antologie scolastiche alle trasmissioni radiofoniche sui classici italiani); la formazione, per la radicata convinzione di un sapere orizzontale per tutti, un sapere democratico in cui scoprire “la bellezza di essere intellettuale-frate non prete: fra Cristoforo, non il cardinale Borromeo” (come ebbe a scrivere dopo l’esperienza di insegnamento negli istituti tecnici di Milano e provincia); l’intercultura, per il cosmopolitismo e l’internazionalismo che caratterizzano le poesie e le prose dell’autore e per la sua straordinaria attività di “mediatore culturale” attraverso la traduzione (Milton, Goethe, Kafka, Proust, Brecht, Eluard), consapevole che la storia e la cultura del mondo sono lo sfondo cognitivo per comprendere le esistenze individuali; la letteratura, e la poesia in particolare, quale forma estetica capace di svelare in maniera contraddittoria la miseria e la nobiltà del mondo attraverso un linguaggio in grado di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nei social network. Il corso si propone di affrontare tali nessi partendo dalla lettura, analisi, commento e discussione dell’ultima raccolta di poesie di Franco Fortini, Composita solvantur, un titolo latino che significa, come scrive l’autore, “si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all’ordine (ma anche … si dia l’inverso)”. Attraverso la lettura delle poesie di questa raccolta del 1994 sarà possibile aprire dei percorsi di approfondimento su questioni fondamentali della storia e dell’esistenza umana, senza le quali la riflessione e la pratica educativa risulterebbero povere e parziali. Dalla natura e dalla minimalità degli esseri viventi al ricordo di poeti, scrittori e intellettuali interlocutori del poeta; da eventi storici tragici come la prima Guerra del Golfo del 1991 che aprì, scrive Fortini, “nuova èra nelle relazioni internazionali”, ai temi della vecchiaia e della morte; dalla necessità di non perdere la memoria storica (“Proteggete le nostre verità”) alla ricerca di una lingua colta, scarna e percussiva, con improvvisi squarci lirici, che costringe il lettore a fermarsi, a scavare, a riflettere: insomma a fare tutte quelle cose che dovrebbero essere alla base di ogni autentica relazione educativa.
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3
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M-PED/03
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902407 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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SANTARONE DONATO
( programma)
DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
( testi)
TESTI D’ESAME
1. ANTONIO GRAMSCI, LETTERE DAL CARCERE. 1926-1937, A CURA DI ANTONIO A. SANTUCCI, SELLERIO, PALERMO 2013. NOTA BENE: VA UTILIZZATA ESCLUSIVAMENTE QUESTA EDIZIONE PER RAGIONI DI COMPLETEZZA.
2. DONATELLO SANTARONE, LE CATENE CHE DANNO LE ALI. PERCORSI EDUCATIVI TRA DIDATTICA INTERCULTURA LETTERATURA, LE LETTERE, FIRENZE 2013.
3. Un testo a scelta tra i seguenti: Denis Diderot, Supplemento al Viaggio di Bouganville, Editori Riuniti University Press, Roma 2012. Antonio Gramsci, L''alternativa pedagogica, a cura di Mario Alighiero Manacorda, Editori Riuniti University Press, Roma 2012. Mario Alighiero Manacorda, Marx e l’educazione, Armando, Roma 2008. Alberto Moravia, Un’idea dell’India, Milano, Bompiani 2000. Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India, Guanda, Parma 2000. Franco Fortini, Asia Maggiore. Viaggio nella Cina e altri scritti, manifesto libri, Roma 2007. Ken Saro-Wiwa, Sozaboy, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005. Howard Gardner, Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell’educazione, Feltrinelli, Milano 1991.
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6
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M-PED/03
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902408 -
DIDATTICA INTERCULTURALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
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SANTARONE DONATO
( programma)
DEFINIRE LA DIDATTICA INTERCULTURALE QUALE FORMA DI MEDIAZIONE EDUCATIVA TRA LA CONDIZIONE SOCIO-CULTURALE DEI SOGGETTI CHE APPRENDONO E LA DIMENSIONE GLOBALE DEI SAPERI, DELL’ECONOMIA, DELLA POLITICA, DELLA SOCIETÀ, DELLA CULTURA. INDIVIDUARE, DI CONSEGUENZA, METODI, STRUMENTI E CONTENUTI DI UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE E INTERNAZIONALISTA NELL’EDUCAZIONE CHE INCLUDA LO STUDIO DELLA STORIA DEL MONDO, DELLE CLASSI LAVORATRICI, DEI MIGRANTI, DELLE DONNE, DELLE MINORANZE. DEFINIRE IL CAMPO TEORICO E PRATICO DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE IN RELAZIONE AD ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA MARXISTA: L’UOMO ONNILATERALE, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, L’UNIVERSALITÀ DELLA FORMAZIONE, L’EDUCAZIONE COME FATTORE DI SUPERAMENTO DELLA MERCIFICAZIONE E DELL’ALIENAZIONE, L’INTERNAZIONALISMO E I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE. LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO LETTERARIO IN PROSPETTIVA INTERCULTURALE E SPERIMENTARE DEI PERCORSI DI DIDATTICA INTERCULTURALE DELLA LETTERATURA.
( testi)
TESTI D’ESAME
1. ANTONIO GRAMSCI, LETTERE DAL CARCERE. 1926-1937, A CURA DI ANTONIO A. SANTUCCI, SELLERIO, PALERMO 2013. NOTA BENE: VA UTILIZZATA ESCLUSIVAMENTE QUESTA EDIZIONE PER RAGIONI DI COMPLETEZZA.
2. DONATELLO SANTARONE, LE CATENE CHE DANNO LE ALI. PERCORSI EDUCATIVI TRA DIDATTICA INTERCULTURA LETTERATURA, LE LETTERE, FIRENZE 2013.
3. Un testo a scelta tra i seguenti: Denis Diderot, Supplemento al Viaggio di Bouganville, Editori Riuniti University Press, Roma 2012. Antonio Gramsci, L''alternativa pedagogica, a cura di Mario Alighiero Manacorda, Editori Riuniti University Press, Roma 2012. Mario Alighiero Manacorda, Marx e l’educazione, Armando, Roma 2008. Alberto Moravia, Un’idea dell’India, Milano, Bompiani 2000. Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India, Guanda, Parma 2000. Franco Fortini, Asia Maggiore. Viaggio nella Cina e altri scritti, manifesto libri, Roma 2007. Ken Saro-Wiwa, Sozaboy, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005. Howard Gardner, Aprire le menti. La creatività e i dilemmi dell’educazione, Feltrinelli, Milano 1991.
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3
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M-PED/03
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902410 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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22902410-1 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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6
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L-LIN/12
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902410-2 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO
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3
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L-LIN/12
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902411 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - BASE
(obiettivi)
POTENZIAMENTO DI COMPETENZE FONATORIE, LESSICALI, GRAMMATICALI, SINTATTICHE E DELLA PRONUNCIA DELL’INGLESE. POTENZIAMENTO DI COMPETENZE ELABORATIVE PER LA COMPRENSIONE E L’ESPRESSIONE IN LINGUA INGLESE USO COMPETENTE DELLE STRUTTURE GRAMMATICALI E SINTATTICHE DELL’INGLESE. LESSICO PEDAGOGICO AMPIO
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
LINGUAGGI NARRATIVO, SCIENTIFICO, PEDAGOGICO. SISTEMI LESSICALI, GRAMMATICI, SINTATTICI. ANALISI ED ELABORAZIONE DEI TESTI. COMPOSIZIONE DI TESTI SCRITTI ED ORALI. USO DI UN LESSICO SPECIFICO DELLE PROFESSIONI SOCIO-EDUCATIVE.
( testi)
PICCIONE VINCENZO A., THE NEW PEDAGOGICAL SETTINGS, AEMME, ROMA 2012 IHEJIRIKA T.C., EMBRACING STREET CHILDREN. BETWEEN MYTHS AND REALITY, AEMME, ROMA 2009
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6
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L-LIN/12
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902412 -
LINGUA INGLESE PER L'EDUCATORE PROFESSIONALE - II ANNO - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
Potenziamento di competenze fonatorie, lessicali, grammaticali, sintattiche e della pronuncia dell’inglese.Potenziamento di competenze elaborative per la comprensione e l’espressione in lingua ingleseUso competente delle strutture grammaticali e sintattiche dell’inglese. Lessico pedagogico ampio
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PICCIONE VINCENZO ANTONIO
( programma)
Linguaggi narrativo, scientifico, pedagogico.Sistemi lessicali, grammatici, sintattici.Analisi ed elaborazione dei testi.Composizione di testi scritti ed orali.Uso di un lessico specifico delle professioni socio-educative.
( testi)
Piccione Vincenzo A., The new pedagogical settings, Aemme, Roma 2012Ihejirika T.C., Embracing street children. Between myths and reality, Aemme, Roma 2009
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3
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L-LIN/12
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902413 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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22902413-1 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
È possibile formare «il senso del libro», come ricordava Gianni Rodari? Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. La narrazione diventa allora uno strumento a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate ed analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone perciò di fornire agli studenti: - un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia - una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; - un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; - la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura. - un’analisi sulle potenzialità educative del narrare e del narrarsi come strumento di inclusione e nei contesti di disagio.
L’organizzazione del Corso prevede lezioni frontali e attività seminariali e laboratoriali. Verranno perciò utilizzate modalità didattiche di tipo partecipativo.
( testi)
Corso Base: 6 CFU ( I semestre)
Emy Beseghi, Giorgia Grilli, La letteratura invisibile. Infanzia e libri per bambini, Carocci, Roma 2011. Lorenzo Luatti, E noi? Il posto degli scrittori migranti nella narrativa per ragazzi, Sinnos Editrice, Roma 2010. Tre testi a scelta di tre differenti autori migranti fra le opere indicate nella sezione bibliografica curata da Luatti nel testo su citato, pp. 189-209. Tra i classici della letteratura italiana un testo a scelta di ciascuno dei seguenti autori: Bianca Pitzorno, Roberto Piumini e Gianni Rodari.
Integrazione: 3 CFU (II semestre)
Elena Zizioli, Storie che educano, integrano e cambiano il mondo, in M. Camerucci (a cura di), Metamorfosi e nuovi scenari pedagogici, Morlacchi, Perugia 2013, pp. 181-220. In alternativa è possibile portare Elisabetta Biffi, Narrazione e pratiche educative: fra infanzia e adolescenza, in Duccio Demetrio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2012, pp. 73-116. Antonella Cristofaro, Elena Zizioli, La raccolta delle rose, Anicia, Roma 2014. Ad integrazione del programma, è possibile scaricare alcuni materiali di studio in formato PDF sulla bacheca docente.
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6
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M-PED/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902413-2 -
LETTERATURA PER L'INFANZIA
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
È possibile formare «il senso del libro», come ricordava Gianni Rodari? Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. La narrazione diventa allora uno strumento a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate ed analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone perciò di fornire agli studenti: - un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia - una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; - un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; - la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura. - un’analisi sulle potenzialità educative del narrare e del narrarsi come strumento di inclusione e nei contesti di disagio.
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative di base
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ITA |
22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
È possibile formare «il senso del libro», come ricordava Gianni Rodari? Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. La narrazione diventa allora uno strumento a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate ed analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone perciò di fornire agli studenti: • un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia; • una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; • un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; • la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura.
L’organizzazione del Corso prevede lezioni frontali e attività seminariali e laboratoriali. Verranno perciò utilizzate modalità didattiche di tipo partecipativo.
( testi)
Corso Base: 6 CFU
Emy Beseghi, Giorgia Grilli, La letteratura invisibile. Infanzia e libri per bambini, Carocci, Roma 2011. Lorenzo Luatti, E noi? Il posto degli scrittori migranti nella narrativa per ragazzi, Sinnos Editrice, Roma 2010. Tre testi a scelta di tre differenti autori migranti fra le opere indicate nella sezione bibliografica curata da Luatti nel testo su citato, pp. 189-209. Tra i classici della letteratura italiana un testo a scelta di ciascuno dei seguenti autori: Bianca Pitzorno, Roberto Piumini e Gianni Rodari.
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6
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M-PED/01
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36
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902415 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
È possibile formare «il senso del libro», come ricordava Gianni Rodari? Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. La narrazione diventa allora uno strumento a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate ed analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone di fornire agli studenti: un’analisi sulle potenzialità educative del narrare e del narrarsi come strumento di inclusione e nei contesti di disagio.
L’organizzazione del Corso prevede lezioni frontali e attività seminariali e laboratoriali. Verranno perciò utilizzate modalità didattiche di tipo partecipativo.
( testi)
Integrazione: 3 CFU Elena Zizioli, Storie che educano, integrano e cambiano il mondo, in M. Camerucci (a cura di), Metamorfosi e nuovi scenari pedagogici, Morlacchi, Perugia 2013, pp. 181-220. In alternativa è possibile portare Elisabetta Biffi, Narrazione e pratiche educative: fra infanzia e adolescenza, in Duccio Demetrio, Educare è narrare. Le teorie, le pratiche, la cura, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2012, pp. 73-116. Antonella Cristofaro, Elena Zizioli, La raccolta delle rose, Anicia, Roma 2014. Ad integrazione del programma, è possibile scaricare alcuni materiali di studio in formato PDF sulla bacheca docente.
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3
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M-PED/01
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18
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902416 -
DIDATTICA SPECIALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
( testi)
- De Angelis B., L’ascolto atto cosciente e virtù civile. Riflessioni educative, Anicia, Roma, 2013 - Medeghini R., D’Alessio S., Marra A.D., Vadalà G., Valtellina E., Disability studies. Emancipazione, inclusione scolastica e sociale, cittadinanza, Erickson, Trento, 2013 - De Angelis B., Progettualità educativa e qualità pedagogica. Una antologia di testi, Anicia, Roma, 2012 - Cornoldi C., Le difficoltà di apprendimento a scuola, Il Mulino, Bologna, 1999
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6
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M-PED/03
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36
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902439 -
DIDATTICA SPECIALE - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE CONDURRE UNA RIFLESSIONE SULLE TEORIE E SULLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ. IN PARTICOLARE, SI VUOLE PROMUOVERE E CONSOLIDARE UNA RIFLESSIONE CRITICA FINALIZZATA ALLA PRATICA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE E, CONTEMPORANEAMENTE, FAVORIRE CONOSCENZE E COMPETENZE METODOLOGICHE MIRATE ALLA PRESA IN CARICO DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. A TAL FINE SARANNO AFFRONTATI ALCUNI ASPETTI DEL RAPPORTO TRA DISABILITÀ E COMUNICAZIONE, RIVOLGENDO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE A STRATEGIE CREATIVE COME L’AUTOBIOGRAFIA E LE ARTITERAPIE, METODOLOGIE IN GRADO DI SUPPORTARE L’ATTIVITÀ IMMAGINATIVA INDIVIDUALE E DI GRUPPO FINALIZZATA ALL’INTEGRAZIONE.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
Il corso intende promuovere una riflessione critica finalizzata alla pratica professionale dell’educatore e, contemporaneamente, favorire conoscenze e competenze metodologiche mirate alla presa in carico dei bisogni educativi speciali (BES). A tal fine saranno affrontati alcuni aspetti del rapporto tra inclusione e competenze socio-emotive e comunicative, rivolgendo una particolare attenzione alle metodologie espressive di tipo creativo (artiterapie), ai diversi codici espressivi utili nell’azione educativa scolastica ed extrascolastica, e ad alcuni strumenti narrativi (autobiografia e diario) in grado di supportare la formazione individuale e di gruppo finalizzata all’integrazione.
( testi)
- De Angelis B., L’ascolto atto cosciente e virtù civile. Riflessioni educative, Anicia, Roma, 2013 - Medeghini R., D’Alessio S., Marra A.D., Vadalà G., Valtellina E., Disability studies. Emancipazione, inclusione scolastica e sociale, cittadinanza, Erickson, Trento, 2013 - De Angelis B., Progettualità educativa e qualità pedagogica. Una antologia di testi, Anicia, Roma, 2012 - Cornoldi C., Le difficoltà di apprendimento a scuola, Il Mulino, Bologna, 1999
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3
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M-PED/03
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18
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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6
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M-PED/01
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36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902459 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - INTEGRAZIONE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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3
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M-PED/01
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18
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-
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-
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Attività formative di base
|
ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22902177 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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22902177-2 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
|
3
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M-PED/01
|
18
|
-
|
-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902177-1 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
|
6
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M-PED/01
|
36
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-
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
22902499 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA INVESTONO L’EDUCAZIONE SOCIALE COME SUPERAMENTO DELLA NAZIONALIZZAZIONE RICONOSCENDO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE COME I PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE IN UNA PROSPETTIVA DI FORMAZIONE INTERCULTURALE.
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22902499-1 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
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6
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M-PED/02
|
36
|
-
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-
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-
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Attività formative di base
|
ITA |
22902499-2 -
EDUCAZIONE SOCIALE NEI PROCESSI MIGRATORI E NELLE RELAZIONI INTERCULTURALI
|
3
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M-PED/02
|
18
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-
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-
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico ATTIVITA DI BASE - 6 CFU - (visualizza)
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22902179 -
PSICOPATOLOGIA GENERALE - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PREFIGGE DI FAR COMPRENDERE AGLI STUDENTI QUELLI CHE SONO I DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA E LE CONDIZIONI CHE NÉ DETERMINANO L’INSORGENZA. VIENE DATO ALL’INTERNO DEL CORSO ANCHE UN ACCENNO ALLE PROBLEMATICHE PSICOPATOLOGICHE NELL’AMBITO DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI. OBIETTIVI FORMATIVI: POTENZIAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA; SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE; PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIVERSITÀ E DELLA RICCHEZZA IN AMBITO RELAZIONALE; ATTIVAZIONE DELLE CAPACITÀ DI ANALISI DEI DISTURBI NELL’AMBITO DELLA PSICOPATOLOGIA; INCREMENTO DEL DESIDERIO DI SPERIMENTAZIONE E DI RICERCA; PROMOZIONE DELLA CAPACITÀ DI UTILIZZARE GLI APPRENDIMENTI E LE ABILITÀ CONSEGUITE IN ALTRI CAMPI.
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6
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MED/25
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36
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
22902182 -
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE - BASE
(obiettivi)
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA SONO LA DEFINIZIONE, LA CARATTERIZZAZIONE, L’APPROFONDIMENTO DEL SIGNIFICATO, DELLE CARATTERISTICHE E DEI COMPORTAMENTI DA RIFERIRE ALLE PATOLOGIE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. INOLTRE: LEGGERE, ANALIZZARE E COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI CHE I COMPORTAMENTI DETERMINATI DALLE PATOLOGIE DERIVANO A LIVELLO EDUCATIVO IN MODO TALE DA RENDERE POSSIBILE UNA PROSPETTIVA FORMATIVA IMPEGNATA A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DEGLI UTENTI E CONSENTIRE LORO DI DARE IL MEGLIO POSSIBILE DI LORO STESSI.
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VILLANOVA MATTEO
( programma)
Intervento territoriale e Prevenzione primaria in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. Età evolutiva, Adolescenza, Identità di sessuale, messaggi subliminali ed Internet. Età evolutiva, Adolescenza e Disagio: le emozioni ed il Modello biologico-estetico. L’ Aggressività, le Funzioni psichiche e dell’ Io, ed i meccanismi di difesa dell’ Io. Il primo approccio al Disagio ed al Disadattamento in Età evolutiva e nell’ Adolescenza. La Depressione infantile. Psicosi infantili e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Sindromi di Rett, Asperger, Autismo e Sindromi autistiche. ADHD, Disturbi di Personalità. Disturbo Oppositivo-provocatorio e Disturbo della Condotta. Suicidio in età evolutiva. DOC. Disturbi del Linguaggio. Disturbi specifici dell’ apprendimento. Ritardo mentale. Sindromi epilettiche. Paralisi infantili. Identità biologica, di genere, di ruolo, sessuale. Genitorialità, affidamento condiviso e congiunto, separazione, adozione. Maltrattamenti infantili: emotivo, fisico, psichico, sessuale, patologia delle cure. Vittimologia e Psico-traumatologia infantile. Minore Autore e Vittima di reato.
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MED/39
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Attività formative caratterizzanti
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22902414 -
LETTERATURA PER LINFANZIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBBIETTIVO DI FORNIRE AGLI STUDENTI: A) CONOSCENZA DELLO SVILUPPO STORICO DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA DAL SETTECENTO AI GIORNI NOSTRI, CON APPROFONDIMENTI SUI GENERI LETTERARI TIPICI DEL SETTORE E SULLE PRINCIPALI TECNICHE ARTISTICO-ILLUSTRATIVE DEL LIBRO PER L'INFANZIA; B) PANORAMICA DELLE PRINCIPALI TEORIE ATTUALI SULLA LETTERATURA PER L'INFANZIA E SULLA LETTURA CON/DEI BAMBINI NELLA SCUOLA PER L'INFANZIA.
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ZIZIOLI ELENA
( programma)
È possibile formare «il senso del libro», come ricordava Gianni Rodari? Sta all’educatore saper trasformare il leggere e il narrarsi in un’ “avventura educativa”: l’immergersi nella lettura attraverso le fiabe o i racconti di varie tipologie, il ripercorrere il proprio vissuto o l’imparare ad inventare e costruire storie, consentono di scoprire mondi e di recuperare la dimensione dell’immaginario. La narrazione diventa allora uno strumento a disposizione di bambini e ragazzi per conquistare la realtà, per “crescere”. E se l’educazione oggi non può che declinarsi con valori quali la solidarietà, la fratellanza, per formare un’«identità terrestre», è necessario allargare lo sguardo per esplorare i nuovi immaginari, le nuove poetiche, i nuovi linguaggi, a cui l’educatore deve saper guardare con coraggio, curiosità ed interesse. Si tratta spesso di nuovi prodotti e di opere narrative non del tutto esplorate ed analizzate, come nel caso degli scrittori migranti per la narrativa per ragazzi. Il Corso si propone perciò di fornire agli studenti: • un quadro sulle principali teorie della letteratura per l’infanzia; • una panoramica sui diversi generi narrativi e le relative contaminazioni; • un approfondimento delle tematiche trattate nella narrativa per ragazzi dagli scrittori migranti; • la conoscenza di strumenti per la promozione e l’animazione della lettura.
L’organizzazione del Corso prevede lezioni frontali e attività seminariali e laboratoriali. Verranno perciò utilizzate modalità didattiche di tipo partecipativo.
( testi)
Corso Base: 6 CFU
Emy Beseghi, Giorgia Grilli, La letteratura invisibile. Infanzia e libri per bambini, Carocci, Roma 2011. Lorenzo Luatti, E noi? Il posto degli scrittori migranti nella narrativa per ragazzi, Sinnos Editrice, Roma 2010. Tre testi a scelta di tre differenti autori migranti fra le opere indicate nella sezione bibliografica curata da Luatti nel testo su citato, pp. 189-209. Tra i classici della letteratura italiana un testo a scelta di ciascuno dei seguenti autori: Bianca Pitzorno, Roberto Piumini e Gianni Rodari.
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M-PED/02
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36
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Attività formative di base
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ITA |
22902458 -
EDUCAZIONE PSICOMOTORIA - BASE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE IL RUOLO CHE IL CORPO ASSUME NELLA FORMAZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA, ATTRAVERSO L’ESAME DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE TEORIE ELABORATE DAI DIVERSI APPROCCI PEDAGOGICI. IN PARTICOLARE L’ACCENTO CADE SUI RISVOLTI EDUCATIVI DELL’IMMAGINE DEL CORPO CHE LA SOCIETÀ ATTUALMENTE PROPONE. L’AZIONE EDUCATIVA SI SITUA SU UN SISTEMA I CUI DUE OBIETTIVI SONO LA FORMAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLA PERSONA, CON LA CONCRETIZZAZIONE DELLE SUE PENDENZE E CON UN RAPPORTO EQUILIBRATO CON GLI ALTRI.
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CAMERUCCI MAURA
( programma)
QUANDO UN BAMBINO NASCE HA UN ORGANISMO ECCEZIONALMENTE CAPACE DOTATO DI SISTEMI SENSO-MOTORI BEN FUNZIONANTI. FIN DAI PRIMI GIORNI DI VITA È CAPACE DI APPRENDERE ASSOCIAZIONI TRA STIMOLI E RISPOSTE E IL RUOLO DEL SIGNIFICATO E DELLA FAMILIARITÀ DEGLI EVENTI DIVENTA SUBITO IMPORTANTE. PRESTA ATTENZIONE IN MANIERA PREFERENZIALE A QUEI FATTORI CHE ABBIANO CARATTERISTICHE NETTE DEL TIPO ACCESO-SPENTO, LUCI IN MOVIMENTO, SUONI INTERMITTENTI. NEL MOMENTO IN CUI COMINCIA AD ACQUISIRE RAPPRESENTAZIONI INTERIORI O SCHEMI DEI FENOMENI, SI CONCENTRA VERSO SITUAZIONI CHE ASSOMIGLIANO A QUELLE FAMILIARI O MODERATAMENTE DIVERSE PERCHÉ IL NOSTRO CERVELLO È DIVISO IN DUE EMISFERI, CIASCUNO DEI QUALI RICEVE INFORMAZIONI ED INVIA SEGNALI ANCHE ALLA PARTE OPPOSTA DEL CORPO. FUNZIONA COME UN CENTRO DI CONTROLLO E DI SMISTAMENTO CAPACE DIA ATTIVARE QUESTA O QUELLA VIA DIRETTA AD ESEGUIRE UN COMPITO IN MANIERA EFFICIENTE: OGNI COMPONENTE HA UN RUOLO IN RELAZIONE ALLE ALTRE. SONO DINAMICHE DI SVILUPPO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA DURANTE ALCUNI PERIODI E PER CUI ACQUISTA FAMILIARITÀ CON PERSONE, OGGETTI ED EVENTI CHE A LORO VOLTA GLI CONSENTONO DI COMPRENDERNE ALTRI DI MAGGIORE COMPLESSITÀ O DIFFICOLTÀ. COME PUÒ LA PSICOMOTRICITÀ CONTRIBUIRE ALL'EQUILIBRIO CORPO-MENTE? IN CHE MISURA È INDISPENSABILE ALLA FORMAZIONE INTELLETTUALE E ALLA CRESCITA DEL BAMBINO? I CONCETTI DI RIFERIMENTO SULL'EVOLUZIONE DELLA PSICOMOTRICITÀ SCATURISCONO IN PRIMO LUOGO DALL'ESAME DELLA MOTILITÀ IN ETÀ PRE E NEONATALE E, SECONDARIAMENTE, DALL'ANALISI DELL'ESPRESSIONE E DELLA COMUNICAZIONE PSICOCORPOREA CON L'INTENTO DI CHIARIRE, IN DEFINITIVA, LE FINALITÀ DELL'AZIONE PSICOMOTORIA ANCHE NEL CASO CHE VI SIANO DIFETTI FISIOLOGICI.
( testi)
M. CAMERUCCI, “LA RELAZIONE EDUCATIVA NELLA TRADIZIONE DEI SAPERI”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “EQUILIBRIO FRA MENTE E CORPO”, MORLACCHI, PERUGIA, 2008 M. CAMERUCCI, “LE VIE DELL’APPRENDIMENTO: DALLA PERCEZIONE ALL’INTEGRAZIONE”, MORLACCHI, PERUGIA, 2006 E. BONCINELLI, “LA VITA DELLA NOSTRA MENTE”, LATERZA, BARI, 2011
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M-PED/01
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Attività formative di base
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA - (visualizza)
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22902185 -
FORMAZIONE E APPLICABILITÀ EDUCATIVE
(obiettivi)
UTILIZZARE L’INTERVENTO FORMATIVO PER LA RIDUZIONE DEL DISAGIO E DEL RISCHIO SOCIALE, PER L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE, SOCIALE E CULTURALE DI SOGGETTI IN SITUAZIONI DI RISCHIO, UTILIZZANDO METODI E STRATEGIE APPROPRIATE. METODI E STRATEGIE PER UTILIZZARE LE OPPORTUNITÀ DELLA FORMAZIONE PER LA CRESCITA DEGLI INDIVIDUI E DEI GRUPPI.
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SANTARONE DONATO
( programma)
COMPRENDERE LA NOZIONE DI FORMAZIONE IN RELAZIONE ALL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI. DEFINIRE I BISOGNI FORMATIVI DEI LAVORATORI E L’EDUCAZIONE PERMANENTE. APPROFONDIRE ALCUNE ESPERIENZE FORMATIVE NELL’AMBITO DELLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI, DEGLI IMMIGRATI, DEI GIOVANI CON BASSI LIVELLI DI SCOLARITÀ. DEFINIRE ALCUNI TEMI DELLA PROSPETTIVA EDUCATIVA GRAMSCIANA: EGEMONIA E PEDAGOGIA, IL RAPPORTO TRA PEDAGOGIA E POLITICA, LE STRUTTURE MATERIALI DELL’IDEOLOGIA, IL “CONFORMISMO DINAMICO”, LA FORMAZIONE POLITECNICA, L’UNITÀ DI LAVORO E ISTRUZIONE, IL NUOVO PRINCIPIO EDUCATIVO. NELLE LETTERE DAL CARCERE, IN PARTICOLARE, È PRESENTE IN MODO ESPLICITO E IMPLICITO UNA DIMENSIONE FORMATIVA ED EDUCATIVA NEI CONSIGLI E NEI DIALOGHI CON I FIGLI, CON LA MOGLIE E CON LA COGNATA E IN TANTE RIFLESSIONI E BREVI NOTE SU LIBRI, AUTORI, EVENTI STORICI E CULTURALI CHE L’AUTORE RITIENE IMPORTANTE FISSARE E ANALIZZARE (E CHE VERRANNO PIÙ COMPIUTAMENTE ARGOMENTATI NEI QUADERNI DEL CARCERE).
( testi)
TESTI D’ESAME
1. ANTONIO GRAMSCI, LETTERE DAL CARCERE. 1926-1937, A CURA DI ANTONIO A. SANTUCCI, SELLERIO, PALERMO 2013. NOTA BENE: VA UTILIZZATA ESCLUSIVAMENTE QUESTA EDIZIONE PER RAGIONI DI COMPLETEZZA.
2. FRANCESCO SUSI, EDUCARE SENZA ESCLUDERE. STUDI E RICERCHE SULLA FORMAZIONE, ARMANDO, ROMA 2012.
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M-PED/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
22902186 -
PEDAGOGIA DELLA MARGINALITÀ E DELLA DEVIANZA MINORILE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE INTRODURRE LO STUDENTE ALLE TEMATICHE DEL DISAGIO E DELLA MARGINALITÀ NELLA PROSPETTIVA PEDAGOGICA RIFERITA AL MINORE E ALL’ADOLESCENTE, SECONDO LE SEGUENTI FINALITÀ: - CONOSCERE LA COMPLESSITÀ DELLE TIPOLOGIE DI DEVIANZA E MARGINALITÀ; - ANALIZZARE LE STRATEGIE EDUCATIVE MESSE IN ATTO NELLE DIFFERENTI REALTÀ; - ANALIZZARE IL SAPERE E IL SAPER FARE SPECIFICO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE IMPEGNATO NELLO SVILUPPO EDUCATIVO DEI MINORI; - STIMOLARE UNA MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SÉ PROFESSIONALE; - CONSOLIDARE CONOSCENZE RELATIVE ALLE COMPONENTI RELAZIONALI.
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DE ANGELIS BARBARA
( programma)
- LINEAMENTI DI METODO NELL’INTERVENTO EDUCATIVO CON IL DISAGIO, LA MARGINALITÀ E LA DEVIANZA MINORILE - PREVENZIONE DEL RISCHIO, EDUCAZIONE COME PREVENZIONE - PEDAGOGIA E DIDATTICA DELL’EMERGENZA
( testi)
- DE ANGELIS B., E COME EDUCATORE. GLOSSARIO DI UNA PROFESSIONE POLIEDRICA, ANICIA, ROMA, 2013 - COSTA C., DE ANGELIS B., PALLINI S., TRA REALE E IRREALE. GIOVANI AI MARGINI, FRANCO ANGELI, ROMA, 2012 - ISIDORI M.V., VACCARELLI A., PEDAGOGIA DELL’EMERGENZA. DIDATTICA DELL’EMERGENZA. I PROCESSI FORMATIVI NELLE SITUAZIONI DI CRITICITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE, F. ANGELI, MILANO, 2013
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M-PED/03
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Attività formative affini ed integrative
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