Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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21201407 -
METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE GLI STRUMENTI PER RISOLVERE IN AMBITO ECONOMICO ED AZIENDALE: PROBLEMI DI OTTIMIZZAZIONE LIBERA E VINCOLATA PER FUNZIONI IN PIÙ VARIABILI, PROBLEMI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE E PROBLEMI DUALI, PROBLEMI DI PROGRAMMAZIONE VETTORIALE, PROBLEMI DI OTTIMIZZAZIONE SU GRAFI E PROBLEMI STANDARD DI PROGRAMMAZIONE STOCASTICA . LA TRATTAZIONE DEGLI ASPETTI APPLICATIVI È EFFETTUATA IN LABORATORIO.
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21201407-1 -
METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI
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CENCI MARISA
( programma)
Funzioni a più variabili. Domini piani, topologia in Rn, concetto di limite in Rn, rappresentazione grafica di funzioni in due variabili, derivate parziali prime, gradiente, derivate parziali seconde, estremi assoluti e locali, formula di Taylor. Forme quadratiche in due variabili definite positive, negative e semidefinite positive e negative, forme quadratiche in n variabili. Programmazione classica. Max e min liberi e con vincoli di uguaglianza. Il problema della gestione delle scorte.Il problema della selezione del portafoglio. Programmazione non lineare e condizioni di Kuhn Tucker. Alcuni esempi economici. Ricerca operativa: Programmazione lineare. Insiemi convessi, metodo del simplesso, il problema duale; proprietà reciproche di primale e duale e loro significato economico, teorema di complementarità. Il problema della produzione ottima con vincoli sulle risorse e il suo duale, il problema del trasporto e il suo duale ,il problema della dieta e il suo duale. Programmazione intera. Matrici unimodulari e rilassamento dei vincoli. Il problema di assegnazione e il problemi della pianificazione degli investimenti finanziari. Programmazione vettoriale. Tipologie delle soluzioni di un problema di ottimizzazione vettoriale, scalarizzazione del problema, programmazione multiattributo, assegnazione lineare dei pesi. Teoria dei grafi. Grafi, sottografi, cammini, connessione, alberi, grafi bipartiti e grafi pesati, circuiti hamiltoniani ed euleriani, matrici associate ai grafi. Ottimizzazione temporale della produzione. Il Pert e il Cpm. Logistica della distribuzione. Problemi di percorso non vincolati, algoritmo di Robert Flores; Problema del commesso viaggiatore e metodo branch and bound, il problema del commesso viaggiatore multiplo. Problemi di localizzazione. Individuazione di p-mediane e di centri. Programmazione stocastica. Principali modelli e modelli comprendenti misure di rischio.
( testi)
M. Cenci , M. Corradini “Metodi matematici per la gestione delle aziende” Ed. Giappichelli , Torino 2007 Per la parte sulla programmazione stocastica sono fornite delle dispense che fanno riferimento al cap.1 del testo Ruszcynsky, Shapiro “ Stochastic programming” handbooks in operations research and management science vol. 10 Elsevier 2003
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6
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SECS-S/06
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201407-2 -
METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE E AZIENDALI
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3
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SECS-S/06
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201442 -
BUSINESS II (ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE-CORSO AVANZATO)
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE UN’INTERPRETAZIONE CRITICA DEGLI STRUMENTI E DEI SISTEMI DI GOVERNANCE DELLE IMPRESE ANCHE IDONEI A FRONTEGGIARE IL MANIFESTARSI DI PERIODI DI CRISI INTERNE ED ESTERNE ALL’IMPRESA . SI APPROFONDISCE LA GESTIONE DEI RAPPORTI E DELLE RELAZIONE TRA IMPRESA E STAKEHOLDERS: AZIONISTI, MANAGER, DIPENDENTI, CLIENTI, FORNITORI, ISTITUTI FINANZIARI. INOLTRE, SI ANALIZZA LA FUNZIONE COMPLIANCE NELLE IMPRESE, FOCALIZZANDOSI SUI MODELLI DI CONTROLLO E SUI COSTI CHE LE IMPRESE SONO CHIAMATE A SOSTENERE PER ESSERE CONFORMI A NORME, REGOLE E BEST PRACTISES.
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AGUIARI ROBERTO
( programma)
IL CORSO SARÀ SVOLTO PREVALENTEMENTE IN LEZIONI E ILLUSTRAZIONE DI CASI AZIENDALI; ALCUNI SEMINARI SARANNO TENUTI DA DIRIGENTI E AMMINISTRATORI DI AZIENDE. IL CORSO SI PROPONE DI ILLUSTRARE E FORNIRE UN’INTERPRETAZIONE CRITICA DEGLI STRUMENTI E DEI SISTEMI DI GOVERNANCE DELLE IMPRESE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE CAUSE DELLA RECENTE CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE. SONO APPROFONDITI: A. LE DIRETTIVE DELL’OECD PER UNA GESTIONE DEI RAPPORTI E DELLE RELAZIONE TRA IMPRESA E STAKEHOLDERS, QUALI AZIONISTI, MANAGER, DIPENDENTI, CLIENTI, FORNITORI, ISTITUTI FINANZIARI. B. LE RELAZIONI TRA GOVERNANCE DELLE IMPRESE QUOTATE E LA RECENTE CRISI FINANZIARIA C. LE PRATICHE APPLICATE DAI BOARD DOPO LA CRISI DEL 2008, PER GLI INCENTIVI AL MANAGEMENT E IL GOVERNO DEI RISCHI. D. LA CATENA DEL VALORE NEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI. E. LE STRATEGIE DI BRITISH TELECOM. F. LE STRATEGIE DELLE AZIENDE DEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI IN ITALIA.
( testi)
A. OECD PRINCIPI DI GOVERNO SOCIETARIO DELL’OECD (ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT), 2004, PAGG. 1-49 (SCARICABILE GRATUITAMENTE DAL SITO WWW.OECD.ORG). B. OECD CORPORATE GOVERNANCE AND FINANCIAL CRISIS: KEY FINDINGS AND MAIN MESSAGES, OECD 2009, PAG. 1-55(SCARICABILE GRATUITAMENTE DAL SITO WWW.OECD.ORG). C. OECD CORPORATE GOVERNANCE BOARD PRACTICES: INCENTIVES AND GOVERNING RISKS, OECD 2011, PAG.1-39. PDF D. FROVA S. LA CATENA DEL VALORE NELL’INDUSTRIA DELLE TELCOMUNICAZIONI. 1998 EDIZ. SOLE 24ORE. CAPP. 1 E 2. PDF E. SHAPING THE COMPETITION AND BUILDING COMPETITIVE ADVANTAGE IN THE GLOBAL TELECOMMUNICATION INDUSTRY: THE CASE OF BRITISH TELECOMMUNICATIONS PLC , E. TODEVA & R. JOHN, PAG. 1-15; 8 (SCARICABILE GRATUITAMENTE DAL SITO : HTTP://SSRN.COM/ABSTRACT=1460529) F. RELAZIONE ANNUALE AGCOM (AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI) 2011. PAR. 1.1.1 DA PAG 13 A PAG 28 ; PAR. 1.2.1 DA PAG 44 A 72 (SCARICABILE GRATUITAMENTE DAL SITO WWW.AGCOM.IT).
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201417 -
FINANZA PUBBLICA
(obiettivi)
QUESTO INSEGNAMENTO È COMPLEMENTARE RISPETTO A QUELLO DI BASE DI SCIENZA DELLE FINANZE. PER QUESTA RAGIONE APPROFONDISCE ALCUNI TEMI SPECIFICI DI FINANZA PUBBLICA. L’OBIETTIVO È QUELLO DI CONSENTIRE ALLO STUDENTE, FORNITO DI UNA PREPARAZIONE DI BASE IN SCIENZA DELLE FINANZE, LA COMPRENSIONE DI PROBLEMI PIÙ COMPLESSI DI FINANZA PUBBLICA, IN ALCUNI DEI SUOI VARI CAMPI (TASSAZIONE, SPESA PUBBLICA, PRODUZIONE PUBBLICA, DEBITO PUBBLICO, LE ISTITUZIONI DEL PROCESSO DI BILANCIO PUBBLICO…)
IL CORSO SI ARTICOLA IN DUE PARTI. NELLA PRIMA VERRANNO AFFRONTATI ALCUNI TEMI GENERALI DI FINANZA PUBBLICA; NELLA SECONDA SARANNO APPROFONDITI TEMI LEGATI AL RUOLO DEL SETTORE PUBBLICO RISPETTO ALLA STRUTTURA PRODUTTIVA E AL SETTORE DELLE IMPRESE.
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21201417-2 -
FINANZA PUBBLICA
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4,5
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SECS-P/03
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201417-1 -
FINANZA PUBBLICA
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4,5
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SECS-P/03
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201445 -
DIRITTO COMMERCIALE - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LA CONOSCENZA DELLA DISCIPLINA DI GOVERNANCE DELLE SOCIETÀ PER AZIONI, E PIÙ PRECISAMENTE DEI DIVERSI SISTEMI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO, NONCHÈ DEI RAPPORTI TRA I DIVERSI ORGANI DELLA SOCIETÀ. SI TRATTA DELLE REGOLE CHE DISCIPLINANO INNANZITUTTO L’ORGANO AMMINISTRATIVO, PER GLI ASPETTI DELLE COMPETENZE, DELLE PROCEDURE E DELLE RESPONSABILITÀ, NELL’AMBITO DEL SISTEMA TRADIZIONALE, DI QUELLO DUALISTICO E DI QUELLO MONISTICO. ULTERIORE APPROFONDIMENTO È DEDICATO ALLA DISCIPLINA DEGLI ORGANI DI CONTROLLO NEI DIVERSI SISTEMI (COLLEGIO SINDACALE, COMITATO DI SORVEGLIANZA, COMITATO PER IL CONTROLLO SULLA GESTIONE), NONCHÈ ALLA DISCIPLINA GIURIDICA DELLA REVISIONE CONTABILE E DELLA REVISIONE INTERNA (INTERNAL AUDIT). ALLA TRATTAZIONE TEORICA SEGUIRÀ LO STUDIO DI ATTI E DOCUMENTI SOCIETARI PER FORNIRE AGLI STUDENTI INFORMAZIONI SULLE ESPERIENZE PRATICHE RELATIVE AI TEMI TRATTATI
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21201445-1 -
DIRITTO COMMERCIALE - CORSO AVANZATO
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6
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IUS/04
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201445-2 -
DIRITTO COMMERCIALE - CORSO AVANZATO
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3
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IUS/04
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201433 -
GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI SVILUPPARE IL TEMA DELLA PROGETTAZIONE DELLE POLITICHE DESTINATE AD OTTENERE L'ALLINEAMENTO DELLE PERSONE AI RUOLI E ALLE STRUTTURE PROGETTATE (HUMAN RESOURCES MANAGEMENT) CON IL DUPLICE OBIETTIVO DI: A) INQUADRARE LA DISCIPLINA SOTTO IL PROFILO TEORICO, EVIDENZIANDONE LE RADICI STORICHE E CONCETTUALI E LE RECENTI EVOLUZIONI B) DI ILLUSTRARE I CONTENUTI DI BASE DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ IN CUI SI ARTICOLANO LE POLITICHE DEL PERSONALE E LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEGLI STRUMENTI OPERATIVI UTILIZZATI NELLA PRATICA AZIENDALE PER LA LORO REALIZZAZIONE. NELL’AFFRONTARE LA MATERIA SARÀ AMPIAMENTE UTILIZZATO IL RICORSO A CASI STUDIO CON IL FINE DI STIMOLARE LA RIFLESSIONE DEGLI STUDENTI SUI CRITERI CHE ORIENTANO LE SCELTE DI POLITICA DEL PERSONALE NELLE IMPRESE. NELL’AMBITO DEL CORSO SARÀ DEDICATO UNO SPAZIO AD ILLUSTRARE GLI ASPETTI TIPICI DI “COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO” (ORGANIZATIONAL BEHAVIOUR), ESAMINANDO LE PRINCIPALI CATEGORIE CONCETTUALI TRATTE DALLE SCIENZE PSICOLOGICHE E SOCIOLOGICHE PER LO STUDIO E L’INTERVENTO FINALIZZATO SUL COMPORTAMENTO UMANO NELLE REALTÀ ORGANIZZATE (TRA GLI ALTRI VERRANNO AFFRONTATI I CONCETTI DI MOTIVAZIONE, GRUPPO, CULTURA, LEADERSHIP).
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9
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SECS-P/10
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201451 -
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
(obiettivi)
IL CORSO HA AD OGGETTO L’ANALISI E LO SVILUPPO DELLE FUNZIONI MANAGERIALI DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO IN UNA CONCEZIONE SISTEMICA NEL GOVERNO DELLE AZIENDE. TALE APPROCCIO STRATEGICO ALLA GESTIONE È ORMAI ESSENZIALE IN OGNI SISTEMA AZIENDALE ED IL COLLEGATO SISTEMA DEI CONTROLLI SI È PARTICOLARMENTE DIFFUSO SIA IN TERMINI DI FEED-BACK CHE DI FEED-FORWARD PER LE DECISIONI IN AZIENDA. L’EVOLUZIONE DI QUESTE FUNZIONI MANAGERIALI È DIRETTAMENTE COLLEGATA AD IDONEI STRUMENTI QUALI I SISTEMI INFORMATIVI, CONTABILI ED EXTRA-CONTABILI, VARIAMENTE DISPONIBILI NELLE AZIENDE. IL CORSO SI RIVOLGE PERTANTO A STUDENTI INTERESSATI A SVILUPPARE CAPACITÀ MANAGERIALI ED A CONOSCERE I MECCANISMI E LE TECNICHE CHE SOVRINTENDONO LE DIVERSE CARATTERIZZAZIONI DELLA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NELLE AZIENDE.
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D'ALESSIO LIDIA
( programma)
- IL SISTEMA INFORMATIVO PER LE DECISIONI MANAGERIALI - EVOLUZIONE DELLA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE - IL PROCESSO DECISORIO O DECISIONALE - LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA: DEFINIZIONE DI STRATEGIA, LIVELLI DI STRATEGIA (AZIENDALE, DI AREA D’AFFARI, DI BUSINESS), LE FASI DEL PROCESSO STRATEGICO,L’ANALISI DI PORTAFOGLIO, LE MATRICI DI PORTAFOGLIO, I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO - I MODELLI DI SVILUPPO AZIENDALE DI PIANIFICAZIONE. ASPETTI PARTICOLARI DELLA PIANIFICAZIONE (LA CRESCITA ESTERNA E LA GLOBALIZZAZIONE, LA FLESSIBILITÀ, IL MODELLO JUST IN TIME, L’OUTSOURCING, IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT, LA LEADERSHIP DI COSTO, IL BUSINESS PROCESS REENGINEERING, IL BENCHMARKING) - DALLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA ALLA PIANIFICAZIONE OPERATIVA (O PROGRAMMAZIONE). IL BUDGET E LE SUE DIVERSE CARATTERIZZAZIONI. - L’APPROCCIO SISTEMICO DEL CONTROLLO: FINALITÀ E PRINCIPI. IL CONTROLLO OPERATIVO, DIREZIONALE (O DI GESTIONE) E STRATEGICO. I CONCETTI E GLI INDICATORI DI EFFICIENZA, EFFICACIA ED ECONOMICITÀ. - I REQUISITI DEL CONTROLLO: METODOLOGIA, STRUMENTI CONTABILI (CO.GE, CO.AN., COSTO STANDARD E BUDGET, ANALISI DELLE VARIANZE) E STRUTTURA ORGANIZZATIVA (I CENTRI DI RESPONSABILITÀ) - IL REPORTING. I MODELLI DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE (LA BALANCED SCORECARD, IL PERFORMANCE PRISM, IL CICLO DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE)
( testi)
- TERZANI S., LINEAMENTI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO, CEDAM, PADOVA, 1999 - BASTIA P., SISTEMI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO, IL MULINO, BOLOGNA, 2008 - GARRISON R., NOREEN E., PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. MANAGERIAL ACCOUNTING PER LE DECISIONI AZIENDALI, MCGRAW-HILL, MILANO - ANTHONY R.N., HAWKINS D.F., MACRÌ D.M., MERCHANT K.A., SISTEMI DI CONTROLLO. ANALISI ECONOMICHE PER LE DECISIONI AZIENDALI, MCGRAW-HILL, MILANO, 2001 - APPUNTI DEL CORSO E SLIDE PRESENTI SUL SITO
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9
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SECS-P/07
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60
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201453 -
REVISIONE AZIENDALE INTERNA
(obiettivi)
IL CORSO HA LA FINALITÀ DI PRESENTARE I PRINCIPI GENERALI E LA NATURA LOGICA INERENTI LA COSTRUZIONE DI SISTEMI DI CONTROLLO ALL’INTERNO (SCI) DELLE IMPRESE, IL SUO MANTENIMENTO, IL SUO MIGLIORAMENTO, LA SUA REVISIONE SISTEMATICA E CONTINUATIVA. DETTI COMPITI – IN VARIA MANIERA – SONO AFFIDATI IN PARTICOLARE ALL’ATTIVITÀ/FUNZIONE DI REVISIONE INTERNA. IL CORSO VUOLE ESPLICITARE L’IMPORTANZA COMPLESSIVA DI UN SISTEMA DI CONTROLLO COSTANTEMENTE MONITORATO E SISTEMATICAMENTE REVISIONATO, NEI SUOI ASPETTI INERENTI IL PRIMO LIVELLO, IL SECONDO LIVELLO E GLI ASPETTI DI GESTIONE INTEGRATA DEI RISCHI. LE RECENTI INNOVAZIONI NORMATIVE (D.LGS 231/2001 E L. 262/2005) HANNO INFINE CONTRIBUITO ALL’ECCESSIVO PROLIFERARE DI ASPETTI GIURIDICO-FORMALI NELLA PREDISPOSIZIONE DEI CONTROLLI, DI CUI OCCORRE PERÒ MATURA CONSAPEVOLEZZA. NEL CORSO DELLE LEZIONI VENGONO FORNITI ANCHE MOMENTI DI ESEMPLIFICAZIONE NEL CONCRETO DELLE FUNZIONI AZIENDALI DELL’ATTIVITÀ DI INTERNAL AUDITING ANCHE CON INTERVENTI DI TESTIMONIANZA DI OPERATORI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E BANCARIE.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. LE REVISIONI INTERNE: CONTESTO FUNZIONALE E PRESUPPOSTI. POSSIBILI TIPOLOGIE. ISTITUZIONE DELLA FUNZIONE DI REVISIONE INTERNA. REVISIONE INTERNA E COSTRUZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO. 2. L’INTERNAL AUDITING NELLA CORPORATE GOVERNANCE. RISK MANAGEMENT E CONTROLLO INTERNO. ORGANIZZAZIONE, OBIETTIVI, ATTIVITÀ E RISULTATI DELL’INTERNAL AUDITING, CRSA. 3. TECNICHE DI INTERNAL AUDIT SU: - CONTROLLO E REVISIONE AL CICLO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI. - CONTROLLO E REVISIONE AL CICLO DEGLI INVESTIMENTI. - CONTROLLO E REVISIONE ALLE VENDITE ED ALLA CLIENTELA. - CONTROLLO E REVISIONE DI TESORERIA. - CONTROLLO E REVISIONE AL MAGAZZINO. 4. POSSIBILI MODALITÀ DI REVISIONE INTERNA NEGLI AGGREGATI AZIENDALI. REVISIONE INTERNA ED ESTERNA E SISTEMI EDP. ASPETTI DEL SCI NELLA SOCIETÀ COOPERATIVA. LA REVISIONE INTERNA NELLE PICCOLE BANCHE. ALCUNE RIFLESSIONI IN TEMA DI DUE DILIGENCE. 5. ESERCITAZIONI DI INTERNAL AUDITING
( testi)
G. TROINA (A CURA DI), LE REVISIONI AZIENDALI, MILANO, FRANCO ANGELI, 2005. C. A. DITTMEIER, INTERNAL AUDITING, MILANO, EGEA.
OPZIONALE E PER APPROFONDIMENTI PRATICI: C. REGOLIOSI, A. PERNO, L’ESERCIZIO DELL’INTERNAL AUDIT, SANT’ARCANGELO DI ROMAGNA (RN), MAGGIOLI, 2010.
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201454 -
TECNICA PROFESSIONALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI APPROFONDIRE: A) ALCUNI CLASSICI TEMI DELL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA, COME TRASFORMAZIONI, FUSIONI E SCISSIONI, CONFERIMENTI E SCORPORI, CESSIONI, LIQUIDAZIONI VOLONTARIE E COATTE, OPERAZIONI EX ART. 2446-2447 C.C.. NONCHÉ LE FUNZIONI E LE OPERATIVITÀ DEL COLLEGIO SINDACALE, LE OPERAZIONI DI DUE DILIGENCE, L’ITER DI QUOTAZIONE IN BORSA, I CONTRATTI SPORTIVI, IL TRUST E LA SUA FUNZIONE, LA COSTRUZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI EX. D.LGS 231/2001, GLI ARBITRATI, CENNI DI REVISIONE AZIENDALE INTERNA. B) COME TEMA MONOGRAFICO A SCELTA: IL BILANCIO DELL’IMPRESA COOPERATIVA O L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA, O L’ECONOMIA DELLE IMPRESE TURISTICHE O LA GESTIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA.
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TROINA GAETANO
( programma)
IL CORSO AFFRONTA LE TEMATICHE PROPRIE DELLE OPERAZIONI STRAORDINARIE DI IMPRESA SOTTO I PROFILI PROFESSIONALI TIPICI, GIURIDICO, CONTABILE, FISCALE. PER UNA COMPLETA PANORAMICA DELLE NOZIONI UTILI AI FINI DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA, INOLTRE, IL CORSO PRENDE IN ESAME ALCUNE FATTISPECIE PROFESSIONALI TIPICHE, AI TRUST, A DETERMINATI CONTRATTI, CUI POTER FORNIRE OPERA CONSULENZIALE DI QUALITÀ. SONO INFINE FORNITI AMPI CENNI IN MATERIA REVISIONALE ED IN MATERIA DI COMPITI DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE, DI DUE DILIGENCE, DI MODELLI ORGANIZZATIVI EX 231/2001, DI ARBITRATI.
( testi)
TROINA G., ARGOMENTI DI TECNICA PROFESSIONALE, ROMA, NUOVA CULTURA, 2010. PARTE MONOGRAFICA A SCELTA (UNO DEI SEGUENTI TESTI): CAPALDO P., L’AUTOFINANZIAMENTO NELL’ECONOMIA D’IMPRESA, ED. GIUFFRÈ BELBELLO E., DILI A., IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ COOPERATIVE, ED. FRANCO ANGELI R. GARIBALDI, ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE, HOEPLI A. BONURA, S. PIERINI, LA GESTIONE DELL’AZIENDA AGRICOLA, BUFFETTI
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201455 -
TECHNOLOGY, INNOVATION AND SUSTAINABLE PRODUCTION (TECNOLOGIA, INNOVAZIONE E PRODUZIONE SOSTENIBILE)
(obiettivi)
IL CORSO DI "TECNOLOGIA E INNOVAZIONE PER LA PRODUZIONE SOSTENIBILE” SI PROPONE DI ANALIZZARE LE TEMATICHE RELATIVE AL CONCETTO DI TECNOLOGIA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LE SUE PRINCIPALI FORME DI UTILIZZAZIONE NELL’ATTUALE SCENARIO ECONOMICO, IN RELAZIONE ALLA CRESCENTE COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE E ALL’ATTENZIONE VERSO LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI. IL CORSO ILLUSTRA, INOLTRE, L’APPLICAZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN AMBITO AMBIENTALE, IN RELAZIONE ALLE POLITICHE DI SVILUPPO SOSTENIBILE, AI NUOVI METODI DI GESTIONE CHE ENFATIZZANO IL RAPPORTO TRA TECNOLOGIA E AMBIENTE ED INFINE AL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO SIA NAZIONALE CHE EUROPEO.
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LUCCHETTI MARIA CLAUDIA
( programma)
2. Technological Cluster 3. Technologies and Environment 4. Technological innovation and quality 5. New opportunities in terms of technological innovation and implementation in the industrial reality, in particular dematerialization. 7. recall of basic concepts on development and sustainability at national, European and international levels 8. Contribution and the role of technologies to improve the efficient use of natural resources and the sustainable production 9.Clean technologies for sustainable production of goods,services, energy 10. recall of basic knoledge on sustainability, sustainable development and sustainable production 11. Life cycle thinking 12. Main instruments to evaluate total environmental, economic and social impacts ( LCA,ELCA,SLCA,LCC, footprinting...) 13. main Environmental management systems;
( testi)
David Rainey, Sustainable business development: Inventing the future strategy, innovation and leadership, Cambridge University Press, 2008 (part of the test book: Chapter 1,2) Mark Dodgson, David Gann, Ammon Salter, The management of technological innovation, Oxford University Press, 2008 (part of the test book Chapter 3,5,6,7).
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9
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SECS-P/13
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201458 -
MARKETING - CORSO AVANZATO
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE CONOSCENZE APPROFONDITE SU SPECIFICI TEMI DI MARKETING, A CIASCUNO DEI QUALI È DEDICATO UN MODULO. GLI STUDENTI APPRENDERANNO PRINCIPI E MODELLI STRATEGICI, E STRUMENTI OPERATIVI PER AFFRONTARE LE SFIDE CHE I MARKETING MANAGER SI TROVANO OGGI AD AFFRONTARE. IL CORSO SI ARTICOLA IN 4 MODULI: 1) CONSUMER BEHAVIOR. IL MODULO AFFRONTA I MODELLI UTILI A SPIEGARE IL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI E I PROCESSI DI SELEZIONE, ACQUISTO, E CONSUMO DEI PRODOTTI. 2) MARKETING DIGITALE. IL MODULO PRESENTA LE OPPORTUNITÀ DELLE STRATEGIE DI MARKETING NEI MERCATI DIGITALI, IVI INCLUSI GLI STRUMENTI OPERATIVI PER AFFRONTARE GLI INCESSANTI CAMBIAMENTI TECNOLOGICI. 3) CRM. IL MODULO PROPONE MODELLI E STRUMENTI PER GESTIRE L’ETEROGENEO PORTAFOGLIO RELAZIONI DI UN’IMPRESA, TRASLANDO LA LOGICA TIPICA DEI B2B AI B2C, FINO A PRESENTARE LE INNOVAZIONI CONNESSE AI LOYALTY PROGRAM E ALLA MULTICANALITÀ. 4) MARKETING METRICS. L’ULTIMO MODULO SISTEMATIZZA LA MOLTEPLICITÀ DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE DI MARKETING, UTILI PER VALUTARE L’EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEGLI INVESTIMENTI NELLE POLITICHE DI MARKETING.
LA PARTE TEORICA DEL CORSO QUEST’ANNO S’INTERFACCERÀ DIRETTAMENTE CON L’APPLICAZIONE PRATICA. IL PROGRAMMA È STATO INFATTI DECLINATO APPOSITAMENTE PER PERMETTERE AGLI STUDENTI FREQUENTANTI LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO DI GRUPPO PER POPULIS.
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ADDIS MICHELA
( programma)
CONSUMER BEHAVIOR IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE: FRA RAZIONALITÀ E EMOZIONI LA GESTIONE DELL’ESPERIENZA DI CONSUMO E DELLE EMOZIONI IL CONSUMO E LA COSTRUZIONE DEL SELF LE PERCEZIONI E GLI ATTEGGIAMENTI DEI CONSUMATORI
INTERNET MARKETING IL MARKETING DIGITALE E IL SUO AMBIENTE IL CONSUMER BEHAVIOR ONLINE IL MARKETING ANALITICO ONLINE LO SCAMBIO DI CONOSCENZA E LA COLLABORATIVE INNOVATION
MARKETING METRICS MISURARE LE PERFORMANCE DI MARKETING MISURARE LE PERFORMANCE DEL WEB-MARKETING
CRM I VANTAGGI DELL’INVESTIMENTO IN CRM IL MODELLO DINAMICO DI CUSTOMER LOYALTY LE POLITICHE DI CRM I PROGRAMMI DI FIDELIZZAZIONE GESTIRE LA MULTICANALITÀ E L’INNOVAZIONE NELL’IMPRESA COMMERCIALE
( testi)
Testi di riferimento per gli studenti FREQUENTANTI
Per gli studenti frequentanti:
- Libri (una copia è disponibile presso la Biblioteca di Facoltà)
Olivero N., Russo V., 2009, Manuale di Psicologia dei Consumi, McGraw Hill, Milano (capp. 4 e 6)
Addis M., 2007, Ad uso e consumo. Il marketing esperienziale per il manager, Milano, Financial Times Prentice-Hall (capp. 2 e 3).
Wind J., Mahajan V., 2001, Digital Marketing, Wiley (capp. 7 e 9).
Valdani E., Ancarani F., 2009, Marketing strategico. Vol. 3, I risultati delle strategie di marketing, Egea (cap. 6).
Costabile, M., 2006, “La customer loyalty e la gestione delle relazioni con il cliente”, in AA.VV. Management: Vendite e Trade Marketing, Università Bocconi Editore, Milano, pp. 178-217.
- I casi discussi in aula: Jagermeister e Omnitel One (una copia è depositata presso la Biblioteca);
- I lucidi diffusi attraverso il sito del corso;
- Gli appunti del corso.
Testi di riferimento per gli studenti NON FREQUENTANTI
Per gli studenti NON frequentanti:
- Libri (una copia è disponibile presso la Biblioteca di Facoltà)
Olivero N., Russo V., 2009, Manuale di Psicologia dei Consumi, McGraw Hill, Milano (capp. 4, 5 e 6)
Addis M., 2007, Ad uso e consumo. Il marketing esperienziale per il manager, Milano, Financial Times Prentice-Hall (capp. 2 e 3).
Wind J., Mahajan V., 2001, Digital Marketing, Wiley (capp. 1, 2, 6, 7, e 9).
Valdani E., Ancarani F., 2009, Marketing strategico. Vol. 3, I risultati delle strategie di marketing, Egea (cap. 6).
Costabile, M., 2006, “La customer loyalty e la gestione delle relazioni con il cliente”, in AA.VV. Management: Vendite e Trade Marketing, Università Bocconi Editore, Milano, pp. 178-217.
Castaldo S., 2008, Retail & Channel Management, Egea, Milano (capp. 4, 5, 6, 7 e 9).
- I casi discussi in aula: Jagermeister e Omnitel One (una copia è depositata presso la Biblioteca);
- I lucidi diffusi attraverso il sito del corso;
- Gli appunti del corso.
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SECS-P/08
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201435 -
RESPONSABILITÀ D'IMPRESA E CONSUMATORI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE UN DUPLICE OBIETTIVO: ILLUSTRARE L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE CON RIFERIMENTO ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ D’IMPRESA; ANALIZZARE LA POSIZIONE DEL LEGISLATORE DI FRONTE AI RISCHI DA SVILUPPO, NELLA RICERCA DI UN EQUILIBRIO TRA LE ESIGENZE DELLA PRODUTTIVITÀ E LA TUTELA DEI TERZI. IN PARTICOLARE, SI INTENDE VERIFICARE E APPROFONDIRE LE CONNESSIONI TRA TUTELA PREVENTIVA E TUTELA SUCCESSIVA, ESAMINANDO LE TECNICHE CIVILISTICHE DI PREVENZIONE E RIPARAZIONE DEL DANNO ALLA PERSONA NELLA PROSPETTIVA DELL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO NONCHÉ ANALIZZANDO LE RICADUTE CONCRETE DI TALI TECNICHE NELL’APPLICAZIONE GIURISPRUDENZIALE. SI INTENDE, COSÌ, DARE ALLO STUDENTE LA CONSAPEVOLEZZA DI APPROCCI DIFFERENZIATI, CHE PROSPETTANO SOLUZIONI DIVERSE AL PROBLEMA DEL RUOLO E DELLA FUNZIONE DELLA RESPONSABILITÀ NON SOLO IN RELAZIONE AL TEMPO MA ANCHE IN RELAZIONE ALLE AREE DI INCIDENZA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI ORDINAMENTI DI CIVIL LAW E DI COMMON LAW.
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BELLISARIO ELENA
( programma)
IL CORSO SI ATTIVA IN UN UNICO MODULO DIDATTICO, CHE SI INTERSECA CON ALTRI MODULI (AD ESEMPIO: GESTIONE ETICA D’IMPRESA; DIRITTO DEI CONSUMI: REGOLE DEL MERCATO) CHE GUARDANO, DA PROFILI DIVERSI, LA DISCIPLINA DELL’IMPRESA E DEL MERCATO. IN UNA PRIMA FASE, SI INTENDE RIPERCORRERE LE TAPPE STORICHE PIÙ SIGNIFICATIVE DELL’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE TECNICHE LEGISLATIVE E GIURISPRUDENZIALI DI ALLOCAZIONE DEL RISCHIO CONNESSO ALL’ATTIVITÀ D’IMPRESA NELLA COMPLESSITÀ DELLE FORME ORGANIZZATIVE DI PRODUZIONE ED EROGAZIONE DI BENI E SERVIZI. SUCCESSIVAMENTE SARANNO OGGETTO DI UN’ANALISI SPECIFICA LE DISCIPLINE DI DERIVAZIONE EUROPEA IN MATERIA DI PREVENZIONE E RIPARAZIONE DEL DANNO DA PRODOTTO DIFETTOSO (ATTUALMENTE CONTENUTE NEL CODICE DEL CONSUMO), E LA LORO CONCRETA APPLICAZIONE DA PARTE DELLA GIURISPRUDENZA, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLA COMUNITARIA. LO STUDIO DELLE PROBLEMATICHE, TEORICHE E PRATICHE, CONNESSE ALLA RESPONSABILITÀ D’IMPRESA SARÀ CONDOTTO APPLICANDO I METODI DELL’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO AL FINE DI VERIFICARE, ATTRAVERSO CRITERI INTERPRETATIVI PROPRI DELLE SCIENZE ECONOMICHE, GLI EFFETTI DELLE REGOLE VIGENTI E LA LORO CONGRUENZA RISPETTO AI FINI PERSEGUITI.
( testi)
AA.VV.: CODICE DEL CONSUMO. COMMENTARIO A CURA DI G. ALPA E L. ROSSI CARLEO, ESI, 2005 (COMMENTO AL TITOLO I E AL TITOLO II DELLA PARTE IV - ARTICOLI 102-127); AA.VV.: LE MODIFICHE AL CODICE DEL CONSUMO, A CURA DI E. MINERVINI E L. ROSSI CARLEO, GIAPPICHELLI, 2009 (COMMENTO ALL’ART. 3, LETT. D ED E). I SUDDETTI TESTI SARANNO INTEGRATI DAL MATERIALE FORNITO NEL CORSO DELLE LEZIONI O SUCCESSIVAMENTE INDICATO DAL DOCENTE.
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9
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IUS/05
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60
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201463 -
STORIA D'IMPRESA
(obiettivi)
L'OBIETTIVO DEL CORSO È L'ACQUISIZIONE DI CONCETTI E METODOLOGIE DIRETTI A RICOSTRUIRE LA CRESCITA E LO SVILUPPO DELL'IMPRESA MODERNA COME PARADIGMA DELLO SVILUPPO DELLE DIVERSE FORME DI CAPITALISMO OGGI ESISTENTI. LA RIFLESSIONE SULLA STORIA DELL’IMPRESA MIRERÀ ANCHE A FORNIRE STRUMENTI DI ANALISI DELL’ATTUALE FASE DELLO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO.
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9
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SECS-P/12
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201498 -
TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI
(obiettivi)
IL CORSO DI "TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI" SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI GLI STRUMENTI CONCETTUALI ED ANALITICI PER INDIVIDUARE E COMPRENDERE ALCUNI FENOMENI RILEVANTI SIA IN AMBITO AZIENDALE CHE ECONOMICO. ESSO SI PREFIGGE DI ILLUSTRARE L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA, IL SUO SCENARIO FUTURO, LA SUA APPLICAZIONE NELLA REALTÀ AZIENDALE. A TAL FINE L’INTERESSE È FOCALIZZATO PRINCIPALMENTE ALLO STUDIO DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI ED ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ATTRAVERSO UN’ATTENTA ANALISI DEI PARAMETRI DI RIFERIMENTO E DELLE COMPONENTI CARATTERISTICHE.
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MARTUCCI OLIMPIA
( programma)
L CORSO SI ARTICOLA IN DUE PARTI:
I° MODULO LA DINAMICA TECNOLOGICA E IL SISTEMA PRODUTTIVO TECNICA E TECNOLOGIA: PROGRESSO TECNICO ED ECONOMIA E L’EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA AUTOMAZIONE INDUSTRIALE: SIGNIFICATO ED EVOLUZIONE STORICA. LA MAPPA DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE: CRITERI DI CLASSIFICAZIONE. MERCATO E SVILUPPI DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE TECNOLOGIA E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE: DALLA MACCHINA A VAPORE AL TAYLORISMO. L’ORGANIZZAZIONE TRADIZIONALE; L’ORGANIZZAZIONE ALLARGATA; L’ORGANIZZAZIONE SISTEMICA; L’ORGANIZZAZIONE INTEGRATA. SISTEMI DI COORDINAMENTO E CONTROLLO DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ED ATTUALI TENDENZE: DAL MODELLO GERARCHICO ALL’AZIENDA OLONICO-VIRTUALE. I PROCESSI PRODUTTIVI: LE NUOVE ESIGENZE E I PARAMETRI STRATEGICI DELLA PRODUZIONE. LE TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI: PROCESSO JOB SHOP, A LOTTI, LINE E CONTINUO. IL SISTEMA INTEGRATO E IL SISTEMA AUTOMATIZZATO. LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE: I PIANI DI PRODUZIONE. LE PREVISIONI DELLA DOMANDA. IL PROJECT MANAGEMENT. LA GESTIONE DEI MATERIALI. IL CONTROLLO DELLA PRODUZIONE. LE TECNICHE DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE:LE LOGICHE PUSH E PULL.LA LOGICA JUST IN TIME E LA LEAN PRODUCTION. IL SISTEMA MRP II. I NUOVI MODELLI DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE. CREDITI PARZIALI ATTRIBUITI: 6
II° MODULO STUDIO DI CASI AZIENDALI IL SISTEMA AZIENDALE. L’AZIENDA INDUSTRIALE-IL SISTEMA PRODUTTIVO-L’IMPIANTO INDUSTRIALE. LA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. LE INDUSTRIE DI INTERESSE REGIONALE, LE TECNOLOGIE CONNESSE E LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI. CREDITI PARZIALI ATTRIBUITI: 3
( testi)
PER IL I° MODULO TESTO CONSIGLIATO: CHIACCHIERINI E., TECNOLOGIA E PRODUZIONE, ED. KAPPA, 2003, CAPP. 2 (PAG. 39-55 E DA PAG.186-215), 3 E 4. TESTI INTEGRATIVI (UNO A SCELTA TRA I SEGUENTI): PENCO L. LA LOGISTICA NELLE IMPRESE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA , ED. FRANCO ANGELI, 2007 LEVY G. LA LOGISTICA NEI SISTEMI ERP. DALLA DISTINTA DI BASE ALLA PRODUZIONE ED. FRANCO ANGELI, 2006 DONINI C. IL MANUALE DELLA LEAN PRODUCTION, ED. FRANCO ANGELI, 2004
PER IL II° MODULO TESTI CONSIGLIATI: DISPENSE E MATERIALE DIDATTICO FORNITO DAI DOCENTI.
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9
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SECS-P/13
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201513 -
ANALISI FINANZIARIA
(obiettivi)
IL CORSO FORNISCE GLI STRUMENTI CONCETTUALI ED OPERATIVI PER L’ANALISI FINANZIARIA DELLE IMPRESE DELLA MANIFATTURA E DEL TERZIARIO. IN PARTICOLARE TENDE A SVILUPPARE COMPETENZE E CAPACITÀ DI ANALISI E DECISIONE SULLE SEGUENTI AREE: 1) ANALISI DELLA PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL’IMPRESA; 2) ANALISI DELLA DINAMICA FINANZIARIA E DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DELL’IMPRESA; 3) ANALISI E FATTIBILITÀ FINANZIARIA DELLE STRATEGIE (DI BUSINESS UNIT E CORPORATE); 4) FINANZA DI PROGETTO; 5) GESTIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE.
L’APPROCCIO DEL CORSO È ORIENTATO ALL’APPLICAZIONE E MIRA A SVILUPPARE CAPACITÀ DI SELEZIONE DELLE INFORMAZIONI RILEVANTI (DALLE PIÙ DIFFUSE BASI-DATI ECONOMICO-FINANZIARIE) E DI APPLICAZIONE CRITICA DELLE TECNICHE DI ANALISI IN CONTESTI CONCRETI NEGLI AMBITI DECISIONALI INDICATI. A TAL FINE SI UTILIZZERANNO NEL CORSO METODI DIDATTICI DI TIPO ATTIVO, QUALI L’ANALISI DI PROBLEMI E CASI AZIENDALI, LA LETTURA E INTERPRETAZIONE DI DATI E DI OPERAZIONI REALI, IL CONFRONTO TRA IMPRESE E SETTORI TRAMITE L’ELABORAZIONE STATISTICA DI DATI ECONOMICO-FINANZIARI DISPONIBILI PRESSO LE PRINCIPALI BASI DATI ECONOMICO-FINANZIARIE ESISTENTI.
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21201513-1 -
ANALISI FINANZIARIA
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4,5
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201513-2 -
ANALISI FINANZIARIA
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4,5
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201540 -
BILANCIO SOCIALE
(obiettivi)
LA FINALITÀ DEL CORSO DI STUDIO È DI CONTRIBUIRE ALL’ARRICCHIMENTO DELLA CONOSCENZA IN TEMA DI GOVERNO DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI ISTITUTI (IMPRESE, AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, ISTITUTI CHE COMPONGONO IL C.D. PRIVATO SOCIALE), ANALIZZANDO IN PARTICOLARE LA RELAZIONE TRA RESPONSABILITÀ SOCIALE E INFORMAZIONE ESTERNA IMPRONTATA ALLA SOCIALITÀ. LA PROSPETTIVA DI ANALISI È ECONOMICO-AZIENDALE. GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SONO: • COMPRENDERE LA RELAZIONE TRA RESPONSABILITÀ SOCIALE E INFORMAZIONE ESTERNA FORMALIZZATA; • COGLIERE L’IMPORTANZA DEL BILANCIO SOCIALE COME RISULTATO DI UN PROCESSO DI RENDICONTAZIONE CHE GIOVA AI FINI DEL GOVERNO, ANCHE PER IL TRAMITE DI UN’EFFICACE COMUNICAZIONE CON IL CONTESTO AMBIENTALE DI RIFERIMENTO; • SAPER UTILIZZARE I MODELLI DI BILANCIO SOCIALE PER INTERPRETARE LE CONCRETE REALIZZAZIONI; • ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DELLE CRITICITÀ CHE CARATTERIZZANO LA COSTRUZIONE DEL BILANCIO SOCIALE.
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MANNI FRANCESCO
( programma)
LA RESPONSABILITA’ SOCIALE NELL’IMPRESA NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NELLE ORGANIZZAZIONI PRIVATE SOLIDALI IL PROCESSO DI RENDICONTAZIONE SOCIALE LE FASI LE VALENZE GLI STRUMENTI OFFERTI DAL MERCATO GLI STRUMENTI “INTERNI” IL BILANCIO SOCIALE IL BILANCIO SOCIALE: NELL’IMPRESA C.D. CAPITALISTICA, NELLE COOPERATIVE, NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, NEL PRIVATO SOCIALE. MODELLI DI BILANCIO SOCIALE LA SISTEMATICITÀ NEL BILANCIO SOCIALE STUDIO DI CASI
( testi)
L. HINNA, COME GESTIRE LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELL’IMPRESA, IL SOLE 24 ORE, MILANO, 2005. F. MANNI, RESPONSABILITÀ SOCIALE E INFORMAZIONE ESTERNA D’IMPRESA, GIAPPICHELLI, TORINO, 1998. F. MANNI, ECONOMICITÀ E PARTECIPAZIONE. IL CONTRIBUTO DEL BILANCIO SOCIALE AL GOVERNO DELL’AZIENDA COMPOSTA PUBBLICA, ARACNE, ROMA, 2007.
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9
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SECS-P/07
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201557 -
MARKETING, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE ILLUSTRARE LE RECENTI EVOLUZIONI DEL MARKETING IN UN CONTESTO SEMPRE PIÙ CARATTERIZZATO DA PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIALI. IN PARTICOLARE SI AFFRONTA L’APPLICAZIONE DEL MARKETING AGLI AMBITI DEL DELLE IMPRESE ORIENTATE ALLA SOSTENIBILITÀ, DELLE IMPRESE NON PROFIT E DELLE AZIENDE AGRITURISTICHE
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21201557-1 -
MARKETING PER LE IMPRESE E LE ISTITUZIONI SOSTENIBILI
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3
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SECS-P/07
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20
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201557-2 -
MARKETING PER LE IMPRESE E LE ISTITUZIONI SOSTENIBILI
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6
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SECS-P/08
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40
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21201567 -
RICERCHE DI MARKETING
(obiettivi)
OGNI PROCESSO AZIENDALE RICHIEDE L’ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA E LA MISURAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI. I PROCESSI DI MARKETING NON FANNO ECCEZIONE, E TROVANO NELLE TECNICHE DI RICERCA LA STRUMENTAZIONE ADEGUATA. IL CORSO SI PROPONE QUINDI DI TRASFERIRE AGLI STUDENTI LA CONOSCENZA NECESSARIA PER: - PROGETTARE E REALIZZARE UNA RICERCA DI MARKETING, - VALUTARE CRITICAMENTE RICERCHE A LIVELLO DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE. IL CORSO SI PONE COME UN COMPLEMENTO DEI CORSI DI MARKETING SEGUITI NEGLI ANNI PRECEDENTI E VUOLE ESSERE UTILE TANTO PER COLORO CHE REALIZZERANNO DIRETTAMENTE NEL CORSO DELLA LORO CARRIERA RICERCHE DI MARKETING, QUANTO PER COLORO CHE SI TROVERANNO A INTERAGIRE IN VARIO MODO CON GLI UFFICI O LE AGENZIE DI RICERCA. IN TAL SENSO IL CORSO È UTILE SIA PER CHI È INTERESSATO A LAVORARE NEL MARKETING DI UN’IMPRESA SIA PER CHI È INTERESSATO ALL’ENTERPRENEURSHIP QUALE STRUMENTAZIONE UTILE A DEFINIRE MEGLIO IL BUSINESS CONCEPT E IL BUSINESS MODEL. PER RAGGIUNGERE TALI OBIETTIVI È FONDAMENTALE CHE IL CORSO NON SI DECLINI SOLTANTO A LIVELLO TEORICO MA TROVI NELLE APPLICAZIONI PRATICHE LA NECESSARIA COMPLEMENTARIETÀ. IL CORSO PERTANTO È STRUTTURATO IN LEZIONI TEORICHE, APPLICAZIONI AL CENTRO DI CALCOLO, DISCUSSIONE DI CASI, E PROGETTI DI GRUPPO.
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ADDIS MICHELA
( programma)
LE RICERCHE DI MARKETING E IL SISTEMA INFORMATIVO DI MARKETING IL DISEGNO DEL PROGETTO: IL BRIEF E LA PROPOSTA DI RICERCA LA RICERCA ESPLORATIVA E LA RACCOLTA DI DATI PRIMARI: L’INTERVISTA IN PROFONDITÀ LA RICERCA ESPLORATIVA E LA RACCOLTA DI DATI PRIMARI: IL FOCUS GROUP LA RICERCA QUANTITATIVA: L’OSSERVAZIONE LA CONTENT ANALYSIS LA RICERCA QUANTITATIVA: LE SURVEY LA RICERCA QUANTITATIVA: TIPI DI RELAZIONI E LORO TEST LE RICERCHE PER LA SEGMENTAZIONE: FACTOR E CLUSTER ANALYSES LE RICERCHE PER IL POSIZIONAMENTO: L’ANALISI DISCRIMINANTE LE RICERCHE PER IL POSIZIONAMENTO: L’ANALISI DELLE CORRISPONDENZE LA RICERCA QUANTITATIVA: GLI ESPERIMENTI E LA RACCOLTA DEI DATI TECNICHE DI ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI: T-TEST, CHI-SQUARE, ONE-WAY ANOVA, TWO-WAY ANOVA, MAIN EFFECT, EFFETTI DI INTERAZIONE DISEGNI FATTORIALI E EFFETTI DI INTERAZIONE LA CONJOINT ANALYSIS
( testi)
UNO DEI DUE LIBRI A SCELTA: 1) MOLTENI L., TROILO G., RICERCHE DI MARKETING, II EDIZIONE, MCGRAW-HILL 2) MALHOTRA N.K., 2009, MARKETING RESEARCH. AN APPLIED ORIENTATION, PEARSON.
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9
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SECS-P/08
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201570 -
STRATEGIC ENTREPRENEURSHIP
(obiettivi)
IL CORSO ANALIZZA LE PRINCIPALI SFIDE CHE INCONTRA L’IMPRENDITORE IMPEGNATO NELL’AVVIO E NEL PROCESSO DI CRESCITA DELL’IMPRESA. IN PARTICOLARE, SI SOFFERMA SULLE METODOLOGIE DI ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE DI RIFERIMENTO, DEL POSIZIONAMENTO STRATEGICO, DELLA SELEZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS E DELLE SCELTE DI STRUTTURA FINANZIARIA. DALL’ANALISI DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO E INSUCCESSO SI STUDIANO LE MODALITÀ DI GESTIONE DELLA CRESCITA FINALIZZATE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN VANTAGGIO COMPETITIVO E DEL SOSTENIMENTO DELLA CAPACITÀ DI INNOVARE.
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21201570-1 -
STRATEGIC ENTREPRENEURSHIP
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6
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SECS-P/08
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40
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201570-2 -
STRATEGIC ENTREPRENEURSHIP
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3
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SECS-P/11
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |