Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410636 -
ulteriori conoscenze linguistiche
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello avanzato anche con l'acquisizione dei termini scientifico/tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente nel campo della geologia, anche all'estero.
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410476 -
GEOCHIMICA AMBIENTALE E IMPATTO ANTROPICO
(obiettivi)
Stimolare nello studente una conoscenza critica e una sensibilità specifica nei confronti dei variegati e multiformi aspetti che configurano la conoscenza della geochimica ambientale e i processi di inquinamento legati, all'impatto antropico sui processi naturali e sulle concentrazioni delle specie chimiche nell'ambiente. Lo studente appenderà anche i principali approcci per bonificare l'ambiente e ripristinare le condizioni naturali di un sito, in funzione dell'uso del territorio. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
IL CORSO MIRA A FORNIRE ALLO STUDENTE STRUMENTI E METODI PER RICONOSCERE L'IMPATTO ANTROPICO SUI CICLI GEOCHIMICI NATURALI DEGLI ELEMENTI. SI ARTICOLA IN TRE SEZIONI PRINCIPALI CHE RIGUARDANO L'INQUINAMENTO DELL'IDROSFERA, QUELLO DELL'ATMOSFERA E LA RADIOGEOCHIMICA AMBIENTALE. IL CORSO SI APRE CON L'ILLUSTRAZIONE DI DUE CASI-STUDIO, CHE SI RIFERISCONO AL VERSAMENTO NEL SOTTOSUOLO DI DUE SOSTANZE INQUINANTI (CR-VI E ACETON-CIANOIDRINA), CON CONSEGUENTE CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA FREATICA. VENGONO ILLUSTRATI I PROCESSI DI MONITORAGGIO, ATTI A IDENTIFICARE L'ESTENSIONE DELLA CONTAMINAZIONE, E L'APPLICAZIONE DI OPPORTUNE TECNICHE DI RISANAMENTO AMBIENTALE. ATTRAVERSO L'ILLUSTRAZIONE DI QUESTI STUDI, VENGONO INTRODOTTI ALCUNI TEMI-CARDINE DELLA MATERIA: PROCESSI DI ASSORBIMENTO DELLE SPECIE CHIMICHE DA PARTE DEI MINERALI ARGILLOSI, DELLA SOSTANZA ORGANICA, E DEGLI OSSIDI IDRATI DI FE, MN E AL ; LA MOBILITÀ GEOCHIMICA E I PARAMETRI CHE LA INFLUENZANO; IL CONCETTO DI FONDO NATURALE E DI ANOMALIA GEOCHIMICA; L'IMPORTANZA DI UNA CARTOGRAFIA TEMATICA. SI AFFRONTA INOLTRE L'INQUINAMENTO DA PARTE DEI METALLI PESANTI E, IN PARTICOLARE DEL PB E DEL HG.
(testi)
LA PARTE RELATIVA AI PROCESSI IN ATMOSFERA TRATTA DELL'EFFETTO SERRA, DELLA RIDUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DELL'OZONO STRATOSFERICO, DEL TEMA DELL'INQUINAMENTO URBANO, DELLE PIOGGE ACIDE E DELLO SMOG FOTOCHIMICO. PER OGNUNO DI QUESTI ARGOMENTI, SI EVIDENZIA COME L’EQUILIBRIO NATURALE VENGA PERTURBATO DALLE AZIONI DELL’UOMO, MA SI SOTTOLINEA ANCHE CHE CERTE VARIAZIONI OSSERVATE POSSONO TROVARE SPIEGAZIONE IN PROCESSI EVOLUTIVI GIÀ REGISTRATI NEL PASSATO GEOLOGICO. LA SEZIONE RELATIVA ALLA RADIOGEOCHIMICA SI OCCUPA DI RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE E DI PROCESSI E RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITÀ ANTROPICHE IN QUESTO AMBITO: PRODUZIONE DI ENERGIA NUCLEARE E SMALTIMENTO DELLE SCORIE RADIOATTIVE, INCIDENTI A CENTRALI NUCLEARI (CHERNOBYL E FUKUSHIMA), USO BELLICO DELLE BARRE DI URANIO IMPOVERITO, CON RELATIVA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE. INFINE VIENE TRATTATO IL TEMA DEL RISCHIO RADON E DELL'USO DI TALE ELEMENTO COME TRACCIANTE GEOLOGICO NELLA GENESI DEI SINKHOLE, COME PRECURSORE SISMICO, NELLO STUDIO DELLA CIRCOLAZIONE IDROGEOLOGICA E NEL MONITORAGGIO DELL'INQUINAMENTO DI SUOLI E ACQUE DA PARTE DI SOSTANZE IN FASE LIQUIDA NON-ACQUOSA (NAPL). IL CORSO CONTEMPLA INFINE ALCUNE LEZIONI DI CARATTERE PIÙ GENERALE SULLA GEOCHIMICA MEDICA (DISCIPLINA DI RECENTE ISTITUZIONE) CHE SI OCCUPA DELLE POTENZIALI OCCASIONI D’INTERAZIONE TRA L’ORGANISMO UMANO E IL CICLO GEOCHIMICO DEGLI ELEMENTI; VIENE DEDICATO AMPIO SPAZIO ANCHE ALL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE DISCARICHE DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GEOCHIMICA DEL PERCOLATO E CON CENNI AL RUOLO FONDAMENTALE DEI BATTERI (BIOGEOCHIMICA) NELLA DEGRADAZIONE E TRASFORMAZIONE DI MOLTI INQUINANTI. BAIRD C. CHIMICA AMBIENTALE. ZANICHELLI EDITORE, 2001- IN ITALIANO
DONGARRA' G., VARRICA D. GEOCHIMICA E AMBIENTE, EDISES, 2004 - IN ITALIANO DREVER J.I. THE GEOCHEMISTRY OF NATURAL WATERS - SURFACE AND GROUNDWATER ENVIRONMENT, PRENTICE-HALL, 1997 - CAPITOLI 4, 5, 9 - ADSORBIMENTO, SCAMBIO CATIONICO, METALLI PESANTI NATHANAIL C.P., BARDOS R.P. RECLAMATION OF CONTAMINATED LAND, WILEY, 2004 SHERWOOD LOLLAR B. ENVIRONMENTAL GEOCHEMISTRY. VOLUME 9 DEL TREATISE ON GEOCHEMISTRY. ELSEVIER B.V. 2004 TUCCIMEI P. MATERIALE DIDATTICO VARIO, IN FORMATO ELETTRONICO E CARTACEO |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410475 -
PROCESSI SUPERFICIALI E RISCHI GEOMORFOLOGICI
(obiettivi)
Il corso mira a fornire allo studente gli strumenti per affrontare un “problema geomorfologico”, raccogliendo, analizzando dati e proponendo eventuali soluzioni per prevenire o mitigare fenomeni che possano costituire condizioni di pericolosità. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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MOLIN PAOLA
(programma)
Introduzione al corso; Ruolo della geomorfologia nella valutazione del rischio naturale; Concetti di pericolosità, vulnerabilità e rischio geomorfologico; Valutazione multi-rischio; Cause esogene ed endogene degli eventi geomorfologici e metodi di studio; Cartografia tematica; Dinamica fluviale con particolare riguardo all'erosione, rischi relativi e cenni sulla mitigazione; inondazioni; Dinamica costiera e problemi relativi all’erosione di falesie e spiagge con cenni sulla mitigazione; Geomorfologia tettonica con particolare riguardo alla tettonica attiva; Dinamica dei versanti: processi diffusi, frane ed erosione del suolo, relativo rischio e cenni sulla mitigazione. Per ogni argomento trattato sono previste attività pratiche in classe, studi individuali e di gruppo.
(testi)
Alcantara-Ayala, Goudie "Geomorphological Hazards and Disaster Prevention", Cambridge University Press
Mario Panizza "Manuale di Geomorfologia Applicata", FrancoAngeli (Nuova Edizione) Antonio Vallario "Frane e territorio", Liguori Editore Durante il corso verranno inoltre indicati e/o forniti articoli scientifici e materiale didattico vario. |
6 | GEO/04 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410893 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
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GIORDANO GUIDO
(programma)
Modulo 1 - Concetti introduttivi e Proprietà dei magmi
(testi)
Modulo 2 - Eruzione e prodotti effusivi da mafici a felsici in ambienti sia subaerei che subacquei Modulo 3 - Processi di risalita dei magmi, di condotto e processi di frammentazione Modulo 4 - Eruzioni esplosive e loro classificazione Modulo 5 - Processi di colonne eruttive ascensionali e prodotti da caduta Modulo 6 - Processi di collasso di colonne eruttive e prodotti da correnti piroclastiche Modulo 7 - caldere Campo - architettura dei vulcani, elementi di stratimetria e stratigrafia in ambienti vulcanici, riconoscimento e misurazione dei principali prodotti vulcanici, elementi di redazione di cartografia geologica e tematica di ambienti vulcanici Giacomelli, L., & Scandone, R. (2004). Vulcanologia: principi fisici e metodi d'indagine. Liguori Editore.
Giacomelli, L., & Scandone, R. (2007). Vulcani d'Italia. Liguori Editore Srl. Parfitt, L., & Wilson, L. (2009). Fundamentals of physical volcanology. John Wiley & Sons. McNutt, S. R., Houghton, B., Stix, J., Rymer, H., & Sigurdsson, H. (2015). The Encyclopedia of Volcanoes. Elsevier.
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VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
10 | GEO/08 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410894 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
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9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410895 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. -G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
-B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -A. FOSSEN- STRUCTURAL GEOLOGY (2ND ED.), CAMBRIDGE, 2016
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
2) H. FOSSEN, “STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006 (2010). |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410887 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
Esperienza pratica di lettura geologica del territorio nell’ottica di una visione globale delle applicazioni della geologia (assetto geologico e urbanizzazione, dissesti di versante, problemi di erosione accelerata, risorse idriche, risorse lapidee, riqualificazione di siti ecc.). Contatti con il mondo professionale del geologo in situazioni reali. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse. Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione.
(testi)
Materiale distribuito dai docenti.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
PSI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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2 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
(obiettivi)
Obiettivo del tirocinio è l'ampliamento, l'integrazione e approfondimento delle competenze professionali relative al corso di studio
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Scopo della prova finale è quello di valutare la maturità dello studente rispetto agli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea e la sua capacità di elaborazione, sintesi
e presentazione di un argomento pertinente il curriculum degli studi o esperienze maturate in attività di stage e tirocinio |
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410636 -
ulteriori conoscenze linguistiche
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello avanzato anche con l'acquisizione dei termini scientifico/tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente nel campo della geologia, anche all'estero.
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410893 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
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GIORDANO GUIDO
(programma)
Modulo 1 - Concetti introduttivi e Proprietà dei magmi
(testi)
Modulo 2 - Eruzione e prodotti effusivi da mafici a felsici in ambienti sia subaerei che subacquei Modulo 3 - Processi di risalita dei magmi, di condotto e processi di frammentazione Modulo 4 - Eruzioni esplosive e loro classificazione Modulo 5 - Processi di colonne eruttive ascensionali e prodotti da caduta Modulo 6 - Processi di collasso di colonne eruttive e prodotti da correnti piroclastiche Modulo 7 - caldere Campo - architettura dei vulcani, elementi di stratimetria e stratigrafia in ambienti vulcanici, riconoscimento e misurazione dei principali prodotti vulcanici, elementi di redazione di cartografia geologica e tematica di ambienti vulcanici Giacomelli, L., & Scandone, R. (2004). Vulcanologia: principi fisici e metodi d'indagine. Liguori Editore.
Giacomelli, L., & Scandone, R. (2007). Vulcani d'Italia. Liguori Editore Srl. Parfitt, L., & Wilson, L. (2009). Fundamentals of physical volcanology. John Wiley & Sons. McNutt, S. R., Houghton, B., Stix, J., Rymer, H., & Sigurdsson, H. (2015). The Encyclopedia of Volcanoes. Elsevier.
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VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
10 | GEO/08 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410894 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
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9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410895 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. -G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
-B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -A. FOSSEN- STRUCTURAL GEOLOGY (2ND ED.), CAMBRIDGE, 2016
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
2) H. FOSSEN, “STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006 (2010). |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410889 -
GEOLOGIA DEI BACINI SEDIMENTARI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
(obiettivi)
Il corso intende fornire un panorama teorico-pratico dell’analisi quantitativa dell’evoluzione spazio-temporale dei bacini sedimentari. Partendo dalle diverse classificazioni dei bacini sedimentari, si indagheranno i fattori geologici e geodinamici che regolano la loro evoluzione per realizzare modelli di storia di seppellimento, di subsidenza, di T-P ed acquisire i dataset analitici multidisciplinari per la calibrazione dei modelli. Lo studio di case history relativi al reperimento di gas naturale, fluidi geotermici, materiali critici per la transizione energetica (p.e., litio) fornirà le informazioni specifiche di ciascuna risorsa. Il tema della transizione energetica verrà inoltre contestualizzato nell’attuale scenario globale e nella cornice degli obiettivi 7 e 13 dell’Agenda 2030 Delle Nazioni Unite.
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CORRADO SVEVA
(programma)
I bacini sedimentari sono strutture geologiche di primo ordine, in grado di ospitare abbondanti riserve di risorse energetiche non rinnovabili (p.e., petrolio, gas, carbone), rinnovabili (p.e., energia geotermica) e di materiali critici per la transizione energetica. Il loro sfruttamento sostenibile è di vitale importanza per far fronte nei prossimi decenni al crescente fabbisogno globale di energia, nel rispetto dell’ambiente, con particolare riguardo all’impatto della produzione energetica sui cambiamenti climatici e per assicurare una transizione veloce ed equilibrata dalle fonti di energia fossile alle fonti rinnovabili. Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti una base teorica e pratica (attraverso l’utilizzo di moderne tecniche di analisi quantitativa) per la ricostruzione della dinamica, dell’architettura interna e della termicità dei bacini sedimentari per l'esplorazione e la produzione “responsabili” di energia.
(testi)
Programma PARTE 1 - La questione energetica e la lotta ai cambiamenti climatic nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile (obiettivi 7, 11, 13). Il ruolo del geologo nella transizione energetica. PARTE 2 - Principi per lo studio dei bacini sedimentari –Generalità: 1. Cosa sono i bacini sedimentari ; 2. Bacini sedimentari come sistemi complessi; 3. Criteri di classificazione; 4.Principali caratteristiche a confronto: Durata; Flusso di calore; Destino; Subsidenza; Produzione di sedimenti; Potenziale di conservazione (sollevamento ed esumazione); 5.dal bacino sedimentario alla definizione di sistemi petroliferi (convenzionali e non convenzionali) e di sistemi geotermici (alta e media entalpia); Caratteri di un sito di stoccaggio (esempi). PARTE 3 – Dinamica di formazione dei bacini sedimentari 1.Bacini di trazione; 2.Bacini di flessurazione. PARTE 4 - Subsidenza e seppellimento : 1. compressibilità e compattazione dei sedimenti porosi; 2. porosità e permeabilità di sedimenti e rocce sedimentarie; 3. storia di subsidenza e backstripping; 4. subsidenza tettonica; 5. Modellazione monodimensionale PARTE 5 - Storia termica: Equazione di Arrhenius e indici di maturità termica; 2. Fattori che influenzano la temperatura e la paleo-temperatura nei bacini sedimentari; 3. Metodi e parametri termici e termocronologici di calibrazione (Materia organica dispersa nei sedimenti; Termocronologia a bassa temperatura; Mineralogia delle argille; Correlazioni) 4. Esempi PARTE 6– Esercizi di modellazione della subsidenza e della temperatura. nei bacini sedimentari Philip A. Allen, John R. Allen, 2013. Analysis: Principles and Application to Petroleum Play Assessment, 3rd Edition Basin. ISBN: 978-0-470-67377-5. 632 pages
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6 | GEO/03 | 36 | - | 18 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410871 -
DIRITTO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
(obiettivi)
Il corso intende fornire i principi di base e lo studio di alcuni case history dall’Italia centro-meridionale nel campo del diritto applicato alla realizzazione della transizione energetica e alla installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sul territorio italiano. Particolare enfasi verrà posta all’analisi delle all’analisi dei vincoli che regolano l’utilizzo del territorio e le normative previste per impianti fotovoltaici ed eolici.
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6 | IUS/10 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410515 -
GEOTERMIA
(obiettivi)
Il calore della Terra è una delle principali risorse energetiche rinnovabili di cui si prevede un forte sviluppo come strumento delle politiche internazionali volte alla riduzione delle emissioni di gas serra. Il corso di geotermia è finalizzato a fornire agli studenti gli elementi per la comprensione delle caratteristiche fondamentali dei sistemi geotermici di alta, media e bassa entalpia, e delle principali metodologie di prospezione nelle quali la figura professionale del geologo esercita le competenze principali. Nell’ambito del corso gli studenti acquisiranno progressivamente le capacità di ricostruire un modello concettuale di sistema geotermico a partire da dati geologici, geofisici e geochimici, in cui si definiranno le principali proprietà estensive ed intensive delle sorgenti di calore, dei serbatoi geotermici e delle rocce di copertura. Verranno inoltre affrontati i fondamenti della modellazione geospaziale e numerica applicata alla prospezione geotermica. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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GIORDANO GUIDO
(programma)
Il programma è articolato in blocchi di lezioni
(testi)
Blocco 1 - Introduzione e concetti fondamentali sulla trasmissione del calore Blocco 2 - Modelli concettuali di sistemi geotermici Blocco 3 - Metodi di esplorazione Blocco 4 - Geotermia regionale Blocco 5 - Elementi di modeling geotermico delle sorgenti di calore Geotermia. Nuove frontiere delle energie rinnovabili
di Beniamino Toro, Tania Ruspandini Editore: Flaccovio Dario Data di Pubblicazione: gennaio 2009 Verranno inoltre distribuiti i pdf delle slide presentati durante le lezioni |
6 | GEO/08 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20402419 -
STAGE O TIROCINIO
(obiettivi)
Obiettivo del tirocinio è l'ampliamento, l'integrazione e approfondimento delle competenze professionali relative al corso di studio
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Scopo della prova finale è quello di valutare la maturità dello studente rispetto agli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea e la sua capacità di elaborazione, sintesi
e presentazione di un argomento pertinente il curriculum degli studi o esperienze maturate in attività di stage e tirocinio |
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410887 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
Esperienza pratica di lettura geologica del territorio nell’ottica di una visione globale delle applicazioni della geologia (assetto geologico e urbanizzazione, dissesti di versante, problemi di erosione accelerata, risorse idriche, risorse lapidee, riqualificazione di siti ecc.). Contatti con il mondo professionale del geologo in situazioni reali. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse. Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione.
(testi)
Materiale distribuito dai docenti.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
PSI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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2 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410636 -
ulteriori conoscenze linguistiche
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello avanzato anche con l'acquisizione dei termini scientifico/tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente nel campo della geologia, anche all'estero.
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410899 -
GEODINAMICA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire i fondamenti sulla dinamica (es. le forze) che controllano l'evoluzione del nostro pianeta. Saranno forniti gli strumenti necessari alla comprensione fra geometria, cinematica e dinamica della litosfera terrestre per mettere in grado di identificare e analizzare in modo quantitativo le relazioni tra cause (forze e stress) ed effetti (tettonica). Gli argomenti trattati comprendono il ruolo delle forze di volume (i.e., gravità) e di superficie (i.e., tettonica delle placche, stress litosferici) e le loro interazioni con i materiali che compongono litosfera e mantello terrestre. Per ciascun argomento trattato, verranno fornite informazioni teoriche di base, successivamente implementate - anche grazie al coinvolgimento attivo degli studenti (i.e. lettura articoli scientifici, ricerche on line, esercizi) - da interpretazioni più avanzate e da specifici esempi di casi naturali.
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FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
- Introduzione
(testi)
- Fondamenta (evidenze superficiali e profonde dei processi geodinamici, cenni su MATLAB ed esercizi) - Legge di conservazione della massa - Calore e Temperatura. Legge di conservazione dell’energia. - Meccanica del continuo applicata ai macrosistemi: sforzi e deformazioni, elasticità, strain, flessurazione, reologia (elasticità, viscosità, plasticità) - Forze. Legge di conservazione del momento. - Principi di Fluidodinamica - Gravità - Meccanica delle faglie - Applicazioni geodinamiche relative a differenti ambientazioni tettoniche. - GEODYNAMICS: THIRD EDITION, TURCOTTE, D. L. AND SCHUBERT, G., JOHN WILEY & SONS, NEW YORK, 2002 (AVAILABLE AT BAST).
- RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI FORNITI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. |
6 | GEO/03 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410893 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
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GIORDANO GUIDO
(programma)
Modulo 1 - Concetti introduttivi e Proprietà dei magmi
(testi)
Modulo 2 - Eruzione e prodotti effusivi da mafici a felsici in ambienti sia subaerei che subacquei Modulo 3 - Processi di risalita dei magmi, di condotto e processi di frammentazione Modulo 4 - Eruzioni esplosive e loro classificazione Modulo 5 - Processi di colonne eruttive ascensionali e prodotti da caduta Modulo 6 - Processi di collasso di colonne eruttive e prodotti da correnti piroclastiche Modulo 7 - caldere Campo - architettura dei vulcani, elementi di stratimetria e stratigrafia in ambienti vulcanici, riconoscimento e misurazione dei principali prodotti vulcanici, elementi di redazione di cartografia geologica e tematica di ambienti vulcanici Giacomelli, L., & Scandone, R. (2004). Vulcanologia: principi fisici e metodi d'indagine. Liguori Editore.
Giacomelli, L., & Scandone, R. (2007). Vulcani d'Italia. Liguori Editore Srl. Parfitt, L., & Wilson, L. (2009). Fundamentals of physical volcanology. John Wiley & Sons. McNutt, S. R., Houghton, B., Stix, J., Rymer, H., & Sigurdsson, H. (2015). The Encyclopedia of Volcanoes. Elsevier.
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VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
10 | GEO/08 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410894 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
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9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410895 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. -G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
-B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -A. FOSSEN- STRUCTURAL GEOLOGY (2ND ED.), CAMBRIDGE, 2016
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
2) H. FOSSEN, “STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006 (2010). |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410900 -
TETTONICA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Obiettivo di questo corso è quello di introdurre i principi della modellazione sperimentale dei processi tettonici. Il principio della modellazione si basa sull’utilizzo di materiali fisicamente testati che permettano di rispettare i criteri di similitudine nel riprodurre in laboratorio processi che abbiano dimensioni e scale temporali geologiche. Il laboratorio di Tettonica Sperimentale di Roma Tre è il primo laboratorio di questo genere sviluppato in Italia, e si ispira alla più vasta tradizione di modellazione analogica o fisica già largamente affermata in altri paesi. Durante il corso saranno forniti gli strumenti necessari alla comprensione e alla corretta distinzione fra geometria, cinematica e dinamica terrestri, affinché lo studente possa imparare a identificare e analizzare criticamente e quantitativamente relazioni causa-effetto fra gli stessi. Lezioni introduttive forniranno le basi teoriche sui principi base della modellazione analogica, caratteristiche fisiche e reologiche dei materiali analoghi, la messa in scala dei modelli e la quantificazione dei risultati sperimentali. Seguiranno sessioni pratiche durante le quali gli studenti realizzeranno modelli sperimentali rispondendo a specifici quesiti scientifici. Per ciascun argomento trattato, verranno fornite informazioni teoriche di base, successivamente implementate - anche grazie al coinvolgimento attivo degli studenti (i.e. lettura articoli scientifici, ricerche on line, esercizi, realizzazione di esperimenti, presentazioni in aula) - da interpretazioni più avanzate e da specifici esempi di casi naturali.
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FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
Saranno affrontati i seguenti argomenti:
(testi)
a) Introduzione alla modellazione sperimentale: cos'è un modello sperimentale; storia della modellazione sperimentale; panoramica sull'attività svolta presso i Laboratori nazionali ed internazionali di Tettonica Sperimentale. b) Materiali analogici e proprietà dei materiali (questa sessione include le misurazioni delle proprietà dei materiali presso il laboratorio LET); c) Principi di scaling; d) Quantificazione dei modelli analoghi; e) Panoramica sulle tecniche di analisi delle immagini; f) Esercizi con MATPIV (e introduzione a MATLAB); g) Costruzione di modelli alla scala crostale per lo studio di sistemi convergenti, estensionali e trascorrenti (attività svolta presso il Laboratorio LET). h) Costruzione di modelli alla scala del mantello per lo studio del processo di subduzione; i) Modelli viscoelastici per lo studio dei terremoti di subduzione. j) modelli di erosione e tettonica. Tutti i modelli realizzati saranno e interpretati i risultati della modellazione. Inoltre, verranno evidenziate potenziali applicazioni ad esempi naturali. - Geodynamics: Second Edition, Turcotte, D. L. and Schubert, G., John Wiley & Sons, New York, 2002.
- Mantle Dynamics: Mantle Convection in the Earth and Planets, Schubert, G., Turcotte, D. L. and P. Olson, Cambridge University Press, 2001 - Dynamic Earth, Plates, Plumes and Mantle Convection, Davies, G.F., Cambridge University Press, 1999. - Treatise on Geophysics, volumi 1, 3, 6, 7, 9 Ed. Schubert G., Elsevier 2007 - Bibliografia fornita dal docente durante il corso. |
6 | GEO/03 | 16 | - | 48 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410901 -
VULCANO-TETTONICA
(obiettivi)
FORNIRE PRINCIPI DI BASE SULLE DEFORMAZIONI IN AREE VULCANICHE E SULLA STRUTTURA DEI VULCANI.
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ACOCELLA VALERIO
(programma)
VULCANISMO E TETTONICA DELLE PLACCHE. STRUTTURE INNESCANTI ED INDOTTE.
(testi)
- DEFORMAZIONI INDOTTE DALL'ATTIVITÀ MAGMATICA: RISALITA DEL MAGMA ATTRAVERSO DIAPIRI; PROPAGAZIONE E MESSA IN POSTO DEI DICCHI; FORMAZIONE DI SILL, LACCOLITI E CAMERE MAGMATICHE; MOVIMENTI VERTICALI IN AREE VULCANICHE (CALDERE, RISORGENZE, BRADISISMI); COLLASSI SETTORIALI DI EDIFICI VULCANICI; MONITORAGGIO DI AREE VULCANICHE: ANALISI DELLA DEFORMAZIONE E SORGENTI. - CONTROLLO DELLA TETTONICA REGIONALE ESTENSIONALE, TRASCORRENTE E COMPRESSIVA SUL VULCANISMO IN: RIFT CONTINENTALI, TRANSIZIONALI ED OCEANICI, MARGINI CON CONVERGENZA OBLIQUA ED ORTOGONALE, BACINI DI RETRO-ARCO. INTERAZIONI TERREMOTI-VULCANI, PUNTI CALDI. - VULCANO-TETTONICA ED ERUZIONI: MITIGAZIONE DELLA PERICOLOSITA’ ED APPLICAZIONI AI VULCANI ITALIANI. Acocella V., (2021) Volcano-Tectonic Processes. Springer, 567 pp., ISBN 978-3-030-65968-4, https://doi.org/10.1007/978-3-030-65968-4.
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6 | GEO/03 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410902 -
VULCANOLOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Scopo del corso è quello di offrire una conoscenze approfondita dei processi fisico-chimici che governano l’attività vulcanica e di acquisire gli strumenti analitici e la conoscenza delle metodologie sperimentali di indagine necessarie per la comprensione della dinamica eruttiva.
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VONA ALESSANDRO
(programma)
Terza parte: attività di laboratorio che verrà svolta durante l’intero arco temporale delle lezioni. Il corso prevede attività di laboratorio per la determinazione sperimentale delle proprietà fisico-chimiche dei magmi (esperimenti di alta temperatura e misure spettroscopiche) ed esercizi numerici finalizzati alla determinazione quantitativa dei parametri tessiturali delle prodotti eruttivi (cristallinità vescicolarità e distribuzione delle taglie) e alla simulazione dei processi vulcanologici.
(testi)
Prima parte (Proprietà fisico chimiche dei magmi)
Encyclopedia of Volcanoes Haraldur Sigurdsson - Academic Press Origin and Transport of Magma - Volatiles in Magmas (Paul Wallace and Alfred T. Anderson, Jr.) Physical Properties of Magmas (Frank J. Spera) Seconda parte (dinamiche eruttive e di trasporto dei magmi) Fundamental of Physical Volcanology Elisabeth A. Parfitt and Lionel Wilson - Blackwell publishing Encyclopedia of Volcanoes Haraldur Sigurdsson - Academic Press Explosive Volcanism |
6 | GEO/08 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410887 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
Esperienza pratica di lettura geologica del territorio nell’ottica di una visione globale delle applicazioni della geologia (assetto geologico e urbanizzazione, dissesti di versante, problemi di erosione accelerata, risorse idriche, risorse lapidee, riqualificazione di siti ecc.). Contatti con il mondo professionale del geologo in situazioni reali. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse. Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione.
(testi)
Materiale distribuito dai docenti.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
PSI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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2 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
(obiettivi)
Obiettivo del tirocinio è l'ampliamento, l'integrazione e approfondimento delle competenze professionali relative al corso di studio
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410120 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Scopo della prova finale è quello di valutare la maturità dello studente rispetto agli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea e la sua capacità di elaborazione, sintesi
e presentazione di un argomento pertinente il curriculum degli studi o esperienze maturate in attività di stage e tirocinio |
21 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410870 -
ANALISI DEI DATI NELLE GEOSCIENZE
(obiettivi)
Il corso ha come obiettivo l’introduzione dei metodi matematici e di analisi dati impiegati nelle Geoscienze ed la loro implementazione in Python. La finalità principale è raggiungere un’adeguata padronanza di tali metodi nonché la capacità di sviluppo e utilizzo degli strumenti acquisiti per lo studio dei processi fisici che coinvolgono il sistema Terra.
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LAURO SEBASTIAN EMANUEL
(programma)
Calcolo Matriciale e sistemi lineari; fattorizzazione della matrice (autovalori, autovettori); rototraslazioni rigide e matrice associata; metodo dei minimi quadrati e regressione polinomiale.
(testi)
Numeri complessi e funzioni trigonometriche; fasori. Introduzione all'analisi dei segnali; definizione di sistema lineare tempo-invariante; teorema della convoluzione. Calcolo vettoriale; rappresentazione in coordinate polare, sferiche e curvilinee. Propagazione delle onde; onde stazionarie. Serie e Trasformata di Fourier; teorema del campionamento di Nyquist–Shannon . Introduzione alla programmazione in Python ed esercitazione sugli argomenti trattati nelle lezioni di teoria. Dispense del docente
Autore: Lin An Introduction to Python Programming for Scientists and Engineers |
6 | FIS/06 | 48 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410908 -
GEOFISICA APPLICATA
(obiettivi)
Gli studenti apprenderanno come applicare i principi della fisica allo studio della Terra. Il corso fornisce una introduzione generale ai principali metodi di geofisica applicata e alla loro interpretazione per studi di carattere ingegneristico, ambientale ed archeologico.
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6 | GEO/11 | 44 | - | 6 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410636 -
ulteriori conoscenze linguistiche
(obiettivi)
Obiettivo di questa attività didattica è di consentire allo studente di acquisire una conoscenza della lingua inglese di livello avanzato anche con l'acquisizione dei termini scientifico/tecnici specifici della geologia, così da poter interagire professionalmente nel campo della geologia, anche all'estero.
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3 | 24 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410894 -
GEOLOGIA STRATIGRAFICA
(obiettivi)
Fornire allo studente una conoscenza dei principali strumenti della geologia stratigrafica in modo da maturare autonomia e capacità critica nell'affrontare le diverse tematiche della geologia in cui risulti necessario un approccio stratigrafico. Applicazione sul terreno dei concetti esposti.
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9 | GEO/02 | 56 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410895 -
GEOLOGIA STRUTTURALE
(obiettivi)
Il corso mira a fornire strumenti e metodi per la descrizione, analisi ed interpretazione dei processi deformativi a carattere fragile e duttile che interessano un volume roccioso. L’obiettivo è quello di arrivare a caratterizzare sequenze deformative complesse ai fini della ricostruzione geologica regionale. Scopo del corso è anche quello di presentare e descrivere le associazioni di strutture e gli stili deformativi nel contesto della tettonica regionale.
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ROSSETTI FEDERICO
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI. AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO E ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. -G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
-B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. -C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006. -A. FOSSEN- STRUCTURAL GEOLOGY (2ND ED.), CAMBRIDGE, 2016
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CIFELLI FRANCESCA
(programma)
DEFORMAZIONE E STRAIN; DEFORMAZIONE COASSIALE E NON-COASSIALE; DEFORMAZIONE FINITA ED INCREMENTALE; STRAIN OMOGENEO ED ETEROGENEO; L’ELLISSOIDE DELLO STRAIN; STATI DI STRAIN E QUANTIFICAZIONE DELLO STRAIN FINITO. IL TENSORE DELLO STRESS E GLI ASSI PRINCIPALI DELLO STRESS; I CERCHI DI MOHR. PRINCIPI DI REOLOGIA: DEFORMAZIONE DUTTILE E FRAGILE; MECCANISMI DEFORMATIVI; LEGGI COSTITUTIVE E RELAZIONI SFORZO-DEFORMAZIONE; COMPORTAMENTO NEWTONIANO E NON-NEWTONIANO; PROCESSI DI CREEP DI INTERESSE GEOLOGICO; RECOVERY E RICRISTALLIZAZIONE (STATICA E DINAMICA); MAPPE DI DEFORMAZIONE PER MATERIALI DI INTERESSE GEOLOGICO; REOLOGIA DELLA LITOSFERA CONTINENTALE ED OCEANICA. PROFILI REOLOGICI. DEFORMAZIONE FRAGILE E DEFORMAZIONE DI TAGLIO; CRITERIO DI ROTTURA MOHR-COULOMB; CRITERIO DI GRIFFITH. FAGLIE ANDERSONIANE: CLASSIFICAZIONE ED ANALISI DINAMICA (INVERSIONE DEL CAMPO DI STRESS). JOINTS E VENE. STRUTTURA DI UNA ZONA DI FAGLIA: FAULT CORE E DAMAGE ZONE; CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE DI FAGLIA. CRESCITA DELLE FAGLIE E LORO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE; PROPAGAZIONE LATERALE DELLE FAGLIE; OVERLAP; LINKAGE; INDICATORI CINEMATICI; RIEDEL SHEARS (SINTETICI ED ANTITETICI). FAGLIE E TERREMOTI: GLI STRUMENTI DELLA GEOLOGIA STRUTTURALE; LO STUDIO DI FAGLIE SISMOGENETICHE ATTIVE ED ESUMATE (PSEUDOTACHILITI). DEFORMAZIONE DUTTILE: IL CONCETTO DI FABRIC, STRUTTURE PLANO-LINEARI (FOLIAZIONI E LINEAZIONI), TETTONITI S; L; S-L E LORO SIGNIFICATO TETTONICO. STRUTTURE PLICATIVE MONOFASICHE E POLIFASICHE (DESCRIZIONE, CLASSIFICAZIONE E STRUTTURE ASSOCIATE); STRUTTURE DI INTERFERENZA; CRITERI DI SOVRAPPOSIZIONE. DEFORMAZIONE E METAMORFISMO: RELAZIONI BLASTESI-DEFORMAZIONE (MESO- E MICRO-SCALA); LE ZONE DI TAGLIO DUTTILI E IL LORO SIGNIFICATO GEOLOGICO. LE MILONITI: SIGNIFICATO TETTONICO; CRITERI CINEMATICI (MESO- E MICRO-SCALA). ZONE DI TAGLIO E CIRCOLAZIONE DI FLUIDI: INTERAZIONE FLUIDO-ROCCIA E CONTROLLO STRUTTURALE SULLA MINERALIZZAZIONE IDROTERMALE. ASSOCIAZIONI DI STRUTTURE E TETTONICA REGIONALE. TETTONICA ESTENSIONALE (RIFTING): GEOMETRIE DEI SISTEMI DI RIFTING; RIFTING PER TAGLIO PURO E TAGLIO-SEMPLICE; MODELLI A CONFRONTO ED ESEMPI REGIONALI; REOLOGIA DELLA LITOSFERA E TIPOLOGIA DI RIFTING; LA TRANSIZIONE RIFTING-DRIFTING. RIFTING E SEDIMENTAZIONE: INTERAZIONE TRA DEFORMAZIONE; SEDIMENTAZIONE ED EROSIONE. TETTONICA COMPRESSIVA: “SUBDUCTION FACTORY” E OROGENESI; DINAMICA DEL SISTEMA OROGENICO; CATENE DA SUBDUZIONE; SUBDUZIONE-COLLISIONE E OROGENI DA ACCREZIONE; STILI STRUTTURALI; REGIMI TERMO-BARICI ED EVOLUZIONE TETTONICA; IL CUNEO OROGENICO E LA SUA DINAMICA; STILI STRUTTURALI ED ESEMPI REGIONALI (LE CATENE A PIEGHE E SOVRASCORRIMENTI). TETTONICA TRASCORRENTE: CARATTERISTICHE ED ASSOCIAZIONE DI STRUTTURE; FAGLIE TRASCORRENTI E TRASFORMI; LA TETTONICA TRASCORRENTE INTRAPLACCA; ESEMPI REGIONALI. LA GEOLOGIA STRUTTURALE E SUE APPLICAZIONI: GIACIMENTOLOGIA; GEOTERMIA E GEOTECNICA (ESEMPI).
(testi)
DURANTE IL CORSO VERRANNO EFFETTUATE ESERCITAZIONI PRATICHE DEDICATE ALL’ ANALISI ED INTERPRETAZIONE DI DATI STRUTTURALI E DI FABRIC STRUTTURALI (MESO- E MICROSCALA). AL TERMINE DEL CORSO SI TERRÀ UN CAMPO DI TERRENO DI DURATA SETTIMANALE CON LO SCOPO DI FISSARE I CONCETTI FONDAMENTALI TRATTATI DURANTE IL CORSO ED ILLUSTRARE GLI STILI DEFORMATIVI IN VARI CONTESTI DI TETTONICA REGIONALE. 1) G. DAVIS, S. REYNOLDS, "STRUCTURAL GEOLOGY OF ROCKS AND REGIONS", WILEY, 1996.
2) H. FOSSEN, “STRUCTURAL GEOLOGY", CAMBRIDEGE UNIV. PRESS (2ND ED.), 2016 3) B. A. VAN DER PLUIJM, S. MARSHAK. W.W, "EARTH STRUCTURE" (2ND ED.), NORTON, 2004. 4) C. W. PASSCHIER, R. A. J. TROUW, "MICROTECTONICS” (2ND ED.), SPRINGER, 2006 (2010). |
9 | GEO/03 | 48 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410904 -
INTRODUZIONE ALLA SISMOLOGIA
(obiettivi)
L'obiettivo principale del corso è quello di fornire agli studenti e alle studentesse le conoscenze di base della sismologia al fine di comprendere la generazione e gli effetti dei terremoti e la modellizzazione della propagazione delle onde sismiche nel pianeta.
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6 | FIS/06 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410899 -
GEODINAMICA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire i fondamenti sulla dinamica (es. le forze) che controllano l'evoluzione del nostro pianeta. Saranno forniti gli strumenti necessari alla comprensione fra geometria, cinematica e dinamica della litosfera terrestre per mettere in grado di identificare e analizzare in modo quantitativo le relazioni tra cause (forze e stress) ed effetti (tettonica). Gli argomenti trattati comprendono il ruolo delle forze di volume (i.e., gravità) e di superficie (i.e., tettonica delle placche, stress litosferici) e le loro interazioni con i materiali che compongono litosfera e mantello terrestre. Per ciascun argomento trattato, verranno fornite informazioni teoriche di base, successivamente implementate - anche grazie al coinvolgimento attivo degli studenti (i.e. lettura articoli scientifici, ricerche on line, esercizi) - da interpretazioni più avanzate e da specifici esempi di casi naturali.
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FUNICIELLO FRANCESCA
(programma)
- Introduzione
(testi)
- Fondamenta (evidenze superficiali e profonde dei processi geodinamici, cenni su MATLAB ed esercizi) - Legge di conservazione della massa - Calore e Temperatura. Legge di conservazione dell’energia. - Meccanica del continuo applicata ai macrosistemi: sforzi e deformazioni, elasticità, strain, flessurazione, reologia (elasticità, viscosità, plasticità) - Forze. Legge di conservazione del momento. - Principi di Fluidodinamica - Gravità - Meccanica delle faglie - Applicazioni geodinamiche relative a differenti ambientazioni tettoniche. - GEODYNAMICS: THIRD EDITION, TURCOTTE, D. L. AND SCHUBERT, G., JOHN WILEY & SONS, NEW YORK, 2002 (AVAILABLE AT BAST).
- RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI FORNITI DAL DOCENTE DURANTE IL CORSO. |
6 | GEO/03 | 40 | - | 12 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410891 -
SISMOLOGIA OSSERVAZIONALE
(obiettivi)
Il corso mira a preparare gli studenti sui metodi di analisi e interpretazione dei dati sismologici più moderni. Gli studenti acquisiranno nozioni pratiche sull’analisi del dato, dalla forma d’onda al modello tomografico, utilizzando codici in python.
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6 | GEO/10 | 48 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410906 -
GIS APPLICATO ALLA GEOLOGIA
(obiettivi)
Obiettivo di questo corso specialistico è quello di fornire agli studenti i principi teorici e soprattutto pratici di applicazione dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) per l’analisi spaziale e l'informatizzazione di cartografia geologica e geotematica (Progetto CARG).
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6 | GEO/05 | 32 | 24 | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20410893 -
VULCANOLOGIA
(obiettivi)
Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per l’interpretazione dei processi vulcanici e per il riconoscimento, classificazione e interpretazione dei depositi. Il corso parte dalla descrizione delle proprietà dei magmi e del loro controllo sulle dinamiche di condotto e dunque sulle caratteristiche eruttive, coprendo tutto lo spettro dei fenomeni effusivi ed esplosivi, sia in ambiente subaereo che subacqueo. Nel campo di sei giorni verranno messe in pratica le nozioni acquisite per il rilevamento e l’analisi di facies dei depositi, la loro cartografia e correlazione e per la ricostruzione delle successioni stratigrafiche al fine ricostruire i processi eruttivi, di trasporto e deposizione, l’alternanza di cicli eruttivi e le quiescenze. Le conoscenze acquisite nel corso sono fondamentali per gli sviluppi previsti nei vari curricula, in merito al rischio vulcanico, al vulcanismo nei vari contesti geodinamici e alle risorse offerte dalle aree vulcaniche, come la geotermia, le risorse lapidee e idriche. E’ necessario, per la comprensione degli argomenti trattati, avere basi di sedimentologia, petrografia e geochimica.
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GIORDANO GUIDO
(programma)
Modulo 1 - Concetti introduttivi e Proprietà dei magmi
(testi)
Modulo 2 - Eruzione e prodotti effusivi da mafici a felsici in ambienti sia subaerei che subacquei Modulo 3 - Processi di risalita dei magmi, di condotto e processi di frammentazione Modulo 4 - Eruzioni esplosive e loro classificazione Modulo 5 - Processi di colonne eruttive ascensionali e prodotti da caduta Modulo 6 - Processi di collasso di colonne eruttive e prodotti da correnti piroclastiche Modulo 7 - caldere Campo - architettura dei vulcani, elementi di stratimetria e stratigrafia in ambienti vulcanici, riconoscimento e misurazione dei principali prodotti vulcanici, elementi di redazione di cartografia geologica e tematica di ambienti vulcanici Giacomelli, L., & Scandone, R. (2004). Vulcanologia: principi fisici e metodi d'indagine. Liguori Editore.
Giacomelli, L., & Scandone, R. (2007). Vulcani d'Italia. Liguori Editore Srl. Parfitt, L., & Wilson, L. (2009). Fundamentals of physical volcanology. John Wiley & Sons. McNutt, S. R., Houghton, B., Stix, J., Rymer, H., & Sigurdsson, H. (2015). The Encyclopedia of Volcanoes. Elsevier.
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VONA ALESSANDRO
(programma)
INTRODUZIONE (STATO ATTUALE DELLE CONOSCENZE RAGGIUNTE IN VULCANOLOGIA; TERMINOLOGIA ADOTTATA PER I DEPOSITI VULCANICI; L’ANALISI DI FACIES DEI DEPOSITI VULCANICI; LE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO-CLASTICHE COME ELEMENTI CHIAVE PER L’INTERPRETAZIONE DEI PROCESSI ESPLOSIVI E DEGLI AMBIENTI RELATIVI).
(testi)
CLASSIFICAZIONE DEI DEPOSITI VULCANICI EFFUSIVI ED ESPLOSIVI. COMPONENTI DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VOLCANO-CLASTICHE. STRUTTURE E TESSITURE DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE PIROCLASTICHE E VULCANO CLASTICHE. CLASSIFICAZIONE GENETICA DEI DEPOSITI PIROCLASTICI. PROCESSI DEPOSIZIONALI E PROCESSI EROSIVI IN AMBIENTE VULCANICO. MORFOLOGIE DEI VULCANI: VULCANISMO MONOGENICO E POLIGENICO. IL PROCESSO DI RISALITA DEL MAGMA IN SUPERFICIE: IL PROCESSO EFFUSIVO (COLATE DI LAVA SUBAEREE E COLATE DI LAVE SUBACQUEE ); IL PROCESSO DI ESSOLUZIONE E FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA; IL PROCESSO ESPLOSIVO (I DIVERSI TIPI DI FRAMMENTAZIONE DEL MAGMA E LE MICRO-TESSITURE PRODOTTE DAL DIVERSO STILE DI FRAMMENTAZIONE, FRAMMENTAZIONE IDROMAGMATICA). PROCESSO DI TRASPORTO E DEPOSIZIONE IN AMBIENTE SUBAEREO E SUBACQUEO: STRUTTURE SEDIMENTARIE PER TRASPORTO ORIZZONTALE; IL TRASPORTO BALISTICO DEI CLASTI; TESSITURE DEI DEPOSTI NON CONSOLIDATI. PRINCIPALI CARATTERI DEI TIPI DI ERUZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI STILI ERUTTIVI. CENNI SU PERICOLOSITÀ E RISCHIO VULCANICO FROM MAGMA TO TEPHRA: MODELING PHYSICAL PROCESSES OF EXPLOSIVE VOLCANIC ERUPTIONS. EDITED BY ARMIN FREUNDT AND MAURO ROSI, 2000. ELSEVIER.
VOLCANIC SUCCESSIONS. CAS R.A.F. & WRIGHT J.V., 1987. ALLEN & UNWIN PYROCLASTIC ROCKS R.V. FISHER AND H.-U. SCHMINCKE, 1984. SPRINGER. ENCYCLOPEDIA OF VOLCANOES. EDITED BY HARALDUR SIGURDSSON, BRUCE HOUGHTON, HAZEL RYMER, JOHN STIX, STEVE MCNUTT, 2000. ACADEMIC PRESS. FUNDAMENTALS OF PHYSICAL VOLCANOLOGY. E.A. PARFITT, L. WILSON 2008. BLACKWELL, OXFORD, PAPERBACK, 256 PAGES, ISBN: 978-0-632-05443-5 ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDì ORE 11-12 |
10 | GEO/08 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410887 -
CAMPO DI FINE BIENNIO
(obiettivi)
Esperienza pratica di lettura geologica del territorio nell’ottica di una visione globale delle applicazioni della geologia (assetto geologico e urbanizzazione, dissesti di versante, problemi di erosione accelerata, risorse idriche, risorse lapidee, riqualificazione di siti ecc.). Contatti con il mondo professionale del geologo in situazioni reali. Particolare risalto verrà dato alla stimolazione dell’analisi dei problemi e della loro risoluzione (problem solving skill).
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MAZZA ROBERTO
(programma)
Si propone agli studenti un confronto di situazioni geologiche varie sulla base delle quali affrontare delle applicazioni volte a definire, dal punto di vista geologico, aspetti progettuali per opere, mitigazioni di rischi geologici e gestione delle risorse. Tale percorso didattico viene integrato dall'incontro in loco con professionisti e rappresentanti degli enti di gestione del territorio. Le attività didattiche prevedono fasi di apprendimento attraverso seminari. L'attività del campo termina con una relazione.
(testi)
Materiale distribuito dai docenti.
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TUCCIMEI PAOLA
(programma)
PSI PROPONE AGLI STUDENTI UN CONFRONTO DI SITUAZIONI GEOLOGICHE VARIE SULLA BASE DELLE QUALI AFFRONTARE DELLE APPLICAZIONI VOLTE A DEFINIRE, DAL PUNTO DI VISTA GEOLOGICO, ASPETTI PROGETTUALI PER OPERE, MITIGAZIONI DI RISCHI GEOLOGICI E GESTIONE DELLE RISORSE.
(testi)
TALE PERCORSO DIDATTICO VIENE INTEGRATO DALL'INCONTRO IN LOCO CON PROFESSIONISTI E RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI DI GESTIONE DEL TERRITORIO. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PREVEDONO FASI DI APPRENDIMENTO ATTRAVERSO SEMINARI. L'ATTIVITÀ DEL CAMPO TERMINA CON UNA RELAZIONE. Il mio contributo prevede: Misura della composizione geochimica di alcuni punti d’acqua e interpretazione del dato a fini idrogeologici Misura dei gas nel suolo (radon): prospezione geochimica e pericolosità ambientale MATERIALI FORNITI DAI DOCENTI
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2 | GEO/05 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20402419 -
STAGE O TIROCINIO
(obiettivi)
Obiettivo del tirocinio è l'ampliamento, l'integrazione e approfondimento delle competenze professionali relative al corso di studio
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3 | - | - | - | - | Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20410909 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Scopo della prova finale è quello di valutare la maturità dello studente rispetto agli obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea e la sua capacità di elaborazione, sintesi
e presentazione di un argomento pertinente il curriculum degli studi o esperienze maturate in attività di stage e tirocinio |
24 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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