21210002 -
ECONOMIC GROWTH AND WELFARE SYSTEMS
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9
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SECS-P/02
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21210003 -
POLITICHE MACROECONOMICHE PER LO SVILUPPO
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Erogato in altro semestre o anno
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21201717 -
POLITICA MONETARIA E MERCATI FINANZIARI
(obiettivi)
1. Analizzare le principali differenze nei sistemi finanziari nel mondo. 2. Comprendere i processi di globalizzazione e convergenza nei sistemi finanziari. 3. Analizzare alcune caratteristiche e funzioni strutturali della canalizzazione dei fondi. Il corso si divide in tre parti. Nella prima si esaminano i principali modelli di teoria monetaria, volti ad indagare il ruolo e il funzionamento della domanda e dell’offerta di moneta. Nella seconda si analizzano gli obiettivi, gli strumenti e i meccanismi di trasmissione della politica monetaria, alla luce delle principali teorie economiche. Nella terza si analizzano le interazioni tra il funzionamento dei mercati finanziari e i meccanismi di trasmissione della politica monetaria, soffermandosi sui casi empirici della crisi finanziaria del 2007-2008 e delle sue ripercussioni economiche e valutarie, della crisi dell’euro del 2011 e dell'attuale volatilità dei mercati finanziari.
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9
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SECS-P/02
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201492 -
ECONOMIA PUBBLICA
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è fornire strumenti avanzati per lo studio degli effetti delle imposte sui prezzi (traslazione). A questo scopo saranno considerate le principali tipologie di imposta in diversi regimi di mercato (concorrenza perfetta, monopolio, regimi intermedi). L'analisi sarà svolta attraverso rappresentazioni grafiche e modelli analitici.
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9
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SECS-P/03
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201417 -
FINANZA PUBBLICA
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21201417-2 -
FINANZA PUBBLICA
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3
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SECS-P/03
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201417-3 -
FINANZA PUBBLICA
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6
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SECS-P/03
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21210005 -
ECONOMIA DELLO SVILUPPO
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9
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SECS-P/02
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201550 -
ECONOMIA E FINANZA DELLE PMI
(obiettivi)
Il corso mira ad analizzare, dal punto di vista delle caratteristiche economiche e finanziarie, le imprese di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di far cogliere specificità e differenze rispetto alla grande impresa. In particolare, il corso si propone di: 1. Definire il concetto di piccola e media impresa, collocandolo nel contesto economico italiano ed internazionale, con particolare attenzione alla nascita e all’evoluzione dei distretti in cui esse sono collocate. 2. Analizzare il contributo delle PMI allo sviluppo economico italiano; il ruolo del quarto capitalismo. 3. Fornire un inquadramento generale della finanza delle PMI: quando e perché si è iniziato a ritenere la dimensione un fattore influenzante le decisioni finanziarie delle imprese; passaggio da una visione della dimensione come variabile esogena, ad una visione della dimensione come variabile endogena; quali variabili finanziarie si ritenevano maggiormente “sensibili” alla differente dimensione. 4. Estendere alle imprese di piccole e medie dimensioni le teorie “tradizionali” della finanza, tipicamente applicate/applicabili alle imprese di grandi dimensioni, mettendone in evidenza limiti, adattamenti necessari e “fallimenti” di tali teorie. 5. Illustrare, con riferimenti teorici ed empirici, le peculiarità finanziarie delle PMI, vale a dire concetti/teorie/evidenze “uniche” inerenti, tipicamente, tre macro aree: decisioni di investimento, decisioni di finanziamento e valutazione del rischio, con una chiave di lettura basata sul confronto con la grande impresa, nonché fondata sull’analisi della PMI come entità autonoma e non “residuale” rispetto alla grande impresa.
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21201550-1 -
ECONOMIA E FINANZA NELLE PMI
(obiettivi)
Il corso mira ad analizzare, dal punto di vista delle caratteristiche economiche e finanziarie, le imprese di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di far cogliere specificità e differenze rispetto alla grande impresa. In particolare, il corso si propone di: 1. Definire il concetto di piccola e media impresa, collocandolo nel contesto economico italiano ed internazionale, con particolare attenzione alla nascita e all’evoluzione dei distretti in cui esse sono collocate. 2. Analizzare il contributo delle PMI allo sviluppo economico italiano; il ruolo del quarto capitalismo. 3. Fornire un inquadramento generale della finanza delle PMI: quando e perché si è iniziato a ritenere la dimensione un fattore influenzante le decisioni finanziarie delle imprese; passaggio da una visione della dimensione come variabile esogena, ad una visione della dimensione come variabile endogena; quali variabili finanziarie si ritenevano maggiormente “sensibili” alla differente dimensione. 4. Estendere alle imprese di piccole e medie dimensioni le teorie “tradizionali” della finanza, tipicamente applicate/applicabili alle imprese di grandi dimensioni, mettendone in evidenza limiti, adattamenti necessari e “fallimenti” di tali teorie. 5. Illustrare, con riferimenti teorici ed empirici, le peculiarità finanziarie delle PMI, vale a dire concetti/teorie/evidenze “uniche” inerenti, tipicamente, tre macro aree: decisioni di investimento, decisioni di finanziamento e valutazione del rischio, con una chiave di lettura basata sul confronto con la grande impresa, nonché fondata sull’analisi della PMI come entità autonoma e non “residuale” rispetto alla grande impresa.
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5
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201550-2 -
ECONOMIA E FINANZA NELLE PMI
(obiettivi)
Il corso mira ad analizzare, dal punto di vista delle caratteristiche economiche e finanziarie, le imprese di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di far cogliere specificità e differenze rispetto alla grande impresa. In particolare, il corso si propone di: 1. Definire il concetto di piccola e media impresa, collocandolo nel contesto economico italiano ed internazionale, con particolare attenzione alla nascita e all’evoluzione dei distretti in cui esse sono collocate. 2. Analizzare il contributo delle PMI allo sviluppo economico italiano; il ruolo del quarto capitalismo. 3. Fornire un inquadramento generale della finanza delle PMI: quando e perché si è iniziato a ritenere la dimensione un fattore influenzante le decisioni finanziarie delle imprese; passaggio da una visione della dimensione come variabile esogena, ad una visione della dimensione come variabile endogena; quali variabili finanziarie si ritenevano maggiormente “sensibili” alla differente dimensione. 4. Estendere alle imprese di piccole e medie dimensioni le teorie “tradizionali” della finanza, tipicamente applicate/applicabili alle imprese di grandi dimensioni, mettendone in evidenza limiti, adattamenti necessari e “fallimenti” di tali teorie. 5. Illustrare, con riferimenti teorici ed empirici, le peculiarità finanziarie delle PMI, vale a dire concetti/teorie/evidenze “uniche” inerenti, tipicamente, tre macro aree: decisioni di investimento, decisioni di finanziamento e valutazione del rischio, con una chiave di lettura basata sul confronto con la grande impresa, nonché fondata sull’analisi della PMI come entità autonoma e non “residuale” rispetto alla grande impresa.
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3
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SECS-P/01
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201550-3 -
ECONOMIA E FINANZA NELLE PMI
(obiettivi)
Il corso mira ad analizzare, dal punto di vista delle caratteristiche economiche e finanziarie, le imprese di piccole e medie dimensioni, con l’obiettivo di far cogliere specificità e differenze rispetto alla grande impresa. In particolare, il corso si propone di: 1. Definire il concetto di piccola e media impresa, collocandolo nel contesto economico italiano ed internazionale, con particolare attenzione alla nascita e all’evoluzione dei distretti in cui esse sono collocate. 2. Analizzare il contributo delle PMI allo sviluppo economico italiano; il ruolo del quarto capitalismo. 3. Fornire un inquadramento generale della finanza delle PMI: quando e perché si è iniziato a ritenere la dimensione un fattore influenzante le decisioni finanziarie delle imprese; passaggio da una visione della dimensione come variabile esogena, ad una visione della dimensione come variabile endogena; quali variabili finanziarie si ritenevano maggiormente “sensibili” alla differente dimensione. 4. Estendere alle imprese di piccole e medie dimensioni le teorie “tradizionali” della finanza, tipicamente applicate/applicabili alle imprese di grandi dimensioni, mettendone in evidenza limiti, adattamenti necessari e “fallimenti” di tali teorie. 5. Illustrare, con riferimenti teorici ed empirici, le peculiarità finanziarie delle PMI, vale a dire concetti/teorie/evidenze “uniche” inerenti, tipicamente, tre macro aree: decisioni di investimento, decisioni di finanziamento e valutazione del rischio, con una chiave di lettura basata sul confronto con la grande impresa, nonché fondata sull’analisi della PMI come entità autonoma e non “residuale” rispetto alla grande impresa.
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1
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SECS-P/01
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10
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201569 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
(obiettivi)
Il corso ha per obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti di interpretazione critica delle trasformazioni, tra Ottocento e Novecento, dell’organizzazione del lavoro, dei conflitti sociali, delle relazioni industriali e delle politiche previdenziali e di welfare, con particolare riferimento al caso italiano.
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21201569-2 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI 2
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Erogato in altro semestre o anno
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21201569-1 -
STORIA DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI 1
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Erogato in altro semestre o anno
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21201463 -
STORIA D'IMPRESA
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è l’acquisizione di concetti e metodologie diretti a ricostruire la crescita e lo sviluppo dell’impresa moderna come paradigma dello sviluppo delle diverse forme di capitalismo oggi esistenti. La riflessione sulla storia dell’impresa mirerà anche a fornire strumenti di analisi dell’attuale fase dello sviluppo economico italiano.
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21201463-1 -
STORIA D'IMPRESA
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Erogato in altro semestre o anno
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21201463-2 -
STORIA D'IMPRESA
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Erogato in altro semestre o anno
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21201274 -
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
(obiettivi)
Il corso intende presentare le principali teorie del valore e della distribuzione nel loro sviluppo storico. Ciò va inteso in un duplice senso. Da un lato, il corso è dedicato alla ricostruzione dei problemi strettamente analitici che si sono via via presentati all’interno della teoria classica e della teoria neoclassica (marginalista) del valore e della distribuzione nelle loro formulazioni tradizionali. In questo modo si intende fornire agli studenti gli strumenti per guardare con una maggiore consapevolezza alla forma in cui queste due teorie si presentano oggi. Dall’altro lato, gli autori che verranno considerati nel corso saranno collocati nel loro rispettivo momento storico, con il fine di mettere in evidenza il carattere di scienza sociale dell’economia politica. A questo proposito attenzione particolare verrà data al drastico cambiamento di impostazione avviatosi nella teoria economica nel periodo immediatamente successivo a Ricardo, e per il quale appare difficile trovare una giustificazione sul terreno esclusivamente analitico.
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21201274-2 -
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
(obiettivi)
Il corso intende presentare le principali teorie del valore e della distribuzione nel loro sviluppo storico. Ciò va inteso in un duplice senso. Da un lato, il corso è dedicato alla ricostruzione dei problemi strettamente analitici che si sono via via presentati all’interno della teoria classica e della teoria neoclassica (marginalista) del valore e della distribuzione nelle loro formulazioni tradizionali. In questo modo si intende fornire agli studenti gli strumenti per guardare con una maggiore consapevolezza alla forma in cui queste due teorie si presentano oggi. Dall’altro lato, gli autori che verranno considerati nel corso saranno collocati nel loro rispettivo momento storico, con il fine di mettere in evidenza il carattere di scienza sociale dell’economia politica. A questo proposito attenzione particolare verrà data al drastico cambiamento di impostazione avviatosi nella teoria economica nel periodo immediatamente successivo a Ricardo, e per il quale appare difficile trovare una giustificazione sul terreno esclusivamente analitico.
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4
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SECS-P/04
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201274-1 -
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
(obiettivi)
Il corso intende presentare le principali teorie del valore e della distribuzione nel loro sviluppo storico. Ciò va inteso in un duplice senso. Da un lato, il corso è dedicato alla ricostruzione dei problemi strettamente analitici che si sono via via presentati all’interno della teoria classica e della teoria neoclassica (marginalista) del valore e della distribuzione nelle loro formulazioni tradizionali. In questo modo si intende fornire agli studenti gli strumenti per guardare con una maggiore consapevolezza alla forma in cui queste due teorie si presentano oggi. Dall’altro lato, gli autori che verranno considerati nel corso saranno collocati nel loro rispettivo momento storico, con il fine di mettere in evidenza il carattere di scienza sociale dell’economia politica. A questo proposito attenzione particolare verrà data al drastico cambiamento di impostazione avviatosi nella teoria economica nel periodo immediatamente successivo a Ricardo, e per il quale appare difficile trovare una giustificazione sul terreno esclusivamente analitico.
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5
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SECS-P/04
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201712 -
STATISTICA APPLICATA
(obiettivi)
Si è ritenuto che nell’ambito dell’offerta delle LM fosse caratteristica necessaria la coerenza dei contenuti e la loro contestualizzazione didattica con l’obiettivo formativo della laurea in oggetto. Il corso intende fornire gli strumenti necessari per la progettazione, l’elaborazione e l’analisi dei dati in campo economico. La parte teorica sarà affiancata da una parte applicata su dati reali e case studies provenienti dall’economia del lavoro, relazioni industriali e sistemi di welfare e dall’economia dell’ambiente e dello sviluppo con l’uso di opportuni software statistici (quali ad es. R, Minitab, Hugin). Pertanto allo studente verrà insegnato non solo ad applicare tecniche statistiche ma anche a scegliere la tecnica più opportuna ed a commentare l’output ai fini decisionali. Agli studenti verrà insegnato non solo l’aspetto teorico dei modelli ma anche i principali contesti applicativi e il loro utilizzo mediante opportuni software statistici. Il corso insegna a gestire un’indagine statistica dalla sua pianificazione all’analisi e commento dei dati.
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9
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SECS-S/01
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |