Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801648 -
PROBABILITA' E STATISTICA
(obiettivi)
CONOSCENZA DEI PRINCIPALI ARGOMENTI DELLA TEORIA DELLA PROBABILITÀ E DELLA STATISTICA CON L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE TEORICHE E PRATICHE.
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MARTINELLI FABIO
( programma)
ELEMENTI DI PROBABILITA', VARIABILI ALEATORIE (V.A.) DISCRETE E CONTINUE, VALORE ATTESO, VARIANZA, COVARIANZA, VARI TIPI DI V.A. STATISTICHE CAMPIONARIE, INTERVALLI DI CONFIDENZA, STIMATORI DI MASSIMA VEROSIMIGLIANZA, ''BIAS'' DI UNO STIMATORE.
( testi)
SHELDON M. ROSS, ''PROBABILITA' E STATISTICA (PER L'INGEGNERIA E LE SCIENZE)'', SECONDA EDIZIONE, APOGEO, 2008.
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6
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MAT/06
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54
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ITA |
20801662 -
ANALISI TERRITORIALE
(obiettivi)
IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE.
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BELLONE CINZIA BARBARA
( programma)
OBIETTIVI DEL CORSO LA CITTÀ È UN ARTEFATTO COMPLESSO CHE SI È LENTAMENTE STRUTTURATO. IL COLLOQUIO PROGRESSIVO TRA MANUFATTI EDILIZI, INFRASTRUTTURE, SPAZI AGRICOLI, RESIDUI NATURALISTICI, ECC., HA PRODOTTO UNA CONFIGURAZIONE INSEDIATIVA ARTICOLATA ED UNA CRESCENTE DIFFERENZIAZIONE DEI MODELLI SPAZIALI. L’ORGANIZZAZIONE CHE NE RISULTA NON RISPECCHIA UN SINGOLO PRINCIPIO, MA LA COMBINAZIONE DEGLI ESITI DI NUMEROSI PRINCIPI GENERATORI . IN TAL SENSO SI RITIENE CHE GLI ASPETTI FONDAMENTALI DA TRATTARE NEL CORSO “ANALISI TERRITORIALE” SONO INERENTI AL RAPPORTO TRA “CONOSCENZA” E “TRASFORMAZIONE”, TRA OPERA DI ARCHITETTURA E CONTESTO URBANO, TRA INTERPRETAZIONE E PROGETTO. COSÌ IL TERRITORIO ORGANIZZATO, LA CITTÀ, L’AMBIENTE SONO OGGETTO DI APPROFONDIMENTO. ESSI, NEL LORO INSIEME, COSTITUISCONO IL CAMPO UNITARIO DI CONOSCENZA E DI PROGETTAZIONE DELL’URBANISTICA, CHE, COME TALE, INTEGRA LA PREPARAZIONE DI BASE COMUNE A TUTTI I CORSI ATTINENTI IL SETTORE DELLA DISCIPLINA.
IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE.
( testi)
- P.L. CARCI, LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO, GANGEMI EDITORE,. 2004 - A. CLEMENTI, INTERPRETAZIONI DEL PAESAGGIO, MELTEMI EDITORE,. 2002 - P. GABELLINI, TECNICHE URBANISTICHE, ED. CAROCCI, ROMA, 2001
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6
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ICAR/20
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802089 -
TECNICA DEI LAVORI STRADALI E FERROVIARI
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CORSO FORNISCONO GLI ELEMENTI INDISPENSABILI PER STUDIARE L'IMPIANTO, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI GRANDI CANTIERI LINEARI, FATTO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE E AL PROGETTO PER LA SICUREZZA DEI LAVORI. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO I CRITERI ORGANIZZATIVI, LA SCELTA DEI MEZZI D'OPERA, LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE DEI CANTIERI E L'ANALISI DEGLI EFFETTI DEI CANTIERI STRADALI SOTTO TRAFFICO. SI STUDIANO INOLTRE I RISCHI D'INSTABILITÀ DEL CORPO VIARIO E I PROVVEDIMENTI ATTI A CONTENERLI.
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BELLA FRANCESCO
( programma)
CRITERI ORGANIZZATIVI DEI GRANDI CANTIERI DI INFRASTRUTTURE LINEARI LA PROGRAMMAZIONE DEI CANTIERI LINEARI: GANTT, GANTT, METODO DEL PERCORSO CRITIC (CPM) , TECNICA DI VALUTAZIONE E REVISIONE DEL PROGRAMMA (PERT) MACCHINE ED IMPIANTI PER CANTIERI DI INFRASTRUTTURE VIARIE CANTIERI SOTTO TRAFFICO METODI DI COSTRUZIONE DELLE GALLERIE SICUREZZA NEI CANTIERI: LEGISLAZIONE, PIANI DI SICUREZZA IL CONTROLLO DEGLI IMPATTI AMBIENTALI IN FASE DI CANTIERE BARRIERE DI SICUREZZA: LEGISLAZIONE, TIPI, PARAMETRI CARATTERIZZANTI
( testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE M. LACAVA E C. SOLUSTRI. ' PROGETTO E SICUREZZA DEL CANTIERE'. NIS EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE
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9
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ICAR/04
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81
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802107 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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20802107-2 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI II MODULO
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GORI STEFANO
( programma)
Diagrammi di marcia; Orario grafico; Deflusso in sede riservata: marcia a vista; La sezione di distanziamento; Potenzialità delle linee ferroviarie; Il Sistema Ferrovia; Circolazione in linea; Stazioni: impianti e tipologie; Circolazione in stazione; Analisi topologica: conflitti, itinerari; Verifica del nodo semplice; Matrice degli itinerari; Grafo e albero degli itinerari; Il numero medio; Verifica del nodo complesso. Modello di Potthoff per la valutazione del livello di servizio delle stazioni ferroviarie.
( testi)
Appunti a cura del docente.
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5
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ICAR/05
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45
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802107-1 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI I MODULO
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CIPRIANI ERNESTO
( programma)
Introduzione al sistema di trasporto aereo; Principali caratteristiche e tipologie di Aeromobili; Vie e Terminali: principali caratteristiche; Interazioni tra via e veicolo; Interazioni tra veicoli; Metodi organizzativi ed aspetti economici. Quadro introduttivo sul trasporto marittimo (componenti del sistema, terminologia tecnica e caratterizzazione degli spostamenti effettuati via mare); Principali caratteristiche e tipologie dei veicoli usati per il trasporto marittimo (navi, aliscafi, hovercraft e tipologie di navi); Infrastrutture per la navigazione (canali) e principali caratteristiche della navigazione marittima; Tipologia e caratteristiche dei servizi di trasporto marittimo (servizi di linea e non, servizi di tipo point-to-point o sistema hub&spoke); Trasporto intermodale delle merci via mare (ciclo multimodale e ciclo monomodale complesso) con la descrizione delle unità di carico e delle unità di movimentazione della merce utilizzate; Principali caratteristiche e tipologie dei terminali usati per il trasporto marittimo (elementi costituitivi dei porti e possibili tipologie di terminali); Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal container; Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal per il cabotaggio (terminal Ro-Ro); Approcci e modelli per la progettazione funzionale (definizione layout, dimensionamento delle aree di stoccaggio e dei mezzi per la movimentazione dei carichi) dei terminali portuali.
( testi)
Appunti a cura del docente. Sistemi di trasporto: tecnica e economia - G. E. Cantarella (a cura di) – UTET
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7
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ICAR/05
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63
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
INFRASTRUTTURE VIARIE Orientamento unico AFFINI INTEGRATIVE - (visualizza)
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6
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20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE SLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/ DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801630 -
ECONOMIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
( testi)
PRIMA PARTE: MICROECONOMIA PER LA TEORIA: PINDYCK R. S., RUBINFELD D. L. MICROECONOMIA PRENTICE HALL
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
SECONDA PARTE: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI PER LA TEORIA: THUESEN G. J., FABRYCKY W. J. ECONOMIA PER INGEGNERI IL MULINO
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
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6
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ING-IND/35
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801640 -
ECONOMIA AZIENDALE-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: - UNA PRIMA SEZIONE (6 CFU) PROPONE DI FORNIRE CONOSCENZE SPECIFICHE PER L’ANALISI DEL VALORE AMBIENTALE, DELLA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA, DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE, DELL’AUDIT AMBIENTALE, DELL’ENERGIA, DELL’ACQUA E DEI RIFIUTI URBANI E INDUSTRIALI, ANCHE CON ALCUNI ASPETTI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE CHE RIGUARDANO L’ECONOMIA DELLE AZIENDE. - UNA SECONDA SEZIONE (3 CFU) ESAMINA IL COMPLESSO TEMA DELL’IMPRESA SOSTENIBILE PROPONENDONE UN APPROCCIO DUPLICE, LEGATO AL MOMENTO PRODUTTIVO DA UN VERSO E A QUELLO PIÙ PROPRIAMENTE DISTRIBUTIVO DALL’ALTRO.
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6
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SECS-P/07
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54
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
Fornire una illustrazione delle principali attività che caratterizzano il processo realizzativo delle opere pubbliche, sottolineando gli aspetti metodologici e concettuali ed evidenziando i criteri e gli strumenti per garantire l’efficienza del processo medesimo.
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3
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IUS/10
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27
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ITA |
20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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27
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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54
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ITA |
20801672 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLA VALUTAZIONE DEI FENOMENI DI TRASMISSIONE DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO) TRA CORPI E ALL'NTERNO DI CORPI, E DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA CHE NE DERIVANO. INOLTRE VENGONO FORNITI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE TERMOIGROMETRICO IN AMBIENTI CONFINATI.
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GORI PAOLA
( programma)
•Introduzione: richiami sulla natura del calore; il primo Principio della Termodinamica; calore e temperatura; capacità termica; calore specifico•Le tre modalità di scambio di calore: conduzione, convezione, irraggiamento•Conduzione: fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; gradiente termico; Postulato di Fourier. •Equazione di Fourier, in coordinate cartesiane e cilindriche, con e senza sviluppo interno di calore•Esempi di soluzioni esatte per regimi monodimensionali: lastra piana e strato cilindrico, mono- e multi-strato, in regime stazionario. La similitudine elettrica•Raggio critico di isolante. Conduzione bi-dimensionale•Esempi di regime variabile in mezzi semi-infiniti: Regime periodico stabilizzato; variazione a gradino della temperatura sulla faccia limite•Convezione: fenomenologia della convezione. Moto di un fluido a contatto con superficie solida a temperatura diversa. Strato limite cinematica e termico. Moto laminare e turbolento. Convezione naturale e forzata.•Analisi dimensionale e metodo degli indici. Il teorema di Buckingham. Parametri adimensionali per la descrizione dei fenomeni convettivi e loro significato fisico.•Applicazioni: superfici piane e cilindriche; moto entro condotti.•Irraggiamento: generalità sulla radiazione elettromagnetica, in particolare termica. Radiazione solare•Proprietà dei corpi come emettitori e ricevitori di energia radiante. Principio di Kirchhoff. Leggi di emissione del corpo nero. Corpi grigi. Corpi selettivi. Legge di Lambert. Esempi. Effetto serra.•Scambio di calore per irraggiamento. Fattori di vista.•Schermi alla radiazione. Cavità di corpi neri e grigi.•Adduzione. Normativa•Variazione nel tempo della temperatura di un corpo immerso in un ambiente a temperatura diversa, con e senza produzione interna di calore. Uniformità della temperatura e numero di Biot. Costante tempo•Principi di benessere termo-igrometrico. Il metodo di Fanger
( testi)
Fanchiotti, A., Appunti delle lezioni, Parte A, Trasmissione del caloreBarducci, I., Trasmissione del calore, Editoriale ESA, Milano, 1989oppureBadagliacca, A., Fondamenti di trasmissione del calore, Aracne, Roma, 1997Per approfondimenti:Kreith, F., Principi di trasmissione del calore, Liguori Editore, Napoli, 1975Cengel, Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 2005
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6
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ING-IND/11
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54
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ITA |
20801674 -
ECOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE DELLE NOZIONI DI BASE DELL'ECOLOGIA, UTILI ALL'USO DI CONTESTI APPLICATIVI. SVILUPPO E CAPACITÀ DI LETTURA DI DISTRURBI ANCHE ANTROPOGENICI PER L'ELABORAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI MIRATE ALLA GESTIONE, PIANIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
AMBIENTE ED ECOLOGIA. FATTORI ECOLOGICI. SPAZIO ECOLOGICO. I SISTEMI ECOLOGICI E L'ENERGIA NEI SISTEMI ECOLOGICI. SUCCESSIONI ECOLOGICHE. CLIMA. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI. BIOCLIMI ITALIANI. SUOLO. PEDOGENESI E ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO. MODIFICAZIONE DEI CICLI NATURALI: INQUINAMENTO. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. INQUINAMENTO DELLE ACQUE. INQUINAMENTO DEL SUOLO. EFFETTI DELL'INQUINAMENTO: SUGLI ANIMALI, SULL'UOMO, SUGLI ECOSISTEMI FORESTALI. BIOMONITORAGGIO. ECOSISTEMI ARTIFICIALI: ECOSISTEMA SELVICOLTURALE, AGROECOSISTEMA, ECOSISTEMA URBANO. IL PROBLEMA ENERGETICO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. CRITERI DI ACCETTABILITÀ DEGLI IMPATTI INDOTTI. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA NATURA. GESTIONE DELLE RISORSE ANIMALI E VEGETALI. BIODIVERSITÀ E SUA CONSERVAZIONE. CONSERVAZIONE DELLA FLORA, DELLA FAUNA E GESTIONE DEL TERRITORIO. LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA IN ITALIA. ECOLOGIA UMANA. ECOLOGIA DEL PAESAGGIO. ECOLOGIA DEL RIPRISTINO E INGEGNERIA NATURALISTICA. PROBLEMATICHE DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA
( testi)
BATTISTI C., ROMANO B., 2007. FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI EDIZIONI, TORINO. MORRISON W., 2002. WILDLIFE MANAGEMENT. ISLAND PRESS, NY SUTHERLAND W.J., 2006. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. BLACKWELL.
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6
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BIO/07
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54
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ITA |
20801675 -
RECUPERO E CONSERVAZIONE DEI MANUFATTI VIARI
(obiettivi)
LO STUDENTE ACQUISIRÀ LA COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI TRA LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E LA PIANIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE, IN DIREZIONE DI UN APPROCCIO INTEGRATO E FINALIZZATO A LEGGERE LE TRASFORMAZIONI DI UN TERRITORIO A PIÙ DIMENSIONI, STRETTAMENTE INTERRELATE TRA LORO. SOPRATTUTTO, SI INTERROGHERÀ SULLE RELAZIONI CHE INTERCORRONO TRA LA PIANIFICAZIONE SETTORIALE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, ED RIUSCIRÀ A PORSI COME OBIETTIVO L’INTEGRAZIONE TRA PIANI, POLITICHE E PROGETTI, A SCALE DIVERSE E IN AMBITI DIVERSI.
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BELLONE CINZIA BARBARA
( programma)
IL CORSO DI “RECUPERO E CONSERVAZIONE DEI MANUFATTI VIARI” SI PONE L’OBIETTIVO DI DEFINIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE RELATIVE ALLE PRATICHE E ALLE TECNICHE DI RECUPERO DEI MANUFATTI E DELLE AREE DISMESSE DALLA FUNZIONE DI INFRASTRUTTURA VIARIA, PONENDO PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’INTEGRAZIONE DELL’APPROCCIO ALLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN GENERALE. IN QUESTI TERMINI, LA PROGETTAZIONE/PROGRAMMAZIONE DEL RECUPERO È UNA DELLE COMPONENTI CHE CONCORRONO AL GOVERNO DEL TERRITORIO, OCCUPANDOSI IN PARTICOLARE DELLO STUDIO DELL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE, AMBIENTALE, STORICO, FORMALE E, SOPRATTUTTO URBANISTICO, DEL RIUSO E DELLA RIFUNZIONALIZZAZIONE NEL TERRITORIO URBANIZZATO E NON. E’ OBIETTIVO CENTRALE DEL CORSO PERTANTO ILLUSTRARE LA COMPLESSITÀ DEL TEMA DELLA PIANIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE, E LA SUA NECESSARIA TRATTAZIONE COME PROCESSO COMPLESSO DI TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO, DELLE SUE DIMENSIONI FISICHE E DELLE SUE DINAMICHE RELAZIONALI.
( testi)
DEMATTEIS G., GOVERNA F., CONTESTI LOCALI E GRANDI INFRASTRUTTURE. POLITICHE E PROGETTI IN ITALIA E IN EUROPA, MILANO, FRANCOANGELI 2001 WALLACH R. IL BISOGNO DI CITTÀ. STRUMENTI E METODI PER LA COSTRUZIONE DELLA QUALITÀ URBANA EDIZIONI KAPPA, 2007 DE CESARIS A. INFRASTRUTTURE E PAESAGGIO URBANO EDILSTAMPA 2004 FACCHINETTI M., PUCCI P., ORIENTARE E ACCOMPAGNARE IL PROGETTO DI STRADE. ARACNE, 2004 MORETTI A., LE STRADE. UN PROGETTO A MOLTE DIMENSIONI. MILANO, FRANCOANGELI, 1996
RACCOLTA DI MATERIALI E DISPENSE PER LA TRATTAZIONE DELLA DIMENSIONE TECNICA DEL PROGETTO, NONCHÉ RACCOLTA E REGESTO DEI CASI ITALIANI E STRANIERI DI RIFERIMENTO, ANCHE SU RIVISTE “SPECIALIZZATE”.
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6
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ICAR/17
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
INFRASTRUTTURE VIARIE Orientamento unico AFFINI INTEGRATIVE - (visualizza)
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6
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20801617 -
MATERIALI PER L'INGEGNERIA CIVILE
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE RELATIVE AI MATERIALI IMPIEGATI PER LE REALIZZAZIONI DELL’INGEGNERIA CIVILE; FAR ACQUISIRE LA CAPACITÀ DI CONDURRE PROVE SUI MATERIALI, DI UTILIZZARE APPROPRIATAMENTE I MATERIALI E COMPRENDERE GLI EFFETTI DI IMPATTO AMBIENTALE DERIVANTI DAL LORO IMPIEGO.
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CARASSITI FABIO
( programma)
CORRELAZIONI TRA LE PROPRIETÀ, IL COMPORTAMENTO, LA MICROSTRUTTURA ED I PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI. DIAGRAMMI DI FASE. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLE COSTRUZIONI. SCORRIMENTO VISCOSO, FATICA, FRATTURA. MATERIALI METALLICI: PROPRIETÀ DEGLI ACCIAI, INFLUENZA DEL CONTENUTO DI CARBONIO, DEI TRATTAMENTI TERMICI, DEI TRATTAMENTI MECCANICI E DEGLI ELEMENTI DIVERSI DAL CARBONIO. MATERIALI CERAMICI: SISTEMI VETROSI: VETRO IN LASTRE E STRATIFICATO, VETRO TEMPERATO, VETROCERAMICHE-LATERIZI E MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI, MALTE E CALCESTRUZZI, PRESA E INDURIMENTO, PROPRIETÀ MECCANICHE E STABILITÀ CHIMICA, CEMENTI SPECIALI, MODALITÀ DI PROVA, MIX DESIGN. ESEMPI DI APPLICAZIONE DEL MIX DESIGN A CASI SPECIFICI. MATERIALI ORGANICI: MATERIALI POLIMERICI TERMOPLASTICI, TERMOINDURENTI ED ELASTOMERI; FIBRE, MATERIALI ESPANSI, LAMINATI, COMPOSITI, CENNI SUL LEGNO. DEGRADO DEI MATERIALI.
( testi)
MATERIALE DISTRIBUITO DAL DOCENTE SLIDE NEL SITO: HTTP://ELEARNING.DIA.UNIROMA3.IT/MOODLE/ DISPENSE NEL SITO: HTTP://WWW.STM.UNIROMA3.IT/DIDATTICA/PAGINEWIKI/HOME.ASPX W.D. CALLISTER IN ITALIANO, SECONDA EDIZIONE ASHBY MICHAEL F., LA SCELTA DEI MATERIALI NELLA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE, ED. CEA
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6
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ING-IND/22
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801630 -
ECONOMIA APPLICATA ALL'INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI DI INGEGNERIA GLI STRUMENTI ESSENZIALI PER L'ANALISI DEI FENOMENI ECONOMICI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE DETERMINAZIONI DEI METODI DI PRODUZIONE E DELLE QUANTITÀ PRODOTTE, ALLE RELAZIONI TRA PREZZI E VARIABILI DISTRIBUTIVE, ALLE DIVERSE STRUTTURE DI MERCATO.
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REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
( testi)
PRIMA PARTE: MICROECONOMIA PER LA TEORIA: PINDYCK R. S., RUBINFELD D. L. MICROECONOMIA PRENTICE HALL
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
SECONDA PARTE: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI PER LA TEORIA: THUESEN G. J., FABRYCKY W. J. ECONOMIA PER INGEGNERI IL MULINO
PER GLI ESERCIZI: ABRAMO G., MANCUSO P. ESERCIZI DI MICROECONOMIA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI TEXMAT
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6
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ING-IND/35
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20801640 -
ECONOMIA AZIENDALE-AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: - UNA PRIMA SEZIONE (6 CFU) PROPONE DI FORNIRE CONOSCENZE SPECIFICHE PER L’ANALISI DEL VALORE AMBIENTALE, DELLA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA, DELLA COMUNICAZIONE AMBIENTALE, DELL’AUDIT AMBIENTALE, DELL’ENERGIA, DELL’ACQUA E DEI RIFIUTI URBANI E INDUSTRIALI, ANCHE CON ALCUNI ASPETTI DELLA NORMATIVA AMBIENTALE CHE RIGUARDANO L’ECONOMIA DELLE AZIENDE. - UNA SECONDA SEZIONE (3 CFU) ESAMINA IL COMPLESSO TEMA DELL’IMPRESA SOSTENIBILE PROPONENDONE UN APPROCCIO DUPLICE, LEGATO AL MOMENTO PRODUTTIVO DA UN VERSO E A QUELLO PIÙ PROPRIAMENTE DISTRIBUTIVO DALL’ALTRO.
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6
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SECS-P/07
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54
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ITA |
20801641 -
DIRITTO E LEGISLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE RIGUARDO ALLA GESTIONE DEI LAVORI PUBBLICI NEL SETTORE DELLINGEGNERIA CIVILE. CIÒ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA DI NORME VIGENTI, AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E AGLI ASPETTI METODOLOGICI E CONCETTUALI CHE, NEL COMPLESSO, PERMEANO LE CORRELATE ATTIVITÀ TECNICHE.
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20801641-2 -
DIRITTO DEI LAVORI PUBBLICI
(obiettivi)
Fornire una illustrazione delle principali attività che caratterizzano il processo realizzativo delle opere pubbliche, sottolineando gli aspetti metodologici e concettuali ed evidenziando i criteri e gli strumenti per garantire l’efficienza del processo medesimo.
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3
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IUS/10
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27
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ITA |
20801641-1 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E DELL'AMBIENTE
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3
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IUS/10
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27
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ITA |
20801671 -
ELETTROTECNICA
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO HA LO SCOPO DI INTRODURRE I PRINCIPI E LE METODOLOGIE, PROPRIE DELL’INGEGNERIA ELETTRICA, CHE COSTITUISCONO LE BASI PER L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI.
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RIGANTI FULGINEI FRANCESCO
( programma)
DAI CAMPI AI CIRCUITI: LIMITI E VALIDITÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE CIRCUITALE. LEGGI DI KIRKHHOFF. CARATTERISTICHE TOPOLOGICHE DEI CIRCUITI. COLLEGAMENTI IN SERIE E IN PARALLELO, NODI E MAGLIE. GRAFO E MATRICI DI INCIDENZA. CONVENZIONI DEI GENERATORI E DEGLI UTILIZZATORI. POTENZA ELETTRICA E PASSIVITÀ. TEOREMA DI TELLEGEN. LINEARITÀ, TEMPO-INVARIANZA, MEMORIA. LEGGI COSTITUTIVE DEI BIPOLI PASSIVI R L C E DEI GENERATORI IDEALI DI TENSIONE E DI CORRENTE, MUTUE INDUTTANZE. ANALISI DI RETI SENZA MEMORIA: METODI GENERALI DEI NODI E DELLE MAGLIE, TRASFORMAZIONI TOPOLOGICHE EQUIVALENTI E TEOREMA DI THEVENIN. RISPOSTA TRANSITORIA E PERMANENTE. RISPOSTA LIBERA E FORZATA. ANALISI DI REGIMI PERMANENTI. CIRCUITI IN CONTINUA. REGIME SINUSOIDALE. METODO DEI FASORI. IMPEDENZA, AMMETTENZA NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA. POTENZA ATTIVA, REATTIVA E COMPLESSA. CENNI SUL REGIME ARMONICO E LA SERIE DI FOURIER. SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI, SQUILIBRATI O EQUILIBRATI, A STELLA O A TRIANGOLO, A TRE O A QUATTRO FILI. POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE. RIFASAMENTO. MOTODI DI MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE.
( testi)
G.FABRICATORE, “ELETTROTECNICA ED APPLICAZIONI”, ED. LIGUORI
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6
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ING-IND/31
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54
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ITA |
20801672 -
FISICA TECNICA AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE ALLA VALUTAZIONE DEI FENOMENI DI TRASMISSIONE DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE, IRRAGGIAMENTO) TRA CORPI E ALL'NTERNO DI CORPI, E DELLE VARIAZIONI DI TEMPERATURA CHE NE DERIVANO. INOLTRE VENGONO FORNITI GLI ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI BENESSERE TERMOIGROMETRICO IN AMBIENTI CONFINATI.
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GORI PAOLA
( programma)
•Introduzione: richiami sulla natura del calore; il primo Principio della Termodinamica; calore e temperatura; capacità termica; calore specifico•Le tre modalità di scambio di calore: conduzione, convezione, irraggiamento•Conduzione: fenomenologia della conduzione; generalità sui campi termici; gradiente termico; Postulato di Fourier. •Equazione di Fourier, in coordinate cartesiane e cilindriche, con e senza sviluppo interno di calore•Esempi di soluzioni esatte per regimi monodimensionali: lastra piana e strato cilindrico, mono- e multi-strato, in regime stazionario. La similitudine elettrica•Raggio critico di isolante. Conduzione bi-dimensionale•Esempi di regime variabile in mezzi semi-infiniti: Regime periodico stabilizzato; variazione a gradino della temperatura sulla faccia limite•Convezione: fenomenologia della convezione. Moto di un fluido a contatto con superficie solida a temperatura diversa. Strato limite cinematica e termico. Moto laminare e turbolento. Convezione naturale e forzata.•Analisi dimensionale e metodo degli indici. Il teorema di Buckingham. Parametri adimensionali per la descrizione dei fenomeni convettivi e loro significato fisico.•Applicazioni: superfici piane e cilindriche; moto entro condotti.•Irraggiamento: generalità sulla radiazione elettromagnetica, in particolare termica. Radiazione solare•Proprietà dei corpi come emettitori e ricevitori di energia radiante. Principio di Kirchhoff. Leggi di emissione del corpo nero. Corpi grigi. Corpi selettivi. Legge di Lambert. Esempi. Effetto serra.•Scambio di calore per irraggiamento. Fattori di vista.•Schermi alla radiazione. Cavità di corpi neri e grigi.•Adduzione. Normativa•Variazione nel tempo della temperatura di un corpo immerso in un ambiente a temperatura diversa, con e senza produzione interna di calore. Uniformità della temperatura e numero di Biot. Costante tempo•Principi di benessere termo-igrometrico. Il metodo di Fanger
( testi)
Fanchiotti, A., Appunti delle lezioni, Parte A, Trasmissione del caloreBarducci, I., Trasmissione del calore, Editoriale ESA, Milano, 1989oppureBadagliacca, A., Fondamenti di trasmissione del calore, Aracne, Roma, 1997Per approfondimenti:Kreith, F., Principi di trasmissione del calore, Liguori Editore, Napoli, 1975Cengel, Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 2005
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6
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ING-IND/11
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54
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ITA |
20801674 -
ECOLOGIA APPLICATA
(obiettivi)
GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO L'ACQUISIZIONE DELLE NOZIONI DI BASE DELL'ECOLOGIA, UTILI ALL'USO DI CONTESTI APPLICATIVI. SVILUPPO E CAPACITÀ DI LETTURA DI DISTRURBI ANCHE ANTROPOGENICI PER L'ELABORAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI MIRATE ALLA GESTIONE, PIANIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
AMBIENTE ED ECOLOGIA. FATTORI ECOLOGICI. SPAZIO ECOLOGICO. I SISTEMI ECOLOGICI E L'ENERGIA NEI SISTEMI ECOLOGICI. SUCCESSIONI ECOLOGICHE. CLIMA. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI. BIOCLIMI ITALIANI. SUOLO. PEDOGENESI E ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO. MODIFICAZIONE DEI CICLI NATURALI: INQUINAMENTO. INQUINAMENTO ATMOSFERICO. INQUINAMENTO DELLE ACQUE. INQUINAMENTO DEL SUOLO. EFFETTI DELL'INQUINAMENTO: SUGLI ANIMALI, SULL'UOMO, SUGLI ECOSISTEMI FORESTALI. BIOMONITORAGGIO. ECOSISTEMI ARTIFICIALI: ECOSISTEMA SELVICOLTURALE, AGROECOSISTEMA, ECOSISTEMA URBANO. IL PROBLEMA ENERGETICO DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICO. VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. CRITERI DI ACCETTABILITÀ DEGLI IMPATTI INDOTTI. GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA NATURA. GESTIONE DELLE RISORSE ANIMALI E VEGETALI. BIODIVERSITÀ E SUA CONSERVAZIONE. CONSERVAZIONE DELLA FLORA, DELLA FAUNA E GESTIONE DEL TERRITORIO. LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA IN ITALIA. ECOLOGIA UMANA. ECOLOGIA DEL PAESAGGIO. ECOLOGIA DEL RIPRISTINO E INGEGNERIA NATURALISTICA. PROBLEMATICHE DI ECOLOGIA DEL PAESAGGIO E DI INGEGNERIA NATURALISTICA
( testi)
BATTISTI C., ROMANO B., 2007. FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI EDIZIONI, TORINO. MORRISON W., 2002. WILDLIFE MANAGEMENT. ISLAND PRESS, NY SUTHERLAND W.J., 2006. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. BLACKWELL.
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6
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BIO/07
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54
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ITA |
20801675 -
RECUPERO E CONSERVAZIONE DEI MANUFATTI VIARI
(obiettivi)
LO STUDENTE ACQUISIRÀ LA COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI TRA LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E LA PIANIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE, IN DIREZIONE DI UN APPROCCIO INTEGRATO E FINALIZZATO A LEGGERE LE TRASFORMAZIONI DI UN TERRITORIO A PIÙ DIMENSIONI, STRETTAMENTE INTERRELATE TRA LORO. SOPRATTUTTO, SI INTERROGHERÀ SULLE RELAZIONI CHE INTERCORRONO TRA LA PIANIFICAZIONE SETTORIALE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, ED RIUSCIRÀ A PORSI COME OBIETTIVO L’INTEGRAZIONE TRA PIANI, POLITICHE E PROGETTI, A SCALE DIVERSE E IN AMBITI DIVERSI.
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BELLONE CINZIA BARBARA
( programma)
IL CORSO DI “RECUPERO E CONSERVAZIONE DEI MANUFATTI VIARI” SI PONE L’OBIETTIVO DI DEFINIRE LE CONOSCENZE NECESSARIE RELATIVE ALLE PRATICHE E ALLE TECNICHE DI RECUPERO DEI MANUFATTI E DELLE AREE DISMESSE DALLA FUNZIONE DI INFRASTRUTTURA VIARIA, PONENDO PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’INTEGRAZIONE DELL’APPROCCIO ALLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN GENERALE. IN QUESTI TERMINI, LA PROGETTAZIONE/PROGRAMMAZIONE DEL RECUPERO È UNA DELLE COMPONENTI CHE CONCORRONO AL GOVERNO DEL TERRITORIO, OCCUPANDOSI IN PARTICOLARE DELLO STUDIO DELL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE, AMBIENTALE, STORICO, FORMALE E, SOPRATTUTTO URBANISTICO, DEL RIUSO E DELLA RIFUNZIONALIZZAZIONE NEL TERRITORIO URBANIZZATO E NON. E’ OBIETTIVO CENTRALE DEL CORSO PERTANTO ILLUSTRARE LA COMPLESSITÀ DEL TEMA DELLA PIANIFICAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE, E LA SUA NECESSARIA TRATTAZIONE COME PROCESSO COMPLESSO DI TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO, DELLE SUE DIMENSIONI FISICHE E DELLE SUE DINAMICHE RELAZIONALI.
( testi)
DEMATTEIS G., GOVERNA F., CONTESTI LOCALI E GRANDI INFRASTRUTTURE. POLITICHE E PROGETTI IN ITALIA E IN EUROPA, MILANO, FRANCOANGELI 2001 WALLACH R. IL BISOGNO DI CITTÀ. STRUMENTI E METODI PER LA COSTRUZIONE DELLA QUALITÀ URBANA EDIZIONI KAPPA, 2007 DE CESARIS A. INFRASTRUTTURE E PAESAGGIO URBANO EDILSTAMPA 2004 FACCHINETTI M., PUCCI P., ORIENTARE E ACCOMPAGNARE IL PROGETTO DI STRADE. ARACNE, 2004 MORETTI A., LE STRADE. UN PROGETTO A MOLTE DIMENSIONI. MILANO, FRANCOANGELI, 1996
RACCOLTA DI MATERIALI E DISPENSE PER LA TRATTAZIONE DELLA DIMENSIONE TECNICA DEL PROGETTO, NONCHÉ RACCOLTA E REGESTO DEI CASI ITALIANI E STRANIERI DI RIFERIMENTO, ANCHE SU RIVISTE “SPECIALIZZATE”.
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6
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ICAR/17
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54
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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