Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20801985 -
ELEMENTI DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
COSTRUZIONE DI UN ATTEGGIAMENTO CONSAPEVOLMENTE CRITICO NELLA VERIFICA STRUMENTALE DI MODELLI MATEMATICI DELLA REALTÀ, CON ACCENTO SULLA INCERTEZZA DI MISURA.
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CACIOTTA MAURIZIO
( programma)
SEZIONE 1 : GRANDEZZE - STRUMENTAZIONE E TEORIA RAPPRESENTAZIONALE SEZIONE 2 : TRASDUTTORI - CLASSIFICAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ELETTROMECCANICA - MOTO DELL'EQUIPAGGIO MOBILE SEZIONE 3 : STRUMENTI MAGNETO ELETTRICI - STRUMENTI ELETTRODINAMICI SEZIONE 4 : STRUMENTI AD INDUZIONE - STRUMENTI TERMICI - PROBE - STADI DI INGRESSO SEZIONE 5 : HIGH QUALITY GROUND E DIGITAL GROUND - OSCILLOSCOPIO (CRT, DEFLESSIONE) SEZIONE 6 : OSCILLOSCOPIO (ALIMENTATORE, CANALE VERTICALE, TRIGGER) SEZIONE 7 : OSCILLOSCOPIO (CANALE ORIZZONTALE) - VOLTMETRI SEZIONE 8 : PHASE LOCKED LOOP - STRUMENTAZIONE P.L.L. SEZIONE 9 : GENERALITÀ SUL CAMPIONAMENTO - MAGGIORANTE DI HELMS E THOMAS - OSCILLOSCOPI CAMPIONATORI SEZIONE 10 : GENERALITÀ SULLA STRUMENTAZIONE DIGITALE - COMPARATORI ANALOGICI - MULTIPLEXER ANALOGICI - DEMULTIPLEXER DIGITALI SEZIONE 11 : CONVERSIONE A/D A COINCIDENZA SEZIONE 12 : CONVERSIONE D/A - CONVERSIONE A/D A CONFRONTO DIRETTO - ANALISI IN FREQUENZA DEI CONVERTITORI A/D - OSCILLOSCOPI DIGITALI
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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6
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ING-INF/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802015 -
TIROCINIO
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3
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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3
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
20801976 -
PROVA FINALE
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3
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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3
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico A SCELTA STUDENTE - (visualizza)
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21
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20801995 -
SISTEMI PER LA GESTIONE E L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
PERMETTERE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI, E DEI DATI D’INTERESSE NELLA GESTIONE DEI SISTEMI SANITARI, AI SISTEMI INFORMATIVI (PER AMMINISTRAZIONE, GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ETC.), E AGLI STANDARD ATTUALI SULLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI SANITARI. ALLA FINE DEL CORSO, SI ATTENDE CHE LO STUDENTE SAPPIA PADRONEGGIARE ANCHE I MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI.
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SCHMID MAURIZIO
( programma)
GLOSSARIO ED ABC DELL’INGEGNERIA CLINICA: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE; PANORAMA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DELL'INGEGNERIA CLINICA; LE COMPETENZE DELL'INGEGNERE CLINICO. LE CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: LETTURA, INTERPRETAZIONE E SCRITTURA DELLE SPECIFICHE PER APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DI UNA SELEZIONE DI APPARACCHIATURE BIOMEDICHE DI INTERESSE. LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: INVENTARIO E CLASSIFICAZIONE CIVAB. MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA AFFIDABILITÀ E DISPONIBILITÀ DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. INDICI, TEMPI, E COSTI. STRATEGIE DI INTERVENTO IN MANUTENZIONE. IL MODELLO LIFE CYCLE COST ANALYSIS (LCC) PER LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. IL CONTESTO NORMATIVO E I PIANI DI AGGIORNAMENTO. ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNOLOGICA IN SANITÀ (HTA). IL RISCHIO IN AMBIENTE OSPEDALIERO: CLASSIFICAZIONE E MATRICE DI RISCHIO, INDICI. LA STRUTTURA SANITARIA: DEFINIZIONE E TASSONOMIA; IL RUOLO DELLE ASL E LA LORO ORGANIZZAZIONE; ASPETTI TECNOLOGICI PER L'ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE. I SISTEMI INFORMATIVI NELLA SANITÀ: HIS, SIS, RIS E PACS, GLI STANDARD INFORMATIVI (HL7, DICOM 3.0); L'INFORMATIZZAZIONE DELLA CARTELLA CLINICA; LA CLASSIFICAZIONE ICD.
( testi)
DIAPOSITIVE, ESERCIZI E MATERIALE AGGIUNTIVO FORNITO DAL DOCENTE DISPONIBILE GRATUITAMENTE SU HTTP://BIOLAB.UNIROMA3.IT, O SULLA PIATTAFORMA MOODLE. LIBRI AGGIUNTIVI PER CONSULTAZIONE: - C. LAMBERTI, W. RAINER. LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE E LA LORO GESTIONE, PATRON EDITORE, 1998. - F. PINCIROLI, S. BONACINA. APPLICAZIONI DI SANITÀ DIGITALE, POLIPRESS, 2009.
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6
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ING-INF/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802032 -
ELETTRONICA DEI SISTEMI DIGITALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. IN PARTICOLARE SARÀ DATA AMPIA RILEVANZA ALLE PIÙ RECENTI APPLICAZIONI DELL'ELETTRONICA DIGITALE, QUALI MICROPROCESSORI E MICROCONTROLLORI A 16/32 BIT, OLTRE A UN'INTRODUZIONE AI PROCESSORI DI SEGNALE (DSP).
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FABBRI ANDREA
( programma)
1. Circuiti Combinatori; 2. Multiplexer/Demultiplexer, Decodificatori, Contatori sincroni e asincroni; 3. ALU; 4. Macchine a stati; 5. Memorie SRAM; 6. Memorie DRAM; 7. Storia delle FPGA : sea of gates, PLD; 8. FPGA moderne: celle logiche, CLB e slice; 9. Linguaggi di programmazione hardw are: VHDL; 10. Flusso di progettazione; 11. Layout; 12. Standard RS232 e LVDS; 13. Standard USB; 14. Standard Ethernet;
( testi)
Floyd, Digital Fundamentals Mauro Olivieri, Luca Giancane, Elementi di Progettazione dei Sistemi VLSI Vol. III - Esercizi di Progetto
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6
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ING-INF/01
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802033 -
MICROELETTRONICA
(obiettivi)
OBIETTIVO DELL’INSEGNAMENTO È QUELLO DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI, ACQUISENDO LE NOZIONI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEL LORO FUNZIONAMENTO ED ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALL’ANALISI DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI E DELLA LORO APPLICAZIONE PRATICA CON ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI SEMPLICI APPARATI ELETTRONICI DIGITALI.
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SALVATORI STEFANO
( programma)
Introduzione: sistemi elettronici digitali di base: logica cablata e logica programmabile; i linguaggi di descrizione dell’hardware per il progetto di sistemi digitali; genesi dei sistemi a microprocessore: l’architettura di Von Newmann e quella Harvard; generalità sui sistemi RISC e CISC; cenni storici sull’evoluzione dei microprocessori; architettura di microcontrollori; Architettura ARM: cenni storici del processore ARM; generalità sui microprocessori; set di istruzioni; l’architettura RISC; organizzazione dei registri interni; stato ARM e stato Thumb; Registri generali e di stato in modalità ARM e Thumb; confronto tra RISC e CISC; panoramica istruzioni ARM; il pipeline: realizzazione, vantaggi e rischi; eccezioni: origine e modalità di gestione; interruzioni: vettori e priorità; memorie: organizzazione e modalità di indirizzamento; modello di indirizzamento standard di memoria in ARM; Comportamento dello stack; architetture di bus; sistemi di debug e interfaccia JTAG; organizzazione ARM7TDMI e confronto caratteristiche ARM7TDMI e ARM9TDMI. I microcontrollori LPC2000 di NXP: memoria di sistema; VIC PL190; il controllo di sistema; mappa e impostazione dei pin; porte di input/output; ADC; Timer; memoria Flash; Embedded ICE. Periferiche di supporto: conversione A/D e D/A; standard di comunicazione; LCD standard HD44780. Software: il sistema di sviluppo; IDE proprietari e open-source; Eclipse; Make file, infrastruttura codice, creazione di un nuovo progetto; cenni di progettazione software; codice di base, macchina a stati, librerie di funzioni, macro; vettori di interrupt, priorità, deadlock, inversione di priorità; esempi di gestione di interrupt; debug: controllo di registri, variabili, stack; esecuzione passo-passo; breadboarding. Esercitazioni: compilazione, upload, debug; allestimento di un prototipo. Esercitazioni su: comando di un LED; gestione tasti; lettura potenziometro con ADC; gestione timer; controllo PWM; lettura sensore di temperatura con ADC; gestione LCD; RTC programmabile; orologio sveglia; cronotermostato con LED e LCD per lo stato di attuazione.
( testi)
Testi di riferimento: Furber, “ARM, system-on-chip architecture”, second edition, Addison Wesley, 2000 Salvatori, “Introduzione alla progettazione con gli LPC2000”, Aracne editrice, 2011 NXP Semiconductors, “UM10161 LPC2101/02/03 User Manual”, www.nxp.com NXP Semiconductors, “LPC2101/02/03 datasheet”, www.nxp.com Martin, “The insider’s guide to the NXP ARM7-based microcontrollers”, www.hitex.co.uk ARM Limited, “ARM7TDMI-S Technical Reference Manual”, r4p3, infocenter.arm.com
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9
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ING-INF/01
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802047 -
ANTENNE PER COMUNICAZIONI MOBILI
(obiettivi)
IL CORSO HA IL COMPITO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LA CONOSCENZA SUI METODI DI ANALISI E DI PROGETTO DELLE ANTENNE PER LE STAZIONI RADIO BASE E PER I TERMINALI MOBILI IMPIEGATE NEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE CELLULARI.
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6
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ING-INF/02
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802048 -
LABORATORIO DI MICROONDE E ANTENNE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI FORNIRE ELEMENTI TEORICI E PRATICI PER LA CARATTERIZZAZIONE SPERIMENTALE DI CIRCUITI A MICROONDE E DI ANTENNE, NONCHÉ PER LA MISURA DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO AMBIENTALE IN BANDA LARGA E STRETTA. L’INSEGNAMENTO FORNISCE INOLTRE UN’INTRODUZIONE AL GROUND PENETRATING RADAR E ALL’UTILIZZO DI UN SOFTWARE PER LA SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PIANIFICARE UNA MISURA, IN AMBITO ELETTROMAGNETICO, SCEGLIENDO LA STRUMENTAZIONE, LA COMPONENTISTICA E LA TECNICA PIÙ ADATTE. SAPRÀ EFFETTUARE MISURE IN MANIERA AUTONOMA E INTERPRETARE I RISULTATI
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PAJEWSKI LARA
( programma)
MICROONDE E PROPAGAZIONE GUIDATA DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE.
LE MICROONDE E LE STRUTTURE GUIDANTI. PROPAGAZIONE, ATTENUAZIONE E FREQUENZA DI TAGLIO DI MODI IN GUIDA D’ONDA A SEZIONE RETTANGOLARE; MODO DOMINANTE E INTERVALLO DI FREQUENZE UNIMODALE. SPESSORE DELLE PARETI DI UNA GUIDA PER UN COMPLETO SCHERMAGGIO. LINEE DI TRASMISSIONE EQUIVALENTI AI MODI GUIDATI. RICHIAMI SUL RAPPORTO D’ONDA STAZIONARIA (ROS). CARTA DI SMITH. PARAMETRI DI SCATTERING.
RADIAZIONE DA ANTENNE.
RADIAZIONE E RICEZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE. RICHIAMI SUI PARAMETRI FONDAMENTALI DI UN’ANTENNA, SUL COLLEGAMENTO RADIO E LA FORMULA DI FRIIS. LA CAMERA ANECOICA.
STRUMENTI E COMPONENTI PER MISURE DI PROPAGAZIONE GUIDATA E DI ANTENNE.
GENERATORE DI POTENZA E DI FORME D’ONDA. OSCILLATORE GUNN. ISOLATORE. MODULATORE. SINTONIZZATORE. ATTENUATORE. FREQUENZIMETRO. CORTO CIRCUITO VARIABILE. CARICO ADATTATO. RIVELATORE D’ONDA STAZIONARIA A LINEA FESSURATA. RIVELATORE A DIODO. ANTENNE A TROMBA, A RIFLETTORE E A ELICA. ALLINEAMENTI DI ANTENNE, A FENDITURA E A MICROSTRISCIA. CONNETTORI, CAVI E GIUNZIONI. MISURATORE DI ROS E DI GUADAGNO. OSCILLOSCOPIO. ANALIZZATORE DI RETI VETTORIALE.
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SULLA SALUTE UMANA. MISURA E VALUTAZIONE DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI NEGLI INTERVALLI DI FREQUENZA 0 – 10 KHZ E 10 KHZ – 300 GHZ: CARATTERISTICHE DELLE SORGENTI PRESENTI NEL TERRITORIO, NEGLI AMBIENTI DOMESTICI E DI LAVORO, STRUMENTAZIONE IN BANDA LARGA E STRETTA, NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO E PROCEDURE DI MISURA.
INDAGINI ELETTROMAGNETICHE DEL SOTTOSUOLO E DIAGNOSTICA DI STRUTTURE CON TECNICHE GEORADAR.
PRINCIPI E LIMITI DI FUNZIONAMENTO DEL GEORADAR. MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MISURE. ELABORAZIONE DEI DATI E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI. APPLICAZIONI: ARCHEOLOGIA, INGEGNERIA CIVILE, GEOFISICA, INDAGINI FORENSI, SMINAMENTO.
MISURE – PROPAGAZIONE GUIDATA.
1. MISURE DI FREQUENZA E DI LUNGHEZZA D’ONDA IN GUIDA. 2. MISURE DI ATTENUAZIONE IN GUIDA. 3. MISURE DI ROS. MISURE DI ROS BASSI E MEDI. MISURE DI ROS ELEVATI CON IL METODO DEI 3DB E CON IL METODO DELL’ATTENUATORE CALIBRATO. 4. MISURE DI IMPEDENZA.
MISURE – ANTENNE.
1. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE DI ANTENNE LINEARI. 2. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL GUADAGNO DI ANTENNE LINEARI: CON TRASMETTITORE CAMPIONE, CON ANTENNE INCOGNITE GEMELLE, PER CONFRONTO, CON IL METODO DELLE TRE ANTENNE. 3. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E DEL GUADAGNO DI ANTENNE NON LINEARI E DI ARRAY DI ANTENNE. 4. MISURE DI POLARIZZAZIONE. MISURE – INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
CAMPAGNE DI MISURA IN BASSA E ALTA FREQUENZA, A BANDA LARGA E STRETTA.
MISURE – GEORADAR
PROVE PRATICHE DI UTILIZZO DI STRUMENTAZIONE RADAR AVANZATA.
( testi)
DISPENSE CURATE DAL DOCENTE
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9
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ING-INF/02
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802049 -
RETI PER COMUNICAZIONI MULTIMEDIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, A PARTIRE DALLA RETE TELEFONICA ALLE RETI PER DATI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO ALLE RETI WIRELESS. VERRANNO AFFRONTATI ASPETTI DI PRESTAZIONI IN FUNZIONE DELLA QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA DEI SERVIZI OFFERTI. NEL CORSO SARÀ DATO AMPIO SPAZIO AI SISTEMI PER LA TRASMISSIONE DI SEGNALI MULTIMEDIALI.
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CARLI MARCO
( programma)
Architettura protocollare e modelli di servizio. Modelli OSI e Internet. Definizione di Internet. Ritardo, sicurezza e Qualità del Servizio (QoS). Protocolli di livello Applicativo e modello client-server. Trasmissione affidabile. Livello di trasporto. Principi di routing. Protocollo IP Strato di collegamento IEEE 802.3 Ethernet. Livello fisico IEEE 802.11 Introduzione alla sicurezza
Hot topics. Sensor networks e Software Defined Networks. Internet of Things
Realizzazione pratica di architettura IoT utilizzando Arduino-Fishino
( testi)
Computer Networking: A Top-Down Approach, 6th edition, by James Kurose and Keith Ross (ISBN-13: 978-0132856201).
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9
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ING-INF/03
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802060 -
LABORATORIO DI BASE DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE ALLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI MISURE ELETTRONICHE IN LABORATORIO. VENGONO RICHIAMATI I METODI CLASSICI DI MISURA DI GRANDEZZE ELETTRICHE E LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA DI BASE. SONO DESCRITTE ALCUNE ESPERIENZE DI MISURA, CHE VENGONO SUCCESSIVAMENTE ESEGUITE DALLO STUDENTE IN LABORATORIO.
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LECCESE FABIO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO NELLE SEGUENTI PARTI: 1. TEORIA DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE IN CONTINUA AD ALTA ACCURATEZZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEL “POTENZIOMETRO” E DESCRIZIONE DEGLI STANDARD E DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI ZERO PER L’INDIVIDUAZIONE DI IMPEDENZE E PULSAZIONI INCOGNITE A BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEI “PONTI DI MISURA” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI POTENZA ELETTRICA IN REGIME ALTERNATO” REALIZZATA SUL BANCO DELLE “MISURE CLASSICHE” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE) DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE DIGITALE PRESENTE IN LABORATORIO: OSCILLOSCOPIO, MULTIMETRO, GENERATORI DI FUNZIONE, ALIMENTATORI STABILIZZATI (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEI FILTRI ANALOGICI IN BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DEI “FILTRI” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI” REALIZZATA SUL BANCO OMONIMO E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ED EI COMPONENTISTICA ELETTRONICA IVI PRESENTI (3 ORE). 2. LABORATORIO ESERCITAZIONI PRATICHE SUI CINQUE BANCHI PER UN TOTALE DI 48 ORE. OGNI SLOT ORARIO È DI 1,5 ORE ED IN CIASCUN SLOT TUTTI E CINQUE I BANCHI VENGONO OCCUPATI A TURNO DA SINGOLI STUDENTI O DA GRUPPI IN FUNZIONE DEL NUMERO COMPLESSIVO DEGLI STUDENTI PRESENTI NEL CORSO
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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6
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ING-INF/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802061 -
LABORATORIO DI MULTIMEDIALITA'
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE E IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI MULTIMEDIALI. IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: LA PRIMA PER FORNIRE LE CONOSCENZE TEORICHE DI BASE SUGLI STRUMENTI PER L’ELABORAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI E SULLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB, LA SECONDA CONSISTE IN ESPERIENZE PRATICHE, DI GRUPPO E INDIVIDUALI, SIA SU CALCOLATORI CHE TRAMITE DISPOSITIVI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI
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BATTISTI FEDERICA
( programma)
- Introduzione alla programmazione in MATLAB - Caratteristiche del sistema visivo umano - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio spaziale - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio trasformato - Standard di compressione delle immagini (JPEG, JPEG2000) - Sistemi stereoscopici - Introduzione al video analogico e digitale - Standard di codifica video (MPEG, H.264, HEVC) - Interfacce naturali (Kinect, LEAP, Oculus Rift) - Esercitazioni di gruppo in laboratorio
( testi)
- R.C. Gonzalez, R.E. Woods, and S. L. Eddins, "Digital Image Processing using Matlab", Publisher: Prentice-Hall - O. Marques, "Practical Image and Video Processing Using MATLAB", Publisher: Wiley-IEEE Press - B. Block and P. McNally, “3D storytelling: how stereoscopic 3D works and how to use it”, Publisher: Focal Press - C. W. Chen, Z. Li and S. Lian, “Intelligent Multimedia Communication: Techniques and Applications (Studies in Computational Intelligence)”, Publisher: Springer - Dispense monografiche su alcune parti del corso
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6
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ING-INF/03
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802062 -
LABORATORIO DI RETI PER TELECOMUNICAZIONI
(obiettivi)
IL CORSO HA IL DUPLICE OBIETTIVO DI PRESENTARE CONCETTI BASE DI TEORIA DELLE RETI (TRA CUI RETI CELLULARI, RETI AD HOC, RETI SOCIALI, ETC.) E QUELLO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER L’ANALISI DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, SIA ATTRAVERSO PROGRAMMI DI SIMULAZIONE (NETWORK SIMULATOR 2) SIA ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI RETI WIRELESS E WIRED. LA SIMULAZIONE PERMETTE DI VALUTARE LE PRESTAZIONI DELLE RETI DI TELECOMUNICAZIONI PROGETTATE, MENTRE L’UTILIZZO DI SISTEMI DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO FORNISCE UN RISCONTRO REALE DELL'EFFICACIA DELLE RETI PROGETTATE
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VEGNI ANNA MARIA
( programma)
TEORIA: - Introduzione al corso: Cosa sono le reti? Small worlds e le reti sociali - Le prestazioni di reti: Delay, Packet loss, Throughput, Jitter - Lo strato trasporto: Richiami a TCP, Timer, Controllo di flusso, Congestione di rete - Le sorgenti di informazione: Rate di emissione medio e rate di picco, Fattore di burstiness, Sorgenti in NS2 (CBR e VBR) - Le applicazioni di rete: Architetture delle applicazioni (modello Client-Server e P2P), applicazioni P2P (BitTorrent e Skype), HTTP e FTP, DNS - VANETs: Le reti veicolari, caratteristiche e differenze con le MANETs, applicazioni e protocolli di comunicazione - Motori di ricerca: Metriche dei motori di ricerca (Link structure, TF-IDF), tecniche di Page Ranking (HITS, PageRank)
ATTIVITA' DI LABORATORIO: - Introduzione ai modelli simulativi, eventi, code e risorse - Network Simulator (NS2) e Network AniMator (NAM) - Gli eventi in NS2 - Programmare in Tcl - Gli oggetti in NS2 - Post processing in NS2 - Uso di NSCRIPT - Uso di XGRAPH - Introduzione alla simulazione di reti wireless - Mobilità in NS2 tramite NSG2.1 - Simulazione di una rete IEEE 802.11 in modalità Mobile IP
• PROGETTO E REALIZZAZIONE DI RETI
IL CORSO PREVEDE APPROSSIMATIVAMENTE IL 40 % DI DIDATTICA FRONTALE ED IL 60% DI ESERCITAZIONI IN LABORATORIO O IN AULA.
( testi)
- DISPENSE A CURA DEL DOCENTE - J.F. KUROSE, AND K.W. ROSS, “COMPUTER NETWORKING: A TOP-DOWN APPROACH”, 5TH EDITION, ADDISON WESLEY - A.S. TANENBAUM, “COMPUTER NETWORKS”, 4TH EDITION, PRENTICE HALL 2002. - D. EASLEY, AND J. KELINBERG, “NETWORKS, CROWDS, AND MARKETS: REASONING ABOUT A HIGHLY CONNECTED WORLD”, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2010. - MANUALI ONLINE DI NS2
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6
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ING-INF/03
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802065 -
TELERILEVAMENTO
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PONTI CRISTINA
( programma)
Introduzione al Telerilevamento ambientale. Il ruolo del Telerilevamento da satellite e da terra per il monitoraggio dell’ambiente terrestre e dell’atmosfera. Lo spettro elettromagnetico e le principali tecniche di Telerilevamento.
Grandezze radiative misurate dai sensori e radiazione termica. Parametri di interazione della radiazione con mezzi naturali: intensità di radiazione, irradianza, eccitanza, brillanza, brillanza spettrale. Emissione di corpo nero: legge di Planck, legge di Stefan-Boltzmann, legge di Wien. Emissione di corpo reale: emissività. Assorbività, legge di Kirchoff. Parametri d’interazione della radiazione elettromagnetica con oggetto singolo. Parametri di interazione volumetrici e parametri di interazione superficiali. Superficie lambertiana e speculare. Riflessione e trasmissione da interfaccia piana e da strato dielettrico. Equazione del trasferimento radiativo. Soluzione in mezzi non diffondenti o poco diffondenti ed applicazione alla radiometria alle microonde.
Telerilevamento passivo a microonde dell’atmosfera. Composizione dell’atmosfera. Modelli per temperatura, densità di vapore, pressione. Meccanismi di interazione delle onde elettromagnetiche con l’atmosfera: assorbimento ed emissione da gas atmosferici, diffusione da particelle atmosferiche. Determinazione di parametri atmosferici dall’alto e dal basso: profili verticali di temperatura e di vapore. Stima del tasso di precipitazione. Telerilevamento dell’atmosfera da lembo.
Telerilevamento passivo a microonde della superficie terrestre. Proprietà emissive e riflettive del terreno nudo e vegetato. Effetti di rugosità ed umidità. Misure di umidità del suolo. Proprietà emissive e riflettive della superficie marina. Misure di Sea Surface Temperature, salinità, velocità del vento.
Radiometri per Telerilevamento passivo a microonde. Caratterizzazione del rumore di un sistema. Principio di funzionamento di un radiometro: temperatura di antenna. Il radiometro a potenza totale. Scansione e puntamento nei radiometri: scansione along track, scansione across track, scansione conica. Risoluzione geometrica e radiometrica. Principio di indeterminazione per i radiometri. Attuali missioni satellitari.
Sensori attivi per il Telerilevamento a microonde. I radar per il Telerilevamento a microonde: generalità. L’equazione del radar: portata radar; radar-cross section. Radar ad impulsi: misura della distanza; portata strumentale; ambiguità in distanza. Lo scatterometro: funzionamento ed applicazioni. Scansione e risoluzione.
( testi)
P. Ferrazzoli, “Introduzione al Telerilevamento ambientale”, Aracne, 1993. G. Galati e A. Gilardini, “Tecniche e strumenti per il Telerilevamento ambientale”, Roma, 2000. Dispense fornite dal docente su Moodle
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6
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ING-INF/02
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802129 -
ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A INTRODURRE GLI STUDENTI DI INGEGNERIA ALL’INTERNO DELL’UNIVERSO DELLE AZIENDE, CHIARENDONE I CONTORNI LOGICI E LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE. AL TERMINE DEL CORSO GLI STUDENTI SARANNO IN GRADO DI CONOSCERE I CARATTERI ISTITUZIONALI DELLE AZIENDE (NELLE LORO DIVERSE TIPOLOGIE), I LORO OBIETTIVI E LE MODALITÀ CON CUI ESSE PERSEGUONO DETTI OBIETTIVI.
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Erogato presso
20802129 ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER INGEGNERIA in INGEGNERIA CIVILE (DM 270) L-7 N0 REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
LA RILEVAZIONE CONTABILE. TEORIA DEL METODO DELLA PARTITA DOPPIA. IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA APPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE.
( testi)
A CURA DEL DOCENTE
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ING-IND/35
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico LISTA AD CONSIGLIATE - (visualizza)
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20801995 -
SISTEMI PER LA GESTIONE E L'ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
PERMETTERE AGLI STUDENTI DI ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI, E DEI DATI D’INTERESSE NELLA GESTIONE DEI SISTEMI SANITARI, AI SISTEMI INFORMATIVI (PER AMMINISTRAZIONE, GESTIONE DELLA MANUTENZIONE ETC.), E AGLI STANDARD ATTUALI SULLA MEMORIZZAZIONE E TRASMISSIONE DEI DATI SANITARI. ALLA FINE DEL CORSO, SI ATTENDE CHE LO STUDENTE SAPPIA PADRONEGGIARE ANCHE I MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI.
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SCHMID MAURIZIO
( programma)
GLOSSARIO ED ABC DELL’INGEGNERIA CLINICA: DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE; PANORAMA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DELL'INGEGNERIA CLINICA; LE COMPETENZE DELL'INGEGNERE CLINICO. LE CARATTERISTICHE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: LETTURA, INTERPRETAZIONE E SCRITTURA DELLE SPECIFICHE PER APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DI UNA SELEZIONE DI APPARACCHIATURE BIOMEDICHE DI INTERESSE. LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE: INVENTARIO E CLASSIFICAZIONE CIVAB. MODELLI PROBABILISTICI ASSOCIATI ALLA AFFIDABILITÀ E DISPONIBILITÀ DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. INDICI, TEMPI, E COSTI. STRATEGIE DI INTERVENTO IN MANUTENZIONE. IL MODELLO LIFE CYCLE COST ANALYSIS (LCC) PER LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE. IL CONTESTO NORMATIVO E I PIANI DI AGGIORNAMENTO. ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNOLOGICA IN SANITÀ (HTA). IL RISCHIO IN AMBIENTE OSPEDALIERO: CLASSIFICAZIONE E MATRICE DI RISCHIO, INDICI. LA STRUTTURA SANITARIA: DEFINIZIONE E TASSONOMIA; IL RUOLO DELLE ASL E LA LORO ORGANIZZAZIONE; ASPETTI TECNOLOGICI PER L'ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE. I SISTEMI INFORMATIVI NELLA SANITÀ: HIS, SIS, RIS E PACS, GLI STANDARD INFORMATIVI (HL7, DICOM 3.0); L'INFORMATIZZAZIONE DELLA CARTELLA CLINICA; LA CLASSIFICAZIONE ICD.
( testi)
DIAPOSITIVE, ESERCIZI E MATERIALE AGGIUNTIVO FORNITO DAL DOCENTE DISPONIBILE GRATUITAMENTE SU HTTP://BIOLAB.UNIROMA3.IT, O SULLA PIATTAFORMA MOODLE. LIBRI AGGIUNTIVI PER CONSULTAZIONE: - C. LAMBERTI, W. RAINER. LE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE E LA LORO GESTIONE, PATRON EDITORE, 1998. - F. PINCIROLI, S. BONACINA. APPLICAZIONI DI SANITÀ DIGITALE, POLIPRESS, 2009.
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6
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ING-INF/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802032 -
ELETTRONICA DEI SISTEMI DIGITALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO È MIRATO A RAFFORZARE ED APPROFONDIRE LE CONOSCENZE DEGLI ALLIEVI NEL SETTORE DELL'ELETTRONICA DIGITALE. IN PARTICOLARE SARÀ DATA AMPIA RILEVANZA ALLE PIÙ RECENTI APPLICAZIONI DELL'ELETTRONICA DIGITALE, QUALI MICROPROCESSORI E MICROCONTROLLORI A 16/32 BIT, OLTRE A UN'INTRODUZIONE AI PROCESSORI DI SEGNALE (DSP).
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FABBRI ANDREA
( programma)
1. Circuiti Combinatori; 2. Multiplexer/Demultiplexer, Decodificatori, Contatori sincroni e asincroni; 3. ALU; 4. Macchine a stati; 5. Memorie SRAM; 6. Memorie DRAM; 7. Storia delle FPGA : sea of gates, PLD; 8. FPGA moderne: celle logiche, CLB e slice; 9. Linguaggi di programmazione hardw are: VHDL; 10. Flusso di progettazione; 11. Layout; 12. Standard RS232 e LVDS; 13. Standard USB; 14. Standard Ethernet;
( testi)
Floyd, Digital Fundamentals Mauro Olivieri, Luca Giancane, Elementi di Progettazione dei Sistemi VLSI Vol. III - Esercizi di Progetto
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ING-INF/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802033 -
MICROELETTRONICA
(obiettivi)
OBIETTIVO DELL’INSEGNAMENTO È QUELLO DI FORNIRE LE CONOSCENZE DI BASE SUI SISTEMI ELETTRONICI DIGITALI, ACQUISENDO LE NOZIONI NECESSARIE ALLA COMPRENSIONE DEL LORO FUNZIONAMENTO ED ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI. PARTICOLARE ATTENZIONE VIENE RIVOLTA ALL’ANALISI DEL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI SISTEMI ELETTRONICI PROGRAMMABILI E DELLA LORO APPLICAZIONE PRATICA CON ILLUSTRAZIONE DELLE TECNICHE FONDAMENTALI PER IL PROGETTO DI SEMPLICI APPARATI ELETTRONICI DIGITALI.
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SALVATORI STEFANO
( programma)
Introduzione: sistemi elettronici digitali di base: logica cablata e logica programmabile; i linguaggi di descrizione dell’hardware per il progetto di sistemi digitali; genesi dei sistemi a microprocessore: l’architettura di Von Newmann e quella Harvard; generalità sui sistemi RISC e CISC; cenni storici sull’evoluzione dei microprocessori; architettura di microcontrollori; Architettura ARM: cenni storici del processore ARM; generalità sui microprocessori; set di istruzioni; l’architettura RISC; organizzazione dei registri interni; stato ARM e stato Thumb; Registri generali e di stato in modalità ARM e Thumb; confronto tra RISC e CISC; panoramica istruzioni ARM; il pipeline: realizzazione, vantaggi e rischi; eccezioni: origine e modalità di gestione; interruzioni: vettori e priorità; memorie: organizzazione e modalità di indirizzamento; modello di indirizzamento standard di memoria in ARM; Comportamento dello stack; architetture di bus; sistemi di debug e interfaccia JTAG; organizzazione ARM7TDMI e confronto caratteristiche ARM7TDMI e ARM9TDMI. I microcontrollori LPC2000 di NXP: memoria di sistema; VIC PL190; il controllo di sistema; mappa e impostazione dei pin; porte di input/output; ADC; Timer; memoria Flash; Embedded ICE. Periferiche di supporto: conversione A/D e D/A; standard di comunicazione; LCD standard HD44780. Software: il sistema di sviluppo; IDE proprietari e open-source; Eclipse; Make file, infrastruttura codice, creazione di un nuovo progetto; cenni di progettazione software; codice di base, macchina a stati, librerie di funzioni, macro; vettori di interrupt, priorità, deadlock, inversione di priorità; esempi di gestione di interrupt; debug: controllo di registri, variabili, stack; esecuzione passo-passo; breadboarding. Esercitazioni: compilazione, upload, debug; allestimento di un prototipo. Esercitazioni su: comando di un LED; gestione tasti; lettura potenziometro con ADC; gestione timer; controllo PWM; lettura sensore di temperatura con ADC; gestione LCD; RTC programmabile; orologio sveglia; cronotermostato con LED e LCD per lo stato di attuazione.
( testi)
Testi di riferimento: Furber, “ARM, system-on-chip architecture”, second edition, Addison Wesley, 2000 Salvatori, “Introduzione alla progettazione con gli LPC2000”, Aracne editrice, 2011 NXP Semiconductors, “UM10161 LPC2101/02/03 User Manual”, www.nxp.com NXP Semiconductors, “LPC2101/02/03 datasheet”, www.nxp.com Martin, “The insider’s guide to the NXP ARM7-based microcontrollers”, www.hitex.co.uk ARM Limited, “ARM7TDMI-S Technical Reference Manual”, r4p3, infocenter.arm.com
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9
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ING-INF/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802047 -
ANTENNE PER COMUNICAZIONI MOBILI
(obiettivi)
IL CORSO HA IL COMPITO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LA CONOSCENZA SUI METODI DI ANALISI E DI PROGETTO DELLE ANTENNE PER LE STAZIONI RADIO BASE E PER I TERMINALI MOBILI IMPIEGATE NEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE CELLULARI.
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6
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ING-INF/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802048 -
LABORATORIO DI MICROONDE E ANTENNE
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO SI PROPONE DI FORNIRE ELEMENTI TEORICI E PRATICI PER LA CARATTERIZZAZIONE SPERIMENTALE DI CIRCUITI A MICROONDE E DI ANTENNE, NONCHÉ PER LA MISURA DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO AMBIENTALE IN BANDA LARGA E STRETTA. L’INSEGNAMENTO FORNISCE INOLTRE UN’INTRODUZIONE AL GROUND PENETRATING RADAR E ALL’UTILIZZO DI UN SOFTWARE PER LA SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA. AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE SARÀ IN GRADO DI PIANIFICARE UNA MISURA, IN AMBITO ELETTROMAGNETICO, SCEGLIENDO LA STRUMENTAZIONE, LA COMPONENTISTICA E LA TECNICA PIÙ ADATTE. SAPRÀ EFFETTUARE MISURE IN MANIERA AUTONOMA E INTERPRETARE I RISULTATI
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PAJEWSKI LARA
( programma)
MICROONDE E PROPAGAZIONE GUIDATA DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE.
LE MICROONDE E LE STRUTTURE GUIDANTI. PROPAGAZIONE, ATTENUAZIONE E FREQUENZA DI TAGLIO DI MODI IN GUIDA D’ONDA A SEZIONE RETTANGOLARE; MODO DOMINANTE E INTERVALLO DI FREQUENZE UNIMODALE. SPESSORE DELLE PARETI DI UNA GUIDA PER UN COMPLETO SCHERMAGGIO. LINEE DI TRASMISSIONE EQUIVALENTI AI MODI GUIDATI. RICHIAMI SUL RAPPORTO D’ONDA STAZIONARIA (ROS). CARTA DI SMITH. PARAMETRI DI SCATTERING.
RADIAZIONE DA ANTENNE.
RADIAZIONE E RICEZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE. RICHIAMI SUI PARAMETRI FONDAMENTALI DI UN’ANTENNA, SUL COLLEGAMENTO RADIO E LA FORMULA DI FRIIS. LA CAMERA ANECOICA.
STRUMENTI E COMPONENTI PER MISURE DI PROPAGAZIONE GUIDATA E DI ANTENNE.
GENERATORE DI POTENZA E DI FORME D’ONDA. OSCILLATORE GUNN. ISOLATORE. MODULATORE. SINTONIZZATORE. ATTENUATORE. FREQUENZIMETRO. CORTO CIRCUITO VARIABILE. CARICO ADATTATO. RIVELATORE D’ONDA STAZIONARIA A LINEA FESSURATA. RIVELATORE A DIODO. ANTENNE A TROMBA, A RIFLETTORE E A ELICA. ALLINEAMENTI DI ANTENNE, A FENDITURA E A MICROSTRISCIA. CONNETTORI, CAVI E GIUNZIONI. MISURATORE DI ROS E DI GUADAGNO. OSCILLOSCOPIO. ANALIZZATORE DI RETI VETTORIALE.
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SULLA SALUTE UMANA. MISURA E VALUTAZIONE DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI NEGLI INTERVALLI DI FREQUENZA 0 – 10 KHZ E 10 KHZ – 300 GHZ: CARATTERISTICHE DELLE SORGENTI PRESENTI NEL TERRITORIO, NEGLI AMBIENTI DOMESTICI E DI LAVORO, STRUMENTAZIONE IN BANDA LARGA E STRETTA, NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO E PROCEDURE DI MISURA.
INDAGINI ELETTROMAGNETICHE DEL SOTTOSUOLO E DIAGNOSTICA DI STRUTTURE CON TECNICHE GEORADAR.
PRINCIPI E LIMITI DI FUNZIONAMENTO DEL GEORADAR. MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MISURE. ELABORAZIONE DEI DATI E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI. APPLICAZIONI: ARCHEOLOGIA, INGEGNERIA CIVILE, GEOFISICA, INDAGINI FORENSI, SMINAMENTO.
MISURE – PROPAGAZIONE GUIDATA.
1. MISURE DI FREQUENZA E DI LUNGHEZZA D’ONDA IN GUIDA. 2. MISURE DI ATTENUAZIONE IN GUIDA. 3. MISURE DI ROS. MISURE DI ROS BASSI E MEDI. MISURE DI ROS ELEVATI CON IL METODO DEI 3DB E CON IL METODO DELL’ATTENUATORE CALIBRATO. 4. MISURE DI IMPEDENZA.
MISURE – ANTENNE.
1. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE DI ANTENNE LINEARI. 2. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL GUADAGNO DI ANTENNE LINEARI: CON TRASMETTITORE CAMPIONE, CON ANTENNE INCOGNITE GEMELLE, PER CONFRONTO, CON IL METODO DELLE TRE ANTENNE. 3. MISURE IN SPAZIO APERTO DEL DIAGRAMMA DI RADIAZIONE E DEL GUADAGNO DI ANTENNE NON LINEARI E DI ARRAY DI ANTENNE. 4. MISURE DI POLARIZZAZIONE. MISURE – INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
CAMPAGNE DI MISURA IN BASSA E ALTA FREQUENZA, A BANDA LARGA E STRETTA.
MISURE – GEORADAR
PROVE PRATICHE DI UTILIZZO DI STRUMENTAZIONE RADAR AVANZATA.
( testi)
DISPENSE CURATE DAL DOCENTE
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9
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ING-INF/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802049 -
RETI PER COMUNICAZIONI MULTIMEDIALI
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, A PARTIRE DALLA RETE TELEFONICA ALLE RETI PER DATI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO ALLE RETI WIRELESS. VERRANNO AFFRONTATI ASPETTI DI PRESTAZIONI IN FUNZIONE DELLA QUALITÀ, DEL COSTO E DELLA SICUREZZA DEI SERVIZI OFFERTI. NEL CORSO SARÀ DATO AMPIO SPAZIO AI SISTEMI PER LA TRASMISSIONE DI SEGNALI MULTIMEDIALI.
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CARLI MARCO
( programma)
Architettura protocollare e modelli di servizio. Modelli OSI e Internet. Definizione di Internet. Ritardo, sicurezza e Qualità del Servizio (QoS). Protocolli di livello Applicativo e modello client-server. Trasmissione affidabile. Livello di trasporto. Principi di routing. Protocollo IP Strato di collegamento IEEE 802.3 Ethernet. Livello fisico IEEE 802.11 Introduzione alla sicurezza
Hot topics. Sensor networks e Software Defined Networks. Internet of Things
Realizzazione pratica di architettura IoT utilizzando Arduino-Fishino
( testi)
Computer Networking: A Top-Down Approach, 6th edition, by James Kurose and Keith Ross (ISBN-13: 978-0132856201).
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9
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ING-INF/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802060 -
LABORATORIO DI BASE DI MISURE ELETTRONICHE
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO È QUELLO DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE ALLA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DI MISURE ELETTRONICHE IN LABORATORIO. VENGONO RICHIAMATI I METODI CLASSICI DI MISURA DI GRANDEZZE ELETTRICHE E LA STRUMENTAZIONE ELETTRONICA DI BASE. SONO DESCRITTE ALCUNE ESPERIENZE DI MISURA, CHE VENGONO SUCCESSIVAMENTE ESEGUITE DALLO STUDENTE IN LABORATORIO.
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LECCESE FABIO
( programma)
IL CORSO È SUDDIVISO NELLE SEGUENTI PARTI: 1. TEORIA DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE IN CONTINUA AD ALTA ACCURATEZZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEL “POTENZIOMETRO” E DESCRIZIONE DEGLI STANDARD E DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI ZERO PER L’INDIVIDUAZIONE DI IMPEDENZE E PULSAZIONI INCOGNITE A BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DI MISURA DEI “PONTI DI MISURA” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DI POTENZA ELETTRICA IN REGIME ALTERNATO” REALIZZATA SUL BANCO DELLE “MISURE CLASSICHE” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE) DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE DIGITALE PRESENTE IN LABORATORIO: OSCILLOSCOPIO, MULTIMETRO, GENERATORI DI FUNZIONE, ALIMENTATORI STABILIZZATI (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEI FILTRI ANALOGICI IN BASSA FREQUENZA” REALIZZATA SUL BANCO DEI “FILTRI” E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE IVI PRESENTE (3 ORE); DESCRIZIONE DELL’ESERCITAZIONE “MISURE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI” REALIZZATA SUL BANCO OMONIMO E DESCRIZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ED EI COMPONENTISTICA ELETTRONICA IVI PRESENTI (3 ORE). 2. LABORATORIO ESERCITAZIONI PRATICHE SUI CINQUE BANCHI PER UN TOTALE DI 48 ORE. OGNI SLOT ORARIO È DI 1,5 ORE ED IN CIASCUN SLOT TUTTI E CINQUE I BANCHI VENGONO OCCUPATI A TURNO DA SINGOLI STUDENTI O DA GRUPPI IN FUNZIONE DEL NUMERO COMPLESSIVO DEGLI STUDENTI PRESENTI NEL CORSO
( testi)
DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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6
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ING-INF/07
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802061 -
LABORATORIO DI MULTIMEDIALITA'
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE E IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI MULTIMEDIALI. IL CORSO È SUDDIVISO IN DUE PARTI: LA PRIMA PER FORNIRE LE CONOSCENZE TEORICHE DI BASE SUGLI STRUMENTI PER L’ELABORAZIONE DEI SEGNALI MULTIMEDIALI E SULLA PROGRAMMAZIONE IN MATLAB, LA SECONDA CONSISTE IN ESPERIENZE PRATICHE, DI GRUPPO E INDIVIDUALI, SIA SU CALCOLATORI CHE TRAMITE DISPOSITIVI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI
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BATTISTI FEDERICA
( programma)
- Introduzione alla programmazione in MATLAB - Caratteristiche del sistema visivo umano - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio spaziale - Elaborazione e filtraggio delle immagini nel dominio trasformato - Standard di compressione delle immagini (JPEG, JPEG2000) - Sistemi stereoscopici - Introduzione al video analogico e digitale - Standard di codifica video (MPEG, H.264, HEVC) - Interfacce naturali (Kinect, LEAP, Oculus Rift) - Esercitazioni di gruppo in laboratorio
( testi)
- R.C. Gonzalez, R.E. Woods, and S. L. Eddins, "Digital Image Processing using Matlab", Publisher: Prentice-Hall - O. Marques, "Practical Image and Video Processing Using MATLAB", Publisher: Wiley-IEEE Press - B. Block and P. McNally, “3D storytelling: how stereoscopic 3D works and how to use it”, Publisher: Focal Press - C. W. Chen, Z. Li and S. Lian, “Intelligent Multimedia Communication: Techniques and Applications (Studies in Computational Intelligence)”, Publisher: Springer - Dispense monografiche su alcune parti del corso
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ING-INF/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802062 -
LABORATORIO DI RETI PER TELECOMUNICAZIONI
(obiettivi)
IL CORSO HA IL DUPLICE OBIETTIVO DI PRESENTARE CONCETTI BASE DI TEORIA DELLE RETI (TRA CUI RETI CELLULARI, RETI AD HOC, RETI SOCIALI, ETC.) E QUELLO DI ILLUSTRARE LE METODOLOGIE PIÙ AVANZATE PER L’ANALISI DEI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI, SIA ATTRAVERSO PROGRAMMI DI SIMULAZIONE (NETWORK SIMULATOR 2) SIA ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI RETI WIRELESS E WIRED. LA SIMULAZIONE PERMETTE DI VALUTARE LE PRESTAZIONI DELLE RETI DI TELECOMUNICAZIONI PROGETTATE, MENTRE L’UTILIZZO DI SISTEMI DI MONITORAGGIO DEL TRAFFICO FORNISCE UN RISCONTRO REALE DELL'EFFICACIA DELLE RETI PROGETTATE
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VEGNI ANNA MARIA
( programma)
TEORIA: - Introduzione al corso: Cosa sono le reti? Small worlds e le reti sociali - Le prestazioni di reti: Delay, Packet loss, Throughput, Jitter - Lo strato trasporto: Richiami a TCP, Timer, Controllo di flusso, Congestione di rete - Le sorgenti di informazione: Rate di emissione medio e rate di picco, Fattore di burstiness, Sorgenti in NS2 (CBR e VBR) - Le applicazioni di rete: Architetture delle applicazioni (modello Client-Server e P2P), applicazioni P2P (BitTorrent e Skype), HTTP e FTP, DNS - VANETs: Le reti veicolari, caratteristiche e differenze con le MANETs, applicazioni e protocolli di comunicazione - Motori di ricerca: Metriche dei motori di ricerca (Link structure, TF-IDF), tecniche di Page Ranking (HITS, PageRank)
ATTIVITA' DI LABORATORIO: - Introduzione ai modelli simulativi, eventi, code e risorse - Network Simulator (NS2) e Network AniMator (NAM) - Gli eventi in NS2 - Programmare in Tcl - Gli oggetti in NS2 - Post processing in NS2 - Uso di NSCRIPT - Uso di XGRAPH - Introduzione alla simulazione di reti wireless - Mobilità in NS2 tramite NSG2.1 - Simulazione di una rete IEEE 802.11 in modalità Mobile IP
• PROGETTO E REALIZZAZIONE DI RETI
IL CORSO PREVEDE APPROSSIMATIVAMENTE IL 40 % DI DIDATTICA FRONTALE ED IL 60% DI ESERCITAZIONI IN LABORATORIO O IN AULA.
( testi)
- DISPENSE A CURA DEL DOCENTE - J.F. KUROSE, AND K.W. ROSS, “COMPUTER NETWORKING: A TOP-DOWN APPROACH”, 5TH EDITION, ADDISON WESLEY - A.S. TANENBAUM, “COMPUTER NETWORKS”, 4TH EDITION, PRENTICE HALL 2002. - D. EASLEY, AND J. KELINBERG, “NETWORKS, CROWDS, AND MARKETS: REASONING ABOUT A HIGHLY CONNECTED WORLD”, CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS, 2010. - MANUALI ONLINE DI NS2
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6
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ING-INF/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20802110 -
STRUMENTAZIONE BIOMEDICA
(obiettivi)
CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI ACQUISIRE CONOSCENZE SPECIFICHE SULLE METODICHE E LE TECNOLOGIE DI UTILIZZO NEL SETTORE BIOMEDICALE, PRESENTANDO STUDI DI CASI SIGNIFICATIVI NELL'ACQUISIZIONE DI SEGNALI FISIOLOGICI. ACQUISIRE GLI ELEMENTI ESSENZIALI RELATIVI ALLA NORMATIVA PER LA SICUREZZA E LA CERTIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI. CONSENTIRE ALLO STUDENTE DI FAMILIARIZZARSI CON LA STRUMENTAZIONE DI MISURA PER L'ACQUISIZIONE DI VARIABILI DI INTERESSE BIOMEDICO E LA VERIFICA DELLE PRESTAZIONI, DELLA QUALITÀ E DELLA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI.
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D'ALESSIO TOMMASO
( programma)
Programma
• Il ruolo della strumentazione e tecnologie biomediche • Le grandezze biomediche. Schema di uno strumento biomedicale. • L’origine del biopotenziale, fisiologia, ECG, EMG, EEG. • Caratteristiche dei sistemi di misura • I segnali ECG/EEG/EMG: misura e applicazioni • L’elettrocardiografo come paradigma: acquisizione del segnale, elaborazione, sicurezza del paziente • Strumentazione da laboratorio • Accuratezza, incertezza di misura • Acquisizione e campionamento • Seminari di approfondimento • Sicurezza elettrica dei DM • Certificazione dei DM
Esercitazioni di laboratorio
1. Familiarizzazione con gli strumenti da laboratorio 2. Funzione di trasferimento di un circuito di condizionamento del segnale ECG 3. Acquisizione di un segnale ECG 4. Prove di funzionalità/sicurezza elettrica di dispositivi medici
Avvertenze
1. Le esercitazioni di laboratorio sono obbligatorie, e viene presa la firma di frequenza. 2. In assenza delle esercitazioni, si viene ammessi all’esame solo dopo che si è dimostrato, in laboratorio, che si è in grado di svolgere i lavori previsti durante le esercitazioni.
( testi)
Dispense fornite dal docente
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ING-INF/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20802111 -
TELERILEVAMENTO AMBIENTALE
(obiettivi)
FORNIRE LE BASI FISICHE DEL TELERILEVAMENTO. AFFRONTARE LE PRINCIPALI APPLICAZIONI DEL TELERILEVAMENTO PER L'ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI SULL'AMBIENTE TERRESTRE, IN RIFERIMENTO A SUPERFICIE TERRESTRE, MARE ED ATMOSFERA, APPROFONDENDO LE TECNICHE PASSIVE ALLE MICROONDE. ILLUSTRARE I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTI DEI SENSORI PASSIVI UTILIZZATI ALLA MICROONDE E DELLE TECNICHE DI OSSERVAZIONE DA SATELLITE.
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PONTI CRISTINA
( programma)
Introduzione al Telerilevamento ambientale. Il ruolo del Telerilevamento da satellite e da terra per il monitoraggio dell’ambiente terrestre e dell’atmosfera. Lo spettro elettromagnetico e le principali tecniche di Telerilevamento.
Grandezze radiative misurate dai sensori e radiazione termica. Parametri di interazione della radiazione con mezzi naturali: intensità di radiazione, irradianza, eccitanza, brillanza, brillanza spettrale. Emissione di corpo nero: legge di Planck, legge di Stefan-Boltzmann, legge di Wien. Emissione di corpo reale: emissività. Assorbività, legge di Kirchoff. Parametri d’interazione della radiazione elettromagnetica con oggetto singolo. Parametri di interazione volumetrici e parametri di interazione superficiali. Superficie lambertiana e speculare. Riflessione e trasmissione da interfaccia piana e da strato dielettrico. Equazione del trasferimento radiativo. Soluzione in mezzi non diffondenti o poco diffondenti ed applicazione alla radiometria alle microonde.
Telerilevamento passivo a microonde dell’atmosfera. Composizione dell’atmosfera. Modelli per temperatura, densità di vapore, pressione. Meccanismi di interazione delle onde elettromagnetiche con l’atmosfera: assorbimento ed emissione da gas atmosferici, diffusione da particelle atmosferiche. Determinazione di parametri atmosferici dall’alto e dal basso: profili verticali di temperatura e di vapore. Stima del tasso di precipitazione. Telerilevamento dell’atmosfera da lembo.
Telerilevamento passivo a microonde della superficie terrestre. Proprietà emissive e riflettive del terreno nudo e vegetato. Effetti di rugosità ed umidità. Misure di umidità del suolo. Proprietà emissive e riflettive della superficie marina. Misure di Sea Surface Temperature, salinità, velocità del vento.
Radiometri per Telerilevamento passivo a microonde. Caratterizzazione del rumore di un sistema. Principio di funzionamento di un radiometro: temperatura di antenna. Il radiometro a potenza totale. Scansione e puntamento nei radiometri: scansione along track, scansione across track, scansione conica. Risoluzione geometrica e radiometrica. Principio di indeterminazione per i radiometri. Attuali missioni satellitari.
Sensori attivi per il Telerilevamento a microonde. I radar per il Telerilevamento a microonde: generalità. L’equazione del radar: portata radar; radar-cross section. Radar ad impulsi: misura della distanza; portata strumentale; ambiguità in distanza. Lo scatterometro: funzionamento ed applicazioni. Scansione e risoluzione.
( testi)
P. Ferrazzoli, “Introduzione al Telerilevamento ambientale”, Aracne, 1993. G. Galati e A. Gilardini, “Tecniche e strumenti per il Telerilevamento ambientale”, Roma, 2000. Dispense fornite dal docente su Moodle
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6
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ING-INF/02
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Attività formative caratterizzanti
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20802129 -
ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER INGEGNERIA
(obiettivi)
IL CORSO MIRA A INTRODURRE GLI STUDENTI DI INGEGNERIA ALL’INTERNO DELL’UNIVERSO DELLE AZIENDE, CHIARENDONE I CONTORNI LOGICI E LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE. AL TERMINE DEL CORSO GLI STUDENTI SARANNO IN GRADO DI CONOSCERE I CARATTERI ISTITUZIONALI DELLE AZIENDE (NELLE LORO DIVERSE TIPOLOGIE), I LORO OBIETTIVI E LE MODALITÀ CON CUI ESSE PERSEGUONO DETTI OBIETTIVI.
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Erogato presso
20802129 ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER INGEGNERIA in INGEGNERIA CIVILE (DM 270) L-7 N0 REGOLIOSI CARLO
( programma)
1. L’AZIENDA COME ISTITUTO ECONOMICO 2. CARATTERI GENERALI: OGGETTO DELL’AZIENDA. – SOGGETTI DELL’AZIENDA: “SOGGETTO GIURIDICO” E “SOGGETTO ECONOMICO”. 3. VARI TIPI DI AZIENDA 4. L’IMPRESA NEI SUOI PIÙ GENERALI CARATTERI ECONOMICI. 5. L’IMPRESA E L’INIZIATIVA INDIVIDUALE IN CAMPO ECONOMICO: IMPRESE PRIVATE ED IMPRESE PUBBLICHE. 6. GLI AGGREGATI AZIENDALI. 7. I FINI DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO COME FONDAMENTALE CONDIZIONE DI VITA DELL’IMPRESA. L’EQUILIBRIO ECONOMICO E L’ECONOMICITÀ. 8. LE POSSIBILI MODALITÀ DI REMUNERAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI. 9. IL RISCHIO D’IMPRESA. REDDITO E PROFITTO. 10. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA. IL FABBISOGNO DI CAPITALE E LA SUA DETERMINAZIONE. 11. IL FINANZIAMENTO DELL’IMPRESA: “CAPITALE PROPRIO” E “CAPITALE DI CREDITO” NELLE LORO VARIE FORME; L’AUTOFINANZIAMENTO D’IMPRESA; LA SCELTA DELLE CONVENIENTI FORME DI FINANZIAMENTO. 12. L’IMPRESA ETICA E L’ADEGUATEZZA DEI RISULTATI ECONOMICI. 13. L’AZIENDA-IMPRESA E I MERCATI: ANALISI E PREVISIONE DELLA DOMANDA 14. LA PRODUZIONE NELLE AZIENDE-IMPRESE 15. LA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE- IMPRESE 16. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NELLE AZIENDE-IMPRESE
LA RILEVAZIONE CONTABILE. TEORIA DEL METODO DELLA PARTITA DOPPIA. IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA APPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE.
( testi)
A CURA DEL DOCENTE
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ING-IND/35
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Attività formative affini ed integrative
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