Gruppo opzionale:
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI - ARCHEOLOGIA - (visualizza)
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42
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20710594 -
PREISTORIA E PROTOSTORIA EUROPEA - LM
(obiettivi)
Acquisizione, per gli studenti che hanno già acquisito la laurea triennale, di strumenti e metodi per affrontare specifici progetti di ricerca e tematiche nell'ambito della preistoria e della protostoria europea
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GUIDI ALESSANDRO
( programma)
Il corso, che intende fornire a studenti che già possiedono la laurea triennale strumenti e metodi per affrontare specifici progetti di ricerca nell'ambito della Preistoria e della Protostoria Europea, ha come argomento Luoghi di culto , simboli e attività rituali in Europa tra VI e I millennio a.C. La ricostruzione delle attività rituali per periodi per i quali non abbiamo fonti storico-letterarie costituisce da sempre una sfida straordinaria per gli studiosi di preistoria e protostoria. Dopo una serie di lezioni sulla storia degli studi e sull’evoluzione delle teorie archeologiche e antropologiche sull’argomento, si tenterà di delineare un panorama degli aspetti rituali e simbolici nel nostro continente tra il Neolitico antico e il primo millennio a.C. Allo stesso tempo si cercherà di lavorare con gli studenti su tre differenti tematiche: - l’utilizzazione cultuale delle cavità naturali - i luoghi di culto all’aperto e, più in generale, le offerte di oggetti (soprattutto armi e ornamenti) in acqua, sulle sommità, in forma di ripostigli di bronzo o come bottini di guerra. - le strutture adibite ad attività rituali nella preistoria e nella protostoria Il corso prevede sia lezioni frontali introduttive che seminari per studenti frequentanti in cui si esamineranno diversi casi di studio, anche con l’aiuto di esperti che saranno invitati a presentare il risultato delle loro ricerche, organizzando, se possibile, anche visite a musei e/o aree archeologiche.
( testi)
FREQUENTANTI
M. Bernabei, R. Grifoni Cremonesi, 1995-96 I culti delle acque nella preistoria italiana, in Rivista di Scienze Preistoriche 47, 1995-96, pp. 331-366.
A.Guidi, I tempi del sacro nel Lazio protostorico, in V.Nizzo, L.La Rocca (a cura di), Antropologia e archeologia a confronto. Rappresentazioni e pratiche del sacro (Atti congr. Int. Roma 2011), Roma 2012, pp. 137-146.
M. Bettelli, Variazioni sul sole: immagini e immaginari nell’Europa protostorica, in Studi Micenei ed Egeo-Anatolici 64, 2012, pp. 185-205.
A.Guidi, Cult Activities among Central and Northern Italian Protohistoric Communities, in A.Bernard Knapp. P.van Dommelen eds., The Cambridge Prehistory of the Bronze and Iron Age Mediterranean, Cambridge 2014, pp. 635-649. D.Cocchi Genick, I luoghi di culto dell’età del rame in Italia, in Paesaggi Carimoniali. Atti Preistoria e Protostoria in Etruria XI/1, Milano 2014, pp. 35-51. F.Marzatico, Paesaggi del culto nelle Alpi centro-orientali, in Paesaggi Carimoniali. Atti Preistoria e Protostoria in Etruria XI/2, Milano 2014, pp. 315-332. A. Depalmas, Il paesaggio del sacro nella Sardegna nuragica. Architetture celebrative e spazi cerimoniali nei luoghi di culto e nei santuari, in Paesaggi Carimoniali. Atti Preistoria e Protostoria in Etruria XI/2, Milano 2014, pp. 481-494. A.Guidi, Religion, Art, Law, Ethnicity And State Formation In Protohistoric Italy, in Peter Attema, Jorn Seubers and Sarah Willemsen (a cura di), Early states, territories and settlements in protohistoric Central Italy (Proceedings of a specialist conference at the Groningen Institute of Archaeology of the University of Groningen, 2013), Groningen 2016, pp. 9-16. A. Cazzella, A. Guidi, Aspetti simbolici connessi con le grotte nell’Italia centro-meridionale dal Neolitico alla prima età del ferro (con A.Cazzella), in A.Maiuri (a cura di), Antrum. Riti e simbologie delle grotte nel Mediterraneo, Quaderni di studi e materiali di storia delle religioni 16, 2017, pp. 47-63. S.Stoddart, Neolithic Ritual on the Island Archipelago of Malta, in Religions 13, 2022, pp. 1-16.
NON FREQUENTANTI
I non frequentanti dovranno portare quattro testi a scelta tra quelli sopra elencati e il manuale di A.Cazzella, G.Recchia, Alle origini delle disuguaglianze. Dall'affermazione dell'economia produttiva alle prime forme di stratificazione in Italia e nelle isole adiacenti (6000-1000 a.C.), Ragusa 2021.
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L-ANT/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
19700620 -
ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE - LM
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze e di capacità di comprensione critica della formazione dell’impero romano attraverso il sistema della creazione delle province e la loro organizzazione amministrativa, approfondimento del rapporto tra le province e il potere centrale. Approfondimenti storico-archeologici-amministrativi finalizzati all’acquisizione delle metodologie di ricerca richieste per il reperimento delle fonti antiche e del relativo uso critico. Acquisizioni delle metodologie di ricerca funzionali allo studio interdisciplinare della materia. Invito alla conoscenza delle lingue: inglese, francese, tedesco al fine di avere la capacità di studio del materiale didattico in lingua straniera. Apprendimento adeguato alla prosecuzione degli studi e della ricerca.
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MUSSO LUISA
( programma)
Descrizione del corso Il funzionamento dell’Impero. Amministrazione centrale e periferica. Il ruolo dell’esercito.
( testi)
• P. ROMANELLI, Le Province e la loro amministrazione, in Guida allo studio della civiltà romana antica, edd. V. Ussani, F. Arnaldi, I, 1964, pp. 331-377. • F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari, Laterza, 1992. • E. LO CASCIO, Le tecniche dell'amministrazione, in Storia di Roma, II. L'impero mediterraneo, 2. I principi e il mondo, Torino, Einaudi, 1991, pp. 119-191. • L. CRACCO RUGGINI, La città imperiale, in Storia di Roma, IV. Caratteri e morfologie, Torino, Einaudi, 1989, pp. 201-266. • E. MEYER-ZWIFFELHOFFER, Storia delle Province romane, Universale Paperbacks il Mulino, Bologna , 2011. • P. GROS, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 237- 426(ristampa 2010) • G. BEJOR, M.T. GRASSI, S. MAGGI, F. SLAVAZZI, Arte e Archeologia delle Province romane, Mondadori Università, Milano, 2011.
Sono richieste conoscenze di base di storia greca, storia romana, lingua e letteratura latina, lingua e letteratura greca.
Ulteriori riferimenti bibliografici e altro materiale didattico (in particolare testi di autori classici, trascrizioni di iscrizioni, immagini) verranno forniti nel corso delle lezioni.
STUDENTI 509/99 - Bibliografia e materiale didattico verranno concordati con il docente. È consigliata la frequenza.
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L-ANT/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
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20705275-1 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275-2 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710595 -
ARCHEOLOGIA CRISTIANA 2 - LM
(obiettivi)
Il Corso di Archeologia Cristiana 2 intende approfondire con maggiore cura e dettaglio alcuni degli aspetti connessi con le aree di indagine della disciplina. In particolare, affinando gli elementi bibliografici già discussi e acquisiti nel corso del modulo triennale, lo studente sarà chiamato a confrontarsi con specifiche realtà monumentali, per lo più a vocazione cultuale e funeraria, analizzando nel dettaglio tanto il loro rapporto con il contesto, quanto le loro intrinseche e principali caratteristiche
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BRACONI MATTEO
( programma)
Il corso intende offrire una panoramica geograficamente più ampia dei monumenti catacombali d'Italia, con particolare riguardo a quelli dell'Umbria e della Toscana.
( testi)
Testi: La bibliografia sarà fornita nel corso delle lezioni.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare la bibliografia con il docente.
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710163 -
URBANISTICA DEL MONDO CLASSICO - LM
(obiettivi)
Approfondire l’uso di fonti storiche, archeologiche e di ricerca al fine di affrontare lo studio della città del mondo classico (evoluzione urbanistica, monumentale etc.).
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SPANU MARCELLO
( programma)
Oltre ad una parte generale, pertinente alla urbanizzazione dell’Italia in età romana, il corso verte sulle caratteristiche e sugli sviluppi urbanistici delle città nel Latium settentrionale tra l’età repubblicana ed imperiale. Saranno presi in considerazione alcuni casi campione, al fine di valutare modalità e differenze nella realizzazione delle città romane.
( testi)
Parte generale: P. Sommella, Italia antica. L’urbanistica romana, Jouvence, Roma 1988 (pp. 17-32; 55-67; 83-92; 109-123; 143-164; 191-211: 227-250) P. Gros, L'architettura romana. Dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Longanesi, Milano 2001 (pp. 28-47; 134-166; 228-242; 260-270: 504-519) P. Gros, M. Torelli, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Laterza, Roma-Bari 2007 (pp. 158-198; 243-270). F.E. Brown, Cosa : the making of a Roman town, Ann Arbor 1980, pp. 22-46
Lazio (varie): F. Coarelli, Lazio [Guide Archeologiche Laterza] Roma-Bari pp. 124-156; 162-181; 183-193; 193-201; 308-325. D. Palombi, S. Gatti, “Le città del Lazio con mura poligonali: questioni di cronologia e urbanistica”, in Le fortificazioni arcaiche del Latium vetus e dell'Etruria meridionale (IX-VI sec. a.C.) : stratigrafia, cronologia e urbanizzazione, Bruxelles Roma 2016, pp. 233-249. Norba: S. Quilici Gigli, “Topografia, scavo, indagini geofisiche, valorizzazione. Esperienze integrate a Norba”, in Atti della Pontificia accademia romana di archeologia. Rendiconti (2019-20), pp. 291-333. Minturno: Minturnae, (a cura di F. Coarelli), Roma 1989, pp. 35-66 Minturnae. Nuovi contributi alla conoscenza della forma urbis. Giornata di studio (Roma 2011), (a cura di G.R. Bellini, H. von Hesberg), Roma 2015, pp. 13-25 M. Spanu, “Minturnae: integrazioni topografiche”, in Atlante tematico di topografia antica 32 (2022), pp. 23-43
Palestrina: L. Quilici, La struttura della città inferiore di Praeneste, in Urbanistica ed architettura dell'antica Praeneste. Atti del convegno di studi archeologici, Palestrina 16 - 17 aprile 1988, Palestrina 1989, pp. 49-67 Terracina: M.R. Coppola, “Il foro emiliano di Terracina: rilievo, analisi tecnica, vicende storiche del monumento”, in Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 96, n°1. 1984. pp. 325-377 https://www.persee.fr/doc/mefr_0223-5102_1984_num_96_1_1410 M. Valenti, “Il “capitolium” e il tempio maggiore di Terracina, due esempi di podi templari a sostruzione cava. Caratteristiche tecnico-formali, funzione e terminologia” in L’architettura del sacro in età romana. Paesaggi, modelli, forme e comunicazione. Convegno Internazionale di Studi 2013 (a cura di M. Valenti), Roma 2016, pp. 49-62 N. Cassieri, G.L. Gregori, J.-B. Refalo-Bistagne, “Le ultime acquisizioni dal teatro di Terracina e l’eccezionale iscrizione del triumviro M. Emilio Lepido”, in Mélanges de l'École française de Rome - Antiquité, 131-2 (2019) https://journals.openedition.org/mefra/9174 Ostia: C. Pavolini, Ostia [Guide Archeologiche Laterza] Roma-Bari 2006, parti da concordare.
Considerando l’indisponibilità di alcuni testi (ad esempio, per la parte generale, i volumi 1 e 2), parte del materiale verrà a messo a disposizione in formato pdf. In alternativa, su richiesta, verranno indicate opere in lingua straniera reperibili sul mercato. Gli studenti lavoratori, o che per giustificati motivi non potessero seguire il corso, dovranno portare un programma alternativo, concordato con il docente.
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L-ANT/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710164 -
ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - LM
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA' AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
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20710596 -
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO - LM
(obiettivi)
Lo studente imparerà a muoversi nel settore della ricerca sviluppatasi in contesti nord-europei della Mediterranean Archaeology ed acquisterà familiarità con gli approcci teorici agli studi del Mediterraneo ed al suo paesaggio nel lungo termine. In particolare gli saranno forniti rudimenti sull’archeologia della polis greca e sull’impatto delle realtà urbane sul territorio circostante nella Grecia antica.
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FARINETTI EMERI
( programma)
Titolo del corso 2022-2023: Il paesaggio della polis greca. Il corso si avvierà con un’introduzione sulla tradizione di studi di storia e archeologia del Mediterraneo. Tratterà poi nello specifico dell’archeologia del paesaggio greco ed in particolare dell’archeologia della polis in relazione al suo territorio, alla sua chora. Saranno esaminati: le scelte antropiche di insediamento dall’età del Bronzo recente all’epoca Geometrica; la nascita della polis con particolare interesse alle dinamiche spaziali alla base del sistema polis; l’impatto delle città greche sull’ambiente nei contesti regionali e micro-regionali; l’economia e lo sfruttamento delle risorse naturali; l’organizzazione spaziale interna della città greca, con particolare attenzione alle relazioni tra spazi urbani e significati civico-sociali e alla sintassi dello spazio urbano; l’archeologia della casa e l’evoluzione delle polis in età ellenistica; il rapporto degli accessi alla città con la viabilità interna ed esterna; la dimensione rurale del territorio (chora) nel suo connubio imprescindibile con la città, l’asty; il ruolo degli insediamenti satellite; la città greca in epoca romana con esame dei mutamenti dell’assetto territoriale nella diacronia.
( testi)
TESTI: C.Broodbank 'Il Mediterraneo: dalla preistoria alla nascita del mondo classico', piccola biblioteca Einaudi: pp.15-81, pp.524-545, (pp.573-584 solo non frequentanti) D.Abulafia 'Il grande mare: storia del Mediterraneo', Mondadori: pp.9-17, (77-233 solo non frequentanti) E. Farinetti, 'I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione': paesaggi urbani 3.2 - paesaggi rurali 3.1 - paesaggi del pastoralismo 3.6 e 3.7 - Le camere di insediamento 4.2 C. Ampolo, Elementi costitutivi e origine della città greca. 1996. L.Caliò 'Asty. Studi sulla città greca', Quazar: cap.1-2-8 (4, 9 e 10 solo non frequentanti) O. Belvedere 'Il fenomeno urbano nel mondo greco' e L. Caliò 'La città ellenistica' https://www.treccani.it/enciclopedia/il-fenomeno-urbano-nel-mondo-greco_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/ G. Daverio Rocchi: frontiere e confini nella Grecia antica, 7-17 E. Greco 'Archeologia della Magna Grecia', cap.4
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L-ANT/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20703344 -
STORIA E TECNICA DEL RESTAURO - LM
(obiettivi)
conoscenza approfondita della storia del restauro e delle problematiche teoriche e metodologiche che caratterizzano tale disciplina; capacità di apprendimento autonomo e di approfondimento della disciplina; conoscenza ampia della bibliografia di riferimento; capacità di analisi e di valutazione critica dell’intero ciclo dell’intervento di conservazione e di restauro, attraverso una consolidata visione interdisciplinare; capacità di raccolta e di analisi dei dati e delle fonti; capacità di elaborare di idee originali relativamente alle vicende storiche che saranno oggetto di esercitazioni in itinere ed eventualmente della ricerca a conclusione del percorso formativo
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Erogato presso
20703344 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO - LM in Storia dell'arte LM-89 MICHELI MARIO
( programma)
Il programma didattico prevede nella prima parte del corso (6 CFU) un approfondimento dei collegamenti tra gli aspetti della storia delle tecniche artistiche e quelli della storia del restauro, della letteratura del restauro prodotta in Italia e nei principali paesi europei dall’inizio del Settecento fino agli anni trenta del Novecento.
( testi)
G. C, Argan, Introduzione, voce Tecnica in Enciclopedia Universale dell’Arte, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, vol.XIII, pp. 686-692.
P. Mora, L. Mora, P. Philippot, La conservazione delle pitture murali, Bologna, 1999, pp. 69-172. B. Tosatti, Trattati tecnico-artistici, in "Enciclopedia dell'arte medievale", XI, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000, pp. 316-319.
A:Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’arte, Electa, 1988: Cap. VI Venezia e Pietro Edwards, pp. 154-187; Cap. VII Tra Settecento e Ottocento, pp. 188-227; Cap. VIII Il restauro tra accademia e romanticismo, pp. 228- 275;C. IX Il restauro nell’Italia Unita, pp. 276-328.
M. Ciatti, Appunti per un manuale di storia e di teoria del restauro, EDIFIR, 2009, pp. 208-275.
M. Cardinali, M.B. De Ruggieri, C. Falcucci, Diagnostica artistica, Palombi ed. 2002, pp. 13-50.
P. Bensi, Scienziati e restauratori nell’Italia dell’Ottocento, in Bollettino d’arte, supplemento al nr. 98, 1998, pp. 25-32.
J. Anderson, Sir Charles Eastlake e i suoi restauratori italiani: Giuseppe Molteni e Raffaele Pinti, in Bollettino d’arte, supplemento al nr. 98, 1998, pp.57-62.
C. Giannini, Giovanni Secco Suardo: gli anni del collezionismo, in Bollettino d’arte, supplemento al nr. 98, 1998, pp.63-72.
M. Cordaro, Metodologie e tecniche del restauro nell’opera e negli scritti di Giovanni Secco Suardo: eredità, fortuna critica, innovazioni, in Bollettino d’arte, supplemento al nr. 98, 1998, pp.73-77.
G. Bonsanti, Giovanni Secco Suardo e Ulisse Forni: tecniche e tradizioni a confronto, in Bollettino d’arte, supplemento al nr. 98, 1998, pp.79-82.
M. Marabelli, Le scienze chimiche per la conservazione dei dipinti nell'Italia dell'Ottocento. Il trattato del Conte Secco Suardo "Il restauratore dei dipinti", in “Kermes”, n. 81, 2011.
G.Perusini, Il dibattito sulla pulitura dei dipinti della National Gallery e del Louvre alla metà dell'Ottocento: alcune considerazioni generali, in La cultura del restauro. Modelli di ricezione per la museologia e la storia dell’ arte, M. B. Failla, S. A. Meyer, C. Piva, S. Ventra (a cura di), Atti del Convegno Internazionale La cultura del restauro. Modelli di ricezione per la metodologia della storia dell’arte, Roma 2015, pp. 335-350.
M. Micheli, Il restauro dei metalli antichi dalla metà del XIX secolo agli anni Sessanta del Novecento, in 1860-1970 Il restauro archeologico in Italia. Fonti storiche e pratiche disciplinari. A cura di M. Micheli, 2015, pp. 351-403.
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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20703341 -
MUSEOLOGIA - LM
(obiettivi)
conoscenza dei problemi museologici a livello avanzato e di temi e problemi specifici della disciplina; capacità lettura delle opere d’arte nel loro contesto storico; capacità di raccolta e di analisi delle fonti e della letteratura storico-critica; acquisizione di competenze metodologiche per l’apprendimento autonomo della disciplina; capacità di applicare le conoscenze acquisite per argomentare, dibattere e presentare anche in forma scritta le differenti posizioni storico-critiche; capacità di comunicare dati e concetti a interlocutori specialisti e non specialisti
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Erogato presso
20703341 MUSEOLOGIA - LM in Storia dell'arte LM-89 CAPITELLI GIOVANNA
( programma)
Titolo del corso: Il Museo nel dibattito contemporaneo: tradizioni e contraddizioni
Mai tanto intensamente come oggi, e a ogni latitudine nel mondo, l’istituzione museale è al centro di un dibattito che mette costantemente in discussione il suo statuto tradizionale di luogo della conservazione, dello studio e della tutela delle collezioni. Questo corso intende offrire un’ampia panoramica sul museo e sulla museologia (definizione, statuto, struttura, servizi, professioni, spazi) e analizzare alcuni temi cari alla Critical Museology, come la decolonizzazione, la delocalizzazione, lo sviluppo dei musei della memoria e dei diritti umani, il rapporto con le scienze sociali ed economiche, etc. La seconda parte del corso si svolgerà nella forma di seminari condotti nei musei dagli studenti sulla base di ricerche individuali. Sono previsti numerosi sopralluoghi nei musei romani.
( testi)
Per superare l'esame, lo studente deve dimostrare di aver studiato approfonditamente:
a) almeno uno dei seguenti testi: A Companion to Museum Studies, a cura di S. Macdonald, Malden, Mass., Blackwell, 2006 L. Cataldo, M. Paraventi, Il Museo oggi, linee guida per una museologia contemporanea, Milano Hoepli 2007 P.C. Marani, R. Pavoni, Musei, Trasformazioni di un'istituzione dall'età moderna al contemporaneo, Venezia, Marsilio, 2006 D. Jallà, Il museo contemporaneo, nuova edizione aggiornata, Torino Utet 2004 A. Mottola Molfino, Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 1998
b) almeno uno dei seguenti testi: The Curation and Care of Museum Collection, a cura di B.A. Campbell, Ch. Baars, London ; New York, Routledge, Taylor & Francis Group, 2019 The contemporary Museum: shaping Museums for the Global Now, a cura di S. J. Knell, London, New York, Routledge, Taylor & Francis Group, 2019 M.T. Fiorio, Il museo nella storia. Dallo “studiolo” alla raccolta pubblica, Milano, Mondadori, 2011 F. Haskell, The ephemeral museum. Old master painting and the rise of the art exhibition, New Haven, Yale University Press, 2000 (trad. it. La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l’origine delle esposizioni d’arte, Milano-Ginevra, Skira, 2008 S. Costa, D. Poulot, M. Volait (a cura di), The period rooms: allestimenti storici tra arte, collezionismo e museologia, Bologna, Bononia University Press, 2016 M. Ferretti e A.Buzzoni, Musei, in Capire l'Italia. Il Patrimonio storico-artistico, TCI, Milano 1979, pp. 112-131. S. Verde, Le belle arti e i selvaggi, la scoperta dell’altro, la storia dell’arte e l’invenzione del patrimonio culturale, Venezia, Marsilio, 2019
c) il dossier di articoli che sarà reso disponibile durante il corso e pubblicato sulla bacheca del docente;
d) dovrà inoltre aver visitato e analizzato spazi e servizi dei seguenti musei romani: - Musei Capitolini - Musei Vaticani - Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini - Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini - Galleria Spada - Museo Nazionale di Palazzo Venezia - Museo di Roma - Museo Napoleonico - Museo Mario Praz - Museo della Centrale Montemartini - Museo Nazionale Romano - Museo delle Civiltà - Galleria Nazionale d’Arte Moderna - MAXXI - MACRO - Palazzo Merulana
Oltre a quanto qui indicato, lo studente non frequentante dovrà scegliere ulteriori altri due testi dal punto a) e/o b) .
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L-ART/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710158 -
FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
sviluppo delle conoscenze acquisite; conoscenze specifiche sullo sviluppo storico e artistico dell'arte medievale (VI-XV secolo), acquisizione di competenze specifiche sulla produzione artistica e artigianale, le realizzazioni monumentali dell'età medievale; capacità di raccolta e interpretazione dei dati; capacità di analisi e lettura dell’opera d’arte; sviluppo di una competenza metodologica che consenta uno studio autonomo; capacità di comunicare informazioni e idee a interlocutori specialisti e non specialisti
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Erogato presso
20710158 FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM in Storia dell'arte LM-89 BALLARDINI ANTONELLA
( programma)
La scultura altomedievale a Roma: dal frammento al contesto A Roma, tra VIII e IX secolo, si diffondono modelli decorativi e prassi operative che, negli stessi secoli e in misura variabile, hanno caratterizzato la decorazione architettonica e l’arredo scolpito degli edifici di culto dell’Italia centro-settentrionale e oltralpe. Quello della scultura altomedievale è un campo di ricerca territorialmente esteso, dai limiti cronologici incerti e di difficile “inquadramento” a causa della frammentarietà delle sculture giunte a noi ormai fuori contesto. Da uno sguardo sul progressivo abbandono della pratica scultorea di tradizione antica; attraverso un approfondimento sulle tecniche e su alcuni esiti alto medievali in scultura, il corso propone una riflessione sui metodi e le strategie impiegati nello studio della cosiddetta scultura “a intreccio”. Fonti e storiografia; stile, tecnica e colore; simboli e/o ornamento; forme e funzioni, infine descrizione e documentazione saranno gli argomenti del modulo: un percorso a tappe per sperimentare come ogni oggetto di studio imponga al ricercatore la costruzione “critica” dei suoi strumenti di indagine.
Sopralluoghi: Sant'Agnese f.le.m; Catacombe di San Sebastiano; San Clemente; Santa Prassede. Da conoscere: Museo Nazionale Crypta Balbi; Museo dell'Alto Medioevo.
( testi)
Bibliografia: R. Coates-Stephens, La vita delle statue nella Roma tardoantica, in Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio, Catalogo della mostra a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti, Milano 2016, pp. 130-151
M. Prusac Lindhagen, I ritratti del V e del VI secolo, in Santa Maria Antiqua tra Roma e Bisanzio, Catalogo della mostra a cura di M. Andaloro, G. Bordi, G. Morganti,Milano 2016, pp. 160-177
H. Brandenburg, Sarcofagi tardoantichi, paleocristiani e altomedievali, Atti della giornata tematica dei Seminari di Archeologia Cristiana (École Française de Rome – 8 maggio 2002), pp. 1-34
F. Bisconti, La rinascita dei sarcofagi. Alcune considerazioni alla luce dei restauri dei sarcofagi di S. Sebastiano, in Rivista di Archeologia Cristiana, 95 (2019), pp. 11-34.
A.Ballardini, Scolpire a Roma: dalla rinuncia al 3D alla riorganizzazione delle officine, in R. Santangeli Valenzani, Roma altomedievale. Paesaggio urbano, società e cultura (secoli V - X), Roma Carocci editore, c.s.
A.Ballardini, Scultura a Roma: standards qualitativi e committenza (VIII secolo), in L’VIII secolo: un secolo inquieto, Convegno Internazionale di Studi, Cividale del Friuli, 4-7 dicembre 2008, a cura di V. Pace, Cividale del Friuli 2010, pp. 141-148.
A.Ballardini, Scultura per l’arredo liturgico nella Roma di Pasquale I: tra modelli paleocristiani e Flechtwerk, in Medioevo: arte e storia, X Convegno Internazionale di Studi, Parma, 18-22 settembre 2007, a cura di A.C. Quintavalle, Milano-Parma 2008, pp. 225-246.
A.Ballardini, Scultura in pezzi: appunti sulla scultura alto medievale di Santa Prassede, in Svmma. Revista de Cultures Medievals, 9 (2017), pp. 5-20 (https://www.raco.cat/index.php/SVMMA/article/view/328534)
A.Ballardini, Scolpire a Roma per Pasquale I (817-824)? L'oratorio di San Zenone, in S. Ammirati, A. Ballardini, G. Bordi (a cura di), Grata più delle stelle. Pasquale I e la Roma del suo tempo, vol. 2, Roma: Efesto editore (Arte in questione, 2) 2020, pp. 16-51.
Sulle tecniche: W.Wootton, B.Russel, P. Rockwell, 1) StoneworkingTechniques and Process 2) Stoneworking, Tools and Toolmarks, in The Art of Making in Antiquity, Stoneworking in the Roman World (consultabile in http://www.artofmaking.ac.uk/) (in particolare per gli strumenti di lavoro + video)
M. Pfanner, Marmor, Steinmetze, Bildhauer und Werkstätten. Überlegungen zur Herstellung antiken und karolinischer Marmorwerke, in K. Roth-Rubi, H. R. Sennhauser, Die Frühe Marmorskulptur Aus Dem Kloster St. Johann in Müstair, Ostfildern: Thorbecke, 2015, Textband, pp. 300-311 (disponibile in TRADUZIONE)
Sull’arredo liturgico: A.Ballardini, Le recinzioni presbiteriali a Roma (VI-VIII secolo): una ricognizione, in A. Adrian (éd.), Le chancel de Saint-Pierre-aux-Nonnains, Actes du colloque, (Metz, 27-29 avril 2017), Cinisello Balsano: Silvana Editoriale 2021, pp. 142-55.
A.Ballardini, M. Caperna, A Santa Prassede, nella Gerusalemme nuova. L’assetto architettonico dello spazio absidale, l’arredo e la disposizione liturgica, in C. Bordino, C. Croci, V. Sulovsky (eds.), Rome on the Borders. Visual Cultures During the Carolingian Transition, in Convivium supplementum, Brno: Masarykova univerzita 2020, pp. 176-205.
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710159 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA - LM
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20710159-1 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA 1 - LM
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L-ART/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702461 -
STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M.
(obiettivi)
Il corso si propone di ripercorrere gli aspetti principali dell'evoluzione storica della lingua latina, dalle testimonianze epigrafiche preletterarie fino alla produzione postclassica. Gli studenti rifletteranno sulle peculiarità dei vari registri della lingua latina, in relazione a testi di tipologie ed epoche diverse. Al termine del corso, essi saranno in grado di riconoscere i processi di evoluzione della lingua e applicare i principali elementi di grammatica storica e metrica all’analisi dei testi, al fine di impostare un discorso critico originale su un testo in lingua latina, contestualizzandolo nel periodo storico e definendone il registro d'uso.
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Erogato presso
20702461 STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M. in Didattica dell’Italiano come Lingua Seconda (DIL2) LM-39 LUCERI ANGELO
( programma)
Sulla base di documenti e di testimonianze coeve ai diversi fenomeni linguistici vengono illustrati alcuni aspetti della comunicazione linguistica in latino, considerata nel suo sviluppo diacronico (dalla protostoria al Romanzo) e nei suoi diversi registri (standard e informale). La lettura e l’analisi sotto il profilo filologico e storico-linguistico di un’antologia di testi legati alla letteratura epistolare, non solo in prosa, intende fornire gli strumenti per perfezionare le conoscenze acquisite nel percorso di didattica triennale, al fine di cogliere le specificità dell’evoluzione storica della lingua latina e di individuarne le peculiarità morfosintattiche e stilistiche. A tal fine il corso comprende: (1) Un ciclo di lezioni volte a offrire una panoramica sulla storia della lingua latina dalle origini fino al VI sec. d.C., attraverso la ricostruzione delle tappe fondamentali della sua evoluzione nella dimensione di lingua d’uso e di lingua letteraria; (2) Inquadramento, lettura, traduzione e commento di un’antologia di testi legati alla letteratura epistolare in prosa (Cicerone, Seneca, Plinio il Giovane, Frontone, Simmaco, Sidonio Apollinare) e in poesia (Claudiano).
( testi)
Per il punto 1: - (a) F. Berardi, Le vie del latino. Storia della lingua latina con elementi di grammatica storica, Galatina, Congedo Editore, 2021 (2a ediz.). - (b) Ulteriori materiali didattici distribuiti a lezione e/o caricati nella bacheca on line del docente.
Per il punto 2: - (a) A. Fusi - A. Luceri, Gli epistolari, in A. Fusi-A. Luceri-P. Parroni-G. Piras (a cura di), Lo Spazio Letterario di Roma antica, vol. VII (I Testi. 2 – Prosa), Roma, Salerno Editrice, 2012, pp. 505-596. [Antologia di passi dagli epistolari di Cicerone, Seneca, Plinio il Giovane, Frontone, Simmaco, Sidonio Apollinare] - (b) Claudio Claudiano, Carmina minora 19, 22, 23, 31, 40 e 41 [si consiglia il testo, con traduzione italiana e commento, a cura di M.L. Ricci, Claudii Claudiani Carmina minora, Bari, Edipuglia, 2001]
Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio individuale del seguente testo:
- Elena Malaspina, La comunicazione linguistica in latino. Testimonianze e documenti, Seconda edizione riveduta e ampliata con la collaborazione di Ermanno Malaspina, Alessandria, Ediz. dell’Orso, 2014.
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L-FIL-LET/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21002013 -
CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
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Erogato presso
21002013 CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO in Scienze dell'architettura L-17 N0 PALLOTTINO ELISABETTA
( programma)
Il corso si propone di invitare gli studenti a riflettere e a interrogarsi sul carattere relativo e storico di ogni teoria del restauro e in particolare di quella "moderna" - fatta di carte, regolamenti e principi - che viene considerata come punto di arrivo scientifico e che può invece essere letta come un momento della storia delle interpretazioni del passato. E' argomento centrale delle lezioni la storia del restauro dalla fine del Settecento fino a tutto il Novecento in Italia e in Europa. I molti esempi provenienti dall'area romana serviranno ad illustrare, in dettaglio, le diverse fasi e i molti modi di attualizzazione e di interpretazione dell'architettura storica. Sarà inoltre proposto agli studenti di contribuire attivamente alla realizzazione di un osservatorio del restauro contemporaneo, mediante l'osservazione e la valutazione critica dei lavori in corso nei cantieri romani.
( testi)
I testi adottati sono selezionati dagli studenti e concordati con il docente all'interno della lista della bibliografia di riferimento
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ICAR/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710439 -
STORIA E CIVILTA' BIZANTINA L.M.
(obiettivi)
Obiettivo del corso è promuovere l’acquisizione delle nozioni storiche e storico-culturali e degli strumenti metodologici che consentano agli studenti della laurea magistrale di attingere al patrimonio della civiltà bizantina e di affrontare i diversi aspetti del millennio di Bisanzio, che si estende tra l'età tardoantica e la fine di quella che in occidente è denominata medievale, e dell'oltrevita storico e ideologico dello stato bizantino nel pensiero politico dell’età moderna e contemporanea.
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L-FIL-LET/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702448 -
EPIGRAFIA LATINA L.M.
(obiettivi)
Lo studente sarà avviato allo studio avanzato dell'epigrafia latina attraverso l'esegesi di documenti epigrafici utili ad approfondire aspetti del mondo romano e romanizzato.
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Erogato presso
20702448 EPIGRAFIA LATINA L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 PORENA PIERFRANCESCO
( programma)
Pierfrancesco PORENA, Epigrafia Latina LM (36 ore – 6 CFU) SETTORE DISCIPLINARE: L-ANT/03
“Da Turia a Paulina. Iscrizioni latine che parlano di donne romane. Voci di donne romane nelle iscrizioni latine”
Le donne romane emergono nella documentazione soprattutto attraverso il punto di vista degli uomini, che hanno tentato di uniformarle nella letteratura colta latina e greca in prosa e in versi, e nella letteratura normativa. Ma la densità comunicativa delle iscrizioni latine nasconde e rivela, come in gioco di detto e non detto, la ricchezza dell’universo femminile romano. Un universo immenso e longevo, popolato di aristocratiche, di cittadine romane e di straniere, di schiave e di liberte, di bambine, mogli, madri, figlie, sorelle, anziane e vedove. Sotto una realtà supeficialmente immobile, l’epigrafia sussurra pulsioni e disegna sensibilità asimmetriche in perenne tensione tra la sottomissione ai padri, l’inevitabile dovere riproduttivo, e l’evoluzione di una società nella quale anche gli uomini erano prigionieri di modelli indiscutibili.
( testi)
Studenti frequentanti: Dispense (PDF) e materiali forniti dal docente all’inizio del corso e durante le lezioni.
Studenti non-frequentanti: - A. Buonopane, Manuale di epigrafia latina, NUOVA EDIZIONE, Roma (Carocci) 2020 (contiene link con la traduzione italiana dei testi epigrafici esaminati). - Terme di Diocleziano. La collezione epigrafica, a cura di R. Friggeri, M.G. Granino Cecere, G. Gregori, Milano (Electa) 2012 [757 pp. - € 46,00]: studio obbligatorio della Sala I + 4 Sale a scelta. Esercitazioni: Visita della ‘Collezione Epigrafica’ (Museo della Comunicazione Scritta dei Romani) del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma.
Testi per programmi specifici per non-frequentanti possono essere concordati con il docente.
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L-ANT/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702466 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M.
(obiettivi)
Acquisizione di approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo antico, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisizione degli strumenti scientifici di ricerca e dei principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Capacità di esprimere e comunicare in forma chiara giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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Erogato presso
20702466 STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 NOCE CARLA
( programma)
Titolo del corso 2022-2023 Il giardino dell’Eden, paradiso terrestre e/o paradiso celeste. Semestre: I, 6 CFU Nel racconto di Genesi 2, 8-16 il Signore crea un giardino in Eden, dove cresce ogni albero da frutto e dove si trovano l’albero della vita e quello della conoscenza del bene e del male. Tutti sappiamo come poi andò a finire la storia, con Adamo ed Eva cacciati da questo paradiso terrestre per aver trasgredito il comando divino ed essersi cibati del frutto proibito dell’albero della conoscenza. L’Eden, tuttavia, continua a rimanere saldamente radicato nell’immaginario tardoantico e medievale come luogo di delizie, collocato ora in una sede remota e inaccessibile in terra, ora nei cieli, nettamente distinto dal paradiso celeste o, invece, confuso con quest’ultimo, a seconda delle diverse concezioni degli autori che ne parlano. Il corso, attraverso l’analisi di fonti di varia natura (sono previste anche delle uscite didattiche) e la presentazione di alcuni significativi approcci storiografici al tema, cerca di esplorare la ricca simbologia del giardino dell’Eden elaborata nel mondo cristiano antico e altomedievale e il suo riflesso nella spiritualità monastica, così come nell’iconografia cristiana e nell’architettura degli spazi sacri.
( testi)
Frequentanti
Il materiale bibliografico sarà indicato e fornito durante il corso
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M-STO/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410624 -
Stratigrafia e paleoclima del quaternario
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti conoscenze approfondite sulle problematiche geologiche, stratigrafiche e paleontologiche relative agli ultimi 2,5 milioni di anni di storia della Terra ed in particolare della parte più recente del Pleistocene (ultimi 780 mila anni), proponendo approcci di studio multidisciplinari.
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Erogato presso
20410624 Stratigrafia e paleoclima del quaternario in Geologia del Territorio e delle Risorse LM-74 GLIOZZI ELSA, FREZZOTTI MASSIMO
( programma)
Definizione storica di Quaternario: criterio paleontologico, criterio climatico. Storia della cronostratigrafia del Plio-Quaternario. il limite Plio-Quaternario. età e piani del Quaternario marino. I GSSP e le sezioni marine italiane piu’ rilevanti. Stratigrafia magnetica del Quaternario. metodi di datazione utilizzati per il Quaternario. Stratigrafia isotopica del Plio-Quaternario. Biostratigrafia del Quaternario marino: foraminiferi planctonici, foraminiferi bentonici, nannofossili calcarei, molluschi marini, ostracodi marini (concetti di ospite nordico e ospite senegalese). il Plio-Quaternario marino dei dintorni di Roma.. Cronostratigrafia storica del Plio-Quaternario continentale. Biocronologia del Plio-Quaternario continentale: grandi mammiferi, micromammiferi, molluschi continentali, ostracodi continentali. Stratigrafia pollinica. Stratigrafia climatica con i carabidi. Uomo ed industrie. Principali record del Quaternario continentale in Italia centrale: il Plio-Quaternario della campagna romana; i bacini intermontani dell’Italia centrale (Bacino Tiberino, Bacino dell’Aquila). Cause delle variazioni climatiche quaternarie. La teoria astronomica delle variazioni climatiche. Cicli di precessione, di obliquità e cicli glaciale-interglaciale di maggiore ampiezza e di 40.000, 100.000 anni. Glaciazioni del Gelasiano e del Pleistocene, paleoclimatologia storica olocenica. ∂18O nelle carote dai fondi oceanici e nel ghiaccio. Variazioni nella concentrazione di CO2 e CH4. L’Olocene e le carote di ghiaccio. L’Antropocene. Cronologia storica dei glaciali. Principali depositi glaciali delle aree alpine ed appenniniche. Le oscillazioni del livello marino durante il Quaternario: curve eustatiche.
( testi)
Pdf e fotocopie di pubblicazioni specialistiche recenti fornite dal docente.
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GEO/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702459 -
PALEOGRAFIA L.M.
(obiettivi)
Lo studente disporrà di conoscenze avanzate di storia della scrittura sia greca che latina, dopo aver esaminato le principali scritture di età antica, medievale e moderna, affrontando un corso seminariale dedicato a uno specifico tema paleografico.
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Erogato presso
20702459 PALEOGRAFIA L.M. in Storia dell'arte LM-89 AMMIRATI SERENA
( programma)
Il corso intende affrontare lo studio delle caratteristiche dei manoscritti, latini e greci, con particolare riguardo al loro valore per gli studi filologici e storico-culturali. In proposito verranno esaminati sia i caratteri esteriori del manoscritto (tecniche materiali di preparazione del libro nella sua qualità di oggetto fisico, modi e strumenti di confezione, con riguardo alle figure professionali coinvolte nel processo di produzione), sia il panorama culturale dei tempi e dei luoghi di origine dei libri manoscritti. Per questo, ogni aspetto verrà illustrato scegliendo un testimone manoscritto di riferimento. Sono previsti in tale corso sia l’esame di riproduzioni di manoscritti, in formato cartaceo ed elettronico, sia l’esame diretto di manoscritti e materiali scrittori, attraverso visite in archivi e biblioteche.
( testi)
La prova finale comprenderà la conoscenza dei materiali distribuiti (in formato cartaceo ed elettronico) nel corso delle lezioni ed esercitazioni, nonché la discussione dell’approfondimento che ciascuno studente dedicherà ad uno degli argomenti illustrati. È inoltre richiesto lo studio di: • M. Maniaci, Breve storia del libro manoscritto, Roma, Carocci 2019; • M. L. Agati, Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una codicologia comparata, L’Erma di Bretschneider, Roma 2009 (capitoli indicati a lezione); • M. Cursi, Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book, Il Mulino, Bologna 2016, cap. III (pp. 97-160); • due saggi, a scelta fra quelli che verranno indicati a lezione.
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M-STO/09
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20705170 -
COMUNICAZIONE POLITICA
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti critici per comprendere i cambiamenti in atto nei modelli e nelle forme di partecipazione nella moderna scena pubblica, derivanti dalla sempre più stretta interazione fra il sistema politico ed i suoi attori da un lato e fra sistema dei media e della comunicazione dall’altro. Parte del corso è dedicata allo studio dei materiali iconografici, estetici e simbolici di propaganda e allo sviluppo delle competenze critiche necessarie alla loro analisi e contestualizzazione.
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Erogato presso
20705170 COMUNICAZIONE POLITICA in Cinema, televisione e produzione multimediale LM-65 N0 NOVELLI EDOARDO
( programma)
La prima parte del corso è dedicata alla conoscenza delle trasformazioni in atto all’interno della scena pubblica e politica ed ai più rilevanti contributi teorici nel campo della comunicazione politica. Verranno presi in esame i principali ambiti di trasformazione della comunicazione politica e dei suoi attori in relazione alla recente storia d’Italia e all'evolversi delle campagne elettorali. La seconda parte, dedicata alla visual politics, analizza la storia e l'evoluzione della grafica politica e dei codici estetici della propaganda politica italiana dal 1945 ad oggi ed i contatti e le influenze con le principali correnti artistiche. In questa parte rientra l’analisi e lo studio delle nuove estetiche connesse al diffondersi della comunicazione digitale e all’utilizzo dei social network. Parte integrante del corso sono il visionamento e l’analisi di una ampia rassegna di materiali audiovisivi di propaganda originali quali film, spot, programmi televisivi, manifesti, webcard, che costituiscono materiali didattici e oggetto d’esame. In caso di svolgimento di campagne elettorali durante il periodo di insegnamento è possibile ne venga attivato il monitoraggio coinvolgendo gli studenti in maniera attiva e diretta.
( testi)
Programma d’esame - E. Novelli, Le campagne elettorali in Italia, Laterza, Roma 2018. - E. Novelli. I Manifesti Politici, Carocci, Roma 2021, in corso di pubblicazione e disponibile da Ottobre 2021 - Paolo Gerbaudo, I partiti digitali, Il Mulino, Roma 2020.
La partecipazione al "Laboratorio di progettazione e analisi di piattaforme e archivi digitali" se non fiscalizzata con i 3 crediti di attività esterna, esonera dal libro di Gerbaudo.
Per gli studenti del corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali di Scienze Politiche, per i quali l’esame vale da quest’anno accademico 6 CFU, anziché 8 come negli anni precedenti), il programma non prevede più un ulteriore testo a scelta.
*Costituiscono supporti audiovisivi integrativi del corso, dove è possibile reperire materiali e documenti illustrati a lezione e richiamati nei testi d’esame i seguenti siti: – http://www.archivispotpolitici.it – www.politicaltalkshow.it
*Costituisce materiale audiovisivo integrativo del corso e se ne consiglia la visione il programma: – “Mi consenta” La Grande Storia, Rai Tre: https://www.raiplay.it/video/2010/07/Mi-consenta---I-politici-e-la-Tv---La-Grande-Storia-7ed9b459-9b06-41c5-8fd4-0bd9a3f997f3.html
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SPS/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710694 -
SOCIOLOGIA DELL'ARTE
(obiettivi)
Il modulo analizza le modalità attraverso cui le istituzioni artistiche e culturali contribuiscono, da una parte, a produrre le carriere degli oggetti e degli artisti e, dall’altra, a prefigurare gli stessi processi di consumo. Esso offre agli studenti e alle studentesse una molteplicità di strumenti teorici ed empirici ad un tempo, per comprendere i fenomeni artistici e le componenti sociali che li rendono possibili.
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Erogato presso
20710694 SOCIOLOGIA DELL'ARTE in DAMS Teatro, musica, danza LM-65 TOTA ANNA LISA
( programma)
Nella contemporaneità l’arte influenza il discorso pubblico, divenendo “fabbrica di senso”, laboratorio della società civile, spazio e luogo della memoria pubblica, arena in cui definire socialmente le identità di genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. La prima parte del corso è dedicata allo studio della produzione artistica e delle politiche del consumo culturale. Affronta i seguenti temi: le teorie della "morte dell’autore", le teorie della ricezione, l’arte come pratica sociale, le definizioni istituzionali di valore artistico, i casi di “mancato riconoscimento” e le politiche del plagio, le politiche del genio, la canonizzazione e le pratiche di esclusione sociale, le teorie del capitale culturale, la formazione dei canoni artistici nella società dei media, il rapporto tra arte e pubblicità, il ruolo dei social media nella produzione delle reputazioni artistiche e nei "mondi dell'arte" più in generale, i processi di intermediazione artistica e le loro conseguenze sociali. La seconda parte, invece, concerne le istituzioni artistiche e affronta i seguenti temi: arte e sfera pubblica, il monumento nello spazio urbano, l'arte come tecnologia della memoria, il consumo culturale del passato e il ruolo del cinema nella produzione della memoria pubblica dei passati controversi, i modelli sociologici di analisi dei musei e le politiche di allestimento museale, la rappresentazione nei musei delle identità etniche, i musei come tecnologie di genere, i musei on line, l'arte elettronica e l'arte multimediale.
( testi)
1) Anna Lisa Tota e Antonietta De Feo (2019), Sociologia delle arti. Musei, memoria e performance digitali, Carocci, Roma. 2) Anna Lisa Tota, Lia Luchetti e Trever Hagen (2018) (a cura di) Sociologie della memoria. Verso un’ecologia del passato, Carocci, Roma.
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SPS/08
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Attività formative affini ed integrative
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