Gruppo opzionale:
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI - STORIA - - (visualizza)
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20710435 -
ISTITUZIONI GRECHE L.M.
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Erogato presso
20710435 ISTITUZIONI GRECHE L.M.
in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 FABIANI ROBERTA
( programma)
Istituzioni nelle poleis greche di epoca ellenistica (con particolare attenzione alle poleis d'Asia Minore).
Il corso prevede: (1) Un’introduzione al mondo ellenistico (2 lezioni); (2) un'introduzione al mondo delle poleis greche dell’epoca e al nuovo fenomeno della regalità (2 lezioni); (3) lezioni di approfondimento sul rapporto tra sovrani ellenistici e poleis, a partire (5 lezioni); (4) lezioni di approfondimento sulle istituzioni politiche (negli aspetti di continuità ed evoluzione) delle poleis ellenistiche, il ruolo della élite, l’intenso rapporto reciproco tra le città, fatto di relazioni diplomatiche, scambio di onori e di giudici, riconoscimenti di syngeneia, comune partecipazione a culti (9-10 lezioni); (5) La presentazione, da parte degli studenti, di alcuni argomenti connessi al corso e concordati con la docente (1-2 lezioni).
Gli argomenti verranno affrontati prendendo in considerazione la testimonianza delle fonti letterarie, epigrafiche, archeologiche e iconografiche. Nel corso delle lezioni verrà anche fatta un’introduzione alle principali banche dati di testi letterari e iscrizioni greche e ai principali strumenti di ricerca bibliografica.
( testi)
A) M. Mari (a cura di), L’età ellenistica. Società, politica, cultura, Roma, Carocci Editore, 2019 (intero volume). B) J. Ma, “Peer Polity Interaction in the Hellenistic Age”, P&P, 180, 9-40. C) A. Chaniotis, “The Divinity of Hellenistic Ruler”, in A. Erskine (ed.), A Companion to the Hellenistic World, Oxford 2003, 431-445. D) L. Moretti, La scuola, il ginnasio, l’efebia, in R. Bianchi Bandinelli (dir.), Storia e civiltà dei Greci, 8. La società ellenistica. Economia, diritto, religione, Milano 1977, 469-490. E) Due saggi a scelta tra: - quelli di John Ma, Riet van Bremen, Patrice Baker, David Potter in A. Erskine (ed.), A Companion to the Hellenistic World, Oxford 2003; - Chr. Müller, “Oligarchy and the Hellenistic City”, in H. Börm – N. Luraghi (eds.), The Polis in the Hellenistic World, Stuttgart, F. Steiner Verlag, 2018, 27-52. F) Materiale fornito dalla docente.
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L-ANT/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710679 -
STORIA DELLE SOCIETA' MEDIEVALI
(obiettivi)
Il corso di Storia delle società medievali si propone di analizzare i temi fondamentali della storia sociale ed economica del Medioevo, attraverso lo studio e la comparazione di casi di studio di particolare interesse. Durante le lezioni, di tipo seminariale, si farà ampio ricorso alle fonti in lingua originale.
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Erogato presso
20710916-2 STORIA DELLE SOCIETA' MEDIEVALI in Storia e società LM-84 LORE' VITO
( programma)
Mezzogiorno longobardo. Poteri e società nei secoli IX-XI. Il corso si propone di analizzare, con ricorso diretto alle fonti e alla storiografia, i rapporti fra poteri principeschi e società nel Mezzogiorno longobardo, dal principato di Arechi (774) fino all'XI secolo: rapporti fra principi e aristocrazia, basi economiche del potere, relazioni fra città e territorio.
( testi)
G. Zornetta, Italia meridionale longobarda. Competizione, conflitto e potere politico a Benevento (secoli VIII-IX), Roma, Viella, 2020, capitoli 2, 3, 4; V. Loré, Uno spazio instabile. Capua e i suoi conti nella seconda meta del IX secolo, in Les élites et leurs espaces. Mobilité, rayonnement, domination (du VIe au XIe siècle), a cura di P. Depreux, F. Bougard, R. Le Jan, Turnhout, Brepols, 2007, pp. 341-360; Idem, Genesi e forme di uno spazio politico: Capua nell’alto Medioevo, in Felix Terra. Capua e la Terra di Lavoro in età longobarda, Atti del convegno internazionale (Capua-Caserta, 4-7 giugno 2015), a cura di F. Marazzi, Cerro al Volturno, Volturnia, 2017, pp. 53-64; V. Loré, La chiesa del principe. S. Massimo di Salerno nel quadro del Mezzogiorno longobardo, in Ricerca come incontro. Archeologi, paleografi e storici per Paolo Delogu, a cura di G. Barone, A. Esposito, C. Frova, Roma, Viella, 2013, pp. 103-124; dossier di fonti analizzate a lezione. Gli studenti non frequentanti sostituiranno lo studio del dossier con Erchemperto, Piccola storia dei Longobardi di Benevento, a cura di L. A. Berto, Napoli, Liguori, 2013.
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M-STO/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI - ARCHEOLOGIA - (visualizza)
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19700620 -
ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE - LM
(obiettivi)
Acquisizione di conoscenze e di capacità di comprensione critica della formazione dell’impero romano attraverso il sistema della creazione delle province e la loro organizzazione amministrativa, approfondimento del rapporto tra le province e il potere centrale. Approfondimenti storico-archeologici-amministrativi finalizzati all’acquisizione delle metodologie di ricerca richieste per il reperimento delle fonti antiche e del relativo uso critico. Acquisizioni delle metodologie di ricerca funzionali allo studio interdisciplinare della materia. Invito alla conoscenza delle lingue: inglese, francese, tedesco al fine di avere la capacità di studio del materiale didattico in lingua straniera. Apprendimento adeguato alla prosecuzione degli studi e della ricerca.
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MUSSO LUISA
( programma)
Il funzionamento dell’Impero. Amministrazione centrale e periferica. Il ruolo dell’esercito.
( testi)
Bibliografia
• P. ROMANELLI, Le Province e la loro amministrazione, in Guida allo studio della civiltà romana antica, edd. V. Ussani, F. Arnaldi, I, 1964, pp. 331-377. • F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari, Laterza, 1992. • E. LO CASCIO, Le tecniche dell'amministrazione, in Storia di Roma, II. L'impero mediterraneo, 2. I principi e il mondo, Torino, Einaudi, 1991, pp. 119-191. • L. CRACCO RUGGINI, La città imperiale, in Storia di Roma, IV. Caratteri e morfologie, Torino, Einaudi, 1989, pp. 201-266. • E. MEYER-ZWIFFELHOFFER, Storia delle Province romane, Universale Paperbacks il Mulino, Bologna , 2011. • P. GROS, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 237- 426(ristampa 2010) • G. BEJOR, M.T. GRASSI, S. MAGGI, F. SLAVAZZI, Arte e Archeologia delle Province romane, Mondadori Università, Milano, 2011.
Sono richieste conoscenze di base di storia greca, storia romana, lingua e letteratura latina, lingua e letteratura greca.
Ulteriori riferimenti bibliografici e altro materiale didattico (in particolare testi di autori classici, trascrizioni di iscrizioni, immagini) verranno forniti nel corso delle lezioni.
STUDENTI 509/99 - Bibliografia e materiale didattico verranno concordati con il docente.
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L-ANT/07
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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20705275-1 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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SANTANGELI VALENZANI RICCARDO
( programma)
Nella prima parte del corso verranno affrontate le principali tematiche dell'archeologia medievale, quali la trasformazione delle città tra tarda antichità e altomedioevo, i paesaggi rurali medievali, il sistema curtense, l'incastellamento, i commerci e le produzioni. La seconda parte del corso di Archeologia Medievale affronterà in forma seminariale un argomento che verrà scelto congiuntamente tra docente e studenti, e si svolgerà con la presentazione e discussione di relazioni su testi messi a disposizione dei partecipanti al corso.
( testi)
A. Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Roma - Bari (editori Laterza) 2016
R. Santangeli Valenzani, L'edilizia residenziale in Italia nell'Altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2011
A questi testi gli studenti che, per validi motivi, non hanno potuto frequentare il corso, dovranno aggiungere:
A. Augenti, Città e Porti dall'antichità al medioevo, Roma (Carocci Editore) 2010
I. Barbiera, Memorie sepolte. Tombe e identità nell'altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2012
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275-2 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
capacità di analizzare in dettaglio, tramite l’intero sistema di fonti disponibile, le trasformazioni degli insediamenti urbani e rurali nel Medioevo; capacità di comunicare i risultati della ricerca, in forma orale e scritta, anche a livello specialistico
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SANTANGELI VALENZANI RICCARDO
( programma)
Nella prima parte del corso verranno affrontate le principali tematiche dell'archeologia medievale, quali la trasformazione delle città tra tarda antichità e altomedioevo, i paesaggi rurali medievali, il sistema curtense, l'incastellamento, i commerci e le produzioni. La seconda parte del corso di Archeologia Medievale affronterà in forma seminariale un argomento che verrà scelto congiuntamente tra docente e studenti, e si svolgerà con la presentazione e discussione di relazioni su testi messi a disposizione dei partecipanti al corso.
( testi)
A. Augenti, Archeologia dell'Italia Medievale, Roma - Bari (editori Laterza) 2016
R. Santangeli Valenzani, L'edilizia residenziale in Italia nell'Altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2011
A questi testi gli studenti che, per validi motivi, non hanno potuto frequentare il corso, dovranno aggiungere:
A. Augenti, Città e Porti dall'antichità al medioevo, Roma (Carocci Editore) 2010
I. Barbiera, Memorie sepolte. Tombe e identità nell'altomedioevo, Roma (Carocci Editore) 2012
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710595 -
ARCHEOLOGIA CRISTIANA 2 - LM
(obiettivi)
Il Corso di Archeologia Cristiana 2 intende approfondire con maggiore cura e dettaglio alcuni degli aspetti connessi con le aree di indagine della disciplina. In particolare, affinando gli elementi bibliografici già discussi e acquisiti nel corso del modulo triennale, lo studente sarà chiamato a confrontarsi con specifiche realtà monumentali, per lo più a vocazione cultuale e funeraria, analizzando nel dettaglio tanto il loro rapporto con il contesto, quanto le loro intrinseche e principali caratteristiche
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BRACONI MATTEO
( programma)
Il corso intende offrire una panoramica geograficamente più ampia dei monumenti catacombali d'Italia, con particolare riguardo a quelli dell'Umbria e della Toscana.
( testi)
Testi: M. Braconi, D. Cascianelli, G. Ferri (edd.), Semel pro semper. Trent’anni di ricerche della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra nelle catacombe d’Italia. Atti dell’incontro di studio in memoria di Fabrizio Bisconti (Roma, 14 ottobre 2022), Città del Vaticano 2023.
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare la bibliografia con il docente.
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710163 -
URBANISTICA DEL MONDO CLASSICO - LM
(obiettivi)
Approfondire l’uso di fonti storiche, archeologiche e di ricerca al fine di affrontare lo studio della città del mondo classico (evoluzione urbanistica, monumentale etc.).
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SPANU MARCELLO
( programma)
Oltre ad una parte generale, pertinente alla urbanizzazione dell’Italia in età romana, il corso intende prendere in esame le principali città della costa tirrenica in età romana, al fine di evidenziare come nel tempo l’interrelazione tra ambiente, evoluzione delle tecniche costruttive ed aspetti storici-sociali abbiano interferito nelle città. Verranno pertanto presi in considerazioni monumenti, edifici e conseguenze urbanistiche avvenute nel corso del tempo. Particolare attenzione sarà data ai casi campione di Cosa, Pozzuoli e Ostia-Portus.
( testi)
Parte generale: P. Sommella, Italia antica. L’urbanistica romana, Jouvence, Roma 1988 (pp. 17-32; 55-67; 83-92; 109-123; 143-164; 191-211: 227-250) P. Gros, L'architettura romana. Dagli inizi del III secolo a.C. alla fine dell'alto impero. I monumenti pubblici, Longanesi, Milano 2001 (pp. 28-47; 134-166; 228-242; 260-270: 504-519) P. Gros, M. Torelli, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Laterza, Roma-Bari 2007 (pp. 158-198; 243-270). F.E. Brown, Cosa : the making of a Roman town, Ann Arbor 1980, pp. 22-46
Cosa: - F.E. Brown, E.H. Richardson, L. Richardson Jr., Cosa III: The Buildings of the Forum: Colony, Municipium, and Village [ Memoirs of the American Academy in Rome, Vol. 37], pp. 1-153; 207-246 - F.E. Brown, Cosa : the making of a Roman town, Ann Arbor 1980, pp. 22-46 - A.M McCann, The Roman port and fishery of Cosa. A short guide. Il porto romano e la peschiera di Cosa. Guida breve, Roma 2002
Ostia: C. Pavolini, Ostia [Guide Archeologiche Laterza], Roma-Bari 2006
Portus: - C.F. Giuliani, “Note sulla topografia di Portus”, in V. Manucci (ed.), Il Parco Archeologico Naturalistico del Porto di Traiano: metodo e progetto. Roma 1992 (rist. 1996), pp. 29-43 - S. Keay, Millett M., L. Paroli, K. Strutt, Portus. An Archaeological Survey of the Port of Imperial Rom [Archaeological Monographs of the British School at Rome 15], London 2005, (soprattutto) pp. 297-314
Puteoli: - F. Zevi (a cura di), Puteoli, Banco di Napoli, 1993, pp. 9-30; 73-124.
Ulteriore bibliografia di approfondimento verrà indicata durante il corso.
Considerando l’indisponibilità di alcuni testi (ad esempio, per la parte generale, i volumi 1 e 2), parte del materiale verrà a messo a disposizione in formato pdf. In alternativa, su richiesta, verranno indicate opere in lingua straniera reperibili sul mercato.
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L-ANT/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710164 -
ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - LM
(obiettivi)
conoscenza del significato dei manufatti architettonici intesi come prodotto della cultura materiale in cui si possono rintracciare le matrici culturali e storiche della società che li ha generati; acquisizione degli strumenti e dei criteri per l'individuazione, la registrazione, l'interpretazione e l'utilizzazione delle informazioni che si possono ricavare dall'osservazione dell'edilizia storica; capacità di comunicare oralmente informazioni e idee
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Gruppo opzionale:
ATTIVITA' AFFINI E INTEGRATIVE - (visualizza)
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20710596 -
ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO - LM
(obiettivi)
Lo studente imparerà a muoversi nel settore della ricerca sviluppatasi in contesti nord-europei della Mediterranean Archaeology ed acquisterà familiarità con gli approcci teorici agli studi del Mediterraneo ed al suo paesaggio nel lungo termine. In particolare gli saranno forniti rudimenti sull’archeologia della polis greca e sull’impatto delle realtà urbane sul territorio circostante nella Grecia antica.
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FARINETTI EMERI
( programma)
Titolo del corso 2023-2024: Il paesaggio della polis greca. Il corso si avvierà con un’introduzione sulla tradizione di studi di storia e archeologia del Mediterraneo. Tratterà poi nello specifico dell’archeologia del paesaggio greco ed in particolare dell’archeologia della polis in relazione al suo territorio, alla sua chora. Saranno esaminati: le scelte antropiche di insediamento dall’età del Bronzo recente all’epoca Geometrica; la nascita della polis con particolare interesse alle dinamiche spaziali alla base del sistema polis; l’impatto delle città greche sull’ambiente nei contesti regionali e micro-regionali; l’economia e lo sfruttamento delle risorse naturali; l’organizzazione spaziale interna della città greca, con particolare attenzione alle relazioni tra spazi urbani e significati civico-sociali e alla sintassi dello spazio urbano; l’archeologia della casa e l’evoluzione delle polis in età ellenistica; il rapporto degli accessi alla città con la viabilità interna ed esterna; la dimensione rurale del territorio (chora) nel suo connubio imprescindibile con la città, l’asty; il ruolo degli insediamenti satellite; la città greca in epoca romana con esame dei mutamenti dell’assetto territoriale nella diacronia.
( testi)
TESTI: C.Broodbank 'Il Mediterraneo: dalla preistoria alla nascita del mondo classico', piccola biblioteca Einaudi: pp.15-81, pp.524-545, (pp.573-584 solo non frequentanti) D.Abulafia 'Il grande mare: storia del Mediterraneo', Mondadori: pp.9-17, (77-233 solo non frequentanti) E. Farinetti, 'I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione': paesaggi urbani 3.2 - paesaggi rurali 3.1 - paesaggi del pastoralismo 3.6 e 3.7 - Le camere di insediamento 4.2 C. Ampolo, Elementi costitutivi e origine della città greca. 1996. L.Caliò 'Asty. Studi sulla città greca', Quazar: cap.1-2-8 (4, 9 e 10 solo non frequentanti) O. Belvedere 'Il fenomeno urbano nel mondo greco' e L. Caliò 'La città ellenistica' https://www.treccani.it/enciclopedia/il-fenomeno-urbano-nel-mondo-greco_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/ G. Daverio Rocchi: frontiere e confini nella Grecia antica, 7-17 E. Greco 'Archeologia della Magna Grecia', cap.4
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L-ANT/09
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Attività formative affini ed integrative
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20710158 -
FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM
(obiettivi)
sviluppo delle conoscenze acquisite; conoscenze specifiche sullo sviluppo storico e artistico dell'arte medievale (VI-XV secolo), acquisizione di competenze specifiche sulla produzione artistica e artigianale, le realizzazioni monumentali dell'età medievale; capacità di raccolta e interpretazione dei dati; capacità di analisi e lettura dell’opera d’arte; sviluppo di una competenza metodologica che consenta uno studio autonomo; capacità di comunicare informazioni e idee a interlocutori specialisti e non specialisti
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Erogato presso
20710158 FONTI E METODI PER LO STUDIO DELLA STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM in Storia dell'arte LM-89 BALLARDINI ANTONELLA
( programma)
Dalla ricerca al racconto: San Pietro in Vaticano prima e dopo la Porta Santa (VIII-XVII secolo)
Perché nel nuovo San Pietro di Paolo V (1612) il titulus della Porta Santa reca un’inscrizione del tempo di Gregorio XIII (1575)? Se è vero che ogni monumento è un documento, deve esserci una ragione che può essere indagata con gli strumenti della ricerca storica e storico-artistica. Ripercorrendo la vicenda di un luogo della basilica Vaticana carico di significati rituali, il corso ha come obiettivo quello di ricomporre le fasi e le trasformazioni di uno spazio della basilica antica che ha lasciato memorie e traccia di sé in quella nuova; di sperimentare strategie di indagine di natura diversa e di interrogarsi sulla narrazione di ciò che scopriamo, perché solo il racconto «rivela il significato di ciò che altrimenti rimarrebbe una sequenza intollerabile di eventi».
( testi)
Bibliografia provvisoria Ch. Thoenes, Persistenze, ricorrenze e innovazioni nella storia della Basilica Vaticana, in Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura N.S. 57/59.2011/12, pp. 85-92.
P. Liverani, San Pietro in Vaticano, in La visita alle ‘Sette chiese’, a cura di L. Pani Ermini, Roma 2000, pp. 21-45.
H. Brandenburg, A. Ballardini, Ch. Thoenes, S. Pietro. Storia di un monumento, Milano 2015; in part. A.Ballardini, La Basilica di San Pietro nel Medioevo, pp. 34-75 e le note alle pp. 325-330. [i saggi di Brandenburg e di Thoenes non sono obbligatori, ma eventualmente di approfondimento individuale]
A.Ballardini, Un oratorio per la Theotokos: Giovanni VII (705-707) committente a San Pietro, in Medioevo: i committenti, XIII Convegno internazionale di studi, Parma, 21-26 settembre 2010, a cura di A.C. Quintavalle, Milano-Parma 2011, pp. 98-116.
A.Ballardini, Piccola ma aurea: la Porta Santa nell'antico San Pietro, in Quando la Fabbrica costruì San Pietro. Un cantiere di lavoro, di pietà cristiana e di umanità (XVI-XIX secolo), a cura di Assunta Di Sante e Simona Turriziani, Foligno 2016, pp. 19-41.
A.Ballardini, Ugo da Carpi, Veronica mostra il Volto Santo tra gli Apostoli Pietro e Paolo, scheda di catalogo, in I Santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta a cura di Daniela Porra e A. D’Amico, (Milano, Palazzo Reale, 24 marzo-4 giugno 2017), Cinisello Balsamo-Milano 2017, pp. 78-80 [nelle pagine seguenti: Considerazioni sulla tecnica di esecuzione dell’opera a cura di G. Capriotti e L. D’Alessandro, facoltativo]
A.Ballardini, Von Iohannes VII. zu den Renaissancepäpsten. Die Öffnung der Heiligen Pforte in Alt-St.Peter, in Die Päpste und Rom zwischen Spätantike und Mittelalter. Formen der Päpstlichen Machtentfaltung (17. - 19. März 2016), Hrg. Norbert Zimmermann, Tanja Michalsky, Alfried Wieczorek, Stefan Weinfurter, Schnell & Steiner 2017, pp. 29-53 (messo a disposizione anche in italiano). Ch. Thoenes, Biblioteca petriana, in C. FONTANA, Il Tempio Vaticano, 1604, ed. a cura di G. CURCIO, Milano 2003, pp. XXI-XXXIII. V. Lucherini, Alfarano, Tiberio / Tiberius Alpharanus, Historiker, ad vocem in Personenlexicon zur Christlichen Archäologie, 2012, I, pp. 62-63 (messo a disposizione anche in italiano).
M. Ceresa, Grimaldi, Giacomo, ad vocem in Dizionario Biografico degli italiani (vol. 59, 2002) http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-grimaldi_(Dizionario-Biografico)
Breve raccolta di appunti su G. Grimaldi a cura di Antonella Ballardini
Traduzione dall’Opusculum di G. Grimaldi della Biblioteca Ambrosiana a cura di Antonella Ballardini.
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L-ART/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710159 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA - LM
(obiettivi)
Conoscenza della storia dell’arte medievale e della storia dell’arte bizantina (secoli IV-XIV), di temi e problemi specifici della disciplina; capacità di analisi e di lettura delle opere d’arte e del loro contesto; capacità di analisi delle fonti, scritte e grafiche; acquisizione di competenze metodologiche che consentano uno studio autonomo e indirizzino alla ricerca; capacità di applicazione delle conoscenze acquisite allo scopo di sviluppare ed esporre argomentazioni logiche e coerenti; capacità di comunicare informazioni e idee a specialisti e non specialisti.
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20710159-1 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA 1 - LM
(obiettivi)
Conoscenza della storia dell’arte medievale e della storia dell’arte bizantina (secoli IV-XIV), di temi e problemi specifici della disciplina; capacità di analisi e di lettura delle opere d’arte e del loro contesto; capacità di analisi delle fonti, scritte e grafiche; acquisizione di competenze metodologiche che consentano uno studio autonomo e indirizzino alla ricerca; capacità di applicazione delle conoscenze acquisite allo scopo di sviluppare ed esporre argomentazioni logiche e coerenti; capacità di comunicare informazioni e idee a specialisti e non specialisti.
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Erogato presso
20710159-1 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE E STORIA DELL'ARTE BIZANTINA 1 - LM in Storia dell'arte LM-89 FOBELLI MARIA LUIGIA
( programma)
Titolo e Descrizione del corso Circolazione figurativa tra Oriente e Occidente nei secoli XI-XIII. a. L’arte della Riforma gregoriana a Roma b. La basilica di San Marco a Venezia Il corso si articola in 2 moduli non divisibili, pari a 12 CFU. I moduli tratteranno due episodi artistici paradigmatici: a) Il renoveau paleochrétienne, il fenomeno artistico originato all’interno della Riforma gregoriana e indirizzato alla rinascita di motivi decorativi e sistemi iconografici paleocristiani. In particolare alcune chiese di Roma e l’abbazia di Montecassino verranno analizzati alla luce del rapporto dialettico che legò l’Urbe al cenobio benedettino tra XI e XII secolo. b) La basilica di San Marco a Venezia. La complessa vicenda artistica della fabbrica marciana, ed in particolare la sua straordinaria decorazione musiva, verranno esaminate in relazione allo stretto legame –commerciale, ideologico, culturale e artistico- che unì la città dei dogi a Costantinopoli. Sono previsti sopralluoghi ad alcune basiliche di Roma e all’abbazia di Montecassino. Si richiede la partecipazione attiva degli studenti con relazioni in aula e nel corso dei sopralluoghi
( testi)
Bibliografia • S. Romano (a cura di), Riforma e Tradizione. La pittura medievale a Roma. Corpus, IV, Jaca Book, Milano-Roma 2006, pp. 68-88 (San Crisogono); 129-150 (San Clemente, bas. inf.); 209-218 (San Clemente, bas. sup.); 250-257 (Santa Maria in Cosmedin); 272-280 (San Nicola in Carcere); 305-311 (Santa Maria in Trastevere); 327-334; 335-345 (Santa Maria Nova). • E. Mazzocchi, Il cuore antico della Riforma: le pitture della basilica di S. Crisogno a Roma, in Roma e la riforma gregoriana. Tradizioni e innovazioni artistiche (XI-XII secolo), a cura S. Romano e J. Enckell Julliard, Viella, Roma 2007, pp. 247-273. • A. Iacobini, Gli affreschi della cripta di S. Nicola in Carcere, in Fragmenta picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, Argos Editore, Roma 1989, pp. 197-204. • E. Parlato, S. Romano, Roma e Lazio. Il romanico, Palombi Editori e Jaca Book, Milano 2001, pp. 29-43 (S. Clemente); 44-52 (S. Maria in Cosmedin); 53-59 (S. Crisogono); 61-75 (S. Maria in Trastevere). • A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI agli inizi del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, in L’arte medievale nel contesto (300-1300) Funzioni, iconografia, tecniche, Jaca Book, Milano 2006, pp. 463-499, figg. 279-305. • M. Andaloro, Montecassino: memoria di una fabbrica perduta, in Cantieri medievali, a cura di R. Cassanelli, Jaca Book, Milano 1995, pp. 51-69. • M. Gianandrea, Montecassino, in La scena del sacro. L’arredo liturgico nel basso Lazio tra XI e XIV secolo, Viella, Roma 2006, pp. 55-75. • G. Orofino, Desiderio, abate di Montecassino e papa Vittore III: Le miniature, in Roma medievale. Il volto perduto della città, De Luca Editore, Roma 2022, pp. 89-94. • G. Curzi, L’iconostasi di S. Maria in Valle Porclaneta, in Idem, Arredi lignei medievali. L’Abruzzo e l’Italia centro-meridionale. Secoli XII-XIII, Silvana Editoriale, Cinesello Balsamo 2007, pp. 65-77. • Si consiglia la consultazione di: - Leone Marsicano, Cronaca di Montecassino (III 26-33), a cura di F. Aceto e V. Lucherini, Jaca Book, Milano 2001.
Non frequentanti Allo studio dei testi indicati gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: • H. Toubert, La riforma gregoriana e l’iconografia; La rinascita paleocristiana a Roma all’inizio del XII secolo, in Un'arte orientata: riforma gregoriana e iconografia, a cura di L. Speciale, Jaca Book, Milano 2001, pp. 11-20 e figg. 1-4; pp. 177-227 e figg. 81-98. • M. Andaloro, S. Romano (a cura di), Arte iconografia a Roma. Da Costanino a Cola di Rienzo, Jaca Book, Milano 2000 (l’intero volume).
Studenti frequentanti e non frequentanti A tutti gli studenti è richiesta la conoscenza diretta dei seguenti monumenti: • Roma, S. Crisogono • Roma, S. Clemente • S. Maria in Cosmedin • Roma, S. Maria in Trastevere • Roma, S. Maria Nova • Montecassino, Chiesa abbaziale e Museo
Studenti frequentanti II Modulo Storia dell’arte bizantina Bibliografia • A. Grabar, Plotino e l’origine dell’estetica medievale, in Idem, Le origini dell’estetica medievale, Milano, Jaca Book 2001, pp. 29-83. • W. Tatarkiewicz, L’estetica di Plotino, in Storia dell’estetica, I, Torino, Einaudi, 1979, pp. 355-366; Idem, L’estetica dello Pseudo-Dionigi; L’estetica bizantina, in Storia dell’estetica, II, Torino, Einaudi, 1979, pp. 34-49. • A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI agli inizi del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, in L’arte medievale nel contesto (300-1300) Funzioni, iconografia, tecniche, Jaca Book, Milano 2006, pp. 463-499, figg. 279-305. • G. Lorenzoni, Venezia, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2000, XI, pp. 524-533. • F. Zuliani, La basilica di S. Marco. Il cantiere (1063-1094), in Cantieri medievali, a cura di R. Cassanelli, Jaca Book, Milano 1995, pp. 71-98. • R. Polacco, La pittura medievale a Venezia, in La pittura in Italia. L’Altomedioevo, Electa, Milano 1994, pp.113-130. • Storia dell’arte marciana: l’architettura, Atti del Convegno internazionale di studi (Venezia 11-14 ottobre 1994), a cura di R. Polacco, Marsilio, Venezia 1997: - I. Andreescu-Treadgold, I primi mosaicisti a San Marco, pp. 87-104; - G. Romanelli, La basilica di S. Marco nell’Ottocento. Trasformazioni, polemiche, ideologie, ivi, 277-292. • Il Tesoro di San Marco, catalogo della mostra, Edizioni Olivetti, Milano 1986: - S. Bettini, Venezia, la Pala d’Oro e Costantinopoli, ivi, pp. 43-72; - G. Perocco, Sulla storia del Tesoro di S. Marco, ivi, pp. 73-76. • E. Concina, Le arti di Bisanzio. Secoli VI-XV, Bruno Mondadori, Milano 2002, pp. 155-192; 229-272; 291-304; 330-345.
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati, gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: • A. Grabar, Le origini dell’estetica medievale, Milano, Jaca Book 2001 (l’intero volume). • G. Lorenzoni, Il cantiere di San Marco e la cultura figurativa veneziana fino al sec. XIII, in Storia di Venezia. Temi, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1994, pp. 21-144. Frequenza La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti che per giustificati motivi si trovino nell’impossibilità di frequentare, dovranno integrare il programma (v. sopra) concordando un appuntamento con il docente.
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L-ART/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702461 -
STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M.
(obiettivi)
Il corso si propone di ripercorrere gli aspetti principali dell'evoluzione storica della lingua latina, dalle testimonianze epigrafiche preletterarie fino alla produzione postclassica. Gli studenti rifletteranno sulle peculiarità dei vari registri della lingua latina, in relazione a testi di tipologie ed epoche diverse. Al termine del corso, essi saranno in grado di riconoscere i processi di evoluzione della lingua e applicare i principali elementi di grammatica storica e metrica all’analisi dei testi, al fine di impostare un discorso critico originale su un testo in lingua latina, contestualizzandolo nel periodo storico e definendone il registro d'uso.
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Erogato presso
20702461 STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M. in Didattica dell’Italiano come Lingua Seconda (DIL2) LM-39 LUCERI ANGELO
( programma)
Sulla base di documenti e di testimonianze coeve ai diversi fenomeni linguistici vengono illustrati alcuni aspetti della comunicazione linguistica in latino, considerata nel suo sviluppo diacronico (dalla protostoria al Romanzo) e nei suoi diversi registri (standard e informale). La lettura e l’analisi sotto il profilo filologico e storico-linguistico di testi in prosa e in poesia, intende fornire gli strumenti per perfezionare le conoscenze acquisite nel percorso di didattica triennale, al fine di cogliere le specificità dell’evoluzione storica della lingua latina e di individuarne le peculiarità morfosintattiche e stilistiche. A tal fine il corso comprende: (1) Un ciclo di lezioni volte a offrire una panoramica sulla storia della lingua latina dalle origini fino al VI sec. d.C., attraverso la ricostruzione delle tappe fondamentali della sua evoluzione nella dimensione di lingua d’uso e di lingua letteraria; (2) Inquadramento, lettura, traduzione e commento di un testo in prosa e un testo in poesia: a) Anonimo Cesariano, La guerra d'Africa (Bellum Africum), capitoli scelti; b) Lucano, Pharsalia, l. IX, passi scelti.
( testi)
Per il punto 1: - (a) F. Berardi, Le vie del latino. Storia della lingua latina con elementi di grammatica storica, Galatina, Congedo Editore, 2021 (2a ediz.). - (b) Ulteriori materiali didattici distribuiti a lezione e/o caricati nel Teams del docente.
Per il punto 2: - (a) Anonimo Cesariano, La guerra d'Africa (Bellum Africum), traduzione e note a cura di C. Cioffi, Firenze, Le Monnier, 2022. - (b) Lucano, Pharsalia o la Guerra civile, saggio introduttivo a c. di P. Esposito, nuova traduzione a c. di N. Lanzarone, commento a c. di Valentino D’Urso, Milano, Rusconi, 2022 (soltanto il libro I).
Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio individuale del seguente testo:
- Elena Malaspina, La comunicazione linguistica in latino. Testimonianze e documenti, Seconda edizione riveduta e ampliata con la collaborazione di Ermanno Malaspina, Alessandria, Ediz. dell’Orso, 2014.
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L-FIL-LET/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21002013 -
CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO
(obiettivi)
LE TEORIE E LA STORIA DEL RESTAURO DALLA FINE DEL SETTECENTO A TUTTO IL NOVECENTO IN ITALIA E IN EUROPA. L'AREA ROMANA COME CASO DI STUDIO PER APPROFONDIRE LE DIVERSE FASI E I MOLTI MODI DI INTERPRETAZIONE DELL'ARCHITETTURA STORICA E DELLA CITTÀ STRATIFICATA. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI, ESERCITAZIONI E SOPRALLUOGHI ANCHE NEI CANTIERI DI RESTAURO.
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Erogato presso
21002013 CULTURA E STORIA DEL PATRIMONIO in Scienze dell'architettura L-17 PALLOTTINO ELISABETTA
( programma)
Il corso si propone di invitare gli studenti a riflettere e a interrogarsi sul carattere relativo e storico di ogni teoria del restauro e in particolare di quella "moderna" - fatta di carte, regolamenti e principi - che viene considerata come punto di arrivo scientifico e che può invece essere letta come un momento della storia delle interpretazioni del passato. E' argomento centrale delle lezioni la storia del restauro dalla fine del Settecento fino a tutto il Novecento in Italia e in Europa. I molti esempi provenienti dall'area romana serviranno ad illustrare, in dettaglio, le diverse fasi e i molti modi di attualizzazione e di interpretazione dell'architettura storica. Sarà inoltre proposto agli studenti di contribuire attivamente alla realizzazione di un osservatorio del restauro contemporaneo, mediante l'osservazione e la valutazione critica dei lavori in corso nei cantieri romani.
( testi)
I testi adottati sono selezionati dagli studenti e concordati con il docente all'interno della lista della bibliografia di riferimento
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ICAR/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702448 -
EPIGRAFIA LATINA L.M.
(obiettivi)
Lo studente sarà avviato allo studio avanzato dell'epigrafia latina attraverso l'esegesi di documenti epigrafici utili ad approfondire aspetti del mondo romano e romanizzato.
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Erogato presso
20702448 EPIGRAFIA LATINA L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 PORENA PIERFRANCESCO
( programma)
Pierfrancesco PORENA, Epigrafia Latina LM (36 ore – 6 CFU) SETTORE DISCIPLINARE: L-ANT/03
“Da Turia a Paulina. Iscrizioni latine che parlano di donne romane. Voci di donne romane nelle iscrizioni latine (II parte)”
Le donne romane emergono nella documentazione soprattutto attraverso il punto di vista degli uomini, che hanno tentato di uniformarle nella letteratura colta latina e greca in prosa e in versi, e nella letteratura normativa. Ma la densità comunicativa delle iscrizioni latine nasconde e rivela, come in gioco di detto e non detto, la ricchezza dell’universo femminile romano. Un universo immenso e longevo, popolato di aristocratiche, di cittadine romane e di straniere, di schiave e di liberte, di bambine, mogli, madri, figlie, sorelle, anziane e vedove. Sotto una realtà supeficialmente immobile, l’epigrafia sussurra pulsioni e disegna sensibilità asimmetriche in perenne tensione tra la sottomissione ai padri, l’inevitabile dovere riproduttivo, e l’evoluzione di una società nella quale le donne sono fondamentali e anche gli uomini erano prigionieri di modelli indiscutibili.
( testi)
Studenti frequentanti: Dispense (PDF) e materiali forniti dal docente all’inizio del corso e durante le lezioni.
Studenti non-frequentanti: - A. Buonopane, Manuale di epigrafia latina, NUOVA EDIZIONE, Roma (Carocci) 2020 (contiene link con la traduzione italiana dei testi epigrafici esaminati). - Terme di Diocleziano. La collezione epigrafica, a cura di R. Friggeri, M.G. Granino Cecere, G. Gregori, Milano (Electa) 2012 [757 pp. - € 46,00]: studio obbligatorio della Sala I + 4 Sale a scelta. Esercitazioni: Visita della ‘Collezione Epigrafica’ (Museo della Comunicazione Scritta dei Romani) del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano a Roma.
Testi per programmi specifici per non-frequentanti possono essere concordati con il docente.
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L-ANT/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702466 -
STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M.
(obiettivi)
Acquisizione di approfondita e dettagliata conoscenza di questioni rilevanti della storia del cristianesimo antico, attraverso l’analisi di fonti di diversa tipologia e il confronto con la letteratura secondaria. Acquisizione degli strumenti scientifici di ricerca e dei principi metodologici necessari per la lettura delle fonti. Capacità di esprimere e comunicare in forma chiara giudizi autonomi sulle questioni analizzate.
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Erogato presso
20702466 STORIA DEL CRISTIANESIMO ANTICO L.M. in Filologia, letterature e storia dell'antichità LM-15 N0 NOCE CARLA
( programma)
Titolo del corso: Essere madri nel mondo cristiano antico (I sem., 6 cfu, I modulo del corso Storia del cristianesimo e delle Chiese LM)
La maternità non è semplicemente un’esperienza che una donna vive individualmente o all’interno della ristretta cerchia familiare: nel mondo antico, così come in ogni epoca, essa è profondamente influenzata dalla società e dalla cultura circostanti, diventa istituzione e riflesso di ideologie e visioni teologiche. Il corso, attraverso la presentazione di alcune significative donne cristiane vissute tra epoca antica e medievale, intende esplorare vari aspetti della maternità. Come le donne ci raccontano il loro essere madri? Quali paradigmi di maternità vengono veicolati dalle fonti che rappresentano la maternità? Quale riflessione teologica sulla maternità sviluppa il cristianesimo tra antichità e medioevo? Come nasce l’idea di una maternità spirituale anche in assenza di figli biologici? Come si coniugano l’ideale della verginità e quello della maternità? Che ruolo svolge il modello di Maria? Come la Chiesa può dirsi madre? La frequenza non è obbligatoria ma fortemente raccomandata: la docente metterà a diposizione anche le lezioni registrate. Nel corso delle lezioni sono previste modalità di accertamento del profitto attraverso l’interazione tra docente e studenti e l’elaborazione in forma scritta (nonché eventuale presentazione in classe) di una tesina. II modulo, Matteo Mennini, I semestre Credenti LGBT e teologie queer nelle chiese cristiane dagli anni Sessanta ad oggi
L’esperienza sessuale degli individui e la vita matrimoniale hanno rappresentato il terreno sul quale le chiese cristiane hanno opposto le maggiori resistenze alle trasformazioni sociali e culturali dall’epoca tardo-moderna fino ai più recenti processi di secolarizzazione. In particolare, la questione del rapporto tra fede cristiana e omosessualità, specialmente in età contemporanea, ha innescato numerosi corto-circuiti tra le posizioni ufficiali delle chiese e quelle esperienze che hanno favorito la visibilità e l’accoglienza di credenti LGBT, alimentate da una nuova sensibilità pastorale e da un pensiero teologico attento a recepire le istanze provenienti dalle scienze sociali e dai movimenti che rivendicano pieni diritti civili per le persone omosessuali. Se da varie chiese cristiane a livello ufficiale l’omosessualità, percepita come un ostacolo alla funzione naturale della generazione e al matrimonio, è stata ritenuta contro natura e fuori norma, l’agency dei gruppi di credenti LGBT attesta la possibilità di percorsi di riconciliazione all’interno dell’istituzione e si pone all’attenzione dello storico come una nuova soggettività religiosa. Il corso di studio affronterà la tematica proponendo un percorso a tre tappe: a) offrire un panorama storica delle posizioni adottate dalle chiese cristiane nel XX secolo a livello globale sulla questione dell’omosessualità, in particolare la chiesa cattolica e quelle protestanti; b) analizzare alcune esperienze pastorali di gruppi e movimenti formati da cristiani LGBT a partire dagli anni ’60 del XX secolo, specialmente negli Stati Uniti, in Francia e in Italia, con il supporto di recenti studi sociologici; c) seguire l’evoluzione della cosiddetta «teologia queer», partendo dalle prime riflessioni sul rapporto tra fede e omosessualità fino agli autori più recenti.
( testi)
BIBLIOGRAFIA I modulo Per i frequentanti: Dossier di testi e studi fornito dalla docente Tesina scritta su un argomento a piacere
Per i non frequentanti: Un libro a scelta tra i seguenti:
M. G. Muzzarelli, Madri. Madri mancate. Quasi madri. Sei storie medievali, Laterza, Roma-Bari 2021 C.W. ATKINSON, The Oldest Vocation: Christian Motherhood in the medieval West, Cornwell University Press, 1991 A.B. MULDER-BAKKER (ed.), Sanctity and Motherhood. Essays on Holy Mothers in the Middle Ages, New York-London, Routledge, 1995 R. Franchi (a cura di), Dalla Grande Madre alla Madre: la maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli, vol. 3. Dalla Bibbia ai Padri della Chiesa, Torino, Edizioni dell’Orso, 2019
I seguenti contributi (contattare la docente per una copia pdf):
E. Prinzivalli, Maternità e madri nel pensiero e nella prassi sociale del cristianesimo antico in Eastern Theological Journal 2 (2016) 2, pp. 175–202 A. BARTOLOMEI ROMAGNOLI, Madri sante nella letteratura medioevale in La maternità spirituale nel cristianesimo antico, in Santa Monica nell’Urbe dalla Tarda antichità al Rinascimento. Storia, Agiografia, Arte. Atti del Convegno Ostia antica-Roma 29-30 settembre 2010, a cura di M. Chiabò, M. Gargano, R. Ronzani, Centro Culturale Agostiniano-Roma nel Rinascimento, Roma 2011, pp. 53-111
Bibliografia II modulo TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
1. Dossier di fonti e articoli proposti dal docente 2. F. TORCHIANI, «Il vizio innominabile». Chiesa e omosessualità nel Novecento, Bollati Boringhieri, Torino 2021 3. M. MENNINI, Credenti LGBT+. Diritti, fede e chiese cristiane nell’Italia contemporanea, Carocci, Roma 2023.
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1. Dossier of historical documents and articles proposed by the professor 2. F. TORCHIANI, «Il vizio innominabile». Chiesa e omosessualità nel Novecento, Bollati Boringhieri, Torino 2021 3. M. MENNINI, Credenti LGBT+. Diritti, fede e chiese cristiane nell’Italia contemporanea, Carocci, Roma 2023 AVVERTENZA
Gli studenti non frequentanti sono pregati di concordare il programma con il docente.
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6
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M-STO/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410624 -
Stratigrafia e paleoclima del quaternario
(obiettivi)
Obiettivo del corso è fornire agli studenti conoscenze approfondite sulle problematiche geologiche, stratigrafiche e paleontologiche relative agli ultimi 2,5 milioni di anni di storia della Terra ed in particolare della parte più recente del Pleistocene (ultimi 780 mila anni), proponendo approcci di studio multidisciplinari.
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Erogato presso
20410624 Stratigrafia e paleoclima del quaternario in Geologia e Tutela dell'Ambiente LM-74 GLIOZZI ELSA, FREZZOTTI MASSIMO
( programma)
Definizione storica di Quaternario: criterio paleontologico, criterio climatico. Storia della cronostratigrafia del Plio-Quaternario. il limite Plio-Quaternario. età e piani del Quaternario marino. Stratigrafia magnetica del Quaternario. Metodi di datazione utilizzati per il Quaternario. Stratigrafia isotopica del Plio-Quaternario. Le oscillazioni del livello marino durante il Quaternario: curve eustatiche. Biostratigrafia del Quaternario marino: foraminiferi planctonici, foraminiferi bentonici, nannofossili calcarei, molluschi marini, ostracodi marini (concetti di ospite nordico e ospite senegalese). I GSSP e le sezioni marine italiane più rilevanti. L’Olocene e le carote di ghiaccio. Paleoclimatologia storica olocenica. L’Antropocene. Cronostratigrafia storica del Plio-Quaternario continentale. Biocronologia del Plio-Quaternario continentale: grandi mammiferi, micromammiferi, molluschi continentali, ostracodi continentali. Stratigrafia pollinica. Stratigrafia climatica. Uomo ed industrie. La domesticazione olocenica. Cenni di archeogeologia. Principali record del Quaternario continentale in Italia centrale: il Plio-Quaternario della campagna romana; i bacini intermontani dell’Italia centrale (Bacino Tiberino, Bacino dell’Aquila).
( testi)
Pdf e fotocopie di pubblicazioni specialistiche recenti fornite dal docente.
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GEO/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711269 -
Antropologia culturale ed etnografia
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20711269-1 -
modulo 1
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M-DEA/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20711269-2 -
modulo 2
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6
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M-DEA/01
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702459 -
PALEOGRAFIA L.M.
(obiettivi)
Lo studente disporrà di conoscenze avanzate di storia della scrittura sia greca che latina, dopo aver esaminato le principali scritture di età antica, medievale e moderna, affrontando un corso seminariale dedicato a uno specifico tema paleografico.
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Erogato presso
20702459 PALEOGRAFIA L.M. in Storia dell'arte LM-89 AMMIRATI SERENA
( programma)
Il corso intende affrontare lo studio delle caratteristiche dei manoscritti, latini e greci, con particolare riguardo al loro valore per gli studi filologici e storico-culturali. In proposito verranno esaminati sia i caratteri esteriori del manoscritto (tecniche materiali di preparazione del libro nella sua qualità di oggetto fisico, modi e strumenti di confezione, con riguardo alle figure professionali coinvolte nel processo di produzione), sia il panorama culturale dei tempi e dei luoghi di origine dei libri manoscritti. Per questo, ogni aspetto verrà illustrato scegliendo un testimone manoscritto di riferimento. Sono previsti in tale corso sia l’esame di riproduzioni di manoscritti, in formato cartaceo ed elettronico, sia l’esame diretto di manoscritti e materiali scrittori, attraverso visite in archivi e biblioteche.
( testi)
La prova finale comprenderà la conoscenza dei materiali distribuiti (in formato cartaceo ed elettronico) nel corso delle lezioni ed esercitazioni, nonché la discussione dell’approfondimento che ciascuno studente dedicherà ad uno degli argomenti illustrati. È inoltre richiesto lo studio di: • M. Maniaci, Breve storia del libro manoscritto, Roma, Carocci 2019; • M. L. Agati, Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una codicologia comparata, L’Erma di Bretschneider, Roma 2009 (capitoli indicati a lezione); • M. Cursi, Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book, Il Mulino, Bologna 2016, cap. III (pp. 97-160); • due saggi, a scelta fra quelli che verranno indicati a lezione.
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6
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M-STO/09
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20410727 -
Botanica Sistematica e Ambientale
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Erogato presso
20410727 Botanica Sistematica e Ambientale in Biodiversità e Tutela dell'Ambiente LM-6 CESCHIN SIMONA, Salerno Giovanni
( programma)
Biodiversità vegetale: importanza della sua conoscenza e dei suoi molteplici utilizzi. Sistematica, criteri e categorie tassonomiche, regole nomenclaturali. Illustrazione delle principali tecniche di campionamento, raccolta e identificazione di piante vascolari. Metodi di allestimento di campioni di Erbario. Analisi dei principali caratteri con valore tassonomico: radici, fusto, foglie, fiori, polline, frutti, semi. Caratteri generali e inquadramenti sistematici delle Pteridofite ancestrali e fossili, Pteridofite attuali, Gimnosperme, Angiosperme Dicotiledoni, Angiosperme Monocotiledoni. Principali differenze morfo-strutturali degli organismi vegetali in funzione dei loro adattamenti a diverse tipologie di ambienti (montani, costieri, dunali, lacustri, fluviali, rocciosi, muricoli, urbani). Conoscenza delle specie più rappresentative delle principali fitocenosi del paesaggio italiano. Attività di laboratorio sull’uso di chiavi dicotomiche, ed esplorazione della biodiversità vegetale analizzando piante spontanee di uso officinale e alimentare. Escursioni didattiche all’interno di Roma e nel territorio regionale laziale.
( testi)
Dispense elaborate dal docente relative al programma svolto durante le lezioni e utilizzo dei seguenti libri di testo: Judd, Campbell, Kellogg, Stevens, Donoghue. Botanica sistematica. Un approccio filogenetico. PICCIN Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Diversità vegetale. PICCIN
Il docente riceve lun, merc, ven dalle 12.00 alle 13.00 previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
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BIO/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710779 -
BASE DI DATI E INFORMATICA UMANISTICA - LM
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Erogato presso
20710779 BASE DI DATI E INFORMATICA UMANISTICA - LM in Scienze umane per l'ambiente LM-1 Bellini Emanuele
( programma)
Internet Architecture Web Server, DNS, TCP-IP, Client-server architecture,
Digital Humanities Essentials Metadata, XML, Digital archives, digital preservation, persistent identifiers
Database SQL – Design and Implementation E-R design method, SQL language, CRUD, Concurrency
Introduction to Programming Techniques Imperative programming – basic logic structures and algorithms Object-oriented Programming introduction.
Python Programming Languages and DJANGO Framework Syntax, variables, structures.
Introduction to Semantic Web Ontologies, RDF, Wikidata
Introduction to No-SQL database and Vectorial Database
Project Design and implementation of a web-based dynamic application
( testi)
https://www.w3schools.com/django/ https://www.dublincore.org/ https://www.w3schools.com/python/
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6
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ING-INF/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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