Gruppo opzionale:
FINANZA 1°e 2° anno LM-16 - Matematico, statistico, informatico un esame opzionale tra: - (visualizza)
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18
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21201730 -
FINANZA COMPUTAZIONALE
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze del linguaggio e dell’ambiente di sviluppo MATLAB per la programmazione, il calcolo numerico, e la visualizzazione, applicato a problemi di finanza. La Finanza Computazionale sta assumendo un ruolo significativo nell’industria finanziaria sia per la fase di modellazione e di analisi, e sia per la fase decisionale. Infatti, molti modelli utilizzati in pratica sono formulati tramite problemi matematici complessi, per i quali non è possibile trovare una soluzione esatta o in forma chiusa. Pertanto, è necessario ricorrere all’utilizzo di tecniche computazionali e di specifici algoritmi numerici per la loro risoluzione. Durante tutto il corso si cercherà di combinare lo studio di modelli teorici con il loro uso pratico. La realizzazione di modelli di finanza quantitativa verrà utilizzata sia per semplificare la comprensione di alcuni concetti matematici e statistici e sia per apprendere le principali tecniche computazionali, utili per affrontare una vasta gamma di problemi di finanza, quali l’ottimizzazione di portafoglio, la gestione del rischio ed il pricing di derivati. Pertanto, questo corso è rivolto a studenti universitari, ma anche a professionisti che desiderano approfondire alcune procedure quantitative nel campo della finanza.
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CESARONE FRANCESCO
( programma)
MODULO 1 1 Una breve introduzione a MATLAB 1.1 Fondamenti di MATLAB: Elementi preliminari; Assegnamento di variabili; Workspace; Operazioni aritmetiche; Vettori e matrici; Operazioni standard di algebra lineare; Moltiplicazione e divisione elemento per elemento; Operatore due punti (:); Funzioni predefinite; Function inline; Anonymous Function. 1.2 M-file: Script e Function 1.3 Fondamenti di programmazione: schemi if, else, e elseif; cicli for; cicli while 1.4 Grafica in Matlab 1.5 Esercizi preliminari sulla programmazione 1.6 Esercizi sulle basi di valutazione finanziaria
MODULO 2 2 Elementi preliminari di Teoria delle Probabilità e Statistica 2.1 Variabili aleatorie 2.2 Distribuzioni di probabilità 2.3 Variabile aleatoria continua 2.4 Momenti di ordine superiore e indici sintetici di una distribuzione 2.5 Alcune distribuzioni di probabilità: Uniforme, Normale, Log-normale, Chi-quadro, t di Student 3 Programmazione Lineare e Non-lineare 3.1 Alcune function incorporate in Matlab per problemi di ottimizzazione 3.2 Ottimizzazione Multi-obiettivo: Determinazione della frontiera efficiente 4 Ottimizzazione di Portafoglio 4.1 Portafoglio di azioni: Prezzi e rendimenti 4.2 Analisi rischio-rendimento: Media-Varianza; Effetti della diversificazione su un portafoglio equi-pesato; portafogli Media -MAD; Media -MinMax; VaR; Media -CVaR; Media -Gini 4.3 Immunizzazione di portafogli obbligazionari
MODULO 3 5 Ulteriori elementi di Teoria delle Probabilità e Statistica 5.1 Introduzione alla simulazione Monte Carlo 5.2 Processi stocastici: Moto browniano; Lemma di Ito; Moto browniano geometrico 6 Prezzo di derivati con sottostante azionario 6.1 Modello binomiale (CRR): Replicazione di portafogli di azioni e obbligazioni; Calibrazione del modello; Caso multi-periodale 6.2 Modello Black-Scholes: Assunzioni del modello; Prezzo di una call europea; Equazione del prezzo di una call; Volatilità implicita 6.3 Pricing di opzioni con il metodo Monte Carlo: Soluzione in forma integrale; Derivati Path Dependent
( testi)
F. Cesarone, Computational Finance: a MATLAB oriented modeling, draft
Castellani, G. De Felice, M. Moriconi, F., Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni, Il Mulino, Bologna, 2005
Castellani, G. De Felice, M. Moriconi, F., Manuale di finanza II. Teoria del portafoglio e del mercato azionario, Il Mulino, Bologna, 2005
Castellani, G. De Felice, M. Moriconi, F., Manuale di finanza III. Modelli stocastici e contratti derivati, Il Mulino, Bologna, 2006
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9
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SECS-S/06
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201733 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi che caratterizzano la teoria della valutazione finanziaria e le tecniche di gestione del rischio. Sono approfonditi metodi e modelli della valutazione finanziaria, analizzati criteri e regole della teoria dell’immunizzazione finanziaria semi-deterministica e stocastica, discusse le misure di rischio di massima perdita potenziale anche nel quadro della vigilanza bancaria e assicurativa.
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21201733-3 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi che caratterizzano la teoria della valutazione finanziaria e le tecniche di gestione del rischio. Sono approfonditi metodi e modelli della valutazione finanziaria, analizzati criteri e regole della teoria dell’immunizzazione finanziaria semi-deterministica e stocastica, discusse le misure di rischio di massima perdita potenziale anche nel quadro della vigilanza bancaria e assicurativa.
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
1 – LA VALUTAZIONE FINANZIARIA: METODI E MODELLILe categorie del valore e del rischio. I metodi della valutazione finanziaria. Il metodo dell’equivalente certo scontato. Modelli per l’equivalente certo scontato. Il problema della scelta tra alternative rischiose. Teoria dell’utilità attesa. Option pricing theory. Il metodo dell’attualizzazione aggiustata per il rischio. Modelli per l’attualizzazione aggiustata per il rischio. Metodi misti.2 – LA GESTIONE DEL RISCHIO: CRITERI E REGOLESchema formale. Fonti e forme di rischio. Rischio di mercato e rischio di credito. Modelli stocastici per il rischio di mercato: rischi azionario e valutario (richiami), il rischio di tasso di interesse. La gestione e il controllo del rischio di tasso di interesse. La teoria dell’immunizzazione semi-deterministica. La teoria dell’immunizzazione stocastica e la logica dell’hedging. Le misure di massima perdita potenziale (VAR, Risk Capital). Vigilanza e cultura del rischio: Basilea 2 e Solvency 2.
( testi)
Materiale didattico a cura del docente.Exposure Draft del “Conceptual Framework dei Principi Italiani di Valutazione” (PIV), (disponibile su http://www.fondazioneoiv.it/).Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. II”, Il Mulino, Bologna, 2005 (Parte I e paragrafi 13.3 e 13.4).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. III”, Il Mulino, Bologna, 2006 (paragrafi 5, 6, 7 e 8).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, C. Mottura, “Un corso sul controllo del rischio di tasso di interesse”, Il Mulino, Bologna, 1993.
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3
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SECS-S/06
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20
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201733-1 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi che caratterizzano la teoria della valutazione finanziaria e le tecniche di gestione del rischio. Sono approfonditi metodi e modelli della valutazione finanziaria, analizzati criteri e regole della teoria dell’immunizzazione finanziaria semi-deterministica e stocastica, discusse le misure di rischio di massima perdita potenziale anche nel quadro della vigilanza bancaria e assicurativa.
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1 – LA VALUTAZIONE FINANZIARIA: METODI E MODELLILe categorie del valore e del rischio. I metodi della valutazione finanziaria. Il metodo dell’equivalente certo scontato. Modelli per l’equivalente certo scontato. Il problema della scelta tra alternative rischiose. Teoria dell’utilità attesa. Option pricing theory. Il metodo dell’attualizzazione aggiustata per il rischio. Modelli per l’attualizzazione aggiustata per il rischio. Metodi misti.2 – LA GESTIONE DEL RISCHIO: CRITERI E REGOLESchema formale. Fonti e forme di rischio. Rischio di mercato e rischio di credito. Modelli stocastici per il rischio di mercato: rischi azionario e valutario (richiami), il rischio di tasso di interesse. La gestione e il controllo del rischio di tasso di interesse. La teoria dell’immunizzazione semi-deterministica. La teoria dell’immunizzazione stocastica e la logica dell’hedging. Le misure di massima perdita potenziale (VAR, Risk Capital). Vigilanza e cultura del rischio: Basilea 2 e Solvency 2.
( testi)
Materiale didattico a cura del docente.Exposure Draft del “Conceptual Framework dei Principi Italiani di Valutazione” (PIV), (disponibile su http://www.fondazioneoiv.it/).Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. II”, Il Mulino, Bologna, 2005 (Parte I e paragrafi 13.3 e 13.4).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. III”, Il Mulino, Bologna, 2006 (paragrafi 5, 6, 7 e 8).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, C. Mottura, “Un corso sul controllo del rischio di tasso di interesse”, Il Mulino, Bologna, 1993.
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4,5
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SECS-S/06
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30
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
21201733-2 -
VALUTAZIONE FINANZIARIA E GESTIONE DEL RISCHIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire gli elementi che caratterizzano la teoria della valutazione finanziaria e le tecniche di gestione del rischio. Sono approfonditi metodi e modelli della valutazione finanziaria, analizzati criteri e regole della teoria dell’immunizzazione finanziaria semi-deterministica e stocastica, discusse le misure di rischio di massima perdita potenziale anche nel quadro della vigilanza bancaria e assicurativa.
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MOTTURA CARLO DOMENICO
( programma)
1 – LA VALUTAZIONE FINANZIARIA: METODI E MODELLILe categorie del valore e del rischio. I metodi della valutazione finanziaria. Il metodo dell’equivalente certo scontato. Modelli per l’equivalente certo scontato. Il problema della scelta tra alternative rischiose. Teoria dell’utilità attesa. Option pricing theory. Il metodo dell’attualizzazione aggiustata per il rischio. Modelli per l’attualizzazione aggiustata per il rischio. Metodi misti.2 – LA GESTIONE DEL RISCHIO: CRITERI E REGOLESchema formale. Fonti e forme di rischio. Rischio di mercato e rischio di credito. Modelli stocastici per il rischio di mercato: rischi azionario e valutario (richiami), il rischio di tasso di interesse. La gestione e il controllo del rischio di tasso di interesse. La teoria dell’immunizzazione semi-deterministica. La teoria dell’immunizzazione stocastica e la logica dell’hedging. Le misure di massima perdita potenziale (VAR, Risk Capital). Vigilanza e cultura del rischio: Basilea 2 e Solvency 2.
( testi)
Materiale didattico a cura del docente.Exposure Draft del “Conceptual Framework dei Principi Italiani di Valutazione” (PIV), (disponibile su http://www.fondazioneoiv.it/).Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. II”, Il Mulino, Bologna, 2005 (Parte I e paragrafi 13.3 e 13.4).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, “Manuale di finanza, vol. III”, Il Mulino, Bologna, 2006 (paragrafi 5, 6, 7 e 8).G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, C. Mottura, “Un corso sul controllo del rischio di tasso di interesse”, Il Mulino, Bologna, 1993.
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1,5
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SECS-S/06
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10
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
FINANZA 2° anno LM-16 - un esame opzionale tra: - (visualizza)
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9
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21201718 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
(obiettivi)
Il corso si propone di completare e approfondire le basi di teoria e pratica della corporate finance (sviluppate nel corso del triennio), utili per comprendere il funzionamento dei mercati dei capitali, le decisioni di investimento e finanziamento delle imprese industriali e di servizi, i loro assetti proprietari e di governance, nel quadro delle reciproche interrelazioni con il sistema finanziario. Nel corso saranno trattati i seguenti argomenti: 1. teoria della scelta e premio per il rischio 2. opzioni finanziarie: tipi, fondamenti e modelli di pricing 3. applicazioni della teoria delle opzioni: • rischio di credito e modelli à la Merton • teoria delle opzioni e costi di agenzia • opzioni reali nella valutazione di progetti di investimento e imprese • derivati creditizi e CDS 4. economia e finanza delle fusioni e acquisizioni (M&A) 5. oltre il Capital Asset Pricing Model (CAPM): modelli avanzati di stima del costo del capitale 6. politica dei dividendi 7. le determinanti della struttura finanziaria delle imprese: teorie ed evidenza empirica internazionale 8. la struttura finanziaria delle imprese italiane: comparazioni internazionali 9. emissione di capitale proprio e IPOs 10. modelli e strumenti di corporate governance in Italia, Europa e mondo 11. la finanza delle PMI .
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21201718-1 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
(obiettivi)
Il corso si propone di completare e approfondire le basi di teoria e pratica della corporate finance (sviluppate nel corso del triennio), utili per comprendere il funzionamento dei mercati dei capitali, le decisioni di investimento e finanziamento delle imprese industriali e di servizi, i loro assetti proprietari e di governance, nel quadro delle reciproche interrelazioni con il sistema finanziario.Nel corso saranno trattati i seguenti argomenti:1. teoria della scelta e premio per il rischio2. opzioni finanziarie: tipi, fondamenti e modelli di pricing3. applicazioni della teoria delle opzioni: • rischio di credito e modelli à la Merton• teoria delle opzioni e costi di agenzia• opzioni reali nella valutazione di progetti di investimento e imprese• derivati creditizi e CDS4. economia e finanza delle fusioni e acquisizioni (M&A)5. oltre il Capital Asset Pricing Model (CAPM): modelli avanzati di stima del costo del capitale6. politica dei dividendi7. le determinanti della struttura finanziaria delle imprese: teorie ed evidenza empirica internazionale 8. la struttura finanziaria delle imprese italiane: comparazioni internazionali9. emissione di capitale proprio e IPOs10. modelli e strumenti di corporate governance in Italia, Europa e mondo11. la finanza delle PMI .
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Erogato presso
21201718 ADVANCED CORPORATE FINANCE in Scienze Economiche LM-56 (docente da definire)
( programma)
A) Decisioni di investimento1. teoria della scelta in condizioni di incertezza e misure di premio per il rischio2. opzioni finanziarie: basi teoriche, modelli di valutazione (pricing binomiale e modello di Black-Scholes), rischio-rendimento3. applicazioni della teoria delle opzioni: a) capitale/rischio d’impresa in termini di opzioni, beta e costi di agenzia del debito; b) modelli di mercato per la stima del rischio di credito; c) derivati creditizi e credit default swap (CDS)4. opzioni reali: tipologie (opzioni di crescita, abbandono, downsizing, differimento, ecc.), modelli di valutazione e esempi di applicazione nella valutazione di progetti/imprese 5. fusioni e acquisizioni (M&A): teorie, determinanti, evidenza empirica internazionale e performanceB) Mercati dei capitali1. il CAPM in mercati non perfetti: imposte, costi di transazione, aspettative non omogenee2. le verifiche empiriche del CAPM3. oltre il CAPM: modelli multi-fattore (il modello di Fama-French)C) Decisioni di finanziamento1. le determinanti della scelta della struttura finanziaria2. l’evidenza empirica internazionale: filoni di indagine e principali risultati3. la struttura finanziaria delle imprese: comparazioni internazionali4. l’emissione di capitale proprio5. politica dei dividendi: teorie e legami con le decisioni di finanziamentoD) Modelli proprietari e corporate governance1. modelli e strumenti di corporate governance2. analisi cross-country e storico-evolutiva delle differenze tra i sistemi di CG in USA ed Europa e relativa evidenza empirica3. la finanza delle PMI.
( testi)
1. Berk J., De Marzo P., 2017, Finanza aziendale 1, IV edizione, Pearson, cap.17 e § 13.62. Berk J., De Marzo P., Morresi O., Venanzi D., 2018, Finanza aziendale 2 –Teoria e pratica della finanza moderna, Pearson, capp. 1-2-3-4-6-7-10-11-13-14 e § 12.8.In aggiunta slides, dispense, esercizi, casi, dati e altri materiali didattici indicati durante il corso e messi a disposizione dal docente sul sito web del corso (le pw di accesso vanno richieste al docente). Fanno parte del programma (e quindi vanno svolti) i problemi e altri materiali esercitativi posti alla fine dei capitoli dei testi o disponibili sui relativi siti web (con soluzioni).
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5
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201718-2 -
ADVANCED CORPORATE FINANCE
(obiettivi)
Il corso si propone di completare e approfondire le basi di teoria e pratica della corporate finance (sviluppate nel corso del triennio), utili per comprendere il funzionamento dei mercati dei capitali, le decisioni di investimento e finanziamento delle imprese industriali e di servizi, i loro assetti proprietari e di governance, nel quadro delle reciproche interrelazioni con il sistema finanziario.Nel corso saranno trattati i seguenti argomenti:1. teoria della scelta e premio per il rischio2. opzioni finanziarie: tipi, fondamenti e modelli di pricing3. applicazioni della teoria delle opzioni: • rischio di credito e modelli à la Merton• teoria delle opzioni e costi di agenzia• opzioni reali nella valutazione di progetti di investimento e imprese• derivati creditizi e CDS4. economia e finanza delle fusioni e acquisizioni (M&A)5. oltre il Capital Asset Pricing Model (CAPM): modelli avanzati di stima del costo del capitale6. politica dei dividendi7. le determinanti della struttura finanziaria delle imprese: teorie ed evidenza empirica internazionale 8. la struttura finanziaria delle imprese italiane: comparazioni internazionali9. emissione di capitale proprio e IPOs10. modelli e strumenti di corporate governance in Italia, Europa e mondo11. la finanza delle PMI .
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Erogato presso
21201718 ADVANCED CORPORATE FINANCE in Scienze Economiche LM-56 (docente da definire)
( programma)
A) Decisioni di investimento1. teoria della scelta in condizioni di incertezza e misure di premio per il rischio2. opzioni finanziarie: basi teoriche, modelli di valutazione (pricing binomiale e modello di Black-Scholes), rischio-rendimento3. applicazioni della teoria delle opzioni: a) capitale/rischio d’impresa in termini di opzioni, beta e costi di agenzia del debito; b) modelli di mercato per la stima del rischio di credito; c) derivati creditizi e credit default swap (CDS)4. opzioni reali: tipologie (opzioni di crescita, abbandono, downsizing, differimento, ecc.), modelli di valutazione e esempi di applicazione nella valutazione di progetti/imprese 5. fusioni e acquisizioni (M&A): teorie, determinanti, evidenza empirica internazionale e performanceB) Mercati dei capitali1. il CAPM in mercati non perfetti: imposte, costi di transazione, aspettative non omogenee2. le verifiche empiriche del CAPM3. oltre il CAPM: modelli multi-fattore (il modello di Fama-French)C) Decisioni di finanziamento1. le determinanti della scelta della struttura finanziaria2. l’evidenza empirica internazionale: filoni di indagine e principali risultati3. la struttura finanziaria delle imprese: comparazioni internazionali4. l’emissione di capitale proprio5. politica dei dividendi: teorie e legami con le decisioni di finanziamentoD) Modelli proprietari e corporate governance1. modelli e strumenti di corporate governance2. analisi cross-country e storico-evolutiva delle differenze tra i sistemi di CG in USA ed Europa e relativa evidenza empirica3. la finanza delle PMI.
( testi)
1. Berk J., De Marzo P., 2017, Finanza aziendale 1, IV edizione, Pearson, cap.17 e § 13.62. Berk J., De Marzo P., Morresi O., Venanzi D., 2018, Finanza aziendale 2 –Teoria e pratica della finanza moderna, Pearson, capp. 1-2-3-4-6-7-10-11-13-14 e § 12.8.In aggiunta slides, dispense, esercizi, casi, dati e altri materiali didattici indicati durante il corso e messi a disposizione dal docente sul sito web del corso (le pw di accesso vanno richieste al docente). Fanno parte del programma (e quindi vanno svolti) i problemi e altri materiali esercitativi posti alla fine dei capitoli dei testi o disponibili sui relativi siti web (con soluzioni).
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4
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SECS-P/09
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30
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201489 -
ECONOMIA DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE E DELLA PREVIDENZA
(obiettivi)
Il corso si propone di sviluppare le conoscenze relative al settore assicurativo e previdenziale. Si analizzeranno i principi e le logiche alla base dell’intermediazione assicurativa, con attenzione alle caratteristiche dei diversi prodotti offerti nel ramo vita e danni, nonché alle forme pensionistiche complementari. Si esamineranno, infine, le dinamiche gestionali e le strategie competitive delle imprese di assicurazione, alla luce delle più recenti tendenze evolutive dei mercati e della normativa di vigilanza.
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RICCI ORNELLA
( programma)
I contenuti essenziali del corso sono i seguenti: • Il ruolo delle imprese di assicurazione nel sistema finanziario: gestione dei rischi puri e principio mutualistico; • La regolamentazione dell’attività assicurativa: accesso al mercato e vigilanza IVASS; • I prodotti assicurativi ramo vita: prodotti di puro rischio, rivalutabili, index e unit linked; • I prodotti assicurativi ramo danni; • I fondamenti economici delle imprese di assicurazione: gestione tecnica e gestione patrimoniale-finanziaria; • Le condizioni di equilibrio reddituale, finanziario e patrimoniale delle imprese di assicurazione; • La disciplina del margine di solvibilità: da Solvency 1 a Solvency 2; • Profili evolutivi del mercato assicurativo: prodotti e canali distributivi innovativi; • Rapporti tra banche e imprese di assicurazioni; • Il sistema pensionistico in Italia e il fabbisogno di previdenza integrativa; • La riforma della previdenza complementare; • Le forme pensionistiche complementari.
( testi)
Il programma per gli studenti non frequentanti è il seguente: Porzio, Previati, Cocozza, Miani, Pisani (2011) Economia delle imprese assicurative, McGraw-Hill, Milano, capitoli 1-13 Si richiede anche la lettura di: Miani S. (a cura di) (2006) I prodotti assicurativi, Giappichelli Editore, Torino, capitolo 2 Paci S. (2018). Assicurazioni. Economia e gestione, Egea, Milano, seconda edizione, paragrafo 2.3 e capitolo 4 Per gli studenti frequentanti, si veda il file “Programma dettagliato delle lezioni” (disponibile alla pagina web del corso) con il calendario e l’indicazione dei materiali per la preparazione dell’esame (il calendario messo a disposizione all’inizio del corso è da considerarsi provvisorio e può essere oggetto di modifica. Consultare sempre la pagina docente per eventuali aggiornamenti).
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9
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SECS-P/11
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201735 -
FINANZA DELL'ASSICURAZIONE E DEI FONDI PENSIONE
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
OPERAZIONI FINANZIARIE ALEATORIE E OPERAZIONI ASSICURATIVE Il criterio della speranza matematica. La funzione di utilità. Il criterio dell’utilità attesa.
MODELLO PROBABILISTICO ELEMENTARE PER LE ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA La durata aleatoria di vita di un individuo. Tavole di sopravvivenza.
TRADIZIONALI FORME ASSICURATIVE SULLA DURATA DI VITA Due modelli assicurativi elementari. Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte. Assicurazioni miste. Premio unico e premi periodici. Premi naturali.
RISERVE MATEMATICHE La riserva matematica pura. Riserva prospettiva. Riserva retrospettiva. Relazioni tra riserva prospettiva e riserva retrospettiva. Premi naturali e riserva retrospettiva. Segno e andamento della riserva matematica Formule ricorrenti. Rischio e risparmio. Formula di Homans. Utile atteso.
CONDIZIONI DI TARIFFA Caricamenti e premi di tariffa. Riserve per caricamenti e riserva completa. Controassicurazioni.
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ASSICURAZIONI SOCIALI Architettura previdenziale. Contributi e benefici. Modalità di finanziamento del sistema. Modalità di calcolo delle prestazioni. Rischi demografici. Sostenibilità del sistema. Principi di calcolo dei contributi Modalità attuative della previdenza complementare Modelli di gestione di un fondo pensione I.V.S. Traiettorie Individuali Esatte (T.I.E.)
( testi)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002
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CARLEO ALESSANDRA
( programma)
OPERAZIONI FINANZIARIE ALEATORIE E OPERAZIONI ASSICURATIVE Il criterio della speranza matematica. La funzione di utilità. Il criterio dell’utilità attesa.
MODELLO PROBABILISTICO ELEMENTARE PER LE ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA La durata aleatoria di vita di un individuo. Tavole di sopravvivenza.
TRADIZIONALI FORME ASSICURATIVE SULLA DURATA DI VITA Due modelli assicurativi elementari. Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte. Assicurazioni miste. Premio unico e premi periodici. Premi naturali.
RISERVE MATEMATICHE La riserva matematica pura. Riserva prospettiva. Riserva retrospettiva. Relazioni tra riserva prospettiva e riserva retrospettiva. Premi naturali e riserva retrospettiva. Segno e andamento della riserva matematica Formule ricorrenti. Rischio e risparmio. Formula di Homans. Utile atteso.
CONDIZIONI DI TARIFFA Caricamenti e premi di tariffa. Riserve per caricamenti e riserva completa. Controassicurazioni.
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ASSICURAZIONI SOCIALI Architettura previdenziale. Contributi e benefici. Modalità di finanziamento del sistema. Modalità di calcolo delle prestazioni. Rischi demografici. Sostenibilità del sistema. Principi di calcolo dei contributi Modalità attuative della previdenza complementare Modelli di gestione di un fondo pensione I.V.S. Traiettorie Individuali Esatte (T.I.E.)
( testi)
Ermanno Pitacco Elementi di matematica delle assicurazioni. LINT, Trieste, 2002
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9
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SECS-S/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201729 -
FINANZA MATEMATICA
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MASTROENI LORETTA CLARA LETIZIA
( programma)
-La completezza e l’incompletezza dei mercati -Le assunzioni sottostanti il modello di Black-Scholes-Merton ed i modelli di valutazione alternativi ad esso -Le tecniche di arbitraggio e di hedging -Le Lettere Greche -Valore a Rischio e sue generalizzazioni -Volatility smiles -I derivati assicurativi -Risk management nei mercati dell’energia -I derivati atmosferici -I contratti swaps -I derivati sui tassi d’interesse (modelli standard, modelli del tasso a breve, modelli avanzati) -Opzioni Reali -Opzioni Esotiche -Derivati creditizi
( testi)
HULL Opzioni , Futures e altri derivati. Ediz. Mylab. 2018
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9
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SECS-S/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201736 -
FINANZA QUANTITATIVA E DERIVATI
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire i fondamenti per la valutazione dei contratti derivati e per l’analisi di problemi di finanza quantitativa.
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Erogato presso
21201736 FINANZA QUANTITATIVA E DERIVATI in Economia Aziendale LM-77 N0 GHENO ANDREA
( programma)
Introduzione. Funzionamento dei mercati dei futures. Strategie di copertura mediante futures. Tassi d’interesse. Determinazione dei prezzi forward e dei prezzi futures. Futures su tassi d’interesse. Swaps. Cartolarizzazioni e crisi creditizia del 2007. OIS discounting, CVA e DVA, costo della provvista. Funzionamento dei mercati delle opzioni. Proprietà fondamentali delle opzioni su azioni. Strategie operative mediante opzioni. Alberi binomiali. Processi di Wiener e lemma di Itô. Modello Black-Scholes-Merton. Stock options per impiegati e dirigenti. Opzioni su indici azionari e valute. Opzioni su futures. Lettere greche. Volatility smiles. Procedure numeriche. Valore a rischio. Stima di volatilità e correlazioni. Rischio di credito. Derivati creditizi. Opzioni esotiche. Ulteriori elementi su modelli e procedure numeriche. Martingale e misure di probabilità. Derivati su tassi d’interesse: modelli standard. Aggiustamenti per la convessità, il timing e i quantos. Derivati su tassi d’interesse: modelli del tasso a breve. Derivati su tassi d’interesse: modelli HJM e LMM. Ulteriori elementi sugli swaps. Derivati energetici, atmosferici e assicurativi. Opzioni reali.
( testi)
Hull, J., Options, Futures, and Other Derivatives
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9
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SECS-S/06
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201468 -
STORIA DELLA FINANZA
(obiettivi)
Il corso si propone di tracciare un quadro della formazione e dell’evoluzione dei sistemi monetari e finanziari nelle economie industrializzate in un’ottica comparata e di lungo periodo, ripercorrendone le fasi salienti tra i secoli XVIII-XX.
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21201468-2 -
STORIA DELLA FINANZA
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D'ERRICO RITA MARIA MICHELA
( programma)
Programma d’insegnamentoGli argomenti trattati durante il corso si articolano intorno ai seguenti nuclei tematici: la nascita delle banche di emissione; lo sviluppo della finanza pubblica e dei mercati azionari; il ruolo delle banche nel processo di industrializzazione. In tale contesto, in particolare, sono esaminati in un’ottica comparativa i casi di Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti, Italia. Buona parte delle lezioni è dedicata all’approfondimento del caso italiano e all’evoluzione delle relazioni banca-industria in Italia dall’Unificazione in poi. Particolare attenzione è dedicata alle vicende che hanno portano alla formazione della Banca d’Italia come istituto unico di emissione. Un tema centrale, in tale ambito, è l’avvento e la trasformazione del ruolo delle banche miste in Italia dalla fine del diciannovesimo secolo fino alla nascita dello Stato imprenditore - in conseguenza della costituzione dell’IRI - e alle recenti privatizzazioni degli anni ‘90. Un altro nucleo tematico trattato durante il corso verte sull’evoluzione del sistema monetario internazionale tra XIX e XX secolo. I temi trattati in tale ambito sono: il sistema aureo internazionale (1870-1914), il gold exchange standard, il decentramento e l’instabilità finanziaria tra le due guerre; la Crisi del ’29 e la grande depressione degli anni ’30; il sistema di Bretton Woods (1944-1971); il periodo dei cambi fluttuanti; la crescita dell’inflazione e della spesa pubblica pubblica; la nascita del Sistema Monetario Europeo e successivamente dell’Unione economia e monetaria.
( testi)
L. Neal, Storia della finanza internazionale, Bologna, Il Mulino, 2015 (dal capitolo IX al capitolo XIII)M. Fornasari, La banca, la borsa, lo Stato, Torino, Giappichelli, 2017 (dal capitolo III al capitolo V)V. Tanzi, L. Schuknecht, La spesa pubblica nel XX secolo. Una prospettiva globale, Firenze, University Press, 2007, pp. 23-66Inoltre una lettura a scelta tra le seguenti:Introduzione a Storia dell’IRI, vol. I (Dalle origini al dopoguerra. 1933-1948) a cura di V. Castronovo, Bari, Laterza, 2012, pp. 3-77;Introduzione a Storia dell’IRI, vol. II (Il Miracolo economico e il ruolo dell’IRI, 1949-1972) a cura di F. Amatori, pp. 1-55;Introduzione a Storia dell’IRI, vol. III (I difficili anni ’70 e i tentativi di rilancio negli anni ’80. 1973-1989) a cura di F. Da Silva, pp. 3-67;
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3
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SECS-P/12
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20
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
21201468-1 -
STORIA DELLA FINANZA
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D'ERRICO RITA MARIA MICHELA
( programma)
Gli argomenti trattati durante il corso si articolano intorno ai seguenti nuclei tematici: la nascita delle banche di emissione; lo sviluppo della finanza pubblica e dei mercati azionari; il ruolo delle banche nel processo di industrializzazione. In tale contesto, in particolare, sono esaminati in un’ottica comparativa i casi di Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti, Italia. Buona parte delle lezioni è dedicata all’approfondimento del caso italiano e all’evoluzione delle relazioni banca-industria in Italia dall’Unificazione in poi. Particolare attenzione è dedicata alle vicende che hanno portano alla formazione della Banca d’Italia come istituto unico di emissione. Un tema centrale, in tale ambito, è l’avvento e la trasformazione del ruolo delle banche miste in Italia dalla fine del diciannovesimo secolo fino alla nascita dello Stato imprenditore - in conseguenza della costituzione dell’IRI - e alle recenti privatizzazioni degli anni ‘90. Un altro nucleo tematico trattato durante il corso verte sull’evoluzione del sistema monetario internazionale tra XIX e XX secolo. I temi trattati in tale ambito sono: il sistema aureo internazionale (1870-1914), il gold exchange standard, il decentramento e l’instabilità finanziaria tra le due guerre; la Crisi del ’29 e la grande depressione degli anni ’30; il sistema di Bretton Woods (1944-1971); il periodo dei cambi fluttuanti; la crescita dell’inflazione e della spesa pubblica pubblica; la nascita del Sistema Monetario Europeo e successivamente dell’Unione economia e monetaria.
( testi)
L. Neal, Storia della finanza internazionale, Bologna, Il Mulino, 2015 (dal capitolo IX al capitolo XIII)M. Fornasari, La banca, la borsa, lo Stato, Torino, Giappichelli, 2017 (dal capitolo III al capitolo V)V. Tanzi, L. Schuknecht, La spesa pubblica nel XX secolo. Una prospettiva globale, Firenze, University Press, 2007, pp. 23-66Inoltre una lettura a scelta tra le seguenti:Introduzione a Storia dell’IRI, vol. I (Dalle origini al dopoguerra. 1933-1948) a cura di V. Castronovo, Bari, Laterza, 2012, pp. 3-77;Introduzione a Storia dell’IRI, vol. II (Il Miracolo economico e il ruolo dell’IRI, 1949-1972) a cura di F. Amatori, pp. 1-55;Introduzione a Storia dell’IRI, vol. III (I difficili anni ’70 e i tentativi di rilancio negli anni ’80. 1973-1989) a cura di F. Da Silva, pp. 3-67;
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SECS-P/12
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Attività formative affini ed integrative
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