Insegnamento
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CFU
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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20401075 -
BIOLOGIA CELLULARE APPLICATA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE LE COMPETENZE TEORICHE E PRATICHE CHE PERMETTONO DI UTILIZZARE CON SICUREZZA E BUONA MANUALITÀ LE PRINCIPALI TECNICHE DI BIOLOGIA CELLULARE E DI VALUTARE IN MODO CRITICO IL CONTESTO SCIENTIFICO.
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BIO/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401076 -
BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: A) SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI ANALIZZARE FENOMENI BIOLOGICI COMPLESSI B) ACQUISIZIONE DI COMPETENZE SULLE METODOLOGIE E STRATEGIE SPERIMENTALI VOLTE ALL’ OTTENIMENTO DI MICRORGANISMI INDUSTRIALI CON SPECIFICHE CARATTERISTICHE.
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LEONI LIVIA
( programma)
ARGOMENTI TRATTATI NELLE LEZIONI FRONTALI: 1) INTRODUZIONE ALLE BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI:CENNI STORICI,CARATTERISTICHE DEI MICRORGANISMI INDUSTRIALI, TERRENI DI COLTURA, CENNI DI PROCESSO. 2) MIGLIORAMENTO GENETICO DEI MICRORGANISMI INDUSTRIALI: MUTAGENESI E INGEGNERIA GENETICA IN BATTERI E LIEVITI, APPLICAZIONI DELLA BIOLOGIA DEI SISTEMI. 3) BIOSINTESI E PRODUZIONE DI PRODOTTI COMMERCIALI: BIOETANOLO, ACIDI ORGANICI, AMINOACIDI, ANTIBIOTICI. 4) PRODUZIONE DI PROTEINE RICOMBINANTI E DI VACCINI 5) BIODEGRADAZIONE E BIORISANAMENTO
( testi)
IL MATERIALE DIDATTICO SPECIFICO PER OGNI LEZIONE SARA’DISTRIBUITO ALL’INIZIO DEL CORSO. I TESTI SOTTO INDICATI SERVONO PER CONSULTAZIONE O APPROFONDIMENTO E SONO DISPONIBILI IN BIBLIOTECA O PRESSO IL DOCENTE
TESTI CONSIGLIATI BIOTECNOLOGIE MICROBICHE 2008 (A CURA DI S. DONADIO E G. MARINO) CASA EDITRICE AMBROSIANA MICROBIAL BIOTECHNOLOGY FUNDAMENTALS OF APPLIED MICROBIOLOGY 2007 (A.N. GLAZER, H. NIKAIDO, EDS) CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS.
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CHIM/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401078 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE ORGANICHE NATURALI
(obiettivi)
CONOSCENZA DEL METABOLISMO SECONDARIO DELLE PIANTE: VIE BIOSINTETICHE, ATTIVITA BIOLOGICA DEI PRINCIPALI METABOLITI E LORO EVENTUALE UTILIZZO FARMACOLOGICO O ECOLOGICO.
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CHIM/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401221 -
METODOLOGIE MOLECOLARI IN GENETICA E CITOGENETICA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE LE COMPETENZE TEORICHE E PRATICHE CHE PERMETTANO DI APPLICARE TECNOLOGIE PROPRIE DELLA CITOGENETICA CLASSICA (VARI TIPI DI BANDEGGIO) CHE DI PIÙ MODERNE TECNOLOGIE (FISH, CGH).
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TANZARELLA CATERINA
( programma)
1. I CONCETTI BASE DELLA CITOGENETICA: CROMOSOMA, APLOIDE, DIPLOIDE, CICLO CELLULARE, MITOSI, MEIOSI. GENETICA E CITOGENETICA NEL SECOLO PASSATO COMPLESSITA' DEL GENOMA EUCARIOTE 2. ELEMENTI STRUTTURALI DEL CROMOSOMA EUCARIOTE 3. LORGANIZZAZIONE DEL DNA NEI CROMOSOMI. SCAFFOLD CROMOSOMICO E MATRICE NUCLEARE 4. EUCROMATINA E ETEROCROMATINA. INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X 5. IL CENTROMERO IL DNA CENTROMERICO DAL LIEVITO ALL'UOMODNA SATELLITI UMANI 6. PROTEINE CENTROMERICHE COSTITUTIVE. PROTEINE CENTROMERICHE FACOLTATIVE.7 TELOMERI E PROTEINE ASSOCIATE LA REPLICAZIONE DEI TELOMERI. TELOMERI E INVECCHIAMENTO. 8.LE ABERRAZIONI CROMOSOMICHE STRUTTURALI E NUMERICHE 9. SINDROMI DA ANEUPLOIDIA E DA ABERRAZIONI CROMOSOMICHE STRUTTURALI 10. PICCOLI MARCATORI CROMOSOMICI SOPRANNUMERARI (ESAC).
( testi)
T.D.POLLARD, W.C.EARNSHAW: CELL BIOLOGY, SAUNDERS, 2002CAPITOLO 12: CHROMOSOME ORGANIZATION CAPITOLO 13: DNA PACKAGING IN CHROMATIN AND CHROMOSOMES SUMNER A.T.: CHROMOSOMES: ORGANIZATION AND FUNCTION, BLACKWELL, 2003 CAPITOLO 7: CONSTITUTIVE HETEROCHROMATINTURNER B. M. CHROMATIN AND GENE REGULATION, BLACKWELL SCIENCE, 2001CAPITOLO 12: MECHANISMS OF DOSAGE COMPENSATION, P. 249-261. CLEVELAND D.W., MAO, SULLIVAN: CENTROMERE AND KINETOCHORES: FROM EPIGENETICS TO MITOTIC CHECKPOINT SIGNALING, CELL, 112, 407- 421. (2003)WATRIN E. AND LEGAGNEUX V. INTRODUCTION TO CHROMOSOME DYNAMICS AT MITOSIS. BIOLOGY OF THE CELL 95 507-513 (2003)
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BERARDINELLI FRANCESCO
( programma)
1. I CONCETTI BASE DELLA CITOGENETICA: CROMOSOMA, APLOIDE, DIPLOIDE, CICLO CELLULARE, MITOSI, MEIOSI. GENETICA E CITOGENETICA NEL SECOLO PASSATO COMPLESSITA' DEL GENOMA EUCARIOTE 2. ELEMENTI STRUTTURALI DEL CROMOSOMA EUCARIOTE 3. LORGANIZZAZIONE DEL DNA NEI CROMOSOMI. SCAFFOLD CROMOSOMICO E MATRICE NUCLEARE 4. EUCROMATINA E ETEROCROMATINA. INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X 5. IL CENTROMERO IL DNA CENTROMERICO DAL LIEVITO ALL'UOMODNA SATELLITI UMANI 6. PROTEINE CENTROMERICHE COSTITUTIVE. PROTEINE CENTROMERICHE FACOLTATIVE.7 TELOMERI E PROTEINE ASSOCIATE LA REPLICAZIONE DEI TELOMERI. TELOMERI E INVECCHIAMENTO. 8.LE ABERRAZIONI CROMOSOMICHE STRUTTURALI E NUMERICHE 9. SINDROMI DA ANEUPLOIDIA E DA ABERRAZIONI CROMOSOMICHE STRUTTURALI 10. PICCOLI MARCATORI CROMOSOMICI SOPRANNUMERARI (ESAC).
( testi)
T.D.POLLARD, W.C.EARNSHAW: CELL BIOLOGY, SAUNDERS, 2002CAPITOLO 12: CHROMOSOME ORGANIZATION CAPITOLO 13: DNA PACKAGING IN CHROMATIN AND CHROMOSOMES SUMNER A.T.: CHROMOSOMES: ORGANIZATION AND FUNCTION, BLACKWELL, 2003 CAPITOLO 7: CONSTITUTIVE HETEROCHROMATINTURNER B. M. CHROMATIN AND GENE REGULATION, BLACKWELL SCIENCE, 2001CAPITOLO 12: MECHANISMS OF DOSAGE COMPENSATION, P. 249-261. CLEVELAND D.W., MAO, SULLIVAN: CENTROMERE AND KINETOCHORES: FROM EPIGENETICS TO MITOTIC CHECKPOINT SIGNALING, CELL, 112, 407- 421. (2003)WATRIN E. AND LEGAGNEUX V. INTRODUCTION TO CHROMOSOME DYNAMICS AT MITOSIS. BIOLOGY OF THE CELL 95 507-513 (2003)
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BIO/18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401283 -
GENETICA UMANA
(obiettivi)
FORNIRE ALLO STUDENTE COMPETENZE TEORICHE CIRCA ALCUNI ASPETTI DELLA GENETICA UMANA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA RELAZIONE GENE-MALATTIA.
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SGURA ANTONELLA
( programma)
I METODI DI STUDIO DELLA GENETICA UMANA. MODALITÀ DI SEGREGAZIONE DEI CARATTERI E FATTORI CONFONDENTI NELLA LETTURA DEI PEDIGREE. ASPETTI DELLA GENETICA DI POPOLAZIONE RILEVANTI IN GENETICA UMANA: DERIVA GENETICA, EFFETTO DEL FONDATORE, CONSANGUINEITÀ,SELEZIONE. EQUILIBRIO MUTAZIONE E SELEZIONE. POLIMORFISMO BILANCIATO. SELEZIONE. STRUTTURA E FUNZIONE DEL GENOMA UMANO. CARIOTIPO, GENI X E Y. EVOLUZIONE MOLECOLARE. MUTAZIONI ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI. PENETRANZA ED ESPRESSIVITÀ A LIVELLO MOLECOLARE. MAPPGGIO FISICO. MAPPAGGIO GENETICO DEI CARATTERI MENDELIANI E DEI CARATTERI COMPLESSI. ANALISI DI LINKAGE. ASSOCIAZIONE. IDENTIFICAZIONE DEI GENI PATOLOGICI NELL' UOMO. ESEMPI DI GENI DI SUSCETTIBILITÀ NELLE PATOLOGIE MULTIFATTORIALI. GENETICA DEI GRUPPI SANGUIGNI. I GENI DELLE GLOBINE E LE EMOGLOBINOPATIE. SINDROMI UMANE CON DIFETTI NELLA RISPOSTA DEL DANNO AL DNA. DIAGNOSI PRENATALE. FARMACOGENOMICA.
( testi)
GENETICA UMANA MOLECOLARE, STRACHAN & READ, UTET; GENETICA UMANA, E. MCCONKEY, ZANICHELLI..
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BIO/18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401638 -
BIODIVERSITA' VEGETALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: PERCEZIONE E ORDINAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ VEGETALE IN UNA GERARCHIA TASSONOMICA; INDIVIDUAZIONE DEI CARATTERI MORFOLOGICI AI FINI DELLA SISTEMATICA E DELLA FILOGENESI; RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE PIÙ DIFFUSE IN ITALIA. UTILIZZAZIONE DELLE TECNICHE PER LO STUDIO DELLA FLORA: ERBARIO, CHIAVI ANALITICHE, RILEVAMENTO,ETC.
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LUCCHESE FERNANDO
( programma)
METODI E PRINCIPI DELL SISTEMATICA VEGETALE ( 1 CREDITO). DEFINIZIONE DI SISTEMATICA VEGETALE COME STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ ED EVOLUZIONE DELLE PIANTE. CLASSIFICAZIONE. USO DEI CARATTERI: MORFOLOGICI, CHIMICI, CROMOSOMICI, GENETICI; CARATTERI BUONI E CATTIVI. SISTEMATICA MOLECOLARE. PROCESSI DI SPECIAZIONE:CONCETTO DI SPECIE, FLUSSO GENICO, INTROGRESSIONE, IBRIDAZIONE, ISOLAMENTO, APOMISSIA, POLIPLOIDIA. INFORMAZIONE BIOGEOGRAFICA ED ECOLOGICA. MEZZI PER LO STUDIO DELLA SISTEMATICA: ORTI BOTANICI, ERBARI, BIBLIOTECHE, CHIAVI DICOTOMICHE, CODICE DI NOMENCLATURA. SISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE PTERYDOPHYTA( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE PSILOFITE ALLE FELCISISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE GYMNOSPERMAE ( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE GYNKGOACEAE ALLE GNETACEAESISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE ANGIOSPERMAE ( 2 CREDITI)EVOLUZIONE DALLE "PALEOERBE" ALLE ASTERACEAELABORATORIO ED ESCURSIONI (1 CREDITO)TECNICHE PER LO STUDIO DEI CARATTERI IN LABORATORIO (MICROSCOPIO) E SUL CAMPO (LENTE). RACCOLTA DI MATERIALE E IDENTIFICAZIONE (USO DI CHIAVI).
( testi)
CD LEZIONI STRASSBURGER, BOTANICA SISTEMATICA VOL 2°, DELFINO.
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BIO/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401641 -
ECOLOGIA VEGETALE
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI: - LA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE COMUNITÀ VEGETALI; - LA PADRONANZA DEI PRINCIPALI METODI DI STUDIO DELLA VEGETAZIONE; - LA CAPACITA’ DI INTERPRETARE I FENOMENI ECOSISTEMICI NATURALI RELAZIONANDOLI AL DINAMISMO DELLA VEGETAZIONE; - L’INTERPRETAZIONE DI DATI SPERIMENTALI E LA LETTURA CRITICA DI ARTICOLI SCIENTIFICI NEI SETTORI DELL’ECOLOGIA VEGETALE, DELLA GEOBOTANICA E DELLA FITOGEOGRAFIA.
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CUTINI MAURIZIO
( programma)
OBIETTIVI DELL’ECOLOGIA VEGETALE E RAPPORTI CON LE ALTRE DISCIPLINE AMBIENTALI. DEFINIZIONE DI COMUNITÀ VEGETALE. EQUILIBRIO CLIMA-SUOLO-VEGETAZIONE; VEGETAZIONE ZONALE, EXTRAZONALE, AZONALE. VEGETAZIONE NATURALE POTENZIALE. CLIMA E BIOCLIMA; INDICI E DIAGRAMMI CLIMATICI. ZONE E FASCE DI VEGETAZIONE. CARATTERI DELLA VEGETAZIONE: STRUTTURA E FISIONOMIA, FORME BIOLOGICHE E FORME DI CRESCITA, DISTRIBUZIONE E TIPI COROLOGICI, DINAMISMO DELLA VEGETAZIONE. METODI DI STUDIO DELLA VEGETAZIONE: APPROCCI SINCRONICI E DIACRONICI. CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE. IMPATTO ANTROPICO ED EFFETTI SULLA VEGETAZIONE. LABORATORIO: INDICI E DIAGRAMMI CLIMATICI; SPETTRI BIOLOGICI E COROLOGICI; CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE;
( testi)
BRECKLE S.-W., 2002. WALTER’S VEGETATION OF THE EARTH. SPRINGER. GIACOMINI V., FENAROLI L., 1958. LA FLORA. TCI. PIGNATTI S., (ED.), 1995. ECOLOGIA VEGETALE. UTET. PIGNATTI S., 1976. GEOBOTANICA. UTET. VAN DER MAAREL E. (ED.), 2005. VEGETATION ECOLOGY. BLACKWELL PUBLISH.
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CANCELLIERI LAURA
( programma)
OBIETTIVI DELL’ECOLOGIA VEGETALE E RAPPORTI CON LE ALTRE DISCIPLINE AMBIENTALI. DEFINIZIONE DI COMUNITÀ VEGETALE. EQUILIBRIO CLIMA-SUOLO-VEGETAZIONE; VEGETAZIONE ZONALE, EXTRAZONALE, AZONALE. VEGETAZIONE NATURALE POTENZIALE. CLIMA E BIOCLIMA; INDICI E DIAGRAMMI CLIMATICI. ZONE E FASCE DI VEGETAZIONE. CARATTERI DELLA VEGETAZIONE: STRUTTURA E FISIONOMIA, FORME BIOLOGICHE E FORME DI CRESCITA, DISTRIBUZIONE E TIPI COROLOGICI, DINAMISMO DELLA VEGETAZIONE. METODI DI STUDIO DELLA VEGETAZIONE: APPROCCI SINCRONICI E DIACRONICI. CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE. IMPATTO ANTROPICO ED EFFETTI SULLA VEGETAZIONE. LABORATORIO: INDICI E DIAGRAMMI CLIMATICI; SPETTRI BIOLOGICI E COROLOGICI; CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE;
( testi)
BRECKLE S.-W., 2002. WALTER’S VEGETATION OF THE EARTH. SPRINGER. GIACOMINI V., FENAROLI L., 1958. LA FLORA. TCI. PIGNATTI S., (ED.), 1995. ECOLOGIA VEGETALE. UTET. PIGNATTI S., 1976. GEOBOTANICA. UTET. VAN DER MAAREL E. (ED.), 2005. VEGETATION ECOLOGY. BLACKWELL PUBLISH.
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BIO/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401642 -
ECOLOGIA ANIMALE
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI:1) L'ACQUISIZIONE DI UN APPROCCIO EVOLUZIONISTICO ALL’ECOLOGIA ANIMALE; 2) L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DI BASE DI ASPETTI AUTOECOLOGICI, SINECOLOGICI E DI ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI; 3) L’ACQUISIZIONE DI ESPERIENZA SPERIMENTALE IN NATURA SUI SUDDETTI ASPETTI ECOLOGICI; 4) L'AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE DELLA COMPETENZA IN AMBITI PARTICOLARI DEL CAMPO SPECIFICO.
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BOLOGNA MARCO ALBERTO
( programma)
IL CORSO E’ ARTICOLATO IN UN MODULO DI LEZIONI FRONTALI IN AULA ED UNO STAGE RESIDENZIALE CONCLUSIVO IN UNA STRUTTURA D’ACCOGLIENZA IN UN’AREA PROTETTA IN NATURA, OVE SI SVOLGONO LEZIONI ED ESERCITAZION PRATICHE SU ASPETTI DI ECOLOGIA DI POPOLAZIONE, DI COMUNITA’ E DI AUTOECOLOGIA. IL MODULO DI LEZIONI FRONTALI CONCERNE I SEGUENTI ASPETTI: (A) SIGNIFICATO ED IMPOSTAZIONE DEL CORSO. LIVELLI STRUTTURALI DELLA DIVERSITÀ ANIMALE. (B) ADATTAMENTI ANIMALI ALLE CARATTERISTICHE ECOLOGICHE DEI BIOMI. (C) ECOLOGIA DELLE COMUNITÀ ANIMALI: RAPPORTI INTRASPECIFICI ED INTRASPECIFICI; ESEMPI DI COMUNITÀ ANIMALI DI AMBIENTI ACQUATICI E TERRESTRI (TAXOCENOSI E GUILD); METODI QUALITATIVI E QUANTITATIVI DELLO STUDIO DELLE COMUNITÀ ANIMALI; DIVERSITÀ, EQUIRIPARTIZIONE, DOMINANZA, INDICI DI DIVERSITÀ BIOTICA; RUOLO ECOLOGICO DELLE SPECIE ED ESCLUSIONE COMPETITIVA. (D) ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI: STRUTTURA, DINAMICA, REGOLAZIONE, CLASSI DI ETÀ, SEX-RATIO, STIME NUMERICHE DELLE POPOLAZIONI E METODI DI MARCAGGIO E RICATTURA; MODELLO DELL'EQUILIBRIO DI WILSON E MACARTHUR; METAPOPOLAZIONI; CENNI DI GENETICA DELLE POPOLAZIONI. (E) AUTOECOLOGIA: METODI DI RICERCA E DI ANALISI DEI DATI; PROBLEMATICHE ED ESEMPI DI STUDIO DI: NICCHIA RIPRODUTTIVA; NICCHIA TROFICA (STENOFAGIA VS EURIFAGIA); NICCHIA SPAZIALE (HOME RANGE, TERRITORIALITÀ, SPAZIO VITALE); NICCHIA TEMPORALE (FENOLOGIA, CICLI VITALI); NICCHIA COMPORTAMENTALE (CON PARTICOLARE ATTENZIONE A DIFESA, PREDAZIONE, SOCIALITÀ). IL CORSO PREVEDE ISTITUZIONALMENTE, OLTRE ALLO STAGE RESIDENZIALE, IN CUI VENGONO SVOLTE CA. 6 ORE AL GIORNO DI PRATICHE IN NATURA, ANCHE 2-3 ESERCITAZIONI IN NATURA DI UN SOLO GIORNO, INTERVALLATE ALLE LEZIONI FRONTALI NEL PRIMO MODULO.
( testi)
NON ESISTE UN SINGOLO LIBRO DI TESTO, MA OLTRE A DISPENSE E POWER POINTS FORNITI AGLI STUDENTI, SONO UTILI, PER ALCUNE PARTI INDICATE DAL DOCENTE: RICKLEFS R.E., 1997. ECOLOGIA. ZANICHELLI; BOITANI L. & FULLER T.K. (EDS.), 2000. RESEARCH TECHNIQUES IN ANIMAL ECOLOGY. CONTROVERSIES AND CONSEQUENCES. COLUMBIA UNIVERSITY PRESS, N.Y.; KREBS J.R. & DAVIES N.B., 2002. ECOLOGIA E COMPORTAMENTO ANIMALE. BOLLATI BORINGHIERI; LOVARI & ROLANDO, 2004, GUIDA ALLO STUDIO DEGLI ANIMALI IN NATURA, BOLLATI BORINGHIERI.
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VIGNOLI LEONARDO
( programma)
IL CORSO E’ ARTICOLATO IN UN MODULO DI LEZIONI FRONTALI IN AULA ED UNO STAGE RESIDENZIALE CONCLUSIVO IN UNA STRUTTURA D’ACCOGLIENZA IN UN’AREA PROTETTA IN NATURA, OVE SI SVOLGONO LEZIONI ED ESERCITAZION PRATICHE SU ASPETTI DI ECOLOGIA DI POPOLAZIONE, DI COMUNITA’ E DI AUTOECOLOGIA. IL MODULO DI LEZIONI FRONTALI CONCERNE I SEGUENTI ASPETTI: (A) SIGNIFICATO ED IMPOSTAZIONE DEL CORSO. LIVELLI STRUTTURALI DELLA DIVERSITÀ ANIMALE. (B) ADATTAMENTI ANIMALI ALLE CARATTERISTICHE ECOLOGICHE DEI BIOMI. (C) ECOLOGIA DELLE COMUNITÀ ANIMALI: RAPPORTI INTRASPECIFICI ED INTRASPECIFICI; ESEMPI DI COMUNITÀ ANIMALI DI AMBIENTI ACQUATICI E TERRESTRI (TAXOCENOSI E GUILD); METODI QUALITATIVI E QUANTITATIVI DELLO STUDIO DELLE COMUNITÀ ANIMALI; DIVERSITÀ, EQUIRIPARTIZIONE, DOMINANZA, INDICI DI DIVERSITÀ BIOTICA; RUOLO ECOLOGICO DELLE SPECIE ED ESCLUSIONE COMPETITIVA. (D) ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI: STRUTTURA, DINAMICA, REGOLAZIONE, CLASSI DI ETÀ, SEX-RATIO, STIME NUMERICHE DELLE POPOLAZIONI E METODI DI MARCAGGIO E RICATTURA; MODELLO DELL'EQUILIBRIO DI WILSON E MACARTHUR; METAPOPOLAZIONI; CENNI DI GENETICA DELLE POPOLAZIONI. (E) AUTOECOLOGIA: METODI DI RICERCA E DI ANALISI DEI DATI; PROBLEMATICHE ED ESEMPI DI STUDIO DI: NICCHIA RIPRODUTTIVA; NICCHIA TROFICA (STENOFAGIA VS EURIFAGIA); NICCHIA SPAZIALE (HOME RANGE, TERRITORIALITÀ, SPAZIO VITALE); NICCHIA TEMPORALE (FENOLOGIA, CICLI VITALI); NICCHIA COMPORTAMENTALE (CON PARTICOLARE ATTENZIONE A DIFESA, PREDAZIONE, SOCIALITÀ). IL CORSO PREVEDE ISTITUZIONALMENTE, OLTRE ALLO STAGE RESIDENZIALE, IN CUI VENGONO SVOLTE CA. 6 ORE AL GIORNO DI PRATICHE IN NATURA, ANCHE 2-3 ESERCITAZIONI IN NATURA DI UN SOLO GIORNO, INTERVALLATE ALLE LEZIONI FRONTALI NEL PRIMO MODULO.
( testi)
NON ESISTE UN SINGOLO LIBRO DI TESTO, MA OLTRE A DISPENSE E POWER POINTS FORNITI AGLI STUDENTI, SONO UTILI, PER ALCUNE PARTI INDICATE DAL DOCENTE: RICKLEFS R.E., 1997. ECOLOGIA. ZANICHELLI; BOITANI L. & FULLER T.K. (EDS.), 2000. RESEARCH TECHNIQUES IN ANIMAL ECOLOGY. CONTROVERSIES AND CONSEQUENCES. COLUMBIA UNIVERSITY PRESS, N.Y.; KREBS J.R. & DAVIES N.B., 2002. ECOLOGIA E COMPORTAMENTO ANIMALE. BOLLATI BORINGHIERI; LOVARI & ROLANDO, 2004, GUIDA ALLO STUDIO DEGLI ANIMALI IN NATURA, BOLLATI BORINGHIERI.
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BIO/05
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401643 -
ANALISI STATISTICA DEI DATI ECOLOGICI E SISTEMATICI
(obiettivi)
FORMULAZIONE DI IPOTESI E VERIFICA. STATISTICA DESCRITTIVA E STATISTICA TEORICA. DINAMICA DEMOGRAFICA. I MODELLI MATEMATICI IN ECOLOGIA. USO PRATICO DI PROGRAMMI STATISTICI DI AMPIO USO. L'APPROCCIO È DI TIPO MORFOLOGICO E MOLECOLARE. L'OBIETTIVO RIGUARDA LA COMPRENSIONE E LA CONOSCENZA DELL'ANALISI FILOGENETICA E DEI MODELLI DI EVOLUZIONE MOLECOLARE, CON APPLICAZIONI IN BIOGEOGRAFIA ED IN GENETICA DI POPOLAZIONE.
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LUISELLI LUCA MARIA
( programma)
SIGNIFICATO DELLA DISCIPLINA: ANALISI STATISTICHE IN BIOLOGIA - FORMULARE IPOTESI E TESTARLE - IPOTESI NULLA -PROBABILITÀ, LIVELLI ALFA, TEST A UNA E A DUE CODE - TEST PARAMETRICI E NON PARAMETRICI - MISURE DI DISPERSIONE - IL PROBLEMA DELLA MEDIA E DELLA MEDIANA - CORRELAZIONI E REGRESSIONI - DALL'ECOLOGIA DESCRITTIVA A QUELLA TEORICA: STATISTICA DESCRITTIVA E STATISTICA PREDITTIVA -ANALISI DELLA VARIANZA - ANALISI DELLA COVARIANZA - GENERALIZED LINEAR MODELS - ANALISI MULTIVARIATA - PCA - ANALISI DISCRIMINANTE - ANALISI FATTORIALE E DELLE CORRISPONDENZE - SCOMPOSIZIONE DI UNA COMUNITÀ - ANALISI MULTIVARIATA E TEORIA DELLA NICCHIA - SOVRAPPOSIZIONE E AMPIEZZA DELLA NICCHIA - RAPPORTI PREDA-PREDATORE E LA DINAMICA DEMOGRAFICA - OCCUPANCY ANALYSIS - DISTANCE ANALYSIS - TEORIA DEL TRANSETTO LINEARE E NON LINEARE - METODI DI MONTE CARLO - SIMULAZIONI - ALGORITMI - TECNICHE DI BOOTSTRAPPING - ANALISI DELLE MATRICI E TEST DI MANTEL - CENNI SUI MODELLI MATEMATICI IN ECOLOGIA: COME SI COSTRUISCE UN MODELLO MATEMATICO - MODEL SELECTION THEORY - AKAIKE INFORMATION CRITERION - TEORIA DEL CAOS E DATI ECOLOGICI - TESTARE L'EFFICACIA DI UN MODELLO MATEMATICO - PERCHÉ GLI ECOLOGI NON SI COMPORTANO COME I FISICI NEWTONIANI: LIMITI DELL' ANALISI STATISTICA DEI DATI - TRAPPOLE E ABUSI DELLA STATISTICA ECOLOGICA - CENNI SULL'USO PRATICO DI ALCUNI PROGRAMMI DI STATISTICA DI AMPIO USO. CENNI SULLE SCUOLE DI SISTEMATICA: SCUOLA FENETICA, SCUOLA CLADISTICA E SCUOLA EVOLUZIONISTICA CLASSICA. CARATTERI MORFOLOGICI E CARATTERI MOLECOLARI, STATO DEL CARATTERE E CREAZIONE DI UNA MATRICE DI CARATTERI. ANALISI MULTIVARIATA APPLICATA ALLA FILOGENESI E ALLA SISTEMATICA: MATRICI DI DISTANZA E NEIGHBOR-JOINING (NJ). CRITERIO DELLA MASSIMA PARSIMONIA: METODI ESAUSTIVI, SEMIESAUSTIVI E METODI EURISTICI. TECNICHE DI RESAMPLING: BOOTSTRAP E JACKKNIFE. MODELLI DI EVOLUZIONE MOLECOLARE (CENNI). MAXIMUM LIKELIHOOD. ANALISI BAYESIANA. OROLOGI MOLECOLARI. CASI DI STUDIO: APPLICAZIONI IN BIOGEOGRAFIA E IN GENETICA DI POPOLAZIONE. LEZIONE PRATICA DI ANALISI DEI DATI IN SISTEMATICA MOLECOLARE: DALL'ELETTROFEROGRAMMA ALL'ALBERO FILOGENETICO. SOFTWARE UTILIZZATI NELLE ESERCITAZIONI: BIOEDIT, CLUSTAL, MEGA, PAUP, MODEL TEST, MR BAYES, TREEFINDER.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DURANTE LE LEZIONI + STATISTICA PER ORNITOLOGI E NATURALISTI, DI FOWLER, COHEN LOUIS; GOTELLI & ALLISON: A PRIMER IN ECOLOGICAL STATISTICS, SINAUER ASS. INC.; GOTELLI & GRAVES, NULL MODELS IN ECOLOGY, SMITHSONIAN INSTITUTION PRESS. FILE PDF DELLE LEZIONI SVOLTE. TESTI CONSIGLIATI: E.O. WILEY, D. SIEGEL-CAUSEY, D.R. BROOKS, V.A. FUNK, THE COMPLEAT CLADIST, A PRIMER OF PHYLOGENETIC PROCEDURES. THE UNIVERSITY OF KANSAS PRINTING SERVICE; M. NEI E S. KUMAR. MOLECULAR EVOLUTION AND PHYLOGENETICS. OXFORD UNIVERSITY PRESS 2000; P.L. FOREY, C.J. HUMPHRIES, I.L. KITCHING, R.W. SCOTLAND, D.J. SIEBERT AND D. M. WILLIAMS. CLADISTICA, A PRACTICAL CORSE IN SYSTEMATICS. OXFORD SCIENCE PUBBLICATION; DAN GRAUR AND WEN-HSIUNG LI. FUNDAMENTALS OF MOLECULAR EVOLUTION. SINAUER ASSOCIATES, INC., PUBLISHERS SUNDERLAND, MASSACHUSETTS.
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CHIARI STEFANO
( programma)
SIGNIFICATO DELLA DISCIPLINA: ANALISI STATISTICHE IN BIOLOGIA - FORMULARE IPOTESI E TESTARLE - IPOTESI NULLA -PROBABILITÀ, LIVELLI ALFA, TEST A UNA E A DUE CODE - TEST PARAMETRICI E NON PARAMETRICI - MISURE DI DISPERSIONE - IL PROBLEMA DELLA MEDIA E DELLA MEDIANA - CORRELAZIONI E REGRESSIONI - DALL'ECOLOGIA DESCRITTIVA A QUELLA TEORICA: STATISTICA DESCRITTIVA E STATISTICA PREDITTIVA -ANALISI DELLA VARIANZA - ANALISI DELLA COVARIANZA - GENERALIZED LINEAR MODELS - ANALISI MULTIVARIATA - PCA - ANALISI DISCRIMINANTE - ANALISI FATTORIALE E DELLE CORRISPONDENZE - SCOMPOSIZIONE DI UNA COMUNITÀ - ANALISI MULTIVARIATA E TEORIA DELLA NICCHIA - SOVRAPPOSIZIONE E AMPIEZZA DELLA NICCHIA - RAPPORTI PREDA-PREDATORE E LA DINAMICA DEMOGRAFICA - OCCUPANCY ANALYSIS - DISTANCE ANALYSIS - TEORIA DEL TRANSETTO LINEARE E NON LINEARE - METODI DI MONTE CARLO - SIMULAZIONI - ALGORITMI - TECNICHE DI BOOTSTRAPPING - ANALISI DELLE MATRICI E TEST DI MANTEL - CENNI SUI MODELLI MATEMATICI IN ECOLOGIA: COME SI COSTRUISCE UN MODELLO MATEMATICO - MODEL SELECTION THEORY - AKAIKE INFORMATION CRITERION - TEORIA DEL CAOS E DATI ECOLOGICI - TESTARE L'EFFICACIA DI UN MODELLO MATEMATICO - PERCHÉ GLI ECOLOGI NON SI COMPORTANO COME I FISICI NEWTONIANI: LIMITI DELL' ANALISI STATISTICA DEI DATI - TRAPPOLE E ABUSI DELLA STATISTICA ECOLOGICA - CENNI SULL'USO PRATICO DI ALCUNI PROGRAMMI DI STATISTICA DI AMPIO USO. CENNI SULLE SCUOLE DI SISTEMATICA: SCUOLA FENETICA, SCUOLA CLADISTICA E SCUOLA EVOLUZIONISTICA CLASSICA. CARATTERI MORFOLOGICI E CARATTERI MOLECOLARI, STATO DEL CARATTERE E CREAZIONE DI UNA MATRICE DI CARATTERI. ANALISI MULTIVARIATA APPLICATA ALLA FILOGENESI E ALLA SISTEMATICA: MATRICI DI DISTANZA E NEIGHBOR-JOINING (NJ). CRITERIO DELLA MASSIMA PARSIMONIA: METODI ESAUSTIVI, SEMIESAUSTIVI E METODI EURISTICI. TECNICHE DI RESAMPLING: BOOTSTRAP E JACKKNIFE. MODELLI DI EVOLUZIONE MOLECOLARE (CENNI). MAXIMUM LIKELIHOOD. ANALISI BAYESIANA. OROLOGI MOLECOLARI. CASI DI STUDIO: APPLICAZIONI IN BIOGEOGRAFIA E IN GENETICA DI POPOLAZIONE. LEZIONE PRATICA DI ANALISI DEI DATI IN SISTEMATICA MOLECOLARE: DALL'ELETTROFEROGRAMMA ALL'ALBERO FILOGENETICO. SOFTWARE UTILIZZATI NELLE ESERCITAZIONI: BIOEDIT, CLUSTAL, MEGA, PAUP, MODEL TEST, MR BAYES, TREEFINDER.
( testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DURANTE LE LEZIONI + STATISTICA PER ORNITOLOGI E NATURALISTI, DI FOWLER, COHEN LOUIS; GOTELLI & ALLISON: A PRIMER IN ECOLOGICAL STATISTICS, SINAUER ASS. INC.; GOTELLI & GRAVES, NULL MODELS IN ECOLOGY, SMITHSONIAN INSTITUTION PRESS. FILE PDF DELLE LEZIONI SVOLTE. TESTI CONSIGLIATI: E.O. WILEY, D. SIEGEL-CAUSEY, D.R. BROOKS, V.A. FUNK, THE COMPLEAT CLADIST, A PRIMER OF PHYLOGENETIC PROCEDURES. THE UNIVERSITY OF KANSAS PRINTING SERVICE; M. NEI E S. KUMAR. MOLECULAR EVOLUTION AND PHYLOGENETICS. OXFORD UNIVERSITY PRESS 2000; P.L. FOREY, C.J. HUMPHRIES, I.L. KITCHING, R.W. SCOTLAND, D.J. SIEBERT AND D. M. WILLIAMS. CLADISTICA, A PRACTICAL CORSE IN SYSTEMATICS. OXFORD SCIENCE PUBBLICATION; DAN GRAUR AND WEN-HSIUNG LI. FUNDAMENTALS OF MOLECULAR EVOLUTION. SINAUER ASSOCIATES, INC., PUBLISHERS SUNDERLAND, MASSACHUSETTS.
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SECS-S/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401653 -
BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
IL CORSO HA L'OBIETTIVO DI FORNIRE UNA PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ DI UN LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE INSERITA NEL CONTESTO ORGANIZZATIVO E COMMERCIALE ATTUALE, DI ILLUSTRARE LE VARIE FASI CHE COSTITUISCONO LE ANALISI CLINICHE E DI PASSARE IN RASSEGNA LE PRINCIPALI METODOLOGIE, SIA IN CAMPO BIOCHIMICO CHE MOLECOLARE, IMPIEGATE NEI MODERNI LABORATORI BIOMEDICI A SCOPO DIAGNOSTICO E QUINDI DI FORNIRE LE BASI PER L'INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI IN CHIAVE FISIO-PATOLOGICA
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PUCILLO LEOPOLDO PAOLO
( programma)
METABOLISMO E FUNZIONI DEI PRINCIPALI COSTITUENTI PLASMATICI, METODI ANALITICI DI DETERMINAZIONE. INDAGINI SULLA FUNZIONALITÀ DEL FEGATO E DEL PANCREAS. INDAGINI SULLA FUNZIONALITÀ DEL RENE. ESAME DELLE URINE ESAME DELLE FECI ARTERIOSCLEROSI CENNI DI CITOMETRIA DIFFERENZIALE ED EMATOLOGIA. CONTROLLO DI QUALITÀ
( testi)
FILIPPO PASQUINELLI, FRANCESCO PORTA: DIAGNOSTICA E TECNICHE DI LABORATORIO. ROSSINI EDITRICE SRL FIRENZE
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TEMPESTILLI MASSIMO
( programma)
METABOLISMO E FUNZIONI DEI PRINCIPALI COSTITUENTI PLASMATICI, METODI ANALITICI DI DETERMINAZIONE. INDAGINI SULLA FUNZIONALITÀ DEL FEGATO E DEL PANCREAS. INDAGINI SULLA FUNZIONALITÀ DEL RENE. ESAME DELLE URINE ESAME DELLE FECI ARTERIOSCLEROSI CENNI DI CITOMETRIA DIFFERENZIALE ED EMATOLOGIA. CONTROLLO DI QUALITÀ
( testi)
FILIPPO PASQUINELLI, FRANCESCO PORTA: DIAGNOSTICA E TECNICHE DI LABORATORIO. ROSSINI EDITRICE SRL FIRENZE
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BIO/12
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401656 -
BIOGEOGRAFIA
(obiettivi)
ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE DEVE DIMOSTRARE DI: 1) AVER ACQUISITO CONOSCENZE DI BASE SUI FATTORI STORICI E DINAMICI CHE SPIEGANO LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI E DELLE PIANTE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO; 2) SAPER FORMULARE IPOTESI E MODELLI CHE SPIEGANO LA FORMA, LE DIMENSIONI E LA POSIZIONE GEOGRAFICA DELL’AREALE DI UN TAXON; 3) SAPER DISCUTERE FENOMENI RECENTI DI AMPLIAMENTO O DI CONTRAZIONE DEGLI AREALI; 4) AVER ACQUISITO UNA CONOSCENZA DI BASE SULLA FAUNA E SULLA VEGETAZIONE DEI DIVERSI CONTINENTI, IN RELAZIONE AI FATTORI CHE LE HANNO DETERMINATE; 5) ESSERE IN GRADO DI COSTRUIRE MODELLI PER LA GESTIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ, IN PREVISIONE DI EVENTUALI CAMBIAMENTI CLIMATICI E DEL PAESAGGIO.
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CARPANETO GIUSEPPE
( programma)
BIOGEOGRAFIA GENERALE (3 CFU). SCUOLE E METODI PER LO STUDIO DELLA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ORGANISMI. RAPPORTI TRA BIOGEOGRAFIA, ECOLOGIA, SISTEMATICA E SCIENZE DELLA TERRA. PALEOGEOGRAFIA E DERIVA DEI CONTINENTI, EVOLUZIONE DEL CLIMA E DELLA CONFIGURAZIONE DELLE TERRE EMERSE (PERIODI GLACIALI, INTERGLACIALI, PLUVIALI E INTERPLUVIALI; REGRESSIONI E TRASGRESSIONI MARINE). L’AREALE (DISPERSIONE, COLONIZZAZIONE, BARRIERE, ESTINZIONE). BIOGEOGRAFIA INSULARE E BIOLOGIA DELLA FRAMMENTAZIONE. ENDEMISMI E RELITTI. VICARIANZA E DISPERSIONE. SIGNIFICATO E CONFINI DELLE REGIONI BIOGEOGRAFICHE, DELLE ZONE DI TRANSIZIONE E DEI BIOMI. ANALISI DELLE REGIONI BIOGEOGRAFICHE E DELLE ZONE DI TRANSIZIONE (3 CFU): REGIONE OLOARTICA (PALEARTICA E NEARTICA), REGIONE NEOTROPICALE, REGIONE AFROTROPICALE, REGIONE INDOMALESE, REGIONE AUSTRALIANA. CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE ED ECOLOGICHE DI CIASCUNA REGIONE E CONOSCENZE DI BASE SULLA FAUNA E SULLA VEGETAZIONE. ESEMPI DI SPECIE E GRUPPI TASSONOMICI ENDEMICI NEI DIVERSI BIOMI DI CIASCUNA REGIONE E IPOTESI SULLA LORO ORGINE. CASI STUDIO: MADAGASCAR E NUOVA ZELANDA.
( testi)
ZUNINO M & ZULLINI A, 2004. BIOGEOGRAFIA (SECONDA EDIZIONE). CASA EDITRICE AMBROSIANA, MILANO (TESTO BASE) + DOCUMENTI ELETTRONICI DISTRIBUITI DAL DOCENTE. APPROFONDIMENTI: LOMOLINO MV ET AL., 2010. BIOGEOGRAPHY (FOURTH EDITION), SINAUER ASSOCIATES MORRONE JJ, 2009. EVOLUTIONARY BIOGEOGRAPHY: AN INTEGRATIVE APPROACH WITH CASE STUDIES. COLUMBIA UNIVERSITY PRESS.
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BIO/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401658 -
BIOTECNOLOGIE VEGETALI
(obiettivi)
L’OBIETTIVO FORMATIVO PREVALENTE DEL CORSO E’ LA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLE TECNICHE DI TRASFORMAZIONE GENETICA DELLE PIANTE E DELLE POSSIBILI APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI NELL’AGRICOLTURA E NELLA PRODUZIONE DI NUOVE MOLECOLE. IL CORSO DARA’ INFORMAZIONI ANCHE SU TECNOLOGIE EMERGENTI, QUALI LA TRANSCRITTOMICA, LA PROTEOMICA, LA METABOLOMICA, E DISCUTERA’ LA LORO IMPORTANZA NELL’AMBITO DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. UN ALTRO OBIETTIVO IMPORTANTE DEL CORSO E’ QUELLO DI PREPARARE GLI STUDENTI ALLE ATTIVITA’ DI LABORATORIO E DI RICERCA NEI SETTORI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI E DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE, COME ANCHE ALL’ANALISI CRITICA DELL' INFORMAZIONE SCIENTIFICA.
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TAVLADORAKI PARASKEVI
( programma)
L'INSEGNAMENTO È ARTICOLATO IN TRE ARGOMENTI PRINCIPALI: METODOLOGIE DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI, APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI, RISCHI DELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI. IN DETTAGLIO ARGOMENTI DEL CORSO SONO: TECNICHE DI TRASFERIMENTO GENICO NEL GENOMA NUCLEARE E CLOROPLASTIDICO; TECNICHE DI CULTURA IN VITRO DI CELLULE VEGETALI; UTILIZZO DI GENI DI SELEZIONE E DI GENI ‘REPORTER’ NELLE BIOTECNOLOGIE VEGETALI; STRATEGIE DI ELIMINAZIONE DI GENI DI SELEZIONE DA PIANTE TRASFORMATE; ESPRESSIONE INDUCIBILE DI GENI IN PIANTE TRANSGENICHE; ESPRESSIONE TRANSIENTE DI GENI IN PIANTE; SILENZIAMENTO GENICO;'GENE TARGETING'; PIANTE CON UN MAGGIORE VALORE NUTRITIVO; PRODUZIONE DI ANTICORPI E VACCINI IN PIANTE TRANSGENICHE; STATEGIE BIOTECNOLOGICHE PER OTTENERE PIANTE RESISTENTI AD ERBICIDI, AGENTI PATOGENI E STRESS AMBIENTALI; PIANTE CON UNA MAGGIORE CAPACITÀ FOTOSINTETICA; RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI PIANTE TRANSGENICHE; PROBLEMATICHE BIOETICHE; TECNOLOGIE EMERGENTI E BIOTECNOLOGIE VEGETALI.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO: TRASFORMAZIONE GENETICA DI PIANTE DI ARABIDOPSIS; ANALISI DI PIANTE TRANSGENICHE MEDIANTE TECNICHE DI PCR, RT-PCR, WESTERN BLOT E SAGGI DI ATTIVITA’ ENZIMATICA; ANALISI DI GENI ‘REPORTER’ IN PIANTE TRASFORMATE; ANALISI DI ALIMENTI PER LA PRESENZA DI MATERIALE GENETICAMENTE MODIFICATO.
( testi)
-LIBRI 1. DNA RICOMBINANTE, WATSON J.D., GILMAN M., WITKOWSKI J. ZOLLER M. 2. INGEGNERIA GENETICA KINGSMAN S.M., KINGSMAN A.J. 3. BIOCHEMISTRY AND MOLECULAR BIOLOGY OF PLANTS BUCHANAN B.B, GRUISSEM W., JONES R.L. 4. BIOLOGIA CELLULARE & BIOTECNOLOGIE VEGETALI, COZZOLINO S., DI SANSEBASTIANO G.P., FORNI C., GENRE A., LANFRANCO L., MICCHELI A., PASQUA G., TRAINOTTI L., VALLETTA A.
-ARTICOLI SCIENTIFICI ORIGINALI PUBBLICATI IN RIVISTE INTERNAZIONALI
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6
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BIO/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401659 -
BOTANICA DI CAMPO DELLA FLORA D'ITALIA
(obiettivi)
IL CORSO HA LO SCOPO DI FORNIRE UNA ESPERIENZA DIRETTA E PRATICA SUL CAMPO PER IL RICONOSCIMENTO DELLA FLORA D’ITALIA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALL’APPENNINO CENTRALE E MERIDIONALE ATTRAVERSO LEZIONI, STUDIO IN ERBARIO E LABORATORIO. PER QUESTO SONO PREVISTE ESCURSIONI IN CAMPO DURANTE LE QUALI SARÀ RACCOLTO IL MATERIALE DI STUDIO CHE SARÀ OGGETTO DI PREPARAZIONE DI CAMPIONI D’ERBARIO; INOLTRE, NELLE ESCURSIONI SARÀ COLTA L’OCCASIONE PER OSSERVARE I CARATTERI DI CRESCITA DELLE SPECIE (FORME BIOLOGICHE, RIPRODUZIONE, DISPERSIONE, ETC.), LA LORO ECOLOGIA, GLI HABITAT IN CUI ESSE SI RINVENGONO E PER DISCUTERE LA RELATIVA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA, SIA LOCALE CHE REGIONALE. ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE POTRÀ RITENERSI IN GRADO DI AVERE GLI STRUMENTI E LA METODOLOGIA UTILI PER UNA INTERPRETAZIONE ECOLOGICA E BIOGEOGRAFICA.
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LUCCHESE FERNANDO
( programma)
MODULO 1 - INTRODUZIONE, SCOPI E ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO (1 CREDITO) INTRODUZIONE ALLA FLORA D?ITALIA. REGIONI FLORISTICHE. ENDEMISMI E COROTIPI CARATTERISITICI. ATTRIBUZIONE DEGLI HABITAT (NATURA 2000) PARAMETRI STAZIONALI: COORDINATE GEOGRAFICHE, SUOLO, ESPOSIZIONE, INCLINAZIONE, PH, UMIDITÀ. USO DI GPS. USO DELLE CHIAVI. TECNICHE DI RACCOLTA E COLLEZIONE. MODULO 2. ESCURSIONI E ATTIVITÀ DI CAMPO (2 CREDITI)ESCURSIONI CON TEMATICHE PROGRAMMATE SUI PRINCIPALI GRUPPI SISTEMATICI. OSSERVAZIONI CON LENTE 10X DEI CARATTERISTI FIORALI. STUDIO DELLE FORME BIOLOGICHE MODULO 3. STAGE IN AREE MONTANA (TERMINILLO) E COSTIERA (CIRCEO) (3 CREDITI)RACCOLTA E RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE IN PRATERIE MONTANE, MACCHIA E GARIGA MEDITERRANEA. ANALISI DEI PRINCIPALI GRUPPI CRITICI (FESTUCA, BROMUS, VIOLA, SENECIO, VERBASCUM, ETC.).
( testi)
PIGNATTI S., 1982. FLORA D’ITALIA, 1-2-3 VOLL., ED. EDAGRICOLE BUTTLER K. P., 1086. GUIDA PRATICA ALLA BOTANICA, ED. ZANICHELLI.
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6
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BIO/02
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401661 -
CHIMICA DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
RAGGIUNGIMENTO DELLE CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE PER LA COMPRENSIONE DEGLI EQUILIBRI CHIMICI CHE REGOLANO LE ORIGINI, IL TRASPORTO, LE TRASFORMAZIONI E GLI EFFETTI DELLE SPECIE CHIMICHE AMBIENTALI SIA DI ORIGINE NATURALE CHE ANTROPICA.
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GAMBACORTA AUGUSTO
( programma)
LA STRATOSFERA: FORMAZIONE E DEPLEZIONE DELLOZONO (BUCO DELLOZONO); AZIONE DEI CFC E HALON NELLA DEPLEZIONE DELLOZONO. SOSTITUTI DEI CFC. LA TROPOSFERA: SPECIE OSSIDANTI ED INQUINANTI; CICLI OSSIDATIVI DEL CARBONIO, AZOTO E ZOLFO; LORO INTERCONNESSIONI; MONITORAGGIO DELLE SPECIE OSSIDANTI E DEGLI INQUINANTI PRIMARI E SECONDARI. IL PARTICOLATO. LEFFETTO-SERRA: RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE E VIBRAZIONI DEI LEGAMI MOLECOLARI. PRINCIPALI GAS-SERRA E LORO GWP. STRATEGIE DI SEQUESTRAZIONE DEL CARBONIO. IL PROTOCOLLO DI KYOTO. LA MARMITTA CATALITICA. L'IDROSFERA: PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE DELL'ACQUA E DEI CORPI D'ACQUA: ACIDITÀ, ALCALINITÀ, CONCENTRAZIONE DI CO2, BIOPRODUTTIVITÀ, OSSIGENO DISCIOLTO. TIC, TOC, TC. DILAVAMENTO DEGLI ALLUMINOSILICATI. INQUINANTI ORGANICI BIODEGRADABILI (COD, BOD5), E RECALCITRANTI ALLOSSIDAZIONE. INQUINANTI ORGANICI NON OSSIDABILI E TOSSICI:LA TOSSICITÀ A BREVE (LD50 E LOD50) E A LUNGO TERMINE. NOEL E ADI. BIOACCUMULAZIONE E BIOMAGNIFICAZIONE. PRINCIPALI INQUINANTI ORGANICI: TENSIOATTIVI, PESTICIDI DI PRIMA E SECONDA GENERAZIONE, ERBICIDI (ATRAZINA). METABOLISMO DEI PESTICIDI. INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI (POP): FORMAZIONE E TOSSICITÀ PER DIOSSINE, BENZOFURANI, PCB, IPA E FTALATI. ANALISI AMBIENTALI VIA GC-MS.
( testi)
COLIN BAIRD, MICHAEL ZANN CHIMICA AMBIENTALE, ZANICHELLI. COPIE DELLE SLIDES UTILIZZATE PER LE LEZIONI SONO DISPONIBILI IN RETE.
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6
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CHIM/12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401663 -
FONDAMENTI E METODI DELLA GENETICA EVOLUZIONISTICA
(obiettivi)
IMPOSTARE ED ESERCITARE LA CAPACITÀ DI ANALIZZARE CRITICAMENTE, SUL TERRENO EPISTEMOLOGICO E TECNICO-METODOLOGICO, RICERCHE DI GENETICA MICROBICA RILEVANTI IN AMBITO EVOLUZIONISTICO.
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20401663-1 -
MODULO I
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3
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BIO/18
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401663-2 -
MODULO II
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3
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BIO/18
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401664 -
GENETICA DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
ESERCITARE LA LETTURA CRITICA DI ARTICOLI SCIENTIFICI ATTINENTI ALLO SPECIFICO AMBITO DI RICERCA; CONSOLIDARE L’ESPLORAZIONE DEI FONDAMENTI STORICO-EPISTEMOLOGICI DELLA DISCIPLINA; POTENZIARE LA CONOSCENZA DEGLI ASPETTI TEORICI, METODOLOGICI E TECNICI DELLA SPERIMENTAZIONE GENETICA SUI MICRORGANISMI; RAFFORZARE LA PADRONANZA RELATIVA A TEMATICHE CRUCIALI (CICLO BIOLOGICO, ORGANIZZAZIONE ED ESPRESSIONE DEL GENOMA, MECCANISMI EREDITARI ED EVOLUTIVI DI BATTERIOFAGI, BATTERI E ASCOMICETI); ESERCITARE COMPETENZE TECNICO-METODOLOGICHE DI BASE RELATIVE ALLA SPERIMENTAZIONE GENETICA SUI MICRORGANISMI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA RILEVAZIONE, PRESENTAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI SPERIMENTALI; EDUCARE GLI STUDENTI ALLA AUTOVALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE/COMPETENZE E AL CONFRONTO IN SEDE DI DIBATTITO SCIENTIFICO.
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BANDIERA MILENA
( programma)
SONO PRESENTATI E DISCUSSI 10-15 ARTICOLI SCIENTIFICI CHE MARCANO LE TAPPE RILEVANTI DELL'ITINERARIO STORICO ED EPISTEMOLOGICO DI RICERCHE DEDICATE A DUE TEMATICHE CHE POSSONO VARIARE DI ANNO IN ANNO (AD ESEMPIO: ORIGINE DELLA MUTAZIONE SPONTANEA, ORIGINE ED EVOLUZIONE DEL CODICE GENETICO, REGOLAZIONE PER ATTENUAZIONE). GLI ARTICOLI PRESCELTI CONSENTONO DI TRATTARE ESTESAMENTE ARGOMENTI CRUCIALI CHE HANNO GODUTO DI CONTRIBUTI SIGNIFICATIVI GRAZIE ALLA RICERCA NEL SETTORE, QUALI LE BASI DELLA GENETICA MOLECOLARE, LA MUTAZIONE, I MECCANISMI FISICO-CHIMICI DELL'EREDITÀ, FISIOLOGIA E GENETICA DI BATTERIOFAGI, BATTERI E ASCOMICETI.
( testi)
GLI ARTICOLI SCIENTIFICI OGGETTO DEL CORSO SONO DISTRIBUITI IN FOTOCOPIA. I TESTI CONSIGLIATI PER LA CONSULTAZIONE E L'APPROFONDIMENTO SONO DISPONIBILI PRESSO IL LABORATORIO: G.S. STENT "GENETICA MOLECOLARE" ZANICHELLI (1977), U.N. STREIPS, R.E. YASBIN "MODERN MICROBIAL GENETICS" WILEY-LISS (2002). I MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI LABORATORIO SONO DISTRIBUITI NEL CORSO DELLE ATTIVITÀ MEDESIME.
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6
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BIO/18
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401667 -
MECCANISMI CELLULARI DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
IL CORSO SI PONE L'OBIETTIVO DI FORNIRE ALLO STUDENTE CONOSCENZE AVANZATE DI BIOLOGIA DELLO SVILUPPO ANIMALE E COMPETENZE TEORICO-PRATICHE SUI MECCANISMI CELLULARI CHE SOTTENDONO AI PROCESSI DI EMBRIOGENESI, SVILUPPO POSTNATALE, INVECCHIAMENTO E RIGENERAZIONE. GLI OBIETTIVI FORMATIVI RIGUARDANO: 1) L’APPLICAZIONE DI DIVERSI APPROCCI (ANATOMICO, MORFOLOGICO, GENETICO-MOLECOLARE ED ULTRASTRUTTURALE) ALLO STUDIO DELLO SVILUPPO DI VERTEBRATI ED INVERTEBRATI; 2) L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SUI PRINCIPALI MECCANISMI MOLECOLARI DEL DIFFERENZIAMENTO E DELLA MORFOGENESI.
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MORENO SANDRA
( programma)
EVENTI CELLULARI DELLO SVILUPPO ANIMALE: PROLIFERAZIONE, DIFFERENZIAMENTO, MIGRAZIONE, INTERAZIONI CELLULA-CELLULA E CELLULA-MATRICE. IL PROCESSO DIFFERENZIATIVO: BASI MOLECOLARI. EQUIVALENZA GENOMICA ED ESPRESSIONE GENICA DIFFERENZIALE. SPECIFICAZIONE AUTONOMA MEDIANTE DETERMINANTI CITOPLASMATICI. SVILUPPO DI TUNICATI E NEMATODI. SPECIFICAZIONE SINCIZIALE. DETERMINAZIONE DEGLI ASSI DI SIMMETRIA IN DROSOPHILA MELANOGASTER. SPECIFICAZIONE CELLULARE ATTRAVERSO INTERAZIONI CELLULARI PROGRESSIVE. REGOLAZIONE DELLO SVILUPPO DEGLI ANFIBI. INDUZIONE EMBRIONALE PRIMARIA: MECCANISMI MOLECOLARI. LA DETERMINAZIONE PROGRESSIVA E IL POTENZIALE DIFFERENZIATIVO. MANTENIMENTO DELLO STATO DIFFERENZIATO E TRANSDIFFERENZIAMENTO. LE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI E DEI TESSUTI ADULTI: TOTIPOTENZA, PLURIPOTENZA E MULTIPOTENZA. TRAPIANTI NUCLEARI E CLONAZIONE. FECONDAZIONE IN VITRO E CLONAZIONE “TERAPEUTICA”. LA NICCHIA DELLE CELLULE STAMINALI ADULTE ED I FATTORI CHE LA CARATTERIZZANO. PLASTICITÀ DELLE CELLULE STAMINALI. LA MORFOGENESI: MECCANISMI CELLULARI E MOLECOLARI. AFFINITÀ CELLULARE DIFFERENZIALE E SPECIFICITÀ DI MIGRAZIONE. L’APOPTOSI COME EVENTO MORFOGENETICO E DIFFERENZIATIVO. INTERAZIONI CELLULARI ISTRUTTIVE E PERMISSIVE DURANTE L’ORGANOGENESI. COMPETENZA. INDUZIONE DEL CRISTALLINO. SVILUPPO DELL’ARTO NEI TETRAPODI. SVILUPPO DEL RENE E DELLE GONADI. APPROCCI SPERIMENTALI ALLO STUDIO DI ASPETTI DELLO SVILUPPO ANIMALE: METODOLOGIE MORFOLOGICHE E MOLECOLARI.
( testi)
GILBERT: BIOLOGIA DELLO SVILUPPO, ZANICHELLI. BONCINELLI: BIOLOGIA DELLO SVILUPPO, CAROCCI EDITORE.
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6
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BIO/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401668 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI:
1) CONOSCENZA DEI PRINCIPALI GRUPPI DI MICRORGANISMI, DEI FATTORI CHE NE INFLUENZANO LA DISTRIBUZIONE NELL’AMBIENTE E L’INSTAURARSI DI RELAZIONI CON GLI ALTRI ORGANISMI 2) RUOLO DEI MICRORGANISMI NEGLI AMBIENTI NATURALI 3)CLASSIFICAZIONE DEI MICRORGANISMI CON METODI COLTIVAZIONE DIPENDENTE E METODI MOLECOLARI INDIPENDENTI DALLA COLTICAZIONE 4) ACQUISIZIONE DI CAPACITÀ CRITICHE TRAMITE LETTURA DI ARTICOLI SCIENTIFICI INERENTI ALLA MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
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CASALINO MARIA ASSUNTA
( programma)
LE LEZIONI RIGUARDERANNO I SEGUENTI ARGOMENTI: -DISTRIBUZIONE E ATTIVITÀ DEI MICRORGANISMI NEGLI AMBIENTI NATURALI: AMBIENTI MARINI E D'ACQUA DOLCE, AMBIENTE TERRESTRE, AMBIENTI ESTREMI - RUOLO DEI MICRORGANISMI NEI NEL CICLO DEI NUTRIENTI I PIÙ IMPORTATI CICLI BIOGEOCHIMICI: I CICLI DEL CARBONI0, AZOTO, ZOLFO E FERRO - INTERAZIONI DEI MICRORGANISMI: COMPETIZIONE, COMMENSALISMO, MUTUALISMO, PARASSITISMO, PREDAZIONE - RISPOSTA ADATTATIVA DEI BATTERI AI CAMBIAMENTI AMBIENTALI (TEMPERATURA, PRESENZA DI NUTRIENTI, PH, OSMOLARITÀ ETC..) - COMMUNICAZIONE INTERCELLULARE NEI BATTERI TRAMITE MOLECOLE SEGNALE -APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE ATTUALMENTE DISPONIBILI PER LO STUDIO DELLA COMPOSIZIONE E LA DIVERSITA’ DELLE POPOLAZIONI.
( testi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DURANTE IL CORSO SONO IN PARTE TRATTI DA ARTICOLI LA CUI BIBLIOGRAFIA VIENE FORNITA DURANTE IL CORSO. GRAN PARTE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI SONO COMUNQUE REPERIBILI NEL LIBRO DI TESTO “ BROCK. BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI” (MADIGAN, M.T., J.M. MARTINO E J. PARKER)
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6
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BIO/19
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401671 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
OBIETTIVI IRRINUNCIABILI DEL CORSO: • CONOSCERE LE BASI EZIOLOGICHE ED I MECCANISMI PATOGENETICI DELLE MALATTIE UMANE • INTERPRETARE I MECCANISMI PATOGENETICI E FISIOPATOLOGICI FONDAMENTALI DELLE MALATTIE UMANE. • SAPERE LE OPERAZIONI RIVOLTE ALL’ANALISI DEI FONDAMENTALI MECCANISMI PATOGENETICI E FISIOPATOLOGICI DELLE MALATTIE UMANE ED INTERPRETARE I LORO RISULTATI.
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MAINIERO FABRIZIO
( programma)
EZIOLOGIA GENERALE. CONCETTI DI SALUTE, PROCESSO PATOLOGICO E MALATTIA; EZIOLOGIA, PATOGENESI, EVOLUZIONE, DECORSO, ESITI.
PATOLOGIA AMBIENTALE. PATOLOGIA DA AGENTI FISICI E CHIMICI.
PATOLOGIA INFETTIVA. AGENTI BIOLOGICI COME CAUSA DI MALATTIA. ESOTOSSINE ED ENDOTOSSINE BATTERICHE. NUOVI MECCANISMI DI PATOLOGIA INFETTIVA.
PATOLOGIA GENETICA. PATOLOGIA DA MUTAZIONI GENICHE. MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLE MALATTIE GENETICHE. GENETICA DELLE MALATTIE MULTIFATTORIALI. LE PRINCIPALI MALATTIE UMANE DA ANOMALIE DEL CARIOTIPO.
PATOLOGIA DELLA CELLULA: MECCANISMI DI DANNO ED ADATTAMENTI CELLULARI. MECCANISMI MOLECOLARI DEL DANNO CELLULARE. IL DANNO IPOSSICO. STRESS OSSIDATIVO: ORIGINE DEI RADICALI LIBERI, PEROSSIDAZIONE LIPIDICA, OSSIDAZIONE DI PROTEINE E DNA. ADATTAMENTI CELLULARI: IPERTROFIA, IPERPLASIA, ATROFIA. MODIFICAZIONI FENOTIPICHE: METAPLASIA, DISPLASIA, ANAPLASIA. DEGENERAZIONI CELLULARI: RIGONFIAMENTO TORBIDO E DEGENERAZIONE IDROPICA; DEGENERAZIONE VACUOLARE; ACCUMULI INTRACELLULARI; STEATOSI. MORTE CELLULARE: NECROSI E APOPTOSI. INVECCHIAMENTO.
INFIAMMAZIONE. GENERALITÀ SULL’INFIAMMAZIONE: INFIAMMAZIONE ACUTA E CRONICA; ANGIOFLOGOSI ED ISTOFLOGOSI. I RECETTORI DELL'IMMUNITÀ INNATA E DELL'INFIAMMAZIONE. L'INFIAMMAZIONE COME PROGRAMMA TRASCRIZIONALE. LE CELLULE DELL’INFIAMMAZIONE. I MEDIATORI CHIMICI DELL’INFIAMMAZIONE DI ORIGINE CELLULARE E PLASMATICA. INFIAMMAZIONE ACUTA: I FENOMENI VASCOLARI DELL’INFIAMMAZIONE, I MECCANISMI DI FORMAZIONE DELL’ESSUDATO, I VARI TIPI DI INFIAMMAZIONE ESSUDATIVA. INFIAMMAZIONE CRONICA: MECCANISMI DI FORMAZIONE DEI GRANULOMI. GRANULOMI DA CORPO ESTRANEO. I PRINCIPALI GRANULOMI IMMUNOLOGICI. MANIFESTAZIONI SISTEMICHE E REGOLAZIONE DELL’INFIAMMAZIONE: PROTEINE DI FASE ACUTA, AUMENTO DELLA VES E LEUCOCITOSI. FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE: LA FEBBRE. LA REGOLAZIONE DEL PROCESSO INFIAMMATORIO.
I PROCESSI RIPARATIVI. FASI DEL PROCESSO DI RIPARAZIONE DEI TESSUTI DANNEGGIATI. ANGIOGENESI E FATTORI ANGIOGENETICI. PROLIFERAZIONE DEI FIBROBLASTI, DEPOSIZIONE DI MATRICE E FATTORI COINVOLTI. RIMODELLAMENTO. GUARIGIONE DELLE FERITE: GUARIGIONE PER PRIMA E PER SECONDA INTENZIONE. ASPETTI PATOLOGICI DELLA GUARIGIONE DELLE FERITE: I CHELOIDI. RIGENERAZIONE: MODELLI DI RIGENERAZIONE DEI TESSUTI. LE CELLULE STAMINALI.
ONCOLOGIA: DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONE. DEFINIZIONE DI TUMORE E LESIONI PRECANCEROSE. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E BIOCHIMICHE DELLA CELLULA NEOPLASTICA. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA DEI TUMORI. CRITERI CLINICI DI CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI: GRADAZIONE E STADIAZIONE. BASI MOLECOLARI E GENETICHE DEL CANCRO. FISIOPATOLOGIA DELLA REPLICAZIONE E DEL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE E FATTORI DI CRESCITA. CANCEROGENESI FISICA, CHIMICA, VIRALE E ORMONALE. IMMUNITÀ, INFIAMMAZIONE E TUMORI. ONCOGENI E LORO MECCANISMI DI ATTIVAZIONE. GENI ONCOSOPPRESSORI. INSTABILITÀ GENOMICA. EREDITARIETÀ E TUMORI. IL PROCESSO NEOPLASTICO: FASI DEL PROCESSO NEOPLASTICO: INIZIAZIONE, PROMOZIONE E PROGRESSIONE. BASI MOLECOLARI DELLA INVASIVITÀ. VIE DI DISSEMINAZIONE DELLE METASTASI. FATTORI CHE FAVORISCONO L’IMPIANTO DI METASTASI.
ALTERAZIONI PRIMARIE DEL METABOLISMO. CENNI SUL METABOLISMO AMINOACIDICO E FENILCHETONURIA, GLICIDICO E DIABETE, LIPIDICO E DISLIPIDEMIE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI PATOLOGIA GENERALE G.M. PONTIERI ET AL., VOL I, VOL II, PICCIN, 2009
CELLULE, TESSUTI E MALATTIA. PRINCIPI DI PATOLOGIA GENERALE G. MAJNO, I. JORIS, CASA ED. AMBROSIANA, II ED, 2009
ISTITUZIONI DI PATOLOGIA GENERALE M.U. DIANZANI ET AL., CASA ED. UTET, IV ED, 2004
LIBRI DI CONSULTAZIONE LE BASI PATOLOGICHE DELLE MALATTIE ROBBINS, VI ED., VOL I, PICCIN, 2005 PATOLOGIA STEVENS, J. LOWE, CASA ED. AMBROSIANA, 2000
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DI ROSA FRANCESCA
( programma)
EZIOLOGIA GENERALE. CONCETTI DI SALUTE, PROCESSO PATOLOGICO E MALATTIA; EZIOLOGIA, PATOGENESI, EVOLUZIONE, DECORSO, ESITI.
PATOLOGIA AMBIENTALE. PATOLOGIA DA AGENTI FISICI E CHIMICI.
PATOLOGIA INFETTIVA. AGENTI BIOLOGICI COME CAUSA DI MALATTIA. ESOTOSSINE ED ENDOTOSSINE BATTERICHE. NUOVI MECCANISMI DI PATOLOGIA INFETTIVA.
PATOLOGIA GENETICA. PATOLOGIA DA MUTAZIONI GENICHE. MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLE MALATTIE GENETICHE. GENETICA DELLE MALATTIE MULTIFATTORIALI. LE PRINCIPALI MALATTIE UMANE DA ANOMALIE DEL CARIOTIPO.
PATOLOGIA DELLA CELLULA: MECCANISMI DI DANNO ED ADATTAMENTI CELLULARI. MECCANISMI MOLECOLARI DEL DANNO CELLULARE. IL DANNO IPOSSICO. STRESS OSSIDATIVO: ORIGINE DEI RADICALI LIBERI, PEROSSIDAZIONE LIPIDICA, OSSIDAZIONE DI PROTEINE E DNA. ADATTAMENTI CELLULARI: IPERTROFIA, IPERPLASIA, ATROFIA. MODIFICAZIONI FENOTIPICHE: METAPLASIA, DISPLASIA, ANAPLASIA. DEGENERAZIONI CELLULARI: RIGONFIAMENTO TORBIDO E DEGENERAZIONE IDROPICA; DEGENERAZIONE VACUOLARE; ACCUMULI INTRACELLULARI; STEATOSI. MORTE CELLULARE: NECROSI E APOPTOSI. INVECCHIAMENTO.
INFIAMMAZIONE. GENERALITÀ SULL’INFIAMMAZIONE: INFIAMMAZIONE ACUTA E CRONICA; ANGIOFLOGOSI ED ISTOFLOGOSI. I RECETTORI DELL'IMMUNITÀ INNATA E DELL'INFIAMMAZIONE. L'INFIAMMAZIONE COME PROGRAMMA TRASCRIZIONALE. LE CELLULE DELL’INFIAMMAZIONE. I MEDIATORI CHIMICI DELL’INFIAMMAZIONE DI ORIGINE CELLULARE E PLASMATICA. INFIAMMAZIONE ACUTA: I FENOMENI VASCOLARI DELL’INFIAMMAZIONE, I MECCANISMI DI FORMAZIONE DELL’ESSUDATO, I VARI TIPI DI INFIAMMAZIONE ESSUDATIVA. INFIAMMAZIONE CRONICA: MECCANISMI DI FORMAZIONE DEI GRANULOMI. GRANULOMI DA CORPO ESTRANEO. I PRINCIPALI GRANULOMI IMMUNOLOGICI. MANIFESTAZIONI SISTEMICHE E REGOLAZIONE DELL’INFIAMMAZIONE: PROTEINE DI FASE ACUTA, AUMENTO DELLA VES E LEUCOCITOSI. FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE: LA FEBBRE. LA REGOLAZIONE DEL PROCESSO INFIAMMATORIO.
I PROCESSI RIPARATIVI. FASI DEL PROCESSO DI RIPARAZIONE DEI TESSUTI DANNEGGIATI. ANGIOGENESI E FATTORI ANGIOGENETICI. PROLIFERAZIONE DEI FIBROBLASTI, DEPOSIZIONE DI MATRICE E FATTORI COINVOLTI. RIMODELLAMENTO. GUARIGIONE DELLE FERITE: GUARIGIONE PER PRIMA E PER SECONDA INTENZIONE. ASPETTI PATOLOGICI DELLA GUARIGIONE DELLE FERITE: I CHELOIDI. RIGENERAZIONE: MODELLI DI RIGENERAZIONE DEI TESSUTI. LE CELLULE STAMINALI.
ONCOLOGIA: DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONE. DEFINIZIONE DI TUMORE E LESIONI PRECANCEROSE. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E BIOCHIMICHE DELLA CELLULA NEOPLASTICA. CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA DEI TUMORI. CRITERI CLINICI DI CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI: GRADAZIONE E STADIAZIONE. BASI MOLECOLARI E GENETICHE DEL CANCRO. FISIOPATOLOGIA DELLA REPLICAZIONE E DEL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE E FATTORI DI CRESCITA. CANCEROGENESI FISICA, CHIMICA, VIRALE E ORMONALE. IMMUNITÀ, INFIAMMAZIONE E TUMORI. ONCOGENI E LORO MECCANISMI DI ATTIVAZIONE. GENI ONCOSOPPRESSORI. INSTABILITÀ GENOMICA. EREDITARIETÀ E TUMORI. IL PROCESSO NEOPLASTICO: FASI DEL PROCESSO NEOPLASTICO: INIZIAZIONE, PROMOZIONE E PROGRESSIONE. BASI MOLECOLARI DELLA INVASIVITÀ. VIE DI DISSEMINAZIONE DELLE METASTASI. FATTORI CHE FAVORISCONO L’IMPIANTO DI METASTASI.
ALTERAZIONI PRIMARIE DEL METABOLISMO. CENNI SUL METABOLISMO AMINOACIDICO E FENILCHETONURIA, GLICIDICO E DIABETE, LIPIDICO E DISLIPIDEMIE.
( testi)
TESTI CONSIGLIATI PATOLOGIA GENERALE G.M. PONTIERI ET AL., VOL I, VOL II, PICCIN, 2009
CELLULE, TESSUTI E MALATTIA. PRINCIPI DI PATOLOGIA GENERALE G. MAJNO, I. JORIS, CASA ED. AMBROSIANA, II ED, 2009
ISTITUZIONI DI PATOLOGIA GENERALE M.U. DIANZANI ET AL., CASA ED. UTET, IV ED, 2004
LIBRI DI CONSULTAZIONE LE BASI PATOLOGICHE DELLE MALATTIE ROBBINS, VI ED., VOL I, PICCIN, 2005 PATOLOGIA STEVENS, J. LOWE, CASA ED. AMBROSIANA, 2000
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MED/04
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401672 -
REGOLAZIONE DELLE FUNZIONI CELLULARI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE FORNIRE ALLO STUDENTE CONOSCENZE SU ALCUNI ASPETTI DELLA REGOLAZIONE DELLE FUNZIONI CELLULARI ALLA LUCE DELLA PIÙ RECENTE LETTERATURA.
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ACCONCIA FILIPPO
( programma)
MECCANISMI DI REGOLAZIONE DELLE FUNZIONI CELLULARI: SEGNALI INTRACELLULARI BASATI SULLA FOSFORILAZIONE E SULLA UBIQUITINAZIONE DELLE PROTEINE; RECETTORI TIROSIN-CHINASICI E RECETTORI NUCLEARI COME MEDIATORI DELLA REGOLAZIONE DI FUNZIONI CELLULARI; (2,5 CFU).
MECCANISMI MOLECOLARI DI REGOLAZIONE DELLA ENDOCITOSI, DEL CICLO CELLULARE, DELLA TRASCRIZIONE GENICA, DELLA MOTILITA' E DELLA MIGRAZIONE CELLULARE (2,5 CFU).
REGOLAZIONE DI ALCUNI ASPETTI DEL METABOLISMO LIPIDICO E GLUCIDICO, RUOLO DI ALCUNI ENZIMI COINVOLTI (AMPK, PROTEIN FOSFATASI, SENSORI DEL COLESTEROLO) (1 CFU).
( testi)
MATERIALE REPERITO DAGLI STUDENTI E DAL DOCENTE E DISTRIBUITO IN AULA
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BIO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401675 -
VIROLOGIA
(obiettivi)
SONO OBIETTIVI FORMATIVI L’APPROFONDIMENTO DELLE CONOSCENZE DELLA VIROLOGIA ANIMALE E DELLE SUE APPLICAZIONI.
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AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
DESCRIVENDO E CONFRONTANDO LE DIVERSE STRATEGIE REPLICATIVE DI VIRUS ANIMALI APPARTENENTI AD ALCUNE DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE (PICORNAVIRIDAE, ORTOMIXOVIRIDAE, PARAMIXOVIRIDAE, RABDOVIRIDAE, RETROVIRIDAE, HEPADNAVIRIDAE, FLAVIVIRIDAE, PARVOVIRIDAE, POLIOMAVIRIDAE, PAPILLOMAVIRIDAE, ADENOVIRIDAE, HERPESVIRIDAE, POXVIRIDAE) VENGONO APPROFONDITI GLI ASPETTI RELATIVI A: ORIGINE DEI VIRUS, LORO EVOLUZIONE, INTERAZIONI VIRUS-CELLULA, MECCANISMI DI DIFESA DELL'OSPITE DALLE INFEZIONI VIRALI E STRATEGIE VIRALI DI IMMUNOEVASIONE, METODICHE DI RILEVAZIONE, IDENTIFICAZIONE E TITOLAZIONE DEI VIRUS, FARMACI ANTIVIRALI E PROFILASSI DELLE INFEZIONI VIRALI. VENGONO INTRODOTTE ALCUNE APPLICAZIONI DELLA DISCIPLINA (SVILUPPO DI VACCINI, VETTORI VIRALI DI ESPRESSIONE GENICA, VIRUS ONCOLITICI).
( testi)
DOVE STUDIARE (WHERE TO STUDY): -EDWARD K.WAGNER E MARTINEZ J.HEWLETT - BASIC VIROLOGY - BLACKWELL SCIENCE - THIRD EDITION - - CAPITOLO/CHAPTER 59 ORTHOMIXOVIRUS: IL VIRUS DELL’INFLUENZA, CAPITOLO/CHAPTER.67 I RETROVIRUS UMANI E CAPITOLO/CHAPTER 68 I VIRUS RESPONSABILI DI EPATITI PRIMARIE DA: LA PLACA M.-PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA - SOC.EDITRICE ESCULAPIO (ULTIMA EDIZIONE/LAST EDITION, 10° DEL 2005 O LA 9° EDIZIONE DEL 2001) - VETTORI ADENOVIRALI, ADENO-ASSOCIATI, RETROVIRALI E LENTIVIRALI E ADENOVIRUS ONCOLITICI: FIELDS VIROLOGY, VTH EDITION, 2007- D.M.KNIPE AND P.M.HOWLEY EDITORS-IN-CHIEF -LIPPINCOT WILLIAMS & WILKINS PUBLISHERS, VOL L, SECTION L GENERAL VIROLOGY, CAP.16 VIRAL VECTORS AND THEIR APPLICATIONS (ACCESSIBILE ON LINE DALL’ATENEO, RIVOLGERSI ALLA BIBLIOTECA D’AREA SCIENTIFICO TECNOLOGICA PER L’ACCESSO/ FOR ON LINE ACCESS ASK AT THE LIBRARY OF SCIENCE & TECHNOLOGY) -E’ DISPONIBILE UN CD CON PROGRAMMA DETTAGLIATO E MATERIALE INTEGRATIVO PRESSO IL BOX DELLA SEGRETERIA DIDATTICA DI BIOLOGIA (PRIMO PIANO, DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA) / IT IS AVAILABLE A CD WITH SUPPLEMENTARY MATERIAL AT THE BOX OFFICE OF SEGRETERIA DIDATTICA BIOLOGIA (1ST FLOOR, DEPT.OF BIOLOGY)
INDIRIZZI INTERNET DI UTILITÀ/INTERNET ADDRESSIS OF UTILITY: HTTP://MICROBIOLOGYBYTES.COM (CLICKARE SU SITEMAP) FORTEMENTE CONSIGLIATO/ STRONGLY RECOMMENDED HTTP://WWW.VIROLOGY.WS/ HTTP://WWW.ASM.ORG, HTTP://WWW.ASV.ORG, HTTP://WWW.CDC.ORG HTTP://WWW.VIROLOGY.NET
ALTRI TESTI CONSULTABILI PRESSO LA BIBLIOTECA D’AREA SCIENTIFICO-TECNOLOGICA (OTHER TEXTS FOUND AT THE LIBRARY OF SCIENCE & TECHNOLOGY): TESTI DI BASE (BASIC BOOKS): - LA PLACA M.- PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA - SOC.EDITRICE ESCULAPIO - PRINCIPI DI VIROLOGIA MEDICA / A CURA DI GUIDO ANTONELLI, MASSIMO CLEMENTI, CASA EDITRICE AMBROSIANA 2008 - F. DIANZANI, G. ANTONELLI, M. R. CAPOBIANCHI, A. DOLEI - MANUALE DI VIROLOGIA MEDICA - MCGRAW-HILL 2008 TESTI DI APPROFONDIMENTO (IN DEPTH BOOKS): -FLINT S.J., ENQUIST L.W., KRUG R.M., RACANIELLO V.R., SKALKA A.M. - PRICIPLES OF VIROLOGY - ASM (AMERICAN SOCIETY FOR MICROBIOLOGY) PRESS 2009 (TERZA EDIZIONE). - FIELDS VIROLOGY, VTH EDITION, 2007-D.M.KNIPE, P.M.HOWLEY, D.E.GRIFFIN, R.A. LAMB AND M.A.MARTIN EDITORS-LIPPINCOT WILLIAMS & WILKINS PUBLISHERS: ACCESSO WIRELESS ALL’INTERNO DELLE SEDI DELL’UNIVERSITÀ ROMA TRE ATTRAVERSO IL SITO DELLA BIBLIOTECA D’AREA SCIENTIFICO TECNOLOGICA LINK COLLEZIONI/E-BOOK NELL’ELENCO BOOKS@OVID SOTTO LA VOCE FIELDS VIROLOGY, C2007 EDITORS-IN-CHIEF: DAVID M. KNIPE, PETER M. HOWLEY, 5. ED. -TOPLEY & WILSON'S MICROBIOLOGY AND MICROBIAL INFECTIONS, 2010 - WILEY-INTERSCIENCE –VOL.VIROLOGY: ACCESSO WIRELESS ALL’INTERNO DELLE SEDI DELL’UNIVERSITÀ ROMA TRE ATTRAVERSO IL SITO DELLA BIBLIOTECA D’AREA SCIENTIFICO TECNOLOGICA LINK COLLEZIONI/E-BOOK NELL’ELENCO WILEY-INTERSCIENCE ONLINE BOOKS
PER CHIARIMENTI SULL’ IMMUNOLOGA CONSULTARE: -ABBAS A.K., LICHTMAN A.H.,POBER J.S.-IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE.- PICCIN EDITORE
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BIO/19
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401681 -
BIODIVERSITA' ANIMALE
(obiettivi)
L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SULLA DIVERSITÀ E SULL'EVOLUZIONE DEI VERTEBRATI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FAUNA TERRESTRE (MAMMIFERI, UCCELLI, RETTILI E ANFIBI); L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SULLA DIVERSITÀ E SULL'EVOLUZIONE DEI PHYLA MINORI, GRUPPI TASSONOMICI CHE NON VENGONO STUDIATI NEL CORSO DI ZOOLOGIA DEL SECONDO ANNO; L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DETTAGLIATE SULLA FAUNA ITALIANA, COME STRUMENTO DI BASE PER LAVORARE NEL SETTORE DELLA GESTIONE AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE. L'AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE DELLA PROPRIA COMPETENZA E ABILITÀ IN AMBITI PARTICOLARI DEL CAMPO SPECIFICO.
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CARPANETO GIUSEPPE
( programma)
INTRODUZIONE ALLA BIODIVERSITÀ ANIMALE (1 CREDITO). TASSONOMIA, FILOGENESI E NOMENCLATURA: PRINCIPI, METODI E REGOLE. LA BIODIVERSITÀ NELLO SPAZIO: LIVELLI STRUTTURALI DELLA BIODIVERSITÀ ANIMALE; DISTRIBUZIONE ECO-GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI, HOT SPOTS. LA BIODIVERSITÀ NEL TEMPO: STORIA DELLA VITA ANIMALE SULLA TERRA; TURNOVER FAUNISTICO A BREVE E LUNGO TERMINE (ES. EFFETTO GLACIAZIONI, SUCCESSIONI ECOLOGICHE). CENNI DESCRITTIVI ED INQUADRAMENTO FILOGENETICO DEI PHYLA MINORI. ZOOLOGIA DEI VERTEBRATI (2 CREDITI). SISTEMATICA DI PESCI (SENSU LATO), ANFIBI, RETTILI, UCCELLI, MAMMIFERI, CON CENNI SUI LORO ASPETTI ECOLOGICI, ETOLOGICI E BIOGEOGRAFICI. ORDINI, FAMIGLIE PRINCIPALI ED ESEMPI TRA LE SPECIE. FAUNA D'EUROPA (2 CREDITI). INQUADRAMENTO SISTEMATICO ED ECOLOGICO PESCI, ANFIBI, RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI DELLA FAUNA EUROPEA. ESEMPI TRA LE SPECIE RAPPRESENTATIVE DI CIASCUN ORDINE. PRINCIPALI ENDEMISMI, SPECIE MINACCIATE E PROBLEMI DI CONSERVAZIONE. LABORATORIO ZOOLOGICO SUL CAMPO (1 CREDITO). ESCURSIONI 16 ORE DI ESPLORAZIONE FAUNISTICA (4 PER OGNI TIPOLOGIA AMBIENTALE SELEZIONATA) CON PARTICOLARE RIGUARDO AI VERTEBRATI E AL BIRD WATCHING.
( testi)
PRESENTAZIONI POWER POINT CONSULTABILI PRESSO IL MUSEO DI ZOOLOGIA + DISPENSE DISTRIBUITE ELETTRONICAMENTE COME DOCUMENTI PDF ED EXCEL
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BIO/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401684 -
BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE APPROFONDITE SULLA BIOINDICAZIONE E SUE APPLICAZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO AGLI ORGANISMI VEGETALI E ANIMALI UTILIZZATI COME INDICATORI BIOLOGICI DELLO STATO AMBIENTALE. CONOSCENZA DI METODOLOGIE SPERIMENTALI E DI ELABORAZIONE DATI AI FINI DEL MONITORAGGIO AMBIENTALE.
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CESCHIN SIMONA
( programma)
INTRODUZIONE ALLA BIOINDICAZIONE - LA BIOINDICAZIONE: CONCETTI DI BASE. PRINCIPALI CARATTERISTICHE ECOLOGICHE DI UN BIOINDICATORE. DUE MODI DI BIOINDICARE: REAGIRE E ACCUMULARE. L’OMEOSTASI DEI BIOINDICATORI. TEMPI E RISPOSTA ECOLOGICA DELLE RISPOSTE DI UN BIOINDICATORE A VARIAZIONI AMBIENTALI. COSA È UNO STRESS E IL SIGNIFICATO DI STRESSORE. SISTEMI DI BIOINDICAZIONE - BIOINDICAZIONE A DIVERSI LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA. INTEGRITÀ E FUNZIONALITÀ DELL’ECOSISTEMA. VERIFICA DELLO STATUS DELLE COMUNITÀ VEGETALI ED ANIMALI E VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE. DUE TIPI DI APPROCCIO ECOSISTEMICO: LE TEORIE DEL TOP-DOWN E DEL BUTTOM-UP. TECNICHE DI BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE - BIOINDICAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE. BIOINDICAZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO, TERRESTRE E AEREO PRINCIPALI ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLE TECNICHE DI BIOINDICAZIONE. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ AMBIENTALE ATTRAVERSO INDICI ECOLOGICI E BIOTICI. TECNICHE SPERIMENTALI E STANDARD PER IL MONITORAGGIO. LA BIOINDICAZIONE IN ITALIA. PRINCIPALI DIRETTIVE EUROPEE E NAZIONALI. ORGANI ISTITUZIONALI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DEPUTATI AL MONITORAGGIO AMBIENTALE.
( testi)
DISPENSE, LIBRO “BIOINDICATORI AMBIENTALI”, 1998, A CURA DI F. SARTORI, ARTI GRAFICHE JURI IODICE, SANNAZZARO (PV).
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BIO/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401777 -
IGIENE
(obiettivi)
OBIETTIVI GENERALI FORNIRE LE INFORMAZIONI METODOLOGICHE NECESSARIE PER LO STUDIO DEI PROBLEMI DI SANITÀ PUBBLICA; FAR ACQUISIRE LE COMPETENZE NECESSARIE PER L'ESERCIZIO DELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE E CRONICO DEGENERATIVE.
OBIETTIVI SPECIFICI AL TERMINE DEL CORSO LO STUDENTE DEVE ESSERE IN GRADO DI: • RIFERIRE I PRINCIPALI INDICI STATISTICO-SANITARI DI MORTALITÀ E MORBOSITÀ • PROGETTARE IN TERMINI GENERALI STUDI EPIDEMIOLOGICI • INTERPRETARE DATI EPIDEMIOLOGICI PER LA PREVENZIONE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE • RIFERIRE GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DI PROFILASSI DIRETTA E SPECIFICA • INDICARE I PRINCIPI E LE APPLICAZIONI DELLE METODOLOGIE DI LABORATORIO A LIVELLO DI TUTELA DELL'AMBIENTE E DELLE COMUNITÀ • PROGETTARE IN TERMINI GENERALI INTERVENTI DI TUTELA DELL'AMBIENTE PER LA SALVAGUARDIA DELLA SALUTE • ESPORRE METODOLOGIE E STRATEGIE DELL'EDUCAZIONE SANITARIA E PROMOZIONE DELLA SALUTE
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TRAMA ANNALISA
( programma)
GENERALITÀ: DEFINIZIONE E COMPITI DELL'IGIENE. LA PREVENZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E TERZIARIA. METODOLOGIE EPIDEMIOLOGICHE: FONTI E MODALITÀ DI RACCOLTA DATI. I PIÙ IMPORTANTI INDICI STATISTICO-SANITARI DI MORTALITÀ E DI MORBOSITÀ. GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI. CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI DIFFUSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE. LA PROFILASSI DIRETTA: NOTIFICA, ACCERTAMENTO, ISOLAMENTO, DISINFEZIONE E DISINFESTAZIONE. LA PROFILASSI SPECIFICA: VACCINO, SIERO E CHEMIOPROFILASSI. CARATTERISTICHE DELLE MALATTIE NON INFETTIVE. LA PREVENZIONE SECONDARIA APPLICATA ALLE MALATTIE DEGENERATIVE E NEOPLASTICHE: GLI SCREENING. EDUCAZIONE SANITARIA E PROMOZIONE DELLA SALUTE. IGIENE AMBIENTALE: I FATTORI CHE REGOLANO IL RAPPORTO UOMO-AMBIENTE. MICROCLIMA: I FATTORI CHIMICI E FISICI, LA TERMOREGOLAZIONE, IL BENESSERE TERMICO ED AMBIENTALE, LA VIZIATURA; LE APPARECCHIATURE PER MISURE MICROCLIMATICHE; LA NOCIVITÀ IN AMBIENTE INTERNO. ARIA ATMOSFERICA: INQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO DI FONDO, FATTORI CLIMATICI, SORGENTI CONTAMINANTI, EFFETTI SULLA SALUTE, PREVENZIONE. ACQUA: LO STUDIO FISICO, CHIMICO E MICROBIOLOGICO DI UN'ACQUA AI FINI DEL GIUDIZIO GLOBALE DI POTABILITÀ; LA CORREZIONE E LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE DESTINATE AD USO POTABILE. LIQUAMI E RIFIUTI SOLIDI: STUDIO DELLE CARATTERISTICHE E DELLE MODALITÀ DI SMALTIMENTO; I RISCHI DI COMPROMISSIONE DELL'AMBIENTE. IGIENE DEGLI ALIMENTI: LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI. IGIENE OSPEDALIERA. INFEZIONI NOSOCOMIALI
( testi)
BARBUTI S., BELLELLI E., FARA GM., GIAMMANCO G.: IGIENE. MONDUZZI ED., BOLOGNA 2002.
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MED/42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401781 -
GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI
(obiettivi)
DARE LE INFORMAZIONI DI BASE SU APPROCCI E PROCEDURE PER LA ELABORAZIONE DI STRATEGIE DI PIANIFICAZIONE E GESTIONE DI SITI DI INTERESSE ECOLOGICO E CONSERVAZIONISTICO. ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI IN AULA E SUL CAMPO DI ANALISI DELLE MINACCE.
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BATTISTI CORRADO
( programma)
1. ECOLOGIA - PRINCIPI GENERALI: SCALE GERARCHICHE; WILDLIFE MANAGEMENT AND LANDSCAPE PLANNING: IMPIANTO DISCIPLINARE. APPROCCI SITE-BASED E TARGET-BASED. ECOSISTEMA E PAESAGGIO: DEFINIZIONI. PAESAGGI NEUTRALLY-BASED, INDIVIDUALLY-BASED, OBSERVER-BASED. 2. FASE DI ANALISI E VALUTAZIONE. TECNICHE DI RACCOLTA DATI. METODI QUALITATIVI E QUANTITATIVI DI CAMPIONAMENTO (REGULAR, STRATIFIED, RANDOM SAMPLING). ACCURATEZZA DEL CAMPIONAMENTO E BIAS. DISTANCE SAMPLING. ANALISI DEI DATI A LIVELLO DI POPOLAZIONI E COMUNITÀ. 3. FASE DI PIANIFICAZIONE. ENVIRONMENTAL PLANNING. IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ. SPECIES ACTION PLANS; SITE MANAGEMENT PLANS. CONNECTIVITY CONSERVATION. FRAMMENTAZIONE AMBIENTALE. CONNETTIVITÀ. RETI ECOLOGICHE. PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA. TARGET-SPECIES. SELEZIONE OGGETTIVA DI SPECIE FOCALI CON APPROCCI EXPERT-BASED. DELPHI APERTO E DELPHI CHIUSO. 4. WILDLIFE MANAGEMENT. SPECIES MANAGEMENT. HABITAT MANAGEMENT. DIAGNOSI ED ANALISI DELLE MINACCE. RELAZIONE CAUSALE DPSIR. THREATS ANALYSIS. INDICATORI. HABITAT RESTORATION. IL CICLO PROGETTUALE. LE MISURE DI CONSERVAZIONE (REGOLAMENTARI, AMMINISTRATIVE, CONTRATTUALI). LE AZIONI DI GESTIONE (INTERVENTI ATTIVI, REGOLAMENTAZIONE, INCENTIVAZIONI, PROGRAMMI DI MONITORAGGIO E/O RICERCA, PROGRAMMI DIDATTICI). PRECAUTIONARY APPROACH LA GESTIONE DI UNAREA PROTETTA: LOGISTICA, AMMINISTRAZIONE, RICERCA, FORMAZIONE, EDUCAZIONE, PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE, CONSERVAZIONE. PROTOCOLLO PER LA STESURA DI UN PIANO SITE-BASED (LAVORO INDIVIDUALE): DEFINIZIONE DELLE AZIONI, DEI TEMPI E RIPARTIZIONE DELLE RISORSE, NELLAREA PALESTRA: ZPS PALUDE DI TORRE FLAVIA.
( testi)
SARANNO DISTRIBUITE PUBBLICAZIONI IN FORMATO CARTACEO E DIGITALE. TESTI ADOTTATI:
SUTHERLAND W.J., 2004. ECOLOGICAL CENSUS TECHNIQUES. CAMBRIDGE UNIV. PRESS.
BATTISTI C., ROMANO B. 2007, FRAMMENTAZIONE E CONNETTIVITÀ. CITTÀSTUDI ED., TORINO.
BATTISTI C., 2006. BIODIVERSITÀ, GESTIONE, CONSERVAZIONE DI UNAREA UMIDA DEL LITORALE TIRRENICO: LA PALUDE DI TORRE FLAVIA, GANGEMI EDITORE, ROMA.
SUTHERLAND W.J., 2000. THE CONSERVATION HANDBOOK. BLACKWELL, MASSACHUSSETS.
MORRISON M.L., 2002. WILDLIFE RESTORATION. ISLAND PRESS, WASHINGTON.
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BIO/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401782 -
BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI FORNIRE LE ADEGUATE CONOSCENZE PER LA COMPRENSIONE DELLE METODOLOGIE E TECNOLOGIE DI BIOLOGIA MOLECOLARE PIÙ AVANZATE E UTILIZZATE NELLA RICERCA DI BASE O A FINI APPLICATIVI.
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CERVELLI MANUELA
( programma)
1. TECNICHE DI BASE PER L'ANALISI DEI GENI; ENZIMI DI RESTRIZIONE, ANALISI ELETTROFORTICA. 2. VETTORI; CLONAGGIO. 3. PCR; REAL TIME PCR E APPLICAZIONI. 4. VARIABILITA’ GENETICA NELLE SCIENZE FORENSI. 5. IDENTIFICAZIONE DEI GENI; LIBRERIE GENOMICHE E CDNA, SCREENING DEL DOPPIO IBRIDO. 6. MUTAGENESI. 7. PRODUZIONE E PURIFICAZIONE DI PROTEINE RICOMBINANTI 8. PROTEOMICA. 9. PROGETTI DI SEQUENZIAMENTO GENOMICO. 10. ANALISI POST-GENOMICHE; TRASCRITTOMICA. 11. GENI REPORTER 12. MODIFICAZIONI GENETICHE DELLE PIANTE; 13. MODIFICAZIONI GENETICHE DI CELLULE ANIMALI. 14. MODIFICAZIONI GENETICHE DEGLI ANIMALI; GENE TRAPPING; GENE TARGETING; CLONAZIONE ANIMALE. 15. TERAPIA GENICA.
( testi)
TESTO BASE CONSIGLIATO: ANALISI DEI GENI E GENOMI, REECE, EDISES. ALTRO TESTO CONSULTABILE: DNA RICOMBINANTE, J.D.WATSON, A.A. CAUDY, R.M. MYERS E J.A. WITKOWSKI, ZANICHELLI.
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BIO/11
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401784 -
ECOLOGIA E BIOLOGIA DELLE SPECIE ALLOCTONE INVASIVE
(obiettivi)
PRINCIPI DI BIOLOGIA DELLE INTRODUZIONI. (1 CREDITO) DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE SPECIE ESOTICHE IN CATEGORIE. MODALITÀ DI INTRODUZIONE. ASPETTI PARTICOLARI: SPECIE DOMESTICHE INSELVATICHITE; SPECIE ESOTICHE NON NATURALIZZATE ATTIVITÀ DI IMMISSIONE, RIPOPOLAMENTO, INTRODUZIONE. LE INTRODUZIONI NEL MONDO. LA SITUAZIONE IN ITALIA. BIOGEOGRAFIA ED ECOLOGIA (2 CREDITI) ORIGINE GEOGRAFICA .FATTORI FAVOREVOLI ALLA INTRODUZIONE E NATURALIZZAZIONE. GRADO DI ACCLIMATAZIONE E NATURALIZZAZIONE. LE INTRODUZIONI NEL “CONTINENTE”. LE INTRODUZIONI NELLE ISOLE. CONSEGUENZE ECOLOGICHE. IL PROBLEMA DELL’OMOGENEIZZAZIONE. INTRODUZIONI ED ESTINZIONI. DEFINIZIONE DI INVASIVITÀ E STRATEGIE DI INVASIVITÀ. RESISTENZA ALLE INVASIONI. BIODIVERSITÀ E CONTROLLO DELLE SPECIE INVASIVE (1 CREDITO) EFFETTI BIOLOGICI SULLA BIODIVERSITÀ. INQUINAMENTO GENETICO.VARIABILITÀ GENOTIPICA E FENOTIPICA INTERVENTI DI PREVENZIONE, ERADICAZIONE E CONTROLLO DELLE POPOLAZIONI ESOTICHE. NORMATIVE VIGENTI E CONSERVAZIONE DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA. PRINCIPALI ORGANI ISTITUZIONALI E CONVENZIONI INTERNAZIONALI. LA REINTRODUZIONE ED IL PROBLEMA DELLA TRANSFAUNAZIONE FAUNISTICA. CONSEGUENZE ECONOMICHE. IMPATTO SOCIO-CULTURALE. LABORATORIO. ATTIVITÀ PRATICA IN CAMPO (2 CREDITI) CASI D’ESEMPIO E MODELLI PRESI DAI CAMPI BOTANICO E ZOOLOGICO. MONITORAGGIO DI PROVA PRATICA DI ERADICAZIONE IN CAMPO
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20401784-1 -
MODULO 1
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3
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BIO/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401784-2 -
MODULO 2
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BIO/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401785 -
ECOLOGIA E CONSERVAZIONE DEGLI ECOSISTEMI COSTIERI
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI LA PADRONANZA DEI PRINCIPI DELL’ECOLOGIA DELLA ECOLOGIA E LA CONSERVAZIONE DEGLI AMBIENTI COSTIERI, LA COMPRENSIONE DEL SUO RAPPORTO CON ALTRE DISCIPLINE ECOLOGICHE E L’APPLICAZIONE IN QUESTO CONTESTO DI CONOSCENZE ACQUISITE IN PRECEDENZA (PER ESEMPIO ECOLOGIA, ECOLOGIA ANIMALE, ECOLOGIA VEGETALE, BIODIVERSITÀ ANIMALE, BIODIVERSITÀ VEGETALE, CONSERVAZIONE DELLA NATURA). S’INTENDE INOLTRE SVILUPPARE GLI ELEMENTI DI BASE PER IL CAMPIONAMENTO, ORGANIZZAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI ECOLOGICI RILEVATI IN AMBITO COSTIERO.
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20401785-1 -
MODULO 1
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ACOSTA ALICIA TERESA ROSARIO
( programma)
Ecologia e Diversità floristico-vegetazionale degli ecosistemi costieri
Gli ecosistemi costieri come interfaccia fra l’ambiente terrestre e marino. I gradienti ambientali. Ecotoni e transizioni. Diversità degli ecosistemi costieri sabbiosi, rocciosi e lagunari. Caratteristiche e distribuzione nei diversi continenti. Fitocenosi costiere dei litorali italiani ed europei (mediterranei ed atlantici). Principali aggruppamenti vegetali. Principali strategie adattative delle piante. Gli Habitat costieri della Direttiva Europea 92/43/EEC (Direttiva Habitat) ed EUNIS presenti in Italia. Problematiche di conservazione. Tecniche di campionamento e di analisi dei dati.
Ecologia e diversità faunistica delle coste sabbiose, delle lagune costiere e delle coste rocciose Gli animali delle dune costiere e rapporti con la vegetazione psammoalofila. Interazioni fra le zoocenosi dunali e quelle della macchia mediterranea sempreverde. Fauna delle zone umide retrodunali, siti di nidificazione e svernamento dell’avifauna; rapporti con la Convenzione di Ramsar. Problemi di conservazione e gestione. Spiaggiamenti e recupero di vertebrati marini (cetacei e tartarughe marine); nidificazione delle tartarughe marine e loro salvaguardia. Animali terrestri e marini della zona intertidale. Fauna delle pozze di scogliere. Le falesie e la nidificazione degli uccelli. Problemi di conservazione e gestione
Gestione e Conservazione degli ambienti costieri La conservazione dei litorali. Principali fattori di disturbo. Effetti dei disturbi sulle fitocenosi: Meccanismi di risposta. Le specie minacciate e le specie esotiche. Bioindicatori. Qualità ambientale e stato di conservazione. Response to disturbance. Endangered species. Alien species. Bioindicators. Environmental quality and conservation status. Principali strategie per la conservazione degli ecosistemi costieri
( testi)
Acosta A. & Ercole S. 2017. Gli habitat delle coste sabbiose italiane: ecologia e problematiche di conservazione. Quaderni ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 215/2015. Ruffo, S. (a cura di). (2002). Dune e spiagge sabbiose. Ambienti fra terra e mare. Quaderni Habitat, 4. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Scaricabile dal sito del Ministero.
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4
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BIO/03
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32
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401785-2 -
MODULO 2
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BIO/05
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401786 -
ENTOMOLOGIA
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: 1) FAR ACQUISIRE CONOSCENZE DI BASE SU MORFOLOGIA, ANATOMIA, FISIOLOGIA, BIOLOGIA ED EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI GRUPPI DI ESAPODI. 2) FAR ACQUISIRE CONOSCENZE TEORICHE E PRATICHE SULLA SISTEMATICA E CLASSIFICAZIONE DEGLI ESAPODI. 3) PROPORRE GLI ELEMENTI DI BASE PER UNA DISCUSSIONE SUL SIGNIFICATO DEL SUCCESSO EVOLUTIVO DEGLI ESAPODI E SULLA LORO IMPORTANZA NELLO STUDIO DI BASE ED APPLICATO. 4) FAR ACQUISIRE LE CONOSCENZE SULLA BIODIVERSITÀ DEGLI ESAPODI ED I RELATIVI ADATTAMENTI. 5) FORNIRE GLI STRUMENTI PER IL RICONOSCIMENTO TASSONOMICO DEGLI ESAPODI A LIVELLO DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE, SOPRATTUTTO RELATIVAMENTE ALLE SPECIE DELLA FAUNA ITALIANA. 6) STIMOLARE ED ESALTARE LA CURIOSITÀ E LE CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE E DI CRITICA. 7) RENDERE LO STUDENTE IN GRADO DI VALUTARE LA PROPRIA COMPETENZA IN AMBITI PARTICOLARI DEL CAMPO SPECIFICO.
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DI GIULIO ANDREA
( programma)
PARTE 1) ENTOMOLOGIA DI BASE ED APPLICATA. GENERALITÀ E PROBLEMI DI FILOGENESI DEGLI ARTROPODI E GRUPPI CORRELATI. ORIGINE, CAUSE E SIGNIFICATO DEL SUCCESSO EVOLUTIVO DEGLI INSETTI E DELLA LORO DIVERSITÀ. ESOSCHELETRO; STRUTTURA DEL TEGUMENTO E DELLA CUTICOLA; COLORI. REGIONI DEL CORPO; SCLERITI; APPENDICI ED ALI. MUSCOLATURA ED ENDOSCHELETRO; ADATTAMENTI PER IL MOVIMENTO IN AMBIENTE SUBAEREO E ACQUATICO. APPARATO RESPIRATORIO E RESPIRAZIONE; RESPIRAZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO. ESCREZIONE. APPENDICI CEFALICHE ED APPARATI BOCCALI; ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’APPARATO DIGERENTE; STRATEGIE ALIMENTARI. SISTEMA CIRCOLATORIO ED EMOLINFA. LA RIPRODUZIONE: STRUTTURA E MORFOLOGIA FUNZIONALE DEI SEGMENTI E DELLE APPENDICI GENITALI; APPARATI RIPRODUTTORI E COMPORTAMENTI RIPRODUTTIVI; UOVA; SPERMATOZOI. SVILUPPO EMBRIONALE E POSTEMBRIONALE. SISTEMA ENDOCRINO: GLI ORMONI E GLI ORGANI ENDOCRINI. GHIANDOLE ESOCRINE. SISTEMA NERVOSO CENTRALE, VISCERALE E PERIFERICO ED ORGANI DI SENSO. OCCHI SEMPLICI E COMPOSTI. PRODUZIONE DI LUCE E DI SUONI. CRIPTISMO E MIMETISMO. FEROMONI E CORTEGGIAMENTO; CURE PARENTALI; SOCIETÀ. PREDAZIONE; PARASSITISMO; SIMBIOSI. ORIENTAMENTO; MIGRAZIONI; DISPERSIONE. BIOGEOGRAFIA DEGLI INSETTI PARTE 2) FILOGENESI DEGLI INSETTI. CLASSIFICAZIONE: CARATTERI DIAGNOSTICI A LIVELLO DEGLI ORDINI E CENNI SULLE FAMIGLIE PIÙ IMPORTANTI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FAUNA ITALIANA. METODI DI STUDIO, RACCOLTA, PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI INSETTI. LA SECONDA PARTE DEL CORSO, PREVEDE DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI, ANCHE ALMENO QUATTRO ESERCITAZIONI IN LABORATORIO E DUE SUL CAMPO (UNA A META’ E UNA A FINE CORSO). DURANTE TALI ESERCITAZIONI, SARANNO MOSTRATI VETRINI, ESEMPLARI VIVI E MATERIALE CONSERVATO, RELATIVI AI PRINCIPALI ORDINI E FAMIGLIE DI INSETTI TRATTATI; SARANNO INOLTRE EFFETTUATE DISSEZIONI DI CAMPIONI PER L’ANALISI DELL’ANATOMIA INTERNA. NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONE IN CAMPO, SARANNO EFFETTUATE OSSERVAZIONI SULLA DIVERSITA’ E LE COMUNITA’ DI INSETTI TERRESTRI E DI ACQUE INTERNE IN ECOSISTEMI NATURALI, ILLUSTRANDO METODI DI CAMPIONAMENTO E DI IDENTIFICAZIONE.
( testi)
LIBRI DI TESTO UTILIZZABILI (PREVIA INDICAZIONE DEL DOCENTE): P.J. GULLAN & P.S. CRANSTON “LINEAMENTI DI ENTOMOLOGIA” ZANICHELLI R.G. DAVIES “LINEAMENTI DI ENTOMOLOGIA” ZANICHELLI
ALTRI VOLUMI CONSULTABILI: G. GRANDI “ISTITUZIONI DI ENTOMOLOGIA GENERALE” EDIZIONI CALDERINI V.B. WIGGLESWORTH “LA VITA DEGLI INSETTI” GARZANTI R.F. CHAPMAN “THE INSECTS: STRUCTURE AND FUNCTION” HODDER & STOUGHTON, LONDON C. GILLOT “ENTOMOLOGY” PLENUM PRESS, NEW YORK O.W. RICHARDS & R.G. DAVIES “IMM’S GENERAL TEXTBOOK OF ENTOMOLOGY” CHAPMAN & HALL, LONDON VOL. I E II DI SUPPORTO PER LE ESERCITAZIONI IN LABORATORIO E SUL CAMPO E PER LO STUDIO DELLA PARTE SISTEMATICA: GUIDE ENTOMOLOGICHE GENERALI ILLUSTRATE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI INSETTI EUROPEI, A SCELTA DELLO STUDENTE.
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MAURIZI EMANUELA
( programma)
PARTE 1) ENTOMOLOGIA DI BASE ED APPLICATA. GENERALITÀ E PROBLEMI DI FILOGENESI DEGLI ARTROPODI E GRUPPI CORRELATI. ORIGINE, CAUSE E SIGNIFICATO DEL SUCCESSO EVOLUTIVO DEGLI INSETTI E DELLA LORO DIVERSITÀ. ESOSCHELETRO; STRUTTURA DEL TEGUMENTO E DELLA CUTICOLA; COLORI. REGIONI DEL CORPO; SCLERITI; APPENDICI ED ALI. MUSCOLATURA ED ENDOSCHELETRO; ADATTAMENTI PER IL MOVIMENTO IN AMBIENTE SUBAEREO E ACQUATICO. APPARATO RESPIRATORIO E RESPIRAZIONE; RESPIRAZIONE IN AMBIENTE ACQUATICO. ESCREZIONE. APPENDICI CEFALICHE ED APPARATI BOCCALI; ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’APPARATO DIGERENTE; STRATEGIE ALIMENTARI. SISTEMA CIRCOLATORIO ED EMOLINFA. LA RIPRODUZIONE: STRUTTURA E MORFOLOGIA FUNZIONALE DEI SEGMENTI E DELLE APPENDICI GENITALI; APPARATI RIPRODUTTORI E COMPORTAMENTI RIPRODUTTIVI; UOVA; SPERMATOZOI. SVILUPPO EMBRIONALE E POSTEMBRIONALE. SISTEMA ENDOCRINO: GLI ORMONI E GLI ORGANI ENDOCRINI. GHIANDOLE ESOCRINE. SISTEMA NERVOSO CENTRALE, VISCERALE E PERIFERICO ED ORGANI DI SENSO. OCCHI SEMPLICI E COMPOSTI. PRODUZIONE DI LUCE E DI SUONI. CRIPTISMO E MIMETISMO. FEROMONI E CORTEGGIAMENTO; CURE PARENTALI; SOCIETÀ. PREDAZIONE; PARASSITISMO; SIMBIOSI. ORIENTAMENTO; MIGRAZIONI; DISPERSIONE. BIOGEOGRAFIA DEGLI INSETTI PARTE 2) FILOGENESI DEGLI INSETTI. CLASSIFICAZIONE: CARATTERI DIAGNOSTICI A LIVELLO DEGLI ORDINI E CENNI SULLE FAMIGLIE PIÙ IMPORTANTI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FAUNA ITALIANA. METODI DI STUDIO, RACCOLTA, PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI INSETTI. LA SECONDA PARTE DEL CORSO, PREVEDE DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI, ANCHE ALMENO QUATTRO ESERCITAZIONI IN LABORATORIO E DUE SUL CAMPO (UNA A META’ E UNA A FINE CORSO). DURANTE TALI ESERCITAZIONI, SARANNO MOSTRATI VETRINI, ESEMPLARI VIVI E MATERIALE CONSERVATO, RELATIVI AI PRINCIPALI ORDINI E FAMIGLIE DI INSETTI TRATTATI; SARANNO INOLTRE EFFETTUATE DISSEZIONI DI CAMPIONI PER L’ANALISI DELL’ANATOMIA INTERNA. NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONE IN CAMPO, SARANNO EFFETTUATE OSSERVAZIONI SULLA DIVERSITA’ E LE COMUNITA’ DI INSETTI TERRESTRI E DI ACQUE INTERNE IN ECOSISTEMI NATURALI, ILLUSTRANDO METODI DI CAMPIONAMENTO E DI IDENTIFICAZIONE.
( testi)
LIBRI DI TESTO UTILIZZABILI (PREVIA INDICAZIONE DEL DOCENTE): P.J. GULLAN & P.S. CRANSTON “LINEAMENTI DI ENTOMOLOGIA” ZANICHELLI R.G. DAVIES “LINEAMENTI DI ENTOMOLOGIA” ZANICHELLI
ALTRI VOLUMI CONSULTABILI: G. GRANDI “ISTITUZIONI DI ENTOMOLOGIA GENERALE” EDIZIONI CALDERINI V.B. WIGGLESWORTH “LA VITA DEGLI INSETTI” GARZANTI R.F. CHAPMAN “THE INSECTS: STRUCTURE AND FUNCTION” HODDER & STOUGHTON, LONDON C. GILLOT “ENTOMOLOGY” PLENUM PRESS, NEW YORK O.W. RICHARDS & R.G. DAVIES “IMM’S GENERAL TEXTBOOK OF ENTOMOLOGY” CHAPMAN & HALL, LONDON VOL. I E II DI SUPPORTO PER LE ESERCITAZIONI IN LABORATORIO E SUL CAMPO E PER LO STUDIO DELLA PARTE SISTEMATICA: GUIDE ENTOMOLOGICHE GENERALI ILLUSTRATE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI INSETTI EUROPEI, A SCELTA DELLO STUDENTE.
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6
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BIO/05
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
APPROFONDIRE I MECCANISMI CELLULARI E MOLECOLARI DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA; APPRENDERE I MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO IN SALUTE E IN MALATTIA.
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SANTONI ANGELA
( programma)
GLI ORGANI LINFOIDI: MIDOLLO OSSEO, TIMO, LINFONODI E SISTEMA LINFATICO, MILZA, SISTEMA IMMUNITARIO ASSOCIATO ALLE MUCOSE.
SVILUPPO DEI LINFOCITI B: SELEZIONE E MATURAZIONE DEI LINFOCITI B
SVILUPPO DEI LINFOCITI T: SELEZIONE E MATURAZIONE DEI LINFOCITI T
INDUZIONE DELLA RISPOSTA PRIMARIA: ATTIVAZIONE DELLE CELLULE DENDRITICHE, INDUZIONE DELLA RISPOSTA ANTIGENE-SPECIFICA DEI LINFOCITI T E B
LE CITOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CITOCHINE CHE REGOLANO L’IMMUNITÀ INNATA, CITOCHINE CHE REGOLANO L’IMMUNITÀ SPECIFICA. LA SUPERFAMIGLIA DELL’IL-1, INFLAMMOSOMA; LA SUPERFAMIGLIA DEL TNF
LE CHEMIOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CHEMIOCHINE INFIAMMATORIE E OMEOSTATICHE.
TOLLERANZA E AUTOIMMUNITÀ: TOLLERANZA CENTRALE E PERIFERICA, INTERRUZIONE DELLA TOLLERANZA, AUTOIMMUNITÀ E MALATTIE.
VACCINI: VACCINI E ADIUVANTI-TLR
LE ALLERGIE: CAUSE E TIPI DI MALATTIE DA IPERSENSIBILITÀ
LE IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE E SECONDARIE: CARATTERISTICHE GENERALI, CLASSIFICAZIONE, ESEMPI DI TERAPIA GENICA. CENNI SULLA SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (AIDS).
IMMUNITÀ E TUMORI: ANTIGENI TUMORALI, RISPOSTE IMMUNITARIE AI TUMORI, IMMUNOTERAPIA E VACCINAZIONE ANTI-TUMORALE
I TRAPIANTI: RISPOSTA IMMUNITARIA AL TRAPIANTO, MECCANISMI EFFETTORI, MANIPOLAZIONI BIOTECNOLOGICHE.
( testi)
K. MURPHY, P. TRAVERS, M. WALPORT. IMMUNOBIOLOGIA DI JANEWAY 7° EDIZIONE, PICCIN, 2010.
A.K. ABBAS, A. H. LICHTMAN, S. PILLAI IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 6° EDIZIONE AGGIORNATA, ELSEVIER MASSON, 2010.
D. MALE, J. BROSTOFF, D.B. ROTH, I. ROITT IMMUNOLOGIA 7° EDIZIONE, ELSEVIER MASSON, 2007
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DI ROSA FRANCESCA
( programma)
GLI ORGANI LINFOIDI: MIDOLLO OSSEO, TIMO, LINFONODI E SISTEMA LINFATICO, MILZA, SISTEMA IMMUNITARIO ASSOCIATO ALLE MUCOSE.
SVILUPPO DEI LINFOCITI B: SELEZIONE E MATURAZIONE DEI LINFOCITI B
SVILUPPO DEI LINFOCITI T: SELEZIONE E MATURAZIONE DEI LINFOCITI T
INDUZIONE DELLA RISPOSTA PRIMARIA: ATTIVAZIONE DELLE CELLULE DENDRITICHE, INDUZIONE DELLA RISPOSTA ANTIGENE-SPECIFICA DEI LINFOCITI T E B
LE CITOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CITOCHINE CHE REGOLANO L’IMMUNITÀ INNATA, CITOCHINE CHE REGOLANO L’IMMUNITÀ SPECIFICA. LA SUPERFAMIGLIA DELL’IL-1, INFLAMMOSOMA; LA SUPERFAMIGLIA DEL TNF
LE CHEMIOCHINE: CARATTERISTICHE GENERALI, CHEMIOCHINE INFIAMMATORIE E OMEOSTATICHE.
TOLLERANZA E AUTOIMMUNITÀ: TOLLERANZA CENTRALE E PERIFERICA, INTERRUZIONE DELLA TOLLERANZA, AUTOIMMUNITÀ E MALATTIE.
VACCINI: VACCINI E ADIUVANTI-TLR
LE ALLERGIE: CAUSE E TIPI DI MALATTIE DA IPERSENSIBILITÀ
LE IMMUNODEFICIENZE PRIMITIVE E SECONDARIE: CARATTERISTICHE GENERALI, CLASSIFICAZIONE, ESEMPI DI TERAPIA GENICA. CENNI SULLA SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (AIDS).
IMMUNITÀ E TUMORI: ANTIGENI TUMORALI, RISPOSTE IMMUNITARIE AI TUMORI, IMMUNOTERAPIA E VACCINAZIONE ANTI-TUMORALE
I TRAPIANTI: RISPOSTA IMMUNITARIA AL TRAPIANTO, MECCANISMI EFFETTORI, MANIPOLAZIONI BIOTECNOLOGICHE.
( testi)
K. MURPHY, P. TRAVERS, M. WALPORT. IMMUNOBIOLOGIA DI JANEWAY 7° EDIZIONE, PICCIN, 2010.
A.K. ABBAS, A. H. LICHTMAN, S. PILLAI IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE 6° EDIZIONE AGGIORNATA, ELSEVIER MASSON, 2010.
D. MALE, J. BROSTOFF, D.B. ROTH, I. ROITT IMMUNOLOGIA 7° EDIZIONE, ELSEVIER MASSON, 2007
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6
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MED/04
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401875 -
METODI E TECNICHE DI EDUCAZIONE E DIVULGAZIONE NATURALISTICA E AMBIENTALE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ACQUISIRE CONOSCENZE NELL’AMBITO DELLA RICERCA, NEL CAMPO DELL’EDUCAZIONE E DELLA DIVULGAZIONE AMBIENTALE, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE PROBLEMATICHE DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE, NELLA PROGETTAZIONE E GESTIONE DI RETI E ORGANISMI, LOCALI, NAZIONALI E INTERNAZIONALI, CHE SI OCCUPANO DI E.A, DI AREE PROTETTE E DI MUSEI NATURALISTICI E PEDAGOGIA AMBIENTALE, NONCHÈ CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLE PROBLEMATICHE DI ANIMAZIONE E INTERPRETAZIONE NATURALISTICA, ORGANIZZAZIONE DI CENTRI VISITA DI AREE PROTETTE, MUSEI NATURALISTICI E ECOMUSEI, ASPETTI DI GRAFICA E COMUNICAZIONE, PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE EDITORIA DIVULGATIVA E DIDATTICA.
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20401875-1 -
MODULO 1
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3
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BIO/07
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401875-2 -
MODULO 2
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3
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BIO/07
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401950 -
INTRODUZIONE ALLE TECNICHE DI ANALISI FILOGENETICA
(obiettivi)
ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE DI BASE SUI PRINCIPI E LE TECNICHE DI ANALISI FILOGENETICA, APPLICATE A SET DI DATI MORFOLOGICI E MOLECOLARI, NONCHE ECO-ETOLOGICI DEGLI ORGANISMI VEGETALI ED ANIMALI.
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PITZALIS MONICA
( programma)
CENNI SULLE SCUOLE DI SISTEMATICA: SCUOLA FENETICA, SCUOLA CLADISTICA E SCUOLA EVOLUZIONISTICA CLASSICA. LAPPROCCIO MORFOLOGICO NELLA SISTEMATICA: SELEZIONE DEI CARATTERI, STATO DEL CARATTERE E REALIZZAZIONE DI UNA MATRICE. APPROCCIO MOLECOLARE: SELEZIONE DEL MARCATORE MOLECOLARE E REALIZZAZIONE DI UNA MATRICE DI SEQUENZE NUCLEOTIDICHE ALLINEATE. METODI FENETICI: UPGMA. PRINCIPI E METODI DI ANALISI FILOGENETICA. ANALISI MULTIVARIATA APPLICATA ALLA FILOGENESI E ALLA SISTEMATICA. MATRICI DI DISTANZA E NEIGHBOR-JOINING (NJ). CRITERIO DELLA MASSIMA PARSIMONIA: METODI ESAUSTIVI, SEMIESAUSTIVI ED EURISTICI; VALUTAZIONE DEGLI ALBERI OTTENUTI E TECNICHE DI RESAMPLING: BOOTSTRAP E JACKKNIFE. MODELLI DI EVOLUZIONE MOLECOLARE (CENNI). MAXIMUM LIKELIHOOD. ANALISI BAYESIANA. ANALISI COMBINATE DI DATI MORFOLOGICI E MOLECOLARI. OROLOGI MOLECOLARI. SEMINARI: RAPPORTI FILOGENETICI NELLE ANGIOSPERME E NEI METAZOI IN RELAZIONE AI DATI MOLECOLARI. CASI DI STUDIO: APPLICAZIONI IN BIOGEOGRAFIA E IN GENETICA DI POPOLAZIONE. LEZIONI PRATICHE DI ANALISI DEI DATI IN SISTEMATICA MORFOLOGICA E MOLECOLARE. SOFTWARE UTILIZZATI NELLE ESERCITAZIONI: BIOEDIT, CLUSTAL, MEGA, PAUP, MODEL TEST, MR BAYES, TREEFINDER.
( testi)
FILE PDF DELLE LEZIONI SVOLTE E CONSULTAZIONE DEI SEGUENTI LIBRI: E.O. WILEY, D. SIEGEL-CAUSEY, D.R. BROOKS, V.A. FUNK. THE COMPLEAT CLADIST, A PRIMER OF PHYLOGENETIC PROCEDURES. THE UNIVERSITY OF KANSAS PRINTING SERVICE. M. NEI E S. KUMAR. MOLECULAR EVOLUTION AND PHYLOGENETICS. OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2000. P.L. FOREY, C.J. HUMPHRIES, I.L. KITCHING, R.W. SCOTLAND, D.J. SIEBERT AND D. M. WILLIAMS. CLADISTICA, A PRACTICAL CORSE IN SYSTEMATICS. OXFORD SCIENCE PUBBLICATION. DAN GRAUR AND WEN-HSIUNG LI. FUNDAMENTALS OF MOLECULAR EVOLUTION. SINAUER ASSOCIATES, INC., PUBLISHERS SUNDERLAND, MASSACHUSETTS. W. S. JUDD, C. S. CAMPBELL, E. A. KELLOGG, P. F. STEVENS. BOTANICA SISTEMATICA. UN APPROCCIO FILOGENETICO. EDIZIONE ITALIANA. PICCIN NUOVA LIBRARIA S.P.A., PADOVA, 2002. A. MINELLI. BIOLOGICAL SYSTEMATICS. THE STATE OF THE ART. CHAPMAN & HALL, LONDON, 1993 A. MINELLI. PERSPECTIVES IN ANIMAL PHYLOGENY & EVOLUTION. OXFORD UNIVERSITY PRESS, 2009.
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2
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BIO/02
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401951 -
LEGISLAZIONE AMBIENTALE ED ELEMENTI DI CONSERVAZIONE DELLA NATURA
(obiettivi)
- CONOSCENZA DEI PRINCIPALI STRUMENTI LEGISLATIVI ATTI ALLA TUTELA DELLE SPECIE VEGETALI E ANIMALI, DEI POPOLAMENTI, DEGLI HABITAT E DEL PAESAGGIO; - CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI METODOLOGIE UTILIZZATE NELLA CONSERVAZIONE DELLE SPECIE-POPOLAZIONI, COMUNITÀ E HABITAT; - CAPACITÀ DI REPERIMENTO DI DATI SCIENTIFICI SULLE RIVISTE DI SETTORE, VALUTAZIONE DI BANCHE DATI TEMATICHE, ANALISI CRITICA DI LETTERATURA SPECIALISTICA NEI CAMPI DELLA CONSERVAZIONE DELLA NATURA, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT, ECOLOGIA APPLICATA ALLA CONSERVAZIONE.
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20401951-1 -
LEGISLAZIONE AMBIENTALE
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3
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IUS/10
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401951-2 -
ELEMENTI DI CONSERVAZIONE DELLA NATURA
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3
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BIO/07
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20401990 -
BIOCHIMICA CELLULARE
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI OFFRIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE RELATIVE AL RUOLO DEGLI “INORGANIC BIOFACTORS” NELL’OMEOSTASI, PARTENDO DAL RUOLO BIOCHIMICO FINO AD ANALIZZARE IL LORO IMPATTO SULLA SALUTE DELL’UOMO. SARANNO QUINDI ANALIZZATE LE “OMICS”, OVVERO L’INSIEME DELLE DISCIPLINE BIOMOLECOLARI (DALLA TRASCRITTOMICA ALLA METABOLOMICA) UTILI PER LO STUDIO DELLA BIOLOGIA DEI SISTEMI E PER LA CARATTERIZZAZIONE DEGLI EVENTI BIOCHIMICI ASSOCIATI ALLE VARIAZIONI DEI TRASCRITTI, DELLE PROTEINE E DEI METABOLITI PRESENTI NEI FLUIDI BIOLOGICI, ORGANI E TESSUTI.
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DI MASI ALESSANDRA
( programma)
DEFINIZIONE DI “INORGANIC BIOFACTORS”. I PRINCIPALI “INORGANIC BIOFACTORS”: L’OSSIGENO MOLECOLARE, IL MONOSSIDO DI CARBONIO, IL MONOSSIDO D’AZOTO, L’ACIDO SOLFIDRICO, LE SPECIE REATTIVE DELL’OSSIGENO E DELL’AZOTO. ANALISI DEL LORO RUOLO BIOCHIMICO E CELLULARE. RUOLO NELLA SALUTE DELL’UOMO. LE “OMICS” COME STRUMENTI PER LO STUDIO DELLA BIOLOGIA DEI SISTEMI E PER LA CARATTERIZZAZIONE DEGLI EVENTI BIOCHIMICI ASSOCIATI ALLO STATO DI SALUTE O DI MALATTIA. LA TRASCRITTOMICA, LA PROTEOMICA, LA METABOLOMICA E L’INTERATTOMICA: METODI SPERIMENTALI E POTENZIALITÀ APPLICATIVE IN DIVERSI SISTEMI BIOLOGICI (MICROORGANISMI, LINEE CELLULARI, MODELLI ANIMALI). LE “OMICS” COME METODO DI STUDIO DI PATOLOGIE UMANE: “INTERPLAY” DI FATTORI GENETICI, FARMACOLOGICI E PATOLOGICI NEL MANTENIMENTO DELL’OMEOSTASI CELLULARE.
( testi)
ARTICOLI SCIENTIFICI, SUPPORTI INFORMATICI E CARTACEI FORNITI DAL DOCENTE..
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6
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BIO/10
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20401992 -
LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: A) L’ACQUISIZIONE DI METODOLOGIE E LINGUAGGI APPROPRIATI PER L’ISOLAMENTO, L’OSSERVAZIONE E LA DESCRIZIONE DI MICRORGANISMI DI INTERESSE INDUSTRIALE B) L’ACQUISIZIONE DEGLI ELEMENTI FONDAMENTALI PER L’IMPOSTAZIONE DI UN PROTOCOLLO SPERIMENTALE E PER LA SUA ESECUZIONE C) L’USO DI ATTREZZATURE E METODOLOGIE DI BASE ED AVANZATE PER LO STUDIO E IL MIGLIORAMENTO GENETICO DEI MICRORGANISMI DI INTERESSE INDUSTRIALE
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RAMPIONI GIORDANO
( programma)
LE ATTIVITÀ DI LABORATORIO, PRECEDUTE DA UNA TRATTAZIONE TEORICA, RIGUARDERANNO: - ISOLAMENTO DI MICRORGANISMI DI INTERESSE INDUSTRIALE DA FONTI NATURALI, PREPARAZIONE DI TERRENI DI CRESCITA E TECNICHE DI COLTIVAZIONE - SELEZIONE, SCREENING E ARRICCHIMENTO DI MUTANTI - PROCESSI DI TRASFERIMENTO GENICO (CONIUGAZIONE E TRASFORMAZIONE) - INGEGNERIA GENETICA (CLONAGGIO E PURIFICAZIONE DI PROTEINE ETEROLOGHE) - EFFETTI DEL METABOLISMO AEROBIO E FERMENTATIVO NEL LIEVITO SACCHAROMYCES CEREVISIAE: PRODUZIONE DI BIOMASSA E FERMENTAZIONE ALCOLICA
( testi)
MATERIALE DIDATTICO: - NOZIONI SUGLI ARGOMENTI TRATTATI SARANNO REPERIBILI IN TESTI DI MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE MICROBICHE - MATERIALE MONOGRAFICO SPECIFICO E PROTOCOLLI SPERIMENTALI SARANNO FORNITI NEL CORSO DELLE ESERCITAZIONI DI LABORATORIO
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6
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CHIM/11
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402171 -
BIODIVERSITA' ANIMALE
(obiettivi)
L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SULLA DIVERSITÀ E SULL'EVOLUZIONE DEI VERTEBRATI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA FAUNA TERRESTRE (MAMMIFERI, UCCELLI, RETTILI E ANFIBI); L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE SULLA DIVERSITÀ E SULL'EVOLUZIONE DEI PHYLA MINORI, GRUPPI TASSONOMICI CHE NON VENGONO STUDIATI NEL CORSO DI ZOOLOGIA DEL SECONDO ANNO; L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DETTAGLIATE SULLA FAUNA ITALIANA, COME STRUMENTO DI BASE PER LAVORARE NEL SETTORE DELLA GESTIONE AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE. L'AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE DELLA PROPRIA COMPETENZA E ABILITÀ IN AMBITI PARTICOLARI DEL CAMPO SPECIFICO.
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CARPANETO GIUSEPPE
( programma)
INTRODUZIONE ALLA BIODIVERSITÀ ANIMALE (1 CREDITO). TASSONOMIA, FILOGENESI E NOMENCLATURA: PRINCIPI, METODI E REGOLE. LA BIODIVERSITÀ NELLO SPAZIO: LIVELLI STRUTTURALI DELLA BIODIVERSITÀ ANIMALE; DISTRIBUZIONE ECO-GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI, HOT SPOTS. LA BIODIVERSITÀ NEL TEMPO: STORIA DELLA VITA ANIMALE SULLA TERRA; TURNOVER FAUNISTICO A BREVE E LUNGO TERMINE (ES. EFFETTO GLACIAZIONI, SUCCESSIONI ECOLOGICHE). CENNI DESCRITTIVI ED INQUADRAMENTO FILOGENETICO DEI PHYLA MINORI. ZOOLOGIA DEI VERTEBRATI (2 CREDITI). SISTEMATICA DI PESCI (SENSU LATO), ANFIBI, RETTILI, UCCELLI, MAMMIFERI, CON CENNI SUI LORO ASPETTI ECOLOGICI, ETOLOGICI E BIOGEOGRAFICI. ORDINI, FAMIGLIE PRINCIPALI ED ESEMPI TRA LE SPECIE. FAUNA D'EUROPA (2 CREDITI). INQUADRAMENTO SISTEMATICO ED ECOLOGICO PESCI, ANFIBI, RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI DELLA FAUNA EUROPEA. ESEMPI TRA LE SPECIE RAPPRESENTATIVE DI CIASCUN ORDINE. PRINCIPALI ENDEMISMI, SPECIE MINACCIATE E PROBLEMI DI CONSERVAZIONE. LABORATORIO ZOOLOGICO SUL CAMPO (1 CREDITO). ESCURSIONI 16 ORE DI ESPLORAZIONE FAUNISTICA (4 PER OGNI TIPOLOGIA AMBIENTALE SELEZIONATA) CON PARTICOLARE RIGUARDO AI VERTEBRATI E AL BIRD WATCHING.
( testi)
PRESENTAZIONI POWER POINT CONSULTABILI PRESSO IL MUSEO DI ZOOLOGIA + DISPENSE DISTRIBUITE ELETTRONICAMENTE COME DOCUMENTI PDF ED EXCEL
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8
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BIO/05
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402172 -
BIODIVERSITA' VEGETALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: PERCEZIONE E ORDINAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ VEGETALE IN UNA GERARCHIA TASSONOMICA; INDIVIDUAZIONE DEI CARATTERI MORFOLOGICI AI FINI DELLA SISTEMATICA E DELLA FILOGENESI; RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE PIÙ DIFFUSE IN ITALIA. UTILIZZAZIONE DELLE TECNICHE PER LO STUDIO DELLA FLORA: ERBARIO, CHIAVI ANALITICHE, RILEVAMENTO,ETC.
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LUCCHESE FERNANDO
( programma)
METODI E PRINCIPI DELL SISTEMATICA VEGETALE ( 1 CREDITO). DEFINIZIONE DI SISTEMATICA VEGETALE COME STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ ED EVOLUZIONE DELLE PIANTE. CLASSIFICAZIONE. USO DEI CARATTERI: MORFOLOGICI, CHIMICI, CROMOSOMICI, GENETICI; CARATTERI BUONI E CATTIVI. SISTEMATICA MOLECOLARE. PROCESSI DI SPECIAZIONE:CONCETTO DI SPECIE, FLUSSO GENICO, INTROGRESSIONE, IBRIDAZIONE, ISOLAMENTO, APOMISSIA, POLIPLOIDIA. INFORMAZIONE BIOGEOGRAFICA ED ECOLOGICA. MEZZI PER LO STUDIO DELLA SISTEMATICA: ORTI BOTANICI, ERBARI, BIBLIOTECHE, CHIAVI DICOTOMICHE, CODICE DI NOMENCLATURA. SISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE PTERYDOPHYTA( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE PSILOFITE ALLE FELCISISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE GYMNOSPERMAE ( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE GYNKGOACEAE ALLE GNETACEAESISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE ANGIOSPERMAE ( 2 CREDITI)EVOLUZIONE DALLE "PALEOERBE" ALLE ASTERACEAELABORATORIO ED ESCURSIONI (1 CREDITO)TECNICHE PER LO STUDIO DEI CARATTERI IN LABORATORIO (MICROSCOPIO) E SUL CAMPO (LENTE). RACCOLTA DI MATERIALE E IDENTIFICAZIONE (USO DI CHIAVI).
( testi)
CD LEZIONI STRASSBURGER, BOTANICA SISTEMATICA VOL 2°, DELFINO.
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8
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BIO/02
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64
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402173 -
BIODIVERSITA' ANIMALE
(obiettivi)
ALLA FINE DEL CORSO, LO STUDENTE DEVE DIMOSTRARE DI: 1) SAPER DESCRIVERE IN TERMINI FILOGENETICI LE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE, BIOGEOGRAFICHE ED ECOLOGICHE DEI GRUPPI TASSONOMICI DI VERTEBRATI TERRESTRI IN PROGRAMMA; 2) SAPER RICONOSCERE I VERTEBRATI TERRESTRI A LIVELLO MORFOLOGICO E INQUADRARE LE SPECIE FILOGENETICAMENTE; 3) SAPER DISCUTERE SU ASPETTI DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI VERTEBRATI NELL’AMBITO DEGLI ECOSISTEMI DI CUI FANNO PARTE; 4) AVER ACQUISITO CONOSCENZE DI BASE NECESSARIE PER LAVORARE PRESSO ENTI PUBBLICI E PRIVATI SU PROGETTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ E LA GESTIONE DELLA FAUNA.
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CARPANETO GIUSEPPE
( programma)
INTRODUZIONE ALLA BIODIVERSITÀ ANIMALE. LA BIODIVERSITÀ NELLO SPAZIO: DISTRIBUZIONE ECO-GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI, HOT SPOTS. LA BIODIVERSITÀ NEL TEMPO: STORIA DELLA VITA ANIMALE SULLA TERRA; CENNI SUL TURNOVER FAUNISTICO A BREVE E LUNGO TERMINE (ES. VARIAZIONI STAGIONALI, SUCCESSIONI ECOLOGICHE, CAMBIAMENTI CLIMATICI). TASSONOMIA, FILOGENESI E NOMENCLATURA: PRINCIPI FILOSOFICI, METODI E REGOLE. ZOOLOGIA DEI VERTEBRATI TERRESTRI: SISTEMATICA E FILOGENESI DI ANFIBI, RETTILI, UCCELLI, MAMMIFERI. ASPETTI ECOLOGICI, ETOLOGICI E BIOGEOGRAFICI DEGLI ORDINI E DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE, CON RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE PIÙ RAPPRESENTATIVE (VEDI DOCUMENTI DISTRIBUITI DAL DOCENTE). FAUNA D'EUROPA: INQUADRAMENTO SISTEMATICO ED ECOLOGICO DI ANFIBI, RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI DELLA FAUNA EUROPEA, CON ESEMPI TRA LE SPECIE RAPPRESENTATIVE DI CIASCUN ORDINE E DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE. ENDEMISMI, SPECIE MINACCIATE E PROBLEMI DI CONSERVAZIONE. LABORATORIO ZOOLOGICO SUL CAMPO:16 ORE EFFETTIVE DI ESPLORAZIONE FAUNISTICA (4 PER OGNI TIPOLOGIA AMBIENTALE SELEZIONATA) CON PARTICOLARE RIGUARDO AI VERTEBRATI TERRESTRI ITALIANI.
( testi)
HICKMAN CP, ROBERTS LS, KEEN SL, LARSON A, EISENHOUR DJ, 2008. DIVERSITA ANIMALE (CAPITOLI 15-20). MCGRAW-HILL, MILANO + DOCUMENTI ELETTRONICI DISTRIBUITI DAL DOCENTE. GUIDE AL RICONOSCIMENTO DI MAMMIFERI, UCCELLI, ANFIBI E RETTILI DELLA FAUNA EUROPEA (RIVOLGERSI AL DOCENTE).
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PITZALIS MONICA
( programma)
INTRODUZIONE ALLA BIODIVERSITÀ ANIMALE. LA BIODIVERSITÀ NELLO SPAZIO: DISTRIBUZIONE ECO-GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI, HOT SPOTS. LA BIODIVERSITÀ NEL TEMPO: STORIA DELLA VITA ANIMALE SULLA TERRA; CENNI SUL TURNOVER FAUNISTICO A BREVE E LUNGO TERMINE (ES. VARIAZIONI STAGIONALI, SUCCESSIONI ECOLOGICHE, CAMBIAMENTI CLIMATICI). TASSONOMIA, FILOGENESI E NOMENCLATURA: PRINCIPI FILOSOFICI, METODI E REGOLE. ZOOLOGIA DEI VERTEBRATI TERRESTRI: SISTEMATICA E FILOGENESI DI ANFIBI, RETTILI, UCCELLI, MAMMIFERI. ASPETTI ECOLOGICI, ETOLOGICI E BIOGEOGRAFICI DEGLI ORDINI E DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE, CON RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE PIÙ RAPPRESENTATIVE (VEDI DOCUMENTI DISTRIBUITI DAL DOCENTE). FAUNA D'EUROPA: INQUADRAMENTO SISTEMATICO ED ECOLOGICO DI ANFIBI, RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI DELLA FAUNA EUROPEA, CON ESEMPI TRA LE SPECIE RAPPRESENTATIVE DI CIASCUN ORDINE E DELLE PRINCIPALI FAMIGLIE. ENDEMISMI, SPECIE MINACCIATE E PROBLEMI DI CONSERVAZIONE. LABORATORIO ZOOLOGICO SUL CAMPO:16 ORE EFFETTIVE DI ESPLORAZIONE FAUNISTICA (4 PER OGNI TIPOLOGIA AMBIENTALE SELEZIONATA) CON PARTICOLARE RIGUARDO AI VERTEBRATI TERRESTRI ITALIANI.
( testi)
HICKMAN CP, ROBERTS LS, KEEN SL, LARSON A, EISENHOUR DJ, 2008. DIVERSITA ANIMALE (CAPITOLI 15-20). MCGRAW-HILL, MILANO + DOCUMENTI ELETTRONICI DISTRIBUITI DAL DOCENTE. GUIDE AL RICONOSCIMENTO DI MAMMIFERI, UCCELLI, ANFIBI E RETTILI DELLA FAUNA EUROPEA (RIVOLGERSI AL DOCENTE).
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9
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BIO/05
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402174 -
BIODIVERSITA' VEGETALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI: PERCEZIONE E ORDINAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ VEGETALE IN UNA GERARCHIA TASSONOMICA; INDIVIDUAZIONE DEI CARATTERI MORFOLOGICI AI FINI DELLA SISTEMATICA E DELLA FILOGENESI; RICONOSCIMENTO DELLE SPECIE PIÙ DIFFUSE IN ITALIA. UTILIZZAZIONE DELLE TECNICHE PER LO STUDIO DELLA FLORA: ERBARIO, CHIAVI ANALITICHE, RILEVAMENTO,ETC.
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LUCCHESE FERNANDO
( programma)
METODI E PRINCIPI DELLA SISTEMATICA VEGETALE ( 1 CREDITO). DEFINIZIONE DI SISTEMATICA VEGETALE COME STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ ED EVOLUZIONE DELLE PIANTE. CLASSIFICAZIONE. USO DEI CARATTERI: MORFOLOGICI, CHIMICI, CROMOSOMICI, GENETICI; CARATTERI BUONI E CATTIVI. SISTEMATICA MOLECOLARE. PROCESSI DI SPECIAZIONE:CONCETTO DI SPECIE, FLUSSO GENICO, INTROGRESSIONE, IBRIDAZIONE, ISOLAMENTO, APOMISSIA, POLIPLOIDIA. INFORMAZIONE BIOGEOGRAFICA ED ECOLOGICA. MEZZI PER LO STUDIO DELLA SISTEMATICA: ORTI BOTANICI, ERBARI, BIBLIOTECHE, CHIAVI DICOTOMICHE, CODICE DI NOMENCLATURA. SISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE PTERYDOPHYTA( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE PSILOFITE ALLE FELCISISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE GYMNOSPERMAE ( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE GYNKGOACEAE ALLE GNETACEAESISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE ANGIOSPERMAE ( 2 CREDITI)EVOLUZIONE DALLE "PALEOERBE" ALLE ASTERACEAELABORATORIO ED ESCURSIONI (1 CREDITO)TECNICHE PER LO STUDIO DEI CARATTERI IN LABORATORIO (MICROSCOPIO) E SUL CAMPO (LENTE). RACCOLTA DI MATERIALE E IDENTIFICAZIONE (USO DI CHIAVI).
( testi)
CD LEZIONI STRASSBURGER, BOTANICA SISTEMATICA VOL 2°, DELFINO. PIGNATTI S., 1982. FLORA D’ITALIA, 1-2-3 VOL, ED. EDAGRICOLE
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PITZALIS MONICA
( programma)
METODI E PRINCIPI DELLA SISTEMATICA VEGETALE ( 1 CREDITO). DEFINIZIONE DI SISTEMATICA VEGETALE COME STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ ED EVOLUZIONE DELLE PIANTE. CLASSIFICAZIONE. USO DEI CARATTERI: MORFOLOGICI, CHIMICI, CROMOSOMICI, GENETICI; CARATTERI BUONI E CATTIVI. SISTEMATICA MOLECOLARE. PROCESSI DI SPECIAZIONE:CONCETTO DI SPECIE, FLUSSO GENICO, INTROGRESSIONE, IBRIDAZIONE, ISOLAMENTO, APOMISSIA, POLIPLOIDIA. INFORMAZIONE BIOGEOGRAFICA ED ECOLOGICA. MEZZI PER LO STUDIO DELLA SISTEMATICA: ORTI BOTANICI, ERBARI, BIBLIOTECHE, CHIAVI DICOTOMICHE, CODICE DI NOMENCLATURA. SISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE PTERYDOPHYTA( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE PSILOFITE ALLE FELCISISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE GYMNOSPERMAE ( 1 CREDITO)EVOLUZIONE DALLE GYNKGOACEAE ALLE GNETACEAESISTEMATICA E DISTRIBUZIONE DELLE ANGIOSPERMAE ( 2 CREDITI)EVOLUZIONE DALLE "PALEOERBE" ALLE ASTERACEAELABORATORIO ED ESCURSIONI (1 CREDITO)TECNICHE PER LO STUDIO DEI CARATTERI IN LABORATORIO (MICROSCOPIO) E SUL CAMPO (LENTE). RACCOLTA DI MATERIALE E IDENTIFICAZIONE (USO DI CHIAVI).
( testi)
CD LEZIONI STRASSBURGER, BOTANICA SISTEMATICA VOL 2°, DELFINO. PIGNATTI S., 1982. FLORA D’ITALIA, 1-2-3 VOL, ED. EDAGRICOLE
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BIO/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20402204 -
CHIMICA BIOORGANICA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI EVIDENZIARE LE REAZIONI COMUNI ALLA CHIMICA ORGANICA E ALLA CHIMICA DEI SISTEMI BIOLOGICI. INFATTI, SE DA UN LATO LE TRASFORMAZIONI DEI GRUPPI FUNZIONALI SIANO FORMALMENTE LE STESSE, I MECCANISMI DI REAZIONE DIFFERISCONO IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI SPERIMENTALI PROPRIE DELLA CHIMICA DI SINTESI O DELLA CHIMICA DEI SISTEMI BIOLOGICI. IN QUESTO CONTESTO, IL RUOLO DEGLI ENZIMI NELLE TRASFORMAZIONI BIOLOGICHE SARÀ MESSO A CONFRONTO CON IL RUOLO SVOLTO, NELLE CORRISPONDENTI REAZIONI DI LABORATORIO, DA TEMPERATURA, PRESSIONE, PH, PRESENZA DI CATALIZZATORI E TIPO DI SOLVENTE. A TALE SCOPO, SARANNO ESAMINATE ALCUNE DELLE PIÙ NOTE REAZIONI DELLA CHIMICA ORGANICA DI BASE EVIDENZIANDO, CASO PER CASO, LE SOMIGLIANZE E LE DIFFERENZE CON LE ANALOGHE TRASFORMAZIONI PRESENTI NEI SISTEMI BIOLOGICI
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GASPERI TECLA
( programma)
PARTE TEORICA INTRODUZIONE ALLA CHIMICA BIO-ORGANICA (BREVISSIMA PANORAMICA DEI GRUPPI FUNZIONALI PIÙ COMUNI IN CHIMICA BIOLOGICA E LORO CARATTERISTICHE PRINCIPALI). MECCANISMI DELLA CHIMICA ORGANICA APPLICATI ALLE REAZIONI DEI SISTEMI BIOLOGICI: • REAZIONI DI ADDIZIONE ELETTROFILA: EPOSSIDAZIONE REGIOSELETTIVA DEGLI ALCHENI; LA SQUALENE EPOSSIDASI NELLA TRASFORMAZIONE DELLO SQUALENE IN LANOSTEROLO. • REAZIONI DI SOSTITUZIONE NUCLEOFILA LE ALCHILAZIONI MEDIANTE SOSTITUZIONE NUCLEOFILA BIMOLECOLARE (SN2) E IL RUOLO DELLA S-ADENOSIL METIONINA (SAM) NELLE METILTRANSFERASI; LA CHIMICA DEI CARBOCATIONI NELLE SOSTITUZIONI NUCLEOFILE MONOMOLECOLARI (SN1) E IL MECCANISMO DELLA IPP ISOMERASI. • REAZIONI DI ELIMINAZIONE: LE REAZIONI DI Β-ELIMINAZIONE E L’AZIONE DELL’ENOLASI PER LA FORMAZIONE DEL FOSFOENOLPIRUVATO (PEP). • REAZIONI DI ADDIZIONE NUCLEOFILA AL CARBONILE FORMAZIONE DI IMMINE ED ENAMMINE; IL RUOLO DELLE BASI DI SCHIFF NEL MECCANISMO DEGLI ENZIMI PLP-DIPENDENTI; LA CHIMICA DEGLI ACETALI E LA SACCAROSIO SINTASI; LE ADDIZIONI DI MICHAEL E L’AZIONE DELL’ISTIDINA AMMONIACA LIASI. • ISOMERIZZAZIONE ED EPIMERIZZAZIONE: LA TAUTOMERIA CHETO-ENOLICA E IL MECCANISMO DELLE RIBULOSIO 5-FOSFATO ISOMERASI ED EPIMERASI; INVERSIONE E RITENZIONE DELLA CONFIGURAZIONE DI UN CENTRO STEREOGENICO E IL MECCANISMO DELLE GLICOSIDASI. • CONDENSAZIONE CARBONILICA: LA CONDENSAZIONE ALDOLICA E LE ALDOLASI DI TIPO I E II; LA CONDENSAZIONE DI CLAISEN E L’ACETIL SINTASI NELLA SINTESI DEGLI ACIDI GRASSI. • SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA: L’IDROLISI DEGLI ESTERI E IL MECCANISMO D’AZIONE DELLA LIPASI PANCREATICA UMANA; LE REAZIONI DI ESTERIFICAZIONE E LA SINTESI DEI TRIACILGLICEROLI AD OPERA DELL’ACIL-COA SINTETASI E DELL’ACILTRASFERASI; LA FORMAZIONE DEL LEGAME AMMIDICO; IL CONFRONTO TRA L’ASPARAGINA E LA GLUTAMMINA SINTETASI; L’IDROLISI DELLE AMMIDI E IL MECCANISMO DELLA CHIMOTRIPSINA. • OSSIDAZIONI E RIDUZIONI: GLI IDRURI METALLICI E LA RIDUZIONE DEL CARBONILE CHETONICO DELL’ACETOACETIL ACP AD OPERA DELLA Β-CHETO TIESTERE RIDUTTASI; L’OSSIDAZONE DI BAEYER-VILLINGER E LA IDROSSIACETOFENONE MONOOSSIGENASI; LE OZONOLISI E IL MECCANISMO DI AZIONE DELLE DIOSSIGENASI. • CARBOSSILAZIONE: LA CHIMICA DEI REATTIVI DI GRIGNARD IN PRESENZA DI CO2; IL MECCANISMO DI AZIONE DELLA PIRUVATO CARBOSSILASI E DELLA RIBULOSIO BIFOSFATO CARBOSSILASI (RUBISCO); LA DECARBOSSILAZIONE NELLE SINTESI MALONICA E ACETACETICA; LA PARTECIPAZIONE DELLA TIAMINA DIFOSFATO (TPP) NELL’AZIONE DELL’1-DEOSSI-D-XILULOSIO-5-FOSFATO SINTASI. • CASI PARTICOLARI: IL COMPLESSO DELLA PIRUVATO DEIDROGENASI, IL MECCANISMO DELLA CHINURENINA E LA DEGRADAZIONE DEL TRIPTOFANO; LE ANOMALIE DELLA DEGRADAZIONE DELL’ISTIDINA.
PARTE PRATICA IL CORSO PREVEDE INOLTRE DELLE ESERCITAZIONI DI LABORATORIO DURANTE LE QUALI SARANNO MESSE A CONFRONTO ALCUNE TRASFORMAZIONI CONDOTTE IN PRESENZA DI ENZIMI CON LE ANALOGHE REAZIONI ESEGUITE CON I CLASSICI REAGENTI CHIMICI
( testi)
JOHN MCMURRY, TADHGBEGLEY IN “CHIMICA BIO-ORGANICA”, ZANICHELLI ED. SPA T.W. GRAHAM SOLOMONS; CRAIG B. FRYHLE IN “ORGANIC CHEMISTRY”, 10TH EDITION, WILEY. JOHN MCMURRY IN “CHIMICA ORGANICA”, PICCIN-NUOVA LIBRERIA APPUNTI DEL DOCENTE
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6
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CHIM/06
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20402206 -
SCIENZA DELLA VEGETAZIONE
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI: - LA CONOSCENZA E LA PADRONANZA NELL’UTILIZZO DEI PRINCIPALI METODI DI STUDIO DELLA VEGETAZIONE; - LA CAPACITA’ DI INTERPRETARE I FENOMENI ECOSISTEMICI NATURALI ED ANTROPICI; - LA CAPACITA’ DI APPLICAZIONE DEI METODI UTILIZZATI DALLA SCIENZA DELLA VEGETAZIONE A FINI CONSERVAZIONISTICI E GESTIONALI; - L’INTERPRETAZIONE DI DATI SPERIMENTALI E LA LETTURA CRITICA DI ARTICOLI SCIENTIFICI NEI SETTORI DELL’ECOLOGIA VEGETALE, DELLA GEOBOTANICA, DELLA FITOGEOGRAFIA E DELLA ECOLOGIA APPLICATA.
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CUTINI MAURIZIO
( programma)
OBIETTIVI DELLA SCIENZA DELLA VEGETAZIONE E COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE TERRITORIALI. ORIGINE E SVILUPPO DELLA FITOSOCIOLOGIA. TABELLE SINTETICHE E BANCHE DATI. SINFITOSOCIOLOGIA, GEOSINFITOSOCIOLOGIA, APPROCCIO GEOMORFOLOGICO. SERIE DI VEGETAZIONE. GRADIENTI ECOLOGICI ED ECOTONI. TRANSETTI DI VEGETAZIONE. CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE, CARTE TEMATICHE. GERARCHIZZAZIONE TERRITORIALE. VEGETAZIONE ED IMPATTO ANTROPICO, CONCETTO DI QUALITA’ AMBIENTALE IN TERMINI VEGETAZIONALI. MONITORAGGIO E GESTIONE DEGLI HABITAT.
ATTIVITÀ DI CAMPO, RILEVAMENTO DELLA VEGETATIONE, IDENTIFICAZIONE DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI VEGETAZIONE DELL’ITALIA CENTRALE (HABITAT COSTIERI, COLLINARI E MONTANI).
( testi)
ALCARAZ-ARIZA F.J., 1999. MANUAL DE TEORA Y PRÁTICA DE GEOBOTÁNICA. UNIV.MURCIA. BRECKLE S.-W., 2002. WALTER’S VEGETATION OF THE EARTH. SPRINGER. PEDROTTI F., 2004. CARTOGRAFIA GEOBOTANICA. PITAGORA ED. VAN DER MAAREL E. (ED.), 2005. VEGETATION ECOLOGY. BLACKWELL PUBLISH.
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CANCELLIERI LAURA
( programma)
OBIETTIVI DELLA SCIENZA DELLA VEGETAZIONE E COLLEGAMENTI CON LE ALTRE DISCIPLINE TERRITORIALI. ORIGINE E SVILUPPO DELLA FITOSOCIOLOGIA. TABELLE SINTETICHE E BANCHE DATI. SINFITOSOCIOLOGIA, GEOSINFITOSOCIOLOGIA, APPROCCIO GEOMORFOLOGICO. SERIE DI VEGETAZIONE. GRADIENTI ECOLOGICI ED ECOTONI. TRANSETTI DI VEGETAZIONE. CARTOGRAFIA DELLA VEGETAZIONE, CARTE TEMATICHE. GERARCHIZZAZIONE TERRITORIALE. VEGETAZIONE ED IMPATTO ANTROPICO, CONCETTO DI QUALITA’ AMBIENTALE IN TERMINI VEGETAZIONALI. MONITORAGGIO E GESTIONE DEGLI HABITAT.
ATTIVITÀ DI CAMPO, RILEVAMENTO DELLA VEGETATIONE, IDENTIFICAZIONE DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI VEGETAZIONE DELL’ITALIA CENTRALE (HABITAT COSTIERI, COLLINARI E MONTANI).
( testi)
ALCARAZ-ARIZA F.J., 1999. MANUAL DE TEORA Y PRÁTICA DE GEOBOTÁNICA. UNIV.MURCIA. BRECKLE S.-W., 2002. WALTER’S VEGETATION OF THE EARTH. SPRINGER. PEDROTTI F., 2004. CARTOGRAFIA GEOBOTANICA. PITAGORA ED. VAN DER MAAREL E. (ED.), 2005. VEGETATION ECOLOGY. BLACKWELL PUBLISH.
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BIO/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |