Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20703008 -
PROVA FINALE LM
(obiettivi)
Prova finale
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24 | 144 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710204 -
ABILITA' LINGUISTICHE
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea (inglese, francese, spagnolo, tedesco) oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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3 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705085 -
FONTI E METODOLOGIE DELLA STORIA DEL TEATRO
(obiettivi)
OBIETTIVI: Fondamenti, metodi e strumenti della storia del teatro
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GUARINO RAIMONDO
(programma)
Analizzando prevalentemente le culture teatrali del primo Novecento, il corso introduce lo studente al rapporto critico con testi, archivi, documenti riguardanti visioni e prospettive sui fattori basilari sulla composizione della performance: movimento, spazio, espressione, ritmo.
(testi)
Le lezioni affrontano testi ed esperienze del movimento espressivo, dei suoi valori formali e simbolici, nella riflessione e nella pratica sull'azione fisica, tra teatro, danza, ginnastica, fotografia, arti visive e antropologia. Lo studente è introdotto nella parte finale all'uso diretto del testo e del documento come strumento di conoscenza delle tradizioni delle professioni dello spettacolo. S. Ejzenstejn, Sulla biomeccanica, Armando.
S. Ejzenstejn, Il movimento espressivo. Scritti sul teatro, Marsilio (esaurito, file con i saggi richiesti per l'esame fornito a richiesta dal docente). A. Warburg, Il rituale del serpente, Adelphi. M- Mauss, Le tecniche del corpo, a c. di M. Fusaschi, ETS. P. Apolito, R. Guarino e altri, Ritmo, Grenelle. |
6 | L-ART/05 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20702657 -
TEORIE E PRATICHE DELLA DANZA (XIX -XXI SEC. ) LM
(obiettivi)
Il corso si propone di approfondire, attingendo alle teorie di Delsarte, Jaques-Dalcroze e Laban, i codici stilistici e le diverse modalità espressive. Il fine è quello di individuare percorsi tra le poetiche della danza e le coeve sperimentazioni nei contesti teatrali, artistici e musicali.
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MARENZI SAMANTHA
(programma)
La danza contemporanea nell’esperienza di alcune autrici che hanno reinventato il linguaggio del corpo, del movimento e della scena. Fondatrici di tradizioni e ideatrici di nuove traiettorie di ricerca, le loro esperienze coreografiche e i loro scritti costituiscono un patrimonio al confine tra la teoria e la pratica. Malgrado le grandi differenze tecniche e di poetica, la radicalità della loro sperimentazione le accomuna e le pone nel cuore dell’indagine sulla natura stessa del movimento e dell’atto scenico.
(testi)
- Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d’eau , a cura di Ada D’Adamo, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2012
- Paola Bianchi, Corpo politico. Distopia del gesto utopia del movimento, a cura di Silvia Bottiroli e Silvia Parlagreco, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2014 - Samantha Marenzi, Alessandra Cristiani. Il corpo come radice e l’invenzione di una tradizione, Editoria & Spettacolo, Spoleto 2021 [titolo provvisorio, volume in corso di pubblicazione] - I corpi del Butō. Fotografie di danza tra Oriente e Occidente, a cura di Samantha Marenzi, Postcart, Roma 2018 (catalogo mostra). Eventuali dispense e materiali a cura della docente disponibili sul sito http://www.teorieepratichedelladanza.it/ o sul canale Teams del corso PER I NON FREQUENTANTI: I non frequentanti dovranno aggiungere al programma delle dispense aggiuntive disponibili sul sito del corso http://www.teorieepratichedelladanza.it/ o sul canale Teams del corso |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20709115 -
LETTERATURA FRANCESE LM
(obiettivi)
Obiettivo del corso sarà quello di introdurre lo studente al pensiero e alle opere di Stéphane Mallarmé, in una prospettiva che le ricolleghi alla grande stagione del decadentismo e del simbolismo. Appare infatti sempre più evidente la grandezza di questo autore tanto sul piano poetico-letterario, quanto su quello teorico e antropologico, oltre che nel più specifico ambito della traduzione.
-
MAGRELLI VALERIO
(programma)
Partendo dall’esame dell’opera in prosa e in versi di Stéphane Mallarmé, il corso si propone un’analisi ravvicinata dei testi, collocando questi lavori all’interno del suo contesto storico-letterario.
(testi)
Mallarmé, Poesie e prose, tr. A. Guerrini – V. Ramacciotti, Garzanti, 2005
Mallarmé, Poesie, tr. C. De Carolis, Marsilio, 2017 M. Luzi, Studio su Mallarmé, Solfanelli, 2018. J.-P. Sartre, Mallarmé, Diabasis, 2010. |
6 | L-LIN/03 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710266 -
PRINCIPI E METODI DELLA COMPOSIZIONE SCENICA
(obiettivi)
Il corso si propone di trasmettere agli studenti elementi di conoscenza dei principi e dei metodi di composizione dei diversi elementi espressivi dello spettacolo teatrale (corpo, parola, movimento, spazio, suono, luce) in un unico processo creativo, con riferimento ad esperienze concrete, storiche e attuali, nell’ambito della ricerca teatrale più consapevole.
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SOFIA GABRIELE
(programma)
Il corso si articolerà in tre fasi:
(testi)
- Inizialmente si analizzeranno i principi di composizione scenica attraverso le nuove prospettive aperte dalle scienze cognitive e dalle teorie sulla cognizione incarnata. - In un secondo momento si affronteranno le opere e le teorie sulla composizione scenica di Edward Gordon Craig. - Infine si studieranno le metodologie di composizione scenica dell’Odin Teatret e gli scritti teorici di Eugenio Barba. - Gabriele Sofia, “Le acrobazie dello spettatore. Dal teatro alle neuroscienze e ritorno”, Roma, Bulzoni, 2013.
- Edward Gordon Craig, “L’arte del teatro. Il mio teatro” a cura di Ferruccio Marotti, Cue Press, 2016. - Dispense contenenti una selezione di scritti di Eugenio Barba, da richiedere mandando una mail a gabriele.sofia@uniroma3.it PER I NON FREQUENTANTI: - Eugenio Barba, “La Canoa di Carta. Trattato di Antropologia teatrale”, Bologna, Il Mulino, 1993. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705261 -
TEORIE E PRATICHE DEL LAVORO TEATRALE
(obiettivi)
Corso avanzato di studi teatrali: attraverso l’esame di casi esemplari si affronta il problema delle relazioni (simbiotiche, inesistenti o antitetiche) tra teorie e
pratiche del teatro, e delle sue conseguenze anche storiografiche.
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SCHINO MIRELLA
(programma)
Le riviste di teatro e quotidiani durante il ventennio fascista:
(testi)
Che cosa può raccontarci il teatro su una situazione politica estrema? I testi teatrali dicono poco, in caso di dittatura. Ma l’influenza della storia sul teatro può farci capire molte cose. Al centro del corso sta la proliferazione di riviste teatrali che avviene intorno alla metà degli anni Venti, con il fascismo già completamente consolidato, ma prima che inizino i veri cambiamenti decisi dall’alto sul teatro. La situazione politica influisce pesantemente, anche se, per tutti gli anni Venti, il teatro mostra ancora segni di vivacità e di volontà di cambiamento. Il corso prevede una esercitazione pratica su quotidiani e riviste teatrali. 1) Gianfranco Pedullà, Il teatro italiano nel tempo del fascismo, Titivillus (oppure: Emanuela Scarpellini, Organizzazione teatrale e politica del teatro nell’età fascista (scaricabile gratuitamente on line http://www.studiumanistici.unimi.it/files/_ITA_/Filarete/131.pdf)
2) Dossier Teatri nel fascismo, “Teatro e Storia” n. 38 (pp. 59-384) 3) Dossier L’anticipo italiano (“Teatro e storia” n. 29, pp. 27-256, può essere letto gratuitamente on-line dal sito di “Teatro e Storia”, http://www.teatroestoria.it/volumi.php) |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20705086 -
PROBLEMI DI STORIOGRAFIA DELLO SPETTACOLO
(obiettivi)
Fornire strumenti per affrontare lo studio dei principali problemi posti dalla storiografia teatrale, riguardando le culture teatrali di volta in volta esaminate in relazione al loro contesto storico, ai modi di operare che hanno prodotto e alle tradizioni che hanno creato.
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VENTURINI VALENTINA
(programma)
Oggetto specifico di indagine sarà il teatro dialettale “d’eccezione” (in particolare quello di Raffaele Viviani), tassello essenziale per osservare in maniera nuova quel momento della storia del teatro italiano che la storiografia identifica con gli “anni del ritardo” rispetto al fenomeno della nascente regia teatrale. È prevista la visione e l’analisi di film tratti dai testi teatrali di Viviani ("La tavola dei poveri", regia di A. Blasetti, 1932, e "I dieci comandamenti", regia di M. Martone, 2000) e di spezzoni documentari inediti.
(testi)
STUDENTI FREQUENTANTI (per essere considerato frequentante non sono ammesse più di 2 assenze):
1) Valentina Venturini, "Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l’Europa", Roma, Bulzoni, 2008 (escluso il cap. IV) 2) Raffaele Viviani, "Dalla vita alle scene. L’altra biografia (1888-1947)", a c. di Maria Emilia Nardo, Napoli, Rogiosi editore, 2012 (http://www.rogiosi.it/) 3) Materiali a cura del docente (caricati nella sezione FILE del corso sulla piattaforma TEAMS) 4) FILM: "La tavola dei poveri" di A. Blasetti 5) FILM: "I dieci comandamenti di M. Martone" [https://www.youtube.com/watch?v=C51GiSPMxrU] Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. STUDENTI NON FREQUENTANTI: 1) Valentina Venturini, "Raffaele Viviani. La compagnia, Napoli e l’Europa, Roma, Bulzoni", 2008 (escluso il cap. IV) 2) "Raffaele Viviani, Dalla vita alle scene. L’altra biografia (1888-1947)", a c. di Maria Emilia Nardo, Napoli, Rogiosi editore, 2012 (http://www.rogiosi.it/) 3) Franca Angelini, "Teatro e spettacolo nel primo Novecento", Bari-Roma, Laterza, 2009 4) FILM: "La tavola dei poveri" di A. Blasetti 5) FILM: "I dieci comandamenti" di M. Martone [https://www.youtube.com/watch?v=C51GiSPMxrU] Avvertenze: - copia dei film in programma, reperibili gratuitamente su you tube, è comunque a disposizione degli studenti presso la Biblioteca del Dams, via Ostiense 139, piano -1. |
6 | L-ART/05 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710175 -
CULTURA TEATRALE E CULTURA LETTERARIA
(obiettivi)
Il corso offre un’analisi avanzata delle relazioni tra scena e libro, attori e scrittori, pratiche di composizione letteraria e teatrale.
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GERACI STEFANO
(programma)
La prima parte del corso analizza i processi di composizione teatrale con particolare attenzione a Mejerchol’d ed Ejzenštejn. La seconda parte del corso è dedicata al teatro di Anton Cechov e Samuel Beckett. I testi teatrali saranno analizzati attraverso esercitazioni pratiche e i confronti con i processi di creazione teatrale.
(testi)
TESTI PER L'ESAME:
Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1), A. Cechov, Teatro. Il gabbiano-Il giardino dei ciliegi-Zio Vania-Tre sorelle a cura di G. Guerrieri, Mondadori; S. Beckett, Teatro, Einaudi. Ulteriori materiali verranno forniti durante lo svolgimento delle lezioni. PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI: Per gli studenti non frequentanti: Materiali didattici a cura del docente (disponibili all’inizio del corso nel sito https://sites.google.com/com/site/stefanogeraci1)a cura del docente; S. Beckett, Teatro, Einaudi,( Aspettando Godot e Finale di partita );Szondi,Teoria del dramma moderno,Torino, Einaudi,1962 e succ.ed, A. Cechov, Teatro. Il gabbiano-Il giardino dei ciliegi-Zio Vania-Tre sorelle a cura di G. Guerrieri, Mondadori; uno dei seguenti volumi : Stanislavskij, Le mie regie.Zio Vanja ;Stanislavskij, Le mie regie. Tre sorelle, Stanislavskij, Le mie regie.Il giardino dei ciliegi, CUE PRESS, 2020. |
12 | L-ART/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710393 -
ACUSTICA, SONORIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI, ILLUMINOTECNICA
(obiettivi)
Il corso intende fornire conoscenze di acustica e di illuminotecnica di base ed applicate, particolare riguardo alla progettazione di sale. Il corso fornirà, da una parte, gli strumenti necessari per affrontare la problematica della sonorizzazione e protezione acustica degli ambienti interni ed esterni, dall’altra, si occuperà della progettazione della qualità acustica e illuminotecnica delle sale (teatri, sale da concerto, sale conferenze ecc.).
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GUATTARI MARIA CLAUDIA
(programma)
l corso intende fornire conoscenze di acustica e di illuminotecnica con particolare riguardo alle applicazioni nel campo della progettazione architettonica e dei componenti per l’edilizia. Il corso fornirà, da una parte, gli strumenti necessari per affrontare la problematica della sonorizzazione e protezione acustica degli ambienti interni ed esterni, dall’altra, si occuperà della progettazione della qualità acustica e illuminotecnica delle sale (teatri, sale da concerto, sale conferenze ecc.). Inoltre, il corso si propone di fornire agli allievi le basi concettuali necessarie per affrontare i problemi dell’acustica e dell’illuminotecnica applicata, quali la valutazione e il controllo del rumore ed il corretto illuminamento degli ambienti interni, considerando aspetti tecnici e normativi.
(testi)
Materiale fornito dal docente.
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6 | ING-IND/11 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710204 -
ABILITA' LINGUISTICHE
(obiettivi)
Mettere lo studente in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea (inglese, francese, spagnolo, tedesco) oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
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3 | 18 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710583 -
MUSICA E INCLUSIONE SCOLASTICA
(obiettivi)
L’insegnamento intende promuovere negli studenti competenze metodologiche e didattiche funzionali a ideare, progettare e gestire ambienti di apprendimento inclusivi che fanno riferimento a una scuola capace di rispondere in modo coerente alla complessità culturale e ambientale che caratterizza l’attuale società.
In questo quadro, il corso persegue i seguenti obiettivi formativi: ● conoscere i fondamenti della didattica speciale per promuovere l’inclusione scolastica e sociale, in particolare degli allievi e degli studenti con bisogni educativi speciali, e per sviluppare interventi individualizzati ed efficaci di prevenzione ai fenomeni di esclusione e di discriminazione. ● comprendere la rilevanza del “gioco musicale” nel processo di sviluppo dell’identità, dell’apprendimento, dell’autonomia, della creatività e della partecipazione di ciascun allievo e di ciascuno studente. ● sviluppare competenze educativo-didattiche e di animazione finalizzate alla valorizzazione delle potenzialità individuali e al benessere personale e sociale in un contesto scolastico inclusivo. ● rileggere il ruolo del docente di musica e di strumento musicale nell’ambito dei processi inclusivi di insegnamento-apprendimento propri della scuola secondaria di primo e di secondo grado.
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RIZZO AMALIA
(programma)
L’insegnamento offrirà alle studentesse e agli studenti gli strumenti necessari per progettare attività musicali inclusive anche a carattere interdisciplinare.
(testi)
Nella prospettiva dell’inclusione scolastica, così come promossa dagli organismi internazionali e dalla normativa italiana, il corso tratterà dell’organizzazione della didattica inclusiva quale variabile fondamentale per garantire la qualità dei processi e l’equità nella scuola. Nello specifico, saranno proposti i principi teorico-applicativi che sono alla base dei modelli organizzativo-didattici più efficaci, con riferimento al ruolo dell’insegnante come fattore principale di una didattica efficace. A partire da una riflessione sugli scopi della disciplina, infatti, si analizzeranno i modelli più noti e significativi di organizzazione della didattica inclusiva nei contesti di istruzione formale con attenzione ai modelli di individualizzazione e di personalizzazione dell’insegnamento anche in relazione al recente contributo fornito dall'evidence-based-education. In questo quadro, nonché alla luce dei risultati delle neuroscienze, si analizzeranno le potenzialità della musica quale facilitatore metodologico per la promozione dell’apprendimento e della partecipazione di tutti gli allievi, in particolare degli allievi con disabilità e con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). In contenuti essenziali dell'insegnamento sono i seguenti: - i valori, i principi teorico-applicativi e i concetti che sono alla base della didattica inclusiva; - le caratteristiche degli allievi con bisogni educativi speciali; - principi teorici della musica per l'inclusione; - i le modalità di progettazione e di realizzazione di una lezione inclusiva basata sull’esperienza musicale: metodologie, strumenti, modalità di verifica e di valutazione; - il ruolo dell’insegnante musicista come facilitatore per l’inclusione. - Rizzo A. L. (2021). Giochi musicali e disturbi dell'apprendimento. Roma: Carocci.
-Rizzo A., Lietti M. T. (2013). Musica e DSA. La didattica inclusiva dalla scuola dell'infanzia al conservatorio. Milano: Rugginenti. -Miur (2012). Nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del I ciclo di istruzione. -Miur (2018). Indicazioni nazionali e nuovi scenari. -Commissione europea (2018). RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. |
6 | M-PED/03 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710391 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE
(obiettivi)
Modulo 1. Conoscere i fondamenti teorici dell’interpretazione musicale e del suo insegnamento, in prospettiva sia storica, sia stilistica. Si analizzeranno inoltre i rapporti tra esecuzione (vocale e strumentale) ed elementi extra-musicali, nelle interrelazioni con la altre arti (letteratura, cinema, teatro, arte) e nella prospettiva di una didattica interdisciplinare, con specifico riferimento al ruolo del docente.
Modulo 2. Il corso mira a fornire le conoscenze fondamentali sulla storia della didattica musicale tra il XVI e il XX secolo, con particolare riferimento alla didattica degli strumenti e del canto. Saranno inoltre approfonditi i moderni approcci all'insegnamento dell'esecuzione e dell'interpretazione musicali, secondo i diversi gradi di apprendimento. |
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20710391-1 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE 1
(obiettivi)
Conoscere i fondamenti teorici dell’interpretazione musicale e del suo insegnamento, in prospettiva sia storica, sia stilistica. Si analizzeranno inoltre i rapporti tra esecuzione (vocale e strumentale) ed elementi extra-musicali, nelle interrelazioni con la altre arti (letteratura, cinema, teatro, arte) e nella prospettiva di una didattica interdisciplinare, con specifico riferimento al ruolo del docente.
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AVERSANO LUCA
(programma)
Il corso ha per oggetto la teoria e l'analisi dell'interpretazione musicale sia sul piano più specificamente musicologico (prassi esecutive vocali e strumentali dal Barocco al XX secolo), sia su quello della storia culturale. In particolare, sarà esaminata la figura di Maria Callas, anche nei rapporti con il contesto sociale e con le altre arti (letteratura, teatro, cinema, arte, media e comunicazione).
(testi)
- Selezione di saggi indicati dal docente all’inizio delle lezioni (disponibile in copisteria);
- volume "Mille e una Callas. Voci e studi", a cura di Luca Aversano e Jacopo Pellegrini, II ed., Quodlibet, Macerata 2017. in aggiunta per i non frequentanti un libro a scelta tra: Enrico Careri, Studi su esecuzione e interpretazione. Vivaldi, Schubert, E.A. Mario, Lim, Lucca 2014; Arturo Toscanini: il direttore e l'artista mediatico, a cura di Marco Capra e Ivano Cavallini, Lim, Lucca 2011; Davide Bertotti, Il direttore d'orchestra da Wagner a Furtwängler: l'illustre aberrazione, L’epos, Palermo 2005; Hans-Heinrich Unger, Musica e retorica fra XVI e XVIII secolo, a cura di Elisabetta Zoni, Alinea Editrice, Firenze 2003; Ivano Cavallini, Il direttore d’orchestra. Genesi e storia di un’arte, Marsilio, Venezia 1998; Piero Rattalino, Storia del pianoforte, Il Saggiatore, Milano 2008; Bernard Sherman, Interviste sulla musica antica. Dal canto gregoriano a Monteverdi, Edt, Torino 2002; Free improvisation: history and perspectives, a cura di A. Sbordoni e A. Rostagno, Lucca, LIM, 2018. |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710391-2 -
ANALISI E DIDATTICA DELL'INTERPRETAZIONE MUSICALE 2
(obiettivi)
Il corso mira a fornire le conoscenze fondamentali sulla storia della didattica musicale tra il XVI e il XX secolo, con particolare riferimento alla didattica degli strumenti e del canto. Saranno inoltre approfonditi i moderni approcci all'insegnamento dell'esecuzione e dell'interpretazione musicali, secondo i diversi gradi di apprendimento.
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AVERSANO LUCA
(programma)
Argomento del corso sarà la storia dell’insegnamento degli strumenti musicali e del canto tra il XVI e il XX secolo. Le lezioni tratteranno inoltre dei diversi approcci all’interpretazione musicale praticati oggi a livello internazionale.
(testi)
- Selezione di saggi indicati dal docente all’inizio delle lezioni (disponibile in copisteria);
- Carla Cuomo, Dall'ascolto all'esecuzione. Orientamenti per la pedagogia e la didattica della musica, Milano, FrancoAngeli 2018 - John Rink (a cura di), L' esecuzione musicale: guida, analisi, prospettive (Cambridge 2002), edizione italiana di Stefano Leoni, Milano, Rugginenti 2008. In aggiunta per i non frequentanti, un libro a scelta tra: - Piero Rattalino, L' interpretazione pianistica nel postmoderno, Milano, Rugginenti 2017 - Guido Salvetti, Le sonate per pianoforte e violoncello di Johannes Brahms. Contesto, testo, interpretazione, Lucca, Lim 2005 -Alfonso Alberti, Le sonate di Claude Debussy. Contesto, testo, interpretazione, Lucca, Lim 2008 - Maria Grazia Sità - Corrado Vitale, I Quartetti di Béla Bartók, Lucca, Lim 2012 - Vania Del Maso, Teoria e Pratica della Musica Italiana del Rinascimento, Lucca, LIM, 2017. |
6 | L-ART/07 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20703008 -
PROVA FINALE LM
(obiettivi)
Prova finale
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21 | 126 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710406 -
DIDATTICA MUSICALE INTERCULTURALE
(obiettivi)
Conoscere le musiche del mondo per acquisire competenze nell’apprendimento e nella trasmissione dei saperi relativi alla didattica musicale interculturale.
Appropriarsi degli strumenti di analisi musicale necessari a sapersi orientare nella variegata fonosfera, che caratterizza la nostra attuale società globalizzata, attraverso lo studio dei complessi processi compositivi dei repertori di tradizione orale.
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santini gabriella
(programma)
Titolo: Etnomusicologia e didattica interculturale
(testi)
- Panoramica degli studi etnomusicologici in Italia e all’estero e loro possibili ricadute per l’attivazione di una didattica interculturale. - Introduzione alle motivazioni e alle finalità di una didattica musicale interculturale all’interno dei processi complessi della società postmoderna (teorie, metodologie del XX secolo e nuove tendenze). - I repertori di tradizione orale a tutte le latitudini: ascolto e analisi di brani dei repertori di tradizione orale (scelti anche utilizzando le registrazioni raccolte sul campo dagli etnomusicologi), che saranno poi confrontati con brani dei repertori di musica colta e popular. - Applicazioni pedagogiche per l’attivazione di percorsi di didattica interculturale con i repertori di tradizione orale ascoltati, analizzati e studiati anche attraverso l’approfondimento delle riflessioni critiche degli studi etnomusicologici. Etnomusicologia e didattica interculturale (obbligatori):
- Disoteo Maurizio, "Musica e intercultura. Le diversità culturali in educazione musicale", Milano, Franco Angeli, 2013. - Facci Serena, "Multiculturalismo nell’Educazione Musicale" in J.J. Nattiez (a cura di), Enciclopedia Einaudi della musica, vol 2- Il sapere musicale. Torino, Einaudi, 2002. - Dispensa con selezione di articoli, che sarà fornita durante la prima lezione del corso: PARTE 1. Definizione, storia e metodologia dell’ Etnomusicologia 1. Timothy Rice, da "Etnomusicology. A very short Introduction" (Oxford-New York, Oxford University Press 2014), cap. 1 e 2, trad. di Alberto Annarilli, Francesca Cireddu, Serena Facci. 2. Francesco Giannattasio, da “Il concetto di musica” (Roma, La Nuova Italia, 1992), paragrafo introduttivo al cap. 4, "Etnomusicologia in Italia". 3. Serena Facci, "Suoni", in C. Pennacini (a cura di) “La ricerca sul campo in antropologia. Oggetti e metodi”, Roma, Carocci, 2010. PARTE 2. Percorsi di didattica musicale interculturale: esempi di buone pratiche 1. Santini Gabriella, "A scuola dai cantastorie: un’esperienza interculturale", in “Musica Domani”, trimestrale di cultura e pedagogia musicale – organo della Società Italiana per l’Educazione Musicale (S.I.E.M.), anno XXXIV – n. 133, 2004, pp.12-19. 2. Santini Gabriella, "Costruire la propria identità sperimentando diverse appartenenze", in “Musica Domani”, trimestrale di cultura e pedagogia musicale – organo della Società Italiana per l’Educazione Musicale (S.I.E.M.), anno XXXV – n.134, 2005, pp.35-37. 3. Santini Gabriella, "Ascoltare a scuola le musiche di tradizione orale per rispondere alla sfida della complessità", in Silvana Chiesa (a cura di ), “Scuola d’Ascolto, Scuola in Ascolto. Atti delle Giornate di studio sulla didattica dell’ascolto per la scuola primaria (Alessandria 12 e 13 aprile 2011)”, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2011, pp. 73-87. 4. Facci Serena e Santini Gabriella, "I canti popolari italiani: problemi didattici sull’insegnamento di un genere musicale non familiare", in Mario Baroni (a cura di), “L’ascolto a scuola. Strategie didattiche per la comprensione di musiche non familiari”, Quaderni della S.I.E.M., n°27, Roma, Universitalia, 2013, pp. 87-114. 5. Santini Gabriella, "Musica per l’italiano come L2", in Franca Ferrari e Gabriella Santini (a cura di), “Musiche inclusive. Modelli musicali d'insieme per il sostegno alla partecipazione e all'apprendimento nella secondaria di primo grado”, Roma, Universitalia, 2014, pp. 83-108. 6. Facci Serena e Santini Gabriella, "Cantar le storie: una pratica di ieri e di oggi", in “Musica Domani”, semestrale di cultura e pedagogia musicale – organo della Società Italiana per l’Educazione Musicale (S.I.E.M.), anno XLIX – n°182, 2020, pp.15-25. |
6 | L-ART/08 | 36 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20710390 -
SOCIOLOGIA DELLA MUSICA
(obiettivi)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali.
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TOTA ANNA LISA
(programma)
Il corso ha come oggetto lo studio del rapporto tra musica e società nel duplice significato di “music as agency” nella vita quotidiana e di costruzione sociale delle carriere dei testi musicali e dei musicisti. La prima parte del corso fornisce agli studenti gli strumenti per comprendere come la musica costruisca i significati sociali dell’esperienza, del tempo e dello spazio. Nella vita quotidiana la musica può funzionare come dispositivo mnemonico, emotivo e cognitivo precostruendo per noi mondi, entro i quali siamo chiamati a fare esperienza. Ci sono canzoni che hanno contribuito alla difesa dei diritti civili nel mondo; altre che hanno segnato un’epoca storica e/o politica. La seconda parte del corso, invece, mira a problematizzare il concetto di genio musicale, mostrandone le componenti sociali. In particolare problematizza il rapporto tra genio, etnia, gender e classe sociale.
(testi)
1) Anna Lisa Tota (2000), Musica e vita quotidiana: la composizione musicale dell’esperienza sociale, «Konsequenz», 3-4, pp. 63-72.
2) Anna Lisa Tota (2001), When Orff meets Guiness: music in advertising as a form of cultural hybrid, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts», n. 29, pp. 109-123. 3) Tia DeNora (2001), Memoria e tradizione nella costruzione del talento di Beethoven, in La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, a cura di Anna Lisa Tota, Milano, Angeli, pp. 172-196. 4) Tia De Nora (2000), Corpo e genere al piano. Repertorio, tecnologia e comportamento nella Vienna di Beethoven, “Rassegna italiana di Sociologia, n. XII, n. 2, aprile –giugno, pp. 165-188. 5) Pinan Güran and Tia DeNora (2016), Remembering through music: Turkish diasporic identities in Berlin, in Anna Lisa Tota and Trever Hagen (Eds.), Routledge International Handbook of Memory Studies, London, Routledge, pp. 233-246. 6) Tia DeNora (1999), Music as a Technology of the Self, «Poetics. Journal of Empirical Research on Literature, the Media and the Arts» (27), pp. 31-56. Inoltre, un libro a scelta tra i seguenti: 7) Norbert Elias (1991), Mozart. Sociologia di un genio, Bologna, il Mulino. 8) Oliver Sacks (2007), Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello, Milano, Adelphi. 9) Anita Lasker Wallfish (2010), “Ereditate la verità". Memorie di una violoncellista ad Auschwiz, Milano, Mursia. Gli articoli (da 1 a 6 ) saranno messi a disposizione degli studenti sul sito http://filosofiacomunicazionespettacolo.uniroma3.it nella webpage personale della docente. |
6 | SPS/08 | 30 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710386 -
ESTETICHE E PRATICHE DELLE NUOVE TECNOLOGIE MUSICALI
(obiettivi)
Fornire i fondamenti storiografici, estetici e pragmatici della creazione e interpretazione di musica elettronica ed elettroacustica con precipuo riferimento alla sonorizzazione di video e alla multisensorialità.
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20710386-1 -
ESTETICHE E PRATICHE DELLE NUOVE TECNOLOGIE MUSICALI 1
(obiettivi)
Fornire i fondamenti storiografici, estetici e pragmatici della creazione e interpretazione di musica elettronica ed elettroacustica con precipuo riferimento alla sonorizzazione di video e alla multisensorialità.
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LANZALONE SILVIA
(programma)
1 – tékhne-loghìa
(testi)
Estetica tékhne-loghìa / John Cage / Imaginary Landscape n°5 Pratica Imaginary landscape n°5 (1) 2 – musica concreta Estetica futurismo / musica concreta / INA-GRM Pratica Imaginary landscape n°5 (2) 3 – oggetto sonoro Estetica giudizio culturale / giudizio sensoriale / Traité des objects musicaux Pratica storia sonora (1) 4 – opera d’arte totale Estetica idea musicale / opera d’arte totale / Poème èlectronique Pratica storia sonora (2) 5 – serialità e strutturalismo Estetica dodecafonia / scuola di Darmstadt / Studie II Pratica sintesi additiva (1) 6 – musica digitale Estetica sintesi additiva / musica digitale / Max Mathews Pratica sintesi additiva (2) 7 – il tempo reale Estetica ‘action sounding’ / il tempo reale / Giuseppe Di Giugno Pratica composizione (1) 8 – opere e strumenti Estetica gesto espressivo / strumenti aumentati / installazioni sonore d’arte Pratica composizione (2) Bibliografia, sitografia e ascolti indicati durante il corso
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6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20710386-2 -
ESTETICHE E PRATICHE DELLE NUOVE TECNOLOGIE MUSICALI 2
(obiettivi)
Fornire i fondamenti storiografici, estetici e pragmatici della creazione e interpretazione di musica elettronica ed elettroacustica con precipuo riferimento alla sonorizzazione di video e alla multisensorialità.
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LANZALONE SILVIA
(programma)
1 – tékhne-loghìa
(testi)
Estetica tékhne-loghìa / John Cage / Imaginary Landscape n°5 Pratica Imaginary landscape n°5 (1) 2 – musica concreta Estetica futurismo / musica concreta / INA-GRM Pratica Imaginary landscape n°5 (2) 3 – oggetto sonoro Estetica giudizio culturale / giudizio sensoriale / Traité des objects musicaux Pratica storia sonora (1) 4 – opera d’arte totale Estetica idea musicale / opera d’arte totale / Poème èlectronique Pratica storia sonora (2) 5 – serialità e strutturalismo Estetica dodecafonia / scuola di Darmstadt / Studie II Pratica sintesi additiva (1) 6 – musica digitale Estetica sintesi additiva / musica digitale / Max Mathews Pratica sintesi additiva (2) 7 – il tempo reale Estetica ‘action sounding’ / il tempo reale / Giuseppe Di Giugno Pratica composizione (1) 8 – opere e strumenti Estetica gesto espressivo / strumenti aumentati / installazioni sonore d’arte Pratica composizione (2) bibliografia, sitografia e ascolti indicati durante il corso
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6 | L-ART/07 | 36 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |